lunedì 5 luglio 2021

Il fango di Kiko e l'argilla di Gesù

"Che cosa è il catecumenato? Un tempo in cui ti si metterà fango sugli occhi. Questa è l'azione di Gesù Cristo. Perché non sai che sei cieco. Non sai che sei sporco e perciò non ti vuoi lavare".

Kiko Argüello

 
Proponiamo sull'argomento del vangelo di Giovanni, la guarigione del cieco nato, una riflessione, nella nostra traduzione, di Chuck  White pubblicata sul sito 'The thoughtful catholic' dal titolo "Some spit and some clay" (un po' di saliva e un po' d'argilla)
Il nostro ringraziamento, oltre che a Chuck, va a Lino Lista che, proprio a partire dall'analisi della errata interpretazione di Kiko Argüello del miracolo di Gesù narrato in Giovanni 9, ha gettato nuova luce interpretativa su struttura e finalità delle "catechesi" del Cammino neocatecumenale.


Recentemente ho avuto modo di riflettere sulla storia della guarigione del cieco nato al capitolo 9 del Vangelo di san Giovanni.
È la storia dell'incontro di Gesù e dei suoi discepoli con un uomo cieco dalla nascita. Gesù sputa sulla terra e applica la mistura di polvere e saliva sugli occhi dell'uomo e gli ordina di andare a lavarsi alla piscina di Siloe.
La storia non finisce qui, ma questo è il succo della vicenda.

Dunque, che significano la saliva e il fango? Per scoprirlo, sono tornato al testo originale in  greco della lettura e ai commenti di alcuni Padri della Chiesa. Lì mi attendeva una sorpresa.

Ho trovato in primo luogo che questa storia non riguarda il peccato del cieco, e Gesù non compie il miracolo per convincerlo del suo peccato, o della sua cecità. Il cieco sa di essere cieco.

Il miracolo del cieco nato"
(Passignano 1558-1638)
Quando i suoi discepoli gli chiedono "Rabbi, chi ha peccato, quest'uomo o i suoi parenti?" Gesù rispose "Non lui ha peccato nè i suoi parenti ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio".

Infatti, tutto il Vangelo di San Giovanni è strutturato attorno a sette miracoli o segni e questo era il sesto segno per glorificare Dio.

In secondo luogo, un'attenta lettura del passaggio mostra che Gesù non mise del fango sugli occhi del cieco ma piuttosto dell'argilla. La parola greca usata in questo passaggio è pelon traslitterato dalla originale koinè greca, e il suo significato principale è argilla, come quella usata per i vasi.

La parola è usata nello stesso modo nella Bibbia dei Settanta, la versione dell'Antico Testamento in greco favorita dagli autori del Nuovo Testamento (Isaia 29:16; Isaia 41:25; Nahum 3:14 e nel Nuovo Testamento Romani 9:21). Questa argilla ricordava alla Chiesa dei primi secoli che Dio creò l'uomo, inclusi i suoi occhi, dall'argilla.

Dice San Giovanni Crisostomo (347-407 d.C.): 

"e perché egli non usò l'acqua invece della saliva per l'argilla? Egli stava mandare l'uomo alla fontana di Siloe: ma perché nessuno potesse ascrivere la guarigione all'acqua di Siloe e perché voi poteste apprendere che la potenza procede dalla sua bocca, la stessa che sia fece gli occhi del cieco sia  li aprì, egli sputò sul terreno. Questo voleva far capire l'evangelista quando scrisse: e fece del fango con la saliva."
In un altro contesto, san Giovanni Crisostomo afferma:
"Egli perciò conferma le Sue parole con i fatti: detto questo, sputò sul terreno, e fece dell'argilla con la saliva, e con essa unse gli occhi del cieco.
Egli che portò all'esistenza dal nulla sostanze ben più grandi, avrebbe potuto ancora più restituire la vista senza l'uso di materiale alcuno: ma voleva dimostrare di essere il Creatore, Colui che in principio usò l'argilla per formare l'uomo.
Egli fece l'argilla con la saliva e non con l'acqua per rendere evidente che non era la piscina di Siloe, presso la quale lo avrebbe inviato, ma la virtù che procede dalla Sua bocca, a restituire la vista al cieco".
Infine, il brano evangelico non dice che Gesù coprì gli occhi del cieco con il fango, ma che li unse con l'argilla.
In questo caso, il termine greco utilizzato è  epechrisen, che letteralmente significa "egli lo unse".

Dice sant'Agostino  (354-430 d.C.):
"Nostro Signore sputò sul terreno e fece l'argilla con la saliva, perché egli era la Parola fatta carne. L'uomo non riacquistò la vista immediatamente dopo l'unzione, cioè lo fece catecumeno. Ma fu mandato alla piscina che era detta di Siloe, cioè fu battezzato in Cristo: e allora fu illuminato".
 
Secondo quanto ci dice sant'Agostino questo brano può essere letto come collegato al battesimo, come preparazione ad esso o per un suo più profondo apprezzamento.
 
Nella Chiesa Cattolica coloro che si preparano al battesimo sono chiamati "catecumeni" e il processo di preparazione al battesimo è detto "catecumenato".
Mentre da una parte un percorso di catecumenato aiuta a giungere ad una migliore comprensione della propria realtà dinanzi a Dio, esso di certo non è il modo con cui Gesù ci fa sentire d'essere sporchi perché desideriamo d'essere puliti, ma ci fa rendere conto invece che Dio ha il potere di guarirci e di rivelarci la potenza della Sua grazia.

Egli ci unge con la Sua argilla e forma i noi i nuovi occhi dello spirito.

(Da Chuck White - The Thoughtful catholic)

Il Cammino neocatecumenale:
ciechi che guidano altri ciechi
(Pieter Bruegel - Parabola dei ciechi)

Kiko Argüello ha usato spesso i versi di san Romano il Melode come testi dei suoi canti.

Riteniamo quindi opportuno segnalargli l'Inno al cieco nato, che è un perfetto correttivo alla sua "esegesi al contrario" sulla vicenda evangelica della guarigione del cieco nato, in base alla quale addebita a Gesù l'azione di infangare il cattolico e di obbligarlo a scendere nell'inferno dei suoi peccati.

Romano il Melode, Inno del cieco nato 
 
Tu sei la luce sfavillante

Come il cieco nato,
privo degli occhi dell’anima,
vengo a te, o Cristo.

O Salvatore, riversa su di me
il torrente della saggezza ineffabile

e della sublime conoscenza;

o luce di coloro che sono nella notte,
guida di chi è sbandato, perché io, misero,
abbia la forza di raccontare
le tue meraviglie,
come ci ha insegnato il libro divino,
il Vangelo della pace, proponendoci il miracolo del cieco;

e cioè, come colui che era infermo
dalla nascita
ricevette occhi di carne,
e insieme anche gli occhi dell’anima,

per gridare con fede:

« Tu sei la luce sfavillante
per quelli che sono nelle tenebre»

66 commenti:

  1. Mentre Gesù unge il cieco nato con argilla e la sua saliva, Kiko prendi i ciechi a pallate di fango in faccia. E li deride.
    Un'immagine che rappresenta come il vangelo di Kiko, in realtà, si propone molto spesso come un ANTI VANGELO di Cristo.

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    1. Non c'è un vangelo di Kiko, ma IL VANGELO. Okay????

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    2. Nel momento in cui la lettura di Kiko non corrisponde alla lettura della Chiesa, si assiste ad una appropriazione, o privatizzazione, del testo evangelico. Per questo correttamente Pietro parla di 'anti Vangelo'. Mancano le parole per definirlo, effettivamente, soprattutto per farne comprendere l'acattolicità.

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  2. "Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente".
    Dio plasma l’uomo con polvere del suolo. Viene utilizzato proprio il verbo del vasaio. In ebraico, vasaio (yoser) è il participio del verbo plasmare. Quindi Dio fa il vasaio; prende del fango (cioè polvere del suolo mista ad acqua) e lo impasta.
    Rimandare alla Creazione ci fa meglio intendere il gesto di Cristo, che in più usa la sua saliva, cioè immette il suo Spirito in noi come in Adamo per darci nuova vita. Dio, che ci ha creato, ci ricrea: è questo che ci vuole insegnare il brano evangelico del cieco nato. E non tutta la pantomima di Kiko, del cieco che si ribella perché Gesù lo ha 'sporcato' con il fango facendogli vedere i suoi peccati: Cristo lo aveva appena detto agli apostoli, che nè lui aveva peccato nè i suoi genitori.
    Sembrerebbe un piccolo particolare, o un errore perdonabile, se su questa interpretazione volutamente errata non fosse basato tutto il catecumenato di Kiko e Carmen: per loro è necessario immergersi nei peccati, Dio stesso provoca questo abbruttimento, perché senza il male del peccato non può esserci il bene nè rivelarsi la Grazia.
    Basterebbe che tutti capissero questo piccolo-grande particolare, per cominciare a mettere in discussione tutto l'impianto 'teologico' del CN. Per questo ci torniamo su volentieri, approfittando di quest'ultimo articolo di Chuck White.
    Anche l'Inno di san Romano il Melode, così spesso usato da Kiko per i suoi canti, ma evidente non compreso, chiarisce che Dio riversa su di noi solo luce, e luce ineffabile.

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  3. Peccato che l'unica bibbia che riporta il termine "argilla" è quella dei testimoni di Geova e che su wikipedia tra i termini alternativi di "argilla" c'è proprio fango come riportano tutte le traduzioni della bibbia (esclusa la traduzione del nuovo mondo dei TDG). Non ne azzeccate una...
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Saprai certamente che l'argilla mista ad acqua, quindi non solida, viene detta fango. È il motivo per il quale i traduttori dell'originale greco di Giovanni traducono fango mentre in altri punti della Bibbia, traduzione greca della Settanta, lo stesso termine πηλός, -οῦ, ὁ viene reso con argilla, creta: l'argilla del suolo, mista ad acqua (in questo caso alla saliva di Gesù), diviene una pasta più liquida, che in italiano è detta fango.
      Per chi non riesce a comprendere l'assunto dell'articolo, il problema che affronta non è la relazione argilla = fango, abbastanza intuitiva e legata alla comune esperienza, ma l'equazione fango = sporcizia che Kiko Argüello utilizza, del tutto illegalmente e manipolando il testo biblico, per giungere a delle conclusioni che nè il testo nè la sua lettura da parte dei Padri e l'interpretazione che ne dà la Chiesa consente.
      A maggior conferma del senso dato al termine, il testo evangelico riporta l'azione di Gesù come un un'unzione, quindi un'azione curativa e non certo un imbrattamento.
      Chi ci legge senza conoscere Kiko e le sue catechesi resta sicuramente esterrefatto: ma l'interpretazione deteriore di quell'episodio biblico è la base su cui si regge tutta l'idea del guru spagnolo che sia necessaria e addirittura provocata da Dio stesso una kenosi (altro termine greco completamente mistificato) del catecumeno nel peccato per poi poter ascendere.
      Fatto sta che in Cammino c'è invece e solo una eterna discesa.

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    2. Nella catechesi di kiko sul cieco nato non c'è nessuna equazione unzione del cieco = sporcizia. È il cieco, che ovviamente non vedendo, si ritrova all'improvviso col fango che gli cola sulla faccia e si infastidisce e si sente sporco. Tanto è vero che nel racconto di kiko Gesù impasta per tre volte la terra (la nostra debolezza) con la sua saliva (la parola di Dio) per sottolineare la sacralità di questo gesto (tre simbolo trinitario) cosa assolutamente non presente in Giovanni 9.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. @fallacio
      dimmi un poco: se è vero (come è vero) che Gesù non sporca nessuno..perchè il cammino lo fa? Perchè Kiko questo dice: "Cosa ha fatto il Cammino con voi? Ha preso questo fango che sono i vostri peccati, e ve li ha messi nella faccia! Vi ha sporcato!"

      e poi, caro Vinicio, mi citi il passo biblico in cui il cieco dice che "si infastidisce e si sente sporco"? A me non risulta tutta la tiritera che dice Kiko. A me risulta ben altro.

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    4. @alect, quello che usa kiko e che voi non riuscite a capire è un linguaggio catechetico attraverso il quale l'interlocutore cerca di calare il destinatario della catechesi all'interno dell'episodio biblico. Il pensiero del cieco nato non c'è nella lettura biblica, ma è facilmente ipotizzabile che sia andata proprio così. Anche molte omelie sono fatte così. Un cieco dalla nascita che all'improvviso e repentinamente si ritrovasse tutto sporco di fango ovviamente non potrebbe che pensarla come racconta kiko. Non ha chiesto niente a nessuno e voleva starsene solo tranquillo a chiedere l'elemosina. Poi che il fango fosse segno della terra e della caducità umana (Adamo significa "suolo") unita alla saliva di Gesù segno della parola di Dio, non lo dice solo kiko.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @fallacio
      Il pensiero del cieco NON E' facilmente ipotizzabile. Semplicemente Kiko gli mette in bocca quello che LUI pensa. Esattamente come nell'episodio delle nozze di Cana in cui dice che la Madonna è nevrotica. E siccome lui lo pensa lo deve pensare per forza anche Gesù. Kiko mettere se stesso al centro di tutto e pretende che Dio la pensi come lui.E tu stesso dicu: "e' ovvio che sia andata così".Solo che nel testo biblico questo non c'è e non c'è perché evidentemente non è così o cmq non è importante. E sinceramente tra Kiko e l'apostolo Giovanni io mi fido più del secondo. Ne convieni, Fallacio?

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  4. Notizie da Guam: una parrocchia si è vista assegnare come nuovo parroco un presbikikos neocatecumenale soprannominato "boboboy", già noto per avere problemi morali - a causa della sua strana "relazione" col vescovo pedofilo neocatecumenale - e per avere una piuttosto scarsa preparazione teologica (grazie al seminario neocatecumenale di Guam, da anni felicemente soppresso, che educava esclusivamente al kikismo-carmenismo).

    Boboboy, anziché presentarsi in parrocchia, ha preso un volo per il New Jersey dove certamente troverà i suoi amiconi (vescovo pedofilo neocatecumenale e presbikiko pedofilo latitante e spretato) e - aggiungo io - certamente l'ineffabile Gennarini.

    Come dice il vecchio adagio in versione americana, "i pennuti con lo stesso piumaggio amano raggrupparsi insieme"...

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    1. Cioè, Dio li fa e poi li accoppia.......Se un parroco viene soprannominato "boboboy" c'è da aspettarsi di tutto.

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  5. Fango è l'acronimo di :

    Forse Adesso Neocatecumenali Generano Ortodossie

    Argilla è l'acronimo di

    Arguello Ride Gongolando Inneggiando Le Liturgie Abnormi

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  6. Dalle catechesi della Traditio, 1982:
    "Cristo fa un fango con la saliva; e quando ha fatto un fango con le mani...
    bum! va e glielo mette sugli occhi. Questo povero cieco che è lì...
    Prima, immaginate che il cieco non ha sentito la conversazione “perché è cieco, perché non è cieco”, lui sta chiedendo l’elemosina e all’improvviso arriva un teppista – penserebbe questo cieco – e gli mette fango sugli occhi, poveraccio. Comincerebbe ad urlare:
    “Sporcaccioni! Vai a fare questo a tua madre!” Prenderebbe il bastone “Ma cosa fate?”: a un povero cieco, ma che crudeltà questo Gesù Cristo! Prende del fango e lo mette sugli occhi, malati: che cosa orribile, eh? Ecco, così!
    Ma Gesù gli dice queste parole: “Vai a lavarti, va’ a lavarti nella piscina di Siloe”; c’è una piscina vicina che è la piscina di Siloe: la parola ‘Siloe’ significa ‘inviato’. Perché dice questa parola ‘inviato’? Perché qui è la catechesi dell’invio, sarete inviati dal
    Vescovo a predicare per le case! Vi invierà il Cardinale, il Vescovo,
    il Vicario, andrete con l’imposizione delle mani: andrete a predicare. Inviati! Perché il Battesimo vi fa ‘inviati’. Siete
    inviati: “Come il Padre ha inviato me io invio voi a compiere questa opera”, ecco. “Va’ e lavati”: questo povero cieco è chiaro che andrebbe a lavarsi... Però guarda che questo cieco non ha chiesto nulla! Questo è l’importante: non ha chiesto nulla, non sa niente, è cieco e basta!
    Questa gente nelle case non ha chiesto la vostra presenza. Non vi vuole. Ma sono ciechi! Voi lo sapete: torturati, attaccati al denaro, con la mano distesa sempre chiedendo soldi, a tutti chiedendo soldi o chiedendo affetto, amore, è la stessa cosa. Tutti chiusi in casa per paura ai ladri. Va bene!
    Allora lui va a lavarsi, si va a togliere questo fango, va a lavarsi e nella misura in cui si toglie questo fango, si lava, gli si aprono gli occhi e comincia a vedere. E comincerà a gridare: “Vedo, vedo, vedo!”.
    Cosa ha fatto il Cammino con voi? Ha preso questo fango che sono i vostri peccati, e ve li ha messi nella faccia!
    Vi ha sporcato! Che crudeltà, che orrore, non volevate vederlo! Io che ho passato tutta la vita credendo che l’altro... Io, che ho passato sempre giudicando quelli e risulta che... Vedi, sei cascato anche tu: forse hai fornicato, forse hai mormorato, anche tu! Allora, Cristo ti ha messo davanti i tuoi peccati, li ha visti chiaramente; e allora hai avuto voglia di lavarti, di lavarti perché hai visto questa sporcizia."

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    1. Ricordate la pubblicità di Dash che faceva Paolo Ferrari nei Caroselli di anni fa? Dash lava cosi bianco che più bianco non si può. Oggi parafrasando quella pubblicità, diciamo : il Cammino ti lava gli occhi cosi tanto che puoi vedere Dio. Hai visto mai.....

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  7. Semore dall'inizio stesso testo: esempio di uno 'scrutinio'

    Kiko: Prima del cammino tu eri cieco? Cosa non vedevi?
    Z.: Prima del cammino io ero un bigotto, perché sono nato nella Chiesa e avevo un moralismo terribile, una terribile paura dell'inferno. Dovevo presentare sempre la faccia di buono, non avevo mai un peccato, la colpa era sempre degli altri. Io ho fatto quello che ho voluto durante tutta la mia vita e nel fondo non mi sono mai creduto peccatore perché sono stato una brava persona, perché andavo sempre a messa e non mi vedevo cieco. Un giorno ho sentito l''annuncio e attraverso quello il Signore mi afferrò; dopo aver ascoltato tutta la catechizzazione, dopo essermi messo in cammino, il Signore ha fatto sì che attraverso la sua Parola, attraverso la comunità, io cominciassi a vedere che ero un maiale. Il Signore ha permesso, mentre stavo in comunità, ha permesso che io peccassi perché vedessi come ero. Dentro la comunità, attraverso la Parola, il Signore mi ha messo davanti i miei peccati.

    Kiko: Tutto il fango che c'era in te, la porcheria che c'era in te.
    Z.: In quantità! Io non capivo, prima del cammino, perché uno sposato se ne andava con un'altra; questo non lo comprendevo. Il Signore ha permesso che io commettessi adulterio, quando stavo già nel cammino. Mi ha fatto vedere che sono un adultero, mi ha fatto vedere che sono un egoista, che adoro il denaro; mi ha fatto vedere che non amo nessuno, né mia moglie, né i miei figli, che amo solo me stesso, che ho cercato sempre di trarre vantaggi dagli altri. Questo mi ha fatto vedere il Signore attraverso questo tempo, mi ha messo fango sugli occhi facendomi vedere che sono cieco perché potessi vedere che Lui mi ha amato così, non ha avuto schifo dei miei peccati, non mi ha disprezzato, mi ha amato! E questo l'ho visto nella comunità, perché conoscendo i miei peccati il Signore si è avvicinato attraverso i fratelli; attraverso mia moglie si è avvicinato a me e mi ha voluto bene. Il Signore si è avvicinato a me in persone concrete, e mi ha voluto bene. Allora io ho sperimentato che Dio mi ama così come sono, ridotto ad essere un disgraziato.

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    1. Già solo per il male che ha fatto all'anima di quest'uomo, Kiko Arguello si meriterebbe un calcio nel sedere.
      HA preso una persona che si sforzava di compiere iol bene e di resistere al male e l'ha trasformata in un peccatore contento di esserlo perchè "Dio lo ama anche così". Dio ti amava anche prima, amico mio. LA differenza è che ora hai fatto soffrire tua mogli e i tuoi figli...ah guà,,,tanto non li amavi neppure prima quindi...

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    2. Il peccato è di per sé grave, ma la giustificazione è molto peggio! Confondere il male con il bene nel tentativo di sovvertire la dottrina della Chiesa per renderla compatibile con i propri vizi come fa Kiko, produce dei danni ingenti per le anime implicate nella setta e per la Chiesa intera, poiché incide anche sulla formazione dei sacerdoti coinvolti nell'ambiente.

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    3. Confondere il male con il bene. Bendetto, Rebel.

      Kiko fa diventare cosa buona e profittevole il peccare. Questa la verità!
      E lo valorizza così tanto da trasformarlo in strumento di salvezza per chi lo commette.

      E' vero che sta scritto che Dio trae fuori dal male il bene, ma qui è un'altra cosa.
      Perché con questa scusa Kiko quasi incita al peccato, perchè i fratelli camminanti normali si sentiranno sempre una spanna sotto finchè non ne commettano anche loro una memorabile... e allora tutto cambia; anche la considerazione in cui vieni tenuto nel cammino.
      Farai parte finalmente anche tu di quelli che possono condiderarsi "iniziati" a pieno titolo. Mentre chi ancora si scandalizza del peccato, o peggio chi dal peccato altrui è rimasto distrutto, le vittime insomma, beh per loro resta solo la speranza di scoprire presto gli schifosi che sono, peggiori dei loro stessi carnefici...

      E diciamo sempre le stesse cose.

      Pax

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  8. Le parti incollate sopra vanno lette soprattutto da chi abbia un dubbio sulla equazione che fa Kiko: fango 'schiaffato' da Cristo sugli occhi del cieco penitente = Dio ti affonda volutamente nella sporcizia dei tuoi peccati.
    Come già detto tutto ciò non è gratuito: serve a capire che solo nel cammino discendente neocatecumenale ci si può davvero convertire e che l'unico modo per farlo, voluto da Dio e insegnato da Cristo, è immergersi nell'abiezione dei propri peccati.
    E naturalmente dopo si va dai parrocchiani cattolici della domenica schifosamente attaccati al denaro ad annunciare loro che il Cammino ha provocato gratuitamente la propria miracolosa conversione!
    Il meccanismo è molto trasparente, ed anche il motivo per cui inscenare tutta questa commedia.

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  9. O.T. (ma non troppo)
    A proposito di paralleli CN-TDG: in un intervista ad un ex Testimone di Geova, poi ritornato nella Chiesa cattolica, ho trovato alcuni passi interessanti che rimandano alla metodologia del Cammino.
    "Nell’anno 1987 il testo per gli studi biblici era: “Vivrete per sempre in una terra paradisiaca “. Solitamente ogni paragrafo riportava le domande preconfezionate a cui si doveva rispondere ma io avevo sempre ulteriori domande per poter essere delucidato maggiormente. Ogni volta però mi si diceva: “Questo è un tema che tratteremo in seguito”. Adesso comprendo il perché di questo. Per fare un esempio: La tematica sul divieto delle trasfusioni di Sangue non viene mai spiegata inizialmente perché altrimenti nessuno accetterebbe uno studio biblico dato il loro rifiuto categorico ad accettare le trasfusioni di sangue. Solo dopo un congruo periodo di tempo cominceranno ad affrontare tale tematica e solo dopo aver compreso che sei d’accordo con le dottrine fino ad ora esposte. Perche questo? Semplice! La persona a cui viene fatto lo studio una volta accettato buona parte del Credo Geovista ragionerà di conseguenza dicendo: “Ma se dicono il vero su tutto perché dovrebbe essere falsa la società sul sangue? Così le persone accettano tutto questo. Ho spiegato a grandi linee il metodo coercitivo usato che è instancabile."

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  10. L'altro giorno guardando su Youtube i funerali di Carmen trasmessi a suo tempo su TV2000, ho visto che nella cattedrale di Almudena a Madrid c'erano le volte affrescate con le icone dell'equipe pittorica di Kiko, quella diretta da Mattia Del Prete, somigliantissime a quelle della chiesa del Poetto a Cagliari. Pare che Del Prete abbia fatto tutte queste chiese allo stesso modo, dei veri e propri cloni. Il mio parroco di s. Bartolomeo, che ribadisco non è pro Cammino mi ha rivelato da poco che la trasformazione della chiesa del Poetto, costata allora 500000 euro, non è stata finita di pagare, ci vorranno anni e anni raccogliendo le offerte dei camminanti con i famosi sacchi neri. A me avevano detto che avevano pagato tutto subito, e infatti a suo tempo vi scrissi : ma questi camminanti quanti soldi hanno? Evidentemente non è cosi. Il primo parroco, p. Erminio Passi, che ha portato il cammino al Poetto nel 1975 e l'ha diretto per 40 anni, non era d'accordo a fare questo lavoro, tra l'altro è deceduto 3 mesi fa, novantenne, dopo lunga malattia.Anche questo mi fa capire che in ambito neocat ci sono voci dissidenti, ma poi quali prevalgono? Aldo

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    1. Come sempre, viene il momento in cui un parroco, anche se è del Cammino o favorevole al Cammino, viene inguaiato così tanto dai catechisti che pretendono di fare il bello e il cattivo tempo in parrocchia, per esempio buttandosi in iniziative costosissime per adeguarla alla 'nueva estetica' Kikiana, da doversi pentire amaramente di averli mai conosciuti.
      Così è successo a molti parroci, anche coinvolti ad alto livello nel CN: vedasi la vicenda della parrocchia del Buon Cammino di Napoli.

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    2. Aggiungo che la modifica della chiesa del Poetto è iniziata dopo che p. Passi, per età e malattia, venne rimosso da parroco, però rimase ancora con la qualifica di parroco emerito per richiesta stessa dei camminanti, che non volevano perdere il loro parroco storico che li aveva fondati. Quando vennero iniziati i lavori, non aveva più voce in capitolo, la chiesa originaria perse in particolare un bellissimo coro ligneo, costruito da p. Passi stesso che si dilettava di falegnameria, che non si sa che fine ha fatto, forse legna da ardere, e al posto del coro sorse il muro con i dipinti dell'equipe di Kiko, una bruttura unica. Aldo

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  11. All'ex cattolico che ha scoperto di essere peccatore in comunità mi domando: sei sicuro di essere stato nella chiesa cattolica? Sappiamo benissimo di essere peccatori tanto è vero che all'inizio della messa si recita il confiteor. Voi siete ossessionati e sappiamo benissimo quali peccati abbiamo fatto senza doverli sbandierare ai quattro venti

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  12. In tutti gli attimi della vita, nell'incertezza di che cosa sia corretto compiere, quando emergono situazioni che richiedono scelte coerenti con la fede che si afferma di professare, il cristiano è chiamato a ricorrere e ad affidarsi a quel paradigma che è la Parola di Dio alla luce della Tradizione e del Magistero costante della Chiesa Cattolica. Solo nella Parola di Verità troveremo le risposte e non nelle tante e confuse parole ed opinioni di Kiko racchiuse nelle sue catechesi, le quali sono da considerarsi devianti a causa delle innumerevoli mistificazioni in esse contenute. Insomma, dichiariamo la verità nuda e cruda: il 'dio sporcaccione' di Kiko e Carmen spiana la via alla perdizione!

    Lino Lista, un maestro del simbolismo (biblico e poetico), è stato il primo in assoluto ad aver svelato l'eresia esegetica kikiana di Gv 9, vale a dire la mistificazione più rilevante del cammino, senza la quale il movimento non esisterebbe. Quindi è proprio a Lino che dirigiamo un ringraziamento speciale e sentito, poiché senza le sue opere scaturenti dal suo genio, ma ancor prima dalla sua umile generosità e dal suo profondo senso di servizio, oggi saremmo privi dei tasselli più importanti favoreggianti la comprensione della realtà neocatecumenale.

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  13. La falsificazione del brano biblico del 'cieco nato' e la forzatura ingiusta con la quale lo impone agli adepti addebitandolo al pronunciamento santo di Nostro Signore, è la chiara dimostrazione del 'delirio di onnipotenza' di cui è afflitto Kiko - e di conseguenza tutti i suoi 'compari' che oggi bramano il suo posto - che da sempre continua a seminare vittime e sofferenze senza indugio, abbandonandosi all'ingannevole illusione di credersi Dio onnipotente. Egli, Argüello, pur di permanere nelle sue immonde convinzioni ha rinunziato senza esitazione al «pentimento» e al «perdono» (in realtà nel movimento nc si parla di «perdono», così come di «pentimento», ma in termini deformati e logori che ne distorcono il senso. Nel catechismo kikiano, nelle omelie dei sacerdoti profondamente neocat., nella fede spiccia dei membri più osservanti del contesto, nella loro morale superficiale, usano e abusano di queste parole senza soffermarsi sui contenuti morali e teologici dei termini stessi); pur di non mutare nulla della sua personalità, inclusi i suoi peccati, Kiko ha ideato un dio diverso e ingiusto, che sporca e infastidisce; un cristo che gli somiglia! Dinanzi a questa concretezza è logico giungere alla conclusione che nel cammino non esista il corretto senso della misericordia di Dio (nonostante nelle salette abbondi a sproposito tale termine). Il senso di colpa del neocatecumenale convinto è sterile, il più delle volte porta ad una colpevolizzazione che preclude alla speranza, alla possibilità di cambiare in quanto fissa lo sguardo e rimane prigioniero del proprio 'peccato'.
    Sono fortemente convinta della necessità per i nc di leggere il CCC per chiarire il preciso significato di alcuni termini e concetti che vengono usati in cammino.

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  14. Il battesimo lavacro e illuminazione.

    Il Signore è venuto; e che ha fatto? Ci ha indicato un grande mistero. Sputò in terra (Gv 9, 6) e con la saliva fece del fango: il Verbo si fece carne (cf. Gv 1, 14). Col fango spalmò gli occhi del cieco; il quale tuttavia, sebbene così unto, non vedeva ancora. Lo inviò alla piscina di Siloe. L'evangelista si preoccupò di spiegarci il nome di questa piscina, dicendo: che vuol dire Inviato (Gv 9, 7).Voi sapete già chi è l'Inviato: se il Cristo non fosse stato inviato, nessuno di noi sarebbe stato liberato dal male. Il cieco si lavò gli occhi in quella piscina il cui nome significa l'Inviato; cioè fu battezzato nel Cristo. Pertanto, se battezzandolo, per così dire, in se stesso, lo illuminò, si può dire che quando gli spalmò gli occhi lo fece catecumeno. Certo, la profondità di questo grande sacramento si può esporre e illustrare in vari modi; ma alla vostra Carità basti sapere che si tratta di un grande mistero. Domanda a uno: Sei cristiano? Se è pagano o giudeo ti risponderà di no; ma se ti risponderà di sì, domandagli ancora: Sei catecumeno o fedele? Se ti risponde che è catecumeno, vuol dire che i suoi occhi sono stati spalmati di fango, ma che ancora non è stato lavato. In che senso gli sono stati spalmati gli occhi di fango? Domandaglielo e te lo dirà. Domandagli in chi crede, ed egli, per il fatto che è catecumeno, dirà: In Cristo. Io sto parlando ora a dei fedeli e a dei catecumeni. Cosa ho detto a proposito della saliva e del fango? Che il Verbo si fece carne. Ciò è noto anche ai catecumeni. Non è sufficiente che i loro occhi siano stati spalmati di fango; si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere.


    S.Agostino

    Perchè non studiate?

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    1. Tu invece sei sempre quello che dice di studiare ma non legge! Chissà come fai? Sei fenomenale!
      Anche questa volta non hai letto e non hai visto che sant'Agostino è stato citato dall'autore dell'articolo. Inoltre non hai capito l'assunto dell'articolo, altrimenti non penseresti che la citazione del brano di sant'Agostino ne sia una smentita.

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    2. ... si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere....

      Vedere cosa???

      Kiko dice che tutto questo lo ha fatto Gesù perchè il cieco veda i suoi peccati. Riacquistare la vista è in funzione dei peccati. Non del riconoscere Cristo come il Signore.

      Sei ciuccio, asino e peggio di una capra!

      Si riacquista la vista ed ecco la luce.

      Kiko mette il dono della vista recuperata in funzione del conoscere i propri peccati. Bella resurrezione!

      Pax

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  15. Il Cammino legge il CCC e lo mette in pratica.....

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  16. Basta mettere a confronto.

    L'atto di Gesù in Giovanni 9 è un "atto creativo".

    Per questo rievoca il passo della Genesi che al capitolo 2 versetto 7 descrive come Dio plasmò l'uomo.
    Poiché Gesù fa il gesto concreto - per certi versi inspiegabile - di mischiare la sua saliva con la polvere della terra.

    Gn.2,7
    "allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente."

    Gv. 9,6
    "Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco."

    Dio plasmo' l'uomo dalla terra, dalla "polvere del suolo". Ma l'uomo divenne essere vivente quando Dio soffio' nelle sue narici, ossia Dio fa un gesto come Persona: E l'uomo divenne "essere vivente". (Prima creazione)

    Qui Gesù mette la sua saliva e ri-crea l'uomo "spirito datore di vita". (Seconda creazione)

    1 Corinzi 15,45

    "il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita."

    Ecco come San Paolo mette una vicina all'altra la prima e la seconda creazione, ecco perchè Gesù replica e completa il gesto di Dio Padre nella creazione.
    ........

    RispondiElimina
  17. ........

    Quando dico che Dio fa un gesto come Persona (e lo fa - N.B. - solo per creare e ricreare l'uomo) mi riferisco al fatto che Dio "soffia", che Gesù "sputa" in terra...
    ...Ma Dio non ha bocca!!!

    Dio stesso agisce e compie, la potenza dei Sacramenti è nei gesti che si compiono e nelle parole che si pronunciano. Ed è Dio che compie gesti e parla.

    Di quale "metodo" parliamo? Di quale percorso?

    Che nessuno si scandalizzi! Poiché indubbiamente tutto può essere utile, ma nulla può ingabbiare Dio e tanto meno sostituirsi a Lui.

    Questa, per me, la presunzione del Cammino e di Kiko e Carmen: pretendere di aver trovato la ricetta certa della salvezza! Di detenerla loro soli.
    ........

    RispondiElimina
  18. ........

    Il miracolo del cieco nato non è in funzione di una pedagogia volta alla gnosi del peccato.

    Quella pedagogia lungo la quale si snoda tutto il neocatecumenato togliendo potere a Cristo (che crea e ricrea) e mettendo al centro i kikatekisti (che distruggono kerigmaticamente e spingono alla "kenosi"!)...

    I kikatekisti sono discernenti. Ti dicono tu chi sei, che non ti conosci.
    A oro tu devi obbedire perché ti vanno a dire "la volontà di Dio per te".
    Essi sono i gestori del "conoscimento": gli adepti aprono gli occhi sui propri peccati attraverso gli scrutini di questi grandi maestri, ad ogni tappa del cammino. E non ce n'è mai fine! Essi sono detentori di uno strapotere assoluto sulla vita delle persone che mettono la vita nelle loro mani.

    Tutto questo, è chiaro, non per "glorificare Dio", ma per dare gloria a Kiko.

    Questa la conclusione.

    Allora, al di là di tutte le chiacchiere è evidente che siamo davanti ad una strumentalizzazione. E non è una strumentalizzazione qualunque, quella del cieco nato di Gv.9 che Lino Lista per primo ha smascherato.

    E' strumentalizzazione vergognosa, tutta a vantaggio del Cammino.

    Toglie forza ai Sacramenti, vanifica il Battesimo, sminuisce la Fede e mette al centro il Cammino Neocatecumenale.
    Ma come si fa a non capirlo?
    Perché ogni volta che si annuncia Gesù Cristo e si dispongono le persone all'incontro personale con Lui, il Cammino Neocatecumenale ne resta sminuito. E viceversa.

    Se Missione della Chiesa è portare gli uomini a Dio, il Cammino, di fatto, li allontana sempre di più. Rendendoli di converso dipendenti del kikianesimo, di cui non potranno fare a meno.

    Una volta cominciato il Cammino, esso non finirà MAI. E' risaputo!
    Possibile un catecumenato che duri 30/40/50 anni?
    Ma vi pare una cosa normale? PER SEMPRE!
    Uno strazio simile?

    Il Cammino è una sola inconcludenza e il cieco nato è la preziosa chiave di lettura della sua falsità.
    Per questo Lino ritornava sempre al Vangelo di Giovanni, perché più scavi e più trovi.
    ........

    RispondiElimina
  19. ........

    Ora se Kiko faceva la catechesi del cieco nato che riacquista la vista per riconoscere il Signore... un'unzione in funzione della luce, non dell'accesso nelle tenebre del peccato, una volta che i fratelli avessero professato la Fede nel Signore e compresa la via, ditemi voi, Kiko cosa avrebbe fatto dopo? Per il resto della sua vita di scioperato senza arte nè parte?

    E se così non è, spiegatemi voi il tanto accanimento. Che senso ha?

    Giovanni Battista avvia alla conversione, poi indica "l'Agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo" e spinge tutti quelli che lo seguivano a seguire Lui perchè "Egli deve crescere e io diminuire".
    Ossia, non è compatibile con la sequela di Cristo alcun personalismo identitario dell'evangelizzatore che forse anche per questo è detto che è "un servo inutile"...

    ... Ma Kiko non ha l'orecchio aperto, né gli sono stati aperti gli occhi, si vede!

    Pax

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    1. Dici bene Pax: cosa avrebbe fatto Kiko se avesse fin da subito riconosciuto che non c'era alcun bisogno di essere condotti a tentoni dai catechisti-Caronti in inferno per poi poter accedere alla luce della vera fede?
      Non si sarebbe reso indispensabile!
      Invece che ha fatto? Quello che si fa continuamente nel marketing, creare un bisogno che non c'è per piazzare il prodotto, vendere per esempio un frigorifero agli eschimesi, oppure, in politica, creare un problema per poter poi applicare la propria soluzione preconfezionata, altamente profittevole, ma solo per pochi, svantaggiosa invece per i più.
      Si sa, la soluzione Kiko già l'aveva: è stato necessario creare il problema, e soprattutto giustificarlo usando la parola di Dio e mistificandone il significato.
      Per questo il fango, da materia della creazione ancora non attinta dalla corruzione, da argilla che il Signore ha usato per plasmare noi come Suoi figli, l'ha fatta diventare peccato, sporcizia, a Cristo ha dato il ruolo di untore, al Cammino quello di essere incaricato da parte di Dio di schiaffarti in faccia il peccato. Purtroppo in modo indelebile e continuo, per poterlo far durare fino alla fine dei tuoi giorni terreni; naturalmente, finché non apri gli occhi, e questa volta DAVVERO.

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    2. ... e finalmente, avendo aperto gli occhi e smascherata la truffa, te ne vai via dal cammino a gambe levate... e chi ti ferma più?

      Pax

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  20. Che non sia lecita l'interpretazione per la quale il fango messo da Gesù sugli occhi del cieco siano i suoi peccati, cioè qualcosa di immondo e di impuro proveniente dalla terra, che la saliva di Cristo 'illumina', ma che comunque rappresenta la corruzione del peccato individuale, lo spiega ancor più chiaramente sant'Agostino nel testo in cui difende la Genesi contro i manichei.
    La religione manichea interpretava tutta la realtà come uno scontro fra il principio del bene e quello del male e riteneva la materia e la corporeità umana come l'emanazione del principio del male; lo stesso sant'Agostino fu catecumeno della chiesa manichea per 9 anni, quindi li conosceva assai bene.
    Anche per i manichei, come per Kiko, il fango, la terra cioè da cui da cui Dio plasmò l'uomo, è immagine del suo peccato.
    Perciò sant'Agostino così li confuta (e confuta Kiko):
    "Innanzitutto il fatto che Dio plasmò l'uomo col fango della terra suole far sorgere il seguente quesito: "Di che specie era quel fango o qual materia è indicata col termine "fango"?".
    Gli avversari dell'Antico Testamento, poiché considerano tutto con occhio carnale e perciò sbagliano sempre, sono soliti criticare aspramente il fatto che Dio plasmò l'uomo col fango. Dicono infatti: "Perché mai Dio fece l'uomo col fango? Gli mancava forse una materia più nobile e celeste, per formarlo tanto fragile e mortale con la sozzura della terra?". Costoro non capiscono innanzitutto in quanti sensi il termine "terra" o "acqua" è usato nelle Scritture; il fango infatti è una mescolanza di acqua e di terra.
    Orbene, noi diciamo che il corpo umano divenne fiacco, fragile e destinato alla morte solo dopo il peccato. Costoro infatti, riguardo al nostro corpo, hanno in orrore soltanto la condizione per cui esso è soggetto alla morte, da noi meritata per castigo.
    Ora, anche se Dio fece l'uomo col fango di questa terra, quale cosa straordinaria tuttavia o difficile sarebbe stata per lui rendere il corpo dell'uomo tale da non esser soggetto alla corruzione, qualora l'uomo, osservando il precetto di Dio, non avesse voluto peccare? Noi infatti diciamo che la bellezza dello stesso cielo fu creata dal nulla o a partire dalla materia informe, poiché crediamo che il Creatore è onnipotente; che c'è allora di strano se il corpo, fatto dall'Artefice onnipotente in modo che nessuna molestia, nessuna indigenza tormentasse l'uomo prima del peccato e non si decomponesse per causa di alcuna corruzione?".

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    1. In sostanza : se s. Agostina fosse vissuto oggi, non sarebbe neocatecumenale...........

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    2. Sant'Agostino aderì al manicheismo per anni: ma pur essendone diventato un acceso fautore, non volle mai divenirne un 'illuminato' per vari motivi ma soprattutto per la loro immoralità, nonostante volessero apparire dei puri, e perché criticavano la Chiesa ritenendo di essere i soli a saper interpretare le Scritture.
      Un po' le stesse critiche che possono essere rivolte ai neocatecumenali. Quindi, se anche sant'Agostino fosse entrato in Cammino poi ne sarebbe uscito e lo avrebbe confutato ferocemente, come fece con la religione e la filosofia manichea.

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  21. Dalle catechesi della Traditio, 1982, riportate da Valentina nell'intervento delle 15 e 46 di ieri, risulta chiaro come l'interpretazione di Kiko non è solo una forzatura al Vangelo, ma è un anti Vangelo.

    Secondo Kiko Gesù ci sbatte in faccia i peccati perché NOI ci laviamo!
    Ma se il fango rappresenta i peccati, come non li vedevamo prima perché ciechi, così non li vediamo adesso, e non perché ci coprono gli occhi, ma perché siamo ancora ciechi, visto che non sono i peccati a ridarci la vista.

    Il fango sugli occhi, perciò, non ci fa vedere i peccati, ce li fa solo "sentire".
    Di conseguenza, il lavarsi, cioè il levare il fango-peccati dagli occhi non significa riacquistare l'innocenza, perché solo Dio la può donare col suo perdono, perciò significa solo fare in modo che non ci diano più fastidio.

    Di conseguenza l'auto lavarsi dai peccati simboleggia solo uno scansarli, un toglierseli dalla vita, cioè dalla coscienza.
    Rappresenta cioè un indurimento della coscienza: l'importante è che non ci diano fastidio.
    E proprio questo sembra fare il Cammino: basta entrare e seguirlo, poi si può anche peccare, basta credere nella predicazione e essere ubbidienti a Kiko e ci si salva a grappoli!

    La saliva e la terra di Gesù, invece, ha GUARITO il cieco che, ora, può vedere Gesù, e, con Gesù, non è più oppresso dai suoi peccati che sono stati perdonati!

    Kiko usa i peccati per legare al Cammino. Più ce ne sono, meglio è, perché uno è più dipendente dal Cammino, che salva anche senza merito!
    Gesù invece usa il perdono e la grazia per rendere liberi.

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    1. Devo proprio ricopiare:

      Kiko usa i peccati per legare al Cammino. Più ce ne sono, meglio è, perché uno è più dipendente dal Cammino, che salva anche senza merito!
      Gesù invece usa il perdono e la grazia per rendere liberi.

      Ecco basta questo che Pietro ha tanto bene sintetizzato.
      Quale distanza più grande dalla salvezza?
      Il cammino è una gabbia.

      Pax

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    2. In sostanza : il Cammino è una gabbia; per uscire dalla gabbia occorre una chiave; la chiave è il blog Osservatorio. Ecco perchè Kiko non vuole che si legga il blog : per non far uscire i camminanti dalla gabbia-Cammino. E' cosi? E' cosi!!!!

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    3. A scanso di equivoci: nel mio precedente intervento non intendevo spigare il miracolo secondo l'interpretazione della Chiesa ma solo evidenziare le incongruenze dottrinali se si prendono le affermazioni di kiko e le si confrontano con la dottrina della Chiesa.

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    4. Pax: hai ragione. Nulla piu' distante dalla salvezza della dottrina di Kiko.
      Sembra un'esagerazione ma non e' cosi.
      Il fatto e' che molti camminanti ammorbiscono istintivamente le parole di kiko.
      Se si prendessero alla lettera catechesi come quella sul cieco nato e si portassero fino alle estreme conseguenze, emergerebbe con chiarezza lampante che Kiko predica un altro Vangelo incorrendo nell'anatema di San Paolo

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  22. @blog, comunque non so se volutamente o per dimenticanza continuate a ribattere sulla prima parte del miracolo del cieco nato come se fosse la conclusione. Come se il cieco nato riacquistasse la "vista" dopo l'unzione con il fango. Dopo l'unzione il cieco è ancora cieco, non è ancora l'uomo nuovo, ri-creato come giustamente avete detto (uomo nuovo del famoso disegnino che non vi piace) e riacquisterà la vista solo dopo essersi lavato nella piscina di siloe. Ma non è finita qui! Il cieco riacquisterà pienamente la vista, riconoscendo finalmente Cristo, dopo un percorso Battesimale a tappe (parole di Papa Francesco), un catecumenato come dice Sant'Agostino. Un "interrogatorio" (altra parola che non vi piace...) o per meglio dire uno scrutinio, dopo il quale il cieco non solo ha riacquistato la vista ma ha riconosciuto Cristo, Colui che attraverso la terra segno della debolezza umana (il peccato), unita alla sua saliva (la parola di Dio), il Battesimo e il catecumenato, gli ha dato una natura nuova (è stato ri-creato), natura che finalmente gli permette di riconoscere Cristo.
    Fallacio Asino Vinicio.

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    1. Un "interrogatorio" ... o per meglio dire uno scrutinio...?!

      Aridaglie, Vinicio, co stì scrutini! Ma siete proprio fissati!

      E aggiungi pure "dopo il quale (scrutinio) il cieco non solo ha riacquistato la vista ma ha riconosciuto Cristo"...

      Ecco, lo hai detto: i miracoli non li fa Gesù, ma gli srutini dei catechisti neocatecumenali.

      Complimenti Vinicio, Asino per davvero. Oggi ti sei proprio superato.

      Pax

      P.S. Tanto per essere precisi, andate a rileggervi il dialogo di Gesù col cieco nato: DI SCRUTINI NEANCHE L'OMBRA!!!
      Anzi quando vengono messi in mezzo i pecccati Gesù dice chiaro e tondo che I PECCATI NON C'ENTRANO NIENTE.

      Di "peccato che rimane" Gesù, in verità, in Gv.9 parla. Ma per rinfacciarlo ai saccenti farisei che ostentavano di non essere mai stati ciechi e amavano i primi posti nelle sinagoghe ed essere chiamati rabbì dagli altri, proprio come tutta la cricca degli Itineranti al seguito di Kiko.

      Ma fatela a voi stessi la catechesi, invece di rompere. Tenete questa pantomima per voi.

      Pax

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    2. L'avrà capita Fallacio Vinicio? Secondo noi no. Aspettiamoci altri interventi.

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  23. "Il cammino del cieco invece è un percorso a tappe, che parte dalla conoscenza del nome di Gesù. Non conosce altro di Lui; infatti dice: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi» (v. 11). A seguito delle incalzanti domande dei dottori della legge, lo considera dapprima un profeta (v. 17) e poi un uomo vicino a Dio (v. 31). Dopo che è stato allontanato dal tempio, escluso dalla società, Gesù lo trova di nuovo e gli “apre gli occhi” per la seconda volta, rivelandogli la propria identità: «Io sono il Messia», così gli dice. A questo punto colui che era stato cieco esclama: «Credo, Signore!» (v. 38), e si prostra davanti a Gesù." Papa Francesco, 30 marzo 2014. Comincio a pensare che anonimo ha proprio ragione a chiamarvi ignoranti, perché almeno alcuni di voi parlate solo per slogan non sapendo neanche cosa dite.
    Fallacio Asino Vinicio

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  24. @Fallacio sta proprio lavato di cervelli, forse lui pensa come questi parenti catecumeni che ieri mi hanno detto che quando e se avranno figlio non potranno considerare me come un padrino perche non faccio il cammino...
    Ma scusate non dovremmo essere tutti cattolici?
    Vedete, voi vi separate sempre, da come ragionate voi significa che uno di noi non e' un cattolico...
    Come posso non essere considerato padrino perche non cammino? non sono cumunque un cattolico pure io?
    Non ho mai sentito che la chiesa approvasse solo katekumeni per essere da padrini di battesimo... voi non siete veri cattolici perche non vi mettete mai sul loro livello, quindi siete altro, siete kikiani che osannano Kiko.

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  25. FAV ,sei degno discepolo del tuo maestro.
    L'interrogatorio del cieco non c'entra nulla con gli scrutini neocatecumenali.
    I Sacerdoti del Tempio interrogano il cieco perché non sanno come spiegare quel miracolo.
    Loro mettono in dubbio persino che il cieco fosse nato cieco e cercano di dimostrare questa tesi interrogando anche i suoi genitori.
    Loro rifiutano il miracolo perche é compiuto di sabato, perché è fatto da Gesù, perché il cieco si meraviglia che costoro non conoscono Gesù.
    Quello non è un interrogatorio è un rifiuto della realtà e della verità più evidente.
    Il cieco riacquista davvero la vista quando si rende conto della paura e della avversione dei farisei del Tempio.
    Paura che hanno anche i suoi genitori che si rifiutano di prendere le sue parti durante l'assurdo ed inutile interrogatorio.
    Il cieco smette di essere cieco quando si rende conto dello schifo che ha intorno.
    Piu o meno come è successo a noi nel CN.

    E non è vero che il cieco diventa uomo nuovo dopo il miracolo di Gesù, il cieco è già uomo nuovo per Gesù che gli legge dentro e decide autonomamente di fare uno dei suoi pochissimi miracoli non richiesti.

    Gesù legge il cuore del cieco e compie il miracolo, anche è soprattutto per contraddire la credenza degli Ebrei che gli uomini vengono puniti per i loro peccati o per i peccati dei loro avi.

    Quindi il cieco riacquista ,davvero la vista, quando si accorge della realtà e della verità che lo circonda,la cecità e l'invidia è l'odio dei sacerdoti del Tempio, verso Gesù e la paura dei sui genitori di contraddire i loro capi ed essere scacciati dal Tempio è dalla società dei giudei.

    Durante gli scrutini neocatecumenali avviene la stessa cosa, chi li subisce capisce subito come deve regolarsi per superarli, cioè dire quello che vogliono sentire i catechisti ed adeguarsi alle lodi sperticate verso il CN.

    Niente verità,niente cuore puro,niente logica, niente fede.
    Semplicemente adeguarsi alle aspettative .
    Esattamente come fanno i genitori del cieco nato.

    Per quanto riguarda il percorso Battesimale a tappe, voi NC vi dovreste vergognare,perché il vostro percorso Battesimale a tappe è infinito e non porta da nessuna parte.
    Il cieco riacquista la vista e lo stesso giorno diventa uomo nuovo in Cristo.

    Voi NC restate piccoli servi inutili e catecumeni tutta la vita e qualcuno di voi ,secondo Pezzi è condannato anche in purgatorio a fare il CN, se non lo ha fatto " bene " durante tutta la vita.

    Ma questo già lo sapete, in fondo è esattamente quello che vuole Kiko da voi ,cioe che siate sempre succubi dei SUOI catechisti, lattanti a vita ,attaccati come cozze al seno del SUO CN.

    Assuefatti e pendenti a vita dalle labbra della gerarchia neocatecumenale.

    LUCA

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    1. Cosaaa??? Il CN anche in purgatorio? E che stimmo a pazzià?

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  26. La vicenda del cieco nato viene riproposta con la conversione di san Paolo. San Paolo vide una luce sfolgorante, cadde a terra, e sentì la voce di Gesù che gli diceva "Saulo, Saulo perché mi perseguiti". Divenuto cieco, riebbe la vista quando Anania gli disse "Saulo, fratello, torna a vedere".E subito san Paolo si battezzò.
    La conversione di San Paolo quando avvenne? Nell'incontro con Gesù e per opera Sua. Però fu Gesù a mandarlo alla Chiesa perché recuperasse la vista, anche spirituale e fosse battezzato, così come fa anche con noi e come fece con il cieco mandandolo a lavarsi alla piscina di Siloe.
    Che succede al cattolico che diventa neocatecumenale? Semplicemente, invece di trovare il sacerdote Anania, incontra sulla sua strada il laico Kiko che lo convince a seguire un percorso di 30 anni prima di potersi dire ed essere cristiano, alle dipendenze di altri catechisti discernenti che rovistano nei suoi peccati fino ad esaurimento.
    Subisce una specie di imboscata, incontrando sulla propria strada un falso profeta e finto sacerdote.
    Subito dopo il battesimo sappiamo che San Paolo si ritirò da solo nel deserto e poi evangelizzò a Damasco ben prima di incontrare Pietro e gli apostoli: avesse incontrato invece Kiko, gli avrebbe calato addosso tremila pagine di mamotreto e fatto riferire la lezioncina a memoria.
    Chissà quanti potenziali San Paolo il CN ha trasformato in pappagalli, in miseri idiot savant, e quanti invece per grazia di Dio si sono salvati da questo misero epilogo!

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    1. idiot savant : nuovo epiteto da aggiungere a quelli già scritti nel nuovo libro.

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  27. Come si vede che nella vostra vita avete letto soltanto Lino Lista e Don Ariel Levi Gualdo. Possibile che non riusciate a capire il senso di questa catechesi di Kiko? E' ignoranza crassa, c'è poco da fare con voi troppo ignoranti. Sant'Agostino definisce il catecumeno colui che ha il fango sugli occhi, cioè colui al quale viene versato fango, non argilla come erroneamente diceva Lino Lista, sugli occhi. Cosa è il fango sugli occhi se non la presa di coscienza dell'essere sporchi cioè dei peccatori? Colui che non è stato ancora purificato dal battesimo o non ha ancora preso coscienza del proprio battesimo è ancora sporco nel fango del peccato. Lo spalmare il fango sugli occhi è la metafora del prendere coscienza del proprio essere peccatori. Gesù poteva guarire la cecità di quest'uomo senza fare il fango, ma ha compiuto questo segno proprio per indicare il legame con il peccato di questa cecità e questo uomo non guariva solo dalla cecità fisica, ma prendeva coscienza anchedel peccato. Il catecumeno o neocatecumeno è la persona alla quale viene sparso il fango sugli occhi, perchè prenda coscienza del proprio essere peccatore, perchè riconosca veramente di essere peccatore, cosa difficilissima. A parole ci diciamo tutti peccatori, ma nei fatti ci riteniamo poi dei giusti. Il compito del neocatecumenato o catecumento è proprio quello di aiutare i neocatecumeni, che già sono battezzati, ma non adeguatamente formati, a prendere coscienza del proprio peccato ma realmente non a parole. S. Agostino dice pressappoco la stessa cosa, come è possibile che non capite?

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    1. Quindi s. Agostino è un neocatecumenale ante litteram

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  28. E questi insistono con la sporcizia: certo che deve essere un imprinting troppo radicato per riuscire a modificarlo!
    Sant'Agostino si è ben guardato dal fare il parallelo fra il fango o argilla di Cristo (la stessa della creazione, come abbiamo visto) e i peccati.
    Ma al di là di questo, e perché chi ci legga non riporti la spiacevole sensazione che stiamo discutendo di quisquilie, chiarisco nuovamente l'importanza della catechesi di Kiko sul cieco nato.
    Non siamo certo noi a dare importanza a questa catechesi, ma Kiko stesso, che affida ad essa il compito di spiegare COSA SIA il Cammino.
    Le cose stanno in questo modo: mentre per il cattolico il riconoscimento del peccato e la contrizione sono questioni personali, che si concludono nel sacramento della riconciliazione, con il proposito di non più peccare, e per il resto si dedica all'ascesi, cioè a percorrere la strada dell'amicizia con Dio e dell'amore al prossimo, per il neocatecumenale, che è fondamentalmente un manicheo, non è possibile non peccare, al punto tale che non sei neppure un buon credente se non pecchi e la grazia di Dio non la puoi ricevere se sei buono e caritatevole, ma solo se hai fatto i peggiori peccati: il cammino neocatecumenale si incarica di farti peccare il più possibile, e di farti credere d'essere schiavo di Satana, facendoti credere che sia Cristo stesso ti immerge nella sporcizia del peccato.
    Questa 'pedagogia dell'abiezione' detta kenosi, se l'è inventata Kiko, o chi per lui, perché non ha nulla a che vedere con la dottrina cattolica!
    Ma per farla credere 'biblica' l'ha attribuita al racconto evangelico del miracolo della guarigione del cieco nato.
    E il lavaggio del cervello è così completo che i poveri adepti non si vogliono rendere conto del terribile 'equivoco' in cui sono stati fatti cadere. Oppure non lo vogliono ammettere.

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  29. Se il fango rappresenta l'unzione, anzi, poiche' e' efficace, se E' l'unzione, allora e' di Gesu' e comporta la grazia.
    Se il fango rappresenta il peccato, allora e' di Kiko, non e' efficace e non comporta la grazia. Allora i peccati rimangono anche se non si vedono piu' perche' il lavaggio e' solo opera dell'uomo

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  30. Ci segnalano l'infiltrazione di Kiko anche in un articolo sul confronto sportivo Italia-Spagna.

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  31. Per fate chiarezza ecco quello che diceva Benedetto XI sul cieco nato. https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080302.html

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    Risposte
    1. abbiamo aperto questo file, appare la scritta : not found, non trovato. O non è disponibile, o è inventato. Propendiamo per la seconda ipotesi

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    2. @anonimo delle 11.40
      Abbiamo aperto senza problemi la pagina al link indicato da anonimo delle 7.37. O non sapete fare un copia e incolla, o siete in mala fede. Propendiamo per la seconda ipotesi.

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