mercoledì 14 febbraio 2007

"Estetica" e Bellezza


Proponiamo la lettura e la meditazione, mettendole in rapporto col discorso del "riscoprire la bellezza nella Chiesa" di cui si farebbe carico il cammino NC, quanto trascritto dal volume "Liturgia e Bellezza. Nobilis Pulchritudo", Libreria Editrice Vaticana 2005.

«Il senso estetico, il senso del bello della liturgia non dipende in primo luogo dall’arte, ma dall’amore del mistero pasquale. Per collaborare con la liturgia, l’arte ha bisogno di essere evangelizzata dall’amore. La bellezza di una celebrazione eucaristica non dipende essenzialmente dalla bellezza architettonica, dalle icone, dalle decorazioni, dai canti, dalle vesti sacre, dalla coreografia e dai colori, ma in primo luogo dalla sua capacità di lasciar trasparire il gesto d’amore compiuto da Gesù. Attraverso i gesti, le parole e le preghiere della liturgia noi dobbiamo riprodurre e far trasparire i gesti, la preghiera e la parola del Signore Gesù. È questo il comandamento ricevuto dal Signore: “Fate questo in memoria di me”».

La bellezza della liturgia esige sempre qualche rinuncia da parte nostra: rinuncia alla banalità, alla fantasia, al capriccio. Alla liturgia, inoltre, bisogna dare il tempo e lo spazio di cui ha bisogno. Non bisogna avere fretta. Più che alla nostra iniziativa bisogna lasciare a Dio la libertà di parlarci e di raggiungerci attraverso la parola, la preghiera, i gesti, la musica, il canto, la luce, l’incenso, i profumi. La liturgia, come una composizione musicale, ha bisogno di spazio, di tempo e di silenzio, del distacco da noi stessi, perché le parole, i gesti e i segni possano parlarci di Dio».

«A quarant’anni dalla Sacrosanctum Concilium – leggiamo a p. 83 – siamo invitati ad interrogarci: i riti e i gesti che noi compiamo sono veramente i gesti di Cristo? La liturgia che noi celebriamo è spazio dato a Cristo oppure riservato a noi stessi? Il tempo dedicato alla liturgia è tempo in cui Cristo si racconta o tempo in cui raccontiamo noi stessi, o semplicemente tempo vuoto? La liturgia che celebriamo oltre ad un ordine, ad una sequenza rituale è anche fonte di ordine nei nostri rapporti con gli altri? È fonte di ordine dentro noi stessi?

63 commenti:

  1. SIAMO A 6365 COMMENTI COMPLESSIVI IN APERTURA DI QUESTA NUOVA PAGINA...E CONTINUIAMO SERENI E CHIARI...

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  2. Quanto postato da Mic in apertura di questa pagina smentisce clamorosamente,chiaramente e definitivamente la concezione estetica di Kiko Arguello.
    Poche e chiare frasi che smantellano da sole,qualora ce ne fosse ancora bisogno,tutto il castello di carte che va ambiguamente e pretestuosamente sotto l'appellativo di "Cammino"!

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  3. L'esperienza della bellezza è carica di una 'percezione' speciale capace di superare l'intelligenza stessa. Molti saperi: psicologia, filosofia, psicanalisi, estetica... se ne occupano, aprendo a uno scenario vertiginoso di rapporti fra bellezza ed esperienza.

    Dostoevskij ha detto che la bellezza salverà il mondo. Il card Martini qualche anno fa ha scritto una stupenda lettera pastorale con questo interrogativo: Quale Bellezza salverà il mondo?

    La 'nuova estetica' portata avanti da kiko Arguello, veicola l'idea che questa salvezza è legata ad una risposta collettiva piuttosto che individuale che una realtà come il cammino NC può dare attraverso la complessa costruzione che sta a fondamento dei suoi insegnamenti, trasmessi anche attraverso canoni estetici e simboli antichi da lui reinterpretati arbitrariamente. Un pensiero ed una costruzione che costituiscono una sfida per il cambiamento.

    Ma un cambiamento che porta dove? Alla Verità e Bellezza di Cristo o a perdersi nell'affascinante immaginifico mondo dell'iniziatore di tutto questo?

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  4. Trovo che i contributi della psicologia (specialmente la demopsicologia)e della psicanalisi sono evidenti nella costruzione di Kiko.
    Un po' meno i canoni estetici,considerata l'assoluta bruttezza delle sue pitture e delle sue architetture pseudoliturgiche.

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  5. Il problema è che questa cosiddetta 'nuova estetica' pretende anche di introdurre un 'nuova teologia' che non è cattolica...

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  6. ... anche se travestita da cattolicesimo nelle dichiarazioni manon nella sostanza. Basta conoscere le catechesi,ora per fortuna non più "segrete"

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  7. Cari fratelli. Come dicevo nell'altra pagina il problema dell' "estetica" di Kiko si avvale di una situazione di diffusa non curanza nel popolo di Dio e nei pastori.

    Guardando le Chiese di nuova costruzione, il Segno del Luogo Sacro è assolutamente assente. Se non chiaramente eliminato.

    Proprio in nome di questa relativista concezione della Fede. Anche liturgica.

    Chiunque abbia un minimo di furbizia e di oratoria, oltre che di inventiva, ha un terreno fertilissimo per diffondere anche errori assurdi! Un neocat medio (lo dico a ragion veduta) alle giuste critiche rivolte alla dubbia "estetica" della nuova Chiesa di Kiko, risponde: "senti chi parla! La tal Chiesa sembra una stalla o un carcere, è vengono a criticare noi che invece curiamo l'estetica"?
    Non possiamo dimenticare il terreno dove questi "santoni" piantano le loro radici! E' terreno FERTILE per fare proseliti! Chi sappia usare bene la demagogia è capace di far passare per "devozione" lo stravolgimento della fede liturgica del popolo di Dio! Le cui risposte cadono nel vuoto a causa della debolezza dell devozione che è visibile dalla cura NULLA con cui si COSTRUISCONO nuove Chiese! E quando si costruisce una Chiesa-Prigione, non bastano purtroppo i lodevoli tentativi dei parrocchiani che abbelliscono con fiori e quanto di altro! Una stalla con fiori sarà sempre una stalla con fiori!!!
    E qui la semplicità Cristiana non c'entra nulla. E neanche lo "sfarzo"! Lo stesso San Francesco chiedeva ogni venerazione e ogni attenzione per la Casa del Signore! Perchè Egli è il Re!
    Apparentemente arriva il signor Kiko che addirittura "mostra" che con i suoi dipinti cangianti e con la sua maniacale attenzione per i particolari, adempie al culto! Invece ha buon terreno per riformare il culto! Ma quanto è più difficile che il popolo se ne renda conto!

    Inoltre mi allaccio al discorso della Psicologia. Il Cammino è fondato sulla psicologia delle masse! E la usa come strumento di "proselitismo".

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  8. Per Stephanòs

    Il cammino non è basato solo sulla psicologia delle masse ma persino le omelie sono infarcite di psicologismi, spesso da quattro soldi, che fanno presa sulle persone più semplici, interpellano e 'catturano' l'attenzione nei confronti di chi parla piuttosto che del contenuto che dovrebbe insegnare.
    Inoltre, tutte le prassi dei passaggi degli scrutini, ecc. sono studiate ad arte applicando tecniche manipolative che chi è meno sprovveduto e coinvolto può facilmente riconoscere.

    In ogni caso, la accesa critica diffusissima nel cammino sulla cosiddetta 'sciatteria' della Chiesa - che hai recepito in pieno - è finalizzata a mettere in risalto l'estrema cura (maniacale nella sua uniformità e ripetitività) degli 'addobbi' neocat, e non corrisponde alla verità, ad eccezione di qualche caso di scarsa attenzione che certamente esisterà, ma che non è realtà generalizzata come si vuol far credere.
    Ho l'esempio della parrocchia che frequento e tantissimi altri, potrei farne l'elenco...

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  9. Cara sorella siamo realistici.

    E' verissimo che i contorni della propaganda di Kiko sono esagerati.
    Ma è altrettanoto innegabile che si poggiano su fatti non così limitati come si pensa o come hai descritto.
    Noi viviamo a Roma e grazie a Dio la pochezza a cui si attacca Kiko non è così evidente.
    Ma comunque allontanandoti dai quartieri "storici" (non solo centrali) la situazione CROLLA! Per una serie di motivi, anche di degrado sociale.

    Ad esempio le zone Serpentara (S Ugo), Prati Fiscali (S Frumenzio), Conca D'Oro (S. Clemente), Tor Tre Teste (Padre Misericordioso), ecc, ecc, ecc (e ti ho citato Chiese per il 90% nello stesso quartiere!!).... Sono Chiese di una bruttezza EPOCALE! Quella di Tor Tre Teste, fatta a vele, è certamente un bellissimo centro congressi, ma della Chiesa non ha nulla!!!!!

    Pensiamo anche al resto d'Italia,che ha città che non hanno la stessa urbanistica di Roma!

    Insomma. Se è vero che la propaganda esagera, è anche vero che se non ci fosse una base per farla non avrebbe così successo!!!!
    Soprattutto perchè i canoni dettati dalla CEI per le nuove Chiese, quasi mai vengono rispettati! Per una serie di motivi diversi!

    Non si tratta di assimilare la "propaganda" neocat (Miriam, non esagerare tu ora ;-) ), si tratta di aprire gli occhi davanti a spettacoli spesso SQUALLIDI! Non punto il dito contro nessuno perchè i motivi sono tanti. Ma la realtà è questa, signori miei.
    Se volete inserisco dei link alle "nuove" Chiese che ho citato!
    Gli esterni sono abominevoli e gli interni solo qualche volta sono resi migliori dalla buona volontà dei parrocchiani!

    In ogni caso non generalizzo ma analizzo il successo che riscuote nei neocat la catechesi kikiana.
    E bisogna ammettere la realtà dei fatti. La leva che fa il Sig. Kiko è su fatti di ordinario squallore. AMPLIFICATI AD ARTE, OVVIAMENTE.

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  10. Caro Stephanos,

    ...de gustibus...
    A me personalmente Santa Galla non piace affatto e per contro non mi dispiace poi tanto la chiesa di S.Frumenzio...

    Vero è che anche in architettura imperano le mode e a fronte di una chiesa moderna molto bella ci possono essere mille scimmiottature che,come lo stesso termine potrebbe suggerire,evocano la bellezza di una scimmia.

    Ti ringrazio comunque per i vari link che hai postato...ho fatto una bella scorribanda,io che di Roma conosco appena qualche angolo del Centro.

    Anche in questa prospettiva di cura pastorale(la cura delle nuove chiese) la CEI,come spesso le autorità vaticane, si limita a impartire direttive,senza curarsi di controllare attentamente sul sito.
    E' il problema di sempre e di tutti e di tutto:anche i neocatecumenali hanno avuto centinaia di direttive,ma se ne infischiano.

    Concordo con te quando dici che il Neocatecumenato ha facile gioco e grandi possibilità di attecchire in una realtà squallida come quella in cui viviamo.

    Ma questa è una considerazione di carattere marginale e non epistemologico.Guai a confondereil metodo con il fine o con il contenuto!

    Per quanto dfacile la sua azione,Kiko non ha giustificazione alcuna per condurre la sua opera di smantellamento dell'ortodossia cattolica(pretendendo di sostituire ad una solida estetica preesistente e millenaria un'estetica da quattro soldi,a maggior ragione se la si considera sotto l'aspetto artistico).

    Ma di questo credo sia convinto ampiamente anche tu!

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  11. Avete notato che la Domus Galilaeae sotto certi aspetti,in certi scorci e in certi interni somiglia molto al gusto sovrabbondante di D'Annunzio sparso nel famoso Vittoriale degli Italiani?

    D'Annunzio nel Vittoriale ha voluto celebrare l'acme del proprio cultu della personalità.

    Kiko invece.....pure!

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  12. Se potessi parlare con gli alti prelati che vanno a gozzovigliare alla Domus(come ogni tanto riferisce scerzosamente anche la pulce) e che poi si dichiarano entusiasti di quanto hanno visto e sentito(Vds la squallida intervista di Mons. Toppo sull'evangelizzazione dell'Asia),chiederei loro:

    "Scusate! Vi ritenete veramente prelati di Santa Romana Chiesa?"

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  13. Delle Parrocchie che tu hai citato Steph, conosco bene quella di S.Pietro e Paolo all'Eur. Non è affatto squallida. E' imponente, essenziale BELLA sia dentro che fuori. Sai che, tra l'altro, ha un'architettura così perfetta che dalla struttura che regge la cupola anni fa hanno potuto fare un esperimento con il pendolo di Foucault?

    C'è un'atmosfera di preghiera molto intensa e coinvolgente...

    Per il resto, se anche possono esserci delle Chiese non belle, come dici tu, questo non giustifica nessuna delle aberrazioni del cammino, né tanto meno la tanto squallida (quella sì) quanto ostentata e roboante, nuova estetica di kiko!

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  14. A me dell'estetica non me ne frega niente, io in chiesa devo pregare non devo fare il critico d'arte... a me basta anke una chiesuola di 20 mq dove si celebra il Mistero Pasquale in modo corretto...

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  15. A me pare che molte delle "innovazioni" architettoniche siano funzionali ad una "nuova" teologia che risponde ad una "nuova" liturgia: osservando gli spazi liturgici si comprende la liturgia e la teologia che essa esprime.
    Ho l'impressione che ritenere gli stili architettonici del passato come "datati" e "reinventare gli spazi" siano alibi per minare alle fondamenta taluni fondamentali elementi del deposito della Fede cattolica.
    Fosse solo una questione estetica!

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  16. Certo, "buttare" la "riserva eucaristica" in una cappella laterale, magari separata, (e ahinoi chissà cosa ci riserva il futuro...)e centrare il culto sull'"assemblea" e sul suo "presidente" qualcosa dovrà pur dire, anche a chi non comprende complicati simbolismi!

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  17. I sacramenti sono gesti concreti, che si servono di segni materiali. Il segno è sempre visibile, ma è sempre segno di qualcosa di non visibile: la res sacramenti che attraverso il segno si comunica. Lì c’è la forza della liturgia. Questa res non è percepibile quando la liturgia diventa teatro, autocelebrazione costruita da noi. E proprio quando succede questo, la liturgia diventa qualcosa di pesante. Non ha senso andare ad assistere alla stessa pièce teatrale ogni domenica.

    I segni sacramentali si presentano con la fisionomia dell’umiltà. Sono semplicissimi, ordinari, poveri: l’acqua, il pane, il vino, l’olio. Non si tratta di fare impressione, di fare scena con effetti speciali. La liturgia coi suoi gesti ripetuti e discreti suggerisce, è suggerimento di realtà invisibili di cui si vedono gli effetti. E il soggetto dell’azione liturgica e sacramentale è Cristo stesso. L’azione liturgica e sacramentale non è una tecnica pubblicitaria per influenzare, ipnotizzare, plagiare.

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  18. L’indicazione più utile e concreta uscita dal Sinodo mi è sembrata la raccomandazione di celebrare bene la messa. Non è una cosa nuova. Ma mette in luce che la prima opera di evangelizzazione è la liturgia stessa. Se la liturgia è ben celebrata, esercita una forza di attrazione, è già evangelizzatrice in sé stessa, e non c’è da aggiungere altro. Quando proponi la verità puoi generare come reazione lo scetticismo. Cos’è la verità? In fondo siamo tutti dei piccoli Pilati. Quando insisti nel predicare la perfezione morale, puoi demoralizzare: Dio è buono e perfetto, ma io so di non esserlo, ed è inutile provarci. Ciò che è bello, invece, disarma. Molti vescovi africani e asiatici mi hanno parlato dei "proseliti della soglia", che sono i poligami, i non battezzati, magari anche i musulmani che si affacciano sulla porta della Chiesa attirati dalla bellezza della liturgia. Sentono che c’è qualcosa che passa...

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  19. "Sacramento è un segno di cosa sacra" (De civit. Dei, 10, 5); o, in altre parole: "Sacramento è un segno visibile della grazia invisibile, istituito per la nostra giustificazione" (san Bernardo, Discorso della cena, 2).

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  20. "Quando proponi la verità puoi generare come reazione lo scetticismo. Cos’è la verità? In fondo siamo tutti dei piccoli Pilati."

    ????????????????????????????????

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  21. Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno.
    La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo.
    Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto.
    (Sal. 84)

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  22. Per Anomimo 10:53,

    il card Danneels, della cui intervista post Sinodo sull'Eucaristia ho inserito alcuni stralci, stava usando certamente un paradosso per valorizzare gli effetti del sacramento rispetto a quelli della predicazione... ma certo non sono affermazioni da assolutizzare!

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  23. Francesco hai pienamente ragione! Kiko non è giustificato in nulla! Infatti hai sicuramente colto il mio sottolineare che SFRUTTA cose effettive per poi costruirci sopra le sue idee! E questo ovviamente non giustifica niente.

    Miriam, riguardo quella Chiesa dell' Eur hai frainteso! Ifatti l'ho messa in quelle che per me sono STUPENDE!
    Anche la Chiesa di Santa Lucia alla Circonvallazione Clodia, pur essendo (moderna) è STUPENDA. Essenziale, Maestosa e BELLA!

    Felice, devi ammettere che un Luogo Sacro BELLO AIUTA LA MEDITAZIONE, LA PREGHIERA E L?ADORAZIONE! Così diceva San Francesco.

    E certo, l'iconografia e l'architettura Sacra sono mezzi di evangelizzazione e catechesi. Infatti quelli di Kiko sono diversi! Anzi... Non Cattolici!

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  24. Certo, caro Steph, il problema è del prendersi davvero cura anche della nostra Chiesa e quindi delle nostre chiese e soprattutto, per chi ha responsabilità, affidare la costruzione delle Chiese e le scelte architettoniche a chi è in grado di conoscerne l'importanza...
    Dobbiamo recuperare tante cose... Ricordi la 'sapienza' dei costruttori di Cattedrali, considerate "vangeli di pietra"?

    Leggevo da qualche parte dell'affidamento della costruzione di chiese ad architetti ebrei... Con tutto il rispetto per i nostri fratelli ebrei, credo che nella progettazione di una Chiesa, occorra immergersi nella teologia e nella spiritualità che quella teologia veicola. Così come accade per le autentiche icone e i canoni iconografici da rispettare e soprattutto da vivere.

    Ma ci sono da qualche parte architetti cristiani e non solo ebrei, atei o neocatecumenali?

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  25. "Quando insisti nel predicare la perfezione morale, puoi demoralizzare: Dio è buono e perfetto, ma io so di non esserlo, ed è inutile provarci."

    Eh già, caro Viator, paradossi, linguaggio "pastorale", meglio, molto meglio non assolutizzare.

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  26. Comunque in un'altra pagina parlavamo delle innovazioni del Concilio. Credo che la sua applicazione non abbastanza "seguìta" e spesso affidata ad innovatori ad oltranza, senza sufficiente formazione e sensibilità cattoliche, di cui kiko e carmen sono l'esempio più eclatante e anche preoccupante, abbia prodotto non pochi guasti...

    Il nostro Papa ha la stoffa del riformatore capace di discernere il buono e sfrondare dal non buono; ma glielo consentiranno?

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  27. Comunque, Anonimo, adesso che mi ci fai riflettere, l'uscita sulla predicazione non è delle più felici e hai fatto bene a sottolinearlo e a replicare ulteriormente...
    La mia attenzione era piuttosto focalizzata sul resto... E' per questo che il Signore, i suoi discepoli li mandava due a due! :)

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  28. messaggio di newgold69

    alla faccia dei neocat che hanno la pretesa di essere gli unici a fare certe cose: riporto copia-incolla da zenit. it:

    "Ritiro spirituale per sacerdoti a Gerusalemme
    Quarto corso di rinnovamento al Centro Notre Dame

    GERUSALEMME, mercoledì, 14 febbraio 2007 (ZENIT.org).- Dal 19 gennaio al 9 febbraio ha avuto luogo presso il Centro Notre Dame di Gerusalemme il quarto corso di rinnovamento spirituale per sacerdoti, organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Regina Apostolorum e dal Centro Notre Dame.

    Hanno partecipato trentasei sacerdoti provenienti da Messico, India, Spagna, Irlanda, Francia, Stati Uniti, Colombia, Porto Rico, Brasile, Germania, Taiwan e Australia.

    “Con questo gruppo – ha commentato padre Juan Solana LC, Direttore del Centro Notre Dame – sono già 190 i sacerdoti che hanno beneficiato del corso per approfondire la loro vocazione sacerdotale”.

    Il corso si divide in 5 unità: la prima è costituita da 3 giorni di esercizi secondo la tradizione di Sant’Ignazio di Loyola.

    La seconda è la visita a Betlemme e una prima visita di Gerusalemme.

    La terza è il viaggio in Galilea, che culmina nel rinnovamento delle promesse battesimali a Cesarea di Filippo, dove nasce il fiume Giordano e dove Pietro confessò per la prima volta la divinità di Gesù; normalmente si svolge dal lunedì al mercoledì.

    Segue la quarta unità, in genere da giovedì a domenica, a Gerusalemme. Si percorrono i luoghi santi e si rivive la passione, morte e resurrezione di Gesù, nell’ordine del Triduo Sacro.

    Un’importante novità di quest’anno è stato il rinnovamento delle promesse sacerdotali il “giovedì” “santo” durante un’Ora Eucaristica nel Getsemani.

    La quinta unità è rappresentata dal resto del corso e ha come fulcro le visite a Emmaus, Betania e al Monte degli Ulivi, luogo dell’Ascensione del Signore.

    Al termine del corso si rivive il mandato di Gesù agli apostoli prima dell’Ascensione: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo”.

    Un’altra importante novità di quest’anno sono state le conferenze di un imam musulmano e di un rabbino ebreo, che hanno aiutato a comprendere le loro religioni, in un clima di dialogo interreligioso e di profondo rispetto reciproco.

    Ancora una volta il corso ha contato sulla presenza del delegato apostolico in Terra Santa, l’Arcivescovo Antonio Franco, del Patriarca Latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Michel Sabbah, e di rappresentanti di spicco del mondo culturale cattolico di Terra Santa.

    In particolare, sono intervenuti Artemio Vítores, Frederic Manns e Michelle Picirillo, che hanno esposto alcuni temi di interesse: la Custodia di Terra Santa, la Teologia del pellegrinaggio e l’importanza dell’archeologia in Terra Santa".

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  29. Caro newgold,

    grazie della notizia, è confortevole vedere che ci sono degli "antidoti"!

    e non sai nulla della convention dei parroci alla Domus?

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  30. Dice Miriam:

    "Ma ci sono da qualche parte architetti cristiani e non solo ebrei, atei o neocatecumenali?"

    GIUSTISSIMO! GIUSTISSIMO!
    Infatti la Chiesa del "Padre Misericordioso" a Tor Tre Teste in Roma è veramente indecente!
    Ovvero è indecente come Chiesa. Se fosse in centro congressi o giù di lì sarebbe concretamente molto bello!

    Guarda caso il progetto è stato affidato all'Israelita Americano Meyer, il quale con tutto il rispetto a lui dovuto per la sua professione, mi dici che sensibilità Teologica Cattolica possa avere????????

    Lo stesso Meyer (per chi è di Roma) ha semplicemente DEVASTATO il famosissimo monumento Augusteo dell' Ara Pacis, che prima dello scempio era custodito in una teca, pensate un po', costruita dall' Architetto Ebreo MORPURGO (1938)!!!! Il quale ha potuto costruire un edificio non dedicato al culto Cattolico con sensibilità spiccata per l'armonia con la zona antica di Roma dove sorge!
    Invece ora c'è una specie di centro spaziale!

    IL fratello ebreo che costruì la teca era non solo italiano ma studioso romanista. Il Meyer è invece americano e studioso dell'architettura fantastica del mito statunitense contemporaneo..

    Guardate qua:

    Ara Pacis

    Ora: è possibile piazzare un mammut di questo tipo su lungotevere in mezzo a Chiese e vestigia Romane?
    MAH!
    Con la stessa imperizia ed imprudenza si lavora con le Chiese..

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  31. Caro Viator, la perfezione morale bisogna vedere anche come uno la predica. Un esempio:

    ...l'anima che vuole andare sposa al Figlio di Dio, deve spogliarsi del vecchio uomo e rivestirsi del nuovo, lasciando il peccato; poi tagliare e radere tutti gli impedimenti che distolgono dall'amore di Dio.
    ...
    Ordinariamente la purificazione, come la guarigione, sia del corpo che dello spirito, avviene adagio adagio, per gradi, un passo dopo l'altro, a fatica e con il tempo. Sulla scala di Giacobbe gli Angeli hanno le ali, ma non volano, anzi salgono e scendono ordinatamente, uno scalino dopo l'altro. L'anima che sale dal peccato alla devozione viene paragonata all'alba, che, quando spunta, non mette immediatamente in fuga le tenebre, ma gradatamente.
    Dice il Saggio che la guarigione la quale avviene senza fretta è sempre la più sicura; le infermità del cuore, come quelle del corpo, vengono a cavallo o in carrozza, ma se ne vanno a piedi e al piccolo trotto.
    ...
    (S. Francesco di Sales, Filotea, cap V)

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  32. Caro anonimo, non vorrai insinuare che è proprio per questo che il cammino è così lungo e giustificarne le tappe!

    A parte il fatto che il "cammino spirituale" - che non coincide con quello NC - dura tutta la vita e forse anche oltre, è vero e bellissimo l'insegnamento di S. Francesco di Sales.

    Ma l'autenticità del cammino e il darsi della gradualità descritta, può essere verificata solo da un Padre Spirituale nella Chiesa, che ascolta, guida e lascia liberi -perché le vere scelte si fanno nella libertà - e non da un catechista neocatecumenale che non ascolta, impone e coarta...

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  33. Poi caro, anonimo, fermo restando il èprincipio della gradualità della fedeltà e della fatica di cui parla Francesco di Sles, vorresti dirmi chi può impedire al Signore di fornirti, in certi tratti del cammino (spirituale, intendo) di un bel paio d'ali? Cioè di una effusione particolare del Suo Spirito?

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  34. S. Francesco di Sales non parla di gnosi, non dice che "l'uomo non può che peccare", non dice che è la "comunità" neocat che perdona il peccato...
    Dice solo che con la Grazia, i Sacramenti della Chiesa Cattolica e con una buona guida spirituale si vincono gradatamente il peccato mortale, poi quello veniale, poi le imperfezioni... purché lo si voglia e non si mantenga alcun attaccamento al peccato.

    Nel brano citato ho omesso le purificazioni eccezionali, per non allungare, ma solo la purificazione ordinaria.

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  35. OK, Anonimo, ma forse era meglio esplicitare i possibili equivoci, anche perché in questo periodo pullulano in campo neocat letture spirituali cattoliche, un po' per mimetismo e molto anche ad usum cammini

    Se non sbaglio Mic parlava della "Liturgia delle lodi neocatecumenali"!

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  36. E' il solito sistema di far apparire "speciale" quello che nella Chiesa è "normale": la Liturgia delle Ore, che è la preghiera universale della Chiesa, "consegnata" ad una certa tappa del cammino...

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  37. perché la consegna di pregare a certe ore della notte, fatta non a monaci, ma a persone che poi il giorno dopo devono andare a lavorare per la loro numerosa famiglia?

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  38. I sacramenti della nuova legge sono segni d'istituzione divina e non d'invenzione umana. Essi hanno in sé la virtù d'operare quello che significano. Il Sacramento è una cosa sensibile che, per istituzione divina, ha la virtù non solo di significare, ma anche di produrre la santità e la giustizia.

    Ora, se si ritiene che una verità oggettiva sia inconoscibile, e che l'uomo non possa uscire dalla propria coscienza, e se si ritiene che la religione sia un sentimento soggettivo, allora si cercherà solo di comprendere dentro di sé (tramite un cammino gnostico di progressiva "illuminazione interiore")il significato del segno sacramentale , che secondo questa tesi non produrrebbe nulla di reale, di oggettivo, ma solo un sentimento religioso soggettivo. In questa concezione non si produce nulla, né santità né giustizia, si produce solo un vago sentimento soggettivo, qualcosa che rimane nella psiche e lì per lì "fa bene". In questa concezione chi ritenesse che il Sacramento "produca" qualcosa di oggettivo, proveniente da un vero Dio trascendente e vivo (che in questa concezione sarebbe comunque inconoscibile per definizione), verrebbe tacciato di "magia". A questo punto si comprende come in questa concezione ci sia bisogno solo di "comprendere" il segno sacramentale, cosa che mette fuori gioco il Battesimo dei bambini: bisognerebbe ripeterlo,dopo opportuna "catechesi" mascherandolo dietro la dizione "rinnovazione delle promesse battesimali". Questo perché il Battesimo ricevuto ma non compreso, secondo questa tesi, in sé non produrrebbe nulla di oggettivo e nemmeno (quel che per loro importa) modificherebbe la coscienza del soggetto. Idem per la Penitenza (se la comunità non ti perdona non "ti senti" perdonato). Lo stesso per l'Eucaristia, che deve essere rigorosamente separata: un cattolico normale, "magico", non ne comprenderebbe il significato, dunque per lui sarebbe "inutile". La comunità aiuterebbe a mantenere nel tempo questo sentimento religioso, che altrimenti si spegnerebbe ben presto. Uscire da una siffatta comunità non consente la sopravvivenza del sentimento religioso soggettivo: "fuori" ti perdi. Siamo nel relativismo più totale.

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  39. Sano d'accordo Manuel.

    Ma anche qui è una questione di equilibrio. Quello che dici è giustissimo. Lo stesso vale per il concetto Cattolico di "Ex Opere Operato" valido per i Sacramenti. Che anzi va ancora oltre e attesta la validità degli stessi a dispetto della stessa "dignità" di chi li Celebra!

    Però la libertà umana, non tanto in senso gnostico di "comprensione intellettuale", ma in senso esistenziale di comprensione ed ACCETTAZIONE, può determinare la FRUTTIFICAZIONE o meno del Sacramento RICEVUTO E VALIDO PER IL FATTO STESSO DI AVERLO CELEBRATO! Infatti uno che rifiutasse coscientemente la Grazia Santificante e la respingesse senza, in questo senso, "comprenderla esistenzialmente", vanificherebbe il frutto e la giustificazione ricevuta! E' il caso di persone come Hitler, ad esempio. Egli ricevette il Battesimo, ma credo proprio che il Sacramento, a causa della sua apostasia "de facto" non abbia procurato a lui la salvezza eterna...

    Quindi è bene, come la Chiesa nell'OICA ha insegnato, "educare alla Fede" secondo la Dottrina della Chiesa e "riscoprire" il Valore della Grazia Sacramentale per vivere al meglio il Dono Ricevuto... Non è bene invalidare il Sacramento del Battesimo per ri-iniziare ad una dottrina differente, ricevendo poi dopo un percorso gnostico il "nuovo" Battesimo per essere incorporato nella "nuova" Chiesa...Oltre a non essere bene ciò è molto preoccupante..

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  40. Caro Stephanos, personalmente preferisco parlare di collaborazione con la Grazia invece che di "senso esistenziale di comprensione ed ACCETTAZIONE".
    L'esistenzialismo, lo ricordo, è una filosofia relativistica.
    Comunque ciò che importa è avere ben chiaro che il "sentimento religioso" da solo non conduce a nulla.
    Durante la "notte oscura" ad esempio solo la nuda Fede rischiara il cammino.

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  41. Si Miriam, non voglio essere frainteso. Ecco perchè parlavo di Libertà Umana nell' "accettazione" della Grazia Ricevuta.

    Per "comprensione esistenziale" infatti non volevo intendere "esistenzialismo" (che deploro) ma semplicemente meditazione sulla immensità del dono ricevuto nel Battesimo, che è esistenziale perchè CAMBIA essenzialmente la tua esistenza. Da Uomo ferito dal Peccato e dalla Morte a UOMO RINATO IN CRISTO E PROMESSO PER LA VITA ETERNA! Sempre se... MI capisci no?

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  42. Stefano, guarda che non sono Manuel, mi piacerebbe saper esprimere così bene quel che ha detto lui ;)

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  43. Errata corrige: è ovvio che per un lapsus ho scritto in risposta a Miriam invece che a Manuel, nel messaggio precedente. :-)

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  44. Per Manuel e Stefano,

    "collaborazione" con la Grazia, penso implichi "accettazione", quindi mi sembra che dite bene tutti e due. Solo che mi accorgo di come Manuel sia attento a non lasciare spazi al possibile relativismo insito, ad esempio, nel costante martellante richiamo neocat alla concretezza che di è per sé non è sbagliato, ma rischia di ridurre tutto al contingente...

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  45. Ciao Stefano, come ti senti in questi giorni?
    Ricordati di me quando vai a S. Spirito in Sassia!

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  46. Non preoccuparti ;-)
    Mi ricordo di tutti (nei limiti del possibile :-) ).

    Spero che il Signore ascolti questo suo indegno figlio. E "per la sua DOLOROSA PASSIONE abbia misericordia di noi e del mondo intero"...

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  47. Come mi sento? Beh... Bene. Amato dalla Chiesa. E allo stesso tempo molto preoccupato. E sai a cosa alludo...

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  48. Più che un'analisi mi sembra stiate facendo esegesi.
    Cui prodest?

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  49. Volevo chiedervi una cosa. Se il cn ci volesse fregare, cm dite vuoi, in cosa ci fregerebbe? Forse che il cn nn racconta il vero?ebbene la chiesa "normale" cm dite voi, racconta la stessa cosa.
    Voi pensate che il cn freghi economicamente?e come?con delle offerte liberissime, che nessuno controlla se sono state fatte e se la cifra corrisponde al 10% del tuo stipendo?oppure che tale cifra viene spesa in modo consono (secondo voi)?....Be ditemi voi in cosa il cn vi frega, così che io posso ribattere.

    Ps il cammino nn è una setta. Lo statuto, infatti, è stato apporovato e riconosciuto dalla Chiesa come un itinerario di formazione cattolica

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  52. Caro anonimo... Sei in ottima fede. Io mi riconosco in te... ero così qualche tempo fa...

    Tante persone che sono uscite dal Cammino per motivi vari e in "passaggi" e "momenti" diversi sono uscite a causa di forti difformità evidenti rispetto alla Chiesa Cattolica. Altri essendo già formati alla Fede ed essendo entrati in Cammino per approfondirla (come me), hanno notato forti contrasti con la Chiesa.
    Certo chi entra in buona fede come te e viene formato SOLO dal Cammino, come fa ad avere il discernimento per rendersi conto delle diversità meno evidenti ma più importanti?
    Sicuramente il Cammino ha in modo EVIDENTE cambiato la Liturgia Cattolica e la Messa. Questo può essere superato adeguandosi, come richiesto dal Papa. Riguardo le prassi delle Catechesi e degli Scrituni, tanti fratelli nella Fede hanno sperimentato (alla luce della dottrina della Chiesa) che ci sono forti errori e teologie differenti. Anche molti Vescovi e molti Papi (Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) correggono questi errori nel loro magistero diretto ai Neocat.
    Ma nel Cammino non se ne fa parola.
    Si parla solo ripetitivamente delle stesse frasi fatte risalire a Giovanni Paolo...

    Tu fratello esercita il tuo discernimento basandoti sulla Chiesa e sui documenti emessi per il Cammino. Il primo lo Statuto.

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  53. Purtroppo la forma "settaria", "chiusa", del Cammino è evidente e abbastanza innegabile

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  54. Non è che il Cammino ci voglia fregare..No no.
    E' che ci ha già fregato!
    Per questo mettiamo in guardia dalle sue fregature.

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  55. Lasciamo stare il voler fregare o cose del genere. Non so se il cammino sia stato costruito a tavolino o invece non si sia sviluppato strada facendo in base alle esperienze, alle intuizioni, alla personalità e alla intraprendenza di kiko e carmen e non so nemmeno se all'inizio ci fosse già mala fede (probabilmente no).
    Sta di fatto che adesso la mala fede c'è, i danni anche e tutto andrebbe sanato una volta per tutte

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  56. Certo che un giudizio basato su tutti questi se...
    Se all'inizio la mala fede non c'era come mai tutto quel "segreto" che permane tuttora tant'è che nessuno può fare verifiche...?
    Un bel problemino, no?

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