lunedì 21 giugno 2021

Catechesi iniziali: una tempesta di errori

Dal libro "Verità sul Cammino neocatecumenale": raccolta di documenti e testimonianze a cura di padre Enrico Zoffoli, vi presentiamo la relazione stilata da un fedele cattolico sulle Catechesi iniziali tenute da una équipe di catechisti del CN nella sua parrocchia.
 
È il primo di una serie di contributi che intendiamo proporvi tratti dalle testimonianze e dai documenti che  il teologo passionista padre Zoffoli raccolse da tutta Italia ormai trent'anni fa.
Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti: sono  stati approvati lo Statuto del Cammino e il Direttorio delle sue catechesi. Ma il Cammino neocatecumenale è rimasto esattamente ciò che era, e lo dimostra la grande attualità delle trascrizioni, delle descrizioni, delle impressioni, delle denunce e delle lacrime di tanti fedeli e sacerdoti coinvolti in esso a vario titolo fin dal suo primo apparire nelle parrocchie italiane .
Prima della relazione, vogliamo evidenziare una citazione di padre Rotondi in quarta di copertina:
 
"Si può dire in breve che nel pensiero di Kiko e Carmen errori teologici antichi e nuovi confluiscono in un vulcano tale di contraddizioni, che non è possibile non solo dedurne una logica di verità , ma neppure un sistema coerente di errori.
Nessuna originalità, ma ripetizioni critiche di aberrazioni teologiche antiche e nuove senza alcun riferimento a quanto la Scrittura e il Magistero della Chiesa hanno da sempre professato o rigettato".


 CRITICA AL 'CAMMINO NEOCATECUMENALE '
VERA TEMPESTA DI ERRORI
 
 Città (...), senza data
 
Premessa 
 
Ogni considerazione che seguirà si basa esclusivamente sull'esperienza da me vissuta durante il periodo di due mesi introduttivi alla catechesi relativa al Cammino Neocatecumenale che si è svolta nella parrocchia di San Leone Magno in Firenze dal ottobre al dicembre 1992. 
In tutto cercherò di seguire un ordine cronologico degli argomenti trattati a partire dal giorno in cui il parroco presentò all'assemblea dei fedeli il gruppo di catechisti che si sarebbe incaricato della catechesi. 
 
1 - Voglio cominciare dal giorno della presentazione ufficiale che avvenne durante la celebrazione eucaristica domenicale perché mi stupì il loro modo di comportarsi al momento della consacrazione; infatti mentre tutta l'assemblea era inginocchiata come di consueto e come del resto è indicato anche nel foglietto della Messa, loro fecero un semplice inchino con la testa, tutti insieme. Si capiva bene che era una loro consuetudine il non inginocchiarsi.
Perché?
 
2 - Per seconda cosa pongo l'attenzione sul fatto che la catechesi è stata tenuta da catechisti laici anziché da presbiteri
La cosa di per sé potrebbe significare ben poco se queste persone non si fossero presentate come angeli del Signore inviati per la salvezza generale.
Con molta poca delicatezza, e piuttosto con una buona dose di presunzione nel modo di parlare, l'annuncio è avvenuto come se prima di allora non si fosse mai ascoltato niente; è stato infatti rigettato tutto il passato della nostra parrocchia Francescana senza che queste persone conoscessero minimamente la storia e le innumerevoli esperienze vissute insieme ai frati in 100 anni di storia.
La sensazione netta è stata che questi catechisti fossero gli unici depositari della fede e possessori dello Spirito Santo in maniera esclusiva (come se lo Spirito si facesse imbrigliare da qualcuno!)
Questa la prima sera, poi più avanti, nel corso, è stato affermato senza mezzi termini "noi siamo angeli del Signore", si badi bene non "come angeli" ma "angeli" forse dimenticandosi o non sapendo proprio che gli angeli sono creature di Dio ben diverse dagli uomini.
Forse, nella migliore delle ipotesi, ma sempre con una buona dose di presunzione, avrebbero potuto definirsi "profeti", rimanendo un po' più con i piedi per terra.
 
3- È stato presentato uno schema di parrocchia cosiddetto "atomizzato", dove ogni anno nasce una comunità

formata al massimo da 50 persone che gravitano intorno non si sa bene a che cosa dal momento che il grosso della popolazione parrocchiale, che non si avvia al cammino, è stato ignorato in ogni considerazione che è stata fatta. Questi gruppi sembrano vivere isolatamente gli uni dagli altri allo scopo di esercitare l'amore reciproco sul serio e non in maniera superficiale (così hanno detto) come fanno i normali cristiani. 
 
La critica che a mio parere deve essere mossa a queste considerazioni estremamente superficiali è la seguente:
innanzitutto non dovrebbero permettersi di dare giudizi di questo tipo sugli altri perché è impossibile essere nell'animo delle persone e poter valutare il tipo di rapporto che fra esse intercorre; cosa ne sanno degli infiniti, grandi e piccoli atti di sacrificio e di amore di saluti da ciascuno nei confronti di altri fratelli? Forse però trattandosi di angeli siamo di fronte anche al dono della chiaroveggenza... 
 
4- Fra le altre cose sono state pronunciate le seguenti affermazioni, che mio giudizio contraddicono in modo palese al tradizionale insegnamento della Chiesa Cattolica, ma che piuttosto sono più consone alla dottrina protestante:
  • L'uomo non può fare niente per conseguire la vita eterna. 
  • Dio fa tutto senza che tu debba sforzarti, anzi qualunque sforzo è inutile. 
  • L'uomo può incrociare le braccia perché fa tutto Dio.
  • Tu non puoi evitare il male e ti è impossibile, da te, fare il bene. 
  • Tu non sei responsabile del tuo peccato. 
  • Dio ti ama così come sei e non occorre che tu faccia niente per migliorarti. 
  • È sufficiente riconoscersi peccatori per conseguire la salvezza. 
 
In queste affermazioni è totalmente negato il libero arbitrio dell'uomo di fronte alle scelte da fare e da parte di qualcuno si ironizza sulle opere di misericordia come acquisizione personale di meriti quasi si trattasse di forare una tesserina appunti per conquistarsi il paradiso. 
Sono affermazioni in grave contraddizione anche alla luce del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica recentemente apparso nel quale anzi si invita il Cristiano ad una continua ascesi per un miglioramento personale da attuarsi con la Grazia di Dio e col proprio deciso sforzo. 
"Tutto è predestinato" si dice. 
Mi domando se questa affermazione è diversa dalla tesi di fondo di Martin Lutero o Calvino. 
La conseguenza psicologica provocata dalle affermazioni di cui sopra non può essere che il lassismo e un incentivo al disimpegno nei confronti di qualsiasi forma di impegno e ascesi personale. Assomiglia molto al quietismo già condannato dalla Chiesa. Da tutto questo scaturisce una figura di uomo che assomiglia in tutto ad un burattino mosso da fili manovrati da Dio. Credo invece che l'uomo sia qualche cosa di più di un burattino ("ci hai fatto poco meno degli Angeli" si legge nella Scrittura). Il

peccato dunque c'è, ma non si può evitare, hanno sostenuto,
e vengono anche annullate le differenze di gravità nei confronti dello stesso peccato da parte di chi lo compie, ignorando in questo gli impegni personali che ciascuno ha preso con Dio. Si è sostenuto infatti che, ad esempio, l'andare con una donna, costituisce la stessa gravità tanto per un laico che per un sacerdote (perché non anche per il Papa aggiungo io?), quando fino ad ora c'è stato insegnato che non solo è più grave quello del sacerdote, ma che addirittura quello commesso dal frate lo è ancora di più proprio in virtù del voto di castità che costituisce un impegno più forte della promessa di castità. 
Il concetto della predestinazione è frequentissimo, anche se non sempre espressamente enunciato, come quando si dice che non tutti sono predestinati ad essere cristiani. Anche fra chi ha ricevuto il messaggio, solo alcuni sono gli eletti per destino, in ciò basandosi sulla frase "tutti sono i chiamati pochi gli eletti". 
Con questa interpretazione si conferma la sostanza del l'idea secondo cui non sono io che col mio libero arbitrio e le mie volontà decido di essere cristiano ma è Dio che unilateralmente mi elegge.
Gesù ha detto che "pochi sono gli eletti" perché nella sua sapienza prevedeva già che molti avrebbero rifiutato la chiamata di Dio, ma solo per un loro preciso atto di volontà e non perché predestinati a rifiuto. 
Se una predestinazione c'è, e c'è, è che tutti siamo predestinati alla vita eterna, ma questo non si compie senza il consenso dell'uomo. 
 
5 - Si è affermato: "Non c'è tempio nè altare nè sacerdote". 
Mettendo insieme un po' tutti i discorsi fatti dall'inizio alla fine del ciclo di incontri, mi è parso di capire che non c'è un buon rapporto con le regole, i dogmi, la gerarchia e altro in quanto, secondo loro, sono responsabili di non far spaziare liberamente lo Spirito. 
Io penso che questo atteggiamento, oltre che condannato dalla Chiesa (l'obbedienza al magistero e alla gerarchia non è affatto un optional, ma è condizione indispensabile per la salvezza), e anche molto pericoloso per chi si avvia ad un cammino di Fede. 
Questo semmai può essere un punto di arrivo dopo una lunga pratica d'ascesi e di autentico incontro con Dio e sempre che a Dio piaccia. Praticato invece fin dall'inizio, allorquando si è digiuni di ogni cosa, significa solo insegnare un atteggiamento di disobbedienza alla Chiesa istituita. 
 
6 -
È stato tracciato un grafico rappresentante la "storia della salvezza" sul quale sono state puntualizzate le tappe più importanti. 
Del tutto incomprensibile è risultata l'affermazione secondo la quale si è avuta una specie di sospensione appunto della storia della salvezza dall'Editto di Costantino fino al Concilio Vaticano II, come se in questo lunghissimo arco di tempo non fosse successo niente di importante, si è operato inspiegabilmente un taglio di oltre 1000 anni. 
 
7 - Se il cristianesimo è amare, ovvero la ricerca del bene e della felicità degli altri prima della nostra, nei due mesi introduttivi al cammino ho notato che l'obiettivo da raggiungere è la propria felicità: gli altri, il prossimo, non sono quasi mai stati nominati. 
 
8 - Ho avuto più volte l'impressione che questo cammino possedesse quasi l'esclusiva per la salvezza. 
Infatti le persone chiamate da Dio per essere un "segno" sono quelle che entrano a far parte delle comunità neocatecumenali, come se le persone "segno" non potessero stare da tutte le parti!
 
9 -
È stato presentato il seguente schema: 
  • al centro il SALE (le comunità) 
  • al contorno i SALATI, 
  • all'esterno i GIUDA. 
 
Mi domando: chi non gravita intorno alle comunità neocatecumenali è considerato un Giuda? Un traditore? Di chi? Di Gesù forse? 
Si deve allora confermare che questo "cammino" sia l'unico che salva?
 
10 - Si è affermato che è necessario fare un'esperienza diretta di Dio, ovvero sperimentare nella propria vita, in modo tangibile, Dio.
Tutto parte da qui, la tua fede si fonda qui; se tu non hai fatto esperienza di Dio la tua fede è niente, è fasulla. La fede cioè deve essere comprovata dall'aver sperimentato direttamente nella tua vita Dio.
Un'affermazione cosi contraria al concetto di fede l'ho sentita poche volte.

Gesù dice a Tommaso "beati coloro che crederanno senza vedere" e in un certo senso gli tira le orecchie perchè aveva voluto mettere la mano nella
piaga del costato.
Credere che sia pretendere troppo da Dio che si faccia "toccare dalla tue
mani" e magari senza che tu neanche lo abbia cercato.
Queste cose sono successe raramente e solo con persone particolari con le quali Dio ha scandito le tappe più importanti della Storia della Salvezza.
Anche a te comune mortale può accadere tutto questo, ma salvo casi eccezionali tutti i santi riferiscono che tale esperienza di cui si parla è possibile solo dopo un lungo cammino di dura ascesi e sempre che a Dio piaccia. Non si può banalizzare così l'esperienza di Dio che invece sembra tutti loro (catechisti) abbiano fatto, nessuno escluso.
Sarà vero che Dio vuole darci una prova concreta della sua esistenza?
Forse sì, anzi certamente sì, ma la strada è quella del discernimento, come dice la Dei Verbum: Dio si può riconoscere dalle cose create.
Dunque è il mondo che ci circonda che ci parla di Dio e l'uomo saggio, libero da pregiudizi, lo può trovare su questa strada e non su quella della ricerca di una manifestazione diretta e personale, praticamente un miracolo.

11 - Il buon seme, è stato detto, si vede dai frutti: giusto.
Sulla scia di questa affermazione si è sostenuto da parte dei catechisti
che l'esperienza del "cammino" cambia la vita.
Può essere, però curiosamente uno di essi ha riferito, a mo' d'esempio, che con la moglie litigava ancora violentemente, "fino a giungere quasi alle mani", litigi che poi si concludevano col perdono.
Mi domando chi non fa la stessa cosa e forse senza essere giunti "quasi al
le mani" anche senza appartenere al "cammino"?

Comunque stiano le cose, se i rapporti fra marito e moglie sono ancora,
dopo "la vita cambiata", al livello delle liti violente "fino quasi alle mani", mi domando in cosa consista il cambiamento? Forse prima volavano le seggiole?
E poi che esempio per chi abita sullo stesso pianerottolo!

12 -
Altra affermazione quanto mai sorprendente: l'uomo è racchiuso in un "cerchio di morte", per cui gli è impossibile amare gli altri, non ne è
capace.

Forse il catechista si è dimenticato del comando di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri", e se è un comando significa non solo che è possibile farlo, ma che dipende da un preciso atto della volontà sostenuto anche dall'aiuto di Dio.

12 - Il cristianesimo non è una religione, è stato detto, e non è una morale!
Che cos'è allora? Risposta: un avvenimento.
E perché mai, mi domando?
Da sempre si parla di cristianesimo come di una parola di "dialogo con le 'altre' religioni" a riprova che anche il cristianesimo è una religione; nelle
scuole c'è l'ora di "religione".
Religione o religioso è tutto ciò che pone l'uomo in relazione con Dio, lo orienta a Lui; se poi vogliamo limitarci freddamente alla stretta definizione di "religione", non si capisce perché il cristianesimo non dovrebbe essere
una di esse. Infatti si definisce una "religione" l'insieme di verità, preghiere, riti, dogmi e pratiche di pietà: mi domando quali di questi ingredienti
manca al cristianesimo per dire che non è una religione? E allora perché tale affermazione?

Perché la religione cristiana in generale e quella cattolica in particolare hanno in sé una morale per cui negando la responsabilità dell'uomo nei confronti del peccato (è impossibile fare il bene, è impossibile evitare il male perché siamo racchiusi in un cerchio di morte) è evidente che per l'uomo sussiste il problema morale della scelta fra bene e male ovvero il cosiddetto libero arbitrio.
Tutto quello che compone una religione è un appesantimento che imbriglia la Spirito e se ne conclude che il cristianesimo non è una religione (quest'ultimo periodo è una mia deduzione).

14 - Che dire di quest'altra affermazione?
"Dio non si può offendere con i peccati".
Si vuol presentare all'attenzione dell'ascoltatore qualcosa di nuovo a tutti i costi, tanto per polarizzare l'attenzione, oppure all'interno di questa affermazione ci siano dei contenuti dottrinali?
lo credo uno e l'altro, solo che la dottrina sottesa non è quella cattolica.
Fino a prova contraria, nel Sacramento della Riconciliazione, la Chiesa
cattolica invita il penitente, dopo l'accusa dei peccati, a recitare l'Atto di
dolore in cui si dice "perché ho offeso te..." e anche "prometto col tuo santo
aiuto di non offenderti mai più..." e allora perché Dio non si può offendere?
La spiegazione è stata questa: Dio non si può offendere perché non è possibile sottrarre a Lui qualcosa; e chi ha mai detto il contrario? Dio, senza dubbio, continua ad essere Dio intatto anche se noi pecchiamo contro di lui ("contro te solo ho peccato"), anche se a dire il vero una cosa gliela sottraiamo: I'amore e il rispetto di cui ha diritto.
E allora perché hanno detto che Dio non si può offendere? Credo che il problema si ricolleghi al punto 4 perché secondo tutta questa strana serie di affermazioni, gravemente in antitesi con quanto insegnato dalla Chiesa cattolica, si vuol dire che se non sono responsabile del mio peccato, non posso neanche offendere perché ciò implicherebbe una mia capacità decisionale che non ho.
Detto questo ne deriva che, se non ho offeso nessuno, non ho neppure l'obbligo della riparazione e del pentimento.

Da un compitino svolto in una delle serate è emerso con sufficiente chiarezza che l'assemblea dei fedeli gioca un ruolo importante nell'assoluzione dei peccati forse quanto quella del sacerdote, non ricordo le parole esatte della domanda formulata nel questionario, ma in buona sostanza si chiedeva se l'assoluzione dei peccati competeva al sacerdote o alla comunità e in che misura.
Forse pecco troppo di fantasia, ma collegando quest'ultima questione con
il punto 5, là dove si dice che "non c'è sacerdote", forse il volo fantastico trova una spiegazione!

15 - Si è fatta ironia circa l'impegno nello studio qualunque esso fosse sostenendone una inutilità, una perdita di tempo il prepararsi e impegnarsi seriamente. "I tuoi genitori ti hanno detto 'studia!, che tu diventi ingegnere!' Come se questo fosse importante!".
Che cos'è allora importante per loro, il disimpegno personale e attendere la manna dal cielo?
Ma non hanno saputo cogliere l'importanza che ha invece lo studio e la preparazione personale, la professionalità che così tanto è raccomandata in quasi tutti gli ultimi documenti della Chiesa!
Possibile che ciò che dice il Magistero venga mutilato e contraddetto in tante parti e che in questo caso non si capisca che ogni uomo ha un compito da svolgere in questa società secondo il disegno di Dio e che ad esempio servano anche gli ingegneri?

È evidente che l'ingegnere non esaurirà tutto il suo essere nel fatto di essere ingegnere, ma cercherà di entrare nella sintonia attraverso il suo lavoro competente di servire gli uomini nelle loro necessità e in questo adempiere alla volontà di Dio.

16 - Non voglio commentare quest'ultima affermazione uscita direttamente dalla bocca del sacerdote accompagnatore dei catechisti quale "garante" dell'ortodossia cattolica: 
"Si può diventare sacerdoti anche senza la fede". 
La commenti pure chi legge queste pagine!

17 - Osservo inoltre che le "catechesi" si sono svolte a senso unico, salvo rarissime eccezioni, ovvero non c'è stata la minima possibilità di intervenire su quanto detto. Ciò è stato giustificato col fatto che si era nella "fase di ascolto"; ma quando ci sono state quelle minime possibilità di parlare e di porre domande per mettere in evidenza quelle tesi che, secondo me, divergevano dall'insegnamento cattolico, la risposta era "dai frutti si riconosce la pianta".
Giusto, ma non ci si può limitare a guardare solo in casa propria; i frutti
sono quelli che maturano su tutto l'albero della Chiesa e quando un gruppo, di qualsiasi natura esso sia, provoca intorno a sé terra bruciata, astio, incomprensioni, divisioni (come si sente dire in tutte le parrocchie dove c'e il "cammino neocatecumenale"), dubbi ai quali non si dà volutamente risposte, non può essere una buona pianta.


Conclusioni
 
Termino qui le mie considerazioni intorno ai due mesi introduttivi al "cammino neocatecumenale" dal quale ne ho tratto un'esperienza del tutto negativa e che mi ha impedito di proseguire in quella direzione.
Io ritengo che la dottrina proposta contenga diversi punti che andrebbero
verificati alla luce del l'ortodossia cattolica; certo è che questo "cammino" riscuote il plauso di numerosi Vescovi e addirittura del Papa per cui d'istinto dovrei dire che non ho capito niente. Confidando invece di aver capito abbastanza non so, per il momento, dare una spiegazione a tutto questo.
Dichiaro davanti a Dio che ho seguito questi incontri libero di pregiudizi e assolutamente aperto a ricevere qualcosa di buono, ma la mia trascorsa formazione cristiana e in particolare francescana mi hanno creato una barriera istintiva che, man mano andavano avanti gli incontri, diventava sempre più spessa.

60 commenti:

  1. Ricordiamo ai gentili lettori due punti fondamentali per capire la setta eretica "Cammino Neocatecumenale".

    Il primo punto è che certe alte sfere vaticane vollero trattare come un problema di politica ecclesiale quello che invece era un problema di eresia. Per esempio quando Ruini scrisse a padre Zoffoli di "non anticipare il giudizio della Chiesa" su certi temi: un gesto "politico", di politica ecclesiale ("dai, padre Zoffoli, taci, poiché per bislacchi motivi di politica ecclesiale in questo momento non conviene far capire che il Cammino è una setta eretica!"), anziché difendere le verità di fede, la santa liturgia, il bene delle anime accalappiate dal Cammino. Tentarono di mettere a tacere padre Zoffoli, ma non furono mai in grado di smentirlo - anche perché per smentirlo occorrerebbe prima "smentire" le verità di fede...

    Questo madornale errore - il far prevalere la politica ecclesiale rispetto alla dottrina della fede e ai sacramenti - è tipicamente vaticansecondista. Purtroppo bisogna avere l'onestà di riconoscere che è proprio a partire dal Concilio Vaticano II che si è diffusa la mania (diciamo meglio: l'ossessione) di "andare incontro al mondo", "incontro alla gente", cioè di far prevalere il galateo sulla verità, di far prevalere la "politica ecclesiale" sulle verità di fede, di "chiudere un occhio" (anzi, due, e pure le orecchie) di fronte a certe storture pur di mantenere una specie di "pace" che è solo l'assenza temporanea di vistosi litigi. Sarebbe come se avessero cominciato a credere che Nostro Signore avesse detto: oh, ma guarda, ho offeso i farisei, ora chiedo loro perdono e non li insulterò più, dopotutto che male c'è se permangono nel loro errore? l'importante è la pace, il dialogo, il rispetto reciproco! (e invece... «voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro... A me, invece, voi non credete, perché dico la verità»: cfr. Gv 8,44-45).

    Dobbiamo purtroppo riconoscere che anche Giovanni Paolo II ha commesso quel tragico errore. Si è lasciato abbindolare magari dall'idea di famiglie che sfornano "tanti figli": lui che proveniva da una società socialcomunista, lui che aveva visto cause ed effetti dell'odio alla vita nascente, la diffusione di divorzio e contraccezione e aborto, la crescente immoralità in campo sessuale, non poteva che vedere di buon occhio una realtà religiosa di gente "convertita" e di famiglie "numerose". La "politica ecclesiale" ha prevalso sulla verità. Giovanni Paolo II ricevette molte denunce (certo, moltissime altre furono fatte sparire dagli scagnozzi di Kiko prima che il Papa ne sapesse), e vide benissimo chi era la perfida Carmen Hernández (che lo interruppe e corresse mentre parlava), vide benissimo chi era il perfido Kiko Argüello (che gli fece staccare il microfono perché doveva eseguire il suo "pezzo" con la chitarrella). Per quale motivo, pur dando sempre meno soddisfazioni ai due spagnoli (specialmente a partire dall'autoapprovazione degli statuti del 2002) ha lasciato crescere il Cammino degli strafalcioni liturgici e delle eresie? Non lo sappiamo.

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    1. Il secondo punto da ricordare è che il contenuto delle "catechesi segrete" non è mai stato formalmente approvato. I dicasteri vaticani che si sono occupati del caso (visionando i mamotreti, esigendo correzioni, ecc.) non hanno mai decretato l'approvazione dei contenuti. Hanno solo espresso parere favorevole a che il Direttorio venisse pubblicato. Ovviamente non è mai stato pubblicato.

      Il problema è che le "catechesi segrete" contengono un vasto guazzabuglio di errori e ambiguità ma i kikos credono ciecamente che sarebbero state ispirate dallo Spirito. Pubblicare significherebbe dare a tutti la possibilità di confrontare ciò che i cosiddetti "catechisti" dicono, rispetto al testo. E significherebbe che in caso di eresie o ambiguità, chiunque potrebbe accorgersene, anche se non ha mai sentito parlare di questo blog, di padre Zoffoli, eccetera.

      I dicasteri vaticani di solito non si occupano del contenuto delle "catechesi" dei movimenti perché non possono perdere tempo su ogni esalazione di ogni "fondatore". Il fatto che tali "fondatori" possano aver insegnato ambiguità o eresie non esclude la possibilità che i seguaci possano riconoscerne gli errori e rifiutarli, o che gli stessi "esalatori" si correggano (anche senza dirlo a chiare lettere: se ti dicono "su questo argomento X seguiamo ciò che oggi ha detto il Papa", hanno praticamente già ammesso che chi avesse detto diversamente - anche loro stessi - deve cedere il passo a ciò che dice il Papa). Invece i kikos sono idolatricamente convinti che le cosiddette "catechesi" del Cammino sarebbero perfette e "ispirate dallo Spirito". Ed è qui che si pone il problema, ed è questo il motivo per cui i "mamotreti" andavano posti al vaglio dei dicasteri vaticani, ed è per questo stesso motivo che la non-risposta della Santa Sede non può essere interpretata come semaforo verde. (Del resto, tale non-risposta, cioè quel limitarsi ad "autorizzare soltanto la pubblicazione", era il massimo che sono riusciti a ottenere gli amiconi del Cammino che pullulano nei sacri corridoi)

      Quindi, quando un kikos vi dice che le cosiddette "catechesi" sono state "approvate", sta mentendo. Quando vi dice che sono state "vagliate" dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, sta dicendo una mezza verità, cioè una completa menzogna, perché l'unico risultato di tale "vaglio" è stata una non-approvazione, non-condanna, non-presa di posizione, è stata solo un'autorizzazione alla pubblicazione col sottinteso di attendere ulteriori sviluppi (se infatti il malloppo delle elucubrazioni eretiche kikiste-carmeniste venisse pubblicato, sarebbe un danno irreversibile per il Cammino perché chiunque potrebbe dire: ehi, ma il nostro cosiddetto "catechista" ha detto una cosa diversa da quella pubblicata).

      Dopotutto, come meravigliarsene? Il Cammino è ispirato dal demonio, e perciò si regge su menzogne e inganni. Chiunque pensi che per difendere il Cammino occorrano menzogne e inganni, trucchetti e furberie, omissioni selettive e cherry-picking astuto, sta illudendosi che la presunta opera dello Spirito vada difesa con i mezzi preferiti del demonio, cioè - forse persino suo malgrado - sta implicitamente ammettendo che il Cammino viene dal demonio.

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    2. Riepilogando : il Cammino viene dal demonio, la Chiesa ha approvato il Cammino, quindi la Chiesa viene dal demonio. Siccome il blog è per la Chiesa, il blog proviene anche lui dal demonio, quindi il blog è il Cammino. Ma siccome il blog critica il Cammino, si deduce che il Cammino, a cui il blog da torto, ha ragione.

      Sillogistico, mr. watson

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    3. Vabbè, un altro errore di cui un prossimo Pontefice farà ammenda. Per il momento l'attuale vi sta dando una bella raddrizzata.
      Che ne dici invece di un sillogismo di questo genere: La Chiesa approva il Cammino solo se segue il Messale con fedeltà. Il Cammino non segue il Messale con fedeltà. La Chiesa non approva il Cammino.?

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  2. Questa lettera, scritta da una semplice parrocchiana a padre Enrico Zoffoli, dimostra come egli abbia dato meritoriamente voce a tanti cattolici che, armati solo della propria fede e della conoscenza dei rudimenti del catechismo della Chiesa Cattolica, hanno da sempre rilevato la palese acattolicità delle catechesi del Cammino neocatecumenale.
    A mio parere non sono le eresie l'elemento più catastrofico: purtroppo siamo abituati a sentirne sempre molte, legate pure alle mode del momento, e d'altronde lo stesso Vangelo ci ha avvisato del fatto che sarebbero sorti molti falsi profeti.
    Ciò che colpisce di più è proprio la struttura atomica che viene a piazzarsi al posto della parrocchia: io la paragono alla proposta della famiglia gender in sostituzione alla famiglia naturale, una deviazione umana che mina le fondamenta stesse della nostra società nel suoi nucleo; ed anche in questo progetto come in quello neocatecumenale, la scusa è l'amore, l'utopia è data dalla promessa di felicità e di realizzazione che deriverebbe dal tradimento della famiglia e dell'alleanza dell'uomo con la donna, così come il CN propone il suo progetto basato tutto alla fine sulla fede nell'uomo e non sulla fede in Dio.
    Che fosse un vero e proprio progetto organizzato e non semplicemente una pia iniziativa con qualche errore dovuto a ignoranza o a sudditanza nei confronti delle mode del momento, è dimostrato dal fatto che il Cammino, da allora, ha continuato a costruire a partire sempre da quei presupposti iniziali, ed ha investito sempre e solo sulla propria organizzazione, a discapito della Chiesa e della parrocchia e mai a loro supporto.
    Si sono rivelate errate le convinzioni di chi pensava che, con il tempo, si sarebbe corretto e stemperato: il Cammino continua a proporre la propria struttura gender in sostituzione alla parrocchia ed alla Chiesa e prosegue con il suo antagonismo feroce e con la sua ansia da soppiantatore.
    Per questo motivo la lettera di questa cattolica di allora è perfettamente valida e coerente ancora oggi; le correzioni della Chiesa sono state seppellite e negate, gli errori rimangono sempre i medesimi e la soluzione, oggi ancor più di ieri, non sta nel sopportarli sperando che cambino e si adeguino, ma nel denunciarli chiaramente e in modo aperto, fiduciosi nel fatto che la verità, alla fine, abbia sempre la meglio sull'errore.

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    1. A dimostrazione del parallelo fra la proposta neocatecumenale e il relativismo del gender, sta il punto 7 della lettera pubblicata:
      'Se il cristianesimo è amare, ovvero la ricerca del bene e della felicità degli altri prima della nostra, nei due mesi introduttivi al cammino ho notato che l'obiettivo da raggiungere è la propria felicità: gli altri, il prossimo, non sono quasi mai stati nominati'.
      La verità di ciò che viene proposto non viene valutato se non con criteri personali: mi piace, non mi piace, mi emoziona o non mi emoziona, mi serve o non mi serve: non certo ci si domanda se è corretto o è veritiero. Può essere pure una bugia, ma se mi fa bene, se mi rende felice, per me è la verità: e la mia verità assume un valore universale, perché al centro del mondo ci sono solo io.

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  3. Le conclusioni della testimonianza riportata nel libro di Padre zoffoli sono talmente banali che sembrano scritte da qualcuno di voi e chissà che non sia proprio così. Fa specie che quello che voi chiamate "un teologo raffinato", ma che invece mons Ruini aveva sicuramente inquadrato meglio di voi, avesse dato spazio nel suo libro a simili affermazioni. Elenco solo quelle che mi hanno fatto più ridere.
    1) Hanno detto che il cristianesimo non è una religione... , allora perché si insegna a scuola durante l'ora di religione?. Vocabolario Treccani: "religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]." religare, cioè relegare cioè "imprigionare" Dio e il fedele in un rapporto di vincoli e divieti. L'opposto del Cristianesimo dove l'amore è il "vincolo" più forte, il comandamento più grande, quello da cui dipendono tutti gli altri è il grande comandamento dell'amore: « Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Ama il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti»
    2) le catechesi sono fatte da catechisti laici invece dai presbiteri. Uno dei frutti del Concilio Vaticano II è che l'evangelizzazione è responsabilità di tutti i battezzati, non solo i preti e a riprova di questo tutti gli ultimi Papi hanno puntualizzato che il clericalismo è una delle piaghe della Chiesa di oggi e che la Chiesa deve uscire dalle parrocchie.
    3) la critica alla parrocchia "atomizzata". Apparte le comiche conclusioni dovute alla permalosità del soggetto in questione tipo: ma come si permettono di dare giudizi sugli altri ... Ecc... Della parrocchia divisa in tanti gruppi hanno parlato anche gli ultimi Papi, auspicando che una simile divisione delle parrocchie possa rendere maggiormente visibile l'amore tra i fratelli. "guardate come si amano". Fratelli che si conoscono e che rendano visibile l'amore di Dio anche con il perdono reciproco.
    Sicuramente mi risponderete: ma noi nella nostra comunità non abbiamo mai visto questo amore. Può darsi, ma l'amore che ci ha insegnato Gesù non è "mancanza di contrasti" ma soprattutto la riconciliazione e il perdono. Direte: ma nella mia comunità non c'è mai stato questo perdono. Se proprio vogliamo buttarla sui casi personali e locali, nella mia comunità sempre. Dopo ogni litigata c'è stata una riappacificazione e il perdono reciproco.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. si lo sappiamo che siete gli eletti..

      ma da chi?

      dom

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    2. La trave ammalorata non s risana con una tinteggiata di vernice fresca in quanto è noto che l’odio è un sentimento ben più profondo dell’amore.
      Per conseguenza: semplici dissapori tra persone possono essere ricomposti in una cornice laica senza mettere la religione di mezzo, situazioni più profonde, che hanno radice nell’inconscio, non si sistemano con quattro chitarrelle strimpellanti, una bordata di slogan soporosi e una spruzzata di buone intenzioni.
      E’ solo una commedia, nella quale gli attori prendono in giro se stesso

      Freud docet

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    3. Allora la tua è proprio una comunità "apparte": siete già santi ed eletti, non vi serve il Cammino, se non per praticare l'esercizio del litigio attivo, con piatti, bicchieri e sedie che volano ad ogni convivenza! Già, ci servono proprio un po' di cittadini rancorosi attivi che sono abituati a dirsene e darsene di santa ragione per ogni quisquillia, tipo: non mi hai fatto leggere la lettura/cantare il canto/prendere i fiori che mi piacevano! Hai preparato male la tavola e la tovaglia non era del tutto bene stirata; hai risparmiato sui fiori: quando prepara il tuo gruppo di preparazione, comprate sempre fiori a poco prezzo, così non va bene, lo dirò ai catechisti al prossimo incontro. Ecc., ecc., ecc. Una noia, anzi un'angoscia mortale e mortifera....

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    4. Allora, venga giù tutto il cammino tranne la comunità di Fallacio Vinicio, così siamo tutti riconciliati.

      A. Non.

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    5. @Anonimo delle 12.38
      E il supremo burattinaio KA li prende in giro tutti. E lui si permette di chiamare persone che gli hanno dedicato la vita cretini e incolti che non capiscono nemmeno di poesia... Ma non era lui quello che diceva che studiare non serve a niente, che basta la "fede adulta"? Quando gli fa comodo la dice in un modo, quando non gli fa più comodo, la dice al contrario. Così lui ha sempre ragione e i suoi pedissequi seguaci hanno sempre torto.

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  4. Fallacio, se tu avessi letto, sapresti che questa è la lettera di una semplice parrocchiana, che ha assistito alle catechesi neocatecumenali. Quindi è esattamente il giudizio dell' "uomo della strada", se così possiamo dire, del semplice cattolico che confronta gli strafalcioni neocatecumenali con ciò che la Chiesa insegna con il Catechismo.
    Padre Zoffoli ha fatto delle disamine ben più approfondite che faresti bene a leggere.
    Ma a ognuno il suo: questa lettera dimostra che non è necessario essere teologi, sacerdoti o altro per sgamare le plateali assurdità delle catechesi del CN.
    Le catechesi fatte da laici: il recente motu proprio di papa Francesco ha confermato che i laici possono catechizzare, ma devono farlo in modo corretto e secondo il Magistero della Chiesa. Questo principio, da sempre molto chiaro, finalmente viene stabilito anche per i sordi o a quelli che fanno finta di non capire per non pagare dazio.
    Finora, il CN ha catechizzato male, perché non ha insegnato la dottrina della Chiesa ma quella del signor Kiko Argüello e della signora Carmen Hernandez.
    Infine, per quanto riguarda la struttura 'atomica' delle parrocchie, il modello del CN è esattamente in antitesi rispetto alla prospettata riforma delle parrocchie: nel documento del 2020 della Congregazione per il clero si prevede
    'che la parrocchia sia “una comunità della comunità”, inclusiva, evangelizzatrice, attenta ai poveri su stimolo dei suoi pastori, e modellata anche sull’esempio dei santuari, verso cui promuovere – come già si fa spessissimo – pellegrinaggi'.
    I gruppuscoli neocatecumenali invece sono esclusivi, divisi addirittura fra loro, senza nessuna attenzione per le opere caritative ed il sostegno dei veri poveri, e le loro salette senza tabernacolo, senza devozione, senza sacralità sono esattamente degli anti-santuari.
    Continua il documento:
    'La Congregazione chiede alle parrocchie di non essere troppo burocratiche; di cambiare, sì, ma con “flessibilità e gradualità”, considerando quello che c’era prima e coinvolgendo tutto il popolo di Dio; di superare “una concezione autoreferenziale della parrocchia”, ma anche “la clericalizzazione della pastorale”'.
    Il modello neocatecumenale invece è gerarchico, clericale, esclusivo, divisivo, rigido e totalmente auto referenziale.

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    1. Il Cammino sconta la sua arretratezza culturale anche perché continua a utilizzare affermazioni che hanno fatto il loro tempo, come quelle con cui si negherebbe che il cristianesimo sia una religione. In particolare la stessa derivazione del termine 'religione ' è fantasiosa: non deriva da 'relegare' ma piuttosto da 'rilegare', cioè dall'insieme degli atti di culto che caratterizzano le religioni.
      Naturalmente queste affermazioni vennero usate in Cammino (e lo sono ancora, come Fallacio dimostra) per opporre una visione modernista o protestantizzata della fede a quella tradizionale della Chiesa Cattolica, legata al Magistero e quindi alla sana dottrina, vissuta come appunto non un dono di Dio ed una guida autentica di fede, ma come una costrizione da cui i nuovi 'profeti' erano venuti a liberare i credenti.
      È triste constatare come molti cattolici vengano ancor oggi ingannati da certi trucchetti dialettici, soprattutto da parte di un guru che li ha 'liberati' dal rispetto della dottrina cattolica per imporre loro il fardello di una precettistica che li rende schiavi di una vera e propria setta incistatasi nel cuore della Chiesa cattolica.

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  5. No, ancora FAv, no, non è possibile....

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  6. @valentina, ti ho postato il significato di "religione" tratto dal vocabolario Treccani che non lascia nessun dubbio che religione viene da "legare". Vocabolario Treccani: "religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]."
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Ci sono tre tesi sull'etimo di religione, a seconda che si faccia derivare da relegere, religare o religere: la Treccani sceglie religare (scrivendo prob. cioè probabilmente) che in italiano dà il senso di collazione di norme cultuali (da cui rilegare) e anche di unione e di vincolo.
      Sia in un caso che nell'altro, con vincolo non si intende legame o schiavitù dovuto a paura o bigottismo come proditoriamente interpretato da Kiko e da altri prima e dopo di lui (uno dei primi a dare questa interpretazione negativa fu lo stoico Seneca, se non sbaglio), ma a un vincolo di amore e di fedeltà a Dio.
      Purtroppo se si rimane fermi a Kiko, si dà spazio ad interpretazioni anti cattoliche e pure peregrine, in questo come in mille altri casi.

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    2. Asino Vinicio è un emerito ignorante che non sa nemmeno perché a scuola esiste l'I.R.C., ossia l'insegnamento della religione cattolica che ha ben altro metodo e finalità rispetto alla catechesi in genere. Ma siccome lui, emerito ignorante (in senso stretto), come del resto i suoi pari nc, vanta la solita prosopopea di voler insegnare agli altri, poi scade in figure che, definirle barbine, è usare semplicemente un eufemismo!

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    3. @Fallacio
      hai ragione, il cristianesimo più che una serie di doveri deve essere una relazione con il Signore, quindi io non mi spiego come mai invece in comunità era raccomandata la frequentazione assidua e la presenza a tutti i costi, anche a costo di saltare impegni di lavoro seri ed improrogabili, per mettere al primo posto proprio le celebrazioni, e purtroppo l'ho visto fare, oppure non si spiega perchè se una persona manca anche una volta viene subito tacciato di pigrizia. Credo che quel sacerdote dicendo che si può diventare sacerdoti senza fede volesse dire questo, ovvero che puoi seguire tutte le celebrazioni e studiare tutta la dottrina, ma senza nutrire una relazione quotidiana con Dio. L'evangelizzazione dei laici poi è valida solo se le persone possono trasmettere i principi della dottrina cattolica, quindi il Catechismo della Chiesa Cattolica, non vuol dire ripetere a memoria i discorsi di Kiko e dirigere la vita delle persone senza averne competenza.

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  7. L'infame grafico della storia-della-salvezza-secondo-Kiko riporta molto chiaramente quello che El gringo pensa di Nostro Signore.

    Lungo la retta c'è spazio per scrivere N a b u c o d o n o s o r e C o n c i l i o V a t i c a n o I I ma ehi! il riferimento al vero Salvatore è un paio di striminzite iniziali e una spennazzata a forma di croce.

    Ora mi chiedo, se il cammino è proposto soprattutto ai lontani, quelli che magari non hanno mai sentito parlare di Nostro Signore Gesù Cristo, cosa dovrebbero arguire dal quell'orribile grafico? che il salvatore è Nabucodonosor?

    E quella parentesi tonda vuota dovrebbe indicare tutto il tempo in cui hanno vissuto San Benedetto, San Francesco, Santa Chiara, Santa Rita, Sant'Ignazio di Loyola, Sant'Agostino e tutti i santi?

    Quante bestemmie di quel degenerato dobbiamo ancora leggere? Non riesco a capire come non si possa essere furiosi leggendo quelle schifezze terrificanti dei mamotreti.

    Irene

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    1. El Gringo sarebbe Kiko?

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    2. Irene, ti volevo rispondere alla domanda ma poi ho pensato "e se poi si infuria anche con me?!""

      Da Molto Lontano: FungKu, Arti Marziali In Videoconferenza. Se Funziona La Connessione Abbattiamo Tutti I Vostri Nemici!

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  8. I capibastone del Cammino hanno annunciato in pompa magna la prima biografia ufficiale di Carmen Hernández Barrera, cioè la favoletta ufficiale a cui dovrete ciecamente credere anche se contraddice drammaticamente tutto ciò che ricordate della megera.

    La pubblicazione di tale favoletta rientra nel viscido progetto di arrivare a suon di trenta denari alla sua canonizzazione. Bisogna pur turlupinare gli "addetti ai lavori", che si stuferebbero di leggere la fiaba dei Diari (fabbricati post-mortem adattando "mamotreti" che poco o nulla avevano di cristiano), e quindi si applica il solito trucchetto del "ve la raccontiamo noi, la storiella, non siamo mica gente che per promuovere il Cammino e i suoi autonominati iniziatori è disposta a ingannare e mentire...".

    Sempre in pompa magna, la propaganda kikiana dice che la pubblicazione avverrà a cura della BAC, la casa editrice della conferenza episcopale spagnola, e che è stato desiderio di Kiko Argüello la pubblicazione (un po' come quando qualsiasi cosa si inventavano i sovietici, era sempre "merito di Stalin, desiderio di Stalin, progetto di Stalin").

    La presentazione del volume (mano al portafoglio, fratelli! ogni membro del Cammino - inclusi infanti, moribondi e animali domestici - dovrà comprarne una copia, anzi, due! bisognerà pur gridare al "super mega successone editoriale voluto da Kiko progettato da Kiko merito di Kiko") avverrà a settembre - dunque significa che stanno ancora ritoccando le ultime bozze e insabbiando scandali e testimonianze. Con la scusa degli "archivi privati", si metteranno a tacere le porcate pubbliche e semi-pubbliche, come la costante e ossessiva umiliazione dei presbikikos sui quali la megera non mancava mai di esercitare violenza verbale e sadismo. Dopotutto è stata l'unica donna in tutta la storia della Chiesa che ha osato interrompere e correggere un Pontefice che parlava.

    Per noi cattolici la notizia dell'imminente pubblicazione del libro di favolette ufficiali non cambia i fatti e le testimonianze, né può essere considerata un pericolo; sarà al più oggetto di dileggio per i kikos costretti a comprarne quante più copie possibile. La canonizzazione di Carmen non andrà in porto: sarà pure vero che ai capicosca della setta neocatecumenale non mancano né i soldi né i "potenti appoggi" né l'abilità nella pianificazione (ivi incluso il metodo "del bastone e della carota", ricatti e vendette trasversali e promesse di carriere ecclesiastiche), ma anche i più comprabili officiali vaticani sanno che una volta costituito il precedente (del commercio di canonizzazioni) basterà un solo scandalo a far crollare l'intero impianto già scricchiolante.

    E comunque Nostro Signore non permetterà che il suo gregge invochi una falsa santa. Specialmente ricordando le sofferenze di coloro che di quella falsa santa sono stati vittime.

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    1. La bibliografia ufficiale della Carmen non sarà altro che un boomerang per il Cammino.
      Si potrà ben confrontare quanto scritto con tutte le affermazioni fatte da lei stessa quando era in vita e valutare se concordano.
      Si potrà anche, anzi si dovrà, pretendere che quanto affermano sia confortato da documenti certi, tipo l'università e la data in cui si dice conseguì la laurea in teologia, l'atto di dimissione dalle suore missionarie, l'atto di rinuncia ai miliardi di famiglia per potersi dichiarare povera e molto altro.
      La Carmen in vita si è lasciata sfuggire molte dichiarazioni che smascherano la non veridicità dei suoi racconti, o almeno il forte sospetto che la realtà sia stata alterata.
      Da una bibliografia ufficiale ci si aspettano documenti certi e non le solite chiacchiere a briglia sciolta che si usa fare nel Cammino.
      Ogni affermazione contenuta nel libro si può pretendere che venga verificata, e questo proprio in relazione alla richiesta di canonizzazione.
      Stiano attenti a quello che ufficialmente diranno in quel libro.

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    2. BAC è l'acronimo di :

      Beatifichiamo Altri Catecumeni

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    3. @Anonimo delle 11:43
      Perché "altri"? C'è già qualche catecumeno "beato"? (Intendo neocatecumeno) Non mi risulta.

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    4. @Porto
      probabilmente il tuo era un riferimento a Carmen, però ho visto che ci sono stati due casi di giovani del Cammino morti santamente negli ultimi anni; per me è la prova che Dio può trarre del bene da ogni situazione, e che nonostante molte cose non quadrano, nel Cammino ci sono anche molte persone di buona volontà che ci credono veramente, per cui alla fine il Signore saprà distinguere le intenzioni delle persone

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  9. FALLACIO:
    come spesso capita non dici la verità.

    Il termine "religione" può DERIVARE da quello che ti pare ma il dizionario della Treccani on line lo definisce come una serie di credenze, ma anche di sentimenti, con tanto di rituali, che legano uomini e comunità alla divinità.
    Non solo, il dizionario riporta esplicitamente che per la CHIESA la religione può essere sia naturale che SOPRANNATURALE.
    Per la CHIESA, perciò, esiste una religione soprannaturale, che è presisamente quella cristiana.

    La derivazione di una parola non è il suo significato.
    Come per il termine "naturale": un conto è da dove deriva, che può aiutare la comprensione, e un conto è l'attuale significato o gli attuali significati.

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    1. Perchè spesso ? FAV non dice mai la verità. Quando mai ha avuto ragione di qualcosa? E' per questo che gli diciamo : FAV non scrivere, ma lui scrive, scrive, confermando che non ha mai ragione.

      APPUNTO!!!!!

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  10. La parrocchiana che testimonia, contrariamente a quello che dice Fallacio, non è affatto banale.
    Forse non ha una approfondita preparazione teologica, ma non manca affatto di preparazione, e la sua ragione funziona benissimo ed è illuminata dalla fede (che la perfeziona facendola funzionare ancora meglio).

    Lei sa che il che molti Vescovi e anche il Papa sono favorevoli al Cammino (anche se l'approvazione degli statuti verrà oltre 10 anni dopo) e perciò è sconcertata.
    Ma sa anche che quello che sente non è compatibile con la fede della Sacra Tradizione.
    Per cui sospetta che forse il Papa non è a conoscenza di quel tipo di catechesi, altrimenti non sarebbe affatto stato favorevole.

    La parrocchiana intuisce bene che la Chiesa può fare tante cose: leggi, scomuniche, approvazioni, piani pastorali... ma una cosa non la può fare: la VERITA'.
    La Chiesa garantisce la verità, è a servizio della verità, "amministra" la verità, ma non la "fa".
    Ne consegue che la dottrina consolidata della Chiesa Cattolica è un dato di fatto che non può essere cambiato.
    E' dottrina della vera FEDE.
    Può essere approfondita ma mai contraddetta, nemmeno in forma lievissima.
    Dice infatti il VATICANO PRIMO, concilio DOGMATICO, che lo sviluppo che la Chiesa fa della fede (che non solo è ammesso ma é auspicabile) deve sempre andare nello stesso SENSO del Magistero precedente.

    Per cui, se qualcuno dice che il Concilio di Trento non vale o che la Chiesa ha sbagliato tutto da Costantino in poi, approvazione o non approvazione, dice qualcosa che va contro la fede del Catechismo della Chiesa Cattolica e perciò contro la fede.
    L'approvazione vale solo se accetti il Concilio di Treento, evidentemente, altrimenti non vale.
    Anche perché il Vaticano PRIMO, Concilio dogmatico, dà alla RAGIONE umana un'estrema importanza, tanto che per il solo fatto che la Chiesa fa dei dogmi, in un certo senso "dogmatizza" la stessa ragione.

    Per cui onore alla parrocchiana.

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  11. @ Fallacio Asino Vinicio 21 giugno 2021 11:51
    21 giugno 2021 15:09

    Questo il top che hai raggiunto, e a me sta bene, ci torno nei commenti di seguito:

    "religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]."

    Ti riconosco che sei sempre provocatorio, con tale pervicacia che a volte mi chiedo:
    "Ma Vinicio ci è o ci fa?"
    Ancora non ho una risposta! Se ci sei sei proprio un neocatecumenale da medaglia al merito. Anche noi te la riconosciamo.

    Sei risuscitato con questo post.
    Qualcosa devo, grazie a te, precisare. Quello che già ritenevo importante mettere in evidenza.

    Bentornato, comunque.

    Pax

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  12. Carissimo Fallacio,

    Apprezzo che continui a mantenere, a collante del tuo nome, Asino. Incarni bene l'asineria connaturale ai neocat. doc, quelli che non conoscono incertezze, nè nutrono dubbi. Quelli come te hanno fatto la fortuna del C.N., per questo la categoria includente, senza esitazioni, è "l'asineria" pura.

    E voglio iniziare dalla tua interpretazione di Religione.
    Già leggendo la tua perorazione convinta mi domando ancora:
    "Ma Vinico veramente fa?".

    Perchè se per te religione è ciò che dici ti sei solo tirato da solo la zappa sui piedi, da vero sfigato invincibile.

    Pax

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  13. 1) ah!!! Se ve lo foste ben ficcato nella testa che il Cristianesimo NON è una re-ligione.... nel senso di
    "imprigionare" Dio e il fedele in un rapporto di vincoli e divieti...!!

    Altro che "imprigionare"!
    - decima
    - obbedienza ai catechisti
    - andare per le piazze e nelle case
    - preparare la parola
    - fare la parola, l'eucarestia, le convivenze
    - fare i passaggi
    - vendere i beni (almeno 1 volta)
    - qualcosa ho scordato
    - la decima (che è alfa e omega del cammino)

    Ama e fa ciò che vuoi!!!!
    Asino che non sei altro.
    Dai a chi vuoi e quando vuoi, con libertà.
    Non è che l'unica cosa non ri-legata e si fa con grande libertà e clemenza da parte dei catechisti (unici giudici del cemminante) è PECCARE???

    ........

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A FAV piace farsi chiamare asino. Ci capite qualcosa voi? Come cantava Rita Pavone tanti anni fa : come te non c'è nessuno, tu sei l'unico al mondo

      Elimina
  14. ........

    2) che catechizzino dei laici (magari adeguatamente preparati) non dovrebbe escludere che lo facciano i preti!
    Amore, amore!
    Per i preti non avete nessuna misericordia. Han sbagliato? E voi li avete messi a cuccia. Senza pietà!

    Per sempre!

    ........

    RispondiElimina
  15. ........

    3) e del punto 3 vogliamo parlare?
    Tu ridi? Ti diverti?

    Ma quanto descritto è la conferma più grande!
    Zoffoli era stato troppo precipitoso? Insieme all'osservatrice che commenta aveva preso un grande abbaglio?

    1992 - 2021

    Le più catastrofiche previsioni sono state vinte e superate dalla cruda realtà che oggi è sotto gli occhi di tutti.

    30 anni sono passati.
    50 dagli inizi.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma come ha fatto Kiko ad annichilirvi in questo modo?
      Da trovarne paladini come voi!
      Eppure aggratis!!!

      No, ma che dico! Kiko non solo non vi paga. E voi date la vita per lui.
      MA VOI PAGATE LUI E LO PAGATE PROFUMATAMENTE.

      Roba da non crederci! Uno più riflette su di voi e più va fuori di testa.

      Asini siete, diceva bene il nostro Lino, che credo fu il primo ad appellarvi tali. Altro termine davvero non sovviene.
      Forse solo anche un poco polli, pollastri spennati e da spennare, anche quando penne non ne hanno più.

      Un vero artista Kiko, in quasto senso e in nessun altro.

      Ciao Fallacio, e se vuoi, alla prossima.

      Pax

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    2. @pax: Altro che "imprigionare"!
      - decima
      - obbedienza ai catechisti
      - andare per le piazze e nelle case
      - preparare la parola
      - fare la parola, l'eucarestia, le convivenze
      - fare i passaggi
      - vendere i beni (almeno 1 volta)
      - qualcosa ho scordato
      - la decima (che è alfa e omega del cammino).
      Si legge benissimo che tutte queste cose sono state per te e per molti un peso, ma ovviamente non è così per tutti. Evangelizzazione, scrutatio della parola, meditare la parola di Dio, sovvenire alle necessità dei fratelli con la decima, andare all'eucaristia non per tutti sono un peso. Per me non lo sono. È vero, molti vanno a messa con l'occhio incollato sull'orologio aspettando che finisca, ma non per tutti è così. Ti ringrazio poi che ricordi enfatizzandolo il nome Asino che ho aggiunto al mio nome, il nome con il quale i pagani appellavano i Cristiani.
      @pax: "ama e fa ciò che vuoi", infatti. Io faccio quello che voglio.
      Fallacio Asino Vinicio

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  16. Ricordiamo ai gentili lettori del Cammino che:

    1) le attività obbligatorie del Cammino (convivenze, passaggi, centopiazzate, riunioni parolaie e scrutazioni, celebrazioni carnevalesche con girotondini e "comunione seduti"...) sono state inventate da Kiko e Carmen; la Chiesa Cattolica non le richiede, né le consiglia

    2) quanto alla Decima - pilastro fondamentale del Cammino - la Chiesa non la richiede, né la consiglia; la Chiesa suggerisce invece di donare con libertà (scegliendo "come", "quanto", "dove", e non sappia la mano destra cosa fa la sinistra, e senza suonare le trombe davanti a voi, e senza dover rendere conto a dei laici qualsiasi), sempre tenendo presente i propri doveri di stato (se sei sposato hai doveri anzitutto verso coniuge e figli; se compri una stufa per l'inverno, o i libri di scuola per i figli, vale come "Decima" già pagata perché anziché spenderli per il lusso li hai spesi per i doveri conseguenti al sacramento del matrimonio)

    3) il "vendere i beni", il "fare un'elemosina che ti faccia sanguinare il cuore", eccetera, la Chiesa non li richiede, né li consiglia. La Chiesa invita solo a donare con libertà, il Cammino ti fa un "ricatto morale" con la scusa che sei attaccato a Mammona e che devi "provarti sui beni" (ricordiamo anche che l'idea di "provarsi sui beni" è frutto della superbia, perché il kikos che "dona a comando dei catechisti" penserà di essere più speciale degli altri: "ehi, io ho saputo donare, voi cristiani della domenica non sapete donare, siete schiavi di mammona e in braccio al demonio, mica come me che pago la Decima e non sono come quel peccatore in fondo al tempio!")

    4) il Cammino usa termini cattolici impropriamente e abusivamente: per esempio chiamano "evangelizzazione" il diffondere il Cammino (quando in realtà l'evangelizzazione riguarda il Vangelo di Nostro Signore, non pseudovangeli kikiani-carmeniani con chitarrelle e gadget made in Kiko e inviti alle "catechesi" di Kiko); non cadete nella superbia di credervi "evangelizzatori" solo perché andate facendo la propaganda kikiana

    5) l'ubbidienza ai cosiddetti "catechisti" del Cammino è idolatria; bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini, e Dio ha costituito la sua Chiesa nella persona di Simon Pietro e gli Apostoli uniti con lui, e i loro legittimi successori e la gerarchia sacerdotale, con la missione di aiutare le anime a salvarsi, non col gestire la vita altrui ed estrarre donazioni; davanti a Dio i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali hanno zero autorità e gravissima responsabilità, e non possono arrogarsi il diritto di sostituire il confessore, il direttore spirituale, e l'autorità della Chiesa santificante. (Ed infatti quando un cosiddetto "catechista" smette di spadroneggiare e compie atti di vera carità, ha già un piede fuori dal Cammino, anzi, due). Nostro Signore, nel fondare la sua Chiesa, non ha inventato alcun "catechista", tanto meno dicendo "l'ubbidienza al catechista è tutto", che è solo un'espressione della propaganda kikiana per rendervi schiavi e fieri di essere schiavi dell'idolo Kiko.

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    1. Che quadro esaltante del Cammino. Chissà cosa risponderà FAV a riguardo. Vedremo, vedremo............

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  17. Caro FAV,elenco che ti ha fatto Pax,oltre ovviamente ad essere incompleto è solo un esempio per rispondere alla tua spiegazione del significato di religione.

    FAV,come spieghi tu , il significato di religione è :"...affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali".

    Se è reale questo tuo modo di intendere la religione,devo ammettere che è molto più "religione" il CN,che è traboccante di obblighi e divieti, rispetto al cristianesimo.

    Non per niente Sant'Agostino dice " Ama e fa quello che vuoi ".

    È proprio questa dimensione di "AMORE " e di "LIBERTÀ", che manca completamente nel tuo cammino noecatecumenale .

    Non è possibile saltare i passaggi del CN ,come non è possibile dichiarare esplicitamente di non pagare la decima.

    FAV,LO sai tu e lo sappiamo noi ex che nel CN manca la libertà, anche se tu insisti a scrivere di essere libero di fare quello che vuoi.

    Giocare con le parole non è la soluzione ai problemi del CN, che,come è dimostrato per l'ennesima volta in questo post,sono sempre gli stessi.
    Manca la volontà della vostra gerarchia ,dal fondatore all'ultimo catechista laico noecatecumenale,di risolvere questi problemi che si trascinano inalterati da 50
    anni.

    È chiaro ormai che il CN non funziona più.

    Troppi segreti,poca trasparenza e tanta presunzione,superbia ed autoreferenzialità assolutamente gratuita.

    Manca la spallata finale ad una organizzazione agonizzante ,che oramai di arrampica sugli specchi e non cresce più da tanti anni.

    È lodevole il tuo impegno di difensore ad oltranza del CN, anche a me piacciono le cause perse, ma questa non è semplicemente una causa persa, è difendere qualcosa di malato che fa del male assolutamente gratuito a tanta gente.

    Tu fai come vuoi, in fondo mi sei simpatico, ma comunque mi dispiace vedere le tue energie sprecate per una causa cosi poco onorevole.

    LUCA

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    1. Mi accodo a Luca che ringrazio di cuore per avere così ben spiegato il mio pensiero. Ha fotografato quanto volevo esprimere.
      Ossia prendere spunto dalle tue stesse incaute parole per dimostrare l'assurdità del fatto che parlate davvero senza sapere voi stessi cosa dite; non vi rendete conto di incartarvi da soli.

      Quello che posso aggiungere è solo la mia esperienza penosa che, anno dopo anno, si è andata acuendo. La sensazione sempre più netta di essere stata privata di ogni libertà e ogni autonomia.
      Gli impegni comunitari incalzavano sempre più e per null'altro della vita c'era spazio.
      Quasi un'angoscia ogni volta pensando: Oddio, c'è questo impegno coi catechisti, speriamo di non avere problemi!
      Considera che col passare degli anni coi figli era sempre più complicato e anche con i genitori sempre più anziani e malati.
      Ma si doveva correre, sempre correre. E da parte dei capicosca mai il minimo cenno di misericordia.
      Ci fu un periodo che non sto a raccontare, di quelli in cui la vita ti mette sotto pressione.
      Con tutta la buona volontà di chi, come me, ha sempre messo il Cammino al primo posto.
      Ebbene, vedere di fronte a problemi seri e impellenti l'insofferenza assoluta dei propri catechisti è deprimente.
      Tutto quello che hai fatto e dato, è come cancellato in un attimo.
      Nel Cammino ti viene chiesto sempre di più. E' insaziabile. Si alza l'asticella sempre più.
      Se una mezza volta ti vedono titubante, oberata e dolente ti dicono impietosi:
      "O cara, l'evangelizzazione non si può fermare!"

      È così che ti rendi conto di trovarti si fronte a mostri, gente senza cuore, fanatici pazzi. Ma oramai è troppo tardi.
      Devo sempre e solo ringraziare la Madonna se oggi e da tantissimi anni sono fuori. Sì, sono una graziata.
      Ogni giorno ne ringrazio Dio.

      Pax

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    2. @luca, ti ringrazio per le tue parole, ma ti assicuro che non è mia intenzione di difendere un bel niente e nemmeno ne sarei capace. Serenamente proseguo il mio Cammino e diminuendo le restrizioni molti fratelli si stanno riaffacciando in comunità. Ciò che viene dallo Spirito è solo nelle mani di Dio e ne io ne voi saremmo in grado di aggiungere o togliere qualcosa al Cammino. Tu dici che il cammino è "agonizzante", dal mio punto di vista non è così, semmai ad agonizzare è la Chiesa. Nella diocesi di Firenze per esempio, per il secondo anno di seguito a fronte di numerose morti o pensionamenti di sacerdoti c'è stata una sola ordinazione e guarda caso è di un ragazzo che si è formato nel Redemptoris Mater. @pax, è vero, l'evangelizzazione non si può fermare perché è l'ossigeno per la Chiesa. Senza evangelizzazione la Chiesa muore, ma se tu l'hai vissuta con l'angoscia che hai raccontato hai fatto bene a mollare perché il Signore non vuole la distruzione di nessuno.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Come diceva Carmen: la famiglia non si concilia con l'evangelizzazione! Solo che, invece che essere coerenti e proporre una scelta di celibato ai propri aderenti catechisti, hanno scelto di prendere delle persone sposate e con figli che dovevano vivere dimentichi dei propri doveri di stato.
      Naturalmente molti hanno fatto i salti mortali per contemperare i propri doveri familiari non tanto con la propria missione, quella è il meno, ma con le ubbie ed i capricci di chi, essendo single impenitente, imponeva i propri ritmi a tutti gli altri: e alla fine tutti, magari non davanti a Dio, che valuta la buona fede e perdona, ma davanti ai padroni della loro vita, i super catechisti o iniziatori, si sono trovati ad essere trattati come nullità, maggiordomi, persone al cui funerale neppure ci si degna di assistere.
      Questo è l'abisso del loro egoismo e della loro smania di potere.

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    4. Grazie anche a te Pax. In poche righe sei riuscita a condensare magistralmente il meccanismo perverso con cui il Cammino ti usa fino allo sfinimento, togliendoti tempo, energie e impossessandosi della tua stessa vita, ti stritola e poi quando sei con l'acqua alla gola, o anche solo quando hai un problema e devi rallentare un po', ti butta via come uno straccio usato che non serve più, e nessuno si accosta a te nemmeno per chiederti come stai, se hai bisogno di aiuto, o anche solo una parola di conforto. Anche io ricordo gli ultimi anni di Cammino come un incubo crescente, un "mostro" che si impossessava sempre più della mia vita. Come reponsabili dovevamo accorrere ad ogni chiamata del catechista capo. E più si andava avanti, più non c'era un attimo di tregua, i responsabili come tanti soldatini sempre pronti a rispondere all'appello e a fare a gara a chi era più bravo... E il catechista capo sempre scontento, sempre con l'espressione crucciata e perennemente scocciata sul viso... Ricordo ancora una delle ultime volte, una domenica in cui c'erano le cento piazze e noi avevamo una convivenza mensile. Arrivammo trafelati poco dopo l'inizio delle catechesi e io fui redarguito dal catechista capo davanti a tutti. Quando gli ricordai che era stato lui a dirci di fare comunque la convivenza e di arrivare non appena avessimo finito, mi guardò con aria di sufficienza, seccato che gli avessi ricordato le sue disposizioni... e ovviamente neanche una parola di scuse per come mi aveva trattato pochi minuti prima. Per loro prendere le persone a male parole è asolutamente normale, ma guai se tu ti permetti di rispondergli per le rime. Allora ti ricordano chi è che comanda, in barba al tanto sbandierato "amore fraterno" di cui non è rimasta nemmeno una traccia.

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    5. @Fallacio
      È incredibile come, alla tipica maniera neocatecumenale, tu rovesci le parole degli altri facendogli dire cose del tutto diverse da quelle che hanno detto. Pax non ha detto che stava vivendo il Cammino con angoscia, ma semmai che erano gli impegni sempre crescenti del Cammino, uniti all'indifferenza totale dei suoi catechisti verso i suoi problemi a provocarle disagio. Il problema cioè NON è l'atteggiamento di Pax, ma la strutturazione del Cammino, che esige dai suoi aderenti priorità assoluta anche nei casi di seri problemi personali o familiari.

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  18. 'Nè io ne voi saremmo in grado di aggiungere o togliere qualcosa al Cammino'.
    Ma che è sto Cammino? Il vitello d'oro 'maciccio', come diceva Kiko nel suo itagnolo pittoresco?
    È solo uno strumento, lo dice il suo stesso Statuto, e quindi come tutti gli strumenti, se non serve va gettato, come il sale senza sapore. E se anche lo si vuole mantenere in piedi, in quanto strumento, è di per sé perfettibile: io poi ritengo che il CN sia il movimento cattolico più perfettibile di tutta la storia della Chiesa!
    Che bel primato...

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  19. Hai ragione Valentina e' perfettibile, devo dire che la fuoriuscita di alcuni di voi ha migliorato la situazione. Giovanni

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    1. @anonimo/Giovanni
      Io non riesco ad immaginarmi Gesù che dice una frase del genere a chi voleva seguirlo, Lui che nonostante fosse a conoscenza del piano di Giuda non ha esitato a morire per lui, o per i farisei che tanto correggeva pubblicamente; anzi quello che hai detto mi conferma l'idea di ambiente settario che si vive in comunità, dove chi non è degno di stare lì è meglio che se ne vada...

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    2. Cioè state meglio ora che state peggio, visto che vi sono scappati i migliori?
      Ma non è una novità, vi piacciono tanto la tortura e la sofferenza!!

      Libreria FungKu. Causa Fallimento Numerose Sette Americane, Smaltiamo Manuali Di Tortura Psicologica Degli Anni 60 e 70. Sconti Grandi Comunità.

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    3. Tu credi? Io penso che abbia solo abbassato di molto il livello. Noi eravamo uno stimolo che andava colto. "Una parola di Dio", come dite voi! Peccato.
      Ma se per voi è meglio, ben per voi. Ne siamo felici.

      Saper gestire il dissenso è importante. Sopprimerlo con la violenza, da regime dittatoriale.

      Pax

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    4. @Gloria, credo che dovreste fare pace con i vostri pensieri. Prima assicurate e spergiurate che il cammino non è l'unica via per seguire il Signore (e su questo sono perfettamente d'accordo. Anche se io ho conosciuto il Signore attraverso il Cammino e ne sono felice, si può conoscere in tanti altri modi), ora addirittura lasci intendere che senza il cammino non si segue Gesù. Ormai l'hanno capito tutti che se avete lasciato il cammino è perché non faceva per voi e avete trovato altre strade sicuramente più comode.
      @pax, rinfodera la scimitarra. Parlavo delle restrizioni anticovid.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Fallacio
      Io credo che tu sia una persona intelligente per cui non so come abbia potuto stravolgere il senso del mio discorso, che era completamente l'opposto di quello che hai detto tu; credo che tu abbia capito quello che volevo dire: io intendevo dire che Gesù non avrebbe mai detto a qualcuno dei suoi discepoli quello che ha detto di noi Giovanni, cioè non mi immagino Gesù che dica a qualcuno "senza di te si sta meglio". La Chiesa Cattolica stessa per definizione è universale e la frequenza ai Sacramenti è aperta a tutti, ed ognuno è prezioso e importante agli occhi di Dio. Ognuno poi ha un suo percorso di fede, tutti i percorsi e le realtà di fede sono valide e nessun percorso è più importante di altri, un po' come le facoltà universitarie, non ce n'è una migliore o più difficile, ognuno sceglie quella che più fa per lui. Mi fa piacere che tu abbia incontrato il Signore tramite il Cammino, e non mi interessa molto se tu pensi che siamo dei pantofolai; ma ti posso assicurare che scegliere di essere cattolici di questi tempi è tutto tranne che facile o comodo.

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    6. Giovanni ha detto una grande verità. Non è indifferente la componente umana nel Cammino. Infatti negli anni, quanto più escono le persone meno fanatiche, tanto più si concentrano i kikiani della prima e dell'ultima ora.
      Con il tempo infatti i responsabili disponibili e umani eletti dalle comunità vengono stressati, esclusi, demotivati, epurati ed eletti i cloni ex pivelli figli di catechisti; i catechisti che ancora pensano e credono in una missione evangelizzatrice, si scontrano contro gli scandali coperti, i palesi interessi economici, le contraddizioni dei loro superiori.
      Quando scoprono che non sono alcune schegge impazzite a rendere invivibile il Cammino, ma che la testa del pesce è andata a male, se ne vanno. Restano i compromessi, gli interessati, i pavidi. Infatti le comunità più anziane sono note per essere delle accolite di casi di studio.

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    7. @giovanni
      Grazie per averci dato l'ennesima riprova che nel cammino si cercano burattini da manovrare e non persone da evangelizzare. Sai una cosa? Non mi va di essere confusa con voi e di dover rimediare ai danni che fate (perchè fate danno...urca se lo fate)

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  20. vitello d'oro macciccio....itagnolo pittoresco....certo non c'è da annoiarsi a leggere questo blog, veramente ameno....

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  21. Grazie Giovanni, finalmente un neocatecumenale che dice la verità.

    Effettivamente, da quando sono uscito dal CN la mia esperienza di cristiano si è risollevata in maniera esponenziale.

    E devo ammettere che più passa il tempo e più diventa "perfettivamente" migliore.

    Mi chiedo come ho fatto a passare 17 anni della mia vita nel CN senza accorgermi della differenza abissale che c'è tra il "movimento neocatecumenale" ed il cristianesimo.

    Provare per credere Giovanni,.....provare per credere.....

    LUCA

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  22. Fallacio Asino Vinicio del 22 giugno 2021 21:23

    Non si può fare a meno di risponderti quando dici incautamente che:

    " diminuendo le restrizioni molti fratelli si stanno riaffacciando in comunità. Ciò che viene dallo Spirito è solo nelle mani di Dio e ne io ne voi saremmo in grado di aggiungere o togliere qualcosa al Cammino. "

    Sei insuperabile Fallacio Vinicio!

    E dunque, cosa scrivi?

    Che le restrizioni si stanno allentando?
    E come mai si stanno allentando? Rispondi, SE NEL CAMMINO NON SI PUO' TOGLIERE O AGGIUNGERE NIENTE?

    Allora non erano ispirate dallo Spirito Santo in quella portata originaria?

    O piuttosto nessuno può proferire parola o manifestare perplessità mentre Kiko - lo abbiamo ripetuto più volte - nel cosrso di quetsi anni ha fatto rocambolesce capriole a più non posso. Fino a svilire il Cammino del suo carateere essenziale: Che essendo un percorso battesimale doveva per forza conoscere una FINE e finire nella Parrocchia come sale che dà sapore.
    Perfino questo Kiko ha TOLTO al Cammino nel quale nulla si può aggiungere e nulla si può togliere.

    Tornando all'inizio è chiaro che ALLENTARE LE RESTRIZIONI ha solo una motivazione che risiede nel fatto che state perdendo un sacco di gente per strada e non potete permettervelo e allora - pur di trattenerli - siete diventati condiscendenti e chiudete un occhio pur di fare numero comunque e accaparrarvi, se non una decima intera, almeno una mezza decima... ogni tanto. (sempre meglio che niente).
    Siete degli squallidi, cialtroni, approfittatori e manigoldi.

    Non vi interessa neanche salvare la faccia che l'avete persa tutta.

    Pax

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  23. @pax, rinfodera la scimitarra. Parlavo delle restrizioni anticovid.
    Fallacio Asino Vinicio

    Scusa, hai ragione in questo caso.
    Tu parlavi di immodificabilità del cammino e io ho inteso le restrizioni diminuite nel senso delle stringenti leggi neocatecumenali che, di tappa in tappa, vengono imposte ai camminanti. Dal momento che apprendiamo da più parti che i catechisti neocatecumenali sono meno esigenti negli ultimi tempi rispetto alle consegne iniziali. Cosa impensabile prima.

    Detto questo confermo tutto quanto ho espresso nel mio commento precedente.
    Il Cammino si basa su ferree consegne che sono leggi ineludibili, altro che "ama e fa ciò che vuoi".
    Molte volte vi abbiamo sfidato a provare a dire ai vostri catechisti che la decima non volete darla sempre alla comunità, ma distribuirla diversamente ai poveri, per esempio, o che magari non ritenete di dover dare per forza, tutti i mesi, la decima parte dei vostri guadagni per poter fare il cammino... e poi vedete cosa succede!

    Il Cammino è tutta una legge.

    Sulla sua immodificabilità da parte di chiunque poi ti ho già abbondantemente risposto.

    Pax

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