martedì 18 agosto 2009

Evoluzionismo applicato alla Chiesa

Ho appena risposto a Zufolo parlando del modernismo e dell'Evoluzione penetrata nella Chiesa che ha investito perfino i dogmi e mi imbatto in queste parole di Mons. Oliveri in un articolo apparso su "Studi Cattolici"

E’ tuttavia assai dura a morire la mentalità secondo la quale il Concilio Vaticano II sia stato quasi una rifondazione della Chiesa nei tempi moderni, e che, con esso la Chiesa abbia fatto pace con il mondo, si sia rappacificata con la modernità, con la filosofia diventata quasi esclusiva negli ultimi secoli, secondo la quale tutto è sempre "in fieri", tutto si evolve, tutto dipende dal pensiero creativo dell’uomo, tutto è in suo totale potere.

Un’altra idea molto diffusa, continua ad essere sostenuta: quella secondo la quale ci sarebbero state senza dubbio delle variazioni di rilievo, negative, dopo il Concilio Vaticano II, ma esse sarebbero esclusivamente dovute ad erronee interpretazioni del Vaticano II, il quale dovrebbe considerarsi tutto perfetto in se stesso e che non conterrebbe nei suoi testi nulla, assolutamente nulla, che possa dar adito a cattive interpretazioni. Questo modo di pensare non tiene conto che i cattivi interpreti, postconciliari, del Concilio, hanno- non pochi – lavorato dentro il Concilio, i cui testi mostrano in diversi punti l’influsso dei "novatores": in diversi testi sta qualche radice che favorisce la cattiva interpretazione. Peraltro coloro che si appellano al cosiddetto "spirito del Concilio" per superarne la lettera, per giustificare l’ermeneutica della discontinuità radicale, sarebbero così poco intelligenti ed avveduti da creare il loro ragionamento partendo dal nulla, dall’inesistente? O partendo da documenti – quelli del Concilio – che con nessuna delle loro espressioni potrebbero far pensare a novità rispetto al Magistero della Chiesa nei secoli, negli ultimi secoli, nell’ultimo Pontificato prima del Vaticano II ?

Nei documenti conciliari non vi sarebbe proprio traccia di quella mentalità che esisteva all’interno del Concilio e che il Cardinal Joseph Ratzinger, descrive nel suo libro- autobiografia ("La mia vita") in questi termini?: "sempre più cresceva l’impressione che nella Chiesa non ci fosse nulla di stabile, che tutto può essere oggetto di revisione. Sempre più il Concilio pareva assomigliare a un grosso parlamento ecclesiale che poteva cambiare tutto e rivoluzionare ogni cosa a modo proprio… Le discussioni conciliari venivano sempre più presentate secondo lo schema partitico tipico del parlamento moderno". (p. 97-98).
"Alla fine 'credere' significava come 'ritenere', avere un’opinione soggetta a continue revisioni" (p.90).

Sostanzialmente vengono confermate cose che andiamo ripetendo da tempo: l'idea di Rifondazione della Chiesa, la "nuova" Chiesa dalle magnifiche sorti e progressive coniata e diffusa da troppi spiritodelconcilio dipendenti, tra cui fa spicco il Cammino neocatecumenale.
Mons Oliveri cita la recente riedizione dei testi di Romano Amerio e come da tempo andiamo ripetendo dice di Amerio
:

ha rivelato con assoluta onestà le variazioni della Chiesa cattolica del XX secolo, ne ha mostrato l’incongruenza con la "Traditio Ecclesiæ" (con quanto cioè nei secoli era stato dalla Chiesa creduto, insegnato, trasmesso con un linguaggio che non può dire "nova" -cose nuove, verità nuove-, ma tutt’al più "nove"- in modo nuovo); se tali segnali di interesse e considerazione sono segni reali e dovessero ancor crescere diffusamente, si potrebbe sperare che i tempi del disorientamento in molta Filosofia ed in altrettanta Teologia stiano per essere superati per lasciare spazio ad un pensiero corrispondente alle essenze, alla realtà delle cose, alla sostanza delle cose, sostanza che non muta, che non può mutare, neppure quando mutano gli accidenti, le forme esterne, le espressioni contingenti, che non costituiscono il "quid est" di una cosa.

Poco prima affermava:

Si sta forse prendendo atto che là dove il Concilio Vaticano II è stato interpretato come discontinuità con il passato, come rottura, come rivoluzione, come cambiamento sostanziale, come svolta radicale e, dove è stato applicato e vissuto come tale, è nata davvero un’altra chiesa, ma che non è la Chiesa vera di Gesù Cristo; è nata un’altra fede, ma che non è la vera fede nella Divina Rivelazione; è nata un’altra liturgia, ma che non è più la Liturgia Divina, ma che non è più la Liturgia tutta intessuta di Trascendenza, di Adorazione, di Mistero, di Grazia che discende dall’Alto per rendere davvero nuovo l’uomo, per renderlo capace di adorare in Spirito e Verità; si è andata diffondendo una morale della situazione, una morale che non è ancorata se non al proprio modo di pensare e di volere, una morale relativistica, a misura del pensiero non più sicuro di nulla, perché non più aderente all’essere, al vero, al bene.

E' lo stesso nostro 'sentire' che non poteva essere espresso meglio!

30 commenti:

  1. vogliamo sperare che i tempi del "disorientamento" se non finiti -perché la cultura egemone è ancora egemone e aggressiva come non mai- stiano almeno finendo?

    Domani approfondirò ancor meglio l'intero discorso

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  2. Si sta forse prendendo atto che là dove il Concilio Vaticano II è stato interpretato come discontinuità con il passato, come rottura, come rivoluzione, come cambiamento sostanziale, come svolta radicale e, dove è stato applicato e vissuto come tale, è nata davvero un’altra chiesa, ma che non è la Chiesa vera di Gesù Cristo; è nata un’altra fede, ma che non è la vera fede nella Divina Rivelazione; è nata un’altra liturgia, ma che non è più la Liturgia Divina, ma che non è più la Liturgia tutta intessuta di Trascendenza, di Adorazione, di Mistero, di Grazia che discende dall’Alto per rendere davvero nuovo l’uomo, per renderlo capace di adorare in Spirito e Verità

    sono parole di un vescovo -purtroppo una mosca bianca nel panorama ecclesiale odierno- nel quale queste voci, tuttavia, vanno moltiplicandosi.

    Tante volte si è irriso alla nostra "credibilità" da parte NC. Ma se non siamo più soli a dire queste cose, non c'è più solo il Magistero sempre da noi invocato -che pur dovrebbe bastare- ma la consapevolezza e il coraggio di parlare da parte dei credenti aumentano, forse possiamo ben sperare

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  3. la scadente o addirittura distorta formazione dottrinale che ha caratterizzato l'ultimo quarantennio, plasmato proprio secondo quell'idea evoluzionistica di tutta la realtà creata applicata anche purtroppo alla interpretazione della Parola di Dio e della Verità rivelata in Gesù Cristo, non riuscirà a rendersi conto dell'apostasia in cui siamo caduti.

    Purtroppo anche i sacredoti, che hanno perso il senso del PECCATO, e parlano solo della Misericordia e non anche della Giustizia di Dio, hanno abolito i Novissimi, in una Chiesa moderna e aggiornata, dove ciò che ieri era proibito oggi è cosa normale, e questo significa essere al passo coi tempi: figuriamoci se i fedeli possono tenerne conto nella vita spirituale e pratica cristiana!

    Tra tanti ciechi, persino laici come Kiko Arguello e la sua musa, che guidano pecore accecate, chi ci darà nuovi pastori illuminati che seguono la Luce VERA, e gettano fasci di luce nel buio dell'ignoranza imperante, come questo ammirevole vescovo?

    Speriamo nella Provvidenza

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  4. Appena 'pescato' da Messainlatino. Facciamone tesoro, perché e molto ma molto in tema

    Ecco, sta già per passare: lo vediamo nel risorgere delle voci di quei grandi spiriti della Fede cattolica di sempre, come Amerio, la cui sapienza intramontabile di nuovo ci parla mediante coloro che fedelmente hanno conservato quei tesori che non temono il tarlo o la ruggine, essendo donati dal Cielo alle anime docili alla Verità e forti nella vera Fede.
    Quando sarà passata questa grande tribolazione, profetizzata nell’Apocalisse, ecco già come tenue alba sicura sorgere
    la mia Speranza, forse condivisa già da alcuni, che, posti a vedetta in alto sul pennone della Nave, vedono da lontano la vera Terra dell’approdo buono, pronti ad annunciarla all'equipaggio di sotto, che conta con paziente trepidazione i giorni rimanenti, in attesa di sentire quel grido gioioso che ancora -per un poco...un giorno/mille anni- non può prorompere dai petti...
    eccola:

    Isaia ce la porge dal suo antico fiducioso annuncio:
    "Non ricordatevi delle cose passate, non riflettete più alle cose antiche. Ecco Io faccio una cosa nuova: essa già si produce, non la riconoscete? Sì, aprirò nel deserto una strada, metterò fiumi nella steppa...Perché metterò acqua nel deserto e fiumi nella steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che mi sono formato, proclamerà la mia lode" (Isaia 3,18-21).
    ----------------
    La cosa vecchia, il modernismo, realtà umana, caduca, cadrà.

    LA COSA NUOVA E' LA CHIESA DI SEMPRE, che è di Cristo, Eterno Signore, nostra Speranza,
    Vita di ogni vita, fonte di eterna giovinezza, ed Essa risorgerà per non più morire;
    ecco, risorge, come la Verità che è stata seppellita viva dagli uomini che preferirono ascoltare il potere del mondo e le sue menzogne fallaci e passeggere:
    solo in Essa, Sposa di Gesù Cristo, che la purificherà da ogni macchia e ruga,
    DIO ERA, SARA’, E’ SEMPRE CON NOI!

    Giovanna
    19 agosto 2009 8.56

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  5. Dice Zufolo:

    A parte questo, mi sembra che abbiamo fatto genuinamente progressi. Stefano sostiene che quelli che Zufolo e "M" (wow... voglio anch'io un nome da film di James Bond) chiamano differenze di stile sottendono in realta' una diversa dottrina. Io non credo che sia cosi' ma se non altro abbiamo trovato un punto da elaborare.

    Sarebbe interessante ora trovare un singolo punto della dottrina -- un dogma, possibilmente -- in cui noi e voi ammettiamo di essere in disaccordo. Io non l'ho ancora trovato...


    Vedi Zufolo, di evidenze che metteno in luce le differenze di Fede tra la Tradizione della Chiesa e quella del Cammino ce ne sono in abbondanza nel sito Internetica.it/neocatecumenali .

    Certo si tratta di superare il pre-giudizio riguardo un sito del genere che difficilmente è superabile da chi sta in Cammino, per ovvi motivi. Si tratta di andare oltre l' "empatia", la "antipatia" e riuscire a vedere il "merito" delle cose e del discorso. E' certamente uno sforzo grande, perchè umanamente rimaniamo colpiti, in positivo o in negativo, dai "modi" in cui vengono svolti discorsi, e spesso rinunciamo per il "modo" e non per il discorso.

    In questo dovremmo sforzarci tutti. Nel non guardare ai nostri limiti, o anche ai nostri palesi errori, ma al merito di quello che diciamo. Chiedendoci perdono vicendevolmente quando ci offendiamo.

    Ora provo a risponderti "brevemente".
    Come ho già detto, vi sono delle divergenze "palesi", con la Tradizione della Chiesa. Che però "rimangono tollerate" perchè nella Chiesa oggi co-esistono Tradizioni "parallele", anche se ufficialmente non "ammesse". Di queste Tradizioni se ne fa una questione di "stile" proprio come per il CnC!

    Questo perchè non viene più considerato Dogma di Fede la Forma del Culto Cattolico. Ovviamente questa è una ideologia che non ha nessun riscontro nella nostra Fede. Ma questa Ideologia è potente. E la si è affrontata con "ammonimenti", preferiti alla disciplina. Non sta a noi giudicare questo metodo, ma possiamo vederen i frutti. Magari sarebbero stati peggiori, ma vediamo la confusione che ci circonda.

    La Tradizione della Chiesa crede che la Forma del Culto Officiato esprima un ben determinato Dogma di Fede.

    Per cui non basta dire: io credo alla Transustanziazione (e Kiko non lo fa perchè catechizza che è un "parolina filosofica" che non serve! Ma ovviamente non lo fa subito.). Occorre che questo Dogma, come la natura umana Esige, prenda FORMA. COntenuti e Forma sono legati. Un Contenuto si esprime CHIARAMENTE con una Forma.

    Rimanendo sull'esempio della Transustanziazione, se io ci Credo non uso una focaccia a pagnotta. Questo è stato compreso dagli Antichi, che per EVITARE dubbi (vista la grandezza della materia in esame!), hanno chiesto di Usare una Forma del Pane che MOSTRASSE in se stessa la Fede nella Transustanziazione e quindi nella Presenza Reale e PERMANENTE di Gesù nelle Sacre Specie!

    Io posso anche proclamare che Credo nella presenza Reale e nalla Conversione delle Sacre Specie. Ma poi se uso una pagnotta sbriciolante e CONSUMO TUTTE LE SACRE SPECIE PER FORZA, allora i legittimi dubbi vengono! C'è una netta contraddizione tra ciò in cui DICO di credere e la Forma del Dogma!

    Di quello di cui ti parlo vi è prova fotografica. Basta che vai sul Sito del Cammino e clicchi sulle foto della celebrazione dopo-statuti.

    Questo secondo l'esempio che ti ho fatto. Ma basta vedere la Forma del Culto del CnC per rendersi perfettamente conto di quali siano i Dogmi lì espressi.

    (continua)

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  6. (segue)
    Kiko però è meno "disonesto" di quanto si pensi. In 40 anni di "segreto", 40 anni in cui l'ideologia della rottura ha dilagato, nell'intervista post-statuti dice a chiare lettere quale sia il Dogma che porta avanti nelle Comunità. Lo dice perchè sa che quello può dirlo, rimanendo però ancora "segreto" il contenuto degli Orientamenti. Anche se da quello che vediamo nel Culto lo si può immaginare (per chi è esterno. Noi lo conosciamo bene).
    Dice che la sua "Catechesi" della Messa è sulla "Pasqua Ebrea", con i significati del Pane e del Vino della Pasqua Ebrea. Cristo FA la Pasqua Ebrea nell'Eucaristia Nc, come un novello "Elia", sul Carro di Fuoco della Croce "gloriosa", porta dalla Tristezza all'Allegria l'Assemblea che "celebra". Fa il Passaggio, Pèsach. Attraverso il Pane e Vino Consacrati.

    Questo, che secondo te non ha provocato "reazioni", in realtà le sta provocando già dal Pontificato di Giovanni Paolo II. Ma sono reazioni correttive, che vengono manipolate perchè non portano a provvedimenti disciplinari. E' l'Intelligenza della Fede ricevuta che è posta come "primo" discernimento. Ed ovviamente chi è educato ad una Tradizione precisa, avrà seria difficoltà a "ragionare" con la Tradizione della Chiesa di Sempre.

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  7. Kiko, inoltre, nella risposta alla Lettera del Papa, si Giustifica (!!!) con il Pontefice dicendo che il suo Modo di Celebrare l'Eucaristia è funzionale al "sentimento" di coloro che il Cammino "recupera" dall' "inferno" di una vita dissoluta.

    Questo sottende una profonda critica alla Messa Cattolica, che viene evidentemente giudicata "inadatta" a rendere Presente e Vivo il Dio di Gesù Cristo a coloro che erano lontani.

    In realtà quello che dice Kiko è parazialmente vero. Nel sesno che sono le storture UMANE a offuscare la Presenza del Signore! Guardando quelle, le filastrocche melense, o le noiose festicciole delle "messe beat", chi è lontano preferisce rimanerci! Ma quelle sono frutto della stessa Ideologia che anima Kiko, solo con applicazioni diverse e con "stili", stavolta sì, diversi. Perchè se io faccio una Messa Beat, sullo sfondo c'è sempre il fatto che non credo alla Transustanziazione così come CHiesa Insegna, ecc, ecc, ecc..

    Kiko crede che il suo modo di "fare Eucaristia" risponda meglio al "recupero" di una "solennità" persa. Crede che sia la Forma Migliore, perchè contempla una Solennità, di far trionfare l'Ideologia della Rottura. Le altre Forme, infatti, non esprimevano con nettezza e forza questa Rottura. La sua sì. Per questo tanti Ideologi della Rottura hanno riconosciuto in Kiko un "eroe" che meglio ha messo in atto il "Vaticano II" delle loro fantasie.

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  8. Dell'Intervista del Giugno 2008:

    "Noi l’abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo, ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa. Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando parlano della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c’è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell’uomo all’egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l’umanità). Più tardi – continua Kiko spiegando i motivi dell’importanza della Comunione sotto la specie del vino – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino. Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati. Abbiamo scelto di fare la comunione seduti soprattutto per evitare che nei movimenti si versasse per terra il Sangue di Cristo. Il fedele, con tutta calma accoglie il Calice, lo porta alla bocca e si comunica con tranquillità e in modo solenne”. “Seduti come seduto era anche Gesù”, specifica Carmen."

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  9. Nella dichiarazione di Kiko non c'è solo il riferimento (discutibile) sul Significato della Pasqua Ebrea, che differirebbe da quella Cristiana "solo" per il "diverso esodo" evocato. C'è anche una netta interpretazione dell' Ultima Cena di Gesù e del Significato che Kiko gli dà! E' quel punto evidenziato in grasseto.

    Basta metterlo in parallelo con ciò che dice il Papa, per rendersi conto che le differenze non sono "di stile"!

    Omelia Santa Messa in Coena Domini, 2007 (sarebbe bene la leggessi tutta):

    "Così al centro della Pasqua nuova di Gesù stava la Croce. Da essa veniva il dono nuovo portato da Lui. E così essa rimane sempre nella Santa Eucaristia, nella quale possiamo celebrare con gli Apostoli lungo il corso dei tempi la nuova Pasqua. Dalla croce di Cristo viene il dono. “Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso”. Ora Egli la offre a noi. L’haggadah pasquale, la commemorazione dell’agire salvifico di Dio, è diventata memoria della croce e risurrezione di Cristo – una memoria che non ricorda semplicemente il passato, ma ci attira entro la presenza dell’amore di Cristo. E così la berakha, la preghiera di benedizione e ringraziamento di Israele, è diventata la nostra celebrazione eucaristica, in cui il Signore benedice i nostri doni – pane e vino – per donare in essi se stesso. Preghiamo il Signore di aiutarci a comprendere sempre più profondamente questo mistero meraviglioso, ad amarlo sempre di più e in esso amare sempre di più Lui stesso. Preghiamolo di attirarci con la santa comunione sempre di più in se stesso. Preghiamolo di aiutarci a non trattenere la nostra vita per noi stessi, ma a donarla a Lui e così ad operare insieme con Lui, affinché gli uomini trovino la vita – la vita vera che può venire solo da Colui che è Egli stesso la Via, la Verità e la Vita. Amen."

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  10. L'errore che commettiamo è quello di credere che un'Ispirazione Divina non abbia bisogno di essere Vagliata, perchè la Garanzia è che viene da Dio!

    Invece, anche i più grandi Santi, sono tutti stati Vagliati! E meno male! E' il fondamento della Fede, il discernimento! Prima di tutto c'è, come dice Padre Amorth, la Coscienza Cattolica formata. Il primo Vicario di Cristo.

    Davanti ad un prodigio, un Cattolico può discernere da quale Spirito arrivi! Secondo il deposito della Fede ricevuto! Se anche "un iota" della Fede non è esaltato da quel Prodigio, quel Prodigio non è da Dio!

    Ma siccome non tutti siamo uguali e non è possibile che da Soli possiamo Discernere anche realtà grandissime, siccome il Deposito della Fede è custodito dalla Sacra Gerarchia DI TUTTI I TEMPI, allora Essa dice l'ultima parola! E la sua Parola SUPERA LA NOSTRA.

    Il Cammino ha ricevuto delle COndizioni e delle Correzioni per essere ben inserito nella Chiesa. Non è il solo.

    L'amore del Cammino per la Chiesa sarebbe evidente se rinunciasse ai propri ideali per inserirsi con gioia.

    Questo è quello che noi desideriamo! Stare in Comunione col Cammino!

    Ma la Comunione non è cosa umana! Viene dallo Spirito, il quale è Spirito di Verità! Viene dall'Unica Fede!

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  11. "Questo è quello che noi desideriamo! Stare in Comunione col Cammino!"
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    potremmo esserlo solo nella misura in cui è in comunione con la Chiesa cattolica.

    Per ora lo è solo a parole e de iure non de facto

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  12. *** parte 1 di 2 ***


    Leggo da UCANews questa vecchia e triste notizia.

    Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, all'epoca vescovo di Hong Kong, e il suo successore (all'epoca vescovo ausiliare) mons. John Tong Hon, il 7 novembre 2008 chiedevano ai parroci di Hong Kong di accettare "tutti i movimenti, incluso il Cammino Neocatecumenale".

    Poiché, aggiungevano, occorre "prendere sul serio le decisioni del Papa".

    Dunque la auto-fabbricata approvazione del CN di pochi mesi prima, spacciata poi sulla stampa come "decisione del Papa", finisce per diventare legge perfino alle orecchie di un cardinale di quelli di buon cuore e di spirito tradizionale.

    L'articolo menziona inoltre una "richiesta pontificia" avuta durante la visita ad limina dei due prelati. Conoscendo l'insegnamento e la sensibilità di Benedetto XVI, su tale "richiesta" è legittimo nutrire qualche perplessità (cfr. ad esempio il caso giapponese: link1, link2, link3).

    Ciò che in particolare ci colpisce è il meccanismo perverso dei media che invece di descrivere la realtà, la fabbricano: proprio il motivo per cui Kiko e Carmen hanno tanto ostinatamente brigato per farsi "approvare". Lo straccio di approvazione, costruito in casa neocatecumenale e imposto come "fatto compiuto", insieme al sostegno dei diretti interessati (qualche cardinale che mentre ti accompagna all'uscita ti dice: "quando parla dei movimenti, il Papa vuole che integriate il CN nelle parrocchie") finiscono per produrre risultati paradossali come questo: un cardinale di spirito tradizionale che comanda al suo clero (circa trecento sacerdoti) di integrare il Cammino allo scopo di "prendere sul serio il Papa".

    Se si volesse davvero prendere sul serio il Papa, bisognerebbe imporre ai neocatecumenali le "decisioni del Santo Padre" contenute nel loro stesso statuto: articolo 13, comma 3, nota 49, cioè la cosiddetta lettera di Arinze.

    A meno di non pensare a fantascientifici sdoppiamenti di personalità nei prelati e nel Papa, l'unica spiegazione che ci sembra ragionevole è che il buon cardinale Zen non conosca le orribili liturgie del Cammino e le bislacche dottrine di Kiko e Carmen, e che nella lettura dello Statuto NC non si sia preso la briga di controllare cosa sia quella lettera di Arinze che è stata seppellita nella nota 49.

    Niente di nuovo sotto il sole: anche il compianto padre Zoffoli lamentava che i vescovi e lo stesso Pontefice venivano di proposito male informati sulla vera entità dei problemi che crea il Cammino.

    Ne abbiamo conferma nella parte finale dell'articolo, dove si dice che il cardinale Zen si è fatto un'idea sul Cammino visitando (in Italia) un seminario e un'assemblea neocatecumenale. Possiamo star certi che se avesse fatto una visita a sorpresa, avrebbe avuto del Cammino Neocatecumenale un'impressione diametralmente opposta...

    In quell'articolo di UCANews - che purtroppo non ho tempo di tradurre per intero - trovo anche una notizia interessante: nel tentare di impiantare ad Hong Kong un proprio seminario, il Cammino Neocatecumenale ha "creato molti conflitti" (tanto per cambiare!)

    Al contrario si afferma che in quella stessa diocesi gli altri movimenti e comunità presenti (la comunità delle Beatitudini, quella di sant'Egidio, il movimento del Focolare) vivono "in armonia".


    *** fine parte 1 di 2 ***

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  13. *** parte 2 di 2 ***


    E ad Hong Kong come si fa a parlare del Cammino? Indovinate un po'... si chiede una testimonianza al missionario italiano neocatecumenale Pietro Galbiati, che fin dagli anni settanta guidava comunità neocat in cui ferventemente si leggeva la Bibbia e ferventemente si pregava (entrambe le cose evidentemente vanno intese alla maniera neocatecumenale).

    Le affermazioni al convegno di tale missionario (originariamente del PIME ma da tempo in forza al Cammino Neocatecumenale), sebbene riportate con delicatezza nell'articolo, hanno tutto l'aspetto di una minaccia in stile mafioso, da parte di chi si sente protetto da molto in alto.

    Viene infatti convocata una riunione del clero (quasi trecento sacerdoti) per parlare dell'integrazione del Cammino, che sarebbe "richiesta" dal Papa, e si invita a testimoniare il parroco neocatecumenale di origine italiana, che tanto per cominciare lamenta che le comunità neocatecumenali che aveva avviato in tempi recenti, trovandosi senza il sostegno dei parroci, si sono estinte.

    Nelle parole che l'articolo gli virgoletta si avverte in sottofondo uno dei dogmi fondamentali del Cammino: non è il CN che deve far crescere la Chiesa, ma è la Chiesa che deve assicurarsi che il CN cresca, e guai alla Chiesa se non sostiene le comunità neocatecumenali tanto "ferventi" nel leggere la Bibbia e "pregare insieme"...

    Subito dopo parla un altro prete sostenitore dei neocatecumenali, padre Henry Ng Kwok-po, elogiando la fervorosa "lettura della Bibbia" dei neocatecumenali ed auspicando che venga curata di più la comunità neocatecumenale.

    Nell'articolo viene riportata anche la testimonianza di un sacerdote più anziano (che probabilmente solo a questo titolo è riuscito a parlare): i neocatecumenali che aveva accolto nella sua parrocchia se ne erano letteralmente impossessati ("take over"), effettuando attività autonomamente e senza l'approvazione del parroco. Per cui commentava: "non li accetterò mai più nella mia parrocchia".

    Al termine il cardinale Zen promette addirittura che avrebbe invitato i leader del Cammino a presentarlo ai sacerdoti della diocesi di Hong Kong.

    Adesso qualcuno giustamente si chiederà: ma "quanto pesa" il Cammino Neocatecumenale nella diocesi di Hong Kong?

    Hong Kong, diocesi di quasi sette milioni di abitanti, di cui il 5,2% di cattolici (cioè circa 353.000 battezzati), con 52 parrocchie e circa 300 sacerdoti.

    Ebbene, vi sono solo due (avete letto bene: "due") comunità neocatecumenali, per un totale di settanta neocat (avete letto bene, settanta neocat su 353.000 battezzati, meno dello 0,02%).

    Settanta neocatecumenali hanno addirittura la pretesa di aprire un seminario neocatecumenale e, tanto per cambiare, riescono a creare problemi di ogni sorta.

    La numericamente irrilevante comunità neocatecumenale di Hong Kong ha però forti appoggi a Roma e riesce a far indire una riunione del clero dove venga comandato ai trecento sacerdoti di accogliere il Cammino e a superare i pregiudizi.

    Traete un po' voi le conclusioni...


    ***

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  14. approvazione auto-fabbricata... straccio di approvazione... accidenti quanto rispetto, gioioso Tripudio, per i documenti della Santa Sede! Mi chiedo cosa succederebbe se parlassimo di "quello straccio di lettera di Arinze"...

    Per quanto riguarda la storia di Hong Kong, ho apprezzato soprattutto i nomi:

    Joseph Zen Ze-kiun...
    John Tong Hon... (geniale)
    Henry Ng Kwok-po (!!!)

    Tutti nomi di fantasia suppongo... o no? :)

    A parte questo, non e' semplicemente la logica conseguenza di quel discorso del Papa a non so quale convegno (lo ricorderete meglio di me) in cui raccomandava ai vescovi di accogliere i movimenti nonostante i problemi che possono comportare? Non ci vedo nulla di nuovo...

    Z

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  15. La Mente del Papa, anche inquesto contesto, è guidata dalle intenzioni che ha manifestato anche dopo il gennaio scorso.

    A prescindere dalle grandi lacune che esistono sulla realtà concreta del CnC, per il suo "metodo dell'arcano", "prendere sul serio la decisione del Papa" è prenderla sul serio fino in fondo.

    Dal Discorso di Benedetto al Cammino, 10 gennaio 2009:

    "E’ questa unità, dono dello Spirito Santo e incessante ricerca dei credenti, a fare di ogni comunità un’articolazione viva e ben inserita nel Corpo mistico di Cristo. L’unità dei discepoli del Signore appartiene all’essenza della Chiesa ed è condizione indispensabile perché la sua azione evangelizzatrice risulti feconda e credibile.
    ...
    Mentre vi incoraggio a proseguire in questo impegno, vi esorto ad intensificare la vostra adesione a tutte le direttive del Cardinale Vicario, mio diretto collaboratore nel governo pastorale della Diocesi. Grazie per il vostro «sì» che viene ovviamente dal cuore. L’inserimento organico del "Cammino" nella pastorale diocesana e la sua unità con le altre realtà ecclesiali torneranno a beneficio dell’intero popolo cristiano, e renderanno più proficuo lo sforzo della Diocesi teso a un rinnovato annuncio del Vangelo ...
    ...
    In effetti, c’è bisogno oggi di una vasta azione missionaria che coinvolga le diverse realtà ecclesiali, le quali, pur conservando ciascuna l’originalità del proprio carisma, operino concordemente cercando di realizzare quella "pastorale integrata" che ha già permesso di conseguire significativi risultati. E voi, ponendovi con piena disponibilità al servizio del Vescovo, come ricordano i vostri Statuti, potrete essere di esempio per tante Chiese locali, che guardano giustamente a quella di Roma come al modello a cui fare riferimento.
    ...
    C’è un altro frutto spirituale maturato in questi quarant’anni, per il quale vorrei ringraziare insieme con voi la Provvidenza divina: è il grande numero di sacerdoti e di persone consacrate che il Signore - Kiko ce ne ha parlato - ha suscitato nelle vostre comunità.
    ...
    Sappiamo tutti che il loro compito non è facile, ma molto importante per il futuro della Chiesa. Li incoraggio pertanto a proseguire in questa missione, adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi. L’obiettivo a cui occorre mirare da parte di tutti i formatori è quello di preparare presbiteri ben inseriti nel presbiterio diocesano e nella pastorale sia parrocchiale che diocesana."

    Sarebbe bello che il Papa fosse preso sul serio...Davvero.

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  16. Con questo chiudo per un po'...

    Che Dio ci aiuti

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  17. Sarebbe bello che il Papa fosse preso sul serio...Davvero.

    il fatto è che il Papa in quel 10 gennaio non riusciamo a prenderlo sul serio nemmeno noi :(

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  18. Aloysius: potremmo esserlo solo nella misura in cui è in comunione con la Chiesa cattolica.

    potremmo esserlo (in comunione col Cnc) solo nella misura in cui FOSSE in comunione con la Chiesa cattolica, perché di fatto non lo è

    Tuttavia l'identità cattolica, oggi, non è molto riconoscibile

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  19. approvazione auto-fabbricata... straccio di approvazione... accidenti quanto rispetto, gioioso Tripudio, per i documenti della Santa Sede! Mi chiedo cosa succederebbe se parlassimo di "quello straccio di lettera di Arinze"...

    il linguaggio di Tripudio lo potremmo definire "Apologetico", ma lo sappiamo basato sempre su dati reali. Certo dire "straccio di approvazione" a chi non conosce i retroscena può apparire un po' "forte", e per questo richiamiamo al sito, ma dire "quello straccio di Lettera di Arinze"! rispecchia il sentire e il modo con cui è stata trattata realmente dal Cammino una prescrizione del Papa!

    Per quanto riguarda la storia di Hong Kong, ho apprezzato soprattutto i nomi:
    Joseph Zen Ze-kiun...
    John Tong Hon... (geniale)
    Henry Ng Kwok-po (!!!)
    Tutti nomi di fantasia suppongo... o no? :)


    ma guarda!
    Viene citato un articolo pubblicamente consultabile e verificabile e qul è la reazione? Nomi di fantasia!

    A parte questo, non e' semplicemente la logica conseguenza di quel discorso del Papa a non so quale convegno (lo ricorderete meglio di me) in cui raccomandava ai vescovi di accogliere i movimenti nonostante i problemi che possono comportare? Non ci vedo nulla di nuovo...

    allora qui non è più fantasia, torniamo nel regno della realtà ;)

    tuttavia c'è un'osservazione niente affatto banale: un conto è prendere in considerazione una indicazione generica del Papa in un discorso, un conto è farla diventare "volontà del Papa per il Cammino". O no?
    A me sembra, conoscendo il Cammino e molti altri comportamenti e fatti mirati a mettere il Papa e tutti i cattolici di fronte a troppi "fatti compiuti", un comportamento aggressivo e arrogante teso a operare FORZATURE con ogni mezzo pur di espandersi... non mi sembra che si comporti così chi confida ed è guidato dallo Spirito Santo, che è LUI che apre le strade

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  20. Rispondo a Zufolo anche se so che è inutile perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.


    Anzitutto ti ringrazio per aver dimostrato il tuo modo di ascoltare e di verificare le notizie: proprio ciò che ci aspettavamo da un neocatecumenale.

    Nel mio intervento c'era il link ad UCANews pronto per essere consultato; lì avresti scoperto che nessuno dei nomi da me citati era di fantasia. La tua reazione ci mostra, se non la tua arroganza, almeno la tua ignoranza.

    Poi mi meraviglio per come non hai riconosciuto il nome del cardinale Zen, membro di congregazioni vaticane (Culto divino, Evangelizzazione dei popoli) e incidentalmente famoso per il suo sostegno alla "messa tridentina" che voi neocatecumenali (a cominciare da Kiko che vi comanda di farlo) odiate dal profondo del cuore. Anche qui hai dimostrato, se non arroganza, almeno ignoranza e desiderio di rimanere ignorante.

    Siamo tutti in sintonia col Papa quando dice di accogliere i movimenti, ma qui non siamo così tonti da chiudere gli occhi su quel che fa il Cammino: come ha confermato lo stesso cardinale Zen con tutte le sue aperture ai neocat, il Cammino ad Hong Kong ha "creato problemi". Più esattamente, dovunque si impianti il Cammino nel mondo, finisce per "creare problemi".


    Sarebbe troppo lunga spiegarti in dettaglio i tantissimi indizi (gravi, precisi e concordanti) che inducono a considerare "auto-fabbricata" l'approvazione (che peraltro ti ricordo essere "definitiva ma incompleta", poiché fa riferimento a un documento inesistente). Se tu avessi un minimo di onestà intellettuale ed un po' di tempo per leggerti per bene le pagine del sito e di questo blog degli ultimi due o tre anni (inclusi i commenti), arriveresti presto anche tu alla stessa conclusione. Ma so per certo che non lo farai, perché chi idolatra Kiko e Carmen non vuole cercare la verità, ma vuole solo gli elogi per i suoi idoli.

    Ti ricordo poi, con gentilezza, che sei ridicolo quando pronunci le parole "Santa Sede". La Santa Sede è proprio ciò a cui avete sistematicamente disobbedito da mezzo secolo a questa parte. Visto che ci tieni tanto al rispetto dei documenti della Santa Sede, che ne diresti di cominciare a rispettare la "lettera di Arinze" ed il motu proprio sulla messa tradizionale in latino? Domanda retorica... voi infatti non obbedite nemmeno al vostro Statuto!


    Faccio poi notare agli altri la tua astuta manovrina: sarcasmi, insulti e... assoluto silenzio sulle questioni importanti. Come se nel Manuale del Perfetto Neocatecumenale ci fosse scritto: "a costo di fare figuracce, sparatele grosse, sparatele subito, ma sempre lontanissimo dai punti essenziali".

    Come mai non commenti i punti essenziali del discorso? Come mai taci sui problemi creati dai neocatecumenali? Come mai non dici nulla sul fatto che settanta persone pretendono di avere un seminario? Come mai non dici nulla sul prete neocat che si lamenta davanti a tutti che le comunità da lui formate non sono state prese in carico da altri preti? Non hai niente da dire sull'ennesima testimonianza di un parroco rattristato dall'invasione ("take over", termine militaresco) dei neocat? Non hai nulla da commentare sul fatto che per quei settanta neocat il cardinale abbia mobilitato i trecento sacerdoti della diocesi all'esplicito scopo di raccomandare di accogliere il Cammino?

    Soprattutto: ti pare normale che settanta neocatecumenali (di cui due preti di cui uno italiano) mettano in scacco una diocesi di trecentocinquantatremila battezzati?

    Quando un piccolissimo gruppo tracotante riesce a prevaricare un'intera popolazione... solitamente come chiamiamo tale fenomeno?

    A te la scelta del termine. Ma tanto già lo so che risponderai come un neocatecumenale: insultando, cambiando discorso, evitando le questioni. Probabilmente hanno proprio ragione quelli che vi chiamano "zombificati".

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  21. Zufolo chiedeva un punto 'un dogma, possibilmente' su cui il cammino non sia in armonia con la Chiesa. Anche Stefano78 ha risposto a questa richiesta con estrema chiarezza, documentando le sue riflessioni, peraltro con rispetto. Sarebbe utile a tutti, Zufolo, sapere cosa ne pensi.

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  22. Ogni tanto ritorno per non farvi sentire abbandonati e soli. Vi mando un bacio e un saluto affettuoso. Soprattutto a tripudio (guardacaso simile a tripode) che non tralascia mai il suo aplombe e che sventa ai quattro venti le sue conoscenze ecclesiastiche e dottrinali offendendo gli altri. Calmati bimbo, sei nervosetto. Di solto il nervosismo nasconde un po' di difficoltà.
    Torno alle mie faccende pensando a chi non ha altre faccende che scrivere ad un blog inutile (che ormai "chididovere" di michiana memoria ha abbandonato). Dispiaciuto di non vedere + caterina (l'unica con cervello) vi saluto e vi rilascio soli soletti orfani della mia agognata presenza.
    Sciao.

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  23. Torno alle mie faccende pensando a chi non ha altre faccende che scrivere ad un blog inutile (che ormai "chididovere" di michiana memoria ha abbandonato).

    questo lo dici tu, anche se il "chididovere" che sta dalla tua parte in questo momento è più potente. Finché il Signore vorrà permetterlo.

    Comunque noi non siamo qui per "chididovere", ma per chi non conosce e va informato correttamente e anche per chi, non ancora "zombificato" può trovare risposte ai suoi dubbi e alle sue domande e spazio per le sue testimonianze

    Sintomatico che invece della risposta di Zufolo, arrivi il 'pistolotto' di Katartiko

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  24. vi saluto e vi rilascio soli soletti orfani della mia agognata presenza.

    agognata potrebbe esserlo se si potesse riuscire a parlare seriamente di musica sacra, sad esempio: credo che l'amore per la musica sia l'antidoto alla tua zombificazione totale, katartiko

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  25. jonathan, se ti riferisci all'idea di stefano78 che la forma della messa sia un dogma di fede, penso semplicemente che non sia cosi' -- i dogmi di fede a quanto mi risulta sono immutabili, mentre la messa da 2000 anni a questa parte e' cambiata, che ci piaccia o no. inoltre, cos'e' esattamente della messa che costituirebbe infrazione dogmatica? la mancanza della processione? il non stare inginocchiati?

    e non lamentatevi se vi risponde katarkiko, eh, non e' che posso sempre essere di turno io!

    z

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  26. Caro Mic, sei veramente unico!
    Trovi ancora il tempo di rispondere alle banalità di katartiko.
    Sai che cosa ti dico?
    I neocatecumenali che sono molto ghiotti di blog legati alla Tradizione si rendono conto che in realtà il cammino nc suscita al minimo riserve, al massimo un silenzio che non è vuoto ma al contrario pieno di consapevolezza delle storture che il cammino porta con sè ovunque vada.
    Le menzogne di chi dirige il cammino non ingannano chi è un attento osservatore della realtà ecclesiale.
    Sempre più voci autorevoli, si fanno sentire e ci dicono come questo sistema ha poturo vedere il giorno in un momento preciso della storia della Chiesa, in mezzo all`anarchia postconciliare , ma con la forza ritrovata della retta Dottrina, della Tradizione, della sacra Liturgia, questo sistema frutto della creatività di un uomo, anche se gode dell`appoggio di un potente gruppo, finirà per sgretolarsi, finirà per o dissolversi nel nulla o ritrovare l`unione reale, e non di facciata, con la Chiesa.
    La Chiesa nella sua storia ha conosciuto molti di questi "illuminati" che hanno creduto di potere rivoluzionare la Chiesa, non ci sono riusciti e non sarà di certo Kiko Arguello l`eccezione !!

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  28. Lascerò Mic rispondere a Zufolo, se se la sente di ripetere per l`ennesima volta gli stessi concetti fondamentali, quelli che fanno della "liturgia" creata da Kiko Arguello un "qualcosa" che cozza con la divina Liturgia cattolica.
    E se voglio credere alla sincerità di zufolo quando si domanda che cosa possa essere un`infrazione dogmatica nel "rito" neocat, nel contempo ho la prova, abbiamo la prova, di quanto le menti dei neocatecumenali siano impregnate in profondità dalle tesi di Kiko Arguello, come costui abbia saputo formare=deformare le coscienze dei suoi seguaci e conformarle alla sua visione.
    Ma se ha potuto farlo è anche perchè NESSUNO, fra coloro che avrebbero dovuto farlo, l`ha corretto, l`ha fermato, gl ha impdito di farlo.
    E così, con la drammatica complicità di chi avrebbe dovuto proteggere IN PRIMIS i neocat stessi, Arguello ha potuto convincerli che le sue idee erano giuste, corrette, che il cammino era la via, la vita, la verità.

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  29. non e' che posso sempre essere di turno io!
    Scusami, Zufolo: non volevo indurti a fare gli straordinari nel tuo turno di guardia! :)Ti trattengo solo un attimo per un'ulteriore considerazione. A proposito di Tripode, malamente citato dal tuo collega: comunità, Parola, liturgia. Chi come te sta nel cammino, dovrebbe sapere più e meglio degli altri quanto sostanziale sia la liturgia rispetto a quanto viene celebrato. Ricordo che in sede di scrutinio mi è stato chiesto di non accavallare le gambe perché stavo davanti alla Croce! Figurati nella celebrazione dell'Eucarestia quanto dovrebbero essere anche per voi significativi i segni liturgici, ivi compresi la postura e il modo di accedere alla Comunione. Il cammino che pone a pilastro della sua struttura la liturgia, dovrebbe essere maestro in queste cose. Invece no. Kiko pretende di capire più dei tanti uomini che hanno percorso la storia della Chiesa fino a oggi. E allora, dice lui, meglio la pagnotta azzima invece della solita Ostia. Fa molliche? Non importa perché le molliche non sono più Corpo di Cristo, lo dice Kiko. La 'transustanziazione' è solo una 'parolina', dice Kiko. L'Altare? No. Il Sacrificio? No, dice Kiko, quella è roba da pagani. La Domenica, giorno del Signore? No, dice kiko, noi celebriamo il sabato, come gli ebrei. Che poi tutti i santi che hanno dato la vita per la Fede e per la Verità che è la Persona di Gesù Cristo, che poi costoro dicano ben altro, non importa. Quel che conta è cosa dice Kiko. Diciamo che il vostro tripode zoppica? Va bè. Ciao, Zufolo, grazie per il tuo tempo.

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  30. Ringrazio Katartiko per aver confermato i migliori argomenti neocatecumenali: l'insulto, e l'evitare di affrontare i problemi.

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