lunedì 16 marzo 2009

Abbé Barthe: esiste un'opposizione romana a Benedetto XVI?

Pubblichiamo come spunto della nostra riflessione questo breve stralcio di un testo messo a disposizione da messainlatino.it

""Mano a mano che prosegue il pontificato di Benedetto XVI, vediamo svilupparsi la sua volontà di riportare ordine, con prudenza ma allo stesso tempo con tenacia, in una Chiesa gravemente turbata in tutte le sue parti dopo quasi mezzo secolo.

Rimessa in ordine, ma in quali ambiti in particolare? Per il futuro molti sperano in una " riforma della riforma " liturgica, preannunciata dalla qualità delle attuali celebrazioni pontificali. In seguito, alcuni pensano che dovrebbe intervenire con una " riforma della riforma " dottrinale dei punti del Vaticano II che hanno troppo sovente dato luogo a una " interpretazione di rottura ". Ma per il momento, è a una " riforma della riforma " politica a cui stiamo assistendo : gli uomini " di rottura " vengono, uno dopo l’altro, rimpiazzati nei posti di maggiore responsabilità da uomini " di continuità " – per riprendere le parole del Discorso di Benedetto XVI alla Curia del 22 dicembre 2005 –, prelati allineati con il Papa, teologi, liturgisti, amministratori, specialmente sullo scacchiere complesso qual è la Curia romana. Troppo lentamente ? E’ che, rimettere a posto l’" ermeneutica " del Vaticano II la più concreta e la più efficace possibile, quella che uomini nuovi, attraverso atti in sintonia con quella gerarchia e quei fedeli, intenzionati a voltar pagina ad un periodo disastroso, incontrano difficoltà e resistenze estremamente potenti, agguerrite e determinate. ""
[...]
________________________

Si parte dalla consapevolezza che la carità non esiste al di fuori della verità, come ha detto più volte lo stesso Papa. E oggi nella Chiesa si corre il rischio di non sapere più dove sia la Verità, perché chi l'ha voluta rendere progressista e al passo coi tempi che cambiano (dal Concilio in poi…) non ha la sensibilità 'sapienziale' necessaria a fermarne la corsa verso un progresso sempre più accelerato, in sintonia coi tempi che cambiano…. E allora intorno a che cosa stabilire il rapporto di carità? Ciò che muta in continuazione non può aggregare, tanto meno unificare: verranno sempre fuori ragioni di contrapposizione in nome di una visione più avanzata, sempre in divenire, della ‘verità’ ! Il proposito del papa "di far risplendere davanti agli uomini e alle donne di oggi la luce di Cristo: non la propria luce, ma quella di Cristo", rimarrà inattuabile se ognuno nella chiesa oggi vede quella luce di Cristo a modo suo, in base alla sua "visione del mondo" in perenne divenire. Siamo al culmine della parabola relativista - di cui il Cammino NC è una delle facce - che, per effetto dell'apertura provocata dal Concilio, è penetrata anche nella Chiesa. Si rendono conto i tanti oppositori del Papa su tanti fronti che la Verità ha un Nome: Gesù Cristo, Signore, e che Egli è lo stesso ieri, oggi e sempre?

Non è un caso che è proprio di Lui che si parli sempre di meno nei discorsi più politici che pastorali che si vanno sviluppando intorno alle vicende e agli eventi cui andiamo assistendo e che vanno accavallandosi in questo nostro tempo. Ci sono TROPPE fonti di "nuova evangelizzazione" ('nuova' nel senso di 'altra') che hanno espunto la Rivelazione cattolica e purtroppo stanno sviluppando e diffondendo un nuovo rapporto dell'uomo con Dio, con se stesso e con gli altri (dato che si tratta di modalità relazionali strettamente interconnesse), che non è quello portato a compimento e introdotto da Gesù, che è l'unico UOMO Nuovo che può condurci, nel Padre, per opera del Suo Spirito, alla Verità tutta intera che si realizza in noi e attraverso noi per mezzo del nostro aderire a Lui in Spirito e Verità (e Letizia) in comunione con il Suo Vicario in terra... ma con che fatica nel ginepraio di 'proposte', 'metodi' e strombazzamenti mediatici e non!

28 commenti:

  1. Per rispondere alla domanda posta in apertura, non possiamo negare che questa opposizione esiste e si invera in diverse situazioni e persone (vescovi, teologi curiali e non, fedeli addottrinati alla moda neoterica), come pure in 'entità' come il Cammino, che a parole si proclamano obbedienti e nella realtà perseguono e proseguono in comportamenti e insegnamenti 'altri' e difformi da quanto il Papa indica e prescrive...

    E' per questo che continuiamo a parlarne ma soprattutto a pregare!

    RispondiElimina
  2. Ho rivisto con gioia un post di Gherardo, che abbraccio e prego di nnon sparire di nuovo, augurandogli ogni bene per la prosecuzione del suo lavoro e dei cambiamenti intrapresi!

    Sai che ti abbiamo nominato, parlando proprio della "pastorale dei fuoriusciti"?

    sulla quale - appena possibile - forniremo approfondimenti...

    RispondiElimina
  3. QUALCUNO IN QUESTO BLOG VORREBBE SPIEGARE QUESTE PAROLE DEL PAPA?

    Il fatto che la Fraternità San Pio X° non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in fin dei conti su ragioni disciplinari ma dottrinali..

    la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa...

    Con ciò viene chiarito che i problemi che devono ora essere trattati sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l’accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei Papi...

    Non si può congelare l’autorità magisteriale della Chiesa all’anno 1962 –

    MA NON ERANO I VERI CATTOLICI?

    QUALCUNO VERREBBE RISPONDERE A QUESTE ALTRE DOMANDE?

    1)Se la fraternità Pio X° accette
    rà il Magistero del Concilio Vatica
    no II°e il Magistero di Paolo VI°,Giovanni Paolo II° e Benedetto XVI° allora acceterà anche:

    A)Il catecumenato visto che la sua reintroduzione è prevista dalla Costituzione Dogmatica Sacrosantum Concilium.

    B)Il ruolo attivo e partecipe dei fedeli dal momento che è stato auspicato anch'esso dalla Sacorsantum Concilium.

    C)La possibilità di celebrare nelle lingue volgari.

    D)La riforma del Messale Romano.

    SE LA FRATERNITA' ACCETTERA' IL MAGISTERO DI PAOLO VI°DOVRA' ACCETTARE:

    A)La Costituzione Apostolica Missali Romani con la quale Paolo VI°approvò ed autorizzò il Novus Ordo Missae.

    B)L'Ordinamento Generale del Messale Romano che prevede la possibilità di celebrare nelle lingue volgari e rivolti verso il popolo.

    LA FRATERNITA' NON POTRA' ACCETTA
    RE LE SOLE COSTITUZIONI DOGMATICHE RIFIUTANDO IL RESTO.DOVRA' ACCET
    TARE TUTTI I DOCUMENTI CONCILIARI COMPRESA LA DICHIARAZIONE NOSTRA AETATE E I DECRETI APOSTOLICAM ACTUOSITAEM E ALTRI.

    SE LO FARANNO COME VI METTETE?

    QUALCUNO VORREBBE SPIEGARE A MIC COSA SIGNIFICANO LE PAROLE DEL PAPA?

    RispondiElimina
  4. La prima considerazione che ho fatto in questi tempi così gravi è stata proprio quelle della "deformazione politica" del Cattolicesimo.

    Siccome i sovversivi sono quasi tutti degli "ideologisti", ovviamente materialisti, la Chiesa è considerata da questa maggioranza come una "organizzazione umana".

    Nei Conclavi si ragiona in genere razionalisticamente, si considerano come riunioni parlamentari... Al termine delle quali eleggere il "presidente"...

    Ma noi sappiamo che l'ultima parola Spetta allo SPirito Santo... Che ha detto "non prevalebunt"...

    RispondiElimina
  5. ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mar

    I preti devono "essere identificabili e riconoscibili" non solo per il "giudizio di fede" e per le "virtu' personali" ma anche "per l'abito". Lo ha ricordato questa mattina papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza i partecipanti alla Assemblea Plenaria della Congregazione vaticana per il Clero. Per il pontefice, appare "urgente il recupero di quella consapevolezza che spinge i sacerdoti ad essere presenti, identificabili e riconoscibili sia per il giudizio di fede, sia per le virtù personali sia anche per l'abito, negli ambiti della cultura e della carità, da sempre al cuore della missione della Chiesa". Papa Ratzinger ha inoltre ricordato che i preti devono seguire una "formazione permanente", soprattutto per quello che riguarda "il profilo dottrinale", ribadendo la "ininterrotta Tradizione ecclesiale, senza cesure né tentazioni di discontinuità". "E' importante - ha detto - favorire nei sacerdoti, soprattutto nelle giovani generazioni, una corretta ricezione dei testi del Concilio Ecumenico Vaticano II, interpretati alla luce di tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa".

    RispondiElimina
  6. In occasione del 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, Sua Santità ha annunciato questa mattina che, dal 19 giugno 2009 al 19 giugno del 2010, si terrà uno speciale Anno Sacerdotale, che avrà come tema: "Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote".
    Il Santo Padre lo aprirà presiedendo la celebrazione dei Vespri, il 19 giugno p.v., solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e Giornata di santificazione sacerdotale, alla presenza della reliquia del Curato d’Ars portata dal Vescovo di Belley-Ars; lo chiuderà, il 19 giugno del 2010, prendendo parte a un "Incontro Mondiale Sacerdotale" in Piazza San Pietro.

    Durante questo Anno giubilare Benedetto XVI proclamerà San Giovanni M. Vianney "Patrono di tutti i sacerdoti del mondo". Sarà inoltre pubblicato il "Direttorio per i Confessori e Direttori Spirituali" insieme ad una raccolta di testi del Sommo Pontefice sui temi essenziali della vita e della missione sacerdotale nell’epoca attuale.

    RispondiElimina
  7. Il prete, che ha ricevuto dalla Chiesa l'ordinazione al suo ministero ''si distingue ontologicamente, e non solo per grado'', dal semplice fedele battezzato. Lo ha affermato questa mattina papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza i partecipanti alla Assemblea Plenaria della Congregazione vaticana per il Clero.
    Il pontefice ha affermato questa distinzione ''ontologica'' parlando della vocazione ''missionaria'' dell'intera Chiesa, ovvero di tutti i cristiani, alla vigilia della propria partenza per l'Africa. ''Se l'intera Chiesa e' missionaria e se ogni cristiano, in forza del Battesimo e della Confermazione, quasi 'ex officio' riceve il mandato di professare pubblicamente la fede, il sacerdozio ministeriale, anche da questo punto di vista, si distingue ontologicamente, e non solo per grado, dal sacerdozio battesimale, detto anche sacerdozio comune''. Come noto, il Concilio Vaticano II aveva affermato il sacerdozio universale di tutti i battezzati, spiegando che ''il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro, poiche' l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell'unico sacerdozio di Cristo''.

    RispondiElimina
  8. Il Papa parla e agisce.
    Ora occorrono risposte... e preghiere!

    RispondiElimina
  9. UN ALTRO FANTASTICO TASSELLO di Benedetto XVI...


    PAPA: PRETE E' 'ONTOLOGICAMENTE' DISTINTO DA BATTEZZATO

    (ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mar - Il prete, che ha ricevuto dalla Chiesa l'ordinazione al suo ministero ''si distingue ontologicamente, e non solo per grado'', dal semplice fedele battezzato. Lo ha affermato questa mattina papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza i partecipanti alla Assemblea Plenaria della Congregazione vaticana per il Clero.
    Il pontefice ha affermato questa distinzione ''ontologica'' parlando della vocazione ''missionaria'' dell'intera Chiesa, ovvero di tutti i cristiani, alla vigilia della propria partenza per l'Africa. ''Se l'intera Chiesa e' missionaria e se ogni cristiano, in forza del Battesimo e della Confermazione, quasi 'ex officio' riceve il mandato di professare pubblicamente la fede, il sacerdozio ministeriale, anche da questo punto di vista, si distingue ontologicamente, e non solo per grado, dal sacerdozio battesimale, detto anche sacerdozio comune''.

    Come noto, il Concilio Vaticano II aveva affermato il sacerdozio universale di tutti i battezzati, spiegando che ''il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro, poiche' l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell'unico sacerdozio di Cristo''.

    RispondiElimina
  10. Mic abbiamo citato in un cuor solo e un anima sola....

    ^__^

    RispondiElimina
  11. Altro tassello del Papa ^__^

    In particolare, deve stimolare la costante sollecitudine dei Pastori verso i loro primi collaboratori, sia coltivando relazioni umane veramente paterne, sia preoccupandosi della loro formazione permanente, soprattutto sotto il profilo dottrinale e spirituale. La missione ha le sue radici in special modo in una buona formazione, sviluppata in comunione con l’ininterrotta Tradizione ecclesiale, senza cesure né tentazioni di discontinuità. In tal senso, è importante favorire nei sacerdoti, soprattutto nelle giovani generazioni, una corretta ricezione dei testi del Concilio Ecumenico Vaticano II, interpretati alla luce di tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa. Urgente appare anche il recupero di quella consapevolezza che spinge i sacerdoti ad essere presenti, identificabili e riconoscibili sia per il giudizio di fede, sia per le virtù personali sia anche per l’abito, negli ambiti della cultura e della carità, da sempre al cuore della missione della Chiesa.


    ebbè.....

    RispondiElimina
  12. IL PAPA INDICE UN ANNO SACERDOTALE....

    http://www.oriensforum.com/index.php?topic=956.0

    Benedetto XVI punta su questi aspetti:

    - ritorno alla Tradizione come concepito dallo stesso Concilio Vaticano II;

    - IDENTITA' del Sacerdote spirituale e visibile: ritorno ALL'ABITO;

    - DISCERNIMENTO SUI CANDIDATI;

    - INSEGNAMENTO DELLA DOTTRINA TEOLOGICA NEI SEMINARI E CON I TESTI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA;

    - l’importanza della “formazione permanente” dei presbiteri resta una grande e delicata priorità, da condurre - ha rimarcato - “in comunione con l’ininterrotta tradizione ecclesiale, senza cesure né tentazioni di discontinuità”.

    - il santo Curato d'Ars TORNA AD ESSERE IL MODELLO DEI SACERDOTI....evviva^__^

    “Proprio per favorire questa tensione dei sacerdoti verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero, ho deciso di indire uno speciale ‘Anno Sacerdotale’, che andrà dal 19 giugno prossimo fino al 19 giugno 2010. Ricorre infatti il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, vero esempio di Pastore a servizio del gregge di Cristo”.


    GRAZIE SANTO PADRE!

    RispondiElimina
  13. Sandro Magister pubblica oggi sul suo blog un interessante scritto del Card. Camillo Ruini che intende dare una " spiegazione" della recente lettera di Benedetto XVI ai vescovi.
    Lo trovate qui:

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1337535

    e vi prego di leggerlo fino in fondo.

    Questo scritto di Ruini conferma la tesi di quanti, come noi su questo blog, da anni andiamo dicendo che Benedetto XVI si trova in mezzo ai lupi ( riprendendo quanto da lui stesso affermato nella famosa omelia della missa pro eligendo pontifice).

    In verità la lettera del Papa ai vescovi del 10 marzo scorso è di per sè molto eloquente in tal senso, ma le chiose di Ruini, che sono capolavori di ambiguo e velenoso ciarpame pseudoprogressista mascherato da serietà nel rispetto della vera tradizione, ce ne danno ulteriore conferma.

    Leggete cosa scrive il Ruini e che cosa mette in bocca e nel cuore al Papa:

    "In positivo Benedetto XVI ha precisato l'interpretazione del Vaticano II nel discorso alla curia romana del 22 dicembre 2005, prendendo le distanze dal un" ermeneutica della rottura", che ha due forme: una prevalente, in base alla quale il Concilio costituirebbe una novità radicale e sarebbe importante "lo spirito del Concilio" ben più della lettera dei suoi testi; l'altra, contrapposta, per la quale conterebbe soltanto la tradizione precedente al Concilio, rispetto a cui il Concilio avrebbe rappresentato una rottura densa di conseguenze funeste, come sostengono appunto i lefevbriani,
    Bendetto XVI propone invece l"ermeneutica della riforma", ossia della novità nella continuità, sostenuta già da Paolo VI e da Giovanni Paolo II..."


    Espressioni, come si vede, fumose, inficiate da significati e significanti ad usum delphini. Il concetto di Tradizione infatti, persino nell'accezione che ne hanno dato Lefevbre e seguaci non è assolutamente quello di cui parla con sufficienza Ruini.
    E quando mai Benedetto XVI ha parlato di "Ermeneutica della riforma"?
    Perchè Ruini ancora oggi non ha il coraggio di parlare di Ermeneutica della continuità e mena il can per l'aia superando lo stesso Sommo Pontefice in calcio d'angolo?

    A me sembra un'operazione sottilmente disgustosa.
    Del resto da chi alcuni anni or sono bacchettava volgarmente un vero profeta della Chiesa, Don Enrico Zoffoli, cosa c'è ancora oggi da aspettarsi di più?

    RispondiElimina
  14. soft ha detto...


    QUALCUNO VERREBBE RISPONDERE A QUESTE ALTRE DOMANDE?

    ****************************

    alle tue osservazioni è stato risposto in abbondanza... forse non hai seguito ^___^

    prova a rispondere tu queste domande:

    1) come mai il Papa accetterebbe due dottrine sulla Messa diverse: la vostra e quella della Chiesa ?

    2) come mai il Papa sta richiamando da tre giorni alla TRADIZIONE e alla fedeltà al Magistro? Non è certo un richiamo alla FSSPX al contrario visto che loro DEVONO accogliere il DOPO Concilio (visto che il Concilio lo hanno accettato quale evento) è ovvio che il Papa sta richiamando TUTTE LE COMUNITA' (Discorso al Culto divino due giorni fa)AD UN RITORNO ALLA SANA DOTTRINA...PERCHE' DI FATTO LE COMUNITA' SE NE SONO ALLONTANATE e sono motivo di disappunto per la FSSPX ^__^
    a meno che noi non vi riteniate i CUSTODI della sana dottrina si direbbe che in 40 anni non avete portato proprio un bel nulla se non un contributo allo sfascio ed alle lamentele...^__^
    (i frutti buoni lasciamoli gestire a Dio^__^)

    3) il Papa indice UN ANNO SACERDOTALE E RICHIAMA I SEMINARI AD UN RITORNO ALL'INSEGNAMENTO DELLA TEOLOGIA DELLA TRADIZIONE, come mai? i vostri seminari saranno esclusi? segno evidente che in 40 anni avete deviato....

    4) il Papa da E RICONOSCE IL DIRITTO alla FSSPX DI DENUNCIARE LE FALSE DOTTRINE e di parlarne in una Commissione...prova a vederla da questo aspetto, visto che mons. Fellay ha ringraziato il Papa per questo...ergo?

    5) il Papa ha detto chiramente che la Messa COME LA STA CELEBRANDO LUI è l'autentica Riforma nata con il NOM...ed ha chiesto espressamente ai vescovi di RIVEDERE GLI ABUSI CHE SI COMPIONO NELLE PARROCCHIE...come mai?

    6) Il Papa CHIEDE ESPRESSAMENTE che il Santo Curato d'Ars torni ad essere IL MODELLO DEL SACRDOZIO DI OGGI E DI SEMPRE....come mai?
    Vorresti dirmi che il Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vienney, nome assunto da una fraternità lefebvriana ritornata in comunione con la Chiesa nel 2000) predicava le farneticazioni liturgiche di Kiko?
    ^__^


    Proviamo a fare passi in avanti...si risponda a queste domande con pazienza ed onestà intellettuale....

    ^__^

    RispondiElimina
  15. “Siamo al culmine della parabola relativista - di cui il Cammino NC è una delle facce - che, per effetto dell'apertura provocata dal Concilio, è penetrata anche nella Chiesa. Si rendono conto i tanti oppositori del Papa su tanti fronti che la Verità ha un Nome: Gesù Cristo, Signore, e che Egli è lo stesso ieri, oggi e sempre?”

    Ciò è esattamente quanto avevo concettualmente postato come commento al precedente argomento, tutto contenuto nella intervista a Mons. Lefebvre, testimone oculare del Concilio. Ne consiglio a tutti un’attenta ed istruttiva lettura:

    http://www.tradizione.biz/cattolicesimo/rivoluzione-nella-chiesa/intervista-proibita-a-mons.-lefebvre.html

    Purtroppo, dopo solo dieci commenti, l’argomento è stato celermente sostituito…
    perciò prego leggere anche le sottostanti risposte a Caterina e Mic, che avrei anche potuto postare qui, essendo comunque l’argomento assimilabile a questo, ma non essendo “scorretta” come Cate ha amato definirmi, le ho postate nella pagina di ieri. Saluti.
    A. Rita

    RispondiElimina
  16. Grazie Rita, ho letto molto volentieri ciò di cui abbiamo parlato anche di persona ;-)

    RispondiElimina
  17. a.rita ha detto...
    ma non essendo “scorretta” come Cate ha amato definirmi, le ho postate nella pagina di ieri. Saluti.
    A. Rita

    ***************************

    cerca di non personalizzare la terminologia....^__^....ho spiegato le motivazioni per le quali quell'intervista di Lefebvre, SE PORTATA OGGI PER UN CONFRONTO ED USATA IN QUESTI DIALOGHI, è offensiva nei confronti del lavori che sta portando avanti Benedetto XVI...

    tutto qui...il che non vuol dire NON leggerla, per altro ce l'ho da tempo nel PC e nella rivista della FSSPX che mi arriva ^__^
    ma proprio perchè la conosco non la ritengo idonea per questo Blog che si occupa di altro...e mons. Lefebvre (per quanto io personalmente gli sono affezionata) NON può essere portato (non ancora) come esempio...

    questo significa quel mio dire "corretto"
    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  18. Nella lettera del Papa ai vescovi non c'è scritto, ma la sua lettura coscienziosa chiede a quanti nella Chiesa abbiano qualche responsabilità di fare un passo indietro. Non per fermarsi nell'immobilismo, ma per ripartire con il piede giusto prima che i guasti siano irreparabili. Benedetto XVI è un vero riformista.

    La Chiesa non va avanti e cessa di essere segno del Vangelo se ciascuno vede il suo particolare e lotta per affermarlo.


    (Osservatore Romano)

    RispondiElimina
  19. e) Si sappia e si tenga bene presente che le traduzioni in vernacolo della S. Messa oggi celebrata non sono conformi all’originale tramandato nei secoli (non faccio esempi, si rilegga l’intervista), cioè comprendono delle parole artatamente cambiate per andare incontro ai Protestanti. Quindi nella nostra Messa ci sono frasi protestanti!

    riporto qui questo brano della riposta di A. Rita sull'altra pagina, aggiungendo che purtroppo quelle citate da Lefebvre non sono le sole... per non parlare dei tagli selvaggi dell'Offertorio e della cancellazione, in alcune preghiere e dossologie, dei riferimenti alla Santa Vergine e alla comunione dei santi

    RispondiElimina
  20. Le espressioni " riformista" "riformatore" applicate al Vangelo e al Papa acquistano un sapore strano, stranissimo. A maggior ragione se usate dall'Osservatore Romano.
    Abbiamo visto tutti a sufficienza come ci si combinò a voler a tutti i costi riformare la Chiesa qualche...annetto fa.
    Andiamoci cauti con certe espressioni o faremo la fine di Ruini.

    RispondiElimina
  21. “....^__^....ho spiegato le motivazioni per le quali quell'intervista di Lefebvre, SE PORTATA OGGI PER UN CONFRONTO ED USATA IN QUESTI DIALOGHI, è offensiva nei confronti del lavori che sta portando avanti Benedetto XVI...”

    Ed io ho ampiamente spiegato che quell’intervista non era stata portata qui per cristallizzare a quel momento la situazione tra la Chiesa Cattolica e la San Pio X, né tanto meno per lanciare ipotetiche e fantasiose offese (le vedi solo tu) verso il lavoro del Santo Padre, ma per comprendere il vero volto, quello nascosto, del Concilio Vaticano II, così come i suoi “architetti”, indipendentemente dai documenti scritti accettabili in parte, sono riusciti nella prassi storica a metterlo in atto, con tutti gli iniqui intenti con cui lo avevano concepito.
    Che poi Benedetto XVI, partendo dal principio che la storia non si cancella ma può essere reindirizzata, stia sudando sette camicie per ricondurre la parte buona del Concilio all’interno della bimillenaria Tradizione della Chiesa, pur con concessioni e transazioni discutibili, è sotto gli occhi di tutti e speriamo che il…miracolo gli riesca.

    “per altro ce l'ho da tempo nel PC e nella rivista della FSSPX che mi arriva ^__^
    ma proprio perchè la conosco non la ritengo idonea per questo Blog che si occupa di altro...”

    Se tu, Cate, ce l’hai nel pc, ciò non vuol dire che tutti abbiano avuto l’opportunità di conoscerla. Il blog non si riduce a te a alla tua conoscenza: esso è un servizio fatto a tanti, che hanno livelli culturali e di conoscenza i più diversi – grazie a Dio – e tutti hanno il diritto di venire edotti sui retroscena del Concilio, sulle ideologie anticattoliche che lo hanno auspicato, onde venga frantumato questo “moloch” intoccabile, innalzato a dogma, e ricondurlo alla sua semplice natura: quella di strumento ecclesiale, e neanche “infallibile”.
    Inoltre il fatto che tu ritenga l’argomento “non idoneo” al blog questo è solo un tuo pensiero, perché sbagli clamorosamente se pensi che questo blog “si occupi di altro…”. Il blog si occupa invece esattamente di questo: della manifestazione e della denuncia della nefasta natura, con le sue conseguenze, di quei frutti del Concilio Vaticano II rivelatisi marci, nella fattispecie del Cammino Neocatecumenale. Perciò smascherare il volto oscuro del Concilio, dietro al quale si potrebbe nascondere la distruzione della Chiesa tutta, è addirittura il fondamento che sta alla base dello studio e della ricerca di questo blog.

    “e mons. Lefebvre (per quanto io personalmente gli sono affezionata) NON può essere portato (non ancora) come esempio...”

    Proprio a questo si riferiva il monsignore parlando dell’interpretazione deteriore della virtù dell’obbedienza: il credere che qualunque cosa il Papa dica o la Chiesa dica dava preso come se a parlare fosse nostro Signore Gesù Cristo in Persona, (quando ciò riguarda soltanto le dichiarazioni ex cattedra proclamate in materia di Fede o Morale per potenza di Spirito Santo). L’idolatria dogmatica del pensiero papale ed ecclesiale, creduto sacrosanto aprioristicamente, indipendentemente dai contenuti che presenta, non è obbedienza e rispetto: è sudditanza mentale, schiavitù meccanicizzata… ti ricordo che attualmente, secondo il nostro Santo Padre, Lefebvre il quale è morto scomunicato, sarebbe finito- per usare un suo termine - “alla deriva”, che dalle mie parti vuol dire che non si è salvato, che è andato all’Inferno. Puoi tu obbiettivamente accettare questa posizione? Io personalmente NO.
    E’ TROPPO FACILE RIABILITARE LA SUA FIGURA, ED APPLAUDIRLO IL GIORNO DOPO CHE LO AVRA’ FATTO LA CHIESA.
    Per me lui è GIA’ quell’esempio che si esplicita nella frase di San Paolo: “Cosicché mentre noi moriamo, voi ricevete la vita!”
    Io ho la libertà e il coraggio di dirlo e nessuno può moralisticamente impedirmelo.
    A. Rita

    RispondiElimina
  22. Volevo segnalare cmq che la situazione all'estero non è sempre come in Italia.
    Ad es. io sono stato al Santuario della Divina Misericordia a Cracovia, e la liturgia non è identica alla nostra comunemente adottata.
    Comunione rigorosamente in ginocchio con balaustra e patena.
    Frasi diverse in alcuni punti, ad es. "Non sono degno che tu entri nella mia casa, ma dì soltanto una parola e la mia anima sarà guarita", oppure "proclamiamo la tua Risurrezione nell'attesa della tua venuta NELLA GLORIA", consacrazione più lunga, ancora "Andate nella Pace di Cristo" senza "la Messa è finita" ed altro che al momento non ricordo.
    Un abbraccio in cristo:)

    RispondiElimina
  23. Caro Francesco....
    comprendo la mestizia quaresimale, ma non esagerare ^___^

    Benedetto XVI sta portando davvero una riforma grande e in questo ultimo mese ci ha donato un tassello dopo l'altro tutti legati a ricucire con la Tradizione...
    lo abbiamo detto più volte, non si può pretendere di cancellare in un colpo di spugna 40 anni di abusi...
    il fatto stesso che il Papa ha dovuto scrivere quella Lettera perchè ha deciso di APRIRE alla FSSPX (perchè sa bene che un dibattito con LORO sulla Dottrina tornerà utile ER TUTTA LA CHIESA^__^), la dice lunga del clima anti-benedettiano che c'è...
    gli stessi presunti o tali catechisti del CN che ogni tanto intervengono qui, ci dimostrano chiaamnte il livore che hanno perchè hanno capito bene che la pacchia sta finendo e che non sono affatto quell'UNICO CAMMINO che soltanto un anno fa urlavano, vi ricordate?
    ^__^

    Guardate gli effetti...un anno fa questepersone dicevan (parole di sig. Veneranda)CHE IL CN ERA L'UNICO CAMMINO, il Papa li sta smentendo e loro non reggono più ad un confronto sereno...lo bbiamo visto negli ultimi attacchi, solo insulti e veleno contro la FSSPX...
    menzone a tutto spiano, non una parola sulla continua richiesta di Benedetto XVI A RITORNARE ALLA TRADIZIONE ED ALLA DOTTRINA DELLA CHIESA....e questa volt il Papa non lo diceva alla FSSPX MA ALLE COMUNITA' CATTOLICHE DI TUTTA LA CHIESA....compre si i NC...
    ^__^

    Lascia perdere Ruini è in pensione, si è vero, ha ancora il suo peso, ma come il card. Martini questi emeriti quando parlano, se sono dissociati dall'operato e dalle richiste del Pontefice, non servno a nulla...occupa il tuo tempo preziose in letture che possano elevarti lo spirito e donarti mooooooooolto sano OTTIMISMO...

    ^__^

    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  24. Cara Rita....

    fatti spiegare da Mic i perchè e i per come....mi dispiace che tu continui a fraintendere.....

    Fraternamente CaterinLD

    RispondiElimina
  25. Caterina, ti sbagli sorellina, di letture ne faccio tantissime e sono ottimista al massimo circa la CONTRORIFORMA di Benedetto XVI :-).
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  26. @ Caterina 63

    Ieri postavo quelle notarelle sulla pubblica uscita di Ruini, che ,pur essendosi " pensionato", continua a dettare indirizzi bislacchi nel popolo di Dio.
    E lo fa in buona compagnia, se è vero, come è vero, che proprio ieri uno dei portavoce più sfacciati di certo progressismo strisciante e di maniera, Alberto Melloni, sul Corriere della Sera, riprendendo visibilmente il pericolosissimo discorso di Ruini, affermava che Papa Ratzinger "ha superato l'ermeneutica della continuità" nella considerazione del Vaticano II.

    L'errore continua, il mascheramento pure.
    URGE dare pane al pane e vino al vino, senza tanti pannicelli caldi per nessuno.
    Capito, Caterina?
    Un abbraccio fraterno.

    RispondiElimina
  27. Ragazzi, coraggio.

    Le notazioni che fate sono tutte comprensibili e corrette.

    Questa piccola agorà, nel suo essere, è un po' paradigma della multiformità sana del Cattolicesimo.

    Basta non irrigidirsi. Come dice il Papa. ^__^
    Ed ognuno di noi è chiamato in causa. Anche io, ovviamente.

    Ciò che c'è di diverso OGGI, rispetto ai tempi passati, è che si è INIZIATO (anche se "sommessamente") a far RI-CIRCOLARE la Sana Fede e la Sana Dottrina.

    Dietro la coltre di "pragmatismo" ancora presente (ma come si fa a "rimuovere" più di 40 anni di sovversione in un colpo?), vi è la VERA, SANTA E UNICA CHIESA DI CRISTO, CAPEGGIATA DA PIETRO!

    E ne continuo ad avere potenti conferme ogni giorno, sia da Santi e Venerandi SAcerdoti, sia dalla veemenza delle reazioni dell' "anticristo", che si aggira rabbioso per divorare uomini!

    Questo percorso mostra davanti a sè una strada dei Dolori! E NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI! La Chiesa, unita al Suo Sposo, SOFFRE. Si fa come il CIRENEO..!

    Noi soffriamo.

    Per questo custodiamo con dolcezza e delicatezza le nostre Testimonianze, quelle di Rita, di Gianluca (che saluto con AFFETTO!), ne facciamo tesoro e continuiamo a "MILITARE" cum Petro!

    Ovvero, diffondiamo la TRADIZIONE! Perchè, come ho avuto modo di sottolineare di recente facendo eco a Manuele, la TRADIZIONE RISOLVERA' I PROBLEMI! Quella di DIO, E NON QUELLA DEGLI UOMINI.

    Coraggio! Sursum corda! Habemus ad Dominum!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.