domenica 23 dicembre 2012

Cambiano significato alla liturgia!

Kiko e Carmen vogliono davvero una liturgia di diverso significato. Sono loro stessi ad affermare chiaramente di portare avanti qualcosa di diverso dalla liturgia cattolica, e lo hanno detto in conferenza stampa il 13 giugno 2008, giorno dell'approvazione dello Statuto del Cammino Neocatecumenale.


Nella conferenza stampa Kiko così parlava della "comunione" neocatecumenale:
Qui nulla dice "sacrificio eucaristico"
Noi l’abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo, ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa.

Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando parlano della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c’è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell’uomo all’egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l’umanità).

Il vitello d'oro dei neocatecumenali
Più tardi i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino. Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati.

Abbiamo scelto di fare la comunione seduti soprattutto per evitare che nei movimenti si versasse per terra il Sangue di Cristo. Il fedele, con tutta calma accoglie il Calice, lo porta alla bocca e si comunica con tranquillità e in modo solenne”.

Come può un cattolico accogliere i significati giudaici che Kiko dà al pane e al vino? E come mai Kiko si concentra su quei significati evitando di parlare di "sacrificio", di "presenza reale"?

Kiko comanda «la Comunione seduti»:
ecco un "cameriere eucaristico" all'opera
Kiko comanda di interpretare alla maniera kikista-carmenista le parole di Nostro Signore stesso, dichiarando il pane e il vino rispettivamente come "rottura della schiavitù" e realizzazione di un "nuovo esodo", quando invece si tratta del Corpo e Sangue del Signore offerti in Sacrificio per noi in espiazione dei nostri peccati e quindi per la nostra Redenzione.

I due "iniziatori" spagnoli si vantano di dare visibilità a quei "significati" che loro stessi arbitrariamente hanno assegnato! Nessun santo e nessuna autorità ecclesiastica hanno mai impoverito in quel modo le parole di Nostro Signore, tanto meno partendo dal fatto che l'Eucarestia è stata istituita nel corso di una cena pasquale ebraica.

Fin dagli anni '60 Kiko e Carmen sembrano proprio portare avanti una specie di "rito ebreo" reinventando significati tali da mettere in secondo piano, se non addirittura far sparire, le caratteristiche di Sacrificio.

Un commento a firma "Aloysius":
Il cosiddetto ritorno alle origini di Kiko non è un ritorno alle nostre origini ebraiche, è un ritorno all'ebraismo tout court!

Il balletto con girotondo vorrebbe
scimmiottare il momento di allegria
della cena dello Shabbat ebraico
Se la Messa è un Sacrificio è un sacrificio... mi viene in mente ora una cosa: Kiko e Carmen negano l'"espiazione" ("Che padre è quello che vuole la morte del figlio..."). Ebbene, cosa viene detto nella formula di consacrazione? "...versato "in sacrificio" per voi...". Sapete che parola usano gli ebrei cristiani per indicare questo termine? "kippur".. e allora?
Agnus Dei qui "tollit"= non tolse, ma "prese su di sé"... il capro espiatorio, il Kippur... ricorda niente? E' Cristo il nostro Kippur definitivo, avvenuto 2000 anni fa sul Golgota e ri-presentato al Padre in ogni celebrazione, Actio di Cristo e non dell'assemblea!
strano che la giudaizzazione NC non sia arrivata almeno a capire questo...
Un commento a firma "Gregorio VII":
Ho letto il discorso di Kiko e non ha fatto che confermare i miei sospetti. Seguono alcune mie osservazioni, alla luce di quello che sono riuscito a capire (con molta fatica) dal suo “luminoso” discorso.

Che ci crediate o no, questa è una
"prima Comunione" neocatecumenale!
1) Prima di tutto dalle parole di Kiko si ha la sensazione che abbia le idee un po’ confuse in materia di liturgia, teologia e, soprattutto, riguardo all’autentico significato della Messa Cattolica. Mi sembra proprio un discorso protestante.

2) Ad un certo punto Kiko ha intrattenuto i suoi ascoltatori con una pseudo-catechesi (da brivido) sull’Eucarestia (AH!!! Che “grande” discorso! Sono rimasto folgorato! Kiko sei un genio! … Meno male che sei arrivato tu e ci hai spiegato quello che nessuno è riuscito a spiegarci in due millenni! … Altro che Sant’Agostino o Leone Magno! Altro che Padri della Chiesa! L’Aquinate al confronto era uno scolaretto incolto… Proporrei Kiko come “dottore della Chiesa” e le sue lezioni come modello di catechesi per tutti i seminaristi che verranno nei secoli a venire…). Parlando della consacrazione non sembra aver fatto alcun riferimento alla presenza reale. Viene il sospetto che i suoi compari non amino inginocchiarsi proprio per questa ragione (come i protestanti). Kiko al riguardo ha detto che si comunicano seduti per timore di versare il “sangue di Cristo” … MAH! … Domandina: come mai su tale questione siete così scrupolosi, mentre invece disobbedite alle norme liturgiche stabilite dalla Chiesa? Ma non è che siete scrupolosi ed attenti solo quando si tratta di norme che vi garbano?

3) Occorre ribadire che la Messa non è una semplice rievocazione dell’Ultima Cena ed è per questo che non può essere strutturata come se fosse una sorta di “filmino” avente lo scopo di riprodurre meccanicamente quanto avvenuto la sera precedente la Passione. Sembra di capire che l’idea dei neocatecumenali sia questa: poiché Gesù e gli Apostoli erano seduti, anche noi stiamo seduti (cosa ribadita da Carmen) … poiché la Messa è la rievocazione dell’Ultima Cena noi replichiamo tutto quello che hanno fatto Gesù e gli Apostoli …

"Messa-filmino": balletto e girotondo
Avete capito? La loro è la “Messa-filmino”. Ma la Messa non è uno spettacolo con delle scenette che replicano l’Ultima Cena!!! Non è un filmino!!! Ad esempio, il sacerdote non spezza l’ostia consacrata al momento della consacrazione quando pronunzia le parole “prese il pane, lo spezzò…”, bensì più tardi, al momento dell’Agnus Dei.

Vorrei ricordare ai neocatecumenali che la Messa è, secondo la bimillenaria ed immutabile dottrina cattolica, il Sacrificio di Cristo, mediante il quale noi siamo redenti. Il pane ed il vino diventano Corpo e Sangue di Cristo (presenza reale) e vengono immolati come Agnello sacrificale al Padre per noi, per la nostra salvezza. Ciò è compiuto dal sacerdote che agisce “in persona Christi”; è proprio per questo che un sacerdote come Padre Pio, profondamente unito alla Passione di Cristo (stimmate), viveva come esperienza mistica la celebrazione della Messa (ricordo che Padre Pio ebbe il permesso dal Papa per continuare a celebrare la Messa secondo il rito pre-conciliare nel quale l’aspetto del sacrificio è posto in assoluta evidenza).

Quella strana messa che il Papa non vuole
L’altare è dunque “l’ara del sacrificio”, altro che “mensa”. Non voglio affermare che il concetto di “mensa” sia da rigettare del tutto, ma è assolutamente secondario. Nell’attuale rito (Ordo Missae del 1969 con altare versus populum) il concetto di sacrificio sembra avere assunto un ruolo secondario rispetto a quello di mensa. I tradizionalisti non hanno torto quando parlano di perdita del significato più profondo della Messa.

Ma i neocatecumenali vanno oltre: del sacrificio non sembra esservi rimasta alcuna traccia. Nel discorso di Kiko non ho incontrato una sola volta la parola “sacrificio”.

Conclusione: siamo di fronte ad una concezione liturgica che declassa la Messa ad una “riunione da circolo da villaggio” di stampo marcatamente protestante ed anche con una impronta inequivocabilmente giudaizzante: pane della fine della schiavitù vino dell'esodo (non Corpo e Sangue del Signore) e il Cristo che 'passa' come Elia sul carro di fuoco...

53 commenti:

  1. Mi permetto di riportare la mia reazione ad un commento di SV che, nel thread precedente, scriveva:

    "E se le cose dovranno essere messe a posto lo si farà."

    Non so se si dice così, e sperando che non sia offensivo,....ma che faccia di tolla!

    Ma mentire, sapendo di mentire, non vi disturba proprio mai?
    Prendere i cattolici per i frondelli è uno sport che vi diverte?

    Le "cose" devono talmente essere"messe a posto" che GIÀ nel 2005 il PAPA ha voluto farlo, e voi che cosa avete fatto? AVETE OBBEDITO A ARGUELLO E NON AL PAPA.

    E che cosa diceva, SV, il suo leader massimo, la sua guida, il suo maestro, il suo teologo e liturgista di riferimento?
    Che non dovevate cambiare niente e voi, presbiteri in testa (fatto gravissimo), non avete cambiato niente.
    Complimenti.

    E perchè Arguello vi ha fatto tutti disobbedire al Papa?
    Perchè ha condotto la sua sporca battaglia contro il Papa, le sue norme e la Liturgia della Chiesa?
    Non c`è bisogno di aver fatto degli studi superiori per capire che se lo ha fatto è perchè quel che lui ha inventato per le sue comunità non doveva essere modificato e se non doveva essere modificato era perchè era un elemento essenziale e centrale, COSÌ COME È, del suo sistema, del suo "cammino, perchè è un qualcosa di DIVERSO, di ALTRO.

    Un qualcosa di talmente diverso che aveva BISOGNO anche di PRESBITERI ad hoc, formati in modo diverso, "formati" da lui,e dai suoi pedissequi catechisti, con il suo "insegnamento" e la sua "liturgia".
    Per questo aveva domandato di avere il suo primo seminario e, in modo scioccante, lo ha ottenuto.

    I sacerdoti formati dalla Chiesa non gli andavano bene, la Liturgia della Chiesa non gli andava bene, le parrocchie non gli andavano bene, la pastorale sacramentale non gli andava bene, superbia di un laico...convertito ma che rifiuta la Tradizione e il Magistero della Chiesa, che rigetta, schernendola, la sua Liturgia.

    Non c`è bisogno di un lungo discorso per capire che la prassi liturgica neocatecumenale NON è quella della Chiesa cattolica, gli occhi, le orecchie e il buon senso bastano.
    La battaglia cke Kiko Arguello conduce, con superbia e furbizia, muovendo tutte le sue pedine, intra et extra muros vaticani, per difenderla, per impedire che venga modificata, basta per far capire e mostrare quanto e come farà tutto il suo possibile, ANCORA OGGI, ancora e sempre, per salvaguardare quel "pilastro" del sistema che ha creato.
    È uno dei pilastri di una costruzione parallela alla Chiesa, se lo togli cade tutto.

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  2. Quando qualche neocatecumenale (come il fratello Giona ieri) grida che «Non avete ancora capito che che il Cn viene dallo SPIRITO SANTO quindi non potete contrastarlo con le vostre stupide manie», sta implicitamente affermando che Giovanni Paolo II (fin dal 1983) e Benedetto XVI (in particolare dal 2005 ad oggi) hanno voluto "contrastare" lo Spirito Santo?

    Dunque lo Spirito comanderebbe al Cammino gli strafalcioni liturgici? Siamo sicuri che sarebbe lo Spirito Santo piuttosto che qualcos'altro?

    Molto comica la pretesa di una tregua natalizia (per esempio da parte di Katartiko), come se la verità potesse andarsene in ferie poiché "a Natale sono tutti più buoni"...

    Ora, che piaccia o no, i problemi del Cammino Neocatecumenale iniziano da Kiko e Carmen.

    Se le assurde parole di Kiko (come ad esempio quelle citate) venissero spernacchiate dai neocatecumeni anziché eseguite alla lettera, allora il Cammino andrebbe in una strada totalmente diversa. Magari proprio quella che lo Spirito Santo (quello vero) suggerisce.

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  3. Quella "liturgia" partorita dalla mente di un laico( anche se poi sono venuti in soccorso per "teorizzarla" persone emblematiche della rottura con la Tradizione) è nata nel rigetto di quella della Chiesa, ha le sue rigide norme che non sono quelle della Chiesa, è una lex orandi altra, volutamente diversa, che non può che portare ad una lex credendi diversa.
    Questo il Papa lo sa, per questo molto rapidamente ha dato le sue PRESCRIZIONI per obbligare i neocatecumenali a celebrare l`Eucaristia in modo conforme alle norme della Chiesa.
    Per questo in gennaio ha stoppato, a tempo, il nuovo colpo di forza che stava compiendo Arguello aiutato dai suoi amici, per questo quella lex orandi kikiana è sottomessa all`analisi di una Commissione ad hoc.
    LEX ORANDI,LEX CREDENDI, ne va della salvezza delle anime.

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  4. Stando alle Rivelazioni della Beata Emmerick, stigmatizzata, Gesù e i discepoli erano in piedi quando il Signore benedisse il Pane e il Calice e poi lo diede direttamente sulla bocca ai discepoli, i quali si avvicinarono a lui a due a due.
    A mio parere, queste rivelazioni sono degne di essere preso in considerazione perché la Fonte è attendibile.
    L'uso di dare la Comunione sulla mano passò nella Chiesa, a quanto pare, per un solo voto da parte di un cardinale che poi si pentì in seguito, in quanto costatò lui stesso come nella Chiesa si diffusero abusi liturgici.
    I Papi da allora si sono limitati a "consigliare" una corretta distribuzione del Corpo e del Sangue di Gesù. Nella sua Lettera Dominae Cenae del 24 febbraio 1980, Papa Giovanni Paolo II, riaffermò gli insegnamenti della Chiesa che toccare le Sacre Specie e amministrarLe con le proprie mani è un privilegio dei consacrati.
    Benedetto XVI ha dato anche il suo esempio nel distribuire il Corpo di Cristo ai fedeli direttamente sulla lingua e in ginocchio.
    Nel libro "Luce del mondo" ha detto:
    “Facendo sì che la comunione si riceva in ginocchio e la si amministri in bocca, ho voluto dare un segno di profondo rispetto e mettere un punto esclamativo circa la Presenza reale… Deve essere chiaro questo: È qualcosa di particolare! Qui c’è Lui, è di fronte a Lui che cadiamo in ginocchio”.
    Attualmente, nella Chiesa, i sacerdoti che danno la Comunione sulla lingua e in ginocchio sono solamente i francescani dell'Immacolata e altri ordini "tradizionalisti". Spero che nella Chiesa si ritorni a ridistribuire la Comunione sulla lingua e, magari, anche in ginocchio.

    Mario


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  5. Per i neocatecumenali la beata Emmerick vale meno della beatissima Carmen Hernàndez, ancora vivente insieme a san Kiko Argüello dottore della chiesa neocatecumenale (di cui disponiamo del suo pregevole santino autografato).

    Comunque, anche per chi non volesse dar credito alle rivelazioni private, c'è pur sempre il parere unanime dei padri della Chiesa sul fatto che Nostro Signore (cioè lo stesso che diceva che «neppure un frammento vada perduto»), in un momento davvero difficile e di grande tensione (la Sinagoga era determinata a farlo arrestare), ha fatto intendere bene cosa stava facendo. Dunque è da escludere ogni assurda ipotesi che banalizzi quel momento, ed è da escludere ogni bislacco "ritorno alle origini" che intenda imitarne la (presunta) gestualità.

    Ricordiamolo: i neocatecumenali, per difendere il loro "gesto", si inventano una "teologia" di contorno. Per difendere la loro antipatia per il gesto di inginocchiarsi alla Comunione (che vogliono irrispettosamente fare "seduti"), vanno dicendo -come la sullodata Carmen- che anche Nostro Signore stesse "seduto".

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  6. Parlando con un monaco tradizionalista, mi ha detto che l'Adorazione Eucaristica con il rosario in ginocchio aiutano a recuperare il senso di Sacralità che in molte delle nostre Chiese è perduto a causa degli abusi liturgici.
    Nel Cammino Neoc. si invita a recitare il Rosario nei momenti difficili all'interno del Cammino.
    Al contrario, ciò dovrebbe essere un'usanza frequente, anche e soprattutto perché il fondatore dice di aver ricevuto un'apparizione mariana.
    E' chiaro che la Liturgia fatta in un certo modo, la mancanza di Adorazione Eucaristica e di preghiera del rosario in comunità, minano il senso di Sacralità che nel CN si percepisce poco.

    Ognuno di noi deve esaminare se stesso su come si è preparato alla Messa, come ha partecipato e come ha ringraziato.
    Perchè i peccati compiuti prima, durante e dopo la Messa sono i più gravi.


    Mario

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  7. il CUGINO DELLA PULCE PELLEGRINA23 dicembre 2012 alle ore 13:43

    - ooh che bello! e a te a Natale invece cosa ti hanno regalat?

    - a me un'icona di Kiko del 1967 e due CD di canti di Kiko!

    - oooh bellissimo, e tu invece cosa hai ricevuto come doni di natale?

    - io un CD di Kiko e le corde per la chitarra che le mie le avevo sfrantummate,sai, suono praticamente ogni sabato sera...

    - e tu invece, cosa ti ha portato babbo natale?

    - mii mii, guadda, mi ha pottato i potta chiavi di Kiko!!!

    - ma non sei troppo piccina per usare un portachiavi?

    - lo ciò ma mi anno detto di scegliere tra i regali ma icona brutta no voglio , ciddì brutto no piace, allora potta chiavi che era la cosa più curiosa...

    - e tu invece a Natale cosa ti sei fatto regalare?

    - ooh, io, eeeh, sì, guarda, uun copribibbia di Kiko, guarda come è intarsiato bene, oooh, che bello, guarda... e poi pure uno Shemà nuovo,proprio disegnato da Kiko, veramente interessante!

    - e tu, dimmi, babbo natale, dove ti sei procurato tutti questi doni per la tua famiglia? e per te cosa ti sei comprato?

    - uh, ho speso tutta la trdicesima in due negozi che vendono solo materiale originale di Kiko Designed By Kiko, pensa che fanno anche la spedizione quindi non ho dovuto nemmeno girare per i negozi,sai che con questa crisi è impossibile girare,e poi nei negozi è raro trovare qualcosa di Kiko, bisogna per forza andare dalle Paoline, ma se vuoi le coppe e le menorà e cose del genere,devi per forza andare in un negozio convenzionato e consigliato dal CAMMINO,sai, io mi sono comprato una menorà, però non è per me,la regalerò al futuro presbitero che ordinerà il seminario R.M. fra 2 o 3 anni.............

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  8. 30anni

    Notizia fresca fresca dall'Eucarestia di ieri sera. Durante la monizione ambientale, su richiesta esplicita di Kiko, è stata letta una lettera abbastanza lunga del Papa scritta (per tutti non per i NC) per il Natale dopo il Sinodo e sulla nuova evangelizzazione. Ovviamente preceduta da sottolineature sul fatot che Kiko e Papa sono in sintonia su questi temi. Non so bene come interpretare questo fatto (piuttosto raro).

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  9. Il rispetto dei libri liturgici e della ricchezza dei segni

    40. Sottolineando l'importanza dell'ars celebrandi, si pone in luce di conseguenza il valore delle norme liturgiche.(121) L'ars celebrandi deve favorire il senso del sacro e l'utilizzo di quelle forme esteriori che educano a tale senso, come, ad esempio, l'armonia del rito, delle vesti liturgiche, dell'arredo e del luogo sacro. La celebrazione eucaristica trova giovamento là dove i sacerdoti e i responsabili della pastorale liturgica si impegnano a fare conoscere i vigenti libri liturgici e le relative norme, mettendo in evidenza le grandi ricchezze dell'Ordinamento Generale del Messale Romano e dell'Ordinamento delle Letture della Messa. Nelle comunità ecclesiali si dà forse per scontata la loro conoscenza ed il loro giusto apprezzamento, ma spesso così non è. In realtà, sono testi in cui sono contenute ricchezze che custodiscono ed esprimono la fede e il cammino del Popolo di Dio lungo i due millenni della sua storia. Altrettanto importante per una giusta ars celebrandi è l'attenzione verso tutte le forme di linguaggio previste dalla liturgia: parola e canto, gesti e silenzi, movimento del corpo, colori liturgici dei paramenti. La liturgia, in effetti, possiede per sua natura una varietà di registri di comunicazione che le consentono di mirare al coinvolgimento di tutto l'essere umano. La semplicità dei gesti e la sobrietà dei segni posti nell'ordine e nei tempi previsti comunicano e coinvolgono di più che l'artificiosità di aggiunte inopportune. L'attenzione e l'obbedienza alla struttura propria del rito, mentre esprimono il riconoscimento del carattere di dono dell'Eucaristia, manifestano la volontà del ministro di accogliere con docile gratitudine tale ineffabile dono.

    E ANCORA:Celebrazioni eucaristiche in piccoli gruppi

    63. Una situazione assai diversa è quella che si viene a creare in alcune circostanze pastorali in cui, proprio per una partecipazione più consapevole, attiva e fruttuosa, si favoriscono le celebrazioni in piccoli gruppi. Pur riconoscendo la valenza formativa sottesa a queste scelte, è necessario precisare che esse devono essere armonizzate con l'insieme della proposta pastorale della Diocesi. Infatti, tali esperienze perderebbero il loro carattere pedagogico, se fossero sentite in antagonismo o in parallelo rispetto alla vita della Chiesa particolare. A tale proposito, il Sinodo ha evidenziato alcuni criteri ai quali attenersi: i piccoli gruppi devono servire a unificare la comunità, non a frammentarla; ciò deve trovare convalida nella prassi concreta; questi gruppi devono favorire la partecipazione fruttuosa dell'intera assemblea e preservare, per quanto possibile, l'unità della vita liturgica delle singole famiglie.(185)

    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis_it.html

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  10. Vivere il precetto festivo

    73. I Padri sinodali, consapevoli di questo principio nuovo di vita che l'Eucaristia pone nel cristiano, hanno ribadito l'importanza per tutti i fedeli del precetto domenicale come fonte di libertà autentica, per poter vivere ogni altro giorno secondo quanto hanno celebrato nel « giorno del Signore ». La vita di fede, infatti, è in pericolo quando non si avverte più il desiderio di partecipare alla Celebrazione eucaristica in cui si fa memoria della vittoria pasquale. Partecipare all'assemblea liturgica domenicale, insieme a tutti i fratelli e le sorelle con i quali si forma un solo corpo in Cristo Gesù, è richiesto dalla coscienza cristiana e al tempo stesso forma la coscienza cristiana. Smarrire il senso della domenica come giorno del Signore da santificare è sintomo di una perdita del senso autentico della libertà cristiana, la libertà dei figli di Dio (206). Rimangono preziose, a questo riguardo, le osservazioni fatte dal mio venerato predecessore, Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Dies Domini (207), a proposito delle diverse dimensioni della domenica per i cristiani: essa è Dies Domini, in riferimento all'opera della creazione; Dies Christi in quanto giorno della nuova creazione e del dono che il Signore Risorto fa dello Spirito Santo; Dies Ecclesiae come giorno in cui la comunità cristiana si ritrova per la celebrazione; Dies hominis come giorno di gioia, riposo e carità fraterna.

    Un tale giorno, pertanto, si manifesta come festa primordiale, nella quale ogni fedele, nell'ambiente in cui vive, può farsi annunziatore e custode del senso del tempo. Da questo giorno, in effetti, scaturisce il senso cristiano dell'esistenza ed un nuovo modo di vivere il tempo, le relazioni, il lavoro, la vita e la morte. È bene, dunque, che nel giorno del Signore le realtà ecclesiali organizzino, intorno alla Celebrazione eucaristica domenicale, manifestazioni proprie della comunità cristiana: incontri amichevoli, iniziative per la formazione nella fede di bambini, giovani e adulti, pellegrinaggi, opere di carità e momenti diversi di preghiera. A motivo di questi valori così importanti – per quanto giustamente il sabato sera sin dai Primi Vespri appartenga già alla Domenica e sia permesso adempiere in esso al precetto domenicale – è necessario rammentare che è la domenica in se stessa che merita di essere santificata, perché non finisca per risultare un giorno « vuoto di Dio ».(208)

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  11. Le sottolineature sono di Kiko, grande specialista (imitato dai suoi seguaci) nello strumentalizzare il Papa e i suoi messaggi ad usum cammmini.

    Dobbiamo stupirci se si sottolinea ciò per cui il cnc crede di avere il labello di qualità e addirittura il monopolio?
    Il Papa e Arguello NON sono in sintonia sul cuore della nostra Fede, la sacra Liturgia, ma su questa certezza Arguello tace.
    Fino a quando?

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  12. La liturgia è uno dei pilastri della costruzione neocatecumenale, è vero, quali sono gli altri?
    Lo togli e cade tutto, è vero.
    Perchè Kiko la difende come una belva se non perchè sa che la sua opera senza la sua creazione liturgica in poco tempo sarebbe distrutta?
    È una costruzione parallela alla Chiesa, è vero, ma è stata tollerata, alcuni mattoni li hanno messi i custodi della "Casa principale", eppure sapevano che contribuivano alla costruzione di un`altra "casa".
    Quali sono le fondazioni della costruzione neocatecumenale?
    P.

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  13. A me, cugino della pulce, hanno regalato la mezuzah, però che barba dover spiegare ai vicini che, no, non sono ebreo.
    P.

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  14. Quante volte, anonimo, abbiamo citato, abbiamo ricordato, il Magistero della Chiesa, quante volte su questo blog sono stati pubblicati ad esempio passaggi della SACRAMENTUM CARITATIS, purtroppo i testi magisteriali della Chiesa scivolano sui neocatecumenali come l`acqua sulle piume delle oche.
    Scivolano senza lasciare traccia, conta solo la "tradizione" orale del predicatore Arguello ripresa dai suoi catechisti, al massimo si riprende l`Humanae vitae, ma in modo incompleto e finalizzato alla "predicazione" dell`iniziatore
    Si parla di un cnc generico "frutto del Concilio", come se la SACROSANCTUM CONCILIUM avesse voluto tutte le aberrazioni liturgiche inventate dagli iniziatori del cnc, è una menzogna e con questa menzogna vengono da decenni ingannati i piccoli del cnc.
    Grande e grave è la responsabilità di chi ha permesso e incoraggiato questo scempio, la manipolazione della verità.

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  15. @mic
    OT: scusa se ti rispondo qui.
    "essere seguaci di Cristo" non è sufficiente. Non è sufficiente stare in ascolto e conoscere tutto di Lui. Saprai meglio di me che per dirsi cristiani bisogna averlo incontrato concretamente nella propria vita e mettere in pratica seriamente il Suo comandamento. Questo vale più di tutti gli olocausti, di tutti i sacrifici, di tutta la sapienza, l'intelligenza e le discussioni che possiamo fare per ore, giorni, anni e decenni, fino a consumarsi. Io dico, sulla scorta di teologi e santi, che se uno non porta Cristo dentro di sé non è un cristiano. Se le persone guardandoti e ascoltandoti non vedono e non sentono Gesù Cristo come se fosse vivo, allora non sei un cristiano ma un surrogato di cristiano. Tutto quello che dici è sacrosanto ed è un piacere da leggere, ma non mi basta. Non credere che stia difendendo il Cammino. Anche il cammino mi sta stretto ormai e l'ho lasciato. Ma tutto questo ciarlare, parimenti mi stanca, troppa supponenza, troppa sicumera. Andrò al succo, all'essenziale e tornerò al Cristo Risorto che ho conosciuto tanto tempo fa, che mi ha parlato, consolato e protetto.

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  16. "essere seguaci di Cristo" non è sufficiente. Non è sufficiente stare in ascolto e conoscere tutto di Lui. Saprai meglio di me che per dirsi cristiani bisogna averlo incontrato concretamente nella propria vita e mettere in pratica seriamente il Suo comandamento. Questo vale più di tutti gli olocausti, di tutti i sacrifici, di tutta la sapienza...

    Guarda, FDF, che "essere seguaci di Cristo" non significa semplicemente averlo incontrato, perché per mettere in pratica seriamente i suoi comandamenti (e insegnamenti) è necessario avergli detto sì e continuare ad aderire a Lui nella fedeltà (Fede= adesione, nel senso di essere attaccati, condividere la vita, ricevere la Vita che viene da Lui).

    Ci può essere anche chi non riesce a vedere il Cristo vivo negli altri perché ha in mente e nel cuore un surrogato di Cristo e comunque non è facile riconoscerlo solo dalle parole, anche se si può cogliere la verità che è in esse. Certo un incontro personale è più empatico e insieme alle parole, ti trasmette anche il calore e la luce da cui sono accese o il guscio vuoto che rappresentano perché sono solo parole...

    Se in quello che scrivo e in queste discussioni vedi solo supponenza e sicumera, mi dispiace: in genere rispondo (e così fanno anche gli altri) a quello che ci viene incontro e a come ci viene incontro... comunque sono felice per te che il Signore ti abbia parlato e consolato e protetto e che continui a farlo sempre.

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  17. @ CUGINO DELLA PULCE PELLEGRINA

    A me, cugino della pulce pellegrina - invidiami! - hanno regalato il Direttorio Catechetico Approvato, 400 pagine rilegate in pelle di montone e tanto di dedica AK.
    Soltanto dopo due letture (non c'erano la catechesi del fango, la storia dei sacramentini, la parabola delle dieci vergini, il catechista che chiude le porte etc. etc.) ho scoperto che era un falso made in Forcella.
    Indovina chi era stato a falsificarlo e a smerciarlo :-)

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  18. Per la pukce: i neocatecumenali i regali se li fanno per l'Epifania, non per Natale.
    È un po' avvilente vedere tutti i bambini normali ricevere doni per Natale ad eccezione dei figli dei Neocatecumenali che ripetono la aolita storiella

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  19. certo deve esserci tanta rabbia, se sotto natale siete così incavolati,
    "quanto più il tuo nemico ti attacca, tanto più stai colpendo nel segno"

    non deve esservi proprio calato che la commissione non ci abbia sculacciato, e come i bambini dell'asilo, rimestate sulle cose di tre, quattro, venti anni addietro.

    peccato che parlate sempre di cose che la Chiesa non solo approva, e non ha mai abrogato, ma che anzi incoraggia e valorizza...(leggetevi il discorso del Papa, proclamato ieri sera in comunità, e vedrete che non ci vuole la laurea per capire dove soffia il vento).

    comunque, più sbraitate, più il cammino gode di ottima salute, forse è proprio questo che vi fa ingrossare la bile, urlate sculacciate e prossime chiusure, pubblicate panzane dei fratelli burloni, e alla fine restate con le vostre pulci, e i suoi cugini.

    p.s. almeno tra di noi i regali ce li facciamo, a voi vi immagino come il vecchio del film " a Christmas Carol" guardatevelo dovrebbe essere terapeutico per i fantastici quattro....

    buon natale

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  20. Per mic:

    "E' quel "ricredersi" che suona stonato. Perché a ricredersi dovrebbero essere altri, che risultano rigidamente attestati sulla difesa ad oltranza del concilio che non è e non può essere un mito né tanto meno un idolo."

    Altro che Carmen... mic come mai dici questo?
    Perchè non accetti il vat.II??

    Vale e buon natale

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  21. dovreste cominciare a adattare i vostri commenti e le vostre teorie, più avanti andiamo, e più dovreste dire....la Chiesa è eretica, il Papa ha celebrato facendo molliche e beveroni, ai Cardinali piace la festosità del ballo finale.
    Il cammino viene a poco a poco assorbito dalla Chiesa, fatevene una ragione tra qualche anno celebreremo seduti vicini, con qualche canto di kiko, e le monizioni dei fratelli, e voi la vostra enorme sapienza la potete lasciare a casa, oppure farete la fine del vostro ispiratore... scomunicati!

    buon natale

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  22. "Per la pukce: i neocatecumenali i regali se li fanno per l'Epifania, non per Natale."

    Boccaccia mia zitta!Che stavo per fare una battutaccia!...

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  23. "È un po' avvilente vedere tutti i bambini normali ricevere doni per Natale ad eccezione dei figli dei Neocatecumenali che ripetono la aolita storiella"

    Vero,è avvilente.Non dico che nel mondo attuale sia tutto da sposare,ma "togliere" ai bambini il Natale è un delitto!

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  24. Guardate, guardate che eleganza stilistica il fratello del Cammino delle 19:08 con che "scaletta" di argomenti si presenta:

    1) ci proietta addosso la "rabbia" che lui ha in cuore (se gli argomenti contro il Cammino fossero anche solo parzialmente falsi, lui non sprecherebbe neppure un secondo per tentare di metterci in cattiva luce)

    2) si fa beffe di noi per il fatto che qualche commissione romana non ha ancora "sculacciato" il Cammino (parlare di corde in casa dell'impiccato è come parlare delle «decisioni del Santo Padre» nelle comunità del Cammino)

    3) ci accusa di rimestare cose di tre anni fa, vent'anni fa, eccetera: eppure si tratta di cose non solo attualissime (come la disubbidienza al Papa da parte dei neocatecumenali dai quali il Papa si aspettava che le norme venissero "attentamente osservate"), ma si tratta di cose che da oltre quarant'anni sono sempre allo stesso punto (Kiko: "vedete come facciamo la comunione stando tutti seduti").

    3) comico: "la Chiesa ci valorizza: leggetevi il discorso del Papa" (di cui cfr. al commento delle 14:15). Questa astuzia del tentare di "usare il Papa" per giustificare le proprie magagne, è davvero infantile: stiamo dopotutto parlando del Papa che ha condannato le bislacche liturgie del Cammino...


    Il fratello delle 19:08, accecato dall'ira, tenta di etichettarci a suo piacere dimenticando (come al solito) i fatti concreti e documentati perfino dalle foto e dai video neocatecumenali. Ennesima conferma che per i neocatecumenali per difendere il Cammino occorre falsificare la realtà.

    Noi qui non ci siamo inventati niente, e le faccenduole del Cammino ci ispirano o dispiacere per come vengono ingannati i fratelli più piccoli e semplici, oppure una gran risata.

    Per esempio non riesco a trattenere le risate per il fatto che hai detto: «leggetevi il discorso del Papa, proclamato ieri sera in comunità, e vedrete che non ci vuole la laurea per capire dove soffia il vento».

    Caro fratello: come era già stato detto nel commento delle 14:15, il discorso del Papa non era per il Cammino e questa genialata improvvisa di Kiko, di comandare che venga letto nelle comunità, è uno strano sintomo.

    Visto che non si era mai fatta prima una cosa del genere (leggere qualcosa che non riguarda il Cammino), scegli tu: Kiko sta cercando di tenere calme le acque (cioè prendere tempo), oppure ha bisogno di fare altri gesti da presentare come eclatanti e favorevoli al Cammino? Magari la risposta è "entrambe le cose"...

    La tua affermazione che il Cammino "gode di ottima salute", sembra una excusatio non petita, magari stai cominciando veramente a porti la questione: "davvero il Cammino potrebbe essere chiuso? dico, stiamo solo disubbidendo al Papa nella maniera più plateale e tutto fila ancora liscio, possono mai farci qualcosa?


    In effetti hai ragione a non dormire sonni tranquilli, caro fratello.

    Le prossime "decisioni del Santo Padre" non potranno essere della stessa portata di quelle del 2005, visto che ve ne siete altamente infischiati fino ad oggi.

    E per lo stesso motivo, non potranno essere rinviate in eterno.

    Se saranno una cosa innocua o facilmente aggirabile, sarà il miglior modo di dichiarare che la questione è ancora aperta, perché per lo stesso motivo non si può ridurre tutto a tarallucci e vino.

    Ricordati, caro fratello: potete ingannare noi, potreste perfino ingannare il Papa, ma non potrete ingannare il Signore.

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  25. "certo deve esserci tanta rabbia, se sotto natale siete così incavolati,
    "quanto più il tuo nemico ti attacca, tanto più stai colpendo nel segno"


    Trovati un altro argomento, la barzelletta della rabbia è usata come un vecchio straccio, vedo che ci consideri "un nemico", ne deduco che nemico del cnc è un cattolico che difende la Tradizione della Chiesa e la sua sacra Liturgia, è un cattolico che cita il Magistero della Chiesa e le sue norme, effettivamente farlo ha il dono di far incavolare chi del cnc è un seguace esaltato e fanatico, non sa rispondere allora esce dal cappello la storiella della rabbia, non capisce che non coglie nel segno nel senso di colpire noi come persone, pechè noi non difendiamo notre idee o invenzioni ma sempre e solo la Fede cattolica così come ci è stata e ci è trasmessa dalla Chiesa.

    ".. e non ci abbia sculacciato, e come i bambini dell'asilo, rimestate sulle cose di tre, quattro, venti anni addietro."

    Bene, già l`anonimo ammette che l`invenzione liturgica kikiana è allo studio della Commissione e che Arguello è stato convocato da Mons. Müller, accompagnato dal suo seguito...è già un passo in avanti, prima si diceva che inventavamo tutto.
    Ma i risultati l`anonimo non li conosce, non sa niente.

    Le "cose" che noi "rimestiamo" si chiamano : "abusi liturgici" e "disobbedienza".
    Gli abusi sono di ieri e sono di oggi, e lo saranno fino a quando non saranno soppressi, la disobbedienza ugualmente è continua e pervicace, è quella che produce la superbia di un uomo che si crede superiore alle norme della Chiesa.
    E cercate di non imitare il vostro guru anche nella indecente strumentalizzazione che fa del Papa e dei suoi discorsi.

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  26. Se colpire nel segno vuol dire colpire la Chiesa, la dottrina, la liturgia, le parrocchie, l`autorità del Papa, allora è vero che i neocatecumenali colpiscono i bersagli che il loro idolo Kiko ha mirato dall`inizio del suo cammino come "convertito".
    Hanno potuto colpirli e c`è anche nella Chiesa chi ha aiutato il braccio che teneva il fucile.
    Possiamo solo sperare che quell`opera di demolizione, così come è stata concepita, possa trovare anche chi nella Chiesa saprà fermarla.

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  27. ECCOMI: Buon Natale a tutti voi ragazzi, che il Signore vi benedica e faccia splendere il suo volto su tutti voi!

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  28. Proprio non sapete più che pesci pigliare,avete sbandierato al mondo intero una sonora bocciatura del Cammino,che pare conosciate solo voi,e quando vi siete accorti che è una sonora bufala ,state cercando in tutti i modi di buttare la cosa sulle offese personali per cercare di mascherare la vs rabbia e il vostro livore.Non avete in mano niente di concreto e non sapete dove sbattere la testa.Rassegnatevi
    Pregheremo per voi

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  29. buongiorno,
    ho trovato interessante questo articolo che invito a leggere
    http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/liturgia-liturgy-liturgia-canizares-20891


    In particolare sulla Musica Sacra e Liturgica:

    "... Se dobbiamo approfondire il rinnovamento liturgico voluto dal Concilio Vaticano II e potenziare la bellezza che la liturgia stessa è e deve avere, la musica e l’arte sono elementi fondamentali. È dunque molto importante che la Congregazione per il Culto dia impulso all’arte e alla musica per la liturgia, offra criteri e orientamenti per questo scopo in conformità con gli abbondanti insegnamenti e la ricchissima tradizione della Chiesa..."
    ...
    Sugli abusi Liturgici:
    "Gli abusi sono espressione di errori nella fede, che al tempo stesso conducono a sfigurare la fede stessa. Bisogna porre il massimo impegno nel correggere gli abusi e lavorare in favore della fede. Una responsabilità che tutti abbiamo sempre, ma soprattutto in quest’Anno della fede e in modo particolare i vescovi»."
    ...

    Sul rinnovamento della Chiesa:
    "..un grande rinnovamento della Chiesa. Che non sta nel cambiare le forme, ma nell’entrare, per viverla, nell’interiorità della liturgia sacra"

    Buon Natale a tutti

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  30. vorrei anche invitarvi a leggere questo articolo sulla Cina

    http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/cina-china-cina-20902/

    Come sapete l'argomento mi sta enormemente a cuore, visto l'invio delle ragazze per "evangelizzazione". Invio che, come abbiamo già discusso, non è certo privo di punti oscuri

    Rinnovo a tutti voi i miei auguri di un Santo Natale

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  31. Auguri di buon Natale <3

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Kq-Qu-qyESA

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  32. "certo deve esserci tanta rabbia, se sotto natale siete così incavolati,"

    No caro fratello è sarcasmo. Giusto per chiarirci, da Wikipedia:

    "Il sarcasmo è una figura retorica usata per mostrare la presa in giro, la canzonatura o la burla di una persona, una situazione o una cosa. È spesso usato in manievra umoristica o ironica, e può essere sottolineato anche attraverso particolari intonazioni della voce per enfatizzare particolari parole o parti dell'affermazione."


    Buon Chanukkah cari fratelli neocatecumenali.

    E buon Natale ai poveracci cristiani della domenica ;)


    Gv

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  33. Che il Signore ci riunisca tutti un giorno nella sua casa a cantare le sue lodi in eterno. che tutti noi un giorno possums contemplare la misericordia di Dio. che la gioia di questo santo Natale ci unisca nella comunione, anche oltre le divergenze di opinioni.
    auguri di un santo natale a tutti.
    jp
    ps: regalo d'obbligo, champagne, della miglior qualità. peccato che non abbiano inventato la degustazione in rete.

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  34. Come tutti gli attivisti neocatecumenali, anche il fratello giona ha qualche serio problema con la lingua italiana.

    Oppure, semplicemente, tenta di calunniarci, perché nel Cammino si insegna che la menzogna è sempre santa, se si usa contro chi non elogia il Cammino.

    Lo sfido a dimostrare dov'è che avremmo "sbandierato una sonora bocciatura". Parlare di possibilità non significa sbandierare: ergo, il caro fratello neocatecumenale o è in malafede o ha problemi con la lingua italiana.

    Anche il fratello jp tenta di buttarla a tarallucci e vino, tentando di sfruttare il fatto che a Natale sono tutti più buoni, sperando che a Natale siano tutti più fessi. Ma come dice Totò, «cà nisciuno è fesso»: qui non si tratta di "divergenze di opinioni", ma si tratta della disubbidienza al Santo Padre, disubbidienza necessaria ai neocatecumenali per conservare intatti gli intoccabili strafalcioni liturgici e dottrinali di Kiko e Carmen.

    A Natale siamo tutti più buoni, sì, ma Natale non significa dimenticare la verità per accogliere chi sbaglia e non vuol correggersi in nessun modo...

    RispondiElimina
  35. Per mic:
    "E' quel "ricredersi" che suona stonato. Perché a ricredersi dovrebbero essere altri, che risultano rigidamente attestati sulla difesa ad oltranza del concilio che non è e non può essere un mito né tanto meno un idolo."

    Altro che Carmen... mic come mai dici questo?
    Perchè non accetti il vat.II??

    Vale e buon natale


    Altro che buon natale! Qui si travisa con puntigliosa pretestuosità.
    Chi dice che io non accetto il concilio? Ne ho sempre criticato e ne critico solo alcuni punti controversi, come a tanti cattolici capita di fare.

    Bando alle repliche e

    Felice e Santo Natale a tutti!

    RispondiElimina

  36. Cara mic, sii serena, ormai è assodato che, in assenza di argomenti, il neocatecumenale ad hoc, quello per cui la verità esce solo dalla bocca del suo sommo maestro, passa direttamemnte all`offesa ad personam, non sanno che cosa e come rispondere allora vanno a cercare quello che secondo loro, la loro fantasia delirante e la loro malafede, è di natura a screditare chi pone domande sul cnc o ne critica le prassi, mentono, distorgono, ma è la sola cosa che sanno e possono fare.
    Non hanno ancora capito che le fandonie (come quella che saremmo "lefevriani"- termine che non sanno scrivere correttamente ma da brave fotocopie partono in automatico) non prendono, non ci toccano, la menzogna è una gran brutta cosa, hanno un leader che è uno specialista della menzogna, lo sanno talmente che quando fa loro comodo(come per la pubblicazione dei testi voluta dal Papa come detto dall`Arguello stesso) dicono: "non è vero, tanto lo sappiamo che Kiko racconta delle balle"!
    Allora, passiamo oltre, non perdiamo tempo, ne hai letto uno di quei commenti li hai letti tutti!




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  37. "E buon Natale ai poveracci cristiani della domenica ;)"

    Ed in quanto tale, caro GV, alla Messa di mezzanotte,udirò nel canto del Gloria le rassicuranti parole che invitano ad una "pace" non ipocrita,non indistintamente a tutti, bensì agli "uomini di buona volontà".

    "Pax in terra ominibus bonae voluntatis"

    RispondiElimina
  38. buon Santo Natale anche a te JP e spero anch'io di vivere quel momento in cui saremo partecipi come unico popolo di Figli di Dio alla medesima Messa nel giorno del Signore.
    Chissà se il Santo Padre non ci faccia questo regalo...

    RispondiElimina
  39. vi auguro che un giorno veniate censurati esattamente come fate voi, ne più ne meno, e che in quel giorno vi ricordiate di questo mio post.

    dal momento che voi siete sicuri
    ( mio dubbio ?) di fare una cosa buona, non penso vi dobbiate offendere

    RispondiElimina
  40. Sta' tranquillo, caro anonimo: a censurarci ci pensano già i "potenti appoggi" del Cammino.

    Un giorno per esempio potrei pubblicare qui sul blog una lista delle scuse che utilizzano i parroci per evitare di parlare del Cammino (poiché temono rappresaglie, oppure temono la perdita dell'«oliatura»). E lì, altro che censura!

    RispondiElimina
  41. Non capisco tutta questa acredine nei confronti del Cammino. Personalmente ho incontrato solo persone che hanno a cuore il mio bene e la mia conversione e lo dimostrano in ogni occasione.

    Voi ad esempio dite che siamo costretti a fare cose contro la nostra volontà, a me donare i guadagni del lavoro della scorsa estate (poche cose, meno di 2000€ guadagnati dando ripetizioni) alla comunità affinché il responsabile potesse gestirli al meglio non ha creato alcun problema. I catechisti mi hanno detto che il Signore mi restituirà il cento per uno ed io sono sicura che questo accadrà.

    Riguardo Facebook, ad esempio: lasciarlo mi ha permesso di avere più tempo libero per la mia comunità e di stare lontana da persone sbagliate, in fondo trovo nei fratelli del Cammino tutto ciò di cui ho bisogno. Anche in questo, vedete, avevano ragione i catechisti.

    Il mio sposo sarà del Cammino, come potrei condividere la mia vita con cristiani "tiepidi" come quelli che vanno in chiesa solo la domenica mattina? Anche in questo ho quindi ricevuto buoni consigli.

    Kiko é povero, vive nella precarietà assoluta, però il Signore lo ha ripagato donandogli il Carisma con il quale ha convertito quasi un milione di persone, e saranno molte di più quando il Cammino avrà fatto conoscere il Signore anche al popolo cinese.
    La conversione della Cina è vicina, anche in questo avevano ragione i nostri catechisti.

    Tutto questo è dimostrato anche dal fatto che la chiesa ci ama ed ha approvato tutto quello che Kiko ha proposto.

    Il Signore poi benedice il Cammino, donando il Carisma hai suoi catechisti.

    Vedete, voi siete nell'errore perché ingannati dal Demonio che non vi permette di vedere dove è il vero Dio e di incontrare le persone che, come Kiko e Carmen, possono indicarvi la strada.

    Chiudete il vostro blog e fate delle sante catechesi che vi portino sulla strada della vera conversione, Dio vi ama ma dovete incontrarlo!

    Laura

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  42. Comunque continuate pure ad accusarci ingiustamente, la persecuzione è propria di chi è nel giusto.

    Laura

    RispondiElimina
  43. Buon Natale a tutti

    Mario.

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  44. caro tripudio, non sei tu a essere censurato, ma i commenti fastidiosi dei fratelli, cominci a pensare che sarai censurato lassù ??

    per quanto riguarda la pappardella dell'oliatura, vorrei solo farti notare, che se un parroco prende soldi dai responsabili, e tace su quello che non gli piace, il problema è tutto suo, altro che tacere per paura, forse per paura di non prendere soldi ??
    di questo dovrebbe solo vergognarsi, lui e tu che taci... ma ormai ti conosco bene tripudio, tu la vergogna non sai cosa sia.!

    RispondiElimina
  45. @Laura

    "Il mio sposo sarà del Cammino, come potrei condividere la mia vita con cristiani "tiepidi" come quelli che vanno in chiesa solo la domenica mattina?"

    Pensi veramente che all'infuori del cammino sono tutti "tiepidi"? Se sì,mi spiace per te...

    "La conversione della Cina è vicina"

    Ti informo che la Cina è stata evangelizzata secoli fa (ti invito a leggere la storia di Matteo Ricci) ed è piena di cattolici che sfidano il regime OGNI GIORNO rischiando la vita...e tuttavia ci sono conversioni continue. Ricordatevelo quando ci passerete...

    "Tutto questo è dimostrato anche dal fatto che la chiesa ci ama ed ha approvato tutto quello che Kiko ha proposto."

    Mi spiace,ma non è così.La liturgia no. Checchè ne dicano i tuoi catechisti. C'è una commissione che sta valutando tutto.

    RispondiElimina
  46. I miei più sinceri auguri di Buon Natale a tutti....

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  47. Vediamo la "scaletta" comunicativa della nostra cara sorella Laura (commento delle 17:47) per vedere se si discosta almeno un poco dallo stile degli attivisti neocatecumenali che dal 2006 ad oggi hanno dato l'arrembaggio a questo blog:

    1) introduzione a base di vittimismo e di giudizio temerario: "Non capisco tutta questa acredine nei confronti del Cammino"

    2) esibizione di qualche slogan del Cammino presentato come esperienza personale: "Personalmente ho incontrato solo persone che hanno a cuore il mio bene e la mia conversione e lo dimostrano in ogni occasione"

    3) denigrazione (mediante esasperazione di un singolo aspetto scelto a caso) di chi non elogia il Cammino: "Voi ad esempio dite che siamo costretti a fare cose contro la nostra volontà"

    4) eventuale peana della gerarchia del Cammino (non si sa mai): "I catechisti mi hanno detto che il Signore mi restituirà il cento per uno... Riguardo Facebook, ad esempio: lasciarlo mi ha permesso di avere più tempo libero per la mia comunità e di stare lontana da persone sbagliate... Anche in questo, vedete, avevano ragione i catechisti... Kiko é povero, vive nella precarietà assoluta..."


    È talmente ben costruito che si fa fatica a credere che sia vero.

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  48. http://archbishopterry.blogspot.it/2011/02/closing-sessions-of-convivence-domus.html


    i figliocci di ouellet

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  49. Buon Natale a tutti, a chi si impegna in difesa della Chiesa e del Papa, ai neo cat in buona fede che non insultano ma cercano di capire, e anche a jp che mi sembra sempre più "umano".

    RispondiElimina
  50. Rispondo al commento delle 19:04.

    Per quanto riguarda i parroci, il meccanismo dell'«oliatura» e delle «rappresaglie» non l'ho certo inventato io.

    Per questo sfido sempre i neocatecumenali almeno a riflettere su cosa succederebbe se all'improvviso si smettesse l'«oliatura»: il parroco, vescovo, cardinale, continuerebbe a elogiare e sostenere il Cammino?

    RispondiElimina
  51. cara Laura che dici:

    "Voi ad esempio dite che siamo costretti a fare cose contro la nostra volontà, a me donare i guadagni del lavoro della scorsa estate (poche cose, meno di 2000€ guadagnati dando ripetizioni) alla comunità affinché il responsabile potesse gestirli al meglio non ha creato alcun problema. I catechisti mi hanno detto che il Signore mi restituirà il cento per uno ed io sono sicura che questo accadrà"

    Te o auguro e sono sicuro che sarà cosi' perchè immagino da come e cosa scrivi che sei una giovane ragazza.
    Pero' ti chiedo: credi che il Signore ti darà "il centuplo" solo per questo? O forse il Suo Amore per noi suoi Figli è talmente grande che il centuplo lo darà anche chi non ha "comunità neocatecumenale" a cui dare soldi?

    Per quanto riguarda la "povertà di Kiko" non commento, anche perchè conosco la "povertà" di alcuni catechisti itineranti e ti assicuro che è ben lungi dalla povertà che si immagina di solito.

    Di gente povera veramente purtroppo ce n'è tanta, basta che vai in giro per le stazioni della tua città e la vedrai si sicuro... oppure vai dalle Suore della carità ...li' non ci troverai né Kiko né Carmen

    Per quanto riguarda il tuo matrimonio con un fratello NC sai quante coppie NC in questi 25 anni (e piu') di cammino ho visto rompersi e separarsi?

    Sai l'Amore di Cristo si realizza in TUTTI i matrimoni cattolici e non solamente in quello dove ti viene cantato all'ingresso "vieni dal Libano".
    Ma avrai tempo per scoprirlo da sola.

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