mercoledì 31 agosto 2011

Video: neocatecumenali, dov'è l'Adorazione? Ma non c'è neanche l' "allegria"...

Nel primo dei video sotto inseriti osserviamo una "liturgia" neocatecumenale svoltasi a Pamplona durante la GMG. Facce depresse, fiacchi battimani. L'architettura classica della chiesa e le riprese col grandangolo contribuiscono a rendere ogni scena surreale. Verso i 2 minuti e 40 secondi si vedono chierici e laici (!?) 'spezzare' i pani. Orribili quelle insalatiere sull'altare che dovrebbero ospitare il Sangue di Cristo.
Il popolo intorno sta comodamente seduto: naturalmente nessuno si inginocchia, vorrete mica inginocchiarvi di fronte al Signore presente nel Sacramento? Gli inginocchiatoi sono lì ma guai a chi osasse utilizzarli... Verso i 3 minuti e 38 c'è la distribuzione delle ostie (o meglio delle pagnotte spezzate e sbriciolate): comodamente seduti ci si alza in piedi a ricevere il proprio pezzo di Pane e immediatamente ci si siede di nuovo, come se non si trattasse del Sacramento ma di un commestibile qualsiasi. E poi, vorrete mica che consumino subito come si fa in tutta la Chiesa cattolica? Macché! Si siedono lì a guardarlo, per poi assumerlo tutti insieme, mentre la guarnigione di schitarranti continua ad annoiare con qualche nenia a velocità di moviola.

Nel minuto successivo c'è tutta una rassegna di facce che tutto indicano tranne devozione e desiderio. Verso i 5'15" comincia il secondo giro, quello delle insalatiere. Si vede uno dei camerieri liturgici che non si prende nemmeno la briga di pulire eventuali tracce di saliva (verso i 6'30" c'è uno che lo fa). Continua poi per parecchi minuti lo schitarramento della canzonetta funebre kikiana che mette tanta tristezza (e si vede!) Dopo 9'45" i sacerdoti escono dalla scena e arriva la vera animazione: si formano chiassosamente trenini e girotondi attorno all'altare (che dico: la 'mensa'), i fedeli sembrano essere usciti dal letargo. Ma (come specialmente si vede attorno ai 10'18") salvo rari sorrisi di circostanza, non hanno facce che sprizzano la tanto decantata "allegrìa". Più che un balletto di allegria (come vorrebbe Kiko), sembra piuttosto l'esecuzione di un cerimoniale che non ha nemmeno nulla di gioioso. Qualcuno trova finalmente fiato e prende a cantare la canzonetta kikiana, il cui suono è sempre attorno ad un "uoòòò" calante e triste, per ancora parecchi minuti fino a quando fanno un applauso finale e termina la messinscena. Niente a che vedere con il grande dono che ci ha consegnato nostro Signore...




Non posso non condividere con voi un commento per Monde & Vie di Eric Letty, sulla Veglia che abbiamo qui riprodotto, inserendo anche l'immagine da lui evocata...
«Se dovessi scegliere un solo evento di questo mese d'agosto 2011, non vorrei scegliere il crollo del merato azionario né [...]. Piuttosto che il frastuono del mondo, sceglierei il silenzio, il silenzio impressionante di 1.500.000 giovani adoranti, in comunione con un vecchio non meno giovane di loro, il Re dei re nel Santissimo Sacramento. Un momento di grazia così potente che il vento e la pioggia si sono interrotti per rispettare e lasciar sovranamente soffiare lo Spirito. La telecamera che riprendeva le immagini della veglia di queste Giornate Mondiali della Gioventù si è soffermata con indiscrezione sul viso grazioso di una giovane donna in lacrime - lacrime dell'anima bagnata dall'amore del suo Creatore...».

62 commenti:

  1. Così ci scrive Infinitoquotidiano con un SMS al termine della Veglia:

    "Da Madrid, dopo l'Adorazione Eucaristica e la Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù, una preghiera per te, per il blog e per le intenzioni dei suoi collaboratori. Che Dio vi benedica!"

    Grazie di cuore, sempre uniti nella preghiera.

    RispondiElimina
  2. Che stridente abissale contrasto tra le immagini della veglia, adorazione e benedizione e quelle di Piazza Cibele prodotte inesorabilmente due giorni dopo dal cosiddetto iniziatore dallo stile di un imbonitore...

    RispondiElimina
  3. 18.000 euro : questa è la spesa sostenuta per arredare la sala dello sposo (volutamente scritto in minuscolo). Questo si fa alla fine del cammino, dopo il pellegrinaggio a Gerusalemme per avere una sala in cui celebrare l'Eucarestia con le vesti bianche. Neanche il parroco ne ha le chiavi.
    A voi i commenti.

    RispondiElimina
  4. Teniamo sempre presente che quella celebrazione è stata fatta a Pamplona probabilmente mentre gli altri partecipanti alla GMG stavano seguendo le catechesi dei vescovi si stavano confessando al Parco del Retiro. Oppure semplicemente si scambiavano le loro esperienze di fede davanti al pranzo o in un momento di svago...

    La GMG è ANCHE questo. Ma figuriamoci se gli NC si mescolano. Non sia mai che i loro ragazzi si rendano conto che oltre il cammino c'è di più.

    Posso dire tranquillamente che, durante quell'Adorazione, il tempo si è fermato. Siamo entrati tutti in quella dimensione del PER SEMPRE che Gesù ha trasformato in PER TUTTI I GIORNI attraverso la sua presenza REALE nell'Eucarestia.

    E quando dico TUTTI, intendo TUTTI, Anche gli NC presenti, che lo sappiano o meno. Io spero e prego che qlc momento abbia toccato il cuore di qlc.

    RispondiElimina
  5. Chi può pretendere guardando le immagini sconvolgenti di quella che dovrebbe essere una Messa, che quel pseudorito è in continuità con la Tradizione?
    Chi può pretendere che la Costituzione Conciliare sulla Liturgia, la Sacrosanctum Concilium,autorizza ciò che quel video ci mostra?
    Chi può restare indifferente vedendo il Corpo di Cristo trattato in quel modo, lo spazio liturgico profanato da quel gruppo che forse nemmeno sa che sta invadendo quello che per la Chiesa È uno spazio sacro ?
    O lo sa e se ne infischia anzi ne prende possesso con ancor maggior arroganza?
    Quelle immagini fanno male, sono sconvolgenti e ci mostrano quali aberrazioni i nostri responsabili religiosi hanno lasciato entrare nella Chiesa.
    E ancora, vedendo quelle immagini e poi quelle del Papa, chi può in coscienza pretendere che Benedetto XVI approva quello scempio?
    Perchè credete che Papa Benedetto ha trasmesso le sue NORME per modificare quel modo abusivo di celebrare l`Eucaristia?

    Il Papa ha voluto e vuole mettere un termine a quello che è uno scempio liturgico, quelle immagini, che parlano meglio di mille parole, ci mostrano che niente è cambiato, se non una rapidissima alzata, sono la prova che i neocatecumenali continuano a disobbedire al Papa e ad obbedire a Kiko Arguello.

    RispondiElimina
  6. E non dimentichiamo che è quel che si vede sul video che il cammino neocatecumenale impianta con la sua "nuova evangelizzazione".
    Se la Liturgia è fonte e apice della nostra fede, E LO È, a quale fede saranno iniziati i "beneficiari" di quella evangelizzazione che è talmente nuova da essere altra?
    Quale fede può nascere e maturare con una "evangelizzazione" che porta non la Chiesa di Cristo, non la sua Liturgia, non la sua Tradizione e la sua Dottrina, ma il frutto dell`orgoglio senza limiti di un laico spagnolo ?

    Immagini sconvolgenti, è vero.

    RispondiElimina
  7. frutto dell`orgoglio senza limiti di un laico spagnolo ?

    ... e della disobbedienza di Carmen?

    RispondiElimina
  8. 18.000 euro : questa è la spesa sostenuta per arredare la sala dello sposo (volutamente scritto in minuscolo). Questo si fa alla fine del cammino, dopo il pellegrinaggio a Gerusalemme per avere una sala in cui celebrare l'Eucarestia con le vesti bianche. Neanche il parroco ne ha le chiavi.
    A voi i commenti.


    naturalmente dopo il battesimo al Giordano, circondato da altrettanto 'segreto' e collegato con lo spirito di Elia, piuttosto che con quello di Cristo Signore...

    Mi dite, per favore, cosa c'è di cattolico, ma prima ancora di cristiano in tutto questo, che è la conclusione di un sedicente "iter di iniziazione cristiana"?
    Dove sono i vescovi=ispettori e garanti della fede?
    Approvano e plaudono anche a queste cose? Con ignoranza, connivenza o cosa?

    RispondiElimina
  9. Nella pagina segnalata da Larus, la Carmen parla della sua adolescenza come periodo di ribellione e di idee pazzerelle (e fin qui niente di strano). Poi dice che a ventun anni ha preso un titolo di studio in chimica... e pensare che fino a pochi anni fa i neocatecumenali dicevano che la Carmen è "laureata in chimica" (a 21 anni? ragazza prodigio?) ...ed io che mi chiedevo come mai, pressappoco dal 2007, hanno improvvisamente smesso di aggiungere "laureata in chimica" ogni volta che nominavano la Carmen.

    Nella sua noiosa predica emerge il fatto che per lei la "missione" era andare lì nel paese lontano dove si sentiva attratta, non dove l'avrebbe piuttosto portata l'obbedienza.

    Inoltre riesce a parlare cento volte consecutive della missione senza mai precisare per conto di quale Dio vuole andare in missione. Parla di lacrime, parla di India, parla di andare, parla di preghiere, parla di "seguire Gesù"... ma in realtà Nostro Signore è assente. Seguiva le proprie voglie momentanee. Lo scopo della missione, per Carmen, non è "per la maggior gloria di Cristo" (motto dei gesuiti), ma è solo per l'andare in qualche posto lontano a sentirsi bene, a fare tante cose, a provare nuove emozioni.

    La Carmen è di ricca famiglia e perciò i suoi saranno stati tutto sommato contenti di assecondarne qualche capriccetto giovanile (lei e il padre litigheranno per otto anni perché i capriccetti erano un po' troppo esagerati).

    Inoltre a quei gesuiti super-progressisti che lei spesso nomina, non sarà parso vero di poter "guidare" la giovane "missionaria a modo suo" nello scoprire il Concilio, ossia lo spontaneismo esasperato e inconcludente, la pretesa di chiamare "opera dello Spirito" le prime stramberie che vengono in mente a chiunque.

    Alla fine viene cacciata via dalle Misioneras de Christo Jesùs per ordine diretto della madre superiora. E lei cosa fa? Dice di aver tanto pregato, dice di aver tanto sofferto, ma... prosegue per la sua strada. Finché, incontrando Kiko, capisce che può sfruttarlo per realizzare qualcosa di nuovo: sono ancora i capricci (sebbene elegantemente adornati) a decidere del suo destino.

    RispondiElimina
  10. Qualcuno potrebbe, per favore, portare più ampie informazioni sul commento dell`anonimo che ci parla di una "cosa" che mi sembra talmente allucinante e senza dubbio non cattolica?

    Quanti segreti di questo tipo la nostra gerarchia è disposta a legittimare con il suo silenzio?
    Quanto tempo durerà ancora il segreto di questo movimento che appare sempre più come un gruppo settario, con cerimonie, passaggi, rituali, in tutto e per tutto simili a quelli di una loggia massonica, di certi gruppi iniziatici esoterici?


    Hai ragione, mic:

    "Dove sono i vescovi=ispettori e garanti della fede?
    Approvano e plaudono anche a queste cose? Con ignoranza, connivenza o cosa?"

    RispondiElimina
  11. Se si guarda il primo video con ampia dose di buonismo, si potrebbe anche dare con simpatia una tipica risposta "da parroco": bene, bravi, ma quanti giovani.

    E poi, ma guarda, cantano pure! "Uooòòòò! Galileaaaaaa!"

    Esatto: tutto il complimento sta solo nel "quanti" giovani. Poiché a parte il numero, cosa c'è?

    Quel cerimoniale da asilo infantile sarebbe "liturgia"? Quello sfiancante battimani, a parte il chiasso, cosa trasmette? Quel cantare gridato, triste e calante, cosa suggerisce? "Uoòòòò! Gerù... Salè..." Che tristezza.

    Certamente vediamo che tanto fracasso non sembra così infallibile nel portare i "fratelli più piccoli e lontani... dalla tristezza all'allegria", come convintamente scriveva Kiko al Papa per giustificare la bislacca liturgia che ha inventato e sulla quale non era disposto ad arretrare neppure di fronte a chiare e scritte "decisioni del Santo Padre".

    L'apparente successo "numerico" dei neocatecumenali deriva dal fatto che ancora oggi tanta gente è ossessionata dalla paura che la fede sia una cosa impossibile, una cosa adatta solo a dei superman, per cui può venire ingannata da questo aspetto "conviviale", giovanilistico e canterino.

    Dietro il quale, purtroppo, c'è tutta una selva di ambiguità dottrinali, di disobbedienze al Papa (mascherate, ma nemmeno troppo), di oppressioni (guai a chi contraddice Kiko o un cosiddetto "catechista"; chi sceglie di lasciare il Cammino viene detto "satana" e gli vien tolto il saluto, eccetera).

    Ecco perché è così difficile (eufemismo per "praticamente impossibile") il dialogo con i neocatecumenali: noi guardiamo alla radice del problema (lex orandi, lex credendi: il modo in cui preghi rivela ciò che professi, e viceversa) e loro invece partono da argomenti del tipo: "ma a me mi fa stare bene, e poi siamo tanti, e poi siamo approvati..."

    RispondiElimina
  12. Ma in fondo, amici, perchè stupirsi vedendo quel filmato?
    È normale che chi considera la Santa Messa una cena simbolica e non il Sacrificio Eucaristico, e l`altare, non il luogo del Calvario di N.S.G.C. dove si riatualizza il Suo Sacrificio in modo incruento, ma una tavola-mensa bandita per la cena, attorno al quale starsene comodamente seduti, finisca poi per alzarsi e danzare una danza allegra attorno a quella tavola!

    RispondiElimina
  13. Anni fa una "sorella" della mia comunità lasciò il cammino perché non riusciva a concepire come si parlasse tanto di gioia e poi in comunità musi lunghi e discorsi lugubri fossero all'ordine del giorno. All'epoca giudicai questa persona un po' superficiale, ma in seguito ripensai molto alla sua critica. In effetti, se penso alle persone che conosco e che sono tuttora in cammino, non le vedo così gioiose come immaginavo si dovesse essere dopo un certo numero di passaggi. Anzi, avendo conservato un buon rapporto con alcune di loro, mi rendo conto che sono molto vulnerabili e le loro difficoltà sono accresciute dal fatto che sentono di non corrispondere al modello di vita proposto dal cammino. A forza di sentirsi ripetere che sono schiavi del denaro, del sesso e del peccato in genere, molti vedono crollare la propria autostima con pesanti conseguenze nella vita familiare e sociale.
    Poi ci si ritrova in celebrazione, vestiti a festa, e per un paio d'ore ci si dovrebbe mostrare lieti... be', non sempre è facile, anche se nell'ambientale si viene esortati a "lasciare a casa ogni preoccupazione". Magari a casa è rimasto il coniuge che non è in cammino, e con il quale il rapporto si fa sempre più complicato.
    Quanto alla "sala dello sposo", credo a quanto ha detto l'anonimo, anche perché ho visto personalmente una sala parrocchiale "ristrutturata" in questo modo, con immagini kikiane in grande evidenza. E credo anche che il parroco non possa usare questa stanza. Mi chiedo però come questo possa essere tollerato dal parroco stesso. Per quanto riguarda la provenienza del denaro, non ho dubbi sul fatto che provenga da una colletta interna alla comunità, ma personalmente trovo che tutto questo sia di cattivo gusto, e in netto contrasto con la semplicità dei primi cristiani che dovrebbe ispirare il cammino.

    RispondiElimina
  14. Quando ho visto il video di quella che mi rifiuto di chiamare Messa, con la rabbia è venuto il pensiero di spedirlo al card. Canizarès, ma poi mi son detto,a che cosa serve, tanto sa tutto e, per delle ragioni che solo lui conosce, non fa niente e non farà niente.

    Come cattolico mi sento abbandonato dalla mia gerarchia e sto perdendo la fiducia in chi dovrebbe essere il custode della liturgia.

    RispondiElimina
  15. La "sala" della comunità che finisce il cn deve essere "addobbata" per essere sempre un "sinagoga" perenne la prima comunità della mia ex-Parrocchia rifece completamenta la sala con una controsoffittatura centrale + faretti - tutta circondata da panche fisse in puro legno -sempre disposte a semi-cerchio - in modo da poter lasciare libero "l'utero" centrale per le celebrazioni del sabato sera.. la parete che guarda l'assemblea fù completamente dipinta (dalla catechista Senior diretta discendente di kiko) con una delle famossisime "icone" - per la parte che andava colorata in oro i fratelli hanno contribuito ad acquistare "polvere d'oro" (e vi assicuro che era oro vero l'ho visto con i miei occhi) che doveva essere "sparso" con una particolare tecnica sul dipinto.. in lire costò un "botto di soldi" fare questi lavori.. fermo restando che la sala da quel momento in poi "divenne proprietà privata" chiusa a chiave e solo dopo molti anni e l insistenza di un Santo Sacerdote ci fù permesso "in poche occasioni" l'uso con parsimonia della stanza...

    P.S.: l'oro non fù più "appicicato" alla parete per "paura" che i Cristiani della Domenica lo raschiassero dai muri... e non ridete..questa fu la spiegazione che mi diede il mio ex-catechista

    RispondiElimina
  16. scusa Luisa .... chiaramente ho cercato di rispondere alla Tua richiesta... se hai bisogno chiedi pure...

    RispondiElimina
  17. O_O non posso crederci ...

    Quindi, alla fine del CN, si è finalmente "vera chiesa" ...

    Non quella di tutti e per tutti, dalla quale si entra per il portone principale magari bello largo, ma quella dei "servi di Jahve" nella quale si entra da una porta più piccola, quella "stretta" per l'appunto!

    Bravi, questo a dimostrazione che i camminanti vengono reimmessi nella cattolicità di Santa Romana Chiesa.

    RispondiElimina
  18. però Larus... così non richi che ti raschiano "l'oro" dalle pareti... è solo per la "tutela del patrimonio" kikiano

    RispondiElimina
  19. ma ... nello statuto non c'è scritto che alla fine del CN la comunità si "ritira" nel suo utero a celebrare, lontano da occhi orecchie e chiacchiere indiscrete.

    Come mai?

    RispondiElimina
  20. diciamo che nel "caso" della mia ex-Parrocchia... non si ritirarono affatto.. anzi diventarono "gli occhi e le orecchie" di tutti.. cioè non sapendo che fare si "impicciavano" degli affari di tutte le altre comunità.. mettendo "la bocca" in ogni cosa..

    RispondiElimina
  21. Beh, del resto sul "tabor" si vede tutto dall'alto!

    RispondiElimina
  22. La "sala" della comunità che finisce il cn deve essere "addobbata" per essere sempre un "sinagoga"

    perché proprio sinagoga perenne?
    ... e il Cenacolo, che fine fa?

    RispondiElimina
  23. bè caro amicus... si vede che non hai mai visto "il cenacolo" ed una sinagoga.... v

    RispondiElimina
  24. sinceramente non ti capisco, Aldo.
    Il nuovo Tempio che è Cristo e Lui in noi parte dal Cenacolo, non dalla Sinagoga

    RispondiElimina
  25. Caro Aldo, grazie!
    Sono sconvolta.
    Credevo di essere giunta alla fine delle mie scoperte sul cnc ma vedo che al peggio non c`è mai fine.
    Che strazio.

    RispondiElimina
  26. Ma a questi neocatecumenali.... è stato detto che il Papa NON VUOLE IL BATTIMANO DURANTE LA SANTA MESSA?
    O forse pensano che la Messa che celebra il Papa è un rito DIVERSO che non ha nulla a che vedere con il LORO?
    Lo hanno capito o no che a riguardo della Forma del rito il Papa vuole che si celebri tutti alla stesso modo O ORDINARIO O STRAORDINARIO e che l'ordinario è come celebra lui?

    Anche senza fare paragoni con l'adorazione di duemilioni di giovani fra i quali, paradossale, c'erano senza dubbio gruppi neocatecumenali, la messa celebrata dal Cammino denota comunque che nel video si vedono DEI ROBOT....
    a parte il fastidioso battimano continuo che neppure a teatro si riuscirebbe a mantenere... ma guardate il finale del rito, come un comando, si portano all'altare per eseguire il ballo scaramantico, come se non avessero appunto capito bene cosa è stata la Messa prima, la vera ESPIAZIONE....

    non c'è un momento di silenzio... c'è tristezza, PARANOIA, sempre le solite trite e ritrite canzoni kikiane che ad ascoltare bene, perfino il cantante cerca di imitare Kiko nell'accento e nel tono....
    che tristezza!!

    la danza tribale ha avuto seguito, ANDATE IN PACE...

    RispondiElimina
  27. Sinceramente sono io che non capisco te.. caro amicus (a proposito Aldo è il mio vero nome...) cosa centra Cristo, il nuovo tempio.. con le disposizioni "logistiche" di una sinagoga??? hai mai visto la sala di una cn che ha finito il cammino??? io sì.. tante volte, e non rispecchiano assolutamente nulla di ciò che la tradizione ci ha tramandato... sono sale kikiane...

    RispondiElimina
  28. Bè cara Luisa...devi sapere che una coppia della 1^ cn che doveva fare il "viaggio a Gerusalemme" ha preferito non partecipare al matrimonio della propria figlia (= tentazione del demonio) piuttosto che rinunciare al viaggio.. sono anni che la figlia non parla più con questi "genitori".. chiaramente le solite spiegazioni... "..chi non odia suo figlo..suo padre..." bla..bla..

    RispondiElimina
  29. e se gli fai notare che sono un po' zombificati si arrabbiano pure! sigh!!

    "
    Bè cara Luisa...devi sapere che una coppia della 1^ cn che doveva fare il "viaggio a Gerusalemme" ha preferito non partecipare al matrimonio della propria figlia (= tentazione del demonio)
    "

    RispondiElimina
  30. comunque confermo anche io questa storia della sala delle celebrazioni:
    la prima comunità mi ricordo che finì di pagare dopo qualche tempo.
    Al solito:
    moquette blue che rappresenta le acque.
    controsoffitto con i faretti sopra la mensa.
    mega quadro chichiano sulla parete dietro il celebrante.
    sedie in plastica trasparente ripiegabili a cerchio intorno alla mensa.
    Stanza ad uso esclusivo (salvo gentili prestiti straordinarie a comunità figliocce) della prima comunità.

    E confermo anche le vesti bianche... che poi, se ben mi ricordo, costavano un botto.

    RispondiElimina
  31. Se le vesti bianche sono costose, altri articoli "imposti" in occasione di matrimoni, battesimi & c. non sono certo da meno. Tutta produzione kikiana, ovviamente.

    RispondiElimina
  32. Dunque, per sua stessa ammissione, il fratello neocatecumenale che ha scritto il suo ultimo commento alle 18:37 era venuto qui solo per creare "clamore": un "troll", come dicono i giovani, o un mormoratore, e seminatore di zizzania, come si dice nella Bibbia.

    Ovviamente se ne vien fuori con un altro dei tipici trucchetti neocatecumenali: confondere la quantità con la qualità. Come se i "tanti elogi" fatti al Cammino fossero autoritativi, mentre le «decisioni del Santo Padre» (confermate dal Santo Padre stesso) fossero trascurabili.

    Perfino mentre vi incoraggiava, il Papa non ha mai smentito le sue decisioni inviate a Kiko, Carmen e don Pezzi nella "lettera di Arinze". Però voi fingete che sia così. Pensate che la realtà sia solo ciò che elogia Kiko, Carmen e il Cammino. Vivete praticamente nel mondo dei vostri bei sogni.

    Per l'ennesima volta ci raccontate la solita panzana che nella lettera di Arinze non ci sarebbe nulla contro il Cammino: caro fratello, hai proprio ragione, non c'è proprio nulla... ad eccezione di un drastico ridimensionamento degli strafalcioni liturgici kikiani-carmeniani. Norme a cui avete sistematicamente disobbedito, tradendo la fiducia del Papa, che vi disse: "Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate", e che voi avete invece sempre eluso e disobbedito.

    Dubito fortemente che tu non l'abbia mai letta, quella lettera, e pertanto anche tu sei uno di quelli convintissimi che per difendere il Cammino occorre la menzogna: chi vuol difendere il Cammino ha paura della verità.

    RispondiElimina
  33. Ma le conoscono queste aberrazioni in Vaticano?
    Le conoscono i vari vescovi e parroci?
    O il segreto degli iniziati NON deve essere svelato nemmeno a loro?

    RispondiElimina
  34. "
    "Bè cara Luisa...devi sapere che una coppia della 1^ cn che doveva fare il "viaggio a Gerusalemme" ha preferito non partecipare al matrimonio della propria figlia (= tentazione del demonio)"

    Non devi andare al matrimonio di tua figlia, se la data coincide con un "evento" neocat,
    non devi restare a casa, o tornare a casa, se un figlio o un genitore è malato e ha la cattiva idea di ammalarsi quando è prevista una partenza per un"evento" neocat, e non fa nessuna differenza se la malattia è lieve o grave,
    non devi restare a casa se tuo figlio o tua figlia affrontano un esame importante e hanno bisogno del tuo sostegno, priorità sempre e comunque al cammino.
    Ma dove siamo?
    In una setta?
    E quel genitore, quel figlio, quella figlia accettano?
    Sì, accettano perchè credono che non possono fare altrimenti.
    Posso solo immaginare i sensi di colpa che certe scelte provocano a posteriori a chi,uscito dal cammino nc, recupera la sua autonomia di pensiero e di coscienza.

    RispondiElimina
  35. bè caro amicus... si vede che non hai mai visto "il cenacolo" ed una sinagoga.... v

    caro Aldo,
    ho visto sia il Cenacolo che diverse sinagoghe.
    La mia domanda tendeva a mettere in risalto che la sinagoga non c'entra niente con il cristianesimo che nasce, piuttosto, dal Cenacolo...

    Mi sembra infatti che i neocat il Cenacolo lo abbiano sostituito con la sinagoga.

    RispondiElimina
  36. Ma a quell'imbecille che non fa altro che insultarvi dall'altra parte non gli avete fatto ancora recapitare una notifica di querela?

    Io trovo che questo blog sia un eccellente mezzo di informazione su una realtà distorta della Chiesa.

    Mi capita spesso di parlare con persone che hanno fatto parte del Cammino Neocat. per tanti anni e raccontano tutte le stesse identiche cose (non si può dire che sono tutti d'accordo perchè molti di questi individui non hanno nemmeno internet e nemmeno vi conoscono).

    Io penso che la verità non sia che "Il Papa non conosce", "Il Cammino è potente". La Chiesa conosce le sue realtà e le sue magagne. Il Cammino e simili servono a reclutare le persone che si sono allontanate e se ne allontaneranno sempre di più. Un potente mezzo di arruolamento come queste comunità fa comodo a tutti.

    Scusate l'OT ma era giusto per dire la mia. Non disturbo più.

    (Uomo sincero ed obiettivo)

    RispondiElimina
  37. Il problema è che la Chiesa o, meglio, la gerarchia della Chiesa crede, attraverso un movimento come il cammino neocat,di reclutare nuove persone o far ritornare chi se ne era allontanato,ma,in realtà, permettendo e tollerando che una realtà così diversa da essere altra continui a diffondere le sue prassi che non sono quelle della Chiesa cattolica,i notri responsabili religiosi non fanno altro che dare una garanzia di legittimità a chi SI SERVE della Chiesa per portare in avanti un altro progetto, per sovvertire dal di dentro i fondamenti stessi della nostra fede.

    Ma insomma bisogna esser ciechi per non vedere che quella "liturgia" NON è quella della Chiesa?
    E che NON lo è nella forma e nella sostanza?
    Che quella struttura che sta devastando le parrocchie NON è quella della Chiesa?
    Che il SEGRETO che quel movimento continua a conservare non è cattolico?

    Noi lo vediamo, lo sappiamo, lo vedono e lo sanno i nostri responsabili religiosi eppure tutto continua come prima, in modo inconcepibile e sconcertante.

    Se i numeri avessero fatto la forza della Chiesa, se fossero i numeri a garantire l`ortodossia della fede cattolica, tutto sarebbe ok ma non è così, non contano i numeri, non sono i numeri a dirci che la Chiesa gode di buona salute, se fare numero, se sventolare i numeri significa accettare di annacquare la nostra Fede al punto di renderla irriconoscibile, allora la strategia del "nella Chiesa c`è posto per tutti" è una strategia perdente.

    Ma,come sempre,quando sono scoraggiata, mi consolo dicendo che al disopra delle debolezze umane c`è Colui che mai abbandonerà la Sua Chiesa.

    RispondiElimina
  38. "Ma a quell'imbecille che non fa altro che insultarvi dall'altra parte non gli avete fatto ancora recapitare una notifica di querela?"
    --------

    e perchè? non è già un castigo abbastanza grande stare nel cammino?

    A parte gli scherzi, queste persone sono in buona fede. La sguaiatezza dei commenti è un segnale, soprattutto per loro, che c'è qualcosa che non va nella loro vita spirituale.
    Prima o poi se ne accorgeranno anche loro.

    RispondiElimina
  39. ieri sera avevamo a cena un amico sacerdote e parlavano del fatto che un sacerdote della nostra diocesi è passato al protestantesimo. Io un pò sconsolata pensando a tutto quello che accade nella chiesa, e quindi anche al problema nc ( senza tirarlo fuori perchè mio marito è ancora dentro) ho chiesto appunto come mai la Chiesa è così in crisi. Lui mi ha risposto che c'è un'interporetazione di un messaggio della Madonna di fatima che durante un'apparizione ha detto che Satana ha sfidato Dio e vuole distruggere la Chiesa; Dio ha risposto a Satana: fai pure ma non la distruggerai. Ecco secondo questo sacerdote siamo nel pieno di un attacco di Satana ma alla fine il Sacro Cuore di Gesù trionferà. detta così sembra un pò un discorso nc ma visto tutto quello che sta succedendo non faccio fatica a crederci.

    RispondiElimina
  40. Carissima Elena,
    chi conosce quel sacerdote sa che ne ha passate di tutti i colori nella sua diocesi, che spesso può diventare una condanna. Certamente un gesto estremo; ma speriamo che il Signore ci conceda di vederne uno sbocco al momento impensabile.

    RispondiElimina
  41. mic conosci la storia? allora saprai che gli abbandoni del sacerdozio per un motivo o per l'altro nella mia diocesi stanno diventando un problema serio.....

    RispondiElimina
  42. Elena cara, sì conosco quella storia: il gesto di quel sacerdote è un "gesto estremo" e impensabile, conoscendolo.

    Ma il problema purtroppo non riguarda solo la tua diocesi: è che le diocesi sono tutte okkupate o dai neocat o dai modernisti e un sacerdote vero non ha vita facile (è un eufemismo).

    Dobbiamo pregare molto per i sacerdoti, che hanno il compito di santificare e di salvare molte anime e che il Signore ci sostenga e ci illumini e ci aiuti a conservare integra la nostra Fede...

    RispondiElimina
  43. mic io non so assolutamente nulla di quello che è successo, però poco tempo fa un altro giovane sacerdote ha lasciato spiegando ai suoi parrocchiani che in un certo senso era stato spinto a diventare sacerdote anche se non ne sentiva davvero la vocazione, un altro ha messo incinta una ragazza, ora questo....nella mia diocesi c'è una fortissima crisi di vocazioni più evidente che in altri posti e c'è l'impressione che prendano su un pò chiunque sia disposto a dire " massi proviamoci" e magari ariva al sacerdozio senza reale convinzione.... non voglio dire che sia il caso del sacerdote diventato protestante però l'aria che tira ( soprattutto con l'attuale vescovo, che fra l'altro è tutto fuorchè modernista) è questa....e se io fossi un sacerdote vero, la cui parrocchia mi rende la vita impossibile, non passerei al protestantesimo ma al limite chiederei il permesso di ritirarmi per un pò a vita privata....non c'è bisogno che pubblichi sennò andiamo o.t. ma se puoi rispondermi vorrei proprio capire che diavolo sta succedendo....

    RispondiElimina
  44. Cara Elena,
    credo che la tua 'lettura' della situazione possa essere attendibile.
    Quanto al caso specifico, sono confusa perché il gesto del sacerdote non corrisponde assolutamente al suo modo di essere di qualche anno fa...

    RispondiElimina
  45. La prima cosa che mi è venuta in mente è... "toh, un prete che non si vergogna di dire che in realtà è protestante".

    Abbiamo tanti preti criptoprotestanti!

    Celebrano i sacramenti ma li disprezzano (con quanta fretta "sbrigano" la consacrazione! con quanta pena e quanta diffidenza si rendono disponibili a confessare! con quanto fastidio accolgono la richiesta di celebrare una messa in più - e se non fosse per l'offerta...) E soprattutto, sono dottrinalmente più vicini a Lutero che a san Tommaso!

    Così, ci dobbiamo tenere questo clero "criptoprotestante"... e già ringraziare che ancora si riesce a trovare confessioni e comunioni anche nei giorni feriali.


    Quanto all'abbandono del sacerdozio, la spiegazione teologica è fin troppo chiara: il demonio sta facendo di tutto per rovinare la santa Chiesa, ed è disposto ad utilizzare qualsiasi mezzo pur di portare confusione ed ambiguità nelle cose che riguardano la fede.

    Quello che dà umanamente dolore è il riflettere sulle dinamiche umane sfruttate dal demonio per produrre lo sfascio nel clero: debolezza della fede, idolatria di oggetti o di santoni, eresie nascoste (che non sempre vengono chiaramente a galla), apostasie di fatto...

    RispondiElimina
  46. ma io Tripudio non capisco : perchè, perchè, diventi sacerdote di Santa Romana Chiesa se non credi veramente in quello che fai, se ti pesa confessare, se non sei sicuro della tua vocazione, se sai già che ti peserà il fatto di non poter avere figli... posso capire una volta quando si infilavano i ragazzi in seminario per dare loro da mangiare e un'istruzione ma adesso? nessuno ti costringe, anzi!!

    RispondiElimina
  47. In poche parole: in quei casi la fede era debole prima del sacerdozio, e comunque il demonio si accanisce con più furia contro i sacerdoti che hanno la possibilità di fare qualcosa di buono.

    Anche persone di grande fede possono ritrovarsi in condizioni talmente insopportabili da commettere errori giganteschi (lo dico non per giustificarli, ma per capire il modo in cui succedono). Per esempio, come vivrà i suoi doveri di stato un religioso al quale i superiori hanno fatto prendere un esaurimento nervoso? Non siamo mica tutti dei curato d'Ars o delle Gemma Galgani...

    Conosco diversi casi di "preti che hanno lasciato": in tutti quelli che conosco, c'era sempre un problema, per così dire, di affettività. Si vedevano detestati dai confratelli, perseguitati dai superiori, vedevano le loro opere distrutte e ridicolizzate... e ad un certo punto hanno ceduto. Chi viene deluso dai rappresentanti della Chiesa è sempre tentato di pensare che tutta la Chiesa sia marcia come loro.

    RispondiElimina
  48. Su un blog che ci linka, trovo un articolo che riporta le parole della Carmen Hernàndez in qualche grande occasione neocat a Fatima.

    Trattandosi di un blog anche autoironico (fin dal titolo: "info caotica") bisogna sapervi leggere tra le righe.

    Della Carmen Hernandez dicono che "sa parlare in egizio antico e in karlrahnico" (ambigua come Karl Rahner) e che è addirittura confrontabile con un certo Ozores, comico spagnolo (cfr. secondo video). Anche nei commenti si fanno beffe di lei, per il suo modo di parlare, per quella chiassosa maglietta "Adidas" con la quale è andata dal Papa (e aggiungono: e questa sarebbe la più intellettuale dei neocatecumenali!)

    Il blog prende anche tre affermazioni interessanti della Carmen, due delle quali intraducibili perché la Carmen pronuncia parole senza controllarsi, praticamente incomprensibili (come il comico Ozores).

    Una riguarda il papato; sembra che Carmen neghi che da Pio V fino a Pio XII ci sia stata davvero la Chiesa, pronunciando male le parole perché magari si è resa conto troppo tardi che le stava sfuggendo qualche parola troppo chiarificatrice ed allora ha tentato di rimediare così.

    Una invece è agghiacciante: Carmen dice qualcosa come: "...poiché il serpente tiene in sé il tessuto della vita" - insomma sta insinuando che il "serpente" (cioè il demonio) sarebbe in sé capace di dare vita (ma in realtà il demonio non ha potere di dare vita). Non so se ho tradotto bene, ma la frase in questione ha tutto l'aspetto di essere imparentata con la teoria che il demonio sarebbe "necessario" o "potente" (come se Dio dovesse subirne la presenza o addirittura lo avesse creato). In questo momento non so spiegarmi meglio.


    Nello stesso blog si segnala un intervento della Carmen in presenza di papa Benedetto XVI di gennaio 2009, dove questa fa uno sperticato elogio di Paolo VI che -a suo dire- avrebbe tanto incoraggiato la formazione di comunità neocatecumenali, e di Giovanni Paolo I (esatto, GP1) che avrebbe favorito il CNC in tutto il nord. Il modo stesso in cui parla, con un'enfasi esagerata e addirittura ridicola (accompagnata dagli applausi della claque neocat ad ogni pié sospinto e, per forza d'inerzia, anche da un po' di ecclesiastici seduti in prima fila), è assai significativo.

    Il video era presente su un sito web francese (infatti nelle pause il commentatore francese riassume nella sua lingua l'intervento in italognolo della Carmen). Il video è qui, ho citato la parte che comincia dopo circa un'ora e 17 minuti.

    RispondiElimina
  49. "Se le vesti bianche sono costose, altri articoli "imposti" in occasione di matrimoni, battesimi & c. non sono certo da meno. Tutta produzione kikiana, ovviamente."

    niente è imposto, compriamo e abbiamo tutto perche ci piace e spendiamo contenti di farlo col cuore in pace!

    RispondiElimina
  50. Caro Tripudio,
    più si va avanti e più si scoprono cose inquietanti oltre che sconcertanti.

    Questo rende sempre meno spiegabile e comprensibile il favore di Papa e vescovi, anche in presenza di ragioni di cui non è ipotizzabile la gravità.

    E' difficile ammettere che possa darsi il caso in cui la Verità è messa da parte...

    RispondiElimina
  51. La risposta per "perplesso" è purtroppo molto articolata, per cui sono costretto a non essere completo ed esaustivo.

    Anzitutto diciamo che purtroppo solo una minoranza di ecclesiastici è veramente preoccupata per la purezza della fede al punto da parlare chiaro (come ad esempio i vescovi giapponesi). Molti preti, vescovi, addirittura cardinali, si muovono solo quando sentono il rischio di uno scandalo che li colpirebbe direttamente: questo può essere dovuto a ignoranza (non hanno ancora chiari i veri contorni del problema NC), oppure per ingenuità, per pigrizia, per paura di ricatti o addirittura per vigliaccheria.

    Anche degli ecclesiastici intelligenti, vuoi per conoscenza troppo approssimativa del problema, vuoi per il terrore di esporsi ai notiziari come dei qualunque donchisciotte che ingaggiano battaglie contro i mulini a vento, vuoi per interesse personale e per non pestare i calli di qualche potente in curia... di proposito evitano di intervenire. Volete mai che un seminarista si ritrovi la carriera tutta in salita (o addirittura bloccato) solo perché ha detto la verità sul CNC? volete mai che un parroco, timoroso di essere trasferito nella più umida e devastata parrocchia di montagna, alzi la voce? e via dicendo.


    Tante volte, di fronte alle aberranti accuse di qualche neocatecumenale, mi sono chiesto: e se anche su un solo punto avesse ragione? E così mi sono costretto a verificare quel che diceva lui e confrontarlo con ciò che pensavo essere vero.

    Allora: verifica nei documenti del Vaticano II (esempio: il Cammino fa l'esatto contrario della Sacrosanctum Concilium) verifica nel Catechismo (il Cammino propina ambiguità ed errori su cose che il Catechismo spiega invece in modo chiaro e comprensibile), verifica sulle notizie date dalla stampa e dai diretti interessati (sul sito web della conferenza episcopale giapponese è riportato che il Papa non voleva approvare gli Statuti e invece venti giorni dopo Rylko gli presentò il fatto compiuto), verifica dalle parole degli stessi neocatecumenali (Caredda dice che quando Kiko parlava di 3200 alzate invece erano solo poche centinaia di cui molti bambini e molti che fingevano e scherzavano), verifica dalle parole degli stessi iniziatori (Kiko quando ricevette la lettera di Arinze disse: "qui finisce tutto! catastrofe!")...

    Questo voler prendere sul serio le parole dei neocatecumenali, una volta a confronto con i fatti e con ciò che dice la Chiesa, mi ha convinto della dannosità del Cammino.

    E mi ha anche fatto capire perché tanti ecclesiastici sono renitenti a prendere provvedimenti... ricordando che perfino ai pontefici hanno più volte fatto lo scherzaccio del "fatto compiuto".

    Anche molti di quelli che passano per tradizionalisti sono imbottiti di "modernismo", nel senso più esatto della parola: pensano che tutto sommato sia caritatevole dare all'errore e alla verità gli stessi diritti.

    E quando non pensano che è caritatevole, pensano che è necessario, che è "politicamente utile", politicamente corretto. Temono poi di passare per quelli che accusano un unico problema quando c'è "ben altro" (come se l'esistenza del "ben altro" significasse che non si devono condannare gli errori più lampanti che si hanno davanti).

    Insomma: non c'è una spiegazione unica e completa per spiegare come mai la gerarchia cattolica non si compatta insieme nel dare al Cammino quel che si merita.

    Però quel poco che riusciamo a documentare e dimostrare, è già sufficiente a capire tante cose.

    La nostra sarebbe una battaglia persa, e persa nel modo più disonorevole, se non fosse che è una battaglia per la verità, per la fede, e per la salvezza delle anime (a cominciare dalla nostra).

    Tutto ciò che è fabbricato da mani di uomo è destinato irrimediabilmente a perire. E la storia della Chiesa insegna che le eresie periscono proprio nel momento del loro più alto trionfo.

    RispondiElimina
  52. Grazie, byTripudio, per la tua articolata risposta.
    Ho domandato ad un amico, un cattolico "tiepido" che non conosce il cammino neocatecumenale, di guardare il video delle "alzate" a Madrid e quello di Pamplona.
    Bisogna sapere che se è diventato tiepido è anche e sopratutto perchè disgustato da quello che osservava nella Chiesa Istituzione, scoraggiato dall`impossibilità di "avere" una Messa degna di questo nome, se non facendo decine di chilometri ogni domenica, se la sua Fede è intatta, la sua pratica ne ha sofferto.
    Ebbene, mi ha appena telefonato ed era sconvolto da ciò che ha visto.
    Ha avuto le nostre stesse riflessioni, le parole più dure non sono state tanto per quell`uomo che si agitava sul palco e manipolava a piacimento il suo pubblico, certo vedere quei giovani correre sul palco lo ha sconcertato ma non sorpreso,essendo psichiatra ha perfettamente descritto il fenomeno, no, le parole più dure le ha avute per quei vescovi e cardinali che vedeva legittimare quello che faceva Kiko Arguello.

    Il video di Pamplona lo ha lasciato senza parole.
    Mi ha solo detto: quei giovani non sono cattolici, quella non è una Messa cattolica.

    Aveva visto già tante "liturgie" fabbricate ma non aveva mai visto il modo neocat di "celebrare" l`Eucaristia, ne è stato sconvolto.
    È pieno di domande, prenderò il tempo di rispondergli.

    Initile dire che la visione di quei video non ha contribuito a migliorare la sua stima e il suo rispetto per la gerarchia della Chiesa.

    RispondiElimina
  53. Nulla vi è imposto? E SE VI RIFIUTATE DI COMPRARE LE VESTI BIANCHE E DI PARTECIPARE ALLE SPESE PER LA SALA, cosa succede ? Chi avrebbe il coraggio di obiettare qualsiasi proposta fatta dai catechisti,dopo il lavaggio del cervello che ti fanno per ore in interminabili convivenze, in cui esci convinto che lo Spirito Santo abbia inspirato tutto? Non puoi dire che siete contenti di spendere questi soldi, completamente liberi da condizionamenti, convinti di essere nel giusto.
    E poi perche' solo nel secondo passaggio ci si deve mettere alla prova sui soldi, dispensando il bottino ai poveri della parrocchia? E' prprio necessario spendere questi soldi per una sala che è chiusa al resto della parrocchia? LA CHIESA CON TANTO DI TABERNACOLO NON VA BENE? Sono stanco di fare domande alle nessuno dei neocat è in grado di dare risposte razionali.

    RispondiElimina
  54. noto, altrimenti non si comprende, che l'ultimo Anonimo risponde ad un intervento dell'1 settembre, 16:10

    niente è imposto, compriamo e abbiamo tutto perche ci piace e spendiamo contenti di farlo col cuore in pace!

    apparentemente niente è imposto ma, di fatto, è tutto calcolato e rigidamente pre-costituito...

    RispondiElimina
  55. ma scusa, si fa il rito in cattedrale col vescovo e con le vesti bianche a chi puo venire in mente di dire "no io non le voglio comprare??" o "costano troppo??"... ma che gente siete?? come se uno mi invita ad un matrimonio e io vado in pigiama perche non possono costringermi a comprare il vestito... nessuno mi costringe a comprare il vestito eppure lo compro lo stesso e cosi fanno tutti... per le vesti bianche uguale... e poi non preoccupatevi voi di come spendiamo i soldi noi che certamente non dobbiamo rendervene conto...


    ahahahaahah, tanto non pubblicate

    RispondiElimina
  56. il costo delle vesti bianche è solo un dato accessorio, del quale non ce ne può importare di meno ed è venuto fuori nel contesto dell'intero discorso.
    Quello che 'stride' con la tradizione cattolica sono proprio le vesti bianche che vengono usate per il battesimo e non si capisce a quale caspita di battesimo (ripetuto al Giordano) facciano riferimento.

    Non venite e prenderci per i fondelli col "rinnovo delle promesse battesimali", perché nella Chiesa si fa con semplicità e senza orpelli di sorta ad ogni celebrazione solenne...

    Questo è solo l'essenziale, ci sarebbe molto di più da dire, ma ne abbiamo smascherante tante di storture che dovrebbero bastare e avanzare anche.

    Questo è solo uno dei tanti "arcani" che vi qualificano sempre più come setta e sempre meno come Chiesa cattolica...

    RispondiElimina
  57. Non vorrei aprire discussioni sull'Opus Dei (di cui ho una grande stima), ma la richiesta fatta poco più su in questa pagina mi dà l'occasione di spendere due parole sul metodo con cui guardare alle realtà ecclesiali.

    Nostro Signore dice che l'albero si giudica dai frutti.

    Solo che normalmente il nostro giudizio è inquinato dalla moda.

    Per esempio, vengono erroneamente considerati "frutti" i grandi numeri che un movimento ecclesiale può vantare.

    Ricordo un video in cui Chiara Lubich sciorinava le cifre del movimento del Focolare. Dei tanti numeri ricordo che disse: "presente in centottantatre paesi del mondo", e per un attimo rimasi a bocca aperta: i paesi del mondo non erano centottantuno? I focolarini avranno colonizzato anche la Luna e Marte?

    I "grandi numeri" non sono un frutto; sono al più una conseguenza di qualcos'altro (e questo "qualcos'altro" non è necessariamente "qualcosa di buono").

    Altrimenti dovremmo dire che la religione islamica sarebbe più vera del cattolicesimo, visto che hanno 250 milioni di fedeli in più.

    Dunque, siamo tutti daccordo che la quantità non coincide con la qualità... eppure tante volte succede che giudichiamo un fenomeno cominciando col dire cose del tipo: "sono tanti... non possono essere tutti in errore, non possono essere tutti in malafede".

    Questo tipo di equivoco sostiene e alimenta il "successo" del Cammino Neocatecumenale.

    Kiko stesso fa leva sui numeri, gridando sempre che sono tot migliaia di comunità in tot migliaia di parrocchie in tot paesi del mondo... gridando sempre numeri esagerati alla "cerimonia" delle "alzate"... Come se l'essere in tanti significasse essere "buoni".

    RispondiElimina
  58. Cosa c'è di male se dopo aver ricevuto il Corpo di Cristo ed aver bevuto alla Coppa sia manifesta la propria gioia di aver ricevuto il Signore?

    RispondiElimina
  59. Caro Fabrizio,

    tu la chiami "gioia" solo perché così ti comandano Kiko e Carmen.

    Se si prova a rivedere il video disattivando l'audio si nota immediatamente cosa intendo.

    Quella non è "gioia", tanto meno un'espressione liturgica di quella che dovrebbe essere gioia.

    È solo una imbarazzante messinscena. Eseguita per obbedienza a Kiko.

    RispondiElimina
  60. Rispondo ancora a Fabrizio:

    noi le certezze ce le abbiamo davvero.

    Stanno tutte scritte nel Catechismo, dove le trovi spiegate sulla base delle Scritture, dei Padri della Chiesa, degli scritti e della vita dei santi, dei documenti ufficiali della Santa Sede.

    Per esempio sappiamo dalla Sacramentum Caritatis che papa Benedetto XVI contraddice teoria e prassi del Cammino Neocatecumenale. Che aveva condannato due anni prima nella "lettera di Arinze", alla quale voi avete sempre disobbedito.

    Del resto, come si fa a prendervi sul serio?

    In nessun caso nella storia della Chiesa si è mai ballato o fatto girotondi: è un'invenzione tutta nuova, della crassa ignoranza di Kiko in materia liturgica.

    Perfino la "danza" indicata nell'Antico Testamento (cfr. il caso di re Davide) era una manifestazione esterna, staccata, estranea dalla liturgia. Invece i vostri applausi (largamente deprecati dai documenti ufficiali della Santa Sede) e i vostri balletti avvengono durante la Messa e immediatamente alla sua conclusione (i celebranti si ritirano, ma non per questo la chiesa diventa sede per una festicciola da osteria).

    RispondiElimina
  61. Sul blog Continuitas vedo presentato e commentato un video, per illustrare come il Concilio Vaticano II voleva la Messa.

    Molto istruttivo.

    RispondiElimina
  62. laici (!?) 'spezzare' i pani

    Per i neocat è tutto normale, dicono di avere una speciale autorizzazione. Peccato che poi arrivano sonore smentite.
    Leggete un pò quì ...
    farebbero carte false pur di difendere la loro liturgia.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.