martedì 26 marzo 2019

Marta Obregón e l'appropriazione indebita del Cammino

Kiko: «Cominciamo con una buona notizia che ci dà la nostra sorella.
Ascensión: la buona notizia è che si è aperta all’inizio di febbraio la causa di beatificazione del primo membro del Cammino Neocatecumenale...»
Kiko (mostrando la foto dal giornale): «Guardate che bella ragazza! È stata assassinata con 14 coltellate».
Ascensión: «La notizia è uscita sui giornali spagnoli all’inizio di febbraio: “Marta Obregon, la ragazza di Burgos assassinata, verso gli altari”» (segue leggendo l’articolo)
Ecco come viene data la notizia nell'annuncio di Quaresima di Kiko Argüello: «causa di beatificazione per il primo membro del cammino Neocatecumenale.... bella ragazza... 14 coltellate».

La cosa stupisce non poco il popolo neocatecumenale, abituato ormai da due anni alla martellante "pubblicità" sulla prossima canonizzazione della santa di categoria superiore, la fondatrice Carmen Hernandez, e che mai, assolutamente, aveva sentito dai propri catechisti, neppure dalla stessa Hernandez che ci dicono (solo ora) essere stata sensibilissima alla causa delle donne, alcunché sulla giovane Marta, sulla sua morte e neppure sul fatto che fosse stata dichiarata Serva di Dio e poi Venerabile, fino ad arrivare alla soglia della causa di beatificazione.

Ascensión, da brava segretaria, legge la notizia addirittura da un giornale! Mentre avrebbe dovuto dare notizie ben più dirette, visto che  risale al 14 febbraio 2010 (capite? dal 2010!!) la lettera con la quale un certo "D. Francisco Gómez Argüello" proponeva il Cammino Neocatecumenale quale attore della causa di beatificazione per Marta Obregón, uccisa nel gennaio del 1992 a ventidue anni dal "maniaco dell'ascensore" dopo essersi difesa dal tentativo di stupro con estrema determinazione.

Per più di un decennio Kiko Argüello e Mario Pezzi, hanno taciuto la storia di questa ragazza, non ne hanno mai parlato, mai hanno portato la sua difesa della purezza ad esempio ai giovani nelle GMG.
Anche oggi, e solo per il fatto che ne parlano tutti i giornali, hanno permesso alla segretaria di darne la notizia, della quale a Kiko interessano solo tre cose:

  1. cammino Neocatecumenale
  2. bella ragazza
  3. quattordici coltellate.
La santità artefatta
proposta ai giovani del Cammino
Per la gazzarra che hanno fatto invece per la Santa Subito di Categoria Superiore Carmen Hernández, vi rimandiamo ai molteplici articoli già  presentati qui.

Perché tanta freddezza?

Innanzitutto, perché Marta Obregon non è una dei due iniziatori del Cammino Neocatecumenale (uno dei quali ha già provveduto a canonizzarsi in vita), e questo lo abbiamo capito.

In secondo luogo, la sua forma di santità non è apprezzata.
Intanto, dobbiamo dire che per cinquant'anni Kiko ha ripetuto che la santità non è un raggiungimento individuale, perché è la comunità intera a santificarsi; le uniche eccezioni ammesse, come già chiarito, sono quelle degli iniziatori ma esclusivamente per "essere d'esempio" ai fratelli.
Poi, appunto, nella mentalità neocatecumenale, la difesa del proprio corpo (che è tempio di Dio) non è un atto considerato di valore in un contesto in cui la donna è vista come "fabbrica della vita" che mai e per nessun motivo deve sottrarsi alle voglie del marito e la castità, anche quella dello spirito, è sconosciuta ed avversata.

Infine perché chiunque legga la biografia della giovane Marta si rende conto che l'appartenenza al Cammino Neocatecumenale era solo una delle diverse esperienze religiose che la ragazza stava facendo, mentre una sola era l'esperienza formativa di fede che aveva fatto fin dall'infanzia e alla quale ancora partecipava quotidianamente (messa quotidiana, adorazione del Santissimo in ginocchio, direzione spirituale di un sacerdote): cioè quella nell'Opus Dei.

La madre di Marta Obregón appartiene infatti all'Opus Dei e la famiglia tutta è molto religiosa. Dopo essere cresciuta nei Club giovanili dell'Opus Dei, Marta aveva fatto un esperienza entusiasmante a Taizé, in occasione della quale nacque il suo fervore spirituale. 

Il Cammino invece lo aveva conosciuto quasi al termine della sua breve esistenza tramite alcune amiche che lo frequentavano e soprattutto tramite un sacerdote itinerante Neocatecumenale che, a Madrid, le aveva dato l'assoluzione dopo che un altro sacerdote gliela aveva negata (non si sa perché il primo sacerdote avesse negato a Marta l'assoluzione, certo non ci stupisce invece che gliela avesse assicurata un presbitero neocatekiko, categoria dal perdono facile per i delitti che non siano contro il Cammino).

La cronologia della sua biografia ci informa in conclusione che Marta Obregon entrò in una Comunità Neocatecumenale a Quaresima del 1991 e morì a gennaio 1992. Quindi fece pochi mesi di cammino (come conferma anche la madre in un'intervista), durante i quali la generosa ragazza si propose persino come itinerante.

Stare pochi mesi in Cammino significa non aver capito assolutamente ancora dove ci si trovi, lo sappiamo molto bene: è la fase della "luna di miele", durante la quale i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali si guardano bene dall'intervenire, sono ancora lontanissimi il primo scrutinio e gli altri momenti "forti" in cui è possibile, a chi ha una certa sensibilità, esperienza e cultura religiosa, rendersi conto dell'eterodossia del cammino e del suo settarismo. Pensate alla solita storiella del "latte ai bambini" usata dai cosiddetti "catechisti" per nascondere ciò che avviene "dopo" nel Cammino...

Inoltre se si legge con attenzione la biografia della giovane, si scopre che la quotidianità dell'esperienza religiosa di Marta nulla aveva a che fare con il Cammino: il fidanzato apparteneva ad un altro movimento religioso, la madre era Opus Dei, la migliore amica e confidente degli ultimi mesi era numeraria dell'Opus Dei, frequentava quotidianamente un club femminile dell'Opus Dei, la sua guida spirituale era un giovane sacerdote dell'Opus Dei.
Gli ultimi atti della sua vita sono stati l'inginocchiarsi davanti al Santissimo ripromettendosi, la mattina seguente, di partecipare alla Messa quotidiana.

Questi particolari non appartengono certo all'esperienza quotidiana proposta a un giovane dal Cammino Neocatecumenale anzi! Fosse stata al primo o al secondo passaggio, sarebbe stata aspramente rimproverata per il fatto di frequentare di propria iniziativa la Messa o altre esperienze religiose.
Visse la propria fede
in diverse realtà ecclesiali

Così lo stesso arcivescovo di Burgos, la diocesi che propone la causa di beatificazione, scrive di Marta Obregon, scrive nel documento dedicato all'apertura del procedimento da parte del Vaticano:
«In tutto contò sull'appoggio della sua famiglia, profondamente cristiana.
Dal punto di vista religioso, sempre si manifestò inquieta e alla ricerca, cosa che la portò a vivere con questa attitudine la propria fede nella parrocchia e in differenti movimenti e realtà ecclesiali.
Un momento forte di per lei l'inverno del 1990 quando fece un'esperienza a Taizé. Lì Marta scoprì nuovi aspetti della vita e della fede e fu toccata profondamente dal Signore.
La vita di Marta si arricchisce, inoltre, di una profonda esperienza ecclesiale, che vive in maniere e forme differenti. Ella è cosciente di questa pluralità, perché percepisce che la ricchezza della Chiesa non si radica in se stessa, ma nel tesoro che ella offre: l'esperienza ineguagliabile dell'incontro con Cristo.
Però specialmente, la grandezza della castità, come si rende visibile quando resiste e lotta fino a morire assassinata per difenderla.
Vi invito a pregare perché un giorno possiamo venerarla come modello e intercessora di tutti i nostri giovani.»
Ce n'è abbastanza per capire che questa "candidata" non piace e mai potrà piacere a chi insegna da anni ai giovani che sono nati grazie al Cammino Neocatecumenale e che fuori dal Cammino Neocatecumenale c'è solo droga, disperazione e suicidio, non una Chiesa ricca di esperienze in cui incontrare l'amore gratuito di Gesù.

Le informazioni sulla vita di Marta Obregón sono tratte dalla biografia pubblicata dall'arcidiocesi di Burgos [qui].

23 commenti:

  1. Kiko non ha mai fondo nella schifezza, che lo porta pure a sfruttare per sé la morte di una ragazza.
    Kiko ha scippato la causa di beatificazione, probabilmente grazie ai soliti amichetti vescovi, all'Opus Dei cui spettava.
    Marta non era neocatecumenale, Kiko lo sa, e di proposito inganna i suoi adepti.
    Kiko è uno sciacallo, che farebbe di tutto per avere un po' di notorietà e ottenere qualche vantaggio.
    E voi cretineocat continuate a seguirlo come beoti.

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    1. L'inganno è andato avanti per almeno dieci anni, visto che Kiko ha firmato già nel lontano 2010 la richiesta di neocatecumenalizzare Marta.

      Per qualche misterioso motivo la notizia è stata opportunamente taciuta per ben dieci anni - perfino negli anni durante i quali è morta Carmen, si è parlato a vanvera di canonizzare Carmen, e Kiko stesso pensosamente si leccava i baffi parlando ai giornalisti della propria canonizzazione. E in tutto questo la cosiddetta "prima santa neocatecumenale" - cioè l'ennesima truffa del Cammino - veniva tenuta nascosta aspettando che la diocesi di Burgos facesse tutta la fatica del caso (di cui il Cammino a tempo opportuno si sarebbe appropriato dei meriti).

      Chissà, magari esistono tanti altri casi di "dieci anni di segretezza" che i capibastone della setta tireranno fuori al momento opportuno, quando altri avranno fatto un lungo e paziente lavoro (di indagine o cos'altro), e al momento buono a sorpresa Kiko dirà che è tutto merito del Cammino.

      I neocatecumenali sono ottimi pianificatori, sanno truffare anche a lunghissimo termine e nonostante tutti i pregatepermé e tutta la finta compunzione e l'abilissima esibizione di facce da agnellini condotti al macello, portano avanti truffe e vendette per interi anni mangiando e bevendo la propria condanna.

      Si veda ad esempio il caso dell'oggi disgraziato e soppresso seminario Redemkikos Mater di Guam, e la segretissima Dichiarazione di Deed Restriction firmata dal vescovo pedofilo neocatecumenale (ma scritta da altri) e calibrata con precisione per sembrare una dichiarazione quando in realtà era una donazione al Cammino (inganno completo di menzogna, proprio come nello stile neocatecumenale). E quando la truffa è finita sui giornali, nell'arco di pochi giorni i kikos quatti quatti modificarono il testo quel tanto che basta per continuare la finzione, perché una volta passati cinque anni dalla registrazione dell'atto non si poteva più opporre ricorso. E quando anche questo secondo scandalo è venuto alla luce, hanno mobilitato nientemeno che il direttore del catasto di Guam per pubblicare sui giornali un certificato di proprietà falsificato, e quando anche quest'altro scandalo è arrivato sui giornali ci si è messa l'avvocatura di stato di Guam per chiudere la faccenda dietro le quinte senza strascichi (pensate un po' quale immenso potere hanno certe confessioni pubbliche)... avevano previsto ogni evenienza! Perfino l'assegnazione del vescovo Hon Tai-Fai, con l'ordine perentorio di Filoni di insabbiare ogni questione relativa al Cammino, era calibrata per far passare tempo e arrivare alla scadenza di quei cinque anni e far diventare il seminario farlocco neocatecumenale di Guam una enclave di Kiko indipendente dall'autorità del vescovo.

      Appena una settimana prima dei cinque anni, quando ancora i kikos mentendo dicevano che il seminario apparteneva alla diocesi anziché al Cammino, l'arcivescovo di Guam, mons. Byrnes, modifica la Deed, ne annulla i trucchetti del Board dei Guarantors, e rimette la proprietà alla diocesi.

      I kikos sono profondamente amici della menzogna e dell'inganno. Per vendicarsi di T. Rohr e del suo blog - che ha scoperchiato il calderone degli scandali neocat, a cominciare dal vescovo pedofilo neocatecumenale e dalla truffa del seminario farlocco kikiano - gli hanno cucito addosso, con la complicità di una giornalista compiacente, uno scandalo su misura.

      E questo schifo lo chiamano "fede adulta, amorediddìo, riscoperta del battesimo, siamoapprovati..."

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    2. Nel salmo 18 c'è un versetto che dice: «Assolvimi dalle colpe che non vedo».

      Eh, sì, perché talvolta qualche combinazione di eventi, di intenzioni del cuore e di incapacità di riconoscere la realtà, può portare a colpe che uno "non vede".

      Ma ci sono anche colpe che uno perfidamente non vuole vedere.

      Se io porto avanti una ruberia ai danni della diocesi, con qual faccia di bronzo potrei mai fare la Comunione? Con qual cuore di pietra potrei confessarmi evitando di menzionare la ruberia? Quante confessioni e Comunioni si può resistere prima di dare un'occhiatina a quel putrido angolino della coscienza dove viene assiduamente ammessa e deliberatamente perpetrata quella ruberia?

      E se dopo tutto questo trovo giustificazioni ipocrite da sciorinare sui media e persino a me stesso davanti allo specchio ("ma è per un seminario! e poi non c'è differenza tra seminario kikiano e seminario diocesano! ma è per le missioni! ma la diocesi non lo saprebbe far fruttare! ma noi ne abbiamo bisogno più di loro! ma i cristiani della domenica non ci capiscono, ci perseguitano!..."), quanto ancora può durare la ruberia? Si può forse compiere l'opera di Dio partendo da inganni, menzogne e ipocrisie?

      E se in caso di necessità occorre presentare un certificato di proprietà e mi attivo per farne pubblicare uno taroccato e falsificato, quanto sono cristiano? quanto è adulta la mia fede? quanti frutti di conversione sto accumulando? quanto vale come preparazione alla Comunione l'aver ingannato la Chiesa e la società civile con un certificato falso? saranno mica cose di cui esaminarsi in confessione? ma dai... mica è peccato nascondere il vescovo pedofilo neocatecumenale in quel seminario! mica è peccato preparare seminaristi esclusivamente alla "spiritualità" kikiana-carmeniana e alla "liturgia" del Cammino! mica è una macchia sulla coscienza il fingere di non sapere che quella Deed Restriction era effettivamente una donazione...

      Dopo che ti vien fatto vedere quell'elenco di colpe, hai ancora il coraggio di fingerti agnellino mansueto condotto al macello? Hai ancora il coraggio di recitare il salmo 18? Hai ancora il barbaro coraggio di proclamare di star vivendo una Fede Adulta che Riscopre il Battesimo?

      Vedete, tutto questo succede nel Cammino. Il Cammino della menzogna, dell'inganno e dell'ipocrisia. Infatti di tutti i soggetti coinvolti, nessuno si è tirato indietro. Nessuno ha fatto pubblica ammenda per quei pubblici scandali. Al contrario, continuano a difendere il vescovo pedofilo neocatecumenale, aggredendo le vittime e aggredendo coloro che hanno gettato luce sul caso, rendendosi così complici dei pedofili.

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  2. Sono d'accordo, questa appropriazione di una povera vittima che il cammino lo aveva appena sfiorato è una vera schifezza... Probabilmente al capo avevano fatto sapere che non c'era nessuna speranza di far canonizzare la "santa di categoria superiore", e allora hanno tirato fuori dal cappello questa povera ragazza. E' proprio uno sciacallo, sfruttare la morte e la sofferenza... E' senza pietà.

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  3. La mia opinione è che questa ragazza viene piuttosto a sconvolgere i piani di Kiko e di chi stava lavorando con alacrità per imporre alla devozione dei cattolici impigliati nel Cammino l'improponibile, spiacevole, non amabile né emulabile Carmen Hernandez.
    Altrimenti non si spiega perché Marta Obregon sia arrivata ad essere Serva di Dio, Venerabile ed essere arrivata alla soglia della causa di beatificazione senza che Kiko e compagnia mai ne parlassero...eppure le occasioni sarebbero state infinite, di proporla ad esempio ai giovani del cammino!
    Quasi dieci anni fa Kiko si è proposto come attore della causa di beatificazione, quindi avrebbe dovuto essere a conoscenza fin nei particolari della vicenda, non farla leggere alla segretaria dal giornale!
    Risale a inizio corso la sollecitazione a chiedere delle grazie a Carmen, perché non a Marta Obregon?
    È evidente che la sua storia, la sua vita, se anche solo letta superficialmente, fa comprendere che questa giovane era in Cammino ma che in realtà seguiva un diverso percorso spirituale. Sarebbe quindi un esempio "sbagliato" per tante giovani fabbriche della vita nc, o prossime recluse in convento a glora del Cammino di Kiko.

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  4. A mio avviso, il Cammino, "sulla via del tramonto", ha preso coscienza di una cosa fondamentale: mi rivolgo a chi, in queso blog, ha vissuto interi decenni tra le fila nc e pongo a voi tutti una domanda di senso: ma voi, cari amici, avete mai vissuto una spiritualità legata alla figura di qualche santo all'interno delle "salette"? Io no!!! La "spiritualità" dei santi e verso di essi, nel cammino, nasce d'un botto, con la dipartita della "santa di categoria superiore" e già tale in vita (la Hernandez). Vuoi vedere che questa tipologia di "nuovo" fervore possa mai servire a Kiko per mettere una ulteriore "bandierina" negli "alti palazzi" ,magari proprio perché, accortosi che la sua "creatura" sulla via del tramonto si sta via via disgregando e a cui aderiscono sempre meno adepti, intendendo riaffermare qualcosa di "suo", millantando una santità canonica in cui, egli, sin dal principio, non ha mai creduto e sostenuto? Domanda: come mai l'intransigenza neoatecumenale, dimostrata in tutto e per tutto, ai vari libelli e in ogni occasione, e accora oggi baluardo inespugnabile, diviene, su un determinato aspetto ( gli onori degli altari), apertura e gaudio? (sarà mica una domanda retorica...?).

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  5. " Scherza coi fanti e lascia stare i santi ".

    Ma i NC non hanno rispetto per le cose Sante, non lo hanno per il Santissimo e quindi tanto meno per chi più Lo ama e lo serve.

    Tutto strumentalizzano, da bravi politici della peggior specie disonesta, curano la loro immagine pubblica per essere lasciati in pace a svolgere nella penombra i loro redditizi affari di manipolazione pseudoreligiosa.

    Dal Post:
    "Stare pochi mesi in Cammino significa non aver capito assolutamente ancora dove ci si trovi, lo sappiamo molto bene: è la fase della "luna di miele", durante la quale i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali si guardano bene dall'intervenire, sono ancora lontanissimi il primo scrutinio e gli altri momenti "forti" in cui è possibile, a chi ha una certa sensibilità, esperienza e cultura religiosa, rendersi conto dell'eterodossia del cammino e del suo settarismo.
    ..
    Fosse stata al primo o al secondo passaggio,sarebbe stata aspramente rimproverata per il fatto di frequentare di propria iniziativa la Messa o altre esperienze religiose."
    -------------
    Ma fortunatamente per la losca combriccola NC, ella non ne può più parlare.

    Forse è davvero Santa "per il cammino" nel senso che dal Cielo si sarà riunita al numero di coloro che una volta "di là " vedono chiaramente quanto mortifero, velenoso e diabolico il Cammino Neocatecumenale sia e quante "vittime" miete tra i Pastori della Chiesa e i semplici fedeli, i giovani come era lei .. forse non sbaglio a pensare che svolga ora 1 potente opera di intercessione per la salvezza di queste persone e della Chiesa intera.

    È 1 santa di cui comincerò a chiedere l'intercessione, insieme ad altri, nella mia quotidiana preghiera per implorare la
    fine del CN .

    Per quanto riguarda la sua breve vita terrena, di intensa e vera fede, dimostra quanto Dio sia più grande di tutto, anche dello sbaglio di far parte per 1 certo tempo del CN.

    Nel suo rapporto col CN si sono realizzate le parole di Gesù:

    "E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno "
    ( Mc 16,17-18)

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  6. Praticamente se sarà santa, il Cammino NON c'entra NULLA.
    Anzi, se sarà santa, ai camminanti verrà proposto un modello di santità APERTO a più esperienze e soprattutto alla PARROCCHIA.
    Una santa profetica, di come il Cammino avrebbe dovuto essere e non è stato. O, se Kiko imparasse la lezione, di come il Cammino dovrebbe essere e, forse, potrebbe ancora essere, ma non è

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    1. Se il Cammino non fosse eretico, non formasse esaltati e squilibrati, non proponesse abusi liturgici, non fosse arrogante e autoreferenziale, saccente e aggressivo, se non fosse un cammino gnostico, sarebbe un bel cammino.
      Se non fosse il Cammino di Kiko, ma quello sognato da Papa Giovanni Paolo II, sarebbe un bel Cammino.
      Se non fosse il Cammino dei mamotreti eretici e delle tappe trentennali, ma il Cammino degli statuti, sarebbe un bel cammino.
      Se non fosse ul Cammino che chiede ai poveri per arricchire Kiko e i cefa, ma fosse un Cammino povero e per i poveri, sarebbe un bel cammino.
      Il Cammino che c'è è l'anti-Cammino. Purtroppo.

      Purtroppo, prché le aggregazioni ecclesiali possono essere realtà bellissime, ma a certe condizioni.
      Perfino il Cammino ha degli aspetti positivi, solo che riesce a guastare tutto. Perfino le sue posizioni riguardo alla famiglia e i figli, che al giorno d'oggi potrebbero essere profetiche, vengono banalizzate dal mancato rispetto verso la donna, dal vedere il numero di figli più come un modo per ingraziarsi i catechisti ed essere considerati importanti, che come una grazia che apre alla lode di Dio.
      Perfino i figli, nel Cammino, diventano strumento di fariseismo.

      Le realtà ecclesiali sono belle ma, se sono LAICALI non possono chiudersi come in unconvento senza mura.
      Questo lo fanno i religiosi, ma per PREGARE PER IL MONDO INTERO ed eventualmente PREDICARE.
      I laici devono essere NEL mondo sia interiormente che praticamente.
      Per questo le aggregazioni laicali che hanno troppi impegni tra loro sbagliano qualcosa e si chiudono.
      Occorre essere presenti in parrocchia ma anche fare vita famigliare e sociale, in un equilibrio da trovare ma che non deve escludere nessuno.

      Essere a SERVIZIO della Chiesa e degli altri, significa che non ci si appartiene più ma che si DEVE rinunciare a qualcosa per farsi "tutto a tutti", direbbe san Paolo.

      I camminanti si vantano dei loro numerosi incontri tutti fra loro, ma, non avendo spazio per gli altri, questa è la prova pratica che sono una SETTA.
      Essi, infatti sono LAICI, per cui DEVONO stare con gli altri nella Chiesa e nel mondo per trasformarlo.
      E invece stando chiusi in se stessi possono al massimo colonizzare gli altri

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    2. Bingo! Sono assolutamente d'accordo

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    3. Se avesse proseguito l'avrebbero indotta a lasciare l'Opera, perché loro hanno in odio chi frequenta due esperienze diverse. Vissuto nella mia parrocchia.
      Kiko è un padrone geloso, come tutti gli idoli.

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  7. Scrive Giuseppe Verdi riferendosi a Kiko: "millantando una santità canonica in cui, egli, sin dal principio, non ha mai creduto e sostenuto?"
    Concordo. Sì può dire tutto di Kiko, ma non che non segua con coerenza la propria dottrina che non crede alla possibilità di una santificazione personale ma esclusivamente comunitaria. Infatti è nell'ambito della comunità che, così come credeva Lutero, i meriti di Cristo ricoprono i peccati individuali; la santità, anche se riconosciuta in qualcuno, ha valenza esclusivamente edificatoria a beneficio altrui e, comunque, viene acquisita solo tramite il peccato.
    Per questo è necessario per le comunità che Carmen sia santa, insieme a Kiko: non importa che, nella realtà, siano dei deprecabili esempi di vita.

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  8. KIKO POTREBBE DIFFONDERE IL CULTO DELLE RELIQUIE DEL CAMMINO: LA MAGLIETTA ADIDAS DI CARMEN, LA BARBA DI DON PEZZI...

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  9. Cari tutti metto una traccia sul fatto di Marta , cioè verso la quale vanno dicendo che è del Cammino. Ho avuto a che fare con dei fanatici Musulmani ( capirete da ciò, perchè scrivo di loro), per i quali, noi tutti, ripeto noi tutti, siamo Musulmani, e figli di Allah. Se andate a vedere come la pensano, tra di loro, noi siamo il territorio di Allah abitato da coloro che non sanno di essere Musulmani, per cui dobbiamo arrivare tutti alla comprensione, e chi non comprende, o non volesse, brucierà all'Inferno.
    Quello che ho capito è che è nel cuore dell'uomo l'appropriarsi di ogni cosa, quando lo stesso è sottoposto al Peccato, perchè è sottoposto ad una certa corrente mortifera che non gli fa distinguere la verità dalla menzogna, la luce dal buio ecc, ecc,:
    Luca 4:
    [5] Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:
    [6] "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.[7] Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo".

    E in più è nel cuore dell'uomo il voler avere il prestigio e la riconoscenza dal prossimo. Si cerca di sottomettere ogni csa al proprio pensiero e lla propria cerchia di appartenenza, facendo pubblicità, e adoperando ogni cosa per riuscirvi.
    Quante persone sono venute su questo Blog e hanno urlato che sono una potenza, che sono il gruppo più numeroso, che le Parrocchie sono vuote e grazie a loro si stanno alimentanto, che cambiano la Chiesa, ecc, ecc.
    Palloni gonfiati! Il Cammino è in caduta libera, nel luogo dove sono io, alle catechesi, non va più nessuno, devono inviare i pochi entrati ad andare in altra parrocchia, così fanno più numero e riescono a far nascere una comunità decente ( secondo il loro pensiero)( ricordatevi tutti che Kiko ha detto di aver sentito la Vergine dire di formare comunità come la Sacra Famiglia, se non erro la Sacra Famiglia era composta da tre persona: Gesù, Maria, Giuseppe).
    Come palloni gonfiati si stanno sgonfiando, hanno buttato fango e sporcizia sul prossimo, mettendo a credere di essere dei perseguitati, ma realmente perseguitavano e calunniavano il prossimo estorcendo decime e energie.Vi sono rimasti quelli più convinti, che piano piano stanno andando via, perchè il siparietto sta calando sempre più.
    Riguardo a Marta vorrei sottolineare che a questo punto diventa chiaro il fatto che per loro è del Cammino, perchè tutti quelli che sono passati attraverso il Cammino, anche per un istante, cioè che hanno ascoltato le catechesi e sono andati via, per loro sono i figlioli prodighi, ovvero tutte persone che si sono allontanate dalla Chiesa e in particolare dal Padre. Ma la realtà è diversa, in quanto è vero il contrario, chi è andato via è con il Padre e si sente rientrato nella Casa del Padre e vicino alla Chiesa. Purtroppo, ritorno ai Musulmani come esempio, il fanatismo e l'illusione non hanno fine, fino a quando si vuole essere sottoposti alla menzogna e al buio spirituale, si è talmente immersi nel buio, che non si riesce a comprendere la verità, in quanto si arriva a credere l'opposto di ciò che è la vera realtà: Gesù Nostro Signore, Figlio del Padre, Uno con il Padre e lo Spirito Santo, Dio Trino Tre Persone, la Trinità Beata.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  10. Commento da una catecumena sulla Domus:

    Anch'io con la mia comunità e con mio marito abbiamo vissuto un tempo meraviglioso... Ricordo con infinito amore ogni momento trascorso alla Domus dall'adorazione in cappella alla sveglia mattutina fatta di quel suono soave che ti arrivava prima al cuore e poi alla mente... Quanto amore in ogni cosa!! E ne vogliamo parlare poi dello spettacolo che offrivano durante la cena ed il buffet che solo degli artisti potevano preparare in quel modo sublime!!! Anche in questo quanto amore ci hanno dimostrato!!!

    Carissimi, questo commento dimostra lo spirito mondano, vanno alla Domus, e poi ecco:

    E ne vogliamo parlare poi dello spettacolo che offrivano durante la cena ed il buffet che solo degli artisti potevano preparare in quel modo sublime!!! Anche in questo quanto amore ci hanno dimostrato!!!

    Hanno trasformato, con lo spirito mondano, un luogo dove si dovrebbe, SOLAMENTE, pregare,con un luogo dove si mangia e si beve e si prega.

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  11. Ma ricordo a tutti quello che ha detto Nostro Signore:

    15 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16 e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17 Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
    La mia casa sarà chiamata
    casa di preghiera per tutte le genti?
    Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».
    18 L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19 Quando venne la sera uscirono dalla città.

    Pregano e mangiano e girano buste nere e si fanno contratti, e si mettono mattonelle con nomi pagate con soldi , proprio una spelonca di ladri, dove il denar fa da padrone dei cuori.No soldi, no Domus, infatti soldi per andarci, soldi per starci, soldi per lasciarci un tuo nome, soldi per andarsene via.Diranno: anche se vai a Padre Pio è lo stesso! NO! Non mi risulta che a Padre pio o a Loreto, o ad altro luogo si mangi e si beva dentro la Basilica o il Santuario. Non mi risulta proprio che in Basilica a San Francesco si mangi dentro, sia in Basilica e sia in Convento.

    "Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
    Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
    Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».
    Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna»" (GV 3,4-15).

    Persone carnali, piegate allo spirto mondano, prima della Eucarestia parlano e fumano, durante la Messa ( loro la chiamano Eucarestia) urlano e cantano e battono le mani, finito tutto si riprende a parlare, mangiare, discoteche, night e altro. Persone carnali che amano la materia, schiave della materia, piegate alla materia, questo è diventato il Popolo di Kiko. Hann detto che non circola la droga e l'alcool e il sesso, io sono testimone, perchè li ho visti con i miei occh che si drogano, bevono e fanno sesso. Piano piano stanno cadendo sempre più in basso, invece di risalire dal basso, si scende, ma non come si pensano loro, la discesa santa ( non so come la chiamano), realmente è una discesa verso i vizi e la mndanità. Doveva fare comunità secondo la Sacra Famiglia, ha creato Comunità secondo la Carne e la Mondanità, ha piegato al soldo le coscienze, pur di costruire palazzi e reggie, li ha inebriati di chiasso, li ha piegati a sciocchi balletti, ha piegato i figli di Dio ( così dovrebbero essere nei fatti e nei comportamenti) nel fare battiti di mani e urla al sabato sera. Ha fatto come Aronne al tempo di Mosè, ha tolto il freno al Popolo, ormai il Popolo danza e balla intorno al vitello d'oro. Immaginatevi Gesù al sabato sera a urlare e battere le mani.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  12. Scrive BPS che se Marta avesse proseguito con il Cammino le avrebbero fatto lasciare l'Opus Dei, visto che Kiko è un guru geloso dei propri adepti.
    Penso che una ragazza che si è difesa così strenuamente dal maniaco dell'ascensore, avrebbe tutelato la propria integrità da qualsiasi tentativo di manipolazione kikiana.
    Non è strano che la sua amica intima degli ultimi mesi fosse numeraria dell'Opus Dei, e non le quattro amiche che l'hanno portata in cammino, finite poi tutte monache nei conventi neocat.
    Marta stava riflettendo. A causa del cammino, il fidanzato l'aveva lasciata. Era anche lui impegnato in un movimento cattolico, ma non approvava l'esperienza neocatecumenale di Marta, che gliela aveva alienata (e la cosa non ci stupisce per nulla!).
    Risale proprio agli ultimi mesi di vita la scelta di farsi guidare spiritualmente da un giovane sacerdote rigorosamente non neocatecumenale.
    Insomma, nella frenetica ricerca spirituale di Marta, il Cammino si avviava a diventare un incidente di percorso, non certo l'esperienza totalizzante che ci vorrebbero far credere.

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    1. Come esempio di santità, andrebbe meglio ai neocat il maniaco dell'ascensore.
      Sarebbe un esempio perfetto perché, pur essendo stato perdonato, uscito di galere è ricaduto di nuovo violentando altre due ragazze...a riprova del fatto che "l'uomo non può non peccare".

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    2. Invece di chiamarli "conventi neocatecumenali" avresti dovuto spiegare più esattamente che si tratta di conventi talmente a corto di vocazioni che senza scrupoli vanno raccattando cani e porci, incluse le vocazioni farlocche neocatecumenali, a costo di avere un "convento nel convento" che se arriva a crescere fino ad una certa "massa critica" effettua il take-over e neocatecumenalizza definitivamente tutto (il Cammino è come Attila: dove arriva Kiko non cresce più un filo d'erba - o in altre parole, i neocatecumenali fecerunt desertum kikianum et appellaverunt pacem atque fidem adultam).

      Un "convento nel convento", una microcomunità di gente fisicamente lì dentro ma col cuore nelle mani di Kiko, che ubbidisce ai cosiddetti "catechisti" del Cammino a costo di disubbidire ai superiori dell'ordine religioso alla faccia del voto di ubbidienza. Una cosa veramente infernale (e per rendersene conto può bastare anche il solo osservarne le laceranti divisioni che ne conseguono).

      Mi tocca precisarlo perché il solito cretineocatecumenale, che oggi si firma Jacinto, ha riversato la sua quotidiana montagna di fiele in questo spazio commenti (fiele non pubblicato in quanto non contribuisce alla discussione ma solo al suo smisurato ego che sprizza odio da tutte le parti, così come esige la spiritualità neocatecumenale di fronte a coloro che non adorano il Tripode Kiko-Carmen-Cammino).

      Una conoscente fu invitata da una suora a entrare in convento perché «qui un tetto e un piatto caldo non ti mancheranno mai». Una delle gravi idiozie di certo cristianesimo "moderno" è considerarsi un'azienda che deve produrre risultati da esibire ad immaginari azionisti ecclesiali: e perciò le congregazioni religiose in serio declino, anziché interrogarsi sui veri motivi per cui non attirano più vocazioni, anziché tirare i remi in barca e consegnare i propri possedimenti a vocazioni seriamente dedite a Cristo, si arrabbattano per tenere in piedi l'azienda-convento assumendo vocazioni extracomunitarie (quelle sì generalmente dedite al piatto caldo e al tetto) o addirittura "vocazioni" farlocche come quelle neocatecumenali (come a dire: pur di far numero nell'ovile, facciamo entrare anche i lupi). Altro che tetto e piatto caldo: l'anziana suora avrebbe dovuto dire "qui ti consumerai le ginocchia in adorazione silenziosa, avrai fatiche, digiuni e sofferenze, ma avrai le preghiere e la Messa quotidiana così come stabilisce la Chiesa e anche un biglietto di prima classe per il Paradiso". Allora sì che ci sarebbe stato qualche buon motivo per entrare. Padre Zoffoli diceva che l'entrare dai Passionisti fu un onore, il permanervi e il morirvi una grazia.

      Le vocazioni del Cammino sono false perché non sono centrate sulla Chiesa ma su Kiko. Davanti a Kiko si "alzano". In nome di Kiko entrano in seminario o convento. Per conto di Kiko e dei cosiddetti "catechisti" si adoperano per neocatecumenalizzare l'ambiente in cui sono furbescamente entrati. Tengono conto del superiore solo finché questi non è contraddetto dal cosiddetto "catechista" laico a cui giurano ubbidienza più alta che lo stesso eventuale voto di ubbidienza. Se il superiore o la stessa Chiesa contraddicono Kiko e i suoi cosiddetti "catechisti", le "vocazioni" del Cammino non hanno dubbi: ha ragione Kiko.

      La scarsità di vocazioni nella Chiesa è dovuta ad una crisi generalizzata della fede e al corrispondente «crollo della liturgia». In tale palude il Cammino ci sguazza e tenta di neocatecumenalizzare ogni posto, ogni parrocchia, ogni convento. Kikus vult!

      Se una vocazione del Cammino è sincera, finirà inevitabilmente per servire tutta la Chiesa a costo di non aver più a che fare col Cammino.

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    3. Grazie Tripudio per aver tolto dalle ambasce Jacinto che già si sarà chiesto perché non l'hanno fatto ancora andare in pellegrinaggio nei famosi monasteri kikiani.
      Comunque Kiko ci aveva provato, a fondare un monastero maschile, proprio all'interno della Domus.
      Non è detto che non covi in sé anche questo desiderio...

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  13. Abbiamo un esempio eccellente di tutto questo nella equipe internazionale del cammino.
    "Don"Mario Pezzi, ex-comboniano, cacciato per disobbedienza ai suoi superiori ma obbedientissimo al suo padrone e Signore Kiko Arguello.
    LUCA

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  14. Leggi meglio e scoprirai che nessuno ha negato l'appartenenza al cammino Neocatecumenale di Marta Obregon, per pochi mesi prima della sua tragica fine.

    Leggendo l'articolo, scoprirai anche tanti altri piccoli particolari, che evidentemente non hai la serenità necessaria di cogliere, non ultimo il fatto che il link alla pagina dell'Arcidiocesi di Burgos l'abbiamo messo noi, in bella evidenza.

    Secondo me, solo chi legge male può essere adepto o simpatizzante neocatecumenale, e il tuo commento ne è la riprova.

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