venerdì 8 agosto 2008

Conferma dell'attualità di tanti interrogativi

Amici miei,
penso utile condividere il contenuto di questa testimonianza, anche a fronte di quello che testifica sia nei confronti degli statuti, che per lo stato d'animo che condividiamo, di uno che per obbedire a Papa con l'approvazione si trova nell'incresciosa 'posizione' - solo giuridica ovviamente - di disobbediente... ed inoltre per il caso umano che rappresenta, purtroppo non isolato...

""Spett.le redazione Internetica,
è da tempo, ormai, che frequento la Vs. rubrica dedicata agli scempi del Cammino Neocatecumenale. Anch'io ne ho fatto parte, nella parrocchia di... In occasione del "primo giro" di scrutinii del cd. "secondo passaggio", me ne sono andato indignato ma la decisione andava maturando da tempo. Leggendo quanto da Voi pubblicato, mi sono meravigliato di come tutto corrispondesse a ciò che ho sperimentato io, comprese tecniche di subornazione psicologica (lessicale, pittorica, canora, ambientale, alimentare etc.), il culto della personalità dei capi, la simonia, la premialità economico-occupazionale nei confronti dei più zelanti (posti di lavoro elargiti da dirigenti dell'.... S.p.A. che, a ...., sono catechisti "storici"). Sono dottorando in filosofia, per questo non mi è stato nemmeno difficile, in virtù dei miei studi, individuare le eresie giudeizzanti e protestantiche della dottrina kikiana, e tutto coincide, alla perfezione, con le Vs. analisi. E' inutile elencare, in questa mia, gli errori e gli abusi da me riscontrati, giacché sono i medesimi da Voi stessi rilevati.
Me ne sono andato, soprattutto, per la disobbedienza che i catechisti - autoproclamatisi vettori dello Spirito Santo e immagine della Chiesa (sic!)- mostravano nei confronti delle disposizioni papali in materia liturgica. Tutto il "mondo neocatecumenale" della mia zona mi ha isolato, ritenendomi un rinnegato, un apostata, un superbo senza Dio. Per me non è un problema, salvo "subire" la recente beffa da parte del Card. Rylko e del Consiglio da lui presieduto: io me ne sono andato per obbedienza alla Chiesa, ora è la Chiesa che ha concesso ai neocatecumenali di pormi nel novero dei disobbedienti, data l'approvazione statutaria (e, di fatto, liturgica). Eppure, noto che non riescono a obbedire nemmeno a questa normativa "di favore". Non notate anche Voi che lo Statuto concede la possibilità di procedere alle risonanze soltanto durante la cd. "celebrazione settimanale della Parola", ma non durante la S. MESSA? (cfr. artt. 11 e 13). Ma credo che ciò poco importi al clero neocatecumenale il quale, benché consacrato da Santa Madre Chiesa, sinora non si è fatto scrupolo di disobbedire bellamente alle Sue direttive, conformandosi al loro unico, vero Pontefice: l'eresiarca, il Sig. Kiko Arguello.
Sono contristato e disorientato dalle contraddittorie politiche delle congregazioni pontificie e, oso dire, anche dalle indecisioni e dai silenzi di Sua Santità (cfr., per esempio, l'omelia del Corpus Domini, con la fattiva condotta commissiva e omissiva nei confronti delle astuzie e delle prepotenze di Kiko). Cosa inaudita, per me, che il Pontefice sia stato di fatto costretto, dal Sig. Kiko a "rimangiarsi" le disposizioni DEFINITIVE E PERENTORIE contenute nella cd. "Lettera del Card. Arinze", da Sua Santità espressamente richiamate in occasioni pubbliche. Che senso ha, ora, inserirle in nota allo Statuto, vista l'evidente inconciliabilità dei rispettivi contenuti. Mi addolora dirlo, ma mi sembra tutta un presa in giro. Ormai, non v'è logica (nè giuridica, né teologica) che tenga, perché gli "eletti" sono stati riconosciuti tali, e la sollecita obbedienza alla Chiesa di Cristo si è trasformata nel delirio di un visionario conservatore. Non so chi si debba ringraziare per tutto ciò. Ma so di certo che la mia vita sta subendo dei contraccolpi. Infatti, i genitori della mia fidanzata neocatecumenale (anch'essi "catechisti storici"), forti di questa vittoria, hanno espressamente comunicato alla figlia la loro contrarietà al nostro matrimonio. Nel caso avvenisse, hanno preannunciato nei miei confronti, discriminazioni ben più pesanti di quelle sinora consumatesi. Io non posso che registrare questo spirito di carità e di amore cristiano da parte di chi si proclama, letteralmente, "voce dello Spirito Santo"(!!!). Ancora una volta mi trovo a un bivio, e non per chissà quale colpa. Sempre che non sia una colpa voler obbedire alla Chiesa di Cristo e non professare eresie. Mi viene detto che il matrimonio si fonda su Cristo, tuttavia, se non riprendo la "tessera" di neocatecumenale, il matrimonio stesso vacillerà. Mi chiedo: se Cristo è uno, e uno è il Suo insegnamento, come può darsi incompatibilità. Forse, seguendo la logica, v'è incompatibilità fra Cammino e Cristo? Ovviamente, non ricevo risposta a questo genere di legittime obiezioni, perché "bisogna seguire il cuore, non la ragione, insidiata dai ragionamenti di Satana" (sic!).
Ascoltando Padre Livio, il famoso redattore di Radio Maria, ho assistito a un curioso parallelo tra le ingiuste calunnie subite dai devoti di Medjugorje e le accuse rivolte al Cammino e a Kiko. Mi sono permesso di scrivere un'e-mail a Padre Livio, dicendogli di come, nella mia ex comunità, in occasione del secondo scrutinio, alcune persone sono state allontanate proprio per le loro pratiche devozionali e i loro pellegrinaggi "pagani" a Medjugorje. Altre sono state "bocciate" perché, nonostante frequentassero con impeccabile assiduità il Cammino, svolgevano attività "diurne" parallele, come il "Progetto Gemma", iniziativa anti-abortista ospitata dalle pastorali parrocchiali. Il Cammino, infatti, deve essere totalmente pervasivo, "impegnando ogni attimo della vita". P. Livio si è degnato di rispondermi, ma così: "Caro, eppure so per certo che 'alti esponenti' del Cammino sono estimatori di Radio Maria". Punto. Da parte mia, sono lieto del successo riscosso dalle trasmissioni di P. Livio, ma basta il compiacimento personale per giustificare tutto ciò. E' zelo per la Chiesa questo, oppure cura esclusiva del proprio "orticello"? Oppure i denari di Kiko sono arrivati anche sull'etere radiofonica? Kiko e i suoi colonnelli hanno dimostrato di saper dire tutto e il contrario di tutto, per ingraziarsi sacerdoti (non da loro consacrati) e vescovi, per poi, nella prassi dell'"arcano", comportarsi secondo arbitrio. Quale meschina decadenza anima tutto ciò?

Mi si perdoni la prolissità dello "sfogo". Utilizzatelo come credete per il sito o per il forum. Vi chiedo soltanto - semmai ve ne fosse bisogno - di continuare nella Vs. lotta per la Verità.
Spero di poter collaborarvi con altri scritti sulla preoccupante situazione psicologica di alcuni dei miei ex "fratelli" di comunità. Concludo indicando, in allegato, una lettera di testimonianza che tempo fa spedii all'attenzione di Sua Santità, e per conoscenza, al Card. Arinze, al Card. Rylko, al Card. Levada e a Mons. Amato. Destinatela all'uso che più riterrete opportuno, con la sola preghiera di omettere il mio cognome.

Pace e bene.
Firma""

30 commenti:

  1. Dio ci aiuti...

    Leggo questo fratello e vedo che le intimidazioni che ho ascoltato sono le STESSE...

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  2. La testimonianza di apertura rinnova in me tutto lo stupore e l'indignazione che ho provato quando anche io ho lasciato il cammino neocatecumenale.

    Preghiamo per questo fratello.

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  3. prego anche io questo fratello.

    volevo poi salutare tutti, visto che sto per partire per le vacanze.

    Il Signore vi assista tutti in questo tempo, catecumeni e anticatecumeni, e ci doni la sua Pace.

    pregate per me
    emanuele

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  4. Ho aspettato prima di scrivere perchè grande è la mia indignazione .
    La testimonianza di Aldo, nei giorni scorsi, oggi quella di questo giovane che ci confida la sua esperienza e sofferenza.

    Questo giovane è uscito dal cammino, anche per obbedire alla Chiesa e al Papa e vede che sono i disobbedienti che sono premiati, immagino la sua incomprensione e la sua amarezza.

    Non sarà certo di conforto per lui, ma vorrei dirgli che le sue domande, le sue incomprensioni sono quelle di tanti, le mie in particolare e purtroppo alle nostre domande non avremo risposta.

    Che ciò non ci impedisca di continuare a testimoniare, porre domande, intervenire, dare voce a chi sembra non averne oggi nella nostra Chiesa cattolica.

    Tutta la mia simpatia e solidarietà al nostro fratello.

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  5. Ho aspettato prima di scrivere perchè grande è la mia indignazione

    Cara Emma,
    in questo momento non ho neppure la capacità di indignarmi perché troppe volte sono arrivato al punto di starci molto male... sono cose che toccano in profondità: la sofferenza delle persone, l'inganno abissale, il dramma che sta vivendo la Chiesa...

    Ma ora, dopo aver elaborato una incrollabile fiducia nel Signore, vado avanti giorno per giorno senza neppure più chiedermi i perché di tutto questo, ma intensificando la preghiera e il desiderio di bene per la Chiesa Una, Santa, quella che in questo momento è piuttosto in esilio e mimetizzata e nascosta; ma sappiamo che c'è, è custodita nel cuore del Suo Signore e lì nessun dubbio, nessuna sfiducia può raggiungerla...
    Ci sono delle cose che davvero è difficile digerire e altre difficili da comprendere, ma non possiamo avere il controllo della realtà e la spiegazione di tutto... perciò navighiamo al buio, ma con una bussola che non può né tradirci né farci perdere la rotta. Il Signore, la Sua Madre e la Comunione dei Santi, quelli in cielo e quelli sulla terra ci accompagnano e ci sostengono, fin dove... vedremo

    Ma dobbiamo continuare a 'custodire' quello che abbiamo ricevuto

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  6. Grazie Mic per le tue parole che mi sono di grande conforto, come spero lo saranno per chi ci legge.

    Sì la bussola, la Luce che brilla, come scrivevo ieri, c`è, ci illumina e illumina il nostro cammino, ma in certi momenti, questa luce è come"ricoperta" da un velo, che è allo stesso tempo un frastuono, che rischia di distogliere la mia attenzione dall`essenziale, di farmi perdere contatto con l`essenza, di farmi perdere fiducia, ci sono così tanti perchè senza risposta, e lo resteranno, che se mi fermo ad aspettare, sto solo male, e mi allontano dalla sorgente.

    Mic tu scrivi che vai avanti giorno per giorno pregando, le tue parole vanno diritte al mio cuore.
    Io non so perchè questo sta succedendo nella e alla nostra Chiesa, ma di una cosa sono sicura e cioè che starei ancora peggio se permettessi ai miei dubbi di allontanarmi dalla Chiesa.

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  7. Il Signore vi assista tutti in questo tempo, catecumeni e anticatecumeni, e ci doni la sua Pace

    Buone vacanze, Emanhuele!

    Guarda che qui non ci sono antineocatenumeni, ma persone che criticano gli insegnamenti e le prassi del cammino di cui molti dei cosiddettti catecumeni sono vittime, per lo più...

    Le preghiere sono assicurate!

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  8. Quante testimonianze, così simili, così struggenti, così drammaticche sia sotto l'aspetto spirituale che sotto quello umano...

    ma sono voci inascoltate, non hanno voce, almeno fino ad ora...

    ma c'è Chi ascolta e volge lo sguardo

    mi viene in mente quanto il Signore dice a Mosè degli ebrei schiavi in Egitto Raò raìti "guardando ho visto", "ho udito il vostro grido"... e "sono venuto"... e quindi guarda, ascolta.. e poi interviene, Lui sa come e quando...

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  9. Testimonianze come quella appena letta possono contribuire a togliere quel po' di fiducia residua nelle Gerarchie sorde e cieche e mute, tranne nei confronti dei movimenti per i quali si è coniata persino l'espressione di nuova Pentecoste, dimenticando che la Rivelazione si è conclusa con l'Apocalisse.

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  10. Dice il Papa ad uno dei sacerdoti di Bressanone (e lo dice anche a noi) che gli chiede:

    Come portare i doni dello Spirito nella Chiesa di oggi?, chiede un seminarista che ha vissuto la Gmg.

    “Direi semplicemente: nessuno può dare quello che non possiede personalmente”, risponde il papa, e per ricevere il “soffio dello Spirito” occorre essere in continuo contatto con Dio, lasciare che la giornata sia strutturata come “ un giorno in cui Dio ha sempre accesso a noi: “Se faremo questo, se non saremo troppo pigri, indisciplinati o indolenti, allora ci accadrà qualcosa, allora la giornata prenderà una forma e allora la nostra stessa vita prenderà una forma in essa e questa luce emanerà da noi senza che dobbiamo stare a pensarci troppo o che dobbiamo adottare un modo d’agire – per così dire – "propagandistico": viene da sé, perché rispecchia il nostro animo.

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  11. Le gerarchie ecclesiastiche sono mute, e sono muti pure i giornalisti, i media.
    Il Cn è riuscito ad infiltrare tutti i sistemi di comando, anche quelli della comunicazione e informazione religiosa.
    Il giovane nella sua testimonianza parla di Radio Maria e della sorprendente reazione di Padre Livio, ma dove il Cn dovrebbe introdursi se non in uno dei media cattolici più ascoltati, se non il più ascoltato?
    Sappiamo già della presenza del Cn nella Radio Vaticana, ci ricordiamo gli articoli e interviste entusiasti dopo la consegna dello Statuto.
    Il Cn è ricco, la sua generosità è ben mirata .

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  12. Ho letto la lettera che questo fratello ha scritto al Sommo Pontefice,ma ho i miei dubbi che il Papa l'ab bia potuta leggere,come le mille altre dello stesso tenore che da anni ormai giungono, o dovrebbero giungere, sulla sua crivania.

    Non si trascuri di cointeressare la CEI di questo gravissimo problema, la CEI dei grandi teoremi, dei comunicatio stampa, delle interviste e degli articoli sui giornali, la CEI dell'ottopermille, delle imprese socio-antropologiche incessanti.

    La CEI che non si cura minimamente purtroppo del "benessere dottrinale " dei piccoli e dei semplici,che disconosce i veri e reali problemi ecclesiali delle parrocchie, che ha ormai abdicato al suo ruolo per diventare vetrina di farisaismo e nulla più.

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  13. Caro Francesco, probabilmente una intera conferenza episcopale CEI compresa ha meno potere di un Rylko o di un Kiko. Giappone docet

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  14. E allora le conferenze episcopali che ci stanno a fare?
    Sono superate dai tempi e dagli eventi.

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  15. Che le conferenze episcopali europee non abbiano più ragione di esistere,in quanto desautorate moralmente e forse anche giuridicamente, lo ha dimostrato Mons. Bertone,il quale nel maggio scorso, a nome del Papa, ha salutato formalmente e con grande giubilo la riunione del 156 vescovi alla Domus Galileaeae, dove, convocati da Kiko Arguello, hanno discusso e approvato unanimemente un comunicato con cui affermano che la "rievangelizzazione" dell'Europa va affidata ai neocatecumenali, massimi esperti in tema.

    Prendiamo atto di queste cose di cui i vaticanisti e i giornalisti in genere non parlano.

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  16. È incredibile le cose che sono fattea nome del Papa , un Pontificio Consiglio per i laici consegna persino uno Statuto ad un movimento laico, nel quale figura un rito creato da un laico per le sue comunità laiche, un`anomalia che non dovrebbe sfuggire nemmeno ad un occhio inesperto, eppure il tutto è fatto a nome del Papa e con la sua approvazione.
    Non deve poi essere una manovra così difficile da eseguire, si sa che il Papa non smentirà di certo i suoi collaboratori , e così la Barca di Pietro si trova sempre più sballottata in acque agitate.

    E sempre più ripenso alle parole pronunciate nel 2005 dal cardinale Ratzinger alla nona Stazione della Via Crucis .

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  17. @ Emma


    Non meraviglia tanto che la "sporcizia" di cui parla il Papa si incunei subdolamente strisciando all'interno della Chiesa.

    Sorprende invece che coloro i quali dovrebbero essere i defensores fidei,i baluardi contro ogni deviazione dottrinale, i vescovi, tessando invece le lodi di tali realtà.

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  18. Monsignor Rylko ci deve ancora spiegare (e come cattolici ne abbiamo il diritto) come si fa a coniugare il rito neocatecumenale( passato attraverso indulti di ogni genere) con la prospettiva(prevista dallo statuto) che la celebreazione neocatecumenale del sabato sia equiparata alla messa vespertina parrocchiale aperta a tutti.

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  19. Sono d`accordo con lei Francesco, è forse l`aspetto più scioccante, o in ogni caso uno dei più scioccanti, questo sostegno che tanti vescovi hanno manifestato al Cn durante i 40 anni che hanno preceduto lo Statuto, indifferenti alle storture teologiche, liturgiche e ai metodi sui quali abbiamo ancora avuto qui una testimonianza.
    Anzi autorizzano la costruzione di chiese, di Seminari e vanno in Galilea .
    Tutto questo percorso è un susseguirsi di anomalie, la consegna di uno Statuto monco ne è l`apice.
    Lo dico, con amarezza, la mia fiducia nei pastori della nostra Chiesa vacilla.

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  20. Questa testimoninianza che quoto in maniera anonima da Youtube(se volete cercatevela insieme ad altre più o meno uguali) ci dà ulteriori conferme sulla vera identità del CN:

    "Lì'inizatore del cammino è stato ispirato dalla Madonna, mettersi contro il cammino è mettersi contro Dio. Tramite esso si impara a conoscrsi veramente e SO CHE NON è FACILE ACCETTARLO PERCIò SI FUGGE. I catechisti sono immagine della chiesa quindi di Dio. Il cammino ha portato molte grazie nella mia vita, spero possa farsi presente anke nella vostra, ve lo auguro. La Pace"

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  21. è esattamente il tipo di testimonianza che sarebbe stato postato se non ci fosse la moderazione ;)

    comunque abbiamo già replicato e confutato migliaia di volte... a parte che è una idiozia che si smonta da sola

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  22. Caro Mic
    invece quel tipo di testimonianza
    postato da Felice
    e' rivolto piu' ai membri stessi
    del CN che all'esterno.
    Fa parte del "massaggio"
    psicologico volto a convincere
    di stare nel posto giusto
    anche se c'e' una vocina
    che dice di andar via...

    Qui ormai, specie ultimamente, avendo gia' piu' volte smontato
    la manipolazione che conduce
    a tali testimonianze
    trovavamo interventi piu' misurati
    volti invece a supportare semplicemente
    la totale normalita' del CN
    come percorso approvato dalla Chiesa
    e in pieno adempimento dei dettami del Pontefice e della dottrina cattolica.

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  23. la totale normalita' del CN
    come percorso approvato dalla Chiesa
    e in pieno adempimento dei dettami del Pontefice e della dottrina cattolica.


    Sì, infatti ultimamente insistevano proprio in questi tentativi - bypassando totalmente e rifiutandosi persino di discuterne - le evidenti e provate difformità tra gli insegnamenti cattolici e quelli del cammino che, in sostanza, diciamolo chiaramente, ne fanno due fedi diverse...

    Mi dai l'opportunità per esprimere la seguente convinzione, che è di Don Curzio Nitoglia, ma che io condivido dall'interno della Chiesa e a cui ero già arrivato da qualche tempo:

    “Nel tempo della desolazione non si deve mai fare alcun mutamento, ma rimanere fermi e costanti nei propositi e nella determinazione in cui si stava nel tempo precedente a quella desolazione […]. Perché, come nella consolazione ordinariamente ci guida e ci consiglia più lo spirito buono, così nella desolazione è lo spirito cattivo”. Cfr. anche “Ignazio di Loyola Es. Spir.”, n.° 320, 321 e 322.

    Analogamente, nella crisi attuale, si deve continuare a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto senza avventurarsi (pubblicamente e pretendendo la certezza assoluta) in “novità” azzardate che potrebbero essere pericolose, come se non fossero calate le tenebre."

    Sostanzialmente, riguardo al nostro impegno attuale, se non possiamo correre il rischio di dar scandalo 'ai piccoli', non possiamo tuttavia tacere gli insegnamenti della Chiesa di sempre, che sono in pochi ormai - e andando avanti saranno sempre meno - a conoscere e quindi ad amare e quindi a vivere


    Del resto non dobbiamo far altro che mettere in luce i gesti e le parole cel nostro Papa, in piena comunione con lui

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  24. mi sto appassionando molto alle fantasie del Dott. Arguello su YouTube, guardate questo video:

    http://it.youtube.com/watch?v=8GFylK8_8gw&feature=related

    Secondo l'illustre architetto di Madrid tutti i giovani che passano la notte in spiaggia fumano e si ubriacano. Strano, io ho passato la notte scorsa in spiaggia e in mezzo ad alcuni che si stavano facendo a "pezzi", molti erano tranquilli e lucidi.

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  25. Mi rendo conto di aver confutato ripetutamente queste cose, ma penso invece di dover ribadire:

    L'inziatore del cammino è stato ispirato dalla Madonna, mettersi contro il cammino è mettersi contro Dio,

    1. che l'iniziatore del cammino è ispirato dalla Madonna lo ha detto lui e nessuno ha mai fatto in modo da provarlo (mentre la Chiesa nei casi di "rivelazioni private" indaga sempre a fondo). Invece nei confronti del cammino e del suo iniziatore la gerarchia ha sempre accettato tutto a scatola chiusa (a partire da una certa "Nota laudatoria" risalente al 1972 di Annibale Bugnini (!?) noto massone, che forse è il vero passpartout di tutta la vicenda).

    2. mettersi contro il Cammino sarebbe mettersi contro Dio, se il Cammino fosse Dio o risultasse che è direttamente ispirato da Dio. In realtà lo si vuol far credere, ma i contenuti, discordanti con la Rivelazione Apostolica, fanno sorgere dubbi e interrogativi in quantità..

    Tramite esso si impara a conoscrsi veramente e SO CHE NON è FACILE ACCETTARLO PERCIò SI FUGGE.

    1. Tramite il Cammino si impara a conoscersi sì, ma come inesorabilmente peccatori e si acquisisce una antropologia luteranamente pessimista che non trova spazio per la Grazia Santificante che non viene mai chiamata in causa. Inoltre si sviluppa una identità di gruppo che esclude la responsabilità personale, anche perché non sviluppa il rapporto personale con Dio, che viene sempre mediato dal Cammino

    2, Non tutti quelli che "fuggono" dal cammino lo fanno perché "è difficile" (è un convincimento indotto dai catechisti).

    Inoltre, è legittimo e sensato escludere chi lascia il cammino dall'acquisire, attraverso la vita di Fede e gli strumenti della sua personale ricerca e dalla interazione vitale con gli altri, la giusta e vera conoscenza di sé, che è un processo sempre in divenire?

    I catechisti sono immagine della chiesa quindi di Dio.

    i 'falsi profeti' falsamente investiti da un 'falso profeta' acquisiscono identificazione addirittura con la Chiesa e addirittura con Dio!!!
    La Chiesa stessa non è mai identificabile con Dio!!!

    Il cammino ha portato molte grazie nella mia vita, spero possa farsi presente anke nella vostra, ve lo auguro. La Pace

    Anche gli "alcoolisti anonimi" con metodi similari, inducono nelle persone atteggiamenti e comportamenti positivi rispetto al loro problema,

    ma nel Cammino, come negli "alccolisti anonimi", di cui va colta semplicemente questa analogia perché reale ma finisce qui, perché poi nel cammino c'è addirittura la pretesa di sostituirsi alla Chiesa, in realtà c'è molto spazio per la concretezza, che è una cosa positiva ma, se assolutizzata, non lascia spazio al Trascendente e all'Azione di Dio sull'uomo visto nei suoi effetti di trasformanzione interiore e di cambiamento di vita, non all'interno di una 'comunità chiusa' ed in funzione di essa, ma nella vita e nella storia di tutti.

    Per la Chiesa, con la metafora del 'cuore', la comunità è vista come il 'luogo' della 'sistole', quando ci si raccoglie insieme davanti al Signore per riceverne le Grazie sananti e trasformanti, ma poi, il successivo tempo della 'diastole' riguarda la realtà quotidiana sui cui riversarne i frutti, realtà che non è circoscritta unicamente agli 'eletti'...


    Notare che è "il Cammino" che ha portato molte grazie nella sua vita, non il Signore da cui viene ogni Grazia...

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  26. Già. Ripetiamo spesso. Ma sembra che nel nostro caso non sia mai abbastanza.

    L'assurdità di questa situazione è che un "criterio" basilare, fondamentale per la nostra religione, con il CNC (e altri "moveimenti") SI VAPORIZZA! E' anche un criterio della Ragione Umana, data da Dio!

    Il criterio è la COERENZA. La COERENZA nell'Annuncio, nella Fede, nella Dottrina e nella Liturgia.

    Solo USANDO GLI OCCHI emergono DUE FONDAMENTALI INCOERENZE: nell'Annuncio(catechesi) e nella Liturgia. Entrambi, nella Chiesa, SONO PROFONDAMENTE INCOERENTI COL CNC!

    La Fede e la Dottrina che la fonda sono anch'esse INOCERENTI con il CNC, ma solo per chi approfondisce il fondamento della Speranza che è in noi (in teoria dovremmo farlo tutti!).

    Il DISCERNIMENTO, il GIUDIZIO, sulla Fede che viene Annunciata NEL NOME DELLA CHIESA, è un DOVERE del Discepolo. Che SOLO COSI' può capire DOVE SIA LA VERITA'! E SEGUIRLA rettamente e LIBERAMENTE.

    Questa è la base della Richiesta che fa la Sacra Scrittura: "Guardate che nessuno vi inganni in nessun modo"! COME, DI GRAZIA, POTREMMO CAPIRE SE VI E' UN INGANNO, NON USANDO DISCERNIMENTO? E COME QUESTO DISCERNIMENTO POTRA' AVVENIRE SE NON CI SARA' UN CRITERIO? E come si potrà usare un criterio se tale criterio non è fondato sulla Verità della nostra Fede di Sempre?

    Come si potrà stabilire che un "annuncio" è incoerente se non si conosce quello coerente?

    Insomma: si tratta di "analisi logica" di un fatto.

    La "propaganda del CNC" si muove su due binari (come abbiamo letto):

    1. Il CNC è ispirato da Dio, la "conferma" è nelle "lodi" di PARTE dell' Episcopato Cattolico. A questo NON SERVE NULLA DI ALTRO. Si deve CREDERE SULLA PAROLA e NON RAFFRONTARE LA REALTA' con la "parola" data! Se lo si fa (facendo per questo funzionare il discernimento chiesto da Gesù!) si è razionalisti, mancanti di fede e ribelli a Dio! Il CNC non sbaglia, ma al limite sbagliano gli uomini. Gli errori non sono DEL CNC, ma NEL CNC, al limite!
    2. Il CNC è Cattolico perchè lo dicono i Vescovi di cui sopra. Non si deve discutere nulla perchè sarebbe bestemmia! Se c'è una diversità essa non è davvero tale! Anche se lo è! In realtà è solo una forma diversa, anche se la Chiesa crede che Lex Orandi, Lex Credendi, Lex Vivendi! Questo Dogma NON SERVE! Non è fondamentale! Quindi: fiducia CIECA!

    Invece la "fiducia cieca" è CONTRO la Fede Cattolica! Gesù, Maria, gli Apostoli, CHIEDONO direttamente di DISCERNERE E GIUDICARE secondo Coscienza per SEGUIRLI CON AMORE! Essendo noi RESPONSABILI delle nostre scelte!

    E' limpido agli occhi umani e alla Retta Ragione che il CNC differisca dal Cattolicesimo.

    Le soluzioni sono due:
    1. O il CNC rende ragione di questa differenza(con COERENZA alla Fede Cattolica);
    2. O il CNC non è Cattolico a causa di questa Incoerenza non risolta!

    Abbiamo visto che raccordi con la Fede di Sempre, da parte del CNC, NON ESISTONO! Quindi: delle due l'una!

    Gli Associati, però, sono quasi tutti i "lontani" di cui parla Kiko nelle sue lettere.

    Essi sono formati da Kiko e conoscono solo la sua dottrina. La formazione e l'emotività raggiungono una potenza incredibile dopo anni.
    Le incoerenze vengono risolte a favore del CNC, senza approfondire o semplicemente negando (anche l'evidenza) e rifiutando di credere anche all'evidenza. Per tutta una serie di motivi!

    Lo stesso breve pensiero di quel NC inserito da Felice è un compendio chiarissimo.

    Chi subisce gravi sofferenze a causa del CNC, e ha una personalità non "assorbita" dal martellamento di Kiko, con una base di formazione già diversa rispetto a quella di Kiko (e che di per sè già crea disagio), allora può riscontrare effettivamente le diversità!

    Il "culto della personalità" instaurato da Kiko, vince anche sull'evidenza! Perchè la Chiesa non DECRETA, giuridicamente, che il CNC esprime una fede diversa. Ma lo corregge "solo", si limita a non ar corso alla disciplina.

    In "mezzo" ci sono gli "episcopi che lodano"!

    Questo DEVE BASTARE!

    Se il "Gerarca" non dice... allora vuol dire che quello che vedo NON E' VERO! Pure se ce l'ho sotto il naso!

    Questa impalcatura è dolorosa è terribile...

    E da sola dovrebbe chiarire la gravità della situazione

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  27. Veramente non ho parole per commentare questa testimonianza.

    Dunque il "nuovo corso" dei neocatecumenali dotati di Statuto è lo stesso identico "corso" dei neocatecumenali dal 1964 ad oggi.

    Padre Zoffoli, mons. Landucci, don Conti e gli altri, avevano visto giusto. E i loro scritti sono tuttora attualissimi, grazie alla tenacia di Kiko e dei suoi scagnozzi nel perseverare diabolicamente sempre negli stessi errori.

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  28. Tripudio,
    grazie della segnalazione e complimenti per la tua, anzi la nostra "Bacheca"!

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  29. Caro Tripudio,

    grazie per la tua intelligente e intransigente azione di denuncia e di documentazione.

    RispondiElimina
  30. io nel cammino ho fatto l'esperienza più bella della mia vita, ho sperimentato l'amore di Dio. Pace a tutti

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