sabato 25 aprile 2009

l'eresia nella Chiesa

Nell'ultimo thread abbiamo assimilato agli insegnamenti di Kiko le parole del vescovo tedesco che hanno fatto scalpore in questi giorni: Zollitsch ha pubblicamente affermato che "Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un'offerta sacrificale, un capro espiatorio." Piuttosto, Gesù ha offerto soltanto "solidarietà" con i poveri ed i sofferenti.
Zollitsch ha inoltre affermato "che questa è la grande prospettiva, questa tremenda solidarietà." L'intervistatore ha chiesto: "Dunque lei non descriverebbe più la cosa quasi come se Dio avesse donato Suo Figlio, perchè gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?" Monsignor Zollitsch ha risposto: "No."
Ci scrive Fabio:
Mic tu dici che le parole del vescovo riportate da Caterina, sono identiche a quelle di kiko nelle sue catechesi...perdonami ma ti parlo della mia realtà (perchè di questa posso parlarti visto che la vivo in prima persona) e per fare un pò di chiarezza..a me hanno sempre detto che Gesù Cristo è morto,è stato donato,ha sofferto,ha patito ed è risuscitato distruggendo la morte al tempo stesso,per tutti noi che siamo peccatori.e anzi questo messaggio che è poi centro del kerygma,tanto caro a kiko,viene detto più o meno ad ogni incontro che viene fatto e a cui io ho partecipato.O io sono stato talmente fortunato di non aver mai sentito che Cristo è morto per solidarizzare con i poveri e i sofferenti, o non ci ho proprio capito nulla (il che è altamente probabile..:)..)...Fabio
Fabio, ti illustro la mia esperienza e trascriverò le testuali parole di Kiko:
Per Carmen e Kiko l'espressione sacrificale è pagana! Secondo loro l'Eucaristia è una Festa di ESULTAZIONE non un sacrificio: sarebbe da pagani vedervi qualcuno che si sacrifica!

Anche la Chiesa ha ben presente il Significato pasquale, il banchetto escatologico, il ringraziamento; ma non prescinde dal sacrificio, dall'espiazione, dalla propiziazione, che rendono possibile la Redenzione operata da Cristo. Anzi sono termini che non entrano nel gergo neocatecumenale. E Kiko arriva a dire. "E' per questo che è venuto Lutero!"
"Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto e aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell'Eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del sangue di suo figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio, alla maniera degli dei pagani... Ma le cose non stanno così. Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi. Non perché Cristo placa Dio in qualche modo, ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostrare che anche se ammazzavamo suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E' il mondo che aveva bisogno di riscoprire l'amore di Dio (OR p. 333)
Gesù non abolì il culto antico ma lo portò a perfezione; disse infatti: "Non sono venuto ad abolire, ma a portare a compimento" (Mt 5,17)
Nell'AT si offrivano in sacrificio animali. Nel NT 'per Cristo, con Cristo e in Cristo' si offre la propria vita. E' cambiato il contenuto del sacrificio, ma non ne è abolita la realtà (Ef 5,1s; 1Pt 2,4s; Lumen Gentium 10a; 11b)
"Negare la natura sacrificale della celebrazione eucaristica significa incorrere nella censura di eresia" Non sono parole nostre, ma lo dice Giovanni Paolo II (Lettera Apostolica "Ad tuendam Fidem", nota dottrinale illustrativa, n.5,9,11). " a questo sacrificio di rendimento di grazie, di propiziazione, di impetrazione e di lode i fedeli parteciperanno con maggiore pienezza, quando non solo offrono al Padre con tutto il cuore, in unione con il sacerdote, la sacra vittima e, in essa, loro stessi, ma ricevono pure la stessa vittima nel sacramento (P.O. n:3e)
Se si nega la natura sacrificale dell'Eucaristia, la S. Messa diventa semplicemente un 'banchetto fraterno' per il quale non c'è bisogno di un'altare ma di una mensa (del resto Kiko esplicita in altre catechesi, "Noi non abbiamo altari"). Il pane ed il vino sono solo simbolo della presenza e dell'influenza salvifica di Gesù risorto.
Non dimentichiamoci che per la dottrina Nc si fa la Consacrazione delle Sacre Specie salvo poi farle passare per dei SIMBOLI giudaizzanti del "pane dell’afflizione" e del "vino dell’esultanza dell’entrata nella terra promessa". Dov'è il Corpo e il Sangue di Cristo "offerto in sacrificio per noi e risorto" del quale ci nutriamo per divenire simili a Lui? Cos'è altrimenti essere cristiani?
Ci sembra che i NC non siano altro che Ebrei usciti dall'Egitto che attraverso il 'cammino nel deserto' fatto nella comunità entrano nella 'terra promessa' di un preteso "cristianesimo adulto" - che non è altro che giudaismo luteranesimo e gnosticismo ben amalgamati - col battesimo al Giordano, vanificando il nostro battesimo nel sangue salvifico di Cristo

75 commenti:

  1. Alle affermazioni di Kiko neganti la Messa-sacrificio, il CCC (Catechismo della Chiesa Cattolica) risponde:

    La Messa è il memoriale del sacrificio di Cristo Memoriale della sua morte e resurrezione. (cfr. nn. 610, 611, 1337, 1341, 1362, 1363 1364).

    I cristiani vedono giustamente nella Messa il calvario (cfr. n. 1366).

    La Messa non è solo sacrificio di lode, ma vero sacrificio (cfr. nn 1358, 1359, 1360, 1361 e 1382).

    L’idea di sacrificio c’è sempre stata nella Chiesa. Non sono stati i pagani ad introdurla (cfr. nn. 1323, 1330, 1337, 1341 e 1365).

    mentre Kiko insegna il contrario:

    "Che cosa è avvenuto nell'Eucaristia dal IV all'VII secolo. Così troviamo che entrano nella liturgia tutta una serie delle religioni naturali: offrire a Dio cose, per placarlo; sacrifici, agnelli, cose varie ..... Adesso questa gente che entra nella Chiesa torna a quello che già il popolo d’Israele aveva superato e comincia a vedere nella liturgia, cristiana i riti religiosi pagani". (Or pag. 320).

    *************************

    continuiamo con il vero Catechismo:


    L’Eucaristia è anch’essa un Sacrificio (cfr. nn. 1330 e 1365); che ripresenta quello della croce (nn. 1364, 1366 e 1436); pur essendo uno solo con quello della croce (nn. 1330 e 1367).

    La Messa è memoriale e banchetto: n. 1382; e non è il Sacramento del passaggio dalla morte alla risurrezione, ma è il passaggio di Gesù al Padre attraverso la morte e la risurrezione: n. 1340.

    Nella Messa c’è l’Offertorio: nn. 1333, 1350 e 1351. Questo non è nato perché rendeva bene – come si afferma – ma sull’esempio di Cristo che si è fatto povero per arricchire noi.


    ebbè!!

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  2. Io e Annarita scrivevamo, nella seconda lettera inviata la Santo Padre nel 28 Aprile 2008:

    …Non di meno tanti fedeli che hanno fatto esperienza del Cammino e che ne hanno avuto la vita distrutta, attendono con trepidazione la Sua decisione riguardo a codesto movimento, ed anche tanti Consacrati e Teologi attendono che “Pietro” parli, per mettere fine a questa vicenda che va avanti da quaranta anni, in maniera evidentemente impunita da parte degli iniziatori (Kiko Arguello, Carmen Hernàndez, Padre Mario pezzi), di tutti i loro catechisti , di coloro che hanno avvallato questo movimento a tutti i livelli e - dispiace dirlo - anche da parte di tanti Consacrati che, appoggiandoli, hanno propinato assieme a loro la dottrina eretica del Cammino NC.
    Ma per fugare ogni dubbio, se mai ce ne fosse bisogno, sul suo essere sfacciatamente eretico e diabolicamente pericoloso per la Chiesa Cattolica, di cui è nemico acerrimo, riportiamo ora una delle tante affermazioni fatte da Kiko Arguello in Spagna, due mesi fa, durante l’Annuncio della Quaresima 2008 (in particolar modo sull'Eucaristia) e trasmesse poi fedelmente in tutte le Comunità Neocatecumenali del mondo. Frase sconcertante, orripilante, clamorosa, con cui Kiko – di persona – si auto bolla come eretico ebreo–protestante, attaccando direttamente il Magistero Cattolico, l‟Eucarestia, e le Sacre Specie consacrate; il tutto condito con una lunga serie di bugie trionfalistiche su una presunta approvazione entusiastica del Cammino e degli Statuti da parte del 3
    Papa e dei Vescovi, già pronta – a loro dire - da prima della Santa Quaresima e da far pervenire a tutte le Comunità del mondo come un “regalo di Pasqua” del Papa a Kiko e a tutto il Cammino.(?....) Se anche la Santa Sede non avesse mai conosciuto le 3000 pagine che costituiscono il “direttorio catechetico” Neocatecumenale, con cui Kiko, Carmen e Padre Mario Pezzi continuano tranquillamente ad indottrinare i loro seguaci, se mai una parola fosse trapelata a tutt‟oggi, questa breve frase varrebbe da sola a denunciare la vera natura di questo movimento, dei suoi iniziatori, di tutto ciò che viene predicato, creduto ciecamente e purtroppo messo in pratica in questa pericolosissima setta, che cresce con la velocità di un cancro nel corpo della Chiesa e diffonde la sua cancrena a molte membra, non ultime quelle di molti della Gerarchia Ecclesiastica, sedotti da questo spirito eretico, spirito di prostituzione, che si traveste da angelo di luce con le sembianze di una “nuova evangelizzazione, in risposta all’apostasia dell’Europa”. Ecco quanto Kiko Arguello va attualmente predicando per “salvare” l‟Europa: < Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo>. ( Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna ) Dopo essere rimasti sufficientemente inorriditi di fronte a tanto numero di menzogne e aberrazioni, tutte concentrate in così poche righe, come non essere spinti a ricorrere nuovamente al Sommo Pontefice che è il primo Custode della sana dottrina e Guardiano del gregge che Dio gli ha affidato, affinché vigili contro i lupi rapaci ? Di fronte a tanta palese e spudorata malizia, noi ricorriamo di nuovo a Lei, Santità, con ancor più forza di prima e sempre più convinti della perfetta mala fede di questo individuo, che finalmente sta venendo allo scoperto con dichiarazioni apertamente eretiche, di chiara ostilità a Cristo e all‟unica Santa Chiesa Cattolica. Perché affermiamo che Kiko è ormai inequivocabilmente eretico, e diabolicamente pericoloso per la Chiesa Cattolica? Perche attacca il Santissimo Sacramento, da cui la Chiesa attinge ogni forza e ogni bene da parte di Dio. Ma qual‟ è in realtà il vero progetto di Kiko Arguello e dei suoi seguaci?...


    Questo per dimostrare che ciò che l’eretico Kiko Arguello e la sua combriccola vanno predicando e ancora attuale, basta guardare come è strutturata l’aberrante, non cattolica, celebrazione Eucaristica ideata da Kiko, che ancora oggi viene fatta senza che nessuno ci ponga definitivamente mano, anzi nell’articolo :Art. 13 del loro falso statuto si afferma:

    [Eucaristia]
    § 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale,
    vissuto in piccola comunità.47 L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione cristiana.
    48
    § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo
    i primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del
    Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al
    sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono
    aperte anche ad altri fedeli.
    § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici
    approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa
    Sede49. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida
    del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi
    monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e
    la dignità dei segni liturgici.

    -si dimostra il fatto che niente è cambiato , tranne che ricevono le Sacre Specie in piedi.

    Gianluca Cruccas

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  3. Carissimi, non sono infinitamente più gravi le affermazioni del vescovo (!) tedesco - che finora non hanno suscitato alcuna reazione - rispetto a quelle, di carattere esclusivamente storico e non di fede, di Mons Williamson?

    Non vorrei che il sacrificio di Cristo venisse sostituito dalla nuova religione dell'Olocausto.

    Con le sue affermazioni il vescovo che dicono cattolico ha negato anche la divinità del Figlio di Dio e la portata dell'Incarnazione, se non c'era una Redenzione da compiere attraverso il dono supremo di sé, per operare la liberazione dalla morte operata dal peccato che è allontanamento, distacco da Dio, e ricondurre l'Uomo alla comunione col Padre con la Sua Ascensione, dopo essere Morto e Risorto?

    Una morte in Croce come il peggiore dei malfattori dopo una Passione inaudita, solo 'solidarietà' e non amore supremo, espiazione, propiziazione, sconfitta DEFINITIVA del peccato e della morte?

    RispondiElimina
  4. Bisognerebbe vedere quante comunità NC sono nella sua diocesi!
    siamo arrivati al punto che non è vero che i vescovi non conoscono le dottrina NC, ma al contrario, pur conoscendola, la approvano!
    e questa sarebbe davvero l'apostasia!

    RispondiElimina
  5. Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo>. ( Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna )...

    Annuncio di Quaresima 2008?
    Come dire, dopo l'incontro con il Papa?

    RispondiElimina
  6. ma dopo o prima farebbe poca differenza, perché sappiamo che NULLA è cambiato nel NC!

    RispondiElimina
  7. Ci scrive Fabio:

    Mic tu dici che le parole del vescovo riportate da Caterina, sono identiche a quelle di kiko nelle sue catechesi...perdonami ma ti parlo della mia realtà (perchè di questa posso parlarti visto che la vivo in prima persona) e per fare un pò di chiarezza..a me hanno sempre detto che Gesù Cristo è morto,è stato donato,ha sofferto,ha patito ed è risuscitato distruggendo la morte al tempo stesso,per tutti noi che siamo peccatori.e anzi questo messaggio che è poi centro del kerygma,tanto caro a kiko,viene detto più o meno ad ogni incontro che viene fatto e a cui io ho partecipato.O io sono stato talmente fortunato di non aver mai sentito che Cristo è morto per solidarizzare con i poveri e i sofferenti, o non ci ho proprio capito nulla (il che è altamente probabile..:)..)...Fabio

    ***************************

    Facciamo chiarezza...
    dire che Cristo è morto e risorto e si è donato a noi è una forma elementare nel professare la nostra fede...ma un conto è appiccicare delle formule una accanto all'altra, altra cosa è poi specificare come ciò avviene^__^

    Il vescovo di Friburgo che dice:

    "Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un'offerta sacrificale, un capro espiatorio."

    Piuttosto, Gesù ha offerto soltanto "solidarietà" con i poveri ed i sofferenti. Zollitsch ha inoltre affermato "che questa è la grande prospettiva, questa tremenda solidarietà." L'intervistatore ha chiesto: "Dunque lei non descriverebbe più la cosa quasi come se Dio avesse donato Suo Figlio, perchè gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?" Monsignor Zollitsch ha risposto: "No."
    *******


    non dice in realtà che lui NON crede che Cristo sia morto e risorto ^__^ attenzione eh!
    l'eresia che cosa è?
    quando si dice qualcosa contrariamente sostenuta dalla Chiesa
    ...


    La Chiea sostiene che quel Sacrificio fu necessario, è il nostro capro espiatorio, la croce è IL NOSTRO VANTO e dice ancora san Paolo: se Cristo non fosse morto e risorto VANA SAREBBE LA NOSTRA FEDE...va da se che il vescovo di Friburgo dice una affermazione eretica prchè è contraria all'insegnamento della Chiesa, ma lui NON nega la morte di Gesù per i nostri peccati ^__^qui sta l'imbroglio, comprendi caro Fabio?

    Così fa Kiko e peggio Carmen con quelle parole riportate...

    Kiko dice che sono entrate nella liturgia riti pagani, il CCC dice:

    L’idea di sacrificio c’è sempre stata nella Chiesa. Non sono stati i pagani ad introdurla (cfr. nn. 1323, 1330, 1337, 1341 e 1365). e allora caro Fabio, chi è l'eretico? ^__^

    tu dici:

    a me hanno sempre detto che Gesù Cristo è morto,è stato donato,ha sofferto,ha patito ed è risuscitato distruggendo la morte al tempo stesso,per tutti noi che siamo peccatori.e anzi questo messaggio che è poi centro del kerygma,tanto caro a kiko,viene detto più o meno ad ogni incontro che viene fatto e a cui io ho partecipato.

    ********************

    ed io ti credo ^__^ così come credo che anche il vescovo di Friburgo, nominato da Wojtyla non fosse un eretico ^__^
    ma dal credere allo spiegare LA PROPRIA IDEA ED IL PERSONALE KERIGMA (TANTO CARO A KIKO COME TU STESSO DICI) si può incorrere in spiegazioni eretiche...come ciò è dimostrato da questi testi scritti...
    comprendi cosa si vuole dimostrare?

    Caro Fabio anche i Protestanti credono in Cristo morto risorto, ma nell'applicazione di questa affermazione di fede hanno portato la divisione nella Chiesa...

    dice infatti Kiko ACCUSANDO IL CONCILIO DI TRENTO:

    Le stesse decisioni del Concilio di Trento sono – non un progresso – ma una stasi nel cammino della Chiesa che per causa di quelle decisioni è stata bloccata nel suo sviluppo dal sec. XVI al XXI, fino al Vaticano II. Oggi la Chiesa è mezza distrutta e bisogna ricostruirla ("Orientamenti alle equipes dei catechisti per l’iniziazione alla preghiera" (Pr) pag. 168).


    dice invece il Papa nella sua recente Lettera ai Vescovi:

    "Ma ad alcuni di coloro che si segnalano come grandi difensori del Concilio deve essere pure richiamato alla memoria che il Vaticano II porta in sé l’intera storia dottrinale della Chiesa. Chi vuole essere obbediente al Concilio, deve accettare la fede professata nel corso dei secoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive."****


    ergo....chi è l'eretico caro Fabio?

    ^___^

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  8. Ritengo utile riportare la mia risposta a Gianluca dal thread sotto:

    gianluca cruccas ha detto...


    Carissima Emma magari fosse cosi’, ma purtroppo non lo è. Se Kiko Arguello avesse ricevuto un indicazione di rendere pubblici i suoi scritti eretici e lui non lo avesse fatto , la responsabilità sarebbe tutta di Kiko, ma, ripeto, non è cosi’, il Cardinal Joseph Ratzinger, nel 2003, mise davanti a Kiko un altro libro che sarebbe dovuto diventare dal quel momento in poi il testo ufficiale per il CN, (come se per correggere un eretico di questo stampo bastasse un libro), evidentemente le oltre 3000 pagine eretiche del CN erano in approvabili, quindi si tentò di sostituirle con un nuovo testo scritto dal Vaticano sotto la guida di Joseph Ratzinger.


    **************************

    ESATTO!!

    va anche detto che fu grzie all'allora card. Ratzinger LA CAUTELA per l'approvazione del CN.... ossia, mentre la Curia di Wojtyla spingeva il Papa per un riconoscimento immediato e senza ulteriori controlli, Ratzinger FRENAVA QUESTI ENTUSIASMI: nessun riconoscimento se prima non ci fossero stati degli accordi DOTTRINALI CHIRI...

    non dimentichiamo che dal 1996 bn tre Conferenze Episcopaliregionali (Puglia, Sicilia e Toscana) si dichiararono CONTRO l'approvazione del Cammino se non attraverso UNA RILETTURA DEGLI ORIENTAMENTI CATECHETICI...
    Fu solo Ratzinger a prendere in seria considerazione le denuncie del card. Pappalardo (in sicilia) e degli altri vescovi accusati da Kiko di perseguitare il CN...

    Va anche detto che lo stesso Ratzinger appena eletto NON approvò affatto il CN allo scadere dei 5 anni di experimentum... se leggiamo la cronistoria dei fatti Ratzinger fece questo:

    1) incontrò i gruppi, appena eletto Papa, ribadendo l'importanza dell'obbedienza ai Vescovi ed alle loro direttive;

    2) ricevette il CN ribadendo la necessità di CHIARIMENTI circa il loro insegnamento;

    3) chiama il card. Arinze a scrivere quella famosa lettera nel dicembre 2005;

    4) nel gennaio 2006 dice ai NC che quella Lettera esprime LA SUA VOLONTA'...

    5) incontrando i parroci conferma che il CN CREA ANCORA DIFFIDENZE E PROBLEMI DA RISOLVERE....

    6) nel CN Kiko se ne frega di tutto questo e fa girare la voce che l'approvazione è avvenuta...

    7) arriva l'approvazione MA NON C'è LA FIRMA DEL PONTEFICE come solitamente avviene per questi riconoscimenti... il Papa sembra essere stato messo davanti al fatto compiuto...

    8) rincontrando il CN il 10 gennaio 2009 ribadisce le sue linee guida:
    - GUARDARE A ROMA COME MODELLO;
    - OBBEDIRE ALLE DIRETTIVE DELLA SANTA SEDE;
    - PRODIGARSI PER UNA VERA COMUNIONE ECCLESIALE RISPETTANDO L'ESISTENZA DI ALTRE COMUNITA' VIVENTI NELLE PAROCCHIE...

    9) il Papa va in una parrocchia in Africa ed alla parrocchia della Magliana, nelle quali vi è presente il CN ebbene il Papa non li riceve privatamente, non li cita neppure una volta, non li prende come modello, al contrario, fa emergere L'INDIPENDENZA DELLA PARROCCHIA E LA COMUNIONE DEI LAICI NELLE DIVERSITA' OPERATIVE IN PARROCCHIA...

    10 ) in tutto questo non sfugga il fatto che Ratzinger insiste SULL'INDIPENDENZA DEL PARROCO E SULLA PRIORITA' DEL SACERDOTE...
    indice l'anno sacerdotale promuovendo il santo Curato d'Ars quale MODELLO per tutti i sacerdoti...un modello anni luce lontano ed estraneo alla cultura NC...

    Chi sta davvero con il Papa?
    Davvero Kiko obbedisce al Papa?
    Davvero i catechisti del CN applicano le richieste del Papa?
    Davvero i vscovi agiscono IN COMUNIONE ECCLESIALE CON PIETRO?

    eh!

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  9. ATTENZIONE, QUESTA NOTIZIA E' DI PROFONDA IMPORTANZA PERCHè COINVOLGERA' TUTTA LA CHIESA...

    Il card. Cañizares (Prefetto del Culto Divino) ripristina la comunione in ginocchio


    Nel giorno in cui il card. Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha solennemente pontificato col rito antico in San Giovanni in Laterano, siamo lieti di riferire la notizia che egli, già Arcivescovo di Toledo ed ancora Amministratore apostolico di quell'arcidiocesi (in attesa dell'ingresso del nominato Braulio Rodrìguez Plaza, finora arcivescovo di Valladolid), ha ristabilito le balaustre per la comunione nella cattedrale ed incoraggiato i fedeli a comunicarsi in ginocchio e sulla lingua.


    Egli spiega questa scelta in una lunga intervista al quotidiano spagnolo ABC, di cui traduciamo alcuni passaggi significativi

    - Alcuni giorni fa, Lei ha invitato i fedeli a ricevere la S. Comunione in ginocchio. La Chiesa, riformando in questo modo la liturgia, si avvicina all'uomo?


    R. La comunione in ginocchio significa il rispetto di Dio; è il cuore dell'uomo che si prosterna davanti a Colui che lo ama fino all'estremo. Sono dei segni. Non si tratta di cambiare per cambiare. Si tratta di coinvolgere tutti i sensi e sormontare la secolarizzazione del nostro mondo. Uno degli obbiettivi delle nostre Congregazioni è realizzare nel corso di questi anni una grande campagna di formazione liturgica.


    -Lei è stato un rivoluzionario della liturgia. Da quanto è arrivato a Toledo ha cambiato tutto: il Corpus Domini, con due processioni; o l'ultima Settimana Santa, facendo entrare tutte le processioni nella cattedrale. La città è stata come un campo di prova per il suo nuovo ministero.


    R. Credo che sia quel che Dio e la Chiesa ci chiedono. Il rinnovamento liturgico non è fare cose nuove ma entrare realmente nello spirito della liturgia. Per esempio, il Corpus Domini, è semplicemente una festa culturale del nostro caro popolo di Toledo, o è realmente l'espressione di ciò che è essere cristiano nella sua radice e fondamento?


    - Immagino che anche quest'anno ci saranno due processioni e che Lei presiederà le celebrazioni del Corpus Domini. Crede che il suo successore farà altrettanto?


    R. Perché no, perché non dovrebbe mantenere ciò che è bene? Perché questo è bene.


    - Ha già parlato di questo con mons. Rodrìguez?


    R. Non ne abbiamo parlato, tuttavia abbiamo molto tempo per parlare e vedere quali sono le motivazioni. Però in tutti i casi, che si dedichi all'Eucarestia il luogo centrale della città di Toledo, che è profondamente eucaristica e riposa su questa identità, è cosa molto buona.




    E poiché il buon esempio è diffusivo, altre due diocesi spagnole a partire dalla Settimana Santa hanno disposto inginocchiatoi per la comunione: quella di Malaga e quella castrense (la cui cattedrale si trova a Madrid)



    Fonte: Secretum meum mihi e Una Voce Malaga

    http://blog.messainlatino.it/2009/04/il-card-canizares-ripristina-la.html


    al momento opportuno come si comporterà il CN ?
    opterà per la COMUNIONE ECCLESIALE o continuerà a procedere nella sua forma "privatista" in OPPOSIZIONE alla Congregazione del Culto Divino?

    ^__^

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  10. Così scrive Rodari su Zollitsch:

    Se in Germania la teologia è «fai da te»Paolo Rodari

    L’avevamo lasciato un anno fa allorquando, a poche ore dalla nomina a presidente della Conferenza episcopale tedesca al posto del dimissionario Karl Lehmann, affermò - in continuità con le idee del suo predecessore - di essere disponibile a discutere il celibato dei preti e di essere favorevole al riconoscimento delle coppie omosessuali.
    E quanto al celibato dei preti, giacché la questione è grossa, aveva spiegato che comunque eventuali cambiamenti non si sarebbero potuti fare «senza convocare prima un Concilio». Convocare un Concilio: è un leit-motiv nell’ala aperturista della Chiesa, un leit-motiv che prende il nome di Vaticano III.
    Lui è l’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, appunto il capo dei vescovi tedeschi.
    E le ultime sue dichiarazioni al limite dell’ortodossia sono state concesse a una tv tedesca giusto pochi giorni fa.
    Zollitsch, in sostanza, ha negato pubblicamente il fatto che la morte di Cristo sia una morte sacrificale: «Cristo - ha detto - non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un’offerta sacrificale, un capro espiatorio». Piuttosto, Gesù ha offerto «solidarietà» con i poveri e i sofferenti. «È questa la grande prospettiva - ha continuato il presule -, questa tremenda solidarietà».
    Qui, chi lo intervistava, ha giustamente voluto approfondire: «Dunque lei non descriverebbe più la cosa quasi come se Dio avesse donato Suo Figlio, perchè gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?».
    E Zollitsch ha risposto: «No».
    La sostanza è chiara. Per Zollitsch Dio si è unito all’uomo per solidarietà.
    Diversamente, invece, la pensa il Catechismo della Chiesa cattolica.
    L’articolo 613 descrive la morte di Cristo come «contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza che di nuovo mette l’uomo in comunione con Dio riconciliandolo con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati».
    E ancora: «Questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio per riconciliare noi con lui. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, offre la propria vita al Padre suo nello Spirito Santo per riparare la nostra disobbedienza».

    © Copyright Il Riformista, 25 aprile 2009

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  11. la fedeltà alla dottrina, amici miei, non è giuridismo...

    capirete bene che un conto è credere - e conformarsi con l'offerta della propria vita in quella del Signore - alla morte sacrificale ed espiativa di Cristo per la nostra Redenzione, un conto è credere - e conformarsi con atteggiamenti interiori e scelte conseguenti diverse - ad un concetto di semplice 'solidarietà'...

    c'è uno spessore metafisico indicibile che va perduto e non entra nel nostro essere di credenti...

    e il Vangelo: "Ecco l'Agnello di Dio, ecco Colui che toglie (prende su di sé) i peccati del mondo..." con tutte le sue meravigliose conseguenze per "coloro che credono in Lui" (Gv - Prologo) che senso ha più per questa "estranea" chiesa post-conciliare?

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  12. Sempre dalla seconda lettera che io e Annarita abbiamo inviato al Santo Padre nel 28 Aprile 2008:

    …Ebbene Kiko stesso lo afferma nelle sue catechesi dicendo:

    “Perché capiate ciò che desidero dirvi, dato che voi avete idee più chiare sul sacramento dell‟Eucarestia, pensate che c‟è stata un‟epoca nella quale l‟Eucarestia è stata vista quasi esclusivamente dal punto di vista del sacrificio, tanto è vero che abbiamo chiamato l‟Eucarestia: il Sacrificio della Messa” (OR, p. 162). “Così troviamo che entrano nella Liturgia tutta una serie di idee delle religioni naturali: offrire cose a Dio per placarlo; sacrifici, agnelli, offerte varie… Adesso questa gente che entra in Chiesa… comincia a vedere nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani” (OR, p. 320)…

    E ancora :

    “Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella Eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dèi pagani… Ma le cose non stanno così. Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi. Non perché Cristo placa Dio in qualche modo, ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostraci che anche se ammazzavamo Suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E‟ il mondo che aveva bisogno di scoprire l‟amore di Dio” (OR, p. 333).

    Queste affermazioni di Kiko sono a dir poco offensive verso la Santità di Dio; proprio per distruggere il peccato, generato dapprima in Lucifero, che con la sua disobbedienza a Dio ha incubato in sé il Male, era ben necessario che venisse versato il Sangue Preziosissimo del suo Figlio, che volontariamente si è offerto Vittima di espiazione per salvare l‟umanità. Era ben necessario che Dio Padre donasse il Suo figlio per la nostra redenzione. Era ben necessario che Gesù Cristo offrisse la sua vita di Verbo Incarnato, per poi riprenderla da Se stesso, affinché venisse lo Spirito Santo sulla Terra a rigenerare nella Vita Eterna l‟umanità che si era perduta per il peccato di Adamo ed Eva, che aveva infestato l’umanità intera. Codesto personaggio che si dice ispirato osa addirittura mettere in discussione la Redenzione operata dal Salvatore, e osa affermare con un‟interpretazione falsa che il Cammino Neocatecumenale è la risposta del Concilio Vaticano II al processo di scristianizzazione del mondo, affermando:

    La risposta a questa situazione della Chiesa è stato il Concilio Vaticano II. Di fronte al processo di desacralizzazione, scristianizzazione e di crisi di fede, lo Spirito Santo non se n'è rimasto tranquillo, ma ha risposto con il Concilio. Come ha risposto il Concilio a questa situazione? Ad un processo di desacralizzazione, perché si è perduto il senso del culto, perché la liturgia non diceva ormai più nulla prima cosa che ha fatto il Concilio è stato di rinnovare la liturgia e di parlare dei segni che devono essere recuperati. Perché dopo Trento eravamo rimasti con le essenze e le cose astratte ed avevamo perduto il valore dei segni. Il Concilio ha iniziato con un profondo rinnovamento liturgico. Ad un processo di scristianizzazione, perché non siamo stati sufficientemente catechizzati ed avevamo una teologia molto giuridica, il Concilio ha risposto rinnovando la teologia. E non si è parlato più di dogma della Redenzione, ma di Mistero di Pasqua di Gesù, con alle spalle tutto un rinnovamento molto serio fatto dalla Chiesa. (OR, pag. 67 )

    Quale superbia e quante menzogne in queste affermazioni, e soprattutto : chi ha dato a Kiko Arguello l‟autorità di riformare la Liturgia Eucaristica?. Ma tutto questo è scritto, infatti:
    [1]Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, [2]sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. (Timoteo 1 - Capitolo 4).

    E chi afferma queste cose non fa forse parte integrante di questi ipocriti impostori? Sì, Kiko Arguello e i suoi seguaci sono fra costoro…

    In mezzo a tutte queste eresie diaboliche, capite che ha detto il servo del diavolo Kiko Arguello e tutta la sua cerchia più ristretta:

    …E non si è parlato più di dogma della Redenzione…

    Come si fa ad avere ancora dei dubbi riguardo al suo essere un pericoloso eretico che infesta la Chiesa Cattolica da quaranta anni?

    Gianluca Cruccas

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  13. Fonte -http://blog.messainlatino.it/2009/04/kasper-colloqui-con-la-fsppx.html

    sabato 25 aprile 2009

    Kasper: colloqui con la FSPPX quest'estate
    Treviri, 24 aprile 2009 - Colloqui per la riunificazione tra il Vaticano e la tradizionalista Fraternità di S. Pio X, secondo le parole del card. della Curia Walter Kasper, potrebbero cominciare quest'estate. "Non si può sempre rimandare", ha detto il Presidente del Pontificio Concilio per l'Unità dei Cristiani venerdì, 24 aprile, a Treviri. La FSSPX dovrebbe riconoscere le decisioni del Concilio Vaticano II e il Catechismo cattolico. "Non c'è altro modo", ha detto Kasper. Che è, comunque, contrario ad ultimatum.

    Il ritiro delle scomuniche dei quattro vescovi della FSSPX alla fine di gennaio ha portato ad un serio risentimento ebreo-cattolico. Uno dei quattro, il britannico Richard Williamson, nega l'Olocausto. Kasper ha detto che la Fraternità dovrebbe compiere passi verso il Vaticano. L'obbiettivo è, per quanto possibile, riportarli nella Chiesa e non rischiare una divisione permanente. Il cardinale ha accusato la FSSPX di una "rigida visione tradizionale".


    Dispaccio Kipa-apic.ch

    Il Cardinale Kasper (che è il Cardinale che guida la Congregazione competente per l’ecumenismo) poco tempo fa ha dichiarato: <… oggi non consideriamo più l’ecumenismo in senso di ritorno, intendendo con questo la “conversione” ed il ritorno all’essere “cattolici”. Questa via è stata espressamente abbandonata al Concilio Vaticano II.>

    Difatti:

    Nel giugno del 1993, rappresentanti del Vaticano e rappresentanti delle Chiese ortodosse russe ed ucraine (tra le altre) si incontrarono a Balamand, nel Libano, per discutere la “crisi” nel corso della “Settima Sessione Plenaria” della “Commissione Internazionale Congiunta per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa Ortodossa”. Il capo della delegazione vaticana, era il Cardinale Edward Cassidy, della Seconda Sezione della Segreteria di Stato Vaticano, che aveva anche il titolo di Presidente del Pontificio Concilio per la Promozione dell'Unità Cristiana. Frutto dell'incontro fu “La Dichiarazione di Balamand”. In questo documento sbalorditivo il Cardinale Cassidy e gli altri rappresentanti Cattolici sottoscrissero un accordo secondo cui la Chiesa Cattolica non avrebbe più cercato né di convertire gli Ortodossi e né di favorire il loro semplice ritorno alla fede Cattolica dei loro antenati:

    “Nello sforzo di ristabilire l'unità, è fuori discussione la conversione della gente da una Chiesa all'altra per assicurarne la salvazione.” (§ 15)
    “L'attività pastorale nella Chiesa Cattolica, sia latina che orientale, non mira più a che i fedeli di una Chiesa passino all'altra; in altre parole, non mira più a fare proseliti tra gli ortodossi. Mira a rispondere ai bisogni spirituali dei suoi stessi fedeli e non ha alcun desiderio di espandersi a spese della Chiesa ortodossa.” (§ 22)
    “Per aprire la strada alle future relazioni tra le due Chiese, passando oltre l'ecclesiologia superata del ritorno alla Chiesa Cattolica connesso con il problema che è l'oggetto di questo documento [cioè, la “minaccia” di un ritorno in massa degli Ortodossi a Roma!], un'attenzione speciale sarà data alla preparazione di futuri sacerdoti ...” (§ 30)
    “Escludendo per il futuro ogni proselitismo e ogni desiderio da parte dei Cattolici di espansione a spese della Chiesa Ortodossa, la commissione spera di aver superato gli ostacoli che spinsero certe Chiese autocefale a sospendere la loro partecipazione al dialogo teologico ...” (§ 35)3

    Tutto ciò è veramente incredibile codesto Cardinale afferma che la FSSPX deve accettare il Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica, e poi afferma molto allegramente: <… oggi non consideriamo più l’ecumenismo in senso di ritorno, intendendo con questo la “conversione” ed il ritorno all’essere “cattolici”. Questa via è stata espressamente abbandonata al Concilio Vaticano II.>- andando chiaramente contro il Vangelo e la Vera dottrina bimillenaria della Chiesa.
    Anche a codesto Cardinale ci sarebbe da chiedere che cosa pensa della setta eretca del CN… ma forse è inutile…

    Gianluca Cruccas

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  14. <… oggi non consideriamo più l’ecumenismo in senso di ritorno, intendendo con questo la “conversione” ed il ritorno all’essere “cattolici”. Questa via è stata espressamente abbandonata dal Concilio Vaticano II>.

    E' un'affermazione molto grave e allora che senso ha essere cattolici?

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  15. questo o quello per me pari sono: molto massonico, mi sembra

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  16. La communio in sacris con la chiesa ortodossa, è sancita dal CJC che è del 1982, e quindi antecedente al 1993, anche se sotto precise e limitatissime condizioni.

    Questo per dire che il discorso è molto più complesso, perchè i tempi sono cambiati e la chiesa non può più usare il linguaggio di una volta.
    un esempio: cominciamo a convertire la Russia, come vuole fare il cammino, rischiando incidenti diplomatici e ripercussioni politiche?

    Il CV II c'è stato, e dobbiamo tenerne conto.
    Inoltre è giusto, proprio perchè il sensus fidei appartiene anche al popolo, denunciare gli errori, ma se ci mettiamo a criticare ogni passo del governo della chiesa, rischiamo di diventare cristiani schizofrenici.

    Non è per aprire una polemica, che non mi interessa, ma per mantenere un certo equilibrio e non perdere credibilità davanti chi dovesse leggerci.

    RispondiElimina
  17. La communio in sacris con la chiesa ortodossa, è sancita dal CJC che è del 1982, e quindi antecedente al 1993, anche se sotto precise e limitatissime condizioni...

    in ogni caso lo communio in sacris che possiamo avere con la chiesa ortodossa è ben diversa con quella che NON possiamo avere con il rito NC!

    RispondiElimina
  18. Paradossamente con gli ortodossi abbiamo in comune molte più cose che con il cnc
    la dottrina sui sacramenti, la devozione all'Eucarestia, anche se loro non praticano l'adorazione, il senso del sacro....

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  19. Gentile MIC,

    cortesi appartenenti a questo blog,

    Mi chiamo Lara vorrei trasmettervi la mia esperienza circa la Messa Tridentina.Spero vorrete conceder
    mi spazio sul vostro blog.Vi prego di non censurare la mia testimonia
    nza grazie.

    Ieri sera ho partecipato,per la prima volta alla Messa Tridentina.
    Ero curiosa dato che ne parlate
    spesso con toni euforici ed enfatici.La chiamate la "vera Messa"o la "Messa cattolica".

    Premetto che appartengo al Cammino
    Neocatecumenale ma sono aperta e disponibile a comprendere le opinio
    ni degli altri.Abito in una grande città e la Chiesa nella quale mi sono recata è nel centro storico,
    in una via centralissima che ieri brulicava di gente vista la ricor
    renza del 25 aprile.

    Leggo spesso sul vostro blog,e su altri siti tradizionalisti,che ci sarebbe una fame di Messa Tridenti
    na e che le Chiese sarebbero affollate di gente desidrosa di partecipare alla Messa di Pio V°.

    CREDO DI POTER SMENTIRE ED ESCLUDE
    RE QUESTA NOTIZIA!ALMENO NELLA MIA DIOCESI(la terza d'Italia).NON E' AFFATTO COSI'.IERI SERA ERANO PRESENTI,in tutto,UNO SPARUTO GRUPPO DI 20 PERSONE.

    Escluderei quindi,folle oceaniche.

    Sono andata con mezz'ora di antici
    po(17,30)stavano recitando il SS Rosario ovviamente in latino.

    Lo dico con rispetto e senza inten
    to di polemizzare:E'stata una esperienza desolante!

    Al Rosario c'erano 5 persone era
    recitato da una anziana signora
    ma l'unico che rispondeva era un'
    altro anziano signore ,che poi ho scoperto essere di "unavox".

    Gli altri tre(me compresa)non conoscevano il latino e quindi non sapevano rispondere.La preghiera quindi era una rimpallo tra questi due anziani signori.

    Iniziata la Messa è uscito il Sacer
    dote(anche lui molto anziano).Indos
    sava un pesante paramento che,in modo evidente, durante la Messa si notava che gli dava fastidio per
    chè lo muoveva in continuazione.

    l'introito(di spalle),la Messa tut
    ta in latino.Due letture di cui l'epistola in italiano,e il Vange
    lo (in latino)etc.Tutto il resto di spalle e in latino.

    La cosa che mi ha lasciato perples
    sa più di tutto e la comunione. Quello di unavox)prima della comu
    nione si è affrettato a chiude
    re il cancello della balaustra.La comunione in ginocchio e alla
    balaustra.

    Cosa ne ho dedotto da questa esperienza?

    Francamente NON MI E' PIACIUTA PER NIENTE!So che direte che sono condi
    zionata da Kiko e che sono ERETICA
    etc..Sinceramente non m iinteressa!


    A me sembra che la Messa Tridenti
    na sia una liturgia totalmente ingessata,fredda.HO AVUTO UN SENSO DI ESTRANEITA',MI SONO SENTITA TO
    TALMENTE TAGLIATA FUORI,ESTRANEA,
    A QUELLO CHE SI STAVA CELEBRANDO.

    Normalmente vivo la Messa con gran
    de coinvolgimento,partecipazione:

    Questa celebrazione invece mi ha lasciata completamente INDIFFEREN
    TE,FREDDA,non sono riuscita nean
    che a pregare!Ero completamente stranitae in qualche momento mi sono anche ANNOIATA! annoiata!Quasi come se non fosse la Messa MA ALTRA COSA!

    La Messa Tridentina mi sembra una
    liturgia INACCESSIBILE IN TUTTI I SENSI!Sul piano linguistico.Chi non comprende il latino E'TAGLIATO FUORI PERCHE' NON CAPISCE NULLA.
    E'.SUL PIANO DEL RITO:inaccessibi
    le per la complessità del Rito.

    E' un rito complicato difficile da capire e da vivere.

    Mi ha colpito NEGATIVAMENTE la di
    stanza che questo rito frappone tra Celebrante e POPOLO DI DIO.

    UNA BALAUSTRA INVALICABILE QUASI COME SE I LAICI FOSSERO UNA MINACCIA!!

    In questo rito si evidenzia chiara
    mante l'intenzione della Chiesa di sottolineare il Sacerdozio,la Pre
    senza Reale di Cristo e il valore sacrificale.

    MA TUTTO CIO' AVEVA SENSO NEL CONTESTO STORICO DEL CONCILIO DI TRENTOORA NEL 2009 MI SEMBRA ANACRONIUSTICO!!

    In effetti il ruolo e la parteci
    pazione dei laici è MOLTO MARGINA
    LE se non addirittura assente.

    Alla fine della Messa sono andata via molto perplessa per quello che avevo vissuto.MI SONO CHIESTA:MA COSA CI TROVERANNO DI TANTO SPECIALE IN UN RITO CELEBRATO IN UNA LINGUA INCOMPRESIBILE,CON IL
    SACERDOTE CHE RIVOLGE LE
    SPALLE.BAH!!!

    Ma non è mlto meglio la Messa di Papa paolo VI°!!!

    MI E' SORTO SPONTANEO UN MOTO DI RINGRAZIAMENTO verso lo Spirito Santo che ha fatto si che ci fos
    sero uomini di Chiesa intelligenti
    che hanno permesso IL RINNOVAMENTO LITURGICO!

    L'Euacrestia è anche partecipazione
    comunione,Una liturgia sofisticata,
    inaccessibile doveva rendere questo molto difficile.

    Meno male che lo Spirito Santo ha permesso il Rinnovamento Liturgico
    la Messa in una lingua che compren
    diamo tutti con riti semplici,che favoriscono la partecipazione di tutti.Partecipando a questa celebrazione ho anche compreso da dove vengono certi mali che as
    sillano le nostre assemblee eucaristiche.

    La Messa Tridentina assegna al Popolo dio Dio un ruolo di spet
    tatote passivo.Da qui viene la tendenza,ancora presente anche nel Rito di Paolo VI°,di non parteci
    pare alla litugia ma assistere.
    Ancora si ha l'abitudine di dire
    "ascoltare la Messa"termine che mi fa rabbrividire.

    Ringraziamo Dio che ci permette di vivere,con il Messale di Paolo VI°,
    una "LITURGIA VIVA E PARTECIPATA"
    MENTRE LA MESSA DI PIO V°MI SEMBRA UN ANACRONISMO IMPROPONIBILE.

    Ringraziamo anche lo Spirito Santo e la Chiesa che permette celebra
    zioni come quelle del Cammino Neocatecumenale.

    Una delle cose che mi ha impressio
    nato NEGATIVAMENTE del Rito Triden
    tino è lo scarso spazio che assegna
    alla Parola di Dio.E' praticamante
    ridotta all'essenza.

    Come è bello invece assaporare il frutto del Rinnovamento Liturgico
    e vedere FINALMENTE la celebra
    zione dell'Eucarestia ricca di Parola di Dio.Nel Cammino poi si permette anche la RISONANZA che permette di meditare ancora meglio la Parola di Dio.

    Come è bello avere consapevolezza di essere il Popolo di Dio un popolo Sacerdotale che partecipa alla celebrazione e non assite semplicemente come invece ho visto fare nelle Messa Tridentina.

    E allora decisamente Viva il Concilio Vaticano II°,viva Paolo VI°,viva la Riforma Liturgica.Viva
    la Messa in Italiano con il Sacerdote che mi guarda in faccia e non mi volge le spalle.Viva la preghiera dei fedeli,lo scambio della pace(di origine apostolica)reintrodotti dopo il Vaticano II°

    Credo che NON RIPETERO'LA PARTECI
    PAZIONE ALLA MESSA TRIDENTINA!E LA SCONSIGLIERO?

    NON E' UN ESPERIENZA CHE MI HA ESALTATO!

    La vostra retorica sulla tradizione
    francamente fa ridere.Ritengo che
    questo Rito sparirà con il tempo dopo che sarà finita questa moda passeggera.

    Riguardo le catechesi di Kiko NON AVETE CAPITO NIENTE!!Kiko NON DICE AFFATTO QUELLO CHE RIPORTATE IN QUESTO BLOG lo sapete benissimo
    ma a voi non inteerssa la verità vi beate solo della vostra demagogia.

    RispondiElimina
  20. Trovato su messainlatino.it

    Da in un saggio di Avery Dulles S.J.:

    Alcuni autori recenti negano che il sacrificio sia un concetto centrale nella Bibbia. Karl Rahner esprime dubbi circa il fatto che Gesù abbia interpretato la sua propria morte come un sacrificio espiatorio. Rahner trova che l'idea del sacrificio in alcuni tardi testi neotestamentari fu iperinfluenzata, secondo lui, da nozioni primitive che erano state successivamente superate. Reinterpretando l'evento per la coscienza moderna, Rahner espunge il concetto di sacrifio espiatorio e lo sostituisce con il concetto di causalità simbolica o quasi-sacramentale, della quale ho già riferito.
    Nessuna sorpresa, allora: Zollitsch è stato il candidato favorito dal suo predecessore alla presidenza della conferenza episcopale, card. Lehmann, che si è dimesso prima del tempo proprio per impedire all'appena nominato Arcivescovo di Monaco di essere eletto per la carica [è risaputo che l'Arcivescovo Marx era il candidato favorito da Papa Benedetto]). Il cardinale Lehmann era assistente ricercatore di Rahner. La principale influenza filosofica di Rahner fu il nazista Heidegger...

    --------------
    Rahner, insieme a Bonhoeffer, Lutero e il Catechismo Olandese è uno dei principali ispiratori di Kiko Arguello, cone Farnes lo è di Carmen Hernandez
    E allora, ancora ci meravigliamo di quello che insegnano?

    Piuttosto lo sconcerto maggiore è che certe influenze siano così estese nella Chiesa; non a torto abbiamo scritto sofferti articoli sulla protestantizzazione, ormai evidente a tutti e non solo a poche piccole 'sentinelle' come noi!

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  21. Leggo spesso sul vostro blog,e su altri siti tradizionalisti,che ci sarebbe una fame di Messa Tridentina e che le Chiese sarebbero affollate di gente desidrosa di partecipare alla Messa di Pio V°..

    premesso che noi non abbiamo mai parlato di "numeri" ma della nostra esperienza di spiritualità cristiana che nella Messa Tridentina raggiunge il suo culmine comprensibile solo a chi, quando vi assiste, abbia un minimo di substrato catechetico e, soprattutto, cuore aperto a atteggiamento interiore corrispondente, che i tuoi evidenti pregiudizi - ampiamente espressi - ti hanno evidentemente impedito di avere...

    risponderò appena ho un po' più di tempo al resto (ci vorrebbe un libro!)

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  22. vorrei pregare chi usa il nick Lara, già riconoscibile in altri nick per testi non pubblicati per il loro contenuto, tutti con lo stesso difetto di essere smozzicati (con a copo improvvisi) leggibili con fatica...

    di redigere il testo con un po' più di attenzione, per favore...

    RispondiElimina
  23. "Paradossamente con gli ortodossi abbiamo in comune molte più cose che con il cnc
    la dottrina sui sacramenti, la devozione all'Eucarestia, anche se loro non praticano l'adorazione, il senso del sacro...."

    Per Michela:
    Qualche mese fa ascoltavo su Radio Maria un'interessantissima lezione di un sacerdote, studioso della dottrina ortodossa, che spiegava le differenze dottrinali che corrono fra cattolici e ortodossi: in realtà siamo molto più distanti di quanto non si creda. Il relatore illustrava le rilevanti diversità che esistono nella concezione di TUTTI E SETTE I SACRAMENTI, passandoli in rassegna uno per uno: non ricordo tutto, cito la libera scelta del sacerdote di potersi sposare o restare celibe,la non indissolubilità del Matrimonio, anche se la Chiesa ortodossa sconsiglia di superare il terzo Matrimonio (...); inoltre parlò della grande diatriba sul "Filioque" secondo cui la Chiesa cattolica crede che lo Spirito Santo proceda sia dal Padre che dal Figlio, mentre gli ortodossi credeno proceda solo dal Padre e per quanto riguarda "i Novissimi" (Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso) ricordo che spiegò che è "determinante" presso i fratelli ortodossi l'intercessione per i defunti, poichè essi credono che con la Morte non ci sia un giudizio definitivo ma, per chi va in Purgatorio esista ancora la possibilità sia di salvarsi che di perdersi, a seconda di come le anime purganti accettino o no la purificazione ad esse essagnata. Inoltre, e non ultima, c'è la negazione del Primato di Pietro, per cui non esiste "un capo" comune per tutti i Patriarcati di cui si compone la grande Chiesa Ortodossa, ma ogni Chiesa locale ha il suo capo, per questo vengono dette "Autocefale".
    Questo soltanto per dire che la religione ortodossa non è , come si crede, una falsa riga di quella cattolica, con piccole differenze di credo qua e là...ma qualcosa di molto diverso dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, unica depositaria della Tradizione di origine, nella diretta successione di Pietro e dei Dodici.
    Forse il Sacramento dell'Eucarestia è paradossalmente quello in cui le due Chiese differiscono di meno (dico "forse" perchè sono ignorante in materia) e forse per questo c'è la possibilità di una "Communio in Sacris", ma che come dici tu è regolata da "precise e limitatissime condizioni".
    Ma
    NON è QUESTO IL PUNTO.
    NON CONFONDIAMO:

    l'intervento di Gianluca ed il suo riferimento al Patto di Balamand, non voleva mettere assolutamente in dubbio la validità, riconosciuta dalla Chiesa Cattolica, dell'efficacia dei sacramenti impartiti nella Chiesa Ortodossa, ma voleva solo mettere in luce la disparità di giudizio e di trattamento che la Gerarchia opera tra le altre Chiese - arrivando perfino a paventare come una MINACCIA l'eventuale ritorno alla cattolicità da parte di fratelli separati, quasi che si trattasse di un problema di divisione del potere e di vilissima spartizione del numero dei fedeli, e come se una libera conversione dovesse essere un AFFRONTO fatto alla Chiesa che si lascia...- e le realtà tradizionaliste, come la San Pio X, dalla quale si pretende, con un rigorismo che è in mala fede, quello stesso rigorismo che si rimprovera agli altri, l'abbandono della propria fedeltà alla Tradizione, pena la mancata riunificazione con Roma ed il reinserimento canonico delle sue funzioni. A mio avviso occorre prendere bene coscienza delle profonde contraddizioni che il Concilio ha portato con sè e, se è vero che della storia va preso atto e non si può negarla, è altrettanto vero che per fare discerminento su cosa ritenere e quanto invece rivedere c'è bisogno di GUARDARE con occhio critico ed impietoso cosa e CHI, ANCORA OGGI, vada spedito per vie che allontanano dalla Fede in CRisto Gesù, dalla Parola di Dio e dal Vangelo, perseverando con scelte e posizioni che sono chiaramente CONTRO la Volontà di Dio.
    A. Rita

    RispondiElimina
  24. "
In questo rito si evidenzia chiara
mante l'intenzione della Chiesa di sottolineare il Sacerdozio,la Pre
senza Reale di Cristo e il valore sacrificale."

    Ah sì e dove è il problema?

    Ha ascoltato Lara le omelie del Santo Padre, quella di stamattina per esempio?
    Pone un problema a Lara il sacerdozio ordinato che non è quello dei fedeli, la differenza fra i diversi sacerdozi?
    Il "siamo tutti sacerdoti" sembrerebbe convenirgli meglio.
    Sa Lara che cosa è il Sacerdozio? Sa Lara CHI è il Sacerdote?
    Sa Lara che cosa è la Messa? CHI si rende Presente, CHI è presente, CHI si adora?
    Le pone un problema la Presenza reale e il valore sacrificale?
    Niente di sorprendente, conosciamo l`insegnamento kikiano.
    Consiglio a Lara di leggersi attentamente e meditare lungamente le omelie di Benedetto XVI, durante il Triduo pasquale.

    "
MA TUTTO CIO' AVEVA SENSO NEL CONTESTO STORICO DEL CONCILIO DI TRENTOORA NEL 2009 MI SEMBRA ANACRONIUSTICO!!
"

    Si direbbe che lara ha integrato alla perfezione la catechesi kikiana !

    "In effetti il ruolo e la parteci
pazione dei laici è MOLTO MARGINA
LE se non addirittura assente."

    Lara certo che quando si è abituati ad essere i protagonisti principali di un rito, con canti, monizioni, risonanze, danze, il tutto molto coinvolgente a livello emozionale, deve sembrare totalmente incomprensibile che si possa vivere la Santa Messa, in modo raccolto, orante, con una partecipazione che non è sinonimo di agitazione.
    Il sacerdote non ci gira le spalle ma insieme guardiamo a Cristo, il nostro messale ha le traduzioni a lato del latino, dunque nessun problema di comprensione, è così che hanno pregato i nostri genitori, nonni e tante tante generazioni prima di noi, è così che hanno pregato i Padri conciliari e, forse lei non lo sa Lara, ma la Costituzione sulla Liturgia del Concilio Vaticano II non ha affatto previsto la soppressione del latino, nè la comunione sulla mano, nè la soppressione del canto gregoriano, ancor meno quello che lei "celebra" il sabato sera.

    Vada un pò a leggersi il Magistero della Chiesa, poi potrà senza dubbio continuare a ringraziare chi ha introdotto i cambiamenti che lei tanto ama, ma non potrà più ringraziare il Concilio Vaticano II, ma chi lo ha male interpretato, chi se ne è impadronito imponendo l`ideologia dello spirito del Concilio, quello spirito che Benedetto XVI ha chiamato non autenticop, quell`interpretazione di rottura, che lei sembra molto apprezzare.

    RispondiElimina
  25. Mic mi ha preceduta di un soffio...

    mi stavo appunto chiedendo se dietro a "Lara" non si nascondesse qualche nc di vecchia conoscenza, che per gonfiare i numeri(operazione in cui il Cammino è specialista) di chi pensa come loro, si sia scelto questo bel nome.

    Leggendo il post di "Lara", non so se ridere o piangere...e mi chiedo: DOVE SEI, CARISSIMO STEPHANOS, CHE MANCHI DA TANTO E CHE CI MANCHI, CON LE TUE BELLE, ARTICOLATE E PREZIOSE RISPOSTE?...

    Lara dice:
    "Riguardo le catechesi di Kiko NON AVETE CAPITO NIENTE!!Kiko NON DICE AFFATTO QUELLO CHE RIPORTATE IN QUESTO BLOG"

    A no?? Sul serio?
    Allora spiegaci, cara Lara, tu che hai capito bene cosa intende Kiko...
    Prendi questi pezzi di catechesi postati qui e rispiegaceli per bene, convincici che coincidono con il Catechismo della Chiesa Cattolica, con gli scritti di tutti i Padri della Chiesa e di tutti i Santi di 2000 anni di Tradizione ed anche con gli insegnamenti di tutti i Pontefici di Santa Romana Chiesa.
    Scommettiamo che non lo farai?
    A. Rita

    RispondiElimina
  26. Dire ancora che la descrizione che Lara ha fatto della Messa tridentina, è senza dubbio una caricatura, ma è sopratutto il frutto di quella grande ignoranza di chi ha assimilato a memoria la pseudo-teologia kikana.

    Ignoranza della base che assorbe come verità ciò che è menzogna e eresia, ignoranza di chi non ha conosciuto altro prima, ignoranza di chi già era stato deformato dai vari innovatori postconciliari.

    Ideologia dei "capi", di chi sa quello che fa e perchè lo fa, cosciente di andare contro la dottrina cattolica e il Magistero della Chiesa perchè porta in avanti un altro progetto.

    Non pretendo che il rito tridentino corrisponda alla sensibilità di tutti, io sono nata con lui, mi sono allontanata con gli eccessi "liturgici "postconciliari, il rito antico essendo stato spazzato via con disprezzo dagli innovatori=rivoluzionari, sono ritornata con gioia al rito antico ora che un gruppo giovane, attivo ha ottenuto che possa essere celebrato in una chiesa degna di questo nome.

    Sì, ogni domenica la partecipazione è più numerosa, grande è la mia gioia di vedere quelle famiglie giovani con tanti bambini, quei giovani così attenti, raccolti in preghiera, partecipi e oranti, e tante persone come me senza dubbio felici di avere ritrovato il rito della loro gioventù.

    Siamo in tanti ad avere sofferto della violenza con cui ci è stata tolta la "nostra" Messa, in tanti ad avere subito la partecipazione molto, ma mooolto actuosa dei laici, in tanti a non avere capito, perchè quelle modifiche non solo non avevano riempito le chiese( che già lo erano) ma stavano svuotandole, sofferto di vedere Messe fabbricate, svuotate del sacro.

    Spiacente per Lara e il suo maldestro tentativo di screditare il Rito Antico che qui non convince nessuno.

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  27. "Prendi questi pezzi di catechesi postati qui e rispiegaceli per bene, convincici che coincidono con il Catechismo della Chiesa Cattolica, con gli scritti di tutti i Padri della Chiesa e di tutti i Santi di 2000 anni di Tradizione ed anche con gli insegnamenti di tutti i Pontefici di Santa Romana Chiesa."

    Hai detto bene, "pezzi di catechesi" spesso completamente decontestualizzati e analizzati al solo scopo di poter meglio evidenziare le discrasie con quanto detterebbero tutti i dogmi della Chiesa Cattolica.

    Personalmente, non conosco Lara, neppure conosco la Messa Tridentina: nella mia città essa non viene più celebrata da millenni... e questo dovrebbe far riflettere circa il suo anacronismo. Nel caso poi che ci si voglia vantare di essere gli unici portatori della vera Messa... che dire, fate pure (contenti voi).

    P.S.: appena mi è possibile, terminologia permettendo, cercherò di fare qualche commento più serio ai vari post e relativi interventi.

    P.P.S.: "gonfiare i numeri(operazione in cui il Cammino è specialista)"... mi sembra di assistere alle polemiche dei politici, tipo quanti hanno partecipato alla manifestazione pro, contro ecc...

    P.P.P.S.: "Lara certo che quando si è abituati ad essere i protagonisti principali di un rito, con canti, monizioni, risonanze, danze, il tutto molto coinvolgente a livello emozionale, deve sembrare totalmente incomprensibile che si possa vivere la Santa Messa, in modo raccolto, orante, con una partecipazione che non è sinonimo di agitazione"
    Mi permetteto di dissentire circa il termine "agitazione" = animare (con canti, danze) non è agitare (non fare come Rebecca che prende in giro il povero Davide quando per la gioia balla seminudo davanti al popolo).
    Comunque a me non pare incomprensibile che si possa vivere la messa in altro modo (nella fattispecie - giacché di questo si parla - in latino con o senza traduzioni, in modo raccolto ed orante). Non mi pare affatto incomprensibile, ma semplicemente anacronistico (ma questo è una opinione che non si basa su alcun fondamento oggettivo). Ciò che mi pare comprensibile, invece, e che questa tipologia di messa in molti luoghi non si celebri più.


    P.P.P.P.S.:
    "premesso che noi non abbiamo mai parlato di "numeri" ma della nostra esperienza di spiritualità cristiana che nella Messa Tridentina raggiunge il suo culmine comprensibile solo a chi, quando vi assiste, abbia un minimo di substrato catechetico e, soprattutto, cuore aperto a atteggiamento interiore corrispondente, che i tuoi evidenti pregiudizi - ampiamente espressi - ti hanno evidentemente impedito di avere..."

    Ti chiedo se: a prescindere dalla questione numerica (del quale ai posteri lardua sentenza)... senza quel "minimo di substrato catechetico" indispensabile non si potrà mai "assistere" (raccolti ed oranti) ad alcuna Messa Tridentina, con un po' di agitazione, tuttavia, ci si può sentire profondamente amati dalla stesso Dio? E' permesso poter fare una esperienza spirituale più terra terra? Lo Spirito può soffiare dove vuole Lui? Gli è concesso?

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  28. Carissima Emma difatti questo è il traviamento che ricevi dentro la setta dei NC che col passare degli anni ti porta a perdere totalmente a perdere il senso del Sacro, distruggendo pian piano la propria spiritualità e rapporto personale col Signore.
    Riguardo le parole di questa cosidetta "Lara" sono esse stesse che confermano questo traviamento.
    Come sempre i NC, con parecchi anni di cammino non commentano le diaboliche catechesi del loro falso profeta KIKO ARGUELLO.

    Gianluca Cruccas

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  29. Conosco qualcosa sui sacramenti ortodossi, come pure sulla dottrina del Purgatorio,
    e so che ci sono diversità.
    Ma è un fatto che la chiesa cattolica minimizza tali diversità: sia il Filioque, che è stato ridotto a una questione di traduzione dal greco al latino.
    Ci deve essere anche un documento su questo argomento.
    Sull'Eucarestia, la differenza, oltre al pane lievitato, è che non è ammessa l'adorazione, e quindi non esiste la Riserva Eucaristica.

    Come pure la communio in sacris non è reciproca.

    Questo per dire che noi siamo più 'aperti' su questi temi delle chiese ortodosse. Ma tutto sommato sono aspetti che riguardano più le gerarchie che il popolo comune.

    Invece per quanto riguarda la somiglianza con le chiese storiche, come quella cattolica e ortodossa, il post di Lara ci fa capire che c'è un sentire comune, più tra fedeli di chiese diverse, ma tradizionali, che tra cattolici e i nc che insegnano un concetto errato di partecipazione.

    Si partecipa nel silenzio, pregando, unendosi alla preghiera universale, anche se la ragione non comprende.

    Quindi , cara Lara, non sempre tutto va spiegato, come dice Kiko, e io non partecipo di meno se non comprendo le parole.

    Ma queste cose le dice bene il papa: i gesti esteriori che noi facciamo durante le liturgia contano poco. Conta solo il
    parte - cipare, essere parte insieme al sacerdote dell'atto liturgico che egli fa in persona Christi.
    L'unica azione liturgica quindi è quella del sacerdote, e lui la può fare solo perchè la fa a nome di Cristo, al posto di Cristo e con Cristo.
    Noi partecipiamo tanto più quanto più siamo in comunione con il sacerdote-Cristo.
    Ecco perchè il sacerdote non mi volge le spalle, ma prega insieme a me, rivolto insieme a me all'unico Signore.

    Qui ci vorrebbe Caterina, che citi i documenti giusti!

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  30. "Personalmente, non conosco Lara, neppure conosco la Messa Tridentina: nella mia città essa non viene più celebrata da millenni... e questo dovrebbe far riflettere circa il suo anacronismo."

    Andreade73, suppongo, e spero, che il 73 stia per la sua data di nascita, una scusante che aggiunta alla sua appartenenza al cammino nc può spiegare che lei possa sparare delle enormità come quella di quì sopra.
    D`accordo che nel cammino vi si dice che la Chiesa è rinata con il CV II, ma se la matematica non è ancora un`opinione, le farò umilmente osservare che il rito tridentino era quello celebrato durante il Concilio Vaticano II che, se non vado errata data di 40 anni fa, ergo, come direbbe Caterina, fino a 40 anni fa in tutte le chiese, in tutto il mondo, in ogni città, dunque anche nella sua, si celebrava la santa Messa cattolica con il Rito antico!

    Il rito creato da Kiko Arguello con i suoi piccoli 40 anni di età, può solo farsi piccolo e umile davanti al Rito che ha accompagnato schiere di Santi, di semplici fedeli che con la loro fede, la loro preghiera hanno fatto sì che la Chiesa attraversi le tempeste che l`hanno scossa e aggredita.

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  31. "Ciò che mi pare comprensibile, invece, e che questa tipologia di messa in molti luoghi non si celebri più."

    Andreade se questa "tipologia di messa", che tradotto dà, se la Santa Messa tridentina non è più celebrata in vari luoghi, è dovuto unicamente alla furia devastatrice, di chi ha voluto cancellare ogni traccia del passato della Chiesa, ha voluto seppellirlo.
    Da un giorno all`altro con una violenza inaudita questi ideologi , come dei vandali, hanno distrutto simbolicamente e concretamente ciò che per generazioni e generazioni è stato un tesoro da conservare e amare, il cuore della loro fede.
    Ne parlo ancora oggi con amarezza perchè quella violenza l`ho subita .
    Ancora oggi, malgrado che il Santo Padre abbia liberalizzato il rito antico, i vescovi falsospiritodel concilioconformi rifiutano di obbedire.
    Non c`è nessun anacronismo nel rito antico, è un tesoro che non dipende da un`epoca, una moda, una corrente di pensiero, un`ideologia.
    In tanti hanno voluto seppellirlo, non ci sono riusciti e non ci riusciranno, anzi il Rito antico attira sempre più i giovani, i seminari che celebrano con il rito tridentino sono pieni, la prova, se ce ne fosse bisogno, che la Messa Tridentina, risponde ad un bisogno che è al dilà e al di fuori del tempo.

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  32. La Messa Tridentina fu promulgata da San Pio V con la Costituzione Apostolica Quo primum del 19 luglio 1570. Il Santo Papa dichiarava: «Con il nostro presente decreto, valido in perpetuo, Noi determiniamo e ordiniamo che mai niente dovrà essere aggiunto, omesso o cambiato in questo Messale». Al fine di vincolare i posteri, affermò che «mai, in avvenire, un sacerdote, sia regolare che religioso, potrà essere costretto ad usare un altro modo di dire la Messa». E, onde prevenire una volta per tutte ogni scrupolo di coscienza o paura di sanzioni e censure ecclesiastiche, aggiunse: «Noi qui dichiariamo che, in virtù della Nostra Autorità Apostolica, decretiamo e decidiamo che il nostro presente ordine e decreto durerà in perpetuo e non potrà mai essere legalmente revocato o emendato in avvenire». Si può giudicare l’importanza che San Pio V stesso attribuì al suo atto, leggendo queste sue parole: «E se nondimeno qualcuno osasse attentare con un'azione contraria al Nostro presente ordine, dato per sempre, sappia che incorrerà nell’ira di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo».

    Gianluca Cruccas

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  33. “In quelle pagine il futuro papa rievoca la pubblicazione del messale di Paolo VI, con il divieto quasi completo del messale precedente. Commenta Ratzinger: “Rimasi sbigottito per il divieto quasi completo del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia. Si diede l’impressione che questo fosse del tutto normale. Il messale precedente realizzato da San Pio V nel 1570, faceva seguito al Concilio di Trento; era quindi normale che, dopo 400 anni e un nuovo Concilio, un nuovo Papa pubblicasse un nuovo messale. Ma la verità storica è un'altra. Pio V si era limitato a far rielaborare il messale romano allora in uso, come nel corso vivo della storia era sempre avvenuto lungo tutti i secoli […] senza mai contrapporre un messale ad un altro. Si è sempre trattato di un processo continuativo di crescita e di purificazione, in cui però la continuità non veniva mai distrutta […].” “Ora invece - scriveva Ratzinger - la promulgazione del divieto del messale che si era sviluppato nel corso dei secoli, fin dal tempo dei sacramentali dell’antica Chiesa, ha comportato una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze potevano essere solo tragiche […] si fece a pezzi l’edificio antico e se ne costruì uno nuovo […]. Per la vita della Chiesa è drammaticamente urgente un rinnovamento della coscienza liturgica, una riconciliazione liturgica, che torni a riconoscere l’unità della storia della liturgia e comprenda il Vaticano II non come rottura, ma come momento evolutivo.”
    (Joseph Ratzinger, “La mia vita”, cit., pp. 113-115/Antonio Socci, dal suo libro: Il quarto segreto di Fatima, nota n°361 a p. 212)

    Gianluca Cruccas

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  34. Per andreade73:
    “Hai detto bene, "pezzi di catechesi" spesso completamente decontestualizzati e analizzati al solo scopo di poter meglio evidenziare le discrasie con quanto detterebbero tutti i dogmi della Chiesa Cattolica.”

    Ti sbagli! Le catechesi sono postate a “pezzi” ed anche abbastanza lunghi, a volte molto lunghi, proprio per evitare la fantomatica accusa di “decontestualizzazione”! I pezzi di catechesi quindi sono sufficientemente ampi per poter mantenere tutto il contesto dentro al quale Kiko esprime i suoi concetti. Prima si esaminavano semplici righe isolate e vi lamentavate della decontestualizzazione, ora si forniscono lunghi ed ampi periodi catechetici riportando tutto il contesto ed ancora accusate strumentalmente con le stesse false accuse!…

    MA MAI CHE RISPONDIATE, UNA SOLA VOLTA, IN MERITO A QUANTO DETTO, PERCHE’, NON C’E’ NIENTE DA FARE, NON NE SIETE CAPACI.

    Anzi, ti dirò di più: che questa storiella della decontestualizzazione è una vera scemenza. Una predicazione che si rispetti, proprio perché tratta questioni dello Spirito che sono assolute e non relative, non presenta nessuna frase che , tolta dal suo contesto, possa significare il suo contrario. Prendi QUALUNQUE frase di Gesù riportata nei Vangeli, toglila dal suo contesto, e vedrai che non cambia di UNA VIRGOLA il suo senso. Perciò io dico: vuoi vedere se un insegnamento è da Dio? Estrapolalo dal contesto e se resta tale quale è, viene dallo Spirito Santo, che non è soggetto a tempo, a spazio, a culture, o a tempi più o meno “odierni”.
    Comunque, proprio affinché non possiate accusare neanche di queste assurdità, ci si sottopone lo stesso al rispetto di questo benedetto “contesto”. Quindi, per favore, queste scuse vecchie e stravecchie non attaccano più.

    E poi, quando un testo è autentico, cioè conforme alla Parola di Dio, se lo analizzi, le “discrasie” con i Dogmi della Chiesa stai sicuro che non ce ne trovi di sicuro.

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  35. Di fatti ben profetizzava di costoro San Pio X nell’enciclica PASCENDI DOMINICI GREGIS
    Descrivendo con una esattezza impressionante sia la natura che il comportamento, di questi attentatori della verità, ed aggiungendo anche le linee guida per i provvedimenti da intraprendere con codesti personaggi:

    (L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome. La quale provvidenza del Supremo Pastore non vi fu tempo che non fosse necessaria alla Chiesa cattolica: stanteché per opera del nemico dell'uman genere, mai non mancarono "uomini di perverso parlare (Act. X, 30), cianciatori di vanità e seduttori (Tit. I, 10), erranti e consiglieri agli altri di errore (II Tim. III, 13)". Pur nondimeno gli è da confessare che in questi ultimi tempi, è cresciuto oltre misura il numero dei nemici della croce di Cristo; che, con arti affatto nuove e piene di astuzia, si affaticano di render vana la virtù avvivatrice della Chiesa e scrollare dai fondamenti, se venga lor fatto, lo stesso regno di Gesù Cristo. Per la qual cosa non Ci è oggimai più lecito di tacere, seppur non vogliamo aver vista di mancare al dovere Nostro gravissimo, e che Ci sia apposta a trascuratezza di esso la benignità finora usata nella speranza di più sani consigli.Ed a rompere senza più gl'indugi Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima; e, fatta audacemente schiera, si gittano su quanto vi ha di più santo nell'opera di Cristo, non risparmiando la persona stessa del Redentore divino, che, con ardimento sacrilego, rimpiccioliscono fino alla condizione di un puro e semplice uomo)

    E ancora:

    (Di più, non pongono già la scure ai rami od ai germogli; ma alla radice medesima, cioè alla fede ed alle fibre di lei più profonde. Intaccata poi questa radice della immortalità, continuano a far correre il veleno per tutto l'albero in guisa, che niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di contaminare. Inoltre, nell'adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia: giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto; e poiché sono temerari quanto altri mai, non vi è conseguenza da cui rifuggano e che non ispaccino con animo franco ed imperterrito. Si aggiunga di più, e ciò è acconcissimo a confonderle menti, il menar che essi fanno una vita operosissima, un'assidua e forte applicazione ad ogni fatta di studi, e, il più sovente, la fama di una condotta austera. Finalmente, e questo spegne quasi ogni speranza di guarigione, dalle stesse loro dottrine sono formati al disprezzo di ogni autorità e di ogni freno; e, adagiatisi in una falsa coscienza, si persuadono che sia amore di verità ciò che è infatti superbia ed ostinazione. Sì, sperammo a dir vero di riuscire quando che fosse a richiamar costoro a più savi divisamenti; al qual fine li trattammo dapprima come figli con soavità, passammo poi ad un far severo, e finalmente, benché a malincuore, usammo pure i pubblici castighi. Ma voi sapete, o Venerabili Fratelli, come tutto riuscì indarno: sembrarono abbassai la fronte per un istante, mala rialzarono subito con maggiore alterigia. E potremmo forse tuttora dissimulare se non si trattasse che sol di loro: ma trattasi invece della sicurezza del nome cattolico. Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe colpa, per far conoscere alla Chiesa tutta chi sieno infatti costoro che così mal si camuffano.)

    “Il Mio Cuore è dimenticato; nessuno si cura più del Mio Amore; Io sono sempre contristato. La Mia casa è divenuta per molti un teatro di divertimento; anche i Miei ministri che Io ho sempre riguardati con predilezione, che Io ho amati come la pupilla dell'occhio Mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! Da essi debbo ricevere ingratitudine e sconoscenze. Vedo, figlio Mio, molti di costoro che ... (qui si chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in silenzio) che sotto ipocrite sembianze, Mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do a essi..” (Gesù a Padre Pio - Epistolario I, 342)

    Gianluca Cruccas

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  36. Andreade73, noto che con più eleganza e con stile più forbito di quello di Lara, nella sostanza dici le stesse cose e quindi non fai che confermare la discrasia tra il Magistero e la Tradizione ed il Cammino NC...

    Hai detto bene, "pezzi di catechesi" spesso completamente decontestualizzati e analizzati al solo scopo di poter meglio evidenziare le discrasie con quanto detterebbero tutti i dogmi della Chiesa Cattolica..

    invece di smentirci, perché non puoi farlo, tiri fuori questo vecchio pretesto!

    Si tratta di affermazioni che contestualizzate o decontestualizzate fanno a pugni con gli insegnamenti Apostolici e noi lo abbiamo dimostrato mettendoli a confronto...

    Personalmente, non conosco Lara, neppure conosco la Messa Tridentina: nella mia città essa non viene più celebrata da millenni... e questo dovrebbe far riflettere circa il suo anacronismo. Nel caso poi che ci si voglia vantare di essere gli unici portatori della vera Messa... che dire, fate pure (contenti voi)..

    non ti rendi neppure conto che stai tacciando come "anacronistica" una Sacra e Divina Liturgia che il Papa in persona ha dichiarato come mai abrogata, senza forse neppure renderti conto che il termine "anacronismo" nasce dagli anni luce che separano la spiritualità e la teologia da essa veicolata dalla deformazione del NOM che è il vostro rito

    Non abbiamo mai sostenuto di essere i portatori della vera Messa; ma sosteniamo che la vostra non è una Santa Messa, ma una Cena protestante (anzi anche giudaica)... del resto la stessa Lara ha dichiarato che le caratteristiche della Messa Tridentina sono quelle di veicolare il Sacrificio la Presenza Reale e il valore del Sacerdozio, come se questo fosse, appunto, un "anacronismo"...

    P.S.: appena mi è possibile, terminologia permettendo, cercherò di fare qualche commento più serio ai vari post e relativi interventi..

    OK, vedremo

    P.P.S.: "gonfiare i numeri(operazione in cui il Cammino è specialista)"... mi sembra di assistere alle polemiche dei politici, tipo quanti hanno partecipato alla manifestazione pro, contro ecc.....

    il fatto è che non stiamo facendo politica; ma stiamo facendo
    delle constatazioni... certo che, se non li gonfiate, siete maestri nello sbandierare i "numeri" per magnificare i cosiddetti "frutti"; ma solo chi vi conosce dall'interno conosce il rovescio della medaglia: ed è di questo che parliamo

    P.P.P.S.: "Lara certo che quando si è abituati ad essere i protagonisti principali di un rito, con canti, monizioni, risonanze, danze, il tutto molto coinvolgente a livello emozionale, deve sembrare totalmente incomprensibile che si possa vivere la Santa Messa, in modo raccolto, orante, con una partecipazione che non è sinonimo di agitazione"
    Mi permetteto di dissentire circa il termine "agitazione" = animare (con canti, danze) non è agitare (non fare come Rebecca che prende in giro il povero Davide quando per la gioia balla seminudo davanti al popolo)
    ..

    lascia stare i paragoni biblici che nulla hanno a che fare con le nostre 'denunce' basate su fatti concreti...
    E' chiaro che partecipazione non è sinonimo di agitazione, ma nemmeno coincide necessariamente con un 'fare' o con un'attività che esalti l'emozione e porti fuori da sé invece che interiorizzare in profondità quel che si sta vivendo, che comunque, nel vostro caso, differisce molto da una Sacra e Divina Liturgia...
    Ti trascrivo due frasi tratte dalla "Introduzione allo spirito della liturgia" dell'allora card Ratzinger:

    La vera "azione" della liturgia, a cui noi tutti dobbiamo avere parte, è azione di Dio stesso. E' questa la novità e la particolarità della liturgia cristiana: è Dio stesso ad agire e a compiere l'essenziale. Egli introduce la nuova creazione, si rende accessibile, così che noi possiamo comunicare con Lui in maniera del tutto personale, attraverso le cose della terra, attraverso i nostri doni.
    Egli lo può per il fatto che Dio stesso si è fatto uomo, che è divenuto corpo e continua, ancora con il suo corpo, a venire incontro a noi che viviamo nel corpo. L'intero evento, fatto di Incarnazione, croce, resurrezione e ritorno sulla terra è presente come la forma con cui Dio prende l'uomo a cooperare con se stesso. Nella liturgia ciò si esprime, come abbiamo già visto, nel fatto che dell’oratio fa parte la preghiera di accettazione. Certamente, il sacrificio del Logos è sempre già accettato. Ma noi dobbiamo pregare perché diventi il nostro sacrificio, perché noi stessi, come abbiamo detto, veniamo trasformati nel Logos e diveniamo così vero corpo di Cristo: è di questo che si tratta. E questo deve essere chiesto nella preghiera. Questa stessa preghiera è una via, un essere in cammino della nostra esistenza verso l'Incarnazione e la Resurrezione
    ..

    Comunque a me non pare incomprensibile che si possa vivere la messa in altro modo (nella fattispecie - giacché di questo si parla - in latino con o senza traduzioni, in modo raccolto ed orante). Non mi pare affatto incomprensibile, ma semplicemente anacronistico (ma questo è una opinione che non si basa su alcun fondamento oggettivo)..

    infatti, si tratta di una tua opinione che non coincide con il Magistero Ecclesiale, che non dovrebbe esserti estraneo né apparire anacronistico (di nuovo questo termine!?), se dici di appartenere alla Chiesa

    Ciò che mi pare comprensibile, invece, e che questa tipologia di messa in molti luoghi non si celebri più..

    a te pare comprensibile perché hai interiorizzato una diversa teologia, purtroppo penetrata nella Chiesa attraverso un malinteso "spirito del concilio"; ma oltre a noi non mi sembra dello stesso tuo parere Benedetto XVI!

    P.P.P.P.S.:
    "premesso che noi non abbiamo mai parlato di "numeri" ma della nostra esperienza di spiritualità cristiana che nella Messa Tridentina raggiunge il suo culmine comprensibile solo a chi, quando vi assiste, abbia un minimo di substrato catechetico e, soprattutto, cuore aperto a atteggiamento interiore corrispondente, che i tuoi evidenti pregiudizi - ampiamente espressi - ti hanno evidentemente impedito di avere..."

    Ti chiedo se: a prescindere dalla questione numerica (del quale ai posteri lardua sentenza)... senza quel "minimo di substrato catechetico" indispensabile non si potrà mai "assistere" (raccolti ed oranti) ad alcuna Messa Tridentina, con un po' di agitazione, tuttavia, ci si può sentire profondamente amati dalla stesso Dio? E' permesso poter fare una esperienza spirituale più terra terra? Lo Spirito può soffiare dove vuole Lui? Gli è concesso?
    ..

    la questione "numerica" non è fondamentale: il Signore aveva con sé un pusillus grex e forse atiamo tornando a quello...

    tu stai facendo un distinguo tra "agitazione" a raccoglimento e non credo che nessuno dei due atteggiamenti influisca sull'amore del Signore per ognuno di noi... se mai influisce su noi stessi nel seguente modo:

    1. l'agitazione ci fa uscire da noi stessi, sveglia la nostra emozionalità, magari ci dona l'"allegria", molto gettonata dalle tue parti,

    2, il raccoglimento, invece, è solo apparentemente 'passivo', anzi è di sicuro più 'attivo' dell'agitazione che è un'azione esteriore... esso può essere infinitamente più 'attivo' nella preghiera, nell'interiorizzazione della Grazia Sacramentale, nell'effusione dei propri sentimenti di lode, gratitudine gioia, dolore offerto, attese sofferte o appagate, speranze luminose, intercessione, supplica, Adorazione e molto altro, credimi...

    ti ricordo che Davide danzava nudo al culmine di una gioia e sentimenti del genere e non al suono dei cembali dei giullari di corte...

    con questo non mi permetto di giudicare i sentimenti di chi vive certe animate celebrazioni, nelle quali noi tutti non abbiamo riconosciuto il sacrificio che -solo - rende possibile il banchetto escatologico e la gioia dei risorti-salvati (non c'è Risurezione senza la Croce)

    I cuori li conosce solo il Signore e io non ho parlato di cosa interiorizza chi tra voi vive l'"agitazione" che tu, forse conoscendo solo quella, magnifichi,

    ho, senza nemmeno approfondire come si dovrebbe, indicato la sostanziale differenza di atteggiamento e comportamento e corrispondenti effetti riferiti, rispettivamente, ad "agitazione" e "raccoglimento"

    Ripeto ancora che "agitazione" non è sinonimo di "partecipazione, mentre "raccoglimento" non è sinonimo di "passività"
    chi non lo comprende vive un pregiudizio e una drammatica distorsione di 'senso'

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  37. continuano a piovere mail: la più recente dopo la citazione di Gv 14 e Gv 16 (ovviamente sulla persecuzione) conclude tuonando.

    Atti degli Apostoli
    "Paolo! Perchè mi perseguti?
    Gamaliere: " Non accada che combattete contro Dio stesso...."

    Non è ora di finirla?
    Non siamo coi a combattere contro Dio (il Signore ce ne scampi!) e neppure chi scrive queste cose: chi deforma il Volto del Signore è chi - in buona o mala fede - ve le insegna!

    RispondiElimina
  38. Mic, per favore, cestina, cestina, non permettere a chi ha come solo scopo quello di scoraggiarti di prendere il tuo tempo e le tue energie.

    Non c` è nessun persecutore e non c`è nessuna vittima.
    Qui ci sono solo persone responsabili che esprimono liberamente la loro opinione,
    che può anche non piacere.
    Ciò che scriviamo e descriviamo è la realtà che i neocatecumenali sanno benissimo di non poter smentire, negare.
    Allora è più semplice, cercare di colpevolizzare, assumere il ruolo di povere vittime innocenti dei cattiivi che scrivono qui.
    Non si risponde, non si mostra che abbiamo torto, si passa all`accusa.
    Conosciamo il sistema di comunicazione o meglio di non-comunicazione di certi nc.
    Dico certi, perchè non bisogna fare di ogni erba un fascio, ci sono anche neocatecumenali che desiderano sinceramente dialogare e li conosciamo.

    Del resto chi vuole dialogare ammettendo i problemi interni al cammino, chi si pone delle domande, chi comincia ad avere dei dubbi, si rende conto che qualcosa non funziona su certi punti, è il primo ad essere l`oggetto dell`attenzione dei suoi fratelli che cercano di colpevolizzarlo e di dissuaderlo di continuare a discutere con noi!

    Caro Mic, appena vedi, e senza dubbio te ne rendi conto subito, dove vuole arrivare la mail, cancella !
    Non prendere nemmeno il tempo di leggere, non lasciare il tuo spirito inquinarsi a contatto di ciò che già conosci.
    Conosciamo le strategie neocatec , le abbiamo subite prima di chiudere il robinetto.

    Chi ama sinceramente la sua Chiesa, chi desidera seguirne l`insegnamento, non dovrebbe essere scioccato da ciò che legge su questo sito, perchè troverà sempre e solo la retta dottrina cattolica, il Magistero petrino, i documenti della Chiesa, gli scritti dei Padri della Chiesa.

    Se poi leggendo questi documenti e mettendoli a confronto con ciò che si insegna al`interno del cammino nascono domande inquietanti, ciò mostra purtroppo che il problema è reale e grave e interessa tutta la Chiesa e dunque anche i neocatecumenli che son stati accolti dalla Chiesa alla quale dicono di appartenire.
    Ciò dovrebbe farli riflettere.

    RispondiElimina
  39. Minghia!
    Volevo aggiungere pian piano altre cose, ma dopo aver letto l'ultima di Emma...

    Questo blog è paranoico... attenzione alle microspie...

    Sapete che vi dico, voi ve le cantate e voi ve le ballate.

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  40. Trascrivo solo queste parole finali del kilometrico post di andreade perchè ci ha rifilatoche q tutto il discorso del Papa del 10 gennaio, che conosciamo bene e del quale abbiamo discusso a lungo, coll`evidente significato per lui, che ovviamente non condividiamo, che esso dovrebbe metterci a tacere:

    D'altra parte voi riprendete lo stesso Papa, nonché il suo predecessore, e lo usate e riusate a vostro piacimento: quando afferma qualcosa pro gli battete le mani, se si mostra contro gli scrivete le lettere come quella del 28 Aprile 2008.
    mi interrompo un attimo qui, ora devo proprio andare...
    a dopo.
    ..

    noi non facciamo altro che usare la nosra ragione e la nostra coscienza illuminate dal Magistero perenne della Chiesa e dalla Fede assimilata e vissuta in essa.
    Abbiamo formulato denunce precise, nel mio post ti ho dato risposte alle quali non hai replicato. Del resto nel discorso il Santo Padre oltre alle lodi dà anche precise indicazioni che a tutt`oggi nessuno di voi segue. A questo nessuno ha mai risposto

    Perchè, per tapparci la bocca, ci hai rifilato il discorso del Papa, sul quale la nostra coscienza e la nostra fede non ci impediscono di porci quanto meno delle domande, alle quali non arriva aluna risposta? perchè non hai risposto a quel che ti abbiamo replicato in diversi?

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  41. per andreade73

    Minghia!
    Volevo aggiungere pian piano altre cose, ma dopo aver letto l'ultima di Emma...
    Questo blog è paranoico... attenzione alle microspie...
    Sapete che vi dico, voi ve le cantate e voi ve le ballate
    ..

    sai che ti dico?
    Che questo è il tipico linguaggio e comportamento di chi non ha nulla da dire!
    Hai almeno letto il post a cui Emma si riferiva, che l`ultimo di una serie infinita?

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  43. MInghia!

    Che cosa ho detto di così paranoico ?
    Che non ci sono vittime e persecutori ma solo persone responsabili?
    E ciò malgrado ciò che vi si dice all`interno del cammino, sperando e purtroppo riuscendo a mettere non solo a tacere la vostra coscienza oramai assopita e addomesticata, ma a fare di voi delle vittime fiere di esserlo di chi non può capire la grandezza e la purezza del vostro cammino?

    In realtà penso alle vittime innocenti di questi metodi di terrorismo psichico, tipiche di chi ha instaurato un sistema fondamentalista, chiuso e dittatoriale.
    Le tecniche di manipolazione diventano sempre più fini e purtroppo efficaci, la persona manipolata fino a quando è all`interno del sistema non si rende conto di essere manipolata .

    È a loro che penso, è anche per questo che i loro attacchi non mi sorprendono, anzi sono prevedibili e sempre con gli stessi "argomenti" che non sono argomenti ma frasi fatte, imparate e restituite.

    Come le risposte preconfezionate che figurano su certi siti neocatecumenali.
    Se vi domandano A, ecco la risposta A, se B ecco la risposta B e via dicendo.
    Ma quando si pongono domande più approfondite, quando si mettono a confronto il Magistero, i documenti della Chiesa, la dottrina cattolica con ciò che è insegnato all`interno del cammino, lì piovono insulti, slogan, frasi fatte.
    Salvo lodevoli eccezioni di chi accetta di interrogarsi, di interrogare la propria coscienza .
    È così e lo sappiamo purtroppo.

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  44. In realtà, se voglio essere sincera fino in fondo, penso che ci sono delle vittime e dei persecutori.

    Penso che ci sono persone che hanno messo a punto un sistema "diabolicamente" efficace di manipolazione delle coscienze e delle menti, facendo leva su aspirazioni sincere, su bisogni vitali, su vuoti esistenziali, proponendo un sistema preconfezionato, coinvolgente a livello emozionale, simile ad un cammino iniziatico, con i suoi riti di passaggio e tutto ciò che conosciamo e non ripeto.

    Si può dire che le persone che aderiscono a questo sistema sono responsabili, sanno quello che fanno è quello che vogliono?

    Prescindendo dal fatto che in molti sono alla deriva, fragilizzati, e dunque poco resistenti e psicolabili, penso si possa dire che all`inizio c`è un sì, l`entusiasmo di avere trovato una famiglia con cui condividere, poi però il sistema prende possesso della vita, delle menti, delle coscienze, la coscienza individuale, è totalmente permeata dalla coscienza collettiva, il "noi" prende il posto dell`"io".
    Senza dubbio questo annullamento dell`individualità non è uguale per tutti, purtroppo saranno i più fragili ad esserne le prime vittime.
    In molti, sempre più numerosi, rendendosi conto di certi giochi più o meno sottili di manipolazione, cercano di reagire all`interno del cammino o uscendone, dopo aver realizzato che il sistema è rigido e non ammette contestazioni.

    Sono vittime? Penso che chi è uscito forse dirà di no, sapevo ciò che facevo, sono responsabile e devo capire come ho potuto arrivare a tanto senza reagire, senza capire.
    E senza dubbio è la strada giusta, come ho potuto permettere che ciò succeda ? quale è la mia parte di responsabilità?

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  45. Sempre dalla seconda lettera che io e Annarita abbiamo inviato al Santo Padre nel 28 Aprile 2008:

    ...Il commento all‟ultima terribile frase di Kiko: - “Tuttavia questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo.”

    - ci riserviamo di farlo più oltre (quando tratteremo il problema della costruzione del “Tempio Neocatecumenale” mondiale, ovvero la Domus Galileae, con cui è stato imbrattato il sacro Monte delle Beatitudini), affinché si metta in luce in tutta la sua drammatica chiarezza la profonda malizia dei suoi disegni, l‟esemplare ipocrisia che lo caratterizza, oltre alla sottile e diabolica tecnica di adulazione che opera sulle menti dei suoi ascoltatori per ottenere la loro fiducia, che consiste nel “metterli a parte” di presunte verità accessibili solo a pochi, facendoli così sentire superiori agli altri, perché capaci di comprendere realtà che ad altri non è dato di capire. Ecco come Kiko fa celebrare ancora oggi l‟Eucaristia in tutte le sue comunità :

    “Il rinnovamento è ripulire da tutto il rivestimento che c‟era, perché il nucleo e il contenuto che era nascosto sia visto in tutto il suo splendore. Così si cominciano a recuperare le cose realmente importanti. “Si sta recuperando l‟assemblea, si abbandonano gli altari laterali e le messe simultanee. Tuttavia non ci sarà una vera assemblea se non sorgeranno comunità che vivano dello Spirito per esultare in comunione. “Si recuperano i segni: si comincia a comunicare con il pane e non con l‟ostia che non sembra più pane, si beve il calice. “Il Concilio Vaticano II ha stabilito che si recuperino i segni in tutta la loro ricchezza di segni. Si recupera l‟abbraccio di pace, nonostante che risulti difficilissimo alla gente dato che non siamo né assemblea né comunità” (OR, p. 327).

    NIENTE “GLORIA” E “CREDO”
    “Neppure c‟è il „Gloria‟. Il Gloria è un brano meraviglioso ed è una preghiera del mattino; ma non ha senso nell‟Eucarestia, perché significa duplicare l‟anafora. L‟origine sta nel fatto che i monaci, prima della messa dicevano le lodi in cui recitavano il Gloria; col tempo finirono per inserirlo nella Messa.
    10
    “Lo stesso per il „Credo‟. Esso viene dal tempo delle eresie. Quando cominciarono ad apparire eretici ed apostati, prima di passare all‟eucarestia, gli si faceva confessare la loro fede. Ma non è un brano dell‟anafora né qualcosa di meno” (OR, pp. 328-329).

    NIENTE OFFERTORIO
    E‟ UN RITO PAGANO CHE ENTRA NELL‟EUCARESTIA

    “Altro aspetto di fasto e religiosità è la processione delle offerte cioè l‟offertorio … comincia ad apparire un culto d‟offerta col quale l‟uomo deve placare Dio ch‟è proprio l‟idea pagana di portar offerte… Al principio perlomeno le offerte si lasciavano alla porta dei templi; poi … si comincia a portare offerte fino all‟altare. Allora si organizza una processione con tutte le offerte e con molte preghiere sulle offerte, fino al punto che l‟idea offertoriale invada l‟eucarestia primitiva … Questa idea offertoriale è giunta fino ai nostri giorni. Noi stessi abbiamo vissuto questa spiritualità offertoriale. Io stesso mi ricordo che l‟offertorio era per me di una importanza che non potete immaginare: con l‟ostia pura, santa e immacolata ti offri tu, il tuo lavoro... Ma qualcosa di ancora peggiore succede quando scompaiono le offerte materiali che davano senso all‟offertorio e allora rimane il rito senza il contenuto... occorre supplire con... molte preghiere particolari. E allora si fa l‟orazione per l‟ostia, un‟orazione per il calice; si offre il pane ed il vino che servono per il sacrificio... E‟ chiaro che questo offrire a Dio non è affatto una cosa cattiva. Tu puoi offrire a Dio quello che vuoi, ma l‟Eucarestia è una cosa ben diversa, nettamente distinta da tutto ciò. Nell‟Eucarestia tu non offri nulla: è Dio assolutamente presente quello che dà la cosa più grande e cioè la vittoria di Gesù Cristo sulla morte … La liturgia si riempie di queste idee di offerta e di molte altre legate ad una mentalità pagana” (OR, p. 321). “L‟offertorio nella riforma ha perduto di importanza” (OR, p. 327). “Sull‟offertorio, più concretamente, vi sono tre possibilità; una è quella che dice: Così come questo pane saremo riuniti nel tuo Regno. E‟ quella che alla fine si è preferita perché non ha senso offertoriale. La Chiesa primitiva non aveva offertorio: semplice-mente si portava il pane e il vino per celebrare i misteri … Accade che molti preti … non capiscono a cosa miri la riforma. Nella Eucarestia non c‟è nessuna offerta; le offerte si portano e si presentano semplicemente … La formula che si è lasciata non è che sia molto felice. La rinnovazione è appena incominciata” (OR, p. 328).

    NIENTE “ORATE FRATRES”

    “L„orate fratres‟ è l‟esempio maggiore di tutte quelle preghiere che furono introdotte nella messa di tipo individuale, penitenziale e sacrificale. Riassume tutte le idee medioevali della messa: pregate fratelli, perché questo sacrificio mio e vostro sia gradito …; la risposta era ancora peggiore: il Signore riceva dalla tue mani questo sacrificio … La riforma voleva toglierlo perché è un‟aggiunta con molte deformazioni. Fecero una catechesi speciale a Paolo VI per spiegarGli che bisognava toglierlo; Paolo VI fu convinto di questo, ma disse di non toglierlo per motivi pastorali; toglierlo è una questione delicata, perché lì il popolo aveva cominciato a partecipare e senza una previa catechizzazione non lo si poteva togliere perché avrebbe causato sconcerto nella gente. La prima cosa che ha detto infatti il Concilio è che per poter fare la riforma bisogna fare una catechizzazione. Altrimenti la gente si scandalizza perché non capisce niente; e per quanto cambiano le forme la gente continuerebbe a vivere la messa a suo modo, con il suo rosario ecc. Il popolo infatti non ha mai smesso di partecipare con novene, rosari” (OR, p. 328).


    E ancora :
    “Non si tratta di spiegare con la ragione i sacramenti … altrimenti Dio ci avrebbe dato la filosofia per spiegarci quello che è Lui” (OR, p. 326). “Il pane è per il banchetto … La presenza reale è sempre un mezzo per condurci al fine, che è la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero Pasquale. “Invece da Trento in poi si celebrerà l‟Eucarestia per consacrare e avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo. “In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il tabernacolo. Abbiamo trasformato l‟Eucarestia che era un canto al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo. “La riserva era per gli infermi … ; allora li si faceva partecipare, comunicare con l‟Eucarestia, con la Pasqua, con la Festa, che hanno celebrato in assemblea tutti i fratelli, per mezzo delle specie. E‟ come quando uno non ha potuto partecipare a delle nozze e gli conservano un pezzo di torta perché partecipi al banchetto. Ma più di questo è l‟intera celebrazione eucaristica in funzione della quale sono le specie” (OR, pp. 329-331).

    “… In un certo momento, per esempio, fu necessario insistere contro i protestanti sulla presenza reale. Ma una volta che questo non è più necessario, non bisogna insistervi più. Perché quel momento storico è passato. Perché se mette qualcosa come contrappeso sulla bilancia, perché non si sbilanci, una volta che il peso opposto è scomparso, non bisogna conservare il contrappeso perché se no si sbilancia dall‟altro lato. Se le cose stanno come devono essere, non bisogna insistervi più” (OR, pp. 333-334).

    SOLO NELLA CELEBRAZIONE C‟E‟ PRESENZA REALE QUINDI NIENTE ADORAZIONE FUORI DELLA MESSA

    “Le teologie del sec. XVI non sono altro che elucubrazioni mentali senza un‟esperienza biblica… Il mistero si incentra sulla presenza… La Chiesa cattolica diventa ossessionata riguardo alla presenza reale, tanto che per essa è tutto presenza reale… Comin-ciano le grandi esposizioni del Santissimo (prima mai esistite), perché la presenza era in funzione della celebrazione eucaristica e non il contrario. Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male… sono fatti per essere mangiati e bevuti. “Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l‟Eucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. “Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci al fine, che è la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero Pasquale. “Invece da Trento in poi si celebrerà la Messa per consacrare ed avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo. “In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il tabernacolo. Abbiamo trasformato l‟Eucarestia che era un canto al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo. “In questa epoca incomincia il Corpus Christi, le esposizioni solennissime del Santissimo, le processioni col Santissimo, le messe sempre più private, le visite al Santissimo e tutte le devozioni eucaristiche … “La presenza di Gesù Cristo è un‟altra cosa. E‟ il carro di fuoco che viene a trasportarci verso la gloria, a passarci dalla morte alla resurrezione, a farci veramente entrare nella morte, che è molto diverso. L‟eucarestia è completamente dinamica, ci mette in cammino. Noi l‟abbiamo trasformata in qualcosa di statico e manipolabile per noi. Pensate che è tanto vero quel che dico che facciamo il ringraziamento dopo aver comunicato, mentre tutta l‟Eucarestia, come abbiamo visto, è azione di grazie” (OR, pp. 329-330). “Come cosa separata dalla celebrazione cominciano le famose devozioni eucaristiche: l‟adorazione, le genuflessioni durante la messa ad ogni momento, l‟elevazione perché tutti adorino… “L‟adorazione e la contemplazione sono specifiche della Pasqua, ma dentro la celebrazione, non come cose staccate” (OR, p. 331).

    “Si rinnovò la settimana santa... Sant‟Elena costruì (basiliche) a Gerusalemme. Allora la Pasqua si trasformò in un rivivere teatralmente i fatti della Passione con molte cerimonie storiche, non sacramentali. La Pasqua si disperse in tante Via Crucis, processioni e grandi offici. La notte pasquale perde, a poco a poco, di valore e aumenta l‟importanza del giovedì santo, del venerdì santo e del sabato santo … con cerimonie molto arricchite con teatralizzazioni e cariche sentimentali. Il mistero si perde in una commemorazione storica. La Pasqua perde unità e si trasforma in 1 settimana di feste” (OR, 331).

    Ora tutte queste affermazioni eretiche sono contenute negli “Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione” - “Orientamenti alle équipes di catechisti per la convivenza della rinnovazione del primo scrutinio battesimale‟, 1972 (1986) - “Orientamenti alle équipes di catechisti per lo Shemà”, 1974‟ – “Orientamenti alle équipes di catechisti per il 2° Scrutinio Battesimale” - “Orientamenti alle équipes di catechisti per la iniziazione alla Preghiera”, 1981, 1977 - “Passaggio della Redditio”, 1986, che tuttora vengono predicate ed attuate nelle loro celebrazioni Eucaristiche, in tutte le comunità del mondo. E c‟è solo da immaginarsi che cosa ci sia scritto nelle catechesi non rese pubbliche e che da tanti anni sono in possesso anche del Vaticano. Difatti tutte le correzioni alla celebrazione Eucaristica, impartite a Suo nome, Santità, da parte delle Congregazioni per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, agli iniziatori del Cammino, in data 1 Dicembre 2005, sono state da loro deliberatamente disattese, a conferma delle affermazioni fatte durante l‟annuncio di Quaresima 2008 da Kiko Arguello....

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  46. E ancora:

    “Che in una parrocchia esista un parroco, due coadiutori, una grande chiesa con 5 campane, 35 statue… tutto questo non fa la Chiesa… per il fatto che in un posto si faccia la catechesi e si formi una comunità non esiste la Chiesa. Se quelli che stanno lì dentro non danno i segni della fede, non si dà la Chiesa… questo è soltanto aderire a delle verità… Dov‟è allora la Chiesa? Dov‟è lo Spirito Santo, lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, dov‟è l‟uomo nuovo del Sermone della Montagna. Dove c‟è questo, lì c‟è la Chiesa” (OR, p. 88).

    “La Chiesa non è una cosa giuridica, ma sacramentale… Se passiamo a una visione giuridica della Chiesa come si farà dopo, la penitenza acquista anche essa una dimensione giuridica, la Chiesa primitiva è un corpo che esplicita nel mondo la resurrezione di Gesù Cristo” (OR, p. 167).

    (Queste tesi erano proprie di Montano e di Beguardi (D-S 893), dei Fraticelli (D-S 910-912), di Wyclif (D-S 1187), di G. Hus (D-S 1201-1206), di Lutero (D-S 1465ss), di P. Quesnel (D-S 2474ss), dei Giansenisti (D-S 2615) e del noto teologo protestante Bonhoeffer.)

    “Questa crisi (di fede)… consiste nel fatto che non abbiamo mai visto i segni della fede. I teologi dicono che senza i segni non si può dare la fede” (OR, p. 72).

    “Se il cammino deve apportare qualcosa alla Chiesa deve essere in mezzo alla contraddizione se va ad essere un fermento per la Chiesa deve scontrarsi con un‟altra mentalità. Io mi rallegro sempre di questo e mi conforta: quanti più problemi abbiamo a Roma sempre dico: “Questo va bene”. La contraddizione è un‟opera di Dio perché se tutto andasse molto bene vorrebbe dire che non apportiamo nulla di nuovo alla Chiesa” (1°SCR, p. 3).

    “La Chiesa, sacramento di salvezza, oggi nelle parrocchie non si vede da nessuna parte, piuttosto sono degli uffici dove la gente va a Messa, al Battesimo, però non sono un sacramento di salvezza” (1°SCR, p. 31).

    “Io giunsi a venticinque anni senza vedere un solo cristiano… ma il cristianesimo che si legge nei Vangeli dove lo abbiamo visto?… Tutti questi cristiani che vanno e riempiono le chiese quando ci hanno dato una testimonianza di cristianesimo adulto?” (1°SCR, pp. 53-54).

    “… a noi è stato dato il Battesimo, da piccolini tutto di un colpo, con la fede prestata dalla Chiesa e poi non ci è stata fatta la catechesi. … E nei collegi come ci hanno catechizzato? Magari il prete ciccione che ci faceva religione e le cui lezioni erano dormite profonde e che se non sapevi la lezione ti mollava un ceffone… (1°SCR, p. 53).

    “Quando abbiamo conosciuto noi un cristiano adulto?” (1°SCR, p. 59).

    “Ed è un fatto che le nostre parrocchie oggi per il 78% degli uomini che se ne sono andati dalla Chiesa, non sono sacramento di salvezza. Di quelli che noi chiamiamo cristiani siamo scandalo per quelli che non vengono più in Chiesa” (1°SCR, p. 62).

    “Io ho visto che cosa ha significato un certo tipo di cristianesimo per la mia famiglia, ho visto come mai questo cristianesimo ha salvato mio padre, anzi lo ha ucciso e così con mia madre, con i miei zii, con tutta la società cattolica di Madrid” (SH, p. 44).

    “Sacerdote è Cristo in quanto è il vero, l‟unico Sacerdote. Ma la Chiesa. Quale Chiesa? Sono parole assurde! Ma che Chiesa? Vedendo i preti dire messa? Vedendo il Papa? Il Vaticano? Che è la Chiesa? Vedete la confusione che esiste?” (2°SCR, p. 74).

    “Questo tempio dove deve abitare lo Spirito Santo non c‟è. Tuo cognato che va a messa tutti i giorni, va a vedere se è tempio dello Spirito Santo…” (2°SCR, p. 75). “Oggi dobbiamo ricostruire la Chiesa come se si incominciasse di nuovo … Non si sa più che è essere cristiano. In alcuni essere cristiano significa liberazione politica, per altri … Mah!… Questo tempio dove deve abitare lo Spirito Santo non c‟è” (2°SCR, p. 75).

    “Per questo dice qui che il sacrificio che Dio vuole è il nostro corpo, la nostra vita nella storia perché nel cristianesimo non esistono templi. Questo fratelli è molto importante perché se non cambiate, se non uscite dalla religiosità dovete andarvene da qui, bisogna uscire dall‟idolatria del tempio. Il tempio siete voi, voi siete il nuovo tempio che è il vostro corpo. Siete sacerdoti di un nuovo tempio che è il vostro corpo, di un culto spirituale che si fa nella storia e nel mondo, non nella Chiesa nel senso di tempio-edificio. Perché la Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo; anche si può fare questo lì. Allora il culto è nel vostro corpo facendo la volontà di Dio nella storia. Dio non vuole sacrifici né oblazioni, né Messa al mattino, né andare a pregare i santi quando poi nella storia sei un idolatra, quando nella storia tu non rispondi, quando in casa tu non hai misericordia, quando nella tua famiglia tu sei un uomo che fa il contrario di quello che dice il cristianesimo” (“Orientamenti alle équipes di catechisti per la iniziazione alla Preghiera”, 1981, p. 34).

    “La Chiesa è mezza distrutta e bisogna ricostruirla” (“Orientamenti alle équipes di catechisti per la iniziazione alla Preghiera”, p. 168). “Oggi il cuore del Vangelo è in pericolo molto grave… Tu chiedi qualcosa a un prete… e c‟è una confusione…gravissima” (“Orientamenti alle équipes di catechisti per la iniziazione alla Preghiera”, 1981, p. 173).

    “Siamo a Roma, stiamo fino ai capelli nel cristianesimo, sono tutti già „vaccinati‟. E‟ la terra peggiore, è la terra che ha dato già tutto. E‟ la peggio terra del mondo!… Qui siamo nelle parrocchie romane! Figurati! In tutte le parti del mondo si pensa che Roma è il peggio, in tutta Italia: „Lì a Roma con i cardinali, la curia… ognuno si fa i fatti suoi, lì non c‟è pastorale vera: in Roma mai stata una pastorale… si dice da tutte le parti ed è vero, è vero!‟” (“Orientamenti alle équipes di catechisti per la iniziazione alla Preghiera”, 1981).

    NEL CRISTIANESIMO NON C‟E‟ TEMPIO, NE‟ ALTARE, NE‟ SACERDOTI IL MINISTRO RAPPRESENTA L‟ASSEMBLEA: SIAMO TUTTI SACERDOTI

    “Nel cristianesimo non c'è tempio, né altare, né sacerdoti nel senso della religiosità naturale. “Non c‟è tempio nel senso di luogo sacrosanto, in cui si rende un culto sacro, la casa di Dio dove Egli abita … Il tempio nel cristianesimo siamo noi cristiani.

    “Allo stesso modo nel cristianesimo non c'è altare, nel senso di pietra sacra cui nessuno si può avvicinare, né tanto meno toccare. Di questo, quelli di voi che avete vissuto il cristianesimo a livello di religiosità naturale, avete una piccola esperienza: quando andavate a Messa, vi mettevate dietro, e se ti capitava di essere vicino al tabernacolo sentivi un tuffo al cuore perché ti avvicinavi all'intoccabile, al luogo dove c'era il sacro. Noi cristiani non abbiamo l‟altare perché l‟unica pietra santa è Cristo, Pietra angolare. Perciò noi possiamo celebrare l‟eucarestia sopra un tavolo; e la possiamo celebrare in una piazza, in campagna e dove ci piaccia. “Non abbiamo nemmeno sacerdoti nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità. Perché il nostro sacerdote, colui che intercede per noi è Cristo. E siccome siamo il suo corpo, siamo tutti sacerdoti. Tutta la Chiesa è sacerdotale nel senso che intercede per il mondo. E‟ vero che questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e vi sono alcuni fratelli che sono i servitori di questo sacerdozio, ministri del sacerdozio” (OR, pp. 56-57).

    “Il prete deve essere, nella religiosità naturale, un uomo povero, con il vestito rattoppato, molto casto, per essere un buon ponte tra Dio e gli uomini. Ma questo non è cristiano. L‟altro giorno Farnes davanti a cinquanta preti diceva: il sacerdozio nel Cristianesimo non esiste, i templi non esistono, gli altari non esistono. Per questo l‟unico altare del mondo tra tutte le religioni che ha tovaglie è il cristiano, perché non è un altare, è una mensa. Anche noi abbiamo fatto nell‟epoca della mescolanza con la religiosità altari di pietra monumentali, anche se poi gli mettevamo le tovagliette. Un altare non può avere tovaglie, perché l‟altare è per fare sacrifici di capre e di vacche” (1°SCR, p. 54).

    “Il presbitero sta facendo un ministero in nome di tutti noi, parla in nome della nostra assemblea, unito a Gesù Cristo chiede al Padre per noi. Ha un ministero perché rappresenta l‟Assemblea. Siamo tutti sacerdoti, siamo il Corpo di Gesù Cristo, abbiamo una missione per il mondo; vedendo noi il mondo conoscerà Dio. Ma il presbitero è il ministro del nostro sacerdozio, questo è molto importante; in questa assemblea sta facendo un ministero sacerdotale come tutti noi ne stiamo facendo un altro. Lui va, in nome di tutta la nostra assemblea, ad alzare al Signore la nostra preghiera. Va a chiedere al Signore che abbia pietà di noi e ci dia il suo Spirito per ascoltare la sua Parola e perché possiamo convertirci e perdonarci gli uni gli altri” (PR, p. 55). Invece la Chiesa afferma: “Il Signore... promosse alcuni fedeli come ministri in modo che nel seno della società dei fedeli avessero la sacra potestà dell‟Ordine per offrire il Sacrificio e perdonare i peccati, e che in nome di Cristo svolgessero - per gli uomini - in forma ufficiale la funzione sacerdotale” (P.O. n° 2 b).

    “Inoltre è attraverso il ministero dei Presbiteri che il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto perché viene unito al sacrificio di Cristo, unico Mediatore; questo sacrificio... per mano dei Presbiteri e in nome di tutta la Chiesa, viene offerto nell‟Eucaristia in modo incruento e sacramentale… Le considerazioni che Kiko fa sul sacerdozio sono errate: dovrebbe leggere la Dichiarazione della Commissione Cardinalizia (15 ottobre 1968) ed il Supplemento al Nuovo Catechismo nelle quali sono stati corretti, vari punti del Nuovo Catechismo Olandese (cfr. A.A.S. 6°, 1968, 690). “Si eviterà di sminuire la grandezza del sacerdozio ministeriale, che differisce dal sacerdozio comune dei fedeli non soltanto per grado ma per essenza” (L.G., n° 10, Istruzione sul culto del Mistero Eucaristico, 25.5.67, n°11). “Si curi, pertanto, che nel descrivere il ministero dei sacerdoti, si metta meglio in luce la media-zione fra Dio e gli uomini che essi compiono, non solo con la predicazione della parola di Dio, con la formazione della comunità cristiana, con l‟amministrazione dei sacramenti, ma anche e soprattutto con l‟offerta del sacrificio eucaristico a nome di tutta la Chiesa” (L.G., n° 28 e P.O. nn. 2 e 13). Questo a conferma del suo reale pensiero sul Sacerdozio della Chiesa Cattolica e degli abusi che avvengono durante la celebrazione dell‟Eucarestia di tutte le comunità del mondo nell‟anno del Signore 2008.

    Gianluca Cruccas

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  47. A questo punto sappiamo che il Vaticano conosce TUTTI gli insegnamenti eretici kikarmeniani, così - come in questi giorni - ha appreso certamente le gravi eretiche dichiarazioni del vescovo Zollitsch, che solo pochissimi media hanno sottolineato:

    Ebbene, il Papa continua a ribadire:

    L’Eucaristia, il luogo privilegiato in cui la Chiesa riconosce "l’autore della vita" (cfr At 3,15), è "la frazione del pane", come viene chiamata negli Atti degli Apostoli.
    In essa, mediante la fede, entriamo in comunione con Cristo, che è "altare, vittima e sacerdote" (cfr Prefazio pasquale 5).
    Ci raduniamo intorno a Lui per far memoria delle sue parole e degli eventi contenuti nella Scrittura; riviviamo la sua passione, morte e risurrezione. Celebrando l’Eucaristia comunichiamo con Cristo, vittima di espiazione, e da Lui attingiamo perdono e vita. Cosa sarebbe la nostra vita di cristiani senza l’Eucaristia?
    L’Eucaristia è la perpetua e vivente eredità lasciataci dal Signore nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, che dobbiamo costantemente ripensare ed approfondire perché, come affermava il venerato Papa Paolo VI, possa "imprimere la sua inesauribile efficacia su tutti i giorni della nostra vita mortale" (Insegnamenti, V [1967], p. 779)"
    ..

    Ma può bastare continuare a ribadire, proporre, senza condannare l'errore? Il "proporre" può valere per i non-credenti; ma per un vescovo che predica insegnamenti che quanto meno disorientano i fedeli, vogliamo continuare a proporre? E il primato petrino in cosa consiste? Allora è vero che è sparito nella collegialità post-conciliare, nonostante ogni tanto qualche voce si alzi a ribadirlo... E poi si tuona contro Williamson, che avrà fatto una dichiarzione inopportuna, ma parlava di un dato atorico e non di questioni di fede... influenza i nostri rapporti con gli ebrei, OK, ma dobbiamo continuare a rimanere succubi anche degli ebrei e della loro nuova religione dell'olocausto?

    E io continuo a chiedermi perché sta continuando ad accadere tutto questo, che più andiamo avanti e più mette in luce la crisi paurosa che attraversa la Chiesa?

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  48. e sia chiaro che un'affermazione come quella precedente nei confronti degli ebrei non significa sminuire l'0locausto né tanto meno essere anti-semita... significa semplicemente recuperare il senso della misura

    detto da uno che conosce e ama l'ebraismo e gli ebrei, ma non ama le assolutizzazioni e le imposizioni da qualunque contesto provengano (soprattutto quelle a senso unico, senza reciprocità, che comunque se si gioca nel campo delle imposizioni perde il suo valore; la 'reciprocità' la attribuirei piuttosto al rispetto reciproco)

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  49. andreade73 ha detto...


    Hai detto bene, "pezzi di catechesi" spesso completamente decontestualizzati e analizzati al solo scopo di poter meglio evidenziare le discrasie con quanto detterebbero tutti i dogmi della Chiesa Cattolica.

    Personalmente, non conosco Lara, neppure conosco la Messa Tridentina: nella mia città essa non viene più celebrata da millenni... e questo dovrebbe far riflettere circa il suo anacronismo. Nel caso poi che ci si voglia vantare di essere gli unici portatori della vera Messa... che dire, fate pure (contenti voi).

    ***********************

    1) decontestualizzati o meno se uno dice A è A se uno dice B è B non si scappa...^__^
    se Kiko dice che il Concilio di Trento HA BLOCCATO il progresso nella Chiesa è questo ciò che dice e basta...inutile ogni contestualizzazione....
    se Kiko dice che nella Chiesa sono entrati i riti pagani e il CCC dice CHE NON SONO ENTRATI riti pagani nella Chiesa, Kiko sbaglia, punto! ^__^

    2) perchè complicare le catechesi?

    3) nella sua città e in qualunque altra parte del mondo, la così detta Messa tridentina (TERMINE SBAGLIATO, LO HA DETTO ANCHE IL PAPA) non si dice semmai da 40 anni e non da millenni, perchè altrimenti da voi non ci sarebbe stata LA MESSA...^__^
    il fatto che lei dica di NON conoscerla la dovrebbe porre UMILMENTE in una posizione di ASCOLTO e non di confermazioni ^__^
    senza quella Messa inafatti lei NON avrebbe più alcuna Messa...perchè il NOM si regge grazie a quella Messa...^__^

    Non si tratta di farsi promotori (e non portatori, termine improprio) di una Messa vera, ma di AIUTARE CON BENEDETTO XVI A RIPORTARE LA MESSA NELLA SUA GIUSTA DIMENSIONE che si riscontra a partire dalla forma antica detta san Pio V....

    rivolga una domanda a se stesso: "è contento di ciò che sta RIFORMANDO il santo Padre? E quanto dedica del suo tempo prezioso a far si che ciò che il Papa sta chiedendo SULLA RIFORMA LITURGICA venga messo in pratica in ogni parrocchia?"

    Non lo chieda a noi, lo chieda a se stesso e risponda a se stesso...

    ^__^

    RispondiElimina
  50. Avete ascoltato e-o letto l`omelia di Benedetto XVI di ieri?

    Il Papa sta "martellando" il significato della Messa, ieri ha parlato della Presenza reale, dell`Adorazione eucaristica a più riprese, come anche insiste sulla realtà della Risurrezione.

    È senza dubbio cosciente della gravissima crisi della fede, delle deviazioni dottrinali, dell`inquinamento che la nostra dottrina e dunque la liturgia stanno subendo .
    Il Papa predica, insegna, mostra in positivo ribadisce i contenuti della nostra fede, ciò è urgente, necessario ma, con Mic, penso che la correzione delle deviazioni è altrettanto urgente.

    RispondiElimina
  51. Michela ha detto...

    Conosco qualcosa sui sacramenti ortodossi, come pure sulla dottrina del Purgatorio,
    e so che ci sono diversità.
    Ma è un fatto che la chiesa cattolica minimizza tali diversità: sia il Filioque, che è stato ridotto a una questione di traduzione dal greco al latino.
    Ci deve essere anche un documento su questo argomento.
    Sull'Eucarestia, la differenza, oltre al pane lievitato, è che non è ammessa l'adorazione, e quindi non esiste la Riserva Eucaristica.

    Come pure la communio in sacris non è reciproca.

    Questo per dire che noi siamo più 'aperti' su questi temi delle chiese ortodosse. Ma tutto sommato sono aspetti che riguardano più le gerarchie che il popolo comune.

    Invece per quanto riguarda la somiglianza con le chiese storiche, come quella cattolica e ortodossa, il post di Lara ci fa capire che c'è un sentire comune, più tra fedeli di chiese diverse, ma tradizionali, che tra cattolici e i nc che insegnano un concetto errato di partecipazione.

    Si partecipa nel silenzio, pregando, unendosi alla preghiera universale, anche se la ragione non comprende.

    Quindi , cara Lara, non sempre tutto va spiegato, come dice Kiko, e io non partecipo di meno se non comprendo le parole.

    Ma queste cose le dice bene il papa: i gesti esteriori che noi facciamo durante le liturgia contano poco. Conta solo il
    parte - cipare, essere parte insieme al sacerdote dell'atto liturgico che egli fa in persona Christi.
    L'unica azione liturgica quindi è quella del sacerdote, e lui la può fare solo perchè la fa a nome di Cristo, al posto di Cristo e con Cristo.
    Noi partecipiamo tanto più quanto più siamo in comunione con il sacerdote-Cristo.
    Ecco perchè il sacerdote non mi volge le spalle, ma prega insieme a me, rivolto insieme a me all'unico Signore.

    Qui ci vorrebbe Caterina, che citi i documenti giusti!

    **************************

    Dunque cara Michela la situazione è la seguente ^__^:

    1) circa il Filioque la questione è dottrinalmente risolta, resta una questione politica e di facciata ossia, la parte più conservatrice dell'ortodossia Orientale non vuole perdere la faccia ^__^
    qui ho postato un testo ufficialmente chiarificatore
    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8076198


    2) circa il Purgatorio la questione è più complessa...essi non credono nella dottrina impartita da Roma, tuttavia credono in una sorta di espiazione per entrare nella beatitudine eterna...e credono che si debba pregare per i Defunti...la questione non può essere tratta qui ora perchè si uscirebbe fuori tema, ma più avanti aggiungerò ulteriori elementi...

    Faccio altresì notare che una sorta di spaccatura dottrinale si ebbe a seguito E NON QUALE CAUSA di problemi politici e territoriali fra le due sedi patriarcali di Roma e Costantinopoli...ad ogni modo gli Ortodossi hanno conservato la fede in tutti e 7 Sacramenti...
    il sacerdozio stesso per il quale è previsto sposarsi, non ci si può tuttavia sposare se sei già sacerdote celibe e se devi diventare vescovo...^__^ da loro sono previsti, dopo il primo millennio, tre divorzi....la Chiesa Cattolica Romana ha conservato invece INTATTA ED INALTERATA la fede apostolica sull'indissolubilità del Matrimonio...^__^

    infine:

    3) LA LITURGIA:
    essi hanno mantenuto inalterato il senso del TABERNACOLO descritto nell'A.T. ossia, quale LUOGO entro al quale può accedere solo il sacerdote e i fedeli NON possono neppure vedere...
    La Chiesa Latina invece ha proggredito nella conoscenza del Tabernacolo attraverso IL COINVOLGIMENTO DEI FEDELI (leggasi la dottrina di san Tommaso d'Aquino sull'Eucarestia e la festa del Corpus Domini, assente nella Chiesa Ortodossa)
    In sostanza da noi il Tabernacolo CONSERVA LA PRESENZA REALE sia per essere adorato, sia per conservare il Divino Sacramento per gli Ammalati nella ortodossia orientale no...

    Il CN, se vogliamo fare i pignoli... si pone come una terza chiesa che RUBA elementi dottrinali ora da una, ora dall'altra Chiesa Cattolica....per procedere con una nuova dottrina ancora che vada bene a tutti...^__^
    ergo il CN o meglio la dottrina di Kiko cancella totalmente san Tommaso d'Aquino dalle sue catechesi sulla Messa e mischia diversi elementi per rendersi credibile...

    per ora fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  52. Emma ha detto...
    Avete ascoltato e-o letto l`omelia di Benedetto XVI di ieri?

    Il Papa sta "martellando" il significato della Messa, ieri ha parlato della Presenza reale, dell`Adorazione eucaristica

    ********************

    esatto!! ^__^
    e volevo attirare la vostra attenzione sui nuovi Santi di ieri elevati dal Papa, hanno tutti in comune LA DOTTRINA EUCARISTICA e, ha detto il Papa, SIANO ESSI I VOSTRI MODELLI...

    ^__^

    RispondiElimina
  53. Mic ha detto:

    Trascrivo solo queste parole finali del kilometrico post di andreade perchè ci ha rifilato che q tutto il discorso del Papa del 10 gennaio, che conosciamo bene e del quale abbiamo discusso a lungo, coll`evidente significato per lui, che ovviamente non condividiamo, che esso dovrebbe metterci a tacere:


    1) tipico esempio di decontestualizzazione: "Trascrivo solo queste parole". Quanto basta per rigirare a proprio piacere il discorso.

    2) "il discorso del Papa del 10 gennaio". Io l'ho riportato per intero (testo integrale ed ufficiale cmq chiaramente visibile dall'unico sito ufficiale del Vaticano). Qui non ne vedo anlcuna traccia.

    3) "che ovviamente non condividiamo". Qui non mi è chiaro cosa non condividete: l'interpretazione che ne do io? Oppure non condividete le parole del Papa?

    4) "che esso dovrebbe metterci a tacere": non deve mettere a tacere proprio un bel niente!
    LA CENSURA E' TUTTA VOSTRA!!!
    (vedi i delirii della graziosa Emma: "cestina, cestina"; e non da ultimo quel ""Trascrivo solo queste parole".

    5) Volete, di grazia, inserire il testo integrale di questo famoso discorso eretico di Kiko. Integrale per cortesia. E lasciate poi che ognuno lo legga ed esprima le proprie opinioni.

    6)"Non c` è nessun persecutore e non c`è nessuna vittima.
    Qui ci sono solo persone responsabili che esprimono liberamente la loro opinione,
    che può anche non piacere": dimostratemi che questa affermazione è sincera.

    RispondiElimina
  54. Proseguo dalla risposta data a Michela partendo da qui:

    3) LA LITURGIA:
    essi hanno mantenuto inalterato il senso del TABERNACOLO descritto nell'A.T. ossia, quale LUOGO entro al quale può accedere solo il sacerdote e i fedeli NON possono neppure vedere...
    La Chiesa Latina invece ha proggredito nella conoscenza del Tabernacolo attraverso IL COINVOLGIMENTO DEI FEDELI (leggasi la dottrina di san Tommaso d'Aquino sull'Eucarestia e la festa del Corpus Domini, assente nella Chiesa Ortodossa)
    In sostanza da noi il Tabernacolo CONSERVA LA PRESENZA REALE sia per essere adorato, sia per conservare il Divino Sacramento per gli Ammalati nella ortodossia orientale no...

    Il CN, se vogliamo fare i pignoli... si pone come una terza chiesa che RUBA elementi dottrinali ora da una, ora dall'altra Chiesa Cattolica....per procedere con una nuova dottrina ancora che vada bene a tutti...^__^
    ergo il CN o meglio la dottrina di Kiko cancella totalmente san Tommaso d'Aquino dalle sue catechesi sulla Messa e mischia diversi elementi per rendersi credibile...


    *********************

    ordunque, mentre nella Chiesa Cattolica Ortodossa si è conservato il Tabernacolo quale LUOGO invalicabile per i fedeli...nella Chiesa Cattolica Latina il luogo SACRO CHE CONSERVAVA IL TABERNACOLO E' DIVENTATO IL PRESBITERIO...presbiterio da presbitero=prete...

    ... quel luogo, solitamente sollevato di poco e confinato con le famose BALAUSTRE di recente ripristinate dal nuovo Presidente del Culto Divino (come ho sopra riportato) leggete:

    ATTENZIONE, QUESTA NOTIZIA E' DI PROFONDA IMPORTANZA PERCHè COINVOLGERA' TUTTA LA CHIESA...

    Il card. Cañizares (Prefetto del Culto Divino) ripristina la comunione in ginocchio

    ****

    si noti qui invece lo scempio NC in alcune Chiese dove hanno distrutto i presbiteri, eliminandoli...ed aprendo senza alcuna cognizione TEOLOGICA il presbiterio a chiunque...eliminando quel poco di sacro che ci era rimasto...

    Kiko vanta ottimi rapporti con la Chiesa ortodossa QUESTO E' FALSO...
    ^__^
    Bartolomeo I non ha mai voluto ricevere Kiko...ma questo i NC non lo sanno ^__^

    Kiko trova sostegno fra gli ortodossi che, guarda tu il caso, NON VOGLIONO LA COMUNIONE CON ROMA ^__^ come mai?

    Ma questo ai NC viene nascosto...i catechisti tacciono di queste cose, per loro non sono importanti, per noi si perchè la nostra visualità è da una posizione diversa, E' DAVVERO LIBERA...^__^

    a questa frangia ortodossa piace gli elementi introdotti da Kiko sulla Messa perchè CONFONDONO DI PIU' LA LITURGIA CATTOLICA...

    a buon intenditor...

    ^__^

    RispondiElimina
  55. ...il 29 aprile è la Festa di Santa Caterina da Siena NOSTRA PATRONA (lo è anche dei Pastori e dei NC? ^__^)

    vi lascio con una Lettera di santa Caterina da Siena al card. di Ostia citata per altro da Paolo VI nella sua Lettera per il Dottorato conferito alla santa senese...

    implora (e ammonisce) così la Santa Patrona d'Italia:

    Oimè, oimè, disaventurata l'anima mia! Aprite l'occhio e ragguardate la perversità della morte che è venuta nel mondo, e singolarmente nel corpo della santa Chiesa. Oimè, scoppi il cuore e l'anima vostra a vedere tante offese di Dio. Vedete, padre, che 'l lupo infernale ne porta la creatura, le pecorelle che si pascono nel giardino della santa Chiesa; e non si trova chi si muova a trargliele di bocca. Li pastori dormono nell'amor proprio di loro medesimi, in una cupidità e immondizia: sono sì ebbri di superbia, che dormono e non si sentono, perchè veggano che il diavolo, lupo infernale, se ne porti la vita della Grazia in loro e anco quella de' sudditi loro. Essi non se ne curano: e tutto n'è cagione la perversità dell'amore proprio.

    Oh quanto è pericoloso questo amore nelli prelati e nelli sudditi! S'egli è prelato ed egli ha amore proprio, egli non corregge il difetto de' suoi sudditi; perocchè colui che ama sè per sè, cade in timore servile, e però non riprende. Che se egli amasse sè per Dio, non temerebbe di timore servile; ma arditamente con virile cuore riprenderebbe li difetti e non tacerebbe nè farebbe vista di non vedere. Di questo amore voglio che siate privato, padre carissimo. Pregovi che facciate sì che non sia detta a voi quella dura parola con riprensione dalla prima verità, dicendo: «maladetto sia tu che tacesti».
    Oimè, non più tacere!

    Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita, toltogli è il colore, perchè gli è succhiato il sangue da dosso, cìoè che il sangue di Cristo, che è dato per grazia e non per debito, egli sel furano con la superbia, tollendo l'onore che debbe essere di Dio, e dannolo a loro; (..)

    Oimè! ch'io muoio, e non posso morire. Non dormite più in negligenzia; adoperate nel tempo presente ciò che si può. Credo che vi verrà altro tempo che anco potrete più adoperare; ma ora pel tempo presente v'invito a spogliare l'anima vostra d'ogni amore proprio, e vestirla di fame e di virtù reale e vera, a onore di Dio e salute dell'anime. Confortatevi in Cristo Gesù dolce amore: chè tosto vedremo apparire i fiori
    .


    facciano attenzione i cattivi pastori...perchè dura sarà la reazione del Cristo...

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  56. Vorrei provare a rispondere a Caterina63 (dove 63 suppongo corrispondere all’anno di nascita), in particolare al commento del “27 aprile, 2009 12:45”.

    1) proviamo a “decontestualizzare” il Discorso del Santo Padre Benedetto XVI in occasione dell’incontro con i membri del CN della Diocesi di Roma tenutasi nella Basilica Vaticana, sabato 10 gennaio 2009: “La vostra presenza, così folta ed animata, sta a testimoniare i prodigi operati dal Signore nei trascorsi 4 decenni”. C’è dunque un numero significativo di persone (ma i numeri non c’interessano!) e c’è animazione (tipo l’agitazione di cui si parlava qualche commento addietro con Emma). E ci sono dei prodigi operati dal Signore??? Ma da quale Signore? Quello degli anelli?
    Decontestualizzata la frase: se uno dice A è A, se uno dice B è B. Qui è il Santo Padre che parla e quello che egli dice è entrato nella storia della Chiesa Cattolica ed è discorso ufficiale visibile a tutti nero su bianco. Le opinioni, mie vostre, lasciamole perdere: di questi tempi anche Alba Parietti fa audience come l’opinionista!
    2) Domanda che non comprendo.
    3) Ebbene, il mio anno di nascita è il 1973: dunque ho 36 anni. Dunque essendo da 40 anni (almeno) questa Santa Messa non presente nella mia città, ne consegue che ci siano state altre Sante Messe, tutte ugualmente valide (spero!). “il fatto che lei dica di NON conoscerla la dovrebbe porre UMILMENTE in una posizione di ASCOLTO e non di confermazioni”: Se questa affermazione è rivolta a me (andreade), questa posizione di UMILE ASCOLTO (in genere il maiuscolo sul web è usato per “urlare” con totale assenza di umiltà ciò che si vuole pretendere dagli altri), dicevo questa posizione di UMILE ASCOLTO non è affatto assente in me (cosa della quale non mi pare si possa dire “…e viceversa”).

    4) Si tratta di “Aiutare con Benedetto ecc…”. In effetti, nelle nostre attuali celebrazioni sono state inseriti diversi gesti, atti non presenti prima: secondo le direttive del Santo Padre.

    5) “rivolga una domanda a se stesso: è contento di ciò che sta RIFORMANDO il santo Padre?”:
    non vedo perché non dovrei esserlo. Spero solo (essendo cantore) che mi diano una proroga per poter suonare la chitarra da seduto, anziché in ginocchio… se non altro per una evidente questione pratica.

    “E quanto dedica del suo tempo prezioso a far si che ciò che il Papa sta chiedendo SULLA RIFORMA LITURGICA venga messo in pratica in ogni parrocchia?”
    Non conosco ogni singola riforma liturgica che Benedetto XVI sta portando avanti, né saprei eventualmente come impiegare al riguardo il mio “tempo prezioso” (quando capita scribacchio qualche articolo per il giornale diocesano e partecipo, per quanto possibile, agli incontri col Vescovo) ma le assicuro che nella mia parrocchia si fa quello che dice il nostro presbitero. Punto e basta. E al riguardo non si discute.

    6) “Non lo chieda a noi, lo chieda a se stesso e risponda a se stesso...”: scusate se la breve (spero) risposta l’ho data anche a voi. Ho tentato, per quanto possibile, di non essere stato eccessivamente “kilometrico” (ok Mic?).

    RispondiElimina
  57. Mic ha detto: "Pubblichero' i post di Andreade quando rispondera' in maniera pertinente a quello che abbiamo detto nei post precedenti..."

    Mic da qualche parte devo pur cominciare. Se devo rispondere in una sola volta a tutti i post precedenti non ti lamentare se poi sono "kilometrico".

    Quindi, dai la possibilità a tutti di leggere quello che ho già scritto. Poi, si vedrà.

    Grazie

    RispondiElimina
  58. Dice Andreade73
    Mic ha detto:

    Trascrivo solo queste parole finali del kilometrico post di andreade perchè ci ha rifilato tutto il discorso del Papa del 10 gennaio, che conosciamo bene e del quale abbiamo discusso a lungo, coll`evidente significato per lui, che ovviamente non condividiamo, che esso dovrebbe metterci a tacere:

    1) tipico esempio di decontestualizzazione: "Trascrivo solo queste parole". Quanto basta per rigirare a proprio piacere il discorso.

    2) "il discorso del Papa del 10 gennaio". Io l'ho riportato per intero (testo integrale ed ufficiale cmq chiaramente visibile dall'unico sito ufficiale del Vaticano). Qui non ne vedo anlcuna traccia
    ...

    nessuna 'decontestualizzazione', perché quello che non ho pubblicato è solo il kilometrico discorso, che tutti conosciamo e che è pubblicato nanche nel sito e sul quale - come già detto - abbiamo già discusso in lungo e largo in numerosissimi thread anche recenti...

    inoltre, come al solito, ecco l'ennesima tiritera 'contestatrice', totalmente sterile perché non dice nulla di nuovo e, soprattutto non risponde alle repliche precedenti

    4) "che esso dovrebbe metterci a tacere": non deve mettere a tacere proprio un bel niente!
    LA CENSURA E' TUTTA VOSTRA!!!
    (vedi i delirii della graziosa Emma: "cestina, cestina"; e non da ultimo quel ""Trascrivo solo queste parole"
    ...

    ti avevo già richiamato a verificare a cosa si riferiscono i cosiddetti 'deliri' di Emma: non al tuo post ma ad un altro, incentrato sulla persecuzione di cui sareste fatti oggetto e che ci accusa (con gravità inaudita) di "combattere contro Dio", frase fatta ripetuta a iosa dai catechisti - lo sai bene - per 'bollare' in anticipo chiunque osi criticare il Cammino

    naturalmente questa diatriba serve soltanto a non rispondere a tutto quello che si è discusso e raffrontato a proposito di VERA Eucaristia e Magistero ecclesiale su di essa nonché sulla Messa di S. Pio V

    6)"Non c` è nessun persecutore e non c`è nessuna vittima.
    Qui ci sono solo persone responsabili che esprimono liberamente la loro opinione,
    che può anche non piacere": dimostratemi che questa affermazione è sincera
    ...

    che questa affermazione sia non solo sincera ma anche vera di fatto lo domostrano i nostri contenuti, incentrati sulla nostra esperienza di Fede, nella Chiesa, documentata e supportata con documenti del Magistero
    solo una lettura preconcetta e un particolare 'accecamento' può vedervi qualcosa di diverso

    dimostra piuttosto tu, con risposte pertinenti, che sei davvero interessato al dialogo...

    RispondiElimina
  59. Mic da qualche parte devo pur cominciare. Se devo rispondere in una sola volta a tutti i post precedenti non ti lamentare se poi sono "kilometrico"..

    come vedi avevo già cancellato il mio post e deciso di pubblicare il tuo prima di quanto hai scritto...

    non ti formalizzare tanto sul kilometrico, quanto sul 'pertinente', che non siano solo gli elogi del Papa...

    ciò che più mi ha colpito di questo post è la tua dimostrazione di decontestualizzazione significativa sulla base di quanto dimostrato a te da Caterina, a proposito delle catechesi kikiane che ci accusavi di decontestualizzare,

    il fatto è che tu hai utilizzato gli elogi del Papa, che restano validi per chi non vi conosce dall'interno

    e forse per lui in base a quello che gli hanno raccontato o a quello che nel suo discernimento VUOLE vedere nella speranza di recuperare qualcosa - secondo noi mal riposta - non perché siamo qualcuno, ma perché ci sono FATTI a dimostrarlo e conosciamo troppo bene l'identità del cammino...

    in ogni caso sarebbe più interessante risposta nel merito che abbia maggiore spessore e possibilmente con documentazione interna, non esterna al Cammino

    Non trovi strano che questa cosiddetta 'iniziazione cristiana' sia sprovvista di qualunque documentazione pubblica? (non mi riferisco ai raffazzonati statuti, ma a Catechesi o altro PUBBLICATI e disponibili per chiunque)

    Non mi ripetere la solita solfa che conoscere in anticipo i passaggi li renderebbe meno efficaci e osservo - a prescindere dal fatto che lo Spirito Santo, se davvero della sua opera si tratta, non ha alcun problema o è meno efficace senza l'"effetto sorpresa" -, non pensi che questo elemento del "segreto" - esteso anche ad altro - è un elemento caratteristico delle organizzazioni settarie a circuito chiuso, quale in realtà è proprio il Cammino?

    RispondiElimina
  60. Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc… non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko, quando questi dice, ad esempio, che “quando nel Medio Evo si mettono a discutere del sacrificio, in fondo discutono di cose che non esistevano nell’Eucarestia primitiva. Perché sacrificio, nella religione, è “sacrum facere”, fare il sacro, mettersi a contatto con la divinità tramite sacrifici cruenti”. In questo senso non c’è sacrificio nell’Eucarestia: l’Eucarestia è sacrificio in un altro senso, perché nell’Eucarestia c’è, sì, la morte, ma c’è anche la resurrezione. Per questo dire che l’Eucarestia è sacrificio è giusto ma è incompleto. L’Eucarestia è sacrificio di lode, una lode completa di comunicazione con Dio attraverso la Pasqua del Signore. Ma, in quest’epoca, l’idea di sacrificio non è intesa così, ma nel senso pagano. Ciò che essi vedono nella Messa è che qualcuno si sacrifica, cioè Cristo. Nell’Eucarestia vedono soltanto il sacrificio della Croce di Gesù Cristo. e se oggi chiedeste alla gente qualcosa a proposito, vi direbbe che nella messa vede il Calvario” (Or. Pag. 312).

    Dal mio punto di vista, interpreto l’espressione nel seguente modo. Detto terra terra: Gesù è morto in croce per i nostri peccati. Questo è tutto ciò che si vede con gli occhi di chi è completamente lontano dalla Chiesa. E dov’è sta l’eresia? Nel fatto che oltre alla morte in croce si debba considerare anche la resurrezione? Come se si dicesse ad una persona: tu sei un peccatore! E poi arrivederci e grazie. Che non è la stessa cosa che dire: tu sei un peccatore, ma Cristo ti ama lo stesso.

    Ora, Mic, questa è la mia interpretazione. Spero che sia abbastanza chiaro, non è facile parlare di queste cose senza rischiare di essere travisati.

    Ora, per cortesia, spiegatemi con calma dove è esattamente l’eresia.
    Portate pazienza.

    RispondiElimina
  61. andreade73 ha detto...
    Vorrei provare a rispondere a Caterina63 (dove 63 suppongo corrispondere all’anno di nascita), in particolare al commento del “27 aprile, 2009 12:45”.

    *******************

    qui si fa finta di NON capire^__^

    1) l'elogio al CN non è stato affatto contestato da parte del Papa nel dì 10 gennaio 2009, ciò che VOI ignorate di tale incontro è proprio ciò che NON riportate, il Papa ha anche detto (ho scritto ANCHE DETTO) ergo non ignori questi termini^__^
    - GUARDATE A ROMA COME MODELLO:
    - ai sacerdoti del CN e al CN ha detto: SEGUITE LE DIRETTIVE DELLA SANTA SEDE;
    - ed ha detto: CI SI PRODIGHI PER UNA COMUNIONE ECCLESIALE...

    state facendo tutto ciò? PUNTO!

    2) non comprende la domanda: la rifaccio:
    PERCHE' COMPLICARE LE CATECHESI?
    ossia se abbiamo già IL DIRETTORIO CATECHETICO DELLA CHIESA CATTOLICA perchè i vostri catechisti si ostinano ad insegnare EXTRA con le catechesi kikiane piene di decontestualizzazioni? è più chiara la domanda? ^__^

    3) il mio usare lettere maiuscole (ebbi modo di spiegarlo più volte) si tratta solo di sottolineare un periodo altrimenti difficilmente sottolineabile...ma vedo che il suo dado è stato tratto...
    diversamente non ha spiegato nulla circa l'assenza della Messa antica sena la quale, le ho spiegato lei non avrebbe alcun NOM...le rammento che l'ha dove tale Messa non fu più celebrata, nel resto del mondo, in altre località Essa si è mantenuta per TUTTA la Chiesa ^__^ grazie a Dio non è mai scomparsa altrimenti si che avremo avuto dei seri problemi con il NOM ^__^
    lei deve dire grazie a quella Liturgia se oggi può celebrare quest'altra ma ahimè la messa che vive lei...NON è la medesima che vuole Benedetto XVI...infatti il Papa espresse già come la voleva con la Lettera di Arinze del 2005 mai abrogata ^__^ PUNTO!

    4) lei dice:
    "nelle nostre attuali celebrazioni sono state inseriti diversi gesti, atti non presenti prima: secondo le direttive del Santo Padre."
    Ottimo! ergo ciò evidenzia questi aspetti:
    a- che PRIMA non facevate ciò che ciò che faceva la Chiesa!!^__^
    b- che le VOSTRE attuali celebrazioni restano VOSTRE come lei appunto sottolinea ergo NON MI RIGUARDANO ^__^
    c- chi aveva dato l'ordine a Kiko di modificare la Messa e di insegnarla al SUO gregge scopiazzando la Chiesa?


    5- lei è cantore delle canzoni di Kiko suppongo....mi auguro che la chitarra gliela suonino in testa....non si offenda, ma resto sulla stessa scia della sua vena ironica^__^
    ad ogni modo ha detto bene sopra...SONO LE VOSTRE LITURGIE NON DELLA CHIESA CATTOLICA ergo per me la chitarra la può suonare anche sdraiato come Nerone l'importante è che non attribuisca le SUE VOGLIE alla dottrina della Chiesa perchè il Papa DESIDERA IL RITORNO AI CANTI LITURGICI TRADIZIONALI DELLA CHIESA......ergo prima dice che vuole fare ciò che il Papa dice poi si contraddice, faccia un pò lei...

    6) non doveva rispondere a me, ma a sè stesso...

    In compenso mediti sugli scritti di Santa Caterina da Siena e mediti sull'omelia del Papa di Domenica nella quale ci invita ad avere come MODELLI i Santi che hanno adorato l'Eucarestia CON LA DOTTRINA DELLA CHIESA...

    Ancora una volta lei mi conferma che non vivete la medesima dottrina, mi ha descritto infatti solo i SUOI i vostri punti di vista non quelli del Magistero ecclesiale...^__^ ma non è colpa sua, è colpa di chi non gli ha dato IL LATTE MATERNO DELLA CHIESA, ma l'ha nutrita del latte rancido di Kiko e Carmen...

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  62. Per Andreade73
    Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc... non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko, quando questi dice, ad esempio, che "quando nel Medio Evo si mettono a discutere del sacrificio, in fondo discutono di cose che non esistevano nell´Eucarestia primitiva....

    stai riconoscendo che sei più dipendente, per la tua formazione spirituale, dalla catechesi di Kiko rispetto alle Sacre Scritture e al CCC

    Perché sacrificio, nella religione, è "sacrum facere", fare il sacro, mettersi a contatto con la divinità tramite sacrifici cruenti". In questo senso non c´è sacrificio nell´Eucarestia: l´Eucarestia è sacrificio in un altro senso, perché nell´Eucarestia c´è, sì, la morte, ma c´è anche la resurrezione. Per questo dire che l´Eucarestia è sacrificio è giusto ma è incompleto. L´Eucarestia è sacrificio di lode, una lode completa di comunicazione con Dio attraverso la Pasqua del Signore. Ma, in quest´epoca, l´idea di sacrificio non è intesa così, ma nel senso pagano...

    lo dice Kiko che in quest'epoca l'dea di sacrificio è intesa in senso pagano, lo sarà stata, anticamente, per alcuni pagani non catechizzati. Oggi, non è così: nessuno di noi concepisce l''Eucaristia senza il sacrificio (di lode, ringraziamento e altro ancora, certamente...) ma mai svincolata dal Sacrificio di Cristo cruento una volta per tutte: tant'è che il calice del suo Sangue" è letteralmente il Calice del Suo Sangue "versato in sacrificio di 'espiazione' per noi" e non è il "vino dell’esultanza dell’entrata nella terra promessa", come dice Kiko fermandosi al SIMBOLO giudaizzante e completamente sviante dal vero significato della Consacrazione dopo aver negato anche l'offertorio, liquidato anch'esso come retaggio pagano, mentre implica l'offerta in Cristo, con Cristo e per Cristo dei "nostri corpi (cioè le nostre vite)come sacrificio santo vivente gradito a Dio (Paolo)". E senza il passaggio (Pasqua) attraverso QUELLA morte, non potrebbe esserci Risurrezione. E non è assolutamente vero, come insegna Kiko che la Chiesa trascura la Risurrezione perché "se Cristo non fosse Risorto, vana sarebbe la nostra fede" dice S. Paolo) e nessuno di noi ha mai vissuto una Santa Messa senza la consapevolezza e la gioia di nutrirsi del Corpo e del Sangue del Signore Risorto...

    Ciò che essi vedono nella Messa è che qualcuno si sacrifica, cioè Cristo. Nell´Eucarestia vedono soltanto il sacrificio della Croce di Gesù Cristo. e se oggi chiedeste alla gente qualcosa a proposito, vi direbbe che nella messa vede il Calvario" (Or. Pag. 312)..

    questo lo dice Kiko, per avvalorare la sua 'riscoperta' dei simboli più antichi, ma in realtà ha completamente bypassato la Tradizione, sostituendola con elementi sincretistici giudaizzanti "il pane dell'afflizione" "il vino dell’esultanza dell’entrata nella terra promessa" nonché luterani: "In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo". ( Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna)

    Dal mio punto di vista, interpreto l´espressione nel seguente modo. Detto terra terra: Gesù è morto in croce per i nostri peccati. Questo è tutto ciò che si vede con gli occhi di chi è completamente lontano dalla Chiesa. E dov´è sta l´eresia? Nel fatto che oltre alla morte in croce si debba considerare anche la resurrezione? Come se si dicesse ad una persona: tu sei un peccatore! E poi arrivederci e grazie. Che non è la stessa cosa che dire: tu sei un peccatore, ma Cristo ti ama lo stesso..

    interpreti bene, ma come vedi il tuo modo di vederlo terra terra, come dici, non tiene conto degli approfondimenti del VERO Cammino di Fede nello stupendo dinamismo di trasformazione che la Grazia Santificante opera in noi attraverso l'Eucaristia proprio in virtù dello Spirito del Signore Risorto. La verità è che Kiko non intende mettere l'accento sulla Risurrezione, come potrebbe anche essere esatto, ma egli nega il Sacrificio Redentivo di 'espiazione',

    perché non basta dire genericamente Cristo è morto per i nostri peccati senza poi spiegare che questi peccati sono stati assunti da Lui (l'Agnello di Dio che 'toglie' i peccati del mondo) e il peccato - e la morte spirituale che ci provoca - è stato vinto da Cristo una volta per tutte, con la conseguenza che noi, pur essendo peccatori, non lo siamo inesorabilmente e, in Lui, veniamo TRASFORMATI nella sua immagine che il Padre ha impresso in ognuno di noi...

    Ora, Mic, questa è la mia interpretazione. Spero che sia abbastanza chiaro, non è facile parlare di queste cose senza rischiare di essere travisati.

    Ora, per cortesia, spiegatemi con calma dove è esattamente l´eresia.
    Portate pazienza.
    ..

    spero di essere stato abbastanza chiaro anch'io, pur limitandomi all'essenziale. Ci sarebbe da dire molto di più, citare i documenti conciliari le encicliche, ecc. che parlano del Sacrificio in senso cattolico... lo abbiamo fatto migliaia di volte, lo rifaremo, se ti interessa.

    Ma vedi, Andreade, non si tratta unicamente di una questione dottrinale che potrebbe essere colta solo in astratto (ma non è fatta per questo: la Tradizione è Vivente, come il Signore che ce l'ha donata!).

    Il fatto importante è che il modo in cui assimili le Verità di Fede (e soprattutto QUALI Verità assimili) ti "forma" in un modo anziché in un altro...

    Riesci a vedere la differenza sostanziale che c'è tra:

    chi offre la sua vita al Padre in Cristo, la cui offerta si rinnova incruenta in ogni Santa e Divina Liturgia (non vale solo per la celebrazione, ma in ogni momento e circostanza che il Signore ci dona e non sempre ne siamo capaci pienamente, ma siamo avviati verso questa pienezza se custodiamo la nostra fedeltà)

    e chi partecipa alla celebrazione, non davanti ad un altare rivolto al Signore in atteggiamento Adorante, ma intorno ad una mensa "aspettando di essere servito e ricevere l'"allegria" generata anche dall'animazione attraverso canti e balli, che può anche starci bene, ma in un altro contesto,

    perché la Liturgia è Opera del Signore e del Sacerdote che celebra in Suo Nome, non dell'Assemblea che celebra solo partecipando a questo grande mistero e accogliendone gli effetti di Grazia...?

    Hai letto anche l'altro post in cui parlavo di cos'è 'partecipazione' e dei diversi effetti derivanti da agitazione-animazione e dal raccoglimento? Puoi dirmi gentilmente che ne pensi?

    RispondiElimina
  63. dice Andreade73

    Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc... non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko, quando questi dice, ad esempio, che "quando nel Medio Evo si mettono a discutere del sacrificio, in fondo discutono di cose che non esistevano nell´Eucarestia primitiva....

    ***********************

    vabbè allora ditelo eh!!^__^

    Ho fatto bene allora a consigliarti di leggerti e studiarti santa Caterina da Siena...comprati il Dialogo della Divina Provvidenza, tutti i Papi, fino ad oggi la considerano "LA SANA E DIVINA DOTTRINA DEL CRISTIANO"...^__^

    Kiko SPARA A ZERO perchè non ha la dottrina, lui stesso ha detto in una intervista su agenzia fides che FA A MENO DELLA TEOLOGIA ergo ogni suo riferimento sulla Litugia parte già difettata...
    più che eretico lui ha una idea TUTTA SUA DI CHIESA il Papa vi ha riconosciuto PER SALVARVI...se ci fai caso, infatti egli non dice mai: "seguite ciò che dice Kiko", al contrario dice: "SEGUITE LE DIRETTIVE DELLA SANTA SEDE; GUARDATE A ROMA COME MODELLO..."
    ( discorso al CN del 10 gennaio 2009) come mai?
    ^__^

    il Papa vuole salvarvi invitandovi a seguire, con il vostro carisma di carità, LA DOTTRINA DELLA CHIESA e non quella di Kiko...
    riflettici e prova ad approfondire il materiale qui proposto liberandoti da ogni pensiero che qui qualcuno voglia il vostro male, al contrario...siamo qui per CRESCERE INSIEME...

    ^__^

    RispondiElimina
  64. "riflettici e prova ad approfondire il materiale qui proposto liberandoti da ogni pensiero che qui qualcuno voglia il vostro male, al contrario...siamo qui per CRESCERE INSIEME..."

    Deo gratias...
    Da domani tutti a studiare Teologia, dopo di che, prima di farci la comunione anziché recitare il Credo sosterremo gli esami di ammissione all'Eucarestia.
    Se risponderemo male, al rogo come Giordano Bruno e Giovanna d'Arco.

    "il Papa vuole salvarvi..." Caterì, ma che ne sai tu di quello che vuole il Papa?

    "Kiko SPARA A ZERO perchè non ha la dottrina, lui stesso ha detto in una intervista su agenzia fides che FA A MENO DELLA TEOLOGIA ergo ogni suo riferimento sulla Litugia parte già difettata..."

    Al riguardo, mi pare che le catechesi, o orientamenti alle catechesi, siano già state vagliate e, seppur con le dovute modifiche ritenute necessarie, in definitiva approvate. Ora, secondo quanto ha detto Kiko in una conferenza stampa, Benedetto XVI desidera la loro pubblicazione. Questo un po' per rispondere anche a Mic quando dice che non si trovano catechesi scritte del Cammino. Per rispondere a te, Cate, aspettiamo che escano i testi definitivi. Le varie congregazioni ecclesiastiche che le hanno analizzate, nel caso, avranno apportato le opportune modifiche.

    Ok?

    RispondiElimina
  65. Carissimi, ho avuto modo di dare un'occhiata a varie documentazioni integrali:
    1) Conferenze stampe con Kiko riguardo alla questione della "comunione in piedi/seduti" (e altre testimonianze varie);
    2) Lettera di Arinze;
    3) Decreto di Approvazione degli Statuti;
    4) La "sequela di Cristo" ricordata dal Papa e tante altre belle cosette...

    In alcuni punti sicuramente ci sono stati (e forse ci saranno ancora) aggiustamenti da apportare.

    Ma "anatema" è stato pronunciato fin ad oggi dalla Santa Sede e dalle varie congregazioni (a parte tutti i siti non uffciali anti NC).

    RispondiElimina
  66. Andreade, e le risposte e il confronto nel MERITO, sui contenuti dei post?

    Parli, con accenti ironici, di teologia ed esami per l'Eucaristia, ma hai mai sentito parlare di Spiritualità?

    ma io non ho fatto discorsi teologici, ti ho testimoniato e 'mostrato' le "ragioni della mia Fede"!!!!

    RispondiElimina
  67. OK, la Chiesa ufficiale vi ha approvati, anche se con riserve (le indicazioni, così sottovalutate, da parte del Papa)

    ma questo non significa un bel niente. Ricorda che gli Ariani furono approvati persino dal Papa e da tutti i vescovi (tranne 4) ma la Chiesa non ci è stata tramandata ariana!

    Se ti ho parlato di Spiritualità, te le ripeto perché sembra che tu non lo abbia raccolto, è solo per avvisarti che dalle verità che accogli dipende quello che diventi... ricordalo!

    E ricorda anche che 'sposare' il Cammino (prendi il termine in tutto il suo spessore di intima compenetrazione), non equivale a 'sposare' Cristo, come ti hanno fatto credere!

    RispondiElimina
  68. andreade73 ha detto...
    "riflettici e prova ad approfondire il materiale qui proposto liberandoti da ogni pensiero che qui qualcuno voglia il vostro male, al contrario...siamo qui per CRESCERE INSIEME..."

    Deo gratias...
    Da domani tutti a studiare Teologia, dopo di che, prima di farci la comunione anziché recitare il Credo sosterremo gli esami di ammissione all'Eucarestia.
    Se risponderemo male, al rogo come Giordano Bruno e Giovanna d'Arco.

    "il Papa vuole salvarvi..." Caterì, ma che ne sai tu di quello che vuole il Papa?

    ************************

    complimenti per la superbia che ti anima a tal punto da bestemmiare e non rendertene neppure conto...
    bestemmiare nel senso del DISPREZZARE LA SANA DOTTRINA...
    perchè le tue parole ironiche la deridono e neppure te ne rendi conti...

    TU HAI DETTO:

    Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc... non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko, ....

    ergo ti è stato PROPOSTO DI APPROFONDIRE INSIEME, ma la tua superbia non ti permette di andare oltre...e bestemmi pure dicendo "Deo Gratias", lascia fuori Dio da queste risposte insensate..."non nominare il nome di Dio INVANO"!

    Ignorante che non sei altro...Giordano Bruno fu condannato prima dai Calvinisti, in secondo tempo dalla Chiesa ma al rogo ce lo mise il braccio secolare oppure stai accusando LA CHIESA CATTOLICA, IL PAPA DI BRUCIARE LE PERSONE ?

    Ignorante, il rogo NON era la legge della Chiesa, ma legge CIVILE all'epoca non c'era altro...
    inoltre Giordano Bruno non era affatto un innocentino e negava la Trinità...
    Giovanna d'Arco fu messa al rogo dalle parti avverse, dagli inglesi...dopo essere stata tradita dai francesi che aveva difeso...

    Ignorante il Pontefice QUANDO CONFERMA QUALCUNO NELLA FEDE LO SALVA DALLA PERDIZIONE....rileggiti il testo del Papa AI FRANCESCANI...tutti siamo salvati quando il Papa ci conferma nella fede...

    Non si può discutere con un arrogante, ignorante e superbo quale hai dimostrato essere dopo che tu stesso avevi ammesso di non sapere un tubo!

    Resta pure nella tua salda ignoranza, è un tuo diritto che mi guarderei bene dall'impedirtelo, ma sii almeno coerente con la tua scelta ed evita allora di voler qui dentro insegnare qualcosa che neppure tu stesso conosci...

    sempre fraternamente, CaterinaLD

    RispondiElimina
  69. andreade73 ha detto...

    Per rispondere a te, Cate, aspettiamo che escano i testi definitivi. Le varie congregazioni ecclesiastiche che le hanno analizzate, nel caso, avranno apportato le opportune modifiche.

    *****************

    ma ti rendi conto di ciò che stai dicendo?

    1) aspettate che ESCANO I TESTI DEFINITIVI...ergo in teoria non li dovreste avere, ariergo su che cosa vi insegnano i catechisti?

    2) la CDF NON si è ancora pronunciata ergo STIAMO TUTTI ASPETTANDO...in compenso c'è la Lettera di Arinze del 2005 mai caduta in disuso che attende la sua applicazione per VOLONTA' DEL PAPA come disse Benedetto XVI nel gennaio 2006...

    RispondiElimina
  70. dice Andreade73
    Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc... non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko…

    Ecco la dimostrazione che il CN è un movimento totalmente eretico, tu puoi passare anche 20 anni dentro quella setta e non conoscere niente di Dottrina Cattolica, anche la più semplice.
    Le persone che frequentano questo movimento non conoscono altro che le catechesi diaboliche di Kiko Arguello e tutta la sua cerchia più ristretta, e io sfido chiunque conosca anche semplicemente un po’ di Dottrina Cattolica a non dire che codeste catechesi sono totalmente eretiche.
    Le parole pronunciate da Joseph Ratzinger diciannove anni fa nel corso di una conferenza dedicata al tema della coscienza, un testo che insieme ad altri del futuro Pontefice viene ora pubblicato nel volume Elogio della coscienza. La verità interroga il cuore.

    Un Papa che non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell’autorità può soltanto deformare l’autentico significato teologico del papato...

    -Sono indicative sul problema più importante, il 10 gennaio 2009, con un mandato apostolico per la nuova evangelizzazione, e prima ancora nel Giugno 2008, con l’approvazione di uno statuto definitivo totalmente inaccettabile e offensivo per ciò che contiene (dato che rimanda continuamente alle catechesi aberranti del CN) fanno si che anziché informare nella verità tutti i delitti, sia a livello teologico che spirituale che fisico (i suicidi), anno preferito, (in Vaticano), scendere ad un ulteriore compromesso con questa setta, concedendogli uno statuto e un mandato quando ancora le congregazioni competenti non anno ancora dato una parola definitiva sulla dottrina diabolica del CN.

    Ecco perché, proprio in riferimento alla stesse parole di Joseph Ratzinger (ora Benedetto XVI):

    Un Papa che non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell’autorità può soltanto deformare l’autentico significato teologico del papato...

    -io rifiuto codesto mandato e codesto statuto, ritenendoli come minimo sconcertanti e fuori della verita, spesso testimoniata anche in questo blog.

    Un Papa, chiunque esso sia non …non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile.. affibiandoci, senza neanche spiegarci come sia stato possibile non aver fermato questa setta e non aver spiegato, quindi salvato, tante persone ignare e ignoranti che tranquillamente affermano:

    Purtroppo, non essendo particolarmente addentro alle Sacre Scritture, né tanto meno ai testi del CCC ecc... non sono in grado di confutare le accuse di eresia rivolte a Kiko…

    Gianluca Cruccas

    RispondiElimina
  71. “Ma quale festa, la liturgia è un dramma”: lo afferma Monsignor Nicola Bux, teologo e liturgista scelto dal Papa a far parte del suo gruppo che si occupa delle Liturgie del Pontefice.

    Con lui affrontiamo il tema del senso del sacro nella liturgia: “Credo che questo senso del sacro si potrà recuperare quando comprenderemo che la messa non è mai uno spettacolo, un divertimento o una proprietà del singolo sacerdote, ma un vero e proprio dramma. Spesso ci riempiamo la bocca con la parola festa, ma quale festa. Nella messa ricordiamo il sacrificio di Cristo, ecco la verità. Cristo si è immolato per noi e poi si usa il vocabolo festa. È corretto parlare di festa solo dopo aver compreso e accettato il concetto che Cristo ha dato la vita per noi. Allora, è lecito parlare di festa, ma prima mai”.

    Poi aggiunge: “Una buona liturgia deve avere al suo centro la croce, ma essa sempre più spesso,collocata al lato, o in posti poco visibili, ha perso il suo vero ed autentico significato. Sembra molto di più una suppellettile, che non un centro di adorazione. A volte ho la sensazione che una croce al centro dell’altare dia fastidio, quasi sia di impaccio. Per essere duri: il più delle volte non la guarda nessuno”.

    Monsignor Bux parla del concetto di devozione: “Per ridare alla liturgia il senso del sacro, è necessaria la devozione. Basta con messe celebrate come avvenimenti mondani e intrattenimento. Occorre la devozione, l’incontro col volto di Dio. Ma spiacevolmente questo avviene molto,ma molto raramente. Senza un incontro con il vero volto di Dio, senza devozione, la messa diventa un rituale, una auto celebrazione del sacerdote che non ha alcun senso”.

    Provocatoriamente monsignor Bux si pone e pone una domanda: “Quanti oggi, celebrando la messa, rivolgono lo sguardo a Dio e alla croce? Pochi, ecco perché il senso del sacro si va attenuando nelle nostre messe”.

    E allora che cosa fare?
    Penso che una buona idea possa essere la seguente: nella seconda parte della messa, dall’offertorio in poi, tanto per capirci, il sacerdote potrebbe celebrare rivolto verso la croce, ad orientem
    .

    Per quale ragione "ad orientem"?
    In tal modo, i fedeli non vedrebbero più la figura del sacerdote, che non è il protagonista, ma assieme a lui, contemplano la croce, il mistero.

    Dunque una posizione "ad orientem" nella seconda parte della messa.
    Mi sembra conveniente. In questa maniera la liturgia acquisterebbe valore maggiormente escatologico, di mistero ed adorazione, la gente stessa comincerebbe a comprendere ed apprezzare il valore escatologico, per usare una parola difficile, della liturgia. Guardare ad oriente equivale a contemplare il Signore che viene, penso che questa posizione, del resto usata dagli orientali, possa aiutare a trovare maggior raccoglimento. Ecco la mia modesta proposta per una riforma graduale e sensata: guardare ad oriente nella seconda parte della Santa Messa.

    In un'intervista che ci ha rilasciato qualche giorno fa, lo storico Franco Cardini ha parlato di crisi del senso del sacro.
    Bisogna vedere in che senso ha lanciato questa affermazione. Ma il senso del sacro è Dio. Apparentemente questo senso del sacro, cioè di vicinanza e di ricerca di Dio, oggi sembra offuscato,vero. Ma non sarei tanto pessimista. In fondo l’uomo per natura cerca sempre Dio. Molte volte anche per comodità personale o con forme corrotte e sbagliate come la superstizione o la magia, ma alla fine il contatto viene cercato. L’alleanza con Dio anche egoisticamente, conviene all’uomo.

    RispondiElimina
  72. Gianluca Cruccas ripropone i testi delle catechesi kikiane.

    Leggendole normalmente chiunque abbia una pur minima"cultura" cattolica ne deduce che NON sono conformi ala dottrina cattolica.

    Chi ci legge e è neocatecumenale arriva alla stessa conclusione?

    Ci sono i cattolici non neocatecumenali che sono così ignoranti, così deformati dall`ideologia postconciliare, dai teologi della domenica e anche del lunedì, che forse leggendole non vi trovano nulla di strano.

    Ci sono i neocatecumenali che conoscono solo le catechesi nc e ne sono impregnati, non conoscono la retta dottrina .
    Ci sono i neocat che erano già cattolici prima di aderire al cammino, ma con una grande confusione e ignoranza sulla loro identità cattolica, aderiscono dunque alle tesi di Arguello e le assorbono.
    Ci sono i responsabili neocatecumenali, i catechisti e più sù sino agli iniziatori, che sanno perfettamente che il loro "insegnamento" è contrario alla dottrina cattolica, del resto Arguello ha rifiutato ad un "bravissimo" card. Ratzinger i testi delle sue catechesi visti, rivisti, corretti e ricorretti dalla CDF.

    Dunque chi non sa, assorbe l`insegnamento kikiano, ma non ne ha nessuna colpa o responsabilità,
    chi sa, sa anche che le catechesi del cammino neocatecumenale non sono conformi, grande è la loro responsabilità e colpa.

    Eppure queste catechesi continuano a dilagare e con esse i loro gravissimi errori, la Chiesa sta permettendo questo.

    La Chiesa, i suoi responsabili, i suoi pastori, coloro che dovrebbero prendere cura delle anime a loro affidate, stanno permettendo la diffusione dell`errore.

    La gerarchia eccesiastica sta prescrivendo la malattia come modello di salute, non solo non cura la malattia, ma la prescrive, permettendo così la sua diffusione.

    Ê terribile, scioccante che spetti a dei laici responsabili di attirare l`attenzione, di suonare il campanello d`allarme, è doloroso che non siano ascoltati, è grave che a loro venga detto, quando qualcuno si degna di dare loro una risposta : abbiamo le mani legate, non possiamo fare niente, oramai il Papa li ha approvati, è meglio che non ve ne occupiate.

    Sì, strano potere quello di un cammino (del suo iniziatore) che mette a tacere anche le coscienze di chi dovrebbe guidarci.
    E intanto l`errore dilaga e si diffonde.

    RispondiElimina
  73. Emma dice:

    Ci sono i neocat che erano già cattolici prima di aderire al cammino, ma con una grande confusione e ignoranza sulla loro identità cattolica, aderiscono dunque alle tesi di Arguello e le assorbono.

    ********************

    ma infatti basti pensare alla confusione che c'è nella Chiesa quando francescani o domenicani dicono di aver trovato Gesù perseguendo il CN....è accaduto che un padre Provinciale ha dovuto chiedere al suo frate francescano: "no scusami, ma fino ad oggi chi avevi seguito? PER CHI TI ERI FATTO FRATE RINUNCIANDO A TUTTO?"

    e allora cara Emma chi da cattolico già impegnato si fa NC (senza giudicare il cuore) è palese che la sua necessità DI NUOVO gli viene dalla confusione che vive... spesso non sono responsabili di ciò che fanno...lo stiamo vedendo preti e vescovi che NON sanno più la dottrina sul Risorto ed hanno bisogno DI NUOVI STIMOLI, NUOVE EMOZIONI, TUTTO NUOVO...ogni giorno hanno bisogno di qualcosa di NUOVO...
    sono inquieti, hanno bisogno di molta carità nella Verità...

    RispondiElimina
  74. “Da domani tutti a studiare Teologia, dopo di che, prima di farci la comunione anziché recitare il Credo sosterremo gli esami di ammissione all'Eucarestia…”

    Non è necessario, caro amico, nella Chiesa non ci sono livelli di iniziazione di tipo “gnostico” ma di iniziazione cristiana, cioè a livello sacramentale. Studiare teologia è l’incontro tra il datum creaturale e il donum divino, ossia il momento felice di una relazione tra una creatura e quel che, per donum appunto, è chiamata ad essere: essere teologo, più che un vanto, è la responsabilità connessa al donum veritatis.

    Più che sostenere esami relativi alla “ricezione dell’eucarestia” basterebbe leggere la teologia che è inscritta nel sacrificio eucaristico stesso: dirò di più: c’è più teologia nell’eucarestia che in tutti i trattati teologici scritti in ogni tempo.
    In essa, tutta la storia della salvezza converge verso quel mistero d’Amore che si offre per accogliere, si dà per cancellare il peccato, si immola per portare a livello divino ciò che è a livello di creatura.

    Non si può leggere l’eucarestia con aggiustamenti che la rendano un fenomeno di massa, un evento mediatico, uno stravolgimento del clima santo che quel sacrificio esige. I tempi della parola, dell’ascolto, del silenzio, della lode, della proclamazione della Parola sono note da incidere sul pentagramma sacro della liturgia, una musicalità che va recepita coralmente e coralmente restituita al Datore del dono.

    Esiste ancora, grazie a Dio, qualche sacerdote che sostiene l’Ostia bene in vista e ben in alto per istanti che appaiono interminabili: certe volte scruto il volto del celebrante e qualche volta ci leggo l’onere di quel Peso, la Grazia di sollevare il corpo di Cristo come se la sua massa fisica fosse concentrata in quel piccolo disco bianco,
    Così per il calice, il Sangue della redenzione, dato per noi per la remissione dei peccati.

    Insomma, davanti ad un mistero che può essere solo accolto per fede, bisogna inchinarsi col rispetto verso il Sacro che esprime: aggiustamenti, sia catechetici (cioè estremamente riduttivi della grandezza dell’evento eucaristico), sia coreografici (cioè distruttivi di quel “clima” che l’adorazione esige), non fanno un bel servizio al Mistero di Dio che, come sai, non si rivela nel tuono, nel fragore, nel vento impetuoso, ma in una “voce di silenzio sottile”.

    Concludo dicendo che, comunque, recitando il Credo con convinzione e adesione, si fa già una specie di esame di ammissione, giacché la stessa bocca che proclama la storia della Salvezza, si appresta a ricevere come cibo quella stessa Salvezza.
    Spero che tra le tante innovazioni strampalate non venga aggiunto, un giorno, il rito dell’ “aperitivo liturgico” per preparare lo stomaco al banchetto cui Cristo ci invita.

    Saluti,
    Chisolm

    RispondiElimina
  75. sono inquieti, hanno bisogno di molta carità nella Verità...

    quale migliore Carità, nella Verità, che dir loro da parte del Papa che stanno sbagliando? Il Papa può proporre (e non imporre) ai non credenti o ai fedeli, ma non a chi, nella Chiesa fa le sue veci e si chiama 'pastore'. Così lascia che i suoi disperdano il gregge e non lo guidino.
    Sappiamo bene cosa ne pensava S. Caterina

    «Vi prego, Padre mio dolce, che voi... usiate lo strumento della potentia e virtù vostre: che nel giardino della Santa Chiesa voi ne traggiate li fiori puzzolenti, pieni di immondizie e di putridità, enfi di superbia, cioè li mali pastori e rettori che attorniano e imputridiscono questo giardino della Chiesa. Gittateli fuori, che non abbiano a governare più. Piantate in questo giardino fiori odoriferi, pastori e governatori che siano veri servi di Gesù Cristo...».

    Il concilio - io direi chiaramente il modernismo - vietano di condannare l'errore. Ma qui si dimentica che la condanna significa chiamare le cose col loro nome, come ci è stato comandato da Dio e soprattutto perché non continuino a far danno

    inoltre al Papa Gesù ha dato il MANDATO di confermare secondo la sua fede, non secondo la speranza di veder accolte le sue "proposte"

    Altrimenti, in cosa consiste la sua "autorità di governo" che egli è tenuto ad esercitare?... in realtà col motu proprio e con la revoca della scomunica ai Lefevbriani ne ha dato un luminoso esempio, ma altrettanto dovrebbe fare con gli erranti, soprattutto se rivestono compiti di autorità (che dovrebbe essere servizio) nella Chiesa

    RispondiElimina

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