domenica 4 marzo 2012

"Ma prima lo devo dire a Kiko... deve autorizzarmi lui!!"

Le citazioni di qui sotto provengono dal volume «Neocatecumenali sul viale del tramonto» (edizioni Segno, ISBN 978-88-6138-384-5, reperibile anche nelle librerie on-line; la citazione è alle pagine 32-34), libro di cui raccomando caldamente la lettura perché è un'altra di quelle tante testimonianze che pur partendo dal più aperto e generoso punto di vista, riconosce e conferma l'entità del problema neocatecumenale.

Ne ho comprate più copie per poterne regalare ad alcuni sacerdoti che conosco, ma lo raccomando in particolare ai neocatecumenali che credono sinceramente nella bontà del Cammino, affinché nel leggerlo si domandino: ma queste cose sono avvenute anche nella mia comunità? Ma ho mai visto itineranti comportarsi così? Ma la mia coscienza, il mio buon nome, i miei soldi, sono sempre stati rispettati oppure queste cose sono successe anche a me? Ma devo proprio tener sempre chiusi occhi e orecchie di fronte a queste cose?



Eravamo riuniti a casa mia con gli altri membri dell'equipe per preparare una catechesi. Sul tavolo c'erano i libri delle catechesi di Kiko aperti: uno di noi leggeva la catechesi e gli altri seguivano, ognuno sul proprio testo. Ad un certo punto suonano alla porta. Vado ad aprire: era una sorella del Cammino. Quando la faccio accomodare mi accorgo con grandissimo stupore che il responsabile dell'equipe, nel giro di quei pochissimi istanti in cui ero andato ad aprire, aveva fatto sparire sotto il tavolo tutti i testi delle catechesi.

Come per magìa sul tavolo non c'era niente!

Dopo gli chiedo delle spiegazioni, ma vengo ripreso con una certa durezza: "Ma non li hai sentiti i catechisti??!! Non lo hai capito che nessuno deve vedere questi testi!".

***
I catechisti devono imparare bene tutte le catechesi per trasmetterle fedelmente, fin nei minimi particolari, alle Comunità nascenti e a quelle già formate. Nessuno nell'equipe, neppure il sacerdote, può esprimere dubbi o criticare certe affermazioni di Kiko, giudicate "eretiche" o "fondamentaliste" da molti teologi e vescovi! Se qualcuno osa esprimere qualche critica corre il rischio di essere esonerato da catechista e nessuno vuole subire questa umiliazione di fronte a tutta la Comunità. D'altra parte quasi nessuno è in grado di muovere critiche ai testi delle catechesi di Kiko, per mancanza di cultura teologica.

Nella mia equipe, formata da quattro coppie, nessuno aveva fatto studi teologici, né corsi di preparazione per diventare catechista; nessuno aveva esperienza di catechismo in parrocchia, neppure il nostro capo-equipe.

Soltanto io, per gli studi fatti in seminario da giovane, notavo, ad esempio, certe affermazioni luterane, un certo fondamentalismo ed una costante visione negativa dell'uomo, ma venivo sempre accusato di orgoglio e di "non fidarmi". Il capo-equipe mi ripeteva spesso:

"La cultura ti impedisce di fidarti...; Kiko ha il carisma e parla sotto ispirazione divina, come puoi criticarlo?!".

E mi faceva sentire nell'equipe come la "pecora nera"!

Resta un mistero, tuttavia, come tanti sacerdoti si siano lasciati soggiogare dalla personalità di Kiko e dalla sua dottrina, cadendo in una sorta di venerazione e di cieca obbedienza che non si sognano di avere nei riguardi dei loro vescovi.

La totale dipendenza da Kiko riguarda tutta la gestione della propria vita, anche riguardo a quelle scelte che rientrano nella sfera della personale valutazione e responsabilità.

Un piccolo, ma significativo esempio.

Padre C. L., presbitero di una equipe itinerante, tempo fa, dopo avermi fatto leggere delle poesie che egli stesso aveva composto durante gli anni del suo sacerdozio, mi confidò: "... Sono tutte delle piccole catechesi ... scritte col cuore! Vorrei pubblicarle e farne un libretto ... non per guadagnarci, ma per poterlo regalare ... penso che potrebbe fare del bene! Ma prima lo devo dire a Kiko ... deve autorizzarmi lui !!!".

Nel Cammino sono tutti così e la conclusione è drammaticamente semplice: la dipendenza da Kiko è assoluta!

41 commenti:

  1. Chi di noi non può confermare che la testimonianza è la drammatica pura e sacrosanta verità, le cui implicazioni portano a conclusioni a dir poco inquietanti su una realtà ormai ecclesiale?

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  2. Ancora fango, ancora calunnie. Io ho pubblicato libri, faccio politica attiva, sono catechista e nessuno si è mai sognato di impedirmi nulla. I mamotreti sono orientamenti di base, non si recitano a memoria! Siete un gruppetto,sempre i soliti specializzati a far le scarpe alle pulci, che non hanno superato lo scrutinio del secondo passaggio (quello della rinuncia ai beni). Ecco da dove viene tutto questo. Gli ex sono tutti uguali.

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  3. Visto che spesso si fa confusione con i termini vorrei dire che un conto è l'ammirazione per l'iniziatore e un conto è il culto della personalità.

    Inoltre siccome stiamo parlando di un gruppo cristiano cattolico TUTTO (e quando dico TUTTO, vuol dire TUTTO) deve essere ricondotto alla figura del Cristo e al Magistero della Chiesa che non è altro che l'INCARNAZIONE sempre presente del Cristo stesso (Chiesa come "corpo mistico").

    E il magistero della Chiesa non è iniziato dopo il CVII, ma dura da 2000 anni (altrimenti avrebbero ragione i sedevacantisti)

    Di conseguenza prendere ogni parola dell'iniziatore oppure una certa prassi come DOGMA DI FEDE è ERRATO.

    E' da un pò che sento questo mantra: "Secondo le linee degli iniziatori". Questa frase (messa negli statuti) giustificherebbe tutte le prassi malate del cammino.

    1) La sua durata
    2) Il trattamento riservato dai catechisti ai membri della comunità.
    3) La sottomissione della libertà personale rispetto a quello della "comunità"
    4)L'esclusivismo che ne deriva

    Certo, si può continuare a dire che "Kiko ha il carisma", che "non siamo noi ad essere rigidi, ma gli altri ad essere morbidi", che il Papa "ci vuole bene" e che gli piace "vedere i nostri striscioni" (se poi magari c'è tutta una comunità ecclesiale che decide diversamente per dare un messaggio unitario in una situazione sociale ben precisa...chissenefrega)

    Io vorrei fare una domanda: se dopo una GMG non ci fosse l'incontro con Kiko gli NC ci andrebbero?


    Oppure: se il Papa dice che Fede e Ragione si completano a vicenda e Kiko invece dice che "farsi domande ti leva la fede" chi si segue? Il Papa o Kiko?

    Il caro Pasquale una volta disse: "le resistenze di Kiko hanno un che di sovrannaturale"

    Sono d'accordo. Solo che c'è il buono spirito ed il cattivo spirito. E kiko non è immune dal secondo....e un sacerdote dovrebbe saperlo, ma se interiormente sente il bisogno di "farsi dare il permesso" da Kiko per pubblicare dei suoi pensieri che riconosci come utili vuol dire che c'è qlc che non va.

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  4. Sarebbe divertente questo blog, se non vi fosse il rammarico di chi perde il suo tempo a raccontare falsità, bassezze, acendo le sacarpe alle pulci. Qui su una parola si impicca una persona, per uno che sbaglia, la pagano tutti. Sono catechista, o terminato il Cammino, ha scritto libri, sono impegnato in politica e NESSUNO si è mai sognato di limitare le mie attività nella comunità civile. In Comunità i fratelli mi hanno amato senza giudicarmi quando per quattro anni andavo alle celebrazioni per il solo gusto di criticare e provocare. I mamotreti non vengono studiati a memoria, sono solo orientamenti che completiamo con le nostre esperienze personali. Nessuno li nasconde, sono nel salone, e chi vuole fa le fotocopie. Ma chi vi racconta quelle cose? Perché date credito a chi ha livore contro Kiko e contro il Cammino solo perché se ne è andato al secondo passaggio (quello della rinuncia dei beni), e ora vorrebbe che scomparissimo tutti? Battaglia persa, e vedrete alla festa mondiale della Famiglia a Milano, cosa significhi essere Neocatecumenali. A proposito nessuno dice niente della laurea honoris causa conferita a Kiko? Sono stupidi anche quei docenti?

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  5. Porgi l'altra guancia. Pure in caso di stupro La vicenda maturata in una comunità religiosa è sfociata in un processo. «Anche la Chiesa ci ha emarginato»

    L'articolo è uscito sulla Gazzetta del Sud del 29.02.2012 cronaca di Catanzaro è sono io F. ex neocatecumenale

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  6. Nel CN il fondatore è visto come un nuovo "San Francesco" , cioè è idolatrato.
    Negli altri movimenti, mi pare, che non sia così, o piuttosto, è molto di meno.

    Ai vertici di questi movimenti non sarebbe più indicata la figura di un Vescovo, in modo da rispettare una certa gerarchia?

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  7. Porgi l'altra guancia. Pure in caso di stupro La vicenda maturata in una comunità religiosa è sfociata in un processo. «Anche la Chiesa ci ha emarginato»
    Elena Sodano

    Articolo della gazzetta del sud del 29.02.2012 si tratta di cammino neocatecumenale sono io f.

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  8. Porgi l'altra guancia. Pure in caso di stupro La vicenda maturata in una comunità religiosa è sfociata in un processo. «Anche la Chiesa ci ha emarginato»
    Elena Sodano

    Articolo della gazzetta del sud del 29.02.2012 si tratta di cammino neocatecumenale sono io f.

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  9. In rete si trovano molte testimonianze di chi ha lasciato il cammino nc, raccontano gli stessi fatti e misfatti, gli stessi meccanismi, gli stessi sopprusi, gli stessi problemi legati agli scrutini, alla decima, al potere dei catechisti.
    Impressionante, eppure non sono state tenute in considerazione.
    Immagino facilmente l`amarezza di quelle persone, che hanno avuto il CORAGGIO di testimoniare, quando il cammino nc è stato approvato con e malgrado tutte le sue storture.

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  10. Alcuni estratti di queste testimonianze che, come vedrete, confermano quel che è già stato sovente descritto su questo blog, niente è cambiato.

    D: Durante la Redditio la confessione viene resa non solo di fronte alla comunità neocatecumenale, ma di fronte a tutta l'assemblea riunita in Chiesa. È vero?

    "M: Questo è stato un altro motivo per cui sono uscita. Avevo fatto testimonianze davanti a mille, duemila persone. Ero stufa… La Redditio è la prima volta nel Cammino in cui recitiamo il credo. Prima di recitarlo, con la mano appoggiata alla croce, raccontiamo come era la nostra vita e come è diventata dopo aver conosciuto il Cammino. Per questa trasformazione avvenuta nella nostra vita affermiamo: "Credo in Dio Padre onnipotente, ecc…". Per l'occasione ci chiedono di invitare in chiesa amici, conoscenti, vicini di casa. E noi raccontiamo tutto, senza essere reticenti su nessun aspetto, anche il più intimo, della nostra vita."

    D: Se qualcuno di voi dissentiva sul modo in cui i catechisti gestivano la comunità o sui contenuti delle catechesi?

    "C: Eravamo sempre d'accordo. Quando c'era qualche problema ci dicevano che loro erano gli annunciatori del kerigma, gli angeli inviati in nostro aiuto, le persone scelte da Dio per guidarci, che dovevamo rimanere al nostro posto. Se perseveravamo nella contestazione, voleva dire che eravamo presi dal demonio.

    M: In principio qualcuno, anche mio marito, voleva esprimere dei dubbi, a volte polemizzare con alcune scelte: gli veniva detto che doveva limitarsi ad ascoltare, quasi non fosse in grado di intendere e di volere, e che potevamo solo essere guidati."



    Parliamo della confessione personale con il sacerdote…

    "M: L'unica persona che aveva un minimo di benevolenza nei nostri confronti era il sacerdote. Quindi per noi era comunque importante confessarci da lui, ottenere un poco di conforto. D'altra parte il presbitero era nella nostra stessa condizione: anche lui era nel Cammino, anche lui doveva fare le proprie confessioni davanti a noi. A noi era prescritto di non scendere mai ad un livello troppo personale con lui. Dovevamo limitarci a dirgli i peccati che avevamo commesso. A lui, allo stesso modo, era consentito solo di ascoltare la nostra confessione e di darci l'assoluzione. Non poteva in nessun modo farci la direzione spirituale, darci suggerimenti, incoraggiamenti. Quello era compito esclusivo dei catechisti. Insomma, del sacramento rimaneva solo l'aspetto più formale."

    D:Come avveniva la confessione?

    "C: Ci si siedeva in cerchio per la liturgia penitenziale. Veniva letta la Parola di Dio, poi i sacerdoti si ponevano in mezzo al cerchio, si confessavano sottovoce uno con l'altro davanti a noi e dopo, in piedi, attendevano che anche noi ci confessassimo. Solo che era difficile, visto che l'ambiente non era parti-colarmente grande, che mentre ci si confessava la gente intorno non udisse ciò che si diceva. Allora per ovviare a questo durante le confessioni l'assemblea intonava dei canti, però tra un canto e l'altro c'era silenzio; allora bisognava stare attenti ad abbassare ulteriormente il tono della voce per non essere ascoltati."

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  11. D:Come e quando si svolgono gli scrutini?

    "C: Sono i catechisti a decidere quando la comunità è pronta a passare ad una fase successiva del cammino. Solo allora i membri della comunità vengono interrogati dai catechisti, che fanno domande riguardanti la vita personale, per saggiare il livello di conversione alla fede di ciascuno. Gli scrutini si svolgono all'interno di saloni parrocchiali o in qualche salone degli alberghi dove si svolgono le convivenze. Di solito si svolgono la sera, dopo le 21 (e si protraggono, a volte, fino all'1.30). Ogni membro della comunità viene a turno fatto sedere avanti al crocifisso e di fronte all'équipe di catechisti e l'interrogatorio avviene davanti a tutti gli altri fratelli. La croce serve per far vedere, come prescrive Kiko, che i candidati si trovano davanti a Cristo, per cui in nessun modo si può mentire o essere reticenti. Le domande sono a tutto campo, e i catechisti non hanno riguardo per alcun tipo di privacy. Non fanno mai domande di carattere trascendente, ma si soffermano sempre a chiedere dei nostri rapporti coniugali, familiari, sessuali, sociali, lavorativi, ecc."

    D:Da chi è composta l'équipe che compie lo scrutinio?

    "C: Interamente da laici, ad eccezione d'un membro che è il presbitero. Il suo ruolo però è del tutto marginale: i nostri scrutini erano sempre guidati dai laici. Se il sacerdote interviene è sempre per confermare quanto detto dai catechisti. Finito lo scrutinio, i catechisti si ritiravano per decidere tra loro se il candidato era o meno idoneo ad essere ammesso alla tappa successiva.
    Spesso i contenuti dell'interrogatorio erano drammatici e succedeva che la gente si mettesse a piangere disperata. Alla presenza dei propri figli, genitori, consorti, si venivano a sapere particolari intimi, come le infedeltà coniugali. Ricordo che una coppia, davanti a tutti, apprese dalla figlia che aveva rapporti prematrimoniali col fidanzato. In un'altra occasione una donna raccontò i desideri sessuali del marito nei suoi confronti, per difendersi dalle accuse dei catechisti che ritenevano la coppia "chiusa alla vita"."

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  12. D:Che vuol dire "chiusi alla vita"?

    C: I neocatecumenali sostengono che nella Chiesa non è ammesso alcun metodo contraccettivo, neanche quelli naturali. Così chiunque aveva rapporti sessuali doveva evitare qualunque forma di controllo, fosse anche quello semplicissimo del calcolo dei giorni di maggiore o minore fertilità. Noi assistevamo attoniti agli interrogatori degli scrutini; però spesso questo tipo di situazioni creavano anche pettegolezzi e maldicenze tra di noi, specie su quelle persone che, prima di crollare di fronte ai catechisti, avevano sempre conservato ai nostri occhi un'aurea di santità. Ad ascoltare queste cose si diventa progressivamente cinici, insensibili alle sofferenza altrui. Ma l'intromissione nella vita privata delle persone non avviene solo durante gli scrutini. Se c'era ad esempio qualcuno che nella comunità non era ancora sposato, veniva preso di mira: gli dicevano "ma tu cosa cerchi?", "perché non ti sposi", "se sei ancora celibe vuol dire che ti masturbi, che non vivi in maniera casta", ecc. Insomma, per loro ad una certa età bisognava per forza o sposarsi o intraprendere la vita religiosa, altrimenti si era nel peccato. Assurdo. Per quanto riguarda la vita religiosa femminile, poi, per i neocatecumenali esistono solo le suore di clausura. Le altre suore per loro non servono."

    D:Eravate sempre costretti o confessavate le vostre colpe anche in assenza di una sollecitazione esplicita?

    "C: Spesso le persone erano così soggiogate da queste dinamiche che confessavano cose intime anche quando non era esplicitamente richiesto. Questo ad esempio avveniva quando qualcuno di noi offriva una "testimonianza" del proprio cammino nella fede: in una assemblea regionale, un membro di un'altra comunità disse davanti a circa 300 persone di essersi unito a sua moglie durante la giornata trascorsa in albergo. A volte si confessavano colpe inventate o ingigantite, per non correre il rischio di essere chiamati davanti a tutti falsi o ambigui. Far vedere a tutti d'essere peccatori era quasi un motivo d'orgoglio, perché chi non aveva nulla da raccontare era visto da noi come un fariseo."

    D:Se uno si rifiuta di raccontare?

    "C: Non era in comunione con la comunità e con Dio."


    http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa/neocatecumenali.htm

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    1. Ma da quale sito l'hai presa questa bufala...., per altre può starci, ma questa poi....
      Voi che siete cattolici, il sito pubblicizza il movimento no vat....da voi poi...

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  13. "...la dipendenza da Kiko è assoluta!

    ...e ciò, se è grave per un laico che segue il Cammino, è assolutamente gravissimo per un sacerdote "in Cammino", la cui obbedienza è dolvuta al Papa, al vescovo, alla Chiesa.


    Basterebbe questo piccolissimo particolare, se veramente si volesse ripristinare un minimo di ordine nella Chiesa, a dichiarare assolutamente illecito che un sacerdote segua le tappe del Cammino"

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  14. "...Sono tutte delle piccole catechesi... scritte col cuore! Vorrei pubblicarle e farne un libretto... non per guadagnarci, ma per poterlo regalare ... penso che potrebbe fare del bene! Ma prima lo devo dire a Kiko... deve autorizzarmi lui!!!".
    Allucinante, specialmente per me che frequento poeti, ho scritto prefazioni a sillogi e so che cosa significa per un autore diffondere i propri versi!
    E' in queste semplici e spontanee dichiarazioni, apparentemente prive di grandi implicazioni, che emerge la violenza psicologica di un'organizzazione che pratica il culto della personalità.
    Il sacerdote afferma che le sue poesie sono "piccole catechesi": essere un educatore nella fede è un suo specifico ministero eppure avverte il bisogno di un'autorizzazione di Kiko.
    L'autore si rende conto che le sue poesie sono utili e buone perché il libretto "potrebbe fare del bene", eppure esercita su di sé la peggiore violenza che un poeta possa esercitare: lascia i suoi versi rinserrati in un cassetto, nell'attesa di un'approvazione di Kiko che forse mai sarà chiesta, per il timore di un giudizio negativo, e quindi mai concessa.
    Padre C. L., purtroppo, come troppi neocatecumenali, ancora non ha imparato ad "esercitare quella libertà con cui Cristo ci ha liberati".

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  15. Porgi l'altra guancia. Pure in caso di stupro La vicenda maturata in una comunità religiosa è sfociata in un processo. «Anche la Chiesa ci ha emarginato»
    Elena Sodano

    Articolo della gazzetta del sud del 29.02.2012 si tratta di cammino neocatecumenale sono io f.


    Caro/a F.
    ho trovato il link all'articolo di cui ci hai dato gli elementi e sono inorridita.
    Intanto ti prego di sentirmi vicina spiritualmente e nella preghiera a te e alla tua famiglia.

    Ti ringrazio per la fiducia che ci accordi con la tua segnalazione che ritengo, quanto mai sofferta e difficoltosa.

    Purtroppo conosciamo la grande omertà del cammino e triste chi ne fa le spese nei termini a volte più crudi.

    Io stessa ho ricevuto testimonianza verbale di una persona adulta insidiata da un presbitero neocat; caso che non ho segnalato, ritenendo peraltro sufficiente per una doverosa attenzione da parte dei pastori tutte le nostre denuncie riguardanti questioni di fede prima ancora che di morale.

    Vedo che comincia a sgretolarsi anche il mito di incorruttibilità del cammino, coperto soltanto da una enorme coltre di omertà e spesso sofferte e drammatiche connivenze.

    Per chi fosse interessato, ecco il link.
    http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=27152&Edizione=9&A=20120302

    Mi sono salvata il testo, nell'ipotesi, attendibile, che qualcuno lo faccia togliere dal web.

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  16. Ho salvato anche io la pagina della Gazzetta del Sud Online.
    Penso sia il caso di riportarla presto integralmente su questo blog all'interno di un thread dedicato.

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  17. per chi vuole entrare direttamente
    nel testo segnalato

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  18. " Porgi l'altra guancia. Pure in caso di stupro La vicenda maturata in una comunità religiosa è sfociata in un processo. «Anche la Chiesa ci ha emarginato»
    Elena Sodano

    Articolo della gazzetta del sud del 29.02.2012 si tratta di cammino neocatecumenale sono io f."



    Ho letto l`articolo e sono nauseata.


    "Dopo qualche giorno sono arrivati da fuori tre catechisti della congregazione, i quali mi hanno detto che per la credibilità del cammino di fede, per l'immagine della chiesa e per la figura del responsabile della comunità religiosa avrei dovuto mettere tutto a tacere.
    Credendo di potermi infatuare come fanno con chi si avvicina a questi movimenti, mi hanno detto che Gesù Cristo con questa storia stava creando un disegno santo per la mia bambina e quello che era successo era un segno della sua santità sulla nostra famiglia
    E poi mi hanno detto che se io avessi denunciato l'accaduto Gesù Cristo ci avrebbe mandato un castigo superiore a quello che stavamo già subendo.
    Ero nauseato, anche perché stavamo scoprendo il marcio di una setta fatta di gente corrotta che per i propri interessi mette a tacere cose abominevoli.
    Sono stato lasciato solo, divenuto un reietto per i tutti i fratelli e le sorelle di fede, cacciato dalla comunità perché, secondo loro, andando a parlare con un vescovo li avevo scavalcati. Per la comunità religiosa rappresentavamo una "vergogna", in quanto per loro il vero cristiano era quello che perdonava tutto e se non ero come loro ero contro di loro. Il responsabile della comunità mi ha detto che non dovevo più scocciarlo»."



    Desidero salutare il coraggio di questi genitori che non si sono lasciati convincere dalle vergognose pressioni dei catechisti neocatecumenali.
    Si può sopportare tanto, tacere e ingoiare molti rospi, ma se qualcuno osa toccare i nostri figli, troviamo in noi tutte le forze e il coraggio necessari per difenderli e per denunciare il colpevole.
    Purtroppo è già successo che dei genitori abbiano girato gli occhi dall`altra parte o, come è già successo in certe sette, accettino di tacere, di mantenere lo scandalo all`interno della comunità, evitando la denuncia penale.

    Tutta la mia solidarietà a quella famiglia, ancora una volta saluto il loro coraggio, ne avranno ancora bisogno perchè sappiamo quanto lunga sia la mano del cammino nc e fino dove può arrivare.

    Criminale il gesto e scandaloso il tentativo dei responsabili del cammino nc di soffocarlo, colpevolizzando e minacciando la famiglia.
    Non ho più parole.

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  19. Anche io ho salvato l'articolo ( non si sa mai)

    Per il resto mi viene da pensare al caro Pasquale che dice spesso: "Stai attento a quello che dici, queste cose sono passibili di denuncia. Se fossero vere avresti già denunciato all'autorità competente sia civile sia religiosa"

    benissimo, ora la denuncia c'è...niente da dire?

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  20. D'altra parte il presbitero era nella nostra stessa condizione: anche lui era nel Cammino, anche lui doveva fare le proprie confessioni davanti a noi.


    questo è il segno evidente di un disegno criminoso di scardinamento della Chiesa dalle sue fondamenta e sovvertimento delle sue strutture, iniziando dal Sacerdozio qual fu voluto da Cristo.
    Oltre che, mi pare, un vero crimine contro la più elementare dignità umana : assalto SPUDORATO al sacrario della coscienza, dove solo Dio entra attraverso il Sacramento della Confessione, e BEN al di là di esso stesso, con la Sua Misericordia e Giustizia, E GRAZIA che perdona e castiga e purifica e RISANA le ferite del peccato con i suoi modi, divini e imperscrutabili !
    Ma il Papa le sa queste cose qui narrate, nel momento di Docenza ufficiale in cui afferma che il CNC è un "dono dello Spirito Santo" ?
    o nessuno glieli ha mai raccontati questi metodi da gulag stalinisti ?
    nessuno in 43 anni ha mai inviato alla Santa Sede lettere di lamentela, denuncia o supplica, invocando un intervento risanatore del Vicario di Cristo, sacrosanto, IMPRESCINDIBILE, autorevole e inderogabile, INDISCUTIBILE E INEQUIVOCABILE, piuttosto che "variamente interpretabile" (addirittura traducendo le sue parole in senso contrario !... come si usa fare su questo stimabile blog, aumentando così la confusione delle coscienze dei piccoli sciagurati adepti, per nulla protetti da lui contro i LUPI, cari Michela e Tripudio....) ?

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  21. in risposta all'anonimo delle 10:34

    "Ancora fango, ancora calunnie. Io ho pubblicato libri, faccio politica attiva, sono catechista e nessuno si è mai sognato di impedirmi nulla."

    Non ci credo neanche se lo vedo che nessuno dei tuoi catechisti si è intromesso in queste attività!!!

    "
    I mamotreti sono orientamenti di base, non si recitano a memoria!
    "
    Viene insegnato ad non allontanarsi MAI da quello che c'è scritto nei mamotreti. E dopo la serata in cui si è portata la catechesi si fa un resoconto per vedere se ognuno è stato sufficientemente aderente al mamotreto.
    Il risultato è che quasi tutti vanno a memoria! Certo, le parole possono anche leggermente cambiare perchè quando si riporta con la massima attenzione un libro si fanno delle piccole modifiche se i termini non sono sufficientemente assimilati.

    "
    Siete un gruppetto,sempre i soliti specializzati a far le scarpe alle pulci, che non hanno superato lo scrutinio del secondo passaggio (quello della rinuncia ai beni).
    Ecco da dove viene tutto questo. Gli ex sono tutti uguali.
    "

    Superato e strasuperato amico mio!
    E per quanto riguarda la rinuncia ai beni... direi che trai i neocat è un argomento MOLTO scottante anche tra chi ha finito il cammino!
    Come puoi credere di essere libero se invece di "non sappia la mano destra quello che fa la sinistra" QUELLO CHE SI RACCOGLIE CON LE DECIME viene diviso nella/e comunità!
    La massoneria si basa sullo stesso identico principio e non mi pare che si vanti per essere libera dalla schiavitù del denaro...
    STRL

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  22. Caro F. ho letto l'articolo e devo dire che non stento a credere che abbiano tentato di coprire tutto!
    Quei catechisti seri che distinguono il tribunale umano dal "tribunale kikiano" non fanno molta strada! Tutti i panni, se vuoi rimanere in comunità, devono lavarsi al loro interno! E, ti dicono, guai riporate fuori certe cose perché guai a scandalizzare i piccoli (nella fede)!

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  23. Per l'anonimo delle 18.51..

    Il sito è quello della Gazzetta del Sud il quale è un quotidiano.

    Poi mi dici dove vedi che "sponsorizza i "no Vat". Io vedo solo un articolo sui No TAV (manco sai leggere)

    Per favore, non ci copriamo di ridicolo.

    Per il resto l'articolo non parla di "neocatecumenali" (chissà perchè a questo punto) quindi se ci fosse una volontà di colpire il cammino in sè questa non si vede.

    Che c'è di mezzo il cammino lo si sa solo perchè il diretto interessato ovvero il padre della ragazzina si è messo in contatto con mic.

    Però non si può negare una cosa: che il modo di fare è quello del cammino. "Chi sei tu per giudicare", e poi le pressioni dei catechisti "di fuori". Tutto da copione. Lo vogliamo negare?

    Ce lo vogliamo ricordare come si è risposto ad Aldo che, mettendoci nome e cognome, raccontò la sua vicenda? "Io la so diversamente, ma sei sicuro di non avere colpe" etc. etc.

    Vergognatevi. E non osate mettere in mezzo Gesù Cristo in questo atteggiamento, perchè vi faccio fare le corse.

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  24. @ neocat che ha detto: "Siete un gruppetto,sempre i soliti specializzati a far le scarpe alle pulci, che non hanno superato lo scrutinio del secondo passaggio (quello della rinuncia ai beni)"
    Mi spiace per te, ma qui c'è qualcuno peggiore, assolutamente peggiore: sono io, che non ho superato il primo colloquio con i neocatecumenali in CR né la prima catechesi del Cammino nella mia parrocchia.

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  25. @ anonimo che ha detto: "Voi che siete cattolici, il sito pubblicizza il movimento no vat....da voi poi..."
    E poi si offendono quando dico loro che hanno gli occhi pieni del fango di Kiko! Ignorante, quello non è un sito, è la versione on line della Gazzetta del Sud, quotidiano di Calabria e Sicilia.
    Certo che Kiko a questi gli ha donato una efficientissima chiave ermeneutica per la comprensione dei testi, nemmeno riconoscono un giornale on line da un sito.

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  26. KER.
    per la settima volta pongo una semplice domanda:

    quale criterio usate per censurare i commenti ?
    per non essere cestinato vi devo insultare, così potete gridare come fate sempre, "sono dei violenti che minacciano"

    la verità è che questo bolg è una bufala enorme, le domande fastidiose via, quelle comode dentro, solo per questa imparzialità che usate benedico Dio per il dono del cammino, almeno quando parlo non mi censura nessuno.

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  27. Sono profondamente addolorato per questo terribile fatto. F. prego per lei, per la sua famiglia ed in particolare per i vostri figli. Che il Signore possa starvi vicino ed aiutarvi e darvi forza per affrontare queste atrocità.

    Anonimo Gv

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  28. la settima volta pongo una semplice domanda:
    quale criterio usate per censurare i commenti ?
    per non essere cestinato vi devo insultare, così potete gridare come fate sempre, "sono dei violenti che minacciano"


    Adesso la vogliamo buttare sulle censure? Cos'è, per cambiare argomento e diluire il discorso che si sta facendo?
    Ho già risposto centinaia di volte a questa domanda. Tra l'altro i primi ad essere censurati, oltre agli spot stucchevoli del cammino e alle battute cretine, sono proprio gli insulti...

    Quello delle 'minacce'(e nessuno ha parlato di violenti, anche se di violenza in effetti - anche solo morale - si tratta) era un discorso completamente diverso.

    Tra l'altro il tizio che si lamenta delle censure non presenta alcun argomento, per cui se l'avessimo censurato avremmo censurato il nulla...

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  29. Caro anonimo che farnetichi

    la verità è che questo bolg è una bufala enorme, le domande fastidiose via, quelle comode dentro, solo per questa imparzialità che usate benedico Dio per il dono del cammino, almeno quando parlo non mi censura nessuno.

    Io non son stato mai censurato nostante non fossi sempre d'accordo con quel che veniva scritto (al massimo i commenti sono arrivati tardi o mi si è dato del troll) . E neanche Razor o allino 77 che sono nc convinti quindi fatti un favore certe lagne evitale. Sono penose.

    Anonimo Gv

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  30. benedico Dio per il dono del cammino, almeno quando parlo non mi censura nessuno

    è vero che non ti censura nessuno, basta che ti adegui a tutto quello che dicono e che racconti tutti i cavoli tuoi, anche quelli più intimi che nessuno è obbligato a dire e sui quali il confessore DEVE mantenere il segreto (no l'arcano del cammino, ma il "segreto confessionale")

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  31. Ma finitela di scompigliare le carte e fare confusione! Cosa sperate di ottenere? Di nascondere la cosa in mezzo ai fiumi di parole?

    Poveri illusi! La verità salta sempre fuori. Niente da dire su questo fatto? Tutti zitti?

    Oppure magari qlc avrà il coraggio di dire ai genitori di questa povera ragazza che "anche loro sono peccatori"...Ma un minimo di vergogna non la provate a sentire una cosa del genere? Vi pare normale? Oppure dato che "siete approvati" è tutto a posto?

    Coraggio, uscite fuori!

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  32. "Dopo qualche giorno sono arrivati da fuori tre catechisti della congregazione, i quali mi hanno detto che per la credibilità del cammino di fede, per l'immagine della chiesa e per la figura del responsabile della comunità religiosa avrei dovuto mettere tutto a tacere"

    Allora il Santo Padre è un cretino dato che se ne frega della "credibilità e dell'immagine"...

    "Gesù Cristo con questa storia stava creando un disegno santo per la mia bambina e quello che era successo era un segno della sua santità sulla nostra famiglia. E poi mi hanno detto che se io avessi denunciato l'accaduto Gesù Cristo ci avrebbe mandato un castigo superiore a quello che stavamo già subendo"

    Solo una parola: BLASFEMI!

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  33. Il testo dell'articolo è stato riportato in prima pagina su questo stesso blog (qui il link).

    Intanto, aggiungiamo intenzioni di preghiera per coloro che dal Cammino Neocatecumenale hanno dovuto subire ogni genere di vessazioni, danni, minacce velate.

    Ed in particolare per quella bambina.

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  34. Quell'uomo, che ha osato toccare i piccoli, come dice Gesù, merita la macina al collo. A noi uomini spetta il dovere di denunciare qualunque crimine vediamo, fosse anche commesso dal Papa.

    Quell'uomo però ha una possibilità: pagato il debito con la società, con la famiglia e con Dio, e pentitosi sinceramente e confessatosi, potrà un giorno a testa bassa ripresentarsi come figlio da abbracciare.

    Ma una MACINA grossa quanto la luna aspetta quei tre catechisti che hanno osato consigliare di tacere, perchè non vi è carità senza assunzione di responsabilità. E' per loro la macina. Perchè qualunque sia il risultato di quel processo, il loro peccato grida vendetta.

    Va bene, con questo c'è da purificare tanto anche nel CNC. Ben vengano alla luce questi episodi, che spezzino quella cattiva interpretazione dell'obbedienza in sudditanza, di insegnamento con comando, di guida con padrone.
    Non pensiate però che questo accada ovunque.

    Ho sempre ripetuto che per il bene del CNC, deve servire anche questo venir fuori, come questo blog.

    Alessio

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  35. ho postato un commento. potete spostarlo sul nuovo tread?

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  36. KER
    cari osservatori negli ultimi dieci giorni,vi ho posto diversi interrogativi (per mic. non erano nè spot stucchevoli, nè battute cretine, lascio a voi questa specialità, nè tantomeno voglio diluire l'argomento in questione, che merita attenzione ), e sistematicamente non li ho visti pubblicare, se lo scrivo per l'ennesima volta un motivo ci sarà, o forse farnetico davvero e non ne sono ancora al corrente, comunque.

    per quanto riguarda l'argomento calabrese, cari osservatori, prima di cercare nuovamente le armi di massa nel cammino ( e quindi bombardare donne e bambini) vi vorrei precisare che dal momento che la cosa è di dominio pubblico, siete pregati di specificare esattamente nomi e cognomi dei responsabili della non più precisata congregazione, senza restare nel vago (come sempre) e comunque avere ottenuto il vostro tornaconto sparlato del cammino, che poi è la cosa più importante per voi

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  37. Mha. Sarò stupido io ma non capisco che tornaconto ci sia nel sparlare del cammino. Signor KER me lo può spiegare?

    Anonimo Gv

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  38. Avrei voluto postarvi tutte le cause di beatificaszione che sono state iniziate in varie diocesi del mondo riguardanti alcuni appartenenti al cammino neocatecumenale, ma ho capito che non ve lo meritate e in particolar modo tu, amata Mic, che stai andando ben diritta nella strada verso l'inferno.
    Auguri!

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  39. Ok, capito. Chi non ama il cammino va all'inferno. E poi che discorsi assurdi. Anche se ci fossero 7 milioni di beati e 70 miliardi di santi nel cammino se sbaglia non si può nascondere la testa sotto terra. Troppo spesso ci dimentichiamo del peccato di omissione.

    Anonimo Gv

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  40. Al gentile anonimo che si spinge a fare previsioni sulla vita eterna di Mic vorrei gentilmente dire che la Chiesa (intendo tutta la chiesa) è fatta di santi e di peccatori i quali non sono giustificati dal fatto che ci sono anche i santi.

    Il cammino non fa eccezione a questo.
    La responsabilita' E' PERSONALE. Forse nel cammino vi dicono diversamente, ma la verità è che ognuno risponderà davanti a Dio di quello che ha fatto o che NON ha fatto.

    E non si potrà dire che "si faceva parte del cammino" perchè non sarà una giustificazione.

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