venerdì 31 agosto 2012

Il «sentiero» dei cristiani di Sicilia

Riprendiamo dal CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni. Sintomatico che il vescovo, parlando di identità cattolica in pericolo, parli dei neocatecumenali e del pentecostalismo, praticamente equiparandoli...

Il «sentiero» dei cristiani di Sicilia
di S.E. Mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina
(La Sicilia, 17 marzo 2011, p. 7) 

C’è un futuro per il cristianesimo in Sicilia? Qual è l’avvenire del cattolicesimo? Le nostre chiese finiranno come quelle fiorenti dell’antica Turchia e dell’Africa del Nord e oggi ridotte a ruderi? In un recente volume, L’identità in pericolo. Le credenze religiose nella Sicilia Centrale, vengono pubblicati i risultati di un’indagine curata, per conto del Centro Studi sulle Nuove Religioni, da Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli nella Diocesi di Piazza Armerina.

Dalla ricerca risulta che l’identità cristiana è ancora forte e radicata come componente importante della cultura siciliana, se la si paragona ad altre regioni italiane ed europee nelle quali il processo di secolarizzazione ha intaccato molto l’identità cristiana. Gli intervistati che si professano cattolici sono l’89,5%, i cristiani non cattolici sono il 5,3%, gli appartenenti ad altre religioni il 2,6%, quelli che non si riconoscono in nessuna religione il 2,6%. Per quanto riguarda le credenze c’è un’ampia oscillazione, testimone di influssi educativi eterogenei rispetto al monolitico sistema del passato o frutto di una crescente soggettivizzazione della fede, entrata per molti fra i beni di consumo, il “fai-da-te” delle credenze religiose. Mentre il 90,7% crede alla resurrezione di Cristo, la credenza meno condivisa (73,2%) è quella secondo cui “La Chiesa cattolica è un’organizzazione voluta e assistita da Dio”.

Si constata un’erosione dell’identità cattolica, soprattutto nelle generazioni più giovani: la fiducia nella Chiesa cattolica diminuisce fra i giovani dei quali il 21,8% dichiara di non avere nessuna fiducia. Desta meraviglia il fatto che crede negli oroscopi il 9,7% tra i giovani, certamente influenzati da certe trasmissioni televisive. Degna di rilievo è la documentata credenza negli Ufo che tra giovani raggiunge la percentuale del 37,4%, collocandosi a livelli record in Europa. Si conferma il noto paradosso di Gilbert K. Chesterton: “Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto”. Da questa e da altre indagini emerge come nel popolo siciliano, anche se sono presenti tendenze secolariste, la religione continua a essere una agenzia primaria di produzione di senso della vita, di riferimento valoriale e di appartenenza comunitaria, che si esprime nelle varie forme della pietà popolare, nella quale però tende a prevalere il sentimento su una adesione di fede convinta e coerente. Alcuni non vedono nessuna contraddizione fra il partecipare alla festa patronale e l’appartenenza ad una cosca mafiosa. A questo proposito si parla di “forza della religione e debolezza della fede”. Si assiste all’evolversi di una tendenza allo sfaldamento dell’unità delle credenze, che porta una perdita della specificità cattolica.

Guardando al futuro ci sono due ipotesi contrapposte. Per la prima “catastrofista” dei cosiddetti “profeti di sventura” la religione cattolica è destinata a svanire in futuro, dal momento che le giovani generazioni sono più lontane dalla Chiesa delle precedenti e la Chiesa cattolica oggi maggioritaria si ridurrà ad una minoranza. La seconda “possibilista-ottimista”, invece, ritiene che non vi è nessuna certezza sul fatto che le opinioni che un giovane intervistato esprime oggi rimarranno le stesse fra trent’anni. Alcune ricerche condotte in vari paesi dimostrano che parecchi, che erano stati poco o per nulla cattolici da giovani, lo diventano da adulti. Alcuni nuovi movimenti ecclesiali diventano punto di riferimento per dei giovani che, dopo momenti di crisi, hanno fatto esperienza di un cristianesimo simpatico come ipotesi positiva al problema del senso della loro vita nei fattori umani fondamentali. Nella mia diocesi – soprattutto a Gela – esistono più di una sessantina di comunità neocatecumenali con circa 2.500 membri fra cui parecchi giovani, ma anche il maggior numero di pentecostali rispetto ai cattolici di qualunque città europea. Sempre a Gela, secondo una recente inchiesta, il 15,5% dei giovani dichiarano di frequentare un gruppo religioso contro l’1% che appartiene a un gruppo politico. La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera, solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede.

Non è possibile sfuggire alla constatazione che “l’identità cattolica è in pericolo”, sebbene il fenomeno erosivo venga in parte mitigato da un profondo radicamento identitario cattolico proprio della cultura siciliana. Armando Matteo in un suo recente libro (“La prima generazione incredula”) interroga l’inedito che il modo di vivere e di credere/non credere dei giovani manifesta e individua al fondo del loro cuore la ferita di un grido di speranza, da cui bisogna ripartire per il futuro della società e della Chiesa. Realisticamente bisogna convenire che la maggioritaria adesione al credo cristiano non può assolutamente gratificarci o esaltarci. Semmai denuncia un problema: spesso alla pur sincera adesione alle verità di fede manca di fatto l’esperienza della bellezza dell’essere cristiano.

L’invito dei vescovi italiani a ripartire dall’educazione è sintomatico di una nuova coscienza ecclesiale della difficoltà che incontra la fede a dirsi e a incarnarsi, ma anche della missione primaria che oggi viene consegnata a tutti i cristiani. Oggi a una lettura della nostra società in una prospettiva post-cristiana che condurrebbe verso un gelido inverno, bisognerebbe affiancare anche una prospettiva pre-cristiana che preluderebbe ad una nuova primavera aperta ad una evangelizzazione, che presuppone che l’incontro con Cristo risponde alle attese più autentiche di ogni uomo e di ogni donna. Ora, al di là di illusioni consolatorie, è tempo di riscoprire una ardente passione per educare alla “vita buona del Vangelo”, uscendo dalla latitanza educativa e proponendoci come persone degne di fiducia, perché testimoni credibili del cammino cristiano che abbiamo sperimentato, aperto ad un futuro di speranza.

45 commenti:

  1. La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera, solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede

    queste le parole del vescovo.

    Ieri Ker, diceva di voler attenersi solo alle parole della gerarchia,

    Sono sicura che non basteranno neanche queste, che qualcuno dirà che deve pronunciarle anche il papa.
    Comunque è orami un fatto che il cammino non educa a e non forma cristianamente. Educa e forma, anzi piega le coscienze, solo al cammino stesso.

    Per raggiungere i suoi obiettivi, come dice il vescovo, il cammino stanca, e a volte sfinisce fisicamente, le persone.

    le lunge preparazioni serali, che devono concludersi con l'agape, riducono le ore di sonno.
    le numerose gravidanze, stancano e ammalano le donne.
    per non parlare della fatica di seguire i figli già nati.
    Allora si ricorre all'aiuto di qualche donna sola, che deve anche lei abbandonare i suoi familiari per seguire le famiglie numerose.

    Tutto questo, secondo me, ha un solo fine: quello di impedire la crescita interiore, i momenti di silenzio, l'incontro personale con Dio, sostituito dall'attivismo.
    L'importante è non pensare
    non scoprire la propria libertà
    non imparare come amare Gesù.

    Queste 3 cose, in maniera immperfetta e discutibile, vengono comunque insegnate nelle comuni messe parrocchiali. E non è un caso che i neocat sono addestrati a stare lontani dalla parrocchia, facendo loro credere che stanno facendo un cammino speciale che gli altri non possono capire. E quando saranno neocat doc potranno riavvicinarsi alla parrocchia ma solo per portare il loro modo di vivere la fede, e non per imparare e interagire con la parrocchia.

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  2. «...La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera...».

    È un chiaro riferimento ai "kikos", oltre che una testimonianza che il Cammino fagocita i fedeli delle parrocchie.

    Il Cammino non conduce a Cristo.

    Il Cammino conduce solo a Kiko e Carmen.

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  3. Mi pare che il cammino venga etichettato come "un'altra religione", al pari dei pentecostali...

    E' significativo che a parlare sia un vescovo che non è "emerito" e come tale non avrebbe più nulla da perdere... Non è un caso che fosse amico di Don Puglisi e quindi nemico di ogni tipo di mafia...

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  4. Scusate ma non capite che il vescovo parla di altro tipo di veglie -- cioè le notti in discoteca??
    mi sembra lamapante

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  5. In tutta onestà devo dire che anche secondo me il vescovo si riferisce alle uscite del sabato sera.

    Sta di fatto però che la frase relativa all'interiorizzare la fede resta valida, perchè, secondo il vescovo, essa passa attraverso la messa domenicale e alla vita parrocchiale


    Gv

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  6. scusa anonimo,
    ma qui è questione proprio di logica.

    Prima il vescovo parla di "movimenti ecclesiali" e poi...

    "il 15,5% dei giovani dichiarano di frequentare un gruppo religioso.

    La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera, solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede."

    Secondo la logica: dove lo capisci che sta parlando delle discoteche?

    Secondo me sta parlando dei "gruppi religiosi". Ora, dato che cita (e li cita LUI non IO) pentecostali e neocatecumenali secondo te di chi sta parlando? Dei pentecostali?

    Ripeto: USA LA LOGICA. DIO TE L'HA DATA.

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  7. Carissimi, sono ritornato dal Meeting di Rimini e sono stato un po impegnato, ma vedo che non avete sentito la mia mancanza!
    Siete riusciti a pubblicare un commento di un vescovo che parla bene del cammino facendogli dire cose che non voleva dire. Parla dei nuovi movimenti come PUNTO DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI (perchè questo non lo avete evidenziato?)
    Esalta la sua diocesi con 60 comunità e 2.500 membri fra cui parecchi giovani. non li considera un'altra religione, ma espone il suo dispiacere nel constatare che ci sono moltissimi pentecostali. anche quando parla delle veglie prolungate dei giovani non parla del cammino, ma di quei giovani che, nonostante si dicono cristiani passano tutta la notte a sfinirsi dalla febbre del divertimento e non partecipano alla messa. il cammino fatto il sabato sera ha salvato invece molti giovani proprio da questo!

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  8. ker
    caro kikos quando non c'erano commenti, ho scritto che le risposte a questi dilemmi poste dalla cara mic, poteva darle solo il Vescovo in questione, però la risposta ovvia, smonterebbe queste idiozie, quindi mic. non ha pubblicato.....capirai.
    ho pensato di girarla io, ma penso di farlo ridere troppo.....
    il forte di questo blog sai quale è... riescono a farti dire quello che vogliono loro, a te, a me, e a chiunque

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  9. quindi mic. non ha pubblicato.....capirai.

    Ker, quel commento non è mai apparso!!!!!!!

    E' lei che ci fa dire quel che neppure pensiamo.... è forse un catechista?

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  10. Non mi sorprende, conoscendo la mentalità inidirezionale NC, la "griglia" di lettura di Kikos, che va immediatamente a vedere SOLO i numeri e li prende come lodi del vescovo!

    Il resto semplicemente NON ESISTE!

    Ma dai, un po' di onestà intellettuale!

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  11. "poteva darle solo il Vescovo in questione"

    Ragionamento giusterrimo.
    Sul sito della diocesi c'è una mail di riferimento del vescovado.
    Ora glielo domando direttamente.

    Non sto scherzando. Non ho nessun problema a cercare risposte e ad ammettere che sono arrivata a conclusioni errate.

    Figuriamoci..

    Detto questo neanche a me sembra che voglia paragonare i pentecostali ai neocatecumenali.

    Fa un discorso molto più articolato.

    "l cammino fatto il sabato sera ha salvato invece molti giovani proprio da questo!"

    Ma a quanto pare non li salva dalla depressione...(vedi il caso di Michela, così prontamente diagnosticato per via telematica da Ker)

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  12. "l cammino fatto il sabato sera ha salvato invece molti giovani proprio da questo!"

    Ma a quanto pare non li salva dalla depressione...(vedi il caso di Michela, così prontamente diagnosticato per via telematica da Ker)

    -------
    la depressione è un problema serio nel cammino; io non sono psicologa, ma ho osservato e so che variazioni delle ore di sonno, il clima accusatorio e colpevolizzante generano la depressione dei neocat.
    Ricordate le parole di Kiko sul 'vino dell'allegria'? E' fondamentale recuperare un po' di allegria nel grigio del cammino.

    L'altro evidente segno di depressione è la rabbia nei commenti di alcuni. E rabbia e depressione sono fortemente correlate.......

    E' interessante che Kikos pensi che il cammino si rivolga a quegli stessi giovani che, senza il cammino, sarebbero andati in discoteca.
    Questo vuol dire che c'è somiglianza tra cammino e discoteche: in qualche modo si colmano gli stessi bisogni di evasione, di allegria, di stare in gruppo. in entrambi i casi c'è una forma di dipendenza, in un caso da sostanze, nell'altro dal guru che ti dice cosa fare al sabato sera, e gli altri giorni.

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  13. "Carissimi, sono ritornato dal Meeting di Rimini e sono stato un po impegnato"

    Spero siano stati giorni proficui per lei e per chi le è stato intorno. Ci è andato da solo o con qlc della sua comunità?

    Ora che è tornato che fa, me lo dice dove il vi hanno approvato QUEL MODO DI RICEVERE LA COMUNIONE?

    E' un discorso che ha lasciato in sospeso....

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  14. Non pubblico il commento di ker, perché, con l'escamotage di rivolgersi a kikos, sputa veleno allo stato puro...

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  15. Oilà! E' ritornato Kikos, che aveva lasciato una questione in sospeso con me - non so se anche questa sia una tecnica della dialettica neocatecumenale: lancia la pietra e scappa.
    A proposito della catechesi negli Orientamenti, mi aveva rimbrottato Kikos: "dove si dice che il regno dei cieli è simile alle vergini?".
    Ha trovato un po' di tempo, Kikos, per informarsi che sta scritto in Mt 25,1:
    "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo".
    Assodato che non mi sono inventato l'incipit del verso, che cosa dice Kikos, che quelli che non sono ancora convertiti possiedono una lampada e vanno incontro allo sposo? (Chi sarà mai, simbolicamente, lo sposo?).

    Ed e riuscito, magari, a raccordare la parabola delle dieci vergini con la successiva dei talenti? Che cosa ne direbbero Kiko & Kikos, che anche con il simbolo del "servo" i Vangeli intendono persone che ancora si devono convertire?

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  16. Comunque da giovane che ho amici cn vorrei sfatare il mito (nel caso qualcuno lo avesse che Le messe del sabato sera "salvano" dalle serate in discoteca o altrove a "svagarsi" nelle maniere più disparate, le ritardano solo di un po, ma a volte neanche tanto visto che il trend di orario di uscita serale tende ad essere quello (le discoteche dalle mie parti prima delle undici non so neanche se le aprono).

    Ho visto giovani nc e non nc ovviamente divertirsi in seratone in cui hanno perso alcune volte un po il controllo. E poi si può stare fuori anche tutta la notte, fatta la messa del sabato sera la domenica si può dormire tutto il giorno.


    Gv

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  17. Ker, se dico che il commento non è arrivato non è arrivato. Non sto qui a perdere il mio tempo in bazzecole simili.
    E la pubblicherò quando avrà finito di mentire e fare l'ironico, se mai ci riuscirà.
    E può dire tutto quel che vuole, non perderò altro tempo con lei, finché non scrive qualcosa di sensato.

    RispondiElimina
  18. Ho visto giovani nc e non nc ovviamente divertirsi in seratone in cui hanno perso alcune volte un po il controllo. E poi si può stare fuori anche tutta la notte, fatta la messa del sabato sera la domenica si può dormire tutto il giorno.


    Gv

    -----------
    Quello di Kikos è un altro dei luoghi comuni che si ripetono nel cammino, da decenni. Ma è un concetto che non ha senso:_
    è sbagliato perchè molti giovani non vanno in discoteca, per scelta loro, indipendentemente dalle Eucarestie serali.
    Le discoteche aprono tardi.
    Il cammino-baby sitter di Kikos non preserva i giovani del sabato sera dalle bevute e dalle intemperanze di ogni tipo che accadono dopo l'Eucarestia.
    Forse Kikos non hai mai accompagnato i giovani del cammino in convivenza: questo è un blog 'serio', ma credo che molti giovani ne avrebbero di cose da raccontare, tra bevute e bravate notturne, e altro che resta nel segreto dei muri d'albergo.

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  19. Scusate se mi intrometto, sono già intervenuto su questo blog ogni tanto, anche se non sempre mi avete pubbicato... Volevo dirvi che forse sul pensiero di Pennisi avete frainteso, visto che nella sua diocesi ha elogiato spesso il lavoro che il Cammino Neocatecumenale nelle parrocchie della sua Diocesi. Dimenticavo che Pennisi era presente all'incontro con Kiko di Sydney nel 2008 e di Milano nel Giugno scorso. Se non mi credete controllate su internet forse qualcosa la trovate. Per favore pubblicatemi.

    Silvio

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  20. Rileggendo meglio,
    devo riconoscere che la critica del vescovo forse non si riferisce ai giovani neocat.
    Mi sembrava strano.... un vescovo non emerito che ne parlava!
    Comunque sono stata tratta in inganno dal fatto che riconoscesse che l'identità cattolica è in pericolo. Ed io sono convinta che lo sia anche a causa dell'inquinamento massiccio più di quanto non si creda operato dal cammino.

    Per il resto, anche l'accostamento con i pentecostali, che presentano lo stesso tipo di arrembante fanatismo, mi faceva tornare i conti.

    Ma il discorso resta da chiarire.

    In ogni caso, sul Cnc non non cambia una virgola...

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  21. No anonimo, il vescovo non parla di giovani in discoteca ;-) dice chiaramente:

    La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera, solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede."

    è bene sottolineare che il vescovo NON si riferisce solo al CnC ;-)
    leggendo l'intera pèresentazione e sul finale egli è preoccupato di TUTTI I MOVIMENTI che usano spesso il sabato sera per le proprie VEGLIE, rinunciando così la domenica a viverla in parrocchia, da parrocchiani facendo venire menso il senso ECCLESIALE della domenica...
    Il sabato sera è da anni gestito anche dalla Diocesi per le veglie a tema... ma queste sono una tantum ed è un assurdo che il Vescovo, il solo che dovrebbe poter gestire le forze cattoliche, deve fare i conti con i gruppi ISOLATI PER LE LORO VEGLIE PERSONALI DI GRUPPO...
    viene meno il SENSO ECCLESIALE, in tal senso si sta perdendo l'identità cattolica la quale fa le veglie CON IL VESCOVO, per occasioni DIOCESANE, mentre qui ben sappiamo che i Neocat usano sempre il sabato sera per le proprie veglie e diserta sistematicamente la domenica....

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  22. "quello che non accetto è che debbano avere una liturgia speciale per anni ed anni".

    Carlo Maria Martini

    Da laico e non credente vi leggo incidentalmente e stasera mi aspettavo decine di messaggi sulla morte del cardinale emerito di milano

    Mha, i dubbi son sempre maggiori...

    buona serata

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  23. Mic prendendo la frase integrale dice:

    Alcuni nuovi movimenti ecclesiali diventano punto di riferimento per dei giovani che, dopo momenti di crisi, hanno fatto esperienza di un cristianesimo simpatico come ipotesi positiva al problema del senso della loro vita nei fattori umani fondamentali. Nella mia diocesi – soprattutto a Gela – esistono più di una sessantina di comunità neocatecumenali con circa 2.500 membri fra cui parecchi giovani, ma anche il maggior numero di pentecostali rispetto ai cattolici di qualunque città europea. Sempre a Gela, secondo una recente inchiesta, il 15,5% dei giovani dichiarano di frequentare un gruppo religioso contro l’1% che appartiene a un gruppo politico. La disinvoltura con cui le nuove generazioni disertano la messa domenicale perché sfiniti dalla febbre delle veglie prolungate del sabato sera, solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede.

    *****

    1. prima di citare il Cnc il vescovo dice che molti giovani scoprendo i MOVIMENTI religiosi:
    hanno fatto esperienza di un cristianesimo simpatico come ipotesi positiva ...

    non mi sembra un complimento DI ECCLESIALITA' inoltre, non è la solfa di Kiko dire che loro non sono un MOVIMENTO? ;-)

    2. dopo aver citato la presenza dei Ncat nella sua diocesi dice con queste parole:
    ...ma anche il maggior numero di pentecostali rispetto ai cattolici di qualunque città europea.

    in questo " ma anche detto accanto ai numeri del Cnc, denotano o una equiparazione o cas'altro? ^__^
    i giovani scelgono i movimenti religiosi, ma il Vescovo ben sottolinea che i LORO IMPEGNI PERSONALI DEL SABATO SERA, e non è la discoteca!!! rende difficile la partecipazione ALLA DOMENICA...
    dice: solleva più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede.

    l'italiano è l'italiano c'è poco da confondere... ragioniamo

    il Vescovo parla di una CRISI DI IDENTITA':
    - Si constata un’erosione dell’identità cattolica, soprattutto nelle generazioni più giovani

    poi dice il 15% dei giovani entra in un MOVIMENTO RELIGIOSO e mette sullo stesso piano i neocat con i pentecostali perchè dice infatti che l'1% va in gruppi politici...
    solo dopo ciò si lamenta che c'è un problema a far INTERIORIZZARE LA FEDE ECCLESIALE (prima parla di TRADIZIONE CATTOLICA SICILIANA E DI DEVOZIONE non dimenticatelo) ;-)
    perchè QUESTI GIOVANI NON VANNO IN PARROCCHIA LA DOMENICA....e non vivono la vita di comunione ECCLESIALE MA DEL MOVIMENTO RELIGIOSO A CUI APPARTENGONO...
    ;-)

    altrimenti, se il 15% abbraccia un movimento religioso e solo l'1% la politica, spiegatemi perchè il vescovo si lamenta e parla di crisi di identità cattolica? ^__^
    non dovrebbe essere contento dei risultati?
    ma il testo sembra piuttosto UN ALLARME...
    conclude infatti con queste parole:

    L’invito dei vescovi italiani a ripartire dall’educazione è sintomatico di una nuova coscienza ecclesiale della difficoltà che incontra la fede a dirsi e a incarnarsi, ma anche della missione primaria che oggi viene consegnata a tutti i cristiani.

    che in questo TUTTI I CRISTIANI siano inclusi anche i pentecostali ne dubito, ma che questi siano stati messi insieme al movimento religioso del Cnc è inequivocabile ;-)

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  24. Ho trovato in una vecchia pagina di questo blog un'altra testimonianza dell'ipocrisia neocatecumenale: c'era stato un "fratello" delle comunità neocatecumenali che ci aveva scritto che nel Cammino si stava ancora pensando al "modo migliore" di attuare le «decisioni del Santo Padre» sulle liturgie neocatecumenali.

    Il commento è di circa cinque anni fa, novembre 2007. A quanto pare, dopo tutti questi anni, i neocatecumenali stanno ancora «pensando ai modi migliori per attuare» le decisioni del Santo Padre...

    "Pensando", eh?

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  25. Da laico e non credente vi leggo incidentalmente e stasera mi aspettavo decine di messaggi sulla morte del cardinale emerito di milano

    Mha, i dubbi son sempre maggiori...


    Dubbi perché non abbiamo parlato della morte del card. Martini?

    Requiem aeternam dona ei Domine!
    et lux perpetua luceat ei
    requiescat in pace.
    Amen

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  26. "Carlo Maria Martini

    Da laico e non credente vi leggo incidentalmente e stasera mi aspettavo decine di messaggi sulla morte del cardinale emerito di milano


    Mha, i dubbi son sempre maggiori...

    buona serata"


    Mha da un laico non credente non capisco tutto questo interesse per martini.


    Io purtroppo, sarà perchè sono giovane e di una diocesi lontana da quella di Martini ma di lui so poco e nulla. Mi parrebbe ipocrita parlar di lui in un blog, che cosa ne dovrei dire? Che sono dispiaciuto per la morte di una persona che non conosco e di cui non ho mai letto nulla? E poi perché dovrei farlo? Sarò si un po cinico ma per lo meno non sono ipocrita.

    Certo nel mio privato, pregherò che la sua buona anima abbracci il Signore il prima possibile, e lo ringrazio per aver dedicato la sua vita al Signore, ma mi sentirei ipocrita ad invitare altri a pregare per una persona che non conosco? O parlarne in questo blog, ci sono altri posti per parlarne.

    Quando ho letto della sua sofferenza e della sua imminente morte, forse averei dovuto pregare che il Signore lo aiutasse a dargli solievo, ma ancora non capisco perché avrei dovuto infarcire un blog di falso perbenismo.

    Trovo nauseante come si usi questa situazione per insultare e come certi nc si mascherino da atei pur di buttar merda addosso a questo blog. Non riesco a capire perché un ateo sarebbe così interessato a seguir un blog dove per lui si parla del nulla.


    Sti colpi bassi, dove si sfrutta il morto rinnegando Dio pur di smerdare suscitano in me un tale ribrezzo che mi fermo qui per non scadere nel volgare.


    Gv

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  27. @gv
    la frase citata di Martini era riferita al cnc: era solo questo il possibile nesso

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  28. "Mha da un laico non credente non capisco tutto questo interesse per martini"

    Ioinvece sì. Lo capisco. Per tanti motivi che non sto qui a spiegare.

    Dato che io Martini, o meglio la sua pedagogia e la sua spiritualità la conosco bene, posso dire la mia.

    Durante un ritiro estivo anni fa abbiamo usato come traccia suoi testi e anche durante l'anno spesso prendevano suoi testi.

    Erano testi dove traspariva l'amore per Dio e l'amore per l'uomo.

    Aveva una conoscenza biblica che solo l'amore per la Parola di Dio può dare. E questa sua conoscenza l'ha fatta partecipe a tutti.

    Come recita una delle più profonde preghiere di S.Ignazio "ha donato senza fare calcoli e combattuto senza preoccupazione di ferite"

    C'è solo da ringraziare Dio di avercelo dato.

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  29. Più certi strani ceffi sbraitano contro quella foto "inginocchiati davanti a Kiko", e più significa che quella foto è significativa per capire il Cammino.

    Per spiegare che non si tratta solo di "sfottò", devo citare qualche mia esperienza personale.

    Sicuramente non sono il solo ad aver notato più di una volta la nascita di piccoli circoli di "fedelissimi" di qualche parroco che di fatto (e talvolta anche "di diritto") aveva fondato un movimentino "ecclesiale" che aveva come centro la sua persona. Un caso del genere è documentato anche nella seconda parte del libro Quel che resta dei cattolici di Marco Marzano. Nel leggere mi dicevo: incredibile come il pattern sia sempre lo stesso.

    Un amico, parlandomi di persone "legatissime" ad un "fondatore di movimentino", mi diceva: non vanno neppure al bagno senza aver prima chiesto un parere/permesso al grande Capo.

    Una volta, trovandomi a Messa da un "sacro fondatore", scoprii che i 40 minuti prima della Messa erano stati monopolizzati da uno dei fedelissimi per una "confessione": per i fedelissimi è fondamentale passare il maggior tempo possibile insieme al sacro fondatore, perché ne "desiderano l'essere". Parlano come lui, gli uomini si radono come lui, cantano come lui, le donne hanno come modello maschile solo lui, imitano -per quanto possibile- perfino il suo modo di vestire e i suoi tic. E nel caso in questione, più che una "confessione", era un "consulto" (non posso aggiungere altri dettagli), era un chiedere permessi e direttive.

    Quello che avviene in piccolo, avviene anche in grande, con l'unica differenza che il tempo passato in presenza del sacro fondatore è considerato ancora più ricercato e prezioso («Benedetto XVI? uhm, bah; Kiko? un incontro che ti cambia la vita»). Kiko imitato nel modo di suonare, nel modo di parlare/gridare, perfino nella foggia della barba.

    Ricordo pure le occhiatacce velenose e corali che ho ricevuto quando mi lasciai sfuggire una innocente considerazione ironica: le fedelissime, mortalmente offese, reagirono all'unisono, automaticamente. Anche se non sai descriverlo, ti accorgi della differenza che c'è tra l'atteggiamento di stima, fiducia, venerazione cristiana, e l'atteggiamento di idolatria. Padre Pio, col suo caratterino burbero, teneva facilmente alla larga quest'ultimo tipo di soggetti.

    Ricordo anche una cena in cui sembrava che facessero a gara a chi parlasse del sacro fondatore assumendo una faccia estatica. Si parlava di lui a bassa voce, con un tono di altissimo rispetto (eravamo in pizzeria, non proprio un luogo di silenzio e meditazione). Ciò che mi colpì di più quella sera fu che il nome del loro sacro fondatore era circondato da più rispetto che il tre volte santo nome di Nostro Signore.

    Allo stesso modo, c'è in molti neocatecumenali che conosco una notevole riverenza (addirittura ritrosia) nel nominare i sacri fondatori Kiko e Carmen. Ho già ricordato tante volte il caso dei seminaristi neocatecumenali che ridevano sguaiati a barzellette su Nostro Signore, e che invece diventavano improvvisamente muti e con la faccia da cani bastonati nel momento in cui qualcuno diceva un'innocente facezia su Kiko e Carmen...

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  30. Quanto a mons.Pennisi, ecco i soliti neocatecumenali che vantano la sua presenza in qualche adunata kikiana.

    Eppure, se rileggessero l'intervista pubblicata, si renderebbero conto che qualcosa non quadra. Non conoscono la lingua "vescovese", cioè non conoscono quel modo di parlare che mentre sembra elogiarti sta invece evidenziando qualche punto dolente.

    Il vescovo parte infatti parlando del "punto di riferimento per dei giovani", e cita i numeri dei neocatecumenali. Poi cita - senza numeri - i "pentecostali", senza chiamarli "Rinnovamento": è evidente che sta parlando di religiosità borderline, dai confini indefiniti, religiosità che non si capisce se stiano dentro o fuori la Chiesa.

    Dunque, ciò che a una distratta lettura può sembrare un complimento ai "nuovi movimenti", è in realtà una costatazione, e nemmeno delle più allegre.

    Mons. Pennisi insiste poi sulla disinvoltura con cui i giovani non vanno a Messa... perché -attenzione!- "sfiniti dalle veglie del sabato sera".

    "Veglie"? In pizzeria si "veglia"? In discoteca si "veglia"? E che c'entra, subito dopo, la critica sulla mancata "interiorizzazione" della fede?

    È evidente che il vescovo non sta parlando dei giovani "discotecari" o "atei": sta parlando del problema rappresentato dai neocatecumenali e dai pentecostali, religiosità borderline che occupano il sabato sera con delle «veglie» sottraendo i giovani dalla parrocchia.

    Non è in questione l'orario della "messa delle undici di domenica mattina". È invece in questione il fatto che quei nuovi movimenti vanno avanti per conto loro, insegnando a infischiarsene della parrocchia, e che perciò giustamente sollevano «più di una domanda circa l’effettiva interiorizzazione dell’annuncio di fede».

    E lo dice il vescovo.


    Piccola parentesi: ho notizia di un gruppo legato al Rinnovamento che il sabato sera organizza "veglie" (praticamente obbligatorie per i partecipanti) che durano fino a oltre la mezzanotte...

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  31. ker
    cara mic certo che non potevi pubblicare, ti chiedevo la conferma da parte del vescovo in questione, per te pubblicare sarebbe forse troppo umiliante....
    quello che dovrebbe farti vergognare, è che mi rispondi senza fare sapere quello che ti dicevo io, personalmente penso che sei moralmente scorretta, non parliamo del cristianamente scorretta, comunque altro tema, (siete corsi ai ripari) altro giro altra corsa così per dimenticare le stupidate

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  32. Pubblichiamo ancora i deliri di questo "ker", che proprio non vuole vedere ciò che è visibile ed evidente a tutti e che è stato riporoposto e commentato continuamente.

    E pensare che certi neocatecumenali si offendevano a morte quando qualcuno li chiamava "zombificati"...

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  33. "cara mic certo che non potevi pubblicare, ti chiedevo la conferma da parte del vescovo in questione, per te pubblicare sarebbe forse troppo umiliante...."

    Sai una cosa ker, la mail a Mons. Pennisi l'ho mandata chiedendo delucidazioni.

    Non è stato complicato. ' bastato andare nel sito della diocesi e cercare la mail di riferimento.

    Chissà perchè il sito ufficialedel cammino non ha enanche una pagina contatti...chissà perchè.

    Il bello è che io in quella mail il cammino non l'ho neanche nominato.
    Ho chiesto solo spiegazioni su QUELLA FRASE. Punto.

    Cosa credi? Che abbia timore a scoprire le fonti di persona chiedendo al diretto interessato?

    Oppure che non abbia il coraggio di ammettere di aver preso un abbaglio?

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  34. Se il vescovo si lamenta che i giovani aderenti ai movimenti trascurano la parrocchia, come descriverebbe il fatto che il Cammino "fagocita completamente" la vita dei fedeli?

    Cito da una testimonianza che ci è giunta qualche tempo fa:

    «...nella mia ex comunità, in occasione del secondo scrutinio, alcune persone sono state allontanate proprio per le loro pratiche devozionali e i loro pellegrinaggi "pagani" a Medjugorje. Altre sono state "bocciate" perché, nonostante frequentassero con impeccabile assiduità il Cammino, svolgevano attività "diurne" parallele, come il "Progetto Gemma", iniziativa anti-abortista ospitata dalle pastorali parrocchiali. Il Cammino, infatti, deve essere totalmente pervasivo, "impegnando ogni attimo della vita"...»

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  35. @ aleCT
    Non sarebbe un abbaglio. La citazione della "febbre" nel contesto dei periodi precedenti potrebbe far pensare che ai giovani dei movimenti religiosi lo scritto si riferisce. Esso, invece, si riferisce ai giovani in generale (considerati i numeri citati) e alle discoteche: la "febbre... del sabato sera", infatti, va letta con riferimento al noto film musicale di John Travolta.

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  36. ker.
    non si tratta di paura o altro, si tratta di essere uomini seri.
    prima mi accerto:
    poi sparo..... ma certamente non è questo quello che vi interessa, voi avete gia ottenuto la vostra paga, qualcuno ha letto che Mons. pennisi è contrario al cammino, per voi questo basta e avanza.

    se io sono zombi, voi siete putrefatti

    RispondiElimina
  37. Guarda, caro fratello "ker", che qui non è affatto in discussione un'etichetta Favorevole/Contrario da appioppare al vescovo, ma il succo del suo messaggio.

    Infatti, per quanto riguarda la questione "sabato sera", i neocatecumenali tentano sempre di ridurre tutto ad uno dei Dogmi di Kiko più fondamentali, quello secondo cui chi non va alle liturgie kikiste-carmeniste, dev'essere per forza uno che va in discoteca. Reductio ad discothecam...

    Il vescovo citato, indipendentemente dall'essere "favorevole" o contrario al Cammino, ha detto che queste "veglie" del sabato sera coincidono con l'assenza dei giovani dalla Messa parrocchiale della domenica, e si è lamentato che questo assenteismo non è certo un buon risultato.

    Non ha detto niente di strano e niente di inaudito.

    I deliri e gli insulti sputati fuori dal nostro caro fratello "ker" non cambiano questa situazione, anzi, confermano che quando qualcuno (foss'anche un vescovo) fa notare che il Cammino non fa crescere la Chiesa ma fa crescere solo sé stesso, subito i neocatecumenali mettono in atto le loro "difese" (consistenti in mistificazioni, insulti, menzogne, deliri, tentativi di cambiare discorso...).

    RispondiElimina
  38. ker
    a me non interessa l'etichetta, per quella ci ha già pensato la Santa Chiesa di roma.
    quello che mi interessa, e che un fallito come te creda di potere dettare legge persino dentro il vaticano.
    che un bugiardo calunniatore faccia la vittima dicendo " sputa insulti" quando tu
    -hai calpestato verbalmente la dignità di ogni singolo fratello del cammino;
    -ogni famiglia del cammino, entrando im meriti che non dovresti permetterti nemmeno a sfiorare;
    - i seminaristi;
    -gli iniziatori
    -le celebrazioni
    hai pubblicato senza permesso foto e facce di persone che non conosci, e alle quali dovresti chiedere perdono,
    hai beffeggiato nomi e situazioni im modo becero e volgare.

    ........e tu ti permetti con queste tue scritturine perbeniste a farmi da maestro, come diceva totò...ma mi faccia il piacere, se questo è sputare insulti allora si ti INSULTO

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  39. "non si tratta di paura o altro, si tratta di essere uomini seri.
    prima mi accerto"

    Ma difatti io un articolo come questo non lo avrei citato.

    Ma questo blog non lo gestisco io e sono sicura che chi lo gestisce RISPETTA la mia posizione.

    Piuttosto, permettimi, un ragionamento come questo dovrebbe valere sempre.

    Invece tu ti metti a fare diagnosi di malattia mentale online.

    Quantomeno imprudente, non trovi?

    Ma evidentemente squalificare chi ha una esperienza DIRETTA del cammino basta e avanza.

    RispondiElimina
  40. "a me non interessa l'etichetta, per quella ci ha già pensato la Santa Chiesa di roma."

    Questo vallo a dire ai tuoi fratelli che, in nome di questa etichetta, giustificano QUALSIASI COSA. E guardate che "l'etichetta" la Santa Chiesa di Roma come ve l'ha data ve la può anche togliere.


    "che un fallito come te"
    "Fallito"?

    Qui non si tratta di insultare. Si tratta di giudicare.
    E mi voglio fermare qua.

    "creda di potere dettare legge persino dentro il vaticano"

    Stai a vedere che ora il 20 gennaio la liturgia non ve l'hanno approvata per colpa di Tripudio!

    Ribadisco che ti ho citato una lettera ufficiale di Burke con tanto di risposta del santo Padre.

    Niente da dire SUL MERITO?


    "bugiardo calunniatore"
    Anche questo già detto.

    "hai calpestato verbalmente la dignità di ogni singolo fratello del cammino"

    No caro, quello lo fanno ( non solo verbalmente) i catechisti NC durante gli scrutini. E non solo lì.

    "-ogni famiglia del cammino, entrando im meriti che non dovresti permetterti nemmeno a sfiorare"

    Idem come sopra. Vallo a dire a quei catechisti che calcolano la fede secondo il numero dei figli e si permettono di dare "consigli di coppia" (psicologi, sessuologi, matrimonialisti, direttori spirituali, biblisti...ci manca solo che volino come Superman)

    "hai pubblicato senza permesso foto e facce di persone che non conosci, e alle quali dovresti chiedere perdono"

    E voi avete detto di vescovi, parroci e sacerdoti che "si erano dimenticati di Gesù Cristo" e che "non avevano fede" o che "erano prepotenti" solo ed esclusivamente perchè non seguivano pedissequamente quello che dicevate voi.

    Ed ora insulta anche me!

    RispondiElimina
  41. @ Ker

    "hai pubblicato senza permesso foto e facce di persone che non conosci, e alle quali dovresti chiedere perdono"

    La foto degli "inginocchiati", a meno che non sia stata già rimossa, è presente e condivisa sul sito del Centro internazionale CN, ed è stata ripresa da blog analoghi a questo, in tutto il mondo.

    Per quanto riguarda l'animosità del
    post, ritengo che Cristo abbia scarsa considerazione per gli irascibili, ed ho anche capito, sia dall'acronimo che appare sui post a mò di "carta intestata", che nel coacervo dei Katekisti devi essere
    piuttosto alto in grado in quanto "il dissenso"no, non lo tolleri proprio.
    In fondo cosa ci si vuole aspettare
    al di là della cattiva educazione, da un piccolo Gauleiter di un movimento pseudo-Cattolico che non dispone neanche di un Catechismo?

    Ruben

    RispondiElimina
  42. ker
    anche ruben da grande uomo di cultura in possesso di un catechismo, fa il furbetto e da buon samaritano "non si aspetta niente", parla di una sola foto, (comunque pubblicata da noi, e non usata da voi) e delle altre centinaia che avete pubblicato non fa menzione, forse perchè mi riferivo proprio a quelle, scusatemi, cosa potete aspettarvi da un maleducato d'alto grado.

    una domanda: ma per diventare osservatori bisogna essere obbligatoriamente astuti?, forse proprio i più astuti di tutte le bestie? buonanotte va, dopo una santa e meravigliosa Eucarestia posso augurarvi solo questo.

    p.s. hai ragione, sono molto più alto in grado di quanto tu possa immaginare

    RispondiElimina
  43. Ker ha detto:

    "anche ruben da grande uomo di cultura in possesso di un catechismo, fa il furbetto e da buon samaritano "non si aspetta niente", parla di una sola foto, (comunque pubblicata da noi, e non usata da voi) e delle altre centinaia che avete pubblicato non fa menzione, forse perchè mi riferivo proprio a quelle, scusatemi, cosa potete aspettarvi da un maleducato d'alto grado."

    "Io il Catechismo ce l'ho ed è pubblicato sia integralmente che in compendio,non come voi che attribuite le vostre catechesi ad un Catechismo che non esiste.
    Il web trabbocca di foto sicuramente vostre,allora cosa ce le mettete a fare solo per gratificarvi con i consensi?
    =============
    "una domanda: ma per diventare osservatori bisogna essere obbligatoriamente astuti?, forse proprio i più astuti di tutte le bestie?"

    astuto?...tu lo dici...non dimentichiamoci poi che "corporalmente" apparteniamo al regno animale.
    apparteniamo al regno animale.
    ===============
    "p.s. hai ragione, sono molto più alto in grado di quanto tu possa immaginare"

    su questo, non ne ho, ne mai avuto
    il benchè minimo dubbio.

    Ruben



    RispondiElimina
  44. "una domanda: ma per diventare osservatori bisogna essere obbligatoriamente astuti?" forse proprio i più astuti di tutte le bestie?

    Una domanda: ma per andare avanti nel Cammino bisogna abiurare alla logica razionale?

    Non so. Su innumerevoli questioni ho sempre ricevuto ALMENO 3 O 4 spiegazioni diverse.

    Alcune anche TOTALMENTE OPPOSTE. Eppure pretendete che TUTTE vengano considerate come VERITA' RIVELATE.

    Che dici, ci mettiamo d'accordo prima?

    " forse proprio i più astuti di tutte le bestie?"

    Complimenti per la citazione, ma guarda la quantità di menzogne che ho sentito da due anni a questa parte da parte di membri del cammino dette DIFESA DELLO STESSO riempirebbe un libro.

    Chi è il padre della menzogna ker?

    " buonanotte va, dopo una santa e meravigliosa Eucarestia posso augurarvi solo questo."

    Buona domenica, dopo aver partecipato ad una Eucarestia che segue i libri liturgici e non si chiude in una saletta.

    Ancora sto aspettando la prova che "vi abbiano autorizzato" a fare quello che fare: RISONANZE, MONIZIONI E COMUNIONE SEDUTI E TUTTI INSIEME.

    Per me carta canta e questa carta sono I VOSTRI STATUTI in cui la lettera di Arinze (che, con incredibile faccia tosta si definisce ancora "privata") non solo è implementata, ma addirittura cITATA IN NOTA. E nella nota si dice CHIARAMENTE che le UNICHE CONCESSIONI sono state COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE (e la modalità non è specificata quindi SI SEGUONO I LIBRI LITURGICI) e LO SCAMBIO DELLA PACE DOPO LA LITURGIA DELLA PAROLA.


    Lo dice IL VOSTRO STATUTO.

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