giovedì 29 dicembre 2022

Lo straziante cammino per sfuggire al Cammino

"Mentre tua madre ti porta alla convivenza iniziale..."
Vogliamo riproporre due interventi tratti dallo spazio commenti del nostro blog relativi ai problemi relazionali fra genitori e figli; essi sono provocati, nelle famiglie di aderenti al Cammino, da una visione coercitiva e obbligante della frequenza degli appuntamenti della comunità neocatecumenale e da una sostanziale difficoltà, da parte dei genitori, di dialogare in modo aperto soprattutto su argomenti di fede e, da parte dei figli, di difficoltà nel poter esprimere e veder accolte le proprie opinioni a causa di un atteggiamento dirigistico, autoritario ed opprimente della famiglia e della comunità.


  • "Ai quali è stato detto che bastava fare il cammino". Questa frase concentra tutta l'ignoranza su qualsiasi fronte delle persone poste a guida delle comunità, sacerdoti neocat in testa, con grandissimo menefreghismo di buona parte della Chiesa.
Si fa fatica a vedere la maternità della Chiesa, te lo assicuro. È una lotta feroce e senza nome. I figli del cammino sono le reali vittime sacrificali di questa folle idolatria satanica.
Si fa fatica a vedere una giustizia in questo. Un giorno un sacerdote mi ha detto "Ricorda la strage degli innocenti al tempo di Erode". Forse nell'economia della salvezza tutto questo avrà anche un senso, e forse il vero atto di fede per una come me, con la vita devastata da due genitori neocat ottusi ed esaltati, totalmente indifferenti ai figli perché altrimenti li distolgono dal CNC e letteralmente "sbolognati qua e là", oggi come ieri, è semplicemente questo: credere nonostante e al di là di tutto, sapendo che ognuno prima o poi dovrà rispondere. Poi però rimane la vita quotidiana e i drammi che il CNC ha causato e causa, e l'indifferenza con cui la Chiesa lo lascia stuprare la vita delle persone sinceramente fa salire parecchia rabbia.
(da: Autore della Lettera)


  • Posso solo immaginare la sofferenza che ti ha causato crescere con due genitori ottusi seguaci del Cammino. 
Soprattutto penso che ci si senta deprivati della propria infanzia, dei propri spazi. sempre col Cammino di mezzo. E il sabato sera sempre all'eucarestia con gli occhi che ti si chiudono per la stanchezza, ma devi stare sveglio e magari anche rispondere al didascalo che ti interroga, e la domenica mattina le lodi obbligate, e poi convivenze, passaggi, cento piazze, ecc. ecc. Ho cominciato a capire "dal vivo" come il Cammino entra a gamba tesa nella famiglia, Avanti con i miei figli piccoli... Con mia moglie ci siamo resi conto che ci stava mangiando la vita, che tutto ormai ruotava attorno al Cammino. Volevamo incontrare qualcuno, no, c'era la convivenza; una cena con i colleghi, no, c'era la preparazione. Per ogni piccolo impegno o svago extra Cammino era sempre una corsa a ostacoli ... E anche per i figli il tempo era sempre poco... . Quando ho appena cominciato a pensare che potevo avere il sabato sera libero, e anche gli altri giorni, non mi sembrava nemmeno vero,! È stato come uscire da una lunga prigionia. 
(da: Porto)
 
Di seguito, a conferma del fatto che le difficoltà familiari nell'ambito del Cammmino, sono un problema rilevante, a tal punto  da aver attirato l'attenzione delle reti Anti-Sette e dei media, traduciamo un articolo del sito cadenaser.com segnalato dal blog spagnolo Cruxsancta.
 

Lo straziante cammino per sfuggire alle organizzazioni ultrareligiose: "Se ci dicevano che dovevamo andare in comunità, non potevamo dire di no. Tante volte ci hanno obbligato con la forza"
In Spagna si stima che circa 100.000 persone appartengano a gruppi cattolici o conservatori come il Cammino Neocatecumenale.

"E se non siete oppressi,
vi ci faremo diventare!"
Mi sono sempre sentito obbligato a fare il Cammino Neocatecumenale, a casa mia non c'era altra scelta”, racconta José González, un ragazzo di 25 anni che vive ad Almería. Nella sua famiglia sono in 14, i suoi due genitori e 12 figli. Tutti i figli sono appartenuti per un certo punto della loro vita al Cammino Neocatecumenale, meglio conosciuto come Kikos, ma vi è rimasto solo chi ha continuato a vivere con i genitori. 

In Spagna si stima che circa 100.000 persone appartengano a gruppi ultracattolici o ultraconservatori. José è stato in Cammino per più di 8 anni e, dopo aver detto ai suoi genitori che non voleva continuare, è dovuto andare a vivere all'estero. Molti dei membri di queste organizzazioni sono figli di famiglie di aderenti e non hanno mai avuto la libertà di decidere autonomamente se appartenere o meno a quella comunità cattolica. Una situazione che sta diventando sempre più comune e che fa sì che molti di loro vengano  espulsi dalle loro case e dalle loro famiglie.

La maggior parte dei membri di queste organizzazioni entra tramite il passaparola. I genitori di José avevano 25 anni quando un cugino della famiglia li fece entrare nel Cammino. "Da quando ho memoria, vado a Messa con i miei genitori e appartengo a questa comunità", ricorda José. Il presidente della Rete Settaria di Prevenzione, Juantxo Domínguez , afferma che “molte volte, in modo molto subdolo e controllante, approfittano di quando i ragazzi sono minorenni per agganciarli. Il  Cammino Neocatecumenale è un'organizzazione che agisce in modo molto coercitivo”.

Formazione dei giovani:
balletto scatenato davanti
alla basilica del Presepe
"Molte volte ci hanno obbligato con la forza"

Anche la famiglia di Pablo Herrera apparteneva alla stessa comunità cattolica. I suoi genitori si sono uniti ai Kikos quando avevano 33 anni e, come i genitori di José, li hanno conosciuti tramite un parente. 
"Dovevamo essere obbedienti ai nostri genitori e se ci dicevano che dovevamo andare, beh, non potevamo dire di no. Molte volte ci obbligavano con la forza". 
Queste organizzazioni cattoliche agiscono liberamente all'interno del cattolicesimo e non ci sono quasi dati ufficiali su di esse. 
Domínguez afferma che il problema principale che non permette di controllare queste organizzazioni è la mancanza di leggi ad hoc in Spagna: "Non sono mai state introdotte strategie preventive e informative  su questi gruppi settari".
La routine di José con la sua famiglia era sempre la stessa: tutte le sere si riunivano in soggiorno per pregare e nei fine settimana dovevano partecipare alla messa comunitaria. Le normali abitudini per i ragazzi di 13 anni il sabato o la domenica, come andare al parco o il compleanno di un compagno di scuola, erano una realtà irraggiungibile per José: "Quando ero piccolo non potevo mai incontrare i miei compagni di scuola, la mia vita si è basata solo sullo stare con persone della comunità".

A quell'età i figli dei già membri della comunità iniziano la catechesi e diventano ufficialmente membri del cammino. In quel momento José iniziò una doppia vita. "Dentro casa ero una persona che pregava, che andava a Messa e che andava in Cammino tutti i giorni, ma quando uscivo dalla porta ero un'altra persona. Andavo con i miei amici e mi divertivo. Solo così potevo essere me stesso" confessa. Il presidente de La Rete Anti-Sette avverte che questi gruppi "limitano la libertà delle persone e le loro relazioni personali. Se sei all'interno del gruppo hai una certa libertà sempre sotto controllo, ma se sei fuori dal gruppo vieni considerato niente o nessuno", dice.

Liturgia domestica neocatecumenale in Corea: i bambini portano la statuetta di Gesù nel presepe con canto di Kiko , chitarra e tamburello.
Notare la Madonna di Kiko e santacarmen in posizione d'onore

 

"Mi sono reso conto che, se non volevo frequentare il Cammino, dovevo uscire di casa"

Sia José che Pablo ammettono di essere stati in Cammino per anni per paura della reazione dei loro genitori, finché alla fine non hanno detto loro cosa pensavano. Nel caso di José, i suoi genitori non gli hanno lasciato scelta: finché viveva sotto il loro tetto, non poteva uscire dal Cammino. 

Mi hanno detto che i miei fratellini avrebbero potuto seguire i miei passi, che dovevo stare attento a come mi comportavo, perché  avrebbero potuto imitare il mio comportamento. Allora ho compreso che, se non volevo andare in comunità, dovevo andarmene da casa mia."
Pablo, al contrario, ha deciso di non parlare con i suoi genitori e ha costretto i membri del Cammino a buttarlo fuori. 
"Quando finisci la catechesi, c'è un ultimo passaggio finale in cui devi impegnarti a dare ai poveri ciò che hai di più prezioso. Ho visto come la gente donava la macchina, i gioielli... qualunque cosa. Quando è arrivato il mio turno ho rifiutato di farlo e mi hanno espulso", dice. 

Pablo è riuscito a lasciare Los Kikos e quindi la sua casa. I suoi genitori non accettavano che se ne fosse andato né la sua condizione sessuale. "I miei genitori non accettavano che fossi omosessuale, pensavano che dietro la mia condizione sessuale ci fosse il diavolo", dice.

Attualmente José ha recuperato il rapporto con i suoi genitori, anche se non vive ancora con loro. Pablo invece vive a Madrid e attraverso un blog aiuta altre persone che vogliono uscire dal Cammino e non ci sono ancora riuscite. "Lasciare la comunità e lasciare la mia casa, iniziare la mia vita, è stata la decisione migliore che potessi prendere. È qualcosa di cui non mi sono mai pentito", ammette.

101 commenti:

  1. Tutti i ragazzi entrano in crisi ad un certo punto. E' normale che sia così! Ci si chiede se quello che la famiglia ha voluto trasmettere sin dall'infanzia è stato un dono prezioso di Dio oppure una limitazione coatta della libertà. La chiesa ci insegna che la Libertà vera, si esercita pienamente soltanto facendo il bene per se e per gli altri. Fare ciò che si desidera non vuol dire essere liberi. (secondo il catechismo e il magistero della chiesa). all'età di 16 anni, contro il consiglio dei miei genitori e dei miei catechisti, mi sono allontanato dal cammino per vivere a modo mio la mia esistenza. Volevo uscire il sabato sera a far baldoria, bere e fumare come i miei coetanei. Incontrare amici, appartarmi con ragazze e fare esperienze sessuali in abbondanza. Questo ho trovato bello e questo ho vissuto. Nessuno mi ha cacciato da casa, nessuno mi ha cacciato dalla comunità. Mi sono allontanato io, e frequentemente ho ricevuto inviti a rientrare e a riavvicinarmi, ma non volli mai piu per altri 10 anni. Era diventata per me una prigione, e molte volte ho giudicato i miei genitori per avermi obbligato ad andare in chiesa e pregare. Quando sono arrivato al baratro, vivendo a modo mio, quasi morto per la strada senza freni che avevo imboccato, l'unica chance di salvezza rimasta è stato Gesù Cristo. Ho benedetto gli anni passati in intimità con lui, e tutti gli insegnamenti della chiesa, la comunità ed i miei genitori. Una speranza impagabile che tante persone non hanno avuto la gioia di avere. Quella gabbia mi ha salvato la vita. E l'ha salvata a tante altre persone coinvolte nei miei guai. Oggi che sono padre di 3 figli sono consapevole di avere una responsabilità cruciale nella formazione della loro persona. E come obbediscono per la scuola voglio che obbediscano anche per la fede. Anche se certamente questo comporta delle difficoltà da parte loro, ma so per certo che gli tornerà utile aver conosciuto Gesù Cristo in giovane età. Anche distrattamente e di malavoglia ma avranno ascoltato e conservato tutto. E devo dire grazie al cammino e a tutta la sua prassi di formazione alla fede. Con celebrazioni, convivenze e penitenziali...E i bellissimi pellegrinaggi dai viaggi interminabili. Questa è la mia testimonianza.

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    1. Anch'io ebbi la mia ribellione adolescenziale contro la Chiesa perché trovavo assurdo e offensivo (per il Signore e anche per me stesso) che le liturgie fossero una roba pacchiana per bambini imbecilli. A dieci anni forse puoi fare ancora finta di non vedere, ma a dodici ti rendi conto che ci vedi benissimo, e prima dei quattordici decidi che non ne puoi più. E passeranno molti anni prima di scoprire, tramite amici insospettabili, che esistono sacerdoti che celebrano in modo degno, come se stessero celebrando il culto a Dio gradito anziché lo Zecchino d'Oro dei rincitrulliti sospiranti e schitarranti. (Quando ho scoperto cos'era il Cammino sono rimasto agghiacciato perché era un concentrato diabolico di tutti gli scempi parrocchiali e di tutti i tradimenti del cattolicesimo)

      Ho poi scoperto che sotto sotto la maggioranza dei cattolici tollera a fatica il penoso stato attuale delle parrocchie. Gioiscono (senza volerlo far notare) che il nuovo parroco onori il Signore anche solo con una parola ogni tanto. Fanno festa (con grande discrezione) quando uno sgorbio della parrocchia viene sostituito da un dipinto tradizionale. Ringraziano Dio quando vedono un prete vestito da prete e che è disponibile per le confessioni. I cattolici, infatti, pensano alla propria anima, non ad un inesistente "campionato religioso" in cui la classifica punteggi riguarda il numero di partecipanti a un gruppo e il numero di attività svolte e di elogi raccolti. (E ricordiamolo, che chiunque si accosta ai sacramenti con le dovute disposizioni, sta facendo un grande servizio alla Chiesa anche se era convinto di star solo pensando alla propria vita spirituale; la Chiesa che conta è quella delle membra del "corpo mistico di Cristo", non quella dei grandi raduni dei movimenti o dei sinodi dei documenti pastorali).

      È tipico che uno che si sia allontanato dalla "fede dei padri", nel momento della difficoltà - stile figliuol prodigo - decida di tornare alla "fede dei padri". Solo che se i padri erano neocatecumenali, si è letteralmente trasferito dalla padella alla brace, e non solo perché il neocatecumenalismo fa vivere una schizofrenia morale del fare i puritani perbenisti nei minuti pari e i lassisti immorali nei minuti dispari.

      E quando qualcuno scopre il marciume teologico su cui è fondato il Cammino, subito lo accusano: "sei tu il problema, non il Cammino!" (oppure, in gergo neocatecumenaloide: "il Cammino non fa per te", che peraltro fa capire che il Cammino non ha la fede della Chiesa, poiché la Chiesa fa per te, sempre - è il Cammino che "non fa per te", mentre è solo nella Chiesa che ci sarà sempre posto per te).

      "Il Cammino non fa per te"? Allora il Cammino non ha la fede della Chiesa, perché la Chiesa "fa per te", sempre.

      Il Cammino è solo una setta idolatrica che di cattolico ha solo la decorazione. Si riempiono la bocca del tre volte santo nome di Nostro Signore, ma poi ne distorcono la santa dottrina, ne inquinano la santa liturgia, e calpestano la tua vocazione, la tua spiritualità, la tua dignità, in ogni modo.

      E tutto questo perché i nostri cari beneamati vescovi sono tutti presi dall'organizzare riunioni pastorali anziché istruire il clero e insegnare la fede. (E poi si lamentano che i cosiddetti "tradizionalisti", che hanno un clero istruito, che celebra in modo sobrio, che insegna la fede, hanno tanto successo)

      p.s.: come ha scritto Tim poche ore fa a proposito della sua diocesi (ma vale per qualsiasi diocesi), «semplicemente ha bisogno di un vescovo, cioè un umile sacerdote che in modo consistente e persistente ribadisca, riaffermi, ripeta, e spieghi alla luce dei dogmi, ciò che la Chiesa Cattolica ha già detto e ha sempre detto a proposito di tutte le più grosse "sfide morali" della nostra epoca e di ogni epoca».

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    2. Questa non l'avevamo ancora sentita: lo Zecchino d'Oro dei rincitrulliti sospiranti e schitarranti. Vediamo la prossima...............................................................................................................................................

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    3. La cosa sempre più allucinante è come tutte le testimonianze siano uguali e come questo non susciti domanda alcuna, alla luce del fatto che "Dio ha molta fantasia (ma solo se rientri in comunità replicando la stessa identica vita degli altri, usando le stesse parole, nello stesso ordine e con lo stesso tono)" e che l'unica via di salvezza sia il CNC. E il fatto che siate sempre qui a contrapporre esperienze mirabolanti di fronte alle critiche o esperienze diverse dalle vostre, manifesta quantomeno il disagio che provate al solo pensiero che una critica possa intaccare il castello in aria che vi siete costruiti con l'autoconvincimento e gli innumerevoli lavaggi del cervello. Il problema, Leonardo, è che vi trema la terra sotto i piedi di fronte alle critiche perché ai discorsi preconfezionati che andate ripetendo, di base non ci credete neanche voi. Ci credi così poco a quello che dici che hai biogno di dare del bugiardo a chi non ti dà conferma della tua "veritah".

      Ringrazio il blog per questo post, che ho modo di leggere solo ora. Spero abbiate passato tutti un buon Natale.

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  2. Quello che non capiscono i fini educatori facenti parte del cammino neocatecumenale è che se tu COSTRINGI un ragazzino ad andare a messa (sopratutto se è la celebrazione neocatecumenale) poi puoi stare sicuro che la messa la odierà ancora di più! E siccome sti poveri ragazzi della Chiesa hanno conosciuto solo il cammino ecco che faranno 2+2. Poi i neocatecumenali vengono qui e dicono: " se si esce dal cammino si esce dalla chiesa". Non gli passa neppure per l'anticamera del cervello di mettersi in discussione e dire che, forse forse, è colpa loro che gli hanno mostrato un Gesù Cristo che non c'entra NIENTE con quello reale. Troppo complicato. Meglio dire che il cammino non è per tutti o, peggio, che è opera del demonio e che Dio sicuramente "gli darà uno stop" facendolo ammalare.
    Ma non vi vergognate di usare Dio per giustificare i vostri sbagli? Poi vi arrabbiate se dico che il cammino FA DANNO. Eccolo qua il danno.

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  3. Sono certo che i cristianucci della domenicuccia come voi, hanno certamente anche loro problemi educativi con i figli, sebbene non abbiano la mania dello sfornar figli come conigli (per poi abbandonarli a didàscali e babysitter, procurando a tali sfortunati figli una triste infanzia e una voglia di ribellarsi). Voi cattolici che vivete un sincero amore di Dio praticate la "procreazione responsabile" cioè sapete che i figli sono un dono di Dio e che lo "sfornar figli come conigli" per poi smollarli a babysitter e didàscali è una irresponsabilità e un calpestare tale dono. Che poi nella società ci sia un "inverno demografico", non è una scusante. In Italia gli irresponsabili sono ormai solo le coppie del Cammino e gli extracomunitari, principalmente islamici, ed in entrambi i casi i loro rari figli "non problematici" sono quelli che supinamente si adeguano ai bislacchi dettami religiosi dei genitori. Ma mentre gli islamici pensano ai fatti loro, i neocatecumenali bramano dalla voglia di odiare i cattolici, accusando questi ultimi di andare in parrocchia a fare i bigotti sbattendosi il petto, accusandoli di essere chiusi alla procreazione (come se l'apertura fosse misurabile solo dal numero di gravidanze), di usare senza scrupolo i contraccettivi (come se i cattolici fossero solo i "pessimi cattolici" o i non cristiani). Dunque l'Italia vive un inverno demografico, e i neocatecumenali son convinti di essere i portatori dell'estate demografica, detentori in esclusiva del "figliare assai" e perciò unici eroi nella lotta alla situazione di denatalità. Ai neocat, molto egoisti e giudicanti, interessa solo diffamare i cattolici accusandoli di egoismo. S. Padre Pio da Pietrelcina definì Kiko e Carmen "i nuovi falsi profeti", che infatti sono stati seguiti da tanti "maccheroni senza sale", kikolatri che rincorrono il piacere, la vita mondana, le comodità, gli agi, e soprattutto dottrine non cattoliche e liturgie strampalate, per poi fregiarsi del titolo di Cristiani Adulti nella Fede perché citano la Bibbia, vanno alla Convivenza, pagano la Decima a Kiko. La popolazione italiana sta invecchiando inesorabilmente, e anche la Chiesa ne risente visto che ci sono sempre meno preti, religiosi e religiose, sta scomparendo quel tipo di Chiesa, di parrocchia che a voi cattolici non piace tanto, e che noi conosciamo oggi, ritengo che sia questione solo di un lustro o due al massimo. Sarà tabula rasa di tante parrocchie, ordini religiosi, seminari, per mancanza di seminaristi, di preti e fedeli, in quanto il donarsi al Dialogo anziché a Dio non può produrre altro effetto che l'estinzione. Saranno strutture ormai caduche, nelle quali voi cattolici, sbadigliando, non metterete più piede, visto che state passando tutti alla Tradizione cattolica, poiché tradizionalmente i sacramenti e la dottrina erano tenuti in gran conto, e dunque occorre far ripartire la Chiesa da ciò che ha sempre funzionato per i santi di tutti i tempi. Invece i neocatecumenali poggiano sulle sabbie mobili kikiste-carmeniste e pertanto si dissolveranno, anzi si stanno già dissolvendo visto che sono vent'anni che il Cammino non fa altro che decrescere. Spero che abbiate compreso, ma non mi faccio illusioni, sarebbe un miracolo, la cretinaggine di certe critiche neocatecumenali all'unica vera Chiesa, e al loro equivocare la paternità responsabile col far figli come conigli, più tutte le altre aberranti fandonie inesegnate da Kiko e dai suoi scagnozzi, i cosiddetti "catechisti" del Cammino, che sono zeppi di cretinaggine e non appartengono minimamente alle categorie cattoliche. I neocatecumenali sono solo dei nichilisti, innamorati del mondo, dei soldi (soprattutto), del demonio (di cui si proclamano "figli del demonio" all'apposita tappa, e non smettono mai di nominarlo, praticamente lo hanno fatto diventare un simbolo portasfortuna). Le famiglie che vivono la fede cattolica sono un vero miracolo, un segno grande, una profezia nell'attuale situazione, che voi kikos, nella vostra stupidità, malafede, ignoranza non capite.

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    1. Piccolo promemoria per i kikos che ogni giorno reclamano qualche nuova prova "definitiva", qualche nuovo "segno" contro il Cammino:

      Vangelo di Marco, capitolo 8:
      [11] Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
      [12] Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: "Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione".
      [13] E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda.


      Nel nostro piccolo di anonimi peccatori, proviamo a parafrasare quel che succede da queste parti:
      Blog Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale, capitolo 2709:
      un sedicente "catechista" del Cammino chiede di visionare la lettera in cui si testimonia che padre Pio definì Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti».
      Ma anche se gli fosse fornita nelle mani la lettera originale, lui si rifiuterebbe categoricamente di credervi, e se proprio impossibilitato a fingere di non capire, dirà che era l'opinione di un povero frate malato anziché del Papa.
      Perciò non gli sarà data alcuna lettera; gli basti ricordare, Catechismo alla mano, che gli autonominati "iniziatori" hanno straziato la dottrina cattolica, la liturgia cattolica, il semplice buon senso.
      E fu così che il blog proseguì con le pubblicazioni riguardanti il Cammino Neocatecumenale.

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  4. Io ti parlo di Gesú Cristo che mi ha salvato la vita, e tu discuti sul modo di portare avanti la liturgia, secondo te in maniera decorosa. Lo capisci che questa é una ossessione che ti allontana dal senso profondo della parola di Dio? E infatti queste eresie le vedete solo voi. I papi la chiesa ecc. Hanno abbracciato, seppur con qualche riserva, la struttura totale e il valore cristiano del cammino. Siamo nella chiesa, un frutto prezioso del concilio vaticano 2 che tu evidentemente rinneghi con tutte le tue forze. E ti invito nuovamente a riprendere in mano il catechismo e non i marmotreti. Gesú Cristo é uno e solo. Anche se le abitudini liturgiche delle varie chiese particolari sparse per il mondo possono variare in certi aspetti, tutto converge a Cristo.

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    1. Se ci interessiamo della liturgia è perché il Cammino, a differenza di tutti gli altri movimenti laicali, ha "puntato" proprio sulla deformazione della liturgia per presentarsi come una alternativa alla Chiesa cattolica.
      Non siamo noi i fissati con la liturgia: a noi va benissimo come essa è, in armonia con quanto definito dalla costituzione del Concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium, secondo il quale nessuno, né laico né sacerdote, può azzardersi a cambiare alcunché di ciò che la Chiesa ha definito nel suo Messale.
      Invece Kiko e Carmen fin dall'inizio si sono fatti la Messa da sé, addirittura alterando le parole della consacrazione eucaristica, abolendo parti importanti della liturgia, introducendo elementi ebraicizzanti e paraliturgie mai approvate dalla Chiesa come il latte e miele bevuto dopo l'eucarestia: pratica esplicitamente vietata.
      Poi, con una sfrontatezza cui solo certi politici ci hanno abituato di recente, si dicono eredi del Concilio Vaticano II! Quindi si sono fatti una messa privata, addirittura, recentemente, con consegna a casa del Corpo di Cristo, istituendo il take away del sacro...
      Che un catechista neocatecumenale ci consigli di non leggere i mamotreti ma il Catechismo della Chiesa Cattolica è altamente consolante... vuol dire che pretenderà, alle prossime catechesi, di non seguire pappagallescamente il mamotreto ma solamente i contenuti del CCC...come avrebbe dovuto essere fin dall'inizio.
      Attendiamo di avere notizia degli sviluppi della sua lodevole iniziativa.

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    2. Caro Leonardo, in una delle catechesi iniziali del CNC si dice a chiare lettere che "il peccato non offende Dio". Nell'atto di dolore si dice:"mi dolgo con tutto il cuore perché peccano ho offeso te". Secondo me sono Kiko e Carmen a doversi leggere il catechismo

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    3. il peccato fà male all'uomo e non a Dio. Leggitelo il catechismo senti a me! E leggiti anche Geremia e Giobbe, che parlano proprio di questo in alcuni versi. “Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?” 7,19 Geremia

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    4. Il catechismo della chiesa èla guida luminosa di tutta la struttura degli orientamenti alle catechesi. Bisogna averlo e leggerlo molto attentamente. Ad esempio la preghiera è l'ultimo capitolo del catechismo. Come si può pregare Dio se non sai nemmeno cosa è buono chiedere? Eppure al cammino viene contestato un ritardo dell'iniziazione alla preghiera. Si parla inoltre della necessità di una formazione permanente alla cristianità, eppure al solito cammino viene attribuita la colpa di una fastidiosa lungaggine nelle sue dinamiche. Lungaggine infinita visto che non si finisce mai di formarsi alla fede. Parla del sacerdozio regale e profetico dei laici in Gesù Cristo, roba da farvi venire l'orticaria solo a pensarci...eppure cari fratelli siamo dentro il catechismo post conciliare introdotto dal Cardinale Fisichella e papa giovanni paolo secondo

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    5. Il problema dei figli neocatecumenali è che sono nati dentro al Cammino e hanno conosciuto solo quello, credendo che fosse Chiesa.
      So di un ragazzo che raccontò di aver compreso che il Cammino non è la Chiesa universale solo in tarda adolescenza. Fino ad allora credeva che tutta la Chiesa fosse come il Cammino.
      Questa assenza di conoscenza fa sì che alcuni tornino al Cammino dopo essersene allontanati.
      Eh sì, perché come racconta anche Leonardo, nei suoi 10 anni di assenza dal Cammino si è dato alle follie, non si è rivolto a guardarsi intorno per capire la Chiesa.
      Conosceva solo il Cammino prima, ha folleggiato rinnegando tutto e poi, ormai adulto, non poteva fare altro che ritornare da dove era venuto. L'unica cosa che conosceva.
      Se invece fosse stato educato nella fede della Chiesa universale, poteva scegliere. Ma non ha potuto scegliere ciò che non conosceva e che non si è premurato di conoscere.
      E comunque è strano che questi figli neocatecumenali abbiano così tanta voglia di trasgressione. Probabilmente è dovuto alla troppa oppressione.
      Dove c'è libertà si può scegliere e anche se si attraversa una crisi adolescenziale è difficile che ci si butti nella trasgressione distruttiva.
      So di diversi figli di neocatecumenali che hanno abbandonato il Cammino per volgersi ad altre realtà della Chiesa: alcuni coi francescani, altri semplici parrocchiani, altri nel percorso di don Rosini. Non hanno lasciato la fede, ma hanno cambiato aria perché erano liberi, figli di famiglie non talebane che vedono solo il Cammino.

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    6. 1. Dottrina neocatecumenale sulla Chiesa
      Negli Orientamenti alle équipes di Catechisti per la fase di conversione (d’ora in poi “OR”) Kiko e Carmen dicono:
      OR, p. 28:
      Vogliamo formare nella parrocchia una comunità che sia segno. Questa comunità alla lunga cambierà la pastorale e la struttura della parrocchia
      OR, p. 81:
      La Chiesa primitiva non si considerò mai come l’unica tavola di salvezza
      OR, p. 88:
      Dove è la Chiesa? dov’è lo Spirito Santo?
      Rispondiamo: Questa tesi,
      1°) nega la immutabilità e indefettibilità della Chiesa, che è stata definita di Fede divino-cattolica dal Concilio Vaticano I (DS 3013), da Leone XIII nell’Enciclica Satis cognitum (DS 3303), da San Pio X che ha condannato quest’errore come proprio dei modernisti (DS 2495; 2601; 3453);
      2°) nega la visibilità della Chiesa e ne fa una Società pneumatica o invisibile, composta dai soli predestinati ripieni di Spirito Santo; tesi che è stata condannata come eretica ripetutamente dal Magistero della Chiesa: v. condanna di Montano e dei Begardi (DS 893), dei Fraticelli (DS 910-912), di Wyclif (DS 1187), di Hus (DS 1201-1206), di Lutero (DS 1465 ss.) e dei Giansenisti (DS 2615);
      3°) infine nega il dogma “Fuori della Chiesa non c’è salvezza”, definito di Fede divino-cattolica dal Concilio Lateranense I (DS 802), dal Concilio di Firenze (DS 1351), da Bonifacio VIII (DS 870), da Pio IX (DS 2867), da Leone XIII (DS 3304) e da Pio XII (DS 3802-3808).
      Extra Ecclesiam Nulla Salus
      (The Barque of Peter - La barca di Pietro, di Cecilia Lawrence)
      2. La Chiesa cattolica è piena di paganesimo
      Kiko e Carmen riprendono:
      Orientamenti alle équipes di Catechisti per il 2° scrutinio battesimale, p. 75; d’ora in poi “2°SCR”:
      oggi dobbiamo ricostruire la Chiesa come se si incominciasse di nuovo
      Orientamenti alle équipes di Catechisti per l’iniziazione alla preghiera, p. 34, d’ora in poi “PR”:
      La Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo
      La Chiesa è mezzo distrutta e bisogna ricostruirla
      OR, pp. 60-61:
      Con Costantino si apre una parentesi che giungerà sino ai giorni nostri. […]. Oggi ci tocca vivere in un’altra epoca in cui le Nazioni escono dalla Chiesa. […]. C’è stata un’epoca di Cristianesimo vissuta da un livello molto religioso 
      (Per i Neocatecumenali il termine “Religione / Religioso” ha una valenza negativa, simile a “pagano / idolatrico” ed è contrapposto a quello di “Fede”, che è più spirituale e positivo) 
      ...e magico, oggi rientriamo in un’epoca diversa ed abbiamo bisogno di passare ad un Cristianesimo vissuto nella Fede e non nella Religiosità naturale. Uscire dalla Religione per entrare nella Fede.
      Rispondiamo:
      Questa tesi nega la santità della Chiesa, che è una della 4 Note definite di Fede nel Credo Apostolico e Niceno (DS 12 ss.), ripresa e definita dal Concilio Vaticano I (DS 3013) e da Pio XII (Enciclica Mystici corporis, 1943).
      Inoltre “Kiko praticamente dichiara il fallimento delle opere della Chiesa. Subito dopo aver ascoltato le catechesi i Neocatecumenali perdono di vista il tabernacolo e cominciano a credere che lì non c’è nessuno, infatti non s’inginocchiano più passandovi davanti. […]. I Sacramenti non sono più sorgenti di grazia, perché sempre e comunque si rimane impotenti di operare il bene. I preti diventeranno non più direttori spirituali delle anime, ma persone comuni” (Testimonianza di un ex Catechista, cit. in ELIO MARIGHETTO p. 35).
      “Kiko lascia pensare che la Chiesa in fatto di dottrina non sia infallibile e che l’unico a dire le cose esatte è lui. […]. Egli non crede nell’infallibilità del Papa, ma finge sottomissione” (Testimonianza di un ex Catechista, cit. in E. MARIGHETTO, p. 36).

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    7. 3. Tempi bui da Costantino al Vaticano II
      Ecco come Kiko e Carmen tracciano un breve excursus della storia della Chiesa:
      OR, p. 248:
      Nell’anno zero appare Gesù Cristo e poi le Comunità cristiane. Nel 314 si converte Costantino. Nel 1962 ha luogo il Concilio Vaticano II 
      OR, p. 35:
      Oggi dov’è lo Spirito di Cristo risorto? Allora come giungere a che si dia visibilmente? Per mezzo di un Catecumenato, questo è quello che vogliamo fare nella parrocchia
      Rispondiamo:
      È il medesimo errore ereticale confutato sopra, sulla negazione della santità della Chiesa.
      NDR; Aggiungiamo: i secoli dal 313 al 1962, attraverso i quali si dipana la maggior parte della storia della Chiesa, hanno visto una fioritura di Santi, che il Cammino pretende di spazzare via per prenderne il posto, utilizzando il solito metodo neocatecumenale dello slogan ripetuto fino a convinzione.
      E tanto per ricordare solamente alcuni di questi Santi, già conosciuti in questa vita per opere o dottrina; Italiani: San Benedetto e Santa Scolastica da Norcia, San Bonaventura, San Gregorio Magno Papa, San Francesco e Santa Chiara d'Assisi, Santa Caterina da Siena, Santa Rita da Cascia, San Tommaso d'Aquino, Sant'Alfonso Maria de' Liguori, San Giovanni Bosco, San Pio V Papa, San Pio X Papa, San Pio da Pietralcina. "Latini": Sant 'Ambrogio, Sant'Agostino. Portoghesi: Sant'Antonio da Padova, Santi Giacinta e Francesco Marto di Fatima. Spagnoli: (che i due "conquistadores" alla Cervantes dovrebbero pur conoscere) San Domenico di Guzman, Sant'Ignazio di Loyola, Santa Teresa D'Avila, San Giovanni della Croce. Francesi: San Luigi IX Re di Francia, San Bernardo di Chiaravalle, San Luigi Maria Grignion de Montfort, San Francesco di Sales, San Giovanni Maria Vianney, Santa Teresina di Lisieux, Santa Bernadette Soubirou, Santa Caterina Labourè, Santo Charles de Foucauld. Tedeschi: Santa Ildegarda di Bingen, Sant'Alberto Magno. ...

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    8. 4. Non esiste la Chiesa gerarchica, tutti i fedeli sono sacerdoti:
      Kiko e Carmen affermano:
      OR, pp. 56-57:
      Non abbiamo sacerdoti nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità perché il nostro Sacerdote, Colui che intercede per noi è Cristo. 
      E siccome siamo suo Corpo, siamo tutti sacerdoti. È vero che questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e vi sono alcuni fratelli che sono servitori di questo sacerdozio, ministri del sacerdozio
      Rispondiamo:
      Il Concilio di Trento ha definito di Fede che vi è un Sacerdozio sacramentale della Nuova Legge (DS 1764); che vi è il Sacramento dell’Ordine sacro o sacerdotale (DS 1765 ss.) e che vi è una Gerarchia ecclesiastica (DS 1767-1770).
      NDR; Vedi anche:
      Sulla diversa potenza della benedizione data dal sacerdote o da un laico (da "Amici Domenicani")
      I munera del Sacerdote, le tre catechesi di Benedetto XVI (da "Cooperatores Veritatis")
      Inoltre: Vedi CCC ed in particolare alla Voce 1592; cfr. identico ma spiegato ancor più chiaramente nel Catechismo Tridentino: Le prerogative del sacramento dell'Ordine: "Secondo le indicazioni della sacra Scrittura, occorre distinguere un duplice Sacerdozio: uno interiore ed uno esterno affinché i Pastori possano indicare di quale ora si parli. Il Sacerdozio interiore compete a tutti i fedeli non appena siano stati battezzati; ma specialmente ai giusti che posseggono lo spirito di Dio e sono divenuti, in virtù della grazia divina, vive membra di Gesù Cristo, sommo sacerdote. Essi infatti, per la fede animata dalla carità, sull'altare del loro spirito, immolano a Dio vittime spirituali che sono tutte le buone e oneste azioni, indirizzate alla gloria di Dio. [...] Il Sacerdozio esteriore invece non compete alla moltitudine dei fedeli, ma ad alcuni individui in particolare, che, consacrati colla legittima imposizione delle mani e con solenni cerimonie ecclesiastiche, sono destinati a un sacro e speciale ministero.

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    9. 5. Autorità usurpata: Kiko profeta di Dio
      Dice Kiko:
      OR, p. 30: 
      È l’Apostolo, il Catechista, colui che ti conduce nel Catecumenato, colui che deve vigilare sul Cammino
      OR, p. 216:
      La parola di Dio ha una sola interpretazione che dà la Chiesa e che oggi io vi darò in nome della Chiesa
      Orientamenti alle équipes dei catechisti per la rinnovazione del primo scrutinio battesimale, pp. 102-103, d’ora in poi “1° SCR”
      Se voi non riconoscete in noi Catechisti Gesù Cristo, Dio, questo che stiamo facendo qui è un teatrino
      Rispondiamo:
      Questa tesi nega la Costituzione gerarchica della Chiesa definita di Fede dal Concilio di Trento (DS 1776), da Pio VI (DS 2602) e da San Pio X (DS 3454).
      NDR; Cfr con P. Enrico Zoffoli (pag. 33): "Alla radice dell’atteggiamento paternalistico e insindacabile della classe-catechisti c’e la convinzione fermissima che il «Cammino Neocatecumenale» rappresenti il metodo ideale, unico, di una rievangelizzazione del mondo, di una riforma veramente radicale della Chiesa: la vecchia Chiesa gerarchica, col suo “Sacerdozio ministeriale”; quella di un Cristianesimo che per Kiko «era uno schifo» (OR, p. 283)."
      6. Rapporti coi Parroci e i Vescovi
      Per i rapporti con i parroci Kiko esige “delicatezza” a motivo della loro “immaturità”:
      1° SCR, p. 2:
      Sulla situazione dei Parroci […] bisogna parlare loro con più delicatezza perché vengono da una situazione di Chiesa nella quale sono impossibilitati a scoprirsi peccatori […] non possono avere quella libertà che sarebbe per loro una salvezza. Allora i Catechisti non debbono esporli a uno scrutinio in pubblico o cose del genere
      2° SCR, p. 143: Per gli aderenti al Cammino neocatecumenale, invece, libertà di operare e nessuna mortificazione: 
      Il Cristianesimo significa che qui, fratelli, non vi si laverà mai il cervello fino al punto di non lasciarvi liberi di peccare quando vorrete
      Orientamenti alle équipes dei catechisti per lo Shemà, p. 97:
      Ci fu un tempo in cui si credeva che per essere virtuoso era necessario sacrificarsi molto facendo atti per esercitare la volontà. Questo oggi non si accetta più. È stato per altre epoche. Io non ti consiglierei mai, fratello, questo stoicismo
      Rispondiamo: 
      Questa tesi dei Neocatecumenali insegna l' impossibilità dell’uomo di agire moralmente bene, che è stata condannata come eretica dal Concilio di Orange (DS 380), dal Concilio di Trento (DS 1566 e 1572) e da Clemente XI (DS 2448).
      NDR; Su La libertà dell'uomo cfr. CCC: 
      1730: "Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti. « Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, con l'adesione a Lui, alla piena e beata perfezione». « L'uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a Dio, creato libero nel suo arbitrio e potere ».
      1733: "Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato."
      NDR; sull'attacco al Sacerdozio v. anche:
      Enciclica Mediator Dei, Papa Pio XII, 1968: "Vi sono difatti, ai nostri giorni, alcuni che, avvicinandosi ad errori già condannati, insegnano che nel Nuovo Testamento si conosce soltanto un sacerdozio che spetta a tutti i battezzati, e che il precetto dato da Gesù agli Apostoli nell'ultima cena di fare ciò che Egli aveva fatto, si riferisce direttamente a tutta la Chiesa dei cristiani, e, soltanto in seguito, è sottentrato il sacerdozio gerarchico. Sostengono, perciò, che solo il popolo gode di una vera potestà sacerdotale, mentre il sacerdote agisce unicamente per ufficio concessogli dalla comunità. 

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    10. Si potrebbe continuare a lungo, ma per ora fermiamoci qui. Faccio solo notare quanti articoli del Catechismo e quanto Magistero la predicazione di Kiko e Carmen viola in modo pesante.
      Fra l'altro, siamo fuori tema, quindi rimando alla lettura degli articoli in cui abbiamo specificamente trattato questo tema del confronto tra idee balzane di Kiko e Carmen e Catechismo della Chiesa Cattolica.

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    11. Un bel copia e incolla che se l'avessi fatto io sarebbe risultato fuori tema e inaccettabile...cmq, le analisi matematiche che fai tu non fanno risorgere Gesú Cristo...tanta testa e poco spirito...col tuo bagaglio infinito di precetti rigidissimi potrai salvare al massimo un criceto e qualche formica ma non darai mai un briciolo di speranza a nessun essere umano. Come diceva bergson: c'è gente che sa tutto, ma é tutto quello che conosce. Ed é molto bello quello che diceva sulla follia anche: il folle non é chi ha perso la ragione, ma chi ha perso tutto tranne che la ragione...un cristianesimo meccanico quantistico

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    12. @leonardo
      il problema è che il linguaggio del cammino non è lo stesso della CHIESA quindi quando la CHIESA dice "offendere DIO" non vuol dire che Dio si offende come un bambino di 5 anni (che è quello che fa Kiko quando qlc gli fa notare che dice cavolate), ma semplicemente vuol dire che TI ALLONTANI da DIO.
      Quando dici che il peccato "fa male all'uomo" ti scordi di dire il PERCHE'. Il peccato fa male all'uomo perchè lo allontana dal suo Creatore che lo ama e che SOFFRE quando la sua creatura più eccelsa, l'unica del creato avente la sua STESSA NATURA, si fa del male e si allontana da lui.
      Quindi Sì' caro Leonardo, il peccato fa male anche a Dio perchè soffre come soffre CHI AMA VERAMENTE.
      Il dio (volutamente scritto piccolo) di Kiko invece è un dio crudele ed anaffettivo.

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    13. Per te, Leonardo:

      II. La definizione di peccato

      "Il peccato è un'OFFESA A DIO: « Contro di te, contro te solo ho peccato. Quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto » (Sal 51,6). Il peccato si erge contro l'amore di Dio per noi e allontana da lui i nostri cuori. Come il primo peccato, è una disobbedienza, una ribellione contro Dio, a causa della volontà di diventare « come Dio » (Gn 3,5), conoscendo e determinando il bene e il male. Il peccato pertanto è « amore di sé fino al disprezzo di Dio ». Per tale orgogliosa esaltazione di sé, il peccato è diametralmente opposto all'obbedienza di Gesù, che realizza la salvezza."
      Art. 1850 del Catechismo della Chiesa Cattolica.

      Come si coniuga questa affermazione del CCC a quanto dice Leonardo:
      "il peccato fà male all'uomo e non a Dio. Leggitelo il catechismo senti a me!"?

      Ho "sentito a te" e ho letto il Catechismo.

      Le due cose non sono compatibili.

      Aggiungo anche che l'Atto di dolore da recitare alla confessione, che pochi neocatecumenali sanno e nessun prete neocatecumenale chiede, inizia così:

      "Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
      perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
      e molto più perché HO OFFESO TE,
      infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa..."

      Ma la Chiesa, come al solito, avrà sbagliato.
      Conta la citazione di Geremia.

      Eppure lo cantano anche il Salmo 51, ed anche loro dicono "Contro te, contro te solo ho peccato,
      quello che è male ai tuoi occhi io l'ho fatto".
      Poi però alterano diverse altre frasi, soprattutto quando si parla di volontà.

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    14. @leonardo
      ".col tuo bagaglio infinito di precetti rigidissimi potrai salvare al massimo un criceto"
      Quelli che tu chiami "precetti rigidissimi" sono quelli DELLA CHIESA, carissimo. Piuttosto con i precetti rigidissimi del cammino (il quale semplicemente ha preso quelli della CHIESA e li ha riformulati a suo uso e consumo) mandi all0inferno NON I CRICETI, ma gli uomini. Per Kiko basta seguire il cammino ed obbedire ai catechisti..poi puoi stuprare persino i bambini (vedi Apuron), tanto "Dio ti ama lo stesso"

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    15. Bene, mettiti d'accordo però con te stesso. Prima vanti la perfetta concorrenza delle catechesi neocatecumenali con il Catechismo, poi di fronte ad alcune (poche) contestazioni, improvvisamente il Catechismo della Chiesa Cattolica che da giorni ci consigli di leggere diventa un insieme di "precetti rigidissimi" da rigettare perché "non salvano"...

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    16. Leonardo,
      nei commenti di Valentina ci sono tutte le citazioni del vostro direttorio messi a confronto puntualmente con i documenti della Chiesa, non lo chiamerei esattamente un copia incolla.
      Tra l'altro tu non hai mai mostrato conoscenza dei mamotreti.

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    17. Io trovo che il catechismo sia il filo rosso che guida i malloppi di guida alle catechesi...ma voi non troverete mai nulla di buono e mai nulla di affine...non é proprio contemplata la possibilità. Per capire le cose fatte dallo Spirito Santo, ci vuole l'intelligenza dello spirito Santo...e voi siete delle macchine di leggi interminabili che nulla hanno a che fare con la salvezza e l'amore di Dio. Siete una bestemmia vivente alla rivelazione, a Cristo

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    18. Se il catechismo dice A e i mamotreti dicono B non è che lo Spirito Santo cambia le cose per darvi ragione eh...

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    19. Leonardo
      parli tu che solo se spostate un fiore scoppiano le guerre puniche.
      Di leggi voi ne siete pieni e neanche quando ve lo chiede espressamente il Papa siete disposti a rinunciarci

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    20. Intanto i cosiddetti "malloppi" non sono una guida o un Direttorio, come si è voluto chiamarli, ma un vero e proprio catechismo: le parole di Kiko vengono imparate a memoria e ripetute religiosamente, senza riguardo alle discrepanze con la dottrina cattolica. E chi non è fedele, non può fare il catechista del Cammino. Alla fine di ogni sessione infatti c'è la revisione si chi è stato fedele o meno al testo scritto, così come i primi catechisti venivano interrogati dagli stessi iniziatori. E sappiamo pure che Lifschitz fu espulso proprio perché pretendeva di correggere il sommo Kiko, fu condannato alla damnatio memoriae e addirittura la casa editrice non pubblicò più i suoi scritti. Ci fu un vero e proprio processo davanti agli itineranti, come anni più tardi successe a don Fabio Rosini.
      È comunque evidente che leonardo, a corto di argomenti, rimangono solo le maledizioni e gli anatemi, proprio come ai suoi iniziatori Kiko e Carmen. Ma qui non siamo a Porto San Giorgio né in una delle loro salette. E non ci fanno paura gli oracoli di chi preferisce l'invettiva all'uso della ragione.

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    21. Nessuno ha mai fatto controlli alle catechesi. Che tu ci creda o no (non ci crederai lo sò). Posso però immaginare che se un catechista esprime delle perplessità su certi argomenti, non gli si può certo permettere di parlare a nome di quella realtà, cammino, movimento che giudica e da cui si discosta. Ad esempio, il senso la storia del fango sugli occhi, raccontata da kiko in un certo modo proprio per accentuare la necessità di essere consapevoli del proprio peccato per andarsi a lavare e quindi chiedere la grazia, non é diversa dal racconto esegetico della chiesa. Cambiano le parole e le parabole ma il senso é lo stesso. Se invece a qualcuno risultano incompatibili, vuol dire che c'è un problema di profondo di giudizio verso l'itinerario neocatecumenale e verso i suoi iniziatori. Non discuto se sia giusto l'una o l'altra ( sono eguali per me) ma é ovvio che si apre una frattura che non consente di proseguire il servizio affidatogli.

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    22. Purtroppo non possiamo credere a quest'ennesima panzana del fratello che ultimamente si sta firmando Leonardo.

      Anzitutto ricordiamo che i kikos come lui nutrono verso Kiko una vera e propria idolatria. Non è un modo di dire. Se Kiko dice che «il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova» nessun fratello del Cammino osa fargli una sonora e meritata pernacchia. O almeno alzarsi ed andarsene. Poiché se un autoproclamato "Vostro Catechista" dice una vaccata come quella, significa che di vaccate ne ha già dette tantissime.

      Nel Cammino chiunque nutra perplessità su Kiko è catalogato come un "demonio", come uno che rifiuta lo "Spirito", eccetera. Ce lo ha confermato lo stesso Leonardo quando dice che il nutrire legittime e documentatissime "perplessità" su kiko impedisce di essere un cosiddetto "catechista", cioè un pappagallo ripetitore del kikismo-carmenismo. (Eppure dovrebbe già sapere che negli altri movimenti è legittimo nutrire qualche perplessità sui propri fondatori, e che i loro capigruppo che tengono incontri e catechesi, se non sono pienamente convinti della bontà di qualche affermazione del Gran Capo, semplicemente la ignorano)

      Il caro Leonardo crede di poterci prendere per il sedere con il solito latinorum kikiano-carmeniano: «Kiko racconta in un certo modo... proprio per accentuare... per andarsi a lavare e quindi chiedere la grazia... non è diverso dalla Chiesa...».

      Vedete? Son tutte prese per i fondelli. È tutto un indorare la pillola per far credere che Kiko sarebbe cattolico.

      Eppure qui sul blog quella questione del fango è stata riportata spesso. Addirittura, uno dei nostri collaboratori, Lino Lista, ci ha scritto un intero libro intitolandolo Il fango e il segreto. Gnosi del peccato e nueva estetica del Cammino Neocatecumenale. Ed anche un articolo con Chuck White. Più innumerevoli commenti e interventi su questo blog, tuttora rintracciabili e leggibili.

      Dunque sappiamo benissimo che il "certo modo" di Kiko è profondamente diverso da quello della Chiesa, e predica uno gnosticismo esasperato: secondo Kiko, il cieco nato si infuria contro il Signore: «non vedi come mi hai conciato col fango?». Questo non è un "accentuare in un certo modo". Questo è proprio un rappresentare il Signore come un "dio cattivo" che ti infligge sadicamente delle "disgrazie".

      E nel suo sadico bullismo il Don Kikolone proclama che «il catecumenato è un tempo in cui ti si metterà il fango sugli occhi». Trasformando il "fango" di cui parla il Vangelo da strumento di guarigione a strumento di tortura, vessazione, mobbing.

      Stessa questione riguardo all'offendere Dio, su cui i kikolatri fanno questioni di lana caprina per difendere le ridicole idiozie dette da Kiko. Ebbene, noi siamo creature. Ma siamo inclini al peccato. Dio non può essere "offeso" nel senso di arrecargli danno o umiliazione, ma può essere "offeso" nel senso che peccando veniamo meno al suo progetto divino.

      Quando Kiko dice che Dio "non può essere offeso", sta insinuando una visione distorta e sbagliata riguardo al peccato, alla grazia, al nostro rapporto con Dio. Ed infatti il tipico kikolatra si autoassolve sempre: "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!". Eh, già: per i kikos fedelissimi di Kiko, il peccato non è mai colpa loro, è sempre colpa di Dio...

      Non fatevi prendere per il sedere dal fratello Leonardo. O è strepitosamente ignorante e parla a vanvera, oppure è davvero un cosiddetto "catechista" del Cammino che sa benissimo che non era un "certo modo per accentuare" e sta tentando di ingannarci rifilandoci menzogne su menzogne. La spiritualità del Cammino: ingannarvi, mentirvi, sversarvi addosso fango su fango.

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    23. Dice leonardo: "Io ti parlo di come il Cammino mi abbia salvato la vita e invece tu ...". Per dire la verità, per prima cosa ci hai parlato di come il Cammino ti abbia rovinato la vita inducendoti alla ribellione e a fare scelte sbagliate ed esiziali...come succede a tanti, troppi figli del Cammino (lo ammette lo stesso don Pezzi, non lo dico io).

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    24. Il caro fratello Leonardo adopera il nome di Nostro Signore come arma da scagliare contro chi non loda il kikismo-carmenismo.

      Purtroppo per lui, tutti noi abbiamo alle spalle due millenni di Chiesa, durante i quali un'innumerevole schiera di persone molto più sante di noi e molto più intelligenti di noi hanno confermato gli insegnamenti, le norme, le tradizioni, consolidando certezze che noialtri non possiamo permetterci di mettere in dubbio.

      E cioè che il decoro della liturgia non è un hobby ma una necessità. Altrimenti i santi avrebbero celebrato carnevalate, i Papi avrebbero raccomandato carnevalate, i documenti liturgici avrebbero stabilito "ognuno faccia come gli pare". Il modo in cui si celebrano i sacramenti, dopotutto, è specchio del modo in cui si vive la fede.

      E pure il fatto che la dottrina cattolica - da conoscere il meglio possibile, secondo quanto consentono le proprie capacità intellettive - è di fondamentale importanza, altrimenti Nostro Signore non avrebbe investito tanto impegno nel suo ministero terreno a insegnare alle folle.

      Quanto al Concilio Vaticano II, è un concilio "pastorale", non "dogmatico". Un esempio pratico: esistono realtà ecclesiali come la FSSP (Fraternità sacerdotale san Pietro) che nel proprio Statuto prevedono la possibilità di una onesta critica al Vaticano II. I concili della Chiesa sono ventuno: venti dogmatici e uno pastorale. Gli eretici contemporanei vogliono far credere il contrario, come se fossero venti "pastorali" criticabili e un "dogmatico" intoccabile.

      In particolare la Chiesa non ha affatto "abbracciato" la struttura e il valore del Cammino. Al contrario, la Chiesa ha rimproverato il Cammino in più occasioni - specialmente in materia liturgica, ma anche dottrinale e organizzativa e di rispetto delle coscienze dei fratelli delle comunità - mentre la questione delle cosiddette "catechesi" è tuttora in alto mare (del cosiddetto Direttorio è stata approvata solo la "pubblicazione", mai avvenuta, non il contenuto, tuttora non rivelato, anche perché la pubblicazione farebbe capire che nel Cammino si predica qualcosa di diverso dal Direttorio).

      Infine, raccomandiamo i fratelli del Cammino come il "Leonardo", a non farsi campioni di ipocrisia raccomandandoci il Catechismo anziché i mamotreti. Lo sappiamo benissimo che nel Cammino vigono i mamotreti anziché il Catechismo e che quelle rarissime volte che si menziona quest'ultimo è solo come furbata per far sembrare buoni i mamotreti.

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  5. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più educato

    Kiko ha saputo che in un certo blog alcuni neocatecumenali scrivono lasciandosi andare ad epiteti e insulti che ledono l'immagine del Cammino. Ha invocato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha ripulito il blog eliminando le frasi compromettenti. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, es ovvio que Carmensita ha a cuore el Cammino. L'ho fatto sapere a Benedetto XVI che sta già meglio rispetto a ieri, quindi, procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un DVD con un programma del famoso informatico Arenzulla, che permette di modificare le frasi di un blog ad hoc, più un biglietto : "buona guarigion di Benedicto XVI, Sancto Padre. Saludos Kiko".

    e la causa continua...

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  6. Leonardo leggiti bene la prefazione del CCC, le quattro parti non sono da considerarsi in sequenza, anzi c'è proprio l'indicazione di considerarlo come un unicum ( tant'è che ci sono i rimandi in avanti e indietro )

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  7. A me sembra chiaro che si sta ripetendo la scenetta vangelica dei farisei che chiedono conto a Gesú e agli apostoli di quello che dice. Tutto gli sembra un'eresia. Ogni parola un'offesa...niente che gli faccia distogliere lo sguardo da quei centinaia di precetti della legge...nemmeno i miracoli li ammorbidiscono...ciechi completamente ai fatti e alla vita vera. Riuscite a capire da quale parte state?

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    1. Leonardo,
      in questo tuo ragionamento manca la definizione di chi sia Gesù in questo contesto.
      Sai com'è, Cristo aveva una missione, e nell'ambito della sua missione superare l'Ebraismo.
      Il cnc tuo malgrado non può essere accostato a Cristo in questa accezione, a meno che una volta per tutte non "confessate" di essere un'altra religione che vuole superare quella cattolica.

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    2. Il caro Leonardo, come tutti i neocatecumenali, dà per scontato che loro rappresentano Gesù, senza mettere in conto che Gesù è rappresentato anche da quella tanta parte di Chiesa "domenicale", molto e molto più numerosa di loro.
      Se quindi un appartenente alla Chiesa gli chiede conto di ciò che dice, subito gli scatta automaticamente il paragone coi farisei, come Kiko insegna.
      Pensa: siccome io rappresento Gesù, tu che mi contesti sei per forza fariseo. Mi contesti, non mi accetti, non mi credi. Tu non sei cristiano. Io sì.

      Non gli viene proprio in mente che potrebbe invece rappresentare Lutero, per fare un esempio di un cristiano poi dichiarato eretico, e che quindi chi gli chiede conto è cattolico e che quello ad essere fuori pista è proprio lui.
      E che è proprio per questo che gli viene chiesto conto di ciò che dice.

      Non si domanda perché nella Chiesa (e non nella sinagoga) c'è chi li contesta o, come a volte dice Kiko per esasperare il concetto, li "perseguita". Li perseguiterebbe la stessa Chiesa...
      No.
      Pensa: Io sono il cristiano, col mio Cammino, e tutti gli altri non lo sono.
      Non lo sono i cristianucci domenicali tiepidi, non lo sono coloro che mi contestano e contestano la mia Fondazione Autonoma Cammino Neocatecumenale, non lo sono i vescovi contrari al Cammino, magari quelli giapponesi, che non ci hanno voluti.

      Nei talebani kikiani questo è molto radicato: loro si credono i portatori di Gesù e chi non gradisce è fariseo.
      Come se fossimo ai tempi della vita di Gesù e si dovessero confrontare con l'ebraismo.
      Se invece cominciassero anche solo a chiedersi perché altri cristiani cattolici li contestano, forse potrebbero iniziare a immaginare di essere Lutero.
      Ed è per questo che gli viene chiesto conto.

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  8. A me sembra chiaro che tu non sappia come ribattere e, per uscirtene, affibbi il titolo di "fariseo" a tutti.
    Io ti ho dato un la spiegazione CHIARA di cosa voglia dire "offendere Dio". Ti ho parlato della SOFFERENZA di Dio. Del suo sentirsi RESPONSABILE come PADRE di ciascuno di noi.
    Hai detto che hai 3 figli, Leonardo. Questa cosa dovresti capirla facilmente. Dovresti avere qlc da.dire di sensato

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  9. Dio ama e basta. La sofferenza é una condizione umana che non ha a che fare con Dio. Anche se ho 3 figli non ameró mai quanto e come ci ama Dio

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    1. "Dio ti ama e basta" Ecchevordì?
      Caro Leonardo, mi sa che ti mancano le basi. Il nostro è un Dio INCARNATO o te lo sei scordato? E secondo te perchè si è incarnato? Perchè quello che proviamo nella nostra carne ha valore. Come ha valore la SOFFERENZA che non è il dolore senza speranza, ma l'OFFERTA DI SE' perchè tutti conoscano Dio per quello che è e non per la falsa immagine che gli si dà. Questo è quello che ha fatto Gesù vero Dio e vero Uomo.
      Io di questo ti sto parlando, di questo e della RESPONSABILITA' che Dio Padre sente per tutti noi.
      E' entrare nel Cuore di Cristo, avere in noi i suoi stessi sentimenti. Il problema è che tu, alla parola "sentimento" associ le telenovelas sudamericane mentre io parlo, per esempio, del pianto di Gesù davanti alla tomba dell'AMICO Lazzaro...
      L'hai mai scrutata questa Scrittura Leonardo? Secondo te perchè Cristo piange? Perche AMA e sente LA PERDITA
      Perchè Maria alle nozze di Cana intercede per gli sposi e parla con Gesù? Perchè è "nevrotica" come dice Kiko oppure perchè ha gli occhi e il cuore per vedere che manca qlc di FONDAMENTALE per la felicità di chi le sta intorno?

      Di questo stiamo parlando...non te ne puoi uscire con un "Dio ama e basta"! Anni e anni di cammino per una affermazione così povera?

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    2. A proposito del modo in cui ci ama e del dolore patito dal Dio incarnato a causa dei peccati di tutto il mondo, commessi in ogni epoca, quindi anche dei nostri, ora, riporto le meditazioni di sant'Alfonso sui misteri dolorosi.

      Primo mistero doloroso. L'Agonia di Gesù nel Getsemani.

      Il maggior dolore che tanto afflisse il Cuore di Gesù non fu la visione dei tormenti e dei vituperi che gli uomini gli preparavano, ma il vedere la loro ingratitudine al suo immenso amore.

      Secondo mistero doloroso. La Flagellazione.

      Secondo i dottori Gesù volle patire questo grande tormento specialmente per riparare i peccati contro la castità. Preghiamo la Vergine di liberarci dal vizio dell'impurità che riempie l'inferno. E nelle tentazioni invochiamo Maria.

      Terzo mistero doloroso. La Coronazione di Spine.

      Gesù mio, tu sei il Re del cielo e della terra, ma ora appari come re di scherni e di dolori, divenuto il ludibrio di tutta Gerusalemme. Almeno tu, anima mia, riconosci Gesù per quel che veramente è: Re dei re e Signore dei signori; e ringrazialo ed amalo.

      Quarto mistero doloroso. La Salita di Gesù al Calvario con la Croce.

      Per ottenere la perseveranza nel bene noi non dobbiamo fidarci dei nostri propositi e promesse fatti a Dio. Se ci fidiamo delle nostre forze, siamo perduti. Tutta la nostra speranza di conservarci in grazia di Dio dobbiamo metterla nei meriti di Gesù Cristo. Confidando nel suo aiuto persevereremo fino alla morte, anche se fossimo combattuti da tutti i nemici della terra e dell'inferno.

      Quinto mistero doloroso. La Crocifissione e Morte di Gesù.

      Anima mia, alza gli occhi e guarda quell'uomo crocifisso. Guarda l'Agnello divino già sacrificato su quell'altare di dolore. Considera che Egli è il Figlio diletto dell'eterno Padre, e che è morto per l'amore che ti ha portato. Vedi: tiene le braccia stese per abbracciarti, il capo chino per darti il bacio di pace, il costato aperto per riceverti nel suo Cuore. Che dici? Merita di essere amato un Dio così amoroso? Ascolta quello che ti dice dalla croce: Vedi, figlio, se c'è nel mondo chi t'abbia amato più di me.

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    3. Il problema, Leonardo, è che tu (voi, Kiko) non sei Gesù e i catechisti laici neocatecumenali non sono gli Apostoli.
      Per cui è lecitissimo chiedervi conto di quello che dite, anche perché il più delle volte dite cose diverse da quelle che dice la Chiesa.
      Ognuno ha le sue regole: la Chiesa ha le sue regole e voi avete le vostre.

      Così io capisco benissimo da che parte sto adesso. E siccome la parte in cui stavo prima, cioè il neocatecumenalesimo, la conosco benissimo, so perfettamente di cosa si parla.
      So che la vostra mentalità è assurdamente legalista verso le vostre regole, ma molto meno legalista verso le regole della Chiesa.
      Per esempio, la Chiesa dice che sull'altare per l'Eucarestia non possano starci altre cose diverse dalla croce di Cristo.
      Ma le vostre regole prevedono che ci stia uno dei simboli ebraici per eccellenza, la hannukkah.
      E così tutte le comunità del mondo comprano la hannukkah nei kiko-shops e, infischiandosene di ciò che prevede la Chiesa, la esibiscono durante le Eucarestie cristiano-cattoliche.
      É una vostra regola. Tacita, ma regola.
      Per cui è lecito chiedere: Perchè non mettete la croce di Gesù sull'altare eucaristico, ma mettete un simbolo ebraico che la Chiesa non consente? (proprio non lo consente nemmeno come numero di luci-ceri, che possono essere massimo 7 quando celebra il vescovo e mai 9. Per le Eucarestie normali devono essere 2)
      E così per tutte le altre cose. Questo era solo un piccolo esempio.

      Ricorda sempre: voi non siete Gesù.
      Somigliate di più a Ario, che fece moltissimi seguaci, tra cui anche alcuni vescovi.
      Ci vollero decine di anni e più di un Concilio per decretare che era eretico.

      La Chiesa a volte tollera, a volte gli uomini di Chiesa sbagliano, ma siccome la Chiesa è di Gesù, l'errore non vi può albergare per sempre, perché Gesù difende ciò che è suo da ogni male, prima o poi.

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    4. Piccolo promemoria per gli asini raglianti.

      A chi dice che "esiste solo la legge della carità" dovremmo chiedere: e allora perché la Chiesa ha codificato il Codice di Diritto Canonico, i libri liturgici, e tutto il resto? Forse che l'anonimo ragliante asino ha ragione e la Chiesa ha torto?

      A chi dice che "saremo giudicati solo sulla carità" dovremmo chiedere: e allora perché Nostro Signore ha investito la massima parte del suo ministero terreno a insegnare e santificare? Forse che l'anonimo asino ragliante ha ragione e Nostro Signore ha torto?

      A chi dice che "Dio ti ama e basta" dovremmo chiedere: e allora perché Nostro Signore ha insultato, rimproverato, minacciato della Geenna? Forse che l'asino ragliante ha ragione e Nostro Signore si è sbagliato e deve scusarsi?

      Quel genere di obiezioni puzza tanto di luterano. Lutero pensò di aver avuto la genialissima idea di semplificare tutte le questioni: sola fide di qua, sola Scriptura di là, e di aver finalmente corretto il cristianesimo. Risultato: ventimila religioni protestanti diverse (ad oggi; chissà quante altre ne sono nate e morte negli ultimi cinque secoli) e tutte in conflitto fra loro fin da quando Lutero stesso era ancora vivo (e tragicomicamente cambiò idea più volte, contribuendo personalmente ad alimentare confusioni e dissidi), e tutte convinte di essere migliori della Chiesa cattolica, e tutte in costante cambiamento dottrinale, liturgico, organizzativo, eccetera.

      Salus animarum suprema lex: la suprema legge della Chiesa è la salvezza delle anime. Ma ciò non implica affatto un mettere in secondo piano dottrina, sacramenti, disciplina ecclesiastica, documenti, eccetera, altrimenti ogni volta che qualcosa non ti va a genio obietteresti: "eh, ma è Korbàn, vale solo la carità, è Korbàn, vale solo la salvezza delle anime"...

      Le accuse di "rigidità" e di "rubricismo" provengono solo dai furbetti che vorrebbero continuare a fare i furbetti senza essere chiamati furbetti. Per esempio, se i documenti liturgici sono validi per tutta la Chiesa, e tu non li rispetti (e celebri "comunione seduti", tavolinetti smontabili, hannukkià a nove fuochi, mercatino ortofrutticolo sul tavolinetto, omelie laicali sotto forma di ambientali, monizioni, risonanze, e i sacrilegi eucaristici, eccetera), non puoi difenderti dicendo che "esiste solo la legge della carità", tanto più che tu stesso, rifiutando di celebrare come celebra tutta la Chiesa, stai mancando di carità a tutta la Chiesa.

      E a chi tentasse la furbata di ricordare che talvolta è lo stesso gesuita Bergoglio a lanciare accuse di "rigidità", dovremmo ricordare che il gesuita Rupnik l'ha fatta franca per interi decenni (così come Maciel e McCarrick e Apuron e tanti altri, senza contare quelli che hanno avuto la "fortuna" di crepare prima che lo scandalo venisse a galla), e in entrambi i casi non si può certo parlare di carità.

      Chi lancia accuse di "legalismo" ai cristiani, deve prima dimostrare con fatti concreti di non essere interessato ad aggirare le leggi divine ed ecclesiastiche. Altrimenti è solo un ipocrita.

      p.s.: nel Cammino conta solo la legge di Kiko. Non sia mai che per fare un gesto di vera carità nei confronti della "cognata malata", un kikolatra risulti assente da qualche Convivenza Kikiana-Carmeniana.

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  10. Il Cammino è conservatore o progressista? Pare ambedue le cose.

    Conservatore e progressista sono due termini neutri, che però possono assumere connotazioni opposte a seconda del fine a cui vengono applicati: è bene conservare i valori ed è male conservare come valori gli errori e, similmente, è bene progredire verso il bene ed è male progredire verso il male.

    Ma se i due termini sono applicati (impropriamente) alle categorie della fede, allora il termine conservatore assume un significato spesso negativo, ma non sempre, perché si può essere conservatori riguardo a certi valori che i progressisti vogliono “superare”, mentre il progressismo ha sempre un significato negativo, in quanto è quasi sinonimo di modernismo, che è un’eresia condannata dalla Chiesa.

    Dunque il Cammino, essendo sia conservatore, che progressista, è sbagliato due volte.
    Infatti conserva i suoi errori con ostinazione da quasi sessanta anni, mentre coi suoi stessi errori vuole superare i valori tradizionali della Chiesa.
    Compreso il valore della famiglia, perché per il Cammino la famiglia è, sì, sacra, come dicono i conservatori, ma possiede un significato diverso da quello che gli conferisce la Chiesa, un significato progressista, come il post odierno evidenzia, in quanto è vista in funzione e in subordine alla "comunità" del Cammino, un po' come avveniva nelle “comuni” degli anni settanta.

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    1. Se poi, visto che il Cammino ha anche le caratteristiche di un'ideoloigia, i termini progressista e conservatore vengono usati in senso politico, penso che il termine "conservatore" applicato al Cammino sia riduttivo.

      Certamente il Cammino in senso politico non è progressista, in quanto in politica non esiste una formazione progressista che non sia anche abortista e divorzista e, oggi, anche pro lgbtq, ma, oltre ad essere conservatore, cioè chiuso ad ogni cosa che sta al di fuori dei suoi schemi, il Cammino è anche reazionario, caratteristica che accomuna tutte le tirannie, di qualunque colore politico esse siano (e anche certe "democrazie" dal pensiero unico). Basti pensare ai suoi "balilla" e alle sue "piccole camminanti".

      In ogni caso il Cammino politicamente conservatore e reazionario, fa il gioco delle formazioni moderniste, perché, proprio come queste, mira a scardinare la Chiesa, cosa che Dio non permetterà, ma può permettere che venga attaccata anche dall'interno.
      E infatti oggi, anche grazie all'opera di erosione perpretata dal Cammino, i modernisti hanno assunto un notevole potere all'interno della Chiesa.

      Così il Cammino è modernista in senso ecclesiale (basti pensare alle sue liturgie) e reazionario riguardo alla propria "ideologia".
      Questo è cioò che a me appare come piuttosto evidente.

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  11. Sui siti neocatecumenali si può leggere un dispaccio firmato da Kiko, p.Mario e Ascension che dispongono che nelle liturgie delle comunità neocatecumenali si preghi "assieme alla Chiesa" per papa Benedetto. Su di lui non trovano null'altro di meglio da dire che "Quanto dobbiamo ringraziare Papa Benedetto per il suo amore al Cammino, manifestato in tante occasioni!".
    Noi ricordiamo infatti la lettera di Arinze, a cui mai i caporioni neocat hanno obbedito, e la Feria VI con cui papa Benedetto voleva togliere del tutto la Messa di mano a Kiko.

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    1. Se consideriamo che Kiko ha pregato che morisse per "salvare la celebrazione" neocatecumenale è un bel passo in avanti. Notare che, come al solito, il focus è sul bene che ha fatto A LORO. Il resto della Chiesa non conta, non esiste. D'altronde per loro essere cattolici "naturali" ed essere pagani è la stessa cosa.

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    2. A questo riguardo mi ricordo il penoso intervento di Kiko in una commemorazione di GPII.
      Ma come con tutte le frequentazioni non una parola sul Papa, un anedotto per svelare qualche chicca sconosciuta di un grande uomo di un grande Papa, niente, solo " è stato molto buono con noi", come se l'argomento fosse il cnc e non il Papa

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    3. Ricordi bene! E non solo: mise in dubbio che fosse in Cielo...

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    4. vabbè ovvio. Giovanni Paolo II mica ha fatto il cammino. Quindi non è sicuro al 100% che è in paradiso.

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  12. Consiglio a Leonardo di abbandonare la discussione, costoro non sono cristiani, inutile cercare di discutere con chi non vuole capire. I loro argomenti sono pretestuosi, inutile discutere con chi è ipocrita e in malafede.

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    1. Ringraziamo il novello anonimo che, dall'alto del suo anonimato, ritiene opportuno definire chi non è neocatecumenale come "non cristiano" e definisce gli argomenti portati come "pretestuosi".
      Ma non è che in fondo in fondo, se provate ad uscire dai vostri schemini usciti dai mamotreti, non riuscite a mettere insieme 4 parole coerenti?
      Sareste voi i cristiani adulti? I nuovi evangelizzatori?

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    2. É vero, Anonimo, infatti noi siamo cattolici.
      "Cristiano" vuol dire poco, anche i protestanti sono cristiani. Anche gli evangelici, anche gli anglicani. Ora ci sono anche gli ebrei messianici.
      Ma non è che se uno crede in Cristo è automaticamente cattolico.

      Se voi volete credere in Cristo non attenendovi al depositum fidei cattolico, che considerate antiquato, tridentino e da rinnovare secondo l'estro di Kiko, nessuno vi obbliga a stare nella Chiesa Cattolica.

      Infatti un cattolico non direbbe mai "Se non ci accettano ce ne andremo coi protestanti!", come ha detto Kiko.
      Non gli verrebbe nemmeno in mente, perché la questione non è la sussistenza di un movimento, la questione è l'adesione alla Chiesa Cattolica, anche se non vi dovesse accettare più come realtà ecclesiale. Se vi aderite, umilmente accettate quello che la Chiesa Cattolica decide, e non "minacciate" di andarvene coi protestanti.
      Non è uguale l'una o l'altra religione, come pare esserlo per Kiko, pur essendo ambedue cristiane.

      Evidentemente il Cammino Neocatecumenale sta nella Chiesa Cattolica perché per ora lo accettano, ma se domani non lo dovesse più accettare, se ne andrebbe bel bello coi protestanti o nelle case.

      Kiko pare uno che tiene alla fede cattolica?
      No.
      Tiene alla sopravvivenza, comunque e ad ogni costo, della sua fondazione autonoma.

      Quindi sì, come cattolici siamo anche cristiani.
      Ma soprattutto siamo cristiani cattolici.

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    3. Lo stiamo dicendo da giorni che Leonardo non deve scrivere sul blog, idem per FAV, Pelagio et similia.....................................................................................................................................................

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  13. Cosa ha fatto di male il blog per meritarsi questa piattola di Leonardo?

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    1. Il paradosso è che più vomitano asinerie neocatecumenali e più ci danno occasione di spiegare la mentalità idolatrica ed eretica che imprime il Cammino.
      Del resto per conoscere cosa ti dà un ambiente ecclesiale basterebbe anche solo orecchiare un po' come parlano i suoi membri...

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    2. Ora non esageriamo. Qui non si offende gratuitamente nessuno. Piuttosto mi addolora e mi fa pensare che non riesca a costruire una discussione con cose che sono farina del suo sacco. Dopo le citazioni ai mamotreti non c'è nulla. E mi addolora e mi fa incavolare che qlc si senta in dovere (responsabile? Catechista?) di "dissuaderlo" dal continuare. Non sia mai che forse possa interrogarsi e trovare parole sue. Meglio dirgli di smetterla perchè chi scrive qui "non è cristiano, è ipocrita e in malafede".
      Ma di che avete paura?

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    3. Nessuna paura, semplicemente Leonardo, Fav et company scrivendo qui, con le risposte che gli date, contribuiscono, anche se involontariamente, allo sputtanamento del Cammino, che già è sputtanato dal blog da 16 anni anche se loro non scrivessero più, senza contare che stanno disobbedendo al sommo Kiko, che non vuole si scriva e si legga il blog. Ci dobbiamo ritornare????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    4. Se il Cammino celebrasse la liturgia cattolica e proponesse il Catechismo anziché le cosiddette "catechesi" kikiste-carmeniste, questo blog non sarebbe mai esistito.

      Il fatto è che i due laici spagnoli Kiko e Carmen erano intenzionatissimi a diventare "fondatori di qualche cosa" (e dunque a campar di rendita). Singolarmente non ci riuscirono - andarono fra i baraccati a fare un po' di show ma non conclusero nulla; unendo le forze e con qualche massonica spintarella per traslocare a Roma ce la fecero.

      Al contrario, i fondatori di movimenti e comunità religiose non avevano mai avuto intenzione di "fondare qualcosa"; è sempre avvenuto per circostanze esterne. Caso esemplare, Francesco d'Assisi che sceglie di vivere per il Signore e si ritrova attorniato da persone che desiderano consacrarsi allo stesso modo.

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    5. Mi dissocio anch'io dal commento cretino dell'anonimo delle 11:27. Per me è lo stesso anonimo neocatecumenale multi-nick delle 9:00 (quello che ha scritto "Consiglio a Leonardo di abbandonare la discussione" ecc) che, non vedendo i suoi commenti sconclusionati passare la moderazione, vorrebbe che neppure leonardo fosse pubblicato.
      Valentina Giusti

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  14. Infatti quando i temi diventano caldi, iniziano a censurare le risposte perche dovrebbero andarsi ad inventare chissà quale altra eresia contorta. Non c'è partita con chi tappa la bocca al suo interlocutore. Perde d'ufficio, e perde nella chiesa che ha permesso e permette al cammino di celebrare liturgia ed eucarestia, di evangelizzare a nome suo. E quando carmen sarà fatta Santa, mi auguro che qualcosa nella vostra testolina e nel vostro cuore inizi a vacillare. Altrimenti cosa penserete della santa chiesa e del vicario di Cristo? Perché il vostro giudizio che pare rivolto a kiko, é invece profondamente legato alla chiesa ed i suoi ministri che ritenete incompetenti e corrotti

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    1. In realtà quando i temi diventano "caldi" i fratelli come Leonardo applicano tutti i falsi slogan neocatecumenali e mettono troppa carne a cuocere. Oppure scappano via. "Non c'è partita" quando i giocatori neocatecumenali se ne infischiano di ogni regola, di ogni buon senso, di ogni notizia sgradita, perfino se documentata fotograficamente dagli stessi fratelli di comunità.

      Riguardo alla santa Chiesa e al Vicario di Cristo, pensiamo quel che ci dicono il Vangelo e due millenni di storia della Chiesa. Cioè pensiamo diversamente dai neocatekikos, che ancor oggi disubbidiscono al Papa, ai documenti liturgici, al proprio stesso Statuto, in materia di celebrazioni, di foro interno, di modo di fare la Comunione, per non parlare dell'alterare la formula di consacrazione ("Padre-padre-padre", ecc.) e dei sacrilegi eucaristici.

      Per chi (come il fratello che recentemente si firma Leonardo) non l'avesse ancora capito, questo è uno spazio commenti, non il muro da imbrattare a disposizione dei vandali di turno. E se a certi temi abbiamo documentatamente risposto mille volte in questo blog, l'ostinarsi a negare l'evidenza non merita spazio.

      Se non ci avete ancora fatto caso, fino ad oggi il fratello Leonardo non si è mai azzardato ad ammettere che qualcosa nel Cammino o negli autonominati "iniziatori" possa essere sbagliato. Per lui i dogmi non sono quelli proclamati dalla Chiesa Cattolica, ma sono solo le baggianate dette da Kiko. Per lui i pedofili, quando hanno la tessera di appartenenza al partito neocatecumenale, sono rispettabilissime persone di cui non bisogna neppure parlare, anzi, come il McCarrick, vanno addirittura ospitati con tutti gli onori nei seminari Redemkikos Mater. Per lui, quando Kiko dice che il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova, non c'è nulla da commentare. Il metodo del fratello Leonardo è la disonestà, l'inganno, la menzogna, perché per lui questi sono strumenti sacri quando c'è da difendere il prestigio della propria setta e degli autoeletti "iniziatori".

      Ricordatevi che anche il demonio citò correttamente la Bibbia, pur di tentare (inutilmente) di indurre in tentazione Nostro Signore. Non c'è da sorprendersi che un kikolatra, adoratore del triplice idolo di Categoria Superiore Kiko-Carmen-Cammino, faccia il copiaincolla del Catechismo pur di non parlare delle fandonie dette da Kiko. Non c'è da meravigliarsi che ribalti completamente la questione del fango e del cieco nato, pur di non far sembrare Kiko in errore.

      Quanto agli errori del Cammino, se proprio il sottoscritto vi risulta noioso, potete leggere i libri di padre Enrico Zoffoli, don Elio Marighetto, don Ariel Levi di Gualdo, ecc., che hanno documentato con onestà e con molta più precisione teologica ciò che riportiamo su questo blog in merito a una vasta quantità di strafalcioni neocatecumenali, ambiguità, perfidie, vere e proprie eresie.

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    2. @leonardo
      a me risulta che sulla liturgia vi abbiano dato delle direttive ben precise e che voi ve ne siate fregati. Quindi andrei cauta nel dire: "ci permettono di celebrare"..o, per te se non vengono le guardie svizzere con i forconi vuol dire che va tutto bene, ma una persona onesta si farebbe due domande se LA CHIESA dice una cosa e poi se ne fa un'altra.
      Sulla santità di Carmen ti debbo correggere. Lei è una santa "di categoria superiore" (kiko dixit). Non sia mai che si mescoli alla "santità dei cristianucci della domenica". Ok, a parte gli scherzi, ti dico una cosa (ed io mi prendo sempre la responsabilità di quello che dico):, mostrare una immagine di Carmen FALSA per accalappiarsi "il popolino" vi si ritorcerà come un boomerang. La santità è un'altra cosa, carissimo.
      Per il resto, caro Leonardo, il problema è che NON RIESCI a fare un discorso PERSONALE senza sparare slogan del cammino. Io i tuoi commenti non pubblicati chiaramente non li so (perchè non modero), ma sono sicura che che avrai citato nell'ordine:
      1) le chiese che chiudono
      2) le vocazioni che mancano
      3) le "parrocchie" (ovvero tutto quello che non è il cammino) che presto scomparirà
      4) Il mondo perso pieno di incesti, aborti e divorzi.
      Quante ne ho azzeccate?
      Benissimo, queste cose le sappiamo. Ora prova a mettere insieme UN PERIODO DI SENSO COMPIUTO che sia FARINA DEL TUO SACCO.
      Io ti ho parlato di qlc di preciso e chiaro: della sofferenza salvifica, dei sentimenti del Cuore di Cristo, della responsabilità di Padre che Dio ha su di noi.
      Ti ho chiesto se nel cammino si parla di SANTITA' e di come essere santi
      Ti ho chiesto se tu abbia scrutato mai l'episodio biblico delle Nozze di Cana o la Resurrezione di Lazzaro.
      Riesci a scrivere due parole di tuo pugno?

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  15. l'unico modo per uscirne fuori è chiamare in causa la pedofilia. Come le seppie buttano in nero inchiostro così voi gettate polvere per confondere tutto. io non scappo via. Sono qui a farvi le pulci ogni volta che posso. E tu lo sai tripudio, i commenti che silenzi li conosci e li eviti, non perchè imbrattino il vostro muro, ma perche lo sgretolano mattone dopo mattone. I tuoi ragionamenti non ti porteranno lontano, lo Spirito santo ha altre strade e altre misure. Kiko e carmen come ogni altro uomo su questa terra falliscono, sbagliano, cadono, questo non toglie valore all'opera che lo spirito santo porta avanti utilizzando le loro vite. Non sono iniziatori, ma sono strumenti debolissimi resi efficaci dalla volontà di Dio, che ha ispirato questo itinerario per realizzare in sincronia perfetta il concilio vaticano secondo. Sono anch'essi spettatori di questo grande miracolo. Dio non sceglie ragionatori matematici, ma passa attraverso la stoltezza della predicazione e dei predicatori. Perchè è il suo spirito Santo a tradurre al tuo cuore i concetti e le parole, e lo fà per gloria a Dio padre. Se togli lo spirito e metti la legge, il cielo si chiude e non capisci più nemmeno una virgola.

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    1. La pedofilia non è un problema da poco nel CNC: vogliamo parlare di Apuron, difeso da Kiko stesso (ci sono i video su YouTube) o di McCarrick che ha vissuto per un bel po' dentro un seminario RM?

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    2. Già qualcuno l'ha detto, e anch'io penso di sapere come tu "fai le pulci".
      Ho trascorso troppo tempo dentro al neocatecumenalesimo come catechista, e conosco bene ciò che dice Kiko su ogni argomento. Che poi è quello che diresti tu.
      Qui ci sono molte altre persone informate come me, a quanto ho capito.
      Non so che argomento avresti voluto trattare e che ti è stato impedito, ma so esattamente come l'avresti trattato.
      Basta che tiri fuori un argomento, che già sappiamo come il neocatecumenalesimo lo gestisce.
      Qui non sei al cospetto di lontani a cui gabellare qualsiasi stupidità.
      Qui credo che molti abbiano fatto il Cammino e ora frequentano la Chiesa.
      Sanno qualcosina in più di te e di me, quando mi fidavo ciecamente solo di quello che veniva detto dentro e non conoscevo quello che dice la Chiesa.
      Le tue spiegazioni non possono prescindere dagli insegnamenti kikiani, per cui non sgretoleresti alcun muro: sappiamo cosa dice Kiko e sappiamo cosa dice la Chiesa.

      Quindi non farti forte del fatto che non sostieni la discussione perché non ti pubblicano.
      Anche se ti pubblicassero non sgretoleresti niente, perché già sappiamo cosa hai da dire. Sappiamo cosa dice Kiko e non ha mai sgretolato nulla di ciò che afferma la Chiesa cattolica.
      Non è mai stato che Kiko abbia influito cambiando anche solo uno iota della dottrina cattolica, che tira dritta a dispetto di Kiko e non accoglie le sue pensate.
      Anche nell'approvazione del Direttorio si precisa che le catechesi in esso contenute sono valide "per il Cammino Neocatecumenale".
      Le catechesi del CCC, invece, sono valide per tutti i cattolici del mondo.

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    3. @leonardo
      guarda che non è colpa di questo blog se Kiko ha difeso a spada tratta Apuron dicendo che era tutta una persecuzione fino a metterlo in prima fila durante le celebrazioni del 50ennale del cammino a Roma (e lui erà già condannato la prima volta).Non è colpa nostra se uno come Mc Carrick lo avete ospitato con tutti gli onori.
      "Kiko e carmen come ogni altro uomo su questa terra falliscono, sbagliano, cadono,"
      Ricordati che stai parlando di uno che si è autoproclamato "Giovanni battista in mezzo a voi". Per il resto hai ragione: anche i santi sbagliano...ma sono santi perchè lo riconoscono, si pentono e RIPARANO.
      Che io mi ricordi non credo che Kiko e Carmen abbiano mai fatto questa cosa pubblicamente. Smentiscimi se puoi, ne sarei contenta. Sul serio.
      "Non sono iniziatori, ma sono strumenti debolissimi resi efficaci dalla volontà di Dio, che ha ispirato questo itinerario per realizzare in sincronia perfetta il concilio vaticano secondo."
      Ok, grazie per lo spot pubblicitario. Peccato che il cammino con il CVII non ci azzecchi nulla. Ribadisco per l'ennesima volta: nella LG si parla di "chiama universale alla santità"...nel cammino come ti insegnano ad essere santo? Ce la fai a rispondermi senza frasi fatte? Coraggio.
      "Dio non sceglie ragionatori matematici, ma passa attraverso la stoltezza della predicazione e dei predicatori."
      Altra frase fatta. La "stoltezza" della predicazione riguarda Cristo Dio crocifisso, non certo il fatto che il cosidetto "predicatore" possa dire idiozie tanto poi "lo Spirito Santo ci pensa"

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  16. "Kiko e carmen come ogni altro uomo su questa terra falliscono, sbagliano, cadono".
    Bene, sono assolutamente d'accordo. Non ti sarà difficile allora riferire di almeno 3 errori commessi da Kiko riguardanti il Cammino, che abbia riconosciuto, oppure anche (voglio facilitarti) che non abbia riconosciuto. Grazie!

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  17. Gli sbagli ai quali mi riferisco, non hanno niente a che vedere con quelli che pensi tu. Io parlo dell'umanità che ciascuno si porta addosso, anche kiko carmen io e te, di vanità, orgoglio superbia e tutti quanti i peccati capitali...e questo assicura che sia data gloria a Dio e a nessun altro strumento inutile. I santi non sono perfetti finché non salgono al cielo e lasciano qui in terra tutto ciò che é concupiscenza e superbia. Ma le opere del cammino non sono di uomini. E lo testimonia il fatto che la chiesa non ha mai preso le distanze o scomunicato ne il cammino ne i suoi iniziatori, e potrebbe farlo quando e come vuole. I frutti sono inconfondibili! É questo che convince senza alcun dubbio. La gente parte per annunziare il vangelo in posti remoti e fastidiosi. E queste famiglie sono sostenute da comunità di persone poverissime. Questa é provvidenza divina che precede la predicazione e la sostiene. Miracoli. Segni. Opere di Dio

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    1. DOMANDA: ma questa provvidenza (che ha un nome e si chiama "DECIMA") a queste famiglie poverissime, proseguirebbe se le stesse abbandonassero il CNC? Te lo dico io: NO.
      SECONDA DOMANDA: se la provvidenza è legata all'appartenenza a un movimento e viene meno in caso di abbandono, è realmente provvidenza? Perché se la provvidenza è grande quanto una saletta, non è Provvidenza. Se dio è padre solo all'interno di una saletta, non è né Dio né Padre.
      TERZA DOMANDA: una famiglia con 4 figli, entrambi i genitori disoccupati, che vive della decima della comunità, che grado di libertà può avere nel decidere di lasciare un movimento che di fatto li mantiene se si rendesse conto che quel cammino li danneggia spiritualmente e psicologicamente, sapendo che perderebbero il sussidio della "provvidenza"? Sii onesto, non con me, ma con te. Io questa risposta già ce l'ho: l'ho vissuto nella comunità nella quale sono stata per oltre 20 anni e da catechista.
      ULTIMA DOMANDA, GIURO: come si chiama esattamente la "provvidenza" che fa sborsare a Kiko 50 euro da dare in elemosina al povero che incontra per strada, essendosi lui dichiarato da sempre nullatenente? (questa sua dichiarazione risale a un annuncio di Avvento di qualche anno fa)

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    2. Un'ultima cosa: i segni e i frutti della Fede e dello Spirito non si inventano. Li esplica S. Paolo ai Galati, e non sono né il numero di figli, né le missioni neocatecumenali finanziate dalle pensioni delle vecchiette, né la decima, né le convivenze in cui ci si scanna, né le maldicenze che regnano sovrane nelle comunità, né le faide tra ostiari/cantori/lettori, né le crisi isteriche da frustrati dei sacerdoti neocat, né le urla dei catechisti nazisti. Anzi, esattamente il contrario di tutto questo.

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  18. @leonardo
    Il punto è che i santi SI PENTONO, RIPARANO e attraverso la vita interiore si SFORZANO di non peccare più. Dimmi quando PUBBLICAMENTE Kiko e Carmen hanno detto: "scusate abbiamo sbagliato in questo". Io non mi ricordo. Mi vuoi rinfrescare la memoria?
    PS. la Chiesa non solo ha preso le distanze, ma ha VIETATO di fare certe cose. Ora, se voi continuate a farle il problema è vostro. Il fatto che voi continuiate dimostra solo una cosa. Che siete degli SCHIAVI. Perchè solo gli schiavi obbediscono al padrone per paura della punizione. I FIGLI invece fanno quello che gli dice il PAdre perchè si fidano di Lui, non perchè li punisce.
    "La gente parte per annunziare il vangelo in posti remoti e fastidiosi."
    Notoriamente il Giappone e la Costa Azzurra sono posti fastidiosi. Ma poi il vangelo DI CHI? Di Gesù Cristo o di Kiko Arguello? Cosa insegnate se persino un bambini del primo anno del catechismo ne sa più di voi?
    Ma sul serio...CHI CONVINCETE? I lontani? Ma quando mai! Manco i vostri figli convincete più. Non siete un esempio per nessuno, nessuno. Siete peggio dei cristianucci della domenica che deridete.

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  19. Dunque leonardo, ti voglio facilitare, nell'identificare dei possibili sbagli in cui Kiko e Carmen, in quanto creature umane e fallibili, sono sicuramente rincorse.
    Per poter ottenere i sospirati Statuti, Kiko e Carmen si "adattarono" a restituire alla Messa delle parti che avevano, di loro iniziativa, tolte. Si parla di parti importanti... del Confesso, del Credo, dell'offertorio, del Signore non son degno. Finalmente, dopo aver spogliato la liturgia della Messa di sue componenti importanti, aver indotto sacerdoti per quarant'anni a celebrare una Messa monca e centinaia di migliaia di fedeli che seguivano la loro guida a privarsene, senza uno "scusateci, riconosciamo che eravamo in errore", almeno per quelle parti (e non sempre, visto che le Eucarestie neocatecumenali ancora oggi vengono per la gran parte celebrate a porte chiuse), i due iniziatori hanno "permesso" ai neocatecumenali, che dovrebbero essere pur sempre fedeli cattolici, di celebrare e seguire una Messa se non altro non orbata e non censurata secondo la loro personalissima iniziativa.
    Secondo il tuo parere, hanno fatto bene a obbedire alla Chiesa? Sì o no? E hanno fatto bene o male a disobbedirle fino a quel momento e a indurre negli stessi abusi liturgici sacerdoti e fedeli cattolici in quantità, per decenni? Avrebbero fatto bene a scusarsi per questo o no? Era stato a tuo parere lo Spirito Santo, quello stesso che secondo te li ha assistiti indefettibilmente quasi fossero il Papa quando si esprime ex cathedra, a indurli a censurare la liturgia eucaristica?

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    1. Le strade dello spirito santo non sono le nostre strade. Tutto concorre al bene. Ogni fatto ha il suo peso specifico nel percorso verso la santità. Io non li considero errori, ma degli step di maturazione. Daltronde la chiesa stessa é cresciuta nei secoli fino ad arrivare alla liturgia che conosciamo oggi. Ripeto che se le autorità hanno auspicato degli interventi rifinitori, e questi tardano ad assestarsi, e le autorità stesse non si pronunciano in maniera risolutiva, con pieno riconoscimento o scomunica immediata, ci saranno validissimi motivi. É inutile dolersi in continuazione per la mensa le icone e le usanze liturgiche. Bisogna vere fiducia nella Chiesa che é portata avanti e sostenuta dallo spirito santo.

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    2. Leonardo non rispondere.....

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    3. Per far capire ai lettori del blog la truffa della Parlantina Neocatecumenale occorre ricordare che il demonio è capace di mentire anche quando ti dice tante cose vere. Per il demonio, infatti, l'importante non è rifilarti il 90%-100% di menzogna (che potresti facilmente riconoscere e rifiutare), ma di convincerti di un 1% di falsità anche se circondato dal 99% di verità.

      E dunque il fratello Leonardo, fedele al Vero Padre del Cammino, viene qui a recitare un elenco di cosette che prese singolarmente sembrerebbero condivisibili (chi mai può negare che "le strade dello Spirito Santo non sono le nostre strade"?)... ma che nel complesso vengono recitate solo per insinuare che il Cammino - una fucina di sacrilegi, inganni, menzogne, abusi, eccetera - sarebbe una "strada dello Spirito".

      Capite la furbata? Analizziamo l'omelia laicale del fratello kikolatra Leonardo:

      - "Le strade dello Spirito Santo non sono le nostre strade". Verissimo, anche se nel contesto il fratello Leonardo sembra voler dire «le vostre strade», col sottinteso che le strade di Leonardo - cioè il Cammino - sarebbe una "strada" dello Spirito...

      - "Tutto concorre al bene". Verissimo. Il Signore può infatti degnarsi di estrarre il bene perfino dal male. Oppure, come si dice ai bambini, il Signore scrive dritto sulle righe storte degli uomini. Ma nel contesto il fratello Leonardo vuole insinuare che il Cammino concorrerebbe al bene, col sottinteso che il peccato sarebbe utile al bene (il che è un'eresia; il peccato è sempre di ostacolo al bene, e Nostro Signore ha detto «va' e non peccare più», non ha mica detto "va' e pecca pure, tanto tutto concorre al bene, nevvero?";

      - "Ogni fatto ha il suo peso specifico nel percorso verso la santità". Verissimo, anche sant'Agostino e san Francesco provenivano da storie di peccato, sebbene quei peccati non fossero assolutamente necessari per la loro santità; "peso specifico" non significa automaticamente qualcosa di positivo;

      - e qui si inserisce la zampata furbesca: "io non li considero errori, ma degli step di maturazione". Qualcuno spieghi come mai le eresie servirebbero come step di maturazione. Spieghi che razza di step era necessario per infliggere danni irreparabili alle vittime degli abusi sessuali neocatecumenali (per esempio il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron e lo spretato ex cardinale McCarrick ospite d'onore nella suite imperiale del seminario neocatecumenale Redemkikos Mater, in mezzo a tanti efebi indifesi e ricattabili e dotati di mentalità autoassolvente del tipo: "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni"). Spieghi come mai la truffa-rapina del seminario Redemkikos a Guam sarebbe stata uno step di maturazione del quartetto Gennarini-Gennarini-Pochetti-Apuron anziché una rapina multimilionaria e truffaldina ai danni della diocesi cattolica; eccetera, eccetera, eccetera.

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    4. Come vedete, la mentalità del fratello Leonardo è quella descritta pochi giorni fa nella pagina la salvezza attraverso il peccato: il peccato viene chiamato comodamente errore (cosa che nel contesto serve a fingere che non ci sia responsabilità personale), e subito dopo parte il meccanismo autoassolutorio: è solo uno step di maturazione, ragazzi! Sì, certo, come no, il pedofilo che si avventa contro una creatura innocente sta solo facendo il proprio step di maturazione, non sta mica peccando in modo gravissimo contro Dio (che gli augurava una macina al collo e gettarlo nel lago) e contro gli innocenti, è solo uno "step di maturazione", ragazzi, una robetta da nulla... a meno che non sia commessa da qualcuno esterno al Cammino e nei confronti di qualche VIP del Cammino: in tal caso non è uno step ma è una persecuzione per i poveri innocenti agnellini che "evangelizzano"...

      Capite dunque come funziona la mentalità neocatecumenale? Prima si autoassolvono accusando Dio ("il Signore mi toglie la mano dalla testa...") e poi si autoassolvono facendo vittimismo ("erano solo step di maturazione, tu giudichi!").

      Quindi il fratello che recentemente si firma Leonardo aggiunge:

      - "la Chiesa stessa è cresciuta nei secoli fino ad arrivare alla liturgia che conosciamo oggi, e gli interventi rifinitori tardano ad assestarsi, e le autorità non si pronunciano in maniera risolutiva...". Vera solo la premessa sull'evoluzione liturgica nel corso dei secoli, ma le sue considerazioni successive insinuano il falso: infatti furbescamente omette di dire che la lettera del 1° dicembre 2005 (che vieta nelle liturgie del Cammino tutto ciò che non è già contenuto nei documenti liturgici vali di per tutta la Chiesa) "tarda ad assestarsi"... è diventata parte integrante dello Statuto ma "tarda ad assestarsi"... Ma sta "tardando ad assestarsi" solo perché il Cammino ancor oggi disubbidisce ostinatamente e sistematicamente a quelle «decisioni del Santo Padre». È come un super-latitante che tra un vittimismo e l'altro, ben nascosto, dice con voce da candido agnellino mansueto: la polizia tarda ad arrestarmi, quindi la decisione del magistrato contro di me non è una roba da considerare definitiva...

      - "è inutile dolersi per mensa icone e usanze liturgiche". Falsissimo. "Dolersi", cioè far presente che il Cammino disubbidisce alla Chiesa, ai documenti liturgici, al Papa, al proprio stesso statuto, è un modo per richiamare l'attenzione dei fedeli e dei pastori su un'ingiustizia contro Dio, la Chiesa e i fedeli stessi. E di questi tempi, occorre continuamente richiamare l'attenzione sulle ingiustizie. Specialmente come in questo caso, in cui il furbo fratello neocatecumenale cambia i nomi delle ingiustizie per farle sembrare robette di poco conto. L'odio verso il sacro (per cui non usano l'altare ma un tavolinetto smontabile che osano chiamare "mensa", più la "comunione seduti" col sacrilegio di disperdere gocce e frammenti, più l'impedimento nell'inginocchiarsi - tranne che davanti a Kiko -, eccetera), la kikolatria esasperata (per cui usano suppellettili sacre designed by Kiko, paramenti, drappi, "icone", canti, tutto inventato-progettato-disegnato da Kiko, letteralmente non usano nulla di cattolico, e nulla che non sia stato fatto da Kiko), il celebrare sé stessi e i propri autonominati "iniziatori" anziché celebrare il vero culto a Dio gradito (con tutti i loro inutili fiumi di parole fra ambientale, monizioni, risonanze, più le altre vaccate liturgiche come il girotondino-balletto conclusivo, eccetera), che sono usanze liturgiche sbagliate e già ripetutamente condannate da più Pontefici e dall'autorità della Chiesa.

      Capite dunque il metodo del fratello Leonardo? È il metodo dell'inganno e della menzogna, cioè il metodo del vero ispiratore del Cammino Neocatecumenale.

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    5. @leonardo
      Tutto quello che hai detto con il cattolicesimo non c'entra un tubo. Ti consiglio di leggere la vita di un qls santo per vedere come, dopo la conversione, certi peccati non li abbiano PIU' commessi.

      "Io non li considero errori, ma degli step di maturazione. D'altronde la chiesa stessa é cresciuta nei secoli fino ad arrivare alla liturgia che conosciamo oggi."
      Mi stai mettendo sullo stesso piano dei peccati mortali con la Liturgia. Te ne rendi conto anche tu che sia una grandissima cavolata, vero?
      Rifletti su quanto dici (perchè mi sa che non lo hai fatto).
      Mi stai dicendo che Dio, per farci maturare, permette dei peccati tremendi. E siccome siamo d'accordo che il peccato provoca sofferenza, mi stai dicendo che Dio, per farci maturare premette che provochiamo dolore a noi stessi ed agli altri. Questo Dio non è il Dio di Gesù Cristo. Questo è il dio uscito dalla mente di Kiko Arguello per giustificare le sue azioni. Ci sono innumerevoli passi nella Bibbia (visto che voi siete fini biblisti) che smentiscono questa visione. Neanche il peggiore dei protestanti è arrivato a tanto. Forse i TdG (che non sono cristiani perchè non credono alla divinità di GEsù).

      "Bisogna vere fiducia nella Chiesa che é portata avanti e sostenuta dallo spirito santo."
      Benissimo, e allora rendete pubblici i mamotreti corretti dato che LA CHIESA ve lo ha chiesto. Fate in modo di celebrare PUBBLICAMENTE (e non ad invito nella saletta sperduta) come è scritto nel VOSTRO Statuto che vi è stato dato DALLA CHIESA. Celebrate l'Eucarestia COME VI HA DETTO DI FARE LA CHIESA.
      Vi fidate? Se vi fidate perchè non lo fate?

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  20. Io ho fatto il cammino neocatecumenale fino al padre nostro, poi ne sono uscito per problematiche legate al lavoro e alla necessità di capire cosa volevo fare nella vita. Ho conservato la fede, Dio mi ha donato una moglie e dei figli. La palestra che è stata il cammino neocatecumenale mi è ora di straordinario aiuto. Sì, un albero si riconosce dai frutti e il cammino ne da tanti e buoni. Ci sono errori nelle catechesi, in certi atteggiamenti poco ortodossi? Facciamolo presente, ammoniamo chi sbaglia, ma sempre nella carità! Verità nella carità! Siamo fratelli in Cristo, tutti con la volontà di stare in obbedienza al Papa e alla Dottrina della Chiesa Cattolica. Vi prego non sprechiamo energie a combatterci gli uni contro gli altri, ma edifichiamoci e confortiamoci a vicenda. Vi prego, fermiamoci un attimo a pregare, perché mi sembra che in tutta questa contrapposizione si sia insinuato il Maligno, che è colui che genera la discordia. La guerra da combattere è piuttosto contro chi vuole distruggere la Chiesa dall'interno svuotandone il messaggio (modernisti, progressisti, certi cammini sinodali) e dall'esterno (tutti i partiti politici di sinistra e lobby varie che portano avanti progetti per affermare certi "diritti civili"): contro l'opera di costoro dobbiamo annunciare Cristo in tutti i modi possibili. È tutta qui la nostra missione.

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    1. Scusa Tommaso,
      forse non hai notato che il primo che fa la guerra alla Chiesa è proprio il cammino perchè
      1) ne modifica la dottrina
      2) ne disprezza la storia
      3) la ritiene obsoleta
      Tu dici "ammoniamo chi sbaglia". Benissimo, sono 40anni che lo si fa. Ti risulta che abbiano mai recepito qlc? C
      he abbiano mai obbedito senza che ne siano stati costretti?
      Chi sbaglia dovrebbe ammettere di aver sbagliato, rimediare e sforzarsi di non farlo più.
      Ti risulta che sia questo l'atteggiamento del cammino?
      Prova a dire a qls catechista che certe cose sono sbagliate e vedrai come ti tratta.
      Sii onesto con te stesso.

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  21. Leonardo:

    tu dici che la Chiesa non ha mai prteso le distanze dal Cammino, ma non è così: ha messo dei paletti ben precisi che il Cammino non rispetta.
    E' vero, il Cammino non è stato scomunicato, in tal senso la Chiesa non ha preso le distanze, ma è stato il Cammino a prendere le distanze dalla Chiesa disubbidendo.
    Del resto i rimproveri che Papa Francesco vi ha fatto in almeno due occasioni, non è forse un mettere dei paletti, che il Cammino non rispetta?
    Se la Chiesa non scomunica i vescovi tedeschi ribelli, è difficile che scomunichi il Cammino, ma il giudizio morale non cambia perché si basa sui fatti.

    Ti faccio qualche esempio di disubbidienza conclamata del Cammino:
    1)tutte le realtà ecclesiali hanno avuto l'obbligo di mettere a punto un protocollo contro gli abusi verso i minori, ma il Cammino nemmeno lo ha preso in coinsiderazione.

    2) Lo statuto del Cammino recepisce la lettera di Arinze che, a parte le due concessioni dello scambio della pace anticipato e della Comunione ricevuta sul posto, obbliga il Cammino a seguire il Messale romano (altrimenti non sarebbe mai stato approvato), ma in pratica le liturgie del Cammino non seguono il Messale, come dimostra la consacrazione, non della classica ostia, ma di una focaccia e la Comunione consumata in contemporanea col sacerdote.

    3) Tra i vari rimproveri che vi ha fatto Papa Francesco in un'udienza, c'è anche quello che, in terra di missione, lo scoipo del Cammino non deve essere quello di costituire altre comunità del Cammino, ma di accompagnare i credenti anche verso altre realtà ecclesiali. Cosa che, dalle notizie che ho grazie ad alcuni conoscenti del Cammino, posso dire che non state facendo.

    E potrei continuare... coi Vescovi del Giappone, con la copertura e l'omertà verso i pedofili e gli abusatori del Cammino, ecc.

    Come vedi non c'è nessun pregiudizio verso il Cammino, ma solo giudizi basati sui fatti.
    Baterebbe fare ammenda, dire che non tutto era ispirato da Dio per cui certe eresie riportate soprattutto sui mamotreti iniziali, come quella per cui da Costantino a Kiko la Chiesa ha condotto a una religiosità naturale facendo a meno della grazia, erano dovute a ignoranza e saccenza e non certo allo Spirito Santo (e chiedere perdono a chi avete oppresso), e sarete bene accolti

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    1. Mi associo anch'io a quanto detto da Pietro NdC e da aleCT. Se nei responsabili del Cammino ci fosse una minima volontà di bene, riconoscerebbero gli errori fatti e non li reitererebbero di nascosto o appena la Chiesa sembra abbassare la guardia - o non ne commetterebbero di nuovi sempre sulla falsariga di quelli già perpetrati.
      Come suggeriva padre Zoffoli, basterebbe una revisione sincera e ordinata al bene per dimostrare la buonafede.
      Ricordo poi che non ci sono solo gli abusi liturgici: di fronte al mondo, soprattutto, più gravi, scandalosi e potenzialmente negativi per l'immagine della Chiesa tutta, sono gli errori antropologici, la settarietà, l'elitarismo, il culto del leader, e la tolleranza - quando non la promozione - al proprio interno dell'abuso di potere.
      Visto che i neocatecumenali hanno questa brutta abitudine di presentarsi come autentica espressione della Chiesa Cattolica, la nostra funzione è invece quella di informare, per quanto possibile, del fatto che non è proprio così, e di quanto il Cammino segua in realtà altre logiche e altri dettami.
      Se poi Tommaso desidera contestare alcuni punti in particolare di quanto diciamo perché non riscontrabili nella sua esperienza, può farlo. Ma non può richiedere la nostra omertà sui punti oscuri e nascosti alla Chiesa e alle sue autorità in nome di una unità contro il "nemico esterno". Forse non si rende conto che la Chiesa è tanto più debole quanto più si mostra fumosa e incoerente con la propria dottrina e con i propri principi detti, con espressione che non piace più, non negoziabili.

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  22. Benedetto XVI è tornato alla Casa del Padre.
    Vorrei ricordare questo gigante della fede, "grande teologo, ma pessimo liturgo" (cit.) con le parole della Consacrazione al Sacro Cuore dei giovani fatta durante la GMG di Madrid.
    Io c'ero. E' stato un momento di grande Grazia...che non tutti compresero.
    Signore Gesù Cristo,
    Fratello, Amico e Redentore dell'uomo,
    guarda con amore i giovani qui riuniti
    e apri loro la sorgente eterna
    della tua misericordia
    che sgorga dal tuo cuore aperto sulla Croce.
    Docili alla tua chiamata,
    sono venuti per stare con te e adorarti.
    Con preghiera ardente
    li consacro al tuo Cuore
    perché, radicati e fondati in te siano sempre tuoi,
    nella vita e nella morte.
    Giammai si allontanino da te!
    Concedi loro un cuore come il tuo
    mite e umile,
    perché ascoltino sempre la tua voce
    e i tuoi insegnamenti,
    compiano la tua Volontà
    e siano in mezzo al mondo
    lode della tua gloria,
    perché gli uomini
    contemplando le loro opere
    diano gloria al Padre con il quale vivi,
    per sempre felici,
    nell'unità dello Spirito Santo
    per tutti i secoli dei secoli.
    Amen.

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    1. Grazie Ale, per questo ricordo di Papa Benedetto, al quale mi associo con tutto il cuore, ringraziando Dio di avercelo donato, per il grande amore che Egli ha verso di noi e la sua travagliata ma sempre santa Chiesa.

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  23. @Tommaso Mercanti

    Hai centrato il problema in pieno, dicendo quanto noi ripetiamo da molti anni. Nell'opera di questo blog, la mano satanica è chiarissima, il tentativo di screditare la Chiesa, di screditare i fratelli e sorelle, con l'arma della calunnia, della mistificazione, di voler a tutti costi infangare un'opera di Dio riconosciuta dalla Chiesa.Io credo che in chi scrive su questo blog ci sia un vero odio verso Kiko e Carmen e verso chi prende le difese giustamente del Cammino Neocatecumenale è ciò e satanico, non c'è altra definizione. Non si spiega altrimenti l'odio viscerale che alcuni di costoro hanno nei nostri confronti. Non siano ridicoli tentando di giustificarsi con la correzione fraterna, la maldicenza di questo blog non ha nulla a che fare con la correzione fraterna né con il cattolicesimo, il vostro e satanismo, odio, disprezzo verso gli altri, la Chiesa, il Papa, voi strumentalizzare la Chiesa e i Papi, e questo con Gesù Cristo, con la Chiesa Cattolica non ha nulla in comune. Bravo Tommaso

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    1. Quando si tratta dei sacrilegi eucaristici neocatecumenali,
      - della "ferrovia sotterranea per pedofili neocatecumenali",
      - del comandare che le vittime di stupro chiedano perdono al proprio stupratore neocatecumenale,
      - del disubbidire al Papa e alla Chiesa in materia liturgica,
      - dello «scarnificare le coscienza con domande che nessun confessore farebbe»,
      - dell'idolatria per i propri fondatori,
      - del calunniare, infangare, mistificare, mobbizzare chiunque non lodi il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino,
      - del proclamarsi "figli del demonio" all'apposita tappa,
      - dell'incessante insegnamento di ambiguità, strafalcioni e vere e proprie eresie,
      - eccetera eccetera eccetera,
      ebbene,i kikos non ci vedono nulla di "satanico".

      Però quando su un blog sperduto nell'internet si parla delle storture neocatecumenali (documentate dai neocatecumenali stessi sui social) e condannate dagli stessi Pontefici, e degli ex neocatecumenali parlano delle assurde malvagità perpetrate dal Cammino e dai suoi iniziatori e dai suoi facinorosi membri, beh, all'improvviso blaterano di "satanismo", "calunnia", eccetera.

      Nostro Signore vede nel segreto dei cuori e sa benissimo chi sono gli idolatri e calunniatori, e chi sono quelli che hanno avuto la disgrazia di fidarsi del Cammino credendo che fosse solo un itinerario per crescere nella fede.

      E non dimentichiamo che la santa Chiesa cattolica è quella che continua l'opera di Nostro Signore, non gli uomini di Chiesa che perseguono il proprio tornaconto pur infiocchettando i propri discorsi del tre volte santo nome del Signore.

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    2. @Anonimo
      Invece uno che augura la morte ad un Papa solo per salvare le sue "invenzioni liturgiche" non è satanico, vero?
      Potete prendere in giro voi stessi, ma Dio Padre no. E Dio Padre vi tratterà come gli amici di Giobbe i quali "hanno raccontato una immagine FALSA di Lui".
      Ringraziate l'innumerevole torma di "cristianucci della domenica" da Benedetto XVI fino all'ultima vecchietta dell'ultima parrocchietta del mondo che prega e " offre sacrifici" anche per gente come voi.

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    3. Promemoria per i lettori: nel Cammino viene etichettato "demonio" e "satana" tutto ciò che non dà gloria al tripode Kiko-Carmen-Cammino, e perfino i piccoli eventi sfortunati come il trovare nebbia in autostrada mentre vai alla convivenza regionale.

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    4. Molto interessante questo commento anonimo, soprattutto per le ultime frasi, una analisi lucida e puntuale senza sconti di cosa sia realmente il Cammino Neocatecumenale.
      Complimenti!!

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    5. Vorrei far presente al sig. Tommaso Mercanti, che predica la carità richiamando il maligno (glielo darei minuscolo) nella contrapposizione, che di fronte ad una discussione urbana per quanto sgradita, le uniche persone che utilizzano il linguaggio del maligno sono quelle della "palestra" del Cammino.
      Sarà così contento di aver invitato il maligno a parlare di satana (il compare Anonimo, sollevato dall'intervento di tal Tommaso, lo rammenta ben 3 volte, insieme ad accuse temerarie di odio).

      Vede, Tommaso, qui non si discute sulle singole persone che intervengono, almeno io me ne astengo.
      Qui si discute su una realtà ecclesiale da tante parti (non solo qui) definita controversa.
      Io personalmente, diversamente da lei, ne ho fatte le spese nella frequentazione di tal sorta di realtà.
      Ma, come direbbero loro, è stato quasi provvidenziale, perché uscendone ho incontrato LA Chiesa.
      Lei dice che uscendone ha mantenuto la fede, io dico invece che uscendone l'ho trovata.

      In un bellissimo paragone Papa Francesco chiama il maligno "cane rabbioso incatenato a una catena", al quale non ci si deve avvicinare e col quale non si deve dialogare, perché è come un coccodrillo in fin di vita: dopo averti sedotto, con un colpo di coda ti manda all'altro mondo.

      La rabbia che leggo qui da parte dei neocatecumenali, che ritengono persecuzione ogni voce contraria anche da parte della Chiesa, di vescovi e cardinali, mi fa venire in mente quel cane rabbioso di cui parla Papa Francesco.

      Sicuramente lei non l'avrà fatto di proposito, ma col suo intervento ha scatenato quel cane.
      Appellando il maligno, si è avvicinato troppo.
      E le ha anche detto "Bravo Tommaso".

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  24. Un abbraccio a questo santo servo di Dio, benedetto XVI, che con misericordia infinita si é preso cura di tutta la chiesa, incluso il cammino.

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    1. Peccato, che non se ne sia preso cura definitivamente, così come voleva.

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    2. Diciamola tutta. Diciamo che all'annuncio di inizio corso del 2011 Kiko disse che "ci approvavano la Liturgia" e qui vennero decine di anonimi camminanti a dire che presto sarebbe successo qualcosa che "ci avrebbe tappato la bocca per sempre". Diciamo che all'udienza del 20gennaio 2012 NON VENNE APPROVATA nessuna LITURGIA con tanto di discorso di Benedetto XVI che diceva che "la messa è solo UNA " e il cammino doveva TORNARE IN PARROCCHIA . Diciamo anche cosa ci fu dietro: Tipo che Rilko (grande amico del cammino e allora a capo del Pontificio consiglio dei Laici, poi scomparso) aveva mandato inviti e cartoline per festeggiare il riconoscimento della Liturgia anche se il pontificio consiglio che avrebbe avuto la competenza per decidere NON SI ERA MAI RIUNITO NE' TANTOMENO AVEVA DECISO QLC.
      Diciamo che uno dei componenti di questo consiglio, il cardinale Burke, scrisse a Benedetto XVI facendogli notare la cosa e come la liturgia neocatecumenale avesse delle problematicità insormontabili.
      Diciamo che Benedetto XVI rispose che Burke aveva ragione nel merito e nel metodo.
      Diciamo INFINE che i vertici del cammino usarono le loro "amicizie" per imbrogliare Benedetto XVI e farsi approvare la Liturgia di soppiatto.
      Diciamo anche che ci furono commenti su questo blog del tenore: "vabbè, ci concederà anche questo il Papa...mica vuole uno scisma"
      Raccontiamole certe cose, che poi la gente ha la memoria corta

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    3. A quella udienza vennero invitati in pompa magna TUTTI i responsabili perché era importantissimo.
      Mi ricordo poo invece i musi lunghi all'uscita, e frasi tipo "non abbiamo capito", "cosa voleva dire".
      Delusi e smarriti, vi risparmio i commenti sul BXVI.
      Questi sono fatti, e chi c'era li ricorda bene.

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    4. Evidentemente il cammino rende analfabeti funzionali. Meno male che poi è arrivato Kiko a dire "Sì, il papa ha detto questo, MA Canizares ha spiegato che..." Per la serie: Kiko non si prende neppure la responsabilità delle sue azioni. Preferisce usare qlc cardinale amico come capro espiatorio casomai qlc gli chiedesse conto di qualcosa.

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    5. Già, stare seduti all Agnello di Dio, il modo di comunicarsi sono farina del sacco di Canizares

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    6. Caro ipocrita mi risulta che il vostro capo lo voleva morto perché vi aveva deferiti alla FERIA IV o sbaglio?

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    7. Promemoria per i lettori:

      14 marzo 2017, incontro "vocazionale" del Cammino a Porto Rico:
      ricordando i tempi della cosiddetta Feria Quarta del 2013,
      riferendosi a papa Benedetto XVI,
      Kiko Argüello proclama: «l'unica cosa che ci può salvare, è che il papa muoia».

      (Kiko non aveva previsto che Benedetto XVI potesse abdicare...).

      Nota: negli incontri del mercoledì ("Feria IV", dal gergo del breviario in latino) in Vaticano, alcuni collaboratori di papa Ratzinger esaminavano i casi di abusi liturgici. Quando si insediò papa Francesco, soppresse gli incontri della Feria IV perché composti da collaboratori del predecessore.

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