venerdì 24 agosto 2018

Vocazioni "del Cammino": infatti appartengono esclusivamente al Cammino...

“La Chiesa madre di vocazioni” era stato il tema del messaggio del Papa per la 53ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni del 17 aprile 2016.
Ne riportiamo alcuni paragrafi:
La vocazione nasce nella Chiesa. Fin dal sorgere di una vocazione è necessario un adeguato “senso” della Chiesa. Nessuno è chiamato esclusivamente per una determinata regione, né per un gruppo o movimento ecclesiale, ma per la Chiesa e per il mondo. «Un chiaro segno dell’autenticità di un carisma è la sua ecclesialità, la sua capacità di integrarsi armonicamente nella vita del Popolo santo di Dio per il bene di tutti». Rispondendo alla chiamata di Dio, il giovane vede espandersi il proprio orizzonte ecclesiale, può considerare i molteplici carismi e compiere così un discernimento più obiettivo. La comunità diventa, in questo modo, la casa e la famiglia dove nasce la vocazione. Il candidato contempla grato questa mediazione comunitaria come elemento irrinunciabile per il suo futuro. Impara a conoscere e amare fratelli e sorelle che percorrono cammini diversi dal suo; e questi vincoli rafforzano in tutti la comunione.
La vocazione cresce nella Chiesa. Durante il processo di formazione, i candidati alle diverse vocazioni hanno bisogno di conoscere sempre meglio la comunità ecclesiale, superando la visione limitata che tutti abbiamo all’inizio. A tale scopo è opportuno fare qualche esperienza apostolica insieme ad altri membri della comunità, per esempio: accanto ad un buon catechista comunicare il messaggio cristiano; sperimentare l’evangelizzazione delle periferie insieme ad una comunità religiosa; scoprire il tesoro della contemplazione condividendo la vita di clausura; conoscere meglio la missione ad gentes a contatto con i missionari; e con i preti diocesani approfondire l’esperienza della pastorale nella parrocchia e nella diocesi. Per quelli che sono già in formazione, la comunità ecclesiale rimane sempre l’ambito educativo fondamentale, verso cui si sente gratitudine.
La vocazione è sostenuta dalla Chiesa. Dopo l’impegno definitivo, il cammino vocazionale nella Chiesa non finisce, ma continua nella disponibilità al servizio, nella perseveranza, nella formazione permanente. Chi ha consacrato la propria vita al Signore è disposto a servire la Chiesa dove essa ne abbia bisogno. La missione di Paolo e Barnaba è un esempio di questa disponibilità ecclesiale. Inviati in missione dallo Spirito Santo e dalla comunità di Antiochia (cfr At 13,1-4), ritornarono alla stessa comunità e raccontarono quello che il Signore aveva fatto per mezzo loro (cfr At 14,27). I missionari sono accompagnati e sostenuti dalla comunità cristiana, che rimane un riferimento vitale, come la patria visibile che offre sicurezza a quelli che compiono il pellegrinaggio verso la vita eterna.
Queste affermazioni contraddicono nettamente lo stile e la funzione dei seminari neocatecumenali "Redemptoris Mater".

Il rettore del Seminario Neocatecumenale R.M. di Medellin
immortalato con le "opere" di Kiko Argüello

Infatti le vocazioni neocatecumenali che vengono prodotte nei Seminari Redemptoris Mater:
  • iniziano senza discernimento, con un gesto pubblico durante uno show idolatra (quello delle "alzate" vocazionali davanti a Kiko);
  • proseguono affidate al giudizio di cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, pressoché tutti laici, e certamente motivati anzitutto dalle esigenze del Cammino piuttosto che di quelle della Chiesa;
  • seguono esclusivamente l'itinerario e la spiritualità del Cammino (così afferma lo stesso statuto dei seminari R.M.), senza confrontarsi minimamente con gli itinerari e la spiritualità dei seminari diocesani o missionari.
Seminaristi Neocatecumenali schitarranti
ballano attorno a una pianta
(la stanno "evangelizzando"?)
Riportiamo qui sotto l'esperienza di un novello diacono (ora sacerdote), una delle vantate vocazioni neocatecumenali. Come potrete notare, le "testimonianze" neocatecumenali sono sempre tutte uguali:
(...) Provengo dal Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater di Lugano in cui sono stato formato durante dieci anni. Oltre gli studi filosofici e teologici, per tre anni sono stato in missione in Albania, Puglia e Basilicata.
La mia vocazione è nata nell’ambito del Cammino Neocatecumenale, un cammino di fede frutto del Concilio Vaticano II per la riscoperta del proprio battesimo, di cui fanno parte i miei genitori. Il Signore «mi ha scelto» nel momento in cui interiormente sentivo l’esigenza e l’urgenza di cambiare vita.
L’educazione cristiana ricevuta fin da piccolo in famiglia, ad esempio attraverso le lodi mattutine della domenica celebrate in famiglia in cui c’era l’occasione per poter parlare liberamente e chiedersi perdono a vicenda, in cui nostro padre ci parlava di Abramo, di Isacco, di come Dio si era manifestato al popolo d’Israele, ma anche nella propria vita. La testimonianza dei miei genitori nei momenti di precarietà economica (solo mio padre lavorava), nella malattia di mio padre, nel momento in cui mia madre doveva affrontare il quinto cesareo, non ha impedito che io mi trovassi a mettere tutto in discussione.
Non sapevo che cosa fare della mia vita: che senso avesse studiare, lavorare, frequentare una scuola che non mi piaceva. Sebbene fossi il primo di cinque figli interiormente mi son ritrovato ad essere solo.
La scuola, la famiglia, gli amici, la vita stessa, tutto era diventato insopportabile. In quel preciso momento ho gridato al Signore: «Signore, salvami! Non posso più vivere così, cambiami la vita».
Mi ritrovai in questo modo ad un incontro vocazionale del Cammino Neocatecumenale, al termine del quale si chiedevano persone disposte a lasciare tutto per partire chi in missione, chi in seminario, chi in monastero. Quella chiamata fatta da quel catechista era la risposta di Dio al mio grido, come se Dio mi dicesse: «Vuoi cambiare vita? Renditi disponibile». La mia vita da allora è cambiata: ho smesso di fare di testa mia e ho imparato ad obbedire per poter essere così felice e realizzato, perché «chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa
mia, la troverà» (Mt 16,25) (...)
Ossessione neocatecumenale per gli specchi:
"Cappella blu" del
Seminario Neocatecumenale R.M. di Pinerolo

In sintesi: è un giovane nato nel Cammino, formato nel Cammino a colpi di Lodi Domenicali, entrato in comunità in Cammino, con crisi esistenziale sempre in costanza di Cammino, "alzato" davanti a Kiko, dieci anni di Seminario del Cammino, esclusivamente a contatto con formatori del Cammino, esperienze esterne esclusivamente in "missione" per il Cammino.

È esattamente la personificazione di come NON dovrebbe essere una vocazione secondo le parole del Papa, perché a questo giovane non è mai stato dato modo di fare un'esperienza di Chiesa al di fuori del Cammino e senza i filtri deformanti del Cammino.

Se mettiamo  a confronto le parole del Papa citate ad inizio articolo con l'esperienza di questo diacono, ora sacerdote, non possiamo che trarre le conclusioni che seguono.
  • La sua  vocazione NON sorge con un adeguato "senso" della Chiesa, essendo legata a doppio filo ad un gruppo o movimento ecclesiale.
  • Rispondendo alla chiamata di Dio, il giovane NON ha visto espandersi il proprio orizzonte ecclesiale, e NON ha potuto considerare i molteplici carismi e compiere così un discernimento più obiettivo.
  • NON ha imparato a conoscere e amare fratelli e sorelle che percorrono cammini diversi dal suo;
  • nel Seminario Neocatecumenale NON ha avuto modo di conoscere sempre meglio la comunità ecclesiale, superando la propria visione limitata dal Cammino né ha fatto esperienze di vita apostolica e di carità che non fossero le "missioni" del Cammino, con catechisti, famiglie, presbiteri del Cammino;
  • dopo l’impegno definitivo, la disponibilità di questo novello sacerdote al servizio, sarà disposto a servire NON la Chiesa, ma il Cammino,  dove esso ne abbia bisogno: come missionario, sarà accompagnato e sostenuto NON dalla comunità cristiana, come riferimento vitale, come la patria visibile che offre sicurezza a quelli che compiono il pellegrinaggio verso la vita eterna, MA dalla Comunità Neocatecumenale, mantenendo l'obbedienza ai propri catechisti e fondatori.
Concludiamo che se "un chiaro segno dell’autenticità di un carisma è la sua ecclesialità, la sua capacità di integrarsi armonicamente nella vita del Popolo santo di Dio per il bene di tutti", quelli neocatecumenali sono carismi in grave crisi di autenticità.

48 commenti:

  1. Grazie, per parlare delle "vocazioni" nel camminio. insieme ad altre cose, leggere questo blog, mi ha fatto aprire gli occhi evitando di seguire una "vocazione" che non avevo ma che mi era stata innestata (pur non essendo "figlio del cammino" ma dei miei genitori e basta). Provate a fermare un qualsiasi giovane di un centro vocazionale NC e provategli a chiedere se accetterebbe di entrare in un seminario non RM. Io avrei sicuramente risposto di no.

    Grazie ancora, vorrei condividere con voi la mia esperienza, ma le ferite sono ancora profonde.
    Dio vi ricompensi.

    Godot

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  2. "seguono esclusivamente l'itinerario e la spiritualità del Cammino (così afferma lo stesso statuto dei seminari R.M.)"

    Chiunque segua esclusivamente quanto sopra non solo non può definirsi seminarista ma nemmeno cattolico.

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  3. Dice il giovane sacerdote raccontando la sua formazione:

    " Oltre gli studi filosofici e teologici, per tre anni sono stato in missione in Albania, Puglia e Basilicata."
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    Ora, mi chiedo cosa intenda quando dice MISSIONE.

    Forse che è stato assegnato ad una parrocchia dove ha svolto i servizi di qualsiasi genere che gli venivano richiesti?
    Spero sia così, ma non so perché ho qualche dubbio .. e sarebbe stato interessante avesse raccontato qualche dettaglio specifico, che facesse capire meglio a TUTTI.

    Perché, la maggioranza delle persone, quando sente parlare di "missione" e "missionario" intende un impegno innanzitutto CARITATIVO, al quale, chi è cristiano, comprende va inevitabilmente associata una testimonianza di fede (soprattutto se il missionario è persona che si sta preparando alla vita consacrata) ma la seconda non può mai essere disgiunta dal primo, altrimenti perde di credibilità per chi la riceve e di SENSO per chi la esprime.

    Queste parole spiegano meglio ciò che voglio dire.

    " Essi [i giovani] sono affascinati da Cristo se ben conosciuto e vissuto.
    La via più efficace per farli vivere in profondità è avviarli a delle esperienze di condivisione diretta della vita dei più emarginati e disprezzati. Tali esperienze possono essere vissute nelle parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei gruppi: sono esperienze che fanno fiorire i giovani, rendendoli belli sia fuori che dentro. Consiglio anche la scelta del servizio civile e un'esperienza in terra di missione.
    I giovani hanno bisogno di vivere quello a cui aspirano nel profondo, anche se spesso non lo sanno."
    (don Oreste Benzi)
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    Ho l'impressione che il significato di "formazione" e "missione" che intende il giovane sacerdote del post non sia lo stesso che intendeva don Benzi.

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  4. Ma Papa Francesco non doveva smontare la Domus?Vi ricordate la battaglia che i Vescovi Giapponesi fecero?Tutto inutile il Papa vuole il Redemptoris Mater in Giappone.Quindi il Redemptoris Mater sarà alle dirette dipendenze della Congregazione presieduta da Mons.Filoni.I Vescovi Giapponesi quindi debbono accettare un uovo Redemptoris Mater senza fiatare.Come vi abbiamo detto mille volte,il Cammino gode dell'appoggio pieno del Papa,quindi di Cristo in terra,i Vescovi debbono solo stare all'ubbidienza e zitti.Del resto,senza apporto del Cammino e delle sue vocazioni,come si può pensare di evangelizzare l'Asia?Un continenente simile,non può essere evangelizzato a prescindere dal Cammino,perchè è l'unica realtà ecclesiale che sta fornendo vocazioni.Che vi serva da lezione,l'ennesima vostra brutta figura,lasciate questo blog,come vedete,più perseguitate il Cammino,più si espande e diffonde.Continuare sarebbe masochismo da parte vostra.Leggete un po l'articolo del giornale La Croix:

    "L'arcivescovo Tarcisius Isao Kikuchi (a sinistra), a capo della Caritas Japan, spiega l'incidente nucleare di Fukushima al cardinale Fernando Filoni alla chiesa di Haramachi il 22 settembre 2017.L'arcivescovo di Tokyo Tarcisius Isao Kikuchi ha ammesso di essere confuso dopo essere stato informato che un nuovo seminario cattolico per l'Asia sarà insediato nella capitale giapponese.Il 15 agosto ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di non sapere esattamente dove si troverebbe il seminario o quando diventerà operativo. "Sono molto confuso dalla decisione della congregazione", si legge nella dichiarazione.
    L'arcivescovo Kikuchi ha detto di aver ricevuto una lettera dal cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, annunciando unilateralmente che il seminario sarebbe stato stabilito da qualche parte nell'arcidiocesi di Tokyo.La costituzione del seminario, allegata alla lettera del cardinale, afferma che lo scopo del college è "preparare i fedeli laici del Cammino neocatecumenale al sacerdozio per l'evangelizzazione dell'Asia"."Perciò, facendo propria la sollecitazione espressa dal papa per l'evangelizzazione in Asia, dopo aver consultato vescovi, sacerdoti, fratelli e sorelle religiosi e laici, che sono profondamente preoccupati per l'evangelizzazione del continente asiatico, con L'ALTO CONSENSO DI PAPA FRANCESCO(maiusocolo mio), ho istituito il Seminario Redemptoris Mater per l'Asia, con sede principale a Tokyo, e direttamente dipendente da questa congregazione ", ha proseguito la lettera del Cardinale Filoni.
    L'arcivescovo Kikuchi ha espresso sorpresa per il fatto che il clero di alto livello in Giappone, incluso se stesso, non sia stato coinvolto in discussioni sull'argomento.

    Continua

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    1. "I Vescovi Giapponesi quindi debbono accettare un uovo Redemptoris Mater senza fiatare"

      Bravissimo, continuate così. Giacché secondo lo Statuto siete al servizio dei vescovi, il tuo commento pasqualone fa perfettamente capire che cosa siete in realtà: una operazione di vertice voluta dai papaveri dell'epoca del Vaticano, una accozzaglia di imbroglioncelli che lo statuto lo considera carta straccia.

      Convertirete molta gente in Giappone con i drung drung ai funerali e
      con gli scrutini (considerata, per questi ultimi, la discrezione del popolo giapponese), credimi.

      P.S. l'uovo nel virgolettato è suo, non mio :-)

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Così parlò il molestatore seriale. Ringrazi il cielo che la sua vittima è cattolica, altrimenti ora sarebbe a deporre in tribunale.

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    1. Chuck White ha detto:
      This, despite the fact that the Statute of the Neocatechumenal Way specifically says that the Neocatechumenal Way “is at the service of the bishop“ [Art. 1] and that it is “under the jurisdiction, direction of the diocesan bishop” [Art. 2] and that “it pertains to the diocesan bishop, as responsible for initiation, formation and Christian life in the local Church…to authorize the implementation of the Neocatechumenal Way” and to “to watch over the implementation of the Neocatechumenal Way“[Art. 24].

      Infatti, Chuck. Facevo notare giusto questo, nel mio commento precedente. Però: siccome i vescovi ci tengono alle loro prerogative, questo di Filoni è stato un passo falso.

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    2. Semmai allora un passo falso del Papa?

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    3. Aggiungo: "and directly dependent on this congregation". La qualcosa è da meditarsi, però: I card. Filoni passano, i prefetti delle Congregazioni cambiano...

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  6. Continua dall'articolo De La Croix

    Si vuole evangelizzare l'Asia?Chi dovrebbe evangelizzarla secondo questo blog?Gli Ordini Religiosi?Le Congregazioni Religiose?I ruppi tradizionalisti?E' una utopia,una illusione.Con quali Sacerdoti,quali vocazioni?Non ne hanno.Gli Ordini Religiosi sono in crisi di vocazioni.I Vescovi giapponesi non vogliono il Cammino?E allora dicano cosa vogliono?Per caso che il cattolicesimo in Giappone scompaia?Perchè in Giappone i cattolici sono pochissimi,in Asia poi intere nazioni,non hanno mai sentito parlare di Gesù.Cosa pensa di fare questo blog allora che vuole combattere il Cammino?O forse vuole combattere la Chiesa e Gesù Cristo.Leggete la continuazione dell'articolo del giornale La Croix:

    Il Vescovo continua dicendo:"non voglio negare o vietare un movimento che la Santa Sede ha approvato(E ci mancherebbe ndr). Inoltre, io [non] ho mai limitato o escluso questi movimenti approvati dal Vaticano,(veramente il CN non è un movimento ndr) "ha detto.Tuttavia, "è difficile per me capire il ristabilimento di un seminario esclusivamente per il cammino Neocatecumenale in Giappone, senza alcuna riflessione e di studio su questa storia, ",(Ma cosa c'è da studiare?Da capire?La chiusura del RD fu un errore,senza il CN è impossibile evangelzzare l'Asia) ha aggiunto.In marzo, il Giappone ha annunciato che sarebbe invertire una fusione del sistema nazionale del seminario, con i due campus del seminario cattolico giapponese a Tokyo e Fukuoka per coprire ora le regioni separate.L'arcivescovo Kikuchi fu nominato da Papa Francesco nel 25 ottobre 2017. Ex missionario in Africa, è stato anche presidente di Caritas Japan e Caritas Asia.L'arcivescovo è ora responsabile di 90.000 fedeli in una città con oltre 9 milioni abitanti. Ci sono circa 500.000 cattolici tra il Giappone 127 milioni persone.Papa Paolo vi ha riconosciuto il movimento Neocatecumenale nel 1974, dicendo: " "le vostre comunità sono un autentico, vero modo di vivere la vostra vocazione cristiana ", ma allo stesso tempo i membri esortati ad essere "molto attento alla dipendenza dai vostri pastori e la comunione con tutti i tuoi fratelli, con tutti gli altri parrocchiani, con i sacerdoti e il vescovo"(Ma se il Vescovo chiude i seminari?Allora e lui a non essere il comunione con il Papa,che appoggia e incoraggia il Cammino).Osservatori meditate,state combattendo la Chiesa ,il Papa.Riflettete attentanente.

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    1. Santo J.P II al RM di Roma: "4. Con queste basi sarà in grado di preparare anche a vivere, quando si può essere sacerdoti, sereno e con frutto la tua iscrizione costitutiva e senza riserve al presbiterio diocesano, che ha il vescovo il suo punto di riferimento essenziale, e, allo stesso tempo, il profondo legame che ti unisce all'esperienza del Cammino Neocatecumenale. In effetti, come scritto nell'articolo 18 dello Statuto del Cammino, in diocesani e missionari seminari "Redemptoris Mater" "candidati al sacerdozio trovano nella partecipazione al Cammino Neocatecumenale un particolare e critica del elemento di formazione e allo stesso col tempo preparano la vera elezione presbiterale di servizio a tutto il popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio ".



      Allo stesso modo, dobbiamo evitare una falsa scelta tra servizio pastorale nella Diocesi a cui appartenete e la missione universale ai confini della terra, che ha le sue radici nella stessa partecipazione sacramentale al sacerdozio di Cristo (cf. Pastori Dabo Vobis, 17-18) e per il quale vi preparate in particolare attraverso l'esperienza del Cammino Neocatecumenale. In effetti, il tuo destino specifico è la responsabilità del vescovo, che è preoccupato sia dei bisogni della sua diocesi che delle esigenze della missione universale. Per rispettare un atteggiamento di obbedienza decisioni sicure e cordiali, troverete la vostra pace e la serenità interiore e si può esprimere in ogni caso il vostro carisma missionario, come anche qui a Roma, le caratteristiche pastorali, e dovrebbe essere caratterizzato sempre più da la priorità dell'evangelizzazione."

      I nemici della Chiesa cattolica che "dicono che il Papa ha detto" ... ciò che il Papa non dice mai. Dal 1991 nessun RM ha obbedito a JP II. Quello in Asia è la vendetta di Guam. Nessun problema, "Card BURKE, lo Spirito e la Sposa dicono: Vieni!"

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  7. No Filoni lo può fare, propaganda fide può aprire seminari direttamente, tanto più se VERAMENTE ha il placet di Bergoglio, secondo me si avvia la strada per il cammino come prelatura personale del Papa come l'opus dei

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  8. Piccolo promemoria tecnico: Tōkyō, capitale del Giappone, conta 13,7 milioni di abitanti (quasi quanto Lombardia e Veneto messe insieme).

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  9. Come al solito si tratta della solita neocatecumenalata.

    "Seminario per l'Asia": infatti i seminaristi prenderanno il volo a seconda delle esigenze del Cammino in Asia; risiedere a Tokyo non significa voler servire la Chiesa in Giappone. Inoltre, dichiarando "per l'Asia" anziché "per il Giappone", tentano ipocritamente di non far capire che questa è la vendetta contro i vescovi giapponesi che hanno respinto e chiuso il seminario farlocco neocatecumenale di Takamatsu. Kiko è assetato di vendetta, e presto vorrà un nuovo seminario neocatecumenale per Guam.

    L'iniziativa personale di Filoni probabilmente non ha l'appoggio del Papa. Come al solito avrà informato il Papa in maniera approssimativa e parziale. Può darsi persino che il Papa intenda per il momento lasciare andare avanti la cosa per togliersi qualche sassolino dalla scarpa coi vescovi giapponesi, chissà. In tutto il Giappone c'è solo mezzo milione di cattolici (l'equivalente di un paio di piccole diocesi italiane). Kiko non vuol proprio togliere la bandierina "Giappone" dal mappamondo del suo potere.

    L'arcivescovo di Tokyo, dicendosi "confuso", ha dato una risposta da vero gentiluomo. Non è confuso nel senso di confusione: è solo il modo più nobile per dire "ma che è questa improvvisa schifezza che ci viene calata dall'alto dalla mafia clericale romana?!"

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    1. Mappamondo che lui ha, a Porto San Giorgio, ingresso sala blu, comprendente bandierine rosse per i seminari, e azzurre per le missioni.

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  10. @ Anonimo delle 10:50

    Senti! Devo farti i miei complimenti!

    Voglio proprio mettere in evidenza il cuore pulsante del tuo encomiabile commento:

    'senza apporto del Cammino e delle sue vocazioni,come si può pensare di evangelizzare l'Asia?Un continenente simile,non può essere evangelizzato a prescindere dal Cammino,perchè è l'unica realtà ecclesiale che sta fornendo vocazioni.Che vi serva da lezione,l'ennesima vostra brutta figura,lasciate questo blog,come vedete,più perseguitate il Cammino,più si espande e diffonde.Continuare sarebbe masochismo da parte vostra.'

    Se dalle parole che uno pronuncia egli stesso si qualifica, ogni commento al tuo commento è superfluo.
    Certo mostrate di essere cristiani adulti nella fede e di avere uno spirito in voi, frutto di anni e anni di cammino. Questo il bel risultato: arroganza, presunzione, disprezzo della mediocrità - a vostro insindacabile giudizio - degli altri cattolici che, invece, sono certamente migliori di voi millemila volte.
    Ma fateci il piacere....da voi dipende l'evangelizzazione dell'Asia? Già a Macerata da molti anni esiste un R.M. per la Cina. Quanti presbiteri ha sfornato non so. Un numero molto lontano dai 2000 o non so quanti che Kiko millanta, con una faccia di corno, quando 2000 non li sforna neanche in tutti i suoi R.M. sparsi per il mondo intero, alcuni dei quali fanno ridere o piangere.
    Sulla qualità di questi presbiteri neocatecumenali, poi, stendiamo un manto pietoso. Alcuni li ho conosciuti e farebbero danni immensi anche se fossero solo parroci di una parrocchia di montagna di cento anime! E che danni.
    Ora ho poco tempo e non sto neanche bene. Appena posso vorrei riprendere l'esperienza riportata da Valentina a coronamento del post e che parla più di mille riflessioni, pur valide, su dove mai di buono può portare un cammino DISOBBEDIENTE PER NATURA, MARCIO NEL DNA, SACCENTE E CON LA PUZZA SOTTO IL NASO. QUANDO FAREBBE BENE A CURARE SE STESSO -visto che eccelle in diagnosi e cure e le profonde a destra e a manca - "Medico cura te stesso!" Giusto?.
    Ma oramai siete ciechi, guide di ciechi, e temo che per voi non ci sia più cura! Per coloro almeno incartapecoriti nel cammino! Lo penso e ve lo dico chiaramente, prendetela come vi pare.

    Infine. Ma se siete tanto superiori e navigate tanto alto rispetto a noi, cosa venite a fare a leggere qui e a darci tanta importanza? Diciamo sempre le stesse cose, ma non vi annoiate? Concentrati piuttosto sulla tua vocazione nel cammino, va da Kiko e fatti mandare anche tu a quel paese!

    Pax

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    1. @ Pax
      'Sto commento è un capolavoro, il pasqualone ha fotografato il Cammino. Ne daremo ampia diffusione in FB :-)

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  11. P.S.
    Poi voglio confermare anche il fatto che Kiko/giàSanto, socio della Carmen/Santasubito, è un pericoloso "vendicativo". Tanto per evidenziare un altro carattere dell'uomo nuovo frutto del cammino. (Non saranno mai canonizzati, entrambi!)
    Quando qualcuno - e parlo dal più piccolo al più grande, ossia dai livelli più bassi del cammino ai livelli più alti del Vaticano - OSA METTERGLI I BASTONI TRA LE RUOTE, si attrezza e non riposa notte e giorno finché non glie l'ha fatta pagare cara. Sotto le vendette poi, appena può, mette anche la sua firma, come sotto le sue inguardabili icone.

    Anche io preciso che il grassetto è mio, voluto, non in articoli di giornali, ma in commenti miei, voluti.
    Stammi bene.

    Pax

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  12. E visto che ho nominato Carmen, stranamente silenziata ultimamente, a parte le sue pappardelle che Ascen legge in ogni occasione, perché soffre il confronto e teme di non essere ben accetta dagli e dalle itineranti, in particolare.....dico anche che Carmen, per prima, non la faceva buona a nessuno era terribile. Kiko stesso a volte tentava di moderarla nei suoi accessi da sbornia del potere.

    Pax

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    1. Nella Chiesa, la donna è sempre vittima. Pubblicherò a breve un piccolo "segreto" di Signorina Carmen, che il signor Argüello ritiene che noi tutti non conosciamo. È un discorso pronunciato da Carmen e pubblicato su internet. No, non sono un paparazzo. XD

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  13. @Anonimo 10:50 e 11:56

    "Quindi il Redemptoris Mater sarà alle dirette dipendenze della Congregazione presieduta da Mons Filoni. I Vescovi Giapponesi quindi debbono accettare un uovo Redemptoris Mater senza fiatare. Come vi abbiamo detto mille volte,il Cammino gode dell'appoggio pieno del Papa,quindi di Cristo in terra,i Vescovi debbono solo stare all'ubbidienza e zitti."
    --------------------
    Credi che state giocando a 1 videogame e che avete segnato 1 punto?
    Che il cammino "gode dell'appoggio pieno del Papa" è SOLO tua OPINIONE; infatti hai appena riferito che il seminario dipenderà dalla Congregazione per l'evangelizzazione e .. osservazione di estrema importanza che ha fatto Lino, i responsabili delle Congregazioni cambiano ..

    Invece, finché non riuscite a farveli
    cambiare, gli Statuti restano.
    Hai presente gli Statuti? Quel libricino rosso dove c'è scritto che il CN consta di un insieme di beni SPIRITUALI e che è al SERVIZIO del VESCOVO?

    D'altra parte, non sarebbe conveniente per il CN se ad esaminarlo, regolamentarlo e decidere sulla sua permanenza fosse il Papa direttamente. Non credi anche tu?

    RispondiElimina
  14. Prosegue il tuo interessante commento:

    "I Vescovi giapponesi non vogliono il Cammino?E allora dicano cosa vogliono?Per caso che il cattolicesimo in Giappone scompaia?"
    ------------
    Se volessero farlo scomparire, accoglierebbero il CN a braccia aperte, perché dove agisce il CN, il cattolicesimo inizia ad inquinarsi, ammalarsi, azzoparsi .. fino a deformarsi completamente in un miscuglio obbrobrioso che è solo parodia di realtà cattolica .

    Se sei interessato a cosa "vogliono" i vescovi del Giappone per le loro diocesi, puoi leggere qui.
    È un esempio di come agisce un Pastore che conosce la realtà della sua gente e a cui sta a CUORE la loro VITA in Cristo.

    http://www.ilregno.it/documenti/2011/3/i-neocatecumenali-e-il-giappone-e-il-mio-compito-di-vescovo-lettera-del-vescovo-di-takamatsu

    Ma ovviamente non è del Giappone o dell'Asia e che conosca Cristo, che a te interessa, altrimenti capiresti le preoccupazioni del vescovo e non ti chiederesti
    "Ma cosa c'è da studiare?Da capire?", infatti ciò che ti preme è solo vedere che più è perseguitato (il persecutore che si atteggia a vittima) ,
    "il Cammino,più si espande e diffonde" ; con il suo format dappertutto UGUALE, che , in DISOBBEDIENZA al Papa NON tiene conto del CONTESTO culturale in cui va ad operare (discorso Papa al CN 02/02/2014).

    Anonimo, fai proprio bene a criticare in ogni punto la dichiarazione del Vescovo giapponese, fai bene perché dimostri di avere la "forza" delle "tue" opinioni (leggasi tue=di Kiko) e di voler restare fedele a qualunque costo .. Fin nei dettagli:

    "(veramente il CN non è un movimento ndr)"
    ------------------
    Giusto! Cos'è invece?
    Non sarà mica "UNA" delle "modalità di attuazione diocesana dell'iniziazione cristiana e dell'educazione permanente della fede" che , in quanto tale "è al SERVIZIO del VESCOVO" ?
    (Statuto - Titolo 1 - art.1 2°paragrafo)

    Infine, non posso che apprezzare il fatto che hai citato Paolo VI.

    " Papa Paolo vi ha riconosciuto il movimento Neocatecumenale nel 1974, dicendo: " "le vostre comunità sono un autentico, vero modo di vivere la vostra vocazione cristiana ", ma allo stesso tempo i membri esortati ad essere "molto attento alla dipendenza dai vostri pastori e la comunione con tutti i tuoi fratelli, con tutti gli altri parrocchiani, con i sacerdoti e il vescovo".
    -----------------
    LE VOSTRE COMUNITÀ, quelle che il Papa non poteva che conoscere "sulla carta", "in teoria" , sulla base della presentazione immaginifica fattagli da Kiko, Carmen e alti prelati sostenitori (in tema di cura dell'immagine pubblicitaria siete imbattibili!) .. e ciononostante, GIÀ allora, riteneva di dover esortare la "dipendenza dai pastori" e la "comunione con tutti gli altri parrocchiani"!

    Il brutto tempo si vede dal mattino.

    Roberta

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    1. "(veramente il CN non è un movimento ndr)"

      Il pasqualone taccia! :-)

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  15. Signora Giusti, cosa significa quando dice che sono cresciuti a colpi di lodi domenicali. Gianni

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    1. La frase completa è:
      è un giovane nato nel Cammino, formato nel Cammino a colpi di Lodi Domenicali, entrato in comunità in Cammino, con crisi esistenziale sempre in costanza di Cammino, "alzato" davanti a Kiko, dieci anni di Seminario del Cammino, esclusivamente a contatto con formatori del Cammino, esperienze esterne esclusivamente in "missione" per il Cammino.
      Quindi, un ragazzo, da quanto dice lui stesso, che mai ha potuto provare che esista un Dio che non si manifesti nel Cammino, fin dall'infanzia, di cui si ricorda le lodi e i racconti su Abramo, Isacco e il popolo di Israele, ma stranamente non su Gesù.
      Per questo ho detto "a colpi di".

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  16. ANONIMO confuso e confusionario delle 10 e 50:

    Il Papa non ha approvato nessun nuovo seminario.
    Filoni in Giappone conta meno dei Vescovi titolari nelle loro diocesi senza l'approvazione del Papa.
    Al Papa il Cammino non è affatto simpatico.
    Il Seminario rimane un progetto nella mente di Filoni e finora non pare ci sia neanche il progetto dell'ingegnere.
    Filoni (da wikipedia) ha 72 anni suonati e tra circa due anni e mezzo va in pensione...
    TRAI LE CONSEGUENZE.

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  17. Le motivazioni portate da Valentina sul perché le "vocazioni" del Cammino non hanno il carattere dell'ecclesialità sono più che esaurienti.
    Nulla da aggiungere: mi limito solo a esprimere delle mie impressioni che non mi sembrano frutto di pregiudizi ma di un esame obbiettivo della testimonianza del prete kikiano.

    1) Dice il sacerdote del Cammino che suo padre da piccolo gli parlava di Abramo, Isacco e del Popolo di Israele. Benissimo... E di Gesù? E del popolo cristiano? E della Chiesa? E della Madonna?
    Come per don Ciotti, che parla sempre di legalità e MAI di Gesù (cioè: io non l'ho mai sentito una sola volta nominare Gesù o la Madonna), si possono avere dei seri dubbi sulla sanità della sua dottrina, allo stesso modo si possono avere dei dubbi sulla dottrina di chi, pur essendo cristiano, parla molto più di Abramo che di Cristo.

    2) Dice il prete di Kiko: "La scuola, la famiglia, gli amici, la vita stessa, tutto era diventato insopportabile"... Poi la "chiamata" di Kiko e il ragazzo senza speranza trova la sua strada.
    Ora: se è vero che Dio può anche chiudere delle strade per aprirne altre, raccontata così la storia mi sembra la fuga di un giovane deluso e depresso dalla realtà per evitare un eventuale fallimento e rifugiarsi in un mondo "piccolo", ma non nel senso di Guareschi, ma nel senso di un mondo SEPARATO. E separato anche dal resto della Chiesa, un mondo dove, per dirla col famoso film "Il ruggito del topo", anche lo squittio di un topo sembra il ruggito di un leone.

    3) Dice ancora il giovane prete: "La mia vita da allora è cambiata: ho smesso di fare di testa mia e ho imparato ad obbedire..."
    Obbedire a CHI? Ai catechisti? Non è questa l'ubbidienza richiesta dalla Chiesa. Questa sarà l'ubbidienza che vuole Kiko, ma domandare al Papa se è d'accordo. Scommetto di no.
    Ma ancora più importante: per scegliere la propria vocazione l'ubbidienza agli altri non è affatto richiesta dalla Chiesa, perché in questo caso si richiede di ubbidire alla voce di Dio nel proprio cuore, una voce che ordinariamente va maturata nella preghiera lungo il corse del tempo.
    La voce di Kiko non c'entra.
    Ubbidire ai catechisti riguardo la vocazione assomiglia ai matrimoni per procura o ai matrimoni stabiliti dai genitori per i figli.
    I catechisti, o meglio il direttore spirituale, può aiutare nel discernimento che rimane personale, e non dire cosa fare.

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  19. A quanto detto da Pietro voglio aggiungere:

    "Non sapevo che cosa fare della mia vita: che senso avesse studiare, lavorare, frequentare una scuola che non mi piaceva. Sebbene fossi il primo di cinque figli interiormente mi son ritrovato ad essere solo."

    Come valutare questa parte dell'esperienza?
    Strano tutto il disorientamento, il non senso dell'esistenza, in un giovane nato e cresciuto in un cammino che vanta di dare in primo luogo la chiave di lettura della propria vita, dell'operare di Dio nella storia, cosa su cui i pagani sono ciechi, non certo chi cresce in una famiglia tipica del cammino che si fonda sull'avere l'orecchio aperto, catecumeno appunto dalla nascita.

    Singolare che perde di senso per lui proprio tutto quello che fa parte di una vita ordinaria: studio, lavoro, scelte scolastiche, lo stesso far parte di una famiglia numerosa, sentendosi addirittura SOLO.
    Il nostro povero giovane arriva al punto di trovare tutto quanto insopportabile! Ma cosa potrebbe desiderare di più un ragazzo se non di far parte di una famiglia autenticamente cristiana?
    No, tutto questo è opprimente per lui. Al punto che quando arriva la chiamata vocazionale la vive come una opportunità per fuggire via, lasciarsi finalmente tutto alle spalle.

    Racconto molto triste e l'epilogo peggio. Non è una scelta preziosa per la quale, come S.Paolo insegna, si considera tutto il resto come spazzatura (tutto quello a cui si dava valore e riempiva la vita precedentemente) ma è piuttosto una fuga da una vita insopportabile e senza senso.

    Che razza di prete può venire fuori da questo?

    "Ho smesso di fare di testa mia" sembra più la soluzione trovata da un incurabile immaturo che ha paura di diventare uomo.
    Bisognerebbe riflettere anche sul modello educativo rigido neocatecumenale e sui suoi frutti.
    Un disadattato che preferisce chiudersi a vita in una riserva indiana e che ha paura del mondo circostante, questo sarebbe il bel risultato?
    Perdere la vita, dunque, non come rinuncia per amore a qualcosa di prezioso e che pure Dio stesso ci ha donato, insieme alla libertà, ma come liberazione definitiva da un peso - il peso dell'esistenza - che non si è proprio in grado di portare. Tutto molto triste.

    Pax

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  20. Pietro non del cammino.

    Insomma, quello di Filoni è un decreto di erezione. Il Papa ha notoriamente una disistima per il clero jap. Sembrava però che con la nomina pochi mesi fa del primo Cardinale jap mons. Manda, si fosse risolta la cosa, invece evidentemente no. Filoni non è Canizares attenzione.

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    1. Come già detto altrove, il clero giapponese ha una varietà di sensibilità proprio come il clero di altre nazioni. Ciò che può far riflettere è il fatto che la mentalità giapponese è molto più ordinata e formale della nostra. Prendono le cose sul serio. Pregano con devozione e compunzione, senza spettacolarizzare. Sono ubbidienti al Papa non solo per virtù cristiana, ma anche perché nella loro mentalità plurisecolare il ribellarsi senza un solidissimo motivo è qualcosa di vergognoso e indegno. Hanno una percezione del sacro (dei silenzi, della solennità, della sobrietà) maggiore della nostra: ed infatti si scandalizzano al sapere che qualcuno vada strimpellando la chitarrella nientemeno che ai funerali (esatto: erano gli adoratori di Kiko, sempre muniti di chitarrella).

      I capibastone della setta neocatecumenale, insieme ai loro "potenti appoggi", hanno in moltissime occasioni usato la tecnica del porre il Papa di fronte al fatto compiuto (per poi subito dopo dire che la loro porcata è stata una decisione del Papa a cui si deve ubbidire). Falsi, ingannatori, mentitori: ecco i frutti del Cammino Neocatecumenale.

      Solo che mentre i predecessori di Bergoglio facevano buon viso a cattivo gioco (seppure manifestando coi loro silenzi il chiaro disappunto: Benedetto XVI tacque per un anno intero alla notizia dell'approvazione dello Statuto del 2008, non mandò auguri, non fece menzione nei discorsi, neppure nelle udienze del mercoledì) e tentavano di far leva sul buon cuore dei fratelli del Cammino, papa Francesco - per suo carattere - è uno che non dimentica gli "sgarri" e troverà il modo di farla pagare al Cammino e soprattutto a Filoni.

      Noi sappiamo bene che i capicosca del Cammino sono abilissimi nel pianificare e perciò questa diabolica zampata del creare un seminario a Tokyo all'insaputa dell'arcivescovo di Tokyo (quanti seminaristi vi cominceranno il primo anno? due? tre? cinque o sei?) sta capitando adesso perché vogliono avvantaggiarsi di qualche circostanza che per adesso non risalta sui giornali (potrebbe darsi che Filoni stia per lasciare il posto, e - al pari del cardinal massone Poletti - sia costretto a fare l'ultimo mega-regalo al Cammino; oppure può darsi che Bergoglio sia temporaneamente debole riguardo ai dicasteri vaticani che hanno direttamente o indirettamente a fare con le missioni; oppure semplicemente siano imminenti promozioni e spostamenti nell'episcopato giapponese tali da permettere l'insediamento di qualche amicone del Cammino). È facile prevedere che Kiko sia furente e assetato di vendetta anche per Guam: don Kikolone onnipotente, quando è costretto ad arretrare un centimetro, pretende di avanzare dieci metri, non tollera sconfitte.

      Tutto questo per quanto riguarda gli aspetti di contorno della situazione.

      L'aspetto principale, il motivo per cui Filoni proclama un seminario kikiano a Tokyo all'insaputa dello stesso arcivescovo di Tokyo, è infatti il fatto che Kiko è assetato di vendetta perché non ha mai digerito la soppressione del seminario kikiano di Takamatsu.

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  21. Nel rispetto del Cammino e dei Fondatori e di tutti i Catecumeni, si parla e si scrive, perchè si è liberi di pensare e di voler capire e di esprimere il proprio punto di vista. Si interviene proprio come esprimono il loro pensiero tutti, in particolare catechisti e responsabili CN, proprio come lo fanno anche loro. Tutti siamo Battezzati e lo Spirito opera in noi.Per cui, chi dovesse pensare che non si possa fare ciò, gli si dice senza odio: Ipocrita prima leva la Trave, e poi vieni a levare la pagliuzza. Se c'è errore nel mio dire, sono pronto a ritirarlo e a chiedere scusa, ma solo davanti a Dio. Se non c'è errore, anche davanti a minaccie e percosse, sappiate che non lo ritirerò mai.


    Carissimi, vorrei definire bene un commento che ho messo in precedenza, ovvero sulla coerenza di ciò che si scrive e dice, e sulla realtà di ciò che si scrive e dice.
    E' risaputo che nel Cammino si parli del periodo di Palomeras, cioè dell baracche e degli zingari. Questo periodo viene esaltato e proclamato, sia agli annunci di Kiko, e sia da tutti i catecumeni.
    Vorrei sottolineare alcuni aspetti, non per andare contro a quanto detto, ma per riportare la realtà dei fatti, secondo il mio punto di vista. OK!!
    Si parla di queso periodo, come se fosse la realtà del Cammino, per cui si va ad esaltare, perchè è stato un periodo particolare, pieno di spiritualità, ovvero di una persona che ha lasciato i suoi agi, in quanto benestante, per andare a vivere con i poveri. Su questo non avrei nulla da dire,ora, perchè non è il punto della situazione che vorrei sottolineare. Il punto della situazione è questo. Ci ricolleghiamo sempre a quel periodo, che è durato pochi anni, se non mesi, non sono stato a quantificare, e poi abbiamo vissuto per tantissimi anni nel fare altro, che sicuramente non è più nella spiritualità di quel periodo che viene tanto esaltato. Badate bene che io non parlo solamente di Kiko, ma di tutti coloro che si esaltano mentalmente su tutto ciò, pensando di poter illudere e di diffondere l'illussione. Vorrei andare a portare alla luce tutto ciò, facendo degli esempi con persone concrete che hanno vissuto concretamente ciò che credevano: San Francesco e Charles de Foucauld. Uno fondatore di un ordine e l'altro eremita.

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  22. segue da precedente.

    San Francesco lasciò i suoi agi, credo che tutti sappiamo cosa fece, e visse per tutta la vita da poverello, cioè rimase fedele, morì steso su un pavimento da povero. Anche San Francesco ebbe delle “visioni”, se così vogliamo dire, dove il Signore gli disse: ripara la mia casa.Ha creato un ordine, ma è rimasto sempre nell'ambito della sua vocazione: la povertà. Lo stesso per Charles de Foucauld, cioè lasciò i suoi agi, e si ritirò per tutta la vita in umiltà e povertà, e morì povero nel deserto. Il mio dire, e il mio mettere questi due fratelli in Cristo, non vuole umiliare Kiko e sottovalutare la sua opera, ma ha lo scopo di voler sottolineare la concreta differenza, e la vera realtà dei fatti. Per cui, se mi viene un catecumeno di quelli convinti, e mi viene a raccontare la storia della baracche, come se volesse farmi credere che si tratta di un Cammino che ha come fulcro la Povertà Evangelica o altro, ecco che davanti a tutto ciò gli si risponde: che per caso la febbre presa in un tale periodo, significa che si ha la febbre per tutta la vita?
    Non può essere, per cui i catecumeni, parlo degli esaltati e dei convinti, dovrebbero fare un atto di umiltà e vedere chiaramente come stanno i fatti realmente.
    Poi, sempre nell'ambito dei fatti, che stiamo sottolineando, vorrei finire di evidenziare alcuni aspetti , dei quali feci un commento in precedenza, ovvero del Vangelo di Kiko dei Miserabili,tanto proclamato e tanto esaltato.
    Vi metterò delle frasi, dove si va ad attaccare la Chiesa e la Spiritualità, e poi vi metterò delle prove concrete su come nella vita si parla e si accusa, ma poi si va a fare lo stesso se non pegg

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  23. segue da precedente:

    Queste le frasi:


    Guai a voi sacerdoti ipocriti, che non siete entrati né lasciate entrare.
    Guai a voi sacerdoti e religiosi, ipocriti, che mangiate e ingrassate
    comodamente mentre due terzi dell’umanità soffre la fame.
    Guai a voi che avete reso tanto complicato il Vangelo che nessuno lo
    comprende.
    Guai a voi, teologi e sacerdoti, ipocriti, che elevate agli altari i santi che
    i vostri padri hanno ucciso, così testimoniate l’opera dei vostri padri.
    Guai a voi teologi e sacerdoti ipocriti che vivete in case buone e andate
    in macchina mentre il giusto che dite di imitare è caricato delle
    ingiustizie della società della quale siete i primi; in questo modo
    acconsentite alla sua ingiustizia essendo i primi a condannare il giusto.
    Guai a voi che divorate le case dei ricchi e quasi mai entrate nelle grotte
    dei poveri.
    Guai a voi che avete fatto voto di povertà per non mancare mai di nulla,
    mentre masse e masse di uomini sono sfruttati al vostro fianco non
    avendo neppure lo stretto necessario.
    Guai a voi che avete riempito la Chiesa di riti e prescrizioni
    dimenticandovi della lealtà e della giustizia. Ipocriti! Non entrate voi né
    lasciate entrare; dove sono i poveri, dove sono i miserabili, dove sono i
    miei fratelli più piccoli?


    Ora osservate tutto questo materiale, e poi ditemi voi sulla cerenza, sulla verità, sull'onestà e tanto altro.
    Prima di vedere, sappiate che io non sono totalmente contro queste strutture, ma sono contro la dissimuklazione e l'illussione che si vuole far passare.

    Osservate arredi, pareti, guadri, lampadari, pavimenti, cioè tutto attentamente, e poi leggetevi il Vangelo di Kiko dei Miserabili.

    https://www.youtube.com/watch?v=lfL2MBsE8XU

    https://www.youtube.com/watch?v=52XuThi2Stc&t=56s
    https://www.youtube.com/watch?v=JYlU1V4hniw

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  24. segue da precedente:

    Vi metterò anche qualche commento di qualche fratello catecumeno, non ricco, che si sono messi sotto piedi, ovviamente, per i soldi, non per altro:

    Per i soldi:

    Anonimo5 giugno 2018 17:57
    Cari tutti,
    dopo il passaggio di Loreto, i responsabili ti chiedono una volta al mese, TUTTI i mesi, se fai la decima. Questa domanda è contenuta in un foglio consegnato dai catechisti,che arriva da Kiko. Non sarà una prova di quello che si è detto fin qui?
    Nello scrutinio per il passaggio di Loreto, mi è stato chiesto se faccio la decima. La mia risposta è stata che il quanto e il come faccio l'elemosina non li riguarda. La loro risposta è stata: La decima si fa solo come deciamo noi, ossia i soldi li dai in mano a noi! Il resto è un altra cosa e sei libero di farlo (?!?!).
    Ravvedo in questo un principio di estorsione coatta...
    Ah, se li avessi registrati, avrei incastrato in nostro "Al Capone" per estorsione ed evasione fiscale...
    Prima o poi succederà...

    M.A.
    Queste sono le risposte dei catecumeni convinti, che predicano la povertà evangelica:

    simone voltaggio5 giugno 2018 16:43
    "Vorrei tanto vedere Kiko predicare Gratis!" Dimmi un pò PAX, ma il tuo parroco predica gratis? Fammi capire perchè spesso mi sembrate fuori dal mondo. E poi dovreste sapere che ormai da molti anni esiste la Fondazione Famiglia di Nazareth che è nata proprio per risolvere tutti i problemi fiscali legati alle donazioni, ecc., ecc.

    Anonimo5 giugno 2018 12:48
    ringrazio Pax per questo post e per i suoi precisi commenti, come pure tanti altri "testimoni". Noi apparteniamo alla serie di famiglie distrutte dal cammino anche economicamente! Ci abbiamo creduto, ci siamo "provati", tantissimo, abbiamo messo il cammino prima dei bisogni della nostra numerosa famiglia, ci siamo indebitati fino al collo (le bollette bisogna pagarle e così pure altre urgenze) e quando si chiedeva aiuto al responsabile non c'erano mai soldi. Non nascondo che arrivati ad un certo momento non ce la facevamo più a versare la decima altrimenti i miei figli non avrebbero mangiato essendo una famiglia monoreddito. Per chi non lo sapesse nel triveneto siamo stati "invitati" alla collaborazione delle spese, con una quota fissa personale mensile, per la costruzione del seminario di Varsavia visto che Stefano Gennarini è il responsabile per il triveneto e la Polonia. Noi lo abbiamo fatto con il cuore e non posso negare che, in modi diversi, il SIgnore mai ci ha abbandonati! Ma quanti sacrifici, soprattutto per i figli! niente vacanze,nente di niente,nemmeno cure mediche, il dentista a casa nostra? un grande sconosciuto. Arrivati a dover chiedere aiuto ai servizi sociali del nostro comune di residenza. Ne stiamo venendo fuori piano piano dopo 34 anni da quando abbiamoiniziato. Ti legano a doppio laccio, anzi, con le catene, proprio attraverso la paura di ritrovarti solo e senza soldi ma ad un certo punto abbiamo trovato il coraggio di liberarci dal gioco nc e ricominciare a vivere liberamente! Nel cammino succede proprio come nel "mondo": i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Luciano

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  25. segue da precedente:

    Catecumeno convinto:
    Anonimo5 giugno 2018 12:17
    Il fatto che quando si é avanti nel cammino i catechisti chiedano ai catecumeni se 'fanno la decima', non é certo per individuare ed esporre al pubblico ludibrio coloro che non la fanno. Queste mi sembrano invenzioni da autore di sceneggiata napoletana di bassa categoria, i fratelli che sghignazzano con il dito puntato su chi non la fa.
    Lo si chiede perché la maturazione della fede si vede molto bene nel tipo di rapporto che hai col denaro, perché dare la decima é appunto un atto di fede, non un obbligo.
    Il rapporto che hai col denaro aiuta i catechisti a capire come stai, se sei in crisi di fede, se sei ribellato, se sei nella precarietá, se fai i conti in tasca ai fratelli, se sei invidioso... ecc.
    Tutto questo per aiutarti e darti se serve una parola di consolazione, inoltre questa é solo una delle domande che fanno per capire la tua situazione.

    Mi fermo qui, perché se uno non capisce con quale spirito si fanno certe cose nel cammino, neanche puó capire o accettare ció che ho scritto.
    La vostra ossessione fiscalista sull'uso dei soldi nel cammino peró sono abbastanza sicuro di poter dire che non viene da Dio ma da quell'altro.
    D.M.

    Anonimo4 giugno 2018 13:01
    Simone Voltaggio scrivi, "la decima non è affatto un entrata sicura perché nel cammino nessuno è OBBLIGATO a versarla, né è motivo di "retrocessioni", allora mi spieghi se non è obbligatoria e segreta perchè ad ogni scrutinio ti chiedono se dai la decima ed al responsabile l'andamento della decima se è regolare o ci sono diminuzioni e giù con la solita litania sull'importanza della decima, che è importante, insomma solita catechesi sulla decima.
    Invece gli scrutini si basano su, dai la decima? fai le lodi? vai in comunità? Non c'è nulla di cristiano ma solo capire se si è bravi servitori del cammino! E se non dai la decima vieni "bocciato"...mi dici dove è cristo, dove è la misericordia e dove c'è lo spitito se si usa lo stesso metodo con tutti? Parla chiaro Simone, che il tuo parlare è pieno di parole senza senso e soprattutto non vere perchè sei costruito come tutti i catecumeni tuoi fratelli dal cervello lobotomiżżato, ripeti come i pappagalli quello che ti hanno inculcato!
    Ex fratello!

    Poi vi dico una cosa, questo è l'aperitivo, cari signori, poi arriviamo a piatti forti, cioè a tutte le volte che in Nome di Dio vi siete messe le persone, figli di Dio, sotto i piedi. Inizieranno altre catechesi, dove il vostro Allah/Cammino vi ha impartito di attaccare tutti coloro non si sottomettono e non la pensano come voi. Sappiate, lo dico così, che io non ho mai avuto paura di Allah e Maometto, per cui vi sottolineo: non ho paura di voi.

    Pace ai figi della Pace. Dio è la Pace.

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  26. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

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  27. Sono d'accordo con Pax: " Che razza di prete può venire fuori da questo?"
    ------------
    Ritengo importante il presente post perché confronta con grande chiarezza le caratteristiche e le condizioni necessarie per una vocazione AUTENTICA con le caratteristiche di una vocazione "neocatecumenale", non presunte, ma come emergono direttamente dalla testimonianza di un giovane protagonista (forse "protagonista" non è la parola giusta perché fa pensare ad 1 scelta libera e attiva e non "indotta" e passiva come invece, almeno io, percepisco dalle sue parole, è stata la sua).

    Anche a me ha colpito in modo negativo la frase:

    " La scuola, la famiglia, gli amici, la vita stessa, tutto era diventato insopportabile."
    ------------
    Quell' "insopportabile" è davvero molto preoccupante , perché è vero che la vocazione può essere preceduta da situazioni di crisi anche profonda, ma poi deve sorgere e maturare nella SERENITÀ.
    Avrebbe avuto senso dire che la famiglia, gli amici .. nn bastavano più ad esaurire il desiderio di felicità del suo cuore, che cercava "di più", ma non di fuggire (perché, anche se non lo ha detto, si capisce che quando 1 cosa è insopportabile, l'immediata conseguenza è la fuga).

    Inoltre è proprio il fattore FAMIGLIA, oltre a quello CN, ad essere significativo (come dice Pax riguardo l'educazione rigida).
    Per alcune persone consacrate di cui ho ascoltato la testimonianza, la famiglia, pur non condividendo la loro scelta, cmnq era un supporto affettivo che volente o nolente ha contribuito a quella "serenità" che dicevo prima.
    Per altre, la famiglia è stato invece un appoggio e un aiuto fondamentale, sia per il discernimento che per effettuare la scelta. (Persino il Papa l'ho sentito parlare di sua nonna, di come gli abbia trasmesso la fede, col suo ESEMPIO).
    Nelle parole del giovane, non percepisco ne' l'una ne' l'altra situazione; certo, da quanto dice, la famiglia sembra essere dalla sua parte, ma lo è anche affettivamente? Per me ha ragione a definirsi "solo", perché lui non racconta delle RELAZIONI con i suoi familiari ma, parlando di sé in famiglia, è come la "descrivesse" vista dall'esterno:

    chiama padre e madre, non papà e mamma;
    come esempio di "educazione cristiana ricevuta" l'unico che fa è quello delle Lodi (nessun episodio in cui ha visto suo babbo o sua mamma fare qlcsa per lui che lo abbia commosso? O dato un esempio? ) che è al tempo stesso "freddo, impersonale" ("ci parlava di Abramo .. " e non di Gesù come è stato detto) e indicativo di dinamiche "forzate" (solo al momento delle Lodi si poteva parlare "liberamente" ? Tutte le volte c'era qlcsa di cui "chiedersi perdono"? Mi "perdonerà " il reverendo se trovo tutto ciò non autenticità ma FORZATURA).

    Cmnq, ho notato che quando si domanda che differenza c'è tra andare in un seminario diocesano e in uno RM , la risposta "ufficiale" è che il secondo ha la peculiarità di "preparare alla missione".

    Perciò mi pare pertinente riportare i seguenti brani , che mi è capitato di leggere, su come sia nata una VOCAZIONE , non al sacerdozio .. perché è femminile .. ma di una che a buon diritto può essere presa d'esempio, in quanto PATRONA delle MISSIONI.
    In particolare viene messo in evidenza il ruolo della famiglia e del vivere pienamente "nel mondo".☆

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  28. ☆"Il Papà era dolcissimo con le sue bambine: terminato il lavoro di orologiaio, dedicava loro tutto il suo tempo sia aiutandole a fare i compiti sia conducendole in lunghe passeggiate nei boschi sia, alla sera, raccontando loro gli episodi più belli della Bibbia e della vita dei Santi.

    Mamma Zelia era invece più esigente con le sue piccole, anche se sapeva correggere con bontà i loro difetti. Ella faceva ogni giorno per loro questa preghiera: 'Signore, preserva le mie bambine dal peccato o prendile piuttosto subito con te in Paradiso!'

    Teresa ritorna a casa, ad Alençon, tra i suoi cari.

    La gioia di tutti è immensa. Le sorelline se la rubano per vezzeggiarla e il babbo trascorre tutto il tempo libero dal lavoro con lei: la conduce a passeggio, la spinge sull'altalena che ha costruito per lei nel piccolo giardino, la chiama "la mia reginetta" e non sa negarle nulla.

    In casa Martin c'era, da molte generazioni, la bella consuetudine di invitare ogni lunedi i poveri del luogo per donar loro cibo, vestiario e anche denaro.

    Un giorno Paolina disse a Teresa: 'D'ora in poi sarai tu la serva dei poveri'.

    Teresa ne fu felicissima, ma soprattutto lo furono i suoi ospiti per il rispetto, la delicatezza e il sorriso pieno di bontà con i quali erano ricevuti da una piccola bambina di 6 anni!

    Così in Teresa l'amore per i sofferenti crebbe di giorno in giorno fino a condurla a decidere di consacrare la propria vita alla assistenza degli ammalati poveri che a Lisieux erano ammassati nel misero ospedale della 'Misericordia'.

    Se Teresa non realizzò questo suo desiderio fu solo perché, a poco a poco, comprese che l'immolazione totale di sé nella preghiera e nella penitenza tra le mura del Carmelo avrebbe giovato assai più ai suoi poveri che non la sua carità esteriore.

    Il viaggio in Italia di Teresa non è stato inutile per la formazione del suo carattere: in quei 29 giorni ella ha incontrato ambienti sociali diversi, ha frequentato il 'gran mondo', quello della notorietà e dei titoli nobiliari, ma non si è lasciata irretire: ' Ho compreso che la vera grandezza risiede nell'anima e non nel nome o nelle ricchezze'.

    Ha inoltre preso coscienza della propria 'socievolezza': mentre prima si credeva timida e impacciata, si è ritrovata a suo agio in mezzo alla gente, gaia, felice di vivere e anche piena di arguzia. Soprattutto ha scoperto di essere attraente e di non essere lei stessa insensibile alle attrattive oneste della vita. Ebbe a scrivere: 'Il mio cuore si lascerebbe prendere facilmente dall'affetto umano... '.

    Ma tutto questo non la turba: anzi le dà la certezza che la sua scelta di farsi prigioniera di Gesù dietro le grate del Carmelo è veramente una scelta libera, una scelta cosciente, una scelta d'amore! ..
    Nei tre mesi di attesa Teresa si prepara a divenire la piccola fidanzata di Gesù mortificando la sua volontà nelle piccole cose, pregando con più amore e circondando di tenerezza i suoi cari."
    http://www.preghiereagesuemaria.it/bambini/santa teresina di lisieux per i ragazzi.htm
    -----------------------
    Papà dolcissimo, vita dei Santi, correggere i difetti con bontà, vezzeggiarla, "la mia reginetta", la carità (verso TUTTI i bisognosi) non a parole ma con l'esempio , il frequentare ambienti sociali diversi, prendere coscienza dei propri PREGI nascosti, sensibilità e valorizzazione dell'AFFEZIONE , circondare di TENEREZZA i propri cari ..

    tutto questo è contenuto nel PROTOCOLLO educativo NC per famiglie ?
    Almeno qualcosa, di quanto elencato, viene SPERIMENTATO dai giovani NC che sentono, desiderano consacrarsi a Gesù in modo speciale?
    Ma poi .. lo "sentono"? Lo "desiderano"? ... "a Gesù " ?
    I loro FORMATORI si preoccupano di capire e far capire o danno per scontato che la risposta è SÌ?

    La risposta di CHI poi?

    Roberta

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  29. Leggere il tuo commento mi ha aperto la mente.
    Ecco dove risiede la radice di tanta sofferenza del giovane. La totale assenza di un rapporto affettivo vero in famiglia. Collego questo a quanto raccontato di recente: un ragazzo che aspetta affetto dalla mamma che sente il bisogno di esso che non sa farne a meno è un idolatra.
    Pura follia.
    Allora il cerchio si chiude e la deformazione kikiana esce più chiara nei suoi inquietanti contorni.
    Ora si capisce come la vita, per un giovane educato nell'impossibilità di ricevere amore in famiglia strutturata da Kiko e da lui benedetta, sia insopportabile. Stimoli zero, voglia di vivere sotto zero, non senso e solitudine a dosi industriali.
    Si dice che chi non ha ricevuto amore dalla primissima infanzia non sa darne a sua volta, in quella parte del suo essere è come atrofizzato. Sarà molto faticoso per lui, nella vita, amare anche nelle relazioni - genitori figli - in cui è la cosa più naturale e semplice.

    Secondo me Kiko ha avuto grossi problemi affettivi ed è disturbato di suo. Da anni ormai lo penso. Detenere un grande potere, una persona così bisognosa di cura, è un vero sdisastro. Per se' e per gli altri che gli finiscono sotto. Schema noto ricalcato, se si va a fondo, da tutti i dittatori che hanno seminato di distruzione la storia umana. Nulla quindi di ispirato, nessuna chiamata del Signore avallata dai fatti. Sono radicale nelle mie affermazioni.

    Concludo, anche se la carne a cuocere è tanta ma per mettere assieme un poco tutto visto che oramai sono solo conferme, ringraziando ancora Isaia Paolo Geremia per il suo lavoro di ricomposizione.
    Io non riesco ad andare a rileggere cose di Kiko in questo periodo, mi provoca nausea.
    Ma quello che ha ricopiato dal Vangelo cd. Dei Miserabili mi ha folgorato.
    Io mai ho letto questo prezioso libello di cui - lo comprendo bene ora - in tanti anni che ho ascoltato Kiko non ho mai sentito da lui una sola citazione.
    Ma che strano! Ostenta tutte le sue opere. Se ne vanta fino al ridicolo in tutte le occasioni. Perché di questa opera prima mai ha parlato nelle sue innumerevoli convivenze?
    Si vede che a rileggerlo lo ha messo in imbarazzo, come I.P.G, ben dimostra.
    Ora basta. Sicuramente merita approfondimento.
    Per ora dico solo che le sue accorate esternazioni, il suo ricalcare il "guai a voi ...." di Gesù esprime con troppa evidenza, per come parla e per la fine che poi Kiko ha fatto nella sua vita, il peggio del peggior fariseo ipocrita, amante del mondo, delle ricchezze e dei suoi piaceri, altro che povertà evangelica, baracche e quant'altro. Sotto le MISERABILI esternazioni kikiane non si fa difficoltà a individuare tanta, smisurata tra invidia, che poi è stato il vero motore della sua instancabile opera di evangelizzazione...pro domo sua!!

    Pax

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    1. "...nessuna chiamata del Signore avallata dai fatti. Sono radicale nelle mie affermazioni"

      Una radicalità alla quale è sufficiente una sola riflessione per essere motivata: uno viene chiamato dal Signore, riceve una visione, e per prime elaborazioni cosa fa (con la sua socia Carmen)? Mette in discussione diciassette secoli di Tradizioni, Trento, i confessionali, l'Eucarestia come concepita dalla Chiesa.
      Questo al massimo è stato chiamato dal demone della superbia.

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    2. Di visioni "intellettive" a sfondo religioso e presunte chiamate io ne ho avute una serie ma ad una attenta valutazione si trattava ogni volta del risultato di lunghi periodi di stress intenso, in cui si inserivano forti suggestioni neocatecumenali. Una volta chiuse le orecchie a loro e aderito alla scuola dell'esercizio umile e costante del bene sono spariti anche gli effetti paranormali, le chiamatea a destra e sinistra, le intuizioni. (A parte l'orticaria paranormale che mi viene quando ancora li sento andare in trance per "ilsign'óre mi ha detto!! il sign'óre mi ha fatto!!").

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    3. Dato che i suoi formatori erano luterani olandesi, non c'è da stupirsi, che altro poteva fare?

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  30. Si farà il SEMINARIO RM in Giappone? Penso di no, anche perché i Vescovi giapponesi ricorreranno al Papa a cui il Cammino non è simpatico, come ha dimostrato per il 50° della fondazione.

    Del resto come si fa a pensare che un Papa che personalmente dice di non credere agli eventi di Medjugorje nonostante il parere positivo (almeno per le prime apparizioni) della Commissione presieduta dal Card. Ruini, che a detta dello stesso Papa ha lavorato molto bene, possa credere all'apparizione della Madonna a Kiko?
    Se il Papa ha spiritosamente ma decisamente deriso la Madonna di Medjugorje definendola "postino", quante sghignazzate si sarà fatto quando ha saputo dell'apparizione a Kiko?
    Tanto più che Kiko non ispira affatto umiltà ma solo comica arroganza?

    I camminanti verso Kiko hanno venerazione, sacro timore e ammirazione.
    Da loro ho sentito fare spropositati elogi su Kiko, ma ancora mi manca un riferimento all'umiltà e alla mitezza.
    Gli stessi camminanti, infatti, sanno benissimo che Kiko ha tutti i pregi tranne UMILTA' e MITEZZA.
    Se qualcuno di loro parlasse della grande umiltà o della proverbiale mitezza e pazienza di di Kiko, gli altri camminanti scoppierebbero in una risata.
    E il Papa sa benissimo che se un'apparizione non produce umiltà è quasi impossibile sia autentica.

    Ma, ammesso anche che il seminario si farà (non si illudano troppo i camminanti che potrebbero rimanere molto delusi), ciò evidenzierebbe ancora di più quello che dice Valentina. Il Cammino non è una realtà ecclesiale, ma aliena. Non è in comunione con gli altri e non ubbidisce ai Vescovi.

    E poi, anche avesse tutti gli onori in Terra da parte della Chiesa, questo non cambierebbe la realtà dei fatti, ma solo la percezione della realtà.
    Cioè: se il Cammino continuerà a profanare l'Eucaristia, a disubbidire, a forzare le coscienze, a penalizzare la Confessione, a disprezzare l'Adorazione al Santissimo, ecc., anche se formalmente fosse in comunione con la Chiesa, misticamente non è in comunione con Cristo e, perciò, poiché la Chiesa è una realtà essenzialmente mistica, neanche con la Chiesa.

    Forse questa cocciutaggine di Kiko di non cedere su nulla, neanche sul Giappone, gli costerà caro, perché anche questo Papa sembra uno che difficilmente è disposto a cedere su qualcosa

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  31. Solo i cretini paganti decima come Pasquale possono credere alla favoletta del seminario per l'Asia piantato a Tokyo per il bene dell'evangelizzazione. Seminari Rm sono a Taiwan e a Manila, a Seul, e ben tre in India, a che serve un altro "per l'Asia"?
    Kiko dopo aver infestato gli altri continenti vuole solo aumentare il popolo neocat in zone che ancora non lo conoscono per quello che è, un truffatore della specie peggiore.

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  32. Hai detto bene BPS, non lo conoscono ANCORA... in Giappone ci penseranno i Samurai di Shukiko Chikako a farlo conoscere!

    IGDDA

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