domenica 18 aprile 2010

Insegnamenti non cattolici di Kiko Arguello: III "Basta con i sacrifici di espiazione"

Prosegue la pubblicazione del testo «Eresie del Movimento neocatecumenale» - Ultimo grido d'allarme, scritto da p. Enrico Zoffoli nel 1991. Lo riproponiamo così com'è, perché i contenuti sono sempre attuali, dal momento che nel Cammino Neocatecumenale nulla è cambiato negli anni né sotto l'aspetto dottrinale né sotto quello pragmatico.

III

BASTA CON I SACRIFICI DI ESPIAZIONE


Gesù ha redento l'uomo sacrificando se stesso sulla croce per espiare i peccati. Ora, appunto i meriti della sua offerta cruenta costituiscono l'unica ricchezza che la Chiesa deve procurare alle anime con l'esercizio dei suoi poteri.
Dunque, negato il sacrificio di Cristo, la Chiesa non ha nulla da offrire all'uomo peccatore e destinato a redimersi, e non si comprende perché sia stata fondata. Kiko, appunto perché nega alla Morte di Cristo il significato, il valore e il merito di un autentico s a c r i f i c i o, non sa spiegare la finalità della Chiesa, né quindi la sua esistenza.

Infatti, secondo lui, «le idee sacrificali e sacerdotali» sarebbero proprie del paganesimo (p.322); «l'idea del sacrificio» sarebbe «retrocedere all'Antico Testamento» (iv.). «Anche Israele, per un certo periodo, ebbe questo tipo di culto sacrificale, dal quale poi - secondo il nostro esegeta - sarebbe passato «ad una liturgia di lode, di glorificazione» (p.320). Per cui i neoconvertiti della Chiesa primitiva avrebbero trovato «nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani (....) che già il popolo di Israele aveva superato» (iv.).
Carmen è convinta che «le idee sacrificali, che Israele aveva avuto e aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell'Eucaristia cristiana» (p. 333).

- Ma quali «ragioni del tutto contingenti» può aver avuto la Chiesa nel «permettere», non solo, ma per imporre come fondamentale dogma di fede il carattere sacrificale della celebrazione eucaristica? A questo riguardo Kiko e Carmen sembra che delirino. Noi li seguiremo tornando sul concetto di «sacrificio» in generale.
Essi lo rifiutano perché privo di uno scopo: «Offrire cose a Dio per p l a c a r l o» -secondo loro- era proprio delle «religioni naturali», pagane (p. 320). Ora, ciò suppone che Dio possa «offendersi», adirarsi, esigere una riparazione che in qualche modo restituisca a lui ciò che l'uomo, peccando, gli ha sottratto: «Forse che Dio ha bisogno del sangue del suo Figlio, del suo sacrificio, per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio del suo Figlio alla maniera degli dei pagani. Per questo gli atei dicevano: "che tipo di Dio sarà quello che riversa la sua ira contro suo Figlio nella Croce?"» (p. 333).

Sono molti i rilievi critici che espressioni del genere obbligano a fare.
  1. resta confermato che Kiko, non volendo saperne di «sacrificio», non solo rinnega la Chiesa Cattolica, ma rifiuta lo stesso Cristianesimo che, anche nelle « confessioni-cristiane-non-cattoliche», riconosce nel Sacrificio del Calvario l'unica fonte della salvezza per l'umanità peccatrice...
  2. La Bibbia, dalla Genesi all'Apocalisse, è piena, stracolma del peccato, che Dio condanna perché «iniquità», «empietà»,«infedeltà», «ribellione», «apostasia», «adulterio», «tradimento», disprezzo di Lui, rifiuto del suo amore, ingratitudine... e pertanto o f f e s a, detestabile fatto morale implicante la deliberata avversione a Dio. E allora, il peccato è tale, cioè colpa, o nulla, riducendosi ad una «disgrazia» dovuta ad un «errore». Dunque male involontario, moralmente non imputabile; per cui non sottrae nulla all'uomo come persona, non turba i suoi rapporti con Dio: quelli possibili - in bene e in male - per l'atteggiamento della volontà libera, unico soggetto di moralità come lo è del diritto.
  3. Se dunque il peccato non è una pura «disgrazia» (Ossia incidente involontario, incolpevole, degno solo di compassione), ma atteggiamento di protervia, Dio non può non essere adirato contro il peccatore. Qui però Kiko torna ad equivocare, non avendo mai capito in qual senso debba intendersi lo «sdegno» di Dio, la sua «collera», la terribilità della sua «vendetta». Eppure numerose pagine dell'Antico Testamento sono eloquentissime al riguardo (cf: Es 32,12; Nm 26,22,46; Gs 22,18,20: Dt 29,24; Sal 2,13; 29,6; 75,8; 77. 21, 31; Ger 4,8; Bar 2,13; Dan 9,16, ecc.). Di «ira» si parla anche nel N.T.: (Rm 1,18; 2,5; 9,22; Ef 2,3; Col 3,6; Ap 6,16; a4,10,19; 18,15, ecc.). E sarà soltanto con grande i r a che alla fine dei tempi il Cristo Giudice griderà ai malvagi: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!...» (Mt 25,41).
Certamente metaforica l'espressione «ira di Dio». Ma l'evidente figura retorica non annulla il reale contenuto del suo atteggiamento di fronte al male: Egli, se giusto, non può non riprovarlo, punirlo, fare sperimentare al peccatore la follia della sua scelta nella privazione del bene a cui egli stesso si condanna preferendo il male... (cf. S. Tommaso, S. Th., 1 q.1, a.2, 2um; q.19, a. 11, c; q. 59, a. 4, 1um; II-II, q. 162, a 3,c; Suppl., q.99, a3; S.c.G., I, cc. 89-91; II, c. 28).
Forse Kiko non ha mai letto la Miserentissimus Redemptor di Pio XI intorno al culto dovuto al S. Cuore, dove all'ossequio della consacrazione aggiunge quello della riparazione, a cui «siamo stretti da un più potente motivo di giustizia e di amore: di giustizia, per espiare l'offesa recata a Dio con le nostre colpe e ristabilire con la penitenza, l'ordine violato; di amore, per patire insieme con Cristo paziente e saturato di obbrobri... Questo dovere di espiazione incombe a tutto il genere umano... E per verità, già dal principio del mondo gli uomini riconobbero in qualche modo il debito di tale comune espiazione, mentre per un certo istinto naturale si diedero, anche con pubblici sacrifizi, a placare la divinità...»

Riepilogando: il peccato, offesa di Dio esige la soddisfazione della sua giustizia; soddisfazione che redime l'uomo dai mali che ha meritato peccando; soddisfazione redentrice operata dal Cristo solo col sacrificio della Croce; sacrificio ch'è il fondo inesauribile della ricchezza della Chiesa, («del sangue incorruttibile dispensatrice eterna»); Chiesa che Kiko demolisce rifiutando il Sacrificio di Cristo; Sacrificio che egli - se fosse realmente cattolico - dovrebbe accettare dal Magistero di tutti i secoli, e particolarmente da quello del grande Concilio di Trento (D-S 1530-1531) e dall'ultimo, il Vaticano II, da cui Kiko si attendeva il rinnovamento della teologia, ma che di fatto - a proposito del Sacrificio - è rimasto fedele alla Tradizione Apostolica (cf. SC 12, 47, 48 55; LG 11,25,28,34; PO 2, 5, 13, 14).

17 commenti:

  1. la scarna trattazione di p. Zoffoli, ha il pregio di far emergere senza ombra di dubbio o di incertezza, anadando al cuore delle affermazioni kikiane e delle loro conseguenze, la difformità delle sue pseudo-rivelazioni con quella Apostolica.

    Come da noi più volte sottolineato, il problema non è soltanto dottrinale nel senso giuridico del termine, quanto esistenziale, perché certi insegnamenti orientano e 'in-formano' (cioè danno forma e sostanza) il rapporto che la persona ha con il Signore e, conseguentemente con gli altri e col mondo.

    Questo significa che l'antropologia e la teologia conseguenti, generano atteggiamenti e comportamenti diversi che, in definitiva, incidono sulla vita, ma innanzitutto sull'anima delle persone a livello ontologico... questo non dovremmo mai dimenticarlo, non è un dato di cui possiamo disinteressarci né da sottovalutare.

    Persone che non accolgono e non vivono a loro volta il dono di Sé del Signore, il suo Sacrificio che ci ha ri-condotti al Padre e ci apre il mondo della Risurrezione, non possono dirsi cristiani, anche se chiamano "quelli di fuori" che non aderiscono alla loro 'consorteria' spacciata per Chiesa cattolica, "cristiani di serie B"

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  2. Nel cammino neocatecumenale si fa un gran parlare di numeri. Seminari redemptoris mater, famiglie in missione , conversioni, vocazioni.
    Purtroppo nei Seminari redemptoris mater, si insegna il vangelo di Kiko e vengono formati presbiteri ad usum cammino, gli itineranti così come le conversioni, il numero dei fratelli, le vocazioni, le famiglie in missione, sono permeate dalle eresie kikiane che inficiano radicalmente il valore di tali numeri. Questi famosi numeri , infatti, appartengono alla "chiesa parallela" di Kiko-Carmen , non alla chiesa cattolica. Ci sono è vero molte persone in buona fede nel cammino neocatecumenale, che paradossalmente ignorano il catechismo del loro fondatore, ma il CN purtroppo ha anche come caratteristica quello di fare il lavaggio del cervello ai suoi adepti, sicchè dopo 2-3 anni, dopo che è stato fatto riconoscere loro la loro condizione di irrimediabili peccatori, ecco che interviene l'altra fase , ti salvi, sei redento, sei perdonato dalla comunità e ,in ultima analisi ,dai catechisti ( che contano più dei presbiteri )e soprattutto, da Kiko ,che è considerato alla stregua di un profeta carismatico venuto a "rinnovare" la chiesa.
    In realtà, non è affatto un profeta ma un eretico che ha finora rifiutato di pubblicare le sue catechesi. Padre Zoffoli cosi' come Don Elio Marighetto, Don Gino Conti, le hanno pubblicate e commentate. Padre Zoffoli ha scritto anche a Padre Livio direttore di RadioMaria che ha fatto da megafono mediatico al CN ma l'invio dei suoi vari libri e la lettera corredata anche di denunce alla questura con tanto di nome e cognome, hanno avuto come risposta un silenzio assordante, lo stesso silenzio che ha ricevuto dalla gerarchia ecclesiastica. Voglio sperare che il nostro attuale Pontefice, non sia al corrente, di tali eresie, anche se mi sembra strano dato che ha letto e rigettato più volte, le catechesi
    presentategli da Kiko ,che alla fine, con una faccia tosta incredibile, ha detto: Santità io non riconosco quel libro e si è rallegrato( parole sue) di non essere cacciato via dalla stanza del Pontefice come il ciarlatano e impostore che è.
    Padre Zoffoli, ha anche denunciato l'uso improprio del denaro, l'esistenza della decima e delle innumerevoli collette e continue richieste di denaro. Denaro dato a vescovi , parroci, denaro servito a costruire seminari quando ancora gli statuti non erano ancora approvati, a mantenere le famiglie itineranti, la Domus Galilaeae, (una sorta di S.Pietro neocatecumenale) ecc ecc.
    Ma esiste una stragrande magioranza sommersa di cattolici che sono ostili ai NC e li guardano giustamente con sospetto.
    Gli Statuti, anche se approvati, si possono revocare, se i Nc continueranno a non pubblicare i loro testi e continueranno le prassi anomale che, sebbene non scritte, hanno rovinato intere famiglie, gettato sul lastrico ingenui credenti, causato danni morali e psichici e financo casi di suicidio.
    Un abbraccio in Cristo Gesù+ e buona domenica a tutti.

    permeate dalle eresie che

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  3. uno dei grandi pregi di p. Zoffoli è che dimostra la lontananza anche dai documenti conciliari, coloro che invocano il concilio a sostegno della propria esistenza

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  4. Gli Statuti, anche se approvati, si possono revocare, se i Nc continueranno a non pubblicare i loro testi e continueranno le prassi anomale che, sebbene non scritte, hanno rovinato intere famiglie, gettato sul lastrico ingenui credenti, causato danni morali e psichici e financo casi di suicidio.

    questo resterà solo una lontana ipotesi finchè continueranno a valere gli appoggi potenti invece della verità e dell'interesse per le persone

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  5. Grazie Freedom,
    ho letto ora con più attenzione la tua riflessione e speriamo che le persone consapevoli aumentino sempre più e la Grazia del Signore faccia il resto

    Devo dire a Psyco che anch'io stavo notando come prevalgano i riferimenti di p. Zoffoli ai documenti conciliari: infatti sono sufficienti a smentire le affermazioni di Kiko e Carmen proprio i documenti di quel concilio, così sbandierato come rifondazione della Chiesa, che riconfermano le Verità di sempre

    è lo stesso concilio, tuttavia, che con le sue ambiguità ha reso possibile il diffondersi di un'anomalia come non poche; ma la Chiesa è sopravvissuta e sopravviverà anche a questa tempesta; ma questo tempo è un crogiolo terribile per le anime!

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  6. riesumare Zoffoli.
    Neanche lo pubblicano più.
    Siete alla canna del gas, poveretti.

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  7. Personalmente resto "senza parole" dopo aver letto i testi di Padre Zoffoli!
    Difficile commentare o meglio io non sento il bisogno di commentare, di aggiungere una mia parola a quelle di Padre Zoffoli che sono come delle schede che descrivono ciò di cui abbiamo spesso discusso qui, con una chiarezza e competenza eclatanti.
    Ringrazio di nuovo mic di aver preso la decisione di riproporci questi testi introvabili alla vendita!

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  8. E voi, cari amici esperti in pubblicazione di testi o meglio in NON PUBLICAZIONE DI TESTI, quando pubblicherete le vostre catechesi?

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  9. Piaga cancerogena nella Chiesa Cattolica -

    del sac. dott. Luigi Villa

    La fondazione dei "neo-catecumenali" dello spagnolo Francesco Argüello (detto: Kiko!) è certamente il Movimento più radicalmente permissivo che esista nella Chiesa del Vaticano Il. Ed è da anni che Noi denunciamo questo "Movimento" eretico in seno alla Chiesa, perché è certamente una delle più gravi e pericolose deviazioni dalla dottrina cattolica, e anche la più insidiosa "eresia" che minaccia la Fede cattolica dopo il Vaticano II.

    E noi perciò continueremo ancora a denunciarlo, a condannarlo, sia a livello dogmatico che morale e liturgico, per la sua evidente e palese protestantizzazione-calvinista dei suoi adepti che costituiscono, ormai, una autentica "chiesa parallela" a quella dataci da Gesù Cristo e insegnataci da due mila anni dal Magistero di sempre, mentre, invece, quella fondata da Kiko non è affatto diretta dal Magistero ecclesiale né dal sacerdozio ministeriale, bensì da un geloso segreto dottrinale (?!), comunicato, con assoluta incompetenza dottrinaria, dai due fondatori del "Cammino", Kiko e Carmen, alle équipes dei loro presunti catechisti!

    Anche altri sacerdoti come Don Luigi Villa, Don Elio Marighetto, Don Marcello Stanzione e Don Gino Conti hanno scritto sul movimento eretico CN, ma la gerarchia non ha tenuto conto del loro lavoro anzi in molti casi hanno contrastato il loro lavoro.

    Se non sbaglio codesto libretto di Padre zoffoli fu spedito in Vaticano direttamente al Papa Giovanni Paolo ma il suo segretario nascose per lungo tempo codesto lavoro.
    Quindi riepilogando:

    secondo i CN,

    ...Secondo i CN Dio non e' offeso dai peccati dell'uomo

    ...Cristo non ha operato nessuna redenzione.

    ...Il peccato non è possibile, perché l’uomo non può evitarlo.

    ...Non si dà alcun problema sui rapporti tra grazia e libero arbitrio, perché l’uomo non può non peccare.

    ...Gesù non si è offerto come Vittima dei peccati del mondo: sulla croce non ha compiuto alcun «sacrificio».

    ...Gesù ha salvato il mondo in virtù della sua risurrezione.

    ...La Chiesa non è una società gerarchica giuridicamente costituita, ma carismatica.

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  10. continua...

    ...Nella Chiesa non si dà un sacerdozio derivato dal Sacramento dell'Ordine, bastando il Battesimo per incorporare tutti al Cristo, unico e sommo sacerdote.

    ...All'altare non si offre alcun «sacrificio», come da Gesù non è stato mai celebrato.

    ...«Non c'è Eucaristia senza l'assemblea che la proclama (...). È da questa assemblea che sgorga l'Eucaristia...».

    ...La presenza vera e reale e sostanziale di Cristo nell'Eucaristia non può accertarsi, come non è credibile il presunto prodigio della «transustanziazione»: le briciole che avanzano o cadono dall'altare non contengono «presenza», né quindi sono «adorabili».

    ...Negata la presenza eucaristica, tutte le pratiche relative al culto che ne conseguono sono vane e ridicole.

    ...La Penitenza si riduce al sacramento del Battesimo: la distinzione dell'una dall'altro non risale alla Chiesa primitiva.

    ...«La Chiesa (...) gesta e conduce alla conversione...».

    ...«L'importante non è l'assoluzione...». «Il valore essenziale (...) del sacramento della penitenza è quello comunitario ed ecclesiale...».

    ...La confessione in certe circostanze è pubblica, comunitaria.

    ...In virtù della misericordia di Dio, alla fine dei tempi, tutti saranno salvi.

    ...Per salvarsi, non è necessario che tutti appartengano alla Chiesa e si dispongano ad entrarvi come nell'unico ovile di Cristo.

    ...Egli non si è presentato come «Modello» di vita per nessuno

    ...Il Vaticano II è il solo Concilio valido per la Chiesa d'oggi e di domani, mentre quello di Trento rappresenta un'involuzione nella vita della Chiesa.

    ...«La Bibbia si interpreta da se stessa attraverso parallelismi».

    ...Introduzione del seder pasquale ebreo a discapito della vera celebrazione cattolica

    ...Utilizzo del denaro per comprare la gerarchia e costruirsi le loro spelonche che chiamano chiese

    ...Ecc..ecc..ecc

    Questa elencazione sugli "errori" teologici della catechesi che si tiene nelle adunanze neo-catecumenali, non è totalitaria, ma più che mai bastevole a dare la misura dello smarrimento dottrinale di questo Movimento kikiano che, purtroppo, ha trovato, incredibilmente, persino l'approvazione e l'appoggio di una vasta Gerarchia cattolica... irresponsabile!

    Sì, perché la Gerarchia avrebbe dovuto rendersi conto dei numerosi e gravi punti di coincidenza della presunta "dottrina" (?!) di Kiko con quella protestante, tutta in antitesi col Concilio di Trento e con tutta la Tradizione cattolica, mostrandosi parallela se non addirittura superiore a quella cattolica, e mostrando, con cerimonie spettacolari e con l'interesse della stampa, della radio, della TV e del Clero, che non esistevano altre istituzioni con forme e metodi di vita apostolica così benemerite nella propagazione del messaggio evangelico, come quella del "Cammino neocatecumenale.

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  11. Ad ogni modo, le ombre tenebrose dottrinarie sul "Cammino" sono gigantesche, fino a farci dire che questo indrottinamento (?!) neo-catecumenale è, forse, la più grande sintesi di eresie del nostro secolo. E questo illumina, tra l'altro, anche il perché non sia stato chiarito quale sia il giudizio reale, definitivo, della "Congregazione per la Dottrina della Fede", né di quella del "Culto Divino", né di quello per la "Disciplina dei Sacramenti" né di quella del "Clero", sulla "catechesi neo-catecumenale", rimasta finora ancora segretissima per la massa degli itineranti.

    E la fine di questo scandalo sembra non aver fine ma anzi sono stati benedetti come un frutto dello Spirito Santo e inviati ancora una volta ad infestare con la loro catechesi e prassi le varie parrocchie di tutto il mondo

    ...PIAGA CANCEROGENA NELLA CHIESA?
    EBBENE SI
    La documentazione sugli errori del Neocatecumenato potrebbe proseguire indefinitamente, sulla base dei loro scritti e delle innumerevoli testimonianze raccolte da persone di ogni categoria. Per una conoscenza più estesa, rimandiamo alle documentazioni raccolte da p. Enrico Zoffoli, in "Verità sul cammino neocatecumenale", "Catechesi neocatecumenali", ecc. Ma già il nostro umile saggio consente di concludere che il neo-catecumenismo si radica in una teologia schizofrenica; è un vulcano di errori e contraddizioni che scardinano radicalmente la Fede e finiscono con l'allontanare gli stessi suoi adepti dalla pratica religiosa.
    Come fondare, inoltre, un "diritto canonico" dei "seminari (?!) neo-catecumenali "Redemptoris Mater" su simili basi teologiche (Cfr. B. Esposito, "Un nuovo tipo di seminario?". Quaderni di diritto ecclesiale, n. 12, 1999).
    Ma ciò che più addolora è la cecità di ecclesiastici che accettano il neo-catecumenali, o peggio ancora, li gratificano del loro appoggio incondizionato!..
    La gravità degli errori e l'estensione del Movimento costituiscono, per la Chiesa Cattolica, una piaga cancerogena che potrebbe diventare inguaribile, come il protestantesimo, se non si riccone, senza indugi, a smascherarne l'insidia e alla condanna!..

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  12. Alcune testimonianze dei danni del Cammino neocatecumenale

    http://www.calogeromartorana.it/neocatecumenali.htm
    http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa/neocatecumenali.htm
    http://web.tiscali.it/chiesalternativa/franca.htm
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/testimonianze-sacerdoti.html
    http://eu-es.facebook.com/topic.php?uid=94468708798&topic=11271
    http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/71-neocatecumenali-gnosi-e-uso-del-denaro-per-accrescere-il-consenso

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  13. Che senso ha parlare e criticare senza conoscere? Ho letto solo commenti di persone ''limitate'' che credono di conoscere il CN, ma in realtà non hanno idea di cosa sia ne di che insegnamenti da. Vi consiglio di non giudicare mai qualcosa o qualcuno che non conoscete solamente perchè ne avete sentit parlare male perchè potete causare danni senza rendervene conto. Mi riferisco a ''Gianluca Cruccas'' ma anche a molti altri, hai parlato di insegnamenti che (specifichiamo) secondo te, il Cn da. Bè posso dire (per esperienza) che non hai capito niente del CN perchè ciò che insegna è completamente il contrario di ciò che hai scritto tu. Quindi se non sei d'accordo con il CN, con kiko e con i suoi ''insegnamenti'' (che poi non sono suoi, ma parla e insegna solo ciò che troviamo già scritto nella Bibbia), non cercare di convincere gli altri ma tieni i tuoi commenti per te. Posso dire che ci sono persone che non conoscevano Dio e che erano senza capire perchè, nella totale disperazione ma che grazie al CN hanno conosciuto Dio e hanno sperimentato ralmente il suo amore. Io non dico che il CN sia l'unico modo per stare vicini a Dio e alla sua parola, perchè ci sono molti altri gruppi efficienti nella Chiesa, ma dico che si trova tra questi gruppi. Spero che smetterete di fare propaganda delle vostre idee senza essere certi di ciò che dite e che pubblicate. E con questo chiudo. LA PACE.

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  14. Miry,

    non c'è bisogno di fare esperienza della droga per dire che la droga è cattiva.

    Questo blog non fa propaganda a delle idee.

    Si limita semplicemente a far conoscere i problemi del Cammino.

    Tu dici che sbagliamo, ma non dici come, non dici perché.

    Tu dici che il Cammino fa tornare la gente alla fede, ma non dici come, non dici perché.

    Intanto i fatti parlano. E li documentiamo su questo blog.

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  15. quanto odio la gente che parla senza sapere... o per sentito dire. voi che parlate tanto di cristianesimo di parrocchia tutti amici ecc ecc... non vi rendete conto che non state facendo altro che giudicare? non serve uno stupido blog per cercare di convincere la gente a non andare in cammino. e poi nei seminari redemptoris mater si insegna il vangelo di kiko? e dove l'avete letto su internet? "Secondo i CN Dio non e' offeso dai peccati dell'uomo" non si è mai detto che Dio non è offeso ma bensi che il suo amore per me che sono peccatore e umanamente vi prenderei tutti a sberle è talmente grande e immenso che mi ogni volta che cado mai da la forza per risalire poi. tu caro gianluca sei senza peccato? cavolo.. bravo.. beato te."gesù non si è offerto come vittima dei peccati salendo in croce"? ti ripeto che gesù cristo si è donato a me con il suo corpo. perchè per salvarmi dalla morte è salito in croce e il suo amore per me e per te è GRATIS. informatevi prima di parlare e chiedo scusa se ho usato toni un pò accesi

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  16. Analizziamo questo commento neocatecumenale:

    1) quanto odio

    Anzitutto comincia con la menzogna, poiché qui non c'è nessun odio. Al contrario, è per amore della Verità che siamo costretti a non tacere. È per amore dei fratelli più piccoli e più lontani che ci sentiamo obbligati a metterli in guardia dal pericolo.


    2) la gente che parla senza sapere... o per sentito dire.

    Anche qui il bravo neocatecumenale utilizza la menzogna per difendere il Cammino. Qui parliamo proprio perché sappiamo, proprio perché abbiamo verificato di persona. In più, abbiamo sempre invitato tutti a verificare quello che diciamo. Inoltre, le cose che diciamo sono state dette anche da tanti vescovi e dai Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e come se non bastasse prendiamo molto sul serio le parole dette dagli stessi Kiko e Carmen.


    3) voi che parlate tanto di cristianesimo di parrocchia tutti amici ecc ecc... non vi rendete conto che non state facendo altro che giudicare?

    Ecco dunque il terzo argomento neocatecumenale: la maldicenza. Caro fratello neocatecumenale, tu che parli sempre di pace, di comunità, di nuova evangelizzazione... non ti rendi conto che ci hai appena giudicato con temerarietà e maldicenza?


    4) non serve uno stupido blog per cercare di convincere la gente a non andare in cammino.

    La maldicenza prosegue, stavolta insieme all'insulto: il nostro fratello neocatecumenale fa un vero e proprio processo alle intenzioni. Lo abbiamo ripetuto tante volte: il nostro scopo è gettare luce sulla verità. Ma il nostro caro anonimo fratello neocatecumenale ha paura che la verità faccia diminuire il Cammino.


    5) e poi nei seminari redemptoris mater si insegna il vangelo di kiko? e dove l'avete letto su internet? (...)

    Prosegue l'insulto e la menzogna nonostante il fatto che il caro fratello sa bene che le parole di Kiko che abbiamo citato, sono proprio quelle che i cosiddetti "catechisti" stanno insegnando da quarant'anni.


    6) sono peccatore e umanamente vi prenderei tutti a sberle...

    Non poteva mancare certo la minaccia che, velata o esplicita, dimostra uno dei migliori argomenti dei neocatecumenali per difendere il Cammino.


    7) ...tu caro gianluca sei senza peccato? cavolo.. bravo.. beato te...

    Finalmente minaccia ed insulto si concretizzano sul bersaglio: l'odiato Gianluca. Pur di attaccarlo, il neocatecumenale non esita a fare un complicato giro di parole:

    8) informatevi prima di parlare.

    insomma, tenta di dire che siccome Gesù Cristo è il Redentore, allora noi ci si dovrebbe "informare" prima di parlare. Queste parole sottintendono che il Cammino Neocatecumenale sarebbe uguale al Redentore stesso.


    9) e chiedo scusa se ho usato toni un pò accesi

    Il nostro caro fratello neocatecumenale non si scusa per averci insultato, non si scusa per averci malamente giudicato, non si scusa per aver usato la menzogna per difendere il Cammino... si scusa dell'unica cosa facile da perdonare: i toni un po' accesi.

    Caro fratello, facciamo un po' i conti del tuo intervento. Per difendere il Cammino:

    - hai usato menzogne
    - hai giudicato temerariamente
    - hai usato insulti
    - hai minacciato
    - hai sottinteso che il Cammino è la stessa cosa di Gesù Cristo

    Cosa ne dobbiamo dedurre secondo te?

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  17. levami una curiosità Tripidio...
    parli per sentito dire, o perchè hai fatto esperienza del cammino???
    giusto avere delle proprie opinioni, ma da quello che scrivi, credo siano più pensieri derivati dalla lettura di qualche articolo negativo sul CN . Fai una bella cosa , segui qualche catechesi, fai esperienza del cammino per un tempo, verifica con i tuoi occhi , ascolta con le tue orecchie. Dopo e solo dopo, tutte le critiche sono ben accette.... :-)

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