sabato 16 agosto 2008

Chiesa rinnovata o ri-fondata?

[Stralcio da: Inos Biffi, dalla prefazione al volume “Verità cristiane nella nebbia della fede” (Jaca Book, Milano, 2004)]
I saggi qui raccolti […] sono nati da un’unica impressione e preoccupazione: quella che le verità, da cui il Credo cristiano riceve identità e vigore, si stanno come annebbiando ed estenuando, per il diffuso subentrare di una fede debole”.

A giudizio di Biffi, un sintomo dell’attuale “annebbiamento” della fede è l’ideologia del dialogo, dell’aggiornamento, dell’ecumenismo:

“Questa ideologia ha contagiato un po’ tutti: persino i maestri della fede, presso i quali le parole ‘dialogo’ e ‘aggiornamento’ ricorrono con monotonia affliggente, abitualmente e ossessivamente accoppiate al linguaggio della solidarietà, dell’accoglienza, della pace, della promozione dell’uomo, della scelta degli ultimi, del perdono da domandare per le colpe ecclesiali del passato, dell’ecumenismo e, ultimamente, anche dell’utopia. Non avviene invece altrettanto facilmente di sentire richiamati la grazia, i sacramenti, il fine ultimo dell’uomo, che è la visione amorosa della Trinità, l’inferno e il paradiso, il peccato, e anzitutto il mirabile mistero divino che è Gesù Cristo, nel quale ogni uomo è stato progettato dall’eternità”.

Biffi si sofferma a criticare le derive dell’ecumenismo:

“L’ecumenismo spesso è venuto scadendo in un concordismo che ha offuscato la figura cattolica del Credo. Anche a motivo di gesti imprudenti o discutibili, di fatto si sta creando un’estesa e pratica convinzione dell’equivalenza, o quasi, tra le confessioni cristiane e le religioni. Complice, tra l’altro, anche l’equivoco appello, ripetuto spesso, all’’unico Dio’, che unificherebbe le grandi religioni monoteistiche. Niente è più deviante: l’unico Dio vero è il Dio di Gesù Cristo: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ossia la Trinità cristiana che, ad esempio, per i musulmani è una bestemmia, cioè un’offesa gravissima a Dio”.

A me sembra che i cattolici si sono imposti di capire tutti e hanno finito con lo smarrire se stessi. Io non ho niente contro il dialogo ma contro il relativismo indotto da uno pseudo-cattolicesimo che mira dritto al cuore dell’ impianto teologico cattolico

l'aggiornamento ideologico criticato da Biffi, nell'ambito di alcune realtà ecclesiali è diventato "rifondazione" della Chiesa, della quale si prende a pretesto il Vaticano II per affermare 'venti di dottrina' protestanti o addirittura sincretistici...

Aggiungo la seguente citazione [Dal discorso di Benedetto XVI nell’Incontro ecumenico - Chiesa di St. Joseph, New York Venerdì, 18 aprile 2008]

Troppo spesso i non cristiani, che osservano la frammentazione delle comunità cristiane, restano a ragione confusi circa lo stesso messaggio del Vangelo. Credenze e comportamenti cristiani fondamentali vengono a volte modificati in seno alle comunità da cosiddette "azioni profetiche" fondate su un’ermeneutica non sempre in consonanza con il dato della Scrittura e della Tradizione. Di conseguenza le comunità rinunciano ad agire come un corpo unito, e preferiscono invece operare secondo il principio delle "opzioni locali". In tale processo, si smarrisce da qualche parte il bisogno di una koinonia diacronica – la comunione con la Chiesa di tutti i tempi – proprio nel momento il cui il mondo ha smarrito l’orientamento ed ha bisogno di testimonianze comuni e convincenti del potere salvifico del Vangelo (cfr Rm 1, 18-23)... porterebbe i cristiani a concludere che nella presentazione della fede cristiana non è necessario sottolineare la verità oggettiva, perché non si deve che seguire la propria coscienza e scegliere quella comunità che meglio incontra i propri gusti personali. Il risultato è riscontrabile nella continua proliferazione di comunità che sovente evitano strutture istituzionali e minimizzano l’importanza per la vita cristiana del contenuto dottrinale.

26 commenti:

  1. Il Papa parla, allude, compie gesti eloquenti, ma non 'corregge' direttamente nessuno, e ciò non produce nessun effetto concreto nei confronti di chi non ha nessuna propensione ad essere 'corretto'.

    Ed è questo che consente a chi sta minando la Chiesa dall'interno e ha introdotto un pensiero "non cattolico", già percepito con sgomento da Paolo VI, di continuare la sua opera pervertitrice e di allontamento di tante anime, soprattutto delle nuove generazioni, dalle Verità di Fede custodite dalla Chiesa.

    Preghiamo il Signore che il Papa riesca a realizzare la sua idea di riforma dei Seminari, perché la soluzione del problema parte anche e soprattutto da pastori rettamente formati

    RispondiElimina
  2. Non avviene invece altrettanto facilmente di sentire richiamati la grazia, i sacramenti, il fine ultimo dell’uomo, che è la visione amorosa della Trinità, l’inferno e il paradiso, il peccato, e anzitutto il mirabile mistero divino che è Gesù Cristo, nel quale ogni uomo è stato progettato dall’eternità

    questo è il problema: l'insegnamento fondamentale relegato ad optional, seppure...

    o sovvertito: si pensi al senso del peccato e inculcato in ambito neocat nonché alla sacramentalità sempre più diluita e ri-formata in termini sostanziali

    RispondiElimina
  3. Sì grande è la confusione.
    Perchè dal Papa vengono messaggi chiarissimi, non solo in parole ma anche in atti, ma questi messaggi sono "smentiti dalla realtà", come in una contraddizione che la semplice fedele che sono ha molta difficolta a capire e, lo ammetto, ad accettare.
    Questa situazione provoca in me non solo confusione ma sconforto.
    Mi pongo molte domande, per esempio mi domando quando uscirà la lettera per chiarire definitivamente le modalità di applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificorum .

    Benedetto XVI ci sta rieducando alla sacralità della Liturgia e alla sua bellezza e nel contempo uno statuto, consegnato ad un gruppo di laici da un Pontificio consiglio per i laici, legittima il rito neocatecumenale .
    Io leggo la Sacramentum Caritatis scritta da Benedetto XVI, e non vi trovo la descrizione del rito nc, anzi vi trovo tutto quello che questo rito non è e non fa, eppure è autorizzato, ancor di più questo movimento, con il suo rito è riconosciuto come strumento di formazione e iniziazione cattolica.
    Per me questo resta incomprensibile, e sino quando non sentirò dalla voce di Benedetto XVI stesso il perchè questo rito è stato approvato, continuerò a pensare che l `anomala e precipitata consegna dello Statuto al Cn è il frutto di manovre molto poco chiare e corrette.

    RispondiElimina
  4. Mi viene in mente Don Divo Barsotti, un santo sacerdote morto di recente, molto in sintonia con Benedetto XVI, che godeva di silenzioso rispetto anche tra i cattolici progressisti, e non perché ne assecondasse le aspettative, ma per l'autorevolezza dei suoi studi e delle sue affermazioni.

    Nel 1971 egli fu chiamato in Vaticano a predicare gli esercizi spirituali di inizio Quaresima al Papa Paolo VI e alla curia romana.

    Nelle prediche toccò il tema del potere di Pietro e disse che “la Chiesa ha un potere coercitivo perché Dio glielo ha affidato, e allora deve usarlo. In quegli anni infatti nella Chiesa dilagava l’anarchia - che attualmente non sembra affatto sopita né vinta - e nelle chiese del Nord Europa ci si faceva beffe del Santo Padre“. Per “potere coercitivo“ Barsotti intendeva l’affermazione della verità e la condanna dell’errore, esattamente ciò che il Concilio Vaticano II e gran parte della gerarchia cattolica dopo di esso avevano rinunciato a fare, come egli disse e scrisse più volte: una rinuncia “che praticamente negava l’essenza stessa della Chiesa”.

    Mi sembra che il problema si perpetui e abbia accentuato la confusione e i rischi di disorientamento... è per questo che dobbiamo continuare a 'custodire' quello che abbiamo ricevuto

    RispondiElimina
  5. Vedo che anche il teologo Inos Biffi ha parlato contro i neocatecumenali.

    Sebbene le storture in campo liturgico e dottrinale siano diffuse un po' dappertutto, mi chiedo se esista qualche altra realtà dove siano così sistematiche... ad eccezione di pochi ambienti in cui spiccano i Neocatecumenali e la comunità di Bose.

    Non molti anni fa un articolo di Magister fu sufficiente a scatenare un putiferio: aveva riportato che nella messa della comunità di sant'Egidio era il laico Andrea Riccardi a tenere l'omelia. L'abuso fu corretto: gli interventi di Riccardi furono spostati a dopo la messa, in un'altra sala.

    Per qualche misterioso motivo, i neocatecumenali sono invece riusciti a farla franca. Sulla carta c'è scritto che devono obbedire ai libri liturgici, ma in pratica non è cambiato niente: i primi ad infischiarsene delle indicazioni dello Statuto sono infatti i neocatecumenali stessi.

    Sarò via per qualche giorno, ma ci ritroveremo presto a parlarne ancora.

    RispondiElimina
  6. Ma lo ricordate il discorso di Kiko a Pentecoste 06?
    Il Papa ascoltava o faceva altro?

    RispondiElimina
  7. Una domanda a Mic, l'accettazione dell'ecumenismo da parte della Chiesa di Roma, di fatto iniziata con il CVII, non sminuisce di fatto l'importanza della venuta di Gesu e la Sua Morte e Resurrezione?

    RispondiElimina
  8. Se ogni religione e' un percorso spirituale valido per giungere a Dio, il cristianesimo, e nello specifico il cattolicesimo, diventa di fatto un percorso tra i tanti.

    RispondiElimina
  9. "Bentornato", Uriel...in tutti i sensi!

    RispondiElimina
  10. Una domanda a Mic, l'accettazione dell'ecumenismo da parte della Chiesa di Roma, di fatto iniziata con il CVII, non sminuisce di fatto l'importanza della venuta di Gesu e la Sua Morte e Resurrezione?

    Buongiorno Uriel, bentornato!

    l'accettazione dell'ecumenismo di per sé non è una cosa negativa, perché "ut unum sint" lo ha chiesto il Signore al Padre ed è cosa buona e giusta puntare all'unità...
    Il problema sorge quando chi 'custodisce' la Fede Apostolica, per venire incontro ai "fratelli separati" caduti nell'eresia, scende a compromessi e rinuncia alla sua indentità per andar loro incontro. Non è questo il "sano ecumenismo" di cui parla il nostro Papa.

    In ogni caso l'unità, la comunione vera la crea lo Spirito e la Chiesa non favorisce l'unità scendendo a compromessi, quali la Cena del Signore al posto della S.Messa... e per favorire l'azione dello Spirito bisogna essere disposti a mettere in discussione le radici deviate... mentre la Chiesa non può e non deve rinunciare ad essere Mater et Magistra né il Papa può rinunciare ad esercitare la sua autorità, anche se è fortemente minata... ed è proprio questo che crea anarchia e di conseguenza confusione

    RispondiElimina
  11. Quello che rende meno pregnante la venuta di Gesù e la sua morte e risurrezione è l'altro principio del concilio, che mette sullo stesso piano tutte le religioni, perché parte da un principio vero ma si ferma lì:

    lo dice Paolo ai Romani: chiunque vive secondo coscienza si salva, perché c'è una legge naturale inscritta nel cuore di ogni uomo, ma poi dice anche "guai a me se non evangelizzo"; il che significa che la Chiesa non può e non deve rinunciare all'annuncio della Salvezza portata dal Signore Gesù a TUTTI,

    secondo il comando del Signore: "andate ed evangelizzate", portate la Buona Notizia del mio Amore, del Mio Sacrificio della mia Risurrezione per chi mi accoglie"!

    RispondiElimina
  12. La II lettura dell'Ufficio di oggi credo che ben chiarisca il disegno salvifico del Signore attraverso la Sua Chiesa e ben specifichi come ognuno partecipi all'Opera di Nostro Signore Gesu Cristo.

    RispondiElimina
  13. come ognuno partecipi all'Opera di Nostro Signore Gesu Cristo.

    se intendi dire che il Signore scrive dritto sulle nostre righe storte, è vero... ma credo che il senso dell'Ufficio sia la condivisione 'consapevole' dell'Opera del Signore, che nasce da una fede 'retta' e dall'accoglimento della Rivelazione...

    I falsi Profeti possono anche suscitare qualcosa, anche perché le loro menzogne sono costruite partendo da alcune verità, altrimenti non sarebbero spendibili; ma poi per nutrire e sviluppare la Fede occorre la Verità... qualunque altra cosa porta lontano dal Signore anche se si può parlarne continuamente, ma parlarne non significa sempre conoscerLo (e quindi farLo conoscere) né viverLo...

    RispondiElimina
  14. nº 7- MIS SEGUNDOS ESCRUTINIOS.
    Hace unos años envié este texto a un joven que realizaba una web de denuncia sobre las técnicas y tácticas usadas por los dirigentes y catequistas del Camino Neocatecumenal.
    Esta página puede consultarse en este enlace: http://www.caminoneocatecumenal.8m.com/ en la sección Testimonios está este texto integro. Viendo que fue colgado con todas las respuestas a las preguntas del escrutinio, y que por tanto, era dificultosa e incómoda su lectura, decidí hacer un pequeño resumen para este blog anulando repeticiones.
    Escribo este texto, por tanto, para que quede bien claras dos cosas:

    1- Qué son y que se hace en el paso “segundos escrutinios”.
    2- Que se vea como acaba la mente de un joven tras años de Comunidad Neocatecumenal.
    Uno acaba viviendo en una especie de paranoia, leyendo esto verán ustedes como manipularon mi mente, mi conciencia, mi intimidad y mi forma de entender el mundo, poco a poco, día a día, año a año. Yo y todos los de mi comunidad teníamos esta forma de pensamiento que se trasluce en este escrito mío del año 1995 tras hacer los 2º escrutinios.

    ... de Marzo (Viernes) al ... de Marzo (Domingo).
    En el pueblo de .... , en Madrid.

    Viernes ...
    Contaré mi experiencia sobre los segundos escrutinios, especialmente la convivencia que da inicio a ellos. Llegamos al sitio de convivencias el viernes ..., en ... provincia de Madrid, éramos la cuarta comunidad de ... y llegamos 16 personas, sus nombres son los siguientes:

    ......(lógicamente elimino aquí sus nombres, y los que salen en el texto son ficticios, para no atentar contra la intimdad de nadie.)
    Como catequistas venían:

    1-Catequista B.
    2-Catequista esposa de B.
    3-Andrés- responsable de los catequistas- sería el que haría la mayoría de las catequesis y todos los escrutinios de cada hermano. ( Nombre ficticio).
    4-Catequista C, esposa de Andrés.
    5-Catequista D
    6-Catequista esposo de D.
    Todo el viernes estuvo lleno de catequesis, las catequesis trataban sobre el catecumenado y sobre el Kerigma (Dios te ama), se recordaron cosas del Shemá.
    ---------------------------
    Nota sobre el Shemá:

    El Shemá es el paso anterior donde te recuerdan la misión encargada en los primeros escrutinios: “Vende todos tus bienes y con el dinero que consigas dáselo a los pobres, así tendrás vida eterna, un tesoro en el cielo, porque sólo existe un Dios verdadero y único ( eso significa Shemá), y el dinero es un falso ídolo del que tenemos que desprendernos)
    -----------------------------
    Había que poner a Dios por encima de todo. Y nos acostamos pronto. Todo muy normal como fue en el Shemá, recordando cosas de los bienes. Dicen de los segundos que es el mejor paso del Camino y la gente está muy animada, ansiosa y temerosa de ver como termina esto.

    Sabado ... de Marzo de 1995.

    Fue el día en el que estuvimos más atareados. Por un lado, Andrés el responsable de los catequistas dio las largas catequesis sobre tres lecturas (quizás 4):

    1-Shemá y los bienes.
    Poner a Dios primero de todo, que es clave para el catecúmeno, que uno no puede sin su espíritu, que hay que vender los bienes y dárselos a los pobres y vender mucho y mucho.

    2-Parábola de los talentos.
    En esta palabra se hizo mucho hincapié en ver que frutos teníamos, iban con lenguaje de miedo, inquisitorial buscando culpabilidades en la gente, diciendo que si no has dado “fruto” (que es vender bienes y dárselo a los pobres..) Jesucristo te iba a quitar todo. Te cortaría de raíz como a la higuera que no dio frutos en el Evangelio; que te iba a despreciar; ibas a quedarte “fuera”, “fuera” de todo, que eras muy malo y todo esto acompañado de amenazas subliminales que hicieron mella, sintiéndonos culpables, con miedo, y preguntándonos “Dios mío, ¿habré dado yo fruto suficiente?”

    3- Parábola de las Vírgenes Necias.
    Con esto se insistía en lo mismo, difundía un sentimiento generalizado de miedo y culpa, nos hacían meter en la cabeza que podíamos ser una de esas vírgenes necias que se quedan sin el aceite y por supuesto se quedan fuera del banquete de Cristo por no haber hecho caso a lo que ellos decían. Recalcaban que el novio las dejaba fuera del banquete. Hablaban de todo menos del Dios que ama, no se escuchaba la palabra “amor” ni misericordia por ningún lado. El Dios de antes, ahora era un “justiciero”, un “vengativo” y muy duro..... argumentaban que así será el juicio final. ( venga miedo, y vega miedo, es lo que se respiraba en esa mañana).

    "¿y ese Dios que es amor según Juan?"-me preguntaba yo. Ya no estaba, ahora había miedo como con los talentos, y decían que eso era así porque lo decían las escrituras, “los Evangelios no deben de ser modificados, hay que leerlos tal cual, y como lo dice el Evangelio, eso es y punto”-palabras textuales del catequista.

    Sentimientos de culpa y sobre todo Miedo es lo que nos metieron para el cuerpo.

    4-El joven Rico.
    Por último Andrés fue el encargado de hablar de la Parábola del joven rico y del trozo de Evangelio que dice: “aquel que no odie a su padre o a su madre no puede ser discípulo mío. Toma tu cruz y sígueme”. El talante era como antes, todo enfocado desde el miedo y el temor a un Dios que te abandona si no has hecho lo que ellos te han dicho que hicieras; un Dios que te desprecia por no haber sido capaz de cumplir lo que te pidieron. Se sentía miedo y culpa y más aún cuando Andrés decía que odiar significa eso odiar, y no otra cosa, a los padres.
    Nunca se le ocurrió decir que odiar a padre y madre cuando se oponen a que tú sigas a Dios es la interpretación de la Iglesia, eso no lo decían. Decían simplemente “hay que odiar a tu padre y madre si quieres ser cristiano”.”Y nada de suavizar el Evangelio como en la Iglesia de los domingos que han quitado esta palabra”.
    Luego empezó sin darse cuenta a especificar y se le fue viendo que la interpretación que daba era la misma que dice la Biblia de Jerusalem en el Evangelio donde afirma que Dios llama a rechazar todo aquello que nos separe de su plan para nosotros, pero eso lo dijeron más tarde, antes sólo decían odiar y que no cambiásemos esa palabra, era odiar a los padres y punto y no aclaraba nada. El miedo se había metido hasta la médula.
    Más tarde hicieron otra catequesis sobre Jesucristo e interpretaron este trozo el Evangelio: “Jesucristo ven fuera que aquí están tu Madre y tus hermanos” y decían los catequistas que eran los primos de Cristo que venían con la Virgen María a decirles más o menos: “Déjate de predicar y de rollos y ven a cuidar a tu madre y no estés por ahí de cháchara” y cuando Cristo responde: “ No son aquella mi familia sino el que cumple lo que yo predico” – entonces, como el que no quiere la cosa, Andrés, el catequista, saltó diciendo: “y vemos aquí como Cristo ODIÓ, y digo odió, porque eso fue lo que hizo, a la Virgen María y la odió porque le estaba impidiendo hacer la voluntad del Padre, quería que Cristo dejara la devoción y se dedicara a la obligación como se dice por Andalucía”

    ....entonces a mí se me cayeron los cojones al suelo (con perdón).
    ¿¡Qué Cristo odió a su madre la Virgen María...!?
    ¿¡Esa era la interpretación Neocatecumenal...!?
    Recordé que siempre me dijeron en mi parroquia que ese pasaje no es más que un piropo a la propia Virgen, hecho por Cristo en público, ya que Ella era la que cumplía con lo que El predicaba ¡!! Recordemos: “Hágase en mí según tu Palabra”.
    María siempre puso la voluntad de Dios en su vida por encima de todo. Y entonces nos dicen que Cristo odió a la Virgen María, palabras textuales que recuerdo y que no he cambiado ni una sola palabra de lo que escuché; y otros dicen que fue un piropo a la Virgen María, ¿ en qué quedamos?.
    Si te cuentan una de las dos cosas por separado te las crees porque son lógicas ambas, pero si escuchas las 2, como yo, se te viene todo abajo.

    ¿Es que la Iglesia permite en su seno varias interpretaciones del Evangelio para que uno se adapte a la que más le guste?

    ¿Es que cualquiera tiene capacidad para interpretar un trocito del Evangelio y proclamarlo en nombre de la Iglesia, del Camino Neocatecumenal ...?

    ¿A la Iglesia le interesa, y por eso permite, que existan muchos criterios de interpretación? ¿En qué quedamos? ¿A quien creo? ¿Por qué hace la vista gorda a esas cosas?

    ¿Es que la catequesis de Kiko el fundador no las han leído los encargados de ver “que” y “cómo” se predica lo que se dice en nombre de la Iglesia?. Esa manera de ver las escrituras...¿ la aceptan los de la doctrina de la Fe.?

    Parece entonces como dentro de la Iglesia existen varias “modalidades” de ver las cosas. Y todo lo permite. Digo esto porque un sacerdote del Camino estaba allí y no lo detectó. A veces pienso que los hombres hacen y deshacen, crean y modifican y se hacen dueños del Dios verdadero diciendo que todos los demás son falsos o de idiotas y que el suyo si vale; y acepto que ocurra con las sectas pero dentro de la Iglesia misma da que pensar.
    En definitiva....¿Esas catequesis de Kiko no están revisadas por nadie con autoridad? ¿ y si lo están, que ocurre?.

    Estas cuatro catequesis duraron horas y uno acaba con la mente nublada. Todos nos sentíamos culpables y miserables por no haber vendido cuanto más mejor. Pensábamos que en ese segundo escrutinios nos jugábamos el entrar en el catecumenado o no, nos jugábamos la vida eterna, (tal como nos dijeron varias veces). Todos pensábamos que nuestra vida eterna estaba en juego en esos momentos.

    Fueron muchas jugadas sucias ( a nivel sicológico) las que detecté años más tarde al recordar este fin de semana. Sentías la posibilidad de que Dios viera que no obedeciste a lo que te anunciaron en los primeros escrutinio y Dios iba a rechazarte, despreciarte, como hizo con las jóvenes necias que se quedaron sin aceite o como hizo con los que no dieron fruto con la parábola de los talentos.

    Después de esto nos dieron unas preguntas, ( llamada encuesta), para que las contestáramos a solas y por escrito para luego compartirla con el grupo. Antes hablaron de las Tentaciones de Cristo y la interpretaron así:

    La primera: La tentación de la seguridad material que puede ser la que deseamos en nuestra alma en vez del Dios verdadero.

    La segunda: La de la Historia, que nuestros problemas pueden hacernos dudar del amor de Dios.
    La tercera; Ídolos que tenemos en vez del Dios verdadero.

    La encuesta era la siguiente;

    1ª tentación, la tentación del Pan.
    a-Antes del camino ¿en qué cosas concretamente buscabas o ponías tu seguridad?
    b-En estos años ¿Has experimentado un cambio de dirección? Di hechos concretos.
    c-Aún hoy, ¿en qué cosas concretas buscas tu seguridad?

    Nos daban una cita de referencia para reflexionar Lucas 12,13-40

    2ª Tentación, tentación de la Historia.
    a-Antes de la catequesis ¿qué hechos de tu vida no aceptabas?
    b-Durante el camino ¿has experimentado un cambio de dirección? Di hechos concretos
    c-Hoy concretamente ¿ qué es lo que no aceptas de tu vida o te cuesta trabajo entender?

    Citas de ayuda:
    Mt 16, 24-26
    Lc 14,25-35
    Jn 12,24-28

    3ª Tentación La de los Ídolos.
    a-Enumera los ídolos del mundo ¿ Has sido esclavo de ellos antes del Camino? De cuales.
    b-Durante el camino ¿has experimentado alguna victoria de Cristo sobre ellos? Di hechos concretos
    c-Hoy sinceramente ¿ de qué ídolos eres esclavo?

    Citas de ayuda,
    Lc 16,10-15
    Lc18,24-28

    Yo me retiré a mi cuarto y en soledad contesté a estas preguntas.

    -------------------------------------------------------
    Escribo a continuación mis respuestas a ellas para que se vea como tenía yo el celebro amoldado en esas fechas. Se observa perfectamente en mis respuestas en el año 1995 como tenía yo mi cabeza de trastocada. Se puede observar como me veía a mí mismo, como interpretaba mi vida y la concepción del mundo que tenía amoldada en mi mente por culpa de tantos años de comunidad.
    -------------------------------------------------------

    Primera tentación: Antes del camino ¿en qué cosas concretamente buscabas o ponías tu seguridad?

    Contesté que “en el dinero, en los estudios, en la afectividad, en el prestigio, en el poder, en el tener...etc”.
    En estos años ¿Has experimentado un cambio de dirección? Di hechos concretos.

    Contesté:
    “Sí, he experimentado un cambio muy profundo, pero no porque sea ahora mejor que antes. Siendo como soy, que no me diferencia en nada de cómo estaba antes del Camino, que soy igual o más pecador de antes. Experimento en mi vida QUE DIOS ME AMA TAL COMO SOY.
    Mi naturaleza sigue siendo la misma, la de pecador, sin embargo yo he experimentado el amor de Dios en mi corazón. Me he dado cuenta que cuando Dios me regala el don de su Espíritu Santo soy capaz de entender que mi seguridad no está en el dinero, ni en los estudios, ni en el prestigio, ni en nada de eso, porque yo soy hijo de Dios, no hijo de la BECA de estudios, no hijo del Gobierno, ni de la Universidad, ni de mi madre, ni de padre, sino de Dios, soy su hijo y su criatura.
    Con su espíritu yo he puesto a Dios antes que al dinero y los estudios y todo lo demás, y lo hice sin esfuerzo y lo hice en alegría y lo hice con satisfacción , porque en mi corazón yo notaba el amor de Dios, me sentía agradecido y afortunado, veía el mundo de otra forma. Sentía que la seguridad de mi vida era el amor de Dios. Experiencia en el Shemá y cuando vendí los bienes. Sin embargo cuando el demonio me engaña todo esto se viene abajo"
    -------------------------
    Nota: Pongo el demonio en negrita pues es un término de lo más habitual del habla Neocatecumenal, siempre que uno está triste, deprimido o se quiere marchar del Camino siempre se le dice que está engañado por el demonio. En la mente de los comunitarios el demonio es un ser antagónico a Dios y que actúa como Dios pero en dirección contraria. El demonio trae todos los problemas, el Neocatecumenal se siente Víctima y no culpable de sus fallos, cuando mete la pata es común escuchar “perdóname hermano, el demonio me tenía engañado...”, así puede entenderse el escaso valor que le dan a la confesión personal en un confesionario. Ellos se confiesan a lo sumo tres o cuatro veces al año ( Adviento, Navidades, Cuaresma, Pascua, y algún paso), y estar en pecado mortal no implica que dejes de comulgar en la eucaristía semanal. Se comulga siempre, tengas los pecados que tengas.
    -----------------------------
    ...sigo con lo que escribí..... "Cuando el demonio me engaña llego incluso a dudar de la propia existencia de Dios, no veo su amor por ningún lado, el sufrimiento puede conmigo y soy un desgraciado. Un hecho de esto fue la crisis que tuve hace unos meses que dudaba de la existencia de Dios, no notaba su amor, el demonio me tenía por culpa de mi pecado. Pedía ayuda de corazón a Dios, me confesé , escuché su palabra y sus catequesis estos días y todo cambió y me di cuenta que soy hijo de Dios.”

    Aún hoy, en que cosas concretas buscas tu seguridad?
    "Cuando no tengo el Espíritu de Dios, cuando no me creo que Dios me ama, EN LO MISMO QUE ANTES de empezar el camino. (Dinero, prestigio, sexo...) pero cuando tengo el espíritu de Dios debo reconocer que la pongo en Dios."
    Antes de la catequesis ¿qué hechos de tu vida no aceptabas?
    “Antes de las catequesis no aceptaba el sufrimiento, la enfermedad, el no se perfecto, el no poder ser el numero uno en todo, desde el deporte, en clase, con los amigos,.. no aceptaba mis limitaciones y por supuesto y en resumen no aceptaba el que yo no podía dirigir mi vida por encima de mis acontecimientos, no aceptaba el no poderme dar yo mismo la vida. Odiaba el no poder tener control sobre mí ánimo, sobre mis sufrimientos. No aceptaba el no tener una familia perfecta y no aceptaba que nadie se burlara de mí...etc etc.”

    - Durante el camino ¿has experimentado un cambio de dirección? Di hechos concretos
    “He experimentado un cambio de dirección brutal pero no porque sea mejor que antes. Siendo como soy y seré siempre, un pecador empedernido, un soberbio y un de todo, en el camino experimenté que Dios me amaba tal como soy. En el notar ese amor todo cambió.

    Debo decir para su gloria que “comprendí” lo que mi Padre había hecho yéndose con otra mujer, y que a cualquiera, incluso a mí me puede pasar algún día. Y comprendí como estaba mi Padre y Dios me regaló eso.

    Al igual que me regaló su espíritu para no juzgarlo, ví que él era un engañado por el diablo igual que yo lo he sido muchas veces, entendí que alo mejor mi padre no se había sentido amado por nadie, no tenía a Cristo.

    Entendí que mi padre estaba totalmente engañado por el mundo, por el maligno, incluso por la pornografía que nos asalta en TV, y eso le llevó a cometer un fallo, pecado, que cualquiera puede cometer, y lo comprendí, y no lo juzgué. Esto es un triunfo de Dios en mí, que no puedo ocultar, gracias a su espíritu.

    Yo mismo me asusté de ver como ese sufrimiento no me llevaba a la muerte."
    -----------------------------
    Nota: El término “muerte” en las comunidades no significa muerte física o suicidio. Cuando algo “te lleva a la muerte” estás diciendo que te lleva a la tristeza, a la desesperación, a no ver el amor de Dios por ningún sitio.
    -----------------------------
    ... sigo con lo que escribi... “me quedé alucinado. Estupefacto y de mi corazón salió un GRACIAS Señor por hacer esto conmigo. Si en ese momento Dios no me hubiera dado su gracia yo ahora mismo no hablaría con mi padre e incluso alo mejor hasta hubiese sido capaz de pegarle. Incluso si Dios no me pusiese su mano sería capaz de matarlo,. Y esto que hablo es cierto."
    "Aunque debo reconocer que a veces por mi pecado me separo de Dios, el demonio me vuelve a agarrar y conmigo hace lo que le da la gana. Hay días en que me dice “mira a tu padre lo que te ha hecho, júzgalo, mátalo, mira lo que le ha hecho a tu madre. Y te dice ¿qué dios existe?, lo que te ha hecho no es justo, revélate” y en esos momentos no veo a mi padre como víctima de sus circunstancias sino como un enemigo y hay momentos en que me entran ganas de matarlo pero Dios, debo decir que por ahora, me esta regalando su gracia."

    Hoy concretamente ¿ qué es lo que no aceptas de tu vida o te cuesta trabajo entender?

    Contesté: "Voy a contar quien soy yo cuando pierdo el amor de Dios y me separo de Él.
    No acepto a mi padre, no acepto mi historia, la separación de mi familia, juzgo a diestro y siniestro, juzgo a los homosexuales, a los drogadictos, me odio incluso mi mismo. No acepto mi sufrimiento sea el que sea. Y no soy capaz de amar a nadie, ni a los más cercanos."
    ---------------------------------------------------
    Nota: Una cosa fundamental en las Comunidades es pensar que al igual que Israel como pueblo tuvo una “Historia de Salvación” ( hechos históricos que van desde la salida de Egipto a la llegada a tierra prometida ) todo Neocatecumenal tiene su propia y personal “Historia de salvación”. Esta “Historia de Salvación” consiste en ver que todo lo que te pasa forma parte de ella, porque Dios utiliza tus circunstancias para amarte, te conviertas y alcances la salvación. Por eso en las convivencias mensuales se le pide a los hermanos que hablen de “como marcha tu Historia de Salvación” y se cuenta como se ha vivido ese mes, sin ahorrar detalles íntimos.
    --------------------------------------------------

    Enumera los ídolos del mundo ¿ Has sido esclavo de ellos antes del Camino? De cuales.
    "Dinero, sexo, pornografía, poder, seguridad material, adivinación, he sido esclavo de casi todos ellos."

    Durante el camino ¿has experimentado alguna victoria de Cristo sobre ellos? Di hechos concretos
    Hoy sinceramente ¿ de qué ídolos eres esclavo?
    "Durante el camino si he notado que Dios ha hecho victoria mía sobre algunos ídolos. Aunque estos días volveré a dudar de su amor y fuera otra vez esclavo de todos".

    "En esta situación de no tener su espíritu soy esclavo de la pornografía, del dinero, de la seguridad material, soy capaz de robar por tener más. Y en Madrid soy capaz, como he sido de comprar mucha pornografía, de proponerle a mi novia que nos acostemos... de todo. Me siento, en esos momentos, cegado".

    "Por tanto soy esclavo de todos y todos me podrán toda la vida, pero con Dios puedo ser libre, porque esa libertad yo la he vivido, pero nunca debo olvidar que TODOS LOS ÍDOLOS LOS TENDRÉ SIEMPRE, A LA VUELTA DE LA ESQUINA, PARA DARME CUENTA QUE NO PUEDO YO CON MINGUNO, QUE SÓLO PUEDE DIOS CON ELLOS."

    “ Recuerdo la frase yo no soy nada y del polvo nací pero tú me amas y moriste por mí.”
    -----------------------------------------------------
    Y estas fueron mis respuestas escritas en mi cuarto a tenor de las preguntas que nos mandaron a realizar. Estas contestaciones nacieron de la profundidad de mi alma, de mi mente en ese año.
    Puede observarse mi concepción del mundo y de mí mismo. Os podéis hacer una idea de cómo funcionaba mi mente ( y la de todos los de mi comunidad ) en esas fechas. Recomiendo mi escrito “Kiko Arguello y su nihilismo destructivo... El Camino Neocatecumenal, experiencias de un joven al salirse de él”.

    Sigo cronológicamente con lo que pasó más tarde en ese fin de semana.
    Era sábado y a la noche celebramos la Eucaristía, en ella se nos anunció el Kerigma, que Dios nos ama tal como somos y dio su vida por nosotros, al fin ese Dios amoroso volvía a esta convivencia. Una de cal y otra de arena. Al acabar la misa nos acostamos.

    Domingo ¿ de Marzo de 1995.

    Nos levantamos y rezamos Laudes, luego vinieron unas catequesis breves dentro de laúdes y después de comer pasamos la bolsa ( consiste en meter dinero cada uno lo que pueda en una bolsa opaca y así pagar entre todos el coste del alquiler del hotel o del salón) dos veces y nos mandaron por la encuesta que habíamos escrito en nuestros cuartos y que yo reproduje antes. Nos dijeron que iban a escrutar a uno de nosotros.

    Escrutar no es mas que un juicio delante de todos los de tu comunidad ( y a veces de otras que hacen el paso con la tuya). Sale a la luz tu vida pasada, presente y futura. Tienes que poner “delante de Cristo” tu intimidad más absoluta. Los catequistas te dirán lo que Dios quiere para ti.Yo reproduzco íntegramente mi escrutinio personal. Todos son escrutados sin excepción a partir de este momento, y se realiza en reuniones casi diarias hasta que acaben con todos.

    Se meten en una bolsa papeles con los nombres de cada uno y se van sacando al azar para ver a quien le toca que le escruten. Cuando a mi me tocó fue así:
    ¡¡¡¡ COMENZÓ MI ESCRUTINIO PERSONAL !!!!

    Me senté en una silla, los de mi comunidad estaban sentados en sus sillas en un círculo alrededor de mi junto con los catequistas, y allí sentado al lado de una cruz empezó mi escrutinio. Todo lo que pongo entre comillas es literal.-

    “¿Quieres hacer la encuesta?” me dijo el responsable Andrés.
    “si” contesté yo.

    "¿eres libre ante tu familiar?" (en el escrute estaba presente un familiar mio)
    “Si”

    Y así empezó mi escrutinio, dirigido y hecho por Andrés, el jefe de los catequistas. Y cuento como ocurrió todo y que me dijeron.

    Toda mi comunidad estaba en círculo sentada, veinte personas y yo estaba sentado en una silla especialmente colocada al lado de los catequistas, a la vista de todos.

    Me hicieron la primera pregunta de la encuesta y empecé a leer las hojas que había escrito. (antes reproducidas)

    Leí todas las preguntas y las contestaciones y todo estaba lleno de paradas por parte del catequista, donde me preguntaban cosas e investigaban en mi forma de ver los acontecimientos, y sobretodo de mis cosas íntimas...

    Cuando acabé los papeles empezó lo mejor. Andrés me empezó a decir en nombre de Dios que yo me creía perfecto y que no lo era, que era un tal y un cual, me puso delante de todo el mundo como de soberbio engreído.
    La cosa fue poniéndose tensa pues estaba rozando el insulto y estuve a punto de hablar y de pararle los pies.
    Siempre noté, de parte de este catequista, cierta animadversión hacia mí, y en este escrute se estaba ensañando conmigo.

    Sin embargo yo recordaba algo, que no sé donde lo escuché, que era el no contestarle y asumía todo con la cabeza. Así no entrar al trapo, no discutir y no darle al razón siendo un soberbio. Al saber Andrés que no caminaba en Madrid (caminar es asistir a las celebraciones semanales) me dijo que así no podía pasar de los segundos para adelante, y luego estuvo diciéndome cosas, poniéndome como alguien que va por la vida de superior.

    Y de repente le dijeron al responsable de mi comunidad, M.M., que hablara de mí delante de todos cosas y hechos buenos y malos, sin ocultar nada de mi, y M.M dijo que no caminaba en Madrid, luego dijo que asistía a las celebraciones en verano, que iba a las convivencias y a las eucaristías y que daba eco.

    Andrés quería que todos los hermanos le pusieran al día sobre mi conducta.

    ¡ Luego dijo que los demás hermanos debían hablar cosas de mí, de lo bueno y lo malo que tengo! Se dirigió a ellos, a mis hermanos de comunidad. ( Entre nosotros nos llamamos hermanos unos a los otros).

    Se me avisó que mientras ellos hablaban públicamente hechos buenos y malos que yo habia cometido tenía prohibido responder. Estaba prohibido contestar y hablar. Debían decir de mí hechos concretos buenos y malos y entonces ocurrió lo siguiente:
    M.M. ya había hablado y saltó L.V. y me dijo que cada vez que hablaba de mi vida en la comunidad me iba por los cerros de Úbeda ( en alusión que no hablaba explícitamente de mi vida intima, familiar y personal ). Dijo que “no me conocía” en referencia a la lectura de las Vírgenes necias que se quedan sin aceite y luego intentan entrar en la boda y el novio les dice “no os conozco”. Así también dejaba claro que yo nunca conté la totalidad de mis secretos personales ni mis problemas íntimos en la comunidad..

    Al momento saltó F.F. un amigo que creía íntimo de mi, diciendo lo mismo “ que no me conocía”, Luego saltó P.Q. diciendo que últimamente eso no era así, que yo si había hablado de mis problemas y de la separación de mis padres, entonces saltó E. diciendo que eso era mentira, que yo no contaba mis intimidades.

    Así es como iba mi escrutinio. Unos me ponían verde otros me defendían.

    Y ahora me expando un poco con respecto a esta última hermana E. que habló de mí... Empezó a decir que yo iba por la vida de un sabiondo creyéndome más que los demás y a veces me hacía tanto el superior que a ella le destrozaba la fe, la dejaba trastocada. (Repetía toda la canción escuchada del catequista anteriormente. El peloteo los de arriba es propio de este tipo de sectas.) Decía que yo iba de “entendido” y que era muy “zorro” porque no contaba nunca nada íntimo y siempre daba rodeos y encima a ella le sentaba como un tiro cada vez que yo le hablaba.

    A mí todo esto me estaba dejando helado en mi silla, esta mujer siempre hablaba conmigo y me pedía consejo y yo todo lo que le decía no era por hacerme el listillo, sino que le aconsejaba porque quería ayudarla y animarla en sus depresiones, y esto Dios lo sabe, días antes decía que yo la ayudaba mucho en la comunidad y que gracia a mí ella seguía en la comunidad y que yo la ayudaba mucho y la comprendía.

    Pero el catequista había cambiado el tercio y ella siguió por el mismo camino.

    Ella estaba diciendo todo lo contrario, todo lo de antes había sido una “farsa” y comprendí que no puedes fiarte de nadie, de nadie, dentro de las Comunidades. Aunque pongan buena caras y te den la razón y digan que piensan igual que tú, no puedes fiarte de nadie, al final te machacan si ven que los catequistas van por ese camino y utilizan tus errores íntimos para manipularte en los escrutinios

    Ella hablaba llamándome “zorro”, que “sabía mucho” y de repente Andrés la paró por fin, entonces se calló, se hizo el silencio. En definitiva, había salido todas mis intimidades y mi vida, incluso familiar, en ese escrutinios delante de todos.

    Habló M.M. diciendo que yo había tenido una crisis de fe grande y que al final tiré hacia delante y preparé los temas de las Palabras y que ese ejemplo a él le ayudó. Luego salió M.R. diciendo que yo era muy cariñoso con las personas mayores, y en especial con ella, y así acabó aquella primera parte de mi escrutinio.

    Luego el Andrés, que hacía los escrutinios, me preguntó por mis anteriores novias y yo dije que me habían dejado y luego me quise demostrar a mi mismo que valía enrollándome con alguna chica y quizás hice daño a alguna. Él me lo repitió, a voces, diciéndome que había sido un golfo, que había hecho mucho daño por ahí.

    Luego se empecinó en sacar, repetir, y decir bien fuerte todos mis defectos y incuso mirándome a la cara me decía “eres un mierda” luego me decía “ y eres un asesino” y “has hecho daño a la gente” y todo así en un tono severo y de acusación, casi a voces... yo pensaba “tierra trágame, y no contestes y no saltes que la lias más todavía”, poco a poco todo se fue acabando.

    Luego me preguntó sobre mi madre y si yo la había juzgado y le contesté que yo sólo me dediqué a decirle que Dios la amaba mucho. Me preguntó sobre si yo tenía un noviazgo puro y yo dije que sí. ( En referencia a si yo me había acostado con mi novia).

    Por último me dijo unas frases hechas que se repiten en todos los escrutinios y era que “Dios quería hacer una alianza conmigo” que cada vez que tuviera la tentación de la pornografía que soltara a un pobre todo el dinero que llevara encima.
    Que le pidiera perdón a las chicas con las que me había enrrollado, y que le explicara a mi novia mi vida pasada , que caminara en Madrid.

    Luego me preguntó que cuanto dinero había dado a los pobres en número exacto y todo lo apuntaba en su carpeta. Y me preguntó si el dinero que había dado a los pobres era para mi suficiente, yo le dije que No, que, con el espíritu Santo, debía estar poniendo en práctica los bienes (darle mis bienes a los pobres) durante toda mi vida y vender “todo”.

    Por ese tiempo yo había dado a los pobres sobre unas 80.000 pesetas. Unas 60.000 pts de golpe en un sobre cerrado a un pobre en una calle de Madrid y el resto de forma escalonada. El sistema del sobre blanco, sin huellas era el recomendado en los primeros escrutinios.

    Entonces ya se fue terminando el escrutinio y me dijo que pensara en un “signo” de renuncia a los ídolos con el que yo pudiera dar testimonio de que deseo que quiero pasar al catecumenado (fases posteriores al segundo escrutinios) por si la comunidad pasa los segundos escrutinios. Y se acabó mi escrutinio.

    Me senté ya junto a mis hermanos de comunidad y estaba helado, me reía porque estaba muy nervioso por todo lo ocurrido, no había llorado pero había tenido momentos en que la lengua y la garganta se me entrecortaban, los labios me temblaban, pero no lloré.

    Fuimos a comer todos, lo último que escuché de Andrés fue que diera gracias a Dios por ser tan pendón ya que eso me había hecho comprender el pecado de mi padre y de su amante.

    Después de comer nos fuimos a Madrid. Se lo conté a mi novia, y ya acostado y sin que me viera nadie lloré mucho por la tensión sufrida y por haber visto y vivido este acontecimiento delante de todos.
    Me sentía mal, con mi vida trastocada, mi mundo hundido. Había perdido interés por los estudios y la familia, esta experiencia tan radical absorbía toda mi mente. Pensaba que era incapaz de remontar mi vida si no hacía lo que me decían. Me sentía en manos de ellos.

    Lloré mucho y sentí amor por mi madre y por mi abuela, cuando ella murió yo no quise que nadie me viera llorar y luego por la noche lloré a solas. Ahora hice lo mismo.

    El lunes por la mañana, a lo más mínimo, venía a mi mente sucesos de mi escrutinio y lo ojos se me empañaban de lágrimas pero el llanto. Con los días todo fue pasando..ya lo veía yo más lejano, y, en el piso de Madrid empecé a darme cuenta que esto era una secta. Que me habían coaccionado, que se habían puesto de mediadores entre Dios y yo. Que se sentían en el derecho de interpretar lo que Dios quiere de mi. Me sentía obligado a obedecer y a anular mi conciencia.

    Y en ese momento pensé en escribir esto para que nunca se olvide lo que se hace dentro y en nombre de la Iglesia Católica. (año de este texto: 1995)

    Tengo previsto acudir a los escrutinios de los demás hermanos, decir de todos ellos que están llenos de dones y poner ejemplos, luego como no voy a pasar, quiero decirles que no quiero caminar en Madrid porque se me hace imposible, y superior a mis fuerzas este tema.

    En Madrid, Lunes ¿ Noviembre de 1995.

    Por último.

    El escrutinio fue con mucha presión sicológica, y hasta me preguntaron ¿aceptas el no pasar? Y yo respondí que sí.
    En todo el escrutinio estuve pensando, no respondas ni te intentes defender, aguanta todo, trágate todo y aguántate. Asume todo.
    Aunque no tengo pensado pasar creo que un buen signo de renuncia pueden ser las revistas porno.

    Creo que los segundos se apoyan en el MIEDO y en la ignorancia. “el ser humano tiene MIEDO”, esa es su debilidad y por donde se puede manejar., como leí un día en un libro de las sectas.

    ----------------------------Y AQUÍ ACABARON MIS SEGUNDOS ESCRUTINIOS-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Fdo. Pedro de Madrid.

    Por fortuna no pasé los escrutinios y abandoné definitivamente las Comunidades, gracias a Dios. La verdad nos hará libres.

    RispondiElimina
  15. ho 'passato' il messaggio di Pedro, anche se sarò costretto a cancellarlo perché è troppo lungo; ma non avevo un altro mezzo per fargli conoscere di averlo ricevuto, dato che per le mail che arrivano per la moderazione non c'è possibilità di replica...

    In ogni caso lo lascio finchè non potrò metterlo a disposizione attraverso un link, sperando che qualcuno, forse Gherardo o altri, sia disponibibile per la traduzione

    RispondiElimina
  16. La verdad nos hará libres.

    La Verità ci renderà liberi.

    Pedro,
    Il Signore sia lodato,
    perchè ti ha liberato!
    (e mi ha liberata!)

    Ringraziamo il Signore in eterno!

    RispondiElimina
  17. Caro Mic

    Leggo con mille sentimenti di partecipazione, (sui quali prevale lo sdegno: in attesa di una esatta traduzione mi è già chiaro il 90% del testo, come credo anche a voi…) la sanguinosa testimonianza di Pedro,
    dopo quella di Aldo, e dopo quella dell’anonimo testimone (post venerdì, agosto 08, 2008
    “Conferma …”, che mi ha lasciata ammutolita, come ennesimo grido di denuncia, ma compostissimo, del dolore vissuto e lucidamente narrato con estrema precisione razionale, (quasi con puntigliosa volontà di autoanalisi, riconoscimento e RITROVAMENTO PROVVIDENZIALE DELLA PROPRIA RAGIONE, che sembrava rubata e seppellita per sempre, come se la persona ormai LIBERA dicesse: “Eccomi, sono tornato a riveder le stelle, sono salvo, ho gli occhi aperti,...sono di nuovo Io, il brutto sogno è finito! IO che liberamente analizzo e ragiono su ciò che è capitato all’anima quando era imprigionata…” e anche a lui dico, come a Pedro: Il Signore ti ha liberato, lodalo e ringrazialo in eterno!);
    sentivo lì l’invocazione silenziosa di Giobbe, un dignitoso grido di denuncia del
    mysterium iniquitatis in pieno svolgimento: l’obbediente vero che viene bandito, perseguitato e rimproverato, il vero disobbediente che viene approvato e lodato, il Male che trionfa dappertutto assumendo il nome e la veste luccicante e pubblicamente riverita del Bene, il vero Bene zittito,
    minacciato, messo in castigo! (sì, amici, sembra di raccontare un incubo, ma è una realtà che viviamo, finchè a Dio “piacerà”, nel senso in cui sembrava che il Padre Celeste avesse abbandonato il Suo Unico Figlio nell’obbrobriosa Morte di Croce, la più mostruosa contraddizione della Verità, perché il Signore della Vita non può morire, eppure si è consegnato alla morte in obbedienza al Padre: pensavo che forse anche così il Corpo Mistico continua a “completare quello che manca alla Passione di Cristo”…
    ma sicuramente tu, Mic, saprai precisare e completare, come fai sempre in modo egregio, questa mia confusa e sgomenta riflessione…)

    Leggendo però il racconto di Pedro, e visitando anche il suo sito, che sta facendo un’opera altamente meritoria, di smascheramento delle menzogne del CNC, simile a quella del tuo, mi convinco ancor più della benedizione che Dio riserverà a queste “formichine”, la cui voce, piccola ma instancabile, è PROVVIDENZIALE,
    (e vorrei fare una lode monumentale a Tripudio per il suo blog, dove a fronte alta davanti ai falsari proclama la Verità, squadernando tutte le loro menzogne con parole chiare e potenti, da vero apologeta!) e che si sta realizzando, lentamente ma sicuramente, con i tempi di Dio,
    quell’auspicio che ti rivolsi qui tempo fa:
    Preghiamo e speriamo che, se all’inizio di questa piaga che stiamo denunciando ci fu una maledetta rete di menzogne manovrata da Kiko, (fattosi servo del padre della Menzogna, primordiale Avversario dell’umanità) che ha intrappolato migliaia di anime in cerca della Vera Luce e della Vera Fede, sarà la Rete del web (versatile strumento di bene o di male, secondo le intenzioni degli utenti), usata da voi e da tanti cristiani di buona volontà ad indicare agli sbandati e dispersi
    (Opere di Misericordia spirituale 1,2,3,4: soprattutto consigliare i dubbiosi, in modo più che mai urgente in questa tragedia, dove gli erranti, plagiati, privati dell’uso libero della RETTA RAGIONE sono sicuri di stare nel vero…) la via d’uscita dalla prigione del CNC, e sarà benedetta da Dio laddove viene usata per difendere la Verità calpestata, denunciando gli errori con cui i falsi profeti catturano quelle anime, avvincendole con mostruosi inganni e soprusi morali e psicologici,
    (nell'indifferenza o connivenza di chi avrebbe il dovere di vigilare, correggere le storture e proteggere i deboli),
    in un delirio di onnipotenza che sembra non aver fine né ancora toccato il fondo, nè temere castighi…

    PS: Ci fu un Profeta che predisse un’epoca in cui il male avrebbe preso il posto del Bene?

    RispondiElimina
  18. Cara Sofia,
    ti ringrazio a nome di tutti per la tua lucida, chiara, consapevole e sofferta sintesi di quello che stiamo vivendo nella e con la Chiesa.

    In attesa di riprenderne più tardi alcuni punti significativi per svilupparne le implicazioni, sento di doverla collegare ad una pagina segnalata da Emma, tratta da Petrus del 18 scorso, che riguarda la protestantizzazione della Chiesa, ormai nemmeno più tanto sommersa...

    Questo non fa altro che confermarci nel desiderio e nell'impegno, con l'aiuto del Signore, di custodire e diffondere le verità di Fede che abbiamo ricevuto.

    Ti prego di non pensare a questo come al "mio", ma al "nostro blog", perché esso è nato dalla comune volontà impegno ed esperienza di alcuni di noi ed è continuamente alimentato dalle testimonianze e dalle riflessioni di noi tutti

    e di questo continuo a ringraziare il Signore perché, anche grazie a questo percorso, la nostra Fede si alimenta, si sostiene e si approfondisce sempre di più!

    RispondiElimina
  19. Per una lettura più agevole, grazie ad una opportuna formattazione, del documento sulla 'protestantizzazione' pubblicato da Petrus, leggere o scaricare da qui

    RispondiElimina
  20. quella che noi davamo come attendibile ipotesi e i "Tradizionalisti" come certezza, è sostanzialmente una realtà attestata anche da altri, Mic

    Benritrovati!

    RispondiElimina
  21. @ Mic

    Le parole non bastano più:
    l'articolo di Matteo Orlando l'ho letto, (e lo rileggerò con più attenzione altre volte, e ne parlerò a tutti, come potrò...), trattenendo il fiato per lo sconcerto. Non credevo che la china denunciata da qualche tempo fosse ormai percorsa così a precipizio, anche perchè da vari anni lo leggevo di sfuggita, solo sfogliando qualche pagina di attualità e rubriche, con crescente dissenso da tante opinioni e posizioni (dopo oltre 40 anni che si leggeva nella mia famiglia e tra i parenti), che oggi approda a un vero disgusto: la situazione, con le posizioni dottrinali così sfrontatamente esposte, perfettamente descritta dall'articolista è a dir poco allucinante.

    Una sola goccia, nel mare di fango riportato da quel dizionario,
    vale quanto tutto il restante
    OBBROBRIO, goccia enorme quanto uno sputo infernale lanciato sul Salvatore e la sua SS.ma Madre, mi ha colpito come una freccia satura di veleno
    (e chissà quante anime deboli potrà di colpo avvelenare!):

    "...l’autore sostiene che Gesù non fu concepito ma creato (!!!): «Gesù - scrive - era un essere umano nuovo, creato dallo Spirito di Dio nel grembo di Maria, il che significa che non aveva ereditato il peccato di Adamo ed Eva come tutti gli altri». Con questa falsità biblica (creazione, non concepimento) il grande esegeta può negare l’Immacolata concezione di Maria; Il Magnificat!..."

    Un insulto blasfemo contro Maria SS.ma, che viene divulgato purtroppo in questi giorni in cui abbiamo appena ricordato e venerato la Vergine Immacolata Assunta
    e Regina in Cielo degli Angeli
    e dei Santi!
    Divulgato dal giornale che per eccellenza doveva educare
    e confermare nella Fede le famiglie Cattoliche!
    Chi poteva immaginare che 5 secoli dopo lo scempio di Lutero avrebbe
    visto in questo 3. millennio una simile recrudescenza?
    Neanche Lutero stesso, penso...

    RispondiElimina
  22. Chiedo scusa per alcune sviste
    nella concitata scrittura del post precedente:

    - da vari anni leggevo il settimanale FC di sfuggita,...
    - dopo oltre 40 anni che si legge...
    - Chi poteva immaginare che dopo 5 secoli...

    RispondiElimina
  23. Cara Sofia,
    grazie della tua risonanza.

    Ho pensato di mettere nel documento un link al testo, che possiamo ritenervi collegato scritto da Socci nel maggio scorso: "Da Martin Lutero a 'Martini Lutero'", una conferma ancora ulteriore dell'entità del fenomeno

    RispondiElimina
  24. Leggere attentamente:
    Di più, non pongono già la scure ai rami od ai germogli; ma alla radice medesima, cioè alla fede ed alle fibre di lei più profonde.”(San Pio X, Pascendi n° 1).

    La radice di tutto è il modernismo - che porta ad una fede soggettiva staccata dalla Rivelazione - nato dall'idealismo kantiano e seguenti...

    Non a caso la Pascendi Dominici Gregis (di cui è passato quasi sotto silenzio il centenario caduto lo scorso anno) condanna il modernismo in tutte le sue estrinsecazioni... molte delle quali hanno intriso il Vaticano II e soprattutto molte sue applicazioni, che continuano ad avvelenare la Chiesa

    Alla fine Dio, i Dogmi, la Fede sono generati da noi stessi e dai nostri bisogni psicologici con accenti esistenzialisti e sul sentimento... l'intelletto e volontà non sono più operanti 'mossi' da Qualcuno più intimo a noi di noi stessi (come dice S. Agostino) ma nello stesso tempo Altro da noi che ci preesiste e ci precede e ci costituisce...

    E allora l'Incarnazione, il Sacrificio espiatorio, la stessa Risurrezione, quindi la Persona stessa del Signore, diventano realtà simboliche create dal soggetto, vere in virtù dell'esperienza soggettiva e di conseguenza perdono tutta la loro valenza concreta reale fattiva, Vivente e quindi davvero vivificante!!!

    Gli psicologismi di un certo Kiko e l'assenza totale di riferimenti alla Rivelazione Apostolica, cui si sostituisce la sua nuova rivelazione giudeo-luterano-gnostica nonché il senso del peccato di una certa Carmen sono una virgola al confronto; ma questo spiega perfettamente perché non vengono condannati!

    RispondiElimina
  25. Bentornato a Vittorio!

    Purtroppo la realtà si va delineando sempre più chiaramente; ma questo non ci deve scoraggiare... prendiamo atto e proseguiamo, ben fondati sul Signore, i suoi Apostoli e il Magistero di sempre...

    RispondiElimina
  26. mic ha detto...
    Per una lettura più agevole, grazie ad una opportuna formattazione, del documento sulla 'protestantizzazione' pubblicato da Petrus, leggere o scaricare da qui
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/protestantizzazione.htm

    ****************

    Grazie Mic......lo crivo qui perchè ritengo corretto far presente che ne ho presa visione.....e muchas gracias a Pedro....
    ^___^

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.