venerdì 3 aprile 2009

Il Papa ricordando Giovanni Paolo II: non slogan né stereotipi

Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell’omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II “continua a essere vivo nel cuore della gente” e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: “Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli “recitino” una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi “siano” speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un’oasi di speranza per la società all’interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui

Gli stereotipi e gli slogan del Cammino, oggetto della nostra analisi critica, li conosciamo fin troppo bene. Inoltre, nella mia esperienza, soffro ogni giorno vedendo "pesanti inquinamenti" da parte delle 'infiltrazioni' del Cammino in molti ordini religiosi, come i Sacramentini e i Francescani qui a Roma, ad esempio, per nulla integrati o ridimensionati dallo spirito dell'Ordine Religioso, ma che lo hanno completamente sovvertito....

Del resto, sono gli stessi iniziatori ed più convinti assertori del Cammino a non volersi definire "Movimento" e a autoconferirsi una identità, che rappresenta un "unicum" nella Chiesa e assolutamente non integrabile in quella cattolica, se ancora sappiamo riconoscerla...

Questa 'strana' (nel senso proprio di 'estranea') identità, insieme alle ricordate contaminazioni giudeo luterano gnostiche che purtroppo ci stanno tutte e, insieme ai metodi, scrutini, tappe, passaggi e strapotere di catechisti non formati dalla Chiesa, non realizzano l'obbedienza alla Chiesa dal Papa così ripetutamente raccomandata...

In ogni caso, quando si continua a non poter condividere la celebrazione Liturgica, autentico culmine e fonte della fede professata e vissuta e si continua a stravolgere il senso del peccato e della riconciliazione, su cosa possiamo fondare l'unità ecclesiale, così accoratamente richiamata dal Papa nel suo discorso del 10 gennaio?

Chiunque abbia letto con attenzione i numerosi documenti presenti sul sito, forse riesce a comprendere meglio come mai nel nostro impegno sul Web a proposito del Cammino NC non abbiamo potuto far nostra la raccomandazione paolina di "ritenere ciò che è buono"...

Il Cammino NC, insieme ad un pretestuoso e ormai endemico "spirito del Concilio" Vaticano II ha prodotto e produce così tante falle, che mi vien da rifarmi al più volte ricordato detto di S. Tommaso : «Bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu», «Il Bene è ciò che è integralmente buono, il male è ciò che invece è difettoso anche in un solo aspetto».

42 commenti:

  1. Per 'essere' autentici cristiani, il che significa uomini veri Figli nel Figlio, occorre radicarsi sempre più nel Signore nella Sua Chiesa e rifuggire tutte quelle 'sirene' che vogliono fare delle persone dei 'replicanti', modelli prefabbricati, stereotipi a immagine e somiglianza di certi iniziatori, cattivi mnaestri e falsi profeti...

    Chiediamoci quale 'formazione', che in realtà è de-formazione della persona avviene nel Cammino NC, attraverso i metodi e gli schemi e i tempi-capestro UGUALI PER TUTTI (o ti adegui o resti in stadd by o te ne vai!), senza riconoscre la peculiarità di ogni persona, il suo irripetibile e insostituibile rapporto col Signore

    e uniformando pedissequamente i comportamenti, le strutture mentali, il gergo, le scelte di vita secondo ruoli e strutture costruite a tavolino, che non sono quelle della Chiesa?

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  2. Purtroppo, nella mia esperienza, soffro ogni giorno vedendo "pesanti inquinamenti" da parte delle 'infiltrazioni' del Cammino in molti ordini religiosi, come i Sacramentini e i Francescani qui a Roma, ad esempio, per nulla integrati nello spirito dell'Ordine Religioso, ma che lo hanno completamente sovvertito....

    Del resto, sono gli stessi iniziatori ed più convinti assertori del Cammino a non volersi definire "Movimento" e a autoconferirsi una identità, che rappresenta un "unicum" nella Chiesa e assolutamente non integrabile in quella cattolica, se ancora sappiamo riconoscerla...

    Questa 'strana' (nel senso proprio di 'estranea') identità, insieme alle ricordate contaminazioni giudeo luterano gnostiche che purtroppo ci stanno tutte e, insieme ai metodi, scrutini, tappe, passaggi e strapotere di catechisti non formati dalla Chiesa, non realizzano l'obbedienza alla Chiesa dal Papa così ripetutamente raccomandata...

    In ogni caso, quando si continua a non poter condividere la celebrazione Liturgica, autentico culmine e fonte della fede professata e vissuta e si continua a stravolgere il senso del peccato e della riconciliazione, su cosa possiamo fondare l'unità ecclesiale, così accoratamente richiamata dal Papa nel suo discorso del 10 gennaio?

    Chiunque abbia letto con attenzione i numerosi documenti presenti sul sito, forse riesce a comprendere meglio come mai nel nostro impegno sul Web a proposito del Cammino NC non abbiamo potuto far nostra la raccomandazione paolina di "ritenere ciò che è buono"...

    Il Cammino NC, insieme ad un pretestuoso " spirito del Concilio Vaticano II ha prodotto e produce così tante falle, che mi vien da rifarmi al più volte ricordato detto di S. Tommaso : «Bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu», «Il Bene è ciò che è integralmente buono, il male è ciò che invece è difettoso anche in un solo aspetto».

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  3. Guardi che io non giustifico le varianti liturgiche della messa dei neocatecumenali. Posso dire di più. Sono stato nella Congregazione per il culto divino membro della Commissione che ha dialogato con i neocatecumenali dopo la pubblicazione della "Redemptionis sacramentum", e sanno loro che il mio atteggiamento è stato piuttosto duro contro alcune libertà che si prendono nella celebrazione della messa. Non giustifico neanche le varianti indebite o altri abusi che nel modo di celebrare il NO si verificano un po' dappertutto.

    (padre Augè)

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  4. mic ha detto...


    Del resto, sono gli stessi iniziatori ed più convinti assertori del Cammino a non volersi definire "Movimento" e a autoconferirsi una identità, che rappresenta un "unicum" nella Chiesa e assolutamente non integrabile in quella cattolica, se ancora sappiamo riconoscerla...


    *******************

    eppure qualcosa non torna^__^
    ce lo dice il Papa stesso che ultimamente ha di fatto "incontrato" di recente due volte i NC seppur indirettamente ^__^

    - in Africa, nella parrocchia salesiana dove ha celebrato c'è una comunità del CN eppure il Papa non li ha nominati mai, ma ha sempre parlato di MOVIMENTI QUI PRESENTI^__^

    - a Roma alla Magliana, dicono che ci sarebbero 3 comunità NC, ma il Papa ha incontrato il Coniglio Pastorale del quale essi non fanno parte...ed ha parlato ancora una volta di MOVIMENTI li presenti...

    Tra l'altro essendo la Messa di domenica c'erano i NC di quella comunità alla Messa? immagino di no...su Roma 7 ho letto che erano ad un RITIRO...il Papa viene e loro se ne vanno? (domanda obbligatoria)

    Ma ripeto, il Papa parla di GRUPPI E MOVIMENTI....il Papa NON ha firmato alcun decreto di approvazione ma ha solo ACCETTATO E ACCOLTO IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL PCL...(pontificio consiglio per i LAICI) A FIRMA SUA C'E SOLO LA LETTERA DEL CARDINALE ARINZE del 2005, una firma a voce sigillata nel Magistero di quel gennaio 2006....
    a firma sua, del Papa, c'è la Sacramentum Caritatis dove si DICE DI CATECHIZZARE SULL'IMPORTANZA DELLA DOMENICA...che la domenica senza Messa è come un giorno senza Dio...che la concessione delle Messe del sabato sera NON annullano questa catechesi E LA PARTECIPAZIONE DI ALMENO UNA VOLTA AL MESE ALLA MSSA DELLA DOMENICA...

    Quindi NON esiste assolutamente alcun ITINERARIO OBBLIGATORIO o obbligante, PER I PARROCCHIANI L'HA DOVE SI FOSSERO INSEDIATI I NC...al contrario, DIFENDETE LA PARROCCHIA, difendete la sua indipendenza, fate delle vostre parrocchie un gioiello di LIBERTA' CATTOLICA......



    "...quando ci rendemmo conto che il parroco non ci ascoltava ed anzi sembrava provare fastidio perchè dicevamo che non era corretto il comportamento dei NC che celebravano messe al sabato sera come volevano loro, e che non sapevamo mai cosa insegnassero i loro catechisti che non si incontravano mai nelle nostre riunioni, abbiamo desistito da ulteriori insistenze, ma abbiamo organizzato gruppi di Preghiera di Padre Pio e un altro gruppo del Rosario. Ogni giorno crescevamo e siamo arrivati a 70/80 persone fisse che occupavamo la Chiesa per pregare e il sabato sera anche i locali creando un gruppo anziani per fare feste con loro che non sapevano dove andare, dopo due anni di questo perseverare ce l'abbiamo fatta, il gruppo neoctecumenale si è trasferito non so dove. Credo che più di tutto e più di tutti i tentativi di discussione, è la preghiera con san Pade Pio che ha convinto il parroco delle nostre ragioni, sia perchè lui, padre Pio, ci ha fatto la grazia, sia perchè il parroco vide che questo gruppo non si univa mai a pregare con noi, ma sempre pregavano nella loro comunità. Nessuno gli aveva detto di andarsene, ma che se volevano restare li con noi, avrebbero dovuto fare comunità con la Parrocchia e non soltanto sfruttarla raccogliendo adepti dai notri gruppi. Loro preferirono andarsene e noi li abbiamo ringraziati."

    (da un giornalino parrocchiale settembre 2008 - che parla dell'episodio non della sua parrocchia ma riferendosi ad un altra, e questa persona, fcendo una lunga descrizione dei fatti anche antecedenti, ha riportato il fatto sul giornalino di questa parrocchia, firmata con: catechista Loredana, gruppo di Preghiera di Padre Pio)

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  5. Da Manuele gli auguri di Pasqua....la separazione del testo e l'eventuale neetto è mio per una lettura più scorrevole...
    ^__^


    Gentile Caterina,
    tu mi hai mandato per riflettere il seguente passo, espresso da Giovanni Paolo II

    Dal Discorso di Giovanni Paolo II ai Sacerdoti delle comunità neocatecumenali il 9.12.1985

    "Gli obiettivi che si propongono le vostre Comunità neocatecumenali corrispondono certamente ad uno degli interrogativi più angosciosi dei pastori di anime di oggi, specialmente nei grandi agglomerati urbani. Voi intendete raggiungere la massa di battezzati adulti, ma poco istruiti nella fede, per condurli, attraverso un cammino spirituale, a riscoprire le radici battesimali della loro esistenza cristiana e per renderli sempre più consapevoli dei loro doveri. In questo cammino l'opera dei sacerdoti rimane fondamentale. Di qui la necessità che sia ben chiara la posizione che a voi spetta come guide delle Comunità, affinché la vostra azione sia in sintonia con le reali esigenze della pastorale.

    La prima esigenza che vi s'impone è di sapere mantener fede, all'interno delle Comunità, alla vostra identità sacerdotale. In virtù della sacra Ordinazione, voi siete stati segnati con uno speciale carattere che vi configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter agire in suo nome (cfr. Presbyterorum Ordinis, 2). Il ministro sacro quindi dovrà essere accolto non solo come fratello che condivide il cammino della Comunità stessa, ma soprattutto come colui che, agendo "in persona Christi", porta in sé la responsabilità insostituibile di Maestro, Santificatore e Guida delle anime, responsabilità a cui non può in nessun modo rinunciare. I laici devono potere cogliere queste realtà dal comportamento responsabile che voi mantenete. Sarebbe un'illusione credere di servire il Vangelo, diluendo il vostro carisma in un falso senso di umiltà o in una malintesa manifestazione di fraternità. Ripeterò quanto già ebbi occasione di dire agli Assistenti Ecclesiastici delle Associazioni Internazionali Cattoliche: "Non lasciatevi ingannare! La Chiesa vi vuole sacerdoti, e i laici che incontrate vi vogliono sacerdoti e niente altro che sacerdoti. La confusione dei carismi impoverisce la Chiesa, non la arricchisce"

    (Discorso del 13 settembre 1979, n. 4: Insegnamenti 1112 (1979], p. 1391).


    Ebbene, la prima domanda che mi sono posto è stata la seguente: perchè il papa si è sentito di sollecitare i nostri sacerdoti a non lasciarsi ingannare?
    E da che cosa? Quale è l'inganno verso il quale fare attenzione?
    Se per altro il discorso vale per tutti i sacerdoti, ho apprezzato davvero che questo discorso il papa lo abbia rivolto ai sacerdoti del CNC, allora una ragione ci deve essere e naturalmente sono andato a chiederlo al nostro sacerdote coordinatore del Cammino.

    Ne sono uscito deluso.
    Tale delusione potrebbe riscontrarsi nel fatto che forse non mi sono sentito dire ciò che avrei voluto sentirmi dire, ma in verità il sacerdote da me interpellato ha solo generalizzato l'intervento del papa escludendo, a priori, un qualche coinvolgimento particolareggiato a loro medesimi.
    Ed anche tale delusione mi è sopraggiunta quando, il sacerdote, rispondeva proponendomi esclusivamente materiale di Kiko e qualche catechesi già da me assorbita negli incontri con i miei catechisti.

    Alla mia osservazione: se non fosse stato il caso di affrontare la riflessione del testo magisteriale con altrettanto materiale magisteriale, magari se poteva segnalarmi anche qualche santo o qualche teologo come risposta, mi sentivo rispondere: noi siamo un Cammino peculiare nella Chiesa, siamo noi che facciamo scuola agli altri dopo essere stati approvati, ordinati sacerdoti, preparati per questo ministero neocatecumenale in forza della nostra missione e vocazione verso i più lontani da riportare all'ovile, "tu" sei chiamato a collaborare non a farti domande; se ti fai troppe domande vuol dire che non stai mettendo in pratica le catechesi che hai ascoltato.

    In sostanza arrivò a dirmi che quelle parole del papa erano rivolte a loro solo in senso figurativo e che in verità si riferivano ai sacerdoti che non vivono un particolare Cammino, che a causa di questa carenza questi "altri" sacerdoti possono essere preda degli inganni, ma non loro se avessero continuato, appunto, ad essere associati al CNC.

    A questo punto, frastornato e deluso, ho chiesto un approfondimento al mio parroco.
    Anche lui c'è rimasto un pò male chiedendosi se forse lui stesso, che non è del CNC, avrebbe, a questo punto, dovuto chiedersi quale cammino facesse!
    Mi ha parlato del rischio dei sacerdoti di serie "A" e di serie "B" che tale discorso avrebbe portato avanti, con il rischio però di falsare la vera identità del Sacerdote il quale appartiene ad un unico cammino che è quello ecclesiale con il suo magistero portandomi come esempi mirabili accenni di sacerdoti anche consacrati che pur appartenendo agli ordini religiosi, vissero una dimensione universale del loro sacerdozio.

    E' eloquente poi il fatto che il sacerdote da me interpellato non abbia voluto confrontarsi con il parroco, chiudendo il discorso con una chiara accusa alla perdita di tempo.

    Nella fattispecie ho constatato che c'è un ribaltamento nelle interpretazioni delle parole del papa, tutto viene letto come una conferma di ciò che fanno e di ciò che facciamo, mai viene inserito lo spirito critico: se critiche ci sono, queste vanno fatte a chi non è nel CNC.
    Anzi, constato che sovente lo spirito critico è assente, noi del CNC abbiamo la verità in tasca, quella insegnata dai catechisti, lo stesso vale per i nostri sacerdoti che dal papa riceverebbero solo approvazioni, mai delle critiche.

    A questo punto comincio a rendermi conto di vivere ai margini della mia comunità NC, io ho uno spirito critico e mi pongo molte domande, perchè dovrebbe essere illecito fare delle domande?

    Ora che si avvicina la Pasqua mi è stato espressamente chiesto dai miei catechisti di fare come penitenza il silenzio, di non parlare più di queste cose "perditempo" e di dedicarmi alla comunità lasciando fuori tutto ciò che non le appartiene (tuttavia mi pongo una domanda: se non fosse stata Pasqua, avrei potuto continuare il mio approfondimento? Le mie domande sarebbero state accolte, sarebbero state più lecite?): le critiche non appartengono al fedele, mi è stato suggerito di mettere la ragione "da parte" perchè il vero male sono tutti coloro che, non comprendendo il CNC, lo giudicano insinuando dubbi sul ruolo dei catechisti finendo per creare divisioni.

    Avrei voluto replicare a queste affermazioni, ma tale opportunità mi è stata negata, asserendo quindi che ero in uno stato di grave pericolo, recuperabile solo con il silenzio per il bene e la serenità della comunità.

    Se questo genere di insegnamento (silenzio, obbedienza, mitezza, umiltà) è fruttuoso sotto molti aspetti (e di questo sono sempre grato alla mia comunità, ma ancor di più all'attaeggiamento umile del mio parroco), non lo diventa più quando vengono usati come metodi di coercizione per non parlare dei problemi legati alla comunità. E questo lo deduco dalla risposta del parroco il quale mi ha suggerito "per il bene di tutti" di non essere insistente con le mie domande e di ascoltare il suggerimento dei catechisti, ossia, tacere! In sostanza il parroco mi ha fatto capire di avere le "mani legate"...!

    In definitiva se ci sono davvero dei problemi, questi alla fine diventano miei, non della comunità, il problema, a questo punto, l'ho creato io perchè mi sono posto delle domande: chi non si pone delle domande non crea problemi e tutto fila liscio, va avanti come deve andare.

    Gentile Caterina cos'altro dirle?
    Stiamo entrando nella Settimana Santa, quest'anno per la prima volta parteciperò ai riti organizzati dalla liturgia parrocchiale, rispetterò il silenzio che mi è stato richiesto ma all'interno della parrocchia che ho sempre sentito come una seconda casa, avvertendo sempre più la necessità di considerare forse esaurita la mia adesione ad un Cammino che non ti concede l'uso della ragione.

    Riprenderò a leggere in internet dopo la santa Pasqua augurando a me stesso ed anche a voi che la vera luce di Gesù Cristo risorto, possa davvero illuminare il dono della ragione per essere messa al servizio di chiunque domanda a noi stessi la ragione del perchè siamo cattolici, perchè crediamo in Gesù, e non per essere vista, la ragione, come un danno o come un affronto.
    Grazie per il materiale che mi hai mandato, ti aggiornerò nel tempo.
    Per il momento ringrazio un pò tutto del Blog e quanti hanno dimostrato pazienza nei loro interventi, donandomi anche profonde meditazioni come quelle di Chisolm e l'inserimento di alcune testimonianze.

    Nella pace di Cristo risorto, Manuele.

    **************************

    Ho risposto a Manuele privatamente...una rispota che non posterò perchè è anche molto lunga ^__^ e spazia in altri argomenti...

    qui sottolineo un ringraziamento a Manuele per come ci ha spiegato questa situazione che definerei GRAVE....

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  7. Tra l'altro essendo la Messa di domenica c'erano i NC di quella comunità alla Messa? immagino di no...su Roma 7 ho letto che erano ad un RITIRO...il Papa viene e loro se ne vanno? (domanda obbligatoria)

    Se questo è vero, è ENORME!

    Sanno da diversi mesi che Benedetto XVI verrà a visitare la parrocchia per celebrare la Santa Eucaristia con loro e ...loro se ne vanno altrove!

    Sarebbe solo una prova supplementare che per i neocatecumenali il cammino, le sue norme, il suo programma, viene sempre e comunque prima di ogni cosa, prima anche del Papa, se oso esprimermi così.
    Certo è più facile per i nc preparare degli immensi striscioni per auto-manifestare la loro presenza in Piazza San Pietro durante gli Angelus, cambiare un evntuale programma per assistere alla Messa con il Papa, se la notizia è vera, è invece impossibile!

    Del resto. durante l`Angelus, il Santo Padre MAI pronuncia il nome "neocatecumenale", malgrado sia scritto in lettere capitali sui vari striscioni messi in fila per formare un corridoio ben visibile(!), ma saluta LA PARROCCHIA dalla quale essi provengono.
    Messaggio chiarissimo, che va nel senso del messaggio del 10 gennaio.
    A noi risulta chiaro, mi sa che ai neocatecumenali questo messaggio non arriva!

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  8. Grazie Manuele per la sua testimonianza !
    Saremo insieme in preghiera!


    Nella fattispecie ho constatato che c'è un ribaltamento nelle interpretazioni delle parole del papa, tutto viene letto come una conferma di ciò che fanno e di ciò che facciamo, mai viene inserito lo spirito critico: se critiche ci sono, queste vanno fatte a chi non è nel CNC.

    È esattamente ciò che da subito abbiamo previsto, dopo avere ascoltato il discorso del Santo Padre il 10 gennaio.
    Non ci siamo sbagliati, purtroppo.
    La previsione era facile.
    Arriverà sino a Benedetto XVI questa amara constatazione?

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  9. [1]Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava.
    Dissi: «Eccomi, eccomi» a gente che non invocava il mio nome. [2]Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro capricci, [3]un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni, [4]abitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti. [5]Essi dicono: «Stà lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro». Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno. [6]Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
    io non tacerò finché non avrò ripagato [7]le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
    tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io calcolerò la loro paga e la riverserò nel loro grembo. (Isaia, 65)

    Ecco cosa dice il servo del diavolo Kiko Arguello nelle sue aberranti catechesi, di parecchi anni fa, che oggi vengono riportate fedelmente dai catechisti da lui formati, in tutte le comunità di codesta setta:

    Questa era l'idea della catechesi precedente: la necessità
    di dare i segni della fede: l'amore nella dimensione della croce
    e l'unità. Questi sono i segni che sta attendendo il mondo
    pagano, perchè gli altri segni, il tempio, la messa, il
    sacerdote, il vescovo non sono segni perchè bisogna avere già
    fede per credere in essi. Questi segni non valgono più in un
    mondo secolarizzato come il nostro. Bisogna dare nuovi segni. E'
    vero che noi incominciamo nella parrocchia una pastorale per il
    futuro, infatti guarda dieci anni avanti.
    (O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE pag-38)

    E' chiaro che un cristiano di 20-30 anni fa, di fronte a
    questi due tipi di uomo, di fronte a questo sviluppo che si
    manifesta attorno a lui, di fronte a questi due tipi di persona
    che non sono più disposti ad ascoltarlo, si trova con un
    complesso di inferiorità. Dato che è dentro ad una Chiesa che
    sta attraversando un momento grave, perchè è una Chiesa
    monolitica, molto dommatica, una Chiesa eccessivamente
    ritualistica, una Chiesa in cui non c'è Parola di Dio perchè è
    tutto in latino, perchè la Bibbia era praticamente proibito
    leggerla, una Chiesa dove il popolo è alimentato da devozioni
    particolari, come il Sacro Cuore, novene, culto dei santi, ecc.
    Quest'uomo ha una teologia molto giuridica ed è molto poco
    formato, generalmente ha una formazione di prima comunione, cui
    è seguito poi quello che gli hanno insegnato a scuola o al
    collegio nella materia "religione" e poco altro. E' un uomo che
    ha fatto esercizi spirituali e che spesso ha un direttore
    spirituale ma che si trova in una situazione molto povera per
    poter rispondere a quello che gli è cascato addosso: un mondo
    che cambia seriamente, cui deve dare una risposta.
    (O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE pag-42)

    Perchè siamo in una situazione in cui non siamo stati catechizzati, cristianizzati. Non c'è stata veramente una iniziazione alla fede. Abbiamo ricevuto una catechesi da prima comunione. Poi alcuni hanno studiato come materia a scuola la religione, e cosa ci portiamo ancora addosso il vestitino della prima comunione sotto la camicia. Questo vestitino è piccolo. Cosa è questo vestitino? I dieci comandamenti, credere nei dogmi e poco più. I comandamenti? Non rubare, non ammazzare ecc.? Li compio di già. Credere nei dogmi, Non né capisco una parola, ma credo. Che la Vergine Maria fu vergine? Lo credo. Credo a tutto ciò che dice la Santa Madre Chiesa. Che Cristo è morto per i nostri peccati? Lo credo. Confessarsi di tanto in tanto? Chiaro. Siamo tutti molto borghesi e comodi e andiamo generalmente alla messa delle dodici.
    Questo non dovete dirlo alla gente. questo lo dico. Questo lo dico a voi. La verità è che ci siamo fatti adulti senza che nessuno ci abbia fatto maturare nella fede, senza avere mai ascoltato la Parola che ascolta Abramo…
    (O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE pag-53)

    Allora, dico io, questo schema è il Cristianesimo? Ciò che
    ho descritto è solo un rudimento di religiosità, ma che con la
    storia si va perfezionando. E' questo il Cristianesimo?
    Indubbiamente no. Vediamolo.
    Nel Cristianesimo non c'è tempio, nè altare, nè sacerdoti
    nel senso della religiosità naturale.
    Non c'è tempio nel senso di luogo sacrosanto, in cui si
    rende un culto sacro, la casa di Dio dove Egli abita, mentre il
    resto sono luoghi profani. Il tempio nel cristianesimo siamo noi
    cristiani. Dice la Samaritana a Gesù : dove si deve adorare Dio,
    sul monte Garizim (come dicono i samaritani o nel tempio di
    Gerusalemme? E Gesù risponde: giungono già i veri adoratori che
    mio Padre vuole; non si adorerà più ormai sul monte Garizim nè
    in Gerusalemme, ma in Spirito e in Verità. Gesù Cristo dice
    anche: io distruggerò questo tempio e lo ricostruirò in tre
    giorni (riferendosi al tempio del suo corpo). Il tempio infatti
    nel cristianesimo è Cristo. E Cristo dov'è? Nella Chiesa. Ma la
    chiesa non è il tempio di pietra. La Chiesa siamo noi cristiani.
    Noi siamo il tempio vivo dello Spirito Santo.
    Allo stesso modo nel cristianesimo non c'è altare, nel
    senso di una pietra sacra cui nessuno si può avvicinare nè tanto
    meno toccare. Di questo, quelli di voi ché avete vissuto il
    cristianesimo a livello di religiosità naturale, avrete una
    piccola esperienza: quando andavate a Messa, vi mettevate
    dietro, e se ti capitava di essere vicino al tabernacolo sentivi
    un tuffo al cuore, perchè ti avvicinavi all'intoccabile, al
    luogo dove c'era il sacro. Noi cristiani non abbiamo altare,
    perchè l'unica pietra santa è Cristo, Pietra angolare. Perciò
    noi possiamo celebrare eucaristia sopra un tavolo: e la possiamo
    celebrare in una piazza, in campagna e dove ci piaccia. Non
    abbiamo un luogo in cui esclusivamente si debba celebrare il
    culto. Non abbiamo nemmeno sacerdoti nel senso di persone che
    separiamo da tutti gli altri perchè in nostro nome si pongano in
    contatto con la divinità. Perchè il nostro sacerdote, colui che
    intercede per noi è Cristo. E siccome siamo il suo Corpo, siamo tutti sacerdoti. Tutta la Chiesa è sacerdotale nel senso che intercede per il mondo. E' vero che questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e ci sono alcuni fratelli che sono servitori di questo sacerdozio, ministri del sacerdozio. Nel Nuovo Testamento non si usa a parola Sacerdote altro che riferita a Cristo; invece si parla di ministri e presbiteri.
    (O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE pag-57)

    Cruccas Gianluca

    RispondiElimina
  10. Queste gravissime frasi l’eretico Kiko Arguello le dice oggi, dimostrando che nel suo pensiero niente è cambiato col passare cdegli anni.

    "Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell‟animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci" (cfr. Mt 8, 25).
    E come è possibile che nonostante tutto questi due “profeti” abbiano potuto, fino a ieri, entrare più o meno liberamente nelle Stanze Vaticane, come se fossero i più grandi benefattori della Chiesa Cattolica e dell’umanità, considerando il fatto che da dieci anni sono ormai note le loro dottrine sia ai “grandi”, che sono stati preposti a pascere il gregge, sia ai “piccoli” che ne hanno fatto le spese? Note sono anche le loro “opere”, dal momento che (si sa) le Sacre Congregazioni sono piene di testimonianze arrivate da ogni parte! E soprattutto, come può essere possibile che riescano a controllare tutte le case editrici, visto che è diventato impossibile trovare un solo testo anche lontanamente critico nei loro confronti? O peggio ancora: come si spiega che, in quarant’anni di operato a livello mondiale, con manifestazioni popolari di massa, ed iniziative ecclesiali di enorme portata, tutta questa azione sia potuta passare nel quasi assoluto silenzio da parte dei mezzi di comunicazione (come televisioni, radio, giornali), e che abbia fatto lo stesso rumore del passaggio di una mosca?! Si potrebbe forse spiegare con l’utilizzo delle spaventose quantità di denaro raccolte ininterrottamente dalle oltre 18.000 comunità sparse nel mondo, e magari anche altro, con cui possono comprare il silenzio di chiunque… E come è possibile che sia stato permesso in seno alla Chiesa cattolica, di fondare i Seminari “Redemptoris Mater”, che solo apparentemente appartengono alla giurisdizione delle varie Diocesi dove sono impiantati, sotto la giuda dei Vescovi, ma di fatto fanno capo ai vari super-catechisti, che a loro volta sono comandati dalla triade Karmen, Kiko e Padre Mario? Infatti lo stesso Kiko conferma questa tesi dicendo non molto tempo fa, come da documenti allegati:“Cioè abbiamo bisogno di presbiteri, DI UN NUOVO CLERO, SOLAMENTE UN NUOVO CLERO SALVERA‟ LA CHIESA.” - …Le abbiamo contate dopo…1.500 famiglie! Che lasciano tutto e partono…. Già il Papa ha inviato quest‟anno 200 famiglie in Cina, Shangai, Australia… cioè noi stiamo vivendo in un evento impressionante, perché queste famiglie che vanno al mondo hanno bisogno di presbiteri , per questo penso che mi spenderò anche se sono stanchissimo, mezzo morto, però anche spendersi perché sia possibile che il Signore susciti vocazioni, susciti presbiteri per portare avanti nuove comunità…”. In definitiva per fare cosa? Kiko stesso lo spiega nello stesso documento e dice: “Cominceremo una specie di parrocchia personale, con degli appartamenti, con tutto un progetto di missione ad gentes” ( Perugia, 26 Settembre 2006, incontro con le Comunità NC Umbre). Nell’Annuncio di Quaresima 2006, fatto in Spagna, Kiko dice apertamente: che il tutto è gia stato progettato e organizzato, difatti dice: “ Il Sacerdote con il suo socio a metà di un grattacielo enorme, li messo, in un appartamento con due sorelle maggiori che li serviranno, abbatteremo i tramezzi, metteremo la moquette e pittureremo… in questa zona, ogni famiglia pagana – formata da non battezzati – visiterà le case, l‟inviteremo a prendere un aperitivo, ad ascoltare la sacra Scrittura, sono Cristiani e se gli interessa conoscere la religione di certo non andranno in Chiesa, è gente che mai ci andrà, ma sei tu che vai da loro. E quando ci saranno diversi nuclei, ci sarà una catechesi nell‟appartamento del Sacerdote e si costituisce una seconda comunità di pagani. Ma sempre ci sarà una prima Comunità “luce delle genti”, persone che hanno terminato il Cammino con i giovani, fantastici, che portano con loro anche i propri compagni di Università, capite? E‟ necessario dare, presentare una nuova forma di parrocchia “una nuova presenza di Chiesa”. In realtà basterebbe sentire come predicano questi Presbiteri e come stanno sovvertendo le varie Parrocchie dove operano, per capire chi e cosa sono…

    (Stralci della prima lettera che io e Annarita abbiamo mandato al Santo Padre il 1 Ottobre 2007)

    Che cosa è accaduto nel frattempo, dal 2007 ad oggi?

    Alla setta dei Neocatecumeni gli è stata data l’approvazione di uno statuto che non ha la dottrina approvata.
    Alla setta dei Neocatecumeni, è stato dato un ulteriore mandato per andare ad insozzare le parrocchie di tutto il mondo con le catechesi diaboliche di Kiko Arguello e combriccola.
    Alla setta dei Neocatecumeni viene permesso ancora oggi di celebrare l’oltraggiosa celebrazione Eucaristica, protestante, cabalistica.
    Alla setta dei Neocatecumeni viene permesso di sfornare cosidetti Presbiteri che vanno a insozzare le parrocchie con una formazione sacerdotale basata sulle diaboliche catechesi del profeta eretico Kiko Arguello.
    Alla setta dei Neocatecumeni viene permesso di infestare perfino i monasteri, introducendo le catechesi di Kiko e facendo fare il cammino ai monaci che già fanno un loro percorso di santificazione previsto nelle regole dei vari ordini.
    E chi ha dato il permesso di compiere codeste azioni da quarant’anni a questa parte?

    Dispiace dirlo, ma è la verita’ e stata la gerarchia ecclesiastica.

    San Francesco di Sales nella “Filotea” III, 29 afferma: “I nemici di Dio e della Chiesa devono essere attaccati e condannati con tutta la forza possibile…La carità ci obbliga a gridare al lupo, quando il lupo si infiltra nel gregge, in qualunque luogo si incontra.” E ancora : “ L‟ignoranza nei sacerdoti è da temersi di più che il peccato perché per essa, non solo si perde la propria anima, ma si disonora e si avvilisce il Sacerdozio.”

    Caro Emanuele, fuggi da quel luogo, non partecipare alla falsa veglia Pasquale organizzata dalla setta in cui ti trovi, e non dare retta ai tuoi catechisti, ma continua a documentarti per rispondere alle domande che ti sono sorte.

    [8]Dice il Signore: «Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: Non distruggetelo, perché v'è qui una benedizione, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa. [9]Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno. [10]Saròn diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acòr un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà. [11]Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino, [12]io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto; ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che mi dispiace avete scelto». [13]Pertanto, così dice il Signore Dio: «Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; [14]ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per la tortura dello spirito. (Isaia- 65)

    Gianluca Cruccas

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  11. BGIORNO a tutti, era un pò che non vi leggevo. Vedo che poco niente è cambiato in questo blog, anzi.

    Ora che lo status del CN è stato confermato e arricchito di cose che la Chiesa ha riconosciuto al CN come per esempio, forse pochi hanno fatto caso, il comma 3 dell'Art 1, e te lo cito direttamente dagli Statuti:

    -----------
    Titolo I
    Natura e attuazione del Cammino Neocatecumenale
    Art. 1
    [Natura del Cammino Neocatecumenale]

    § 1. La natura del Cammino Neocatecumenale viene definita da S.S. Giovanni Paolo II quando scrive: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni».
    § 2. Il Cammino Neocatecumenale è al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente nella fede.
    § 3. Il Cammino Neocatecumenale, dotato di personalità giuridica pubblica, consta di un insieme di beni spirituali:
    1°. il “Neocatecumenato”, o catecumenato post-battesimale, secondo la modalità di cui al Titolo II;
    2°. l’educazione permanente della fede, secondo la modalità di cui al Titolo III;
    3°. il catecumenato, secondo la modalità di cui al Titolo IV;
    4°. il servizio della catechesi, di cui al Titolo V, svolto secondo le modalità e dalle persone ivi indicate.


    Da Statuti del Cammino Neocatecumenale: http://www.webalice.it/gregorio.rizz..._pagina_26.htm
    -----------------


    Evidenzio e sottolineo "Consta di un insieme di beni spirituali" in 2009 anni di storia della Chiesa Cattolica è stato usato solo per il cammino neocatecumenale e per un'altro caso, "Gli esercizi spirituali" di S. Ignazio da Lojola. Il Magistero e la tradizione di S. Romana Chiesa, ha decretato solo questi due con questa dicitura.

    Ora se la Chiesa riconosce dei beni spirituali agli "Esercizi spirituali" di S. Ignazio e dopo moltissimi anni al CN, è evidente che qualcosa di molto-molto importante ci sta sfuggendo.
    Insomma qualcosa dei vostri discorsi non mi quadra.
    Ma oramai ve lo hanno detto in tanti e voi "fate" i sordi oltre che i ciechi.
    Buona Domenica

    RispondiElimina
  12. Nell’Annuncio di Quaresima 2006, fatto in Spagna, Kiko dice apertamente: che il tutto è gia stato progettato e organizzato

    Frase che ha il merito di essere chiara.
    È da 40 anni che tutto è organizzato e PROGETTATO!
    È da 40 anni che in funzione di una strategia elaborata a tavolino, Kiko Arguello ha infiltrato tutti i luoghi importanti, ha piazzato le sue pedine nei luoghi strategici.
    È da 40 anni che tutto ciò succede con la complicità di chi doveva agire.

    Ed ecco il silenzio dei media, anche cattolici, silenzio sui problemi legati al cnc e sulle varie testimonianze, si pubblicano solo gli elogi anche da parte dei media vaticani che sono infiltrati nei loro vertici.
    Ed ecco l`impossibilità di trovare un testo critico nei confronti del cnc nelle librerie, se un cliente pone la domanda si trova confrontato ad una reazione infastidita quando non è ostile.

    Ma il silenzio che pesa di più, quello che più ha pesato nelle sue conseguenze è quello della gerarchia ecclesiastica.
    Un silenzio essenziale nella strategia kikiana, la gerarchia doveva essere messa a tacere con argomenti di peso...argomenti che hanno fatto chiudere gli occhi e le orecchie e anche la bocca...salvo per lodare e ringraziare.
    Silenzio sulle anomalie, le distorsioni, le eresie, parole per ricoprire queste anomalie con incoraggiamenti se non ringraziamenti.
    Argomenti che mettono a tacere le coscienze anche di chi ha la missione e il dovere di difendere la dottrina della fede, la sacra Liturgia.

    Uno scandalo e una vergogna.

    RispondiElimina
  13. Ringrazio Caterina e Manuele per l`autentico dialogo che son riusciti a instaurare e a condividere con noi.
    Mi spiace dover esprimere la constatazione che si sia rivelata esatta la previsione sulla emarginazione di Manuele e sulla IMPOSSIBILITA` di cittadinanza di sue od altre domande e argomenti `di ragione` nell`ambito del Cammino.
    L`esperienza ormai consolidata ci dice che o ti adegui o devi andartene...

    Quanto al ritornello stantìo del nostro ultimo interlocutore - che addirittura ardisce l`analogia tra il "metodo" NC e gli Esercizi di S. Ignazio - come accettare di dare al Cammino addirittura la dignità di un Ordine Religioso e al capolavoro di Grazia e di Sapienza degli Esercizi Ignaziani la stessa valenza delle manipolazioni della persona (anche e non solo nella violazione del "foro interno") perpetrate dai catechisti & C.?

    Si tratta di un inganno di conio recente, detto e ripetuto dai catechisti che, a furia di martellare, lo rendono vero per chi ascolta e poi ce lo ripete convinto
    e non riesce neppure e rendersi conto che sta confondendo una miniera d`oro con un tesoro di latta...

    RispondiElimina
  14. Per Paolo156 …
    Hai detto che noi siamo ciechi e sordi..
    Insensato se non sei sordo e cieco, leggi questo:


    Il vostro blasfemo statuto contiene un chiaro riferimento agli
    Orientamenti alle Èquipes di Catechisti (totalmente eretiche) e all’articolo 13 sull’Eucarestia ( totalmente menzognero )

    Titolo I [ Natura e attuazione del Cammino Neocatecumenale ]
    Art. 2 [Attuazione del Cammino Neocatecumenale]
    2º. secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e
    negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti

    Capitolo II Catechesi iniziali Art. 9 [Kerigma e celebrazioni]
    Il Neocatecumenato comincia nella parrocchia, su invito del Parroco, con delle catechesi kerigmatiche,22 chiamate catechesi iniziali, contenute negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti.

    Art. 10 [Nascita della comunità neocatecumenale]
    § 3.La comunità neocatecumenale è affidata alla cura pastorale del Parroco e del presbitero da lui incaricato (cfr. art. 27). Inoltre la comunità indica, mediante votazione, un responsabile laico e alcuni corresponsabili,31 che vengono confermati dal Parroco e dall’équipe dei catechisti. Essi collaborano con il Presbitero per assicurare che la comunità percorra l’itinerario del Cammino Neocatecumenale, secondo quanto stabilito nello Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti e per curare gli aspetti organizzativi.32

    Art. 11 [Celebrazione settimanale della Parola]
    § 1. Ciascuna comunità neocatecumenale settimanalmente ha una celebrazione della Parola di Dio,33 di norma con quattro letture,34 secondo i temi indicati dagli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti per ogni tappa.

    Art. 13 [Eucaristia]
    § 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità.47 L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione cristiana.
    48
    § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del
    Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli.
    § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede49. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida
    del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici.

    Art. 16 [L’esperienza della koinonia e i frutti della comunità]
    § 1. Nella misura in cui i neocatecumeni crescono nella fede, cominciano a manifestarsi i segni della koinonia: il non giudicare, la non resistenza al malvagio, il perdono e l’amore al nemico.57 La koinonia si visibilizza anche nel soccorso ai bisognosi, nella sollecitudine per i malati, per i sofferenti e per gli anziani e nel sostegno, per quanto possibile, di coloro che sono in missione, secondo quanto indicato negli Orientamenti alle Équipes di Catechisti. I neocatecumeni vengono gradualmente formati a un sempre più profondo spirito di comunione e di aiuto reciproco.

    Art. 28 [Catechisti]
    § 1. Le équipes di catechisti sono composte da alcuni laici, eletti in conformità all’art. 17 § 3, e da un presbitero.
    § 2. Le équipes di catechisti, come esplicitato nel presente Statuto120 e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti:
    1º. su invito del parroco danno le catechesi iniziali che avviano un processo di gestazione alla fede in cui si formano le comunità;

    Art. 29 [Formazione dei catechisti]
    5°. infine, preparano ogni catechesi e passaggio del Neocatecumenato, per quanto possibile insieme al presbitero, leggendo in ambiente di preghiera i brani corrispondenti della Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica e degli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti, che ravvivano in loro la «parola di salvezza» (At 13,26) che essi stessi hanno ricevuto oralmente dai propri catechisti.

    Il vostro, blasfemo statuto, mette in relazione gli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti
    al Magistero della Chiesa Cattolica e alla Sacra scrittura e questo fatto è veramente scandaloso.
    Tu che dici che noi siamo ciechi e sordi, ma hai letto le catechesi diaboliche del tuo falso profeta Kiko Arguello?

    Se le hai lette forse cieco sei tu che non riesci a vedere l’eresia nelle frasi del tuo “grande profeta”.

    E se per assurdo le ritieni cattoliche, perché non le commenti, e ci convinci dottrinalmente che sono ortodosse?

    E come puoi mettere in relazione un grande Santo come S. Ignazio da Lojola, che fece nascere i Gesuiti proprio per combattere eretici protestanti come voi?

    Come sempre fate sempre delle figuracce, mentendo spudoratamente, guarda che vi conosciamo molto bene, perché anche noi siamo stati dentro quella setta.

    Abbi almeno l’onestà di Manuele, che chiaramente ama il Signore in maniera vera, egli si è posto delle domande per poter rispondere alle contraddizioni che stanno dentro le setta dei Neocatecumenali, perché mi sembra di intuire che Manuele desidera ardentemente diventare Santo dentro la vera Chiesa Cattolica.

    Nell’attesa, forse vana , io spero di no, attendo un commento alle catechesi eretiche del tuo capo.

    Gianluca Cruccas

    RispondiElimina
  15. Visto che l’amico “Paolo 156” ha tirato in ballo S. Ignazio di Lodola, riporto quello che ha detto Kiko Arguello di questo grande Santo, non più tardi di tre anni fa, all’Annuncio di Quaresima 2006, tenuto a Madrid:

    “Al termine della sua vita, Sant’Ignazio di Lodola, pieno di Spirito Santo, disse che con rispetto all’azione di Dio, lui era stato di totale ostacolo.
    Nonostante che egli rappresentò questo ostacolo PER NOI, Dio fece grandi cose con i Gesuiti.”

    Ora considerando che principale occupazione di Sant’Ignazio fu predicare contro l’eresia protestante e combattere questo nefasto tralcio staccato dalla Vite, cosa vuol dire Kiko con l’espressione “RAPPRESENTO’ QUESTO OSTACOLO PER NOI”?
    Forse S. Ignazio ha ostacolato anzitempo Kiko e company, ostacolando la diffusione dei loro padri: i protestanti? Perché Kiko, parlando alle comunità più anziane di Madrid, quindi ai primi catechisti storici del Cammino, dice che Ignazio fu “ostacolo” per se stesso e per loro? Forse i catechisti anziani sono protestanti e sanno di esserlo?.. Per cui Kiko con essi può usare il termine “noi”?
    E che cosa fecero “di grande” i Gesuiti che fosse in contrasto col loro Padre Fondatore?(Perché quando Kiko Arguello loda l’operato di qualcuno, io comincio a preoccuparmi…per quel “qualcuno”…)
    Ed ora, ironia della sorte, il combattente ed il combattuto vengono entrambi lodati per essere portatori di “beni spirituali” ;-)
    Beh, buona Domenica delle Palme a tutti…

    Per Manuele:
    Caro fratello in Cristo,
    comincia la Settimana Santa e mi ero riproposta di darti l’esperienza dell’ultima TERRIBILE Veglia Pasquale neocatecumenale a cui ho partecipato nel 2005, Veglia che mi ha fatto dire, appena uscita dal baraccone in cui era stata allestita, mentre ancora urlavano gli ultimi canti a mo’ di discoteca impazzita: “MAI PIU’ una Veglia Pasquale col Cammino!” E’ buffo che entrai in seguito ad una Veglia Pasquale e l’ultima cosa che ho seguito è stata proprio una Veglia…Appena troverò un minuto le la racconto…ma ho già letto, con mia consolazione, che hai deciso di seguire i riti pasquali in parrocchia.
    Possa Lo Spirito Santo illuminarti sempre più e condurti sulle strade che vuole per te. Prega per me, se posso chiedertelo, affinché mi sia concesso di vivere questa santa settimana meno indegnamente possibile.
    Grazie per la tua onestà
    A. Rita

    RispondiElimina
  16. mic ha detto...
    Ringrazio Caterina e Manuele per l`autentico dialogo che son riusciti a instaurare e a condividere con noi.

    *******************

    spesse volte in email e qualche breve telefonata (confesso che è Manuele a chiamare^__^) aiutano a comprendersi meglio...e devo dire che Manuele si è diostrato anche moooolto paziente su alcune mie email dai toni forti ^__^
    Poi siccome è rimasto affezionato anche a Giovanni Paolo II gli ho consigliato di fare un salto dalle mie suore domenicane che hanno fondato il gruppo di Preghiera dedicato a lui e una volta al mese si incontarno per approfondire il suo magitero ^__^
    spero colga l'opportunità di andarci...



    Paolo156 dice:

    Ora se la Chiesa riconosce dei beni spirituali agli "Esercizi spirituali" di S. Ignazio e dopo moltissimi anni al CN, è evidente che qualcosa di molto-molto importante ci sta sfuggendo.
    Insomma qualcosa dei vostri discorsi non mi quadra.

    **********************

    non quadra a me qualcosa dal momento che tre NC con tre ni diversi hanno scritto da luglio lo stesso esempio ^__^ siete la stessa persona?
    Fu già spiegato a suo tempo che non è cosa fare un paragone con gli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio che non ha modificato una liturgia e non ha generato divisioni nelle parrocchie e non furono mai obbligati a nessuno...essi sono una opportunità e san Filippo Neri non riuscì MAI a farli ed è diventato Santo ^__^

    I CN ora è un "eserciszio spiituale"? bè allora chimiamolo con il termine più adatto: E' UN ESERCIZIO DI PENITENZA ^__^
    e nulla è obbligatorio...la Parrocchia HA LA SUA INDIPENDENZA DIOCESANA, posso anche chiudere un occhio che voi vi subentrate COME FA IL CUCULO per buttare fuori gli altri ruppi ed insidiarvi facendo adepti, ma ciò che è insopportabile è la vostra strumentalizzazione e manipolazione dei testi del magistero...

    all'inizio qui ho postato quanto segue:

    Guardi che io non giustifico le varianti liturgiche della messa dei neocatecumenali. Posso dire di più. Sono stato nella Congregazione per il culto divino membro della Commissione che ha dialogato con i neocatecumenali dopo la pubblicazione della "Redemptionis sacramentum", e sanno loro che il mio atteggiamento è stato piuttosto duro contro alcune libertà che si prendono nella celebrazione della messa. Non giustifico neanche le varianti indebite o altri abusi che nel modo di celebrare il NO si verificano un po' dappertutto.

    (padre Augè)



    ed ho ricopiato da un giornalino parrocchiale:

    "...quando ci rendemmo conto che il parroco non ci ascoltava ed anzi sembrava provare fastidio perchè dicevamo che non era corretto il comportamento dei NC che celebravano messe al sabato sera come volevano loro, e che non sapevamo mai cosa insegnassero i loro catechisti che non si incontravano mai nelle nostre riunioni, abbiamo desistito da ulteriori insistenze, ma abbiamo organizzato gruppi di Preghiera di Padre Pio e un altro gruppo del Rosario. Ogni giorno crescevamo e siamo arrivati a 70/80 persone fisse che occupavamo la Chiesa per pregare e il sabato sera anche i locali creando un gruppo anziani per fare feste con loro che non sapevano dove andare, dopo due anni di questo perseverare ce l'abbiamo fatta, il gruppo neoctecumenale si è trasferito non so dove. Credo che più di tutto e più di tutti i tentativi di discussione, è la preghiera con san Pade Pio che ha convinto il parroco delle nostre ragioni, sia perchè lui, padre Pio, ci ha fatto la grazia, sia perchè il parroco vide che questo gruppo non si univa mai a pregare con noi, ma sempre pregavano nella loro comunità. Nessuno gli aveva detto di andarsene, ma che se volevano restare li con noi, avrebbero dovuto fare comunità con la Parrocchia e non soltanto sfruttarla raccogliendo adepti dai notri gruppi. Loro preferirono andarsene e noi li abbiamo ringraziati."

    (da un giornalino parrocchiale settembre 2008 - che parla dell'episodio non della sua parrocchia ma riferendosi ad un altra, e questa persona, fcendo una lunga descrizione dei fatti anche antecedenti, ha riportato il fatto sul giornalino di questa parrocchia, firmata con: catechista Loredana, gruppo di Preghiera di Padre Pio)

    e allora sig. Paolo... come lei stesso dice:

    ...Ma oramai ve lo hanno detto in tanti e voi "fate" i sordi oltre che i ciechi.....
    ^__^

    e aggiuno: può un cieco (Kiko) guidare un altro cieco?
    Ma magari fosse davveo cieco, forse obbedirebbe davvero al Pontefice, ma di fatto non è neppure cieco, è proprio furbo....

    Buona Pasqua...

    RispondiElimina
  17. vedo un`altra differenza tra Kiko e S. Ignazio di Loyola e credo sia una riflessione da prendere in seria considerazione:
    Dopo la sua conversione, S. Ignazio fece un lungo e serio percorso di "purificazione" e il suo Ordine nonché i suoi esercizi non vennero fuori prima della conclusione di quel lungo e serio 'processo' di crescita spirituale e di purificazione profonda

    credo che tutti i problemi e le storture che il cammino ha suscitato e suscita derivino dal fatto che Kiko si è arrogato immediatamente dopo la conversione la capacità e la rsponsabilità di convolgere altri nel suo Cammino, che tutto è stato ed è tranne che di "purificazione", per di più attingendo - secondo le sue stesse dichiarazioni - a fonti protestanti: il catechismo olandese, Bonhoeffer, Rahner, Farnes (attraverso Carmen) nonché all`ebraismo talmudico; il che fa sì che parli molto di Cristo, ma non consenta un VERO incontro se non con il suo simulacro e non con la Sua Persona Vivente, realmente Presente nella Sua Chiesa e nella S. Messa che nulla ha a che vedere con il suo Rito sincretistico

    Invece di produrre autentica CONOSCENZA del Signore che è qualcosa di profondo e concreto e reale che produce la Paolina 'configurazione' a Lui, l`insegnamento kikiano diventa allora qualcosa di sentimentale, una serie di svianti e strumentali (alla costruzione del Cammino) psicologismi

    Quel che è grave è il fatto che né sacerdoti né tantomeno vescovi lo considerino un problema... ma se sono essi stessi 'modernisti', neppure se ne accorgono! Questo è il dramma della Chiesa d oggi!

    RispondiElimina
  18. x manuele
    "
    se ti fai troppe domande vuol dire che non stai mettendo in pratica le catechesi che hai ascoltato.
    "
    Purtroppo questa è la risposta classica e anche la risposta che sta' portando a tutte le distorsioni nel CNC. Obbedisci e basta!
    Sono d'accordo con l'obbedienza ma a CRISTO, solo a CRISTO.
    Quando un fratello (in questo caso catechista) non ha più l'umiltà di ascoltare e correggersi è finita! E oramai da molti anni (anno 2000 o giù di li) che i catechisti del CNC chiudono la bocca a chiunque chieda.
    Mai ho sentito nel CNC dire dai super-catechisti e da Kiko "abbiamo sbagliato" in qualche cosa.
    Sempre e solo la cantilena "tutto è perfetto".
    E siccome te scavi... devi stare zitto!
    Pensa che ancora si sostiene che tutto è perfetto nonostante i molteplici disastri che ti posso testimoniare personalmente anche io (esaurimenti, suicidi, etc.).

    "
    Anzi, constato che sovente lo spirito critico è assente, noi del CNC abbiamo la verità in tasca, quella insegnata dai catechisti, lo stesso vale per i nostri sacerdoti che dal papa riceverebbero solo approvazioni, mai delle critiche.
    A questo punto comincio a rendermi conto di vivere ai margini della mia comunità NC, io ho uno spirito critico e mi pongo molte domande, perchè dovrebbe essere illecito fare delle domande?
    "
    Ti fai ancora delle domande perché per qualche motivo non sei stato zombificato: ti è rimasto quella capacità di chiedersi il perché mentre negli altri questa si è estinta o comunque combattono per sopprimela identificandola come "il demonio"....
    Pensa te! Se si pensa che ci sia qualche cosa da sistemare nel CNC si è ingannati dal demonio! Ma ci facciano (i catechisti) il piacere, come direbbe Toto'!

    RispondiElimina
  19. x Manuele
    Io sono stato catechista e ti assicuro che i catechisti non fanno "casini" solo finché rimangono nel sentiero tracciato dalla Chiesa, sentiero che spesso differisce da quello delle catechesi di Kiko: purtroppo queste catechesi spaziano senza soluzione di continuità dal cattolicesimo al protestantesimo! Ecco perché molti in questo blog identificano kiko come eretico.
    E i catechisti "zombificati" (senza più capacità di chiedersi perché) spaziano anch'essi dal cattolicesimo al protestantesimo a seconda della giornata, della catechesi, dell'ultima convivenza etc.
    E poi quando i catechisti si pongono come "santoni", come coloro che capiscono tutto della vita dei fratelli... ecco che i macelli sono dietro la porta!
    Secondo me c'è una "cartina tornasole" per capire se si è zombificati: se ti trovi beni con gli altri gruppi e semplici percorelle cattoliche non hai problemi. Se ti senti superiore o comunque senti molto la mancanza della messa NC, dei preti NC, delle convivenze NC e soprattutto dello STEREOTIPO DI VITA NC sei un pezzo avanti. Fai un test ai tuoi fratelli... vedrai che livello di zombificazione!
    Io prego perché questa frattura tra cristiani cattolici si ricomponga.
    Buona settimana Santa.

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  20. B giorno a tutti, io conosco una persona che ormai da 10 anni è nel CNC per 2 anni è uscita con me e si stava un pò allontanado dalla comunità, lo scorso febbraio è tornato da una convivenza totalmente cambiano, non voleva piui vedermi e continua a dirmi di convertirmi. Io non avevo mai approfondito la cosa, anche perchè lui non mi raccontava mai niente. Dopo aver visto questo suo cambiamento ho iniziato ad informarmi e ho potuto vedere che nonsono l unica a pensare che in queste comunità si faccia un varo e proprio lavaggio del cervello. Io vedo che lui lo fa in buona fede, e che non si rende conto di niente.
    Ho provato a parlare io con lui, non lo avessi mai fatto, ha iniziato ad insultarmi e me lo sono allontanato ancora di più. Cosa posso fare per fargli capire cio che gli sta succedendo?
    La mia è una situazione un pò particolare, aiutatemi

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  21. Gentile Caterina, può inviare questa mia al sig. strl (credo sia un uomo), il quale mi invita a questa simpatica ricerca:


    Secondo me c'è una "cartina tornasole" per capire se si è zombificati: se ti trovi beni con gli altri gruppi e semplici percorelle cattoliche non hai problemi. Se ti senti superiore o comunque senti molto la mancanza della messa NC, dei preti NC, delle convivenze NC e soprattutto dello STEREOTIPO DI VITA NC sei un pezzo avanti. Fai un test ai tuoi fratelli... vedrai che livello di zombificazione!
    Io prego perché questa frattura tra cristiani cattolici si ricomponga.

    Caro strl.
    Seppur brevemente ho avuto modo di spiegare la mia situazione, ora non ricordo in quale sezione sia andato a finire.
    Credo che la mia "personale" cartina tornasole sia il fatto che provenendo da una parrocchia, essendone uscito per breve tempo, ed essendoci ritornato con il CNC, stia semplicemente ad indicare un ritorno che bene o male è avvenuto comunque sia grazie al CNC e che tuttavia ritengo ora, a causa di episodi e fatti che sto narrando qui, esaurito all'interno del Cammino dal momento che il mio approdo alla parrocchia lo ritengo più maturo e indipendente.
    Indubbiamente si tratta di perseverare, da adesso in poi, ad una fedeltà alla parrocchia che è parte della Chiesa e senza la quale nessun Cammino avrebbe identità cattolica senza di essa alle spalle: diciamo che ho maturato che è più importante la Parrocchia, per me, del CNC in sè, e l'esempio del parroco paziente, tollerante, anche perchè da quello che ho capito non può fare diversamente, ma che ogni tanto non risparmia critiche al Cammino stesso invitando sempre a servire la parrocchia e non ad usarla soltanto per i propri interessi, ecco questo mi ha aiutato molto.

    E' indubbio che lo stesso CNC sia consapevole di non poter fare a meno della parrocchia ed io, avendo sperimentato prima questa realtà, è forse più naturale che mi senta legato a lei e non al CNC in sè.
    Ho già avuto modo di parlarne con gli amici di comunità e onestamente parlando trovo un pò esagerato parlare di "zombificazione".

    Io provo rispetto sia per le testimonianze positive al CNC quanto quelle negative perchè credo che in entrambe si celi alla base una inquietudine che ci è propria, cioè è personale e non va mai generalizzata, così come non va generalizzata la mia.

    Se come ho spiegato ritengo, probabilmente vista la mia personale situazione, esaurita la mia esperienza nel CNC, lo devo dedurre non perchè io sia meno "zombi" di altri che vi resteranno, ma perchè ho riscoperto un affetto per la mia parrocchia che avevo già sperimentato ma che poi le vicende della vita, come spesso accade e l'età della maturità, me ne fecero allontanare nonostante avessi fatto parte delle GMG, anzi, attribuisco a queste più ad ogni altro, il mio ritorno alla Chiesa, perchè chi semina bene, alla fine qualcosa si raccoglie.

    Allora non ero uno zombi quando con la comunità NC ho lasciato la strada e il mio mondo fatto anche di ambienti ricchi ed atei, per lasciare tutto e ritornare all'ovile della Chiesa? Quando ritornai alla mia parrocchia lo feci perchè non sapevo più dove cercare risposte alle mie inquietudini e li trovai il Cammino e fu per me una necessità fondamentale aggregarmi a qualcuno per poi continuare a ragionare con la mia testa. Se avessi trovato qualche altro gruppo, forse mi sarei associato a questi altri, non sono forse infinite le vie del Signore quelle che ci riconducono all'ovile? E non sono sempre vie del Signore quelle che cingendoti i fianchi ti portano per altri lidi a servire la Chiesa? Non mi ha forse condotto il Signore anche verso la Caritas? Reputo pertanto il CNC una sorta di passaggio non necessario, ma utile per coloro che il Signore ha portato su quella strada, dopo questo non scruto altro dei misteri di Dio, di come Egli si muova e mandi avanti la sua Chiesa, mi ha dato la ragione e provo ad usarla congiuntamente alla fede, pertanto non credo di essere l'unico.

    Dialogando con Caterina si percepisce un aspetto che forse dovremo tutti un pò focalizzare, quello dell'innamoramento.
    E sono d'accordo con lei quando mi spiegava che se non ci si innamora di qualcosa allora si che si rischia l'apatia, ci si stagna e solo per pigrizia magari non ci si muove, ma resta un punto: muoversi per andare dove?

    A voi qui sembra delle volte facile, mentre non comprendete forse che è necessario maturare, esiste un processo di maturazione che non può essere affrontato semplicemente con le denuncie, ci vuole pazienza, una certa grazia, ci vuole un pò come il metodo di Chisolm che ho trovato, fra l'altro, incomprensibile che sia stato criticato da qualcuno che qui dice di essere Neocatecumenale.
    Gli esempi e gli aneddoti portati da Chisolm andrebbero valorizzati, questi sono di aiuto in questo processo alla comprensione poi delle vostre stesse denuncie.
    Stamani ero in piazza san Pietro con la mia comunità, non avevamo nessun striscione perchè, per la verità, siamo andati in 6 della comunità ma aggregati alla nostra parrocchia ed eravamo con il nostro don.
    Va pensato il fatto che nella nostra società si vive in maggioranza una fede mediocre, se ho riscoperto la mia parrocchia è perchè nel CNC ho superato questa mediocrità che io stesso vivevo, non mi accontentavo più e domani ancora non so di che cosa andrò in ricerca, forse di qualche ordine religioso (lo riferisco a suon di battuta).
    Mi ha incuriosito, ecco un altro esempio, che Caterina citasse sempre la sua appartenenza al laicato domenicano e le confidai che io non ho mai digerito i domenicani perchè l'ho sempre ritenuto un ordine presuntuoso, il "so tutto io", i secchioni del liceo tanto per intenderci.

    Oggi sto scoprendo che mi sbagliavo di grosso, ma ero forse zombificato per questa mia cecità? Caterina, che ringrazio di cuore, ha saputo con infinita pazienza e dolcezza, senza risparmiarmi critiche, indirizzarmi alla fonte e davvero mi stupisce il fatto che forse della Chiesa non conosciamo nulla. Guardo infine all'atteggiamento di questo papa così paziente e premuroso, attento a non offendere nessuno (siamo forse diventati tutti molto sensibili!), ma così tenace nel difendere la verità che non smetto mai di chiedermi: come si fa a non credergli? E' la cecità non la zombificazione.
    Possiamo di certo essere forse ciechi, ma proprio zombi direi di no.

    Siamo tutti un pò ciechi, persino i vescovi hanno dovuto fare i conti con una lettera di amore e di rammarico di papa Benedetto XVI a causa della loro cecità: non è infatti cecità quella che il papa descrive circa il loro comportamento nei confronti del suo ministero e delle sue scelte?
    E non sono forse ciechi certi liturgisti che non si attengono anch'essi alle norme della Chiesa circa la Messa?

    Ecco un altro buon esempio: se nelle parrocchie si celebrasse la Messa come insegna il papa, io sono sicuro che tanti altri fratelli e sorelle del CNC comincerebbeo a capire molte cose, vedendo l'enorme differenza che si verrebbe a creare diventerebbe impossibile non farsi delle domande.

    Niente zombi o zombificazione allora, piuttosto nessuna attrazione verso la parrocchia perchè forse anche li, non obbedendo al papa, viene meno l'interesse per tutte queste altre cose.
    Occorre creare l'interesse, con amore e pazienza, come faceva Gesù, come fa Benedetto XVI, e non la trincea.

    Stasera farò l'ultimo collegamento nei blog e nei forum di mio interesse, riaccederò dopo il Lunedì dell'Angelo, voglio davvero fare una Pasqua che mi porti sopra le nuvole pur restando con i piedi per terra, all'interno della mia parrocchia, con il mio parroco, fra gli amici di viaggio oratoriali.
    Con la pace del Risorto, Manuele

    RispondiElimina
  22. ...parte della risposta inviata a Manuele in privato da me, ve la metto qui....
    ;-)

    zombificazione...bè diciamo anche che strl ha specificato in quale senso intenderlo, direi che alla fine è l'equivalente dell'essere il cieco che guida un altro cieco ^__^ ma indubbiamente, come tu stesso dici: siamo forse diventati tutti così molto sensibili che da una parte e dall'altra ci si mette spess sulla difensiva rischiando di chiudere ogni forma di dialogo...

    Poi...parafrasando un pnsiero di san Tommaso d'Aquino "prediligo" le ragioni delle VITTIME, ossia le testimonianze di sofferenza che non quelle edificanti perchè? ^__^

    Perchè quelle edificanti, edificano appunto, hanno già dei meriti, sono più apprezzate e più gettonate, ma quelle delle vittme spesso non le ascolta nessuno ^__^
    comprendi? ;-)
    e questo genera dolore su dolore...
    inftti perchè il Papa vi ha approvati? perchè oltre alla sua personale esperienza (e quella di un cardinale è assai limitata all'estorierità eh!^__^) lo hanno bombardato, da Papa, di altre testimonianze tutte zuccherine omettendo un lato oscuro di tutta la situazione: gli USCITI...una categoria emarginata come lo fu la FSSPX... ^__^

    Se è dunque vero che da una parte OGNI TESTIMONIANZA HA IL DIRITTO DI CITTADINANZA, maggiormente la deve trovare quella di CHI SOFFRE ED E' EMARGINATO...

    per altro questa è una sintesi di alcune espressioni usate dal Papa nella sua Lettera ai vescovi ^__^

    Parlando infine di strade misteriose per le quali il Signore conduce le pecorelle smarrite, concordo con te....ma come tu stesso dici: UN PASSAGGIO e tiri in ballo, a buona ragione, i problemi legati alla Parrocchia a causa dei quali mi sembra di vedere nel CN una sorta di PUNIZIONE che altro ^__^
    allora dovremo dire con Giobbe: SE DA DIO ACCETTIAMO IL BENE PERCHE' NON ACCETTARE ANCHE IL MALE?

    IL SIGNORE HA DATO, IL SIGNORE HA TOLTO, Sia benedetto il Nome del Signore....
    ci ha forse tolto per un tempo la vista SULLA PARROCCHIA?
    Io credo anche di si...e tu stesso parli di RISCOPERTA della parrocchia...così come lo stesso Pontefice insiste nelle sue visite parrocchiali come l'ultima dove NON ha mai citato il CN, non ha parlato a loro direttamente, ma ha usato IL CONSIGLIO PASTORALE per parlare a TUTTI coloro che animano una parrocchia...

    Ecco allora chiediamo al CN che cosa animano loro? il Cammino di Kiko o la Parrocchia che ha per fondatori gli Apostoli?

    ^__^

    alla prossima...e ti aspetto eh!

    Fraternamente CaterinaLD

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  23. x manuele
    Ciao manuele,
    prima di tutto mi dispiace che tu abbia preso male questo termine "zombificazione".
    Ad un certo punto del mio cammino neocatecumenale (ho fatto 15 anni di cammino) ero diventato anche io uno zombi proprio perché iniziavo ad accettare tutto quello che veniva proposto dai catechisti passivamente. Sono dovuti succedere eventi catastrofici nella mia comunità e in quelle vicine perché iniziassi a svegliarmi e a chiedermi se quello che mi veniva detto fosse solo la verità oppure fosse solo la verità favorevole, tralasciando quella che poteva dare fastidio al CNC.
    Tu non sei zombificato, fratello mio, perché chiedi. Perché ti interroghi. Perché non hai problemi a parlare con altri cristiani cattolici. Perché pensi che qualche problema nel CNC ci possa essere.
    Ma, forse non te ne sei accorto, tantissimi sono zombificati (guarda G.B. Montini... è addirittura lo stereotipo del zombificato). Senza offesa per nessuno, " lo zombi è infatti uno schiavo che esegue gli ordini ingrati del padrone senza avere la capacità di ribellarsi".
    Tanti sono in questa condizione: puoi dire qualcosa di male, di negativo, di offensivo nei confronti della moglie, dei figli, della madre, del padre ma no del cammino neocatecumenale! Il CNC per molti viene prima di tutto... purtroppo anche prima, in pratica, del Papa, della Chiesa e di tutti gli altri fratelli non CNC.
    Ti chiedo scusa se ho dato degli zombi ai tuoi fratelli di CNC ma mi sembrava strano che l'unico che si interrogasse fossi te mentre gli altri rimanevano inerti enza essere zombificati.
    Comunque, ribadisco, non ti offendere! Non volevo proprio attaccarti!
    E' chiaro che non tutti i CNC sono zombi! Ci mancherebbe altro!
    Ed essere zombificati non è una caratteristica solo di un gruppo o di una organizzazione (religiosa o no). Gli zombi li puoi trovare ovunque. Nel CNC si parla di alienazione: sei talmente alienato in qualche cosa che ne divieni schiavo (schivo dei soldi, del sesso, del lavoro, della carriera etc.). Beh, si puo' essere alienati, schiavi, del CNC! Ti assicuro che è così.
    Ti auguro, sinceramente, una buona settimana Santa.
    Ci sentiamo, se non fai in tempo a rispondere, dopo la Pasqua.

    RispondiElimina
  24. ...strl...ho provato a spiegare anch'io a Manuele il significato di "zombi".... parliamo magari d cecità? ^__^

    tanto è lo stesso senso...ma forse fa meno impressione...
    ^__^

    RispondiElimina
  25. P.S.
    strl...faccio osservare che Manuele ha specificato il cosa e il chi l'abbia aiutato: LA PARROCCHIA...^__^
    diei che questo aspetto sia molto importante...
    il suo affetto che trapela dall scritto, verso il parroco, a me fa capire che il suo amore per la Parrocchia ha prevalso per quello del CN perchè intanto il primo amore NON SI SCORDA MAI ^__^ e poi anche perchè qui NON glielo ha imposto NESSUNO...è stata una trasformazione naturale, MATURATA IN UN CAMMINO ma finilazzata altrove...

    OCCORRE RISCORIRE LA PARROCCHIA....

    ^__^

    RispondiElimina
  26. ciao Caterina
    Zombificato fa impressione? Possiamo parlare anche di cecità, non ci sono problemi. Ma penso che il significato di alienazione, di schiavitu, sia ben chiaro nel cammino...
    Per quanto riguarda Manuele, da quello che ho letto ho già capito che è un non zombificato.

    RispondiElimina
  27. x Caterina.
    E' chiaro che occorre riscoprire la parrocchia. E' anche chiaro che la parrocchia deve avere una pastorale in grado di accogliere chi si inizia ad interrogare...

    RispondiElimina
  28. ...esatto srtl...una PASTORALE...bè senti qui cosa disse Ruini un mese fa...

    il Cardinale Ruini ammette: “Deludenti i risultati della Pastorale della Chiesa”

    CITTA’ DEL VATICANO - ''I risultati della pastorale della Chiesa per la famiglia e il matrimonio sembrano deludenti: crescono infatti sia la difficolta' a percepire il significato e l'importanza del matrimonio sia la fragilita' delle unioni coniugali''. Lo ha sostenuto il Cardinale Camillo Ruini, che ha pronunciato la prolusione alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico emiliano.

    L'ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha riconosciuto, parlando della propria esperienza, ''la grande difficolta' nel preparare e convincere coloro che intendono sposarsi a contrarre un vero matrimonio, a far comprendere il suo senso, la sua necessita' umana e sociale''. Il Cardinale ha riferito di una ''emergenza educativa'' odierna e, citando Papa Benedetto XVI, ha parlato di ''rischio di una dittatura del relativismo''.

    Ruini ha poi analizzato un altro aspetto che ritiene molto presente nella societa' attuale, quello del nichilismo, ''una specie di spirito del nostro tempo'' che porta nei giovani ''una strana stanchezza, mancanza di fiducia, desiderio di evasione e smarrimento morale''.

    ***************************

    se dunque la Chiesa NON è "più" in grado di fare PASTORALI CONVNCENTI....abbiamo un altra falla nell'interpretazone al Concilio...e si aprono ulteriori strade (ecco dove sono d'accordo con Manuele^__^) SULLE QUALI NON LA CHIESA, MA ALTRI CAMMINI, ALTRE COMUNITA' RISPONDERANNO A QUESTE PROBLEMATICHE....comprendi? ;-)

    Infatti il primo approccio di "successo" dove lo ottiene il Cammino? NELL'AGGREGAZIONE DELLE FAMIGLIE....è tutta la FAMIGLIA che ne viene coinvolta...all'inizio va tutto bene, la gente veramente in cerca qui TROVA ciò che lo stesso card. Ruini ha ammesso: PAROLE CONVINCENTI...

    Ma c'è un ma...

    essere convincenti NON basta, in realtà le pastorali dei vescovi sono buone se soltanto LE SI APPLICASSERO...ciò che manca è l'applicazione all'interno delle Parrocchie... la Parrocchia, con la Diocesi ha inventato (grazie a Ruini sic!) LA MESSA DEI FANCIULLI la quae in teoria sarebbe stata abrogata, ma ancora continua...essa HA DIVISO I FIGLI DALLE FAMIGLIE PER LA MESSA E DALLE CATECHESI IN COMUNE...al contrario il Cammino ha successo perchè non ha la messa per i bambini, ma i bambini sono coinvolti CON LE FAMIGLIE il coinvolgimento è verso gli ADULTI come avveniva appunto nelle prime comunità...gli adulti a loro volta, educati e CRISTIANIZZATI educavano i propri figli...

    Ruini ha scoperto l'acqua calda, perchè queste sono denuncie che si fanno da anni...ma nessuno ascoltava...


    sono problmi vecchi che finalmente cominciano ad essere denunciati...se la Parrocchia RITORNASSE A SVOLGERE LA SUA MANSIONE E MISSIONE, il CN crollerebbe in un anno...^__^
    e poichè questo Kiko lo sa bene, ecco perchè VIETA ai suoi membri (membri del corpo di Kiko non della Chiesa) di SEGUIRE LE CATECHESI PARROCCHIANE...ecco prchè ha istituito la sua armata di catechisti i quali NON PARTECIPANO ALLE RIUNIONI DEI CATECHISTI DIOCESANI E NON PARTECIPANO ALLE RIUNIONI IN PARROCCHIA...

    è importante che questo venga fatto conoscere CON CARITA' E AMORE E TANTA PAZIENZA....

    ^__^

    RispondiElimina
  29. X Caterina
    Ho letto con molto interesse il tuo messaggio sulla pastorale e la famiglia.
    Le tue considerazioni sono condivisibii.
    Non avevo mai riflettuto agli effetti della messa dei bambini. Ti devo però anche ricordare che le catechesi, le risonanze etc. che si fanno nel CNC alla presenza dei bambini a volte sono, quanto meno, inopportune.

    RispondiElimina
  30. strl ha detto...
    X Caterina
    Ti devo però anche ricordare che le catechesi, le risonanze etc. che si fanno nel CNC alla presenza dei bambini a volte sono, quanto meno, inopportune.

    **************************

    ...peggio che inopportune da quel che ho letto^__^

    Come Catechista parlo spesso con i genitori per cercare di coinvolgerli, ma si sentotno TAGLIATI FUORI...lo abbiamo fatto presente sia ai parroci quanto ai vescovi, ma sembrano tutti sordi...
    in questo senso il CN, SGANCIATO DALLA DIOCESI, VA AVANTI CON IL SUO PROGETTO, NON CON QUELLO DIOCESANO che prevede altri generi di percorsi a tappe...

    In questo senso avviene la divisione la disgregazione...e come per le feste in certe famiglie, ci si riunisce solo per i compleanni o qualche festa, dopo di che OGNUN PER SE....^__^

    La Messa dei fanciulli è stato un grave danno che ha tolto ai genitori l'opportunità di CONDIVIDERE INSIEME LA MESSA, i genitori portano i figli alla Messa e si piazzono in fondo alla Chiesa in attesa che la MESSA FINISCA AL PIU' PRESTO....appena i bambini hanno fatto la Prima Comunione e abitano vicino alla parrocchia LI MANDANO DA SOLI e loro non li vedi più...

    Tutto questo ha alimentato il CN che come uno sciacallo, è andato a fare incetta di questi CATTOLICI DA CONVERTIRE...provate a fare un sondaggio e chiedete quanti PROTESTANTI o buddisto o induisti o ortodossi... SI SONO CONVERTITI AL CN scoprirete che si contano sulle dita di due mani...^__^

    il CN trova linfa tra le famiglie atee dove comunque all'interno c'era un cattolico poco praticante...tra i battezzati non più praticanti...DELUSI DALLA PARROCCHIA..DELUSI DALLA PASTORALE......

    altro che conversioni.....fanno RECICLAGGIO DI ANIME SPORCATE DALLE NOSTRE PORCATE.......

    eh!

    RispondiElimina
  31. vorrei ricordarvi la "pastorale" del S. Curato d`ARS: EUCARISTIA, EUCARISTIA, SACRAMENTI, CONFESSIONALE, CONFESSIONALE

    SE RUINI E ALTRI COME LUI POSSONO PARLARE DI PASTORALE INADEGUATA, NON E` FORSE PERCHE` QUALCOSA FA RITENERE SUPERATO CIO` CHE HA PRODOTTO GENERAZIONI DI SANTI E DI ANIME SALVATE?

    Non è un discorso semplicista, ma la consapevolezza che quello che per geneazioni è stato sacro e santificante è stato fatto passar come fuori moda, superato, come se la Chiesa (in rovina, come subdolamente e continamente sostenuto e inculcato ai suoi adepti da Kiko) dovesse essere comnque 'sostituita' nelle sue strutture (vedi i catechumenium, gli itineranti e annessi a connessi), nei suoi sacramenti (vedi ritualità e prassi di nuovo conio (non solo l`Eucaristia)

    Ricordiamoci ancora della "pastorale" del curato d`Ars, di quella di Padre Pio, del card. Siri... e tanti santi sacerdoti e non andiamo in cerca di 'mode' accattivanti che puntano al sensazionale... Quella pastorale NON E` FORSE EVANGELIZZAZIONE? C`è forse bisogno di professionisti dell`itineranza o di 'ripetitori'
    kikiani? Ormai gli effetti dovrebbero essere noti a tutti!!!

    RispondiElimina
  32. "
    l CN trova linfa tra le famiglie atee dove comunque all'interno c'era un cattolico poco praticante...tra i battezzati non più praticanti...DELUSI DALLA PARROCCHIA..DELUSI DALLA PASTORALE......

    altro che conversioni.....fanno RECICLAGGIO DI ANIME SPORCATE DALLE NOSTRE PORCATE.......
    "

    Perfettamente vero. E' anche la mia esperieza. Pescato dal Cammino quando oramai la parrocchia iniziava a diventare per me un lontano e deludente ricordo.
    Eppure adesso sono ritornato in parrocchia: ad un certo punto il CNC è diventatao molto deludente. E, secodo me, il CNC sta diventando sempre più deludente proprio perché non vuole correggersi, non vuole obbedire, se non per la minima apparenza, alla Chiesa; ha paura di perdere la propria "freschezza" mentre l'ha già persa!

    RispondiElimina
  33. dopo aver visto il telegiornale, invito tutti a pregare per le famiglie dell'Aquila.

    RispondiElimina
  34. la consapevolezza che quello che per generazioni è stato sacro e santificante è stato fatto passar come fuori moda, superato...

    Caro Mic,
    Il tuo grido di sdegno per ricordare una verità così semplice e solare
    non solo mi trova concorde al 100% (comprese tutte le maiuscole che hai usato)…
    ma mi riporta alla mente un’ingenua domanda, che mi pongo da anni
    (e che non ancora trova risposta soddisfacente):

    Se quella pastorale essenziale, consistente nei Sacramenti che ci donano la Grazia santificante,
    è andata bene per 2 millenni, perché scaturita dalla volontà di Gesù stesso,
    dal suo Magistero e dal suo costato aperto: la Grazia come un fiume
    (secondo una bella illustrazione che ce lo faceva capire da bambini, su un libro didattico di catechismo ante-concilio…),
    nella mia ignoranza di sottigliezze “evolutive” ecclesiali non riesco ancora a capire
    quale necessità c’era di inventare una nuova pastorale, in un Concilio a sua volta pastorale,
    che andasse incontro al mondo,
    (come se Gesù non fosse venuto incontro agli uomini e per infinito Amore, o questo evento
    non fosse stata ben capito dai santi per 2000 anni…),
    come se per 1962 anni la Chiesa nella sua pastorale non avesse fatto il bene degli uomini
    e non li avesse ascoltati nel loro bisogno più grande – quello di entrare nella vera Via che porta a
    Dio e alla sua Vita, e che solo Gesù poteva rivelarci in Se stesso
    (« Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” ),
    come se la Chiesa avesse seguito una strada fallace e dovesse ancora trovare quella vera per giungere al cuore degli uomini?
    Qualcuno infatti ha spesso detto che la Chiesa doveva trovare un linguaggio nuovo
    per parlare agli uomini del 20. secolo e successivi: ma davvero?
    Si doveva scoprire dunque un “linguaggio” che dovesse comunicare in modo più comprensibile le verità di Fede e che superasse coi suoi contenuti
    tutto quello che nel semplice ed essenziale catechismo di S. Pio X
    era così mirabilmente raccolto e condensato,
    bisognava per forza complicare le cose semplici e chiare,
    solo perché l’uomo del 20. secolo aveva costruito filosofie
    contorte che si allontanavano – quelle sì – sempre più dalla Verità,
    volendo spiegare la realtà e il fine dell’esistenza umana prescindendo totalmente
    dalla sua Origine.
    Non sapeva la Chiesa che andando ad inseguire il linguaggio del mondo,
    che per superbia è sempre tentato di fare a meno di Dio, essa stessa, cercando di adeguarsi al mondo, avrebbe perduto il linguaggio SEMPLICE E FORTE della Fede, quello che ci vuole
    come bambini di fronte a Gesù Maestro, via Verità e Vita?
    Non sapeva che venendo a compromessi con la mentalità carnale del mondo
    che aborre il discorso di PENITENZA, MORTIFICAZIONE, CROCE, che è Via di Resurrezione e santificazione in Cristo Gesù (“Chi vuol venire dietro di me…”)
    essa stessa avrebbe dovuto prima smorzare e poi SILENZIARE del tutto
    quegli insegnamenti che per duemila anni hanno nutrito e formato le coscienze cristiane… ?
    Ah no, per la precisione, a contare dall’insegnamento di Nostro Signore, anno 30,
    fino al fatidico 1962, in cui doveva iniziare un nuovo corso pastorale rivolto al popolo di Dio, che evidentemente era “troppo avanti” rispetto al linguaggio
    della dottrina bimillenaria, sono 1928 anni…

    …anni in cui sono fiorite schiere di martiri e santi che l’hanno coronata di gloria
    nella sequela fedele e nella conformazione e unione spesso totale a Cristo Gesù,
    (come S. Francesco) manifestando al mondo la Sua presenza secondo l’esperienza sempre rinnovata di S. Paolo, acceso d’amore totalizzante per il Signore:
    “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”:
    questo è il CATECHISMO VIVENTE DELL’APOSTOLO DELLE GENTI
    che ha attratto irresistibilmente (più che persuadere con parole difficili o “tecniche” e fumose…)
    con il fuoco stesso emanato dal Cuore del Salvatore migliaia
    di uomini e donne che, come tu vuoi dire con passione di Verità, sono diventati
    SANTI, ISPIRATORI DI ALTRI SANTI
    (come nel caso di S. Ambrogio e S. Agostino, S. Giovanni Bosco e S. Domenico Savio)
    nella perfetta LIBERTA’ DELL’ANIMA che cerca instancabilmente
    il vero Dio, che LIBERAMENTE si fa trovare e incontrare
    in Cristo Signore, nelle sue vie misteriose ma infallibili…

    ...laddove oggi invece dobbiamo assistere al miserabile spettacolo, squallido,
    (ma con retroscena nascosti di tragedie personali e familiari inaudite)
    del gregge kikiano, che appare chiaramente una massa inebetita e inerte, frastornata da menzogne e chiassate liturgiche,
    massa uniforme di SCHIAVI RESI TIRANNI DI ALTRI SCHIAVI,
    (salvo alcuni coraggiosi che si sforzano di non affogare nel plagio, e che chiamano dal profondo dell’anima il Signore a liberarli!...),
    incatenati e trascinati con l’unico guinzaglio dall’astuto
    ingannatore e predatore di anime, che da 40 anni porta avanti
    il suo disegno delirante di potere antagonista all’Autorità di Pietro,
    agendo quasi incontrastato, nel silenzio distratto delle gerarchie,
    e grazie alla maschera di cattolicità di un presunto
    “spirito del Concilio” diventato passaporto, anzi passe-partout per qualunque abuso o violenza sulle anime e sulle istituzioni.

    Mi chiedo infine:
    - se quest’uomo presunto riformatore della Chiesa di Cristo (fingendo di esservi dentro)
    ha progettato fin dall’inizio una nuova dottrina che - A PAROLE E A FATTI - scalza e calpesta sfrontatamente il Ministero e l’Autorità del Sacerdote, svuotando il suo ruolo delle prerogative originarie, perché, secondo lo spirito del Concilio, oggi i catechisti laici dovrebbero svolgere le sue funzioni,

    - se i catechisti supini al suo diktat, pronti ad assoggettare spietatamente
    (così è, se leggiamo le relazioni raccapriccianti degli scrutini kikiani, vedi link già citato da A.Rita…), procedono DI FATTO
    a profanare e “rieditare” 5 SACRAMENTI SU 7
    (sequenza strategica:
    Ordine Sacro – Confessione – Matrimonio – Eucaristia – Battesimo)
    e, cio’ che e’ più grave, spacciando questo STRAVOLGIMENTO
    per dottrina cattolica e approvata in pieno dalla Gerarchia
    (mentre le violazioni decennali e le profanazioni bestiali della coscienza umana e della Ss.ma Eucaristia stanno lì a gridare vendetta al cospetto di Dio…)

    COME PUO’ – mi chiedo e non trovo risposta dopo il 10 gennaio –
    COME PUO’ un simile movimento, che ha sfigurato orrendamente il Volto di Cristo
    sia in Lui – nella Parola mistificata e strumentalizzata e nel Pane consacrato e poi oltraggiato e trattato da rifiuto e immondizia !!! – sia nei suoi figli violentati, plagiati, ricattati e terrorizzati
    con un colossale, persistente e incorreggibile INGANNO…
    COME PUO’ EVANGELIZZARE e riportare persone lontane o tiepide
    all’ “iniziazione cristiana” e dentro la Chiesa Cattolica, quella fondata nell’anno 33
    da Gesù Cristo Nostro Signore, che ne consegnò le chiavi a Pietro primo Papa dopo avergli detto, (e solo a lui, non a pastori auto-investiti):
    “Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”?

    PS Mi perdonerai, Mic, questo lungo sfogo, che “covavo” da tempo e spero che mi correggerai gli errori, avendolo scritto di getto.

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  35. Cara Sofia,
    ti ringrazio per questo tuo "sfogo" che, se me lo permetti, faccio mio dalla prima all`ultima parola.
    Aggiungo solo che come te continuo a non trovare risposte alle domande che mi sono posta il 10 gennaio!
    Direi anzi che più vengo a conoscenza dei metodi e dei testi in vigore intra-muros neocatecumenali e maggiore è la mia incomprensione.

    Grazie anche a Caterina,
    come non condividere la sua lucidissima analisi sulla grandissima e gravissima responsabilità delle nostre parrocchie, di chi ha creduto che bisognava adeguare il linguaggio della Chiesa a quello del mondo!

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  36. Cara Emma,
    certo che sono felice della tua condivisione delle mie "lamentazioni" sui mali della Chiesa attuale!
    Così anch'io provo conforto quando leggo le tue considerazioni precise, preoccupate e profonde, che toccano sempre con forza e chiarezza, e coraggioso rispetto della Verità,
    i punti dolenti dell'amara situazione che stiamo vivendo.
    Le condivido sempre in pieno,
    affidandole naturalmente al Signore, l'Unico che potrà alla fine salvare la Chiesa dal naufragio.
    Grazie a te, Mic, Caterina, A.Rita, Gianluca, e tutti
    i fedeli vigilanti nell'attesa del
    Regno di Dio, mi sento meno sola,
    nella barca preda di agitazioni e ribellioni interne, in mezzo al mare in tempesta!

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  37. Da Zenit:

    Il Cardinale Rouco ha affermato che con la Giornata 2011 la Chiesa in Spagna cerca una "nuova primavera della Chiesa", e ha segnalato come una delle grandi sfide "il calo demografico, che porta alla perdita di giovani e bambini".
    Allo stesso modo, ha ricordato i nuovi carismi nati negli ultimi anni nel Paese, che "hanno permesso un grande fiorire di vocazioni nell'apostolato secolare e nella vita contemplativa", portando come esempio "il Cammino Neocatecumenale, sorto negli anni Sessanta, e l'Opus Dei, nata quasi cent'anni fa".


    Quando leggo frasi come queste pronunciate da un cardinale, sono presa da una rabbia che riesco a contenere ma che rispetto e riconosco come giusta.
    È questa la nuova primavera della Chiesa?
    È portata da chi calpesta la dottrina della fede e la Liturgia ma ha il pregio di fare tanti figli e di avere tanti soldi a disposizione?
    È questo il prezzo che deve pagare la Chiesa per non perdere piede, per vincere le sfide del secolo?
    È questo il percorso da seguire per ridare vita alle parrocchie desertate e tristi?
    È mai possibile che i vertici della Chiesa accettino che chi calpesta la dottrina cattolica, la Sacra Liturgia sia considerato una risorsa, la risorsa per una nuova primavera?
    Sono profondamente scioccata che il cardinale di Madrid che conosce il cammino, le sue anomalie, i suoi problemi, lo ponga come esempio , c`è da dire che, se non vado errata, Varela è uno di quei cardinali presenti a Sydney che obbedienti agli ordini di Arguello si alzavano per raccogliere gli applausi dei giovani nc mentre Arguello metteva "paternamente" il suo braccio attorno alle loro spalle.

    Ricordo ancora una volta che a dieci mesi di distanza i testi del cnc non sono ancora approvati e dunque pubblicati .
    Abbiamo dunque nella Chiesa cattolica, ovunque nel mondo delle persone che sono inviate per evangelizzare senza conoscere le basi, il contenuto delle loro catechesi. Uno scandalo.
    Quando si sa che comunque, testi approvati o no, i catechisti neocatecumenali hanno una formazione esclusivamente neocatecumenale, dunque kikiana, quando si conoscono le distorsioni dottrinali di questo insegnamento, quando si sa che alla fine delle catechesi si formeranno della comunità che celebreranno le loro liturgie nelle loro sale private, a lato della parrocchia, con il loro rituale kikiano...

    Ebbene non posso che essere scioccata e sconvolta che un cardinale di Santa Romana Chiesa possa considerarli una nuova primavera per la Chiesa!

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  38. Sono anche particolarmente "sorpresa" (uso questo termine per restare corretta) che si metta l`Opus Dei sullo stesso piano del cnc, San Escrivà deve girarsi nella sua tomba.
    Nell`Opera la Liturgia, rigorosamente NOM, è celebrata con grande rispetto, la dottrina insegnata, vissuta e testimoniata dai suoi membri nel più grande e profondo rispetto, come pure la lealtà e obbedienza verso il Successore di Pietro è assoluta e da sempre.

    Sarei molto delusa se dovessi venire a sapere che l`Opus Dei, per motivi mondani, si stia avvicinando al cnc di Arguello.
    Ma devo anche dire che sono certa che nella strategia di Kiko Arguello, per prendere il potere sulla e nella Chiesa, c`è il passo fondamentale di infiltrare anche i movimenti fedeli alla Tradizione.
    Personalmente vedo lì un pericolo maggiore.
    Spero che i responsabili ne siano consapevoli.
    Perchè Arguello agisce sempre e solo al servizio non della Chiesa cattolica ma del SUO DISEGNO-PROGETTO SULLA CHIESA.

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  39. mic ha detto...
    vorrei ricordarvi la "pastorale" del S. Curato d`ARS: EUCARISTIA, EUCARISTIA, SACRAMENTI, CONFESSIONALE, CONFESSIONALE

    SE RUINI E ALTRI COME LUI POSSONO PARLARE DI PASTORALE INADEGUATA, NON E` FORSE PERCHE` QUALCOSA FA RITENERE SUPERATO CIO` CHE HA PRODOTTO GENERAZIONI DI SANTI E DI ANIME SALVATE?

    ***********

    Non ho compreso se mic riporta la frase di altri...^__^ ad ogni modo è esattamente il contrario^__^

    Cioè, proprio l'aver eliminato le catechesi dei Santi e l'averle sostituite con delle pastorali NUOVE ANCORATE SOLO ALL'INTERPRETAZIONE ATTUALE ha prodotto il fallimento di cui parla Ruini ^__^

    Ruini parla di un pastorale inadeguata che guarda caso E' TUTTA FONDATA SULLA FALSA ERMENEUTICA DEL CONCILIO, quella della rottura denunciata da Benedetto XVI il quale, non a caso, richiama i sacerdoti AD AVERE COME MODELLO IL SANTO CURATO D'ARS...

    ^__^

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  40. Ruini parla di un pastorale inadeguata che guarda caso E' TUTTA FONDATA SULLA FALSA ERMENEUTICA DEL CONCILIO, quella della rottura denunciata da Benedetto

    Ruini continua a dire tante cose, ms ha sempre 'sposato' la pastorale dei movimenti, Cammino NC in primis... non posso dimenticare come per ANNI abbia officiato in S. Giovanni in Laterano due riti distinti per le ordinazioni diacconali:
    -una per i diconi provenienti dal seminario NC, con allestimento - nella Madre di tutte le Chiese - dell'abominevole mensa posticcia con profusione di frammenti consacrati sul pavimento calpestati durante l'immancabile danza finale
    -un'altra per i diaconi formati dal Seminario Romano

    è anche così che si è insinuato - e forse vediamo solo ora i primi accenni della sua eliminazione - un 'serio' inquinamento dell'identità cattolica, che è l'unica che FORMA ad un autentico rapporto col Signore...

    Io sono in comunione col mio e con qualunque vescovo nella misura in cui egli è in comunione col Papa, non solo a parole, ma anche con i fatti

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  41. E' terribile questa testimonianza, caro Mic: dunque anche il card. Ruini ha consentito le liturgie in cui si fa scempio del Ss.mo Sacramento dell’altare?
    Ed è sempre lui (o ricordo male?) quello che mise elegantemente a tacere le dolorosissime denunce di P. Zoffoli riguardo agli abusi del CNC, relativi agli oltraggi ai Sacramenti e alle persistenti violenze morali e psicologiche sugli adepti, respingendo al mittente quelle invocazioni di
    soccorso e correzione, come se fossero inopportune e "sconvenienti" da parte di P. Zoffoli?
    Se un prelato in posizione così eminente ha avallato di fatto le prassi devianti del CNC,
    i fedeli in cerca di chiarezza che cosa devono capire?
    Si chiederanno sconcertati quale credito si possa dare a quelle esternazioni di rammarico sulla pastorale, riportate da Caterina....

    * * * * *

    E allora noi,
    in questa Settimana Santa piangente sulle vite umane perdute o ferite,
    e nel persistente gemito della Chiesa per le sue piaghe annose e multiformi, che altro potremo fare se non invocare instancabilmente la Misericordia del Signore, affinchè illumini, confermi nella Fede e renda forti e incrollabili nella Fedeltà al Suo mandato il Papa, i Vescovi, i Pastori tutti di ogni ordine e grado, perchè vedano che è ora di
    preparare la via del Signore e di raddrizzare i suoi sentieri,
    chiamando con Vera Carità tutto il gregge a CONVERSIONE?

    Il Papa certamente da tempo sta conducendo la santa opera di raddrizzamento, ma…
    … se i Pastori si oppongono ad essa coi fatti, se non nelle parole,
    se non aderiscono – concordi e unanimi – alla volontà direttiva del Santo Padre,
    Vicario del Buon Pastore,
    se non si decidono a riportare le pecore sul giusto sentiero del Signore,
    che è unico, non soggettivo e pluralista o relativista,
    e le lasciano invece nella confusione di idee e comportamenti,
    chi mai le potrà condurre al Signore?

    Di chi ci potremo fidare, se la fiducia in loro
    dovesse svanire, perché vanificata dai loro gesti e discorsi contraddittori?

    MISERERE NOSTRI, DOMINE!
    OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO BENEDICTO.

    Vieni, Signore Gesù, con la Tua dolorosa Passione e Morte e gloriosa Resurrezione
    a risanare la tua Santa Chiesa gemente e ferita!

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  42. PER GLI AIUTI ALLA CARITAS DELL'AQUILA:

    Caritas Diocesana
    Piazza Duomo 33 67100 L'Aquila
    - n.11637667
    IBAN IT95Z0760103600000011637667
    - n. 70687
    IBAN IT87U0604003601000000070687

    anche 5 o 10 euro..... se mandati a migliaia costituiranno un contributo forte e concreto per far fronte all'emergenza....

    UN UOVO DI PASQUA COSTA DAI 6 AI 12 EURO... ..LA SORPRESA GLI ABBRUZZESI QUEST'ANNO L'HANNO GIà AVUTA: CHI HA AVUTO SALVA LA VITA HA PERSO ANCHE TUTTO...CHI SI è SALVATO HA AVUTO UN LUTTO IN FAMIGLIA...RINUNCIAMO ALL'UOVO E FACCIAMO NOI LA SORPRESA DI SOLIDARIETA'....

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