venerdì 9 aprile 2010

Neocatecumenali, Gnosi e uso del denaro per accrescere il consenso

Dopo il mio articolo “ I Neocatecumenali di Kiko: movimento ecclesiale o setta all’interno del Cattolicesimo?”, diversi lettori di Petrus mi hanno chiesto ulteriori dettagli sul Cammino Neocatecumenale e sulla mia storia personale. Premetto che non sono un teologo di professione ma un normale parroco di Campagna, per cui mi rifaccio alla mia esperienza con il Cammino Neocatecumenale durata diversi anni per spiegare perché decisi di chiudere con tale gruppo. A lungo andare la frequenza neocatecumenale mi puzzava sempre più di gnosticismo. Mi spiego meglio: le eresie gnostiche sono state, dall’epoca patristica, tra i più pericolosi nemici della Chiesa Cristiana, ma, malgrado i ripetuti attacchi, non hanno mai potuto abbattere l’edificio costruito da Cristo. Esse si basano sulla “conoscenza” (gnosi, appunto) che è riservato ad un ristretto numero di persone (gli “iniziati” o “illuminati” a seconda della varie sétte), mentre gli altri (gli “affiliati”) devono essere all’oscuro di tutto e non avere la minima idea di dove li porterà il loro cammino iniziatico. Molte persone, anche oggi si affiliano alla Massoneria Operativa senza avere la benché minima idea di dove questa affiliazione possa portarle, magari per l’impronta vagamente filantropica di alcune logge, o magari per accrescere il loro status sociale nella società e aumentare così il proprio potere, non immaginando certo di diventare veri e propri schiavi di satana, cosa che solo alcuni arriveranno a capire, salendo la lunga scala dell’iniziazione massonica. Riguardo al Cammino, poi, quando uno entra nel movimento Neocatecumenale deve dimenticare le domande. Per lungo tempo non è permesso di porne e, anche quando arriva il momento di chiedere qualcosa, le risposte sono evasive, e più che mai quelle che riguardano le tappe future del Cammino perché allora è tutto top secret.

Il sapere è tutto nelle mani dei responsabili, o dei “catechisti”, che non sono persone che hanno fatto studi particolari di teologia, liturgia, patristica od altro, ma solo persone che hanno fatto almeno cinque o sei anni di cammino e che sono state indottrinate imparando a memoria o quasi le catechesi di Kiko. Catechesi che sono piene di eresie dottrinali e che sono state fatte nel contesto socio-culturale degli anni 70 e vengono ancora propinate nel ventunesimo secolo! Loro stessi non hanno idea di quello che verrà loro insegnato nei prossimi anni. Il miglior allievo per i Neocatecumenali è colui che è al digiuno di nozioni di catechismo, di teologia e di Bibbia, in modo da potergli insegnare tutto quello che pare a Kiko. Ma ci chiediamo: perché tanta gente, all’inizio, si fida dei Neocatecumenali?

Perché l’annuncio delle catechesi viene fatto la domenica in parrocchia e i catechisti dicono che sono stati mandati dal vescovo. Ricordo che quando le perplessità sulla bontà del Cammino divennero delle evidenze sconcertanti e iniziai a lamentarmi pubblicamente, ricevetti una telefonata dalla responsabile del Cammino che mi disse che essi avevano deciso di chiudere il Cammino nella mia parrocchia, io replicai allora che se erano stati inviati, come essi dicevano, dal vescovo doveva essere il vescovo che se era vero l’aveva aperto, doveva lui solo dirmi di chiuderlo, e non loro, laici, a dare ordini a un sacerdote.

Il fatto interessante avvenne subito dopo, per anni ero stato il confessore di centinaia di neocatecumenali di altre comunità parrocchiali, i quali non si facevano scrupolo di venirsi a confessare a tutte le ore. Tante volte, stavo per mettermi a tavola e finalmente mangiare, o stavo schiacciando il pisolino pomeridiano, ed ecco i “fratelli” che approfittando della pausa pranzo venivano a confessarsi. Chiuso il Cammino nella mia parrocchia, non ne vidi più nessuno, ma proprio nessuno e la cosa mi sconcertò alquanto, perché con gli anni ti affezioni alle persone. Ci furono ordini di scuderia per cui nessuno doveva più venire da me. Ed io, allora, preticello ingenuo ,pensavo che venivano dal sacerdote cattolico a riconciliarsi con Dio. No venivano dal Presbitero di comunità, e quando questi non lo fu più, ci fu No Kiko No party…

Il catechista neocatecumenale che aveva aperto il cammino nella mia parrocchia quando venne l’ultima volta a trovarmi, stizzato mi disse che tra me e loro non ci poteva essere dialogo perche io- sue testuali parole che non scorderò mai- rappresentavo la Chiesa di Pietro, mentre loro rappresentavano la Chiesa di Giovanni. A queste testuali parole capii finalmente che Dio, nella sua infinita misericordia, mi aveva liberato da una setta che per ingenuità sacerdotale giovanile io stesso avevo aiutato ad impiantarsi nella mia parrocchia! Da varie fonti massoniche sono trapelati vari documenti che attestano come da molti anni siano in corso piani per l’annientamento della Chiesa Cattolica, operando dal suo interno (cfr. “La faccia nascosta della storia” di P. Mantero, Ed. Segno, Udine). Esaminiamo alcuni punti interessanti:
  1. La svalutazione e il deprezzamento della SS. Eucarestia e conseguentemente la desacralizzazione e profanazione del culto cattolico e dei luoghi di culto.
  2. L’eliminazione della Mariologia e dell’angelologia dalla teologia cattolica.
  3. Eliminazione del sacerdozio ministeriale e di tutto ciò che ha a che fare col sacro.
  4. Uso del denaro per accrescere il consenso.
Ora esaminiamo ad uno ad uno questi punti, confrontandoli con la catechesi neocatecumenale tratta da gli orientamenti alla èquipes di catechisti di Kiko Argüello, come riportato da P. Enrico Zoffoli, da essi considerato il loro nemico n. 1, nel suo volumetto “Il neocatecumenato della Chiesa Cattolica”: Per i Neocatecumenali la Messa non è un vero “sacrificio”, il perpetuarsi del sacrificio della Croce, ma soltanto un banchetto comunitario che celebra la potenza salvifica di Cristo risorto che è bene celebrare non in Chiese consacrate, ma in stanze qualsiasi proprio per far risaltare che è una cena, e se si celebra in Chiesa per ragioni di spazio (con più comunità riunite) l’altare (cioè, la tavola) va tolto dal presbiterio e portato al centro della Chiesa. Il Pane Consacrato non si muta nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo, non avendo altra funzione che quella di simboleggiare la presenza spirituale di Lui che, risorto, tutti trascina sul carro di fuoco...

Negati il Sacrificio eucaristico e la transustanziazione, il “Pane consacrato” (con tutti i suoi resti e frammenti) esclude la reale presenza di Cristo, perciò abbiamo che nelle messe celebrate da sacerdoti Neocatecumenali non viene fatta la purificazione dei vasi in modo corretto, non si fa caso se dei frammenti cadono a terra (una volta si chiamava sacrilegio...) e viene negato ogni culto al SS. Sacramento. (niente Quarant’ore o adorazione eucaristica ). VI - L’Eliminazione della Mariologia dalla teologia cattolica. L’unica effigie Mariana ammessa è un icona di vago sapore bizantino, chiamata “Madonna di Kiko”, Ricordo che una volta durante la liturgia della parola del mercoledì non si trovava il quadro di Kiko, ed io proposi di andare a prendere il quadro del Cuore Immacolato di Maria appeso in sacrestia e metterlo sul trepiedi. Ovviamente non se ne fece niente, perché tutto il materiale liturgico deve essere disegnato da Kiko. Come ho già scritto, c’è un culto della personalità verso l’Arguello, che non è offensivo definirli Kikiani. Ovviamente non si può parlare ai Neocatecumenali di Lourdes, Fatima ecc. a cui viene negata ogni importanza. VII – Eliminazione o almeno marginalizzazione del sacerdozio ministeriale e di tutto ciò che ha a che fare col sacro.

L’eliminazione del sacrificio comporta la soppressione del sacerdozio ministeriale, non dovendosi riconoscere altro sacerdozio se non quello di Cristo: l’Eucarestia è celebrata nella comunità dei credenti, tutti indistintamente partecipi di quell’unico sacerdozio... L’esclusione del sacerdozio ministeriale porta al crollo della gerarchia Ecclesiastica, ossia il rifiuto dell’ordine sacro che la fonda, soppresso il quale, la Chiesa, come società visibile e gerarchica, non ha più alcuna ragione di essere. Infatti, nel neocatecumenato tutta l’autorità e tutto il sapere sono nelle mani di Kiko e dei responsabili da lui nominati a livello zonale e dei catechisti, ai quali, tutti, anche i sacerdoti devono obbedienza! I preti servono solo a celebrare le messe secondo le indicazioni liturgiche di Kiko. Il rispetto verso i sacerdoti è solo formale, i veri pastori sono i Catechisti del Cammino che, laici, non si fanno pudore di chiedere, durante gli scrutini, anche ai sacerdoti se si masturbano…Aspetti privatissimi della vita intima di una persona non li conosce il sacerdote parroco o il sacerdote confessore, che in virtù del suo ministero ne avrebbe tutto il diritto , ma dei semplici laici conoscono i fatti di tutti!

In realtà essi non si fidano dei preti, è questo il motivo per cui Kiko ha voluto i seminari Redemptoris Mater per avere un clero plasmato a sua immagine e somiglianza! Mia mamma, che avevo portato insieme a mia sorella nel cammino mi fece notare che i catechisti Neocatecumenali poi non si inginocchiavano mai, né davanti al Santissimo, né alla consacrazione,e assumevano atteggiamenti irriverenti durante le celebrazioni (la posizione classica in Chiesa è con le gambe accavallate ed i due gomiti appoggiati allo schienale, possibilmente in posizione obbliqua rispetto alla panca). Io stesso devo ammettere che durante la mia permanenza nel Cammino ero come se fossi stato ipnotizzato, tenevo le fette di prosciutto sugli occhi. Ma la cosa che mi fece svegliare dal sonno ipnotico fu durante una convivenza piena di termini e ritualità giudaiche, in cui ad un certo punto mi chiesi: ma dove sono capitato? Sono in un’associazione cristiana o sono finito in una sinagoga ebraica? Mi trovo tra i marrani, ossia gli ebrei spagnoli che fingevano di essersi convertiti a Cristo o in un gruppo cattolico? Non sono assolutamente un antisemita, ma il rinnovamento della chiesa si deve rifare alla Padri della Chiesa non all’ Antica Alleanza che è superata!

I Neocatecumenali dispongono di grosse somme di denaro, che vengono elargite dai loro membri. Con quale “liberalità” ci sarebbe molto da discutere: C’è la storia di una suora alla quale fu tolto l’orologio perché si “liberasse dai beni” non avendo altro da dare a causa del voto di povertà e perciò non possedendo niente. Arrivati ad un certo punto del cammino devono dare le “decime ”non sapendo ovviamente dove vanno a finire: nessuno presenta consuntivi. In gran parte vengono date in elemosina ai vescovi delle Diocesi che li ospitano al fine di accrescere il consenso della Gerarchia nei loro confronti. Un altro aspetto del cammino Neocatecumenale che trova riscontro nello statuto massone è il comportamento verso il prossimo. Come nel giuramento massone è fatto obbligo di aiutare i “fratelli” della stessa loggia, anche per i neocatecumenali c’è l’impegno del mutuo soccorso all’interno della propria comunità ed eventualmente delle altre comunità.

In conclusione a proposito di soldi, sul blog “ Osservatorio sui Neocatecumenali” è stato riportato il mio primo articolo su Petrus e tra i commenti c’è ne uno di un anonimo che scrive le testuali parole:” LA STORIA SI RIPETE… DON MARCELLO COME GINO CONTI… ANCHE LUI COMINCIA A VENDERE LIBRI… INTERESSANTE NO??? PRIMA L’ARTICOLO COPIA-E-INCOLLA CON ZOFFOLI…L’ANNUNCIO DEL NUOVO LIBRO…DAJE MARCE’…SE VOI 50 EURO TE LI REGALO IO…” Al caro anonimo ricordo che sono molti anni che mi dedico alla compilazione di libri, ne ho attualmente scritto 24, alcuni tradotti in diverse lingue, quest’anno 2008 ne pubblicherò altri 10, per cui se segui Petrus dovrai abituarti alla pubblicità frequente dei miei libri! Un’ultima cosa, per quanto riguarda i 50 euro che vuoi regalarmi, parlane prima con il responsabile della tua comunità, lo sai non ti è lecito fare l’elemosina senza il suo permesso, potrebbe essere interpretato come un atto di superbia da parte tua…

di Don Marcello Stanzione

58 commenti:

  1. Questo articolo riproduce cose già note e già molto e ancor più dettagliatamente esaminate sia sul sito che in altre pagine.

    Di significativo però presenta il fatto che a parlare è un sacerdote -e non un laico- che ha fatto esperienza del cammino dall'interno;

    il che dimostra -tornando alle riflessioni del thread precedente- le capacità di suggestionare e creare 'dipendenza' utilizzate dal cammino.

    Egli stesso infatti, afferma:
    Io stesso devo ammettere che durante la mia permanenza nel Cammino ero come se fossi stato ipnotizzato, tenevo le fette di prosciutto sugli occhi. Ma la cosa che mi fece svegliare dal sonno ipnotico fu durante una convivenza piena di termini e ritualità giudaiche, in cui ad un certo punto mi chiesi: ma dove sono capitato? Sono in un’associazione cristiana o sono finito in una sinagoga ebraica?

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  2. ...Il catechista neocatecumenale che aveva aperto il cammino nella mia parrocchia quando venne l’ultima volta a trovarmi, stizzato mi disse che tra me e loro non ci poteva essere dialogo perche io- sue testuali parole che non scorderò mai- rappresentavo la Chiesa di Pietro, mentre loro rappresentavano la Chiesa di Giovanni..

    Interessante questa affermazione del catechista, ma che sarebbe questa chiesa d i Giovanni?:

    I due San Giovanni – Il culto solare
    Tratto “Il libro del vero massone”

    ...Caratteristica universale delle antiche Confraternite dei Costruttori è il patronato, che esse, in ogni luogo ed in ogni tempo, assunsero di uno dei due San Giovanni, o del Battista, precursore del Cristo, battezzatore, nel Giordano, degli uomini, i quali, purificandosi, anelavano a ricevere i doni e le grazie del Figlio di Dio; o dell’Evangelista, che scrisse anche l’Apocalisse, il libro misterioso e pressoché indecifrabile nel quale eretici, riformatori e filosofi videro, o cedettero di vedere, preannunciate e rappresentate, sotto strane, poetiche allegorie, le dottrine dei loro sistemi. E i Rosacroce, che svecchiarono audacemente quelle Confraternite dei Costruttori, lasciarono alla Massoneria speculativa, da essi immaginata e costituita sulle teorie delle remote istituzioni iniziatorie, il patronato dei due Sangiovanni, che ancora si invocano, aprendosi i lavori massonici, in quasi tutte le Loggie del mondo...

    ...A confortare queste nostre osservazioni riproduciamo ils seguente brano di un discorso pronunciato il 27 dicembre 1884 a Parigi dal Fratello Leblanc del Supremo Consiglio dei 33
    “Da tempo immemorabile i Fratelli Massoni si intitolavano: Massoni di S. Giovanni, Massoni liberi di S. Giovanni, Fratelli di S. Giovanni; e la loro corporazione era spesso designata col nome di Confraternita di S. Giovanni”
    Le riunioni o gruppi di operai massoni chiamavansi Loggie di S. Giovanni.
    Questo vocabolo era divenuto sinonimo di quello di Officina ove si insegnava e si praticava l’arte di tagliar la pietra...

    INQUIETANTE...

    Dalle visioni di Anna Caterina Emmerick (1774-1824) circa le manovre dei frammassoni in Vaticano come pure in certe curie vescovili:
    “Vidi un'immensa moltitudine di persone intente a demolire la Basilica di San Pietro. Però ne vidi altre che la restauravano. C'erano file di manovali attraverso tutto il mondo, ed io mi meravigliavo di tale legame. I distruttori strappavano via grandi pezzi e c'erano tante persone appartenenti a sètte e degli apostati.
    Altri portavano grembiuli con strisce bianche e azzurre e tasche e avevano nascosto nella cintura la cazzuola del muratore e demolivano come dietro ordine e istruzione. Portavano vestiti di ogni sorta e c'erano pure persone grandi, corpulente, distinte, che portavano uniforme e stelle che però non lavoravano, ma indicavano con la cazzuola dove e come si doveva demolire. Era raccapricciante vedere fra questi frammassoni preti cattolici. Alle volte però, quando non sapevano esattamente come abbattere, si avvicinavano, per essere sicuri, ad uno di loro che aveva un grosso libro, come se ci fosse descritto il modo di costruire e di demolire. Poi segnalavano con la cazzuola da muratore un punto preciso che avrebbe dovuto essere distrutto e ben presto era demolito. Queste persone demolivano con comodo, ma con sicurezza, pur timidamente e segretamente e stando in agguato.
    Vidi il Papa in preghiera.
    Era circondato da falsi amici che facevano spesso il contrario di ciò che egli aveva ordinato. Vidi pure un piccolo secolare nero che lavorava in piena attività contro la Chiesa. Mentre si demoliva la Chiesa da una parte, dall'altra si costruiva, però senza energia…”.

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  3. Le due Chiese cristiane
    Tratto da: «Il Vangelo esoterico di San Giovanni»

    Considerando come eretici i discepoli di Giovanni, la Chiesa di Roma li perseguitò con la scomunica, li imprigionò, confiscò loro i beni e li condannò a morte sul rogo. Tali furono le sorti degli Ariani, dei Nestoriani, dei Templari, dei Catari, degli Albigesi.
    La Chiesa di Giovanni è quella dello Spirito, che è Conoscenza ed Amore. Le idee della violenza non esistono presso di essa e un San Francesco d’Assisi (probabilmente giovannita), la rappresenta meglio che un San Tommaso, un San Domenico o un Torquemada.
    Per questo la basilica di S. Pietro di Roma è orientata in senso inverso dell’orientamento tradizionale; essa guarda verso l’Ovest, e non verso il sol levante. Essa dà così le spalle alla luce.
    (...)

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  4. chiaramente questo che ho messo e' uno scritto massonico

    http://www.disinformazione.it/leduechiese.htm

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  5. Carissimo Gianluca e carissimi tutti,

    il discorso dell'infiltrazione massonica nella società e, purtrroppo, anche nella Chiesa, è una inquietante realtà che ormai ha raggiunto livelli più ampi e profondi di quanto forse non riusciremo mai a comprendere fino appieno...
    Per quanto riguarda il cammino neocatecumenale, pur riscontrando molte affinità con la massoneria (organizzazione piramidale, livelli diversi di conoscenze, realtà di fatto anti-chiesa, aspetti innegabilmente settari, consorteria, segreto, ecc.), non mi interessa e nemmeno credo sia utile alla nostra causa approfondire il discorso in questa direzione.

    1. prima di tutto perché le prove sono per forza di cose indiziarie e la nostra esperienza non ci consente di produrne di schiacccianti

    2. viceversa, di schiaccianti, sia dal punto di vista dottrinale che pragmatico, abbiamo portato molte documentazioni e testimonianze, una sola delle quali basterebbe a mettere sul chi vive pastori che non fossero quasi tutti "sentinelle addormentate" e "cani muti", come li chiamava Isaia...

    Conseguentemente credo sia inutile addentrarsi in gineprai del genere. Basta accennarvi, come hai fatto in base alla tua documentazione, e poi procediamo oltre e approfondiamo gli altri punti...

    nel prossimo post le mie considerazione sulla "Chiesa di Giovanni" NC

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  6. Anch'io ho sentito più volte questa sottolineatura della "Chiesa di Giovanni" contrapposta a "quella di Pietro", nelle tante identificazioni del cammino...

    Ricordate l'episodio del Vangelo della Risurrezione? Giovanni corre avanti, si china nel sepolcro, vede le bende e "vide e credette"... (l'intuizione del cuore del discepolo prediletto), ma aspettò che arrivasse Pietro... E nella Chiesa queste due realtà non sono alternative, ma coesistono e la rendono quella che è: contemplativa e nello stesso tempo capace di esprimere le ragioni della Fede e di governarsi...

    Invece le molte bordate e critiche distruttive di Kiko e Carmen nelle catechesi 'segrete', sparano a zero sulla Chiesa istituzione, mentre loro si considerano "la chiesa carismatica", quella guidata dallo spirito, che non ha bisogno di una istituzione ritenuta sorpassata e obsoleta - tant'è che rinnegano la Tradizione da Costantino al Vaticano II - che pretendono sostituire... e c'è da dire che ormai lo hanno già fatto in molte diocesi.... del resto non tengono alcun conto neppure del Magistero (che della Tradizione è parte integrante) perché dichiaratamente "non li riguarda"...

    Questa dicotomia carisma-istituzione è solo strumentale ai loro fini e non ha nessuna ragione di sussistere, mentre alimenta di molto l'enfasi sul cammino come 'unicum' e l'elitarismo spinto del quale sono tutti pervasi...

    Innanzitutto la Chiesa è TUTTA carismatica perché alimentata e vitalizzata e sempre ri-generata dallo Spirito del Signore Risorto che riempie ogni cristiano dei suoi doni ("carìsmi", appunto) che sono per il bene di tutti...

    l'organizzazione istituzionale, voluta dal Signore stesso, è ciò che l'ha portata fino ad oggi e che la rende una compagine ben costituita. Nella sua realtà ontologica ben 'costituita' nel Signore la Chiesa lo è sicuramente mentre, in quella visibile, al momento è malmessa, come la vediamo da quello che succede anche negli attacchi al Papa che non sono solo esterni...

    purtroppo questa autoinvestitura del monopolio dei carìsmi è dura da smantellare, anche perché chi dovrebbe controllarla e 'purificarla' lascia correre ed è così che il cammino e le sue storture continuano a diffondersi

    io mi limito a pensare che tutto questo fa parte del mysterium iniquitatis del nostro tempo, che non riguarda solo il cammino e penso che, al punto in cui siamo, è già tanto se riusciamo a raggiungere alcune anime, sia attraverso il blog, che attraverso la preghiera e la nostra vita di fede, nella Comunione dei Santi...

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  7. Oggi ricorre la morte di S. Gemma,
    icona della sofferenza amorosa e del "gioioso" patire.
    Io credo che in questo "mysterium" che è la vita, vi sia l'anelito in ogni creatura, ad una vita "altra", che ci riconduca al Sommo Bene, a Dio, all'Amore infinito. Ameno oggi, vorrei cessare di pensare ed essere misticamente lontano dai frastuoni del mondo. Carissima Gemma, sia pure per un attimo, portaci tutti con Te, ad adorare Gesù e ad unirci ai cori degli Angeli che, senza posa, cantano le Sue lodi..... Un
    abbraccio a tutti in Cristo Gesù+....

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  8. ...Per i Neocatecumenali la Messa non è un vero “sacrificio”, il perpetuarsi del sacrificio della Croce, ma soltanto un banchetto comunitario che celebra la potenza salvifica di Cristo risorto che è bene celebrare non in Chiese consacrate, ma in stanze qualsiasi proprio per far risaltare che è una cena, e se si celebra in Chiesa per ragioni di spazio (con più comunità riunite) l’altare (cioè, la tavola) va tolto dal presbiterio e portato al centro della Chiesa. Il Pane Consacrato non si muta nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo, non avendo altra funzione che quella di simboleggiare la presenza spirituale di Lui che, risorto, tutti trascina sul carro di fuoco...

    Difatti l'eretico Kiko ha tranquillamente detto nella sua conferenza stampa per il falso e definitivo statuto NC:

    “Noi l'abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo – ha affermato - ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea , con il pane azzimo a significare la schiavitù e l'uscita dall'Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”...

    ...“Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c'è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell'uomo all'egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l'umanità)...

    Eppure queste dichiarazioni sono pubbliche e fatte apertamente e li hanno tranquillamente approvati, benedetti e inviati a fare una missione assurda perche' data in mano a degli eretici conclamati apertamente..

    Le varie testimonianze arrivate confermano tutto cio', ma sembra che niente valga a fermare codesta setta nefasta.
    Forse chi li approva sta aspettando che questo fenomeno vergognioso CN si ingigantisca come la vergogna della pedofilia e omosessualita' nel clero?

    Possibile che non aprano gli occhi e mettano dei corrattivi energici per fermare codesta setta?

    Oramai parlano apertamente eppure chi di dovere non li ferma.

    ASSURDO E SCANDALOSO

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  9. PERCHE' CHI COMANDA NELLA CHIESA NON DA RETTA AGLI APPELLI DELLA MADONNA SANTISSIMA?

    SEGRETO DELLA SALETTE
    ...Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per cosí dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesú Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo.
    È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.
    Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia...

    IO NEL MIO PICCOLO E NONOSTANTE LE MIE IMPERFEZIONI, GLI DARO' RETTA.

    ...Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l'onore di Gesú Cristo.
    Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini...

    PREGO CHE IL SANTO PADRE FACCIA A FATIMA, NEL PROSSIMO 13 MAGGIO, (faccia finalmente la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, in unione con i Vescovi, e introduca la Preghiera Riparatrice dei Primi Cinque Sabati del mese, come richiesto da Maria a Fatima, affinché il mondo abbia la pace da tutti agognata e affinché la Santa Chiesa Cattolica ritrovi la via della Verità, della Carità e della Santità secondo Dio.)E NON ANCORA FATTA, SE NO QUESTO AVVERRA':

    ...La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione.
    Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtú dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell'anticristo.
    Sciagura agli abitanti della terra!...

    IL MISTERO DELL'INIQIUTA' AVANZA A LARGHI PASSI E SOLO CHI SARA' FEDEL ALLA VERA CHIESA DI CRISTO POTRA' SOPPORTARE L'AGIRE DEL SIGNORE DEGLI ESERCITI, SI PERCHE' AGIRA' COME E QUANDO LUI VORRA', MA AGIRA'

    ...È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.
    Ecco il tempo, l'abisso si apre.
    Ecco il re delle tenebre.
    Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo.
    Egli si alzerà con orgoglio nell'aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo.
    Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell'inferno.
    Allora l'acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell'orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato...

    CHE DIO ABBIA PIETA' DELL'UMANITA' DEBOLE E CI INDICHI LA VIA DA SEGUIRE, SOPRATUTTO A CHI GUIDA LA CHIESA

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  10. Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell'Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ).
    Ammonisce l'esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora piú impensata), (Matteo, XXIV, 44).

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  11. Preghiera alla Madonna liberatrice dai flagelli

    ...O Madonna liberatrice dai flagelli, noi ci gettiamo ai tuoi piedi col cuore pieno di amarezza e di fiducia. Siamo peccatori, sì, ma figli tuoi.

    Lasciata la casa del Padre, siamo stati condotti dalla superba illusione di costruire un mondo felice senza Dio e contro Dio. II Maligno ha ispirato all'uomo questo empio proposito e l'uomo l'ha portato avanti con blasfema costanza.

    Ma ora, questo mondo, lontano da Dio e pieno di peccati, ci cade addosso e ci schiaccia. Non abbiamo il coraggio di ripresentarci a Dio che, da ingrati abbiamo abbandonato, il cui amore abbiamo calpestato, la cui misericordia abbiamo rifiutato. Perciò ricorriamo a Te, nostra Madre tenerissima, Avvocata Nostra, con la coscienza di aver peccato contro il cielo e la terra, e col fermo proposito di allontanarci dal male, per ritrovare nella preghiera e nella penitenza, la via della conversione che conduce a Dio.

    Liberaci, perciò, o sicura speranza dei Cristiani, liberaci da ogni flagello, allontana la collera divina dalle nostre case, dalla nostra Patria, dal mondo intero. Noi per tutti i nostri bisogni ci affidiamo al tuo Cuore Immacolato, in cui cercheremo rifugio nelle dure ore dell'espiazione, forza nell'ora della tremenda purificazione, certezza nel trionfo del tuo Figlio divino, la cui croce sarà l'arma della nostra lotta e della nostra vittoria e la corona della nostra felicità.

    Amen.

    1 Padre Nostro, 1 Ave Maria, 1 Gloria. Amen

    SANTA GEMMA GALGANI PREGA PER NOI E PER IL MONDO INTIERO, SOPPRATUTTO PER CHI GIACE SCHIAVO, CONSAPEVOLE O NO, DELLE SETTE ERETICHE.

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  12. il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […]

    per quanto mi riguarda, il mio interesse per i messaggi escatologici è piuttosto relativo, perché abbiamo già il tesoro immenso della Scrittura e della Tradizione (oltre al Magistero penso all'inesauribile ricchezza dei Padri della Chiesa e dei Santi di ogni tempo)

    Anche il cammino distoglie dal pessimismo inerte, ma porta ad un attivismo, che è un 'fare' pre-fabbricato finalizzato a forgiare kikiani doc e non persone secondo Dio... 'stampando' nell'anima e nello spirito una rivelazione sincretista che non è l'immagine di Cristo...

    richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato».

    esattamente: consapevolezza di essere creature limitate, "senza di me non potete far nulla", che trovano la loro completezza e la loro vera umanità nella pienezza umano-divina del Signore Gesù, aderendo a Lui, in ascolto e rispondendo in ogni momento della vita alla sua parola di Salvezza, alla Sua Persona ricevuta nell'Eucaristia... di volta in volta: luce sul proprio peccato, aiuto per liberarsene e guarirne le radici (forza del perdono e della liberazione che non può non riversarsi anche sugli altri), innumerevoli altri doni e grazie che ognuno sperimenta nella propria vita...
    Ho rilevato in grassetto la frase che ci ricorda la Trascendenza del Signore e che i doni di cui parliamo vengono dal Soprannaturale e ci compenetrano della natura divina, ma senza annullare la nostra umanità... è terribile invece la 'pretesa' predicata da Kiko di "acquisire la natura divina": immanentismo gnostico che ha come radice la superbia dell'uomo che si fa dio di se stesso... il famoso antroponcentrismo che fa dire che è l'Assemblea che fa l'eucaristia (e non il Signore) e che le persone acquisterebbero la salvezza semplicemente aderendo e conformandosi ad una costruzione umana nella quale il sacro e il trascendente spariscono nella banalizzazione che se ne fa assegnando la propria realizzazione al cammino e al suo 'fare' (eredità giudaica piuttosto che cristiana la cui azione scaturisce da una realtà ontologica ricevuta continuamente dal Signore).
    Un fare ed una massificante precettistica che sostituiscono la Grazia Santificante, totalmente assente dal gergo e quindi dalla realtà neocat...

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  13. "LA DIGNITA’ DEL SACERDOZIO VISTO DA SANT’ALFONSO MARIA DE LIGUORI" di Don
    Marcello Stanzione (1)
    Il consiglio di San Paolo, nella 2a Lettera a Timoteo di lavorare incessantemente per il Regno di Dio, riassume bene la vita di san Alfonso (1696-1787), questo santo che è il patrono dei teologi moralisti. Egli aveva fatto il voto di non permettersi alcuna inutile perdita di tempo. La sua vita si è prolungata al di là del 90o anno. A 16 anni, aveva già conseguito i gradi accademici del diritto civile e del diritto canonico, ma, avvocato brillante in carriera del foro di Napoli, a trent’anni subì un pesante insuccesso di carattere professionale, perdendo per un semplice cavillo una causa in tribunale. Egli valutò i pericoli e la vanità del mondo e intelligentemente si volse verso gli studi ecclesiastici ed il sacerdozio deponendo la sua spada ai piedi della statua della Madonna nella Chiesa della Mercede. Sacerdote, professore ; apostolo, vescovo santo, egli fondò un nuovo ordine religioso, la Congregazione ...

    ... dei Sacerdoti del Santissimo Redentore, per l’evangelizzazione delle campagne e degli ambienti rurali e delle periferie delle città. A Napoli arrivò ad ideare le Cappelle Serotine. Ossia il raduno al suono serale dell’Angelus nelle piazzette per consentire alla gente dei bassifondi, ai cosiddetti “lazzaroni”, ma anche agli operai e agli artigiani di riunirsi alla sera per partecipare alla preghiera e parlare di Dio. La sua oratoria trascinava le folle per le quali usava un linguaggio semplice e comprensibile e quando serviva, utilizzava anche la letteratura e la poesia per far penetrare il messaggio di Dio. Sant’Alfonso è anche noto per le sue doti di compositore di musiche e canti popolari tra i quali spicca la celebre pastorale natalizia “ Tu scendi dalle stelle”, composta nel corso di una missione popolare a Nola. Egli è anche autore di una cinquantina di canzoncine popolari per le feste religiose più significative. Costretto dal Pontefice, dovette accettare l’episcopato, con grande zelo per le anime, con scienza e santità, egli governò la sua diocesi, si ritirò in ragione delle deficienze della sua salute e, in mezzo ai suoi religiosi redentoristi, nel lavoro, nell’austerità, nella sopportazione generosa delle sofferenze fisiche, egli trascorse l’ultima parte della sua esistenza. E’ interessante, in questo speciale anno sacerdotale indetto dal papa Benedetto XVI, leggere che cosa il nostro santo scrive sulla dignità del sacerdote che per lui è superiore a quella degli angeli: “Dunque la dignità del sacerdote è la più nobile fra tutte. Scrive sant’Ambrogio: “Non c’è nulla di più eccelso in questo mondo” (De dignitate Sacerdotis). “Supera tutte le dignità di re, imperatori e degli stessi angeli” – conferma san Bernardo (Sermo ad Pastor. In Syn.). “La dignità del sacerdote – nota sant’Ambrogio – supera quella dei re, quanto l’oro il piombo. L’oro non è tanto più prezioso del piombo, quanto invece è più alta la dignità del Sacerdozio sulla dignità regale”. E questo perché il potere dei re si limita ai corpi dei sudditi, ai beni materiali, quello dei sacerdoti invece si estende sui beni spirituali, sull’anima.
    “Quanto più l’anima è importante nel corpo – scrive san Clemente Alessandrino (Constit. Ap. 1.2, c. 34) – tanto più eccellente è il sacerdozio su un regno”. E san Giovanni Crisostomo conferma (De Jac. 1.3): “i principi hanno potere sui vincoli del corpo; i sacerdoti anche sull’anima”.
    “La dignità sacerdotale supera anche quella angelica – scrive san Tommaso d’Aquino (3 p., q. 22, art. 1). E san Gregorio Nazianzeno (Sermo 26 de Sanct. Petr.) osserva che “il sacerdozio è venerato anche dagli angeli”. “Tutti gli angeli del cielo – nota anche san Pier Damiani (Sermo 26 de Sanct. Petr.) – non possono assolvere neppure un solo peccato. Infatti assistono sì le persone a loro affidate e fanno anche in modo che, se si trovano in peccato, ricorrano ai sacerdoti per l’assoluzione, ma “benché assistano, in attesa del potere del Sacerdote, tuttavia, non godono del potere di assolvere”.

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  14. (2)
    Lo stesso Arcangelo san Michele, se si trovasse accanto a un moribondo che lo invoca, potrà pure allontanare i demoni, ma non liberare quel suo devoto dalle catene del peccato, se non accorre un sacerdote che lo assolva. San Francesco d’Assisi era solito dire: “Se vedessi un angelo del paradiso e un sacerdote, prima genufletterei davanti al sacerdote, poi davanti all’angelo”.
    Il potere del sacerdote supera anche quello di Maria Santissima. La divina Madre, infatti, può pregare per una persona e, pregando, ottenere ciò che vuole, ma non assolverla da una pur minima colpa. Scrive papa Innocenzo III (Nova quaedam de Poen. Rem.): “Benché la beata Vergine sia superiore agli Apostoli, tuttavia solo a questi sono state affidate le chiavi del Regno dei cieli”. E san Bernardino da Siena (Tom. I, Sermo 20, art. 2, c. 7) esclama: “Vergine benedetta, perdonami, non intendo minimamente offenderti, ma il sacerdote prevale su di te!”. Maria, infatti, ha concepito Cristo una volta sola, ma il sacerdote – diciamo -, consacrando lo concepisce quante volte vuole. Sicché se la persona del Redentore non fosse ancora venuta su questa terra, il sacerdote, con le parole della consacrazione, genererebbe la persona dell’uomo-Dio.
    Come a Dio fu sufficiente dire “Fiat” (Sal 32, 9) e il mondo fu, così al sacerdote basta dire sul pane e sul vino: “Questo è il mio corpo; questo è il mio sangue” e il pane non è più pane, il vino non più vino, ma sostanza del corpo di Cristo. “Il potere sacerdotale – scrive san Bernardino d Siena (Tom. I, Sermo 20, art. 2, c. 7) – è come quello delle tre divine persone, giacché per la transustanziazione del pane si richiede tanta potenza quanta la creazione del mondo”. “O venerabile santità nelle mie mani! – scrive sant’Agostino (In Ps. 37)
    – O felice opera! Chi mi creò (se è lecito dirlo), mi diede potere di creare lui! Chi creò senza di me, egli stesso ha creato se stesso mediante me!”. “Con la parola di Dio creò dal nulla cielo e terra, così, dice san Girolamo (Sermo de corpore Christi) – la parola del sacerdote crea Cristo”.

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  15. CONFRONTATE IL DOCUMENTO PRECEDENTE
    ALLUCINANTE (OR 2 SCRUT )CON QUESTO
    Kiko scruta un presbitero: VALUTA CIOE' SE PUO' DIVENTARE UN "VERO" CRISTIANO
    - K :Io ti chiedo: come persona, a te interessa questo cammino,
    vuoi entrare nel catecumenato?
    - P.: Bene, è che a me, da quando abbiamo incominciato il cammino, ci sono
    varie cose che mi mettono in crisi, che a volte mi fanno dubitare. Più
    che dubitare, a volte mi fanno sentire a disagio.
    Kiko: Quali cose?
    - P.: Del cammino. Ne ho già parlato con voi. Non le ho digerite. Ho molta
    vogliache nel cammino entri la storia della Chiesa, non solamente come
    secoli, ma che appaia più chiara la vita della Chiesa e in concreto
    che questa esperienza ci arrivasse dalla parola dei vescovi e ciò non
    succede. Perché la Chiesa non è stata perdendo il tempo da Costantino
    ad ora. La Chiesa ha continuato a camminare, non tutto è male, ci sono
    pure cose buone e lo Spirito Santo ha agito. E mi pare che. manchi una
    illuminazione di questa Chiesa che in questi momenti vedo
    rappresentata dalla gerarchia. Il cammino in fondo è chiaro che lo
    voglio, ora, ci sono certe cose esteriori, per il fatto che lo
    conduciate voi, che mi creano problemi.
    Kiko: Chi preferiresti che lo conducesse?
    - P.: Vedo un problema anche nel fatto che nella comunità abbiamo gettato
    dietro le spalle la legge di Dio e la abbiamo sostituita con la legge
    di Kiko,

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  16. Da questi scritti da me presentati
    si evince molto chiaramente l'arroganza e la malafede di Kiko e dei suoi catechisti Che molto tempo prima di essersi assicurati, il favore della "gerarchia" la criticavano presentandosi come la chiesa dei carismi. Ora sono ossequienti, a parole ma non nei fatti.

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  17. Allucinante: era ovviamente riferito al documento dell'interrogatorio kikiano.

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  18. Mic,
    consentimi di dissentire da alcuni punti del tuo pensiero....

    "Anch'io ho sentito più volte questa sottolineatura della "Chiesa di Giovanni" contrapposta a "quella di Pietro", nelle tante identificazioni del cammino...
    Invece le molte bordate e critiche distruttive di Kiko e Carmen nelle catechesi 'segrete', sparano a zero sulla Chiesa istituzione, mentre loro si considerano "la chiesa carismatica", quella guidata dallo spirito, che non ha bisogno di una istituzione ritenuta sorpassata e obsoleta - tant'è che rinnegano la Tradizione da Costantino al Vaticano II - che pretendono sostituire... "

    In effetti vengono fatti molti accenni, nella predicazione neocat, riguardo una distinzione fra Chiesa -Istituzione e Chiesa carismatica e le ho sentite molte volte anch'io...ma non veniva nominata "la Chiesa di Giovanni", bensì la "Chiesa di Paolo": è all'Apostolo Paolo che il Cn attribuisce l'immagine paradigmatica del carisma e dello spirito carismatico, mentre la "Chiesa di Giovanni" francamente io in questo contesto non l'avevo mai sentita nominare. (il brano del vangelo cui hai accennato tu ci fu spezzato per mettere in evidenza (falsamente?) la necessità di "obbedire all'autorità"....perchè eravamo agi inizi del Cammino e così conveniva loro fare....ma quando si arriva al Passaggio di Loreto, c'è proprio una catechesi che viene fatta a Roma, nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, una catechesi sul ministero petrino e paolino, la legge ( il papa e la chiesa ) e lo spirito ( il carismatico cammino neocatecumenale), e la contrapposizione inevitabile tra i due ministeri.(Testimonianza che ho ricevuto da chi ha fatto quel passaggio).
    Perciò la contrapposizione non è, secondo Kiko e company, tra Pietro e Giovanni, ma tra Pietro e Paolo, ed è - a loro dire - insanabile!

    Pertanto la frase detta da quel catechista a Don Marcello ( e sappiamo che i catechisti altro non sono che megafoni di Kiko)assume un sapove davvero inquietante, e non soltanto una semplice "prova indiziaria".

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  19. "il discorso dell'infiltrazione massonica nella società e, purtrroppo, anche nella Chiesa, è una inquietante realtà che ormai ha raggiunto livelli più ampi e profondi di quanto forse non riusciremo mai a comprendere fino appieno...
    Per quanto riguarda il cammino neocatecumenale, pur riscontrando molte affinità con la massoneria(...) non mi interessa e nemmeno credo sia utile alla nostra causa approfondire il discorso in questa direzione."

    Che non ti interessi, mic, posso immaginarlo ma che non sia utile non direi, poichè partendo dall'aspetto formalmente "più che indiziario" di cui parlavo sopra, e continuando col dire che il Cammino non è altro che la fedele attuazione di quello spirito modernista uscito dal Concilio e che ha cavalcato tutti quei nefasti cambiamenti teologici, dottrinali, liturgici ed architettonici che abbiamo sotto gli occhi, a favore della più spinta ermeneutica della rottura,
    allora la dimostrazione di una connivenza tra il Cn e poteri ALTRI, penetrati "di recente" nella Chiesa, mi pare abbastanza manifesta, poichè non è di una foto di "Kiko che stringe la mano al Gran Maestro" che abbiamo bisogno, ma di riflettere sul fatto che tutto quello che LORO volevano accadesse nela Chiesa, LUI lo ha messo in pratica.

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  20. Ahime'!!! Chiesa di Giovanni, Chiesa di Paolo, una "overdose" di ebraismo,
    prassi segrete, tappe iniziatiche, eresie luterano -gnostiche-cabalistiche-giansenistiche. Uso del denaro per accrescere il consenso. Di certo ne ho dimenticata qualcuna, ma ne basterebbe mezza per far cacciare fuori a pedate gli NC dalla
    Chiesa Cattolica! Ho rinvenuto una pagina di "orientamenti alle equipes dei catechisti" 2 scrutinio,
    dove un terzo del ricavato della decima viene dato ai vescovi. Risultato grandi appoggi dalla gerarchia , una volta tanto disprezzata. Tutte le altre offerte vengono depositate in banca , almeno questa è l'indicazione, con un deposito a firma congiunta del parroco e del responsabile NC.
    Ma chi sono i poveri a cui viene destinate parte della DECIMA ? In primis le famiglie NC con molti figli
    , e adesso, che ci sono quasi un centinaio di seminari Redemptoris Mater, tra parroco NC e responsabile Nc che hanno la firma congiunta sui beni accumulati in banca, vuoi che non se la gestiscano come KIko comanda? Non manca una specie di modulo sulle donazioni in gioielli,
    pellicce, automobili, la cui vendita andrà a rimpinguare ulteriormente i conti bancari NC senza nessun controllo. In più ci sono collette per l'"evangelizzazione" fatta da chi ? Dagli NC e famiglie NC con 8-12 figli. Arrivati ad un certo punto del cammino ecco gli ulteriori poveracci "ricattati" da Kiko. Il tutto effettuato con tecniche di "lavaggio del cervello". Es. Tu non vali niente!Sei un fallito! (Kenosis) ma se accetti la nostra guida, adesso hai l'occasione di diventare un vero cristiano ( peccatore si!Non si può evitare il peccato...) ma che puo' andare a predicare il vangelo di Kiko , una volta divenuto uomo nuovo (cioè imbottito degli slogan Kikiani), nelle più lontani regioni del mondo. E la "missio ad gentes" di interie parrocchie, non è nè più nè meno che l'invasione e la colonizzazione NC di parrocchie dove magari non vengono accettati o lo sono poco. L'indottrinamento non ha risparmiato neanche i Presbiteri cui al secondo scrutinio un laico non si fsceva problemi a chiedere quante volte si masturbasse e si improvvisava Freud della domenica nonchè dotato del carisma di discernere gli spiriti ( per elezione dei suoi confratelli). Ma io, personalmente, non mollo, e credo neanche i fratelli ex NC fuoriusciti di questo Team, che sono stati "marchiati a fuoco" da questi eretici.

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  21. "per quanto mi riguarda, il mio interesse per i messaggi escatologici è piuttosto relativo, perché abbiamo già il tesoro immenso della Scrittura e della Tradizione (oltre al Magistero penso all'inesauribile ricchezza dei Padri della Chiesa e dei Santi di ogni tempo) "

    Fermo restando che ovviamente nessuna divina o soprannaturale manifestazione possa aggiungere qualcosa alla Rivelazione, se il Signore- pietoso e premuroso - si è numerevoli volte chinato sulle sue creature per illuminar loro alcune parti della Rivelazione, affinchè in quel dato periodo storico ne prendessero maggiormente coscienza, io personalmente considero una grave mancanza di Santo Timore e di filiale amore, da parte nostra, ignorare LUI ed i suoi tentativi di piegarsi su di noi...
    Naturalmente mi riferisco - perchè queste e non altre sono state postate - alle rivelazioni ufficialmente già riconosciute dalla Chiesa.

    Credo purtroppo che il pensiero di potersi disinteressare di eventuali manifestazioni divine, sia dovuto agli ultimi insegnamenti della Chiesa di conio conciliare stile "vaticanosecondo". Ma ciò che minimamente ritengo condivisibile di quello che dichiara il Concilio è che:
    1) ogni fedele è libero di credere o di non credere, di porre o non porre attenzione al contenuto delle cosiddette rivelazioni private, anche quando queste siano state riscontrate come autentiche (sbaglio?);
    2) Le cosiddette rivelazioni private non contengono un messaggio "pubblico" ma sono state date da Dio ad edificazione del singolo che le ha ricevute.

    Nulla di più falso, illogico ed inaccettabile:
    >>>

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  22. 1)Se la Chiesa stabilisce una rivelazione come autentica, come può permettersi di concedere al fedele il permesso- se così costui preferisce - di ignorarla e di infischiarsene di quello che dice??
    Il Signore si degna di chinarsi su di noi, o di mandare la Sua Santissima Madre ad illuminarci cose importanti (perchè nulla il Cielo fa di INUTILE)E NOI SI DECIDE DI "FARE SPALLUCCE"?...

    2)La maggior parte delle rivelazioni dette "private"(non per il loro carattere o contenuto, ma solo per distinguerle dalla Rivelazione pubblica che storicamente termina con S. Giovanni Evangelista) hanno tutte un contenuto concesso da Dio affinchè fosse divulgato a tutti gli uomini, e sono state date per il beneficio e l'edificazione collettiva, Altro che private!
    Inoltre, parlando "dell'inesauribile ricchezza dei Santi della Chiesa" non nuoce ricordare che essa viene dall'aver accolto l'iniziativa di Dio che si chinava a parlare ai suoi servi: se S. Francesco non avesse dato molto peso a quanto gli disse il Cristo a San Damiano, che ne sarebbe oggi della Chiesa? Se Santa Caterina avesse ignorato le voci che sentiva, oggi non esisterebbero "I dialoghi della Divina Provvidenza". Se Santa Margherita Maria Alacoque non avesse seguito le sue visioni, oggi non pregheremmo il Sacro Cuore di Gesù. Se Santa Faustina Covalska non avesse obbedito alle ispirazioni di Gesù non avremo la devozione della Divina Misericordia e soprattutto se Giovanni Paolo II avesse considerato una tale rivelazione data solo per edificazione della suora, ieri, Domenica in Albis, non sarebbe mai stata la Festa della Divina Misericordia.

    Per non parlare delle ultime rivelazioni di Maria SS. (da Lourdes in poi) che sono di carattere dichiaratamente escatolico, poichè i tempi avanzano verso l'Iniquità,e abbiamo un disperato bisogno che il Cielo ci illumini maggiormente le Scritture e rafforzi la nostra fede...per aumentare la vigilanza.

    Ultimo mio pensiero:
    questa posizione della Chiesa conciliare fa molto comodo a Kiko Arguello, che distoglie i suoi adepti dal fare attenzione a qualunque manifestazione straordinaria di Dio e della Vergine, tranne che quelle date a lui e a Carmen...(ogni spiegazione è superflua)
    ...e purtroppo va detto che (questo l'ho sentito dire da lui in persona) Kiko si è sempre rifiutato di raccontare dettagliatamente le sue presunte esperienze mistiche, perchè non ha mai voluto sottoporle al giudizio di NESSUNO. Così, visto che il Cammino si dice sia nato in seguito ad una visione della Vergine, ed oggi è ufficialmente approvato, risulta purtroppo che questa sia L'UNICA RIVELAZIONE PRIVATA CHE LA CHIESA HA RICONOSCIUTO SENZA MAI AVERLA ESAMINATA.

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  23. Chiese gnostiche moderne (o neo-gnosticismo) (XIX - XX secolo)


    Lo gnosticismo classico

    Si può collocare tra il I ed il IV secolo d.c., il periodo d'oro dello gnosticismo classico, il movimento sincretico, teso a fondere, in vari momenti storici, religioni misteriche, astrologia magica persiana, zoroastrismo, ermetismo, kabbalah, filosofie ellenistiche, giudaismo alessandrino fino a giungere ad un sincretismo con il Cristianesimo dei primi secoli.
    Interessante: giudaismo, sincretismo con il Cristianesimo dei primi secoli. Kiko non ha inventato niente.....

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  24. Cara A. Rita,
    se leggi meglio ti accorgi come il contrasto tra Chiesa carismatica giovannea e chiesa-istituzione che ho fatto, particolarmente sottolineato in una certa fase del cammino, sia stato poi da me sviluppato anche in chiave cattolica... e non voleva contraddire Gianluca, ma prendeva spunto dalla sua documentazione per parlarne.

    Quanto al discorso sulla massoneria, che non toglie e non aggiunge nulla alle serie denuncie fatte fin qui, non è la prima volta che rifuggo dall'addentrarmi in un terreno impervio, sul quale non ho conoscenze certe e che non mi sento di approfondire perché preferisco farlo sugli aspetti dottrinali, che mi sono più congeniali e sono quelli che ci consentono anche, nel mettere a raffronto insegnamenti eretici e insegnamenti della Chiesa, di esprimere le ragioni della nostra fede e di sviluppare un discorso propriamente cattolico e 'nutriente' la fede di chi si sofferma su queste pagine e ci legge.

    c'è proprio una catechesi che viene fatta a Roma, nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, una catechesi sul ministero petrino e paolino, la legge ( il papa e la chiesa ) e lo spirito ( il carismatico cammino neocatecumenale), e la contrapposizione inevitabile tra i due ministeri.(Testimonianza che ho ricevuto da chi ha fatto quel passaggio).

    non mi è nuovo quel che dici; anzi, è venuto fuori in vecchie discussioni ed è una cosa che ricordo di aver contestato... ed ho la prova fotografica di quello che dici: una lettrice siciliana ci ha mandato le foto della sua parrocchia affrescata dalla 'scuola' kikiana e non è l'unico caso in cui viene rappresentato S. Pietro con la croce rovesciata (simbolo della chiesa 'superata' da rifondare da parte del cammino)

    Ricordi anche le catechesi che parlano della Parrocchia, dove questa è rappresentata con un circolo che racchiude la croce rovesciata (cfr. "Orientamenti alle equipe dei catechisti per la fase di conversione", pag. 29), e a pag. 85, dove Kiko parla dei tre tipi di persone che formano la Chiesa (secondo lui). Anche in quelle pagine la croce è disegnata "rovesciata" con lo stesso significato!

    Tornando agli affreschi della cappella siciliana di cui ho inserito la foto, ecco quello della colonna opposta (vedere sulla destra della foto), che raffigura S. Paolo, con in mano il rotolo della Parola e la croce bianca diritta...

    ma anche queste immagini, come pure l'inquietante madonna di Scandicci e la blasfema icona della Trinità (basta inserire le parole chiave nella ricerca e si possono trovare i vecchi articoli), sembrano non stupire né impressionare chi dovrebbe rimanere scandalizzato e prendere provvedimenti

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  25. ...e purtroppo va detto che (questo l'ho sentito dire da lui in persona) Kiko si è sempre rifiutato di raccontare dettagliatamente le sue presunte esperienze mistiche, perchè non ha mai voluto sottoporle al giudizio di NESSUNO. Così, visto che il Cammino si dice sia nato in seguito ad una visione della Vergine, ed oggi è ufficialmente approvato, risulta purtroppo che questa sia L'UNICA RIVELAZIONE PRIVATA CHE LA CHIESA HA RICONOSCIUTO SENZA MAI AVERLA ESAMINATA.

    anche questo è un dato che abbiamo sottolineato come 'strano' e anomalo... uno dei tanti!!!

    Quanto alla tua appassionata riflessione sulle rivelazioni private, ti ringrazio, aggiungendo che condivido ogni virgola di quello che ha detto... solo che davo per scontato che non intendevo sottovalutarle o sminuirne l'importanza, ho affermato che personalmente non mi ci soffermo con particolari approfondimenti... tutto qui!

    E' capitato anche a me di citare, ad esempio, alcune emblematiche parole della Emmerich, molto pertinenti col discorso che stavamo facendo; ma preferisco sempre mettere di più l'accento sul Magistero e anche sulla personale testimonianza in ordine alle verità di fede CATTOLICHE, ricevute accolte e assimilate nella Chiesa

    E' un mio modo di vedere, una sensibilità personale, se vuoi, che non intendo imporre agli altri, ma che ritengo utile per chi legge... è in questo senso che parlavo di 'utilità'...

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  26. ...a proposito dell'ultima foto richiamo la vostra attenzione sulle panche senza inginocchiatoi, dislocate secondo lo stile sinagogale di un'aula della Parola, piuttosto che di un luogo consacrato, nel quale invece le panche (e quindi i fedeli) sono disposte in direzione dell'altare e del Tabernacolo

    E' molto chiara la 'teologia' che c'è dietro... ma è piuttosto in linea anche col odernismo imperante, purtroppo!

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  27. NEOCATECUMENALI

    di anastauros il mer dic 26, 2007 10:16 am
    E' accaduto la notte di Natale nella parrocchia B.M.V. Madre della Chiesa di Foggia durante l'EUCARISTIA. Il parroco a Natale e a Pasqua fa cantare il coro della parrocchia che ha come organista e direttore un ex neocatecumenale.Da 2 anni a questa parte durante la veglia Pasq. e Natalizia gli aderenti del cammino Neoc. controcantavano i canti del coro (cosa che non entrava nel programma )facendo andare fuori tonalita' i solisti del coro.Quest'anno la cosa si è ripetuta durante il canto dell'Eucar. dove l'organista è stato costretto a fermare la musica e si avvicinato vicino agli aderenti del cammino chiedendo gentilmente di smetterla di fare dispetti con controcanti che non fanno parte del coro,uno di questi ha dato un piccolo tocco di piede………. dell'organista che con questo gesto l'assemblea si è trasformata in rissa.I neocatecumenali erano irriconoscibili e molto aggressivi contro di tutti, l'organista e altre persone sono andati a casa a medicarsi . Fuori dalla chiesa si sono scaraventati contro l’auto di un prete(di oltre 70 anni tirando calci e pugni sull’auto) che aveva cercato di calmare la cosa. Ma la chiesa quando da un taglio a questa ……che si trova nel cuore della nostra Chiesa Cattolica?

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  28. Pag. 28 (1° capoverso)Del testo "Orientamenti....per la fase di conversione"
    " ...vogliamo formare nella parrocchia una comunita che sia segno. Questa comunita alla lunga cambiera Ia pastorale e Ia struttura della parrocchia"

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  29. 1)
    Seminari Redemptoris Mater servono a formare sacerdoti Cattolici o sacerdoti Neocatecumenali?
    Il catechismo della Chiesa Cattolica è infatti noto, pubblico, diffuso ed approvato dalla Santa Sede, redatto addirittura sotto la supervisione dell'attuale Pontefice; ma le catechesi del Cammino dove sono?
    Sono pubbliche? No. Stampate? No. Approvate dalla Santa Sede? No. E allora? Allora ci troviamo dinanzi ad un fenomeno unico, irripetibile ed inedito nella storia del Cattolicesimo: un "movimento", un "percorso di iniziazione cristiana" di cui sono ignoti i contenuti e le modalità. Tutto ciò non è fenomenale, assurdo, inconcepibile?

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  30. 2)
    Ma andiamo per gradi. Un'accusa da cui i Neocatecumenali si smarcano frequentemente è quella di essere creatori di seminari propri del Cammino e non alle dipendenze dei Vescovi. Questo è falso, ma solo in parte. Sebbene infatti i Seminari Redemptoris Mater siano alle dipendenze dei Vescovi e prevedano la medesima formazione degli altri seminari cattolici, condizione per farne parte è l'appartenenza al Cammino: "Condizione per entrare in questo tipo di seminario è quindi la partecipazione al Cammino neocatecumenale. Si antepone, o meglio, si premette e si affianca così alla formazione sacerdotale, l’iniziazione cristiana tout court. Ogni seminarista proviene da una comunità neocatecumenale in cui ha cominciato a conoscere il Signore e il suo amore, la comunione con i fratelli, il discernimento su se stesso, la vita di preghiera e di liturgia. Tale percorso lungi dall’essere sospeso durante il tempo di formazione sacerdotale ne è considerato parte integrante. Sicché, oltre alla vita di preghiera, disciplina, studio e servizio, propria di ogni seminario, i membri del Redemptoris Mater seguono il “Cammino” nelle comunità locali e ritornano nella loro comunità di origine per le “tappe” più importanti. Con l’ordinazione, costoro non si inseriscono in una congregazione o fraternità peculiare, bensì sono incardinati nel presbiterio di una chiesa locale per servire la missione evangelizzatrice della Chiesa." (documento sui SRM presente sul sito del Seminario Albanese)

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  31. 3)
    E' quindi evidente che la cosiddetta "iniziazione" al Cammino diventa elemento peculiare del futuro sacerdozio di tali seminaristi. Questi sacerdoti non celebreranno l'eucaristia secondo le modalità proprie della Chiesa Cattolica, bensì secondo quelle - discutibili e riprovevoli - del Cammino. Idem dicasi per quanto concerne i percorsi formativi che instaureranno nelle loro nuove parrocchie e via dicendo. Anche la struttura dei seminari è dominata dal Cammino: "Il discernimento sull’idoneità all’ordinazione spetta come di norma al vescovo, di cui il rettore è diretto rappresentante. Quest’ultimo si avvale però anche del parere del Consiglio pastorale del seminario, composto dall’Equipe responsabile del Cammino neocatecumenale in quella data regione." I Consigli pastorali dei seminari sono per l'appunto composti da membri del Cammino.

    Un altro aspetto che ci tocca da vicino è quello artistico architettonico di cui ho già parlato altrove. Anche questo Seminario prevede una chiesa ed una chiesa a pianta ottagonale, piena di icone kikiane e impostata seguendo il ginecomorfismo architettonico proposto dal signor Arguello.
    Dunque, ricapitolando:

    a. Il seminario prevede l'accesso riservato ai soli Neocatecumeni;
    b. Il consiglio pastorale del seminario è composto da Neocatecumeni;
    c. Le chiese dei seminari sono realizzate secondo l' "estetica" kikiana e l'architettonica ginecomorfica del pittore spagnolo.

    Allora si tratta di seminari cattolici o seminari neocatecumenali?

    Il Cammino Neocatecumenale si configura ormai apertamente come una vera e propria setta "evangelica" incistata all'interno del Cattolicesimo. Con la scusa delle molteplici vocazioni che il Cammino produrrebbe, non ci si confessa la verità: il Cammino si fa strada grazie alle decime che prende dai suoi adepti e versa alle Diocesi in cui si incardina. Oltretutto i cattolici semplici e non intruppati in sette del genere devono sapere che i metodi "missionari" del Cammino non si applicano soltanto verso i paesi non cattolici, ma anche in quelli cattolici, attraverso l'invio di famiglie indottrinate e fedeli verso diocesi (anche italiane) nelle quali il Cammino non sia presente. Le famiglie sono come cellule che moltiplicano le affiliazioni e cominciano a trasformare le chiese delle parrocchie in cui si incardinano grazie all'ignoranza dei sacerdoti che approvano la loro fervente devozione. Questa procedura "coloniale" del Cammino non ha paragoni nella storia del Cattolicesimo. E non ha paragoni perchè tutto è coperto dal segreto e dal silenzio: le catechesi, i rituali eucaristici del sabato, le formazioni di gruppo, tutto è inaccessibile ai non neocatecumeni. E la ragione addotta è che si tratterebbe di un "percorso iniziatico" al quale non si può partecipare dall'esterno. Ma quale percorso iniziatico? Solo le sette prevedono percorsi iniziatici!
    Anche l'Opus Dei è un percorso di formazione, anche Comunione e Liberazione. Pure, San Josemaria Escrivà parlava e parlava pubblicamente. E i suoi scritti e le sue omelie sono pubblici. E lo stesso dicasi per Don Giussani, le cui opere sono vera fonte di ricchezza spirituale per ogni cattolico indipendentemente dall'adesione a CL.

    Non lo stesso vale per la triade neocatecumena: personaggi come l'Arguello o la signora Hernandez non sono minimamente paragonabili ai due fondatori di percorsi formativi cattolici appena citati. Eppure agiscono come se fossero direttamente incaricati da Dio per una missione di "conquista" del Cattolicesimo. La Chiesa agisca presto, prima che la deriva neocatecumenale possa arrivare a sostituirsi al cattolicesimo a partire da qualche inquilino dei Sacri Palazzi.

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  32. UNICITA' DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE PER ENTRARE NELLA CHIESA DI DIO

    A pag.68 degli"ORIENTAMENTI....per la fase di conversione"si legge:"Qual'è la porta per entrare nella Chiesa?Il Battesimo.Non c'è altro cammino.Oggi si parla molto di pluralita'di vie.CE n'è una sola:il Battesimo mediante un catecumenato serio,di anni".NOTA:E' veramente paurosa questa esclusione di una pluralita'di vie e l'affermazione dell'unicita' del Cammino neocatecumenale per entrare nella Chiesa viva,per riscoprire la vera Chiesa di Cristo.E' una condanna implicita di ogni altro movimento!E' la proclamazione dell'infallibilita'del Mov. Neoc.Dopo 1600 anni di silenzio(vedi pag 58 degli ORIen....),lo Spirito Santo avrebbe affidato soltanto a KIKO la missione di rifondare la Chiesa!L'affermazione di Kiko,inoltre ,contiene altre inesattezze.Se il Battesimo dovesse essere sempre preceduto da un catecumenato di anni, allora si dovrebbe abolire il Battesimo dei bambini, che la Chiesa invece pratica da secoli.Anche i neoc.dovrebbero escludere i loro aderenti dai sacramenti fino a quando, dopo 20 anni,avranno rinnovato il rito battesimale.Pur esistendo varie motivazioni che consigliano nel nostro tempo una certa attesa per il conferimento del Battesimo,forse,si dimentica che la presenza viva e dinamica dello Spirito Santo nel battezzato, anche se percepita e vissuta seppur debolmente,è sempre un dono di vita soprannaturale che ha leggi di sviluppo, proprie di ogni intervento dello Spirito di Dio(confronta:Catechismo.C.C nn 782,846,847,848,871,e 1213;D.B 696)

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  33. Perdonate l'OT ma è urgente:

    INVITIAMO TUTTI ad apporre una firma andando sul sito
    per la tutela dell'eucarestia proposto da suor Angela che si recherà fra tre giorni in Vaticano per consegnare le firme al Cardinale Canizaares.
    Chi condive l'idea puo firmare via web .

    saluti MR

    (troverete dove firmare in alto alla dx dello schermo - la vostra sinistra- )

    http://www.tutelaeucarestia.org/


    Iniziativa dell'Azione Cattolica

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  34. Peccato, e non si capisce perche', la sorella non nomini il CN, perche' li descrive:

    ....Poco tempo addietro ho partecipato a una Santa Messa dove è stato consacrato pane azzimo: era a forma di disco, di dimensione media, circa 14-15 centimetri. Sebbene è stato diviso in cinque parti, siamo stati costretti a prendercele con la mano, per poterle mangiare. E’ lì che ho capito meglio perché delle persone che erano inserite in un Movimento religioso cattolico che consacra sempre il pane azzimo sotto forma di pagnotte, le quali sono fatte dalle appartenenti al Movimento, sono poi uscite disgustate dal Cammino che effettuavano, nonché dalla Chiesa. Ho faticato non poco, per aiutare queste persone a riavvicinarsi a Santa Romana Chiesa. Erano contrariate, e anche talora profondamente sofferenti, per quello che avevano visto e udito alle S. Messe a cui avevano partecipato (dove ovviamente il pane azzimo casereccio viene consumato dagli astanti): alcuni non avevano apprezzato che la Mensa eucaristica fosse ridotta a una cena comunitaria, a una agape gioiosa, altri erano rimasti sconvolti dai commenti di cui era oggetto il Corpo Santo di Cristo, dopo che il pane era stato consacrato: “Ma quanto è bruciato, ma quanto è salato…”. I loro compagni di merenda non parevano avere coscienza che parlavano del corpo di Gesù. Quel giorno di poco tempo fa ho capito meglio i racconti che mi avevano fatto quelle persone. Ho capito meglio le profanazioni. Non da parte dei satanisti, ma da parte dei cosiddetti “nostri”. Quando ti trovi di fronte a del pane che non ha la perfezione di purezza della Sacra Particola, quando sei di fronte a del pane comune, in tutti i sensi, con una crosta o una bruciatura, è difficile ancora di più Credere.... Sorella Angela Musolesi

    Ed ecco l'ennesima testimonianza delle profanazioni Eucaristiche portata avanti dalla setta CN, le firme date al Cardinale Canizaares si spera non facciano la fine di tutte le testimonianze contro il CN che sono state insabbiate in tuttti questi anni.

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  35. ...Ho capito meglio le profanazioni. Non da parte dei satanisti, ma da parte dei cosiddetti “nostri”.

    Difatti codesti eretici sono stati approvati nonostante tutti gli abusi e sacrilegi Eucaristici fatti in oltre quaranta anni, e nonostante che:

    La fondazione dei "neo-catecumenali" dello spagnolo Francesco Argüello (detto: Kiko!) è certamente il Movimento più radicalmente permissivo che esista nella Chiesa del Vaticano Il. Ed è da anni che Noi denunciamo questo "Movimento" eretico in seno alla Chiesa, perché è certamente una delle più gravi e pericolose deviazioni dalla dottrina cattolica, e anche la più insidiosa "eresia" che minaccia la Fede cattolica dopo il Vaticano II. ( del sac. dott. Luigi Villa )

    Vengono mandati, ingenuamente, con lode a propagare le loro prassi blasfeme e le loro catechesi eretiche.

    proporrei alla suora di portare delle firme per buttare fuori della chiesa il CN

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  36. Sorella Angela Musolesi

    ...Ma come è possibile non capire che si perde la coscienza, la sacralità della sostanza fisica che si sta per prendere in bocca? L’Ostia aiuta ad avere la fede, la focaccia aiuta a perderla): tra noi, ci può essere il senso devozionale, anche in presenza del pane casereccio consacrato, ci può essere anche in questo Movimento che ne ha fatto uno dei suoi portabandiera: ma non è come prenderlo in bocca, c’è poco da fare. Non è come prenderlo in bocca da un prete. E poi: il pane si sbriciola con le mani, per poterlo mangiare, o si addenta. In entrambi i casi le briciole finiscono da qualche parte. Un anziano, accanto a me nella Santa Messa a cui stavo partecipando, teneva in mano il pane consacrato con la destra e lo mangiava. La sinistra era lungo il corpo. L’ho pregato di metterla sotto il pane a mo’ di trono, onde evitare che le briciole finissero per terra e poi calpestate. Le briciole, cioè la cosa più sacra in Cielo e sulla terra. Perché in ogni briciola c’è il corpo Santo di Gesù. Meminisse iuvabit. Non è difficile, nella situazione suddetta, che delle briciole cadano. O rimangano in mano. Al sacerdote, sull’altare, erano avanzate nella patena delle briciole, che poi ha riversato nel calice. Però quando invece di un pane a forma di disco si consacra una pagnotta di pane casereccio, lo sbriciolamento è consistente, e il pane rimane nella tovaglia, non sulla patena. E’ malizioso credere che delle briciole cadano per terra, nel lavoro di pulizia? Temo che sia solamente realistico. Provare per credere, se è facile o difficile toglierle tutte. E’ un trauma, per chi ama Gesù, vederlo trattato in certi modi. Anche a Gerusalemme la folla lo acclamava, ma il giorno dopo lo ha tradito: occorre vigilare, per non trovarci anche noi nella stessa situazione di quella folla....

    ..occorre vigilare, per non trovarci anche noi nella stessa situazione di quella folla....

    Questa folla e' il CN che celebra ogni sabato codesta Eucaristia inventata dall'eretico kiko

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  37. "proporrei alla suora di portare delle firme per buttare fuori della chiesa il CN"
    Sarebbe ora di fare qualcosa del genere!!!

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  38. La cosa veramente folle, incredibile, assurda, è che gli Nc siano mandati ad evangelizzare il mondo (ma con quale vangelo?Quello delle eretiche catechesi di Kiko!)
    e nei seminari redemptoris mater sono stati ordinati 1000 sacerdoti NC! Comincia l'espansione coloniale di questa setta eretica e nessuno fa niente!
    Siamo vicino ad una catastrofe di dimensioni epocali!!!

    RispondiElimina
  39. Siamo vicino ad una catastrofe di dimensioni epocali!!!

    non ci siamo vicini, ci siamo dentro.
    Dobbiamo continuare a custodire e a informare a a pregare, con fiducia anche a causa delle oasi di Grazia che si stanno sviluppando, sia pure con fatica, dopo il motu proprio

    RispondiElimina
  40. Desidero far notare che, alcune ostie sono alquanto porose ed assorbono anche l’esigua umidità di una bocca con lingua asciutta e si ammorbidiscono quasi istantaneamente. Credo che tali particole siano da preferire a quelle più compatte che, restando semi-asciutte per più tempo, facilitano i malintenzionati all’operazione di estrazione dalla bocca per ottenerle quasi del tutto integre; a meno che si provveda alla distribuzione nelle due Specie intingendo la particola nel Sangue di Cristo, iniziando così ad ammorbidirla.

    Inoltre, sarebbe utile specificare nella proposta da presentare, che i “rappresentanti delle associazioni addetti alla sorveglianza” affiancheranno tutti i soggetti preposti al servizio della distribuzione dell’Eucaristia, siano essi uno o più Sacerdoti siano uno o più Ministri straordinari.



    Riguardo al Pane azzimo NC ...
    Fintanto che l’Eucaristia era per pochi “eletti” ancora ancora ...

    Ma adesso che [art.13 statuto nc] «Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli» occorrerebbe inviare “sorveglianti” del sabato sera in tutte le chiese NC, e sorveglianti armati di santa pazienza per aspettare che venga deglutito tutto il pezzo di pane ed a volte anche più di uno se è in abbondanza...
    ...oppure ammetteranno che la celebrazione continua a rimanere quasi “esclusiva” delle comunità e non di tutta la parrocchia e quindi non c'è bisogno di nessun controllo? :-)



    Saluti in Cristo.

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  41. viene rappresentato S. Pietro con la croce rovesciata (simbolo della chiesa 'superata' da rifondare

    No. E' semplicemente il simbolo del suo martirio.Un simbolo bellissimo di sequela totale e di umilta'. Non ci vuole una gran cultura religiosa per capirlo, e se non lo si sa, basta wikipedia , oppure leggersi la simbologia elencata in qualsiasi raccolta agiografica .

    Dunque 2 sole le possibilita': o non si sa, e allora si e' gravemente ignoranti per parlare di Chiesa, o si sa e allora si e' strumentalmente tendenziosi. Ovviamente e' molto peggio la seconda

    RispondiElimina
  42. NON c'è in tutta l'iconografia riguardante Pietro e il suo magistero, il segno della croce rovesciata. Secondo noi cade la simbologia data dai neocatecumenali alla croce disegnata da Kiko e che essi accettano acriticamente bollando quanti non la ritengono un simbolo cristiano.

    Ricordo che, se il tipo di crocifissione dell'Apostolo Pietro ha avuto numerose rappresentazioni nell'arte medioevale, nella rappresentazione di Pietro, in tutto il medio evo e successivamente, le caratteristiche iconografiche sono soltanto due:

    - il gallo, che ricorda la triplice negazione dell'Apostolo
    - e le chiavi, simbolo del potere a lui conferito dal Divino Maestro.

    Ricordo nuovamente che Kiko usa il simbolo della croce nelle sue catechesi quando parla della Parrocchia, dove la rappresenta con un circolo con la croce rovesciata (cfr. "Orientamenti alle equipe dei catechisti per la fase di conversione", pag. 29), e a pag. 85, dove egli parla dei tre tipi di persone che formano la Chiesa (secondo lui). Anche in quelle pagine, dove non c'è un minimo accenno a S. Pietro, la croce è disegnata "rovesciata"!

    non è assolutamente giustificabile l'uso di tale simbolo, evidentemente non riferito al martirio dell'Apostolo - oltre che nelle catechesi su ricordate - su molti degli arredi liturgici neocatecumenali disegnati da Kiko e diffusissimi almeno fino a qualche tempo fa in parecchie comunità. Ci riferiamo, ad esempio, al panno usato quale coprileggìo o addirittura alle stole usate dai presbiteri durante le penitenziali o altre celebrazioni.

    Per ogni artista ogni figura ha un significato, che i seguaci di Kiko interpretano nel modo appena ricordato per le catechesi.

    Fino a quando non ci saranno diverse versioni di queste catechesi (comprovate) tutti sono autorizzati a dare la loro: tanto più che quel simbolo - la croce rovesciata - era ed è usato da altri movimenti non certamente favorevoli alla fede cristiana e con ben altre finalità; proprio per questo sarebbe bene che lo stesso non venisse utilizzato da un movimento che si dice "ecclesiale".

    Se vi è una costante nel Cammino neocatecumenale, questa è il rovesciamento simbolico e dottrinale.

    Ricordo ancora le due foto di cui ho messo i link in un post precedente, in cui la croce rovesciata per Pietro e quella bianca per Paolo, mi sembrano eloquenti se pensiamo ai riferimenti che vi sono soggiacenti ed anche alla catechesi in S. Paolo rammentata da A, Rita

    RispondiElimina
  43. Ricordo che, se il tipo di crocifissione dell'Apostolo Pietro ha avuto numerose rappresentazioni nell'arte medioevale, nella rappresentazione di Pietro, in tutto il medio evo e successivamente, le caratteristiche iconografiche sono soltanto due

    Se anche fosse vero, che nell'iconografia sia caduto in disuso, non c'e' proprio nulla di male a voler recuperare un simbolo, peraltro pieno di contenuto (che sarebbe bello usassimo per noi, per me e per te, riflettendoci, per spingere la nostra sequela ad essere come quella di Pietro: totale, sicut Christus, "perhinde ac cadaver", ma anche con umilta', consci dei nostri limiti davanti a lui... -vera o falsa che sia la storia del martirio riportata da Origene -... piuttosto che alambiccarci a trovarci qualcosa per incriminare il fratello). Peraltro anche gli altri simboli sono usati da kiko in altri quadri.

    quando parla della Parrocchia, dove la rappresenta con un circolo con la croce rovesciata

    Certo, perche' la parrocchia e' la presenza della Chiesa e cioe' di Pietro.
    Evidentemente non hai capito molto di quella catechesi. Dove ovviamente la parrocchia e' vista come giusto punto di riferimento fondamentale per il cristiano, con tutti i limiti del frequentatore medio della suddetta, cosa che probabilmente non negherai nemmeno tu.

    .. su molti degli arredi liturgici neocatecumenali disegnati da Kiko e diffusissimi..

    Ma come si puo' dire, in coscienza un'assurdita' simile? A parte il fatto che quel "diffusissimo e' un 'invenzione tua, io ne ho visti pochissimi. Ti ho gia dimostrato -secene fosse bisogno-, che l'unico senso e' quello del martirio. Che e' il senso piu forte che ognuno di noi dovrebbe avere presente come prospettiva di vita. Ma tu davvero pensi che un sacerdote si metterebbe una stola che lo rappresenta come un anticristo? o come un "superato dalla chiesa paolina", ma come ti vengono queste elucubrazioni? Giovanni Paolo II che non e' malizioso come te, probabilmente ha preso come un onore il fatto di sedere sui un trono che gli ricordasse la sua vocazione, di servire Cristo fino alla morte, in piena umilta'. Come peraltro ha fatto.

    Fino a quando non ci saranno diverse versioni di queste catechesi (comprovate) tutti sono autorizzati a dare la loro: tanto più che quel simbolo era ed è usato da altri movimenti non certamente favorevoli alla fede cristiana e con ben altre finalità; proprio per questo sarebbe bene che lo stesso non venisse utilizzato da un movimento

    Come ti ho citato, chi riferisce questo simbolo primariamente a valori contrari al cristianesimo, lo fa solo per ignoranza.
    Allora secondo lo stesso identico ragionamento non dovremmo piu usare il termine "Madonna" visto che in gran parte del mondo viene associato a una cantante che fa spettacoli anche osceni e blasfemi...Se si appropriano dei nostri simboli dovremmo lasciarglieli?
    Poi , come ho gia detto piu volte, sei libero di dire quel che vuoi, ma rimestando nel torbido a cercare illazioni, certamente non rendi un gran servizio alla Verita'

    Se vi è una costante nel Cammino neocatecumenale, questa è il rovesciamento simbolico e dottrinale.
    lasciamo stare gli spot per favore e parliamo di cose serie

    Ricordo ancora le due foto di cui ho messo i link in un post precedente, in cui la croce rovesciata per Pietro...

    Ma quanto si puo' essere provocatori aggratis!!
    Io quella catechesi l'ho sentita e non ha ovviamente il senso che e' stato riportato.
    Se guardi l'affresco della Cripta dei Canadesi, Pietro e Paolo sono assolutamente in parita' (ma che mi tocca spiegare..) uno di fronte all'altro, esattamente come al Vaticano, Pietro ha le chiavi e via cosi...
    la figura di Pietro e' fondamentale nel cammino, ed e' uno dei nomi piu dati ai bambini... Ma come si fa a trovare il coraggio di mettere zizzania anche su queste cose?

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  44. Se anche fosse vero, che nell'iconografia sia caduto in disuso, non c'e' proprio nulla di male a voler recuperare un simbolo

    non si tratta di recuperare un simbolo, ma di tirarne fuori uno non universalmente usato nella Chiesa: insano archeologismo e basta che, messo insieme alle catechesi che pretendi farci credere superate solo perché del 70 (sapendo quanto e come continuino a circolare, se mai con aggiunte e non con sottrazioni) concorre a dare un'dea diversa delle cose da quella che vuoi propinarci tu

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  45. Ma quanto si puo' essere provocatori aggratis!!
    Io quella catechesi l'ho sentita e non ha ovviamente il senso che e' stato riportato.


    a questo proposito pregherei di intervenire A. Rita, se vuole

    io non ho ascoltato quella catechesi, ma in altri momenti è proprio quela l'interpretazione che ne ho recepito... di nuovo la legge del 'negare'?

    se la mia può apparire ostinazione, è tal quale quella di chi si ostina ad affermare il contrario di quello che persone capaci di intendere e di volere hanno ascoltato e concordemente interpretato

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  46. non si tratta di recuperare un simbolo, ma di tirarne fuori uno non universalmente usato nella Chiesa:
    prenditela anche con Caravaggio e Michelangelo allora...

    insano archeologismo
    questo e' uno dei tuoi slogan migliori...
    ma passando a un discorso serio, difronte a un simbolo che anche si ritiene inusuale, nuovo, come ti ho gia' detto uno puo' porsi in 2 modi:
    o cerca di capirne il senso piu semplice e di apprezzarlo, a favore della propria edificazione o si sfruculia alla ricerca di qualche significato "cattivo"...cercando la altrui distruzione.
    perche' scegli sempre la seconda strada?

    che, messo insieme alle catechesi che pretendi farci credere superate solo perché del 70 (sapendo quanto e come continuino a circolare, se mai con aggiunte e non con sottrazioni)

    anche abbinandolo alle parole che hai citato ci vuole davvero tanta ma tanta malizia per estrarne l'assurdo significato che ne tiri fuori tu.
    E comunque tornando alle correzioni degli anni 70, certo la maggior parte sono aggiunte per SPIEGARE cio' che e' fraintendibile, oltre a migliaia di riferimenti al CCC, col semplice risultato di mostre che non si sta dicendo proprio nulla di nuovo. Perche' di errori veri e propri cen'erano pochi. Gran parte erano frasi che, lette decontestualizzate sarebbero state molto facilmente fraintendibili. Molte altre persino sono state corrette anche se non fraintendibili da persone in buona fede. Ma per sicurezza...

    diversa delle cose da quella che vuoi propinarci tu
    non sono io che "propino" elucubrazioni e illazioni non provate ne giustificate.
    io non voglio "propinare" un bel niente...
    cerco solo di avvicinare un minimo quel che viene detto qui alla realta'

    io non ho ascoltato quella catechesi, ma in altri momenti è proprio quela l'interpretazione che ne ho recepito... di nuovo la legge del 'negare'?

    per favore... c'e' chi invece ha la legge dell'"infangare", che e' ben peggio...
    mi sembra molto sensato che io che ho ascoltato la catechesi discuta con te che non la hai ascoltata e TU mi spieghi il suo contenuto... roba da non credere

    comunque perche' non si dica che nego: il senso di quella catechesi e' molto simile a quanto detto da kiko a pentecoste 2006., chiarissimo sulla complementarita' ( e non guerra) fra Carisma e istituzione, che credo nemmeno tu, con tutti i tuoi sforzi di cacciaeresieatutticosti riesci a travisare...

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  47. "Se anche fosse vero, che nell'iconografia sia caduto in disuso, non c'e' proprio nulla di male a voler recuperare un simbolo, peraltro pieno di contenuto (che sarebbe bello usassimo per noi, per me e per te, riflettendoci, per spingere la nostra sequela ad essere come quella di Pietro"

    Ti ha già risposto a dovere Mic su questo, signor avvocato delle cause perse, non è nessun simbolo da "recuperare" perchè NON E' STATO MAI UN SIMBOLO ICONOGRAFICO che rappresentasse San Pietro. Si capisce anche col semplice buon senso che di tutti i modi in cui viene rappresentato un santo,(nel caso di S. Pietro il gallo, la rete, il pesce, le chiavi, ma non LA CROCE ROVESCIATA!) la storia accetta e tramanda solo quelli che non andrebbero GRAFICAMENTE IN CONTRASTO CON I SIMBOLI RIGUARDANTI IL CRISTO (ed il ROVESCIAMENTO della Croce andrebbe in contrasto!!)

    Perchè nel Cristianesimo i simboli da ritenersi universalmente rappresentativi di questa fede sono SOLO quelli riguardanti CRISTO e non tutti i suoi seguaci!!
    Altrimenti perchè non adottiamo per croce anche quella ad ics su cui è morto Sant'Andrea?? E'forse un martirio meno apprezzabile ?? Perchè non adottiamo per simbolo cristiano il pentolone pieno di olio bollente in cui è stato buttato San Giovanni?? E perchè - se è vero ciò che hai appena detto:"Se guardi l'affresco della Cripta dei Canadesi, Pietro e Paolo sono assolutamente in parita' "(fregandoti da solo, e ammettendo che mettete Pietro e Paolo allo stesso livello, quando NON E' COSI' perchè Pietro resta il Capo della Chiesa e Paolo no!)- se fosse vero PERCHE' non adottiamo come simbolo cristiano "la spada" non cme Parola di Dio ma come segno del Martirio di S. Paolo, perchè è stato così che gli hanno fatto saltare la testa????

    Te lo spiego io perchè! Perchè nonostante che voi diciate che "CRISTO NON E' UN IDEALE DA SEGUIRE" invece è così: io seguo Cristo e non S. Pietro, seguo Cristo e non San Paolo,perchè seguo il mio Signore non le sue imitazioni, e quindi non adotto i simboli dei santi ma solo quello del mio Dio! E' abbastanza chiaro?!!
    La Croce rovesciata, MAI STATA UN SIMBOLO CRISTIANO, MA SATANICO, METTETELA TU!!

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  48. "Ma quanto si puo' essere provocatori aggratis!!
    Io quella catechesi l'ho sentita e non ha ovviamente il senso che e' stato riportato.

    a questo proposito pregherei di intervenire A. Rita, se vuole"

    Come ho già detto non c'è bisogno di arrivare alla catechesi del Passaggio di Loreto, in cui viene detto esplicitamente che il ministero petrino e paolino si contrappongono,perchè TUTTA LA DOTTRINA di Kiko e della sua "Perpetua" è costellata da questa contrapposizione fra la Chiesa istituzionale, che avrebbbe il potere ma non necessariamente l'ispirazione divina, e la Chiesa carismatica (vedi Cammino Neocatecumenale e basta) che sarebbe la depositaria dello Spirito Santo, senza la quale la Chiesa gerarchiaca sarebbe ridotta ad "un ufficio di distribuzione dei Sacramenti". L'avrò sentito dire migliaia di volte. O NON è VERO NEMMENO QUESTO??

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  49. Probabilmente in molti accettano con leggerezza iconografie deviate, e ciò avviene
    a causa dell'ignoranza. Però è vero che nelle immagini sacre moderne spesso
    vengono proposti errori più o meno gravi. Quello della croce rovesciata è uno di questi.

    Pietro può essere anche stato martirizzato
    su una croce ribatata, però nel contesto dell'autentica iconografia ecclesiale non è la sua croce
    che deve prevalere, quanto la Croce di Cristo. Qui non si tratta della storia della vita di San Pietro in cui è rappresentato il suo martirio (es, gli affreschi di Cimabue del transetto della basilica superiore di Assisi),
    ma della sua figura stante, della sua icona.
    Essa dovrebbe rifarsi alla tradizione secolare della Chiesa (quindi alla rappresentazione delle chiavi del Paradiso), non a idee ambigue
    che oggi giorno sono pericolose perché portatrici di messaggi
    "anticristiani".

    L'icona mostra (dovrebbe mostrare) il santo nella Gloria del Paradiso: lo strumento del martirio è secondario e serve solo a far riconosere colui che viene rappresentato.

    Come ha scritto Mic, recuperare arbitrariamente secondo un "insano archeologismo" simboli antichi o tradizioni non inerenti per rattopparle qua e là, è sbagliato e genera errori. Se poi ci mettiamo l'ignoranza e la scarsa educazione all'immagine dei nostri giorni...
    Le immagini dovrebbero essere sempre irreprensibili, chiare e dogmaticamente corrette!

    RispondiElimina
  50. "quando parla della Parrocchia, dove la rappresenta con un circolo con la croce rovesciata

    Certo, perche' la parrocchia e' la presenza della Chiesa e cioe' di Pietro."

    Ah, "certo" dici??
    Benissimo, lo hai appena ammesso.
    Quindi secondo Kiko e secondo voi la Chiesa "cattolica" gerarchizzata, rappresentata da Pietro, avrebbe la "Croce
    rovesciata", cioè simboleggia la negazione,cioè il "rovesciamento"
    della vera Chiesa carismatica,
    "ispirata dallo Spirito Santo" che poi sareste voi!...

    Ma non capisci che la Chiesa è UNA SANTA, E NON HA DIVISIONI IN SE STESSA???
    Non capisci che solo una mente settaria può vedere divisioni (lo diceva pure San Paolo!)all'interno dei vari ministeri che Dio affida alle varia parti del Suo Corpo Mistico??
    E che solo una mente malata può affibbiare croci dritte e croci storte ai vari ministeri esercitati nella Chiesa?

    "Ma come si puo' dire, in coscienza un'assurdita' simile? A parte il fatto che quel "diffusissimo e' un 'invenzione tua, io ne ho visti pochissimi"

    ...E se sono "pochissimi" che vuol dire? Che è un "male minore, perchè ne avete messi in giro pochi, oppure che non avete avuto zelo nel diffondere il simbolo del Martirio di Pietro??

    RispondiElimina
  51. rispetto all'ultimo messaggio di annarita sulla parrocchia, ovvio che non ho detto ne' pensato nulla di quanto mi viene, funambolicamente, attribuito.

    Carisma e Istituzione sono complementari non avversari.Nessuna "divisione" interna (di cui in questa sede abbiamo gli specialisti mondiali). Servono assolutamente entrambi.

    fine del discorso

    RispondiElimina
  52. "Ma tu davvero pensi che un sacerdote si metterebbe una stola che lo rappresenta come un anticristo? o come un "superato dalla chiesa paolina", ma come ti vengono queste elucubrazioni? "

    Sì, se è un presbitero del Cammino, e perciò col cervello lavato, sì. E se è uno che vi fa solo servizio luturgico, pure! Perchè non entra in giudizio di quello di cui non è al dentro, fa il suo servizio... e arrivederci.

    "Giovanni Paolo II che non e' malizioso come te, probabilmente ha preso come un onore il fatto di sedere sui un trono che gli ricordasse la sua vocazione, di servire Cristo fino alla morte, in piena umilta'. Come peraltro ha fatto."

    "Probabilmente"? Queste sono ipotesi tue, quello che invece è realtà è che Giovanni Paolo II vi ha sempre lasciato fare tutto quello che volevate... come tutti i Papi hanno sempre scelto di fare
    dal Concilio in poi...oltre tutto lui era pure molto malato ormai...

    E la questione del simbolo del martirio di Pietro non regge perchè un conto è raffigurare una Croce con un corpo sopra, un conto è raffigurare una croce vuota: perchè allora la croce vuota ti posso dire che prima di tutto è il simbolo della legge romana sulla condanna a morte.Se Kiko avesse raffigurato una Croce rovesciata col corpo di san Pietro sopra, allora se ne potrebbe parlare, allora era chiaro il riferimento al suo martirio, ma la croce vuota messa a rovescio simboleggia solo "il rovesciamento del Cristianesimo"! Penso che anche un bambino ci arriva a capirlo!

    "Come ti ho citato, chi riferisce questo simbolo primariamente a valori contrari al cristianesimo, lo fa solo per ignoranza.
    Allora secondo lo stesso identico ragionamento non dovremmo piu usare il termine "Madonna" visto che in gran parte del mondo viene associato a una cantante che fa spettacoli anche osceni e blasfemi...Se si appropriano dei nostri simboli dovremmo lasciarglieli?"

    Guarda che il titolo di Madonna rivolto alla Santa Vergine sono secoli e secoli che è entrato nell'uso storico e culturale del Cristianesimo, ormai fa parte della Tradizione cattolica, quindi nessuno, tranne un pagano, lo potrebbe principalmente associare ad un personaggio come la Ciccone che se lo è attribuito da soli vent'anni, con un chiaro intento di blasfemia e dissacrazione.
    Parimenti l'uso della croce rovesciata- mai stata simbolo cristiano per i motivi già detti - sono secoli che viene usata dai satanisti per professare il contrario del Cristianesimo, da molto tempo prima che il tuo Kiko nascesse, quindi le cose sono due: o lui è scemo e non capisce che non può decidere da solo i significati storici dei segni, oppure il suo è un messaggio subliminale satanico. Scegli tu.

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  53. Un sincero grazie a Sebastian per la chiarezza e l'eleganza della sua esposizione.

    A me invece, e me ne scuso, ogni tanto riaffiora l'impeto neocatecumenale....
    :-((

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  54. Per Cristiano
    prenditela anche con Caravaggio e Michelangelo allora...

    Caravaggio e Michelangelo non c'entrano, c'entra piuttosto l'iconografia (leggi Sebastian) e l'uso di una simbolistica distorta e arbitraria

    questo e' uno dei tuoi slogan migliori...

    primo non prlo a slogan e il ternime "insano archeologismo era usato più che a proposito... inoltre non è coniato da me, ma lo usa Pio XII nella Mediator Dei, per indicare le operazioni come quelle che fanno i tuoi iniziatori: andare a ripescare da fantomatiche origini simboli e altro che la Tradizione ha diversmente elaborato e trasmesso fino a noi...

    ma passando a un discorso serio, difronte a un simbolo che anche si ritiene inusuale, nuovo, come ti ho gia' detto uno puo' porsi in 2 modi:
    o cerca di capirne il senso piu semplice e di apprezzarlo, a favore della propria edificazione o si sfruculia alla ricerca di qualche significato "cattivo"...cercando la altrui distruzione.
    perche' scegli sempre la seconda strada?


    perché dici che ho scelto la stra dell'"altrui distruzione"? solo perché ho contestato l'uso di un simbolo notoriamente satanico in un contesto che si definisce cattolico? Tanto potete fare e fate ben di peggio che non c'è nessuno che vi distrugge.

    Qui ci si limita a mettere in guardia gli ignari...

    anche abbinandolo alle parole che hai citato ci vuole davvero tanta ma tanta malizia per estrarne l'assurdo significato che ne tiri fuori tu.

    perché non dovrebbero applicarsi i nessi logici?
    C'è malizia nell'accostamento?
    E allora che dire del significato della catechesi, da solo, senza accostamenti?

    E comunque tornando alle correzioni degli anni 70, certo la maggior parte sono aggiunte per SPIEGARE cio' che e' fraintendibile, oltre a migliaia di riferimenti al CCC, col semplice risultato di mostre che non si sta dicendo proprio nulla di nuovo. Perche' di errori veri e propri cen'erano pochi. Gran parte erano frasi che, lette decontestualizzate sarebbero state molto facilmente fraintendibili. Molte altre persino sono state corrette anche se non fraintendibili da persone in buona fede. Ma per sicurezza...

    balle megagalattiche... se fosse vero non si capisce come mai quelle catechesi non sono né approvate né rese pubbliche...

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  55. per favore... c'e' chi invece ha la legge dell'"infangare", che e' ben peggio...

    se informare e chiamare le cose col loro nome tu lo chiami infangare...

    mi sembra molto sensato che io che ho ascoltato la catechesi discuta con te che non la hai ascoltata e TU mi spieghi il suo contenuto... roba da non credere

    io ho detto che non ho ascoltato QUELLA catechesi, ma ho ascoltato e discusso a lungo ed a fondo sul senso che anche A. Rita ne ha dato
    Io e A. Rita abbiamo spiegato il contenuto che ne dà la Chiesa... sei tu che resti fermo a quello kikiano

    comunque perche' non si dica che nego: il senso di quella catechesi e' molto simile a quanto detto da kiko a pentecoste 2006., chiarissimo sulla complementarita' ( e non guerra) fra Carisma e istituzione,

    questa è la versione "per quelli di fuori"!!!

    che credo nemmeno tu, con tutti i tuoi sforzi di cacciaeresieatutticosti riesci a travisare...

    infatti io non la traviso affatto e ho spiegato a più riprese e chiaramente e senza possibilità di quivoco quel che ne penso che non è una mia illazione, ma quanto ho ricevuto dalla Chiesa!

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  56. Resto sul tema dell'iconografia, che è l'unico su cui posso dire qualcosa:

    Caravaggio e Michelangelo fanno riferimento a un'iconografia consolidata nei secoli e tradizionale, anche se spesso (com'è prassi nella pittura occidentale) mettono del loro interpretando in elementi come luce, colore, dramma, composizione, sentimento... Ma mai si permettono di appropriarsi di tradizioni arbitrariamente o di travisare le immagini religiose.
    O meglio, in qualche caso lo hanno fatto, come Caravaggio, ma la Chiesa è sempre stata vigile nel selezionare cosa era ortodosso o cosa no. Ci sono quadri di Caravaggio, come in Santa Maria del Popolo, o in San Luigi dei Francesi che sono stati eseguiti due volte proprio per mancanza di adesione all'ortodossia (e non si venga a parlare "modernisticamente" di una Chiesa che "non riconosce il genio innovatore").

    E' certo possibile proporre simboli nuovi, ampliare alcune iconografie: ma le indicazioni devono venire dai teologi, dai Padri... insomma dalla dottrina della Chiesa! Ad esempio, da pochi anni è stata introdotta la memoria liturgica della Santa Famiglia: esiste quella celebre immagine di Gesù, Giuseppe e Maria abbracciati in un atteggiamento intimista, tipo "tre cuori e una capanna". Questo è sbagliato! E' in base ai testi liturgici, alle collette, ai prefazi che se ne dà la vera immagine, intesa o sotto l'aspetto di "Santa" (ed appare come una Deesis/intecessione di Maria e Giuseppe verso l'Emmanuele in trono) o di "Famiglia" (con la Vergine Odighitria accanto a Giuseppe).

    Questo è solo un esempio che serve per dire che è la Chiesa che deve dare le corrette indicazioni: per evitare, anche in buona fede, travisamenti e dubbie interpretazioni.

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  57. Io non vi conosco....so solo che avete detto un pugno di eresie....di solito chi fa così é perché ha litigato con i catechisti e vuole ribellarsi

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    1. Puoi essere più chiaro?
      In cosa consisterebbe esattamente il "pugno di eresie"?

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