venerdì 31 agosto 2012

Insignificanza dei presbiteri neocatecumenali

Diminuzione e banalizzazione
del sacerdozio ministeriale
Alle riunioni [neocatecumenali] era immancabilmente presente anche don Gino, il parroco. Seduto accanto ai catechisti, il sacerdote faceva regolarmente scena muta. Non predicava, né ovviamente rispondeva agli interrogatori dell'équipe di catechisti, limitandosi semmai a recitare la preghiera spontanea che inaugurava l'incontro o il Padre Nostro che lo concludeva. Né istruttore né discente, don Gino se ne stava tutta la serata immobile, seduto e in silenzio, ad ascoltare concentrato le parole dei suoi "fratelli". Anche durante la liturgia della parola alla quale aveva presenziato, se ne era stato seduto lontano dagli astanti, dietro l'altare-leggìo, sullo sfondo dell'assemblea, muta tappezzeria simbolica esattamente alle spalle del "fratello" che, di volta in volta, commentava il brano biblico o intonava i canti dopo avergli rivolto una frettolosa genuflessione.

I rarissimi discorsi che aveva pronunciato erano stati sufficienti a evidenziare l'abisso che separa la formazione teologica di un prete normale o "medio" (quale era don Gino) da quella di un gruppo di volenterosi autodidatti. Nelle poche occasioni in cui avevamo sentito la sua voce, l'eloquio di don Gino era scorso fluido, così come notevole era apparsa la sua capacità di riferirsi ai testi sacri, di citare episodi evangelici e vicende della chiesa. Con l'effetto di far risultare ancor più scolastica, dogmatica e posticcia la preparazione teologica dei catechisti.

Liturgie neocatecumenali:
una comunità che
celebra sé stessa
Anche nella celebrazione eucaristica, il suo ruolo mi era apparso secondario, al pari di quello della sua omelia, affiancata e sovrastata dalle risonanze e dai commenti alle letture di fratelli e sorelle. Talvolta me l'ero immaginato, don Gino, umilmente sottomesso alla leadership dei catechisti-inquisitori, nell'atto di confessare pubblicamente le proprie colpe, insieme a tutti gli altri confratelli della sua comunità, durante uno dei famigerati "scrutini".

L'impressione che avevo ricavato, ampiamente confermata in seguito, è che il prete, in un movimento come questo, svolga il ruolo del silente testimone dell'ortodossia, del garante passivo di una cattolicità nei fatti pressoché scomparsa. Il Cammino è un'organizzazione carismatica con una gerarchia propria, fatta essenzialmente di laici devoti fideisticamente al grande capo, alla guida suprema. Non c'è spazio qui per gli eterni funzionari del sacro, per i sacerdoti della tradizione, con quegli abiti talari troppo compromessi con la chiesa costantiniana, con l'istituzione e gli assetti di autorità di una società premoderna, per Kiko oggi definitivamente ammuffiti e buoni giusto per qualche anziana baciapile. Lo "spirito dei tempi" pretende che sia sottratto spazio al conformismo rituale delle vecchie liturgie, alle litanie del vieto cattolicesimo devozionale. Per assegnarlo alla preghiera spontanea, alle "risonanze" individuali, alla mescolanza pubblico-privato, alla solidarietà comunitaria e alla teologia autodidatta e dilettantesca di credenti che vogliono essere i "protagonisti" delle loro cerimonie. E poi non va dimenticato che i preti, anche quelli che appartengono al Cammino, sono pur sempre costretti a rimanere fedeli anche ai vescovi e a servire l'intera chiesa, ad amministrare i sacramenti e a svolgere tutte le altre funzioni per il pubblico indifferenziato delle parrocchie.

Musi lunghi e tristezza
in una celebrazione
neocatecumenale
Kiko in ogni caso preferisce che, a capo del Cammino, vi siano persone, laici o clero, formate direttamente dentro il movimento, senza tracce di una formazione teologica precedente. Per questo ha chiesto e ottenuto da alcuni vescovi di poter aprire dei propri seminari, i Redemptoris Mater, dove formare un proprio clero, nei fatti non più cattolico ma neocatecumenale. Tuttavia, malgrado questo straordinario privilegio, i numeri del clero neocatecumenale crescono assai lentamente e alle centinaia di "alzate vocazionali" di entusiastica disponibilità al sacerdozio che concludono in modo spettacolare i discorsi di Kiko ai grandi raduni, corrisponde poi un numero molto più esiguo di ragazzi che giungono davvero a superare la soglia dell'ordinazione sacerdotale.

Ai preti formati nei Redemptoris Mater, vanno aggiunti quei sacerdoti che non solo accolgono il Cammino nelle loro parrocchie ma che decidono di militarvi, che vi aderiscono con entusiasmo come don Gino. Per costoro pesano soprattutto il desiderio di rimediare alla solitudine psicologica e affettiva, alla frustrazione di vedere la chiesa che si svuota, il piacere di delegare a un'organizzazione così compatta ed efficiente tutto il funzionamento della macchina parrocchiale insieme a quello di trascorrere le proprie serate intorno al desco di una famiglia numerosa, circondati dal calore di tanti bambini e dall'affetto di tante piccole comunità. Anche così può finire un mondo.


(citazioni da: Marco Marzano, «Quel che resta dei cattolici. Inchiesta sulla crisi della Chiesa in Italia», Feltrinelli, 2012, pagg. 177-179)

76 commenti:

  1. Quel che forse fa piu' male di questo blog e' vedere dare spazio a nemici dichiarati della Chiesa come Marco Marzano. E' triste perche' dimostra che pur di gettar fango sul Cammino si da' voce a chi vuol gettar fango sulla Chiesa in generale. Il vero nemico non e' la secolarizzazione, l'ateismo militante, ma il CNC.

    Dite di non avere nessuna animosita' verso il CNC, ma in ogni cosa che fate dimostrate che se questo aiutasse ad eliminare dalla faccia della terra il CNC, non avreste nessuna esitazione ad annichilire la Chiesa stessa. Non c'e' alleanza che vi faccia schifo: avere in comune il nemico (il CNC) e' piu' importante che avere in comune Gesu' Cristo.

    Non vi siete accorti che Marco Marzano attacca il CNC non perche' e' un grande sociologo ma perche' nel CNC ci sono (come in altre realta' ecclesiali) segni di vitalita' della Chiesa, segni di speranza che la Chiesa non sta finendo, che ancora produce conversioni, sacerdoti, monache: e' questa la realta' che bisogna attaccare oggi, e va bene cosi', perche' e' il prezzo che il CNC deve pagare per essere stato "sdoganato" ed essere diventato cosa pubblica e nota, come non era ad esempio 20 anni fa.

    Ma che voi - dei cosiddetti cattolici - cavalchiate questo e' da non credere.

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  2. "Non vi siete accorti che Marco Marzano attacca il CNC non perche' e' un grande sociologo ma perche' nel CNC ci sono (come in altre realta' ecclesiali) segni di vitalita' della Chiesa, segni di speranza che la Chiesa non sta finendo, che ancora produce conversioni, sacerdoti, monache: e' questa la realta' che bisogna attaccare oggi, e va bene cosi', perche' e' il prezzo che il CNC deve pagare per essere stato "sdoganato" ed essere diventato cosa pubblica e nota, come non era ad esempio 20 anni fa."


    Non c'è peggior ceco di quello che non vuole vedere. Io ho grandi amici atei, sono stati importantissimi perché sanno mettermi in difficoltà. Pongono le domande più difficili a cui non fuggo ma per rispondere devo mettermi in gioco e da essi sono stimolato a mettermi in discussione, e ogni volta che l'ho fatto Dio si è sempre più radicato in me. Non è nel a secolarizzazione ne l'ateismo che mettono in crisi la chiesa. Sono agenti esterni. La crisi ha piede quando si perdono certezze, non si è coerenti e si perde la credibilità o capacità di diallogo. E anche quando si abbandona la parrocchia per andar a rintanarsi in qualche buco creando una sorta di circolo.


    Giusto per parlar di numeri, mi sai dire a fronte delle Migliaia di alzate di nc italiani quanti sacerdoti nc sono stati ordinati quest'anno? Giusto per vedere dove inizia larealtà e dove finisce la propaganda.


    Gv

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    1. Propaganda o realtà.... Caro Gv ma cosa dici...
      Qua non si tratta di numeri ma di vocazione che c'è o non c'è....i preti ordinati In RDS fino ad oggi sono in tutto il mondo 1500...questo dato a che ti serve? Semplice ... A niente. Perché a questi vanno aggiunti seminaristi che rimangono nella propria diocesi e quelli che entrano nella vita religiosa. Ma questo Tu già lo sai....ti serve solo per dire una altra ingenuità. Contento! Beato te che vedi.
      Amen

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  3. "Quel che forse fa piu' male di questo blog e' vedere dare spazio a nemici dichiarati della Chiesa come Marco Marzano."

    "Marco Marzano attacca il CNC non perche' e' un grande sociologo ma perche' nel CNC ci sono (come in altre realta' ecclesiali) segni di vitalita' della Chiesa"

    ==================

    Da quello che dici tu il libro non lo hai proprio letto.

    Non si puo essere come in effetti Marzano non è, nemico della Chiesa solo perchè , da ciò che si evince dal libro,l'autore si colloca in una posizione tra l'agnosticismo è l'ateismo.

    Per quanto riguarda il Cammino, non ho letto una sola parola di attacco e,proprio grazie alla sua situazione di Fede ha potuto essere obbiettivo e distaccato, proprio nella ricerca di vitalità nei vari contesti parrocchiali e non solo nella parte dedicata al CN.

    Ruben

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  4. Il primo commento (quello delle 22:13) manifesta non solo una stupidità abissale, un pregiudizio gratuito e una dimestichezza a calunniare, ma anche la tipica idolatria del Cammino, che impone di insultare e calunniare chi non elogia gli "iniziatori" e la loro invenzione.

    Ma nonostante questo, voglio avere pazienza e rispondere punto per punto.

    Anzitutto ricordando che 2+2 fa 4 anche se lo dicesse Pinocchio.

    Calunniare il Marzano definendolo "nemico dichiarato della Chiesa" è un tentativo infantile di azzerare il valore di ciò che ha scritto. Sarebbe come dire che per te 2+2 fa 4 solo se lo dice uno che è gradito a Kiko.

    Ebbene, io il libro di Marzano l'ho letto tutto prima di pubblicare qui una citazione. Il libro è scritto con onestà, senza tracce di polemica o di insinuazioni. Se tutti i non cattolici fossero come lui, la Chiesa non avrebbe mai subìto persecuzioni.

    Quel libro lo sto consigliando volentieri ai sacerdoti e religiosi che conosco (ne ho già ordinate due copie in più e aspetto il momento buono per regalarle a chi so che leggerà). Paradossalmente, il fatto che l'autore non sia cattolico è in queste condizioni addirittura un vantaggio, perché nessuno può insinuare che l'autore tenti di difendere questa o quella fazione ecclesiale, così come non si può dire (se non mentendo) che l'autore intenda gettar fango.

    E così veniamo alla seconda calunnia del nostro caro amato fratello delle 22:13, sul presunto "gettar fango" sul Cammino.

    Per qualche misterioso motivo i neocatecumenali sono convinti che gettar luce sul Cammino sia uguale al gettar fango sul Cammino (come mai i neocatecumenali hanno bisogno di segretezza? saranno forse una setta?)

    Il libro di Marzano è notevolmente più blando rispetto a quanto hanno scritto parecchi vescovi (per esempio mons. Bommarito, mons. Foresti, mons. Villegas).

    Mentre il cattolico considera come "vero nemico" solo il peccato, il neocatecumenale va elucubrando sull'ateismo e la secolarizzazione (che sono problemi, sì, ma non sono i "principali" problemi; tanto più che sono problemi "esterni" al Cammino...)

    Quindi ci calunnia accusandoci nientemeno che di "animosità" e addirittura di sporche "alleanze" (e siamo a tre calunnie, caro fratello: e questa varrebbe anche doppio! forse che i neocatecumenali sono obbligati a calunniare tutto ciò che non garba al Cammino?)

    Quindi se la prende di nuovo col Marzano perché questi attaccherebbe la "vitalità" della Chiesa... cioè, più precisamente, la "vitalità" del Cammino... cioè, più esattamente, getta luce sul convertirsi a Kiko, sull'inginocchiarsi a Kiko.

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  5. Infine, accecato dall'ira, il nostro caro fratello neocatecumenale delle 22:13 commette un'imprudenza che gli costa una figuraccia e conferma un sospetto che già era emerso tante volte in queste pagine.

    L'imprudenza è stata di affermare che il Cammino vent'anni fa era molto più "segreto" di oggi, non era stato ancora "sdoganato e reso pubblico e noto"...

    Ora, lasciamo da parte i "20 anni" (vent'anni fa padre Zoffoli aveva già pubblicato numerosi testi, e dieci anni prima di lui li aveva pubblicati anche il mons. Landucci di cui è in corso il processo di beatificazione).

    Il nostro caro fratello si è lasciato sfuggire che il Cammino, può andare bene avanti solo finché agisce nell'ombra e di nascosto. Ha ammesso a chiare lettere che il Cammino è una setta.

    Infatti non appena è stato "sdoganato", non appena se ne comincia a parlare in pubblico, sono cominciati i guai...

    Chi non ha la memoria corta ricorderà che Kiko ai bei tempi addirittura non voleva nessun riconoscimento della Santa Sede, per poter continuare ad agire a modo suo, fuori da ogni controllo e da ogni regolamento, per potersi far strada solo con le parole (verba volant!), parole accuratamente scelte ("ci manda il vescovo! ci manda il Papa! siamo un carisma per rinnovare la Chiesa secondo il Vaticano II!") ma ultimamente vuote.

    Il caso della lettera Ogniqualvolta fabbricato ad arte nel 1990 (e ancor oggi spacciato per "riconoscimento"), era più che sufficiente come pezza d'appoggio per continuare a dire "il Papa ci approva!" (infatti quella lettera, nonostante sia rimarcata su Notitiae come "solo incoraggiamento", è finita addirittura nello Statuto Neocatecumenale).

    Fu lo stesso Giovanni Paolo II che nel 1997 si stufò e pretese che il Cammino avesse una regolazione statutaria (non per premiare il Cammino ma per farlo stare entro binari conosciuti). Cosicché l'atteggiamento dei neocatecumenali è miracolosamente cambiato: all'improvviso esigono pubblici riconoscimenti, lodi, elogi, approvazioni... Anche questa tattica è finalizzata al mantenere la segretezza e l'assetto da setta: Kiko e i suoi seguaci hanno sempre urgente bisogno di difendersi con "siamo approvati! non potete criticarci! non dovete criticarci! non dovete neppure guardarci!"

    Caro fratello delle 22:13, la tua foga nel "gettar fango" su chi non elogia il Cammino, ti ha fatto involontariamente rivelare che il Cammino sguazza solo nella segretezza, solo nascondendosi dietro gli slogan "produciamo conversioni", "siamo approvati".

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  6. Anonimo (probabilmente "xxxxxx") scrive:

    "Quel che forse fa piu' male di questo blog e' vedere dare spazio a nemici dichiarati della Chiesa come Marco Marzano."

    Vedere nemici ovunque è segno di chiusura mentale, è tipico di ogni dittatura, fondamentalismo, settarismo e sistema chiuso autoreferenziale. Non si capisce perchè un ateo non possa fare affermazioni vere. Qualsiasi critica al cammino, anche se fondata, è una persecuzione da parte di nemici, proprio quei fratelli lontani che dovreste evangelizzare; se questo è lo spirito delle vostre missio ad gentes, Dio ce ne scampi. L'alleanza l'ha già fatta Kiko con i giudei e i massoni, sia a livello dottrinale che simbolico e liturgico, proprio un bel minestrone sincretico.

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  7. Mi correggo:

    - la lettera "Ogniqualvolta" [il link ora è esatto] era stata pubblicata su Acta Apostolicae Sedis, non su Notitiae.

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  8. La Chiesa ha sempre avuto molti nemici, ci sono quelli che lo sono e dicono di esserlo, sono molto attivi, ci sono quelli che agiscono in sottobosco, lontani dalle luci dei proiettori, sono anche loro molto attivi, sono dentro e fuori dalla Chiesa, e poi ci sono quelli che, dietro una facciata ad hoc, fatta di obbedienza proclamata alla Chiesa ma inesistente dietro quelle mura, combattano la Chiesa di Cristo che è e vuole restare fedele al messaggio di Cristo, consapevole che quel messaggio è un Tesoro immutabile e da salvaguardare.
    Sono nemici non dichiarati ma SUBDOLI della Chiesa, dietro quelle spesse mura rifiutano e rigettano la Tradizione, il Magistero, la Liturgia, combattono la Chiesa che vuole salvaguardare intatto il Sacro Deposito della Fede.
    La Chiesa secondo loro "sta finendo"(!), come se la Chiesa di Cristo potesse finire!
    A quella Chiesa, secondo loro moribonda, vogliono sostituire la costruzione uscita dalle menti contorte di alcuni sedicenti illuminati, "ispirati da Dio".

    Purtroppo quelle menti subdole trascinano nei loro disegni tante persone innocenti, sincere, e in buona fede.
    L`ignoranza della Dottrina della Chiesa, dei concetti fondamentali della Fede cattolica, il bisogno di un` illusoria sicurezza, di appartenire ad un gruppo che da un`identità forte e l`illusione della solidarietà (salvo poi a vederli sparire se si esce dal gruppo e vedersi trattati come dei Giuda vittime del demonio), sono solo alcune delle spiegazioni che possono essere date nel vedere quei cattivi maestri trascinare sulla loro scia così tante persone.
    Questi sono, a mio avviso, i nemici più pericolosi, stanno lavorando da decenni, la chiesa che stanno costruendo è fatta da mani d`uomo.
    E mi vengono alla mente le profezie della Beata Emmerich.

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  9. "questo dato a che ti serve? Semplice ... A niente."

    Questo dato mi dice molto, sono abituato a lavorare con i numeri e fa capire la differenza che c'è tra propaganda e realtà. Fa capire quanto il movimento punti sull'apparenza sbandierando cifre astronimiche spingendo per migliaia di alzate che danno una bella immagine ma si rivelano solo frutto dell'attimo concitato più che di una meditata, intima e ponderata scelta. Fa capire che il metodo è quello della folla che voleva far re Gesù, mentre Lui fugge da essa e si ritira in preghiera.


    Gv

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  10. "Quel che forse fa piu' male di questo blog e' vedere dare spazio a nemici dichiarati della Chiesa come Marco Marzano"

    Amico mio,
    se è per questo ho messo personalmente una lettera UFFICIALE di Burke a Bertone.

    Nessuno ha osato fare anche solo un commento su questo.

    Al massimo si sono limitati a dire che sono INSOPPORTABILE.

    Evidentemente quando si è abituati ad incutere soggezione alle persone e ad essere creduti solo ed esclusivamente per LO HANNO DETTO LORO una persona (che sia del cammino o meno non ha importanza) che invece soggezione non ne ha perchè si basa sul MAGISTERO DELLA CHIESA dà fastidio.

    Tu su quella letterina (e sul commento del Santo Padre) hai qualcosa da dire?

    Sulle numerosissime indicazioni si sacerdoti e vescovi (oltre che del Papa ovviamente) al cammino niente da dire?

    Sulle parole del 20 gennaio del Santo Padre nulla da dire?

    Le ha dette "per convenienza" caro Anonimo?

    Oppure "perchè era ricattato" (magari da quel preconciliare di Burke)?

    Quando il 20 gennaio la liturgia non è stata approvata qualcosa avrai pensato o no?

    Andiamo!

    E stata la stessa cosa che ho chiesto ad un NC della mia città con anni e anni di cammino.

    "ma tu, quando Bommarito ha detto quello che ha detto, cosa hai pensato?"

    E lui, dopo ovviamente aver stigmatizzato il suo comportamento (per il fatto di aver reso la lettera pubblica) con termini che qui non riferisco, mi ha risposto:

    "ho avuto paura che mi levasse lo strumento con cui avevo ricevuto Cristo a neanche metà percorso"

    Io non voglio fare nessun commento a questa risposta, ma credo che sia molto indicativa.

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  11. È proprio vero che un albero che cade fa molto più rumore di una foresta che cresce

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  12. @ anonimo che ha detto:
    "E' triste perche' dimostra che pur di gettar fango sul Cammino si da' voce a chi vuol gettar fango sulla Chiesa in generale. Il vero nemico non e' la secolarizzazione, l'ateismo militante, ma il CNC."

    Sa, anonimo, un po' di mesi fa, su uno dei più influenti giornali on-line della mia città, mi hanno pubblicato un articolo nel quale attaccavo il più noto ateo militante italiano. Costui era stato proposto come direttore di una iniziativa nell'ambito del Forum Internazionale delle Culture del 2013. Nell'articolo (se vuole lo linko, magari lei potrebbe evitare in futuro la vostra catechesi del fico) dimostro l'assoluta ignoranza di tal “professore” in materia di Vangeli quando egli ciancia - è un suo cavallo di battaglia - della maledizione del fico. Mi vuole spiegare perché si dovrebbe scivolare sull’utilizzo del fico nel vostro gergo e nelle vostre catechesi, nei confronti di chi abbandona il Cammino? E su tante altre interpretazioni ‘Cicero pro domo sua’? Garantisco che se il “professore” leggesse gli Orientamenti, farebbe i salti di gioia e pubblicherebbe un libro dal titolo: “Perché non sono cristiano e sulla maledizione del fico ho ragione io (e Bertrand Russell)”.
    E lasci perdere il fango, se non riesce a 'vederlo' nella buona accezione del significato.

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  13. All'anonimo del Cammino che ha scritto il primo commento vorrei ricordare che:
    1- se si tirano fuori aspetti negativi di questo movimento, non significa automaticamente attaccare la Chiesa, anzi questo vuole essere un aiuto per la Chiesa stessa... é pur vero che se in un cesto di mele ce n'è una marcia è il caso di buttarla altrimenti rovina tutte le altre...
    2- Nella Chiesa ci sono moltissimi altri movimenti e gruppi che rendono la Chiesa giovane e piena di voglia di andare avanti, non so se ve ne siete resi conto, ma non esiste solo il Cammino Neocatecumenale.
    3- La Chiesa è viva da circa 2000 anni, in questi 2000 anni di storia il Cammino non c'è mai stato, eppure siamo ancora qui. Questo perchè a fondamento della Chiesa c'è il Cristo Risorto e non Il Cammino Neocatecumenale.
    Un consiglio spassionato che rivolgo ai "fratelli" del Cammino: cercate ogni tanto di non vedere ogni critica come un attacco al movimento che avete abbracciato, ma come uno stimolo per migliorarsi e per cercare la verità delle cose.

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  14. È più facile definire Marzano, "nemico della Chiesa" piuttosto che tantare di provare la falsità delle informazioni date nel suo libro.
    Il problema è che quelle informazioni sono ESATTE, non abbiamo avuto bisogno di Marzano per conoscere il ruolo del presbitero nel cammino nc, sappiamo che è sottomesso come ogni neocatecumenale ai catechisti, che nemmeno i soprusi, le violazioni del foro interno, le umiliazioni inflitte agli adepti, ai quali assiste durante gli scrutini, riescono a liberarlo dalla prigionia di quella sottomissione.

    Informare non è essere nemico della Chiesa, potrebbe esserlo, ma non è il caso di chi descrive in modo sociologico il fenomeno sconcertante della presenza nella Chiesa di un movimento settario, che coltiva il segreto, simile nella sua struttura ad una loggia massonica.
    Sono forse stati nemici della Chiesa coloro che hanno fatto venire alla luce lo scandalo di padre Maciel, dello IOR, della pedofilia nel clero, lo è chi ha fatto scoppiare in Francia lo scandalo delle Comunità delle Beatitudini?

    Abbiamo su questo blog tante, troppe, testimonianze, non solo di chi è uscito dal cnc, ma di chi è ancora dentro, sono testimonianze concordanti, descrivono una stessa realtà, sconcerta che possa essere non solo accettata ma incoraggiata dalla gerarchia, una gerarchia che, a tutti i suoi livelli, È INFORMATA, eppure non solo tace sulle derive settarie, ma le incoraggia.


    Il cammino neocatecumenale è forse noto ma non è "pubblico", continua ad essere un movimento segreto che vive le sue proprie prassi ai margini della Chiesa, guidato dalla sua gerarchia.
    Dirlo, informare, è non solo un diritto di chi osserva quel "fenomeno" dal punta d vista sociologico, ma anche un diritto e una responsabilità di chi ama la Chiesa.
    Non è un`informazione "contro" ma "PER", per il rispetto della Tradizione della Chiesa e della sua sacra Liturgia, per l`ortodossia dell`insegnamento, per il rispetto della persona umana, della sua libertà e della sua dignità.

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  15. - La Chiesa è viva da circa 2000 anni, in questi 2000 anni di storia il Cammino non c'è mai stato, eppure siamo ancora qui. Questo perchè a fondamento della Chiesa c'è il Cristo Risorto e non Il Cammino Neocatecumenale.


    la Chiesa è andata avanti tanti anni anche senza francescani, domenicani, agostiniani, benedettini ecc ecc ecc e allora?? li eliminiamo tutti??? se Cristo Risorto fondamento della Chiesa ispira dei carismi per aiutare la stessa a progredire dobbiamo rendere grazie a Dio.

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  16. parli di numeri gv??

    ebbene analizziamo i numeri:
    -migliaia di ragazzi si alzano per andare in seminario
    -Kiko ha uno strapotere psichico su tutti i suoi adepti
    -Kiko per impressionare ha bisogno di tanti numeri
    -in seminario effettivamente ci sono un decimo dei ragazzi che si sono alzati

    allora visto che siete bravi a fare i 2 piu 2 (vero tripudio??)cosa si evince da ciò?? che se Kiko volesse impressionare con i numeri tutti quelli che si sono alzati ora sarebbero in seminario. invece proprio perche dei numeri al cammino interessa poco niente kiko (che pur se come voi dite potrebbe dirci di buttarci da un ponte e tutti ci butteremmo) invece di dire a tutti "si è la tua strada vai" alla stra grande maggioranza dei ragazzi, dopo avergli fatto fare un percorso di discernimente dice "no non è la tua strada il seminario"

    questo confuta tutto quello che voi dite sulla propaganda catecumenale

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  17. Ha ha ha ha, scusa la risata. Ma dal primo incontro che ho avuto con il cammino e da ogni discorso di Kiko si sente sbandierare a destra e a sinistra cifre di cui vantarsi. Cosa che non ho mai visto in nessun altro movimento. per favore non insulti la sua intelligenza.

    Al caro anonimo che dice: "Cristo Risorto fondamento della Chiesa ispira dei carismi per aiutare la stessa a progredire dobbiamo rendere grazie a Dio."


    Certo, ma il problema è quando l'uomo rovina il carisma che Dio gli dona e invece che seguire la volontà di Dio fa la sua volontà.

    Io rendo grazie a Dio per il cammino, ma allo stesso tempo prego che i suoi fondatori si rendano conto di quanta potenzialità stanno buttando via e degli errori che commettono.

    L'azione di Dio è sempre mediata dall'uomo, quando l'uomo è troppo pieno di senza neanche accorgersi finisce per sostituire la voce di Dio alla voce propria.


    Gv

    Gv

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  18. I commenti delle 14:43 e delle 14:54 contengono alcuni trucchetti che i neocatecumenali applicano in ogni discussione.

    Vediamoli in dettaglio.

    Il primo trucchetto è quello dell'insinuazione di false conclusioni. Si parte da una verità, si continua con una verità, si conclude con una verità ma si esprime quest'ultima in modo tale da far pensare che riguardi anche il Cammino.

    Dunque:
    1) è vero che la Chiesa è viva da 2000 anni e il Cammino solo dal 1964

    2) è vero che la Chiesa è andata avanti a suo tempo anche senza francescani, domenicani, agostiniani, benedettini, eccetera

    3) è vero che dobbiamo essere grati che Cristo ispiri dei "carismi" per aiutare la Chiesa a progredire.

    3bis) sottinteso neocatecumenale: "siccome noi siamo un «carisma» allora dovete essere grati che noi esistiamo"...

    Vedete? La menzogna neocatecumenale giunge alla fine del discorso, sottile e sottintesa, e si fonda sull'equivoco che oggi circonda la parola "carisma": si fonda sul fatto che non tutti ricordano che un "carisma" è buono solo se viene vagliato dalla Chiesa e solo se è di aiuto alla Chiesa. Altrimenti tale "carisma" non è stato donato dal Redentore, ma dal demonio.

    Da chi ci sarà stato mai donato il "carisma" neocatecumenale? Lo chiedo visto il perdurare delle menzogne, delle disobbedienze, degli strafalcioni liturgici e dottrinali, dell'oppressione (anche economica) dei membri del Cammino, dell'arroganza dei cosiddetti "catechisti"...


    La seconda tecnica neocatecumenale che si vede utilizzata nel commento delle 14:54 è molto simile nel tirare false conclusioni partendo da vere premesse (più un pizzico di propaganda kikiana, fingendo di non capire come mai Kiko grida sempre i propri numeroni, per di più esagerandoli):

    1) è vero che il tasso di "fallimento" nei seminari kikiani è elevatissimo;

    2) è vero che "fallimento" non significa solo ritirarsi, ma significa anche quando il discernimento conclude che il candidato non è adatto al sacerdozio...

    ...ma non si può attribuire tutto al discernimento!

    Anche stavolta vediamo il tirare false conclusioni partendo da vere premesse.

    La vera conclusione che il nostro fratello delle 14:54 dovrebbe tirare, è che visto che la cerimonia delle "alzate" produce almeno il 90% di fallimenti", allora Kiko dovrebbe smetterla, e lasciare che le vocazioni neocatecumenali seguano ognuna, singolarmente, il proprio corso naturale nelle mani delle autorità della Chiesa, non nelle grinfie delle autorità del Cammino.

    La "vocazione a Kiko", infatti, non è che ce l'abbiano proprio tutti i kikos che si "alzano"...

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  19. @Gv che ha detto:
    "Certo, ma il problema è quando l'uomo rovina il carisma che Dio gli dona e invece che seguire la volontà di Dio fa la sua volontà"

    Bravo, Gv. Il problema, però, che concerne "il regno dei cieli", sta sempre nei catechisti e nelle catechesi kikiane. Quella delle cinque vergini stolte, in particolare, che i kikos (e Kikos) non hanno capito. E in quella dei talenti, immediatamente collegata.

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  20. "Anonimo hallora visto che siete bravi a fare i 2 piu 2 (vero tripudio??)cosa si evince da ciò?? che se Kiko volesse impressionare con i numeri tutti quelli che si sono alzati ora sarebbero in seminario. invece proprio perche dei numeri al cammino interessa poco niente kiko (che pur se come voi dite potrebbe dirci di buttarci da un ponte e tutti ci butteremmo) invece di dire a tutti "si è la tua strada vai" alla stra grande maggioranza dei ragazzi, dopo avergli fatto fare un percorso di discernimente dice "no non è la tua strada il seminario"
    a detto:"

    Infatti con ciò che dici, stai dimostrando la superficialità e la scarsissima interiorità di quella vocazione, che è invece dovrebbe essesre una cosa molto seria; a Kiko serve "impressionare", dare il massimo di
    emozionalità al termine delle sue kermess,poi, smontate le tende del "circo", i "vocati" e le comparse sono liberi di riprendere la loro strada.Infatti, far fare un corso di discernimento a tutti gli "alzati",
    caro gli costerebbe.

    Ruben

    RispondiElimina
  21. Insignificanza dei presbìteri neocatecumenali: oggi è sabato e dunque loro stasera ubbidienti a Kiko e ai cosiddetti "catechisti" fino al servilismo, celebreranno ancora una volta la "liturgia kika" anziché la liturgia della Chiesa.

    Ogni sabato pomeriggio bisognerebbe leggere ad alta voce, a tutti i "presbìteri" neocatecumenali, le «decisioni del Santo Padre» che loro si accingono a disubbidire ancora una volta.

    Quanti altri "sabati sera" dovrà proseguire questa disobbedienza prima che i neocatecumenali se ne rendano conto?

    RispondiElimina
  22. @Lino

    Ed infatti è proprio in quel caso che l'uomo accecato da quella che è la sua bravura si sente superiore a chiunque e confonde le sue parole con quelle di Dio e metta a Dio in bocca le sue parole continuando a testa bassa senza ascoltare nessuno, deviando i progetti di Dio facendo dell'opera di Dio un opera sua. Leggendo libri di persone molto brave e carismatiche ho notato che tutti ad un certo punto della loro vita si sono resi conto di aver commesso questo errore e hanno cercato di porvi rimedio. Spero che un giorno se ne renda conto anche il caro Kiko.


    Gv

    RispondiElimina
  23. x ruben che dice:

    Infatti con ciò che dici, stai dimostrando la superficialità e la scarsissima interiorità di quella vocazione, che è invece dovrebbe essesre una cosa molto seria; a Kiko serve "impressionare", dare il massimo di
    emozionalità al termine delle sue kermess,poi, smontate le tende del "circo", i "vocati" e le comparse sono liberi di riprendere la loro strada.Infatti, far fare un corso di discernimento a tutti gli "alzati",
    caro gli costerebbe.


    risposta:
    non costa niente infatti tutti gli alzati vengono ascoltati dai loro catechisti e poi fanno un anno ai centri vocazionali per discernere se l'alzata era dovuta ad un effettiva chiamata o no. alla maggior parte viene detto di no. basterebbe dire di si e avremmo migliaia di preti. ergo?? non ci interessa imressionare nessuno ma andiamo al cuore della questione.

    RispondiElimina
  24. "non ci interessa imressionare nessuno ma andiamo al cuore della questione"

    E allora perché le alzate? Che senso hanno?


    Gv

    RispondiElimina
  25. Caro fratello delle 19:46,

    ti rendi conto di quello che dici? Nel Cammino le vocazioni vengono vagliate dai laici, cioè dai cosiddetti "catechisti".

    Poi fanno un anno nei centri vocazionali: cosa sono questi "centri vocazionali"? Sono strutture diocesane, strutture di congregazioni religiose, o strutture neocatecumenali? Le vocazioni sono per tutta la Chiesa oppure sono solo per il Cammino?

    Se come dici tu "alla maggior parte viene detto di no", vuol dire che le cosiddette "alzate" sono una messinscena idiota che utile solo alla superbia di Kiko e ai vostri falsi slogan pubblicitari.

    Se non vi interessa impressionare nessuno, allora perché esiste la cerimonia delle "alzate"?

    A proposito: in questo momento sono le 20:38 di sabato sera, dunque vuol dire che in questo momento state disobbedendo alle «decisioni del Santo Padre» sulla liturgia, a furia di "comunione seduti", "balletti e girotondi" e altri strafalcioni.

    RispondiElimina
  26. "non costa niente infatti tutti gli alzati vengono ascoltati dai loro catechisti e poi fanno un anno ai centri vocazionali per discernere se l'alzata era dovuta ad un effettiva chiamata o no. alla maggior parte viene detto di no. basterebbe dire di si e avremmo migliaia di preti. ergo?? non ci interessa imressionare nessuno"

    I Catechisti non sono assolutamente abilitati ad un così arduo compito Ecclesiale e se lo fanno commettono un abuso.
    I centri vocazionali, di chi sono sono, hanno un costo.
    Se alla maggior parte viene detto di no,e non vi interessa impressionare nessuno, mi domando quale sia il fine dello spettacolo "vocazione in diretta", se poi per il 90% si dissolverà nella normalità statistica.
    Rrispondo io: nell'"immaginario collettivo" dei neofiti e dei non addetti ai lavori, 2000 alzate corrispondono a 2000 preti e suore.

    Ruben



    RispondiElimina
  27. - Anonimo dice:
    la Chiesa è andata avanti tanti anni anche senza francescani, domenicani, agostiniani, benedettini ecc ecc ecc e allora?? li eliminiamo tutti??? se Cristo Risorto fondamento della Chiesa ispira dei carismi per aiutare la stessa a progredire dobbiamo rendere grazie a Dio.



    Mai messo in dubbio che le varie realtà all'interno della Chiesa siano da eliminare... E sinceramente non l'ho mai neanche minimamente pensato... Anzi sono una grande fonte di ricchezza se aiutano realmente le persone a fare servizio e a vivere in modo più profondo la vita della Parrocchia... Cosa che sinceramente non sembra stia facendo il Cammino... Si, ha avvicinato molte persone lontane dalla Chiesa, ma per farle entrare e farle rimanere nel Cammino... é più che logico che se un Movimento, al posto di far avvicinare le persone nelle Parrocchie le allontana e si chiude sempre più in se stesso qualcosa che non va c'è...
    Secondo poi, la parola Carisma indica un dono, una particolare dono che il Signore fa. Tutti, e dico tutti abbiamo dei Carismi, dei doni che il Signore nella sua infinità bontà ci ha dato. Ora, Carisma non è sinonimo di Movimento, o meglio di Cammino Neocatecumenale...

    RispondiElimina
  28. "la Chiesa è andata avanti tanti anni anche senza francescani, domenicani, agostiniani, benedettini ecc ecc ecc"

    I "tanti anni" per il Cammino vanno dal I° al IV° sec.,con la morte di Costantino,che tra l'altro non era neanche battezzato,comincia il"tempo parentesi" quasi mille e seicento anni di "contaminazioni" a cominciare dalle Chiese costruite sui tempi pagani, agli ordini monastici(S.Benedetto V sec); salvo poi chiudere la parentesi nel 1962 con l'affacciarsi di Kiko.
    Se non è neo-messianismo questo?...

    Ruben

    RispondiElimina
  29. Trovo stupido l'inserimento di foto di "musi lunghi e tristezza" dei neocat. Non ditemi che tra la folla a San Pietro davanti al Papa non si possono trovare istanti simili anche nelle facce dei piú devoti.

    RispondiElimina
  30. "la Chiesa è andata avanti tanti anni anche senza francescani, domenicani, agostiniani, benedettini ecc ecc ecc e allora?? li eliminiamo tutti???"

    Nossignore, ma ti faccio notare che in nessuno dei carismi che tu hai citato si dice o si è mai detto che "fuori da loro c'è il nulla" e che nessuno di queste realtà ha mostrato UNA COSI' PERVICACE RESISTENZA e insofferenza NEI SUOI GRADI PIU'ALTI alle indicazioni della Santa SEDE e della GERARCHIA.

    POi scusa:

    La mania di quelli del cammino è che "loro hanno vocazioni, loro riempiono i conventi, loro..loro..loro.

    Poi vai a guardare le statistiche e vedi che nel 2012 ci sono state o ci saranno più di 400 ordinazioni in tutta italia.

    Quante escono dal RM? Meno di 10.

    Quindi DI CHE COSA STIAMO PARLANDO?

    Ci si vanta dei numeri delle alzate (con tanto di cerimonia che sa tanto di autocelebrazione.."siamo tanti, siamo una potenza")

    Casomai "vantati" di quelli che arrivano alla fine casomai.

    E poi scusa. Ma di una vocazione alla vita religiosa ANCHE SOLO PER AFFINITA' non ci dovrebbe pensare il sacerdote piuttosto che il CATECHISTA?

    RispondiElimina
  31. sono sempre il solito anonimo. chiedo scusa per l'ora ma siccome sto poco bene e non riesco a dormire ho pensato 'vediamo cosa mi hanno risposto'

    ebbene vedo risposte preconcette. tutti, dico tutti, avete dato per scontato che le vocazioni siano vagliate da laici catechisti. falso! nei centri vocazionali è un sacerdote a discernere la chiamata non un laico.

    detto questo perche le alzate se poi di queste si scopre che in realtà pochi diventano effettivamente sacerdoti?? perche pochi è meglio che niente

    altra cosa: nel 2012 ci saranno state centinaia e centinia di alzate. come mai in italia nello stesso anno solo 10 ordinazioni??

    1 - perche ci voglioni in media 10anni di seminario redemptoris mater per diventare sacerdoti quindi le ordinazioni di oggi risalgono alle alzate del 2002 piu o meno.

    2 - perche non è che chi si alza entra in seminario in italia e diventa sacerdote in italia. vengono sparsi per i 70 seminari del mondo. quindi capirai bene che fare 10 per 70 è banale ma anche se non sono 700 sacerdoti ordinati quest'anno sicuramente non sono dieci

    comunque si continua stupidamente a parlare di numeri quando vi ho gia spiegato che il problema dei numeri non esiste e non voglio ripetermi (basta rileggere sopra)

    RispondiElimina
  32. poi (sono sempre io) non capisco perche tripudio puo dire liberamente che siamo schiavi del servilismo kikiano, ke le alzate sono delle idiozie (quindi sono idioti tutti quelli che si alzano o vi partecipano) e viene pubblicato senza problemi

    come non capisco perche io debba prestare la massima attenzione a non dire niente di "trito e ritrito" come dice mic altrimenti son sicuro di non essere pubblicato mentre tripudio che ogni commento dice le stesse cose (balletti qua, disobbedienza là, in ginocchio si in ginocchio no ecc ecc), ma proprio sempre le stesse ripetute ogni commento ma viene pubblicato


    ovviamente poiche ogni critica è vietata probabilmete questo lo leggerete solo voi gestori e resterò senza risposta però nel leggerlo fate un pò di sana autocritica

    RispondiElimina
  33. Beh, effettivamente nel cammino si dice a chi ha qualche dubbio o si interroga: "alzati intanto poi ci sarà un tempo di discernimento" (ovvero intanto alzati, nel senso di metterti apertamente in gioco, poi vedremo"). Io non ci vedo niente di strano in questo.
    Magari quello che è strano è che quando uno fa questo il discernimento in gran parte è dei catechisti.
    L'attegiamento che mi sta dando noia è che quando uno, sopratutto giovane, ha difficoltà a trovare una ragazza è che i catechisti (ma un po tutti a ruota) subito ti presentano la strada del sacerdozio.
    Magari uno è solo timido oppure ha bisogno di maturare.

    RispondiElimina
  34. ebbene vedo risposte preconcette. tutti, dico tutti, avete dato per scontato che le vocazioni siano vagliate da laici catechisti. falso! nei centri vocazionali è un sacerdote a discernere la chiamata non un laico.

    Risulta da esperienze dirette che spesso sono i catechisti a "scegliere" un presbitero cioè, come testualmente dicono loro: "un sacerdote per kiko" (!) tra i figli ancora non nati di una coppia (e spesso è solo la coppia interessata a saperlo). E sono loro che 'pilotano' già a monte le alzate.
    Che poi ce ne possa essere qualcuna estemporanea dettata dalla pressione psicologica del "momento forte" che kiko crea, questo è un altro discorso...

    Il fatto che ci vogliano tanti anni per la formazione di un prete RM, dipende dal fatto che l'iter neocat è lungo anche per loro (conpresi i relativi "passaggi"). Come raggiungere altrimenti il grado necessario di "dipendenza", che implica vera e propria sudditanza dai catechisti?

    RispondiElimina
  35. (balletti qua, disobbedienza là, in ginocchio si in ginocchio no ecc ecc), ma proprio sempre le stesse ripetute ogni commento ma viene pubblicato

    Queste cose vengono dette e ripetute perché c'è chi ce ne dà spunto e, poi, c'è sempre chi ancora non le conosce.

    Tu ne stai lamentando la ripetizione, ma non ne puoi negare la realtà, che evidentemente accetti senza crearti problemi.

    RispondiElimina
  36. Le alzate neocatecumenali sono una messa in scena grottesca che non fa onore in primis alla Chiesa e poi ai vescovi che accettano di parteciparvi.
    È una messa in scena orchestrata dallo smisurato orgoglio di Kiko Arguello.
    Chi ne ha vista una le ha viste tutte, sempre lo stesso copione,non c`è bisogno di essere psicologi o psichiatri per capire ciò che succede su quei palchi dove si agita Arguello, per capire che c`è qualcosa di fondamentalmente anomalo non dovuto alla presenza dello Spirito Santo ma al potere che un uomo esercita sulle coscienze di quei giovani arrivati in quel luogo già "lavorati a monte" nelle loro comunità, già pronti ad essere presi collettivamente nella rete della suggestione esercitata da quell`uomo per il quale sono venuti.

    Vedere quei giovani che salgono su quel palco come delle marionette incitati dai "vamos" di Arguello che grida "siamo già ...", vedere dei bambini salire su quel palco, da la misura del potere che Kiko Arguello esercita sulle loro coscienze ma vedere dei vescovi che accettano di dare il loro avallo a quello spettacolo da la misura di un`altra forma di potere, perchè rifiuto di credere che le coscienze dei prelati che assistono a quelle "alzate" stiano zitte, indifferenti, e trovino corretto e cattolico quel che non lo è.
    Non posso credere che la loro sia immaturità psicologica, ignoranza dei fenomeni psichici, che loro stessi si lascino suggestionare dal guru Arguello.
    Perchè accettano di dare il loro avallo a quella messa in scena è in primis una storia fra loro e la loro coscienza ma i motivi per i quali lo fanno e le conseguenze riguardano tutta la Chiesa.

    RispondiElimina
  37. Anonimo del 02 settembre, 2012 03:59

    "come non capisco perche io debba prestare la massima attenzione a non dire niente di "trito e ritrito" come dice mic altrimenti son sicuro di non essere pubblicato mentre tripudio che ogni commento dice le stesse cose (balletti qua, disobbedienza là, in ginocchio si in ginocchio no ecc ecc), ma proprio sempre le stesse ripetute ogni commento ma viene pubblicato"

    Anonimo, il motivo è molto semplice. Finché non getterete la maschera e non ve la smetterete di disubbidire al Santo Padre, sarete sempre ripresi su questi punti (vedi discorso del 20 gennaio) anzi, per amore alla Chiesa e a voi, deve essere fatto.
    Al contrario non è di nessuna utilità pubblicare i soliti slogan di Kiko e gli attacchi alle persone stile scrutinio.
    E' proprio il cammino che rende impossibile ogni critica interna, da qui il servilismo, tutto viene da Dio, anche gli errori più palesi, anche il canto più brutto e lugubre, anche il quadro più angosciante e ambiguo, anche le distorsioni esegetiche, simboliche e liturgiche, l'importante è che sia made by Kiko.

    RispondiElimina
  38. "Tripudio dice sempre le stesse cose" poiché i neocatecumenali fanno sempre le stesse cose.

    E si tratta di cose che il Papa ha proibito.

    Quindi il problema non è Tripudio.

    Il problema è il Papa, che ha vietato gli strafalcioni liturgici neocatecumenali.

    Anche ieri sera, però, voi avete preferito ubbidire a Kiko anziché ubbidire al Papa.

    E vi dà fastidio sentirvelo ricordare da una persona qualsiasi.

    RispondiElimina
  39. Abbiamo dunque un altro neocatecumenale che si arrampica sugli specchi per tentare di giustificare l'ingiustificabile, inventando scuse, numeretti e circostanze.


    Questa faccenda del ci vogliono 10 anni per diventare presbitero kikiano-carmeniano è un'altra cosa su cui i fratelli delle comunità neocatecumenali dovrebbero interrogarsi.

    La formazione al sacerdozio non si migliora allungando la formazione, aumentando i divieti, aumentando gli studi.

    Nei seminari kikiani l'unico motivo per avere una formazione così lunga, è di assicurarsi che il soggetto sia fedelissimo al kikismo-carmenismo. Che ne sia talmente permeato, da non poterne più fare a meno. Che non gli venga in mente di servire la diocesi o di entrare in qualche congregazione religiosa.

    La formazione diocesana dura quattro o cinque anni. Quando arriva a sei anni, è perché si era conteggiato anche l'anno di verifica.

    Quella neocatecumenale dura dieci e i preti restano comunque a disposizione di Kiko, fatto salvo un "permesso del vescovo" che non tarda mai ad arrivare (poiché lo sanno tutti che i presbiteri kikiani servono solo Kiko, non servono la diocesi: non curano le pecorelle del vescovo, ma solo i pecoroni neocatecumenali).

    Nella propaganda neocatecumenale si dice che i seminari RM formano preti "diocesani", seguono la ratio dei diocesani.

    Per formare missionari destinati alle diocesi, bastano cinque anni, compreso l'anno di prova. E' quel che si è sentito prospettare un giovane di mia conoscenza nell'entrare in una comunità di sacerdoti missionari.

    Dico tutto questo mentre ancora mi resta il dubbio dei "dieci anni nel seminario RM". Quando si allunga all'infinito la formazione, c'è da pensare che il problema non sia la formazione, ma solo il vantare statistiche.

    E infatti andiamo a guardare le statistiche della propaganda neocatecumenale (quelle già gonfiate da Kiko).

    Si parla di 1500 preti già ordinati fino ad oggi, e di 2000 seminaristi in formazione. Duemila seminaristi in formazione: una cifra alquanto misera, visto che ad ogni Grande Occasione le alzate sono migliaia.

    Poco più di un anno fa a Madrid si "alzarono" quasi diecimila giovani, di cui oltre 5000 per il "presbiterato kikiano". Diciamo che durante un anno la metà ci ripensa (prima si "alzano" e poi ci ripensano): dunque i seminaristi che dovrebbero entrare adesso sarebbe 2500, una media di oltre 30 seminaristi per ogni seminario RM.

    E voi ci credete?

    E se invece capitasse che tra un anno veniamo ancora a sapere che i seminaristi sono 2000-2500, cosa dobbiamo pensare? Che nei seminari RM si entra e si esce con la facilità con cui si entra al bar per un caffè?

    E poi come mai tutto questo discorso sulla "lunghezza dieci anni" della formazione per giustificare il fatto che ci sono solo 2000 candidati? (duemila è il numero della propaganda; la realtà è assai diversa, e nel migliore dei casi sarà stimabile a circa la metà).

    Insomma, il nostro fratello che torna dalla Liturgia Kikiana-Carmeniana Del Sabato Sera alle 3:55 del mattino e "non riesce a dormire", sta inventando scuse sperando che nessuno vada a verificare.

    Migliaia e migliaia di "alzate" che non corrispondono neppure lontanamente ai numeroni della propaganda neocatecumenale.

    E allora lui tenta di adeguare la realtà dei fatti alla propaganda di Kiko, e corre qui alle 3:55 del mattino a dirci che la formazione manda via il 90% dei richiedenti dicendo che la formazione al presbiterato kikiano-carmeniano "non fa per te" e che durante i dieci anni c'è una falcidie immensa dei candidati.

    È un vero e proprio arrampicarsi sugli specchi pur di non ammettere che le tante "alzate" sono false e servono solo ad ingannare i vescovi e a contentare l'insaziabile superbia di Kiko.

    RispondiElimina
  40. L' opposizione che Il Cardinale Martini alzo vero sil Cammino sarebbe stata degna di nota in queste ore. E' un vero peccato questo eloquente silenzio!

    RispondiElimina
  41. Anonimo ha detto:

    "infatti tutti gli alzati vengono ascoltati dai loro catechisti e poi fanno un anno ai centri vocazionali"

    Anonimo ha detto:

    avete dato per scontato che le vocazioni siano vagliate da laici catechisti. falso!
    =============

    Magari mettetevi d'accordo...

    Ruben


    RispondiElimina
  42. Anche il caro fratello delle 11:12 tenta di cambiare discorso...

    Ma sì, sarei anch'io curioso di sapere se il defunto cardinale si sia opposto al Cammino per motivi liturgici o dottrinali.

    RispondiElimina
  43. Anonimo ha detto:

    "L' opposizione che Il Cardinale Martini alzo vero sil Cammino sarebbe stata degna di nota in queste ore. E' un vero peccato questo eloquente silenzio!"

    ==============
    Bene, così non si potrà dire che in questo blog tutte le scuse sono buone per attaccare il Cammino.

    Ruben

    RispondiElimina
  44. "altra cosa: nel 2012 ci saranno state centinaia e centinia di alzate. come mai in italia nello stesso anno solo 10 ordinazioni?? "

    Forse perchè non c'è serietà in queste alzate?

    E se non c'è serietà, perchè sbandierarne i numeri?

    Sai cosa può diventare? Nè più e nè meno come una operazione di marketing.

    Fermo restando che, con quelle 10 ordinazioni, continuate a parlare del Cammino come la realtà che con la sua miriade di ordinazioni salverà la Chiesa.

    Consideriamo anche il fatto che Dio è misericordioso e, almeno su questo, copre le magagne di Kiko.

    RispondiElimina
  45. "Beh, effettivamente nel cammino si dice a chi ha qualche dubbio o si interroga: "alzati intanto poi ci sarà un tempo di discernimento" (ovvero intanto alzati, nel senso di metterti apertamente in gioco, poi vedremo"). Io non ci vedo niente di strano in questo.
    Magari quello che è strano è che quando uno fa questo il discernimento in gran parte è dei catechisti.
    L'attegiamento che mi sta dando noia è che quando uno, sopratutto giovane, ha difficoltà a trovare una ragazza è che i catechisti (ma un po tutti a ruota) subito ti presentano la strada del sacerdozio.
    Magari uno è solo timido oppure ha bisogno di maturare."

    Osservazioni più che giuste.

    Il problema fondamentale è che i catechisti che, da questo punto di vista, si sentono liberissimi di fare e dire quello che vogliono.

    Tanto poi "ci pensa Dio" oppure "se succede vuol dire che Dio lo ha permesso"

    RispondiElimina
  46. Magari mettetevi d'accordo...

    Ruben

    hai problemi di comprensione??? sono sempre io e non devo mettermi d'accordo con me stesso. i catechisti ascoltano chi si è alzato e lo mandano ai centri vocazionali dove un prete sacerdote ordinato e tutto quanto come piace a voi vaglia per un anno la sua vocazione

    chiaro??
    se mi dai la tua mail ti mando un disegnetto della cosa

    RispondiElimina
  47. "altra cosa: nel 2012 ci saranno state centinaia e centinia di alzate. come mai in italia nello stesso anno solo 10 ordinazioni?? "

    Forse perchè non c'è serietà in queste alzate?

    E se non c'è serietà, perchè sbandierarne i numeri?

    Sai cosa può diventare? Nè più e nè meno come una operazione di marketing.

    Fermo restando che, con quelle 10 ordinazioni, continuate a parlare del Cammino come la realtà che con la sua miriade di ordinazioni salverà la Chiesa.

    Consideriamo anche il fatto che Dio è misericordioso e, almeno su questo, copre le magagne di Kiko.

    -------------

    ma l'hai letto tutto il commento?? o ti sei fermata alla frase che hai riportato??? perche se hai letto tutto e scrivi questo non sei molto piu svegli di ruben!

    scusate io non voglio offendere nessuno però ci son qua i vari lino, tripidio, mic che si sentono il padre eterno, che loro sanno tutto, che loro sanno parlare che qua che là e poi devo leggere ste cose che scrive ale e mi viene da ridere!

    RispondiElimina
  48. Anche il caro fratello delle 11:12 tenta di cambiare discorso...

    Ma sì, sarei anch'io curioso di sapere se il defunto cardinale si sia opposto al Cammino per motivi liturgici o dottrinali.


    vi spiego io perche si è opposto senza tante liturgie, dottrine, teologie, eresie è molto semplice. per martini la chiesa era vecchia, indetro 200 anni, e bisgonava andare avanti, progredire. il cammino vuole tornare alle origini. le due cose non sono compatibili!
    visto?? a volte la verita che voi cercate con tanta troppa ansia è molto piu semplice e vicina di quanto non si creda

    RispondiElimina
  49. Insomma, il nostro fratello che torna dalla Liturgia Kikiana-Carmeniana Del Sabato Sera alle 3:55 del mattino e "non riesce a dormire", sta inventando scuse sperando che nessuno vada a verificare.


    cosa c'entra ai fini della discussione questo?? forse che quello che si arrampica sei tu e hai bisogno di sviare le cose?? chi verifica cosa??? non ho 6anni se voglio vado a letto anche alle 7 del mattino senza nessun problema e con ciò?? allora quello che dico io è falso, quello che dici tu è vero io ho torto tu ragione perche vado a letto tardi??

    oppure era uno di quegli attacchi personali che se facciamo noi veniamo censurati perche non si attacca alla persona ecc ecc ecc ma tripudio puo sempre fare cio vuole?

    RispondiElimina
  50. sempre x tripudio:

    -io ho legato il fatto ai 10anni di seminario per legare il fatto che gli alzati di oggi non si possono paragonare alle ordinazioni di oggi (come invece faceva ingenuamente ale) perche le ordinazioni di oggi risalgono agli alzati di dieci anni fa

    -tu dici che la tecnica neocatecumenale è di sviare i discorsi modificandoli ad arte

    -tu hai preso questo mio discorso e l'hai trasformato nel fatto che io mi vanto che nel cammino si stia 10 anni in seminario e mi sbaglio perche nella diocesi ci se ne sta 5 ecc ecc ecc (30 righe per dire cose alle quali io neanche minimamente alludevo


    devo pensare che parli parli di noi e poi te fai uguale?? oppure sei un neocatecumenale anche te???

    RispondiElimina
  51. sempre x tripudio:

    - il seminario (tutti non i redemptoris matter e basta) è un tempo di formazione e discernimento. vai a vedere le statistiche in italia dei perti che si spretano ogni anno. sorprendete è come dopo quanti pochi anni di sacerdozio si spretano

    -sei sicuro che fare un po di anni in piu di discernimento sia una cosa così demoniaca eretica e pazzesca?????

    RispondiElimina
  52. "il seminario (tutti non i redemptoris matter e basta) è un tempo di formazione e discernimento. vai a vedere le statistiche in italia dei perti che si spretano ogni anno. sorprendete è come dopo quanti pochi anni di sacerdozio si spretano

    -sei sicuro che fare un po di anni in piu di discernimento sia una cosa così demoniaca eretica e pazzesca?????"

    Personalmete non mi sembra così pazzesco che ci siano 10 anni di formazione.

    Anche i gesuiti hanno 10 anni di formazione prima di diventare sacerdoti.

    Ma la loro formazione è alla luce del sole.

    Non ci sono "sorteggi" spacciati per "Volontà di Dio" sulle varie destinazioni ma solo SEVERO E DISCIPLINATO DISCERNIMENTO CON IL PADRE SPIRITUALE.

    E loro in noviziato non ci entrano perchè "il catechista vede che ha difficoltà a trovare la fidanzata"

    E sopratutto i gesuiti non si vantano come Kiko.

    Ci sono queste sottilissime differenze.

    RispondiElimina
  53. "vi spiego io perche si è opposto senza tante liturgie, dottrine, teologie, eresie è molto semplice. per martini la chiesa era vecchia, indetro 200 anni, e bisgonava andare avanti, progredire. il cammino vuole tornare alle origini. le due cose non sono compatibili!
    visto?? a volte la verita che voi cercate con tanta troppa ansia è molto piu semplice e vicina di quanto non si creda"

    Spiegazione oltremodo superficiale.

    Non mi stupisco.

    Intanto ti consiglio qualche buon libro del BIBLISTA Martina (che di Sacre Scritture ne sapeva e conosceva più di tutti i catechisti NC messi insieme) e vedi se ci trovi le cialtronate che trovi nei mamotreti.

    Poi, come ogni gesuita che si rispetti, era sempre pronto a mettersi in discussione con tutti e a spronare la chiesa a farlo (anche con qualche frase poco felice come quella che hai citato) ed è chiaro che una realtà come quella del Cammino che RIFIUTA OGNI CONTATTO non poteva incontrare il suo beneplacito.

    RispondiElimina
  54. "scusate io non voglio offendere nessuno però ci son qua i vari lino, tripidio, mic che si sentono il padre eterno, che loro sanno tutto, che loro sanno parlare che qua che là e poi devo leggere ste cose che scrive ale e mi viene da ridere!"

    Ridi, ridi, ma la sostanza non cambia.

    RispondiElimina
  55. "hai problemi di comprensione??? sono sempre io e non devo mettermi d'accordo con me stesso. i catechisti ascoltano chi si è alzato e lo mandano ai centri vocazionali dove un prete sacerdote ordinato e tutto quanto come piace a voi vaglia per un anno la sua vocazione"

    Se la mia "comprensione" fosse tale
    da evidenziare chi si nasconde dietro parecchi anonimi, vincerei tutte le settimane alla SISAL.
    Magari datti un nick e vedi che il "filo" sarà più logico per te eper chi ti legge.

    Ruben

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  56. Tutta questa fanfara del nostro caro fratello neocatecumenale è un'ossessiva ripetizione di slogan e di finte spiegazioni perché purtroppo per lui i fatti gli danno torto.

    Alle 12:55 dice: "non devo mettermi d'accordo con me stesso". Dunque si arroga il diritto di dire che ora 2+2=3, più tardi 2+2=5, domani 2+2=1... tutto, qualsiasi cosa, pur di non ammettere che 2+2=4.

    Alle 12:57, ancora più infuriato, dice: "ci son qua i vari lino, tripidio, mic che si sentono il padre eterno". Come tutti i cari fratelli delle comunità neocatecumenali, quando non sa più cosa rispondere passa ad insultare. Questo è ciò che ha appreso facendo il Cammino: chi critica il Cammino va ostacolato, insultato, azzittito. Si vede che abbiamo colto nel segno.

    Alle 12:59 dice seriamente, senza alcuna autoironia, che il Cammino è ostacolato perché vorrebbe "tornare alle origini". Alle origini kikiste-carmeniste, s'intende. Infatti disprezzare sedici secoli di vita della Chiesa con la scusa di "tornare alle origini" significa odiare la Chiesa. Gli "iniziatori" del Cammino insegnano a disprezzare sedici secoli di santità della Chiesa, e parlano di un "tornare alle origini" che in realtà è un tornare alle origini di Kiko e Carmen, in quel bar di Madrid nel 1964 quando il venticinquenne Kiko entra tronfio e trionfante ad annunciare alla Carmen, appena espulsa per disobbedienze dall'ordine missionario in cui si trovava, di aver avuto un'apparizione...

    Alle 13:03 il nostro caro fratello neocatecumenale ci gratifica di un altro aspetto della sua personalità dicendoci: "non ho 6anni se voglio vado a letto anche alle 7 del mattino". Dunque solo i bambini di 6 anni sono tenuti a dormire di notte? Quel "se voglio" rappresenta l'arroganza e la saccenza di chi non ama fare una vita normale (e chissà che non rappresenti anche l'ora in cui è rientrato dalla celebrazione del kikismo-carmenismo).

    Alle 13:06 cerca nuovamente di rimescolare le carte, sperando che io non conosca questi dati:

    1) sono venticinque anni che esistono i seminari kikiani R.M., e la cerimonia delle "alzate" esiste anche da più tempo

    2) le "alzate" vengono non solo vagliate da dei laici, ma addirittura pianificate (cfr. ad esempio il caso dei neocatecumenali che bisognava mandare alla GMG perché "si dovevano alzare davanti a Kiko")

    3) la durata della formazione al Kikismo-Carmenismo nei seminari R.M. non può essere onestamente utilizzata per giustificare il fatto che solo in pochissimi raggiungono il sacerdozio; un eccesso di severità significa "formazione sbagliata", un eccesso di abbandoni significa "mancanza di serietà";

    4) a tutto questo occorre aggiungere che i cosiddetti "presbiteri" di Kiko hanno un ruolo scarsamente rilevante nel Cammino. Alla testimonianza di Marzano si potrebbero aggiungere considerazioni sul fatto che tutto l'insegnamento del Cammino tende a sminuire il sacerdozio ministeriale (altro che "tornare alle origini"!)

    La scarsa serietà delle "alzate" è stata documentata perfino da fonte neocatecumenale; mentre Kiko gridava "3200", l'ineffabile Caredda vedeva "non più di 1000, inclusi i bambini e quelli che si vedeva bene che avevano voglia di scherzare".

    Insomma, il nostro caro fratello neocatecumenale ancora non riesce a spiegarci a cos'altro serva la cerimonia delle "alzate", se non alla superbia di Kiko e alla falsa propaganda del Cammino.

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  57. Mi permetto di far osservare che i dieci anni di seminario non necessariamente conducono i candidati ad un catatonico stato di obbedienza servile. Qualcuno ha mai pensato che possano ottenere l'effetto contrario? Quanto al defunto card. Martini, basterebbe leggersi le sue conversazioni notturne a Gerusalemme per capire i suoi motivi di scontro con il cnc.

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  58. Mi permetto di far osservare che i dieci anni di seminario non necessariamente conducono i candidati ad un catatonico stato di obbedienza servile. Qualcuno ha mai pensato che possano ottenere l'effetto contrario?

    Nessuno ha mai pensato il contrario perché mancano i riscontri concreti presi dai FATTI e non dalle parole.

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  60. Quindi, Mic, tu conosci personalmente tutti i preti rm?

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  61. Il Marzano ha purtroppo scritto quello che regolarmente avviene!

    "
    Mi permetto di far osservare che i dieci anni di seminario non necessariamente conducono i candidati ad un catatonico stato di obbedienza servile. Qualcuno ha mai pensato che possano ottenere l'effetto contrario?
    "

    Putroppo portano spessissimo a uno stato di obbedienza più o meno servile!
    Mettere in dubbio quello che dice kiko conduce, di fatto, a fuoriuscire dai seminari RM: ad esempio mi hanno raccontato di una mezza rivolta anni fa nel seminario RM delle Marche proprio perché si mettevano in dubbio le parole di Kiko (che all'epoca erano rivolte contro alcuni Vescovi che non appoggiavano al 100% il cammino).

    E comunque rimane l'assurdo che un sacerdote, anche dopo essere stato ordinato da molti anni, debba avere come guida dei catechisti!

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  62. OK, adesso abbiamo appreso che JP conosce tutti i presbiteri kikiani dei seminari R.M.


    Lo stato catatonico di obbedienza servile, onestamente, non è un'ipotesi da scartare.

    Più dura la "formazione" e più i "formatori" possono ricattare il candidato: "se non sei come dico io, non do il benestare per farti promuovere quest'anno".

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  63. E in tutto questo, il "presbìtero" neocatecumenale è solo una muta tappezzeria simbolica, che deve limitarsi a cantare la formula di consacrazione con le parole di Kiko...

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  64. Se c`è bisogno di prove dell`obbedienza servile dei presbiteri neocatecumenali a Kiko Arguello basta ricordare ciò che è successo a partire dal dicembre 2005.

    Nel dicembre 2005 BENEDETTO XVI trasmette ai neocatecumenali delle NORME sulle moodifiche da portare al modo in uso nel cnc di celebrare l`Eucaristia, lo fa dapprima attraverso il card. Arinze e poi ,il mese seguente, personalmente durante un`udienza concessa alle famiglie nc.

    Kiko Arguello ordina di non modificare niente.

    A chi hanno obbedito i presbiteri?
    Al Papa o a Kiko Arguello?
    Hanno obbedioto a Kiko Arguello e lo hanno fatto sulla Liturgia, ciò è particolarmente grave.

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  65. Il blog Crux Sancta ha appena pubblicato un commento sul Secondo Scrutinio... con diverse foto dei segretissimi "mamotreti".

    A proposito: "mamotreto" è un termine castigliano che indica un libro molto voluminoso. Infatti il malloppo di "catechesi" kikiste-carmeniste spazia su almeno tredicimila pagine...

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  66. Dice JP

    "Quanto al defunto card. Martini, basterebbe leggersi le sue conversazioni notturne a Gerusalemme per capire i suoi motivi di scontro con il cnc"

    A cosa ti riferisci? A quella frase: "Gesù non avrebbe mai scritto l'Humanae Vitae"?

    Se è per questo, l'Humanae Vitae non ve la siete letti per intero neanche voi, infatti la interpretate come vi pare.

    Detto questo quel libro (che peraltro neanche io amo troppo e non mi faccio nessun problema a dirlo) è appunto una "conversazione"

    Il Martini Vescovo sicuramente non spingeva verso l'aborto o il controllo delle nascite così come è vietato dalla Chiesa Cattolica.

    Su questo non ci piove.

    Detto questo ribadisco che uno come lui che si metteva in discussione FACEVA METTERE IN DISCUSSIONE TUTTI non poteva amare una realtà che invece si AUTOGHETTIZZA peraltro con la presunzione di dire "lo facciamo per i piccoli"

    Ribadisco pure che ti dovresti leggere qls libro di lui BIBLISTA in cui analizza le sacre Scritture in un modo che è lontano ANNI LUCE dalle CIALTRONATE di KIKO.

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  67. @anonimo ha detto:
    "scusate io non voglio offendere nessuno però ci son qua i vari lino, tripidio, mic che si sentono il padre eterno, che loro sanno tutto, che loro sanno parlare che qua che là e poi devo leggere ste cose che scrive ale e mi viene da ridere!"
    Lascia stare il Padre eterno, non lo nominare invano. Invece di ridere - parlo per me, Tripudio e Mic e Ale sanno ben farlo per loro conto - vuoi rispondere tu a una delle tante questioni che ho posto contro le vostre eresie? Mi limito alla più semplice, anonimo: Giuda, secondo te, è necessario - come dice Kiko - per il mistero pasquale?
    Non fare come Kikos per Mt 25:1, non andare a ridere da un'altra parte. Ti rideresti addosso. Magari, se sei incapace, potresti chiedere un aiuto in CR, a un certo SignorVeneranda, suggerisco, se ben ne ricordo il nick. Forse lui è in grado di discutere con me su un simile argomento. Tutti gli altri siete sempre stati noia per me, soltanto noia.

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  68. Io non ho espresso alcun giudizio di merito nei confronti del card Martini, ho solo detto che leggendo quel libro uno si rende conto. Gli altri libri del defunto card sono belli, ne ho letto un paio cioè ben pochi, ma non ci vuole un particolare acume per capire che se i neocat prendono certe cose di morale da un estremo, il card Martini era dall' altra parte.

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  69. Lino parla giustamente di "noia".

    La superbia di Kiko e Carmen, trasmessa ai loro discepoli, si è infatti manifestata ripetutamente, fino ad annoiare.

    I "discepoli" di Kiko e Carmen pensano di avere autorevolezza proporzionalmente alla ripetizione degli slogan dei due "iniziatori". Quando qualcuno evidenzia storture del Cammino, non c'è scampo:

    - o urlano ancora più forte i loro slogan
    - o tentano di cambiare discorso
    - o scappano via per tornare quando le acque si saranno calmate.

    Molti, nel Cammino, non sono in grado di sostenere una conversazione tecnica sulla liturgia, perché per loro "liturgia" è solo la chiassata inventata da Kiko e Carmen.

    Nostro Signore elogia l'uso dei talenti che riceviamo da Dio, tra cui evidentemente c'è l'intelligenza e l'onesto andare al fondo delle questioni.

    Queste due capacità in particolare sono disprezzate dai cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, che dicono che è sufficiente "testimoniare" il Vangelo senza usare l'intelligenza (come se non avessero letto, nel Vangelo stesso, che non basta gridare "Signore! Signore!" per entare nel regno dei Cieli).

    Sono convinti che sarebbe "meglio essere scemi e annunciare il Vangelo che essere intelligenti come Lino", dimenticando che non solo gli apostoli non erano affatto "scemi", ma che l'apostolo Paolo era un uomo di grande levatura intellettuale e non sotterrava certo il talento ricevuto.

    Tutta questa cagnara contro Lino è indubbiamente indice che Lino ha centrato il bersaglio. Chiunque si sentirebbe a disagio nello scoprire che il proprio "iniziatore" propina simbologie massoniche (la cosa che ha ricevuto il maggior numero di condanne dalla Chiesa è proprio la massoneria).

    La Chiesa mette in guardia dal legarsi anche in buona fede alla massoneria, aggiungendo tra le motivazioni che ci si può ritrovare ad essere pedine ignare di qualcosa di molto più grande e perverso di quanto non si possa immaginare.

    E giustamente un neocatecumenale trema al solo pensiero, perché nel 1967-1968, proprio quando Kiko misteriosamente ottiene di impiantarsi a Roma, dipinge quegli sgorbi zeppi di simboli massonici, sgorbi tanto venerati dai suoi seguaci.

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  70. Ancora non capisco perché "jp" voglia infilare nel discorso a tutti i costi il defunto cardinale.

    Forse è un modo per evitare di parlare dell'insignificanza dei presbìteri neocatecumenali ?

    Certo che se davvero il defunto cardinale avesse detto anche una sola parola contro gli strafalcioni liturgici e dottrinali di Kiko e Carmen... i neocatecumenali sarebbero gli ultimi a questo mondo a parlarne. Anzi, negherebbero o mistificherebbero, così come hanno sempre fatto con le «decisioni di Benedetto XVI».

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  71. "Io non ho espresso alcun giudizio di merito nei confronti del card Martini, ho solo detto che leggendo quel libro uno si rende conto. Gli altri libri del defunto card sono belli, ne ho letto un paio cioè ben pochi, ma non ci vuole un particolare acume per capire che se i neocat prendono certe cose di morale da un estremo, il card Martini era dall' altra parte."

    JP, non ti nascondere dietro ad un dito.

    Qui si sta parlando di Martini VESCOVO ovvero capo di una diocesi.

    Ti risulta che abbia mai preso decisioni che IN PRATICA si siano rivelate CONTRO il magistero?

    Ti risulta che MENTRE ERA VESCOVO avesse avuto problemi con i neocatecumenali per questioni di morale? O forse i motivi erano PASTORALI?

    A me quello interessa. Non una conversazione informale (benchè messa in un libro)

    Se è per questo una volta ho visto una intervista di Giussani che diceva ad un cero punto che "la Chiesa si era dimenticata di Cristo"

    Eppure guardiamo ai fatti.
    Giussani ha lavorato per la Chiesa TUTTA? Si'

    Ha lavorato alla luce del sole o facendo di tutto perchè si sapesse meno possibile? Direi la prima opzione.

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  72. Alla fine non ho ben capito la storia delle alzate.

    Riassumo la logica del caro anonimo.

    Ci sono tante persone che si alzano, di cui nelle stime più ottimistiche il 7% capisce che Dio lo chiama al sacerdozio.

    Ora l'osservazione che fai che riassumo nel concetto si fanno le alzate perché se no non ci sarebbero neanche quelle a me sembra assurda.

    Ti spiego perché. A chiamare al sacerdozio è Dio, e nel rapporto personale che cresce con lui ti rendi conto che è quello che vuole da te. Dire che se non ci fosse la cerimonia delle alzate non ci sarebbero neanche quelle vocazioni a me pare pura idolatria (senza offesa, non voglio insultarti, solo cercar di farti riflettere) Tu credi davvero che Dio non avrebbe chiamato a se lo stesso quelle persone?

    E se la stragrande maggioranza si rivela un fiasco non è forse più probabile che sia un operazione di marketing?

    Senza offesa ma io sento di continuo nc che son convinti che ogni hanno in italia centinaia, o migliaia di preti vengano fuori dal cammino. Poi vai a vedere i dati e non è così.

    Riassumo i cardini del mio ragionamento:

    Davvero credi che le chiamate autentiche al sacerdozio siano solo grazie alle alzate?
    Se lo credi, forse hai un po idolatrato il cammino, se non lo credi non c'è altra spiegazione alle alzate che l'operazione di Marketing.


    Gv

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  73. Il cammino non vuole tornare alle origini. Il cammino si è inventato un folklore prendendo cose a casaccio.

    Se volesse tornare alle origini seguirebbe l'esempio dei primi cristiani come San Paolo che celebravano la messa la domenica e assieme a tutti, non divisi in gruppetti in stanze separate.


    Gv

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  74. Angelus di stamani del Papa 1 settembre 2012.... sull'obbedienza ai DECRETI....

    Ed ecco il problema: quando il popolo si stabilisce nella terra, ed è depositario della Legge, è tentato di riporre la sua sicurezza e la sua gioia in qualcosa che non è più la Parola del Signore: nei beni, nel potere, in altre ‘divinità’ che in realtà sono vane, sono idoli.
    Certo, la Legge di Dio rimane, ma non è più la cosa più importante, la regola della vita; diventa piuttosto un rivestimento, una copertura, mentre la vita segue altre strade, altre regole, interessi spesso egoistici individuali e di gruppo.

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  75. Riguardo alle alzate, posso dire con sicurezza che molte di esse sono pilotate: ho partecipato a decine di questi incontri e devo dire che tutto ciò che precede questi incontri è preparato accuratamente per "spingere" i più deboli, i più insicuri, magari in un momento di confusione verso l'alzata.
    Ci hanno provato anche con me: il mio responsabile (ovviamente imboccato dai catechisti) mi chiamò una sera a telefono perché secondo lui ero "in crisi nera" e mi avrebbe fatto bene andare a qualche incontro al cosiddetto "centro vocazionale" (affrettandosi a dire che erano incontri per tutti e non solo per chi voleva farsi sacerdote).
    Poco cristianamente lo mandai a quel paese e smisi di andare in comunità. Peccato che con qualcun altro il giochino abbia funzionato

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