mercoledì 22 agosto 2018

Obbedienze kikiane estive: "Ovunque andiate in vacanza, cercate per prima cosa la comunità!"

Siamo ancora ad agosto e io ricordo un'altra delle illogiche "consegne" del cammino. Neanche l'estate è esente. Anche in vacanza, Kiko incombe sui camminanti con la sua presenza e con l'autorità delle sue obbedienze:
Saletta tipica neocatecumenale.
"Il cammino non va in vacanza. Dovunque andate, per prima cosa cercate una Parrocchia dove ci sono le comunità per la celebrazione della Parola e per l'Eucarestia. Il demonio non va in vacanza e, se state più di tre giorni senza la Parola, vi distrugge!"
Si intende, ovviamente, la parola ascoltata in una comunità neocatecumenale. Consegna che più che finalizzata alla loro salute spirituale, appare rivolta a mantenere ininterrotto il controllo sugli adepti. Che bisogno c'è di imporre, per mantenere il rapporto col Signore, le Liturgie neocatecumenali, anche quando uno si trova lontano dalla propria comunità?

Rettifico quanto detto all'inizio: "illogica consegna"? Forse non tanto! Come del resto tutto quanto Kiko impone nel percorso di iniziazione suo e di Carmen. Tutto è finalizzato e studiato ad arte per la piena realizzazione del progetto di sostituirsi alla Chiesa dei due iniziatori spagnoli.

Perché tanta premura nel raccomandare, non di non allontanarsi dalla pratica dei Sacramenti, ma di non allontanarsi dal cammino MAI?

Se colonizzano una Parrocchia,
così ne trasformano la Chiesa.
Ricordo bene di non aver sentito una sola volta uscire dalla bocca di Kiko una raccomandazione a privilegiare, ad esempio, la messa quotidiana (cosa mai valorizzata, neanche per e dai presbiteri ordinati nei R.M.) come fonte a cui attingere la grazia di Dio; né a non trascurare la confessione frequente (che, a onor del vero, non è mai oggetto di raccomandazione alcuna da parte dei katechisti in nessun periodo dell'anno; con la logica conseguenza che, ogni anno, alla cosiddetta "Convivenza di inizio corso" si raccolgono le macerie!).
Nel cammino, con gli anni, diventa prassi diffusa, per la maggior parte dei camminanti, l'accostarsi alla confessione sacramentale (nella forma sminuita che conosciamo) solo e unicamente nelle Penitenziali periodiche del cammino stesso. Poche le eccezioni. Tutto questo, a ben pensare, procura l'enorme vantaggio, a fine estate, di ritrovarsi con i fratelli, per la considerevole dose di fango supplementare ormai incrostata sugli occhi, ben apparecchiati e docili alla predicazione kikiana che verrà seminata in loro, portando di certo molti frutti (peccato che siano frutti marci!) Una preparazione del terreno come si deve, non c'è che dire! Ricordo che molti ripetevano di essere arrivati alla Convivenza di inizio corso ormai allo stremo: non vedevano l'ora di potersi finalmente accostare, per farsi "lavare", agli "inviati" alla loro vita da Kiko stesso e suoi emissari.

Ma un'attenzione particolare vorrei dedicare all'aspetto che, imponendo di cercare la comunità più vicina al luogo di villeggiatura, Kiko evita il rischio che i fratelli possano regolarmente partecipare, almeno d'estate, alla comune Messa della Domenica nelle Parrocchie. (Cosa ancora più incomprensibile se si considera che nella Lettera di Arinze è espressamente raccomandato, per favorire proprio l'inserimento nelle Parrocchie, che "almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale".) [Nota 1]

Una delle nostre tante belle Chiese!
Mai sia che vivano regolarmente, per un certo periodo e almeno durante le ferie, la comunione nel modo ordinario - con l'Ostia consacrata e nel rispetto di tutto quanto previsto dal Messale - e che così, magari, si pongano qualche domanda! Il Cammino Neocatecumenale, per la distribuzione in particolare, è tenuto ad attenersi al Messale Romano, come lo Statuto stesso ribadisce (art.13, nota 49) richiamando espressamente la Lettera del 1° dicembre 2005 che non è stata mai superata o abolita. Da nessuna parte è previsto né consentito il prolungato tener sequestrato il Corpo di Cristo nelle mani dei fratelli, ciascuno seduto al suo posto e nell'attesa dell'invito di chi presiede a consumare tutti simultaneamente. Come tante volte abbiamo ricordato, dal lontano 2005 ormai, è stato imposto al cammino di abbandonare definitivamente - tempo due anni al massimo - il modo di distribuire invalso nelle comunità, per adeguarsi al modo previsto per tutta la Chiesa. Ma, a tutt'oggi, la disobbedienza permane.[Nota 2]
(Di questo i preti che si prestano alle celebrazioni separate del cammino dovrebbero farsene per primi un serio problema di coscienza. Senza dubbio solo loro i primi responsabili.)
Chiusi nel ghetto Neocatecumenale, che Kiko con premura preserva da ogni sana influenza ecclesiale, i fratelli continuano, ignari per la gran parte, a vivere la celebrazione blasfema del cammino convinti di seguire II Canone liturgico Cattolico (il Cammino Neocatecumenale: "un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni"…) giustificando quelle che sono le palesi differenze dalle Celebrazioni parrocchiali con quanto Kiko e Carmen sempre hanno ripetuto: ossia, di incarnare il rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II.
Ora comprendo il perché Carmen diceva sempre: noi siamo un "laboratorio liturgico". Lasciando così intendere la loro vera intenzione, più o meno recondita, che la Chiesa dovrà arrivare alla riforma liturgica all'avanguardia sperimentata nel cammino neocatecumenale e non il Cammino adeguarsi al modo canonico di celebrare nella Chiesa Cattolica, che viene fatto passare come qualcosa di obsoleto, che va superato; uno sterile tornare indietro!

È palese che, consapevolmente e quindi non senza colpa, i capi responsabili del cammino praticano, senza alcuno scrupolo, la peggiore disobbedienza, perché la uniscono alla menzogna!
Hanno mentito sulle correzioni, hanno continuato sulla loro strada, spacciandosi, di fatto, per un'"esperienza pilota". Così lo stravolgimento della celebrazione eucaristica permane e con esso le irriverenze e i sacrilegi che si moltiplicano, mentre nessuno se ne dà pensiero.

Kiko, trattenendo i neocatecumenali nel recinto delle salette, anche nel periodo di vacanza e intimando loro di partecipare alle celebrazioni delle comunità neocatecumenali del luogo,
li costringe, ogni sabato sera, a celebrare, come sempre, in disobbedienza alla Chiesa e secondo il "modo invalso" che andava da tempo abbandonato e che invece, oramai, si è consolidato nel cammino: tra schiamazzi e battiti di mani, chiasso di chitarre e bonghi, i fratelli tra mille rumori e nessun raccoglimento trattengono nelle mani per lungo tempo il Corpo del Signore per poi consumarlo come fosse un pane comune, tutti insieme e stando seduti intorno ad una mensa imbandita di segni ebraico/kikiani. 
Anche quando si celebra in una Chiesa, l'Altare è totalmente ignorato, il Tabernacolo inutile!

Di fatto Kiko impedisce ai fratelli di fare esperienza di una celebrazione eucaristica secondo la tradizione autentica della Chiesa. Non sia mai!

Potrebbe capitare, per avventura, a qualcuno dei neocatecumeni di trovarsi d'estate in una delle tante Chiesette sparse nei nostri borghi antichi o nei tanti paesi di villeggiatura, dove il Parroco celebri col decoro dovuto la Santa Messa… e si chieda: "Ma che razza di pagliacciate ridicole celebriamo in comunità?"
Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo,
qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero,
e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

(Ogni volta che San Francesco d’Assisi passava accanto a una chiesa
si fermava, baciava per terra e recitava questa preghiera)
Cominci a porsi qualche domanda, il nostro neocatecumeno in vacanza, davanti alla Maestà Divina celata nell'Ostia consacrata che viene innalzata all'adorazione composta dei fedeli e ricevuta con compostezza e in processione. Il nostro amico cominci a riflettere, dopo aver visto affidare con riverenza le Ostie consacrate avanzate e riposte nella Pisside, alla custodia del divino Tabernacolo, come venga trattato invece, nelle celebrazioni neocatecumenali, ogni singolo frammento avanzato del grosso pane consacrato, spezzato, distribuito, consumato intorno alle loro ridicole mense neocatecumenali se messe a confronto degli splendidi Altari delle nostre Chiese! Di questo pane avanzato non si conserva più traccia. Nulla viene custodito e riposto. Nessuna traccia della Presenza Eucaristica perenne in mezzo a noi di Colui che ama farsi chiamare "Divino Prigioniero" per amore, che si offre, dopo essersi offerto sull'Altare, ogni singolo istante, alla Perpetua Adorazione nei Santi Tabernacoli delle nostre Chiese, per sempre fedele alla sua immensa promessa; “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. (Mt. 28,20)

Concludiamo con un'ultima, per ora, inquietante domanda: Ma se il disegno di colonizzare la Chiesa di Kiko e Carmen continuasse con la conquista delle Parrocchie? Riusciamo ad immaginarne le vere conseguenze? Quale irreversibile scempio subirebbero i nostri millenari luoghi di culto?
Ma ancora più atroce è lo scempio delle anime di chi a loro si affida, quelle anime che sono il vero Santuario del Culto gradito a Dio e Tempio vivente della Sua Presenza in mezzo agli uomini!




[Nota 1] 1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

[Nota 2] 5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo. [Più chiaro di così!?]

35 commenti:

  1. Promemoria tecnico: quella che va sotto il nome di "lettera di Arinze" è in realtà una serie di «decisioni del Santo Padre» fatte mettere nero su bianco il 1° dicembre 2005 dalla Congregazione per il Culto Divino, di cui il cardinale Arinze era il prefetto (ed oggi, a 86 anni, ne è ancora "prefetto emerito").

    Nel chiamarla "lettera di Arinze" i capataz del Cammino la sminuiscono tre volte:
    - disconoscono le «decisioni del Santo Padre» riducendole ad una banale lettera
    - disconoscono l'autorità della Congregazione e il suo Prefetto, che scrivevano per ordine del Papa
    - disconoscono addirittura il titolo di Cardinale (al contrario, quando un ecclesiastico è amicone del Cammino, subito partono i peana e la raffica di titoli importanti).

    La lettera, inoltre, è arrivata "al momento giusto", cioè a metà del corso di validità degli Statuti ad experimentum del Cammino del 2002. Cioè quando non si poteva più usare la scusa del "non ci conoscono e non ci capiscono": quelle «decisioni del Santo Padre» erano evidentemente una delle condizioni essenziali per lo Statuto definitivo.

    Questo prova indirettamente il motivo per cui scaduto l'experimentum, da parte del Papa e della Santa Sede ci fu solo silenzio. Benedetto XVI notoriamente non voleva approvare lo Statuto del Cammino e fu per questo motivo che i kikos, grazie al corrotto Ryłko, fabbricarono l'approvazione e gliela misero davanti come "fatto compiuto".

    Quella lettera non è mai stata "abolita" o "superata" da alcunché. È divenuta parte integrante dello Statuto (sebbene relegata in nota) solo perché altrimenti il Papa e la Congregazione - due differenti autorità in materia - avrebbero potuto dichiarare che senza quella lettera lo Statuto non era valido.

    Fin dal primo giorno le consegne di Kiko furono di nascondere, minimizzare, banalizzare, anzi, far credere che quella lettera anziché proibire gli strafalcioni liturgici li approvava (epica la mega-menzogna mondiale - e figuraccia altrettanto mondiale - dell'ineffabile Gennarini: cercate su Google Neocatechumenal Spin, dove "spin" significa "raggiro, truffa").

    A quella lettera, cioè alle «decisioni del Santo Padre» lì autorevolmente contenute, i neocatecumenali disubbidiscono ancor oggi.

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  2. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE!
    DIGLI DI SMETTERE!

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    1. Va be, sei simpatico, ma qualche volta cambia frase !
      Luca

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  3. Pax quello che dici mette in luce un aspetto nuovo del cammino.
    Personalmente quando ero ancora in cammino non ho mai cercato, in vacanza, una comunità neocatecumenale con cui seguire la "celebrazione" dell'Eucarestia neocatecumenale.
    Se era possibile,andavo la domenica in Chiesa .
    Però mi sono trovato alcune volte ad andare in vacanza con "fratelli" di comunità che prendevano alla lettera la raccomandazione dei catechisti e di partecipare ad alcune Eucarestie, il sabato sera, ospiti di una comunità locale.
    Devo dire che è stato interessante partecipare ad una Eucarestia neocatecumenale in un luogo di vacanza.
    Mi ha convinto ancora di più della necessità di uscire dal cammino.
    Mi è successo, durante una di queste Eucarestie di sentire catecumeni dichiarare che, per essere cristiani, bisogna circoncidere la ragione, che il signore manda le disgrazie per punire il peccatore.
    Abbiamo chiaccherato, a fine messa, con un catechista locale che ci ha raccontato come è stato scelto dai suoi catechisti come rappresentante diocesano del cammino neocatecumenale.
    Dal suo racconto c'erano in lizza per la carica, diversi signori "acculturati", ma è stato scelto lui proprio per la sua ignoranza.
    Perchè in fondo, ci ha spiegato,i teologi sono tutti atei, quindi meglio un ignorante.
    In quella parrocchia era presente solo la realtà del cammino neocatecumenale, i catecumeni parlando con noi si lamentavano che facevano tutto loro in parrocchia e nonostante questo non erano ben visti dai parrocchiani.
    Tipico ragionamento neocatecumenale del servizio che non è fatto come dono, ma come obbligo di riconoscenza a Dio, imposto dal cammino.
    LUCA

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  4. La domanda di Pax è più che lecita: "Ma se il disegno di colonizzare la Chiesa di Kiko e Carmen continuasse con la conquista delle Parrocchie? Riusciamo ad immaginarne le vere conseguenze? Quale irreversibile scempio subirebbero i nostri millenari luoghi di culto?"
    Molto dipenderà da quando muore Kiko e da quello che succederà dopo.

    Si possono fare diverse ipotesi.
    Quella che ritengo più probabile è che l'impero del Cammino, come quello di Alessandro Magno, si suddividerà subito dopo la morte o il decadimento cerebrale del suo fondatore, perché nessuno dei cefa ha la personalità di Kiko e a nessuno viene attribuito un carisma pari al suo.

    Penso che rimarrà il gruppo (o i gruppi) dei duri e puri, che si emarginerà dalla comunione ecclesiale fino alla separazione ufficiale, e che ci sarà il gruppo che proverà a mettere finalmente in pratica lo Statuto approvato e, così, a rientrare di fatto nella Chiesa.
    Molti altri lasceranno ogni forma di Cammino: chi rientrando nella comunità ecclesiale senza etichetta, e chi, purtroppo, lasciando ogni pratica religiosa.

    Parlando con un mio vecchio amico camminante da 40 anni, persona molto equilibrata, ho notato un ammorbidimento delle sue posizioni rispetto a quelle di qualche decennio fa.
    Ricordo che una volta era assolutamente contrario che qualcuno richiedesse l'annullamento del matrimonio anche potendolo fare, anche nel caso che una riconciliazione tra i coniugi si fosse dimostrata impossibile: "Quella è la sua croce!", diceva.
    Oggi ho potuto constatare che non è più così. Il mio amico non la pensa più esattamente come Kiko.

    Perciò, quando Kiko sarà terminato l'ala moderata dei camminanti, rappresentata de quelli che hanno ammorbidito le posizioni di Kiko, potrà favorire un ritorno alla comunione ecclesiale di una parte del Cammino.

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  5. Pietro, le tue considerazioni mi fanno riflettere. Non è facile fare previsioni. Poiché Kiko ha informato tutto di se' nella sua creatura. Il cammino è kikocentrico. Per qualunque questione, per ogni minimo dubbio, sentivi dalla bocca degli itineranti la frase "Vediamo cosa decide Kiko" oppure "Dobbiamo parlare con Kiko". Ho riferito come per i fedelissimi era un vanto affermare in assemblea, anche dopo anni e anni di esperienza, "Tu lo sai Kiko! Senza parlare con te non faccio neanche un passettino"
    Cosa faranno costoro quando non avranno più Kiko come punto di riferimento? Sempre se gli sopravviveranno! E, visto che nessuno si è preoccupato del "dopo", quali regole si rispetteranno per dirimere controversie? A chi sarà riconosciuta universalmente autorità? Chi detterà i ritmi? A queste domande non è facile rispondere. L'Unità, la coesione granitica del cammino si fonda su un sol uomo, quasi semidio. Ma guai all'uomo che confida nell'uomo! Finito Kiko ogni collante viene meno e "nessun regno diviso in se stesso" può reggersi! Ma tutto andrà in rovina.

    Pax

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    1. Per questi personggi, cara Pax, la storia dà indicazioni. Degli imperi di uomini che conformano tutto a sé, che non si preoccupano di circondarsi di "eredi" in grado di perpetuarne l'opera, non restano che macerie. E' il destino dei dittatori.
      Kiko, però, lo sa bene: perciò aveva giocato la carta della santificazione di Carmen, come premessa per la propria: un Cammino che potesse contare sulla guida di due "grandi santi" avrebbe avuto qualche speranza di sopravvivenza.
      Della beatificazione della "santa di categoria superiore" Caremen non se ne parla più in pubblico: segno che lo spagnolo ha avuto un blocco dalla Santa Sede. "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi", gli avranno detto, dove con fanti intendo i suoi soldatini.

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    3. Spero davvero che sia come tu dici, ma qualcuno mi suggeriva che la discrezione è stata caldamente consigliata a Kiko, perché il troppo strombazzare, dare per scontata la imminente santificazione della Carmen Hernandez, potrebbe essere controproducente e di ostacolo alla buona riuscita dell'ardua impresa.
      Sicche' il timore è che meno ne parlano in pubblico, più stanno trafficando nell'ombra per conseguire il traguardo. Sono voci, ripeto, io non so!

      Pax

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    4. Ciao Pax,
      guarda io sono profondamente ottimista, perchè su questa storia pesa come un macigno il "silenzio tombale" di Papa Francesco il giorno del "famigerato" raduno per i cinquant'anni per i due iniziatori. Questo mi fa pensare che "non c'è trippa per gatti", in caso contrario sarebbe stata una occasione d'oro per dire una parola in "favore"

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    5. Concordo con Mav per quanto riguarda il tempo presente ma condivido le preoccupazioni di Pax proiettandole nel futuro. Sul versante del CNC si fronteggiano due ottantenni entrambi volitivi: per quanti anni ancora? Lo dico senza cinismo, con preoccupazione. E quale dei due riuscirà ad imporre il suo volere ai successori dell'altro?

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    6. Cara Pax, io e un amico abbiamo posto la questione a una postulatrice. I traffici nell'ombra li possono fare nelle salette: nei processi di questo genere il diritto di parola non lo avranno solo i neocatecumenali. Voci contrarie potranno chiedere di essere ascoltate. Nel caso, l'originale catechesi sull'Eucarestia, con il tabernacolo inutile e la Messa celebrata dal solo sacerdote senza fedeli considerata vana, presentata su un mamotreto originale, potrà risultare esiziale.

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    7. Buongiorno. Sono un ex catecumeno, uscito dopo otto anni nel 1994, però non provo astio verso il Cammino che comunque ha permesso il mio primo incontro con Cristo ma dopotutto anche con la Chiesa. Se volete sapere cosa succederà nel "dopo Kiko", potete, ad esempio guardare a ciò che è avvenuto di Comunione e Liberazione quando una persona altrettanto carismatica come Don Giussani è venuta a mancare nel 2005. Ormai gli scandali non si contano più. C'è il rischio che si riproduca una dinamica di "cristallizazione" del movimento, che rimane fermo ai tempi in cui era vivo ed operava il fondatore, perdendo quindi la capacità "profetica" di interpretazione dei tempi in cui viviamo, che queste persone sicuramente hanno come dono, come carisma (che poi i "frutti" siano buoni, dipende da molte cose).

      Quindi il rischio di un movimento con un carisma fermo nel passato, ma con un potere attuale enorme. E chi lo gestisce? Purtroppo le cronache, e anche esperienze mie personali in CL mi fanno temere il rischio di un'attività volta più alla conservazione del potere che all'attività propria di conversione delle anime. Anche perché, se non arriva un nuovo "profeta" altrettanto carismatico, cosa difficile, inevitabilmente si ripeteranno sempre gli stessi gesti ed atteggiamenti. E a quel punto i movimenti sono vivi nell'azione ma morti nello spirito. Si attenderà il prossimo rinnovamento.

      Spero non succeda. Saluti

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    8. Giorgio,
      ci può essere del vero in quello che dici dei movimenti in generale e nell'esempio particolare che hai fatto, ma il CN non è paragonabile a questo o altri gruppi ecclesiali, perché Kiko non ha mai avuto nessuna

      "capacità "profetica" di interpretazione dei tempi in cui viviamo";

      " che queste persone sicuramente hanno come dono, come carisma",

      paragoni Kiko a don Giussani?

      Come puoi dire che per Kiko "sicuramente" c'era il dono?

      Kiko e Carmen avevano senz'altro doti naturali di intelligenza,scaltrezza, furbizia, capacità oratoria, grandi mezzi economici, ma questo non ha niente a che fare con 1 Carisma, un dono della Grazia dello Spirito .. E ciò si vede proprio dai FRUTTI.

      (che poi i "frutti" siano buoni, dipende da molte cose),

      può essere, nel tempo, ma che siano CATTIVI, da SUBITO, come quelli NC, dipende da 1 sola cosa: che sono marce le radici.

      Roberta

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    9. Roberta: (divido la mia risposta in parti)

      Seguendo diversi blog ho naturalmente notato questa contrapposizione frontale che spinge a prendere posizione pro e contro il cammino. Per me è un'atteggiamento completamente inutile. Soprattutto, non è "intelligente". Le critiche si possono, debbono fare, ma negare i risultati ottenuti dal cammino chiude ogni discussione con i neocatecumeni. Ed è un atteggiamento sterile in quanto la Chiesa ha puntato sul Neocatecumenato. Non si può ignorare il fenomeno, come non si può igorare Medjugorje, Padre Pio, il movimento Carismatico, un fenomeno come Radio Maria (entusiasta del Neocatecumenato, con Padre Livio che parla sempre bene di Kiko). Fenomeni criticatissimi che oggi sono la maggiore spinta della Chiesa.

      E non è un'apologia del Cammino, io infatti ad un certo punto non ho proseguito, anche se nel mio caso penso davvero che il signore mi abbia mostrato che non era il mio posto.

      Il Cammino propone alla Chiesa soldi e, soprattutto, sacerdoti, in un momento in cui non ci sono abbastanza sacerdoti. A costo zero per le istituzioni.

      Non mi dilungo perché il fenomeno è molto complesso, non riguarda solo il Cammino o la Chiesa, ma soprattutto il vuoto esistenziale di questo mondo, che non si riesce a colmare. Se ci fosse "pienezza" il Cammino non esisterebbe, non ce ne sarebbe bisogno.

      Non trovo utile cercare di prendere un toro per le corna, non aiuta neppure chi già si trova all'interno del Cammino Neocatecumenale e magari vorrebbe uscirne. Una corretta informazione potrebbe fare molto, invece trovando astio una persona si ritrae nel suo gruppo. Occorre invece informare, documentare, e soprattutto riuscire a far comprendere alle persone che se senti il bisogno di uscire dal Cammino, la tua vita non è menomata, che forse sei un cristiano di serie zeta, ma tutti lo siamo, tranne gli psicopatici, quelli sì che sono di serie A. Un cristiano è sempre l'ultimo, anche nella fede, è questo che permette a Cristo di salvarti. E quindi non aver paura, se non senti più che il Cammino è la tua casa, di andartene. Cristo non è morto per te aspettando che tu fossi neocatecumeno, ti starà sempre vicino.

      E criticare Kiko in quel modo negando i risultati non serve. Francesco (San) era un ignorante anche lui. Padre Pio non ne parliamo.

      Tra l'altro mio padre ha recentemente concluso il cammino, passati trent'anni, e se io fossi chiamato a testimoniare posso dire che a lui il Cammino ha fatto bene. Vi immaginate cosa vuol dire per una persona sentir dire peste e corna del Cammino quando vede che i suoi cari hanno ricevuto molto (anche dato tanto, ma è una loro scelta). E' una scelta della persona che, a mio parere, va rispettata. Qualunque sia....

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    10. Attenzione, tengo molto a dire questo e, a mio avviso, questo dato non viene rilevato da nessuna parte, o almeno io non l'ho trovato: manca completamente una statistica che indichi quante persone terminano il cammino. E questo è fondamentale. A mio avviso, per l'esperienza diretta che ho, non superano il 5% dei nuovi entrati. Forse meno o molto meno. Questo vuol dire che il 95% dei catecumeni (e precatecumeni) abbandona il cammino, spesso subito, muore nel frattempo, si trasferisce in luoghi in cui il cammino non è presente, etc... Il Cammino non è uno "stock", è un "flusso" che ha bisogno di continua evangelizzazione per rimpolpare le cifre. In Lombardia il Cammino è stato eliminato con un semplice accorgimento: proibire le nuove catechesi, con metodi formali o informali. Le tappe importanti vengono fatte a Piacenza. (Almeno prima era così, adesso non so se la situazione è cambiata ma non credo). Senza un rinnovamento continuo il Cammino muore. E di questo non trovo traccia.

      Vuol dire che è "naturale" che la gente vada via. Che rimangano fino alla fine è un fatto rarissimo. Mio padre si è fatto trent'anni. Il Cammino ha bisogno di un'evangelizzazione permanente per raccogliere quel 5% che costituirà la sua ossatura. Il resto è flusso di persone che vanno e vengono. Soprattutto giovani e figli di Catechumeni. Che a volte rimangono, a volte no. Magari le cose cambiano con le seconde e terze generazioni di figli del cammino, ma non è così scontato, lo dico per esperienza.

      Considerate quindi che tutta questa lotta è fatta per un 5% di persone che rimangono a lungo. Molti che difendono strenuamente il CNC, domani se ne andranno, perché è nella natura delle cose. O moriranno perché entrati non giovanissimi, si trasferiranno. Etc... Infatti mi sono sempre stupito dell'abilità di Kiko: far sembrare di essere un popolo intero, quando in realtà sono, in percentuale, pochissimi (quelli che rimangono). D'altronde lo dicono anche loro di essere pochi: "il sale della terra".

      Che poi, in quattro gatti, riescano a sovvertire la Chiesa (cosa che non credo)... Tanto di cappello e onore al merito. A meno che qualcuno non voglia dirmi che la Chiesa oggi, tra scandali, corruzione, e quant'altro sia più sana del Cammino. Se fosse così, il C. non esisterebbe.

      Volte fare qualcosa: informazione e carità verso chi vuole uscire. Quello serve.

      Se qualcosa deve succedere, se è nella volontà di Dio, allego un passo del Nuovo Testamento che mi sembra indicato all'uopo:

      Atti 5,
      Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; 39ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

      Saluti a tutti.

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    11. Giorgio,
      avevo risposto al tuo primo intervento pensando che fosse fatto in buona fede ma che devo dire ora? Forse mi sono sbagliata? Fammi capire tu se è così o no.

      Perché non segui i tuoi stessi consigli? Quelli di Gamaliele.

      •Prima dai per scontato che il "dono" di Kiko sia autentico e che i frutti cattivi dipendano da "altro".

      •Poi equipari il CN ai veri movimenti ecclesiali (che, per quanti limiti possono avere, non interpretano la dottrina in modo difforme dalla Chiesa, come i NC fanno; non mancano di rispetto a Gesù Eucaristia celebrando la Messa in modo difforme dalla Chiesa, come i NC fanno; non hanno leader che pretendono obbedienza per mezzo di struttura gerarchica, intromettendosi nell'intimo della coscienza delle persone, come i NC fanno).

      •Poi, dopo aver osservato giustamente che basterebbe l'accorgimento di proibire le catechesi per far esaurire il cammino .. poiché sai anche tu che questo non può avvenire ovunque, poni l'irrilevanza numerica di coloro che "terminano" il cammino a MOTIVO di TACERE la verità:
      " tutta questa lotta è fatta per un 5% di persone che rimangono a lungo."
      --------------
      No, a mio parere non è per costoro
      ma proprio per quella maggioranza che costituisce il "flusso", come tu lo definisci; per loro, nel periodo, che può essere ben più lungo di 8 anni, in cui permangono nel CN prima di uscirne secondo le tue statistiche (probabilmente esatte).
      Ma COME, ne escono?
      Forse 1 percentuale (che nn so calcolare ) lieti e sorridenti (dicendo che era 1 bella exp però non faceva per loro) ma la maggioranza MALCONCI, anche in modo grave.
      E anche fosse UNA persona sola ad aver subito danni dal CN (attenzione, non dico da parte di alcune persone del CN, ma proprio dal CN, nelle persone dei capi, a cominciare quindi dai fondatori, tramite la sua peculiare dottrina e prassi), sarebbe già 1 di troppo agli occhi di Nostro Signore e motivo per ritenere ABOMINEVOLE questa organizzazione (faccio anch'io 1 paragone numerico: 1000 exp positive possono confermare 1 teoria fisica in via sempre provvisoria, ma ne basta 1 negativa per invalidarla).
      Non si può arrivare a 1 fine buono tramite 1 mezzo malvagio, anche se Dio pure dal male può trarre un bene (Dio, non gli uomini).
      Infatti citi il bene che hai visto fare dalla GRAZIA in te e in tuo padre, ma essa vi è venuta NONOSTANTE il CN, non "grazie" ad esso, perché il fatto che il Signore possa e voglia farsi presente per guarire e convertire, in 1 qualsiasi situazione,
      NON rende lecito creare qualcosa di VOLUTAMENTE sbagliato.

      •Poi suggerisci di nuovo implicitamente il silenzio dicendo che
      "criticare Kiko in quel modo negando i risultati non serve." e che la "contrapposizione frontale " è 1 "un'atteggiamento completamente inutile."
      Poiché segui diversi blog, dovresti essere riuscito a farti 1 idea del perché di questa contrapposizione, leggendo esperienze di fuoriusciti
      dal CN .. non è 1 gara di "intelligenza" ma sono lacrime e sangue .. Sì, perché, purtroppo, nel transito tra l'entrata e l'uscita ci sono stati anche dei suicidi (oltre ad altre cosucce da niente, come stupri di minori , vocazioni psicologicamente forzate, separazioni di coniugi indotte dai "catechisti" .. ).
      Perciò ti chiedo: QUALI risultati?
      L' elenco che ho fatto sopra?

      • Poi sminuisci la negatività del cammino dicendo che non esisterebbe se non ci fosse il "vuoto esistenziale" di questo mondo.
      Ma il vuoto c'è .. anziché con la Vera fede, lo vogliamo riempire con la MENZOGNA e l'inganno?

      Mi sembra che non ti stai attenendo molto al consiglio di Gamaliele, ma che al contrario fai proprio ciò che hai detto di non fare: apologia del cammino.
      La puoi fare apertamente, mica è 1 reato .. perché vuoi apparire "neutrale" dando 1 colpo al cerchio e 1 alla botte?☆

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    12. ☆"Una corretta informazione potrebbe fare molto, invece trovando astio una persona si ritrae nel suo gruppo. Occorre invece informare, documentare, e soprattutto riuscire a far comprendere alle persone che se senti il bisogno di uscire dal Cammino, la tua vita non è menomata"
      ----------------
      mi pare che sia esattamente quello che fa questo blog, informare , documentare e offrire testimonianze personali.
      Quello che tu percepisci come "astio" non è altro che il grido di dolore di chi ha avuto la vita devastata da questa realtà settaria.

      Ciò non manca di rispetto alle persone in buona fede , libere di fare la qualsivoglia scelta in qualsivoglia campo .. ciò che si contesta è l'INGANNO dei capi che approfittano delle persone in momenti di vulnerabilità per i loro interessi di prestigio ed economici (come anche tu hai accennato) causando le situazioni di dolore citate prima.
      Si contesta il dire una cosa per farne intendere 1 altra, con un parlare ambiguo o con comportamenti opposti alle parole (se sei interessato a capire meglio di come lo sto dicendo io, ti suggerisco di leggere gli ultimi articoli su qsto blog .. ad es dove si parla della Madonna, della poesia di Kiko e i commenti sulla sua opera giovanile "il vangelo dei miserabili").

      Gesù può trarre a sé persone provenienti da qualsiasi esperienza di vita e ogni persona va rispettata, anche nella sua fede, qualunque sia, poiché non dica una cosa per 1 altra.
      Kiko e i NC avrebbero immediatamente tutto il mio rispetto se ammettessero apertamente che la loro è UN'ALTRA religione e smettessero di dirsi cattolici .. lo stesso rispetto che ho per ogni persona onesta e "umana", che sia atea o di altra fede, come le mie amiche islamiche.

      Invece il CN, come è stato perfettamente definito dal vescovo
      Schneider, è "un cavallo di Troia nella Chiesa" .. perciò, non è che una persona esce dal CN, perché questo non è la strada adatta a lei , ma è il CN ad essere 1 strada che non dovrebbe snodarsi all'interno della Chiesa.

      Scusa la lunghezza .. lo so che è inutile .. ma poiché concordo con te che Cristo mi starà sempre vicino, anche io voglio starGli vicino, dando ragione, nel mio piccolo, della speranza che è in me.

      Roberta

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    13. Solo una precisazione: io non seguo blog, è stato un caso imbattermi in questo. Soprattutto faccio riferimento alla mia esperienza, a quella di mio padre, alle persone che sono rimaste nel cammino, a coloro che ne sono uscite. Ho detto che attaccare il Cammino nella sua integralità non serve, ma se qualcuno pensa sia utile faccia pure, io non sono parte in casa in questa diatriba. Ad un certo punto, dopo otto anni e avendo già superato i passaggi iniziali ostici ho deciso basta e così è stato. E sono convinto che l'unica cosa sensata da fare è quella di "accompagnare nella Chiesa" le persone che escono dal cammino malconce.

      Poi basta, non faccio apologie e non partecipo a discussioni in quanto, come adesso, se uno ha una sua posizione che ritiene equilibrata viene tacciato da una parte o dall'altra di essere di parte. E questo infatti che, a mio avviso, tiene lontane le persone da un "problema neocatecumenale" che probabilmente esiste: è come vedere una rissa, uno preferisce starne in disparte per non essere coinvolto nel timore che se esprime un'opinione possa andarci di mezzo. Quindi il problema rimane lì. A lungo. Penso che sia chi fa parte del CNC, sia chi non ne fa parte, dovrebbe dimostrare maggiore capacità di ascolto.

      Anche per un altro dato, molto evidente: sono pochissime, in percentuale, le persone che frequentano il cammino (soprattutto che lo terminano), e pochissime, in percentuale, le persone che osteggiano il cammino. L'indifferenza è svorana e a ragione in quanto la vita pone ben altri problemi, molto pressanti. Se non c'è una maggiore apertura ed equilibrio nell'esporre il problema CNC rimarrà una curiosità tra pochi addetti ai lavori.

      Mi dispiace che venga messa in dubbio la buona fede di una persona che ha solo espresso un'opinione. Saluti a tutti.

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    14. Preciso anch'io.

      1) Tuo intervento odierno:
      "Solo una precisazione: io non seguo blog"

      Tuo 09/09;09:43
      "Seguendo diversi blog ho naturalmente notato" ..
      ---------
      Solo perché lo hai detto tu, io ho ripetuto che segui blog.

      2) Il mio dubbio sulla tua opinione era mio personale e non coinvolge altri.

      3) ribadisco (anche se inutilmente) che occuparsi del "problema CNC", per coloro che hanno avuto la vita rovinata da esso non è una "curiosità tra pochi addetti ai lavori", ma 1 tentativo di risparmiare ad altri le stesse sofferenze.

      4) non era mia intenzione di coinvolgerti in 1 "rissa" alla quale preferisci assistere "in disparte" .. sei tu che hai scritto.

      Saluti a te.

      Roberta

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  6. Per la serie: «E io pago! E io pago!», su Crux Sancta presentano una nuova richiesta di soldi per i fratelli delle comunità e per le parrocchie neocatecumenalizzate: dieci euro a cranio, fate passare il sacco nero nelle parrocchie e nelle comunità poiché domenica 26 agosto 2018 Kiko si degnerà di manifestarsi nel complesso sportivo a San Pedro del Pinatar, in Spagna, e si attendono ben ventiduemila giovani.

    Ah, cari fratelli del Cammino, che nostalgia: ricordate i bei tempi in cui non dovevate pagare per ogni singolo megaincontro autoorganizzato di Kiko?

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    1. Strano come a volte si possa ridere delle disgrazie altrui, ma non posso fare a meno di ridere di gusto.
      Spero che le iniziative megagalattiche del Cammino si moltiplichino, magari così si affretta la resa dei conti...

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    2. San Pedro del Pinatar?

      Aragoste e crostacei, come se pivesse!...
      Ruben.
      ---

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  7. Oltre che ad evitare che il neocatecumeno si ponga delle domande sulle pagliacciate che celebra a cadenza regolare in comunità, quest'invito a "cercare il cammino in vacanza" secondo me ha anche un altro fine: impedire ai neocatecumeni di prendersi anche una minima boccata d'ossigeno.
    Essendo il CNC fondamentalmente una setta, per lui è fondamentale essere "totalizzante", cioè ricoprire o invadere qualsiasi aspetto della vita degli adepti. Qualsiasi ambito della vita privata che possa portare gioia o piacere è un potenziale pericolo, perché potrebbe (NON SIA MAI!) far venire in mente al camminante che forse la vita non è solo dolore, peccato, e schifo per se stessi, ma c'è anche posto per il piacere, la gioia, la realizzazione personale.

    Anche solo il minimo spiffero di ossigeno viene visto dalla setta come un pericolo: questo perché "una sola boccata d'aria buona ti fa capire quant'è viziata quella che respiri tutti i giorni". Allo stesso modo, un breve periodo di libertà, lontani dai catechisti, dalle celebrazioni neocat, dai loro deliri pseudo-cristiani*, in altre parole un breve e temporaneo "ritorno alla normalità", può far capire per comparazione al neocatecumeno quanto sia opprimente e soffocante la dottrina che segue. Con conseguente nascita di dubbi e probabili fughe.

    C'è però da dire che una dichiarazione come quella di Kiko è sintomo che la setta è "sulla via del tramonto" (per parafrasare il titolo di un libro sul CNC): Kiko sente che il CNC si sta sgonfiando, e quindi tenta il tutto per tutto per cercare di mantenere più controllo possibile sugli adepti. Peccato che, nel fare ciò, inizi ad emanare delle direttive che sono troppo "evidenti", cioè che mostrano troppo la loro natura contorta: durante il panico non c'è posto per la sottigliezza, e se si perde quella, la gente si accorge di quello che vuoi veramente, lavaggio del cervello o meno. Prima la demenziale richiesta di un milione di euro, che ha messo in imbarazzo persino i catechisti più "duri e puri", che non hanno trovato le parole per difendere una richiesta simile. Adesso, la richiesta di sprecare le proprie meritate ferie frequentando altre comunità (anche perché il CNC di impegni ne ha tanti, e se uno deve andare in ferie per seguire degli impegni CNC, tanto vale che risparmi i soldi e resti a casa). Perché quello che chiede Kiko non è "mantenete Cristo nel cuore e frequentate la Messa anche in ferie", è "continuate a seguire gli impegni del CNC anche in vacanza".
    Concludo con un paragone (scusatemi per la sua crudezza): si sa che gli spasmi più forti, una bestia, li fa poco prima di morire.

    *(detto non come offesa, ma come constatazione, viste le eccellenti analisi fatti su questo blog delle dottrine del CNC)

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    2. A scanso di equivoci, quando mi riferisco alla "bestia che muore", mi riferisco allo scioglimento del CNC, non a Kiko, il quale spero possa vivere a lungo e rendersi conto degli errori che ha commesso, facendo qualcosa per porvi rimedio).

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  8. @ Nicola
    Anche solo il minimo spiffero di ossigeno viene visto dalla setta come un pericolo.

    Bene dici! E questo che significa? Se non che la sicumera di cui si vestono coloro che nel c.n. hanno in mano le leve del potere è solo un paravento della loro reale debolezza?
    Dopo che ti hanno tirato dentro, guadagnandosi la tua "libera" adesione, ti convincono che col cammino hai trovato l'unica vera via, nascosta ai più. Ormai questo è il centro e il fulcro di tutta la tua esistenza: della tua famiglia per cui ogni componente DEVE entrare a farvi parte, del tuo lavoro da oggi in poi in funzione del cammino e subordinato ad esso fino a sentir dire che se il lavoro che fai ti rende impossibile frequentare allora DEVI cercartene un altro...e cosi via tutto....
    Il fatto poi che non puoi stare senza il cammino per più di tre giorni, per cui massimo impegno dovunque vai di trovare una comunità nella quale continuare le celebrazioni, fa sì che se non rispetti questa come tutte le infinite altre consegne - questione di vita o di morte! - ti ritrovi assillato dai soliti sensi di colpa con i quali ti tengono saldamente al guinzaglio.

    È vero, nulla è richiesto come grazia o con misericordia, tutto quello che ti chiedono di fare, tappa dopo tappa, sempre più andando avanti, è accompagnato da una minaccia.
    Mostrano piano piano il loro vero volto. All'inizio ti fanno credere che tu sei il centro di tutto, alla fine ti ritrovi come Atlante con tutto il peso del mondo addosso.
    (Vedi il post precedente di Donna Carson: Venite e Vedete)
    Così la decima, se decidi di non darla
    Così le kikolodi, se non rispetti tutti i canoni nei dettagli
    Così tutto.....
    Fino a che...se lasci il cammino troverai solo morte e distruzione e ogni benedizione che ha raggiunto la tua vita GRAZIE AL CAMMINO si trasformerà in maledizione....

    Pax

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    1. Infatti. La tanto sbandierata sicurezza che mostrano i capibastone CNC è fasulla, costruita ad arte: dipende solo dal fatto che la parola di Kiko è considerata "autorità", e quindi se tu sei incaricato di diffonderla, di riflesso hai "autorità" a tua volta. Ne consegue che, nel momento in cui Kiko dice qualcosa di inverosimile o inaccettabile anche per chi è totalmente assoggettato, i catechisti si trovano in difficoltà, perché la fonte esclusiva della loro autorità ha appena fatto uno scivolone, e se scivola lui scivolano automaticamente anche loro. Ma Kiko, a differenza dei catechisti, non ha a che fare quotidianamente con una piccola comunità di persone vessata e che può diventare improvvisamente MOLTO risentita: lui se ne sta per conto suo, circondato dai fedelissimi che magnano insieme a lui grazie ai frutti del Cammino (i VERI frutti, cioè i soldi che i camminanti sborsano), quindi non ha nulla da temere.
      In altre parole: Kiko dice quello che gli pare, poi tanto a far digerire la minestra ai neocat non ci pensa lui, ci devono pensare i catechisti. E più le sue "strategie" diventano evidenti, tanto più in difficoltà sono i catechisti nel giustificarle e renderle plausibili o accettabili.

      Come dici tu, poi, se non rispetti le prescrizioni vacanziere di Kiko, ti ritrovi a fare i conti con i sensi colpa che ti vengono instillati nel CNC: i sensi di colpa sono una specie di "valvola di sicurezza", un meccanismo automatico che fa sì che il camminante non si allontani mai più di tanto dalla cuccia, anche quando è temporaneamente senza guinzaglio. (questa non vuol essere una metafora offensiva verso i camminanti).

      Hai detto bene: niente è chiesto come grazia, ma solo come obbligo, la cui violazione comporta una punizione (spirituale e non). E il carico di sensi del dovere, sensi di colpa, paura delle punizioni, piano piano diventa un macigno come quello di Atlante. Per questo che Kiko ha paura del tempo libero: pensa cosa succederebbe se, mentre un camminante è in ferie, dovesse per un attimo farsi delle domande e fare il punto della situazione sulla sua vita! Pensa se, durante le vacanze, quel macigno gli venisse tolto dalle spalle anche solo per qualche ora!

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    2. Ti direi che in linea di principio, Luca, hai ragione, ma il brutto è che sono furbi tanto da presentarla come grazia, non come obbligo.

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  9. OT

    Perché non è stata commissionata l'icona a Kiko per l'incontro delle famiglie a Dublino?

    Proprio lui che fa così tanto per la famiglia?

    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/incontro-dublino-icona-simbolo-famiglia


    EX-NC-???

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    Risposte
    1. Forse perché quando Kiko ha presentato il preventivo si saranno detti che costa troppo...

      Poi magari saranno venuti a sapere che alcuni schiavi avrebbero eseguito gratis il dipinto e Kiko si sarebbe limitato a metterci la firma e a prendersi tutto il merito...

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    2. .... E poi ora lui fa solo dipinti da 2 metri di altezza in su.....

      Quella richiesta era troppo piccola per lui....😉

      Roba da dilettanti.

      EX-NC-???

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  10. Nel rispetto del Cammino e dei Fondatori e di tutti i Catecumeni, si parla e si scrive, perchè si è liberi di pensare e di voler capire e di esprimere il proprio punto di vista. Si interviene proprio come esprimono il loro pensiero tutti, in particolare catechisti e responsabili ncn, proprio come lo fanno anche loro. Per cui, chi dovesse pensare che non si possa fare ciò, gli si dice senza odio: Ipocrita prima leva la Trave, e poi vieni a levare la pagliuzza.


    "Il cammino non va in vacanza. Dovunque andate, per prima cosa cercate una Parrocchia dove ci sono le comunità per la celebrazione della Parola e per l'Eucarestia. Il demonio non va in vacanza e, se state più di tre giorni senza la Parola, vi distrugge!"


    In questa frase c'è molto da dire, e molto da capire. Dal punto di vista di un catecumeno convinto sembra una raccomandazione di un padre ai suoi figli. Cioè di un padre che si preoccupa se i suoi figli possano cadere in un fatto spiacevole, come l'azione del Demonio. E vi dico che in parte ci potrebbe essere, perchè, purtroppo, il Demonio è veramente in azione, per cui sempre ci tenta, e sempre ci vuole far cadere. Ma il punto della situazione è altro. Per quanto mi riguarda non è corretto dire ad un cristiano che deve solo frequentare la cnc. Perchè? Perchè si va a nominare solo il Cammino, quando questo è nella Chiesa, e dalla Chiesa esso riceve la sua energia vitale. Basta osservare i tre giorni, per andare a capire che vi è un errore di valutazione.. Se voi contate i giorni dal Sabato al Mercoledì non sono più di tre giorni. Ciò va a significare questa frase, indirettamente: se non celebri al modo Neocatecumenale il Demonio ti distrugge la vita. Se sei caduto, oppure cadrai, è perchè non hai frequentato la comunità neocatecumenale. Questo è il motivo.
    Ora arriaviamo a noi e sviluppiamo la situazione, sempre dal mio punto di vista. Vi farò una serie di miei pensieri, forse non in ordine, ma cercherò di analizzare il tutto in base alla mia esperienza , in base a ciò che ho capito e credo.

    RispondiElimina
  11. Punto primo, il Demonio non aspetta tre giorni ma dopo conque minuti già ti tenta. Ma si dirà: se sei all'asciutto, dopo tre giorni cadi sicuramente. Ma io rispondo: il Rosario?La Preghiera? Le lodi? la Messa Giornaliera in Parrocchia ? La Santa Dottrina? Ecc, ecc, ecc, queste non valgono nulla? Che per caso vale più un fratello, che con tutto il rispetto di questo mondo, che ha preparato la sera prima la Parola con il Dufour, che un Rosario, la preghiera ecc, ecc, ecc? Vale più di una Santa Messa celebrata in Chiesa? Vale più una preparazione della Parola con dopo una birra al pub, che leggersi in Santa Pace le Lettere di Santa Caterina da Siena, che sono un concentrato di spiritualità? Infatti, i catecumeni, vi dico, sicuramente non tutti, cadono come birlli nelle mani del Demonio. Perchè si pensano di stare a posto, applicando solamente questo metodo, cioè di essersi protetti dal Demonio, per cui la presunzione dopo viene a cadere, perchè il cuore presuntuoso cade e viene abbassato:

    Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

    Cioè, io non dico che è sbagliato preparare la Parola e la Celebrazione ( se viene fatta in obbedienza alla Chiesa e la Santa Dottrina) alla maniera NC, che sia chiaro per tutti, ma affermo che è sbagliato voler andare a dire che si deve cercare in primo luogo la CNC in tempo di vacanza, omettendo la Chiesa, che è la Madre, per cui la Fonte, da cui ricevono il sostentamento. Costoro non capiscono che così facendo, vanno a produrre l'effetto opposto nel cuore di un loro catecumeno. Cioè, il cristiano che ragiona, per cui si va ad interrogare alla luce del Signore, vedendosi così limitato da simili restrizioni spirituali, scapperà e si sentirà autorizzato nel dire che si tratta di una Setta. Perchè si dice che è una Setta? Perchè, anche se è dentro la Chiesa, il metodo impostato, da alcuni che sono impreparati nella via dello spirito, è errato e non aperto alla realtà spirituale, cioè al tesoro che è depositato nella Chiesa Cattolica. Cioè, io vorrei sottolineare un aspetto a tutti quanti voi. Vi farò un esempio.
    Sono un catecumeno in vacanza, e mi trovo in tale luogo. OK! Mi trovo, di mercoledì, nel passare davanti ad una chiesa, all'ora della Santa Messa, per cui, secondo le direttive di alcuni, dovrei pensare di non entrare, in quanto avrei nella serata l'incontro della Parola con la mia comunità, oppure con la comunità che mi ospita nel periodo delle vacanze. E dovrei pensare che sia più importante celebrare la Parola al metodo ncn, che l'andare alla Santa Messa. Io lo trovo assurdo come pensiero, in quanto nella Santa Messa io ricevo: la Parola, il Vangelo, la Preghiera, la Comunione con gli altri fratelli cristiani, e, cosa di non poco conto, Gesù Eucarestia, cioè il Corpo e Sangue di Gesù Cristo Dio, e la Benedizione del sacerdote, e altro. Si potrebbero dire tante cose, in difesa di ciò che si dice, ma se osservate bene, la frase incriminata, cioè da dove si vede che vi è un errore di valutazione è questa: per prima cosa cercate una Parrocchia dove ci sono le comunità per la celebrazione della Parola e per l'Eucarestia.
    La prima cosa da farsi è cercare il Cammino, non Gesù e la Chiesa nella Santa Messa, ma il Cammino. Qualcuno potrebbe dire: è sottinteso. Ma io gli rispondo: ma è sottointeso anche il contrario.
    Perchè non ti proccupi di dire ai tuoi di cercare Gesù e fare Messa? Ma ti proccupi di dire di trovare il Cammino? Come se il Cammino fosse più della Chiesa? In questo sta l'errore. In questo metodo di valutare le cose e di voler impostare una linea verso le persone che ti sono state affidate. Mi viene da dire: ma volete veramente bene ai vostri catecumeni? Io avrei qualche dubbio. Cercate di voler più bene alle anime che vi sono state affidate.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  12. Isaia Paolo Geremia
    A volte sei disarmante con i tuoi interrogativi!

    Ma volete veramente bene ai vostri catecumeni?...alle anime che vi sono state affidate!

    Farebbero bene ad interrogarsi seriamente, prima di dare voce ad ogni comando che Kiko, tramite loro, voglia far arrivare fino alle ultime fila.

    Pax

    RispondiElimina

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