giovedì 11 febbraio 2016

Ma che strana "Provvidenza"!

Facoltà "teologica" dove studiare
le dottrine del kikismo-carmenismo
Buongiorno, invio al vs blog un contributo su come i neocatecumenali stanno colonizzando la mia bella città!!! Senza che nessuno se ne accorga... tanto per loro è sempre "è Provvidenza"!! Tutto immaginato... ovviamente.

Ho immaginato che esiste una città dove i cristiani vanno serenamente a messa la domenica, si impegnano nell’apportare il proprio contributo nel posto di lavoro e nella società, focalizzati sul dare e sul costruire e non sull’accaparrare e scavalcare il prossimo.

In questo bel posto, non esiste una famiglia neocatecumenale/sindacale che gioca all’asso pigliatutto con i servizi pubblici, ....giustificandosi con le parole "Dio Provvede!!". Non sarebbe possibile diventare infermiere, addirittura dottore, essere assunto senza un reale concorso. Non è possibile aggirare regole e norme, forti di legami famigliari e politici (conditi da un più o meno segretamente proselitismo a Kiko... che può sempre servire, “non si sa mai!”) del tipo:

· il capostipite, impiegato presso la Azienda Pubblica , è un prominente sindacalista (e la moglie assunta presso l’ospedale)

· la “sorella del capostipite” è caposala ex-militante locale di un importante partito ,

· le “figlie della sorella de capostipite” infermiera e, addirittura “super dottoressa” assunta senza idoneo titolo e soprattutto senza un concorso pubblico... su chiamata

· la “cognata della sorella del capostipite” assunta presso un azienda pubblica... sempre la stessa (con marito sostenitore pubblico del sindaco)

· la “figlia della cognata della sorella del capostipite” infermiera, presa “dal mazzo” al Pronto Soccorso locale, ovviamente… senza concorso,

Facoltà "teologica" neocatecumenale:
notare la disposizione delle sedie identica
alle carnevalate liturgiche neocat del sabato sera
In questa bellissima città per esempio, un dottore studia per entrare nella facoltà di medicina, si laurea, effettua le ore di tirocinio previste e necessarie per poter praticare in modo idoneo la professione, si specializza. Solo allora è pronto per poter presentare titoli idonei per aspirare a lavorare in una struttura sanitaria; se la struttura è pubblica questo non basta perché la selezione impone anche delle esperienze pregresse… è una questione di merito e di qualità del servizio; pubblico. Non esistono dottori del Pronto Soccorso assunti su chiamata, con “acrobazie” normative, che abbiano concluso i soli studi iniziali in 12 anni con alcuni “buchi” coperti con sabbia neocatecumenale (per i tirocini basta trovare un medico del cammino… e la firma è apposta!).

Il servizio pubblico, in questa bella città, è per l’appunto pubblico e l’accesso garantito a tutti in misura proporzionale alle necessità reali. Le piccole “correzioni” estetiche a naso ed occhi, a favore di chi può, ne sono escluse. Non esistono liste di attesa differenziate per esami medici; nessuno si sogna mai di approfittare della propria posizione per fare un bel numero di Risonanze Magnetiche e TAC ai figli, così tanto per togliersi dei dubbi, come si trattasse di foto fatte con lo smartphone.

I pazienti non sono degli scocciatori, dei polli in batteria senza dignità da liquidare il prima possibile; degli ostacoli alla tranquillità della dottoressa e allo shopping compulsivo (con gusto piuttosto discutibile... basta ostentare), ai viaggi... alla bella vita da mostrare a tutti in prima pagina che, insieme al distacco nei confronti di quegli esseri inferiori e ignoranti che sono i pazienti, consolidino l’immagine (a dire il vero piuttosto vuota di contenuti) nella famiglia e nei gruppi neocat, di gran luminare. E già, gran luminare che guarda tutti dall’alto, con ridottissime competenze tanto che sul lavoro si deve avvalere dello smartphone per le diagnosi; forte dei 12 anni di onorata e singhiozzante (anche un po’ incompleta…) carriera universitaria.

In fondo perché i nostri figli, noi stessi abbiamo studiato… meglio il Cammino che l’università! Meglio, l’ossessionata continua ricerca dell’appoggio dei potenti, di qualsiasi provenienza (politici, sindacalisti, vescovi) che conseguire una NECESSARIA specializzazione…. Meglio un titolo vuoto, un lavoro vuoto e una religiosità vuota. Meglio essere un cristiano ben nascosto (il sabato o la domenica, se c’è tempo, si può pure andare a messa tra un viaggio e il lavoro) che impegnarsi verso il prossimo ed il sofferente… d’altronde è tanto bello essere la punta della lancia di questa bella tribù neocatecusindacale…

(da: Giuseppe)

40 commenti:

  1. L'aspetto dello studio è una cosa che ho notato parecchio anche nella mia esperienza. Sembra che ci sia una gerarchia congelata all'interno delle comunità NC: sembra che le persone di estrazione media tendano a svalutare lo studio, mentre le famiglie di estrazione alta insistono parecchio affinchè si ottenga una laurea.
    E' certamente vero che questo può accadere anche nella società normale, ma mi pare che in questo contesto tale aspetto sia estremamente accentuato.

    Qualcuno può confermare? magari è una mia impressione non reale per altre comunità..

    RispondiElimina
  2. Domando scusa se stavolta faccio l'avvocato del diavolo: dall'articolo si evince che il "luminare" si è saltato qualche esame. Qualche professore compiacente ha messo la firma sul libretto aggratis?

    RispondiElimina
  3. "assunta senza idoneo titolo e soprattutto senza un concorso pubblico... su chiamata"
    Questa cosa qui nemmeno mi convince. Non esiste la possibilità di effettuare assunzioni nella Sanità pubblica senza l'effettuazione di procedure di selezione concorsuale. Anche i cosiddetti "precari" (contratti a termine) devono aver superato una selezione aperta a tutti. Da qualche parte hanno sopperito ai buchi mediante una chiamata diretta mediata da agenzie di lavoro interinale, ma sono finiti tutti sotto la lente dei Carabinieri.
    In tutta onestà, l'articolo non mi è piaciuto. Se malcostume esiste, è un malcostume generale, in ogni caso da denuncia alla Procura della Repubblica, non da articolo su un blog contro il CNC. Con tutto il rispetto per Giuseppe.

    RispondiElimina
  4. L'aspetto più interessante della vicenda non è la sequenza di raccomandazioni, assunzioni a chiamata, favoritismi e nepotismi, ecc.: quelle sono cose che succedono più o meno dappertutto.

    Ciò che dovrebbe far riflettere è che quando c'è di mezzo una setta, è come se ci fosse una regìa centrale: gli adepti si aiutano a vicenda, si coprono a vicenda, e accettano di buon grado perfino quelle che ai loro stessi occhi risultano ingiustizie e sprechi.

    Questo è molto diverso dal tipico comportamento di un qualsiasi gruppo di individui motivati dalle proprie aspettative e dalla propria ingordigia (che pertanto ha un equilibrio non particolarmente stabile: ogni volta che qualcuno fa il furbo, chi può vendicarsi o sfruttarlo reagisce; chi può osservare da vicino la Casta parassitaria italiana, capirà molto bene cosa intendo).

    Nella setta neocatecumenale gli adepti si sentono ineludibilmente obbligati a seguire le indicazioni dei cosiddetti "catechisti", a costo di rimetterci perfino la faccia (come a Guam dove un impiegatino pubblico finirà in carcere perché per accontentare il suo cosiddetto "catechista" ha firmato un certificato falso perché ciò era necessario ai capibastone del Cammino).

    Nella setta neocatecumenale, infatti, la verità vale molto meno del prestigio del Cammino e dell'ubbidienza ai "catechisti" (si veda ad esempio il caso di quando questi ultimi a suon di sottintesi "consigliano" ad una moglie di versare la "Decima" di nascosto dal marito, e di aprirsi segretamente un conto in banca personale, e di mentire dicendo "è per mie spese personali" qualora venisse scoperta).

    Per cui quando in un ambiente di lavoro c'è un fratello neocatecumenale in qualcuna di quelle poltrone dove si "prendono decisioni", tutta la sua possibile onestà verrà meno non appena il suo cosiddetto "catechista" richiederà qualche favorino. E ancor prima che ci sia sentore di carne, i piraña già sono all'arrembaggio.

    Qualora capiti un cosiddetto "catechista" nel posto dove si "prendono decisioni" riguardanti posti di lavoro e spese, non ci dobbiamo meravigliare dell'impennata di nepotismi e favoritismi, assunzioni senza concorso, ecc., tutto a favore dei neocatecumenali più impegnati nel Cammino, restando certi che nessuno della setta oserà proferir parola. Chi ha capito come funziona il gioco, sa che il recitar bene la parte in comunità fa scatenare la cosiddetta "Provvidenza", cioè le ineludibili decisioni dei cosiddetti "catechisti", alle quali tutti i fratelli dovranno adeguarsi. Perfino quando ciò è contrario alle più nette evidenze, al buonsenso, alla verità.

    Ricordiamolo ancora una volta: nella mentalità neocatecumenale è considerato lecito mentire per difendere gli interessi e il prestigio del Cammino; l'onestà e tutte le buone virtù vengono immediatamente meno quando il cosiddetto "catechista" fa un cenno o quando c'è qualche "convivenza".

    RispondiElimina
  5. Pietro (NON del Cammino)11 febbraio 2016 alle ore 13:12

    Le furbate in Italia sono comuni, ma non dovrebbero esserlo. E soprattutto non dovrebbero esserlo tra chi dice di seguire Cristo.

    A dire il vero, però, la mie esperienze col Cammino, che si riducono alla frequentazione di alcuni suoi membri, è contraddittoria. Noto, infatti, che alcuni di essi sono persone veramente oneste, mentre in altri casi mi sembrano davvero una setta.
    L'idea che mi sono fatta è che all'interno si respiri davvero un clima di esaltazione e di settarismo molto umano e poco ispirato dallo Spirito. Clima in cui alcuni, riescano, con equilibrio umano e con l'aiuto della grazia, a fare un buon cammino personale, nonostante gli ostacoli (e alcune cose buone).

    La questione che basta essere riconosciuti dal Papa per non essere una setta, che i camminantio rinfacciano sempre, non è affatto convincente. Infatti il potere del Papa di confermare nella fede qualcuno è effettivo solo quando egli conosce bene come stanno le cose.

    E' vero, il Papa ha approvato quei pochi articoli scritti dello Statuto(presupponendo che venga seguito). Ma mi chiedo: sa dei catechisti dittatori? E delle decime richieste non per fare del bene ai poveri del mondo, ma per mandare i catechisti in alberghi a 5 stelle o dare lustyro al Cammino? Il Papa approverebbe un documento che, nero su bianco, ammettesse certe cose? Credo di no.

    Il potere di confermare i fratelli nella fede è quello di confermare la FEDE nei fratelli. Il Papa non può confermare le persone, che possono dire una cosa e farne un'altra, ma può confermare o meno ciò che le persone dicono di credere.

    Quando Papa Giovanni XXIII, a suo tempo, non confermò la fede di Padre Pio, egli, in realtà, non confermò le notizie false su di lui, che credette come verità. Ma se avesse conosciuto davvero la fede di padre Pio, l'avrebbe confermata.

    Se il Papa conoscesse davvero INTEGRALMENTE il clima che si respira nel Cammino, il senso di superiorità ed elitarismo, ciò che dicono i mamometri, le confessioni pubblice in cui si umiliano le persone, approverebbe il Cammino? Un Cammino così distante da quello che lui insegna?

    RispondiElimina
  6. Poco fa, telefonicamente, mi hanno ricordato un caso avvenuto in un seminario diocesano.

    Poco prima della fine dell'anno di seminario un seminarista "cristiano della domenica" fu chiamato a colloquio dal rettore per la solita sgridata su faccende irrilevanti quanto alla fede, alla morale e alla vocazione, che però per il rettore parevano sufficienti a mettere seriamente in forse il proseguimento della sua formazione al sacerdozio.

    Il primo non ne può più e chiede allora al secondo come mai ad un altro seminarista (neocatecumenale), noto per aver problemi morali, di fede e di vocazione, era stato annunciato in pompa magna l'avanzamento di carriera.

    Il rettore risponde fulmineo (come si fa quando si ha una risposta preconfezionata): "ma lui crescerà".

    Allora il seminarista "cristiano della domenica" chiede desolato: "allora ritenete che io non possa "crescere"?"

    Il rettore, imbarazzato, risponde con la solita fuffa: "da te ci si aspettava di più, bla bla bla". Per dire che un deficiente conclamato, appartenendo della pericolosa setta neocatecumenale, va incoraggiato nonostante tutti i pasticci; mentre gli altri, non avendo potenti appoggi, vanno oppressi e torchiati esigendo la perfezione anche nelle cose banalissime; e soprattutto che quando questi ultimi fanno notare l'ingiustizia occorre mandarli via. Per chi promuove le ingiustizie è intollerabile l'esistenza di qualcuno che pur timidamente e in privato le faccia notare.

    Come potevate già immaginare, la carriera del seminarista "cristiano della domenica" è stata stroncata (mentre il protettissimo neocat è arrivato comodamente al sacerdozio, oops, al presbiterato). L'aver fatto notare al rettore la palese ingiustizia (oltre che danno per la Chiesa) del promuovere il seminarista neocatecumenale, costa la carriera. L'aver preso in contropiede il rettore (chiedendogli come mai il neokiko è considerato "crescibile" e lui no) ha solo prolungato l'agonia - al "cristiano della domenica" concessero un altro anno di seminario prima di mandarlo via, anno durante il quale (prevedibilmente) la frase che più gli fu ripetuta dal rettore era "da te ci aspettavo di più" (sottinteso: qualsiasi cosa fai, non sarà mai abbastanza).

    Per la cronaca l'iniquo rettore non era neocatecumenale - il che indirettamente dimostra quanto siano potenti e diffusi i tentacoli (e i benefit sottobanco e le sottili minacce di rappresaglia) della setta kikista-carmenista.

    RispondiElimina
  7. OT

    Per chi fosse interessato, da stasera (11 febbraio) i fratelli della XIII comunità della parrocchia di Santa Maria Goretti a Roma, professeranno la fede perché giunti alla tappa della redditio.

    A partire da stasera, ogni giovedì e lunedì alle ore 19:30 in chiesa i fratelli, a turno (e ad estrazione), faranno confessione pubblica.

    Questi "incontri" sono aperti a tutti affinché anche i cristiani della domenica ed i lontani possano ascoltare le meraviglie operate dal signore nella vita dei neocatecumeni.

    fine OT

    Lucia

    RispondiElimina
  8. Lo avessi saputo prima, Lucia, ci sarei venuto. Con un registratore, per contare il numero di testimonianze tipo "Il Cammino mi ha salvato", "ero incapace di accettare la storia che Dio aveva fatto nella mia storia", "Mi drogavo e un brutto giorno tentai il suicidio", "Kiko che mi ha predicato l'amore a mio padre che odiavo, che mi ha detto di rinunziare all'eredita' perché se non distruggevo il rapporto con i miei fratelli che mi ha fatto conoscere un Dio di amore che oggi mi permette di benedire la storia in tutto" eccetera eccetera.
    No, forse sbaglio: meglio contare le testimonianze originali, si fa prima.

    RispondiElimina
  9. Appunto Lino. Ti ringrazio che hai portato in evidenza ciò che non ho voluto fare io sulle professioni di fede, perché - lo confesso - non volevo sembrare troppo acida (sono una zitella). Purtroppo, e dico purtroppo davvero, anche le testimonianze più sentite e vere sono contaminate dal linguaggio katecumenizzato perché in comunità devi esprimerti in un certo modo, usando le parole che sai essere quelle che verranno recepite dai fratelli; altrimenti è come parlare al vento e vieni definito strano. Inoltre, per queste testimonianze in particolare, penso che ci siano incontri preliminari con i catechisti per stabilire quello che è adatto dire in sede di redditio “per non scandalizzare i lontani” (leggi: quello che è adatto dire in sede di redditio per sortire il giusto effetto sui lontani). Di questi incontri non sono certa perché io ho terminato il mio cammino proprio alla tappa della redditio e non ho fatto la mia bella confessione pubblica. In ogni caso non c’è posto per l’originalità …. Ma questo lo sai già.

    Comunque, se dovessi avere voglia di registrare altre testimonianze standard hai tempo per tutto il periodo della Quaresima :)

    Lucia

    RispondiElimina
  10. Nel Cammino, come altrove, in tutti gli ambienti umani ecclesiali, ci sono persone buone, persone di carità, persone devote e anime belle, così come ci sono profittatori, egoisti, megalomani e anche un nutrito gruppo di squilibrati (si favoleggia che ce ne sia almeno uno ogni comunità).

    Il problema vero esce fuori quando si è in particolare o in gruppo di neocatecumenali o quando si tirano fuori le magagne e le storture e i metodi settari del cammino.

    Nel primo caso il gruppo collettivamente manda il cervello all'ammasso, per cui anche gli onesti, buoni e devoti spengono la ragione e si bevono qualunque eresia.
    Nel secondo caso la persona anche buona, onesta e devota reagirà come quello a cui hai affondato il dito nella piaga: con scandalo, orrore, rabbia, esattamente come fanno tutti i neocatecumenali che piombano qua o su facebook o dovunque altro (memorabile un intervento in cattolici romani, dove un esaltato neocatecumenale rispondeva a una critica: "che ti devo dire? qua si dà la fede").

    Nel campo lavorativo dipende, ma è vero che spesso i giovani neocatecumenali trovano lavoro grazie a datori di lavoro neocatecumenali. Conosco vari catechisti che hanno sistemato i figli in questo modo. Magari sono persone valide, però nella rete neocatecumenale è pacifico che si preferisce il ragazzo conosciuto NC a quello sconosciuto di qualsiasi altra estrazione.
    E' così poi per tutto: per i viaggi e i soggiorni ad esempio, per favori in banca, per prestiti, crediti...

    RispondiElimina
  11. Salve a tutti. Sono un docente di religione cattolica. Fino a lunedì scorso, in un paese vicino al mio (Puglia), ho seguito le catechesi iniziali per curiosità, ancorchè non avevo alcun dubbio che avrei risentito la solita solfa (conosco molto bene il CN per averne fatto parte per 12 anni, nei quali 3 come cantore di un'equipe itinerante). Solita catechesi del cieco nato, pessimismo antropologico, negatività del corpo, lettura antistorica del cristianesimo e della Chiesa, concezione errata del sacramento della penitenza e del sacramento del battesimo. Probabilmente erano venuti a conoscenza di chi fossi, io che sono stato espulso dal CN perchè "facevo troppe domande e scandalizzavo i fratelli", motivo per cui mi hanno richiamato persino da Roma. Sono riuscito a intervenire più volte contestando quello che affermavano. Alla fine, con profondo astio, mi hanno quasi cacciato, benchè il modus dei miei interventi fosse stato pacato e dialogante. Ciò che dispiace e impressiona è la profonda ignoranza (nel suo significato etimologico) della dottrina. Il Direttorio Generale per la Catechesi è chiaro a questo riguardo: i catechesti devono essere persone preparate dottrinalmente. Ed è chiaro che le note in calce del CCC nei rivisti mamotreti non vengono letti.

    RispondiElimina
  12. Aiutarsi tra neocat, assumersi tra neocat, raccomandarsi tra neocat... Beh sarebbe lo stesso principio dei massoni da loro tanto criticati.
    Carlo lo schiavo del demonio.

    RispondiElimina
  13. Caro Pietro, i papi in passato hanno "riconosciuto" crociate, guerre di religione, roghi di eretici e non, condanne per reati d'opinione, indici di libri proibiti... come si vede il riconoscimento papale non è garanzia di cosa buona e giusta.
    Carlo, detto lo schiavo del demonio.

    RispondiElimina
  14. @ Giuseppe M.

    ...è chiaro che le note in calce del CCC nei rivisti mamotreti non vengono letti..."

    Per questo il signor trettre dottor (h.c.) Arguello ha segretato il direttorio, addirittura contro la volontà papale.

    Le cosiddette catechesi non sono cambiate di una virgola, ed il confronto con il testo approvato è impossibile.

    Che ci siano state correzioni, ed anche importanti, lo si desume proprio dal segreto.

    Immagina se i Mamotreti fossero stati accettati in toto, senza cambiare neppure una virgola, che avrebbe fatto Sankiko? Lo avrebbe strombazzato ai quattro venti in tutti i modi possibili.

    E invece no, il Direttorio è coperto da un segreto impenetrabile.

    I neocat duri e puri, per difendere Sankiko, hanno addotto sempre e solo un unico motivo: le kikatekesi funzionano solo se c'è la "sorpresa". Se leggi prima tutto il Direttorio, questo non funziona più. E poi è necessario un percorso a tappe, altrimenti non potrai capire (gnosi pura).

    Vedi che sbaglio fa la Chiesa a non nascondere niente, dovrebbe far sparire Catechismo, Magistero, addirittura le Scritture, e diffonderle con il contagocce in un bel percorso per gradi di conoscenza di durata quarantennale.

    @ Lucia

    Ti confermo che alla Redditio sono i kikatekisti a decidere quello che puoi dire e quello che devi tacere.

    RispondiElimina
  15. Ma cos'è la trama di un film di Zalone?

    RispondiElimina
  16. No Lino non e' come dici.Non sono i catechisti a decidere.La redditio si fa sul Credo principalmente sui primi articoli che riguardano il Padre Figlio e Spirito Santo.E' semplice. no cirinna

    RispondiElimina
  17. Leggi nel commento delle 12:19 la spiegazione del "film di Zaloneocatecumenale".

    RispondiElimina
  18. Il commento di No Kikinnà delle 11:23 è significativo di come i neocatecumenali sono abilissimi nella menzogna.

    Fatto concreto: sono i cosiddetti "catechisti" del Cammino a decidere della vita degli adepti.

    Risposta neocatecumenale: «non è come dici tu! si fa sul Credo!...»

    Notate il meccanismo della menzogna: a chi parla dei fatti, i kikos rispondono con le teorie.

    RispondiElimina
  19. Lo scrutinio della tappa della Redditio ha come falsariga il "Credo", nel senso che il Credo viene sfruttato per il solito questionario/traccia.

    Nella prima domanda si chiede perché si dichiara di credere nel Padre, nella seconda perché si crede in Gesù Cristo e nella terza perché si crede nello Spirito Santo e in tutti gli articoli ad Egli correlati (Chiesa, Remissione dei peccati, Resurrezione, ecc.).

    In realtà non è un vero e proprio scrutinio, perché nel rispondere al questionario bisogna scrivere il discorso che si farà all'ambone e i catechisti ti indirizzano su cosa dire o non dire per rendere il discorso comprensibile e perché soprattutto sia esaltato il ruolo del Cammino Neocatecumenale nella vita di ciascuno.
    Ad esempio, dove hai incontrato il Padre misericordioso? Nel Cammino quando vivevo una situazione di peccato e sono stato accolto... dove hai conosciuto Gesù Cristo? Nel Cammino perché.... e così via.
    Il Cammino va sempre esaltato. Perciò non è che la traccia è il Credo, caro anonimo, la traccia è il Cammino stesso, modellato sul Credo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E vedi Sandavi nemmeno tu dici la verita' perche' nella Redditio non si parla del Cammino.Sei anche tu ignorante o in malafede.Si professa ka fédé del Credo con fatti concret.Cioe' perche' credo in Dio Padre...perche' nel Figlio... No Cirinna'

      Elimina
  20. @Tripudio ma Caro Tripudio di cosa Parli?Tu la traditio non l'hai fatta?Perche' si sappia Che Tripudio il CN non Lo ha mai fatto.Il tuo amichetto Sandavi ti smentisce confernando,seppure raccontandola a modo suo,Che la Redditio si fa Sul Credo.Tu Tripudio sei ignorante non Sai nulla.Veci Che brutte figure fai?La Redditio o professione di fede si fa un base al credo.Principalmente sui primi articoli del Credo.Ma sei piu' ignorante di Lino?No Cirinna'ignorante non cukinna'

    RispondiElimina
  21. A Don Giuseppe DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA CHE HA FATTO PèARTE DEL Cammino, non è detto che malgrado tu sia un Docente..... sei un Cristiano, anche i Farisei gli scribi erano...... erano......e poi il loro cuore era pieno di.......sei docente continua tu...oppure bravi a mettere sulle spalle degli altri pesi enormi e loro.....continua tu sei docente di religione come tanti che si nascondono su questo blog dietro mezze Verità frutto di indottrinamento maniacorerligioso costruito su libretti, psicosi, nevrosi, frustrazioni sapendo bene che si puyo fare indigestione di cose sacre e dopo sei solo da SPDC.
    ANONIMO

    RispondiElimina
  22. Tecniche neocatecumenali in azione:

    - No Kikinnà: "di fronte ai fatti concreti, rispondere con teorie fumose, anche dopo aver azzeccato figuracce.

    - Eutimio Anonimo: "di fronte ai fatti concreti, deviare altrove il discorso, tentando di estenuare gli interlocutori: «non è detto che», «voi dite mezze verità»..."

    RispondiElimina
  23. Mi aggiungo a Sandavi.

    Il discorsetto preparato viene letto durante lo scrutinio da ciascuno davanti ai kikatekisti e tutta la comunità. Ed è in occasioni come queste che gli ispirati/discernenti/cacciademoni danno il meglio di sé, con annessi urli "kikateketici" e conseguenti lacrime di malcapitati.

    Poi arriva qui il solito patetico neocat, stavolta "no cirinna", e con la consueta ipocrisia cerca di cambiare le carte in tavola. Un vero adulto nella fede, il cui linguaggio è "si ma, no forse".

    Vorrei fare i miei complimenti ad Eutimio, che ha così ben descritto il cammino neocatecumenale: "... mezze Verità frutto di indottrinamento maniacorerligioso costruito su libretti, psicosi, nevrosi, frustrazioni..."

    Bravo, una vera fotografia!

    p.s. Ma che aroma di Baccalà si sprigiona dai vostri post...

    RispondiElimina
  24. ha ragione Sandavi... infatti uno degli articoli preferito dai "katekiki" è quello sulla "comunione dei Santi"... dove tutti e dico tutti devono ripetere a pappagallo che la stessa è stata "trovata" nei fratelli di comunità che pregano per ognuno dei membri... chi afferma che nella redditio non si fa riferimento al cn è un falso e bugiardo...

    RispondiElimina
  25. @ Anonimo l'apostata ha detto... "Ma che aroma di Baccalà si sprigiona dai vostri post..."

    Già. Devi sapere che un paio di giorni fa sono andato a comprare del "coroniello" alla Torretta, a pochi chilometri dai luoghi dove il nostra Baccalà converte i boss camorristi. Per un momento, causa l'aroma, mi sono chiesto: "Ma sto in una genepesca, oppure nell'Osservatorio?".

    RispondiElimina
  26. no Cirinna ha detto: "No Lino non e' come dici.Non sono i catechisti a decidere.La redditio si fa sul Credo principalmente sui primi articoli che riguardano il Padre Figlio e Spirito Santo.E' semplice"

    No, no cirinnà che fa rima con baccalà, non è semplice. Niente si fa nel Cammino senza che la traccia non sia il Cammino stesso, modellato sul cristianesimo.

    Dimmi la verità, no cirinnà: non ti riconosci, in questo modello di Cristo con gli occhi infangati?
    http://3.bp.blogspot.com/--abTxAvz-U4/ToxZ6nvSFgI/AAAAAAAAAKM/AyY_GzSWY6k/s200/kiko-fosse-nere-al-posto-degli-occhi.jpg

    Rispondi non a me, ma a te stesso. Il problema è tuo, non mio. Con te chiusi con il sonetto sul ciuccio professore, che viaggia in internet anche corredato di immagini "sacre": https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpt1/v/t1.0-9/10647118_913086628721522_7900650921140779870_n.jpg?oh=56e06a9c580dfed032eeb95d618ad2de&oe=576D7F6A

    RispondiElimina
  27. dal Blog di Gennaro8's:

    non è certamente la sua effettiva "Professione di Fede" data alla Reddizio in Chiesa ma è per capire piu' o meno di cosa si sta parlando:

    "Mi chiamo Gennaro e il 14 marzo prossimo compirò cinquant’anni,posso dire con certezza che con la mia storia anche io come il popolo di Israele ho vagato a lungo nel deserto fino ad approdare nella terra promessa.

    Ho fatto un cammino di purificazione da solo nei primi ventiquattro anni e poi ho continuato il cammino per altri sedici anni con una comunità dove tuttora sono membro attivo.

    Sono membro del cammino neocatecumenale da sedici anni e lo scorso anno ho fatto la mia professione di fede pubblica,un esperienza che non si può raccontare se non la si vive di persona ,ove ho sperimentato ancora più forte l’amore e la misericordia di Dio e l’amore dei fratelli e ho anche sperimentato ciò che dice San Francesco dolce capire che non son più solo ma che son parte di un’immensa vita che generosa risplende intorno a lui.

    Il senso della mia vita è la vita eterna perché vita eterna è conoscere te unico e vero Dio e il figlio tuo che tu hai mandato.
    Dio è l’unico che può riempire la mia vita di gioia è lui che cerco quando desidero la felicità.
    Potrei ancora scrivere ma queste mie parole sono il succo di tutta la mia esperienza.
    C’è un detto che dice :<< non tutti i mali vengono per nuocere >>.
    Questo è vero perché la mia ricerca di Dio è nata proprio da una malattia che dall’età di cinque anni mi ha rovinato la vita stravolgendola ed ero consapevole che non avrei potuto fare le stesse cose che faceva mio fratello maggiorenne e per questo a sedici anni decisi di farla finita,di suicidarmi anche se avevo il sentore che la vita non mi appartenesse tutto è incominciato un grigio giorno di maggio a Sapri dove con assoluta certezza storica ho avuto una visione della presenza straordinaria della madre di Gesù in sembianze ordinarie all’interno di una cappellina con un paesaggio bellissimo che non è mai esistito.
    Pace ha voi sperando di essere stato esauriente nella mia testimonianza con poche e semplici parole."

    https://gennaro8.wordpress.com/tag/vita-cristiana/

    RispondiElimina
  28. il signor gennaro parla del diavolo e della sua palma della "Reddizio" sicuramente questo diavolo si è anche "manifestato" con il rifiuto della sua famiglia sdi mettere la palma sull'uscio di casa. Almeno cosi' mi è parso capire.

    Per chi non lo sapesse la palma si prende dopo la redditio e si deve ostentare obbligatoriamente sulla porta di casa nel lato esterno.
    Questo è considerato un segno di riconoscimento neocatecumenale

    Infatti solo i NC usano questi "segni", i cristiani della domenica si accontentano di prendere l'ulivo Benedetto e di metterlo in casa.

    -Sabato 27/03/2010:
    "Oggi a pranzo sono stato deriso e vilipeso sulla mia fede, e il mio credo, il diavolo si è servito dei …………..per provarmi.
    …………… mi ha parlato con arroganza e violenza, e ne ho sentito tutto il suo peso come una sofferenza lancinante dentro l’anima.
    Questo è il secondo anno che alla domenica delle palme ricevo la palma grande come segno di vittoria di Cristo sui miei peccati, l’anno scorso sono riuscito a portarla a casa e ……………………… hanno preso la palma e l’hanno buttata fuori al giardino.
    Quest’anno ………….. con violenza e grande arroganza mi ha minacciato dicendomi di non portare la palma a casa, dicendo un sacco di cattiverie che mi hanno ferito profondamente, anche ……………. mi ha fatto soffrire e nessuno della ………….. a spezzato una lancia in mio favore, sono stati tutti complici, ed io non ho mosso ciglia, in silenzio mi sono allontanato, poi poco dopo sono uscito di casa e pensavo all’accaduto e invece di piangere e di avvertire il peso ……………mi ha spruzzato, mi ha colto una tale tenerezza interiore, come se fossi avvolto dall’abbraccio di Dio...."
    dal il blog di gennaro8's ( https://gennaro8.wordpress.com/tag/neocatecumenali/)

    RispondiElimina
  29. scusate, qualcuno è in grado di spiegarmi questa iconografia fatta da kiko? Grazie

    https://gennaro8.wordpress.com/tag/neocatecumenali/

    RispondiElimina
  30. Riporto qui dal thread precedente la risposta di La Paz:

    Signor Soave,
    I catechisti laici del cammino sono l'autorità massima per i sacerdoti RM. Ancor più del parroco, più del vescovo, più di tutti.
    Nella mia comunità hanno camminato vari seminaristi RM, fra i primi in tutto il mondo.
    Furono tra i primi ordinati da Monsignor Rouco in Spagna, 25 anni fa.
    Con tutti costoro mio marito ed io mantenevamo un rapporto di amicizia davvero molto stretto.
    So molto bene come vengono formati e come vivono.
    Alcuni di loro terminarono il cammino con noi e ci consideravano come loro autentica comunità di origine (sebbene in realtà provenissero da diversi paesi d'America e d'Europa).
    Il caso di violazione del segreto sacramentale al quale ho fatto riferimento prima, è reale ed è stato denunciato.
    Non so se è un fenomeno generalizzato o non lo è.
    Però debbo dire che quando i catechisti vanno a fare un passaggio in cui hanno da scrutare e soppesare la fede dei fratelli della comunità, i RM hanno voce in capitolo quanto i garanti e quanto il responsabile della comunità. Gli si chiede di avvalorare fatti molto concreti che normalmente hanno a che fare con il foro interno delle persone e li si invita a farlo in pubblico.
    Talvolta il problema risiede in ciò che consideriamo essere il limite o la frontiera del sigillo.
    Se un fratello ha problemi di masturbazione, il catechista farà domande, davanti alla comunità, al responsabile, al garante e al RM per questo peccato concreti. Non viene certo a chiederlo a me!
    Senza dubbio in cammino non si capisce cosa sia il foro interno e si confonde l' intimo ed il sacro con il pubblico e il comunitario.
    In cammino si perde l'intimità così come viene intesa nel mondo dai comuni mortali.
    Nel cammino si perde la nozione di ciò che è strettamente personale.
    Le farò un esempio molto chiaro: il cammino difende la sacra intimità del talamo per il matrimonio con Dio. In cambio, tutti in comunità ed in parrocchia possono sapere cosa fanno e cosa non fanno gli sposi nel talamo. Tralascio i dettagli perché sono di cattivo gusto, però io ho passato vent'anni ad ascoltare tutta una serie di cose a questo riguardo.
    Comprenderà che è molto difficile delimitare il foro interno, l'intimità, il segreto, quando tutti sanno quante volte vai al bagno al giorno e tutte le cose della tua vita.
    Mi dispiace d'essere così sincera, ma quando un catecumeno non vuole confessarsi con un RM è perché ha i suoi buoni motivi. E questo io personalmente l'ho constatato nel corso di molti anni. Mi creda, mi piacerebbe non averlo vissuto, ma in cambio le dirò però che vale lo stesso per le molte cose intime di seminaristi e di preti RM che non avrei voluto sapere.
    E se le so, è perché uscivano fuori in comunità con la stessa naturalezza con cui sorge il sole.
    Di certo, ho qualcosa per Tripudio di molto più esplicito rispetto a questo.
    Nulla sui RM, non tema, signor Soave.
    È qualcosa a proposito di segreto, intimità, coscienza ecc.
    Forse noi scopriamo qualcosa che finora mai è stata trattata perché nessuno ha mai superato la linea rossa.
    Conosco persone che mi hanno detto che in Opus non esiste lo stesso segreto della confessione, ma non sono in grado di saperlo, e poi l'Opus è una prelatura e dipende dal papa. Il cammino invece dipende dai catechisti.
    E se non le piace, reclami, perché si sta tracciando le vesti per qualcosa che noi che siamo stati in cammino ben conosciamo: Kiko ha un'idea del foro interno che non è quella che ho io o che ha lei.

    RispondiElimina
  31. @Tripudio ovviamente la solita risposta banale e stupida.Grazie per il baccala' pesce di gran pregio e di valore.Meglio essere un baccala' Che un pesce di cannuccia.Vorrei sapere cosa professi tu quando reciti il Credo.Ma tanto so Che non risponderai o te ne uscirai con le solite sciocchezze.Avanti Tripudio sentiamo la tua professione di fédé.In questi anni ci hai abitusti allé tripudiate Che non fanno nemmeno piu' ridere.Tu e Lino fate solo ridere sembrate Stanlio e Ollio. No Cirinna'

    RispondiElimina
  32. I soliti falsi e bugiardi, che colpiti nel vivo iniziano a digrignare i denti, a sputare veleno ad insultare le persone. Sembrate una massa di indemoniati.
    Pasquale menti sapendo di mentire e scoperto a mentire aggredisci tripudio con le solite domande preconfezionate. Siete da trattamento sanitario obbligatorio.

    RispondiElimina
  33. @ Sandavi
    Infatti, è tutto preconfezionato e congelato. Si mantiene solo per il... sale :-)
    Leggi questa del 2014, ultimi due capoversi:
    http://chisinasconde.blogspot.it/2014/10/preghiamo-per-limminente-sinodo.html
    No, scusa, solo il penultimo capoverso: non vorrei far notare dall'ultimo, che pur definendosi un catechista NC, non ha il dono del discernimento.
    Sarà rimasto un semplice "salato".

    RispondiElimina
  34. Ma per questo fa ridere i polli, riconoscibile lontano chilometri. Non capisco se ci è o ci fa

    RispondiElimina
  35. Ci fa, sandavi, ci fa. Non continuerebbe con la sua scriptio continua, altrimenti, se non volesse farsi riconoscere da noi e nascondersi ai catechisti che gli hanno vietato il blog. Si firmerebbe P.T., se non ci facesse, firma che sarebbe riconosciuta dai citati catechisti.
    Un poco, naturalmente, anche lo è. Se non lo fosse, non manterrebbe in rete un blog defunto, pieno di castronerie e con i commenti cancellati.

    P.T., ancora attendo una critica seria al libro che vedi in Home Page, a sinistra. Faccio solo ridere (come Tripudio), P.T.? Bene: impegnati in un libro che lo dimostri. Il titolo te lo suggerisco io: "Contro il fango di Lino". Saprò suggerirti, anche, gli editori ai quali proporlo. Uno lo riferisco sin da ora: tenta con le Paoline. Firmando l'opera, naturalmente.

    RispondiElimina
  36. Pietro (NON del Cammino)13 febbraio 2016 alle ore 21:33

    Un mio amico del Cammino, che fa una vita molto più elevata di quanto guadagna lui e la moglie, mi diceva sempre che era la provvidenza.
    Poi ho scoperto che l'unica cosa provvidenziale è stato sposare la figlia di un noto e danaroso avvocato

    Ho un altro amico nel Cammino. Lui viene ripreso dai catechisti perché non può permettersi viaggi, alberghi e offerte se non di tanto in tanto. E' evidentemente un cattivo cristiano, perché per lui la Provvidenza non funziona

    RispondiElimina
  37. Pietro (NON del Cammino)13 febbraio 2016 alle ore 21:41

    Valentina:

    le testimonianze come la tua sono di un valore ECCEZIONALE. Almeno per me. Fanno capire molte cose

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il commento era di LaPaz, io l'ho solo tradotto. E concordo su quanto hai detto, cioè che i suoi interventi sono sempre molto interessanti e preziosi.

      Elimina
  38. Pietro (NON del Cammino)13 febbraio 2016 alle ore 21:56

    Gennaro:

    sono contento che hai ritrovato la pace e non ho motivi per dubitare che la tua sia una vera riscoperta della fede. In fondo penso che eri un battezzato e la grazia e l'amore di Dio hanno agito al di là del Cammino.

    Certamente il Cammino può essere uno strumento per incontrare Cristo. Esattamente come certe comunità protestanti. Essere protestanti infatti non significa non conoscere Cristo, ma conoscerlo non in pienezza.
    Non mi meraviglia che possano fare miracoli: basta che abbiano fede in Gesù. Ciò però non toglie che la pienezza della verità sta nella Chiesa cattolica.

    Il tuo senso di euforia dopo il passaggio potrebbe senz'altro essere frutto della grazia. Ma potrebbe anche essere frutto di un'esperienza esaltante solo umanamente.
    Non dobbiamo confondere la gioia che viene da Dio, con una semplice e appagante gioia solo umana. O, peggio, con l'esaltazione.

    La gioia che viene da Dio porta all'umiltà e all'obbedienza, tanto che se si venisse accusati ingiustamente, si proverebbe sì dolore, ma anche grande pace e amore. Cosa che molti arrabbiati del Cammino non dimostrano affatto.

    Tu, in effetti, hai detto la tua con garbo. Hai testimoniato, e questo mi fa credere che la tua esperienza ti abbia fatto entrare in contatto con l'amore di Dio.

    Ma, anche fosse, ciò non giustifica le "confessioni pubbliche" che sono abominevoli e che, se il Papa ne venisse a conoscenza, le condannerebbe.
    Per non parlare del segreto della confessione violato. Lo sapete o no che c'è la SCOMUNICA da cui solo il PAPA o un suo delegato può assolvere?

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.