martedì 19 agosto 2008

'Sequela' e mistero pasquale secondo il Papa

Riporto uno stralcio da un intervento dell'allora card Ratzimger ai Catechisti e ai Docenti di religione in occasione del giubileo del 2000
Non posso nei limiti di questa conferenza entrare nei contenuti dell'annuncio del Salvatore. Vorrei brevemente accennare a due aspetti importanti. Il primo è la sequela di Cristo - Cristo si offre come strada della mia vita. Sequela di Cristo non significa: imitare l'uomo Gesù. Un tale tentativo fallisce necessariamente - sarebbe un anacronismo. La sequela di Cristo ha una meta molto più alta: assimilarsi a Cristo, e cioè arrivare all'unione con Dio. Una tale parola suona forse strana nell'orecchio dell'uomo moderno. Ma in realtà abbiamo tutti la sete dell'infinito: di una libertà infinita, di una felicità senza limite. Tutta la storia delle rivoluzioni degli ultimi due secoli si spiega solo così. La droga si spiega solo così. L'uomo non si accontenta di soluzioni sotto il livello della divinizzazione. Ma tutte le strade offerte dal "serpente" (Gen 3, 5), cioè dalla sapienza mondana, falliscono. L'unica strada è la comunione con Cristo, realizzabile nella vita sacramentale. Sequela di Cristo non è un argomento di moralità, ma un tema "misterico" - un insieme di azione divina e di risposta nostra.
Così troviamo presente nel tema sequela l'altro centro della cristologia, al quale volevo accennare: il mistero pasquale - la croce e la risurrezione. Nelle ricostruzioni del "Gesù storico" di solito il tema della croce è senza significato. In una interpretazione "borghese" diventa un incidente di per sé evitabile, senza valore teologico; in una interpretazione rivoluzionaria diventa la morte eroica di un ribelle. La verità è diversa. La croce appartiene al mistero divino - è espressione del suo amore fino alla fine (Gv 13, 1). La sequela di Cristo è partecipazione alla sua croce, unirsi al suo amore, alla trasformazione della nostra vita, che diventa nascita dell'uomo nuovo, creato secondo Dio (cfr Ef 4, 24). Chi omette la croce, omette l'essenza del cristianesimo (cfr 1 Cor 2, 2).

51 commenti:

  1. Intervengo brevemente per esprimere il mio sconcerto sulle posizioni di petrus.
    Ho sempre avuto per il suddetto
    giornale online qualche riserva (troppe cantonate prese, Moggi editorialista, alcune posizioni antiscientifiche ecc)
    ma e' chiaro che hanno una presa di posizione politica evidente
    e hanno ingaggiato una forma
    di demonizzazione contro Famiglia Cristiana e i Paolini.
    Vedasi e.g. l'editoriale di Massari
    http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=8872
    una vera forma di manganello mediatico
    dalla violenza inaudita nei confronti
    di Famiglia Cristiana e dai chiari
    e per questo secondo me vergognosi
    intenti politici.
    Non scendo per ora nei dettagli
    e non so quanto la polemica sulla presunta
    protestantizzazione dei paolini sia fondata (mi riservo di appurarlo)
    ma ha di sicuro una componente strumentale
    e inviterei pertanto a non farsi trascinare
    in questa lotta editoriale interna ai cattolici troppo politicizzata
    per risultare autentica.

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  2. ma ha di sicuro una componente strumentale
    e inviterei pertanto a non farsi trascinare
    in questa lotta editoriale interna ai cattolici troppo politicizzata
    per risultare autentica.

    capisco la tua diffidenza nei confronti di Petrus anche per le motivazioni che hai espresse.
    Se noi abbiamo ripreso il 'pezzo' è solo perché la linea editoriale dei Paolini da tempo risulta piena di ambiguità e l'articolo riporta la citazione di testi verificabile e quindi non sospetta... Inoltre la cosa non mi sorprende, proprio perché, da anni, le Paoline pubblicano testi modernisti e new age e altro, senza alcuna discriminazione...

    E il nostro discorso, se anche è partito da quel testo, peraltro verificabilissimo, non è mai 'entrato' in componenti strumentali di nessun tipo... tant'è che ci siamo limitati a registrare, a deplorare, fino a soffrirne ciò che questo rappresenta per la Chiesa, il cui inquinamento è arrivato a livelli a dir poco allarmanti...

    Ma nonostante questo, abbiamo espresso la convinzione, ribadendo il nostro impegno, di fondarci nel Signore e continuare a custodire quel che abbiamo ricevuto dal magistero di sempre, nella certezza che è il Signore che salva la sua Chiesa

    Per quanto mi riguarda e penso per tutti quelli di noi che conosco, la politica non c'entra un bel niente

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  3. Caro Mic

    neanche a dirlo.
    Il rischio pero' e' di prestarsi
    non volendo
    a polemiche strumentali.
    La linea di Petrus devo dire mi ha molto sconcertato.

    Ora per un'analisi corretta
    bisognerebbe quantificare
    quanto importante sia questa
    cosiddetta "componente protestante"
    nella linea editoriale complessiva paolina. Se sia cioe' una componente
    principale o meno.
    Per esperienza personale, da lettore
    di FC e di alcune pubblicazioni paoline,
    non ho mai ravvisato specie in FC questa
    componente come deviante o principale.
    Posso testimoniare pero' nella mia limitata esperienza che e' vero
    che alcune collane prendano molto
    a prestito da autori protestanti
    e che vi sia il rischio di una
    "contaminazione" incontrollata dannosa
    specie per il lettore piu' sprovveduto.
    Di qui pero' a parlare di "protestantizzazione dei paolini"
    ci andrei cauto.
    Specie in FC non ho mai notato
    nessun rischio del genere,
    anzi non ringraziero' mai abbastanza queste pubblicazioni per avermi sostenuto nella corretta interpretazione delle sacre scritture
    salvandomi dalle storture NC.

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  4. Comunque la mia esperienza e' come ho detto limitata e puo' darsi che non colga il fenomeno nella sua interezza.
    Vorrei invitare a discuterne
    pero' in modo oggettivo
    senza lasciarsi contagiare da chi ha
    magare qualche altro interesse ad attizzare la polemica.

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  5. dopo questo strascico della pagina precedente vorrei tornare al tema dell'articolo di oggi, partendo dai due 'punti' sottolineati dall'allora card Ratzinger:
    'sequela' e 'mistero Pasquale'

    1.sequela è l'atto con cui gli antichi discepoli, una volta scelto il Maestro, lo 'seguivano' e, per assorbire i suoi insegnamenti, entravano nella sua casa e condividevano la sua vita... e così oggi chi è chiamato a 'catechizzare', cioè a far risuonare tra i fedeli od aspiranti tali gli insegnamenti del Signore, deve curare questo rapporto stretto e profondo con il Signore, attraverso la vita di fede che si riverbera nel vissuto.

    Ovviamente questo riguarda ogni cristiano, perché implica l'adesione al Signore e il rapporto personale intimo e profondo che ne scaturisce, ma coinvolge con maggiore responsabilità chi è 'mandato' dalla Chiesa per catechizzare...

    2.Mistero Pasquale è il cuore del kerygma, cioè dell'annuncio cristiano: il Signore ci ha tanto amati, fin da quando ancora eravamo peccatori non convertiti, da dare la sua vita per noi, redimendoci (perdono e guarigione) attraverso il Sacrificio della Croce, dalla morte spirituale e dal distacco dal Progetto del Padre a causa del nostro peccato e introducendoci nella vita divina con la Sua Risurrezione ... il tutto parte dalla nostra conversione, dalla nostra risposta e quindi dal nostro sì, l'aderire iniziale, ma poi richiede la fedeltà e la perseveranza della vita di fede nella Chiesa (sacramenti e preghiera e coerenza nella vita di ogni giorno, con tutti i nostri limiti, ma con la Grazia per superarli o per accettarli e andare avanti nonostante...) per divenire sempre più 'Configurati' al Signore, come dice l'apostolo Paolo...

    Il Papa conclude:"Chi omette la croce, omette l'essenza del cristianesimo

    Qui dobbiamo prestare una particolare attenzione e ci soccorre il Magistero della Chiesa oltre agli insegnamenti del Papa.

    Anche i modernisti e il Cammino nc, pur avendo espunto il Sacrificio dalla Messa, parlano della Croce, ma ne parlano come della massima espressione dell'amore del Signore; il che è sacrosantamente vero, ma non parlano più dell'aspetto oblativo espiatorio di questo atto di valore indicibile...

    Questo non resta senza effetti nella vita di fede e nella formazione spirituale dei fedeli perché, se tutto viene ridotto alla sublimazione dell'amore, viene meno la concretezza, la realtà costitutiva del sacrificio espiativo e non invita le persone alla 'sequela' anche nell'offerta della propria vita della propria storia e della propria croce, che è la porta di accesso al mondo della Risurrezione, attraverso la Croce e la Risurrezione del Signore, Primogenito della 'Creazione Nuova'

    Almeno dobbiamo essere consapevoli che ne va della nostra identità di cattolici e rischiamo di trovarci immessi in un universo spirituale decisamente protestante... e la nostra identità di cattolici non è una questione giuridica o ideologica, ma di piena appartenenza e adesione autentica al Signore e alla sua Opera di Salvezza che continua anche oggi e fino alla fine dei tempi

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  6. Vorrei invitare a discuterne
    pero' in modo oggettivo
    senza lasciarsi contagiare da chi ha
    magare qualche altro interesse ad attizzare la polemica.


    infatti caro Gherardo, noi non abbiamo neppure più nominato i Paolini, ma - come puoi constatare anche da quest'altro articolo - la nostra attenzione è stata ed è focalizzata sui rischi di protestantizzazione della Chiesa, che purtroppo, dal livello di ipotesi cominciano ad assurgere a certezze e quindi la consapevolezza nuova ci spinge a identificarli e a ben guardarcene...

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  7. A questo punto, poiché si parla di catechesi è arrivato il momento di chiedersi e di chiedere ai nostri pastori:
    1. Quale catechesi diffonde il cammino NC? (noi lo sappiamo e ce ne siamo allontanati)
    2. Perché le nuove generazioni ancora non catechizzate devono essere esposte a questi rischi?
    devono almeno dirci se la conoscono e se la condividono, visto che la lasciano proliferare.
    A questo proposito sappiamo di chiedere una cosa difficile perché la 'catechesi orale' che circola nelle comunità NC magari viene fatta passare come il CCC; ma noi sappiamo qual è e abbiamo tutte le ragioni di ritenere che non sia cambiata, avendo avuto dai nostri interlocutori evidenti segnali in tal senso... del resto lo stesso Kiko nella sua intervista ha esplicitato, ribadendolo, il suo insegnamento molto 'giudaizzante' e per nulla cristiano sull'Eucaristia... il che oltre ad essere sconcertante è gravissimo!

    Ma noi siamo impotenti e chi può non dice nulla. Forse condivide? Ma allora la Chiesa visibile ha subìto e continua a subire cambiamenti ancora più profondi di quelli che sono sotto i nostri occhi tutti i giorni...

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  8. Cari amici,

    Famiglia Cristiana, non da ora, è la strisciante paladina(Insieme a Jesus) del cattoprogressismo di maniera, più becero di ogni becera presa di posizione qualunquista contro il "moto" restauratore di Benedetto XVI (con gli esempi più che con disposizioni scritte e/o verbali).
    Da qualunque parte vengano le proteste contro questo settimanale ormai ridotto a opaco contenitore di ambiguità, ben vengano!
    E,d'altra parte il vistoso calo dei suoi lettori negli ultimi anni è prova della sua estraneità sostanziale allo spirito vero del cattolicesimo italiano.
    Che ci piaccia o no!

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  9. Non ne avevo dato notizia, perché alla fine non era così rilevante e tuttavia è significativo: Jesus - della stessa cordata di Famiglia Cristiana, le cui tendenze moderniste sono indiscutibili - è stato l'unico periodico a pubblicizzare l'approvazione degli statuti NC nei termini di panegirico che abbiamo visto usare da Rylko...

    mi hanno segnalato l'articolo, me lo hanno letto per telefono, ma ero così disgustato dei termini usati, così palesemente falsi ed enfaticamente costruiti, che mi sono rifiutato persino di parlarne

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  10. Poi alla fine... a mormorare saremmo noi?????

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  11. 'mormorazione'... o semplice, normale, libera, legittima valutazione, Felì? ;)

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  12. Due parole sul tempismo:

    è un caso che le critiche ai paolini arrivano dopo l'editoriale di Famiglia Cristiana contro il governo e il presidente del consiglio? Perché prima tutti zitti a parte un articolo di Savino su Effedieffe? Cosa è cambiato adesso?

    Sincronismo quanto meno strano.

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  13. vedo che arrivano considerazioni politiche... le lascerei cadere perché credo non aiutino il nostro percorso, ma ci portino piuttosto fuori strada

    Piuttosto sto leggendo testi che testimoniano che l'ala progressista già ben organizzata e agguerrita fin dall'inizio del Concilio era capeggiata da Liénart Tisserant, Frings, arcivescovo di Colonia, che parlava anche a nome di Konig e Dopfner, i vescovi olandesi... fu tutto pilotato... approfondiremo

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  14. @ Mic
    Ti chiedo la parola, sarà un po' lunga, perdonami...

    Ringrazio Francesco che mi ha preceduta con una presa di posizione netta e senza
    sordine “politically correct”, in stile
    SÌ SÌ NO NO

    Perché ormai si tratta di questo, caro Gherardo:
    arriva un momento nella storia – individuale o collettiva – in cui non si può più fare gli struzzi di fronte a realtà nefaste che ammorbano l’aria che respiriamo, noi e i nostri figli, realtà di degrado sociale e morale, figlie naturali del VIETATO VIETARE,
    (anno 1968 e seguenti)
    nelle quali tutti i comportamenti e i discorsi (prima ambigui e sfuggenti, poi via via sempre più alla deriva del peggiore LASSISMO RELATIVISTA) sono ormai permessi in nome del fatidico “pluralismo” e di una ANARCHICA interpretazione della LIBERTA’, e di fronte a cui è da stolti continuare a dire:
    “Ma che bel vestito ha l’imperatore!”, quando un bambino dal cuore semplice e schietto può esclamare:
    “Ma l’imperatore è nudo!”
    Ormai non rimane che un unico atto onesto: dire la Verità, non girarci intorno con qualche parola sfuggente che alla fin fine giochi a nasconderla…

    Ci tengo a dire che accolgo volentieri l’invito di Gherardo – secondo la virtù della Prudenza - a non raccogliere e non favorire polemiche strumentali e accese rivalità dei giornalisti cattolici tra loro; certo, non è bello che i cattolici siano divisi: oggi più che mai c’è bisogno di unità di intenti e concordia, nella fedeltà al Magistero ecclesiastico e alle disposizioni del Papa.
    Tuttavia, in modo sempre più pressante, come Mic, e come tanti fedeli di un gregge disorientato e timoroso nella confusione crescente, mi chiedo: “Dov’è questa fedeltà e obbedienza, e uniformità di intenti e parole, nelle persone che per prime dovrebbero esercitarla, i più grandi nell’autorità (e nell’uso potente dei mass-media) a vantaggio ed esempio dei più piccoli che hanno bisogno di GUIDA, ORIENTAMENTO CERTO E PUNTI FERMI E IRRINUNCIABILI?
    Non viviamo forse avvolti da un assordante silenzio, o addirittura da consapevoli e ostinate censure riguardo ad eventi ormai fondamentali per un rinnovamento della Chiesa, come il Motu Proprio, che molti parroci fingono addirittura di non conoscere
    (che lei ci creda o no, Gherardo!) e si guardano bene dall’informare i propri fedeli sul significato e l’importanza di tale iniziativa: chissà se lei si è chiesto il motivo di questo silenzio o del mancato sostegno del settimanale FC a questa svolta che il Papa
    vuole imprimere alla Chiesa?

    Lungi però da noi le polemiche astiose, affinchè non diventino schermaglie politiche come su altri blog, visto che qui si privilegiano gli argomenti di Fede, Dottrina cristiana, Magistero ecclesiale e spiritualità, secondo il lodevole indirizzo da noi condiviso con Mic, ma anche una costante
    DIFESA E RIAFFERMAZIONE
    DELLA VERITA’ laddove essa sia calpestata o stravolta o offesa o rovesciata,
    mediante una chiara missione di svelamento di TUTTE LE MENZOGNE, (in particolare quella Neocatecumenale, la più disastrosa per la Chiesa di oggi) e di tutti i camuffamenti e le ambiguità di persone e realtà sociali ed ecclesiali che rischiano (come in tanti modi nella storia) di portare il cristiano fuori dalla
    Via Maestra;
    e qui, per tale servizio alla Verità
    gli autori si sono ispirati felicemente alla frase ripresa dalla “ Pascendi Dominici Gregis” di S. Pio X, opportunamente iscritta (quasi “scolpita”) in cima al blog, come monito ed auspicio costante destinato ad autori e lettori.

    A Gherardo però
    voglio solo precisare che:
    - non sarò certo io a denigrare FC, accodandomi al “manganello” giornalistico da lei lamentato, ma, al di là dell’eventuale faziosità dell’articolo di Petrus, devo onestamente dire che già da vari anni ho avuto un calo di fiducia verso la linea editoriale del settimanale FC, che non è più quella di una volta: è sufficiente dire così?
    Se 20 anni fa potevo pensare di scrivere una lettera al direttore per chiedere un consiglio o un parere su problemi personali o familiari, morali o sociali, oggi non lo farei più, né lo consiglierei ad amici o giovani in cerca di orientamento, dopo aver constatato un certo tono superficiale, lassista o ambiguo di certe opinioni...
    - al di là del tono troppo acceso dell’altro articolo da lei citato (dove FC viene chiamata "cattocomunista") che espone argomenti da me pienamente condivisi, che non voglio certo discutere qui, ma ci sarebbe tanto da dire…(si può forse negare che sia un bene riportare una certa disciplina nella scuola, dopo decenni di degrado morale e culturale arrivato agli orrori del bullismo, scompostezze di varia gravità, e ad insegnanti – glielo vorrei raccontare, se potessi… - che obbligano a leggere libri osceni e blasfemi? Secondo lei denunciare questo sfascio morale è scorretto o fascista, come dice FC? Ma meglio lasciar perdere, in questa sede…)
    Certo ha detto bene quel blogger,
    in altro dibattito riguardo ad FC, con una frase tagliente:
    Non cattocomunista, basta chiamarla “Famiglia senza padri!”
    Proprio questa è l’amara realtà in cui siamo immersi, Gherardo, che l’Italia, forse più di altri stati europei, è UNA SOCIETÀ SENZA PADRI, perché ha rifiutato l’Autorità paterna di Dio e tutte quelle che ne discendono legittimamente!
    (Torni sempre al '68 con la memoria, se può, o con la storia!)
    Così potremo rispondere al tormentoso ricorrente quesito di Mic qui sopra:
    “Ma noi siamo impotenti e chi può non dice nulla. Forse condivide?”
    Dov’è dunque la voce dell’autorità preposta alla guida amorevole e sicura del gregge?

    Infine:
    - se i giornalisti di Petrus avessero inventato o montato ad arte la notizia
    che FC ha propagandato quel dizionario teologico di stampo “sincretista” (non trovo altro termine, forse “new age”…) e si chiarirà che è una bufala, peggio per il loro onore; ma se la notizia è vera, mi spiace, basta e avanza per quanto mi riguarda, per diffidare totalmente e definitivamente di FC, e sconsigliarne la lettura ad un cattolico autentico, ricordando che essa ha conosciuto senz’altro tempi migliori, ormai tramontati.
    Concordo soprattutto con la chiusa dell’articolo riguardante il dizionario teologico:

    “Il vero ecumenismo è quello di giganti del cristianesimo come San Francesco, San Domenico, Sant’Ignazio di Loyola, San Josè Maria Escrivà de Balaguer, Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio. Si tratta di Santi che, vivendo e parlando cattolicamente, hanno dialogato con tutti, si sono resi fratelli di tutti, e affratellano ancora oggi tutti, nella chiarezza della loro professione di fede.”
    E io aggiungerei: tutti questi santi che riempiono di luce la storia della Chiesa
    furono NEL MONDO, MA NON DEL MONDO, come invece fa sempre più FC!

    Senza polemiche, dunque, Gherardo: sperando che, per il bene di tutta la Chiesa, i cattolici ritrovino un vero senso di responsabilità, a tutti i livelli di autorità – in particolar modo quelli che operano nell’informazione, che noi tutti sappiamo quanto può far bene o male con maggior potenza e velocità della parola paziente e quotidiana di un genitore o educatore – propongo a lei e a Mic anche la lettura del seguente articolo,

    www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=35699

    attinente al pericolo attuale (non fantasioso) di una PROTESTANTIZZAZIONE DELLA CHIESA, interessante anche per il rilievo fatto alla necessità di ritrovare l’unità, quindi confacente al suo richiamo alla prudenza verso i clamorosi scontri mediatici, e che ci ricorda San Paolo e la sua amorevole esortazione:
    "Non vi siano divisioni tra voi"

    Mi farà piacere sentire il suo parere, oltre a quello di Mic e degli altri.
    Con stima

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  15. Cara Sofia,

    come al solito, le tue sono argomentazioni corpose e ineccepibili.
    Contrariamente,forse, alle mie "bordate" che rivelano la mia impulsività quando ci si trova dinanzi al rischio di imbastire discussioni inutili e fuorvianti.

    Nella fattispecie, si stava rischiando di buttare l'acqua sporca ( alcuni considerano tale "Petrus") con dentro il bambino( cioè i più che legittimi attacchi a Famiglia Cristiana).

    Famiglia Cristiana, di cui ho comprato e letto con amarezza l'ultimo numero, è diventata ormai un fuoco d'artificio di acrobazie moderniste, paludamenti prostestanti del peggior genere, cerchiobottismo politico, con smaccate e ingiustificate riverenze e ammiccamenti ai poteri occulti che tentano di minare dalle fondamenta il governo attuale che,certo, non è quello ideale, ma l'unico possibile in una situazione di immobilismo e di sfacelo amministrativo qual è quella che sta attraversando l'Italia.

    Non dimentichiamo,tra l'altro, l'ambiguità con cui la stessa rivista l'anno scorso ha "sorretto" il Family Day.

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  16. Caro Vittorio
    e' quello che ho pensato io.
    Devo dire che alcune critiche
    su contaminazioni protestanti
    ai paolini hanno una componente di verita', l'ho riscontrato anch'io
    ma non mi sento di dire che siano
    una componente importante in tutta
    la produzione editoriale dei paolini
    e di FC.

    Su jesus debbo dire che in passato ho trovato gli articoli
    di Prisciandaro molto critici sulle controversie del Cammino Neocatecumenale
    e' anche vero che di recente su FC
    ho trovato qualche riferimento con toni
    positivi al CN, ma da parte di FC non
    c'e' mai stata reale attenzione verso questo movimento, quindi li ho interpretati piu' come commenti di "riflesso" su un movimento che e' stato
    approvato, che frutto di una reale
    conoscenza del fenomeno.

    Sono in totale disaccordo con Francesco
    non nascondo una mia simpatia per FC
    che mi ha accompagnato sin da fanciullo
    e che con alcuni suoi approfondimenti delle scritture mi ha anche sostenuto nell'allontanamento dal CN.

    L'attacco politico, anzi vergognosamente politico che ha subito
    ultimamente e' solo dimostrazione
    del fatto che FC ha colpito un punto
    molto sensibile.
    Cioe' alcuni provvedimenti
    del governo che dovrebbero far vergognare chiunque si definisca cristiano.

    Rigetto le accuse di cattoprogressismo
    (che France' hai paura di dire cattocomunismo?)
    ricordo che Famiglia Cristiana fu molto
    critica del governo Prodi
    senza suscitare questa serie
    di attacchi mediatici davvero
    vergognosi segno forse
    di una dimensione democratica piu' normale dovuta se non altro a una
    minore disposizione di media.

    L'opinione espressa da FC sui provvedimenti del governo (quindi su fatti concreti) e' piu' che legittima
    e una tale reazione di manganello mediatico a cui e' stata sottoposta
    e' davvero il sintomo di un paese non normale.

    Non voglio buttarla in politica
    e mi scuso per aver forse divagato.
    I cristiani dovrebbero ragionare
    indipendentemente dai colori
    e mi sembra che FC lo abbia fatto
    attacccando prima prodi e ora l'attuale governo sembre usando
    i valori cristiani e non altro come
    metro di giudizio.

    Per questo credo che meriti rispetto
    mentre vedo che Francesco
    ha sposato in toto gli stessi argomenti
    rimbalzati sui media da parte del governo.

    Ovviamente e' piu' una rivista
    che un periodico di vero approfondimento
    dottrinale quindi va anche inquadrato
    nella sua giusta dimensione editoriale.

    Mi risulta poi che sia sempre
    uno dei periodici piu' diffusi
    e a maggior tiratura in Italia
    quindi anche la critica sulle copie mi sembra
    sia solo strumentale.

    Per concludere direi che forse conviene non farsi trascinare troppo lontano
    nel nostro discorso sugli abusi liturgici e sulla protestantizzazione
    riscontrata nel CN.
    A cui si associano, vorrei non si dimenticasse, veri e propri abusi psicologici alle persone (Insieme agli abusi sull'eucaristia di sicuro la componente piu' deleteria
    ed esecrabile del CN.)


    Non so, ma allargare troppo il discorso
    secondo me, potrebbe portarci troppo
    lontano
    ci potrebbe condurre a strumentalizzare un discorso giusto
    che parte da una esperienza diretta
    del CN
    in qualcosa di forse troppo grande per noi,
    in cui poi la nostra azione si annacquerebbe e perderebbe forza
    o peggio ancora si presterebbe a strumentalizzazioni.

    Insomma cercherei sempre di mantenere
    ancorate tutte le considerazioni
    fatte al CN.

    RispondiElimina
  17. Carissimi,
    grazie per le vostre riflessioni che allargano l'orizzonte e, ognuna, porta elementi diversi e utili ad inquadrare meglio il discorso su FC.

    L'attenzione sull'articolo che sottolinea la protestantizzazione da tempo in corso nella Chiesa - di cui il cammino NC rappresenta una parte non indifferente insieme ad altre anomalie tutte sue - è stata destata dall'aver riscontrato anche da altre fonti la gravità e l'entità del fenomeno, da non sottovalutare e di cui essere consapevoli, proprio per rifiutare le innovazioni che portano subdolamente a perdere l'identità cattolica.

    E ci tengo a sottolineare ancora una volta che 'cattolico' non è indice di appartenenza giuridica o ideologica, ma VIVA e VERA al Signore e alla Sua Chiesa di sempre, che c'è anche quando non è molto visibile, ed è da quella che attingiamo ogni Grazia di cui abbiamo bisogno, nella Comunione dei santi, che è tale in quanto è nel Signore

    A QUESTA Chiesa, appartiene Padre Thomas Pandippallyil, carmelitano di Maria Immacolata, ucciso giorni fa da fanatici hindu, colpevole solo di essere dalla parte dei poveri e, soprattutto, cristiano... il cui martirio è passato sotto silenzio sulla stampa nazionale, ad eccezione dell'Osservatore Romano e, sulla rete AsiaNews, Lozuavopontificio e, nel suo piccolo, ho visto anche Internetica

    RispondiElimina
  18. Leggo ora gli interventi
    di Sofia e di Francesco
    e sono in totale disaccordo.
    Vi trovo molta confusione
    di piani e di ruoli
    e proprio temendo questo
    che invitavo precedentemente
    a rimanere ancorati al problema NC
    e non farci trascinare troppo oltre.

    Un piccolo commento in latere:
    non e' che voglio
    fare il difensore di ufficio
    di FC, anch'io ho notato alcune
    delle pecche da te individuate, Sofia,
    di recente.
    Ma l'atteggiamento del governo contro
    i Rom l'ho trovato veramente anticristiano, soffia sul fuoco della xenofobia (abbiamo visto spettacoli indecenti di attacchi ai campi rom in seguito a diffusione di leggende metropolitane) e sinceramente mi meraviglia
    che la voce di FC in proposito
    sia stata forse l'unica in campo cattolico (a parte S. Egidio).
    E' questo che mi preoccupava al di la' di tutto, una Chiesa che tace per opportunita' politica e' una Chiesa
    in cui non mi rispecchio.
    Per questo FC si puo' criticare in ogni
    modo e alcune critiche come le tue sono
    condivisibili,
    ma sulla questione recente in particolare
    mi trova personalmente schierato completamente dalla sua parte.


    E sinceramente vedere il manganello
    all'opera (anche dall'interno della Chiesa)
    non e' stato un bello spettacolo

    RispondiElimina
  19. E parlo di manganello
    a ragion veduta. Perche' tutte le repliche
    sono state di semplice demonizzazione
    di FC ma nessuno si e' degnato di replicare sugli argomenti sollevati.
    Veramente uno spettacolo indefinibile.

    RispondiElimina
  20. Roma, S. Francesca Cabrini, messa delle ore 19.
    Il sacerdote al momento dell'omelia, invece di obbedire alla liturgia che la prevede, invita tutti ad un momento di riflessione su quanto udito nel Vangelo del giorno e sulla propria vita alla luce dello stesso, in seguito, dopo qualche minuto, passa direttamente al rito dell'eucaristia. La domanda sorge spontanea: si può fare? Oppure è un tentativo subdolo di far passare per normale il rito neocatecumenale? Un abbraccio

    RispondiElimina
  21. Segnalazione telefonica. La persona che mi ha chiamato non ha il computer, quindi relata refero:

    Roma, S. Maria Ausiliatrice, messa delle 10,30

    Dall'altare: "la confessione è una tradizione cui ormai siete abituati, ma è più importante il cibo, se avete colpe anche gravi potete fare la comuunione. Poi, se volete, siamo disponibili..."

    Insomma la confessione è un'optional?

    Nella stessa parrocchia ad una bimba che ha fatto la comunione nel maggio scorso e si stava confessando il "confessore" (!?) ha detto: "i panni sporchi falli lavare in casa dalla tua mamma"...

    E così che comincia il nuovo anno pastorale per chi si riconosce cattolico, grazie all'approvazione del Cammino NC?

    A chi dobbiamo ricorrere????

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  22. Avrei molto,moltissimo da obiettare a quanto affermato da Gherardo,ma preferisco che il discorso torni a vertere sul problema neocatecumenale.

    RispondiElimina
  23. Ad ogni buon fine - e chiudo sull'argomento - inviterei Gherardo a rileggersi i commenti al Vangelo della Domenica che da un anno a questa parte Famiglia Cristiana affida ad Enzo Bianchi.

    Non è Famiglia Cristiana - è vero - una testata di approfondimento dottrinale, ma non è neanche Eva Tremila o Sorrisi e Canzoni o Rinascita.

    RispondiElimina
  24. i commenti al Vangelo della Domenica che da un anno a questa parte Famiglia Cristiana affida ad Enzo Bianchi.

    se è per questo anche l'Osservatore Romano ha dato grande spazio al suo Convegno sulla Liturgia (!)...

    Ormai il nemico è infiltrato ovunque nella Chiesa

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  25. Caro Francesco
    i commenti al vangelo li leggo
    ogni settimana
    e qualche volta ho storto il naso anch'io
    ma anche quelli di Cantalamessa
    a volte non e' che fossero meglio.
    Forse i migliori devo dire erano
    quelli di quella coppia che c'era prima di cui ora non mi viene in mente il nome.


    Ma ripeto sulla questione che
    ha scatenato il putiferio
    credo che FC abbia tutte le ragioni
    anche nel caso in cui avesse torto (cosa che io non penso, ma questo e' irrilevante).
    Nel senso che meritava una risposta
    sul merito
    della questione e non una volgare
    sfilza di attacchi demonizzatori
    come e' seguita, segno
    di una cattiva coscienza degli autori
    oltre che involontaria conferma
    del fatto che FC nel caso specifico abbia toccato un tasto dolente.

    Sul resto si puo' discutere, ma
    sulla questione specifica mi
    sembra che i fatti parlino chiaro.

    L'episodio e' stato sgradevole
    e mi ha toccato molto, ma e' meglio
    chiudere qui e, come confermavi anche tu ,tornare a circostanziare
    il discorso sul CN.

    In effetti
    alcune considerazioni piu' generali sebbene importanti anche per la nostra
    stessa rielaborazione dell'esperienza NC
    non devono farci perdere di vista
    il problema di partenza.
    L'unico sul quale possiamo portare
    un nostro contributo di qualche rilievo
    dovuto alla esperienza diretta fatta.

    Credo che per le considerazioni piu' generali sulla Chiesa ci siano persone piu' qualificate di noi.

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  26. ma anche quelli di Cantalamessa
    a volte non e' che fossero meglio.


    sono d'accordo, non per averli letti in famiglia cristiana, ma in riferimento agli ultimi scritti e detti di costui

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  27. Vorrei dissentire,Gherardo, sul merito delle tue osservazioni piuttosto che sulla goliardica presa di posizione di FC nei confronti dell'attuale esecutivo(peraltro condannabile ANCHE per la volgarità dei titoli e delle osservazioni).

    La "schedatura" dei bambini rom, come ha anche riconosciuto autorevolmente la Santa Sede, è passo necessario non solo per prevenire disordini,ma soprattutto per proteggere gli stessi mediante una tracciatura che ne consenta la scolarizzazione e il diritto di cittadinanza.

    La spazzatura di Napoli e Campania evidentemente ormai faceva parte del paesaggio e se si è riusciti ad eliminarla in due mesi evidentemente si è compiuto un delitto che il nostro autorevole settimanale paolino si è ritenuto in dovere di denunciare.

    L'abolizione dell'ICI,la tutela dell'ordine pubblico nelle città,la soluzione del problema Alitalia, la dilazione dei mutui, il taglio drastico alla spesa pubblica e all'assenteismo evidentemente,secondo FC, erano e sono solo degli optionals a fronte dei gravissimi problemi discussi animatamente dall'esecutivo precedente e mai affrontati(non dico risolti).

    Non sono berlusconiano, visto che lo devo ricordare, anzi la mia estrazione è di sinistra, ma è tempo di riconoscere che a una società parolaia (cui si allinea perfettamente FC nella sua vantata e pretesa "autonomia giornalistica") è di gran lunga preferibile una società(che - certo - continua ad essere malata) governata almeno essenzialmente.


    Circa poi il parallelo Bianchi - Cantalamessa, consentitemi di dissentire a 360 gradi. Cantalamessa nei suoi commenti al Vangelo non si è mai sognato di entrare nel merito o di propugnare quelle innovazioni pseudoliturgiche che sono il cavallo di battaglia di Bianchi e il cavallo di Troia per espugnare la retta dottrina della Chiesa.

    Mi si perdoni il tutto e chiudo definitivamente sull'argomento.

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  28. Cantalamessa nei suoi commenti al Vangelo non si è mai sognato di entrare nel merito o di propugnare quelle innovazioni pseudoliturgiche

    Caro Francesco, Cantalamessa non è al livello di protestantizzazione di Bianchi, ma ho un suo scritto in cui parla di 'transignificazione', ho letto una sua lettera a P. Zoffoli riguardo ai NC e ho ascoltato il suo intervento durante le celebrazioni della settimana santa... altro non mi serve, anche se non ho difficoltà a confessare che anni fa ascoltavo i suoi interventi da Rimini come la "cerva assetata alle sorgenti d'acqua"!
    Poi, cosa sia successo, non lo so...

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  29. Mic. domani è la festa di San Pio X papa; e come ci ricordava Sofia, questo sito porta "scolpita" come Titolo proprio una Sua frase.. alla quale credo dobbiamo veramente aggrapparci con tutte le nostre forze, in questi momenti bui..prendo spunto dal Tuo post. per pormi una domanda (non è un errore, la voglio fare a me)
    cosa ho compreso in questi anni di cn di "Sequela" e "Croce di Cristo"?

    Sequela= fare il cn e farlo bene;
    (cioè obbedire a tutto incondizionatamente); andare in comunità; fare la convivenza di fine mese; fare le preparazioni; fare le Lodi; fare la preghiera silenziosa; dare la decima; una volta al mese la penitanziale;
    (avete notato? fare..fare..dare..)
    Croce di Cristo= Mia Moglie/nemico; i miei figli/nemici; i fratelli di comunità/nemici; entrare nella storia; amare chi ti uccide;

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  30. Francesco dissento
    su tutto
    ma come ho detto
    non e' questo il posto
    per tale discussione.

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  31. Anzi, non vorrei fare di questo blog lo
    spazio per spot di altro tipo.
    Decidemmo la moderazione apposta.

    RispondiElimina
  32. Gherardo né tu né Francesco né altri intervenuti sul caso FC hanno fatto né mi sembra intendano fare spot di alcun tipo, semplicemente ognuno ha espresso il proprio parere e penso che lo si debba rispettare... io avevo cercato di glissare riportanto l'argomento al tema specifico, ma non mi avete seguito...

    alla fine non è un male, perché penso che in questo 'luogo' sia opportuno avere la libertà di esprimere le proprie opinioni anche politiche, però inviterei tutti a non immedesimarsi nel caso di FC più di tanto e ad andare oltre, rispettando le posizioni dell'altro...

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  33. Comunque per quel mi riguarda
    e rimanendo limitati alla questione
    di Famiglia Cristiana, oggettivamente
    inaccettabile e' stato il fatto che nessuno ha risposto nel merito delle critiche ma si e' passati alla mera demonizzazione della sorgente di quelle critiche con tutto il potere di fuoco
    dei media a disposizione.

    Ma chiudo la questione
    che per me e' stata limitata sempre
    e solo
    al caso specifico di FC
    invitando a meditare le parole del Papa dell'ultimo angelus:

    Compito della comunità cristiana, ha detto, è "aiutare la società civile a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione e ad organizzarsi con scelte rispettose della dignità di ogni essere umano". "Una delle grandi conquiste dell’umanità - continua Benedetto XVI è infatti proprio il superamento del razzismo. Purtroppo, però, di esso si registrano in diversi Paesi nuove manifestazioni preoccupanti, legate spesso a problemi sociali ed economici, che tuttavia mai possono giustificare il disprezzo e la discriminazione razziale".

    RispondiElimina
  34. Caro Aldo,
    ho letto la tua riflessione e mi colpisce per la consapevolezza con la quale, dallo spunto dell'articolo trai le tue conclusioni...

    i "fatti concreti" che chi si perde troppo nelle teorie corre il riscuio di trascurare ma che nel cammino diventano un assoluto, cui sacrificare perfino la propria coscienza oltre che la propria libertà, perché sono imposti dal "Metodo" e non vengono fatti scaturire dal cuore come solo la Grazia del Signora sa e può fare...

    Ma, nel Cammino, di Grazia e di Redenzione non si parla mai, e che siano sconosciute, e quindi non vissute, queste realtà così pregnanti per la Chiesa Apostolica, prima ancora che cattolica, mi sembra un gran danno e una seria mancanza spirituale, che si traduce nei pensieri e nei comportamenti...

    RispondiElimina
  35. Infatti Mic
    intendevo in modo "involontario"
    ovviamente.
    Ma ritornando al tema da te proposto
    ci sarebbe molto da dire sull'interpretazione Kikiana della croce.
    Infatti come si evince dalle parole
    del Papa la comunione con Cristo
    si raggiunge tramite la vita sacramentale
    ma in un ambiente in cui i sacramenti sono
    vissuti in modo distorto anche la Croce
    e la partecipazione della Croce
    assumono un senso diverso, distorto
    e diventano alla fine subordinate
    alla Comunita' e al Cammino.
    Sarebbe su questo punto importante
    avere accesso ai simbolismi NC e a quelle interpretazioni che vengono svelate solo all'ultimo.

    RispondiElimina
  36. quelle interpretazioni che vengono svelate solo all'ultimo

    hai toccato un punto importante Gherardo: lo 'gnostico' sistema degli Arcani e della conoscenza a tappe...

    La Rivelazione cristiana e il suo Kerygma, l'ho detto spesso, è TUTTO chiaro ed esplicito subito: il Signore si è Incarnato, è Morto ed è Risorto per noi

    quello che cambia è l'approfondimento e la comprensione sempre ulteriore di questo grande Mistero di Amore e di Donazione, resa possibile dalla vita di fede e dai benefici spirituali che ne derivano e che rendono davvero 'cristiana' la vita; ma non ci sono 'segreti' sulla cui conoscenza è basata la nostra salvezza...

    RispondiElimina
  37. Già che ci siamo, osserviamo pure che l'argomento "Neocatecumenali e politica" è stato sempre tabu su questo blog.
    Ne vogliamo parlare prima o poi?

    Coloro che si definiscono "Cristiani di serie A". come si schierano?

    So dello schieramento di qualche capoccia romano nell'UDC al comune di Roma e di altre corpose candidature UDC sostenute nel Sud da molti neocatecumenali.

    Voi avete qualche altra notizia in merito?

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  38. un ben ritrovati a tutti!

    ho letto questi ultimi post e vorrei dire che secondo me non ci sono segreti che vengono svelati alla fine.

    Chi rimane incastrato dalle catechesi iniziali continua alla ricerca di una felicità che viene promessa e sempre rimandata alla tappa successiva. Arrivati alla fine ci si convince di essere convertiti, e che la vera conversione deve essere avvenuta in qualche modo anche se ci si sente uguali a prima.

    Come dice Aldo, tutto è incentrato sull'uomo.
    In questo senso il cammino è una protestantizzazione del cattolicesimo unita a una moralità elevata, a volte quasi eroica, che confonde le idee di chi non conosce bene il cammino.

    Però, secondo me, c'è da dire pure che la protestantizzazione è la conseguenza del materialismo che caratterizza la nostra società.
    Il materialismo quando 'sposa' la religione, caccia fuori Dio, che diventa un Dio debole rispetto alla creatura, [come nel cammino in cui si dice che io devo imitare Cristo per diventare un segno per questa generazione, e non lasciare che sia Lui che mi dia la sua natura, per grazia, in un tempo e in un modo che non sono io a decidere]
    e contemporaneamente diventa un Dio 'strumentale', che mi serve per giustificarmi, diventa il garante della mia elezione, e del fatto che mi sento un cristiano migliore degli altri.

    RispondiElimina
  39. Ciao Michela, bentornata!

    Ed ecco il tuo tocco e la tua puntuale, chiara riflessione

    Arrivati alla fine ci si convince di essere convertiti, e che la vera conversione deve essere avvenuta in qualche modo anche se ci si sente uguali a prima.

    perché di Cristo si parla tanto ma in realtà non c'è il vero rapporto con Lui e con la sua Grazia che trasforma la persona e la vita...

    RispondiElimina
  40. Buon giorno Michela, bentornata, volevo darVi un esperienza di qualche hanno fa, che mi creò un senso di terrore, cominciai a chiedermi chi avevo difronte...
    Scrutini: una ragazza non vedente, accettò di essere scrutata, (chiaramente aveva una sensibilità non comune) e si opponeva ad alcune affermazioni, solite, dei catechisti, anche con buone ragioni... dopo varie opposizioni, il catechista infastidito Le disse.. "..tu sei di dura cervice, come il popolo di israele, eppure la tua condizione dovrebbe farti interrogare, cosa deve fare di più il Signore perchè tu ti converta?.." aggiungo io "al cn"..
    cioè il Suo handicap Le fu usato contro, come un manganello usato dal Signore, perchè seguisse le dottrine nc.. chiaramente non l ho più vista..
    l ho incontrata qualche giorno fa, sta bene, fa volontariato, è entrata in un gruppo di preghiera, e si sente amata da Dio.. ci ha messo molto a capirlo, ma l eucarestia ed un Santo sacerdote l hanno aiutata..
    questo fa il cn...

    RispondiElimina
  41. questo fa il cn...

    peccato che ogni tanto qualche "santo sacerdote" intervenga col suo aiuto, ma che ci sia un ENORME deficit di "santi pastori"!!!

    ...e ringraziamo il Signore per quella ragazza!!!

    Ma purtroppo per molti non è così e c'è una grande responsabilità davanti al Signore per questo!

    RispondiElimina
  42. L'azione perpetrata da quel catechista
    ricade in quelli
    che abbiamo definito con piene motivazioni
    come:
    "stupri psicologi" o "stupri dell'anima"

    Cose vergognose
    che usando un'iperbole (forse
    leggermente esagerata ma non senza
    ragione)
    insieme
    a tutta la teoria della kenosi kikiana
    introdurrei nella lista dei
    crimini contro l'umanita'.

    RispondiElimina
  43. crimini contro l'umanita'.
    ------------
    Sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio...

    Proprio così, Gherardo: penso che in molti condividiamo questa convinzione, basta essere dotati di un minimo di sensibilità umana e di pietà.
    Per questo non si riesce in alcun modo a capire (forse fa parte del mysterium iniquitatis che Dio sta permettendo)
    che tante persone con diversi gradi di responsabilità e autorità, pur essendo a conoscenza di tali abominevoli prassi, ed essendo preposte al controllo e alla tutela delle "pecorelle" ignare del pericolo che già le attende nei primi accostamenti al CNC, non abbiano mai alzato la voce
    - tranne gli eroici sacerdoti
    noti a tutti -
    contro deviazioni dottrinali e soprusi gravissimi ai danni della psiche e dell'anima... e tuttora facciano finta che TUTTO VA BENE!

    RispondiElimina
  44. gli eroici sacerdoti noti a tutti, insieme a molti altri che resteranno ignoti, Sofia, sono stati ignorati, emarginati, calunniati, ricattati, perseguitati...

    e molti non parlano proprio per paura di questo!

    RispondiElimina
  45. una delle cose che ricordo benissimmo, e che al II passaggio, dopo aver terminato la "conta del bottino" portammo 1/3 al Vescovo circa 7 milioni (c erano ancora le lire).. fate due conti.. e tirate le somme..

    RispondiElimina
  46. Hai detto bene, Aldo, "la conta del bottino".

    RispondiElimina
  47. "la conta del bottino".
    ------------

    Così pare che si stia avverando
    quella parola di Gesù, nel
    VANGELO secondo Giovanni 10,1-10

    «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore."

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  48. 'bottino' non è una parola casuale.

    nel salmo 67(68) musicato da Kiko si dice:
    Il Signore annunzia una notizia,
    i messaggeri sono un esercito immenso,
    i re nemici fuggono,
    la bella della
    casa spartisce il bottino.

    anche così si attua il condizionamento:
    si interiorizza il canto, le parole, e poi non ci si scandalizza più se la bella spartisce il bottino per sè- cioè per il cammino-
    e non per la chiesa intera.

    RispondiElimina
  49. La bella?
    Credo non ci siano riferimenti a chicchessia nel canto musicato da kiko, anche se Carmen suppongo un pensierino ce l'aveva fatto.

    RispondiElimina
  50. Mah!
    i Padri dela Chiesa, in ogni figura femminile dell'Antico testamento hanno visto la figura di Maria e di conseguenza della Chiesa.
    Qui i termini usati, tradotti dallo spagnolo, perchè la bibbia cei ha un'altra traduzione, sono un po' forti per essere riferiti a Maria.

    Per cui è probabile che Kiko avesse in mente qualcun altro che conta il bottino, come hai ben intravisto Francesco! :)

    RispondiElimina
  51. "...che tante persone con diversi gradi di responsabilità e autorità, pur essendo a conoscenza di tali abominevoli prassi, ed essendo preposte al controllo e alla tutela delle "pecorelle" ignare del pericolo che già le attende nei primi accostamenti al CNC, non abbiano mai alzato la voce
    - tranne gli eroici sacerdoti
    noti a tutti -
    contro deviazioni dottrinali e soprusi gravissimi ai danni della psiche e dell'anima... e tuttora facciano finta che TUTTO VA BENE!"

    Spero che Sofia non me ne vorrà se riporto qui queste sue parole, ma quando le ho lette mi sono detta: "è esattamente quello che sento e penso!"

    E il grido sale, che è anche quello di una madre, di una sorella, di una zia, di un`amica che rischia di vedere uno dei suoi cari cadere in questo tranello , è il grido di una fedele che non capisce come i responsabili a tutti i livelli, anche ai livelli più alti, abbiano lasciato cadere tanti fedeli in questo tranello, anzi abbiano contribuito a costruirlo, è il grido di chi oggi rifiuta di accettare che chi ha ideato questo tranello riuscendo ad imporlo alla Chiesa, sia riuscito nel contempo ad imporre un vergognoso compromesso sulla nostra Sacra Liturgia, è il grido di chi non capisce come la Chiesa abbia potuto definire questo tranello uno strumento di formazione e iniziazione cattolica.

    Indifferenti alle sofferenze testimoniate, indifferenti ai sopprusi psicologici, indifferenti al massacro della nostra Liturgia, indifferenti agli errori delle catechesi, quando ne conoscevano i contenuti, i vari alti prelati che hanno aiutato, incoraggiato il Cn, anche nelle sue disobbedienze al Papa, e che oggi ne hanno legittimato l`appartenenza alla Chiesa, portano una grande e grave responsabilità .

    L`iter di approvazione di questo movimento con tutte le sue anomalie, il silenzio complice di chi non ha partecipato attivamente ma ha scelto di tacere nel passato e ancora oggi preferisce tacere, per paura di non so quale rischio... è uno scandalo per i piccoli, per tutti i fedeli che i nostri pastori dovrebbero guidare e proteggere.

    RispondiElimina

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