lunedì 5 dicembre 2022

La causa di beatificazione di Carmen? Un mezzo fiasco

A SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA

MONS. RAFFAELLO MARTINELLI
VESCOVO DI FRASCATI

IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE DI CHIARA LUBICH, CHE SI TIENE NELLA CATTEDRALE DI FRASCATI, SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO RIVOLGE IL SUO CORDIALE PENSIERO, AUSPICANDO CHE IL LUMINOSO ESEMPIO DI VITA DELLA FONDATRICE DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI SUSCITI IN QUANTI NE CONSERVANO LA PREZIOSA EREDITÀ SPIRITUALE RINNOVATI PROPOSITI DI FEDELE ADESIONE A CRISTO E DI GENEROSO SERVIZIO ALL'UNITÀ DELLA CHIESA. IL SANTO PADRE INVOCA ABBONDANTI DONI DEL DIVINO SPIRITO SU QUANTI SONO IMPEGNATI NELLA POSTULAZIONE ED ESORTA A FAR CONOSCERE AL POPOLO DI DIO LA VITA E LE OPERE DI COLEI CHE, ACCOGLIENDO L'INVITO DEL SIGNORE, HA ACCESO PER LA CHIESA UNA NUOVA LUCE SUL CAMMINO VERSO L'UNITÀ E, MENTRE CHIEDE DI PREGARE A SOSTEGNO DEL SUO UNIVERSALE MINISTERO DI SUCCESSORE DELL'APOSTOLO PIETRO, PER INTERCESSIONE DELLA VERGINE SANTA, INVIA A VOSTRA ECCELLENZA, ALLA POSTULAZIONE, ALL'INTERA OPERA DI MARIA ED A QUANTI PARTECIPANO AL GIOIOSO EVENTO L'IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA.
 

CARDINALE PlETRO PAROLIN
SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITÀ

Dal Vaticano, 27 gennaio  2015

 

"E questa cos'è?" si staranno chiedendo i nostri 25 lettori. "E cosa c'entra con la magnifica apertura della causa di beatificazione della "santa di categoria superiore" Carmen Hernández avvenuta a Madrid  proprio ieri, 4 dicembre 2022?"

Ebbene, questo è  il testo della lettera che il Santo Padre Papa Francesco  fece pervenire, tramite la sua Segreteria di Stato, al Vescovo di Frascati per l'inizio della Causa di beatificazione di Chiara Lubich il 27 gennaio 2015.

E all'arcivescovo Carlos Osoro Sierra, cosa è  arrivata dalla Segreteria di Stato pontificia per Carmen? Proprio nulla. Nè una lettera, nè un biglietto, nè una telefonata (sappiamo che Kiko spesso si è  vantato delle telefonate del Papa): nulla di nulla. NADA DE NADA.

L'articolo di oggi potrebbe finire qui, perché da questo elemento mancante possiamo valutare in quale grande considerazione tenga il Pontefice, come rappresentante della Chiesa tutta, questa causa che a tutti i costi, caparbiamente, Kiko Argüello ha voluto intentare per la propria collega quasi per preparare la strada alla propria.

Così come aveva dichiarato a Trieste alla presentazione dei Diari di Carmen: come mi diceva un giornalista tedesco: "Com'è un uomo che sa che sarà canonizzato?"
"Tu pensi che mi canonizzeranno? forse è necessario per voi e per il futuro del cammino..."

La voglia di supremazia, di primato, che mal si concilia con la modestia del vero credente, è troppo scoperta perché possa sfuggire agli occhi di chi sa vedere.

Ma, a ben vedere appunto, alla cerimonia del 4 dicembre non solo il Papa ha dato forfait, ma pure molti Vescovi e i Cardinali "amici", sempre pronti quando invece si tratta di andare a fare una settimana di vacanze in Israele, ospiti alla Domus Galilaeae.

Infatti, Kiko Argüello nella propria introduzione, saluta i presenti indefettibili cardinali Rouco Varela e Paolo Romeo, accennando solamente alle molteplici lettere di felicitazioni e di scuse di Vescovi invitati ma non presenti e leggendo quella del Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Kevin Farrell, che si scusa accampando impegni pregressi; come allo stesso modo  si era scusato il cardinal Filoni, con la missiva letta da Kiko nella convivenza di Avvento.

Rimane il popolo neocatecumenale, nella grande sala del Polisportivo della Università Francisco de Vitoria di Madrid, addobbata come per le grandi occasioni con una  enorme tribuna rossa e sullo sfondo una gigantografia di una icona neobizantina di Kiko Argüello. Per il 50esimo a Tor Vergata era il Giudizio Universale, per questa serata vi sono alcune scene della Corona Misterica, il Cristo Pantocrator, la Trasfigurazione, la Crocifissione, la discesa agli Inferi, la Ascensione.

E il cardinale Osoro Sierra, che si rende conto molto bene della situazione imbarazzante in cui, da presule, si è  messo patrocinando questa causa invisa al Pontefice, cerca di rimediare al silenzio assordante da parte di Papa Francesco parlando della grande confidenza di Carmen con gli ultimi Papi ed anche con l'attuale Pontefice che le avrebbe telefonato consolandola, dicendo che l'erba mala non muore mai e promettendole di mandarle una sigaretta.(sic!)

Carlos Metola, postulatore  della causa di Carmen, ci tiene fin dall'inizio a precisare che quell'incontro non è una liturgia, probabilmente visto che lo scenario è esattamente quello delle liturgie neocatecumenali, né  più  né  meno.
Ma il cardinale Carlos Osoro, arcivescovo di Madrid, accolto da un grande applauso dai neocatecumenali presenti, dopo una breve invocazione allo Spirito Santo, fa recitare ai presenti un'Ave Maria e un Gloria, sicuramente con sconcerto dei neocatecumenali ("si prega? Ma allora è una liturgia...o almeno a noi è stato insegnato così, nelle salette...").


Kiko, da parte sua, dopo aver presentato  i presenti ma soprattutto gli assenti, nomina anche la delegazione delle suore Missionarie, anch'esse invitate fisse alle kermesse dopo la morte di Carmen, per esempio alla presentazione dei suoi diari.

Nessuno si chiede come mai prima, quando ancora Carmen era in vita, non siano mai state invitate ai raduni neocatecumenali. Eppure sarebbe stato opportuno. Mai c'è stato un momento di riconciliazione pubblica fra le sorelle che avevano cacciato Carmen dal convento e la reietta. Anzi, di queste suore, Kiko aveva detto che dopo la cacciata di Carmen erano state abbandonate dallo Spirito Santo non avendo più vocazioni per la loro congregazione.

Kiko prosegue leggendo il proprio intervento con l'ausilio di Ascensión. È una combinazione provvidenziale la contemporanea commemorazione del 60° del Concilio Vaticano II  perché Carmen ha dato la sua vita per portare il Concilio alle parrocchie e perché loro due insieme hanno realizzato ciò che il CVII disponeva nei propri documenti con i poveri nelle baracche delle Palomeras. Quello che vissero con i poveri fu una terra di coltivazione che lo Spirito Santo aveva preparato per la Sua Chiesa, continua Kiko.

Come sempre facciamo notare, questo afflato per i poveri i due fondatori spagnoli l'hanno perso immediatamente: e del Concilio Vaticano II hanno sempre e solo parlato senza mai approfondirne i contenuti. 

Sollevando gli occhi dall'intervento scritto ed eludendo la sorveglianza di Ascension, Kiko trova modo di dire "Carmen mi disprezzava come cursillista, ma quando vide il vescovo Morcillo nella mia baracca, in quello stesso momento cambiò. La Chiesa accetta Kiko? Incredibile..." Poi riprende a leggere: Un mistero grande la collaborazione fra me e Carmen. Mi costò  molto accettare Carmen, anche se il Signore mi diceva interiormente... 

Solleva gli occhi dal foglio e di nuovo si sfoga: "perché Carmen era insopportabile! Voi l'avete conosciuta tutti, no? -risate-. È una soriana seca (un gioco di parole, Carmen nasce in provincia di Soria, ma soriana è anche una varietà di carne secca), ti diceva la verità...quello che credeva lei. 'Tu sei un cursillista hombre.' Per lei essere cursillista era un motivo di disprezzo..."

Poi Ascension lo sollecita e lui riprende a leggere: il Signore mi diceva interiormente che Carmen era una grazia grandissima, che mi diceva la verità...È stata una donna stupenda, straordinaria e ha fatto molto bene non solo ai fratelli del Cammino neocatecumenale, ma a tutta la Chiesa. Che donna meravigliosa...per non parlare della sua vita crocifissa e soprattutto delle sue virtù  nascoste.

Cita poi le parole papa Francesco a Tor Vergata nel 2018 per il 50° del Cammino: famoso discorso in cui ricordiamo che il Pontefice si guardò  bene dal nominare Carmen, morta da appena due anni. Mentre il giorno dopo andava dai Focolarini a parlare di Chiara Lubich.

Finito l'intervento di Kiko, viene letto il vangelo della Trasfigurazione. Poi cantano Carmen '63. Infine Carlos Metola legge il supplex libellus, la richiesta per l'apertura della causa consegnata al cardinal Osoro un anno e mezzo fa, il 20 luglio 2021, convinti che dopo due/tre mesi si sarebbe passati all'ufficialità... ed invece i neocatecumenali scalpitanti del "santa subito" hanno dovuto aspettare fino ad ora appena perché si potesse aprire la causa.

Nel libello, Carmen viene definita "catechista laica". Viene quindi a cadere l'ipotesi fatta da alcuni che Carmen e Kiko fossero dei "laici consacrati". Ed anche evapora l'idea di poter creare per Carmen una categoria di santi fondatori.

È un po' difficile esaminare tutto il contenuto del libello, se ne avremo la voglia -e lo stomaco- vi dedicheremo un articolo a parte; sta di fatto che raramente crediamo sia potuto succedere che venissero accumulate così tante menzogne su una persona sola!

Per il momento osserviamo che si dice che non mancava mai di recitare neppure un'ora del breviario, soprattutto l'ufficio del mattino; ma dai suoi Diari Carmen non risultava mai sveglia al mattino. Probabilmente recuperava di pomeriggio...
Leggeva i salmi perché  "molto esistenziali".
Aveva amore per i sacramenti, soprattutto  per l'Eucarestia che frequentava ogni giorno.

Sorvoliamo sulla famosa catechesi sull'Eucaristia di Carmen piena di eresie tanto da essere espunta dal Direttorio.

Ma quando frequentava la Messa? Quando era novizia o comunque prima della fondazione ed avvio del Cammino neocatecumenale! Se infatti avesse frequentato la Messa tutti i giorni anche successivamente, si sarebbe resa responsabile di non averlo mai ricordato ai fratelli del Cammino, permettendo anzi che fossero accusati di bigottismo se lo facevano.

Parlava molto liberamente: questo è vero, soffriva di una vera e propria incontinenza verbale.

Aveva un amore speciale per le pecore perdute, per coloro che soffrivano, per chi stava attraversando momenti difficili o era in crisi. Carmen lo chiamava e lo incoraggiava... conosceva a memoria nomi e situazioni familiari degli itineranti e si preoccupava di loro...

Di come si comportava realmente la Serva di Dio con gli itineranti  negli incontri a Porto San Giorgio e della questione delle pecore  perdute abbiamo già  parlato e rimandiamo agli articoli scritti in proposito.

Infine Carlos Metola descrive tutte le infermità di Carmen degli ultimi tempi senza neppure sfiorare il suo tragico decadimento  mentale. Si è spenta senza resistenza o ribellione, dice. Noi ricordiamo invece il pugno che diede all'anestesista ad uno dei suoi ricoveri in ospedale.
Ci chiediamo: come possono essere così omissivi e bugiardi? Davanti a Dio, soprattutto.

Membri del Tribunale diocesano per l'ispezione della causa

Questo pensiero domina ascoltando la nomina del tribunale delegato per l'ispezione diocesana del processo -formato da Don Alberto Fernando Sanchez delegato episcopale, Martin Rodaho Morales promotore della causa di giustizia, due notaie, Carlos Metola-   e il giuramento dei suoi membri.

La formula del giuramento è  la seguente:
"Io ... accetto l'incarico di ... per il quale sono stato nominato in questo processo di istruzione diocesana. Giuro anche di osservare il segreto in tutte quelle cose che possano pregiudicare alla serva di Dio o a qualsiasi altra persona. Che Dio mi assista e mi aiutino questi santi vangeli".
Il giuramento del postulatore è diverso. Giura di   "non dire e non fare niente che possa attentare alla verità e alla giustizia o che possa limitare la libertà dei testimoni."
Non crediamo che il giurare sui vangeli incastonati di foggia neocatecumenale possa diminuire l'impegno a dire la verità (questa sconosciuta!) o alleviare l'eventuale spergiuro.

A conclusione della kermesse, le due sinfonie che vengono presentate come "nuove" non sono altro che la trasposizione sinfonica del canto "Akedah" e di "Figlie di Gerusalemme" di Filippucci (che si perde una buona occasione per ricordare).


101 commenti:

  1. Le cose da dire, gli spunti offerti dall'incontro di ieri sono tantissimi e si rischia di perdersi. Hanno fatto una summa del meglio delle loro pilotate esternazioni. Maestri di mistificazione che imbrogliano talmente le cose da far diventare la verità menzogna e viceversa, con un'abilità prestigiatoria unica. Ma, come tutti i maghi da strapazzo, anche un bambino, guardando, si rende conto che c'è il trucco. Fidatevi. Anche l'uditorio di ieri, tutto, ha percepito quello che io e tanti, che abbiamo fatto il cammino per una vita intera e per intero, abbiamo colto avendo conosciuto Carmen da viva e avendola frequentata a lungo nello scorrere degli anni.

    La donna descritta da Metola non esiste. Stanno portando avanti un'operazione difficile, meglio impossibile. Non parliamo di dettagli, aspetti secondari che magari uno può cercare innocentemente di omettere. Parliamo di sostanza, della essenza vera di una persona. Per questo rasentano l'incomprensibile.

    Come pensano di farla franca? Baldanzosi, forse, perchè fino ad oggi le hanno spuntate tutte.
    Ma in alcuni passaggi, in alcuni accenti della voce o nell'incertezza manifesta di alcune espressioni - fatte scivolare non senza qualche imbarazzo mal dissimulato - Metola dice, con la mimica, molto più che con le parole utilizzate che (si vede fin troppo bene) sono state studiate una ad una per tenere insieme la vera Carmen con la finta santa che le stanno cucendo addosso. Giorno dopo giorno, anno dopo anno dalla sua dipartita.
    Pian piano procederemo nell'analisi.

    Intanto l'articolo odierno rimette le cose al loro posto molto bene.
    A cominciare dall'assordante silenzio di Papa Francesco.
    Dalla testimonianza del Cardinal Osoro di Madrid che, volendo esprimere qualcosa a favore della candidata, finisce per dirne due contro. Vedere l'asservimento del clero a questo assurdo progetto è vomitevole.

    Continuino così!
    Noi li ribatteremo colpo su colpo. Fra poco entrerò nel dettaglio. Per benino.

    Una cosa importante emerge prepotente. Che se la Chiesa li lascia fare, se contribuisce per la sua parte a minimizzare gli eccessi di Carmen definendoli non so cosa (come loro fanno da sempre), Kiko avrà vinto la sua ultima battaglia:
    Dopo aver stravolto la predicazione apostolica, la teologia e la liturgia, la spiritualità cattolica e l'arte e la musica sacra, ora stravolge pure i canoni della santità.
    Ecco perchè l'han definita da sempre "di categoria superiore", una cosa altra. Ora è chiaro.
    Oggi si diventa santi nella Chiesa con l'anarchia, l'indisciplina, la disobbedienza, la sfrontatezza, la mancanza di rispetto dell'autorità costituita e la maleducazione più becera. Strapazzando i Sacramenti, i preti parroci sacerdoti e presbiteri, affrontando con violenza i Vescovi e i Cardinali non allineati. Questo l'amore di Carmen per la Chiesa!

    Complimenti Kiko! Quest'ultimo capolavoro ti mancava. Senza questo finale, tutto il resto non poteva certo bastarti!

    Pax
    La Carmen che si ostinano a descrivere si allontana sempre più dalla Hernandez storica con cui abbiamo avuto personalmente a che fare.

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  2. Il Catechismo della Chiesa Cattolica così recita ai punti 2151 e 2152:
    "Il giuramento falso chiama Dio ad essere testimone di una menzogna.
    Lo spergiuro costituisce una grave mancanza di rispetto verso il Signore di ogni parola."
    L'intero iter giuridico delle cause di canonizzazione è costellato da giuramenti: davanti a Dio giurano, assicurando di dire la verità, i testi, giurano gli esperti in materia convocati, e soprattutto giurano i membri del Tribunale diocesano, come è riportato nell'articolo odierno.
    È evidente che l'intero processo è un continuo giuramento e si basa principalmente sul timore che ogni credente dovrebbe avere nel giurare il falso davanti a Dio, con la mano sul santo Vangelo.
    La formula recitata dai membri del Tribunale di ispezione diocesana è particolare, in quanto ci si impegna al segreto per "non recare pregiudizio alla Serva di Dio". Il che vuol dire che, se dovessero emergere delle verità scomode su Carmen, queste rimarrebbero sepolte negli atti, per sempre. Sicuramente questa è una grande rassicurazione per gli attori della causa, che sperano che eventuali scandali relativi a Carmen, se pur ne dovessero bloccare il processo, resterebbero nell'oblio, coperte dal segreto istruttorio.
    La formula di giuramento dei membri del Tribunale normalmente in uso, ritrovata per altre cerimonie di apertura causa, era diversa, più specifico l'impegno a mantenere il segreto e, non secondario, quello a non farsi corrompere.
    “Nel Nome del Signore. Io N.N. giuro di adempiere fedelmente e diligentemente all’incarico a me affidato nel processo sulla vita e le virtù in specie, nonché sui miracoli in genere, del Servo di Dio N.N.; giuro altresì di mantenere il segreto circa le deposizioni dei testimoni e di non parlarne se non con le persone del Tribunale nominate in questo processo; giuro infine di non accettare alcun tipo di dono che mi sia offerto in ragione del presente processo. Così Dio mi aiuti”.
    Soprattutto l'ultima parte è un peccato che sia stata tolta.

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    1. Dopo la riforma di papa Giovanni Paolo II hanno assunto molta importanza le ricerche storiche e la documentazione raccolta. Ma per determinare il carattere o la personalità del candidato la vera forza probatoria risiede ancora nelle dichiarazioni dei testimoni. Rimane attuale cioè ciò che il cardinal Lambertini, futuro papa Benedetto XIV, scriveva, e cioè che la base piú sicura per accertare non solo la fama di santità, ma anche l’esercizio eroico delle virtú risiede nelle affermazioni e dichiarazioni dei testi; il motivo per cui lo affermava era che tali escussioni sono formulate dai testi dopo aver emesso un solenne giuramento di dire la verità e si basano quindi su di esso;
      per questo esse devono essere considerate assolutamente vere: “in iuramento – infatti scriveva Lambertini – residere substantiam depositionis testis”.
      Il nostro problema in questo caso è che abbiamo a che fare con dei testi ai quali è stato insegnato da sempre a farsi manipolare la realtà perchè risulti aderente a quella propalata dai propri "istruttori e maestri di vita", i catechisti; e che sono pronti a giurare, convinti come sono da sempre che la volontà di Dio sia svelata loro dal guru discernente ed onnisciente.

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  3. L'unico modo per "approvare" il cammino è stato dandogli uno statuto che VOLUTAMENTE non rispecchia la verità delle cose. Allo stesso modo l'unico modo per dichiarare Carmen degna degli altari è mostrarne una figura NON corrispondente alla realtà.
    A questo punto mi domando: ma Gesù non ha detto: "Io sono la Via, la VERITA' e la Vita?" Quindi cosa c'entra il cammino con Gesù Cristo dato che, per raggiungere i propri obiettivi MONDANI, i vertici del cammino DELIBERATAMENTE MENTONO su loro stessi, sulla loro storia, sulla personalità di Carmen?
    Fatevi una domanda e datevi una risposta.

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  4. Per poter fare un confronto ho seguito altre aperture di cause di beatificazione, sia spagnole che italiane.
    Questa di Carmen, confrontata alle altre sembra una burla, uno scherzo.
    Totale assenza di sacralità.
    In alcune di quelle che ho visto, vere celebrazioni, si pregavano i vespri prima di iniziare e i preti erano vestiti coi paramenti, l'intervento della rappresentante del movimento è stato breve e senza riferimenti biografici alla serva di Dio (Chiara Lubich); in altre il coro era composto e sobrio, senza strafare, sempre i vespri in apertura (don Divo Barsotti); in altre, svoltesi non in luogo sacro, c'era compostezza e un filmato dei vari momenti di vita del servo di Dio (Sebastian Gaya Riera); un'altra composta e sacrale, coi commenti disattivati (Chiara Corbella); e così a procedere...

    Questa di Carmen, come sempre, è diversa da tutte le altre.
    È pomposa (le pompe), totalmente neocatecumenale (dove la Chiesa universale?), grossolana (tutto quel rosso a stridere col nero dei coristi), noiosa (tutte quelle dichiarazioni celebrative su Carmen), autocelebrativa (l'entrata applaudita dei parenti e dell'équipe neocatecumenale)...
    A me ha messo inquietudine. Il rosso mi accecava gli occhi, il nero mi sapeva di lugubre, l'atteggiamento declamativo di Metola, tutto sorrisi e moine col vescovo e i partecipanti al tribunale, mi è parso untuoso.

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  5. Prima pagare poi beatificare (forse).

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  6. La cerimonia trasmessa ieri era ottima , magnifica , meravigliosa nonchè opportuna, ma serve scriverlo in questo blog? No, non serve. Perciò.................................................................................................................

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    1. Si, opportuna senza lo straccio di
      due parole di augurio da parte del
      Papa....Perciò..... ti sei risposto da solo....
      Ruben.

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  7. Certo deve essere dura per voi sopportare tutto questo. Vi capisco. Succede quando non si ha fiducia della Chiesa e del suo discernimento. Invece di giudicare la fede degli altri, dovreste cominciare a pensare un pochino alla vostra e a chiedere al Signore di accrescerla.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. @Fav
      Non preoccuparti, noi abbiamo molta fiducia nel giudizio della Chiesa, mi chiedo se invece voi non stiate già dando per scontato l'esito positivo di questo processo, che, ti ricordo, può durare anche molti anni...

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    2. Deve essere dura essersi sbattuti così tanto per aprire questo processo...e non ricevere neppure una telefonatina di cortesia dal Papa...

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    3. Chi è che giudicherebbe la fede degli altri?
      Forse quello spagnolo che blatera di vestitino della prima Comunione, di religiosità naturale e di fede infantile, insieme a tutti coloro che lo seguono? Quello che pur avendo frequentato le scuole cattoliche non aveva mai incontrato un cristiano e non aveva mai fatto vita di parrocchia?
      Sì, hai ragione.
      Quello spagnolo dovrebbe smetterla di giudicare la fede degli altri (letteralmente) e cominciare a pensare un pochino alla sua, rivolgendosi al vero Signore che può accrescerla.
      Il tempo stringe.

      No, per me non è dura, mi fa solo un po' ridere l'affanno col quale hanno affrontato questa causa bislacca, e tutte le menzogne che ho sentito profferire per ottenerla mi hanno confermato ciò che già so.

      Ex neocatecumenale rinnovato e risposato in Israele.
      Ma, attenzione, risposato con la Chiesa e NON con la comunità!
      Per quello che vale la ketubah neocatecumenale, cioè nulla.

      Infatti nemmeno un mese dopo ero già fuori dalla comunità per sempre.
      E chi lo sapeva che quelli volevano farmi sposare con la comunità...
      Si scopre solo partecipando.

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    4. FAV ma veramente non ti vergogni di quello che scrivi? Ma da quale pulpito pensi di accusare qualcuno di giudicare la fede altrui?
      È scritto nero su bianco nei mamotreti il vostro giudizio sulla fede degli altri!
      Nei dialoghi alle catechesi iniziali davanti a gente di cui bon cinoacete niente vi prendete la responsabilità di "situarli" necessariamente dove vi fa comodo!
      Lascia proprio perdere cercali al tuo interno i personaggi che giudicano la gede altrui

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    5. @Anonimo5 dicembre 2022 alle ore 13:07
      Certo deve essere dura per voi sopportare tutto questo.
      ---
      Bene! Spiegaci cosa.
      Ruben.
      ---

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    6. carissimo hai ragione,,,
      dom

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    7. Fallacio, dovresti essere "cieco" ma non lo sei; sei solo un mendace, che pretenderebbe di trasformare le
      menzogne in verità; primo complice Sua Eminenza(faccia di bronzo Osoro).
      Quella di ieri una cerimonia Liturgica come prevede la Chiesa?
      No, solo un laicissmo meeting tra
      buontemponi Cardinale incluso,
      che la pensano tutti in maniera
      univoca.
      Ruben.
      ---

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    8. Fallacio, ti trovo un poco spentino. Come mai? Certo questa celebrazione del 4 dicembre per aprire ufficialmente la causa di Carmen non è stata un granchè, anche Metola parlava con un tono monotono e poco convinto, meno ancora convincente. Pure lui sarà stanco di ripetere sempre le stesse cose, e chi sa per quanto ancora... che inutile perdita di tempo! Per chi ha dentro il fuoco dell'evangelizzazione mentre il mondo muore!

      Pax

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  8. Per pura nota, qualsiasi cosa riguardasse i focolari è sempre stata oggetto, di particolare cura di un notissimo cardinale, tra l'altro all'epoca addetto a queste cose. Nulla di strano relax

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    1. Quindi, basta avere un cardinale "amico" nel posto giusto e si ottiene qualsiasi cosa? Grazie per aver confermato questo sospetto...
      P.S. con la differenza che con un papa come Francesco non si può dare nulla per scontato, anche se ti sei comprato mezzo Vaticano. Se ne è accorto persino Kiko!

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    2. Vi state riferendo al card. Becciu, presumo. Le notizie che ho io sono queste : Becciu è stato ordinato prete nel 1972. Due anni prima, essendo ancora seminarista e già nel movimento dei focolari, è stato incaricato da Chiara Lubich, insieme a un altro seminarista di cui non si sa il nome, almeno io lo ignoro, di diffondere il movimento nella diocesi di Ozieri alla quale apparteneva Becciu, essendo nato a Pattada che come Comune è in provincia di Sassari ma appartiene ecclesiasticamente alla diocesi di Ozieri. Becciu è quindi un focolarino da 50 e passa anni. Io l'ho saputo solo quando il Papa l'ha creato cardinale nel 2018, cioè quando già ero nel movimento da 18 anni, e non ufficialmente, ma da una amica focolarina, che era collega di lavoro di un mio fratello, che mi aveva preso in simpatia e mi raccontava alcune cose che mai avrei saputo. Quando l'hanno fatto Prefetto della Congregazione per la Causa dei Santi, quindi prima che subentrasse il card. Semeraro, era opinione comune tra noi che avrebbe dato una "spinta", ma nel senso buono del termine, per accelerare la causa di beatificazione di Chiara. Lo ha affermato anche Pinotti nel suo libro " La setta divina". Le cose sono andate molto diversamente, Becciu è caduto in disgrazia per i motivi che tutti sanno, ha lasciato la Congregazione e anche il cardinalato, questo non ha messo in buona luce il mio movimento. Il mio amico neocat iglesiente dice che tutto questo non centra niente, che non si diventa santi per raccomandazioni, e che il movimento non avrà una caduta di immagine solo per colpa di un cardinale, anche se poi c'è un processo in corso in continua evoluzione. Io la penso come Pinotti, forse sbaglio, ma credo che la causa di Chiara subirà molto ritardo, a meno che un fatto eclatante non comporti la piena assoluzione di Becciu, ma concordo con Valentina : non si diventa santi perchè c'è un cardinale amico al posto giusto. Poi vedremo gli sviluppi. Con questi miei interventi mi sto esponendo molto, ma ho deciso di proseguire come testimonianza di verità. Aldo dei focolari di Cagliari

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  9. Risposte
    1. Meno male che c'è FungKu a tirarci su altrimenti..





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  10. Cammino Neocatecumenale:
    1.500.000(fonti loro), adepti nel mondo.
    Neanche una "pernacchia propiziatoria" da parte del Pontefice nei confronti della inutile cerimonia di ieri, esclusi i Cattolici
    Veri, ma cosa ti vuoi aspettare da questi,
    trapani da quattro soldi?
    Ruben.
    ---

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    Risposte
    1. Errata corrige: volevo dire "tarpani"
      anziché trapani.
      Ruben.
      ---

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  11. Per essere composto da un milione di membri, pare che a pochi sia interessato sorbirsi l'evento dell'apertura della canonizzazione, dopo tutta la pubblicità sdoganata: per ora meno di 150.000 visualizzazioni, comprese quelle dei non neocatecumenali (addetti ai lavori e curiosi).
    La cifra è la somma delle 6 trasmissioni dal vivo: canale di Padre Felipe Brito (presbitero cileno), canale
    Las Alas de la Fe (presbitero dominicano), canale neocatechumenaleiter in inglese, canale neocatechumenaleiter in italiano, canale neocatechumenaleiter in francese, canale dell'arcidiocesi.
    Nessuno ha mai osato tanta pubblicità prima, eppure non sono riusciti a chiamare a raccolta nemmeno due decimi di adepti.

    Curiosi anche certi commenti, per lo più dall'America Latina:

    "Carmen ti chiedo di intercedere e donarci sacerdoti che AMANO IL CAMMINO NEOCATECUMENALE"

    "Carmen se è la TUA VOLONTÀ Carmen che io possa gareggiare in itagui Carmen in atletica leggera per la tua beatificazione e che tu mi dia il santo matrimonio Enrico caro" (traduzione reale)
    "E che l'insegnante mi dice domani che se posso andare a gareggiare in atletica e vincere le gare lì in itagui di dipartimenti amen amen.
    E per poter ottenere i soldi per andare al primo scrutinio nella comunità di Santa María na de Jesús Paredes"

    "Intercedi per tutte le comunità neocatecumenali del mondo, e per ogni nostra particolare necessità."

    "Da villa alemana (Cile) Blanca Bahamonde ringrazio Carmen Hernández per il miracolo concesso a María Eugenia Berrios, oggi può camminare, grazie Beata Carmen Hernández per questo bellissimo miracolo" (già crede al miracolo)

    "Si la verità di recente stavo preparando Tema e MI SI È RIBELLATO E L'HO SISTEMATO NELLE AMMONIZIONE E ANCHE PREPARANDO" (dall'Honduras)

    "Dal CILE chiedo l'intercessione di Carmen, SEMINARI DEL CAMMINO IN CILE..."

    "Peccato che non abbia sostenuto un REDEMPTORIS MATER PER LE DONNE. Anche le giovani donne che hanno una vocazione a consacrarsi dovrebbero avere questa opportunità."

    In alcuni canali i commenti erano disattivati.
    Meno male per loro.

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    1. Esattamente come previsto, l'Apertura del Processo (e sottolineiamo Apertura, senza nulla di deciso), è stata la sagra dell'ipocrisia.

      La plateale ignoranza di quei poveri fratelli del Cammino è solo l'ennesima dimostrazione che fra i cattolici serpeggia un'ignoranza spettacolare della santa dottrina. Cioè il Cammino fallisce miseramente nel catechizzare i propri adepti.


      Piccola divagazione. A dicembre di cinque anni fa mons. Byrnes sopprimeva il seminario Redemkikos Mater di Guàm. La vendetta neocatecumenale ha tardato un po' ma comincia a mostrare i suoi artigli. Un giornaletto scandalistico locale, Kandit News, si chiede che fine abbia fatto Byrnes - ufficialmente allontanatosi per problemi di salute - notando che è da mesi che non celebra Messa in cattedrale, e che nel frattempo varie "fazioni" stanno lottando come avvoltoi su una preda e prosegue la faccendaccia dei risarcimenti alle vittime dei preti pedofili protetti dal vescovo pedofilo neocatecumenale.

      Possiamo essere arcisicuri che la "fazione" più guerrigliera è quella kikolatrica. Secondo Tim, sull'arcivescovo Byrnes pesa la vendetta neocatecumenale, fargliela pagare in quanto uno dei pochissimi vescovi al mondo a osar chiudere i finti seminari Redemkikos Mater.

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    2. Redemkikos Mater..........

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    3. Ulteriori notizie da Guam: dopo che la sopracitata Kandit ha pubblicato un intervento di Tim, un vasto branco di anonimi commentatori è corso a ragliare con grande asineria su quella pagina senza nemmeno leggerne il testo dell'intervento. È bastato loro vedere la foto di Tim per andare su tutte le furie. ("went nuts", letteralmente: "hanno sbroccato").

      Indovinate un po' a quale setta eretica potrebbero appartenere certi soggetti che hanno molto più a cuore i propri pedofili che la Chiesa Cattolica.

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    4. A marzo di quest'anno il vescovo Byrnes si stava adoperando molto per arrivare rapidamente ad un accordo per il risarcimento delle oltre 280 vittime di abusi sessuali da parte di diversi sacerdoti e alcuni laici.

      Ha detto che la diocesi ha presentato istanza di fallimento durante un “periodo di espiazione” poiché cerca di riparare “il grave danno che la nostra arcidiocesi ha inflitto a numerosi bambini in passato.". Oltre Apuron, oltre 100 cause legali hanno accusato il clero cattolico per abusi nell'arco di 50 anni, aggressione, manipolazione e intimidazione delle presunte vittime. Tutti sotto il governo diocesano di Apurnon.
      Si cercano i soldi dalle parrocchie, dalle scuole e nella vendita di beni "non essenziali" dell'arcidiocesi per i risarcimenti.

      Ecco il bel risultato lasciato in eredità a Guam dal vescovo Apuron.

      Ma perché Byrnes non collabora con O'Malley, il presunto mago della risoluzione dei problemi di abuso nella Chiesa?
      Nel 2016 i cattolici di Guam inviarono addirittura una lettera a O'Malley quando Kiko chiamò "persecuzioni" le accuse contro Apuron e O'Malley era seduto dietro di lui.
      Non pare ci sia stata risposta.

      Nel 2017 il vescovo Byrnes inviò una lettera a 4 sacerdodi del Cammino Neocatecumenale (David C. Quitugua (attualmente vicario parrocchiale nella diocesi di mons. Chaput), padre Jose Alberto Rodriguez-Salamanca, padre Julio Cesar Sanchez (attualmente rettore dell'RM di Brooklin) e padre Rodolfo Arejola) per allontanarli dal Consiglio Presbiterale della diocesi di Agaña, lamentandosi che si erano rivolti a Filoni (grande filo-neocatecumenale) invece che a lui per manifestare le loro preoccupazioni, sfidando la sua leadership e tradendo la sua fiducia (non si conosce il contenuto della loro lettera a Filoni):

      "Come discusso, la tua appartenenza al consiglio presbiterale è terminata a causa dell'insubordinazione", scrive Byrnes nella lettera del 24 luglio. “In particolare, scrivendo direttamente a Sua Eminenza il Cardinale Fernando Filoni il 27 giugno 2017, invece di indirizzare adeguatamente le sue preoccupazioni a me, lei ha sfidato la mia leadership e ha tradito la mia fiducia"

      Byrnes forse si è messo troppo di traverso al Cammino Neocatecumenale, rivedendo il Direttorio Catechetico e dando istruzioni sulle liturgie. A giugno si è anche espresso chiaramente in una lettera pastorale contro l'aborto, forse pestando i piedi alla governatrice Lou Leon Guerrero, sostenuta dai neocatecumenali.
      Preghiamo per la sua salute (pare un'operazione all'anca) e speriamo che dietro la sua assenza non ci sia altro.

      Byrnes ha lasciato Guam alla fine di giugno di quest'anno per "congedo medico esteso" approvato dal nunzio, ma non si sa di più.
      Da allora è sostituito in tutto dal vicario, padre Romeo Convocar, anche in tribunale per i casi d'abuso.

      Comunque, il vescovo Byrnes, il 28 settembre di quest'anno ha celebrato la messa al Catholic Central di Detroit e un'altra il 30 settembre. Ha incontrato studenti ed ha visitato il campus.
      A settembre non sembrava che stesse tanto male di salute.
      Ora siamo alla metà di dicembre, perché non torna?

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    5. Sulla questione non possiamo conoscere i veri dettagli e quindi ci limitiamo a prendere - con la dovuta cautela - le dichiarazioni a mezzo stampa, le notizie dei giornali, e le considerazioni pubblicate su Jungle Watch (ricordiamo che Tim, "Frenchie" e pochissimi altri, sono le uniche voci che hanno parlato anche a costo di provocare vendette neocatecumenali).

      Tim esprime diverse perplessità sulla stessa nomina di Byrnes, che pur non essendo minimamente filo-neocatecumenale, e pur avendo soppresso il seminario kikolatrico Redemkikos Mater, non è riuscito a tener testa (anche per motivi di salute, ma certamente per pressioni tanto indebite quanto "esterne", che spiegherebbero molto meglio la sua "assenza") al branco di avvoltoi neocatecumenali, e a qualche altra "fazione" diocesana che sta tentando di "emergere" prima che arrivi il prossimo vescovo. E il prossimo vescovo potrebbe essere più accondiscendente verso il Cammino.

      (Ricordatevi che i capicosca della setta neocat sono eccellenti pianificatori; hanno un piano B per ogni evenienza, e sebbene siano fallite molte delle loro macchinazioni - come l'appropriarsi furbescamente della Yona property - cioè degli immobili di valore multimilionario che già abusivamente avevano occupato col finto "seminario" -, non hanno mai smesso di lavorare sodo dietro le quinte per ripristinare massicciamente la presenza kikolatrica nell'isola, guadagnare ulteriori appoggi politici ed ecclesiali più o meno camuffati, e addirittura reinventarsi un "seminario" magari ricomprando sottobanco la property; se il prossimo vescovo non tenesse presente tali manovrine, finirà per appoggiarle, magari addirittura suo malgrado).

      Ci sembra dolorosamente normale il fatto che un'arcidiocesi vada addirittura in bancarotta per ripagare le vittime dei suoi esponenti (vescovo pedofilo neocatecumenale, preti pedofili protetti dal vescovo pedofilo neocatecumenale, e loro complici laici che avevano incarichi ufficiali in curia), anche se un risarcimento non sarà mai sufficiente a rendere giustizia alle vittime, ma è almeno un primo passo necessario. Infatti, in qualità di cattolici, sappiamo che davanti a Dio, le vittime non sono una banale questione di soldi e risarcimenti.

      Una diocesi può essere (lentamente) ricostruita, con le offerte future dei fedeli. Ma occorre anzitutto recuperare la fiducia di tali fedeli, perché è profondamente ingiusto e malvagio, davanti a Dio e davanti agli uomini, il minimizzare quei crimini gravissimi commessi per giunta da esponenti del clero e protetti addirittura da un vescovo. Ricordiamo che il marciume clericale nell'isola di Guàm ha goduto della pluridecennale protezione del vescovo pedofilo neocatecumenale. Erano crimini gravissimi già prima, ma quelli perpetrati poi - e specialmente dal vescovo pedofilo neocatecumenale stesso - confermano che il Cammino è al servizio del demonio (il demonio quello vero, non il simpatico portasfortuna che ti fa trovare nebbia in autostrada quando vai alla convivenza regionale). Cari fratelli del Cammino, è inutile riempirsi la bocca di "ilsignore-ilsignore" se poi l'autonominato "iniziatore" vi chiede preghiera per la "persecuzione" (giudiziaria) subìta dal vescovo pedofilo neocatecumenale e voi non avete nulla da ridire, anzi, pregate il Signore affinché il vostro pedofilo la faccia franca. Nel Cammino i VIP possono concedersi tutto, lussi e lussurie e perfino pedofilia, perché la setta li protegge anche da voi. Perfino quando il vescovo pedofilo neocatecumenale viene condannato dalla Santa Sede e successivamente dal Papa stesso.

      Nota bene: O'Malley è neocatecumenalizzatissimo. Il suo incarico ufficiale di indagare sugli abusi sessuali nella Chiesa, è stato come mettere il caro cugino del lupo a controllare le pecore.

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  12. Questo processo per me indica il sommo disprezzo che da sempre gli iniziatori del Cammino hanno nutrito per la santità quella vera, quella umile, quella non appariscente, quella disprezzata dal mondo.
    In questo senso è interessante il momento in cui Kiko alza gli occhi dalla traccia scritta, per accusare la "Serva di Dio" di essere una persona che disprezzava gli altri, che non sapeva riconoscere che il potere "Mi disprezzava, mi chiamava cursillista" (i membri dei Cursillos erano noti per essere devoti); "ma quando vide il vescovo Morcillo nella mia baracca, cambiò subito idea". Qualcuno potrebbe dire: parlava del passato...poi la "santa" è cambiata... ma no, Kiko sbotta: "Voi tutti l'avete conosciuta Carmen: era insopportabile!"
    Sappiamo bene che poi Carmen è cambiata, al punto di disprezzare anche i vescovi che non facevano penetrare le proprie diocesi dal Cammino, togliendo loro la parola in modo villano. Come mai? Perché a Carmen interessava ormai solo il grado massimo, il Pontefice. Ambiva solo a quello, si confrontava solo con quello, voleva "illuminare" con le proprie idee solo il Papa, spinta dalle locuzioni interiori di dubbia provenienza di Ein Karem "benedetta tu tra le donne, sarà la Chiesa".
    Quindi voleva arrivare al Papa, come pure Kiko ambiva solo arrivare a Roma, al Vaticano (lo diceva un testimone eccellente, il loro primo presbitero in equipe, don Francesco Cuppini).
    I due aspiranti riformatori della religione cattolica hanno sempre "lavorato" sulle alte gerarchie vaticane blandendole, comprandole o minacciandole. Eccelsa "scorciatoia" per acquisire il potere di aprire la Chiesa come una scatola di sardine.
    Ebbene, voler far arrivare agli altari Carmen è esattamente questo, un voler occupare un posto in alto, più in alto possibile. Non nella gloria di Dio, ma in quella, effimera, degli uomini.
    Per questo abbiamo sentito e sentiremo ancora tante bugie, per arrivare all'obiettivo creare, con Carmen, la prima "anti-santa" della Chiesa cattolica.
    E se dobbiamo affidarci alle impressioni di questa cerimonia pacchian-neocatecumenale, con il giuramento del postulatore di dire la verità (più volte infranta nel libello di supplica) quasi urlato, come per sfidare il Cielo stesso di fulminarlo all'istante, e l'atteggiamento timido e quasi impaurito degli altri membri, che giuravano di mantenere il segreto su tutto ciò che potesse arrecare pregiudizio a Carmen (formula diversa dal solito, senza l'impegno a non farsi corrompere) ci fa temere che siano in grado di arrivare fino in fondo, se Dio e il Papa lo permetteranno.

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    1. Sono talmente convinti che la canonizzazione sarebbe un titolo nobiliare, e talmente convinti che corrompere ecclesiastici equivalga a fede adulta, che addirittura si meravigliano del flop clamoroso della Grandiosa Imponente Suprema Apertura dell'Inizio Iniziale della Fase Diocesana del Super Giga Mega Processone di Iper Canonizzazione di Categoria Superiorissima.

      E quindi ritornano alla loro tipica abitudine di mentire agli altri per convincere sé stessi.

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    2. Se fossi un vescovo, già a sentire per bocca del compagno di merende che l'aspirante santa DISPREZZAVA lui e i Cursillos, avrei seri ripensamenti sull'apertura della causa.
      Disprezzare i Cursillos de Cristiandad, che come loro sono stati approvati dalla Chiesa, non è un atteggiamento da santa.
      Meno male che tale dichiarazione è pubblica, immortalata nel mondo dal video della stessa diocesi.
      Già disprezzare è anti-cristiano, ma disprezzare apertamente un movimento della Chiesa solo perché non è come il tuo (che è il migliore), è giudizio e superbia.
      Chissà come si sentiranno i cursillisti odierni, a sentire che c'è un'aspirante santa che li disprezza e che, al tempo delle baracche, uscendo da un corso di Cursillos definì gli angioletti dipinti in chiesa come "orribili".
      Il disprezzo non è sintomo di santità. E il video, per bocca di un Kiko fuori senso che parla a braccio, ne dà testimonianza ribadendo ciò che fin dagli inizi avevano detto vantandosene: CARMEN DISPREZZAVA I CURSILLOS DE CRISTIANDAD E I CURSILLISTI.

      Per la cronaca, il 13 settembre di quest'anno, si è aperta a Madrid col card. Osoro la causa di beatificazione di Sebastián Gayá, sacerdote iniziatore dei Cursillos morto nel 2007.
      Un evento intimo, breve e senza fronzoli, proprio di quelli che il Cammino Neocatecumenale rifugge.

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  13. Un mezzo fiasco è l'acronimo di :

    Uomini Neocatecumenali Mamotreticamente Eretici Zelantemente Zizzaniosi Ormai Francamente Ignobili Assolutamente Scoccianti Certamente Obbrobriosi

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  14. Dov'era il 4 c.m. il vaticanista di Vatican News, Salvatore Cernuzio, Neocatecumenale confesso, nella pseudo-apoteosi di Carmen?
    Dipendendo, non so ancora come, da un
    Editore della Santa Sede, probabilmente
    gli avranno messo la "mordacchia".
    Ruben.
    ---

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    1. C'è un articolo di Debora Donnini su VaticanNews sulla cerimonia. Viene riportato il discorso di Kiko senza i commenti a braccio. Ciò vuol dire che ha avuto il testo scritto (o che non ha voluto riportare gli sfoghi di Kiko su Carmen donna insopportabile che lo disprezzava).

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    2. Grazie della segnalazione.
      Ho dato una guardata.
      La Donnini bonifica e mistifica ulteriormente. Sanno che devono applicarsi per portare l'ambizioso progetto in porto!
      E questo fanno!

      Sono andata a leggere incuriosita di Osoro e, guarda un poco, non riporta quanto il Cardinale racconta della telefonata di Papa Francesco a Carmen malata.
      Non a torto l'abbiamo trovata inquietante con quel riferimento all'erba mala e al vizio del fumo che aveva guadagnato a Carmen l'epiteto di "donna fumogena" (Kiko ridens dixit).
      Ma come sono bravi. Con queste omissioni confermano da soli tutto quello che qui diciamo.

      E dunque, il Papa non invia alcuna lettera al Cammino e intanto Osoro racconta che la appella erba mala fumogeni, preludio certo che l'erba mala, alias zizzania, è destinata al fuoco... eterno.

      Pax

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    3. Raccontatela voi la telefonata del Papa a Carmen così lo sappiamo tutti

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    4. Giusto. Di questa super cerimonia solo noi sul blog Osservatorio diamo il resoconto reale, come sempre d'altra parte. I giornali cattolici o si commuovono davanti alle magliette di marca, o si fermano alla mitologia del Cammino. Per forza: nelle varie redazioni, del Cammino si occupano i figli o i nipoti neocatecumenali, quelli nati a seguito delle varie GMG, che devono dire grazie a quel tal discorso di Kiko addirittura per essere stati concepiti.

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    5. E si… solo voi siete oggettivi e veritieri… si si… senza il vostro disgustoso pregiudizio… si si… la Chiesa tutta sostiene il cammino e voi 4 gatti non lo accettate altro che “resoconto reale”, come al solito siete su un altro pianeta

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    6. La "Chiesa tutta"? Vivete una vita chiusi nelle salette, convinti di essere "la Chiesa", nulla sapendo di nessuno e ritenendovi "gli eletti"...e poi parlate pure di disgustoso pregiudizio e di altro pianeta? Carmen santa è un vostro progetto, fra l'altro di questa persona non sapete nulla, vi si disfaceva davanti ai vostri occhi e lo avete ignorato, tanto avevate il vostro affabulatore a convincervi che tutto andava bene... e continuate a far finta che Carmen fosse in sè fino all'ultimo. Vi serve solo il suo nome per imbastire un processo farsa di cui ai cattolici non interessa assolutamente nulla.

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    7. Anonimo 13:16 leggi l'articolo se vuoi sapere della telefonata. Oppure guarda le due ore del video.

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    8. Anonimo tu chiedi:

      Raccontatela voi la telefonata del Papa a Carmen così lo sappiamo tutti....
      ----------
      Dimostrate una volta di più che NON LEGGETE e vi permettete di contestare coi vostri commenti ingiuriosi.
      Dall'articolo copio per te:

      "..
      il cardinale Osoro Sierra... cerca di rimediare al silenzio assordante da parte di Papa Francesco parlando della grande confidenza di Carmen con gli ultimi Papi ed anche con l'attuale Pontefice che le avrebbe telefonato consolandola, dicendo che
      1
      l'erba mala non muore mai e
      2
      promettendole di mandarle una sigaretta.(sic!)
      "

      È chiaro ora?

      Valuta tu, se ne sei capace e chiediti perché della telefonata non ne parlano loro che neanche un sorriso del Papa non sbandierano e perché, nella sua dettagliata relazione, la stessa Debora Donnini non ne dà conto.

      Pax

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    9. Intanto, la manifestazione neocatecumenale del 4 dicembre ha rallegrato talmente tanto l'inferno che, dal centro della terra, ha buttato fuoco da tutti i vulcani che ha trovato liberi.

      FungKu. E ora mi rincorrono i vulcanologi per processarmi come eretico, ma io sono falso profeta, mica vulcanologo!

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    10. Il padre della giornalista Debora Donnini, Gianpiero Donnini, era in prima fila all'apertura della causa a Madrid, si vede nel video.
      Tutto in famiglia.

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    11. Donnini padre e figlia : tra i pochi amici ancora del Cammino, insieme a p. Livio e la Pellicciari. Pochi, ma buoni..........................................................................................................................................

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  15. A proposito del libello. Metola recita la solita litania, la solita storia narrata che conosciamo a memoria. . Ma dalla metà in poi la sua arringa si fa interessante sempre più. Metola scivola inesorabilmente nella enorme voragine delle loro consuete, vergognose, menzogne.

    Dopo le solite mistificazioni delle origini che ben conosciamo si dispiega un racconto che non convince, o convince sempre meno, e lascia nello sconcerto chiunque li abbia conosciuti davvero vivendo il cammino in prima persona.

    Kiko e Carmen finalmente si incontrano e la descrizione fatta dal postulatore dell'alchimia tra i due è esilarante.
    Intanto si rimarca con enfasi che Carmen perfeziona la sua superlativa formazione alla scuola del padre Farnes "gran liturgista" che la provvidenza in quegli anni cruciali mette sul suo cammino. Anche qui la solita solfa!

    Metola parla di una "grande preparazione" di Carmen in campo teologico, spirituale, liturgico. E a noi viene la pelle d'oca. Questo il contributo fondamentale di Carmen al disegno preparato da Dio per la Chiesa con Kiko Arguello che, per parte sua, concretizzava "la presenza di Cristo sofferente tra i più poveri e la capacità di riunire e creare piccole comunità" (secondo la rivelazione di 5 anni prima dell'incontro con Carmen, l'8 dicembre 1959).
    Carmen, è risaputo, provvide a liberare e purificare Kiko dal cursillismo (oggetto della sua totale riprovazione perché fondato su un volontarismo o sforzo a migliorarsi assolutamente da bandire, a conferma che senza di lei/loro niente di buono nella Chiesa!) e dalla visione in cui lo trovò invischiato e schiavo al tempo delle baracche e fondata sul "Servo di Jhavè". La verità è che Carmen trovava Kiko patetico. In buona sostanza per Carmen - e nei suoi racconti lo ripeteva spesso - Kiko prima di conoscerla era completamente fuori strada e egli deve a lei sola la sua "correzione". Dall'unione di questi due, in cui è evidente chi detenga il primato, nasce e si sviluppa il C.N....

    In sostanza, Kiko senza Carmen non avrebbe fatto nulla di buono e, probabilmente, non sarebbe stato nessuno se aggiungiamo che, sempre lei, gli ha "portato il CVII su un piatto d'argento" (Concilio riletto dalla colta Carmen col supporto dei padre Farnes di turno).

    "Al Cammino Neocatecumenale Carmen ha contribuito con la sua teologia, l'intuizione, la ricerca e lo studio e Kiko con la realizzazione, l'architettare in una sintesi teologico catechetica e morale che attira i più lontani dalla Chiesa ed è valida anche per i battezzati tiepidi delle parrocchie ..." (parola di Metola).

    E' opportuno qui ricordare che Carmen dichiarava chiaro e tondo che Kiko era solo un gran teatrante e show-man e che senza di lei nulla avrebbe combinato. Tra il suo patologico YO YO YO e la sua predicazione ripetitiva al massimo avrebbe messo in piedi magari solo una simpatica brigata di bohemien.

    Continua......

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    1. aspettiamo il seguito con ansia

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    2. Il discorso di Metola è grottesco, non si capisce come riesca a non sprofondare per la vergogna di star leggendo una cosa del genere. Non porta uno straccio di argomento. Non emerge alcuna virtù straordinaria e tantomeno eroica della candidata. Non emerge neppure un tratto distintivo di Carmen rispetto ad un'anima X... ah sì, le numerose Bibbie, tutte sottolineate (grave mancanza di rispetto). In più, sono talmente buzzurri, tutti quanti, che non sono neppure interessanti come caso di distopia.

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    3. Se Kiko e Carmen non si sopportavano, perchè sono rimasti insieme 50 anni? Allora si sopportavano, quindi tutto quello che scrivete cade miseramente..................................................................................

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    4. Perché non potevano staccarsi. Erano fatti l'uno per l'altra. Attrazione fatale. Reciproca compensazione. Alchimia magica.
      Questo era il prezzo che dovevano pagare entrambi.
      Dai, che poi tanto male non gli è andata!
      E poi un poco di sceneggiata ci stava.
      Per vivacizzare la pesantezza che sono.

      Pax

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    5. Guarda che sono proprio Kiko e Carmen che hanno ribadito in pubblico che non si sopportavano.
      Quindi non cade proprio niente.
      È tutto SCRITTO qui si riporta semplicemente quanto si legge e/o si ascolta o si è ascoltato dalla viva voce dei "sommi" Kiko & Co.
      Avete una forma di Alzheimer non diagnosticata, zero memoria o peggio rimozione premeditata per non entrare in crisi.

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  16. basta che girano i soldi

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  17. Papa Francesco mette le fondazioni sotto il controllo della Segreteria per l'Economia

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    1. Sì questa la Lettera Apostolica di Papa Francesco:
      https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/12/06/0910/01898.html

      Sarebbe interessante sapere se anche la Fondazione "Famiglia di Nazareth " viene interessata da queste disposizioni.

      Frilù

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    2. Non sembrerebbe, le Fondazioni di cui tratta sono vaticane. In questo articolo se ne parla.

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    3. Si, infatti le Fondazioni del Cammino non sono di Diritto Vaticano, bensì di ogni Stato dove
      il Cammino è presente,"paradisi fiscali"compresi.
      Mi sembra infatti, dando una prima
      occhiata, che la Lettera Apostolica,
      sia, in fatto di contabilità, piuttosto
      esigente, quindi, poco compatibile
      con i"sacchi neri" del Cammino.
      Ruben.
      ---

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    4. Grazie Valentina, letto l'articolo. In effetti sono veramente poche le Fondazioni che ne fanno parte.

      Frilù

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    5. Si, però il Papa afferma, tra le righe, come secondo Lui, dovrebbero essere e comportarsi le Fondazioni, anche di Diritto Estero quali quelle del Cammino.
      Ruben.
      ---

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    6. Ho scoperto che il Cammino, complice una nota dello Statuto, ha ricevuto la
      Personalità Giuridica Pubblica, con
      giusto decreto dell'allora Pontificio
      Consiglio per i Laici in data 28 ottobre 2004.
      Di conseguenza, essendo stato questo "status", sancito da un Dicastero Vaticano, la competenza
      Giuridica e Territoriale della concessione, apparterrebbe alla Santa Sede, anche alla luce del Motu Proprio del Papa in data di ieri.
      Sarò più preciso da casa(ora sono
      fuori), con articoli, note e Decreti.
      Ruben.
      ---

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    7. Non si riesce a trovare il testo di del Decreto PCL cui all'art.1 § 3 nota due dello Statuto del Cammino però,
      tanto basta a verificare che il Cammino è un Ente Vaticano e quindi soggetto al recentissimo Motu Proprio
      del Pontefice.
      ---
      Lo stesso dicasi per la Fondazione Famigla di Nazareth per l'Evangelizzazione, di diritto Ecclesiastico e riconosciuta dallo Stato, in questi termini, fino a stamane presente sul sito shemà del web.
      ---
      A norma e per gli effettti dell'art. 7 del Motu Proprio, si fa riferimento, per questi Enti, alla legge Vaticana.
      __
      La questione è piuttosto complessa, vista anche la rapidità con cui il Cammino fa sparire gli "scripta".
      Se qualcuno ne sa più di me ben venga.
      Ruben.
      ---

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    8. Probabilmente per problemi tecnici il mio ultimo post è andato perso.
      In ogni caso posso tranquillamente
      ritenere che il Motu Proprio in data 6 c.m è stato promulgato "ad usum Cammini".
      Per quanto riguarda la Fondazione
      Famiglia di Nazareth, ovvero la cassaforte nera del Cammino con doppia cittadinanza, fino a stamane presente sul sito shema dal 6 u.s. vale e varranno le severissime norme del Motu Proprio.
      Il Cammino è fritto, come un giorno disse su questo blog, un
      saggio profeta.
      Ruben.
      ---

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    9. Considerazione personale: mi fate
      letteralmente schifo, sulla povera gente che avete sfruttato; dirvi vergognatevi è già un complimento,
      schifosi!
      Ruben.
      ---

      Elimina
    10. Amara considerazione sul recente "Motu Proprio" del Papa.
      si possono fare tutte le riforme Vaticane anche finanziarie, ma se non c'è o manca la volontà di farle rispettare, servono a poco o a niente.
      Il Cammino essendo una congrega semi-segreta, continuerà a fare come ha sempre fatto, tanto che è riuscito
      a fabbricarsi una pseudo santa, che è l'antitesi di ciò che dovrebbe essere stata in vita.
      Ruben.
      ---

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  18. in sostanza il Cammino é fritto

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  19. Riporto qui un commento fatto su Cruxsancta:
    Come è possibile che il CNC sia così opportunista e doppiogiochista?
    Hanno sempre sminuito e attaccato la tradizione della Chiesa cattolica, attaccano tutto ciò che ha a che fare con le espressioni di devozione, arrivano persino a dire che tutto questo viene dal diavolo, smettetela di essere religiosi naturali, dicevano i catechisti se avevi altari in casa o se ne uscivano con epiteti dispregiativi come: bigottoni religiosi pregatori baciapile della messa alle 12: con sarcasmo lo dicono! ....... ma qui viene la doppia e monumentale ipocrisia di quel falso movimento cattolico del CNC: si scopre che quando si tratta dei loro interessi interni alla setta promuovono l'idolatria di kikocarmenpezzi; nel caso di Carmen Hernández sono spudorati e cinici, nella maggior parte delle case dei neocatecumenali è stato loro insegnato ad allestire altari per adorare/venerare i kikocarmenpezzi con tanto di candele.
    Molto sottilmente li hanno portati a sostituire le immagini dei Santi Cattolici con l'immagine di Carmen Hernández e Kiko, hanno persino sostituito l'immagine della Beata Vergine Maria con l'immagine di Carmen (questo non è un segreto, negli incontri e nelle Eucaristie lo hanno fatto con la più grande sfacciataggine del mondo), Nell'Eucaristia proibiscono di inginocchiarsi davanti a Gesù Cristo, ma insegnano ai loro seguaci a inginocchiarsi davanti alle immagini di Carmen e Kiko e davanti alla tomba di Carmen! Ad esempio, quando vedono Kiko, corrono a prostrarsi davanti a lui perché li benedica con un dito sulla fronte (non lo fanno nemmeno davanti a un prete cattolico).
    Se questo non bastasse, inducono la Chiesa Cattolica, da loro sempre giudicata e calunniata, ad avviare comunque un processo di beatificazione... mostrando una foto della defunta non corrispondente al vero; per ottenere una cosa del genere e convincere la Chiesa cattolica, ora stanno parlando delle virtù eroiche di Carmen, del carattere calmo, della gentilezza, della simpatia, dell'empatia, dell'educazione, della gioia e dell'amore per gli altri.
    TUTTO QUANTO DETTO SOPRA È UNO SCHERZO... VERO???

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    1. Sembrano, in effetti, la loro stessa parodia. Non sembrano, in effetti, rendersene minimamente conto. Sarà mica che, alla lunga, resiste in Cammino solo chi è privo del senso dell'umorismo quanto il deserto è privo d'acqua?

      Perché, pur inalando a pieni polmoni ogni dogma che esce dal tubo di scappamento kikiano, un qualche aspetto tragicomico, a questo punto, lo dovrebbero cogliere anche i fratelli più ciecamente fedeli. Boh?

      A. Non.

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    2. @ A. Non.: A me pare che avendo senso dell'umorismo riesci almeno a cogliere le contraddizioni e alla fine capisci che tutto è una farsa e riesci ad andartene senza neanche troppe preoccupazioni. Mi pare pure che invece chi resiste nel Cammino sia o privo del minimo discernimento (cioè - detto in romanesco - "c'è") o dotato di una grandissima riserva di disonestà (ovvero, - rom. - "ce fa"). [Ma alla fine, i nodi, sempre al pettine vengono].

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    3. Dovrebbe scoppiare un grosso scandalo pubblico sulla gestione delle finanze nel Cammino. Quel giorno magari si ricrederanno anche gli idolatri integrali, i seriamente convinti della santità di Carmen. Chissà.

      Oppure grideranno alla persecuzione. Che in parte sarà anche vera - ma se la saranno cercata e verrà per dar loro una calmata non per glorificarli. Chissà se almeno allora si calmeranno.

      A. Non.

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    4. @ A. Non.: Comunque bella quella del "tubo di scappamento kikiano". E mi scuso con tutti (i ragionevoli) per la maiuscola di "cammino". Un lapsus.

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  20. Continuo:

    Doveroso ricordare i numeri del Cammino. Metola non può tralasciare!
    "Il C.N. è diffuso in più di 135 nazioni per un totale di 30.000 comunità in tutto il mondo, con un milione e mezzo di fratelli in 6.800 Parrocchie."

    Ancora solo 1.500.000 fratelli? E che è? Oltre non vanno. Per quanto si sono sbattuti un pò pochino...
    E noi constatiamo che i numeri più o meno sono sempre gli stessi ormai da molti anni, con qualche forzatura e con variazioni minime. Un poco su un poco giù, gonfIa di là e gonfia di qua. In ogni caso, conoscendoli, da stimare al ribasso. E i Seminari R.M. in proporzione sono troppi, le vocazioni scarseggiano. Intanto riescono a tenere ancora in piedi la baracca coi soldi dei fratelli. Almeno così pare.

    Continua......

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  21. Una parentesi a proposito della schiatta Donnini.

    Giampiero, l'inossidabile. Dove è Kiko è lui. Da Roma a Madrid, a Porto San Giorgio. E tutta la sua famiglia ne beneficia. Secondo la migliore tradizione "mondana" (altro che creatura nuova e nuova creazione! Anche in questo non sono originali affatto e non hanno nulla da insegnare a nessuno).

    Se la figlia millanta di essere una giornalista lo deve a lui, e mette costantemente la sua professione al servizio della causa, giustamente, almeno per debito di riconoscenza!
    Lavora per l'Osservatore Romano grazie al padre - e al Cammino, ovviamente - e il padre spesso ha scritto per lei tante volte, l'aiuta insomma. Che buon padre! Come tanti sulla faccia della terra, nulla di neocatecumenale, direi, nel senso che si sono spacciati sempre come la novità... del piffero.
    Ricordo già tanti anni fa, quando la Debora era agli inizi e usciva da un periodo di crisi personale, come il padre la supportava. Una bella spintarella insomma. Poi la ragazza non più ragazza ancor oggi non deve fare chi sa cosa! Basta che suoni la grancassa per Kiko sempre a più non posso. Poco altro oltre questo.

    Pax

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  22. Torniamo al mio excursus che vi offro in pillole.....

    Continuo....

    Un apice assoluto Metola lo tocca quando, descrivendo l'indefessa attività di evangelizzazione dei due, protrattasi per 52 anni di ininterrotta, turbolenta collaborazione, aggiunge

    "senza nessuno stipendio, nè sicurezza economica, vivendo di elemosina".

    "Eroica attività evangelica senza avere dove posare il capo."

    Quando è sotto gli occhi di tutti la virata a 180° dai poveri più poveri ai ricchi più ricchi, avendo il Cammino privilegiato e abbordato, al posto dei poveri, le parrocchie più ricche dell'alta borghesia per attecchire nella Chiesa.
    E' bene sapere che Kiko e Carmen hanno avuto a disposizione per tutta la vita alloggi più che decorosi. A Roma hanno vissuto a lungo in una villa con giardino di una facoltosa vedova dei Martiri Canadesi, dentro la città, fino a quando hanno ottenuto un appartamento tutto per loro sotto i portici del Vaticano (dove si son fatti conoscere anche per le casse di vino pregiato che regolarmente arrivavano per approvvigionarli, e non solo per le eucarestie ). A Porto San Giorgio l'appartamento sopra il Centro Internazionale era tutto per loro, con servitù inclusa a disposizione, anche quando volevano recarsi lì, a prescindere dalle convivenze di itineranti, magari per un periodo di riposo o vacanza.
    ........

    RispondiElimina
  23. ........

    Credo che lo stesso fosse in Spagna a Madrid o in qualunque altro posto. Dovunque avevano dimore pronte ad ospitarli da "figli di re", come amavano definirsi per giustificare se stessi.
    A parte che per le vacanze potevano disporre di altrettante ville al mare in Calabria, ad esempio, o sulle Dolomiti o dovunque avessero desiderio di recarsi, in Austria, in Germania o in Veneto. Kiko amava l'alta montagna e andare a pescare in ameni laghetti in compagnia di Stefano Gennarini, responsabile storico di tutto l'est Europa e soprannominato "zar di tutte le Russie", un clone di Kiko. Carmen, che mai andava con loro preferendo Madrid d'estate, li appellava in tutti i modi, accusando di sentirsi esclusa dal loro rapporto. Si divertiva a definirli "i due fidanzati"; "sembrate due gay", affermava ridendo davanti a tutti, e accusava Stefano di chiamare sempre Kiko e parlare per ore con lui, invece che con l'equipe intera, escludendo lei dalle decisioni. Quando Carmen si dilungava in queste accuse in pubblico Kiko sconfortato ripeteva invano "Carmen, Carmen, smettila!"

    Dopo le baracche la povertà non l'hanno mai più conosciuta davvero. E, se "vivere di elemosina", significa vivere di elemosina, certo la loro vita non è stata quella. Non hanno vissuto Kiko e Carmen di quello che veniva offerto loro. Hanno avuto molte pretese e "giudicato" chi non era in grado di soddisfarli a dovere. Hanno appesantito i fratelli con sensi di colpa inculcati da una predicazione incalzante e ossessiva sul tema " mollate il malloppo", così come tante volte documentato. In quest'arte Kiko è stato maestro.
    ........

    RispondiElimina
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    1. Chi vive di elemosina di solito vive poveramente, è un bisognoso che non vive in belle case, non va nei ristoranti e negli alberghi di lusso, non viaggia in lungo e in largo, non fa vacanze, non ha macchina né surplus. Non ha accesso a posti lussuosi e non ha denaro da dare in elemosina.

      Questi due hanno avuto tutte le cose sopra elencate in abbondanza e Kiko, il cosiddetto povero, dava in elemosina 50 euro al mattino, dopo che il maggiordomo gli aveva portato giornale e caffé.

      In questi casi, dichiararsi poveri è un insulto ai veri poveri e quella che viene chiamata elemosina in realtà è la diaria dei rampolli mantenuti di ricca famiglia.

      Poveri non si è in base al fatto di ricevere denaro, poveri si è per come si vive, per ciò che manca, per un'ingiustizia sociale.

      È lo stile di vita che descrive il povero, non il fatto di non possedere beni e soldi.
      Molti evasori fiscali, che intestano tutto ad altri, sembrano poveri, ma vivono nell'agiatezza e nella ricchezza.
      Se usufruisci di beni lussuosi in abbondanza, anche se non sono tuoi vivi da ricco coi beni e coi soldi altrui.
      Mantenuto è il termine giusto.

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  24. Grazie Pax per queste descrizioni vivide ed efficaci del modus vivendi dei due iniziatori. Il confronto con il libello di Metola è stridente. La povertà nella loro reinterpretazione è stata proprio fin dall'inizio una scelta di sfruttare le risorse che altri mettevano a loro disposizione: case, viaggi eccetera. La biografia di Carmen indugia sui primi tempi eroici, Metola stesso poi sorvola sul dove e sul come, esaltando il sacrificio dei viaggi e degli incontri continui, senza specificare per esempio che tutti i viaggi sono avvenuti fin dall'inizio con l'autista (i due non guidavano), i primi tempi era lo stesso don Cuppini a guidare e, a suo dire, era il suo impegno principale visto che non apriva bocca. E poi sappiamo che sono passati dalla classe business dell'aereo al jet, soprattutto per poter continuare a vivere a metà fra Madrid e Roma (quindi non per impegni di "evangelizzazione").
    È vero che hanno vissuto in una frenesia di continui spostamenti, fin dai primi tempi, ma bisogna considerare che sono stati costretti a farlo, hanno dovuto essere ubiqui perché mai hanno delegato il proprio potere, hanno governato con totale arbitrio, tenendo personalmente in mano le sorti di tutti, tramite il guinzaglio cortissimo dei supercatechisti, degli itineranti e dei catechisti a discesa.
    Vengono i brividi a sentir dire che Carmen conosceva personalmente nomi e situazioni lavorativa e di famiglia di centinaia di persone: vogliono far passare come un affettuoso interesse personale il controllo sulle persone fin nel privato più privato, fin nella coscienza, attuato nello scrutinio pubblico degli itineranti, dei Presbiteri, con domande personali sul rapporto con il coniuge o sugli innamoramenti o sul rapporto con i figli: tutto per assicurarsi che il primo, unico solo interesse di tutti è la copertura, lo sviluppo con tutti mezzi e costi quel che costi del loro impero neocatecumenale. Qualcosa di completamente e drasticamente diverso dalla versione edulcorata ma fortemente lacunosa del libello. Non è possibile che tutti i racconti si fermino all'epoca delle baracche o agli anni immediatamente successivi; è necessario che venga fuori come esattamente operavano i due iniziatori, come disciplinavano i propri collaboratori, come gestivano le risorse, come consigliavano di intervenire nelle situazioni critiche, nei tanti casi di abuso fisico, psicologico e di potere che funestano le loro comunità. Questo è ciò che qualifica il giudizio sulle pretese virtù di Carmen, molto di più del fatto che avesse l'hobby della teologia, leggesse l'Osservatore romano o pregasse il breviario.

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    1. noi continuiamo a dar retta al libello di Metola!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    2. Certamente! Un libello scritto da un kikolatra, con propaganda kikiana, per far sembrare "santa" una nemica della fede, del sacerdozio, della dottrina, della liturgia, dategli retta, credeteci pure, che solo così potranno estorcervi altri soldi.

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  25. Pax è micidiale, peggio di by Tripudio, quando finiamo di leggerla dobbiamo prendere un ricostituente

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  26. E non ha neppure finito.................................................. (cit.) Ma ve lo porto con l'autocisterna, il ricostituente! Sconto del 70% alla prima comunità che si prenota, del 60% alla seconda e così via, fino ad un 20% per tutti gli ultimi.

    FungKu. Ma per favore firmatemi la petizione per la canonizzazione del ciccione coreano King Kong Bum (o come si chiama). Una volta che la Santamegera ha inaugurato la scorciatoia ci passa pure lui!

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  27. Esempio dell'uso "affettuoso e interessato" delle notizie personali e sensibili dei loro catechisti itineranti ci viene dal racconto di don Vergara (non era un neocatecumenale e si è prestato a fare un paio di cicli di catechesi in sostituzione di un presbitero del Cammino; per questo certe cose le ha raccontate sul suo blog).
    Riporto dall'articolo di don Vergara:
    "Facemmo una catechesi in due parrocchie della capitale, e nacquero due nuove comunità. L'esperienza, soprattutto a causa della compagna "catechista", non è stata per nulla piacevole.
    Ma il peggio venne nella "convivenza dei catechisti" di fine anno, nella Valle dei Caduti, dove di punto in bianco, e senza avere nulla a che vedere con la catechesi della quale stavamo facendo la presentazione e la verifica, Kiko mi ricordò un fatto avvenuto alla mia epoca alla parrocchia del Transito, riguardante una ragazza della comunità, con la quale mi rapportavo senza nessun retroscena o secondo fine; semplicemente, come spesso accade anche a lui, per intuizione, come fa spesso sfruttando le sue -dicono- quasi taumaturgiche doti di lettore di coscienze e di conoscitore delle intenzioni profonde e dei misteri del cuore.
    Me lo rimproverò in pubblico, mentre io, come responsabile dell’equipe, stavo presentando il risultato della catechesi.
    Naturalmente io non ho taciuto e ho biasimato la sua pretesa di mettermi in difficoltà con qualcosa che, come ho detto, non aveva nulla a che vedere, e che era accaduta quasi due anni prima. E tutto nasceva dal fatto che questa ragazza mi aveva scelto per fare il padrino di suo figlio.
    Il grande catechista Kiko non è abituato al fatto che uno che non sia del ristretto gruppo della sua prima comunità, osi rispondergli.
    Cosicché si infuriò, e venne a cercarmi alla fine del pranzo per darmi una ripassata, con tutta la sua equipe al completo: con Carmen e Mario Pezzi. cercò di impressionarmi con la sua aura di grande fondatore, e, tra le altre cose originali, mi investì con un oltraggioso "hai voluto uccidere il padre".
    La mia risposta, oltre ad una gran risata, è stata che si togliesse dalla testa che io avessi avuto con lui alcun rapporto simile alla figliolanza spirituale o consimile, così come gli ho detto apertamente che nulla dovevo a lui per la crescita della mia esperienza di fede. La quale, grazie a Dio, era iniziata molto prima che lo conoscessi. Non so chi lo disse in giro, poiché dalla mia bocca non sfuggì neppure una parola di quel battibecco. Ma quando diventò di pubblico dominio, qualcuno lo disse ai "catechisti" NC del Transito.
    Comunque, il fatto è che mi trattarono con freddezza e con disprezzo per nulla dissimulato. Questo dimostra qualcosa che mi è parso di percepire sul rapporto Kiko-catechisti, soprattutto i più anziani di cammino: 
    Kiko non rimprovera i catechisti più importanti, oppure, se anche lo fa, non ottiene di che smettano di dare una pessima testimonianza della verità e della serietà del loro comportamento cristiano: mi riferisco, né più né meno, che all’ABC dell’: "ama il prossimo tuo come te stesso" o, ancora di più, "come io vi ho amati".
    Danno l'impressione, quelli più vicini a Kiko, che questo comandamento sia valido solo nelle sue relazioni con i super catechisti, o, al massimo, con i fratelli degli inizi del cammino. Però non con i comuni mortali della massa. Soprattutto se uno di questi infelici e disorientati cristiani apprendisti hanno l’ardire di mettere in discussione qualsiasi colpo di genio del loro padre e maestro."

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  28. Pax non ha finito : prepariamoci a un'altra sfilza di interventi,ma in pillole, però, meno male......................

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  29. Catechesi, cento piazze, cinquantesimo del Cammino a Tor Vergata... e ora perfino la cerimonia di inizio del processo di canoizzazione di Carmen.
    Tanti riflettori puntati, tanta pubblicità che non serve più a niente, perché nel Cammino non entra più nessuno e, anzi, la porta girevole gira solo perché molti escono.

    I frutti di 50 o 60 anni di Cammino? Per i 3/4 di chi è entrato non ci sono stati, visto che poi sono usciti (e visto che per i camminanti fuori dal Cammino c'è solo perdizione).
    Ma chi è rimasto sarà almeno un cristiano "speciale"?
    Se consideriamo lo smaniare nell'annunciare il Cammino, non c'è dubbio, ma se consideriamo la testimonianza di vita vediamo che le persone fanno gli stessi peccati, e forse di più, degli aderenti degli altri movimenti ecclesiali, ma con una differenza: gli aderenti ai vari movimenti ecclesiali dopo un peccato grave non si comunicano se prima non si sono confessati, mentre nel Cammino volndo si può fare.
    Il Cammino in quanto tale, perciò, porta più alla perdizione che alla conversione perché chi si vuol convertire non osa comunicarsi dopo un peccato grave.

    Basti ricordare come Kiko, alla GMG in Brasile, invitò i giovani del Cammino a comuncarsi anche se in quei giorni di baldoria avevano peccato gravemente, rimandando l'eventuale (e perciò non obbligatoria) confessione, a dopo.

    RispondiElimina
  30. Ripeto ancora che nessuno ha pregiudizi contro il Cammino, ma è il Cammino ad avere pregiudizi contro i cattolici, come è storicamente dimostrato dai vecchi mamotreti.
    I vecchi mamotreti, cioè quelli degli inizi, cioè quelli più vicini alle presunte ispirazioni divine di Kiko e Carmen, sono i più critici verso la Chiesa. Anzi, spesso ridicolizzavano la Chiesa.
    Ma se un'apparizione istiga a sbeffeggiare la Chiesa, allora certamente non è da Dio.

    Difendere la verità opponendosi a chi proclama di possederla, non è avere pregiudizi.
    Se il Cammino si conformasse allo statuto approvato dalla Chiesa, allora potremmo solo rallegrarci, ma pur disubbidendo, dice di essere l'espressione più autentica della Chiesa, esattamente come lo dice la Conferenza episcopale tedesca, che vorrebbe cambiare tutto senza separarsi da Roma.

    Se Carmen si è salvata tutti siamo contenti, ma il problema è che chi l'ha conosciuta attesta che, più che esempio di virtù, è stata esempio di vanità, forse dovuto a quella che per molti è stata una forma di depressione.
    Ma se è così, perché non dirlo?

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  31. don Vergara è l'acronimo di :

    Dovendo Ora Neocatecumenalizzare Velate Eresie Ridicolmente Grandiose Assumiamo Ridicoli Atteggiamenti

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  32. Continuo.....

    E parlo anche di desideri squisitamente materiali, come il dover acquistare un abito particolare o qualche monile ad esempio, Carmen amava recarsi al mercato il giovedì a Porto San Giorgio, e puntualmente disertava l'assemblea arrivando con comodo quando le pareva in ritardo.
    Kiko chiedeva: "Dov'è Carmen? Perchè non scende?" E qualcuno all'orecchio gli sussurrava. "Kiko, è andata al mercato o... dal parrucchiere".
    Perchè lo so? Perchè qualche volta Kiko perdeva proprio la pazienza e, vedendola arrivare con un insolito camicione di lino fresco molto colorato, tutta allegra e pimpante l'apostrofava: "Carmen, ma proprio al mercato dovevi andare?". E lei: "Sempre meglio che stare qui a sentire te che metti il solito compact disc. Oggi quale hai messo? L'1, il 2 o il 3?" ...e rideva rideva...
    Certo, erano simpatici pure. E divertenti.

    Ma non ci dica Metola che Carmen avesse a cuore solo Gesù Cristo.

    "Nel mondo nulla la attrae, non desidera essere circondata da persone, pensa solo a Lui, a stare sola con Lui."

    Ma se non bastavano due persone fisse per servirla? Certo, voleva star sola perché era poco socievole e trattava chi le stava accanto devotamente con arroganza tante volte, con un senso di superiorità e sufficienza sempre, quasi si concedesse loro. Voleva essere servita ma non infastidita... Riferisce Metola che ella scrive: "finalmente sola con te", e noi ci leggiamo il sollievo di chi è strutturalmente asociale e neanche prova a dissimularlo. Perché non gliene frega niente proprio, né degli altri che per la gran parte disprezza, né di cosa si pensi di lei.

    Continua.....

    RispondiElimina
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    1. aggiungo che questi atteggiamenti sono stati incoraggiati dai vari lacchè che facevano ( e fanno ancora ) a gara per essere i prescelti e nin mollavano mai l'osso...e per far vedere quanto erano servili li hanno viziati più della casa reale d'Inghilterra.
      E chi non ci si sarebbe accomodato?
      Non so proprio chi sia peggio......certo loro non si sono semplicemente accomodati ne hanno approfittato alla grande con il marchio della "provvidenza".

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    2. Carmen non si faceva problemi ad arrivare in ritardo per andare al mercato o dal parrucchiere, però se qualcuno dei partecipanti alla convivenza di inizio corso arrivava in ritardo per ragioni serie, come assistere un familiare malato o, peggio, in fin di vita, veniva aspramente redarguito e trattato male, anche molto male , davanti a tutti, senza nessun riguardo per la sua situazione e la sua sofferenza, anzi.
      Porto

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    3. .... fino al punto di essere rispedito a casa, perché per lui ormai era passato il kairos.

      Pax

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    4. Kairos è l'acronimo di :

      Kiko Ancora Insegna Ridicoli Orridi Strafalcioni

      Elimina
  33. Scusate l'OT, catechesi avvento, domani si parte per covivenza, 30 fratelli, 20 nuovi. Carmine

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    1. Auguri! Avete raccolto i soldi per far finta che la Provvidenza abbia ripianato le spese? O fate pagare a tutti la propria quota in anticipo anche alla convivenza iniziale?

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    2. 20 nuovi che aspettiamo qui a breve!

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    3. Avvento di che?
      Se a questi del Natale non, gliene mai fregato nulla; però visto che
      le domeniche son quattro, sono pur
      sempre quattrini.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    4. Si! Perché a questi 20 non gli dite quello che succede dopo i vari passaggi? Vediamo quanti rimangono

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    5. 10 vecchi, 10!
      Soltanto.
      Comunità precedente troppo piccola, accorpamento + coppie in appoggio.

      20 nuovi = 20 figli.
      Poi alcuni se ne andranno.
      E si riparte.
      10 vecchi + 10 nuovi = 20 fratelli.
      Nuova catechesi.

      Così vanno le cose da decenni.

      Di che ti vanti?
      Del fatto che obbligate i figli tredicenni al Cammino?

      Elimina
  34. @Carmine

    Carmine, Carmine.
    Fratello neocatecumenale zelante che vuole convincerci che nella sua comunità di 30 persone, 20 sono nuovi.
    Oppure che la sua comunità è formata da 30 fratelli più 20 nuovi?

    Ora Carmine per avere 20 fratelli nuovi nella tua comunità o è stata fatta una fusione con un altra comunità.
    Oppure la tua è una comunità giovane e quei 20 fratelli nuovi vengono da una nuova catechesi e li hanno aggiunti alla tua comunità perché magari sono tutti ragazzetti, figli di camminanti con qualche ragazzo del vostro post-cresima neocatecumenale.

    Altra possibilità è che si tratta di una nuova comunità formata da una catechesi appena terminata che hanno aggregato alla tua solo per fare una convivenza che non possono organizzarsi da soli perché non sanno neanche da che parte iniziare.

    Quale delle tre caro fratello Carmine?

    Un'altra cosina sul numero dei neocatecumenali nel mondo:
    Carmine stesso parla di 30 fratelli di comunità che è un numero anche troppo alto ,perché il CN è nato ed è organizzato per piccole comunità.
    Se la sua comunità fosse di 30 più 20 nuovi fratelli ,sarebbe ancora più anomalo, infatti a meno di una fusione 50 persone sarebbero davvero troppe.

    La media è di 25 persone a comunità che moltiplicato per 30.000 fa 750.000 .
    Se anche consideriamo 30 persone a comunità arriviamo a 900.000 .
    Non capisco come si possa arrivare a 1.500.000.
    Misteri della matematica neocatecumenale.

    Magari per loro ci sono delle regole di moltiplicazione diverse da quelle normali.

    Carmine se ti è possibile ,senza infrangere l'arcano neocatecumenale, dacci qualche spiegazione in più, su questa comunità di cui scrivi , almeno per le persone che non vi conoscono.
    Grazie

    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su Carmine diccelo, così senti i salaci commenti di costoro......

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    2. No, Carmine, non farti intimidire da Puntini! Raccontaci bene come stanno le cose. E piuttosto: quante volte quei dieci fratelli residui della comunità che non riesce a decollare dovranno rifarsi catechesi e convivenza iniziale? Per forza poi il cammino dura trent'anni...e assorbe inutilmente tutte le risorse di chi ha fatto l'errore di crederci.

      Elimina

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