martedì 11 agosto 2009

Alcune riflessioni: Novus Ordo e abusi neocat

Scrive oggi Tripudio, in riferimento ai testi richiesti dall'estensore dell'ultima testimonianza:

Quei libri documentano che il Cammino è sempre stato lo stesso, ha sempre prodotto gli stessi problemi, ovunque si sia impiantato. Per una persona che vuole uscire dal Cammino possono essere utili per capire di più, per aprire di più gli occhi, ma purtroppo non rappresentano la soluzione definitiva. Quei libri li vedrei bene sulla scrivania di un vescovo. Aperti, pieni di note e sottolineature da parte di sua eccellenza. Purtroppo non è andata così.

Kiko non cerca pubblicità, se non quella necessaria a mantenere in piedi il grande inganno. Ciò che i neocat temono di più è l'esistenza di persone (dentro e fuori il CN) che si interrogano sul CN chiedendo o addirittura fornendo informazioni precise. Anche quando avessero il comando esplicito di ignorarci, alcuni finiscono su questo blog a sparare commenti infuriati e minacciosi perché non hanno resistito nel vedere smascherati alcuni degli arcani segreti di Pulcinella del Cammino.

Ma il grande inganno è architettato bene e prosegue. Vi racconto l'ultimo episodio, che mi intristisce non poco.

Mi riferisco all'indifferenza rispetto al CN da parte dei preti progressisti, tifosi irriducibili del Novus Ordo Missae e del Concilio Vaticano II. Qualche giorno fa con delicatezza ricordavo ad uno di costoro quanto il CN abbia tradito (!!!) il NOM e il CV2, ricevendo in risposta un agghiacciante «sì, ma sono tanti, sono in crescita...»

Aggiungevo che il CN rovina le famiglie e mi sentivo rispondere che ogni movimento ecclesiale ha le sue beghe interne. In realtà, sembrava che il sacerdote in questione semplicemente non volesse occuparsi del caso. Come se NOM e CV2 gli significassero distruzione del passato e trascuratezza nel presente.

Dev'essere una malattia molto diffusa, altrimenti qui con noi avremmo anche degli strenui difensori del NOM a condannare le storture liturgiche del Cammino...

Infatti Tripudio; avevo appena predisposto il nuovo articolo che inserisco qui:

Vogliamo fornire un breve excursus di Storia della Liturgia per dare informazioni corrette a quei novatori, di cui fanno farte anche i neocatecumenali, i quali sono soliti citare a pappagallo insegnamenti frutto di quell'"insano archeologismo liturgico" già stigmatizzato da Pio XII nella Mediator Dei - (Le citazioni sono tratte da "La mia vita" di Joseph Ratzinger) :

"Pio V si era limitato a far rielaborare il messale romano allora in uso, come nel corso vivo della storia era sempre avvenuto lungo tutti i secoli. Non diversamente da lui, anche molti dei suoi successori avevano nuovamente rielaborato questo messale, senza mai contrapporre un messale a un altro. Si è sempre trattato di un processo continuativo di crescita e di purificazione, in cui, però, la continuità non veniva mai distrutta. Un messale di Pio V che sia stato creato da lui non esiste. C'è solo la rielaborazione da lui ordinata, come fase di un lungo processo di crescita storica [..] Ora, invece, la promulgazione del divieto del messale che si era sviluppato nel corso dei secoli, fin dal tempo dei sacramentali dell'antica Chiesa, ha comportato una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze potevano solo essere tragiche. Come era già avvenuto molte volte in precedenza, era del tutto ragionevole e pienamente in linea con le disposizioni del Concilio che si arrivasse a una revisione del messale, soprattutto in considerazione dell'introduzione delle lingue nazionali. Ma in quel momento accadde qualcosa di più: si fece a pezzi l'edificio antico e se ne costruì un altro, sia pure con il materiale di cui era fatto l'edificio antico e utilizzando anche i progetti precedenti".

Commento della Redazione di Messainlatino, ed è quel che avremmo scritto noi: "La Messa antica risale almeno al Papa Gregorio Magno, nei suoi elementi essenziali, tanto che il card. Castrillòn proponeva l'espressione 'messa gregoriana'. 1500 anni di applicazione ininterrotta (con crescita e modifiche, ma sempre gradualissime e 'organiche') rappresentano di sicuro un tempo immemorabile che giustifica appieno l'espressione Messa o liturgia di sempre. Invece la Messa di Paolo VI, che esiste da 40 anni e che, come scriveva il card. Ratzinger, è un 'edificio nuovo', non merita in alcun modo quel titolo. Il che non esclude la validità della nuova liturgia, sia ben chiaro.
E prima del V secolo? Quel che c'era nei primi secoli non lo sappiamo con certezza, ma con ogni probabilità era più simile a quel che immediatamente e organicamente è seguito (ossia la 'messa gregoriana') che non la ricostruzione di Bugnini, archeologistica a parole ma in realtà impastata di pregiudizi novecenteschi, che ha recuperato qualcosa qui e là (ad es. le preghiere dei fedeli) ma in realtà distruggendo lo spirito di quel che si faceva ai tempi apostolici. [Lo stesso dicasi per le aggiunte e manipolazioni introdotte da Kiko Arguello sul Novus Ordo, tratte da una rivelazione di nuovo conio luterana e giudaizzante]
Come nella comunione in mano: che era sì usanza antica, ma circondata di tali e tanti atti devozionali da corrispondere negl'intenti infinitamente di più al successivo inginocchiarsi e comunicarsi in bocca, che non all'odierna fila per il rancio (e si tratterà pure di abusi, ma indicateci una sola parrocchia ove la comunione mostra il grado di riverenza non diciamo del rito 'tridentino', ma degli usi dei primi secoli, con lunghi digiuni, la mano lavata degli uomini e coperta da un velo le donne, ecc.).

Cosa dice, oggi in nostro Papa? Nell'ultima catechesi tenuta il 5 agosto scorso, dedicata al Curato D'Ars, Giovanni Maria Vianney, scelto come protettore dell'Anno Sacerdotale - e richiamato come esempio di una pastorale feconda in virtù della centralità dell'Eucaristia, dell'Adorazione e dell'assiduità alle confessioni - dice il Papa: " Lungi allora dal ridurre la figura di san Giovanni Maria Vianney a un esempio, sia pure ammirevole, della spiritualità devozionale ottocentesca, è necessario al contrario cogliere la forza profetica che contrassegna la sua personalità umana e sacerdotale di altissima attualità. Nella Francia post-rivoluzionaria che sperimentava una sorta di “dittatura del razionalismo” volta a cancellare la presenza stessa dei sacerdoti e della Chiesa nella società, egli visse, prima - negli anni della giovinezza - un’eroica clandestinità percorrendo chilometri nella notte per partecipare alla Santa Messa. Poi - da sacerdote – si contraddistinse per una singolare e feconda creatività pastorale, atta a mostrare che il razionalismo, allora imperante, era in realtà distante dal soddisfare gli autentici bisogni dell’uomo e quindi, in definitiva, non vivibile.
Cari fratelli e sorelle, a 150 anni dalla morte del Santo Curato d’Ars, le sfide della società odierna non sono meno impegnative, anzi forse, si sono fatte più complesse. Se allora c’era la “dittatura del razionalismo”, all’epoca attuale si registra in molti ambienti una sorta di “dittatura del relativismo”. Entrambe appaiono risposte inadeguate alla giusta domanda dell’uomo di usare a pieno della propria ragione come elemento distintivo e costitutivo della propria identità. Il razionalismo fu inadeguato perché non tenne conto dei limiti umani e pretese di elevare la sola ragione a misura di tutte le cose, trasformandola in una dea; il relativismo contemporaneo mortifica la ragione, perché di fatto arriva ad affermare che l’essere umano non può conoscere nulla con certezza al di là del campo scientifico positivo. Oggi però, come allora, l’uomo “mendicante di significato e compimento” va alla continua ricerca di risposte esaustive alle domande di fondo che non cessa di porsi.

Purtroppo oggi il relativismo è penetrato anche in campo religioso e liturgico e sta mettendo a serio rischio i fondamenti della nostra fede: la categoria di "liturgisti" con cui ci troviamo a confrontarci e che pretende di eludere i dogmi della Chiesa ormai vive prigioniera dei propri "dogmi" incapace di mettere in discussione alcunché. E non riesce neppure a cogliere la portata dello scempio, perché manca degli strumenti di comprensione -avendo oltretutto interiorizzato una invincibile ostinata rigidità mentale- che sono gli insegnamenti e le intenzioni della Chiesa di Sempre di rendere autentico culto a Dio. Nelle celebrazioni bugniniane, nonché in quelle kikiane, abbiamo il culto dell'uomo: l'Assemblea che celebra, il Sacrificio di Cristo sullo sfondo e neppure tanto. L'escatologia scaturisce dall'Assemblea e non dal vero Celebrante che è il Signore e dalla sua Espiazione Redentiva!

Tutto questo ovviamente per sommi capi. Il problema è che non solo i neocatecumenali, ma molti sacerdoti e vescovi della "nuova" Chiesa sono portatori di questa forma di neo-protestantesimo e noi non smetteremo di tener desta l'attenzione e di ricordare le Verità di Sempre

20 commenti:

  1. Ecco spiegato perchè il vescovo di Cagliari apre le porte ai neocat e le chiude alla Tradizione, dandosi perfino la briga di VIETARE un Convegno sul motu proprio.

    e, purtroppo non è l'unico

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  2. Rispondo qui a Paolo 156:

    da quanti anni esiste il modo di celebrare che voi difendete?
    da più di 500 anni?
    cosa ha prodotto in questi ultimi 40 anni anni?


    Caro Paolo, basta leggere le parole del Papa nel suo libro per conoscere che non esiste da più di 500 anni perché nel momento in cui fu reso universale da S. Pio V era già presente in particolare nella Chiesa Romana ma non solo e l'ineguagliabile Canone vien fatto risalire addirittura a S. Pietro, con buona pace degli "archeologisti" che, col pretesto di risalire alle origini, peraltro nebulose quanto a documentazione, hanno introdotto novità fabbricate a tavolino "facendo a pezzi l'antico edificio" (parole di Ratzinger) e non frutto di fede viva

    cosa ha perso ?

    ha perso la sua forma e la sua sostanza che costituiscono l'autentico culto reso a Dio. Ti pare poco?

    La società cosa ne guadagnato?

    cosa può averne guadagnato? Se parli di Società e comunque vale anche per la Comunità dei Credenti, è mancata la linfa vitale della Grazia Santificante della Redenzione, dell'impetrazione, che scaturiscono dall'Antico Rito

    Il VOM divide il clero da una parte e il popolo da un'altra. L'uno separatao dalla'altro. Risultato? L'ateismo. Il farsi giustizia da soli, il crocifisso fuori dai pubblici esercizi. Il divorzio, l'aborto. La società senza Dio.
    Come mai il VOM non è riuscito a mantenere nel popolo il desiderio di rivolgersi a Dio?
    Forse che il clero fa la sua strada e la società un'altra? Forse che non sono entrambi sulla stessa barca?


    è evidente che non sai di cosa parli e ripeti i pregiudizi che ti hanno inculcato. Apri bene le orecchie del cuore e sappi che Sacerdote e credenti che partecipano alla celebrazione, insieme RIVOLTI al Signore, sono UNO in Cristo ed evidentemente non conosci nemmeno le preghiere e formule antiche, intraducibili e ineguagliabili, nelle quali è concentrato tutto quanto possiamo conoscere, chiedere e desiderare in Cristo Signore e Salvatore.
    Parli della rimozione del crocifisso dai pubblici esercizi e di tutti gli altri effetti della secolarizzazione, che comunque è un fenomeno complesso che ha le sue molteplici radici nel modernismo e nel mysterium iniquitatis che serpeggia nel nostro tempo, come se fossero dipendenti da una inefficacia del VOM.

    Mentre dimentichi che il Cammino ha abolito il Crocifisso dall'Altare che non è un Altare ma una "mensa", ti rendi conto dell'idiozia di un'affermazione del genere quando questi fenomeni, dalle radici più lontane ma evidenziatisi negli ultimi 40 anni, corrispondono precisamente all'epoca in cui il VOM è stato BANDITO dalla cattolicità ed è stato sostituito dal NOM, che assomiglia più ad una cena protestante che ad una Santa e Divina Liturgia? E se non fosse stato per un amante della Tradizione Vera come Lefebvre, davvero la Messa di Sempre non sarebbe stata più celebrata da nessuno!

    E le generazioni di Santi formatisi prima degli ultimi 40 anni, non si sono forse nutrite al VOM?

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  3. ...segue

    Avrete sicuramente letto l'ultima enciclica, il Papa si pone il problema sociale.
    La sociatà ha messo Dio fuori e la Chiesa lo sta difendendo e cerca nuove forme di comunicazione, uomini nuovi, la fede deve esse più adulta, il codice di trasmissione di questa così come è stato usato per questi anni passati non è più sufficiente. Servono uomini nuovi. Il Popolo ed il Clero devono essere un tutt'uno.


    ti ricordo che la nuova enciclica si chiama "Caritas in Veritate" ed è la Verità tradita e sfigurata dai 'falsi profeti' e dai 'cattivi maestri' del nostro tempo che stiamo difendendo.

    Tutto quello che viene da Cristo nelle anime Redente non può non avere conseguenze sociali; ma devono nascere da un spirito Redento ed essere quindi "opere della Fede" scritte nel cuore del Credente dal Signore e non prescrizioni di uomini per quanto riferite ai cosiddetti valori, che senza la Vita di Cristo sono solo gusci vuoti e senz'anima.

    Gli "uomini nuovi" li forma solo Cristo perché in Lui sono NATI, non c'è nessun "metodo iniziatico" che possa sostituirsi a Cristo e alla Sua Chiesa!

    DIVERSI nell'UNITA'o se preferite uniti nella diversità.

    la diversità è inscritta nella natura, ma quando porta divisione non è diversità che arricchisce e feconda, ma "estraneità": quale unità può esserci con "eletti" che fagocitano, inglobano e massificano?

    Se vi piace il VOM fatelo, siete autorizzati, se i NC celebrano così lasciateli fare sono stati autorizzati anche se a voi fa skifo.

    è vero siamo autorizzati, ma non è così semplice averlo, a differenza della vostra proliferazione finora arrembante.

    Se i NC celebrano così non siamo certo noi a impedirglielo, ma vorremmo solo che non pretendessero di spacciarsi per cattolici anche se sono approvati; il che è solo un passpartout e non una realtà appartenente alla Chiesa di Sempre.

    In ogni caso vorrei chiarire che non abbiamo nulla da eccepire contro il NOM ben celebrato, possibilmente come lo celebra il Papa, che il nostro Papa dice valido, come sostiene non essere mai stato abrogato il Rito Gregoriano. Le riserve valgono in ordine agli abusi liturgici che il NOM rende fin troppo facili, compresi i vostri ormai consolidati da tempo e guarda caso, lodati da un certo Bugnini nel 1974. Ti dice nulla?

    Pastorelli parla di trapianti e di ghetto....bhe è pessimista e vede nero anche quello che è grigio pallido.

    io più che pessimista lo considero realista, avuto riguardo non solo alle sue conoscenze ma anche alla sua esperienza

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  4. Chi ha postato questo commento pochi minuti fa su messainlatino forse non vi conosce, ma potevano star bene anche qui

    "l'unica autorità, la somma, preferisce l'arma della persuasione a un nodoso bastone.

    Prego, sagmarius, precisiamo:
    lei dimentica che DENTRO il Concilio stesso è stata demolita di proposito l'Autorità suprema del Pontefice, o sbaglio?

    Ipotesi di una strategia del "fumo entrato nelle fessure..."(anni '62-65)
    - Step one:
    abbattere l'ordine gerarchico;
    - step two:
    concimare il terreno con IGNORANZA CRASSA, coltivando i PARI DIRITTI PER ERRORE E VERITA', in nome del caritatevole abbraccio dell'errante con tutti i suoi errori;
    - step three:
    seminare a piene mani MENZOGNE ED ERESIE, coltivandone piantagioni estese in tutto l'orbe cattolico, con alacrità onni-ecumenista ed irenista, aprendo la strada con tappeti rossi al Nuovo Ordine di pace Mondiale, dove tutti vivranno felici e contenti, senza differenze e divisioni di religioni, dopo aver vietato
    CON LA REPRESSIONE VIOLENTA E IL SOFFOCAMENTO DI TUTTI I FEDELI ALLA TRADIZIONE BIMILLENARIA,
    COMINCIANDO DAL PAPA
    RESTAURATORE
    (da ostacolare fingendo di assecondarlo, con un gran sorriso ipocrita!)
    ogni affermazione di "identità cattolica",
    tra le quali
    sopra e prima di ogni altro
    pericolo di sovversione del potere
    regnante modernista,
    LA MESSA TRIDENTINA,
    da additare e DISTRUGGERE
    come nemico capitale e mortale
    della Chiesa nascente dall'anno
    1968!
    - step fourth (futuro prossimo)
    proclamare la Nuova Chiesa rifondata, nata sulle ceneri della vecchia e inservibile
    (come ha già annunciato 2 decenni fa l'ill.mo sig. Kiko dicendo ai suoi adepti NC:
    "Noi siamo la vera Chiesa in opposizione alla Chiesa gerarchica!"
    (detto e quasi fatto...
    a sfida del NON PRAEVALEBUNT)

    (ricordando R. H. Benson,
    e la sua previsione verosimile...)"

    RispondiElimina
  5. Dice Mic

    ...ormai consolidati da tempo e guarda caso, lodati da un certo Bugnini nel 1974. Ti dice nulla?


    No che non gli dice nulla Mic. Lo sai benissimo.

    Non gli dice nulla questo, come non gli crea nessun "problema" il capvolgimento di Kiko nella "Catechesi sulla Messa", come non gli dice nulla la basilarità dogmatica della Forma del Culto.

    Come possiamo pretendere che gli dica qualcosa?

    In un cinquantennio di deformazioni e distorsioni "istituzionali", come possiamo pretendere che anche le realtà palesi (per noi) dicano qualcosa a qualcuno?

    Dice bene l'articolo iniziale. Il problema non è il CnC.

    Infatti, ribadisco: non è il CnC il problema.

    Il problema è la falsa dottrina di questo mondo che si è sostiutita alla Fede e al Culto della Chiesa.

    Si può dare qualche rsponsabilità a Paolo per quello che gli è stato insegnato?

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  6. Dice bene l'articolo iniziale. Il problema non è il CnC.

    Infatti, ribadisco: non è il CnC il problema.


    il senso preciso è: non è SOLO il Cnc il problema

    Il problema è la falsa dottrina di questo mondo che si è sostiutita alla Fede e al Culto della Chiesa.

    sì, ce ne siamo accorti ed è accaduto a partire da quel che abbiamo scoperto e continuiamo a scoprire sul Cnc e non solo

    Si può dare qualche rsponsabilità a Paolo per quello che gli è stato insegnato?

    No, non siamo qui per dare responsabilità a Paolo, ma per vedere come stanno le cose.
    E' chiaro che le responsabilità le ha chi ha il potere-servizio, diciamo anche il carìsma magisteriale.

    Non è certo questo il nostro carìsma, ma io mi sentirei di venir meno ad una responsabilità se tacessi e facessi un assoluto dell'affermazione "non è il Cnc il problema", perché è un fatto che il Cnc non solo E' UN problema -anche se non l'unico purtroppo- ma costituisce un grave vulnus per la Chiesa oggi

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  7. No che non gli dice nulla Mic. Lo sai benissimo.

    Non gli dice nulla questo, come non gli crea nessun "problema" il capvolgimento di Kiko nella "Catechesi sulla Messa", come non gli dice nulla la basilarità dogmatica della Forma del Culto.


    forse a Paolo tutto questo non dice nulla Steph, ma non penso che sia inutile per altri

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  8. Il problema è la falsa dottrina di questo mondo che si è sostiutita alla Fede e al Culto della Chiesa.

    l'Apostasia ha molte facce, Steph e la falsa dottrina non è una sola, sono tante, molte veicolate dal Cnc

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  9. perché è un fatto che il Cnc non solo E' UN problema

    Certo che lo è, lo sai.

    Ma non in senso assoluto e non in senso "radicale". Ovvero, non è la radice del problema. Sai benissimo che ciò che alimenta il CnC è IL problema. Ciò che alimenta il CnC (che si fa notare rispetto ad altro per la forza e la potenza con cui si "manifesta") è ciò che dovrà essere abbattuto.

    Finchè ciò che alimenta il CnC (e non solo) avrà diritto non solo di cittadinanza ma anche di "magistero", finchè non verrà scosso alle fondamenta, sprgerà errori ed orrori a profusione.

    E i piccoli che hanno assorbito i falsi insegnamenti, spacciati per veri, potranno genericamente porsi poche o nessuna domanda proprio a causa di questi insegnamenti.

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  10. Anche questo mio, Mic, è realismo e non pessimismo.

    Senza nulla togliere alla Grazia del Nostro Divino Maestro che opera come e quando vuole con chi vuole e Può TUTTO.

    Nella via "ordinaria", però, sai bene che per la veemenza e la situazione in cui si trovano i fedeli guidati da ciechi, le domande e soprattutto i dubbi, non hanno cittadinanza.

    RispondiElimina
  11. Finchè ciò che alimenta il CnC (e non solo) avrà diritto non solo di cittadinanza ma anche di "magistero", finchè non verrà scosso alle fondamenta, sprgerà errori ed orrori a profusione.

    questo è il PROBLEMA DEI PROBLEMI ed è qui che si rivela tutta la nostra impotenza, ma anche la nostra fiducia e per questo contin uiamo a parlare e a pregare e a sperare
    COME sarà risolta la grave sistuazione e i dilemmi le brutture, le sofferenze che crea, lo sa solo il Signore

    E i piccoli che hanno assorbito i falsi insegnamenti, spacciati per veri, potranno genericamente porsi poche o nessuna domanda proprio a causa di questi insegnamenti.

    ma il Signore conosce il loro cuore...

    noi però possiamo chiederci e diventa un grido, che spero arrivi al Trono dell'Altissimo, portato dagli Angeli Santi e con l'intercessione della nostra Madre e di tutta la Comunione di Santi :

    fino a quando????

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  12. ... perché le ripercussioni non riguardano solo noi e le nostre sofferenze e disagi, ma ricadono sull'intera umanità e sul mondo intero

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  13. Stefano ha detto:

    "Si può dare qualche rsponsabilità a Paolo per quello che gli è stato insegnato?"

    Senza dubbio no, ma se Paolo non è responsabile di ciò che gli è stato insegnato, diventa, è, responsabile di seguire questo insegnamento pur sapendo che è scorretto, che non è conforme alla dottrina cattolica.
    Anche una coscienza totalmente deformata da certi insegnamenti può correggersi e ritrovare la retta via.
    Deprogrammare e riprogrammare.
    Ma per arrivare a questo ci vuole già un lavoro "a monte" che sblocca il cemento armato delle credenze, della sudditanza al guru, della dipendenza alla comunità.
    E non è facile.

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  14. Io capisco che siete stanchi di ripetere sempre le stesse cose, senza il conforto di risultati apprezzabili; capisco senz'altro il triste 'realismo'. Ma voi credete che la Chiesa uscirà da questa confusione per mano di liturgisti e teologi? Anche, per carità, con ogni rispetto per il loro lavoro. Ma non è piuttosto e soprattutto quel che serve la parola e la testimonianza di quelli come voi, che vivono la propria Fede ancorati alla sapienza bimillenaria della Chiesa? C'è un bisogno infinito di Dio in giro, e di Verità. C'è bisogno di vedere, di incontrare il Volto vero e unico di Gesù Cristo. E' questo bisogno che il cammino intercetta con efficacia e scaltrezza. Ma è lo stesso bisogno che si fa più urgente ( per es. dopo uno scrutinio) e che poi ti induce ad aprire gli occhi, a guardarti attorno e a cercare altrove. E se incroci uno come voi che ti parla del sapore austero e solenne e sacro della Tradizione, ci torni a Messa la domenica, a ringraziare il Signore, nel silenzio, in ginocchio, davanti a un Crocifisso. Lui tre volte Santo. C'è bisogno di santità.

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  15. Ciao a tutti e perdonate l'OT....
    sono stata fuori un mese e impossibilitata di collegarmi se non per dare una qualche lettura qua e la...e sono in partenza nuovamente per domani....

    Ci tengo a consigliarvi il libro da voi qui riportato qualche piano più sotto^__^

    mercoledì, luglio 29, 2009
    Distacco dal Magistero e sue conseguenze
    Su Zenit del 27 luglio scorso viene data notizia che il prof. McInerny, tra i più grandi studiosi di San Tommaso, ha appena pubblicato il saggio “Vaticano II. Che cosa è andato storto?” (Fede & Cultura, 91 pagine, 11,00 Euro) nel quale analizza la crisi del nostro tempo in relazione al Concilio sottolinenado che i teologi del dissenso dicono di fare appello al Vaticano II. “Ma nulla nei documenti del Concilio giustifica la loro posizione”. McInerny precisa inoltre le posizioni di coloro che tentarono di indebolire l’autorità del Pontefice durante il Vaticano II e narra di come i dissidenti hanno organizzato una sorta di magistero parallelo nel dopo Concilio. E' questa confusione ed aperta ribellione culminata con l’opposizione alla Enciclica Humanae Vitae che ha indebolito la Chiesa e generato la crisi di vocazioni e di perdita di fede.

    PRENDETELO E LEGGETELO, io l'ho fatto in questi giorni, è davvero illuminante e fatelo conoscere....
    ^__^

    a presto e Buona Festa per l'Assunta
    fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  16. Ma è lo stesso bisogno che si fa più urgente ( per es. dopo uno scrutinio) e che poi ti induce ad aprire gli occhi, a guardarti attorno e a cercare altrove. E se incroci uno come voi che ti parla del sapore austero e solenne e sacro della Tradizione, ci torni a Messa la domenica, a ringraziare il Signore, nel silenzio, in ginocchio, davanti a un Crocifisso. Lui tre volte Santo. C'è bisogno di santità.

    basterebbero solo queste parole e il "mondo" interiore che ci aprono, pieno di Grazia e di Verità, per giustificare il lavoro e la sofferenza e l'impegno dei tre anni di cammino di questo blog

    Grazie a Jonathan, e grazie al Signore che ci fa vedere le Sue meraviglie!

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  17. Dice Mic

    basterebbero solo queste parole

    ..per capire che la situazione di Jonatan è peculiare a quelle possibilità di "apertura degli occhi" di cui parlavo più addietro.

    Come del resto anche la mia situazione.

    RispondiElimina
  18. Dice Emma:

    Senza dubbio no, ma se Paolo non è responsabile di ciò che gli è stato insegnato, diventa, è, responsabile di seguire questo insegnamento pur sapendo che è scorretto, che non è conforme alla dottrina cattolica.


    Non sono d'accordo. Paolo ha dei "maestri" che dicono indisturbati che questa del CnC è una "forma" di cattolicesimo. Paolo ha anche una "formazione unilaterale" forte. Come pretendere di dargli "responsabilità" se continua a seguire quell'insegnamento?

    La dottrina che segue è nei fatti sabgliata, me non è definita tale in modo univoco e pubblico. Quindi?

    Se non si risolve questa contraddizione, Paolo non ha e non avrà nessuna responsabilità.
    Perchè per quel principio di "conservazione" di cui parlavo, non è tenuto a porsi più domande di ciò che la sua anima sopporta.

    Perchè a sigillo ci sono i suoi(cattivi) indisturbati maestri.

    RispondiElimina
  19. Anche una coscienza totalmente deformata da certi insegnamenti può correggersi e ritrovare la retta via.


    Certo. Ma questo può avvenire per il diretto intervento della Grazia. Inconoscibile da noi e dalle nostre ripetute e reiterate ammonizioni.

    RispondiElimina
  20. "Certo. Ma questo può avvenire per il diretto intervento della Grazia. Inconoscibile da noi e dalle nostre ripetute e reiterate ammonizioni."

    Non sono totalmente d`accordo con te Stefano, ma forse non ti ho capito bene.
    Certo che chi si rende conto di essere stato "vittima" come nel caso del cammino nc, di cattivi insegnamenti, di essere stato indotto nell`errore, dopo un momento più o meno lungo, durante il quale attraversa diversi sentimenti, stati d`animo, d confusione, angoscia, timore, collera, anche contro di sè, dubbi, incredulità, sentimento di essere stato tradito, reagisce e lo fa in modo diverso e personale, c`è chi chiude tutto, c`è chi chiede aiuto, prega e l` aiuto viene dall`Alto.
    Ma, o meglio senza ma, all`inizio della sua presa di coscienza può anche essere, ed è sovente stato, l`incontro con chi leva il velo della menzogna e dell`inganno.
    Può essere stato e lo è stato un sito come questo, con le sue informazioni, con le sue testimonianze.
    È un lungo lavoro la deprogrammazione e la conseguente riprogrammazione, è la responsabilità dell`individuo di compierlo, e ognuno lo compierà nei suoi ritmi, e secondo le sue possibilità. chi lo farà rapidamente, chi avrà bisogno di tempo.
    Chi avrà bisogno di un aiuto psicologico, chi no.
    La luce della coscienza, liberata dall`ombra che la rendeva dipendente, non da tutte le ombre, da quell`ombra, illumina e guida.
    E la coscienza è illuminata dalla Grazia.

    RispondiElimina

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