venerdì 15 luglio 2011

La "nuova" Chiesa. Cambiamenti ed arbitri.

Da sempre Kiko Arguello, durante le “cerimonie” per l’invio di famiglie o catechisti o seminaristi in missione, o soltanto per una “missione popolare” alla quale partecipano tutte le comunità, è solito far proclamare il Vangelo Luca 1-22 (l'invio dei 72 da parte di Gesù), per perorare il “mandato” a quei “piccoli” che hanno accolto tale Parola e la vogliono mettere in pratica. Tra poco la scena si ripeterà nel corso della GMG di Madrid.
Senza alcuna intenzione di sovvertire il significato del Battesimo, che - col suo rito e con la Grazia santificante del Sacramento stesso - sollecita e rende capace ogni cristiano a farsi “piccolo” ed essere sempre pronto a rispondere sulle ragioni della speranza che è in lui, i 72 discepoli che Gesù chiama “piccoli” sono principalmente, se non esclusivamente i Ministri ordinati della Chiesa.
Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, durante una sua Udienza Generale, ne ha spiegato i motivi; per di più, basta esaminare cosa dice chi, da questo Vangelo, trae ragioni per difendere la struttura gerarchica della Chiesa voluta da Gesù Cristo stesso.
E tuttavia, non mancano nella Chiesa documenti e discussioni che, alla chiamata dei 72 discepoli, attribuiscono il significato più esteso dell’apostolato dei laici.
Di conseguenza, si entra in confusione perché così facendo i laici potrebbero ritenersi giustificati - pur nel nome di Gesù Cristo – a scacciare i demoni, come del resto si fa già nel RnS imponendo le mani e proferendo preghiere – se non di esorcismo vero e proprio – di guarigione e liberazione, quando sappiamo invece che tale “mandato” viene impartito esclusivamente ai Sacerdoti e solo dal loro Vescovo.
Secondo la Tradizione della Chiesa:
  1. l'episcopato si identifica nel sacerdozio di Melchisedech e ricorda quello di Aronne
  2. i sacerdoti - presbiteri (anziani) (come i 72 mandati da Gesù) sono come i 70 anziani (i cohanim ebraico=cohen è "colui che sta in piedi" davanti e alla guida dell'Assemblea)
  3. tutti gli altri ordini minori si identificano con i leviti che vuol dire gli aggiunti, gli aiutanti
L'abolizione da parte di Paolo VI degli ordini minori (mi pare con la Ministeria quaedam) ha cambiato la "scaletta" più esterna del sacerdozio e aggiornato l'ordine-taxis-ordo voluto da Dio per il culto pubblico che è innanzitutto uno ius divinum, introducendo il lettorato e l'accolitato per far posto ai laici. In questo modo, non solo ha rivisitato il sacerdozio, ma ha inteso dare una nuova immagine di servizio all'Altare, ottenendo però di essere preso troppo alla lettera (l'Altare, col Novus Ordo, si è praticamente ovunque trasformato in mensa)... Ecco perché nella Chiesa (e nel mondo) tutto è sovvertito. E il sovvertimento va aggravandosi sempre più. Non c'è bisogno di essere disfattisti. Basta guardarsi intorno... Con questo la fiducia (Fede, adesione, attenzione amorosa, fedeltà) non viene meno, così come non vengono meno la Speranza e l'Attesa... Il Signore è Risorto e c'È, è con noi se rimaniamo in Lui e non dobbiamo aver timore di nulla!

Le cose stanno così. Chi ha sovvertito e continua a sovvertire la Tradizione sostituendo l'antropocentrismo dell'assemblea al Cristocentrismo del Sacrificio se ne infischia. C'è chi sa ed è connivente. C'è chi non sa. C'è chi minimizza per ignoranza o per incuria o per eccessiva fiducia nell'uomo messo al posto di Dio.

A conferma di quanto appena detto, riporto quanto ha scritto Francesco Colafemmina.
Fu nel 1972 che Paolo VI abolì i cosiddetti "ordini minori" e cambiò la definizione stessa degli "ordini sacri" in "ministeri", rendendoli parzialmente accessibili anche ai laici, secondo l'indirizzo del Concilio Vaticano II. Giustificava Paolo VI la sua decisione con queste parole: "Corrisponde inoltre alla realtà stessa e alla mentalità odierna che i menzionati uffici non siano più chiamati ordini minori e che il loro conferimento sia denominato non «ordinazione» ma «istituzione», ed ancora che siano e vengano ritenuti propriamente chierici soltanto coloro che hanno ricevuto il Diaconato."

Dunque un adeguamento della Chiesa "alla mentalità moderna" che non solo ha introdotto le figure dei diaconi permanenti cui è lecito amministrare alcuni sacramenti e persino essere sposati (dei preti a metà, insomma). Ma ha anche introdotto quelle figure di zelanti catechisti e affini che amano mettere un piede nello stato clericale, diventando lettori e accoliti.

Cosa ha eliminato Paolo VI? Ha eliminato l'ordine ossia la "classe sacerdotale" cui venivano introdotti i giovani seminaristi attraverso la tonsura. Così il clero stesso si è trasformato ideologicamente in "servizio", visto che tutti i fedeli sono anch'essi sacerdoti. Una riforma che se nelle intenzioni era volta ad eliminare la distanza fra fedeli e clero, e a ridurre gli effetti del clericalismo degli "ordinati", in realtà non ha fatto altro che portare un certo scompiglio nel cattolicesimo, producendo ciò che Benedetto XVI ha definito saggiamente "la clericalizzazione dei laici e la laicizzazione del clero".

Con la tonsura è stato eliminato quindi l'ingresso nello stato sacerdotale. Pertanto, fino al diaconato i futuri sacerdoti sono dei semplici laici. La cerimonia della tonsura non consta infatti soltanto del taglio di alcune ciocche di capelli, simbolo della rinuncia al mondo e dell'appartenenza a Cristo. Nel corso del rito i futuri sacerdoti vestono per la prima volta la veste sacerdotale, veste che, se non abbandoneranno il seminario prima della loro ordinazione presbiteriale, resterà la stessa per tutta la loro vita futura.


Questo per quanto riguarda la Chiesa, che quest'epoca post-conciliare ci consegna irriconoscibile. Quanto al Cnc ci informa Michela:
Tanto tanto tempo fa.... prima dell'Implantatio ecclesiae, prima della Missio ad gentes c'erano gli itineranti. Venivano inviati a due a due, senza bisaccia = senza cibo e denaro, per annunciare il kerygma ai parroci. Qualcuno veniva accolto ed ospitato, altri dormivano tutta la settimana all'aperto come e con i barboni.

Però..... poi Kiko ha cambiato idea, e quando ha voluto organizzare i vertici del cammino, ha costituito il gruppo dei 12 e dei 72. Mi dispiace per quell'anonimo che pensa che tutti i laici devono evangelizzare, perchè Kiko non la pensa così. Quando si tratta di mandarvi allo sbaraglio, vi incita con la storia del mandato ai 72 discepoli, ma quando ha bisogno di blindare i vertici , come qualsiasi società multilevel, i 72 diventano esattamente i 72 che si sono dimostrati i più fedeli al cammino in questi 40 anni.

In ogni caso il Cnc ha le sue gerarchie, le sue funzioni (ostiari, cantori, didascali, ecc.), strutture, prassi, rito. Insomma, è un'altra chiesa nella Chiesa.

56 commenti:

  1. Ciò che si voleva realizzare con le migliori intenzioni (riavvicinare i laici alla gerarchia) si è purtroppo risolto nel suo contrario.

    Paolo VI, che nelle sue migliori intenzioni intendeva risvegliare i laici, ha ottenuto l'effetto opposto: alcuni laici pretendono di fatto di sostituirsi al clero (vedi per esempio l'invasione delle parrocchie da parte dei laici "auto-impegnati"), mentre la maggioranza dei laici se ne sta sempre più lontana dal clero (vedi per esempio il fatto che in quasi tutte le parrocchie si fa a gara a chi si siede più lontano dal celebrante, con le prime file sempre vuote, come se il parroco fosse un appestato).

    Non so immaginare chi sia stato a convincere Paolo VI della necessità di approvare cambiamenti così massicci proprio in uno dei punti più umanamente delicati: la struttura gerarchica del sacerdozio.

    Trasformando la "gerarchia" in un "servizio" abbiamo infatti avuto il risultato di trasformare anche diverse cose della fede. Per esempio, i preti che non vogliono celebrare senza il popolo: vuol dire che prima si sapeva che la Messa ha valore in sé, con o senza popolo; ora invece si è diffusa l'idea che la Messa abbia valore solo se c'è il popolo e c'è l'animazione e la spettacolarizzazione.

    Kiko e Carmen sono stati tra i più astuti a cavalcare l'aspetto peggiore di questo genere di idee: la "messa" neocat è infatti un guazzabuglio di abusi liturgici in cui il vero protagonista è l'assemblea che parla, straparla, canta, balla, mangia come in trattoria.

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  2. Nei giorni scorsi ho partecipato ad una discussione su un blog in cui un utente ha definito le celebrazioni NC "un gioiello dal quale tutta la Chiesa dovrebbe attingere".

    Questa è l'idea. Io prego che sia il contrario e che i NC si adeguino alla liturgia della Chiesa.

    Il problema rimane: qual'è la dottrina della Chiesa in merito alla Messa? La Messa, con il nuovo messale, si può celebrare senza il popolo? Qualcuno lo fa?

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  3. proferendo preghiere – se non di esorcismo vero e proprio – di guarigione e liberazione

    Temo di non aver capito questa frase...

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  4. Personalmente ritengo che tutto questo scaturisca da una lettura e da un' interpretazione 'libera' (se non arbitraria - vd. la catechesi relativa all' "odiare il padre e la madre" e tutto il resto) delle Sacre Scritture, con tutto ciò che ne consegue. E quello che ne deriva può spesso tradursi in conseguenze non proprio auspicabili. Sinceramente, ritengo un mistero come il fondatore del CN possa aver avuto in tutti questi anni tale libertà di manovra.

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  5. Il problema rimane: qual'è la dottrina della Chiesa in merito alla Messa? La Messa, con il nuovo messale, si può celebrare senza il popolo? Qualcuno lo fa?

    anni fa nessuno si sarebbe posto la domanda.
    Tutti sapevano che ogni Messa, essendo il Sacrificio di Cristo che si rinnova ogni volta, ha un valore infinito e dispiega Grazie innumerevoli nei confronti del celebrante, dei partecipanti (quando ci sono) e dell'intero Corpo Mistico di Cristo, cioè la Chiesa (con indubbi riflessi nel mondo). Infatti conosco molti sacerdoti che, non vendo cura d'anime, celebrano da soli la loro S. Messa quotidiana.

    Eppure già Giovanni Paolo II fu costretto a ricordarlo nella Ecclesia de Eucharistia; il che significa che già molte aberrazioni NC e moderniste si stavano facendo strada... Queste le sue inequivocabili ed autoritative parole:
    n. 31: "Si capisce, dunque, quanto sia importante per la vita spirituale del Sacerdote, oltre che per il bene della Chiesa e del mondo, che egli attui la raccomandazione conciliare di celebrare quotidianamente l’Eucaristia, "la quale è sempre un atto di Cristo e della Sua Chiesa, anche quando non è possibile che vi assistano fedeli".

    Di fatto le stesse 'concelebrazioni', che un tempo riguardavano solo in occasioni particolari il vescovo col suo presbiterio, hanno comportato e comportano il ridursi notevolissimo delle S. Messe e di conseguenza dei loro effetti santificanti. Infatti i concelebranti celebrano tutti un'unica messa, partecipando tutti alla stessa Consacrazione...

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  6. vorrei proprio sapere che blog era, caro infinitoquotidiano.

    La frase che hai letto poi, è una di quelle classiche frasi fatte sul cammino (sempre uguali per altro)

    Per il resto concordo con mic. Si è fatto un mare di confusione e questo perchè (e continuo a dirlo) chi dovrebbe SPIEGARE non lo fa più o lo fa fare ad altri con la convinzione consapevole o meno che se lo fa un laico "i laici capiscono meglio" BALLE!

    Si vedono i risultati di questo atteggiamento.

    Ora ci saranno le missioi della Nuova Evangelizzazione. Mi chiedo: hanno almeno le idee chiare su quello che devono fare? Da dove devono partire? Perchè sennò fanno solo danno!

    Caro infinito, ogni sacerdote ha l'obbligo di celebrare messa ogni giorno. Può celebrarne 2, 3 se c'è necessità pastorale.

    Ma una messa la DEVE FARE con o senza popolo (io stessa ne conosco tanti che lo fanno) e il valore espiativo è lo stesso ovviamente perchè è CRISTO è presete e che opera e non certo l'assemblea (checchè ne dica quell'ignorante di Kiko)

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  7. Le mie erano ovviamente domande retoriche. Quale sia la vera dottrina lo so, ma se nessuno più la insegna mi sembra abbastanza ovvio che poi non si sappia più.

    Comunque il blog a cui mi riferivo è: http://grilloroma.blogspot.com/2011/07/introversa-ecclesia-un-instant-book.html

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  8. Per Stefano: esistono preghiere "di guarigione" e "di liberazione" che non sono strettamente riservate ai sacerdoti e perfino esorcismi minori pronunciabili anche da laici (fermo restando che l'esorcismo vero e proprio è praticabile solo dal sacerdote -il demonio teme l'ordine sacro, non le buone intenzioni del laico-, e che non c'è bisogno di ricorrere a strumenti nuovi quando si hanno a disposizione mezzi potenti, semplici e ben collaudati come il rosario, la preghiera a San Michele Arcangelo, il sacramento della confessione...).

    In fin dei conti ciò che ci deve preoccupare è solo l'eccesso di enfasi che viene talvolta dato a queste cose (penso per esempio a qualche laico che vorrebbe -magari anche solo in buona fede- atteggiarsi a sacerdote esorcista e guaritore).

    Tutto questo "risveglio" popolare su guarigioni e liberazione è dovuto al fatto che i sacerdoti, impegnatissimi a "gestire" la pastorale parrocchiale e gli affari di curia, hanno messo da parte esorcismi, direzione spirituale, unzione degli infermi, confessioni...

    Conosco personalmente un sacerdote che nonostante sia del tutto scettico sulla possibilità di infestazioni e possessioni, è stato nominato esorcista diocesano (e lo è stato solo perché il suo vescovo non trovava modo più beffardo di ottemperare a richieste vaticane). Addirittura si vantava del suo scetticismo.

    Anche questo è un frutto dell'aver comunemente ridotto il sacerdozio ad un servizio, cioè un mestiere. Per fortuna esistono sacerdoti e giovani vocazioni che nonostante siano una minoranza di fronte a tanta cagnara sul "servizio", ancora si ostinano a prendere sul serio Nostro Signore su tutto quello che ha detto (incluso il cacciar demoni e l'adorare Dio in Spirito e Verità).

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  9. Che erano domande retoriche l'avevo capito, sta tranquillo.

    Ho letto quella discussione e, mi dispiace, sei entrato nel classico circolo vizioso NC: "non è vietato, quindi lo faccio"

    E' la stessa cosa che mi hanno risposto quando ho domandato: "ma perchè vi fate la Veglia Pasquale da soli?" "Non è vietato da nessuna parte, quindi lo facciamo"

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  10. Ah, finalmente cinque minuti di buonumore. Il "Grillo" che ha citato InfinitoQuotidiano è uno che recentemente ha subìto gli sberleffi del blog Messainlatino.

    Il paradosso è che gli strenui difensori duri e puri del Novus Ordo, se fossero coerenti sarebbero i primi ad inveire contro il Cammino Neocatecumenale, che ha straziato e massacrato proprio la liturgia di Paolo VI.

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Ma, caro infinitoquotidiano, non hai riconosciuto gli "argomenti" dell`ineffabile Pasquale, il sedicente catechista neocat che dice su quel blog quel che già ha detto e ridetto altrove, con una sola differenza che qui e altrove ha trovato chi gli ha smontato senza difficoltà i suoi "argomenti"?

    La nota laudatoria di Bugnini!!
    Certo che come argomento per giustificare il sincretismo neocat non poteva trovarne uno migliore!

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  13. Non ho ancora la vostra esperienza e le vostre ossa formate per riconoscere certi personaggi (è da poco che mi interesso a queste cose e che cerco di capirci qualcosa). :-)

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  14. proferendo preghiere – se non di esorcismo vero e proprio – di guarigione e liberazione

    Temo di non aver capito questa frase...



    Carissimo Stefano, ho scritto così ad onor del vero; infatti, ciò che viene fatto dai gruppi carismatici, ufficialmente, è solo un intenzione di preghiera nei confronti del sofferente; su questo nulla da eccepire.
    Però, molte volte, tale attività caritatevole, viene fraintesa (sia dai sofferenti che da parte di alcuni appartenenti ai gruppi stessi) e considerata azione Sacramentale che, invece, può esercitarla soltanto il Ministro ordinato. Infatti, al n.1673, il CCC recita:
    “Quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. Gesù l’ha praticato; è da lui che la Chiesa deriva il potere e il compito di esorcizzare. In una forma semplice, l’esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo.
    L’esorcismo solenne, chiamato « grande esorcismo », può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa. L’esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall’influenza demoniaca, e ciò mediante l’autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante, quindi, accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza del maligno e non di una malattia.”


    Però è dilagante l’idea, visto che “l'esorcismo solenne, chiamato Grande Esorcismo, può essere praticato solo da un Sacerdote con il permesso del Vescovo”, l’esorcismo privato, recitato anche da laici, è invece autorizzato, anche senza il permesso esplicito del Vescovo, in conformità all’insegnamento comune dei Padri della Chiesa e dei teologi e sopratutto in conformità con le parole di Gesù, che nessuno, nel modo più assoluto, ha il diritto di contraddire: “E questi sono i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni...” (Mc 16, 17).

    Ma non è così, perché approfondendo l’argomento, ben si scopre che ciò che si può fare è soltanto la preghiera di liberazione (come del resto hai ben chiarito tu nel thread precedente).

    Anche il CdA parla di ciò ai nn.386 e 387:
    “Preghiera di liberazione - In questi casi, come in ogni situazione di sofferenza, è consigliabile ricorrere alla preghiera, umile e fiduciosa, che non pretende di conseguire i risultati ad ogni costo, ma accetta quello che Dio, nella sua provvidenza, dispone. È bene impegnarsi seriamente in un cammino di vita cristiana, comprendente il sacramento della riconciliazione e la comunione eucaristica, le opere di penitenza e di carità, la fedeltà ai propri doveri. Si può ricorrere infine all’esorcismo.
    L’esorcismo è un sacramentale, un gesto compiuto a nome della Chiesa. Nella forma deprecativa ci si rivolge a Dio, perché cacci il demonio; nella forma imperativa, confidando nella vittoriosa potenza di Cristo, si ordina al demonio di andar via. In ambedue le forme implica un atteggiamento di umile fiducia. L’efficacia non è automatica; dipende dalla volontà di Dio. Può fare l’esorcismo solo un ministro autorizzato dal vescovo. L’autorizzazione viene data a persone dotate di pietà, scienza, prudenza e integrità morale. La celebrazione deve avvenire in un ambiente riservato, in un clima di preghiera che coinvolga tutti i presenti. Vanno evitati comportamenti che hanno a che fare più con la psicoterapia che con la preghiera.”


    Comunque, questo riguardo l’Esorcistato ma, quanto ai compiti dati dall'istituzione del Lettore e dell'Accolito, nel particolare delle CNC, di abusi e mancati “mandati” ce ne sono tanti ...

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  15. Che poi Pasquale, con il suo seguito di nick, xxxxx, abbia trovato rifugio presso Andrea Grillo è piuttosto comico, no?

    Fine dell`OT.

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  16. Caro Tripudio, inutile dirti che condivido ogni tua virgola.

    Anche io ho sempre creduto, come la Chiesa da sempre insegna, che esiste una differenza sostanziale tra preghiere di guarigione e liberazione e Sacramenti di Guarigione ed Esorcismi.

    Ma ciò non toglie che, nei rispettivi ambiti e con le chiare differenze, tutto si possa fare!

    Anche perchè se negassimo la possibilità da parte di qualunque credente di pregare per la guarigione e liberazione di qualcuno o di se stessi, si negherebbe la realtà stessa del Battesimo!

    Non è in questione questa facoltà, data a tutti i credenti in forza del Battesimo, ma è in questione la messa in discussione del SAcerdozio ministeriale, che non fa più differenze tra preghiere di intercessione e Sacramenti! Che inflazione i gesti sacramentali e che li rende attuabili da tutti senza differenze!

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  17. Ma non è così, perché approfondendo l’argomento, ben si scopre che ciò che si può fare è soltanto la preghiera di liberazione

    Condivido Larus, quello che scrivi.

    Riguardo l'Esorcismo "privato", in realtà anche quello è inscrivibile nella "Preghiera di Liberazione".

    Ti rinnovo il mio consiglio di leggere i tomi del Mons. Gemma, molto interessanti e chiarificatori a riguardo.

    Si parla di Esorcismo, quando si proferiscono tutte le parole ordinate nel rito esorcistico. E quando si pronunciano le parole "io ti esorcizzo...", quando di chiama in causa l'autorità della Chiesa. Questo NON SI PUO' E NON SI DEVE FARE!

    Altro è pregare per la liberazione e guarigione.

    Infatti i gruppi carismatici, che non sono tutti nella stessa situazione per fortuna, soffrono di questa deformazione e di questi eccessi. Per non parlare della spettacolarizzazione della Liturgia.

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  18. Che io sappia ai laici è lecito recitare il cosiddetto "esorcismo minore" di Leone XIII e per farlo è necessario essere in grazia di Dio.
    L'importante è aver ben distinte le prerogative del Sacerdote e quelle dei laici. E' bene evitare confusioni che possono essere molto pericolose.

    Così come è importante che i sacerdoti in primis recuperino la consapevolezza e vivano in pienezza il senso profondo del loro Ministero.

    Avete espresso tutti cose giuste e da tener ben presenti.

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  19. La nostra "esperienza" ce la siamo fatta proprio perché sentivamo puzza di bruciato (e di zolfo) quando eravamo di fronte ai peana dei neocat.

    A furia di dire: qualcosa non va, ma cosa? uno finisce per interrogarsi, per andare alle fonti: il Catechismo, l'insegnamento del Papa, eccetera. E cominci a scoprire che il Papa dice una cosa ("il Cammino seguirà il Messale Romano, senza aggiunte né omissioni") e il Cammino invece risponde per iscritto che ne farà un'altra (dopotutto la "messa" NC serve a portare i fratelli "dalla tristezza all'allegria" come dice Kiko).

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  20. Non ho capito bene questa cosa dei 72, dei 70, 1300 o cosa...

    Trovo invece molto interessante tutto il discorso sugli ordini minori, e soprattutto sul loro ruolo all'interno della liturgia, per e post riforma.

    Una informazione per Tripudio: ho letto il diario di Don Botte, e un capitolo era proprio rivolto alla riforma degli ordini minori; in effetti su proprio paolo VI a chiedere la riforma, e si avvalse di alcuni lirurgisti, fra cui proprio Don Botte, per essa. Ad esempio Don Botte era favorevole a mantenere anche il suddiacono, al posto dell'accolito, ma andò diversamente.

    provocazione: se ci pensate bene, le liturgie NC (sempre a scrivere messe animate dalle comunità mi è diventato faticoso, tanto non ci credete...), prevedono sempre la figura dell'accolito; io neppure sapevo cosa volesse dire, in effetti io avevo sempre visto solo il chierichetto (bambino). E questa è sempre considerata una nota di merito, perchè almeno a me mi viene detto: che bravo che sei, non ti vergogni per niente (?!).

    E ha ragione Tripudio quando parla del sacerdote ritenuto appestato e tutti che disertano le prime file. a noi questa vicinanza però tripudio non la sconti... anzi ci dici che siamo a tavola...

    Ma guarda, anche per Infinito quotidiano, non è necessario che tu ascolti XXXX per capire che le liturgie NC sono apprezzate; ti riporto i commenti di chi non sa nulla del CNC: più partecipate, oh questa sì che è liturgia, che cura per i particolari e per l'altare, che bei canti e come li cantate tutti insieme, avete addirittura l'accolito, che bella messa cantata dal sacredote, non vi importa se dura di più sembrate più contenti, come leggete bene...

    Ora io, te, e tutto il resto del mondo, sa che queste cose possono contribuire, ma la cosa importante è il Sacrificio Eucaristico e la Grazia che ne discende. se oggi si guarda a queste cose, in effetti c'è un problema. ma attribuirlo al CNC non è corretto.

    Ultima cosa, per dopo l'estate ho già contattato l'ufficio liturgico della mia diocesi, per iniziare gli incontri per l'accolitato ed il lettorato, da laico essendo sposato. io non civedo nulla di male, forse voi sì.

    Alessio

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  21. Hai detto bene Alessio. Parla bene delle liturgie NC chi non le conosce e chi non sa che esse spesso e volentieri hanno poco di cattolico. Di cattolico nelle persone comuni è rimasto poco, molto poco (purtroppo), per questo si apprezzano tali liturgie.

    Concorderai con me che il bello non è ciò che piace, ma ciò che è vero. Altrimenti finiamo nel relativismo e qualsiasi atto personale, visto che a me piace, dovrebbe entrare di diritto in una liturgia. Ebbene, molte cose che il CNC fa durante la liturgia è opposto a quanto insegna Santa Romana Chiesa in merito.

    Ora, se vogliamo rimanere in ambito cattolico (voi NC ci volete rimanere?), sappiamo che la Chiesa è custode (non artefice) di questa Verità. Se voi NC nelle vostre liturgie fate cose opposte e diverse a quanto la Chiesa insegna e stabilisce, non siete nella verità. Non essendo nella verità, non sono nemmeno belle le vostre celebrazioni. E non sto parlando di gusti personali. Forse sta anche qui un grosso errore: il personalismo. Nella liturgia non va fatto ciò che ci piace, ma ciò che è vero. E ciò che è vero non lo stabilisco io e nemmeno tu. Ma il Papa, chiamato a governare e reggere la Chiesa.

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  22. La "spettacolarizzazione" della liturgia, se quest'ultima è pienamente aderente ai prescrizioni e alle rubriche canoniche non è un vulnus per la Chiesa.
    Lo diventa quando allo " spettacolo" si associa l'arbitrarietà.

    Molti gruppi carismatici, all'interno della Santa Messa, enfatizzano giustamente il momento della consacrazione, quello della distribuzione dell'Eucarestia e quello del Ringraziamento finale.

    Il che non solo non "disturba" la celebrazione, ma la sottolinea.

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  23. iniziare gli incontri per l'accolitato ed il lettorato

    Io non ci trovo nulla di male su questo. Mi meraviglia però che, nelle CNC, i servizi di Accolito e Lettore vengono dati, già dalle prime celebrazioni eucaristiche delle comunità formatesi con l'ultima "evangelizzazione", a fratelli che nulla sanno di ciò che stanno facendo, nessuno li ha formati (se non alla convivenza di costituzione della comunità alla fine delle catechesi iniziali) nè tantomemo hanno fatto richiesta nè hanno ricevuto "mandato" dall'ordinario.

    Ricordo quanto disposto da Papa Paolo VI:
    «VII. L'istituzione del Lettore e dell'Accolito, secondo la veneranda tradizione della Chiesa, è riservata agli uomini.
    VIII. Perché uno possa essere ammesso ai ministeri, si richiedono:
    a) la domanda, liberamente compilata e sottoscritta dall'aspirante, da presentare all'Ordinario (il Vescovo, e negli istituti clericali di perfezione, il Superiore Maggiore), cui spetta l'accettazione;
    b) l'età conveniente e le speciali qualità, che devono essere determinate dalla Conferenza Episcopale;
    c) la ferma volontà di servire fedelmente Dio e il popolo cristiano.
    IX. I ministeri sono conferiti dall'Ordinario (il Vescovo e, negli Istituti clericali di perfezione, il Superiore Maggiore) con il rito liturgico «istituzione del Lettore» e «istituzione dell'Accolito», riconosciuto dalla Sede Apostolica.
    »

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  24. Per Alessio:

    il fatto è che le liturgie neocatecumenali sono centrate sull'assemblea (mentre le liturgie cattoliche sono centrate sul comando del Signore: fate questo in memoria di me).

    Per questo non facevo lo "sconto" di cui parli.

    Del resto, a voler essere proprio precisi, l'Ultima Cena non fu affatto un "banchetto festoso" per portare i presenti dalla tristezza all'allegria.

    Gesù era ricercato, uno degli apostoli farà la soffiata che permetterà di arrestarlo poche ore dopo, e gli apostoli stessi lo apprendono in diretta da Gesù stesso.

    Inoltre, il posto più pericoloso e difficile per celebrare la Pasqua era proprio Gerusalemme, affollatissima di pellegrini e di persone che lo conoscevano. Sarebbe stato impossibile trovare un buco dove alloggiare, figurarsi un buon posto per la Pasqua per oltre una dozzina di persone: chissà quanti lo avrebbero preteso. Il clima era teso, era necessario dare nell'occhio il meno possibile.

    Durante l'Ultima cena, dunque, vi pare possibile un clima allegro e festoso? Gli apostoli avranno veramente inondato la sala di canzonette strimpellate e di noiosissime risonanze? Avranno elucubrato con interminabili monizioni e fatto il girotondo finale?

    Oppure, più semplicemente, saranno stati attentissimi a ciò che Gesù diceva e faceva?

    E Gesù stesso avrebbe forse potuto scegliere un momento più serio e drammatico di quello, per istituire l'Eucarestia?

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  25. Mi sembra la tecnica del condono. Prima faccio le cose come dico io (non come dice Dio) e poi chiedo l'autorizzazione a farle. Solo che così, il mandato, risulta più come il riconoscimento di quanto fatto, più che la possibilità di farlo.

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  26. Caro Alessio,
    sicuramente ad uno può piacere di vedere una messa "partecipata", ma non è detto che quella messa sia "corretta" (anche a me fecero i complimenti e sicuramente non era una messa NC)

    Sicuramente, se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la messa non lo potrà dire.

    In più mi viene da domandare che tipo di messa NC ha seguito.

    Eh si, perchè ce ne sono diverse.

    Per esempio questa:

    http://www.youtube.com/watch?v=KJvFtSjtiOg

    (gurdatevi anche la seconda parte)

    Dove si vede la classica Veglia Pasquale NC A PORTE CHIUSE con candelabro ebraico, monizione iniziale comunione (si vede solo il vino) tutti al proprio posto e danza finale.

    Poi c'è questa:

    http://www.youtube.com/watch?v=XK_qCWUcwzY&feature=related

    e video seguenti.

    E' una messa celebrata con il vescovo di Teruel in cui stranamente non ci sono candelabri, monizioni, danze finali e sopratutto LA COMUNIONE è fatta con la PROCESSIONE (incredibile!)

    Basta poco per dire che sono 2 cose COMPLETAMENTE DIVERSE.

    Cosa dovrei pensare? Che in privato fate una cosa e in pubblico ne fate un'altra?

    RispondiElimina
  27. Poi posso mettere anche video in cui un gruppo di Pozzuoli, andando a Roma per la GMG 2010 (che poi sarebbe diocesana, ma vabbè uno se vuole andare va cmq anche se sarebbe meglio rimanere in diocesi e lavorare là) in cui si celebra l'Eucarestia in una abbazia (dicesi ABBAZIA) COSì:

    http://www.youtube.com/watch?v=KG4uWjmtMlw&feature=mfu_in_order&list=UL

    con tanto di Danza Finale (nell'abbazia ovviamente)

    http://www.youtube.com/watch?v=CGM-_Vy_QFM&feature=mfu_in_order&list=UL

    Mi son venuti i brividi...

    RispondiElimina
  28. "Ma guarda, anche per Infinito quotidiano, non è necessario che tu ascolti XXXX per capire che le liturgie NC sono apprezzate; ti riporto i commenti di chi non sa nulla del CNC: più partecipate, oh questa sì che è liturgia, che cura per i particolari e per l'altare, che bei canti e come li cantate tutti insieme, avete addirittura l'accolito, che bella messa cantata dal sacredote, non vi importa se dura di più sembrate più contenti, come leggete bene..."


    Può apprezzare le celebrazioni neocat solo chi è purtroppo ignorante, nel senso che ignora ciò che È la Liturgia, solo chi non sa che "cosa" è la Liturgia, CHI è Presente nella Liturgia, può dire "questa sì che è liturgia " !!!
    Solo chi ignora che cosa È l`altare, che cosa avviene sull`altare, può ammirare la tavola neocat con il suo candelabro ebreo.
    E non parliamo dei canti, non sono riuscita a guardare fino in fondo i video messi da AleCT, quei canti fanno soffrire non solo le mie orecchie ma il mio cuore.
    Quel che ho visto non è una liturgia cattolica, vedere lo spazio sacro cattolico invaso in quel modo prepotente e irrispettoso mi è insopportabile.

    LEX ORANDI,LEX CREDENDI

    RispondiElimina
  29. Solo chi ignora che cosa È l`altare, che cosa avviene sull`altare, può ammirare la tavola neocat

    E se lo vedeste durante un matrimonio, trovereste sopra, oltre ai soliti "addobbi floreali", anche spighe di grano sparse sopra e, lungo tutto il suo perimetro, pendere dai bordi rami di edera e grappoli d'uva, neanche fosse una celebrazione in terra di missione con esigenze di inculturazione.
    Sembra più una "tavolata" per una scampagnata che un Altare dove si compie il Sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo.

    Ma che vogliamo, chi rende il servizio all'Altare tra i neocat, ha ricevuto un'istruzione "nueva" che "attira" di più, non quelle cose seriose di sempre.

    RispondiElimina
  30. Eh si oggi la gente non deve più annoiarsi, deve essere coinvolta emozionalmente, perchè un prodotto funzioni, che poi quel prodotto sia uno spettacolo, una merce qualsiasi, come una saponetta, una manifestazione, poco importa, bisogna attirare il pubblico dandogli l`impressione che è un protagonista attivo, che quel che dice, che fa, che sente ha dell`importanza, bisogna coinvolgerlo emozionalmente.
    Il problema è che quel pubblico, piccolo o grande che sia, non si rende nemmeno più conto oramai, di essere solo una marionetta in mano a chi decide, a chi tira i fili, si illude di avere un potere, che il suo avviso conta, che le sue emozioni contano, e invece si fa solo strumentalizzare per fini diversi, ad esempio l`audience di una trasmissione o il successo di un`iniziativa o di un movimento, o del progetto di un uomo...

    Ebbene, in materia di religione, se la gente vuole ed è attirata da tutto ciò che è nuovo, con il "nuevo" neocat non sarà delusa, c`è solo un piccolo problema, oh, solo un infimo dettaglio, e cioè che quel "nuevo" neocat è talmente nuevo da essere "ALTRO", che ciò che faranno e ascolteranno NON è ciò che la Chiesa fa e insegna, ma ciò che ha inventato un pò più di 40 anni fa un pittore spagnolo.

    Che poi quel pittore spagnolo abbia approffittato della folle bufera postconciliare, della complicità di chi era al potere, della famosa Medicina della Misericordia praticata da medici codardi, incompetenti o conniventi, è una tutt`altra storia di cui conosciamo purtroppo i risultati.

    RispondiElimina
  31. Tripudio ha domandato a tale alessio se "sono ancora cattolici" i nc, Ma i fatti di questi tempi, e ancora più dei tempi imminenti pongono la questione al contrario: sono ancora cattolici i tradizionalisti? Sono obbedienti alla Chiesa ? Riconoscono la grave e reiterata offesa alla Chiesa dei lefebvriani che continuano a ordinare sacerdoti senza autorizzazione ne più ne meno della cina comunista? Riconoscete il concilio come dono alla Chiesa ed alla umanità?

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  32. Purtroppo l'Actuosa Partecipatio auspicata dai Padri Conciliari è caduta in questa sorta di "venghino, venghino, siori, che qui potete partecipare di più"

    Il fine è diventato il Fare: far partecipare, compiere dei gesti...

    Parliamo solo della messa per i giovani. Ancora ho ricordi terribili di come cercavano di rendere tutto un gioco.

    Come se a 10 anni non capissimo altro.

    La mia generazione è stata tratta come se fosse una MASSA di bambocci. E' arrivato il tempo di prenderci (e prendersi) sul serio.

    GPII per certi versi lo ha fatto, ma Benedetto lo fa ancora di più.

    Vedrete, le cose miglioreranno..

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  33. Riconoscono la grave e reiterata offesa alla Chiesa dei lefebvriani che continuano a ordinare sacerdoti senza autorizzazione ne più ne meno della cina comunista?

    quest'accostamento dei lefebvriani con la Cina comunista è VOLUTO ma è del tutto improprio e frutto di ignoranza ed avversione viscerale per la Tradizione (tipo il diavolo e l'acqua santa...).

    I lefebvriani sono cattolici-e-basta. Infatti è improprio definirli dal fondatore della Fraternità di San Pio X, perché mons. Lefebvre non ha diffuso una sua dottrina, ma ha 'custodito' la Tradizione e la Santa e Divina Liturgia, senza aggiungere né togliere uno iota.

    Quanto a noi non abbiamo bisogno di aderire ai Lefebriani per amare la Tradizione Apostolica e rifiutare quella 'spuria' che impazza oggi...

    Circa le ordinazioni sacerdotali, nessuno ha loro vietato di farle e fanno parte della loro vocazione originaria, che è proprio quella della salvaguardia del Sacerdozio. Recentemente il portavoce vaticano, mosso evidentemente dal 'clima' che circola in Curia, ci ha tenuto a ricordare che le ordinazioni sono illecite: ma ciò non dipende dal fatto che siano vietate, ma dal fatto che i vescovi ancora non hanno una collocazione canonica. Ciò non impedisce tuttavia che esse siano perfettamente VALIDE, come VALIDI sono tutti i sacramenti e le azioni pastorali che ne discendono.

    Non è sufficiente, soprattutto oggi, avere l'etichetta di "cattolici" per esserlo veramente.

    Quanto al concilio nessuno di noi lo rinnega, ma neppure lo 'mitizza' con i termini usati da lei, perché con le sue ambiguità ormai ben note, è stato il "cavallo di Troia" proprio dei cambiamenti e degli arbitrii (non solo NC) di cui stiamo parlando da tempo. Ed è solo facendo del concilio il nuovo superdogma, dopo aver paradossalmente eliminato i dogmi fondanti la nostra fede, che potete sostenere il vostro essere 'cattolici'...

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  34. "Non è sufficiente, soprattutto oggi, avere l'etichetta di "cattolici" per esserlo veramente."

    "Circa le ordinazioni sacerdotali, nessuno ha loro vietato di farle e fanno parte della loro vocazione originaria, che è proprio quella della salvaguardia del Sacerdozio."

    Bella questa! Che validita' hanno le ordinazioni poste in essere da vescovi che non appartengono alla Chiesa Cattolica romana?


    Se e' così caralei, non serve un magistero, non serve il diritto canonico, non serve la Chiesa.

    L'insubordinazione, l'irriverenza,il fariseismo saccente, di chi SENZA TITOLO si arroga la facolta' di stabilire cosa e' cattolico e cosa non lo e', a buon titolo corrobora la definizione del Tornielli di "tradizionalisti protestanti"....

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  35. Sono obbedienti alla Chiesa ?

    è paradossale che venga a sindacare l'obbedienza alla Chiesa dei tradizionalisti, proprio chi è solito obbedire al suo iniziatore piuttosto che al Papa in un contesto che fa della sua obbedienza, solo proclamata e formale, la sua bandiera.

    Si dà il caso che proprio coloro che sembrano incorrere in una disobbedienza "apparente", sia nel senso che viene espressa attraverso puntualizzazioni irrinunciabili per chi ama la Verità sia nel senso che non è "sostanziale" ma attiene alle "apparenze", nella concretezza risultino i più "obbedienti" alla Rivelazione Apostolica giunta fino a noi attraverso 2000 anni di Tradizione, oggi purtroppo distorta quando addirittura non rinnegata.

    RispondiElimina
  36. Se e' così caralei, non serve un magistero, non serve il diritto canonico, non serve la Chiesa.

    1. parlando di Magistero, dobbiamo intenderci su QUALE: esiste quello infallibile, perché non in contrasta con la Tradizione perenne e quello non infallibile perché se ne discosta. Così come esistono 4 diversi livelli (di validità e corrispondente ossequio della coscienza) nei documenti conciliari.

    2. La Chiesa è ben ALTRO e ben OLTRE il suo diritto canonico.

    3. La validità di ordinazioni e sacramenti (illeciti solo in quanto ancora non dotati di regolarizzazione canonica) non sono io a definirla, ma è patrimonio di conoscenza comune di chi non ha un'avversione viscerale nei confronti di chi ama la Tradizione.

    L'insubordinazione, l'irriverenza,il fariseismo saccente, di chi SENZA TITOLO si arroga la facolta' di stabilire cosa e' cattolico e cosa non lo e', a buon titolo corrobora la definizione del Tornielli di "tradizionalisti protestanti"....

    4. La nuova vulgata di Tornielli e tutte le accuse che la precedono avrebbero senso se qui si esprimessero opinioni personali invece di parlare secondo il Magistero perenne della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo e Sua Sposa, oggi così sfigurata e quasi irriconoscibile, tanto da permettere che ci sia chi può coniare affermazioni come la sua...

    RispondiElimina
  37. L'insubordinazione, l'irriverenza,il fariseismo saccente, di chi SENZA TITOLO si arroga la facolta' di stabilire cosa e' cattolico e cosa non lo e', a buon titolo corrobora la definizione del Tornielli di "tradizionalisti protestanti"....

    Il TITOLO ed anche il diritto oltre che il dovere di parlare - e lo facciamo con sufficiente rispetto non con arroganza - lo abbiamo in quanto credenti battezzati e cresimati, che offrono le ragioni della loro Fede ricevuta e vissuta nella Chiesa (o meglio in quel che ne resta).

    Non so chi o cosa le dia TITOLO di essere così arrogante e saccente dal canto suo...

    RispondiElimina
  38. Non giochicchi con le parole, non serve, le disquisizioni tra l'asserita "apparenza" e la "sostanza" glie le lascio volentieri anche perche' io non ho i titoli per disquisirne, lascio volentieri il compito al Papa ed ai principi della Chiesa.

    L'obbedienza alla Chiesa e' un elemento imprescindibile per ogni cattolico, certe valutazione sull'ortodossia di questo o quello, non compete ne a lei ne a me. Buona domenica...... un consiglio se posso, cerchiamo sempre di essere umili e piccoli, tutti.

    RispondiElimina
  39. Caro Anonimo,
    vedrò di essere concisa:

    1)Qual è il punto? Credi che tutti quelli che scrivano qua siano tutti lefebriani?

    Benissimo, per conto mio NO.

    Ho 30 anni, no ho mai visto una messa VOD e quindi non potrei soffrire di nessuna "nostalgia"

    Però sono stata educata da un sacerdote che celebrava una S.Messa
    "normale" dove però si capiva subito chi era il "protagonista"

    E questo a me basta per sentirmi male spiritualmente quando vedo video di una messa NC (che è un rito in cui ci sono tante di quelle aggiunte e cambiamenti che non si capisce più la "matrice originale")

    2) Mi chiedi un giudizio sui lefebriani? Dico solo che mi fa male vedere scritti dove si accusano tutti i papi dopo Pio XII di essere dei massoni. Ma dal punto di vista dottrinale nulla da dire. Lefebre è stato scomunicato (giustamente peraltro) perchè si è arrogato una prerogativa papale ovvero ordinare vescovi.

    Ti basta?

    Continua...

    RispondiElimina
  40. 3) Parliamo del Concilio.


    IL Concilio è stato un dono? Certo che è stato un dono. Lo riconosco e ne gioisco.

    Ma non riconosco (nè posso gioire) di tutte quelle interpretazioni fuorvianti e imbecilli per cui il Concilio è stato "rottura" (dando così ragione ai sedevacantisti).

    Rottura peraltro da cosa?

    Non si ci è presa neanche la briga di spiegare DA CHE COSA ci sarebbe questa rottura. E questo perchè oramai sembra sia passato il principio che NON SI SPIEGA, SI FA E BASTA pensando ingenuamente (?) che FACENDO si capisse.

    I risultati si stanno vedendo.
    E si vede anche l'opera di Benedetto XVI che SPIEGA, FA VEDERE, INSEGNA, e dice "il Concilio CONTINUA, non ROMPE"

    Non riconosco (ne posso gioirne) una visione del concilio per cui "la Misericordia prima di tutto".

    Scordandosi che la Misericordia è anche un "partecipare dell'altro" per correggerlo amorevolmente.

    Il risultato è stato: "Fate quello che volete, tanto non vi dice niente nessuno e se lo dice è un tradizionalista"

    Non riconosco (nè posso gioire) di una visione del Concilio per cui questo è stato usato per avallare tutte le proprie "teorie" sulla Chiesa ritenedole valide in nome dello "spirito del Concilio" (frase abusata come non mai)

    Il risultato è stato (mi spiace dirlo) una sorta di RELATIVISMO della peggior specie perchè proviene da dove non te l'aspetteresti mai!

    Non riconosco (nè posso gioirne) una visione del concilio per cui "l'Actuosa partecipatio" dei laici è diventata confusione dei ruoli per cui il sacerdote fa il laico e il laico il sacerdote senza una MINIMA RIFLESSIONE su COSA questo significhi.

    Un esempio per tutti: i corsi prematrimoniali. Quante coppie di sposi CRISTIANI sono interpellate in questo senso? Nessuna!

    Ai corsi prematrimoniali c'è di tutto: il prete, lo psicologo, l'avvocato matrimonialista, ma non chi VERAMENTE potrebbe dare testimonianza su COSA sia il matrimonio CATTOLICO.

    Potrei continuare per ore...

    RispondiElimina
  41. Ora la mia domanda è: il Cammino NC può essere una delle soluzioni valide a questa situazione?

    La mia risposta è UN NO categorico almeno per come è il Cammino ORA e cioè per come è guidato da Kiko, Carmen e compagnia andante.

    PERCHE'?

    Perchè segue l'ermeneutica della ROTTURA (per cui, con Costantino, la chiesa ha perso la sua ESSENZA)

    Perchè ha un modo di fare che è tutto tranne che CATTOLICO (e torniamo all'Arcano che non si ferma al direttorio, ma va oltre)

    Perchè la confusione tra i ruoli tra laico e sacerdote e COSTITUZIONALE (per cui, tra l'altro, il catechista diventa un direttore spirituale senza avere la preparazione se non quella NC)

    Perchè ha fatto della S.Messa un qualcosa che non è (ovvero una "festa dove si mangia")

    Perchè infine, tutte le volte che la Santa Sede (dicesi LA SANTA SEDE) ha dato disposizioni precise (e di questi tempi è raro) per farlo diventare più CATTOLICO

    (perchè la cosa meravigliosa è che nella Chiesa c'è posto per tutti basta che si abbiano chiare POCHE, PRECISE è FONDAMENTALI "COSE")

    ebbene, queste disposizioni sono state sempre disattese da Kiko (e parlo di lui perchè la responsabilità è sua) in nome della sua IRRINUNCIABILE ISPIRAZIONE a cui non si deve cambiare una virgola.

    E la cosa più brutta è che ha usato sotterfugi e spiegazioni che si basano magari su cavilli (oltre che sull'onnipresente Arcano), ma che in realtà, di cattolico hanno ben poco a che spartire.

    RispondiElimina
  42. Non giochicchi con le parole, non serve, le disquisizioni tra l'asserita "apparenza" e la "sostanza" glie le lascio volentieri anche perche' io non ho i titoli per disquisirne, lascio volentieri il compito al Papa ed ai principi della Chiesa.

    si ricordi che né al Papa né ai principi della Chiesa devo l'ossequio della mia coscienza, se non riconosco la Verità che la Chiesa mi ha donato e mi fa vivere. E in nessuna disposizione recente sia del Papa che dei principi della Chiesa è impegnata l'infallibilità che mi impedirebbe di discutere sui problemi di cui dibattiamo...

    L'obbedienza alla Chiesa e' un elemento imprescindibile per ogni cattolico, certe valutazione sull'ortodossia di questo o quello, non compete ne a lei ne a me. Buona domenica...... un consiglio se posso, cerchiamo sempre di essere umili e piccoli, tutti.

    Ripeto che occorre, oggi, stabilire a QUALE Chiesa ci si riferisce. Il metro di valutazione dell'ortodossia me lo dà la mia conoscenza del Magistero e delle verità di fede e, in definitiva, del Signore...

    Accetto volentieri consigli; ma faccio notare che l'umiltà non coincide necessariamente col tacere o col dar sempre ragione agli altri, per quanto autorevoli siano.
    La vera umiltà deriva da humus=terra fertile perché umida, cioè irrigata. Procedendo nella metafora è umile, cioè fertile la nostra umanità=terra irrorata dalla "acqua viva" dello Spirito...
    Certo, se sono aperta allo Spirito non mi metto a fare la saccente ma, se vivo con convinzione una cosa, la esprimo e la condivido con la stessa convinzione con cui la vivo.
    San Paolo parlava di parresìa=coraggio e vigore della testimonianza. E sono consapevole di trovarmi in un contesto dove per Grazia di Dio, se sbaglio, c'è chi mi corregge. :)

    RispondiElimina
  43. E, per finire:

    Perchè il CN attuale manca di quella capacità che la Chiesa ha sempre avuto, di RIPENSARE SE STESSA alla luce di Cristo e del Deposito della Fede. (anche se ora il Deposito sembra che abbia una importanza relativa).

    Questo continuo riflettere ha portato nei secoli a linguaggi nuovi e maturazione di tanti aspetti della fede SEMPRE mantenendo l'essenza.

    Invece nel CN è impressionante la capacità di usare non solo le stesse frasi, ma gli stessi percorsi mentali (oserei dire le STESSE parole di Kiko) e sopratutto è presente la grandissima capacità di non rispondere MAI NEL MERITO.

    A domanda precisa si risponde in maniera precisa senza divagare e senza tirare in ballo il fatto che "il mondo ha bisogno di Cristo" (sottointendendo "tutto e quando dico TUTTO vuol dire TUTTO passa in cavalleria)

    RispondiElimina
  44. Si può sapere che cosa centrano i Tradizionalisti e i Lefebvriani con il thread?
    L`anonimo che forse non è neocat, ma un habitué di altri blog come Messa in Latino...e Tornielli... che ha una fissa contro la FSSPX e ama usare etichette stile "tradiprotestanti", viene su questo blog e,invece di entrare nel merito del thread, introduce la solita tiritera anti-tradizionalista che centra come i cavoli a merenda con questo thread!
    Crede probabilmente di poter screditare questo blog e chi scrive!
    Se invece l`anonimo è un neocat la sua uscita sull`obbedienza alla Chiesa che "e' un elemento imprescindibile per ogni cattolico" è semplicemente comica!

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  45. o forse, più probabilmente, vuole che facciamo la nostra professione di fede nel CVII la quale ci garantisce il diritto di parola

    (sennò saremo trattati come quel poveretto che voleva solo la comunione in ginocchio. E' stato trattato peggio di un pericoloso terrorista.)

    A parte gli scherzi io sto ancora cercando di capire a QUALE CVII ci si stia riferendo...

    RispondiElimina
  46. Dice l'anonimo:

    L'obbedienza alla Chiesa e' un elemento imprescindibile per ogni cattolico

    Capisco. Giustissimo. Allora Kiko non è cattolico, perchè non obbedisce al Papa, la Magistero perenne della Chiesa e a TUTTI I CONCILI della sua Tradizione.

    La disgrazia grande è che voi che vi appellate ad una presunta "obbedienza" per tappare le coscienze e soprattutto per tappare la bocca al PAPA stesso, non conoscete cosa significhi l'Obbedienza! Perchè spesso vi nascondete dietro una "obbedienza di forme", che DISOBBEDISCE SU TUTTO, e si gloria del fatto che la Chiesa NON SANZIONA PIU' L'ERRORE! L'unico motivo per cui potete accusare con spocchia gli altri, additandoli, insultandoli e schernedoli (bell'esempio di Cristianesimo OBBEDIENTE!), è perchè la Chiesa non SANZIONA!

    Invece di spendervi nella calunnia al prossimo, con l'accusa dei più turpi delitti contro la CHiesa e contro l'autorità, NON STATE FACENDO QUELLO CHE IL PAPA HA CHIESTO, quello che ha voluto quando ha RIMOSSO LA SCOMUNCA AI VESCOVI DELLA SPX, non avete recepito le RAGIONI di quell'atto, che il Papa ha anche ribadito nel "libro-intervista" recente. Ma prima di tutto nel suo MAGISTERO. NON AVETE VOLUTO CONSTATARE CIO' CHE IL PAPA HA AFFERMATO RIGUARDO LA RIMOZIONE DELLA SCOMUNCA AI VESCOVI DELLA SPX E RIGUARDO LA TRADIZIONE CATTOLICA!

    Abolite ogni DISCERNIMENTO ED OGNI ADESIONE COSCIENTE, per far spazio a quello che di solito avviene nelle tirannidi SETTARIE: l'obbedienza CIECA! Non fate differenze in gradi di Obbedienza, come invece da SEMPRE la Chiesa fa! La vostra è una obbedienza che fa parte del "lei non sa chi sono io". E' una obbedienza che ADULA, senza obbedire! E' una obbedienza ai "gradi del giubbetto", al "sissignore signor tenente"!

    Ebbene, invece di perdere tempo a diffondere la vostra dittatura, fate quello che il Papa ha chiesto riguardo la SPX: PREGATE PERCHE' TUTTO PRESTO SI RISOLVA E SI ARRIVI ALLA REGOLARIZZAZIONE CANONICA! E pregate SECONDO LA MENS DEL PAPA, NON LA VOSTRA! Ovvero: che la CONTINUITA' CON LA TRADIZIONE DIVENTI VISIBILE E NON SOLO PIU' "ENUNCIATA"!

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  47. ...ma la realtè è che vi dibattete così tanto perchè ve la fate SOTTO!

    E il vostro sbraitare è direttamente proporzionale alla terra che vi manca da sotto i piedi! Per questo, quando la SPX sarà regolarizzata, VE LA FATE SOTTO che possa espandersi nelle parrocchie, e possa GUARIRE le parrocchie stuprate dal modernismo e dalle eresie travestite!

    RispondiElimina
  48. ..."Con questa decisione ho voluto, in particolare, mostrare paterna sollecitudine verso la "Fraternità San Pio X" al fine di ritrovare la piena comunione con la Chiesa. Rivolgo a tutti un pressante invito a pregare senza sosta il Signore, per l'intercessione della Beata Vergine Maria, "ut unum sint"."

    Benedetto XVI

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  49. ...Non si può congelare l’autorità magisteriale della Chiesa all’anno 1962 – ciò deve essere ben chiaro alla Fraternità. Ma ad alcuni di coloro che si segnalano come grandi difensori del Concilio deve essere pure richiamato alla memoria che il Vaticano II porta in sé l’intera storia dottrinale della Chiesa.

    Chi vuole essere obbediente al Concilio, deve accettare la fede professata nel corso dei secoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive...

    Benedetto XVI

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  50. ..A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.

    Benedetto XVI

    RispondiElimina
  51. ...questo avvenne anzitutto perché in molti luoghi non si celebrava in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile.
    Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch’io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni. E ho visto quanto profondamente siano state ferite, dalle deformazioni arbitrarie della Liturgia, persone che erano totalmente radicate nella fede della Chiesa...
    ...Del resto le due forme dell’uso del Rito Romano possono arricchirsi a vicenda: nel Messale antico potranno e dovranno essere inseriti nuovi santi e alcuni dei nuovi prefazi...Nella celebrazione della Messa secondo il Messale di Paolo VI potrà manifestarsi, in maniera più forte di quanto non lo è spesso finora, quella sacralità che attrae molti all’antico uso..
    ...Nella storia della Liturgia c’è crescita e progresso, ma nessuna rottura. Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso.

    Benedetto XVI

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  52. E' un po' noioso sentire certi soliti neocat discettare su Lefebvre... è il solito vecchio trucco neocat: prendere un singolo dettaglio (quello che fa più comodo), trasformarlo in "universale" e giudicare tutto il resto a partire da questo.

    In realtà il recupero della liturgia tradizionale è un bene per tutta la Chiesa, anche per i neocatecumenali stessi, che possono finalmente vedere di persona che differenza c'è tra la chiassata neocat e la liturgia in senso pieno. E chiedersi onestamente in quale delle due si adora davvero il Signore in Spirito e Verità.

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  53. Generalmente sono i nemici della Tradizione a confondere la Tradizione con i tradizionalisti. Ma così facendo, fanno il gioco dei "progressisti".

    I cattolici sensibili alla Tradizione non sono tradizionalisti. I tradizionalisti non sono la Tradizione. Sono solo persone ideologicamente schierate, come se certi elementi della Tradizione che a loro piacciono di più fossero un'arma da usare contro gli altri cristiani. Come se fosse una lotta politica.

    Un breve aneddoto. Dopo lo scisma di Lefebvre, coloro che si avvalevano dell'indulto concesso da Giovanni Paolo II per partecipare ad una Messa tridentina, erano sprezzantemente definiti indultisti dagli stessi tradizionalisti. Chi ha amato e cercato la Messa tridentina già vent'anni fa se lo ricorderà bene. Disprezzati dai progressisti e disprezzati dai tradizionalisti.

    Ecco perché vediamo che certi tradizionalisti intendono insegnare al Papa come si fa il Papa, ergendosi a suoi maestri e bacchettatori. Il Papa può anche sbagliare (l'infallibilità sottosta a delle condizioni ben precise) ma chi pretende di parlare di Tradizione staccandosi dal Papa sta dichiarando che lo Spirito Santo si sarebbe sbagliato (commettendo così lo stesso errore dei progressisti, che pensano che lo Spirito abbia ispirato solo il progressismo dottrinale e liturgico).

    RispondiElimina
  54. Infatti i gruppi carismatici, che non sono tutti nella stessa situazione per fortuna, soffrono di questa deformazione e di questi eccessi

    Giusto per evidenziare le storture diffuse nei vari movimenti che de facto influiscono negativamente sul de jure ...


    L’esorcista Tiziano Repetto, S.J. su ZENIT ha detto:
    "Bisogna fare attenzione, specialmente nei gruppi di preghiera di liberazione e guarigione, a volte capita che vengano commessi abusi perché qualcuno, laico, trasportato dallo zelo arriva a compiere gesti e a dire formule proprie dei sacerdoti, mentre è bene che ciascuno svolga il suo compito...
    Il 23 novembre del 2000 l’allora Card. Ratzinger pubblicò una specie di decalogo che disciplina tuttora tali preghiere di guarigione e liberazione.

    RispondiElimina
  55. Grazie Larus,
    è bene mettere in guardia le persone dai rischi, seri, che si possono correre indulgendo a comportamenti che sono frutto della improvvisazione, banalizzazione e lassismo in ordine alla "cose sacre", mentre i bisogni e le sofferenze degli uomini richiederebbero, da parte di chi ha responsabilità, maggiore consapevolezza, oltre che premura, cura e, soprattutto Fede....
    Invece la mancanza di fede insieme alla perdita del senso del 'sacro' hanno diffuso in questo campo molto scetticismo.
    Purtroppo il Male, cioè il Maligno, esiste e purtroppo ancora agisce e trova anche terreno fertile nella mancanza di fede e nella ignoranza diffuse, unitamente alle 'sirene' svianti di una società in decomposizione.
    Il Signore lo ha già vinto; ma le persone hanno bisogno della Chiesa e dei sacerdoti che agiscono "in persona Christi", perché non è uno scherzo.

    I laici possono contribuire, sempre essendo in grazia di Dio, con preghiere di supporto; ma i veri casi di esorcismo e liberazione vanno affidati ai sacerdoti...

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