sabato 2 giugno 2018

Devastato un matrimonio? Prima di difendere il Cammino, proviamo a riflettere

Breve premessa sul metodo: se la notizia fosse "ti do uno spintone facendoti cadere", potrebbe anche non essere la descrizione di una cattiveria. Per esempio: non è una cattiveria nel caso che tu sia Daffy Duck e un classico pianoforte a coda ti stava cadendo in testa dal centesimo piano, e lo spintone con l'annessa caduta ti evitano un trauma molto peggiore. In altre parole, le circostanze talvolta attenuano o cambiano il valore morale di un gesto. Motivo per cui non si può buttar lì un giudizio sommario senza riflettere e senza conoscere.

Detto questo, proponiamo qui sotto qualche spunto di riflessione sul recente caso Forum. Scusate la lunghezza, ma è bene chiarire almeno le cose essenziali.

Alcuni giorni fa (mercoledì 23 maggio 2018), su Canale 5 Mediaset, la puntata della trasmissione Forum riguardava una coppia in cui il marito neocatecumenale ha accusato la moglie non neocatecumenale di abbandono del tetto coniugale. Il video della puntata (dura 83 minuti) è qui sul sito Mediaset.

Ora, assumendo che gli attori abbiano recitato correttamente la loro parte, anche qualcuno estraneo alla fede cattolica può rendersi conto che il Cammino è una setta (al punto che chi vi entra "cambia completamente" anche verso aspetti negativi), e rendersi conto che il Cammino non salva i matrimoni ma li devasta (loro chiamano "matrimonio salvato" soltanto quello in cui entrambi i coniugi partecipano ferventemente al Cammino), ecc.


Punto 1: mettete da parte eventuali simpatie/antipatie per il Cammino e provate a immaginare che si tratti di una diversa comunità religiosa a voi sconosciuta e di cui non ve ne importa nulla.

Domanda: il vostro giudizio conclusivo sul caso esposto da Forum resta lo stesso? Se il giudizio cambia, allora non avete messo da parte simpatie e antipatie.

Esempio: l'abbandono del tetto coniugale è sbagliato (sia dal punto di vista religioso che da quello civile). Ma nel video sopra indicato emergono circostanze per cui una persona si ritrova ad avere diversi motivi per dire "non ne posso più del coniuge" e decide di abbandonare. Ha ugualmente tutti i torti? Proprio tutti i torti? Chi si dispera e dice "non ne posso più" ha sempre automaticamente tutti i torti? E se c'è il ragionevole sospetto che l'altro coniuge, abbracciando un percorso religioso, di fatto lo ha imposto alla famiglia al punto da esasperare qualche familiare? Conoscete la differenza tra sincero entusiasmo e marcato fanatismo, no?


Punto 2: non lasciatevi distrarre dai dettagli secondari. La puntata di Forum è dedicata alle vicende di un matrimonio. Tanti matrimoni si sfasciano, ma ci interessa capire perché succede anche nel Cammino, e perché lì succede così spesso nonostante i fratelli del Cammino proclamino abitualmente che «il Cammino mi ha salvato, ha salvato il mio matrimonio». Dunque le frasi sull'amore reciproco, sui giovani in discoteca, sulla dislocazione delle parrocchie, lo scusarsi di cose secondarie, l'ammettere qualche proprio errore senza che ciò implichi un drastico desiderio di correggersi, non cambiano i termini della questione.

Domanda: quanto erano rilevanti, in quel contesto di devastazione di un matrimonio, i tatuaggi di qualcuno dei presenti? Riflettete per un attimo: se dalla puntata di Forum avessero ipoteticamente tagliato la breve menzione dei tatuaggi, sarebbe cambiato qualcosa -anche di piccolo- di tutto il contesto?

Esempio: "quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito". Altro esempio: "non intendo finire di leggere questa pagina perché mi aspettavo qualcosa di più stuzzicante del solito elenco di punti".


Punto 3: nel portare in televisione il proprio caso, sono stati d'accordo nel non nominare esplicitamente il Cammino Neocatecumenale (ma è fin troppo riconoscibile da chiunque sia almeno un pochino informato su tale setta).

Domanda: cosa c'è da nascondere? Si può facilmente immaginare che durante la preparazione della puntata di Forum sia stato il marito neocatecumenale a porre la condizione di non nominare il Cammino (chissà se spontaneamente o se su suggerimento dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali). Possiamo infatti supporre che la moglie non avesse motivo di preoccuparsi troppo di salvare il prestigio del Cammino.

Esempio: dopo la partita i soliti tifosi ultrà della squadra XYZ sfasciano le vetrine e danno fuoco alle auto. A chi conviene che la squadra XYZ non venga nominata? A chi conviene che venga piuttosto accusato genericamente qualsiasi tifoso di qualsiasi squadra? Rifletteteci: se il Cammino non può essere nominato, potete ancora ancora pensare che il Cammino non avrebbe alcuna responsabilità nella rovina di quel matrimonio?

Mettetevi ora nei panni di qualcuno che non conosce la mentalità vigente nel Cammino, non conosce la quantità e l'intensità degli impegni richiesti dal Cammino, anzi, nei panni di un tipico telespettatore molto poco ferrato in questioni religiose. Dopo aver assistito a quella puntata di Forum penserà che qualsiasi movimento religioso cattolico porti agli stessi problemi. Cioè penserà che il fanatismo dei neocatecumenali sarebbe rilevabile in tutti gli altri ambienti della Chiesa. Ha ragione o ha torto? Potete forse documentare almeno statisticamente che negli altri ambienti ecclesiali la percentuale di facinorosi (chiamiamoli così) sarebbe davvero confrontabile con quella del Cammino? Vi rendete conto che il tacere il nome del Cammino ha indirettamente ma consistentemente gettato cattiva luce su tutti gli altri ambienti ecclesiali?


Punto 4: non fatevi ingannare dalla spettacolarizzazione. Se una persona non sa esprimersi con i termini legali e scientifici esatti, se per abitudine o altro motivo dà talvolta importanza a sensazioni personali piuttosto che ai fatti, se anziché esporre pare sbraitare, non significa che ha automaticamente torto. Così, allo stesso modo, non bisogna dare automaticamente ragione a chi apparisse come uno mansueto che ha le parole giuste tutte già pronte, che ha ben pianificato difesa e attacco. (Fra parentesi: questi sono alcuni dei solidi motivi per cui nei tribunali veri sono principalmente gli avvocati a parlare).

Domanda: avete fretta di emettere un giudizio 1-X-2, oppure avete la pazienza di seguire il dibattito perché vi interessa sapere se la devastazione di quel matrimonio è un frutto tipico del Cammino oppure un fatto accidentale di singole persone?

Esempio: chi ha letto La tela del ragno, testimonianza scritta nel 1992 sul Cammino che devasta i matrimoni, resterà sbalordito nel trovare tantissime conferme nella puntata di Forum sopra indicata. Il pregio della testimonianza La tela del ragno sta nel fatto che è scritta in modo ragionato, dettagliato, con una vasta quantità di citazioni, spiegazioni, episodi. Non è stata né la prima, né l'unica testimonianza sulla devastazione dei matrimoni causata dal Cammino (ricordiamo ad esempio quella in cui il marito abbandona il tetto coniugale, e i neocatecumenali danno ragione a lui).


Punto 5: siamo tutti peccatori e quindi almeno dal punto di vista statistico sia i mariti che le mogli, per un gran numero di volte nel corso della loro vita matrimoniale, fanno/omettono/dicono cose tali da intaccare (più o meno pesantemente) il loro rapporto e la famiglia che hanno formato. Per la maggior parte dei casi sono solo piccoli attriti che, anche accumulandosi, portano ad un nulla di fatto. Nei casi più seri il matrimonio si sfascia, cioè almeno uno dei due non ne può più.

Domanda: se tua moglie ha avuto un parto difficile appena cinque minuti fa e tu vai via per andare a giocare a golf (giocare a golf non coincide con Dio) oppure andare alla convivenza neocatecumenale (le attività del Cammino non coincidono con Dio), hai o non hai compiuto un grave gesto contro il tuo matrimonio?

Esempio: immaginate un testimone di geova la cui moglie, appena cinque minuti prima, ha avuto un parto difficile. Lui affabilmente le dice: "cara, devo andare, perché devo distribuire le riviste". E sì che voi sapete che per loro distribuire le riviste e predicare sono attività sacre, da pionieri, robe che piacciono tanto tanto a geova (e comunque, mica va a giocare a golf o alla riunione del club Salviamo le Foche!). Pensateci bene: la moglie, se non è testimone di geova, oppure se lo è solo un pochino, cosa penserà? Su, non è difficile indovinarlo.

E se dopo aver accumulato ogni smacco e umiliazione la moglie decidesse di lasciare il marito, la colpa va attribuita solo alla moglie? L'aggressione al matrimonio l'avrebbe compiuta solo la moglie? Il marito avrebbe davvero il sacrosanto diritto di lamentare l'abbandono senza minimamente interrogarsi?

In qualità di fedeli cattolici ci sentiamo molto negativamente colpiti dall'idea che qualcuno, di fatto, abbandoni il coniuge perché non vede l'ora di andare a "convivenze" o "esercizi spirituali". Ciò configura, infatti, una subdola negazione del sacramento del matrimonio. In virtù di tale sacramento, il primo dovere è la propria famiglia. La "convivenza" neocatecumenale non è un sacramento. Togliere tempo e risorse e presenza alla propria famiglia, in nome di attività religiose, non è essere cristiani ma è essere farisei che eludono i comandamenti di Dio nascondendosi dietro paroloni altisonanti come "korbàn", "evangelizzazione", "fare l'ambientale", "itinerario di riscoperta"...

Le convivenze del Cammino sono "tradizioni" inventate da uomini, sono "precetti di uomini".

Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 7:
6 Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.

7 Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.

8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".

9 E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.

10 Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.

11 Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,

12 non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,

13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte". 

45 commenti:

  1. In una separazione la colpa, come ha ben evidenziato Tripudio, cade sempre su entrambi. Tuttavia l'appartenenza al cammino di uno solo dei due coniugi è un aggravante.
    Ricordo uno dei famosi dodici scagliarsi contro quelli che lui chiamava "matrimoni misti", come se fosse una unione tra un cristiano e un musulmano.
    La condizione per sposarsi era necessariamente che tutti e due fossero in cammino.
    Inoltre se uno dei due a un certo punto cede diventa un nemico, e anche se non si adottano i sistemi alla Faustini , il coniuge in comunità ti darà il tormento fino a farti impazzire.
    Dunque, nel caso del post non la giustifico ma capisco la signora.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In caso di separazione consensuale, sì. Ma ci sono dei casi in cui un coniuge può essere del tutto innocente della separazione, cioè quando ha dovuto subire tutta la manfrina. Il problema evidenziato dalla coppia di Forum è che il coniuge che fino a quel momento era "innocente", a un certo punto non ne ha potuto più e ha fatto qualche gesto clamoroso.

      Ora, il punto è che il coniuge neocatecumenale ha messo il Cammino al di sopra della propria famiglia, anche se a parole dicesse il contrario.

      La moglie stessa ha raccontato un episodio agghiacciante che da solo fa capire tutta la questione e che le fece definitivamente capire che il marito era ormai sposato con la comunità: appena cinque minuti dopo un parto difficile, lui le dice che deve andare in convivenza.

      Capite? Come se la considerasse buona solo a sfornare figli da portare in comunità. In quel momento, invece di pensare a sua moglie e al nuovo figlio, pensa alla comunità, all'urgente attività comunitaria chiamata "convivenza".

      Insomma, è facile capire che è stato lui a rovinare il matrimonio: e lo ha rovinato a causa della mentalità neocatecumenale che aveva fatto sua. Prima di incontrare il Cammino non era così.

      Con tutte le critiche che si possono fare ai gesti clamorosi di lei, non si può negare che è stato lui a "separarsi di fatto". La mentalità neocatecumenale è quella: il sacramento del matrimonio, la tua stessa famiglia, vale meno dell'attività comunitaria. Basterebbe solo questo a far capire che il Cammino non è cristiano, anche se blatera continuamente di "evangelizzazione", "missione", "kerigma", "monizione ambientale" e quant'altro.

      Chi ha letto La Tela del Ragno riconoscerà nella puntata di Forum quella diabolica mentalità degli idolatri di Kiko.

      Elimina
  2. Epico il momento in cui il marito sbotta dicendo: «...cristiani della domenica, probabilmente!»

    RispondiElimina
  3. Un mio parere, un po' controcorrente; conosco bene la trasmissione perché per oltre tre anni ho fatto turni per due pomeriggi alla settimana per assistere mia madre inferma, e lei lo seguiva sempre.
    I personaggi di Forum - non sempre ma nella quasi totalità dei casi - sono figuranti, per ammissione delle stesse conduttrici che si sono succedute nel tempo.
    Qualcuno ha segnalato a Forum il caso-studio, interessante e realmente accaduto. Non credo che sia stato il (vero) marito denunciante a farlo, sarebbe stato frustato dai catechisti; sospetto la (vera) moglie. E anche sospetto che la moglie reale abbia frequentato il Cammino per un bel po' di tempo essendo stata forzata dal coniuge, fino a non poterne più. A questo punto gli autori di Forum hanno effettuato un casting, che viene realizzato tra candidati figuranti esperti del tema, nel caso ex neocatecumenali, che contribuiscono alla stesura dei dialoghi. Questo motiva particolari noti soltanto a chi conosce bene il Cammino, come lo sfogo "...cristiani della domenica" e la veridicità dei personaggi.
    La scelta di non nominare il CNC è evidentemente una scelta della Redazione, una scelta ricorrente indipendentemente dal caso in esame, per evitare problemi legali.
    Quello che ne è risultata è stata una trasmissione più che vera, che ha fotografato il CNC, perché fondata sui contributi di più persone che hanno dimostrato di conoscerlo bene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è il motivo per cui nel testo avevo indicato "attori". Se fossero stati i veri protagonisti sarebbe stato immediato rintracciarli sui social e sapere in quale comunità sono avvenuti tutti i pasticci, anche se in studio hanno usato nomi di fantasia.

      Ora, uno spunto di riflessione (il numero 3) era proprio questo: che motivo c'è di non nominare il Cammino Neocatecumenale?

      Se il Cammino avesse operato per salvare quel matrimonio, sarebbe stato prestigioso poterlo esibire. Se il Cammino fosse stato ininfluente - cioè se tutto il problema fosse evidentemente una questione personale dei due veri protagonisti - allora non c'era problema a nominarlo.

      Invece è stato taciuto. "Problemi legali", giusto? Problemi legali del Cammino, che contrariamente alla propaganda i matrimoni li sfascia (La Tela del Ragno, 1992, e Forum, 2018, testimoniano sostanzialmente la stessa cosa). Sarebbe un bel problema per il Cammino se altri che hanno subito il "divorzio alla neocatecumenale" facessero notare al grande pubblico (poiché in privato, sui blog, sui social, lo sappiamo già tutti) che in nessun altro ambiente ecclesiale avvengono radicalizzazioni tali da calpestare il sacramento del matrimonio.

      Ma il Cammino è fortunato: chi ottiene la grazia di abbandonarlo non vede l'ora di voltare pagina.

      I neocatecumenali possono ingannare gli uomini, ma non possono ingannare il Signore: e quel brano di Vangelo parla proprio di loro.

      Elimina
  4. Mi dispiace per voi che non conoscete assolutamente il cammino. Vi assicuro che di fronte a problematiche nella coppia si invita il fratello camminante a lasciare la comunita'. Punto e basta, non vi fate flash mentali. A mio parere ci sono problemi che vanno al di la del cammino. Sono pronto a scommettere. Osvaldo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando la PROBLEMATICA della coppia è stata la COMUNITÀ

      È STATO INVITATO il fratello camminante a
      LASCIARE LA MOGLIE.

      Vuoi SCOMMETTERCI una piccola somma in denaro oppure LA VITA

      come HO DOVUTO FARE IO CHE L'HO PERSA?

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. P.S.
      Io invece sono tanto DISPIACIUTA di averlo CONOSCIUTO il cd
      "CAMMINO"

      Magari NON non lo AVESSI MAI sentito nominare e ne fossi stata mille miglia LONTANA ..

      magari avessi DETTO di NO quella MALEDETTA SERA che diedi retta alla mia amica, la quale poverina non ne ha nessuna colpa perché voleva solo aiutarmi,

      Sì, voleva aiutarmi perché avevo "dei problemi" ..

      CREDEVO di avere dei problemi .. in realtà l'ho visto DOPO cosa sono i veri PROBLEMI che il cd "CAMMINO" è in grado di crearti ..
      Anzi 1 UNICO GRANDE PROBLEMA

      TI DISTRUGGE semplicemente LA VITA e se nel momento che entri hai ancora 1 piccola debole speranza di FARCELA ..

      VOI, ignobile Osvaldo, siete capaci di spazzare via anche quella definitivamente.

      E il MALE che fate purtroppo NON sparisce in 1 flash ma porta

      CONSEGUENZE CONCRETE e IRREPARABILI.

      Elimina
    4. Per i moderatori

      SE ritenete di cancellare il mio commento lo comprendo ..

      Anzi se dovessi scrivere ancora cancellate pure subito perché non garantisco di riuscire a trattenermi entro i limiti della buona educazione ..

      davanti a 1 qualsiasi commento su questo argomento da parte di 1 qualunque NC ..
      per quanto "educato" possa apparire per me non sarà altro che un IGNOBILE commento di un IGNOBILE NC.

      Elimina
    5. Osvaldo Osvaldo! Io il cammino lo conosco molto bene dopo averlo fatto per 30 anni quindi non dire bugie che ti cresce il naso!

      Elimina
    6. In realtà riterremmo di cancellare lo stupido commento osvaldesco (ma non ce la fa proprio a inventare un nuovo pseudonimo? usa sempre la stessa lista di 20-30 nomi...).

      Piccolo promemoria di metodo:

      1) se esistono NN testimonianze che affermano XYZ, non puoi dire "non è vero", ma devi produrre prove sufficientemente schiaccianti da poter assumere che NN persone abbiano detto tutte contemporaneamente il falso;

      2) di fronte a gente che conosce ABCD, non puoi dire "non conoscete assolutamente ABCD", ma devi spiegare almeno i maggiori punti per cui ABCD sarebbe estremamente diverso da ciò che conoscono;

      3) fin troppo facile proclamarsi "pronto a scommettere" quando si è fuori dalla sala scommesse. Se in ballo ci fossero scommesse vere con soldi veri e persone incaricate di verificare le scommesse, il soggetto in questione non sarebbe più tanto sicuro di sé.

      In pratica, il fratello che oggi si firma Osvaldo è il solito troll neocatecumenale che - come ampiamente previsto - entra qui solo per difendere il Cammino a prescindere dalla validità degli argomenti trattati.

      Poveraccio. Tante letture bibliche, tante monizioni, tante risonanze, tante ambientali, e ancora non ha capito che l'idolatria per il tripode Kiko-Carmen-Cammino lo sta portando dritto all'inferno (quello vero).

      Elimina
    7. Anonimo 2 giugno 2018 14:46
      Mi dispiace per voi che non conoscete assolutamente il cammino.
      ---

      Non mi piace affatto la sua pregiudiziale Osvaldo; l'accetterei sicuramente e volentieri da un fisico teorico, relativamente alla sua materia.
      Ma nei vostri confronti, cosa ci sarebbe da "conoscere": avete uno Statuto noto a tutti e che regolarmente disattendete; avete un Direttorio Catechetico. con tanto di "imprimatur" alla pubblicazione,
      quindi, lo scibile Neocatecumenale e' teoricamente alla portata ed alla conoscenza di tutti.
      Ruben.

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. CAMMINANTI: lo sapete benissimo: il Cammino sfascia molti più matrimoni di quanti ne salva. E questo senza considerare il numero delle coppie che nel Cammino vivono praticamente da separati in casa, esattamente come nel "mondo", ma con l'illusione tipicamente farisaica di essere più bravi.

    Situazioni come quella riportata da Forum evidenziano bene 2 aspetti tipici del Cammino: l'IPOCRISIA e il FONDAMENTALISMO.
    Non parlo dell'ipocrisia personale, cioè dei peccati. Parlo invece di un'ipocrisia codificata, che caratterizza tutti i camminanti. Una ipocrisia che è un condizionamento e perciò, in chi lo subisce senza rendersene conto, non è peccato, ma che in ogni caso predispone la volontà alla cattiva abitudine.

    L'ipocrisia, come ha ben evidenziato Tripudio, è questa: mettete il Cammino al posto di Dio, cosicché la volontà del Cammino (ovvero di Kiko e dei suoi fidi catechisti) appare come quella di Dio. E poiché Dio viene prima della famiglia, la famiglia può essere sacrificata al Cammino.
    Come peccare pensando di essere cristiani speciali.

    Il FONDAMENTALISMO poi aumenta gli effetti devastanti dell'ipocrisia. Quante volte avete detto che Gesù ha detto che Dio viene prima della famiglia! E come interpretate queste richieste? In modo FONDAMENTALISTA, contrapponendo l'amore che si deve al Cammino (che NON è Dio) con quello dovuto alla famiglia.
    Tanto è vero che pensate che per essere un buon camminate occorre dare PIU' tempo al Cammino che alla famiglia. Ne fate una questione di SOLA quantità.

    Non avete capito che quando la Scrittura dice di mettere Dio (non il Cammino) al primo posto, non parla di quantità. Cioè di quanto amore (e perciò quanto tempo) di quello di cui disponiamo occorre dare e Dio e quanto alla famiglia.
    Gesù dice semplicemente che occorre dare TUTTO l'amore a Dio e perciò a lui, e in questo amore è compresa pura la famiglia.

    Mettere Dio al primo posto significa dargli TUTTO l'amore. Un amore esclusivo. Solo che l'amore di Dio non esclude ma include.
    Perciò, per chi ha famiglia è volontà di Dio che manifesti l'amore di Dio a cominciare dalla propria famiglia.
    L'amore per il prossimo nasce dall'amore di Dio.
    La vostra mentalità è tipica di chi NON ama Dio. Ama si il Cammino, ma non in modo soprannaturale, cioè con l'amore di Dio. Lo ama così come un musulmano ama le sue tradizioni e il suo credo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Quando la PROBLEMATICA della coppia è stata la COMUNITÀ. È STATO INVITATO il fratello camminante a
      LASCIARE LA MOGLIE." Davvero è successo così? ... I catechisti in questo caso hanno sbagliato di grosso.

      Elimina
    2. I catechisti sbagliano sempre se pretendono di surrogare una guida spirituale o una consulenza matrimoniale vera. I catechisti neocatecumenali non sono preparati per un compito di questo genere: non hanno letto nulla al di fuori di Kiko e, anche se fossero professionisti, psicologi, avvocati matrimonialisti, non sarebbero in grado di valutare con serenità di spirito i problemi che sono provocati alla coppia dalla comunità e dal cammino.
      Sono infatti parte in causa, e fosse anche solo per questo, dovrebbero tacere!
      Invece parlano, vanno addirittura a testimoniare nelle cause di annullamento, si intromettono nelle separazioni consigliando a un coniuge o all'altro i passi "migliori" per metterlo alle corde.
      Abbiamo una casistica molto nutrita su questo blog dei danni che i catechisti neocatecumenali provocano agli sposi, intromettendosi nella loro intimità, nelle scelte per i figli, nelle decisioni economiche, quindi anche nelle separazioni e nei divorzi.

      Elimina
    3. @simone
      I catechisti hanno sbagliato? E tutta quella storia secondo cui lo Spirito Santo "aggiusta" le cose sbagliate dove la mettiamo? Decidiamoci: o I catechisti sbagliano come tutti e quindi si assumano la responsabilità dei loro errori senza fare scaricabarile e senza richiedere obbedienza assoluta oppure sono ispirati da Dio H24 per ogni cosa che dicono. Nel secondo caso escano dalla Chiesa Cattolica perché secondo essa solo il Papa è infallibile E SOLO quando parla ex cathedra.

      Elimina
  7. Per carità, i matrimoni falliti sono tanti, anche fra i cattolici.
    Però è strano che consulenti matrimoniali, avvocati divorzisti, giudici della Sacra Rota, ora persino trasmissioni televisive, conoscano a menadito le dinamiche di un fallimento coniugale con caratteristiche specifiche, tipiche del cammino neocatecumenale.
    Ora, anche se non volessimo incidere troppo sulla questione, anche se volessimo ignorare Kiko che assicura che i "suoi" matrimoni non finiscono, anche se volessimo pensare che i matrimoni fra neocatecumenali falliscono nella stessa percentuale con cui falliscono gli altri, dovremmo comunque chiederci perché tutti gli operatori del settore sanno ormai le modalità con cui si sciolgono queste coppie. È evidente che nel Cammino può esserci qualcosa che fa male alla coppia, alla famiglia.
    A mio parere, il maggior imputato è un'eccessiva invadenza, visto che addirittura Kiko nella catechesi sul matrimonio della Traditio, si vanta d'aver rieducato le coppie del cammino che non "sapevano" come fare l'amore, alla sessualità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giustamente l'esorciccio compositore sinfonico musicista architetto evangelizzatore non poteva non essere anche sessuologo. Tu credi che lo canonizzeranno?

      Il maestro Ciruela non sapendo leggere fondò una scuela...

      Elimina
    2. https://i.imgur.com/RmdKIj2.png

      e non ho il tempo di linkarlo tutto.

      Elimina
  8. AH AH AHL ino mi son fatto una bella risata
    Pensa che durante il pranzo di matrimonio di due miei ex fratelli,ad un certo punto, all'improvviso scomparvero gli sposi ed i catechisti,tutti a cercarli, il fotografo i genitori gli amici,riapparvero dopo un lasso di tempo e seppi per via ufficiosa cioè i soliti segreti di Pulcinella del cammino che, i katekisti avevano fatto loro una katekesi su Sara e Tobia ,quella roba li che Tu hai linkato.

    Ora devi sapere che nel frattempo i due Katekisti uomini regolarmente sposati,uno se la faceva con una ragazzina l'altro si ripassava le migliori signore della città

    Mi viene ancora da ridere

    RispondiElimina
  9. Anche io ho almeno una testimonianza di una psicologa di coppia che non riusciva a capacitarsi di come un suo paziente avesse vissuto per vent'anni una vita obbedendo a cose in cui non credeva affatto. Vent'anni e sette figli. Per poi svegliarsi un bel giorno e accorgersi che per quanto volesse bene a quei figli, li aveva aveva avuti solo per obbedire ai catechisti.
    Inevitabile che il matrimonio andasse in crisi ma ciò che più di tutto rendeva la situazione odiosa era che la moglie da brava fanatica aveva operato un ostracismo spietato nei confronti del marito per convincerlo a ritornare in cammino.
    Ci vollero mesi e mesi di terapia di coppia per ricondurre lei alla ragione.
    Alla fine entrambi hanno lasciato il cammino.
    Le coppie che il cammino salva per così dire sono solo quelle in cui entrambi sono ferventi neocat.

    RispondiElimina
  10. Anonimo delle 14:46
    ha detto:
    Mi dispiace per voi che non conoscete assolutamente il cammino. Vi assicuro che di fronte a problematiche nella coppia si invita il fratello camminante a lasciare la comunita'. Punto e basta, non vi fate flash mentali. A mio parere ci sono problemi che vanno al di la del cammino. Sono pronto a scommettere. Osvaldo
    ________

    Senti, caro Osvaldo, questa tua difesa a prescindere del cammino, come camminante convinto forse ti fa onore. Ma è terribile mettere, a fianco delle tue affermazioni teoriche, le storie vissute di sofferenza lacerante di tanti. Abbiamo, qui sul Blog e non solo, tante esperienze raccontate; dovresti avere rispetto almeno per la vita delle persone, lo loro storia; davanti a questa realtà le tue parole sono come una pugnalata. E tu li chiami "flash mentali"!
    Le teorie sul cammino le conoscete voi e Kiko le insegna. Noi conosciamo la scia di dolore che hanno lasciato nella nostra vita, poiché dovevano produrre una cosa e ne hanno prodotta un'altra.

    Leggere questo post, guardare il video, mi ha gettato nello sconforto. Ripercorrere certe dinamiche subdole, riascoltare mantra tante volte ascoltati, quando ancora ero dentro il cammino e anche dopo dai racconti di chi, distrutto, è uscito dopo di me, mi ha fatto ripiombare in un buco nero.
    E poi...risolvere tutto con..."ci sono problemi che vanno al di la del cammino. Sono pronto a scommettere"
    equivale proprio a mettersi gli altri sotto i piedi.
    Ma cosa pensi che sia semplice mettere in pasto al mondo la parte più preziosa e intima della nostra vita? E chi sei tu per liquidare così la faccenda dandoci, infondo, dei bugiardi?

    Io personalmente sono stata testimone dell'interferenza dei catechisti nella vita coniugale dei camminanti, vere e proprie entrate a gamba tesa, in più di un'occasione. E a patirne, il più delle volte, sono le donne, ovviamente la parte più debole!

    - Quando un marito sentiva forte e incontenibile la chiamata a partire "famiglia in missione" (il famoso fuoco di cui si parla nel video) mentre la moglie la viveva come una violenza, a lei e ai suoi figli, invece di rispettare i tempi della coppia e invitare a camminare col passo dell'ultimo (anche i dubbi della moglie sono una parola di Dio! O no?) ho visto catechisti riempire la donna di sensi di colpa. "Pensa! Forse ti stai opponendo alla volontà di Dio, che si manifesta in tuo marito"
    Immagini le conseguenze di queste parole, quando i due tornano a casa e cominciano a discutere sulla cosa? Col marito che dice "Hai sentito cosa ti hanno detto i catechisti?" Come pensi che sia andata a finire il 99% delle volte?

    - Quando a una donna che aveva scoperto il tradimento del marito - che poi la ha comunque lasciata per l'altra - e che, esasperata, aveva chiesto al marito di non tornare a casa dopo che l'aveva maltrattata davanti ai figli chiamandola pazza e visionaria, venne imposto dai catechisti di perdonare il coniuge, ridargli la chiave e "farsi trovare a terra, davanti alla porta, per baciargli i piedi". Questa moglie non ce l'ha fatta a fare il passo verso il marito, che non aveva alcuna intenzione di tornare con lei e ogni volta che metteva piede in casa lo usava per far ricadere su di lei la colpa della separazione, la conseguenza è stata essere fermata lei nelle tappe del cammino. Non amava il nemico.

    continua

    Pax

    RispondiElimina
  11. Anonimo delle 14:46

    continuazione

    - Quando un catechista di prima fila per più di venti anni ha portato avanti una grossa realtà di evangelizzazione, sempre in mezzo a mille contrasti con la moglie, che lo accompagnava sì, ma non accettava che, come lei diceva ad ogni convivenza, a casa sua si mangiava solo "pane e comunità", non ce n'era più per nessuno. I figli crescevano soli, parenti zero, ogni problema era lei ad affrontarlo. Questo per anni. Dico io, quando non si crea un equilibrio, quando c'è questo scontento, i catechisti cosa dovrebbero dire a quest'umo? Niente... se correva, lo facevano correre ancora di più. All'improvviso, dopo molti anni, scoppio la bomba: matrimonio inesistente, separati in casa, rifiuto dei figli, una miriade di problemi nella vita privata, la moglie indurita oramai completamente nei suoi confronti, faceva la sua vita. Tutto questo venne fuori quando oramai quest'uomo, che aveva fatto sempre tutto da solo in definitiva, era logoro e depresso. Indovina a questo punto cosa hanno fatto i catechisti, che tutto sapevano da sempre della sua situazione familiare tragica? Gli hanno addossato tutta la colpa, umiliandolo davanti alla moglie accusatrice, alla quale si aggiunsero i fratelli della sua stessa equipe, che lo avevano sempre sopportato e ai quali non pareva vero di vederlo cadere finalmente in disgrazia, con i mega-catechistoni che gli davano addosso.
    Un uomo tremendo era stato, di quei talebani che fanno strada nel cammino, sicuro, ma quando è caduto tutti gli si sono girati contro. Chi non lo ha fermato in tempo con il suo "discernimento"? Chi ha approfittato del suo super-attivismo, che faceva tanto comodo al "Potente cammino" e all'"evangelizzazione che non si può fermare"? La risposta è semplice: Quei catechisti che sono ispirati sempre, che ci dicono la volontà di Dio per noi, senza pericolo di errore, perché li ha inviati Kiko alla nostra vita.

    Nessuna teoria, nessuna scommessa su apodittiche certezze, storie diverse che toccano comunque il sacramento del matrimonio vissute e toccate con mano "facendo" il cammino neocatecumenale, vivendolo da dentro. Tanto perchè noi, secondo te, non conosceremmo assolutamente il Cammino!
    Delle due una: sei tu che non conosci il Cammino Neocatecumenale, oppure sei un bugiardo.

    Pax

    RispondiElimina
  12. Osvaldo del cammino sa quello che vede nello strato in cui si trova, probabilmente basso, quello della truppa. Non mi fa specie che difenda il cammino, credo ingenuamente. Mi fa più specie un Voltaggio che conoscendo benissimo gli iniziatori K & C non si fa scrupolo di dire cose fasulle.

    RispondiElimina
  13. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci istruisce:  « Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento ».

    Ecco la vera e intoccabile comunità che non va scalfita da intromissioni esterne, il matrimonio elevato a sacramento per opera di Cristo Signore.
    "I sacramenti sono segni efficaci della grazia, istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso i quali ci viene elargita la vita divina". Wow! Qualcosa di grosso! Quindi secondo quale deteriorata logica è permesso che un catechista imponga le sue decisioni all' interno di un rapporto e che interferisca nel sacro equilibrio matrimoniale danneggiando i coniugi?
    È inammissibile, punto!

    Il nostro vivere è privo di condizionamenti settari, risultiamo affrancati dalle vessazioni del Dio vendicativo e scoraggiante di kiko, e con tutta la vividezza necessaria riusciamo a vedere la chiavitù programmata e attuata nel cammino; tu, Osvaldo, come puoi riferire tante menzogne senza vergognarti? Nel cammino vige un giogo che sottomette il matrimonio, costringendo i coniugi a osteggiarsi deturpando a questo modo il sacramento.
    Un atteggiamento, il vostro, che corrisponde ad un capolavoro di miseria e meschinità!
    Mi vengono in mente le varie famiglie da me conosciute perchè a loro affidata da bambina in brevi ma molti frangenti (dato l' agire mendoso dei neoc), e ritrovo diversi e inquietanti episodi caratterizzati dall' influenza neocatecumenale a discapito delle coppie. Si approfondirà ma rimane comunque l' amarezza di aver conosciuto gente ridotta allo stremo come i due presenti nello studio di Forum.

    Il cammino è un minaccioso escavatore, i catechisti una gigante boccia in ghisa acciaiosa mentre l' edificio preso di mira è la coppia, per meglio dire la famiglia, già percossa e a breve abbattuta. Un meccanismo che distrugge per favorire una fabbricazione nuova; una costruzione che compiace kiko e si adegua al cammino, sottomessa e sofferente.

    Osvaldo, Simone e compagnia bella, ma smettetela con queste infamanti stesure di concetti neocatecumenali che mirano ad attaccare il dolore altrui a beneficio di una difesa inutile dalle ipocrite, instabili e false fondamenta. Ma piuttosto andate a giocare tra le giostrine squilibrate di kiko!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Osvaldo, forse, bisogna rivolgersi con detti semplici:

      https://www.scuolissima.com/2015/09/tra-moglie-e-marito-non-mettere-il-dito.html

      Con Simone ci rinuncio.

      Elimina
  14. Anni fa scrissi la storia del catechista che se la faceva con una giovane ragazze e come i super katekistoni al 100% amici di Simone Svoltaggio (dai una svolta alle tue chiacchiere),entrarono a gamba tesa nell'intimo della coppia del catechista,quale fu la reazione della moglie?(dalla finestra volò di tutto)con la conseguenza di una coppia separata in casa con uscita dal cammino del catechista.
    I classici frutti del cammino caro Simone Svoltaggio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una ragazzina buon gustaia. I catechisti sono ricchi quanti soldi si è fatta dare per comprare le bambole? Sto scherzando.
      In comunità manco morta ci stavo. Ero io la moglie dalla finestra ci buttavo a lui.

      Elimina
    2. Per Anonimo delle 16.56

      Eh si, ci sta per voi, piuttosto che schifarvi di queste vicende schernite ponendo in risalto la classica, subdola e cretina frase: "sto scherzando".

      Davvero di cattivo gusto. Senza rispetto alcuno. I soldi, che allusione spregevole...semmai colui che si fa pagare è kiko sfruttando l' ingenuità e la buona fede dei neoc inconsapevoli. Ed il riferimento alle bambole? Una beffa riferita all' essere giovane d' età; pensieri duri come pietra che mi indolenziscono il cuore, e questo solo per l impatto doloroso che ogni volta provo nel constatare quanta ignoranza vige in molti di voi!

      Elimina
  15. Ma come è possibile che da questa visione sia nato ... " Ecco facciamo un'analisi di cosa è nato. Quali frutti ci sono stati. Frutti benedetti dalla Chiesa. "Simone ma davvero credi alle cose che dici?". Potrei domandarti la stessa cosa. Affermi che Kiko sarebbe uno che ha ingannato sacerdoti, Vescovi, Papi, un mentitore che si sarebbe inventato la visione che vivrebbe alle spalle di tutti e gli itineranti (la maggior parte prima erano fior di professionisti) sarebbero dei mantenuti che non hanno mai lavorato in vita loro, ecc. Insomma Kiko sarebbe un genio del male. Per questo dico che varie, molte ricostruzioni su vari argomenti non sono credibili: partono da assunti sbagliati, postulati errati e nemmeno propri. I fatti dicono altro: questa è un'esperienza benedetta dalla Chiesa, al netto di tutti i difetti che ha.


    Caro amico Voltaggio, ti parlo da fratello in cammino, il quale conosce la situazione lì dentro, non per sentito dire, ma per esperienza. Non sono stato per tanti anni nel cammino, ma non c'è bisogno di sbattere la testa contro un muro per tanti anni per capire che non devi sbatterci più. Delle volte è sufficente sbattere anche una sola volta per capire, anzi è meglio così, perchè se capisci subito non ti rompi la testa completamente.
    Ti premetto che io so che il Cammino viene da Dio, perchè lo so. Ma raccontare la filastrocca che se viene da Dio, per cui tutto è pulito, e ogni azione è giusta e santa, è una grande bugia e manipolazione. Perchè? Perchè la tua è pura ignoranza delle cose di Dio e della Sacra Scrittura, cui ti riferisci, il famoso Tripode: Parola, Liturgia e Comunità
    Caro Voltaggio da Dio sono usciti Adamo ed Eva, e cosa è accaduto nell'Eden? Lo sai? Caro Voltaggio da Dio è uscito Sansone, cosa accadde con Dalila? Da Dio è uscito Davide, cosa accadde con Betsabea? Da Dio è uscito il Popolo di Mosè, cosa accadde sotto il Monte mentre Mosè era assente?
    Caro Voltaggio sono solo dei piccoli esempi, se conosci la Sacra Scrittura dovresti capire e conoscere gli altri fatti. Tutt'oggi ci sono dei sacerdoti, che sono ordinati, per cui con il Segno del Sacerdozio, i quali cadono nel Peccato: pedofilia, ruberie, ecc. Ovviamente non si deve cadere nella presunzione di dire che tutti i sacerdoti sono grandi peccatori, perchè vi sono tanti ( sicuramente in numero molto più elevato) che sono dei bravi sacerdoti di Nostro Signore Gesù Cristo.
    Con ciò vorrei dirti che la tua preunzione di volersi nascondere dietro al fatto che il Cammino è nella Chiesa, che Kiko ha visto la Madonna, che il Papa è venuto all'Anniversario, e altro, pensando di mettere a credere che tutto è lindo e pulito non passa, perchè è una menzogna.
    Caro Voltaggio ti invito a rientrare nell'ovile di Nostro Signore e di metterti all'opera per migliorare il Cammino Neocatecumenale, perchè abbia dei frutti migliori.
    Caro Voltaggio di dò uno spunto di riflessione su un ambito nel quale si potrebbe lavorare dentro il Cammino.
    Le buste delle collette. E' vero la la colletta è privata, cioè non si deve far vedere ciò che si versa, perchè un fratello povero potrebbe vergognarsi di farsi vedere nel suo poco. Ma è anche vero che i Lupi si travestono d'Agnelli. Per cui, perchè non far mettere a bilancio tutte le offerte prese (decime, collette ecc) per poi far vedere agli altri fratelli le spese effettuate, facendone vedere l'impiego che si fa?
    Di tutto questo non si va a mostrare nulla. Per cui: chi ci dice che non ci sia qualcuno che si stia approfittando del Bene Comune, cioè che come Giuda, che rubava dalla borsa dei soldi?
    Caro Voltaggio è anche un grave peccato non fare nulla per migliorare la situazione, dovresti sapere tutto questo.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. IPG:

      premesso che Voltaggio puoi contattarlo meglio per altri canali, concordo che in nessuna realtà ecclesiale, anzi nella Chiesa stessa, non tutto è perfetto e anzi ci sono tante storture.

      Ma NON è di questo che si sta parlando. Qui si dice che, anche se voluto da Dio, nel Cammino il male va oltre la somma dei peccati degli aderenti.
      Nel Cammino delle strutture opera dell'uomo sono considerate come opera di Dio, tanto da creare una DOTTRINA DIVERSA da quella della Chiesa.
      Un po' come è avvenuto per i farisei, a cui Gesù rimprovera proprio di aver aggiunto alla Rivelazione di Mosè un'altra tradizione, e per i sadducei, che non credevano alla risurrezione dell'anima.
      Erano sì all'interno del Giudaismo ma, di fatto, erano degli eretici.

      La loro eresia "non ufficiale", ma di fatto, ha prodotto i frutti cattivi stigmatizzati da Gesù.
      Questo non vuol dire che "in principio" i farisei non fossero suscitati da Dio e nemmeno che tra i farisei del tempo di Gesù fossero tutti in mala fede: è a un fariseo che Gesù disse che non era lontano dal regno di Dio.
      Ma Gesù parlando contro i farisei parlava contro il fariseismo.

      Io non nego che nel Cammino possano esserci dei frutti, perché è impossibile incasellare lo Spirito Santo che agisce sempre e ovunque ispirando il bene.
      Per cui anche se nelle anime dei camminanti e nel Cammino stesso, che è composto da camminanti spesso in buona fede, possono esserci spazi in cui lo Spirito può operare.
      Del resto in questo momento in cui la Chiesa sta aspettando che il Cammino si converta e ubbidisca, è la Chiesa stessa che sta lasciando spazi di rinnovamento.
      Dico però che nel Cammino ci sono VIZI DI FORMA che non possono che produrre frutti di menzogna.

      Di conseguenza, nonostante io sia convinto che il Cammino NON salva affatto i matrimoni ma li distrugge, non nego che in certi casi può aver contribuito a salvarli, così come avviene anche in altri ambiti ecclesiali e nelle stesse parrocchie frequantate dai domenicanti.

      Ma NON è di questo che stiamo parlando. Noi stiamo parlando di casi in cui i coniugi MAI si sarebbero separati se non avessero fatto parte del Cammino.
      Cioè dei casi in cui il Cammino E' STATO CAUSA di separazione.
      Cosa che dimostra che nel Cammino esiste un germe malvagio, un germe di menzogna indipendente dal peccato dei singoli camminanti, che genera il male che, ovviamente, influisce anche nella vita spirituale dei camminanti favorendone il peccato

      Elimina
  16. PAPA FRANCESCO distingue tra peccato e corruzione.
    Ovviamente non solo la corruzione è peccato ma anche ogni peccato è una forma di corruzione, ma nell'accezione che il Papa dà al temine "corruzione", la corruzione diviene, in pratica, associata all'abitudine al male.
    Un po' quello che per Gesù è l'ipocrisia: tutti peccano, per cui tutti commettono delle ipocrisie più o meno gravi, ma per Gesù gli ipocriti sono i farisei in generale (cioè il fariseismo e i farisei non in buona fede). Perché a chi pecca Dio dà sempre la possibilità e la grazia di ravvedersi, ma chi si adagia nel male, nonostante la grazia che Dio concede di ravvedersi, rischia grosso.

    Questo post sta a dimostrare come il Cammino sia CORROTTO. C'è come una cancrena che se non viene estirpata infetterà tutto il corpo. Un principio di corruzione che è in atto e che ha suscitato delle tendenze sbagliate che si manifestano in abitudini sbagliate e in un fanatismo generalizzato

    RispondiElimina
  17. Isaia Paolo Geremia ecc. eccetara ha scritto: "Ti premetto che io so che il Cammino viene da Dio, perchè lo so"

    E io, invece, so che chi mente su una apparizione (perché una cambio di versione a 360° comporta che una delle due raccontate, la prima o la seconda) non viene da Dio e, nella improbabile ipotesi che da Lui sia venuto, se ne è allontanato.
    Per migliorare la situazione c'è un solo modo: azzerare i catechisti che si sono formati con il kikianesimo, bruciare quei mamotreti che nonostante gli sforzi della CdF sono pregni di eresie, ritornare alla
    sana dottrina e liturgia della Chiesa, mettendo da parte ogni invenzione di Kiko, scrutini in primo luogo.

    RispondiElimina
  18. Risposta del sacerdote

    Caro Alessandro,
    1. Giuda non è stato dannato fin dal principio. Il Signore lo aveva chiamato ad un’altissima dignità.
    Si è perso, pur stando accanto al Signore, per la bramosia delle ricchezze.
    Il Signore gli aveva dato fiducia e l’aveva incaricato di tenere la cassa. Ma Giuda vi rubava, come ricorda San Giovanni quando in riferimento a Giuda scrive: “Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro” (Gv 12,6).

    2. Certo, Gesù ha dato il suo perdono anche a Giuda e ha pregato per lui.
    Potrei dire che Giuda ha sentito i richiami della grazia, ma è stato troppo orgoglioso per andarsi a umiliare davanti al Signore.
    Li ha sentiti, dicevo. Ma li ha intesi malamente.
    Anziché andare dal Signore, è andato dai sommi sacerdoti che l’hanno lasciato al suo destino.

    3. Il Vangelo non dice esplicitamente che Giuda sia andato all’inferno.
    Ma vi sono espressioni molto forti che lo lasciano intendere, come ad esempio quella che ha citato tu: “Sarebbe stato meglio per quest'uomo che non fosse mai nato”.
    Ma c’è anche un’altra allusione alla perdizione e di Giuda: “Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte” (Gv 12,30). Non si tratta solo di un riferimento cronologico.
    Nel cuore di Giuda erano scese le tenebre della notte.
    Erano scese quelle tenebre di cui parla il Signore quando dice di colui che aveva osato entrare nella sala senza veste nuziale: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti” (Mt 22,13).
    Le tenebre con pianto e stridore di denti sono un chiaro riferimento all’inferno.

    4. Il Signore ha cercato di toccare il cuore di Giuda in tutte le maniere. Pensa quando nell’ultima cena Giovanni gli domanda chi sia il traditore. Il Signore gli risponde: “E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò” (Gv 13,26).
    Dare il boccone da parte del capotavola era un segno di onore, come un nostro brindisi.
    Gesù tratta Giuda in quel momento davanti a tutti con un tratto preferenziale.
    Ma Giuda manifesta nel suo comportamento tutti i segni dell’ostinazione nel peccato.
    Rimarrà in quella condizione fino all’estremo della sua vita, aggiungendovi un altro peccato molto grave: quello della disperazione della salvezza.

    5. A questo proposito senti quello che dice S. Caterina da Siena, o meglio quello che S. Caterina da Siena si sentì dire dall’Eterno Padre: “Questo è quello peccato che non è perdonato né di qua né di là, perché il peccatore non ha voluto, spregiando la mia misericordia; perciò mi è più grave questo che tutti gli altri peccati che ha commessi. Unde la disperazione di Giuda mi spiacque più e fu più grave al mio Figliolo che non fu il tradimento che egli mi fece. Così sono condannati per questo falso giudizio d’aver posto maggiore il peccato loro che la misericordia mia; e perciò sono puniti con le dimonia e cruciati eternamente con loro” (s. caterina da siena, Dialogo della Divina Provvidenza, c. 37).

    6. Pertanto nel perdono di Gesù era incluso anche il perdono per il peccato di Giuda. Ma Giuda questo perdono non l’ha voluto.
    Giuda rimane colui che viene chiamato “il figlio della perdizione” (Gv 17,12).

    7. Secondo la tradizione Ponzio Pilato si sarebbe convertito. La Chiesa copta lo annovera tra i santi.
    Ma se Ponzio Pilato si è salvato, come lo spero, non è perché tutto sommato “ha contribuito (nel male) all'azione salvifica di Gesù” come tu dici, ma perché si è lasciato raggiungere dalla grazia.
    Sua moglie, Claudia Procula, è venerata come santa non solo dalla Chiesa copta, ma anche da quella ortodossa.

    Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
    Padre Angelo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho capito questa citazione di padre Angelo concernente Giuda. A che proposito l'off topic, per svicolare dal tema del matrimonio?

      Elimina
    2. A me pare il prosieguo della predica "interna" al suo fratello Simone ( l'intervento citato era nel post precedente), che dietro l'apparente rimprovero (e dicendo anche cose sensate) nasconde il voler ribadire che cmnq il "cammino viene da Dio" (tralasciamo la profonda motivazione "perché lo so" ..)

      cioè che sono "gli uomini" al suo interno che fanno cose sbagliate e non che "il sistema" è sbagliato fin dalle radici, perché fondato volutamente sulla falsità .. quella della "visione" di Kiko come hai detto tu o anche come ha ben espresso Pietro:

      "Nel Cammino delle strutture opera dell'uomo sono considerate come opera di Dio, tanto da creare una DOTTRINA DIVERSA da quella della Chiesa."
      -----------------
      E così IPG ha concentrato e sviato l'attenzione sul problema (reale) della gestione dei soldi, come fosse l'unica cosa che non va in una struttura (il cammino) altrimenti perfetta ...
      Facendo 1 proposta sensata:

      " perchè non far mettere a bilancio tutte le offerte prese (decime, collette ecc) per poi far vedere agli altri fratelli le spese effettuate, facendone vedere l'impiego che si fa? "
      ---------------
      Ma sinceramente fa 1 po' ridere perché non si capisce A CHI la fa .. a Simone? Ha così tanto potere su Kiko da fargli decidere qsta cosa? E soprattutto sarebbe così sciocco da voler cambiare 1 sistema che funziona così bene nel garantire i privilegi all'oligarchia NC?
      Temo che IPG se è davvero sincero debba smettere di essere così ingenuo, si debba rendere conto che il problema NON è Giuda:

      "chi ci dice che non ci sia qualcuno che si stia approfittando del Bene Comune, cioè che come Giuda, che rubava dalla borsa dei soldi?"
      ----------------
      Purtroppo IPG non si è ancora reso conto che NON esiste alcun
      "Bene Comune" per "TUTTI" i NC , al quale 1 Giuda sottrae ..
      ma che esiste, al contrario,
      il "Giuda Comune" consistente in Kiko e coloro che mangiano alla sua tavola .. che loro tutti NC "di serie B" contribuiscono ad apparecchiare lautamente.
      E volontariamente.

      Elimina
    3. Cmnq IPG ti ringrazio,

      per le belle riflessioni di padre Bellon che hai riportato circa il peccato di Giuda .. di cui mi par di capire nn fossero solo i soldi la motivazione ..

      In particolare, mi fa riflettere questa frase:

      " Potrei dire che Giuda ha sentito i richiami della grazia ...
      Li ha sentiti, dicevo.
      Ma li ha intesi malamente.
      Anziché andare dal Signore, è andato dai sommi sacerdoti che l’hanno lasciato al suo destino."
      ----------------
      Che ne pensi tu?
      Giuda (ma questo vale anche per 1 qualsiasi iniziale discepolo di Gesù e vale anche oggi)
      si aspettava la SALVEZZA dagli UOMINI anziché dal SIGNORE ...

      Roberta

      Elimina
  19. IPG:
    visto che possiamo concordare su qualcosa? Se mi citi padre Angelo Bellon andiamo d'accordo, basta che non mi citi Kiko.
    A proposito, potresti collaborare per un post? Cioè: visto che hai riportato un brano sul peccato di padre Angelo, perché non ne riporti uno sullo stesso tema dai mamotreti di Kiko?
    Sarebbe interessante comparare le differenze tra la dottrina della Chiesa e quella del Cammino.
    Non mi riferisco ai mamotreti corretti dalla Chiesa che tanto non adoperate. Quelli vi servivano per l'approvazione.
    Io mi riferisco ai mamotreti non corretti, quelli che il Cammino usa ostinatamente ancora oggi per le catechesi.

    RispondiElimina
  20. Io leggo sempre con interesse padre Angelo. Il quale è un teologo morale, però, non un esegeta, e talvolta la teologia morale va oltre quello che la Sacra Scrittura dice. La dannazione per il suicidio non mi convince, non mi ha mai convinto la consegna per soldi, "per la bramosia delle ricchezze".
    1) Il Vangelo riferisce: “ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!”. I "guai", giustamente spiegati come simbolo di dannazione, sono riferiti al tradimento (meglio: consegna al nemico), non al suicidio.
    2) la quantità di soldi ricevuta dai sacerdoti non giustifica la "bramosia di ricchezza", anzi: Giuda avrebbe guadagnato di più continuando a rubare dalle borsa.
    3) Giusto per la supposta "bramosia di ricchezza", la restituzione dei soldi non può essere motivata da un repentino pentimento per la consegna e Passione di Cristo.
    4) Buona parte degli esegeti contemporanei (BXVI e card. Ravasi compresi) non ritengono valido il movente dei soldi, sono orientati verso la motivazione politica
    5) Non si riesce, con la bramosia di ricchezza, a rendere coerente il pensiero di Giuda con quello di Satana il quale di Giuda si impossessa: mica Satana desiderava la Passione e Morte di Cristo? Anzi! Al contrario.
    Potrei continuare per una cinquantina di pagine, compresa la valenza del suicidio in quei tempi che - a parte il caso di Giuda - viene sempre narrato con un certo distacco e spesso collegato a un nemico. Narrato con ammirazione è quello di Razis in 2Maccabei 14,37 e ss., eclatante è quello storico dei suicidi zeloti nella fortezza di Manada.

    Magari il movente della consegna da parte di Giuda ha similitudini con un peccato del CNC: c'è chi crede di poter tentare il Signore (vedi apertura della Bibbia a caso, estrazioni a sorte e altro) e che Egli sia a disposizione per ogni nostra ambizione, pronto a inviare legioni di Angeli per soddisfarli. Mgari, quando non viene soddisfatto, c'è chi nega l'esistenza di Dio o si rifiuta di credere che Cristo lo sia. Sia nell'AT sia nel NT questo peccato si chiama "prova" ed è un peccato apprezzatissimo da Satana.

    RispondiElimina
  21. Buonasera a tutti,
    a parte il fatto che discutere su una puntata di Forum fa già ridere di suo... Però anche volendo credere ciecamente a quello che dicevano direi che sono per lo più falsità. Io frequento il cammino neocatecumenale e ho anche avuto periodi di crisi (come qualsiasi cristiano). Quando mi sono allontanato dal cammino nessuno mi ha MAI fatto pressioni, nessuno mi ha mai costretto o me lo ha fatto pesare e non mi sono mai sentito in una setta ma in una Chiesa viva. Anzi posso testimoniare che i fratelli hanno sempre pregato per me e quando ho deciso di tornare mi hanno accolto a braccia aperte senza giudizi, ma solo con amore. Nello specifico della mia comunità ci sono tre famiglie in cui solo due mogli e un marito frequentano il cammino e il coniuge no e di certo non sono matrimoni di serie B, anzi spesso quando ci sono feste o solennità anche i catechisti consigliano ai coniugi del cammino di andare a messa coi propri mariti o mogli, rispetto a venire in comunità. Per un periodo (durato circa 4 anni) i coniugi del cammino sono rimasti a casa senza venire in comunità affinché il rispettivo coniuge non si sentisse escluso dalla vita matrimoniale e quindi proprio per dimostrare che anche nelle comunità viene sempre prima di tutto il matrimonio. Odio queste falsità che si dicono gratuitamente, per non calcolare che gli ultimi Papi hanno sempre appoggiato il cammino come iniziazione cristiana e chi si sente superiore del Papa pensando che è in errore e lui stesso nella verità beh diciamo che non c'è da aggiungere altro. Mia sorella si sta sposando con un uomo cattolico che non frequenta il cammino e questo non è un impedimento e non lo è mai stato per nessuno dei due, anzi sono felici che ognuno di loro possa vivere la propria fede dove Dio chiama. Vi prego non sputiamo veleno sulla Madre Chiesa (di cui il cammino è parte integrante). Un abbraccio a tutti e buona preghiera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tale Peppe86, esperto cercatore di pelo nell'uovo, crede che denigrare un dettaglio del contenitore significhi smentire l'intero contenuto. Aveva ragione padre Zoffoli a dire che i neocatecumenali sono «gente fanatica, abilissima a mentire, malata di presunzione»: e il caro fratello che oggi sceglie di firmarsi Peppe86 non fa eccezione.

      Il fatto è che se anche per assurdo quella puntata di Forum fosse completamente inventata, è incredibilmente realistica perché descrive l'esperienza di tantissimi matrimoni neocatecumenali, nei quali il Cammino provoca solo divisioni, dolori, lacerazioni, sofferenze, separazioni.

      Il Cammino è nemico del sacramento del matrimonio: ed infatti il coniuge è "la tua croce", i figli sono "il tuo idolo", la cognata malata va abbandonata a sé stessa perché bisogna andare in convivenza (affibbiando i figli alla onnipresente "baby-sitter"), ecc.

      Dunque, a meno che il sullodato Peppe86 sia completamente rincitrullito e ubriaco, la sua ridicola polemichina è intesa solo a disturbare la discussione e denigrare le testimonianze sgradite al suo idolo. È un troll, cioè uno che trae godimento dallo sversare menzogne nelle discussioni.

      L'altra tipica menzogna neocat, a cui Peppe86 non si sottrae, è controbattere l'universale col particolare. Di fronte al fatto che il Cammino non "salva" i matrimoni ma li appiattisce e li inquina, non ha altro da dire che nel suo caso personale ciò non sarebbe mai avvenuto. Sottinteso: vorrebbe farci credere che tutte le testimonianze sulle ingiustizie del Cammino sarebbero false. Bravo furbacchione.

      Idem per quando uno si allontana dal Cammino: Peppe86 ha già scrutato il cuore dei suoi ex fratelli e "sa" che hanno pregato per lui (nientepopodimeno!). Talmente abituato a mentire, che non si accorge di aver confermato i dubbi altrui: non sono stati vicini al fratello "uscito" o "scacciato", non sono rimasti in contatto, non gli hanno chiesto i motivi dell'allontanamento: hanno solo "pregato per lui" affinché ritornasse nell'ovile kikiano a pagare la Decima e tutti gli arretrati.

      Di menzogna in menzogna, il fratello Peppe86 continua a costruire le sue fantasie riguardanti un paradisiaco Cammino che non esiste - del resto, in comunità, si mormora, si sparla, si giudica, si invidia, si ostacola, e talvolta lo si ammette persino a chiare lettere.

      Come sempre, non poteva mancare la menzogna finale: quella dei Papi "appoggianti". Il fratello Peppe86 lo sa benissimo che i Papi non appoggiano le eresie insegnate da Kiko e dai suoi cosiddetti "catechisti"; lo sa benissimo che i Papi non appoggiano le carnevalate liturgiche imposte da Kiko e dalla perfida Carmen; lo sa benissimo che Dio chiama alla fede vera, non all'idolatria kikista-carmenista; lo sa benissimo che quando la Chiesa decide il Cammino disubbidisce, quando la Chiesa comanda, il Cammino interpreta a modo suo, quando la Chiesa decide di chiudere un seminario neocatecumenale, i kikos fanno guerra ai vescovi e mobilitano tutti i loro corrotti prelati e cardinali per scongiurare il pericolo.

      Il Cammino è inequivocabilmente ispirato dal demonio. Il fatto che i Papi abbiano elogiato lo spirito di missionarietà, l'apertura alla vita (intesa in senso cristiano, di paternità responsabile, non in senso kikiano-carmeniano dello sfornare figli come conigli), la disponibilità alla preghiera, non significa che abbiano approvato le ridicole eretiche "catechesi" di Kiko (che godono solo di un permesso di pubblicazione) e tanto meno gli aberranti strafalcioni liturgici.

      Qualcuno dica a Peppe86 che i discorsini clerically correct, specialmente se imbottiti di menzogne che le vittime del Cammino riconoscono benissimo, fanno piacere solo al demonio, che è il vero ispiratore e padre del Cammino.

      Elimina
    2. "Per un periodo (durato circa 4 anni) i coniugi del cammino sono rimasti a casa senza venire in comunità affinché il rispettivo coniuge non si sentisse escluso dalla vita matrimoniale e quindi proprio per dimostrare che anche nelle comunità viene sempre prima di tutto il matrimonio."

      Amico pensi che noi di questo blog veniamo dalla montagna del sapone ed abbiamo l'orecchino al naso?

      Fai il serio, i 4 anni che intendi tu, si riferiscono alla tappa della Traditio, nella quale le coppie che non hanno il coniuge in comunità sono OBBLIGATE dai catechisti a stare a casa a cercare di convincere il coniuge ad entrare in comunità.
      Questa cosa è una sorta di punizione data alle coppie che non sono state in grado di portare il coniuge in comunità. Infatti in questa tappa dove si va a predicare due a due nelle case come i testimoni di Geova, per Kiko ed i suoi catechisti neocatecumenali non ha non ha senso mandare a predicare persone che non sono state capaci di fare entrare il coniuge nel CN.
      Le persone mandate a predicare a casa non sono contente, perché per 4 anni non possono frequentare nessun incontro delle comunità, quasi tutte le convivenze e gli altri eventi neocatecumenali.
      Ti ripeto, non lo fanno per loro scelta è neanche per fare piacere al coniuge fuori dal CN.
      Sono costretti a fare questo dai catechisti neocatecumenali che gli impongono lodi mattutine e messa tutti i giorni.
      Viene imposto un periodo di astinenza COATTO, senza la comunità.


      Peppe se non sai le cose ti conviene informarti prima, rischi di dire stupidate e fare la figura dello scemo.

      LUCA

      Elimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.