martedì 20 dicembre 2022

Testimonianza di una "religiosa naturale"

Pubblichiamo una storia di conversione e di fede che qualcuno, dalle parti di Kikolandia, definirebbe la testimonianza di una "religiosa naturale".
 
L'infinito cammino:
tutto fumo, non ci casca più nessuno
 

All'inizio, comincia come la maggior parte delle biografie neocatecumenali: una vita da cattolica tiepida, praticante anche se senza costanza senza slanci particolari. 
Una grave malattia del figlio, che la mette nella crisi esistenziale simile a quella di Kiko davanti alla sofferenza degli innocenti o come quella di Carmen cacciata dal convento.

Poi però non prosegue, come nello standard neocatecumenale, con l'incontro dei Mosè del Cammino in parrocchia, la Kenosi  nel peccato e dopo 12 o 15 anni di frequentazione delle salette, aver dato via i beni eccetera, l'incontro con la Madonna, presentata solo nel momento in cui si è  in grado di "capirla" senza cadere nel "devozionismo":
la Santa Vergine la incontra subito, nella cappella dell'ospedale, riscopre la preghiera del Rosario, senza necessità d'essere obbligata dal catechista di turno. 

Si mette al collo la medaglia miracolosa, quella stessa che faceva impazzire Carmen se la indossava qualcuna delle "sue" catechiste, la quale le attira, da allora in poi, molte grazie.

Si inginocchia devotamente durante la Messa.

Prega l'arcangelo Michele, recita novene... anch'esse formalmente snobbate in Cammino, se non quando dedicate alla propria fondatrice. 

Ascolta una catechesi sui Dieci Comandamenti: al termine della catechesi - un format di don Fabio Rosini che Kiko Argüello concepiva solo come un modo per incanalare i giovani nel suo Cammino - senza necessità di farsi infangare come il cieco nato per anni in una saletta neocatecumenale, vede e riconosce i propri peccati, si accosta alla confessione: fa una confessione generale, cosa che mai è stata consigliata ai camminanti, istruiti, nelle loro penitenziali, a buttare lì i proprio peccati in tutta fretta nel mezzo di una saletta tra il frastuono delle chitarre e dei canti.

Ma possibile che nella storia di questa "religiosa naturale" manchi proprio l'annuncio del kerigma, la comunità, le catechesi kikiane così necessarie al cammino di "iniziazione cristiana"?

In effetti qualcosa del genere lo racconta: infatti nel 2021 decide di aderire ad un "gruppo cattolico", ma quasi subito si rende conto che i loro non sono insegnamenti dottrinalmente corretti e se ne scappa a gambe levate... ringraziando il suo angelo custode!

Senza frequentare nessuna "associazione cattolica" e senza fare la tappa della Preghiera, le Lodi obbligate dal breviario (con acquisto del set di salteri per tutto l'anno), senza ripetere la frase del Pellegrino russo, le si aprono le porte della preghiera contemplativa. 

E tutto ciò grazie... al cammino di iniziazione, alla vendita dei beni, ad essersi alzata alla GMG, alla intercessione della santa di categoria superiore eccetera eccetera?

Niente affatto: tutto "per intercessione della Vergine, che mi ha presa nel Suo Cuore Immacolato" che le ha permesso di procedere "camminando sempre più svelta verso il Cuore di Cristo. È Lei la porta del Cielo. Se non le avessi chiesto aiuto, non penso che sarei qui ora".

Di seguito, riportiamo i punti salienti della testimonianza di quella che i neocatecumenali definirebbero "religiosa naturale".

Questo il link al blog di Aldo Maria Valli che l'ha pubblicata per chi la volesse leggere nella sua completezza.




Nasco formalmente cattolica, ma fino a due anni fa ero annoverata tra i “non praticanti”, qualunque cosa significhi questo termine, perché oggi si tende a definirsi così per non vedere la verità per come è, ossia che se credi allora devi anche praticare, altrimenti non credi.

A messa “quando me la sento”, confessione non pervenuta e preghiere ogni tanto. Questa ero. Ho sempre voluto bene al Signore, ma sostanza poca.

Fino a due anni fa, dicevo. Ma se devo essere onesta questa storia d’Amore inizia nel 2018, grazie alla Vergine Maria.
All’epoca mio figlio ha solo sei mesi e gli viene diagnosticata una rara forma di epilessia infantile. (...) Arrivati nel grande ospedale cittadino, corro a cercare una cappella. Appena dentro, piango tutte le lacrime che ho, chiedendo alla Vergine di aiutarmi. Chiedo al Signore di guarirmi il bambino, gli dico che non voglio niente dalla vita, né ricchezze né successi: voglio solo che i miei figli, in particolare lui, siano sani.(...)
Uscita dalla cappella mi sento pervasa da una forza e una pace che non so spiegarmi. Aspetto che mio figlio si addormenti per pregare il Rosario: non so quanti ne dico!

Già dopo la prima iniezione di farmaco, con una dose bassissima, meno di 1ml, mio figlio sta bene. (...) Il primario del reparto di neurologia infantile mi dice che una guarigione così rapida non l’ha mai vista in quarant’anni di professione: ha più del miracoloso che dello scientifico.

Ad oggi mio figlio, che ha ormai cinque anni, è sano come un pesce e molto vispo.

Quella storia mi ha profondamente segnata, ma ha anche sancito il mio primo legame stretto con Maria. Avevo ancora una devozione debole, ma la Vergine è paziente e mi ha aspettata. Forse la Medaglia miracolosa che da allora iniziai a portare al collo mi ha attirato molte Grazie.(...)

Succede che un giorno qualcuno posta su Instagram lo screenshot di un video di YouTube con un sacerdote che tiene una catechesi su san Michele Arcangelo.
Incuriosita, data la mia passione per gli angeli, vado ad ascoltare e scopro che il sacerdote invita a fare la novena per il 29 settembre. Allora cerco su YouTube la novena e, arrivata sul canale di un santuario, inizio a pregarla. Finita la novena, il giorno dopo faccio la consacrazione a san Michele.(...)

Inizio ad ascoltare le catechesi sui dieci comandamenti proposte dai sacerdoti di quel canale YouTube (...)

Incomincio a vedermi come in un film. A osservare tutti i miei peccati commessi in passato. Tutti. Sin da quando ero piccola. Anche quelli che uno dimentica facilmente. L’esperienza dura una manciata di secondi, e ne esco più morta che viva. Mi vedo per quella che sono, e sto male.

Capisco che ho bisogno di confessarmi, ma provo molta vergogna. Cosa dirà il mio parroco?
“Casualmente” quella settimana mi viene il desiderio di andare a messa nel pomeriggio. Ci vado e trovo un sacerdote molto anziano, un uomo che mi appare subito buono e mite. È novembre. L’omelia è sui Novissimi. Niente di peggio per chi è nella mia situazione.(...) Prendo appuntamento per la confessione.
Senza nemmeno sapere cosa sia, faccio una confessione “generale”, come lui stesso mi chiede. Poi mi dice: “Ti ringrazio, perché mi hai raccontato una conversione.”

Come mi sento leggera dopo! Ho confessato tutto, anche i peccati che avevo in mente di dire solo in punto di morte.

Nel frattempo inizio, con fatica, le quindici orazioni di santa Brigida, per un anno. (...)

Il Signore inizia a quel punto a mandarmi messaggi. Per quasi due anni trovo scritta sento la frase di Ef 6, 12: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”. Ogni giorno è così. La sento ovunque. Credo di impazzire. E non capisco perché.

Kiko ha copiato dai protestanti? O viceversa?
Nel 2021 conosco una certa associazione. Decido di aderirvi, ma capisco presto che non è la mia strada. Avverto che dicono cose poco cattoliche. La prova è dura. Ripeto: non ho una formazione teologica o dottrinale, ma capisco quando c’è l’eresia. Il mio angelo custode, efficientissimo, mi dà sempre i consigli giusti. Deciso di allontanarmi da quel gruppo.

Inizio a frequentare la messa in rito antico, e la mia devozione cresce. Questa messa mi cambia profondamente. All’inizio non capivo il perché di tutti quegli inginocchiamenti, ma ora mi inginocchio a lungo anche alla messa parrocchiale novus ordo, e pazienza se altri, vedendomi, mormorano. Ho fatto investitura dello scapolare del Carmelo e consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.(...)

È la preghiera, il pregare per altri che aiuta nel progetto di Dio, nel progetto della Vergine. La mia fede doveva maturare.
Mi son fatta carico delle esigenze degli altri, partendo dai miei famigliari, pregando per loro. Facendo novene. E sa cosa succede? Le richieste arrivano una dopo l’altra. Finita una novena ne inizio un’altra. E molti rosari.

Di fronte alla difficoltà di trovare il tempo di pregare di più, si è aperta la porta della preghiera contemplativa. Si è aperta da sola, senza che io dovessi sforzarmi. So solo che ho iniziato con una pia invocazione inventata da me e ora mi rendo conto che vado avanti a dirla continuamente. Ovviamente il combattimento spirituale riguarda anche me personalmente. Se uno vuol progredire nel cammino di perfezione non può rifiutarsi di combattere il maligno dentro di sé.
Il Signore mi ha fatto e mi fa ogni giorno molte grandi Grazie. Una veramente grossa me l’ha fatta l’anno scorso. Riflettendo sul mio passato sono scoppiata a piangere di dolore. Ero al lavoro e sono andata a nascondermi in bagno per piangere.

Non ne faccio motivo di vanto, mi considero sempre un nulla e sono ben lontana dalla perfezione cristiana che il Signore vuole da me. Ma mi sono resa conto di come per intercessione della Vergine, che mi ha presa nel Suo Cuore Immacolato, io stia camminando sempre più svelta verso il Cuore di Cristo. È Lei la porta del Cielo. Se non le avessi chiesto aiuto, non penso che sarei qui ora.
Ecco, questa è la mia storia.
Grazie.

Lettera firmata



124 commenti:

  1. Bisogna cacciare la decima altrimenti non hai lo spirito santo,mi hanno detto !

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    1. Ti hanno detto bene. Le testuali parole di Kiko ai suoi cosiddetti "catechisti" erano queste:

      «se ti ascoltano si convertono, e se si convertono devono mollare il malloppo!».

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    2. Nel Cammino la Decima si paga volentieri perchè i camminanti vogliono tanto bene a Kiko.

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  2. La decima é segreta. A domanda dei catechisti puoi anche dire di farla abitualmente pur non versando nulla. Ed é cmq una libera scelta. Ad una certa tappa la si chiede come segno, ma ciascuno é libero di fare o non fare in base alle proprie possibilità. Provarsi sui beni non é un male. Da chi dipende la nostra vita? Da Dio o dai soldi? E poi le decime vengono utilizzate per i poveri della comunità e della parrocchia. Soltanto in situazioni particolari vanno coprire spese per l'organizzazione internazionale. Esperienza personale di 30 anni

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    1. Quindi secondo te i neocatecumenali mentono, cioè magari non danno la decima e poi invece, interrogati dai catechisti soprattutto in occasione dei vari scrutini, sostengono di darla? Non mi risulta che venga utilizzata per i poveri della parrocchia. E comunque questo "segno" viene richiesto esplicitamente ogni santo mese, non è lasciato alla libera iniziativa.

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    2. ma come segreta...
      sei costretto a farla anche se non hai un lavoro...
      un po' di sincerita' daii

      un abbraccio

      dom

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    3. quello che dici non è vero. Ci sono dentro da 30 anni e nessuno mi ha mai obbligato a fare niente, tantomeno io ho obbligato qualcuno a dare soldi a fare questa o quella cosa. E' assurdo sentir parlare gente che magari non ha mai nemmeno fatto una celebrazione. Per sentito dire non si giudica o condanna nessuno

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    4. Senza contare che i catechisti fanno un controllo incrociato. Chiedono ai singoli e poi chiedono al resoinsabile se quanto raccokto ogni mese sia "la decima" della comunità.
      Il paragone si fa sulle prime decime dal secondo acrutinio nelle quali sino tutti zelanti e pertanto si può supporre che quanto raccolto sia "la decima"

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    5. Leonardo se fosse libera nessuno te ne chiederebbe conto! E non sarebbe tra le domande di ogni scrutinio, per valutare se puoi passare o meno ( prova e vediamo )
      Poi se per te libertà è semplicemente che nessuno ti mette le mani fisicamente nel portafoglio allora stiamo freschi.
      Io ci sono da 40 quindi?

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    6. Ma finiscila, cosa credi che hai a che fare con gente che non conosce il cammino?
      Il cammino si è arricchito estorcendo denaro a gente plagiata con lo stesso metodo che usano le altre sette come i testimoni di Geova o Scientology, il metodo è lo stesso, e avete estorto così tanto denaro che vi siete potuti permettere di partecipare ad un'asta per un terreno a Gerusalemme alla Domus Mamre per potervi costruire una Domus come quella che sta in Galilea asta che prevedeva un rilancio di 100 mila euro a botta e ve lo siete aggiudicato alla modica cifra di 5 milioni e 100 mila euro.
      Dove li avete preso quei soldi?
      Chi ve li ha dati?
      Avrei voglia di sputarvi in faccia, ma mi rimetto alla giustizia divina per aver abusato del nome di Dio e di Gesù Cristo per fare atti degni di topi di fogna.

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    7. ci sei da 40 ma non ci hai capito niente fratello mio. Se li a puntare il dito senza mai interrogarti su dove sei.

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    8. non c'è possibilità di contraddittorio. E' per forza come dite voi. E' incredibile quanto siete presuntuosi e arrabbiati.

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    9. @leonardo
      Sei stato responsabile per 30 anni? Nel movimento neocatecumenale solo il responsabile può disporre della decima.
      Porto

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    10. @leonardo
      Carissimo per esperienza...
      Mi spiace buon Natale nella verità
      dom

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    11. Il fratello che oggi si firma Leonardo, e che qualche giorno fa si proclamava "catechista", e che oggi millanta di essere "responsabile", ricorre agli insulti perché non ha più altro da dire.

      Anzitutto, alla luce del suo ragliare del commento delle 20:10 e di quello delle 20:12, gli si ricordi che è legittimo nutrire diffidenza verso un Cammino (e verso i suoi "iniziatori", "catechisti", eccetera) che ti ha bidonato fin dall'inizio.
      Come quando nelle cosiddette "catechesi iniziali" ti dicono che non ti verranno mai chiesti soldi, e invece il Cammino è tutto un chiederti soldi.
      Come quando ingannandoti ti fanno partecipare a una formazione di una comunità senza dirti che è un "itinerario" che dura tutta la vita.
      Come quando turlupinandoti ti dicono che la tua auto nuova (pagata a rate da tuo padre) è "un idolo" e te ne devi subito sbarazzare... mentre al contrario, i cosiddetti "catechisti"...
      Come quando mentendoti ti dicono che le tue offerte servono ai "seminari", alle "missioni", alla "evangelizzazione", e invece erano stati usati per una speculazione immobiliare a nove zeri (clicca, neocatekiko pigrone, clicca questo [link] e fatti un esame di coscienza!).

      La diffidenza, la delusione, il disgusto, non sono riducibili ad un "arrabbiarsi" o ad una "presunzione".

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    12. Leonardo quando tu iniziavi a fare il responsabile io avevo già finito il cammino.
      Trovami un mio commento con il dito puntato, se hai tempo e voglia.
      In ogni caso chiunque abbia fatto il cammino può confrontare quello che affermi tu con quello che affermo io e trarne le conseguenze.

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    13. La Decima è un decimo dello stipendio. Se uno non ha un lavoro, come fa a pagarla? Quanto asserito da dom cade miseramente.

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    14. Nel Cammino reclamano una tangente del dieci per cento su tutti i soldi che guadagni, con o senza stipendio.

      E comunque in nessun'altra realtà cattolica si reclama una tassa obbligatoria del dieci per cento.

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    15. Sono d'accordo, la decima non viene fatta in libertá come dicono, te la fanno pesare come se la conversione dipendesse solo da essa. Vi racconto un fatto, senza fare nomi per rispettare la privacy. Il mio ex-responsabile (non lo é piú perché ho cambiato comunitá), faceva il commercialista di professione e redigeva anche le mie dichiarazioni dei redditi come anche di qualche altro fratello della mia comunitá. Un anno, quando i catechisti vennero a trovare la comunitá 'per sapere come andava', lui, interrogato, dice piú o meno: 'credo che ci sia un demonio dell'ipocrisia in questa comunitá e un'idolatria per mammona. Scusate se mi permetto, ma io so quanto dovrebbe essere la decima in questa comunitá, e nonostante tutti i fratelli dicano che fanno la decima posso dire che non é vero. I catechisti in un primo momento lo fermarono dicendo che a lui non spettava giudicare, ma ho saputo, perché me l'ha detto lui, che poi i catechisti gli chiesero conto di quello che diceva, se fosse solo un giudizio, e che lui gli presento piú o meno un rendiconto dei loro redditi, senza dire di chi fossero. Disse anche che loro reagirono un po' male al sapere che quello che 'entrava' era solo una piccola parte di quello che doveva essere la decima di quella comunitá.
      E' libertá questa? Avete ancora coraggio di dire che é un dono? Che é una prova sul denaro? Vergognatevi!!

      M. Ricci (nome di fantasia per ovvi motivi)

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    16. Vergognarci? Neanche poco poco........................................................................................................

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    17. La decima si è tenuti a farla su tutte le entrate, anche un adolescente è tenuto a farla sulla paghetta, e uno che non lavora su qualsiasi elargizione.
      Vi risparmio tutti i consigli alle casalinghe che non avevano il marito in comunità per fare la cresta per poter fare la decima.

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  3. L'impressione che quella associazione che "dice cose poco cattoliche" sia il Cammino neocatecumenale è abbastanza forte. Comunque, questa donna che, a partire dalla malattia del figlio, ha riscoperto la fede in modo tumultuoso, ma sempre affidandosi ai sacerdoti, ai sacramenti, alle devozioni cattoliche, alla preghiera del Rosario, in Cammino sarebbe stata frustrata fin dalle catechesi iniziali; alla domanda "chi è il tuo Mosè" avrebbe parlato della Vergine Maria, nel percorso di Abramo non si sarebbe certo situata in Ur e non avrebbe identificato i Tre angeli con Kiko Carmen e Pezzi. Sarebbe stata ostacolata, derisa e convinta di aver sbagliato tutto, di dover sottostare ai tempi impostile, di essere un'orgogliosa che si crede arrivata quando l'obbiettivo è vivere, dopo 30 anni di giri concentrici nel deserto, una spiritualità malata e nevrotica, egoista e prepotente come quella di Carmen Hernández. Non avrebbe potuto inginocchiarsi alla consacrazione, né sentirsi una creatura rinata dopo la confessione generale, perché avrebbe dovuto adeguarsi alle fasi del cieco nato e alla kenosi nel peccato. Avrebbe dovuto, in comunità, marciare al passo dell'ultimo fante, per poi doversi dichiarare, dopo decenni, ancora figlia del demonio. In realtà, questo è ciò che succede davvero alla maggior parte di coloro che aderiscono al cammino perchè inizialmente credono di aver trovato in esso una guida spirituale che li condurrà ad approfondire le verità di fede e a crescere in esse, mentre invece ciò che cresce è unicamente la dipendenza psicologica dai catechisti e la convinzione che, fuori dalle salette, non ci sia nulla.

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    1. Gesù Cristo ci ha messo 30 anni a battezzarsi.Un lungo cammino di consapevolezza andato in disuso da Costantino in poi ...come disse San Giovanni Paolo II, il prima o il dopo a questo punto é secondario...ma é necessario prendere coscienza del "Sacramento" piú importante della cristianità. Gratuito e donato per grazia di Gesù Cristo. Chi ha mai potuto vantarsi di aver ricevuto la grazia del battesimo per propri meriti? Proprio nessuno. Prendere consapevolezza di questo amore vuol dire apreire le porte allo Spirito Santo che piano piano ci fa somigliare a Cristo

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    2. Qui un articolo sull'incompatibilità totale fra san Charles de Foucauld e Kiko Argüello, che si atteggia a suo discepolo.

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    3. E allora, Leonardo, ci spieghi come mai la Chiesa cattolica concede il Battesimo agli adulti dopo solo 3-4 anni di catecumenato (RICA)?
      Cioè, secondo te, ci vogliono 30 anni di formazione solo per "riscoprire il Battesimo" e solo 3-4 anni per ricevere il sacramento?
      Ah beh, allora la Chiesa deve essersi sbagliata di grosso a prevedere una formazione così breve per gli adulti non battezzati. Fate meglio voi.

      Domanda: in quale modo lo Spirito Santo piano piano ci fa somigliare a Cristo?
      Gradirei risposta.

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    4. La chiesa dice 4 anni. Ma se sono di più non guasta. Non è una gara. A chi si battezza prima, anche perchè noi il battesimo l'abbiamo già ricevuto da neonati. Lo Spirito Santo è l'eredità che Cristo ha lasciato agli apostoli e tutti noi. E ci permette di assomigliare a Cristo nell'intimo del nostro cuore. La nostra carne è debole, ma lo spirito è forte e ci giustifica davanti al padre. Come disse San Paolo faccio il male che non voglio fare. Non perchè non mi impegni abbastanza, ma perchè certe debolezze fanno parte della nostra natura profondamente corrotta. Faccio un esempio ...E' come se avessimo un pen drive 2.0 da inserire in un pc con usb 3.0. Tutto è collegato egregiamente ma non potremmo mai volare alle velocità di trasmissione del computer al quale siamo collegati. Ma Gesù Cristo ci ha lasciato questa dote. Arriva a darci i super poteri del suo spirito Santo e integra quello che ci manca. Se desideriamo davvero seguire Cristo, quello che ci manca per la salvezza lo mette lui. Perchè le nostre opere buone non arriveranno mai a riscattare le nostre colpe originali. Come dice Gesù stesso: basta guardare una donna con concupiscenza per macchiarsi di adulterio agli occhi di Dio. Oppure giudicare qualcuno vuol dire ucciderlo nel proprio cuore. Chi si salverà se non per grazia? Le opere sono fondamentali, ma mai riuscirebbero a farci guadagnare il cielo.

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    5. Leonardo cosa ti suggeriscono
      Visita dei Magi, Battesimo nel Giordano e Nozze di Cana?
      "Gesù Cristo ci ha messo 30 anni a Battezzarsi" ma da quale "scrigno" l'hai tolta questa fesseria?

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    6. @leonardo
      Hai detto bene ci salva la grazia...
      un abbraccio
      dom

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    7. No, Leonardo, non intendevo una catechesi sui super poteri dello Spirito Santo.
      Intendevo chiedere "come", in quale modo lo Spirito Santo viene ad abitare in noi.
      Quello che fa lo Spirito Santo lo sappiamo, come sappiamo cos'è lo Spirito Santo.

      Vorrei quindi sapere cosa si deve fare per ricevere lo Spirito Santo.
      Se la nostra natura è "profondamente corrotta" (la Chiesa dice però che si tratta di un'inclinazione al peccato e non di una voragine), com'è che si passa da questa profonda corruzione allo Spirito Santo?

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    8. Leonardo, dacci retta, non scrivere, non fare lo stesso errore di FAV, Martello et company..................

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    9. "Gesù Cristo ci ha messo 30 anni a battezzarsi" è, tecnicamente, una bestemmia. Nella fattispecie delle bestemmie gnostico-iniziatiche.

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    10. Leonardo,
      rileggendo il tuo post delle 20:03 di ieri, mi sovviene una domanda.
      Visto che io dopo 40 anni non ho capito niente, mi spieghi come ci azzecca la catechesi di fine catechesi in convivenza nella quale si "vende" l'uomo nuovo? La risposta la devi dare per suffragare quello che hai già affermato e deve essere collegata al tuo commento.

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  4. Aldo Maria Valli è un nemico del Cammino?

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  5. Prego il moderatore di pubblicare tutti i commenti. Sa davvero si cerca la verità farebbe cosa gradita a non censurare nessun commento.

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    1. Promemoria per i finti tonti:

      1) sul Cammino Neocatecumenale siamo in tantissimi ad aver acquisito certezze di fronte alle quali l'espressione "ricerca della verità" è o retorica fuori luogo, o un miserabile tentativo di ingannare.

      Perfino il sottoscritto - che non ha mai "fatto il Cammino" -, avendo avuto a che fare nel corso degli anni con parecchi neocatecumenali (per giunta quasi sempre in contesti di servizio alla Chiesa), ha potuto capire che il Cammino contiene numerosi e gravissimi errori che i suoi capicosca non vogliono correggere. Ho anche verificato come il tipico neocatecumenale sguazzi o nell'ignoranza crassa (contentandosi di ripetere a pappagallo gli slogan di moda al momento nelle convivenze kikiane), oppure ha "circonciso la ragione" (cioè si rifiuta categoricamente di ragionare sui dati di fatto poiché ha paura che il proprio triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino venga dimostrato essere un idolo).

      Se non si discute onestamente partendo da quegli errori, il Cammino resterà un tumore spirituale della Chiesa cattolica, che porta le anime all'eresia e alla perdizione, poiché attraverso quegli errori inquina la fede e la morale (oltre che la vita materiale).

      2) questo è uno spazio commenti, non il muro da imbrattare a disposizione dei vandali di passaggio. La cosiddetta "censura" dei commenti può avvenire per diversi motivi:
      - uno dei moderatori ritiene che il commento sia un tentativo di distorcere la discussione
      - il commento contiene affermazioni che sono già state sbugiardate mille volte su questo stesso blog
      - l'indirizzo IP dell'utente che li scrive risulta come "fonte di eccessivo spam" ai server di Blogger/Blogspot e pertanto finisce in cartella "Spam" senza intervento dei moderatori.

      3) non può sussistere dialogo con chi si ostina a non riconoscere gli errori della propria setta.

      Ancor oggi non si è mai visto un fratello del Cammino interrogarsi onestamente su questioni come la liturgia carnevalesca, sul vescovo pedofilo neocatecumenale, sul sostanziale divieto di usare espressioni di arte sacra che non siano le deiezioni di Kiko, eccetera. Anche perché se lo fa ha già un piede fuori dal Cammino. Le comunità iniziano in cinquanta e finiscono in dieci, cioè gli "ex fratelli del Cammino" sono un popolo che è almeno quadruplo rispetto al Cammino stesso.

      Per quanto riguarda il citare padre Zoffoli, ancor oggi - nel 2022 - resta colui che ha più estensivamente documentato le eresie del Cammino Neocatecumenale. Lo ha fatto con la sua competenza di teologo ed apologeta (i suoi libri furono pubblicamente elogiati dallo stesso Giovanni Paolo II, alcune pagine dei suoi scritti spirituali furono inserite pari pari nel Breviario Passionista, l'ordine religioso di cui faceva parte). Sono pagine che non invecchiano, poiché il Cammino Neocatecumenale è sempre lo stesso, e i suoi autonominati "iniziatori" e i cosiddetti "catechisti" non ne hanno mai rinnegato le eresie, gli errori, le malvagità.

      Ma anche quando non si citano gli scritti di padre Zoffoli, le ingiustizie già perpetrate dal Cammino e dai suoi fautori contro tantissime anime restano uguali. E Nostro Signore le vede benissimo, molto meglio di noialtri. Nostro Signore sa molto meglio di noi che il Cammino è idolatrico oltre che eretico. Non riuscirete a ingannare il Signore.

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  6. Leonardo non scrivere sul blog.......




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    1. Per chi non ci avesse ancora fatto caso, il caro fratello che oggi si firma Leonardo è sempre lo stesso "prototipo del neocatecumenale":
      - non ammette mai che nel Cammino può esserci del marciume
      - non ammette mai che Kiko, Carmen, e i loro cosiddetti "catechisti", possano sbagliare
      - non crede mai alle testimonianze sgradite al Cammino
      - dà per scontati i successi del Cammino (come la ridicola "canonizzazione" della Carmen)
      - non entra mai nel merito delle questioni
      - si limita a sciorinare qua e là insulti, versetti biblici a casaccio, affermazioni gratuite ("non è così!", ma non spiega perché), discorsetti da agnellino mansueto perseguitato, lamentazioni sulla presunta "censura"... ma non entra mai nel merito delle questioni, non ammette mai che il tripode Kiko-Carmen-Cammino contiene errori e malvagità che si sono sempre rifiutati di correggere.

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    2. leonardo sei un neuropsichiatra per caso?

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  7. senza soldi i cantori non cantano nel cammino !

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    1. Neanche io. Non mi risulta che i cantori vengano pagati nel Cammino neocatecumenale.
      Porto

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  8. Valentina dice: ho l'impressione che l'associazione poco cristiana menzionata dalla signora sia il cammino. Figurati se avevamo dubbi che tu interpretassi in altro modo...ogni sputo di chicchessia é sempre rivolto a kiko. Ma probabilmente é un meccanismo ossessivo? Ma come si fà a dire ste sciocchezze e venderle per buone?

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    1. È solo un'impressione, suffragata da alcuni elementi, come quello che si tratti di un gruppo con specifiche connotazioni (quindi escludo i gruppi spontanei...anche perché parla di "associazione ") e il sospetto che l'insegnamento non sia propriamente cattolico, che poi è la prima impressione che tutti hanno del Cammino neocatecumenale.

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    2. Leonardo non scrivere.............................................................................................................................

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    3. Ma quale prima impressione : chi conosce e entra nel Cammino ha l'unica vera autentica impressione che sia propriamente cattolico. solo voi del blog dite il contrario..............................................................

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  9. Piccolo promemoria per evitare di cadere nelle trappole del fintotontismo neocatecumenale.

    Principio fondamentale da tener sempre presente: quel che è stato valido per i santi e per la Tradizione della Chiesa, non può essere improvvisamente giudicato "superato" o addirittura "dannoso". I loro canti. Il loro inginocchiarsi alla consacrazione. Il loro prendere sul serio la formazione al sacerdozio. La loro attenzione al bello, la fissazione che la casa di Dio dovesse essere più bella e adorna della propria casa. Il loro amore per la santa, retta dottrina. Il loro vivere la liturgia e i sacramenti evitando qualsiasi deviazione, qualsiasi "sfumatura", perché sapevano che nel Santissimo Sacramento c'è davvero realmente presente Nostro Signore (non come i neocatecumenali, che agiscono come se non credessero nella presenza reale).

    Mentre in tutta la Chiesa si adoperano le "ostie piccole" (affinché si riduca il più possibile il rischio di disperdere frammenti), i neocatecumenali vogliono essere più speciali, e usare certe pagnottone sbriciolose che spessissimo disperdono frammenti, creando così a causa della loro superbia numerosissimi sacrilegi eucaristici.

    Mentre in tutta la Chiesa si amministra la Comunione "sotto la sola specie del pane", i neocatecumenali vogliono essere più speciali, e usare sempre entrambe le specie. E questa pure è superbia. Badate bene, per loro è inammissibile celebrare alla maniera di tutta la Chiesa, per loro è una cosa "di serie B" fare la Comunione sotto la sola specie del pane. Si comportano peggio degli eretici utraquisti.

    Mentre in tutta la Chiesa, per quanto riguarda le due specie (raccomandate solo in certe speciali occasioni, come gli esercizi spirituali, o la festa del santo patrono), si raccomanda praticamente solo il metodo "per intinzione", i neocatecumenali vogliono essere più speciali, e fare anche l'abbeveraggio di tutti allo stesso coppone che a causa della loro superbia produce spesso dispersione di gocce, cioè ulteriori sacrilegi dell'Eucarestia.

    Mentre in tutta la Chiesa si usa una larga varietà di stili riguardo a calici, suppellettili sacre, paramenti, arredi sacri, i neocatecumenali - che sono idolatri e orgogliosi di esserlo - adoperano esclusivamente le robacce designed by Kiko. Per loro e la loro superbia è inconcepibile utilizzare arte sacra cattolica, fosse anche solo un crocifisso o un'icona, per loro è inconcepibile usare calici normali, belli, carichi di storia e di tradizione, anche perché non si prestano alla ridicola pagliacciata dell'abbeverarsi tutti allo stesso coppone.

    Mentre in tutta la Chiesa si procede processionalmente alla Comunione (poiché ognuno decida liberamente e personalmente se fare o no la Comunione), i neocatecumenali - che con inossidabile superbia si credono più speciali dei cattolici - restano "seduti al loro posto", possibilmente con l'alzatina ipocrita qualora ci sia gente che potrebbe riferire al vescovo, e fanno spesso la Comunione in stato di peccato mortale perché sembra sconveniente evitarlo mentre si sta lì seduti.

    Mentre in tutta la Chiesa si adopera quasi esclusivamente l'altare, gli spazi sacri della chiesa locale, nel Cammino credono con gigantesca superbia di essere più speciali e di doversi separare dai cristiani anche riguardo agli spazi sacri, e perciò celebrano nelle loro salette parrocchiali su un tavolinetto smontabile (o peggio nella hall degli alberghi, nei locali ristorante, nella sala conferenze) anche se la chiesa parrocchiale è libera. Non vi sembra superbia anche questa?

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    1. Mentre in tutta la Chiesa si adoperano canti e formulari con riguardo al loro contenuto ma senza riguardo per il loro autore, nel Cammino si usano solo le deiezioni canore di Kiko. Con idolatria e superbia, disprezzano ed evitano qualsiasi canto non kikiano. Si sentono più speciali degli altri, si sentono superiori ai "cristiani della domenica". Anche se i loro canti sono oggettivamente brutti, sono delle grattugiate di chitarrella, urlate, nenie tristi e deprimenti, robaccia totalmente antiliturgica.

      E vogliamo parlare delle loro strutture architettoniche? Sono tutti orripilanti mausolei del kikismo-carmenismo. È come se fossero dei kikolatri, che anziché guardare alle tantissime forme di bellezza e di arte che hanno costellato la Chiesa fin dalle sue origini, è come se chiedessero solo: "l'ha fatta Kiko? altrimenti non è buona".

      E -indovinate un po'?- i seminari Redemkikos Mater, non hanno motivo di esistere, sono letteralmente una fucina di presbikikos kikizzati. Sono stati inventati quando il Cammino non godeva di alcun riconoscimento perché i kikos che entravano nei seminari della Chiesa venivano puntualmente scacciati via per vistose mancanze di fede, di vocazione, di capacità intellettuali, di disponibilità a ubbidire al vescovo. E per di più, tali seminari, in virtù del loro stesso statuto, preparano pretonzoli solo per le esigenze del Cammino. Seminari letteralmente nati per la superbia di fabbricarsi "preti utili" al Cammino (e solo al Cammino). E non venite a parlarmi di "missionari" (che nella Chiesa ci sono numerosissimi ordini missionari, seminari missionari, fraternità missionarie, società di vita apostolica... che operano secondo proprie linee, o mandano su richiesta dei vescovi diocesani: davvero non c'era alcun bisogno di creare i Redemkikos Mater, se non l'ordinare pretini kikizzatissimi - ubbidienti ai propri cosiddetti "catechisti" anziché all'ordinario del luogo - che altrove non sarebbero mai stati ritenuti adatti al sacerdozio).

      E vogliamo parlare dei frutti della formazione kikiana? Questi pretini eretici vanno in giro addirittura dicendo che Nostro Signore sarebbe stato un peccatore che avrebbe avuto bisogno di fare esperienza del perdono del Padre (non ci stiamo inventando niente, cari asini raglianti, [cliccate qui] per il resto dei dettagli), talmente eretici che solo le più scalcagnate frange protestanti approverebbero. Eresia letteralmente figlia della superbia.

      E poi, quando si parla di Famiglie in Missione, chiedetevi per un attimo se la Chiesa abbia mai organizzato una cosa del genere. Esatto: non l'ha mai organizzata, poiché in missione ci va chi ha la vocazione alla missione, senza coinvolgere il coniuge e i figli. E invece no, nel Cammino c'è la superbia di istituire le "famiglie in missione". Che naturalmente vanno in missione per conto di Kiko e del Cammino, e se le vedi in parrocchia è solo perché vogliono reclutare altri Pagatori di Decima.

      E vogliamo parlare delle ambiguità di Kiko che non dice che la confessione è inutile ma insinua che è facoltativa è rinviabile a piacere? Vedete, l'eresia neocatecumenale è maldestramente nascosta nelle ambiguità di Kiko e Carmen. E sapete tutti che gli eretici non hanno mai ammesso di essere eretici.

      Potremmo continuare ancora a lungo, ma ci fermiamo qui.

      Gli asini raglianti possono ragliare quanto vogliono ma non riusciranno a convincere sé stessi. Lo sanno benissimo di partecipare ad una setta idolatrica. Lo sanno benissimo che le cosiddette "critiche al Cammino" sono la pura e semplice verità. E che non sono dettate né da rancore, né da rabbia.

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    2. Promemoria supplementare: la Decima, nel Cammino, è una delle dimostrazioni che il Cammino è una setta.

      Nella Chiesa non esiste "dare la Decima". Al contrario, i fedeli sono invitati a compiere opere di carità secondo la propria sensibilità e secondo le proprie possibilità: non sappia la vostra destra cosa fa la sinistra, un gesto di libertà vale infinitamente più di una donazione fatta sotto "ricatti morali", e comunque il Signore ama chi dona con gioia.

      Queste cose sono del tutto assenti nella "Decima" neocatecumenale:
      - dopo un po' di anni di comunità, si sa bene quanto guadagnano i singoli e quanto devono versare
      - e quindi se qualcuno tenta di dare meno della Decima, «lo individuano e gliela fanno pagare cara»
      - e per di più ti fanno pesare a suon di ricatti morali tutto il «malloppo» che non hai ancora mollato: "si ferma l'evangelizzazione!", "i fratelli anziani devono mollare il malloppo!", eccetera
      - e infine, sono soldi che vanno "a Kiko".

      Ciliegina sulla torta: al contrario di altri movimenti ecclesiali, nel Cammino la "Decima" non ha alcuna rendicontazione.

      Dunque la "Decima" è un gesto falso, ipocrita, vissuto con tristezza. Anche quando il fratello di comunità è genuinamente convinto di star provandosi con Mammona, è un fardello che i capi del Cammino gli hanno imposto (e che non toccano nemmeno con un dito), fardello che la Chiesa si era sempre guardata bene dall'imporre.

      L'unico motivo per difendere la "Decima", dunque, oltre all'idolatrica stupidità, è il fatto di grattarci qualche guadagno. I fratelli fessi pagano, i fratelli furbi intascano.

      p.s.: se prendiamo ad esempio la Fraternità di Comunione e Liberazione notiamo che:
      - la loro "Decima" si chiama "Fondo Comune"
      - il "Fondo Comune" lo decide il singolo, personalmente, nel segreto (non lo dice agli altri)
      - il singolo decide anche quando aumentare o diminuire la quota Fondo Comune
      - il versamento lo fa quando gli pare, anche con mesi o anni di anticipo o ritardo
      - il movimento di CL afferma che il Fondo Comune ha un valore "simbolico"
      - cioè che non conta la quantità ma solo la fedeltà al gesto "educativo"
      - ogni anno agli esercizi spirituali viene rendicontato in dettaglio come sono stati spesi quei soldi (editoria, opere caritative, obolo di San Pietro, eccetera)
      - infine, il Fondo Comune è solo per gli iscritti alla Fraternità, non per gli altri aderenti al movimento.

      Potrei dilungarmi sugli equivalenti delle "Decime" in altri movimenti ma finirei per annoiare i lettori, anche perché in altri contesti (come ad esempio Azione Cattolica) i meccanismi di autofinanziamento (e di opere caritative e di raccolte fondi e di equivalenti delle "Decime") a volte variano da parrocchia a parrocchia.

      Vorrei solo far notare che Kiko, quando disse «darete la decima!», intendeva proprio questo: "mi darete i vostri soldi, e se non me ne date abbastanza significa che non siete convertiti!"

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    3. A proposito dei seminari Redemptoris Mater, nati dal fallimento della proposta di ordinare diaconi permanenti i responsabili scelti dalle comunità (per assicurare una presenza ministeriale richiesta fin dai tempi di Morcillo), abbiamo avuto conferma dell'impressione ricevuta: sono in calo.

      Nella pagina del sito neocatecumenale sull'apertura della causa della Hernández, quindi attuale, si dichiarano 121 seminari.
      Nel 2020 se ne dichiaravano 124-125 (a seconda dei siti).

      Intanto ne abbiamo scovato uno: il seminario Redemptoris Mater di Beja (Portogallo), istituito nel 2017 ed accorpato a quello di Évora nel 2022. Nacque per soli 6 seminaristi:

      https://diocese-beja.pt/seminario-redemptoris-mater/

      Tra l'altro, tra Évora e Beja ci sono solo 80 Km e un'ora di viaggio. Ma anche meno, perché il seminario si trovava ad Alvito, che è a soli 42 km da Evora.
      Che se ne facevano di due seminari così vicini per un numero così esiguo di seminaristi?
      Si rafforza l'idea che questi seminari siano più presidi che case di formazione, anche perché il seminario di Beja, durato soli 5 anni, era in un edificio kikian style nuovo di zecca o rinnovato, sembra dalle foto.

      Il vescovo José João dos Santos Marcos fu nominato vescovo coadiutore di Beja nel 2014 e ne divenne vescovo titolare nel 2016. L'anno dopo aprì il seminario Redemptoris Mater.
      Fulmineo.
      Infatti questo vescovo è stato itinerante del Cammino Neocatecumenale a Évora, Dublino e in Brasile, a partire dal 1981:

      https://capeiaarraiana.pt/2016/03/25/bispo-coadjutor-beja-apresentou-novo-livro/

      Proprio questo vescovo chiama Kiko "profeta":

      "La prima volta che ho incontrato gli iniziatori, sono rimasto molto turbato e persino impressionato dalla predicazione di Kiko. Mi ci è voluto molto tempo per digerirlo e poi ho pensato che l'uomo è un PROFETA perché dice la verità e cose che nessun altro ha il coraggio di dire"

      http://www.vozdaverdade.org/site/index.php?cont_=ver2&id=4249

      Comunque, nonostante la sua voglia di neocatecumenalesimo, il Redemptoris Mater di Beja è stato chiuso.
      Dell'accorpamento ci informa proprio la pagina neocatecumenale portoghese dedicata alla GMG di Lisbona del 2023.

      https://lisboa2023cnc.org/it/storia/

      E così abbiamo identificato un altro vescovo neocatecumenale sconosciuto, che tra l'altro è pittore e ricopia i disegni di Kiko (vedi suo libro "Imagens da Fé").

      All'appello ne mancano ancora 3 o 4 soppressi, ma dalle notizie date dal Cammino Neocatecumenale non lo sapremo mai.
      Intanto uno è venuto a galla, insieme al suo vescovo neocatecumenale.

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    4. Come quello di Takamatsu, che figura sempre nell'elenco con la dicitura: presso la sede di Roma.
      Cioè hanno trasferito i seminaristi quando ha chiuso a Takamatsu e licenziato i rettori. Più nulla.

      https://www.sanpietroapostolo.org/seminari/Redemptoris_Mater.htm (aggiornato al 2020)

      Nel loro immaginario, però, esiste ancora.

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  10. Cmq seè gli sei utili ti sistemano per bene ad un fare un cavolo in una multinazionale , sè non gli sei utile calci nel sedere ,questa è la veriita!

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  11. chi mi spiega quando kio dice che a chi a' sara dato ancora di piu' ,e a chi non a gli sarà tolta pure quello che à , nella distorsione naturalmente dei neurocatecumenali del caminito !

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  12. cmq seè non sei un facoltoso , benestante, professionista affermato nel cammino ti cacciano appenna possono, devi essere utile alla causa in qualche modo,ma la causa loro non della chiesa !

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  13. Caro Leonardo, sul tema della decima vorrei farti un paio di domande:

    * Come mai non viene rendicontata? Eppure, ai sensi del diritto canonico, dovrebbe esserlo.

    * Prova a dire ai tuoi catechisti, durante uno scrutinio che non dai la decima in comunità, ma la dai ad un altro ente benefico o a qualche convento e vedi che succede. Se lo scopo della decima è quello di staccarti dal denaro, perché la devo dare obbligatoriamente in comunità?

    *Come mai i bilanci delle Fondazioni ricollega ili al CNC non sono pubblici? Anni fa una di queste fondazioni possedeva un superattico in un quartiere di lusso di Roma un'altra ha fatto una speculazione edilizia su un terreno a Padova. Da dove vengono queste risorse? E perché tenere segreto?

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  14. perche le decime vanno ai fratelli di comunità in difficoltà, o ai poveri della parrocchia. Cosa rendiconti? I responsabili prendono nota in qualche modo delle cifre e a chi vanno, per avere uno storico delle donazioni. Tutto è segreto e questo è una garanzia per la libertà di ciascuno. Un appunto voglio fare. La decima è un'indicazione che la chiesa universale dà ai cristiani per fare l'elemosina. E' un'invito alla carità e non una tassazione. il 10% soltanto una indicazione completamente flessibile nel piu e nel meno, e al netto delle spese familiari e le varie incombenze mensili....Nella massima libertà. Nessuno fà i conti all'altro semplicemente perchè non potrebbe. Si versa in busta chiusa e nel completo segreto. Il catechista poi chiederà a ciascuno se fà la decima e tante altre cose....senza parlare di cifre ed importi. La mia decima questomese potrebbe essere di 10 euro e il mese prossimo di 1000. Spero di aver fatto chiarezza una volta per tutte

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    1. Leinardo Leonardo,
      ma davvero tieni traccia delle "donazioni"?
      È una pratica disdicevole che lede la dignità dei tuoi fratelli di comunità.
      Le consegne sono chiare al riguardo e ti invito a rileggertele.
      Altra baggianata "al netto delle spese", indicaziine di massima.
      Due sono le cose o non sei responsabile o sei un pessimo responsabile a te la scelta.

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    2. Se la decima è libera, perché la devo dare in comunità obbligatoriamente?

      E si può rendicontare a fine anno, senza scendere in dettagli. Basta dire:"Durante l'anno abbiamo raccolto X e Y sono stati dati ai poveri della comunità". Che cve di male?

      E sul fatto che si può dare meno, non ci credo neanche se lo vedo. I miei responsabili sapevano benissimo quanto uno doveva dare e bastava incrociare un paio di raccolte per capire se qualcuno faceva il furbo (per segnalarlo ai catechisti)

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    3. @leonardo
      Qui caschi male a scrivere le cose che hai scritto sulla decima. Ci sono pagine e pagine in questo blog dedicate alla decima. Se la tua decima questo mese è di 10 euro significa che i tuoi introiti sono stati di 100 euro. Altrimenti non è una decima, ma un'offerta libera. Nel movimento neocatecumenale la decima viene chiamata decima perché deve essere la decima parte dei guadagni di un/una camminante, straordinari ed eredità comprese. E le consegne dicono che deve essere calcolata sul.guadagno, non sottraendo le spese. Se il mio guadagno questo mese è di 1500 euro, la mia decima è 150 euro. Altrimenti si chiamerebbe offerta libera, come infatti la chiama la Chiesa. Ho visto catechisti insistere che versassero la decima a famiglie monoreddito con figli che avevano difficoltà ad arrivare a fine mese. E il fatto che non sia rendicontata è estremamente grave.
      Porto

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    4. Se la decima è libera, per forza deve essere libera anche la vendita dei beni che ti viene chiesta al II scrutinio.
      Come non si può obbligare alla decima, non si può obbligare nemmeno alla vendita dei beni.
      Se si è liberi, si è liberi.

      Invece, nel vecchio mamotreto del II scrutinio viene narrato bellamente di un uomo ricco "incapace" di vendere i beni, che fu buttato fuori dal Cammino:

      "Mi ricordo che noi abbiamo in una comunità un uomo molto ricco che NON É PASSATO AD UNO SCRUTINIO perché incapace di vendere i beni; però FACEVA MOLTA ELEMOSINA, ha molti miliardi, è un industriale. L'abbiamo lasciato persino 3 anni nel secondo scrutinio, dopo 3 anni gli abbiamo detto: "NON PUOI CONTINUARE"

      E quest'uomo faceva pure molta elemosina, ma non nel modo che vuole il Cammino.

      Quanto alla decima, sempre nello stesso mamotreto, Kiketto osa dire:

      "É un COMANDAMENTO della Santa Madre Chiesa (!??!!). É un comandamento della Chiesa che SI STUDIA NEL CATECHISMO (!??!!)".

      Poi, per dimostrare l'indimostrabile, tira in ballo la Didaché, che è un APOCRIFO e insinua che "se non hai profeti nella tua comunità (cioè catechisti), la darai ai poveri".

      Poi rincara:

      "Ora, nel cammino catecumenale DOVRETE arrivare a dare le primizie e la decima. Questo fatto è
      già presente nei comandamenti della Chiesa".
      "Di ciò che guadagni al mese la decima parte sia per la Chiesa, sia per i poveri, per aiutare gli ITINERANTI, per aiutare i vostri CATECHISTI... Io non vi chiedo nulla, ma voglio dirvi che pensiate ai CATECHISTI. Perché se noi non prepariamo la comunità perché aiuti un poco i CATECHISTI allora, chiaramente, arriverà un momento in cui..."

      Mi pare che queste frasi siano inequivocabili.
      Vendere i beni e dare la decima è un obbligo. Si DEVE fare. Altrimenti non passi lo scrutinio e ti diranno: "Non puoi continuare".

      Parola di Kiketto.

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  15. Se la decima è libera, allora diteci a che servono i garanti.

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  16. I garanti non sono figure predisposte al contollo della decima. Chi allude a questo è bugiardo e in malafede. spero di venire pubblicato...tanti commenti censurati...per amore alla verità chiaramente

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    1. I garanti sono figure che servono per "controllare" i fratelli al posto dei catechisti dal Padre Nostro in eterno.
      La funzione in teoria potrebbe esaurirsi alla fine del cammino, in quanto viene venduta come funzionale al rito con il vescovo. Questo perché i catechisti si espongono con il vescovo rispondendo alle "stesse" ( declinate diversamente in italiano e ci mancherebbe )domande per conto della comunità insieme ai garanti.
      Anche su questo ti invito a rileggerti le consegne.

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    2. Nella Chiesa Cattolica non esiste una figura equiparabile ai "garanti" del Cammino.

      Nella Chiesa Cattolica non esistono "tappe", né "decime", né "convivenze", né "Domus", né cosiddetti "catechisti" che prendono decisioni sulla tua vita personale, vocazionale, spirituale, familiare, lavorativa, formativa, eccetera.

      In breve, nella Chiesa Cattolica non ci sono le storture del Cammino, gli obblighi del Cammino, i fardelli imposti in nome del Cammino.

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    3. Il termine esatto che si trova nei mamotreti riferito ai garanti è "figura di mediazione" tra i catechisti e i catecumeni.
      In pratica ti fanno le stesse domande dei catechisti una volta sl mese e non possono permettersi di fare i catechisti dei fratelli di comunità...ma solo incoraggiare.

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    4. ma sono anche i depositari della prassi e quindi rimarcano gli "obblighi"

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    5. Garanti è l'acronimo di :

      Gente Ancora Ridicolmente Assurda Neocatecumenalmente Troppo Ideologizzata

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  17. Le testimonianze sui garanti, al contrario, ci descrivono una manovalanza estensiva del ruolo di catechista, che si occupa di investigare se:

    - Sei aperto alla vita
    - Preghi
    - Hai nemici
    - Fai la volontà di Dio
    - Sei in comunione con i fratelli
    - Come stai riguardo al cammino ( non se fai il cammino quello lo decide il garante )
    - Comunione dei beni ( decima )

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2022/04/ma-chette-garantisci-i-garanti-del.html

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  18. Chiedo poi a Neo, visto che ha finito il cammino da svariati anni, se può testimoniare che il sacramento della confessione è celebrato almeno ogni 2 mesi nelle comunità neocatecumenali. Perchè ho visto scritto che non si fà oppure è lasciato alla libertà dei singoli farlo o non farlo. Invece l'indicazione parla di ogni 40 giorni

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    1. Indicazione? Scritta dove? Perché proprio 40 giorni?

      Evidentemente nel Cammino non sanno alcune cose fondamentali del sacramento della confessione:

      1) che la frequenza alla confessione dipende dalla libertà del singolo e dalle indicazioni del confessore

      2) che la confessione è un atto personale e che i cristiani vanno educati a viverla personalmente, quando necessario, anziché aspettare le "Penitenziali ogni 40 giorni"

      3) che le celebrazioni "Penitenziali" sono un aiuto, non sono il sostituto o la via principale per accedere al sacramento.

      La "Penitenziale" neocatecumenale serve solo a salvare le apparenze. Confessioni frettolose, nel frastuono delle grattugiate di chitarrella, in cui è complicato perfino chiedere un breve consiglio al confessore, per di più all'interno di una celebrazione (cioè un evento a durata limitata, chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori).

      Ma tanto che c'è da meravigliarsi? conosciamo bene l'ipocrisia neocatecumenale.

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    2. Non posso testimoniare per il semplice fatto che divrei essere onnioresente per verificare quanto duci per ogni comunità.
      Tuttavia ti posso confermare che le consegne all'inizio del cammino prevedono una penitenziale al mese, mentre più avanti ( dal primo scrutinio in poi ) sono legate alle chiusure dei temi e alla convivenza mensile, per i motivi che puoi facilmente immagginare.
      In più sono previste due penitenziali all'inizio dei tempi forti.
      Ci sono poi tutte le penitenziali delle convivenze di passaggio e inizio corso.
      Credo che l'obiezione che hai letto fosse l'esstto contrario e cioè che non si incentivasse la confessione fuori dalle penitenziali di rito ( poi da verificare se si fanno realmente con quelle scadenze ), e la "prassi" di comunicarsi anche in uno stato di peccato grave.

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  19. Piccolo promemoria supplementare:

    - la questione della "Decima" neocatecumenale non riguarda i poveri e non riguarda la virtù della carità. Riguarda solo il far arricchire i capicosca della setta kikiana-carmeniana.

    Se riguardasse i poveri o la carità, ogni fratello di comunità potrebbe liberamente versarla alle persone e alle opere che ritiene meritevoli di aiuto. E lo farebbe con discrezione - possibilmente nel segreto - affinché solo Dio sappia del gesto.

    E naturalmente deciderebbe in libertà quanto donare, come donare, quando donare.

    Invece, nel Cammino:

    - la "Decima" è un obbligo mensile

    - la "Decima" è una percentuale prefissata

    - devi versare la "Decima" al Cammino

    - se tenti di versare di meno, ti individuano e te la fanno pagare cara.

    Il Cammino è letteralmente ossessionato dai tuoi soldi.

    Metti alla prova l'onestà del Cammino: versa la tua Decima ad una qualsiasi benemerita opera della Chiesa (una che non c'entri nulla col Cammino, sia ben chiaro), per esempio ad un monastero di clausura. Nostro Signore vedrà benissimo la tua generosità, e i cosiddetti "responsabili" neocatecumenali vedranno benissimo un ammanco mensile pari alla tua decima. E quindi, essendo schiavi di mammona, ti individuano e te la fanno pagare cara.


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  20. Dimmi dove c'è scritto che é un obbligo. Un discorso o un documento un filmato. Provalo. Altrimenti vergognati...povero te

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    1. È parola di Kiko. Rendiamo grazie a Kiko: «darete la Decima».

      Se pensi che non sia obbligatoria, metti alla prova l'onestà del Cammino e versala ad una qualsiasi benemerita opera della Chiesa, una che non c'entri nulla col Cammino, per esempio un monastero di clausura non neocatecumenalizzato. Nostro Signore vedrà perfettamente la tua generosità, e i cosiddetti "responsabili" vedranno furentissimi un ammanco nel budget, pari alla tua decima.
      E indovina cosa ti succederà dopo.

      Oops, l'avevo già detto. Ma gli asini hanno anche l'abitudine di fare i finti tonti.

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    2. Catechista e Responsabile pigro, ogni tanto fai uno sforzo e leggiti i mamotreti.
      Li trovi nero su bianco ciò che trovi riportato in questo blog.

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  21. Ma che cammino neocatecumenale ha fatto e per ben 30 anni ,il nostro fratel Leonardo, catechista e responsabile di comunità,?

    "Tutto è segreto e questo è una garanzia per la libertà di ciascuno."

    Segreto ed arcani,arcani e segreto.
    BASTA finiamola, incontri segreti a porte chiuse, direttorio catechetico neocatecumenale segreto segregato, testi degli annunci dei tempi forti e convivenze annuali segreti e segregati, rendiconti delle decime,delle offerte, delle donazioni per qualsiasi iniziativa neocatecumenale segrete e segregate, anche una Eucarestia del sabato sera a porte chiuse segreta e segregata.
    BASTA.
    E questi ipocriti neocatecumenali che continuano a sparare cazzate sulla decima, sul ruolo dei catechisti, dei garanti, sulla dottrina Kikiana e su tutto e dico TUTTO quello che riguarda il CN.
    Ma davvero, voi neocatecumenali, pensate che la gente è stupida?
    Davvero pensate di riuscire ancora a nascondere la montagna di verità scomode su quello che siete e quello che fate veramente?


    "Un appunto voglio fare. La decima è un'indicazione che la chiesa universale dà ai cristiani per fare l'elemosina."

    Ma cosa racconti e di quale Chiesa "universale" scrive fratel Leonardo?

    La decima è una VOSTRA precisa invenzione, non centra nulla con la Chiesa.
    La Chiesa "universale" non dà nessuna indicazione sull'elemosina del cristiano.

    Gesù non ha MAI chiesto la decima e lo stesso hanno fatto gli stessi apostoli.

    Non si parla di decima sul catechismo della Chiesa Cattolica e tanto meno si menziona la decima sullo statuto del cammino neocatecumenale approvato dalla Chiesa "universale ".

    La decima è farina del vostro Sacco.

    Non esiste alcun riscontro nella Chiesa "universale ".

    "E' un'invito alla carità e non una tassazione. il 10% soltanto una indicazione completamente flessibile nel piu e nel meno, e al netto delle spese familiari e le varie incombenze mensili....Nella massima libertà. Nessuno fà i conti all'altro semplicemente perchè non potrebbe"

    Altra cazzata sulle modalità della decima neocatecumenale.
    É proprio l'opposto di come lo spiega fratel Leonardo:
    La decima è obbligatoria, tutti i mesi e su tutte le entrate dei neocatecumenali.

    Ed è prioritaria cioè va fatta al lordo delle entrate.

    Questo lo spiegano chiaramente i catechisti neocatecumenali : prima si paga la decima al CN poi si tolgono tutte le varie incombenze familiari, mutuo,spesa alimentare,tasse,spese scolastiche ,eventuali prestiti o quant'altro.

    I catechisti neocatecumenali, quelli reali non quelli immagginari del nostro fratel Leonardo, specificano che il Dio del CN si prende cura del neocatecumenale, che deve dare la decima senza pensare a come arrivare alla fine del mese.

    Praticamente si chiede ai neocatecumenali di sfidare la Provvidenza DIVINA, di mettersi nel bisogno per provare la misericordia di Dio.
    I catechisti REALI , affermano che il neocatecumenale deve fare della decima una primizia per Dio ( cioè per il CN).

    Poi , se l'adepto neocatecumenale o la sua famiglia non arrivano a fine mese ci pensa SEMPRE il Dio del CN.

    Se capita che il Dio del CN non provvede ,allora e solo allora é possibile chiedere aiuto al responsabile di comunità.

    Responsabile che è incaricato dal CN ma a proprio insindacabile giudizio (tanto è tutto segreto), di aiutare eventualmente il bisognoso di turno con i soldi della decima.

    Sempre e se rimane qualcosa, altrimenti ci si affida a Dio ed al famoso centuplo Kikiano.

    Così funziona nel CN e se sei sveglio l'aiuto impari a chiederlo subito perché dopo qualche giorno, delle decime non rimangono neanche le briciole.

    Continua.....

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    1. Ecco un altro catecumeno che ha scaldato la sedia

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    2. Eh no, caro Leonardo, quello che scalda la sedia sei tu!

      É vero che negli ultimi anni nel Cammino sono diventati più morbidi per tenersi la gente, ed è anche vero che esistono molti mentitori che dicono di dare la decima e poi non la danno.
      Ma quello che ha detto Luca è verissimo ed ogni tentativo di negarlo è menzogna.

      Anche io sono stato responsabile per molti anni e poi me ne sono andato, insieme all'altro responsabile di un'altra comunità della stessa parrocchia. Responsabili e catechisti tutti e due, mogli comprese.
      So quindi benissimo come funzionano le cose per davvero, e funzionano esattamente come ha detto Luca. Ovunque.

      Avrei diversi episodi da raccontare, ma me ne astengo, nonostante siano ben fissati nella mia memoria.
      Una cosa però la dico: negli anni precedenti alla fine del Cammino, nella comunità a cui appartenevo gli introiti della decima erano sensibilmente diminuiti, ma nessuno ammetteva di non darla. A quei poveracci a cui veniva detto di versare comunque la decima e poi richiederla al responsabile in caso di bisogno, spesso non toccava nulla, o molto poco, perché appena raccolto lo scarso raccolto, subito c'era da saldare chi aveva sostenuto le spese per i fiori, il vino, gli anticipi negli alberghi, le lucidature della croce astile e del piatto e coppone, la lavanderia per i tappeti...
      E poi, a richiedere i soldi della decima c'era la fila, perché c'erano diverse famiglie con molti figli, dovevi sempre fare i salti mortali per dare un poco a tutti. Se uno tardava nella richiesta rischiava di rimanere senza e quindi c'era chi faceva alle corse per accaparrarsi quel poco.
      Eppure c'era gente anche molto facoltosa, ma i più poveri dovevano fare i salti mortali ogni mese.
      Uno schifo. Una totale ingiustizia. Una totale ipocrisia. Molte menzogne e molto cinismo.
      Anche sul fronte della condivisione dei beni, fratelli un corno.

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    3. un corno....................................................................................................................................................

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  22. Continua.....

    "La mia decima questo mese potrebbe essere di 10 euro e il mese prossimo di 1000. "

    Ma che racconti fratel Leonardo?
    Se il tuo stipendio è fisso la tua decima è fissa esattamente come il tuo stipendio.

    "A domanda dei catechisti puoi anche dire di farla abitualmente pur non versando nulla. Ed é cmq una libera scelta."

    Fratel Leonardo forse ti sfugge il particolare che questa cosa di cui scrivi è essere BUGIARDI ed esserlo su una cosa che è libera.

    Che motivo hanno i neocatecumenali di mentire su una cosa di cui non ci sono obblighi?

    Spiegami perché se la decima è libera ,i neocatecumenali che non vogliono darla devono mentire ai loro catechisti ?

    Se è libera , perché ad ogni incontro si chiede se fai la decima?

    Ho persone reali che sono state bloccate ad un passaggio e tolte dalla loro comunità proprio perché non davano la decima.
    E non la davano per libera scelta , solo che non hanno fatto gli ipocriti , come spieghi tu senza vergogna, ma lo hanno detto chiaro e tondo.

    Questa è la realtà del CN, non quella falsa ed ipocrita che propina il nostro amico neocatecumenale fratel Leonardo.

    LUCA

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  23. @blog,
    Dai vostri commenti così imbufaliti sulla decima (finalmente siamo tornati al discorso preferito da questo blog: il denaro), mi viene il sospetto che voi non siate in linea con il catechismo della chiesa cattolica, che prescrive che ogni Cristiano condivida i propri beni con i poveri, oltre che con la propria famiglia, diventando così un "amministratore della Divina Provvidenza". Il catechismo riporta le severe parole di San Giovanni Crisostomo: “Non condividere con i poveri i propri beni è defraudarli e togliere loro la vita: non sono nostri i beni che possediamo: sono dei poveri". Ovviamente San Giovanni Crisostomo, parla dei "beni", non dei 20 cent nel cestino in chiesa la domenica mattina e il cammino ha fatto proprio questo passo del ccc quantificando questa "spartizione" con i poveri nel 10 % dei propri beni (il 90 % alla nostra famiglia). Ma allora mi chiedo: ma perché vi dà così fastidio se noi cerchiamo di attuare gli insegnamenti della Chiesa?
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Ehi, Fallacio, ci hai provato, ma sei stato trovato insufficiente.

      Il paragone col Catechismo è totalmente fuori senso, perché voi non condividete i beni con i poveri, voi li condivitete NECESSARIAMENTE col Cammino e, a volte, coi poveri del Cammino.
      Siccome nel Cammino però continuano ad esistere molti poveri, a fronte di molti ricchi, significa che non condividete un bel niente secondo le necessità.

      Condividere coi poveri è altro.
      Non è pagare le spese della comunità e dell'acquisto di tutte le suppellettili kikiane, andando ad ingrossare le tasche dei furbetti che aprono negozi a marchio Kiko ad ogni piè sospinto, mercificando i prodotti.

      Il Cammino non ha fatto proprio nessun passo del Catechismo, ma ha trovato un sistemino furbo per autoalimentarsi e sopravvivere, mantenendo tutto all'interno di sé stesso.

      A me personalmente non dà alcun fastidio che versiate la decima, mi dà fastidio che la facciate passare come attuazione degli insegnamenti della Chiesa, perché nel vostro caso questo non è vero.
      Voi godete della decima che date, in suppellettili, fiori costosi, vino costoso, arredi, quadri, sedie in plexiglass uniformate e quant'altro.
      Anche i poveri della comunità vengono dopo il pagamento delle spese.

      La mia ex parrocchia neocatecumenale era in un quartiere depresso, ma mai che i soldi della decima siano andati agli abitanti indigenti. Infatti, in decine d'anni di Cammino mai nessuno è entrato in comunità di quel quartiere. Non solo perché non vedevano il Cammino come una soluzione, ma proprio perché il Cammino dava fastidio a quei poveri che lo conoscevano.

      Comunque, il parrocchiano che ogni domenica mette 20 cent nel cestino, tu non sai se poi prepara buste da dare in elemosina scegliendo liberamente a chi devolverla.
      Nella mia parrocchia ogni mese c'è la raccolta per i poveri da fare in busta chiusa, per esempio. Trovi le buste all'entrata e poi le metti nel cestino con la somma che decidi.
      Qualcuno per caso si è permesso di andare a controllare le somme dentro alle buste per i poveri?
      Voi giudicate sempre, ma siccome vi mancano gli elementi per giudicare, commettete sempre giudizi temerari.

      Che il Signore vi salvi, come ha salvato me traendomi fuori da quel pelago.

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    2. Carissimo ma di quali poveri parli...
      dom

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    3. Sei proprio fissato con i 20 cent...
      ...ricordati cosa disse Cristo su l'obolo della vedova.
      Nessuno vi sta chiedendo di rendere conto a noi dell'utilizzo dei tuoi beni, tu impara a fare altrettanto.
      Ma se proprio ci tieni a fare il fariseo dritto che ringrazia Dio per non essere quel pubblicano fai pure.

      p.s.
      Le persone che fanno il cammino possono confrontare liberamente le nostre affermazioni con le vostre e trarre le loro conclusioni.

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    4. @neo, veramente è a voi che da fastidio che ci siano persone che cerchino di mettere in pratica gli insegnamenti della Chiesa riguardo i beni, non a noi che voi non lo fate. Non rigirare la frittata. Per quanto mi riguarda la decima non dovrebbe essere un argomento da trattare, ma a quanto pare siete voi che la tirate sempre fuori. Non volete fare come dice il catechismo della chiesa cattolica riguardo ai beni? Liberissimi, ma lasciate in pace chi lo vuole fare.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @neo non ti conviene tanto parlare dell'obolo della vedova perché la donna da appunto "tutto ciò che aveva per vivere" ma voi vi fermate al fatto che "ha messo un soldino" quindi tanto basta...

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    6. FAV sei completamente fuori strada, nessuno vi vuol mettere limiti di generosità sei fazioso nella difesa di un OBBLIGO ( segreto e qui che vi rode ) che fate passare per indicazione e per giunta della Chiesa.
      E certo che per te non deve essere un argomento da trattare, avete paura che qualcuno scappi.
      Ci sono altre realtà che hanno gli stessi "obblighi" ma non hanno nessun problema che si sappia.

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    7. Rispondendo al commento delle 9:10, facciamo notare come al solito i neocatecumenali guardano solo la questione dei soldi.

      La vedova in questione - in una società dove le vedove erano disprezzate e maltrattate - ha donato a Dio "tutto ciò che aveva".

      Kiko, credendosi Dio, esige la Decima ma vorrebbe che gli donaste "tutto ciò che avete" (e comunque non gli basterà mai perché c'è moltissima gente ricca, là fuori, che non ha mai fatto il Cammino e mai vorrà farlo).

      Si sa che ogni idolo è per sua natura insaziabile. Kiko addirittura si lamentava (Annuncio Quaresima 2017) che gli anziani neocatecumenali in Italia, anziché donargli tutto, facevano testamento a favore dei propri figli e nipoti, come se volessero assicurare loro un futuro anziché donare tutto a Kiko e ai suoi scagnozzi.

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    8. La tua osservazione è ultrapopulista; è praticamente una battuta. Semmai il catechismo dovrebbe incoraggiare l'eliminazione alle radici della cause che determinano la povertà non confermare come categoria ontologica imprescindibile quella dei "poveri"m come san Paolo confermava in maniera paternalistica quella degli schiavi

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    9. Caro FAV, mi citi il passo del Catechismo dove c'è scritto che bisogna dare il 10%? E il passo dove c'è scritto che vada versata obbligatoriamente in comunità?

      E visto che vuoi fare il legalista, il Canone 1287,comma 1e 2 del codice di diritto canonico dicono che la rendicontazione è obbligatoria e pubblica. La fate?

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    10. Il commento delle 10:24 è di un asino ragliante che dopo tutti i suoi studi esoterico-filosofici crede di saperne di più dell'apostolo Paolo e addirittura più di Nostro Signore che ci disse chiaro e tondo: «i poveri li avete sempre con voi» (cfr. Gv 12,8).

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    11. @Anonimo dell 09:10
      Siete voi che sindacate sui 20 centesimi cadendo nello stesso errore svelato da Cristo, arrogandovi la presunzione di conoscere i cuori di tutti.
      Leggi e non capisci solo perché nin vuoi capire e metti in bocca ad altri i tuoi pensieri.

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    12. @neo, come ha scritto @anonimo 21 dicembre 2022 alle ore 22:47, la "decima" non è un obbligo tanto è vero che nella sua ex comunità le decime erano calate, segno della libertà di ognuno di farla o meno. La decima è un consiglio che ti dà la Chiesa per la conversione (se leggiamo il catechismo della chiesa cattolica e San Giovanni Crisostomo dovremmo fare la cinquantesima, altro che decima) e non un obbligo, come testimoniato anche da ex fratelli del cammino (21 dicembre 2022 alle ore 22:47).
      Ps, per me ne potete parlare quanto volete, ma l'unica cosa che dimostrate è il vostro attaccamento al denaro.
      Fallacio Asino Vinicio

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    13. FAV,
      definire disobbedienti i fratelli che non fanno la decima da parte dei catechisti itineranti vale più di qualsiasi volo pindarico vuoi fare per vendere per libera scelta cio che libero non è.
      Chi non da la decima ruba ai poveri della comunità, questa è un'altra chicca.
      Continui a portare il duscorso sulla quantità di soldi, sul presunto attacamento al denaro di chi scrive qui.
      In ogni caso nel cristianesimo la decima non esiste in quanto tale.
      E se vuoi che ti crediamo fai correggere prima i mamotreti e poi ne riparliamo

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  24. tutto questo per dire che il rapporto con i soldi è nevralgico nel cammino di conversione. La radice di tutti i peccati è l'amore al denaro. ti senti libero con il denaro caro Luca? Oppure ne sei schiavo? Ogni scusa è buona per non dare neanche un centesimo tanto è avaro il tuo cuore. Se non ti provi sui beni quindi, il cammino diventa sempre più difficile e faticoso. Pretendi di diventare santo senza liberarti del tuo idolo? Questa strada non è per tutti. Non cerca grandi numeri la chiesa. Di sale ne basta un pizzico, e di tanti chiamati saranno pochi gli eletti.

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    1. Leonardo pensa alla tua conversione e al tuo attaccamento al denaro.
      Continuate a fare i primi della classe, gli unici liberi da tutti gli idoli.
      La realtà vi sbugiarda e questo vi sta portando all'estinziine.
      Anche se darai il tuo corpo alle fiamme, senza la Carità non ti sarà valso a niente.
      Attento a parlare di eletti, chi ti ha garantito che tu sei uno di quelli?
      Azzuffatevi pure per 144.000 posti come qualcun'altro.

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    2. carissimo sai benissimo che se un giorno avrai bisogno di soldi (spero no) sai dove cercarl...auguri per la tua santita'

      dom

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    3. Eh, Leonardo, Leonardo, i chiamati sono i battezzati. Non i "chiamati al Cammino".
      L'orizzonte è molto più vasto.

      Quanto ai beni, sareste più credibili se vi provaste dandoli al di fuori del vostro Cammino.
      Ma siccome tutto ciò che date rimane dentro il vostro Cammino, tranne una sola volta una parte per il vescovo (così gradisce), voi non vi provate sui beni.
      Voi foraggiate un circolo chiuso e voi stessi, perché di ciò che date ne usufruite voi (decima) o altri sempre del vostro circolo.

      Ve l'hanno fatta passare come prova sui beni, anche al II scrutinio, ma la realtà è che se la sono intascata nella parte loro spettante.
      Vi fanno passare la decima come prova continua sui beni, ma la realtà è che ve la spartite tra voi stessi.

      Quando ciò che viene dato rimane, per un verso o per un altro, all'interno della struttura che chiede, non si tratta di prove (come dicono a voi per sottomettere la vostra ragione), ma di incetta ed autofinanziamento.

      Prova un po' a fare nella comunità, come si fa nella Chiesa cattolica, a offerta libera.
      Vedrai che non durate nemmeno un anno.
      Perché la decima è la tassa che permette alla comunità di sopravvivere e di conformarsi allo stile kikiano, insieme alle raccolte che sempre rimangono nel vostro recinto.

      Fate mai, in comunità, una raccolta per i poveri non neocatecumenali?
      Certo che no!
      A voi basta sapere che si dice che "l'avanzo della decima va ai poveri", anche se questo non avviene.

      Voi siete borghesotti nel profondo, amanti della bella vita e delle cose che al vostro interno vengono definite belle, amanti delle comodità e degli agi, salvo quando andate due o tre giorni alle missioni senza borsa ne bisaccia, per poi tornare alle vostre comode realtà.
      Fate i finti poveri, quasi una cosa snob.

      Conosco bene uno che rimase senza lavoro, unica fonte di reddito di una famiglia numerosa. Chiese aiuto a molti, anche al responsabile di una comunità in cui si era trasferito per un tempo, non tanto per soldi, ma per ritrovare lavoro.
      Quel responsabile, senza possibilità di appello, gli rispose seccamente: "Non posso fare nulla", e se ne lavò le mani.
      Questo responsabile, tra l'altro, era persona stimata e accreditata, con un bel clan neocatecumenale alle spalle, incroci di famiglie neocatecumenali e parentele.

      Questi siete voi, con le vostre prove sui soldi.
      Li date al vostro circolo oppure a chi vi pare, selezionando.

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  25. perchè qualcuno forse ti obbliga a non avere nemici? Assolutamente. La chiesa ti dà una parola secondo la sua morale. Se si è disposti a fidarsi di questa parola ogni giorno si fà un passo in avanti, altrimenti si rimane piantati e fermi in mezzo la strada della santità. Vuoi diventare santo senza fare elemosina e per di più avendo nemici, magari senza pregare? E' chiaro che torni indietro nella comunità sotto la tua...Non ti sembra corretto?

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    1. Ariecco il fintotontismo neocatecumenale.

      Lasciamo da parte il fatto che quando parla di "strada della santità" sta parlando della strada che porta all'idolo Kiko.

      No, nessuno ci "obbliga" ad avere nemici. Ma è purtroppo nella natura delle cose di questa società macchiata dal peccato originale, avere circostanze che ad un osservatore poco attento sembrerebbero un "avere nemici". In termini più teologici, «il peccato è strutturale». Lo sapevano i monaci di tutti i tempi che per ridurre al minimo le loro interazioni col peccato, hanno preferito fare vita di silenzio, solitudine (tranne liturgie e preghiere), lavoro nei campi. E lo sappiamo anche noi cattolici, che per il solo fatto di essere cattolici veniamo considerati "nemici" da tanti atei, frammassoni, e neocatecumenali.

      Chiariamo poi che la superbia neocatecumenale consiste nel forzare sé stessi ad interagire con gli altri membri della "comunità" kikizzata, dimenticando di fatto l'ambiente esterno. Così si finisce in due eccessi, diametralmente opposti: o ci si chiude nel "mondo piccolo" della comunità (rovinandosi la vita spirituale perché è estremamente improbabile che in comunità ci siano persone che ti facciano davvero crescere spiritualmente - e invece i kikos credono che il crescere spiritualmente sia qualcosa di "magico" che avviene solo "facendo il Cammino"), oppure il "fare il Cammino" diventa una grande opera di finzione e ipocrisia, e fuori dalle salette ognuno torna alla sua vita e ai suoi porci comodi (e rovinandosi la vita spirituale perché ha accettato di essere ipocrita per avere l'opportunità di autoproclamarsi cristiano presso i kikos).

      La Chiesa Cattolica, invece, non ti "forza" alla vita comunitaria, e perfino la vita di parrocchia è qualcosa di poco impegnativo: se frequenti i sacramenti sei già a posto. Ti impegni in libertà, dando la tua disponibilità quando vuoi e nella misura in cui ritieni sia ragionevole. Versi offerte con discrezione, e nessuno ti guarda in cagnesco se al passare del "cestino" non depositi mai nulla. E anche di fronte a quei fastidiosissimi parroci che stanno sempre a chiedere soldi e a chiedere disponibilità per servizi in parrocchia, gli inviti possono tranquillamente entrarti da un orecchio e uscire dall'altro senza transitare per il cervello, nessuno avrà mai da ridire, poiché nella Chiesa Cattolica sappiamo che "il Signore ama chi dona con gioia", e che un donare "sotto costrizione", o a causa di un "ricatto morale", o con scarsa fiducia, o scarsa motivazione, non è un donare ma è qualcosa di simile all'estorsione. E se proprio la parrocchia non ti va a genio perché ci son troppi galli a cantare e troppe galline a sfilare sul palcoscenico, puoi benissimo andare in altra parrocchia senza dover dar conto ad alcuno.

      Dopotutto per noi cattolici è fondamentale la santificazione personale: dottrina e sacramenti anzitutto. Non stiamo certo a misurare i successi della "comunità", men che meno i nostri "numeroni galattici". Non c'è in corso alcun campionato, non si vince la Prestigiosa Coppa del Prestigio Ecclesiale. Sono i neocatekikos a crederlo - e ci credono solo perché credono di essere gli unici "campioni", ci credono solo per mascherare la propria superbia.

      p.s.: come sempre, per sparare asinerie e idiozie bastano tre righe - per spiegare che sono ragli d'asino e per chiarire gli equivoci, occorrono molto più di tre righe.

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    2. Nessuno sta dicendo che "vuol diventare santo senza fare elemosina". Ti chiediamo perché, nel CNC, è necessario fare l'elemosina **in comunità** e non in altre forme e secondo un ammontare prestabilito invece che in libertà. Dove la Chiesa prescrive questo? Ancora non hai risposto....

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    3. @anonimo, tu puoi fare l'elemosina a chi vuoi, ma il tuo "prossimo" è quello che sta più vicino a te dopo la tua famiglia. L'amore al tuo "prossimo" è fare la "carità"=amore, a chi ti sta vicino oltre alla tua famiglia. Poi puoi fare anche un versamento all'associazione pincopallino, nessuno te lo vieta, ma prima "dovresti" provvedere alle necessità del tuo prossimo.
      @alect, la decima è stata il primo argomento toccato nel post e questo la dice lunga su dov'è il vostro cuore.
      @neo, basta che scrivi su Google la frase di San Giovanni Crisostomo che ti ho scritto e trovi il punto del catechismo della chiesa cattolica dove è riportato e quello che dice la Chiesa riguardo i beni.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. E chi stabilisce chi è il prossimo? La mia coscienza o i catechisti? Perchè dovrei dare i soldi in comunità se magari vedo delle situazioni intorno a me che hanno sicuramente più bisogno?
      Se, come è sempre stato detto, la carità serve a chi la fa e non a chi la riceve, che senso ha obbligare la gente (perchè di obbligo si tratta) a darla in comunità?

      E come mai la decima non è rendicontata, in palese violazione del diritto canonico?

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  26. M a il garante e tenuto a versare la decima ? Chi controlla i controllori?

    RispondiElimina
  27. ma se non tieni i soldi non ti ......... manco di striscio i supercatechisti,ma lo volete capire !

    RispondiElimina
  28. il rapporto con i soldi è nevralgico nel cammino di conversione.

    Questo scrivi Leonardo. E sfidi LUCA che non ha bisogno della mia difesa.
    Non trovi nulla di meglio da dire che
    SIETE AVARI...

    Siamo persone che hanno subito il fascino del Cammino e siamo stati turlupinati. Altro che ... non date neanche un centesimo...
    Sappiamo quel che diciamo.
    Il Cammino è una gola profonda, avidità insaziabile lo governa e orienta, infatti ha deragliato.
    Ai poveri NULLA.
    Dei poveri al Cammino non gliene frega nulla.
    Non è il loro carisma. Non sono mica la Caritas.
    E allora?
    Cancellano dal Vangelo il
    ... e datelo ai poveri... e compiono solo la prima parte esclusivamente in loro favore con vari escamotage di cui sono veri maestri.
    Trova pace Leonardo. È una causa persa.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io sono in pace fratello mio. grazie...Non lo siete voi evidentemente. Non si spiega altrimenti come si possano proferire quotidinamente tante meschinità esclusivamente rivolte al Cammino necatecumenale. I soldi servono a tutte le realtà...anche alla caritas che evidentemente in qualche modo deve sostentare i suoi operatori e le se strutture. Da dove vengono questi soldi? Dalle offerte di ogni giorno e da importanti donazioni personali. La provvidenza viene anche da qui. O pensate si debba ricorrere sempre al miracolo? Anche questo è un miracolo di moltiplicazione. Ma tutto quello che fate voi ogni giorno è portare avanti le vostre opinioni attraverso le critiche acidissime a tutto ciò che riguarda i neocatecumeni. Certo questo vi qualifica precisamente, e il vostro modus operandi, è ormai oleato per bene. Cerco di spiegare, di trovare un punto di aggancio comune ma non c'è possibilità di concordia. Ogni virgola sarebbe percepita come cacofonica ai vostri occhi e orecchi. Non mi dilungo...se mai sarà pubblicato questo commento, vedremo cosa ne penserà il gestore, vi lascio un buon natale di pace salveszza e misericordia.

      Elimina
    2. Il povero asino ragliante che oggi si firma Leonardo mette in campo il vittimismo neocatecumenale: "se mai sarà pubblicato questo commento..."

      A quanto pare ancora non si rende conto che qui noialtri portiamo argomenti, testimonianze, fatti concreti, mentre gli asini si affannano a ragliare slogan, a ragliare accuse, a vomitare insulti e insinuazioni di ogni genere.

      Poverino, lui cerca di trovare "un punto di aggancio comune". Il punto esiste ed è la verità. Se si prescinde dalla verità - come prescindono lui e gli altri asini raglianti neocatecumenali - non si giungerà mai ad un "aggancio comune".

      Non ci vuole grande fatica per riconoscere la verità. La Chiesa Cattolica, istituita personalmente da Nostro Signore, ne prosegue l'opera di insegnamento, guida, santificazione. Esistono delle verità indiscutibili - dette "dogmi di fede", come il fatto che Gesù è Dio, come la presenza reale di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento, come la Santissima Trinità... -, così come altri punti indiscutibili riguardo al modo di accedere ai sacramenti (non si può mica fare la Comunione in stato di peccato mortale, anzi, non si può mica banalizzare il Santissimo Sacramento quel tanto che basta a ridurlo a una specie di "sacro snack di unità fraterna") e a tanti altri argomenti.

      Chi mistifica (o addirittura non crede) uno solo dei dogmi di fede, non è cattolico ma è eretico. Riguardo ai dogmi di fede, Kiko e Carmen hanno mistificato moltissimo, e così pure i loro adepti, e hanno negato moltissimo, e così pure i loro adepti. Solo che per sembrare cattolici fanno tante chiacchiere pseudoreligiose... e poi, al momento buono, il loro comportamento ti fa capire che non ci credono.

      Davvero, il pesce puzza dalla testa, Kiko parla e agisce come se non credesse nella Santissima Trinità. E così, di conseguenza, pure i loro adepti.

      Orbene, l'asino ragliante (senza offesa per i quadrupedi veri: qui per asino intendiamo uno che a tutti i costi non vuol capire, poiché ciò sarebbe disdicevole per il suo triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino), l'asino ragliante va cercando un "aggancio comune" senza rinunciare ai suoi idoli, senza correggere gli errori suoi e della setta eretico-idolatrica a cui appartiene, senza mettere onestamente in discussione gli errori di Kiko e Carmen.

      È ossessionato da questo blog, però viene a proclamarsi "in pace". Sì, certo, come ci crediamo, eh, come ci crediamo!

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    3. carissimo non e' il fatto di stare in pace o meno....
      siamo nella chiesa sai?
      il tuo movimento chissa'...
      un abbraccio e buon natale
      dom

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  29. L'articolo parlava di una esperienza di fede. Fede profonda, attiva nata da una storia di sofferenza. Una storia che al neocatecumenale medio non dice nulla perchè non trova NULLA che assomigli a quello che gli hanno inculcato i "catechisti". I stessi catechisti giudicherebbero una esperienza del genere come "devozionistica". Sicuramente non la prenderebbero come esempio dell'opera di Dio. Se poi qlc ad uno scrutinio rispondesse raccontando una cosa del genere credo che verrebbe perculata da oggi fino al duemilamai.

    A riprova di quanto sopra l'argomento non viene neppure considerato da leonardo o fallacio. L'unica cosa su cui si impegnano a rispondere (inventandosi di tutto e di più) è LA DECIMA. Ecco cosa importa ai responsabili e/o catechisti neocatecumenali: che si mantenga il segreto sulla VERITA' della Decima e che si accusi di essere "avari" chi, Catechismo alla mano, dice che IL MODO di "provarsi con il denaro" insegnato nel cammino non c'entra NULLA con quello che insegna la CHIESA.
    Voglio pregare quindi leonardo e Fallacio di fare un commento sull'argomento del post....se ce la fanno.

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  30. L'argomenti della decima é stato il primo commento al post. Cosa centrava non lo so. Evidentemente é una ferita aperta per tanti... evidentemente mettere la mano al portafolglio per convertirsi non rientra nell'idea di cristianesimo

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    1. Queste parole del fratello che oggi si firma Leonardo diventeranno credibili nel momento in cui il Cammino farà come tutti gli altri movimenti ecclesiastici, cioè riducendo la Decima a offerta libera, che non deve coincidere con il dieci per cento, che può essere data a qualsiasi opera ecclesiastica, che non deve sembrare né un obbligo né un pagare una tassa né un cedere a un ricatto morale, che non deve invadere il campo dei doveri di stato verso coniuge e figli.

      Cioè esattamente il contrario di ciò che è sempre avvenuto nel Cammino.

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    2. Mettere mano al portafoglio per convertissi? Trent'anni di cammino per un'affermazione del genere? Occorre prima convertirsi se vuoi mettere mano al portafoglio e offrire con carità cristiana.
      Non ti converti con le opere, nemmeno con le opere buone (ammesso che dare soldi al povero Kiko sia un'opera buona), ma ti converti se accetti la grazia. E di conseguenza farai le opere richieste dalla grazia.

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  31. Tripudio tu conosci un altro cammino. Certamente non quello che faccio io...scrivi pure quello che vuoi e goditi questo blog... perché é l'unica cosa che ti é rimasta

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    1. Che strano, il Cammino conosciuto dal fratello che oggi si firma Leonardo è completamente diverso da quello rilevato da innumerevoli testimonianze di gente che ha fatto il Cammino e ne ha visto bene le storture, più i discorsi di Kiko e Carmen, più gli scandali neocatecumenali, più la tuttora mai smentita documentazione pubblicata da autori molto più quotati di noi, più l'imponente archivio di foto e video degli scempi liturgici e delle idolatrie neocatecumenali... Senza contare le cose che ho visto con questi miei stessi occhi e sentito con queste mie stesse orecchie da gente molto ben ammanigliata nel Cammino...

      Che strano, eh? Si direbbe quasi che per essere un buon fratello di comunità kikiana-carmeniana occorre saper rispondere con inganni e menzogne.

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    2. carissimo ma chi lascia il cammino commette peccato forse?
      dom

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    3. A me sembra invece che che sei tu che parli di un cammino che non esiste come ti abbiamo ampiamente dimostrato.

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    4. Ovviamente il riferimento era a Leonardo

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    5. Che brutta abitudine che hanno questi fratelli del Cammino di sputare giudizi apocalittici su persone che non conoscono! Cosa ne sa leonardo delle nostre vite e di ciò che abbiamo o che ci rimane? Non sa nulla, ma i suoi catechisti gli hanno insegnato che chi non elogia il Cammino o è un Faraone o un Giuda o comunque ha un demonio. Mai viene loro in mente che chi li critica a ragion veduta possa avere ragione; mai pensano di essere in errore e di poter cambiare. Hanno trasformato la parola di Kiko e Carmen in dogma sacratissimo, al punto tale da non essere in grado più di mettere in campo non dico la propria fede ma anche solo la ragione.

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  32. https://www.agensir.it/quotidiano/2022/1/31/papa-francesco-a-agenzia-entrate-non-e-facile-usare-bene-il-denaro-nella-bibbia-non-mancano-riferimenti-alle-tasse/

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    1. L'articolo indicato non giustifica le "Decime" del Cammino.

      In primis, perché un'usanza descritta nella Bibbia non è automaticamente da usare oggi. Altrimenti che succederà se Kiko incappa nel passo biblico delle figlie di Lot?

      In secundis, perché le "Decime" del Cammino finiscono nelle tasche di Kiko e dei suoi scagnozzi. Più la realizzazione di inutili monumenti a sé stesso, e di eventi imponenti dove possa fare il suo show: letteralmente le Decime (e le altri incessanti raccolte fondi, collette, richieste di denaro) vengono usate per finanziare l'idolatria.

      Intanto l'intervento del Papa citato nell'articolo le menziona en passant e a riguardo dei leviti, e dei sudditi di un re. Kiko non è né levita, né re. È solo un laico cofondatore di un'associazione ecclesiale erroneamente denominata "itinerario, cammino, insieme di beni spirituali".

      Il paradosso è che i cristiani non sono tenuti alla "Decima", neppure da parte della Chiesa. I Pontefici si guardano bene dal chiederle, affidando le opere della Chiesa alla generosità (e alla discrezione) dei singoli fedeli. I quali, essendo cattolici, sanno che Dio ama chi dona con gioia, pertanto la Decima neocatecumenale non procura l'amore di Dio, perché è letteralmente un'esazione, anche se i kikos fingono di vederla come un "provarsi con mammona". Eppure proprio i kikos conoscono l'episodio di Anania e Safira, e quindi sanno che la loro ipocrisia non solo procura loro un danno economico, ma accumula ipocrisia e menzogna nella loro anima.

      Il neocatecumenalismo è idolatria. È «una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione». Il Cammino si basa sull'ipocrisia, sull'inganno, sulla menzogna. Se nel Cammino ci fosse un briciolo di libertà, i fratelli verserebbero le "Decime" a opere della Chiesa, specialmente quelle che non c'entrano nulla col Cammino. E invece no. Se il "responsabile" vede un ammanco, il suo primo pensiero è di identificare e denunciare chi non paga. Alla faccia della libertà e della segretezza.

      Come si può capire anche solo leggendo il commento delle 13:19 di ieri, sono proprio i cosiddetti "catechisti", "responsabili", "itineranti", "iniziatori", ad essere letteralmente tra le braccia di mammona. A quegli avidi furbacchioni si aggiungono tutti i kikos che hanno trovato modo di ritagliarsi qualche spicciolo - albergatori, gestori di negozi di carabattole made in Kiko, organizzatori di pellegrinaggi kikizzati, eccetera.

      Il caro fratello che in questi giorni si firma Leonardo continua a fare battaglie di principio per dare ragione a sé stesso.
      Ma mentre lui filosofeggia su questioni di principio che vengono comunque disattese totalmente da Kiko e dai suoi scagnozzi e dalle comunità del Cammino, i poveri fratelli delle comunità sono comunque sotto "ricatto morale" e devono tassativamente versare "Decime" di cui farebbero volentieri a meno di pagare.

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  33. FAV e Leonardo posso chiedervi quanti minuti di preghiera silenziosa fate alle lodi ogni mattina?

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  34. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più natalizio

    L'altro giorno è arrivato al Centro UFO del Cammino a Porto San Giorgio in quel delle Marche un Tir enorme, che ha scaricato un abete alto 350 metri, regalato a Kiko dalle comunità del Cammino della Lapponia. E' stato piantato nel giardino, ma il giorno dopo il giardiniere, con vivo qual disappunto, ha visto che metà delle foglie erano cadute e le rimanenti erano diventate gialle. Kiko ha implorato carmen, e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha fatto ricrescere le foglie mancanti e ha rinverdito quelle gialle. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, l'ottima Carmensità ha demonstrado que tiene alla natura e all'immagine del Cammino, quindi procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro un albero di Natale in miniatura, d'oro, realizzato da un orafo svizzero del XVIII secolo, stimato da Sgarbi circa 500.000 euro. Il Papa l'ha fatto mettere in una teca nella Pinacoteca Vaticana con un cartello : "anche gli alberi, nel loro piccolo, contribuiscono a rendere sante le persone"

    e la causa continua...

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