martedì 24 maggio 2022

Lo scandalo!

Denuncio, denunciamo, e denunceremo sempre chiunque offenda, abusi, violi, maltratti e trascuri un piccolo, un debole, un vulnerabile. Lo chiede il Vangelo e la grande e feconda tradizione profetica e della viva e vera predicazione di Gesù e della comunità credente e redenta cristiana. Non ci sono sconti né dimenticanze perché, anche se nell'ambiente kikiano si suole scordarlo agevolmente, Dio è Giusto!

Credono d'essere i padroni della Chiesa...

Purtroppo conosciamo bene le dinamiche neocatecumenali concernenti gli abusi, le trame oscure mirate a mantenere integro il cammino anche a discapito della persona umana. I silenzi, le omissioni e le giustificazioni finalizzate a proteggere chi compie peccati abominevoli contro l'infanzia - e gli indifesi in generale - non ci sono ignoti perché, dalla bocca degli innocenti, si è disvelata nel tempo tutta la tragica verità. Una verità che va affrontata!

Qualche tempo addietro ascoltai l'accorato appello di un padre, Paolo, che illustrava per filo e per segno la sua dolorosa vicenda . Due dei quattro figli di quest'uomo sono stati molestati da un catechista del cammino, mentre un terzo è stato espulso dal seminario da "sua eccellenza" in persona. La motivazione è presto detta, il padre non si è piegato al tentativo di ricatto del vescovo in carica in quel dannato anno, il 2009.

- "O ritiri la denuncia danneggiante il catechista neocatecumenale e, quindi, il cammino, oppure tuo figlio verrà rimosso dal seminario e gli verrà proibita una buona formazione e la soddisfazione della sua vocazione sacerdotale. Qui e altrove!".

E’ tutto un programma, la falsità del verbo della Chiesa in cui operava questo vescovo oramai dimissionato a causa dei suoi scandali, è un filo detestabile di orrori saldamente agganciato al cammino. La sua condotta nel caso in oggetto (poiché non ho intenzione di ampliare le mie valutazioni a sfere che non mi competono. Mi baserò esclusivamente sull'agghiacciante storia che abbiamo intrapreso, notando che la verità si sta dispiegando con il tempo) è fortemente accordata al procedere del cammino in relazione ai casi di violenza, che anche in altri frangenti ci sono stati raccontati.

Sono tredici anni che quest'uomo richiede a gran voce giustizia e verità senza ottenerne assolvimento, perlomeno in apparenza, quindi i colpevoli - il catechista pedofilo, i suoi sostenitori e gli omertosi -  non si rilassino pensando di averla fatta franca perché la Giustizia, quella che si abbraccia alla legge, è sempre dietro l'angolo. Nostro Signore Gesù Cristo non è il dio truce e indifferente del cammino; quello che punisce gli innocenti con fulmini e saette, tragedie, incidenti e divisioni familiari (fede superstiziosa) e premia con abbondanza di doni e protezioni eccezionali i nc osservanti della legge neocatecumenale fedeli alla sua parola (fittizia e kikiana). 

Ma è l'Unico Vero Dio di cui risuona incessante e ferma la Parola:

- “Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare” (Mt 18,6) 

Questo ministro ha tradito la raccomandazione biblica sotto ogni profilo, quello relativo alla pedofilia - dacché è uno dei personaggi che nel caso in esame hanno protetto il violento e impedito il sereno prosieguo della giustizia - e quello pertinente la perdita della fede delle persone semplici. Da allora, la famiglia di Paolo, non entra più in chiesa. Lo sgomento per gli atti scandalosi dei sacerdoti e il dolore per esser stati scacciati dalla chiesa dal parroco che seguiva la loro comunità, ha fatto sì che questa famiglia straziata non entrasse mai più in una chiesa. 

Sarebbe perciò più conveniente per questa gente, il violento e chi, pur rappresentando la Chiesa, ha difeso attivamente il colpevole e danneggiato le vittime, che venisse buttata in fondo al mare, con una grossa pietra legata al collo.

Neppure la giustizia umana, quella dei tribunali, per una serie di motivi potè ristabilire equità e diritto.

 

Ma, pochi giorni fa, la notizia!


 

«La decisione del Santo Padre costituisce l’esito di un approfondito procedimento canonico avviato dalla diocesi nel settembre 2021, a seguito di una investigazione previa, proseguito nella fase diocesana e portato avanti sulla base di indicazioni da parte della Congregazione per il Clero, presso la quale il processo si è concluso al termine della fase apostolica».

Una nota pubblicata sul sito della diocesi di Cassano allo Ionio apre un nuovo squarcio sulla drammatica vicenda della famiglia di Paolo. Uno spiraglio che mette in primo piano la figura di mons. Bertolone, come detto in precedenza sanzionato nel suo ruolo, perchè don Francesco Candia, suo ex segretario, è stato espulso dallo stato clericale e dispensato dagli obblighi sacerdotali. 'Decisione presa direttamente da Papa Francesco giorno 2 maggio e trasmessa il 5 dalla Congregazione per il Clero a monsignor Francesco Savino, attuale vescovo di Cassano all’Jonio'. Il braccio destro di Bertolone ha ottenuto quella che è indubbiamente la pena più grave che la Santa Sede può infliggere. Ed essendo che il nome di questo segretario è saldamente connesso a quello di Bertolone, ed essendo che i tempi dividenti l'una e l'altra pena sono ristretti, è un dato certo che si tengano per mano in una situazione di grave indigenza morale, accomunati da una coscienza degradata. Spero che la giustizia si estenda e abbracci anche la situazione di Paolo e dei suoi bambini. Bambini attualmente ragazzi, che hanno compiuto la maggiore età nella sfiducia più totale verso la Chiesa e i Suoi Ministri.

La denuncia non è contro il Vangelo! Dico questo perché il movimento di Argüello e della Hernàndez ha forgiato una dottrina immorale e perversa che reprime l'idea della denuncia. Tutti noi sappiamo, oramai perfettamente, quanta pressione psicologica compiano i catechisti a danno dei fedeli che dipendono dalla loro parola. Un processo che nasce dall'alto, dai vertici del cammino neocatecumenale. 

Come non alzare la voce contro questo abuso? Come si fa ad asservirsi al silenzio connivente dietro un obbligo o non obbligo giuridico? In quanti hanno compromesso la propria anima pur di non vivere una situazione conflittuale con i catechisti? 

Schivare la giustizia non favorisce la consapevolezza del peccato e consente che il male proliferi e si diffonda. Ma, in effetti, se "il peccato è necessario" come comunica la scienza kikiana, perché mai imboccare la via della legalità e della redenzione spirituale?

Dio è garante e difensore del grido soffocato degli innocenti, ma ciò, ahimè, viene facilmente dimenticato.  

Bisogna essere capaci di strappare all’oblio le testimonianze scomode e  non rimuoverle dalla mente per ‘dormire sonni tranquilli’.

In cammino la protezione di tutti i bambini, giovani e adulti vulnerabili, viene affidata ai catechisti, ai responsabili, alla comunità. Un procedere alquanto pericoloso. 

Maria auxilium christianorum:
"Tu,  terribile come esercito
schierato in battaglia"
San Giovanni Bosco
Se la Chiesa intende applicare contro l'abuso sessuale sui minori il "principio di tolleranza zero", non può evitare di indagare, scandagliare e studiare l'infido contesto neocatecumenale. Ma dopo questo ennesimo scandalo concernente l'ennesimo Vescovo, sono certa che Kiko e il suo mondo osceno, non siano al riparo dalla Santa Giustizia!

Un giorno ebbi un colloquio con un sacerdote che ha vissuto a stretto contatto con il cammino, si discuteva di abusi e ingiustizia. D'un tratto, per giustificare l'azione immonda di un catechista, affermò con voce tonante un concetto dal sapore amaramente kikiano: "noi siamo figli del demonio!".

Quindi mi apparve chiara la motivazione per cui il simbolo del cammino fosse una scala discendente conducente ad una palude mortifera. Se assimili come precetto spirituale un'identità che non coincide alla figliolanza celeste, assumerai di conseguenza una condotta depravata e viziosa che ti farà tollerare addirittura l'abuso. Ho visto intere comunità formate da uomini e donne d'ogni età dar contro alla vittima di una violenza soltanto perché era assetata di giustizia (inconcepibile per la concezione kikiana), e sostenere il catechista molestatore perchè prescelto dal signore. A questo punto è lecito che mi chieda di quale "signore" parlino. 


«Gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvage. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce, perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità, viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio» (Gv. 3, 19-21). 'Ecco dunque che l’amore è effetto della verità, mentre l’odio nasce dalla falsità e dal peccato.'

Da che parte sta chi afferma d'essere sotto il dominio di satana?  


53 commenti:

  1. "La giustizia e solo la giustizia seguirai, per poter vivere e possedere la terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti".

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  2. Per chi segue questo blog da poco tempo: ci avete fatto caso al tipico pattern neocatecumenale?

    Nella mentalità neocatecumenalizia è un requisito assoluto quello di preservare il prestigio della setta e dei suoi capicosca. A qualsiasi costo. A costo di ogni ingiustizia, a costo di calpestare anime innocenti, senza alcuna pietà né scrupolo.

    Per i kikos non contano la giustizia, la verità, la gloria di Dio. Anche se a parole affermassero il contrario. Per loro contano solo il prestigio (e i soldi) della setta e dei suoi capicosca. In nome dei quali credono utilissimo, anzi, addirittura necessario, sopprimere una vocazione ("se non ritiri la denuncia scacceremo tuo figlio dal seminario!") qualora tale gesto possa essere adoperato per ricattare i "fratelli" che chiedono giustizia. Ecco l'essenza del Cammino: diffamare, ricattare, infangare, vendicarsi, ingannare, mentire: sono questi i veri frutti del Cammino.

    Davvero, il demonio - quello vero - è molto soddisfatto di quei fratelli del Cammino espertissimi di oscuri passi biblici e di complicate questioni liturgiche straniere, e che però di fronte a casi di palese ingiustizia interna al Cammino - tanto più quando a farne le spese sono i Paganti Decima - minimizzano, banalizzano, disprezzano le vittime, le insultano, le diffamano, perché la Bibbia e i Libri Liturgici di Chissàdove non dicono nulla in materia, e perché sono convinti che "l'ubbidienza al catechista è tutto", come dice il Vitello d'Oro di Categoria Superiore, Poker di Lauree Honoris Causa, Sankiko il Santovivente.

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    1. Poker di Lauree Honoris Causa, però, che fantasia, sig. by Tripudio, i nostri complimenti.........................

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    2. Erano tutti assi nella manica, esimio Puntini!

      Bisca FungKu. Anche Passaporti, Licenze Di Scuola Media, Patenti Nautiche. Ma fate presto, che prima o poi ci portano al gabbio pure a noi, e allora addio documenti falsi!

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    3. Mi fa piacere constatare che leggi con attenzione i commenti da cima a fondo. Vedrai che prima o poi ti converti.

      Pax

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    4. Poker di Lauree Honoris Causa, però, che fantasia, sig. by Tripudio, i nostri complimenti.........................

      Per l'amor del cielo! Può darsi che By Tripudio abbia esagerato nel suo commento nel scrivere poker....
      Ma io al posto vostro tremerei nel capire o leggere che tra di voi avvengono quelle cose.
      Ovviamente, già so che direte che non è vero. Ma chiedo: come mai vi sono persone e persone che raccontano le medesime cose?
      E non sono solamente gli abitudinari del blog, ma vi è ogni tanto qualcuno che esce tra di voi, viene qui su questo blog e altrove, e scrive e dice le stesse cose.
      Per cui, per capirci, vi scandalizzate che ha scritto: poker..., ma non vi scandalizzate minimamente del male che fate al prossimo.

      Tu dirai: siete voi del blog che andate raccontando certe cose, non è vero nulla!

      Ma siccome io non sono stupido, nel senso che non mi fai fesso, mi sono salvato alcuni commenti lasciati in giro:

      A me i catechisti vennero a minacciarmi in sacrestia (nel 2004) perché dopo che avevo impedita la celebrazione della “messa kikiana” il sabato sera nei locali parrocchiali, la quale creava grossi intralci e problemi a tutte le attività parrocchiali, non avendo né me né nessun altro sacerdote disposto a celebrare per loro, invitarono da Roma un prete uscito dal seminario Redemptoris Mater. Di ciò informai subito l’arcivescovo di Pisa, all’epoca mons. Alessandro Plotti, che mi appoggiò e gli fece sapere che senza il nulla osta dell’ordinario diocesano non potevano invitare preti extra diocesani a celebrare nella nostra diocesi dentro o fuori dalle chiese.
      E loro vennero a prendersela con me, senza andare affatto per il sottile, ma in maniera molto, molto pesante.
      Di questo ho resa testimonianza scritta a padre Ariel durante la stesura del suo libro.

      Tieni presente che ne ho messo uno. Ne ho un bel po'. E ho messo il primo che mi è capitato.

      CDD.

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    5. padre Ariel, eh ??????????????????????????????????????????????????????????????????????

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  3. Leggiamo con soddisfazione il post odierno.
    Da quanto tempo aspettiamo che le cose nascoste vengano alla luce! Quanti casi ancora attendono di ricevere giustizia, occultate nei meandri neocatecumenali fino all'incancrenimento! Ad opera di gente mal catechizzata e deviata dal retto sentiero irreversibilmente. Siamo grati al Santo Padre che in prima persona prende provvedimenti che manifestano agli occhi di tutti la linea della Chiesa in tema di abusi.
    Gesù, che offre a tutti la sua salvezza che mai prescinde dal pentimento vero e dal desiderio sincero di emendarsi, è lo stesso che dice rivolgendosi agli operatori di scandali a danno degli innocenti e dei piccoli: "meglio sarebbe per costoro mettersi una macina di mulino al collo e gettarsi negli abissi del mare".

    Ora il C.N., che si vanta di essere la Chiesa nel vero senso della parola, come fa da sempre a seguire una linea tanto distante dalla Parola del Vangelo e dalla disciplina della Chiesa?

    Kiko e I suoi dovrebbero chiederselo alla buon'ora e cambiare direzione. Ma costoro hanno messo in opera una teoria della misericordia per il peccatore che non sta né in cielo né in terra!

    Teoria che noi ben conosciamo e abbiamo mille volte descritta qui nel Blog, che porta di fatto ad un sistema iniquo, indegno di chi si fregia del titolo di "adulto nella fede".

    Ricordiamo con quanti falsi argomenti si sono impegnati a sfuggire alla norma che era per tutti di mettere per iscritto le linee contro gli abusi da seguire nel movimento. Dal non siamo come gli altri (e ti pareva!) all'alibi che nel Cammino c'è chi da sempre con efficacia si è fatto carico del problema e delle sue opportune risoluzioni. Come sempre i catechisti responsabili.

    Noi ben conosciamo il perverso metodo sperimentato e attuato dappertutto senza eccezioni. Che conduce all'assoluzione del carnefice (qualunque sia la gravità del suo crimine) e alla condanna della vittima che deve farsi carico del peccato altrui, portando lei quella pesante macina di mulino, destinata a stritolarla del tutto. Ingiustamente.
    Con buona pace degli iniqui che si avvantaggiano del trionfo dell'iniquita' favorito da gente senza scrupoli e senza cuore.

    Siamo contenti oggi, anche per quanti questi filibustieri hanno distrutto in tutti questi anni di soprusi e per i quali gli è andata bene, fino ad oggi.
    Ma noi confidiamo che così non sarà per sempre!

    Pax

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  4. Legambiente ha dichiarato che il Cammino è una discarica altamente inquinante.

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  5. Nella Lettera al Popolo di Dio del 20 agosto 2018, Papa Francesco indica con decisione come causa degli abusi nella Chiesa (abusi di potere, abusi sessuali, abusi di coscienza, abusi del foro interno, abusi contro la fede e la dottrina), il clericalismo, che soprattutto in alcune comunità si presenta come autorità della Chiesa, ed invece ne è il sovvertimento assoluto:

    «È impossibile immaginare una conversione dell’agire ecclesiale senza la partecipazione attiva di tutte le componenti del Popolo di Dio.
    Di più: ogni volta che abbiamo cercato di soppiantare, mettere a tacere, ignorare, ridurre a piccole élites il Popolo di Dio abbiamo costruito comunità, programmi, scelte teologiche, spiritualità e strutture senza radici, senza memoria, senza volto, senza corpo, in definitiva senza vita.
    Ciò si manifesta con chiarezza in un modo anomalo di intendere l’autorità nella Chiesa – molto comune in numerose comunità nelle quali si sono verificati comportamenti di abuso sessuale, di potere e di coscienza – quale è il clericalismo, quell’atteggiamento che «non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente». Il clericalismo, favorito sia dagli stessi sacerdoti sia dai laici, genera una scissione nel corpo ecclesiale che fomenta e aiuta a perpetuare molti dei mali che oggi denunciamo. Dire no all’abuso significa dire con forza no a qualsiasi forma di clericalismo.(...)
    Pertanto, l’unico modo che abbiamo per rispondere a questo male che si è preso tante vite è viverlo come un compito che ci coinvolge e ci riguarda tutti come Popolo di Dio.»

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  6. Scandalo è l'acronimo di :

    Solo Catecumeni Assurdi Non Danno Ascolto Le Ovvietà

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  7. Ispirato alla didascalia alla bella immagine della Madonna che difende con il bastone le sue creature dalle insidie, e in onore della ricorrenza odierna della B.V. Maria Ausiliatrice, alcuni insegnamenti di San Giovanni Bosco ai suoi ragazzi che rimettono un poco a posto le idee a chi ciancia tanto di uomo schiavo del peccato e, alla fin fine, giustifica così tutte le azioni peggiori e vi si rassegna.
    San Giovanni Bosco insegnava già ai fanciulli ciò che qualcuno ritiene di non dover insegnare mai!

    "E noi ricorriamo a Lei, Maria Ausiliatrice, specialmente perchè ci aiuti in punto di morte. La Chiesa infatti ci dice che Maria da sola è terribile come un esercito in ordine di a battaglia che lotta contro i nemici della nostra anima. E, sebbene nel senso letterale delle Sacre Scritture queste parole si intendano applicate ai nemici della Chiesa, lo spirito però della Chiesa stessa le applica anche ai nostri nemici particolari nelle questioni dell’anima. Al solo nome di Maria i demoni si danno a precipitosa fuga. Ella perciò è chiamata Auxilium Christianorum, Ausilio dei Cristiani, sia contro i nemici esterni che contro i nemici interni.
    Dobbiamo raccomandarci a Lei, principalmente noi che celebriamo la sua festa in modo speciale, come la nostra propria, quantunque sia festa della Chiesa universale. Per questo motivo io vi raccomando quanto so e posso, e il mio consiglio sia scolpito nella vostra mente e nel vostro cuore, di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis – Maria Ausilio dei Cristiani, prega per noi. (...)

    Tutti noi abbiamo delle miserie, tutti abbiamo bisogno di ausilio. Quando adunque vogliate ottenere qualche grazia spirituale, prendete come abitudine di recitare di quando in quando questa giaculatoria. Per “grazia spirituale” si può intendere la liberazione da tentazioni, da afflizioni di spirito, da mancanza di fervore, da vergogna nella confessione che renda troppo pesante la manifestazione dei peccati. Se qualcuno di voi vuol far cessare qualche ostinata tentazione, vincere qualche passione, schivare molti pericoli di questa vita, o acquistare qualche grande virtù, non ha da fare altro che invocare Maria Ausiliatrice. Queste ed altre grazie spirituali sono quelle che si ottengono in maggior quantità, e che non si vengono a conoscere e fanno maggior bene alle anime.

    Bisogna che vi scolpiate nel cuore queste parole: Maria Auxilium Christianorum, ora pro me: e che le recitiate in ogni pericolo, in ogni tentazione, in ogni bisogno e sempre; e che domandiate a Maria Ausiliatrice anche la grazia di poterLa invocare. Ed io vi prometto che il demonio farà bancarotta.
    Sapete che cosa vuol dire che il demonio farà bancarotta? Vuol dire che non avrà più alcun potere sopra di voi, non riuscirà più a farvi commettere alcun peccato, e sarà obbligato a battere in ritirata.
    Io intanto nel Santo Sacrificio della Messa e negli altri esercizi di pietà vi raccomanderò tutti al Signore perchè vi aiuti, vi benedica; vi protegga, e vi conceda le sue grazie per intercessione di Maria Santissima". 

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    1. Grazie di cuore. Bellissima preghiera. Che sigilla bene il motto di San Domenico Savio (saggio davvero) "Prima morire che peccare"
      Morto giovanissimo e santo. Che ha saputo incarnare lo spirito di San Giovanni Bosco.
      Altro che 'spirito del cammino'.
      Dai frutti li riconoscerete!

      Pax

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    2. Il vescovo di Roma ha mutato il vocabolario. Al lemma clericalismo leggo:

      clericalismo Treccani

      s. m. [der. di clericale]. – L’atteggiamento di chi sostiene la partecipazione attiva e determinante del clero e del laicato cattolico al governo dello stato, e di chi, prendendo parte alla vita pubblica, subordina le sue scelte politiche agli interessi della Chiesa; più genericam., tendenza ad appoggiare il partito clericale, orientamento clericale: è intransigente nel suo c.; ironizzava sul c. di alcuni partiti di destra. Meno com., con valore concreto e collettivo, l’insieme dei seguaci delle dottrine politiche di un partito clericale.
      Clericalismo (Wikipedia)
      «Clericalismo: la confusione abituale tra quel che è di Cesare e quel che è di Dio.»
      (Giulio Andreotti. In Edmondo Aroldi, Intervista a Giulio Andreotti, La Lettura, 1977)
      La parola clericalismo indica un agire in senso politico che mira alla salvaguardia e al raggiungimento degli interessi del Clero e, conseguentemente, si concretizza nel tentativo di indebolire la laicità di uno Stato attraverso il diretto intervento nella sfera politica e amministrativa da parte di sostenitori anche non appartenenti al Clero, o talvolta non credenti.
      Al clericalismo si contrappone politicamente il laicismo e ideologicamente l'anticlericalismo.

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  8. Quando arrivano in parrocchia a predicare, che sia alle loro proprie catechesi o al catechismo regolare è lo stesso, si nota la regolarità con la quale, tra i vari "diotiàma" ed "ilsignóre ti ha voluto qui oggi", i catechisti neocatecumenali inseriscono numerosi esempi di persone (tipicamente donne e bambini) che hanno subito violenza, talvolta da parte di chierici, ma che grazie a questa violenza hanno incontrato Gesù Cristo.

    Nessuna parola sulla ripugnanza degli atti dell'abusatore, solo ombra e silenzio: "è così e basta, ed è bestemmia parlar male di questi colpevoli". Certe omertà stabiliscono i tabù cui girare al largo, fin dal principio.

    I catechisti portano volentieri esempi di atti eroici di Sante canonizzate, esempi deformati nelle proporzioni, strumentalizzati in modo da dare numerose istruzioni di sottomissione alle (potenziali) vittime ma nessuna al (potenziale) colpevole. Ma è sufficiente leggere in che modo gli assimilati di Kiko che pattugliano questo blog storpiano la vicenda di Santa Maria Goretti al fine di impedire la pioggia di fango che il Cammino ben merita, ogniqualvolta si getta luce sulla spregevolezza di certi catechisti abusanti.

    Insomma, il messaggio delle catechesi sta agli atti compiuti da questi predatori come la puzza alla carogna. Ovviamente a causa del love-bombing iniziale e della fiducia accordata dai cattolici della domenica a gente "mandata dal parroco" non è facile accorgersene da subito.

    Il fatto di avere l'approvazione del parroco è estremamente dannoso per la vita di fede dei singoli, come per la Chiesa tutta di conseguenza. Anche se i catechisti neocatecumenali fanatici dicono il contrario (anzi, proprio per quello), è normale la reazione delle persone che abbandonano una Chiesa che non ha saputo né voluto difenderle.

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    1. Andando avanti nel Cammino, mentre la comunità viene progressivamente staccata dal mondo esterno, questi diktat impliciti, questi sottintesi, diventano via via più espliciti, progressivamente categorizzati come "amore al nemico" (inteso come sottomissione totale alle decisioni perverse degli altri), teorizzati come "perdono", in un crescendo di slogan interni portatori di una prepotenza anche materiale che si scontra infine con il muro dei fatti: vietato giudicare, vietato denunciare, e tutti i meccanismi descritti da Rebel, che sono presenti ovunque si trovi il Cammino, a diversi gradi di intensità.

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    2. Le alternative per chi si trovi in una diocesi neocatecumenalizzata, sono: entrare nel marchingegno, cambiare parrocchia se possibile o diocesi o, in caso di rigetto violento, abbandonare la Chiesa completamente. E quest'ultima soluzione di solito non dura qualche mese, dura anni. Il marchingegno infernale del Cammino pone grosse sfide anche a chi non vi sia coinvolto in prima persona.

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  9. La chiesa di Roma nei panni di Papa Francesco dovrebbe controllare i ( pastori) delle varie diocesi in particolare il VESCOVO Bertolone dove si dice che sia andato in pensione ! Ma mi domando come mai non ha salutato il ( gregge) scappato come un ladro di notte
    Quando denunciai il catechista del cammino neocatecumenale ero andato da lui dopo aver chiesto ( udienza) mi disse queste parole che non dimenticherò mai
    ( Se lei non ritira la denuncia io non so se porterò suo figlio all'altare! Minacce e ricatti ( nostro figlio era in seminario) aggiunse anche il Cristiano perdona tutto! Risposi ( eccellenza) allora tutto è lecito?
    Aggiunsi anche riferendomi al vescovo: guai a voi pastori che pascolate i vostri interessi che camminate con lunghe vesti e con l'anello grosso al dito! Guai a chi scandalizza uno di questi miei piccoli è MEGLIO PER lui che si leghi una macina al collo e si butti nel mare l'invito che fa il Signore a queste bestie al SUICIDIO è meglio per te!( Parola di Dio)
    Mi invitava dicendomi fatevi pagare i danni morali e chiudete la faccenda
    Gli risposi ( eccellenza) la dignità non è in vendita
    Venimmo a scoprire su Internet che Bertolone era un assiduo frequentatore del. Cammino neocatecumenale e che si recava anche a Gerusalemme dove Kiko faceva convivenze per i vescovi e cardinali divenuti adepti corrotti omertosi! Ma sappiamo che la verità si affaccerà dal cielo e la giustizia germoglierà dalla terra! Tutti saremo giudicati in base alle opere non alle parole! Questi non sono pastori ma mercenari che hanno preferito la menzogna alla verità avevo fame sete ero carcerato ammalato e siete venuti a trovarmi
    Quando Signora abbiamo fatto queste cose
    Ogni volta che avete fatto una di queste cose ad uno dei miei piccoli lo avete fatto a me! Ora concludo dicendo che questa chiesa questo cammino neocatecumenale ci ha buttati fuori perché avevano paura dello scandalo non hanno usato misericordia e giustizia hanno protetto difeso i loro interessi
    Noi non metteremo più piede in chiesa luogo dove abbiamo visto operate il demonio

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    1. Comprendo e partecipo al vostro dolore.
      Il cammino neocatecumenale che voi avete conosciuto e che tanti mali vi ha arrecato, non ha nulla a che fare con la Chiesa. È come uno sportello bancario automatico fittizio, che di notte viene installato e sempre di notte viene portato via con i soldi versati.
      Ha tutto l'aspetto della Chiesa, parla con l'autorità della Chiesa ma non è la Chiesa.
      E il vescovo che vi ha maltrattato fiancheggiandolo è un pastore indegno, i nodi stanno ora venendo al pettine.
      Il vostro è un caso esemplare dei frutti marci di questo cammino e, purtroppo, della debolezza della Chiesa nella persona dei suoi rappresentanti.

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  10. @Blog

    Mons. Zuppi nuovo presidente della Cei, Zuppi e' amico del Cammino. Ricordate quando dicevate che Papa Francesco avrebbe smontato la Domus e Portò San Giorgio? Che aveva fatto le tirate di orecchie al Cammino? Ah ah ah ah! Che buffoni siete.

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    1. Mi fa piacere! Spero che monsignor Zuppi sia vostro amico almeno come secondo voi lo era papa Bergoglio.
      Ora addirittura nelle sue sviolinate di inizio corso, Natale, Pasqua ecc, Kiko non lo nomina neppure più, il Papa. Chissà cosa gli sta augurando...

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    2. A me risulta che il Cardinal Zuppi,
      è legatissimo alla Comunità di Sant' Egidio e a Ricciardi, quindi col Cammino c'entra poco.
      Ruben.
      ---

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  11. @Valentina Giusti

    Non ha bisogno di nominarlo cara Valentina Papa Francesco ha parlato chiaro sul Cammino, come i suoi predecessori, solo voi vi ostinate a non voler capire. Ma dove vi porta questa ostinazione?

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    1. Ma noi non abbiamo le mire di grandezza che altri professano! Noi aspettavamo, subito dopo l'ordinazione di papa Francesco, che venisse a celebrare la vostra Messa a Porto San Giorgio, come ci avevate promesso, visto che era vostro "amico".
      Stiamo ancora aspettando.

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    2. Non c'è fretta...................

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    3. Non c'è fretta, certo! Addirittura Kiko ha rifiutato (secondo lui) l'offerta fatta dal Papa per una Messa in occasione del 50esimo. Ci crediamo proprio! Abbiamo visto tutti la faccia corrucciata di papa Francesco a Tor Vergata e assistito alla sua fuga prima del Te Deum.
      E peccato che non aveva visto il vescovo pedofilo Apuron con gli altri vescovi schierati in tribuna, altrimenti sarebbe stato ancora più felice e grato a Kiko per il suo gentile invito.

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  12. Tutti amici loro, il Papa, il Presidente
    della Cei, i Vescovi, ecc,ecc, il mondo è ai loro piedi!
    Classica mente mondana che crede di vantarsi dicendo certe cose. Non sa che il Papa deve stare a ciò che dice Dio, e per cui non conviene scrivere certe cose. Millantano potere e conoscenze e amicizie.
    A me non serve il mondo neocat!
    Mi basta sapere e vedere che Gesù mi guarda, e spero di non offenderlo più di tanto. Quanta vita hai ancora avanti quaggiù?
    Passa subito. Meglio essere pronti con il cuore in Dio.

    CDD.

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    1. @ No CDD!....Loro sono praticamente immortali: funerali
      "a fantasia", cimiteri privati e personalizzati; comincio anche a pensare, che il "Paradiso Neocatecumenale" sia completamente
      avulso e separato da quello dei Cattolici della Domenica, altrimenti, a cosa sarebbe servita, tutta l'arrogante superiorità, esercitata su questa terra?
      Ruben.
      ---

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    2. x Ruben.
      Il Paradiso è uno solo, e li dovremmo stare per tutta l'eternità, in amore e d'accordo, diciamo così. Se loro pensano di essere un qualcosa a parte, ecco che non esiste un Paradiso neocat. Per cui, secondo me, se in paradiso c'è padre Pio ( ma ne potrei citare altri), e loro giudicano padre Pio come un tradizionalista, nemico del Cammino, santo inferiore ( perché sappiamo che si pensano di categoria superiore, così mi sembra di aver capito, se sbaglio chiedo perdono e mi scuso subito), ecc, ecc, ecco che, credo, saranno da loro stessi a farsi fuori con le proprie mani.
      Ovviamente, se devo dirla tutta, credo di no, perché Dio li farà ragionare ( Purgatorio), e quindi si metteranno sulla giusta linea. Come noi in qualcosa di cui dobbiamo correggerci , perché anche noi siamo sottoposti alla Volontà Divina. Questo, credo, è sicuro.

      CDD.

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  13. @ Ruben
    ,
    Veramente siete voi ad essere dei megalomani, infatti vi ergete a giudici inflessibili ed esaminatori della fede altrui, sostituendovi velleitariamente alla Chiesa, al Papa, alle Congregazioni Romane e avendo la presunzione di stabilire, arbitrariamente e senza avere alcuna competenza teologica, l'ortodossia o meno del Cammino, di Kiko etc. Dispensate etichette di eretici come caramelle, senza sapere nemmeno di cosa parlate, siete innamorati del termine eresia, senza nemmeno conoscere il senso di quello che dite. Poi chiami noi megalomani? Mai fai il piacere!

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    1. Ti devo caricare altri commenti salvati? Nei quali si vedono, CHIARAMENTE, giudizi sulle persone, accuse, abusi, imposizioni, disprezzo dei cristiani cattolici, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc?
      Basta che lo chiedi, e li carico.
      Una persona con un pochettino di sale, che dite di essere ( infatti affermate che siete i maestri spirituali del prossimo), dovrebbe capire subito.
      Ma nulla, l'acqua non penetra nel marmo. Mi chiedo: se avete la testa di marmo, cioè siete i primi a non capire, a non mettervi in umiltà, a non seguire il Vangelo, ecc, ecc, come fate a guidare il vostro prossimo?
      Dite e giudicate, ma su di voi nulla:

      In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
      Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: ‹Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio›, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

      CDD.

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    2. Che non siate ortodossi lo dimostra anche solo il fatto che avete dei testi "segreti", mentre per definizione l'insegnamento della Chiesa è pubblico; ed anche il fatto che vi nascondiate non depone a vostro favore. È chiaro che chi resta nelle tenebre appartiene ad esse.
      Mi rendo conto che neppure vi accorgete più di quanto siete strani ed equivoci, e questo è uno dei vostri problemi, non vi sapete vedere dall'esterno.
      Comunque, oltre al vostro mancato rispetto di dottrina e liturgia, ci sono pure queste tragedie umane causate da omertà, perdonismo peloso e connivenza nei confronti dell'abuso. Perché il cammino l'abuso ce l'ha nel sangue: innanzitutto l'abuso di potere e di coscienza che conducono a queste tragedie, come la vicenda cui facciamo riferimento in questo thread. Si tratta di un'intera famiglia mandata allo sbando per il vostro delirio di negazione delle responsabilità di certi catechisti abusatori, il vostro perdonismo a senso unico, la vostra mania di comprarvi i vescovi e di coinvolgerli nei vostri scandali.
      Poi magari vieni qui a dire che chi esce dal Cammino perde la fede: per forza, gliela fate perdere voi! Quindi anche questa responsabilità avete sulla coscienza.

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    3. @ Anonimo 25 maggio 2022 11:37
      Non mi sembra che qui nessuno è "megalomane", magari vatti a leggere la definizione del sostantivo.
      Nessuno si sostituisce a nulla, noi siamo un miliardo e duecentomila Cattolici nel mondo, voi lo 0,01 %. del totale.
      Per quanto riguarda il termine eresia, approfondisci il significato della parola stessa; magari ti accorgi di essere eretico e non lo sapevi.
      Ruben.
      ---

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  14. Mi piacerebbe, se potete, un post sul ruolo dei nc nella recente manifestazione per la vita che si è tenuta a Roma nei giorni scorsi. So che ci hanno messo lo zampino creando spaccature e divisioni anche nel mondo pro life. Grazie del lavoro che fate

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    1. @Elena oggi 13,14
      Premetto che anch' io sono anti-abortista come del resto, ho sempre dichiarato nei post del blog.
      Da ciò che ho letto,
      per la manifestazione alla quale ti riferisci, per il Cammino, non c'era
      Kiko, ma Massmo Gandolfini, eccellente professionista nel suo campo, ma poco significativo dal punto di vista pseudo-carismatico di Kiko.
      La manifestazione da parte degli
      altri leader presenti, altro non è stato, che un coacervo di gente di estrema destra e para-fascisi; erano anche presenti russi anti-gay
      fedeli a Putin e Kirill.
      Mi domando: è "meglio" un aborto o
      come dice anche il Papa, una paternità responsabile?
      Ruben.
      ---

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    2. I neocatecumenali romani hanno partecipato, ma non ufficialmente come organizzazione, che io sappia; non a mo' di plotone come per il Family Day e con le insegne, ma pare che si siano comunque fatti notare.
      Qualche cattolico che ricordava ciò che avvenne nel 2015, quando tentarono di replicare i Family Day di Madrid monopolizzando la manifestazione e Kiko intervenne sul femminicidio, di già si stava preoccupando, ma sono finiti quei tempi.
      I pro life italiani sono già strutturalmente divisi; una certa parte è legata a filo doppio alla CEI, altri hanno una visione politica profondamente diversa. Altri ancora si sono divisi a causa di una posizione specifica sulla liceità dell'uso di culture cellulari embrionali per lo sviluppo e/o il test dei vaccini. Insomma, l'unità è già gravemente compromessa anche senza le iniziative solitamente autoreferenziali dei neocatecumenali.

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    3. Bisognerebbe analizzare l'estremismo catto - fascista, di cui molti neurocatecumenali sono esponenti, comprese le cefale

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    4. Comunque, ho visto il video; il clima era di festa, manifesti e striscioni tutti a tema. Naturalmente non conosciamo eventuali retroscena. Ad ogni modo mi sento solidale con chi ha partecipato alla marcia, la considero una manifestazione meritoria di cui condivido pienamente i contenuti, così come esposti da Massimo Gandolfini. Le famiglie neocatecumenali di Roma che hanno partecipato, per me hanno fatto più che bene.

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    5. Ohhhh, finalmente qualcosa a favore del Cammino. Miracolooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    6. Visto che Anonimo eccede in punti esclamativi, anche io voglio eccedere in puntualizzazioni: la buona disposizione d'animo di moltissimi aderenti del Cammino l'abbiamo sempre riconosciuta, e infatti il blog è dedicato a loro.
      Per quanto riguarda il Cammino nelle sue gerarchie (cioè Kiko sostanzialmente): Gandolfini addirittura ha dovuto andare dal Papa perché questi intercedesse presso Kiko per permettere ai neocatecumenali di partecipare. Questo la dice lunga sul fatto che a Kiko non piace portare acqua al mulino di ciò che non può monopolizzare, come in questo caso.

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    7. @Anonimo 26 maggio 2022 11:31
      Non è un miracolo; è la dimostrazione della nostra obiettività.
      Se c'è un punto, anche molto importante che unisce, perché tacerlo.
      Ruben.
      ---

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  15. @Uomo Libero 25 maggio 2022 21:52
    Giustissima osservazione; da un lato vanno sbandierando il Concilio come
    processo innovativo mentre, nella realtà
    si comportano come i più biechi dei conservatori; fatta salva la posizione anti-
    aborto, che come Cattolico condivido.
    Ruben.
    --

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  16. Assolutamente nom volevo denigrare la manifestazione per la vita. Ma siccome molti degli organizzatori ( Maria Rachele Ruiu ad esempio) sono nc o fortemente simpatizzanti ( Costanza Miriano) sono quasi sicura che uno dei motivi della spaccatura nel mondo pro life sia dovuto anche a ciò. Se non altro per le visioni fortemente estremiste dei nc. Ma sono andata o.t. meglio chiudere qui il discorso

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    1. Sì Elena eri stata chiarissima nel tuo intervento e più che condivisibile la tua preoccupazione. Approfitto del fatto che torni sull'argomento per chiarire che, a mio parere, c'è una grandissima differenza fra i movimenti come Difendiamo i Nostri Figli di Gandolfini, che vede l'impegno di persone provenienti dal Cammino neocatecumenale ma che non hanno scopi di proselitismo (e per questo sono presi a mazzate da Kiko stesso, come è successo a don Fabio Rosini. Kiko infatti non concepisce che si possa desiderare di impegnarsi in qualsiasi missione che non sia di sostegno al "suo" Cammino) e movimenti fintamente indipendenti come quello delle donne cattoliche, nato per dimostrare che la "santità" di Carmen è riconosciuta anche da chi non è stato istruito specificamente a ciò dai catechisti neocatecumenali.

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    2. Grazie Elena, non sapevo che Ruiu fosse nc.
      Cortesemente, potete indicarmi chi sono i neocat? Ovviamente Gandolfini lo so.

      CDD.

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  17. Il Vescovo Bertolone, dimissionato dalla Santa sede, ha scritto, nella sua lettera di saluto:
    «Venni tra di voi non certo a risolvere tutti i problemi religiosi ed ecclesiali, ma tutti quelli di cui ho avuto conoscenza piena e documentata, con coraggio, con molta sofferenza nel rispetto delle leggi civili e canoniche li ho affrontati».
    Speriamo che non tutti i problemi li abbia affrontati e risolti nello stesso modo con cui ha liquidato la "pratica" di questa famiglia travolta dallo tsunami del Cammino!
    Ora, negli articoli su di lui, gli si riconosce di essere stato strenuo protettore del Movimento Apostolico e dei Neocatecumenali; il Movimento Apostolico è stato soppresso. Qui l'articolo di BPS in proposito.

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    1. Speriamo provvedano presto a raddrizzare il C.N.

      Pax

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  18. Persiste ed è oramai consolidata da anni nelle comunità una "dottrina immorale e perversa che reprime l'idea della denuncia". Questa la prassi invalsa. Come Rebel descrive. Lucidamente messa in piedi dai due scaltri Iniziatori. In linea è l'opera svolta dai catechisti di sottomissione totale dei loro catechizzati perché non osino assumere comportamenti diversi e contrari. Qualsiasi cosa gli dica la coscienza, la morale, un minimo di onestà.

    Tutto "nasce dall'alto, dai vertici del cammino neocatecumenale". Come ancora spiega Rebel.
    Adottando una linea molto chiara di procedere che è generata dall'insabbiamento sistematico di qualunque scandalo generato nell'alveo neocatecumenale.
    ........

    RispondiElimina
  19. ........
    Quanto è vero!
    E se conosci una di queste tristi storie le conosci tutte.
    A parte che è aberrante il quadro. A prescindere dal fatto che ci si domanda come sia possibile che in tutti gli scandali neanche una volta il carnefice sia da redarguire e la vittima da tutelare.

    La correzione degli indisciplinati non è mai contemplata né la condanna del vizio esplicita.

    Com'è possibile che la chiamata a conversione sia indirizzata sempre e solo a chi subisce l'abuso "che giudica" e si sente o vuole sentirsi "migliore" degli altri? Che è chiamato a perdonare, amare il nemico e "non resistere al male"?
    In una applicazione letterale della Parola di Dio che, lungi dall'essere dettata dallo Spirito Santo, sembra piuttosto una premeditata strumentalizzazione a proprio uso e consumo?
    ........

    RispondiElimina
  20. ........
    È incontestabile, se i frutti sono complicità malvagie e una omertà diffusa fondata sul peccato di omissione principalmente.

    Un pilatesco lavarsene le mani...
    (e voglio sottolineare da parte di chi,
    perché questa cosa rende il tutto più doloroso ancora:
    da parte di Parroci, Vescovi e Presbiteri della comunità e poi - dolcis infundo - da parte dei carissimi fratellini della propria stessa comunità di appartenenza CHE È IL PEGGIO DI TUTTO è che aggiunge dolore a dolore)
    ...che aggiunge ulteriori ferite a quelle inferte nel corpo, nel cuore e nell'anima degli innocenti dagli abusatori impuniti.

    Perché qui analizziamo il caso dei "piccoli" che Dio comanda che non siano violati mai e mai scandalizzati, mai abusati.

    Certo che ogni peccato Dio perdona se c'è presa di coscienza, vero pentimento e il desiderio proporzionato di emendarsi.
    Non può mai essere arrogante pretesa di chi, dopo aver gravemente peccato, resta al suo posto di responsabilità come se nulla fosse e si mette pure la medaglia di aver scoperto di essere il peggiore. Che è l'aver ben vissuto lo scrutinio del fango della Traditio Simboly.
    ........

    RispondiElimina
  21. ........
    Nel post si spiega come si fa per tentare di irretire la vittima e tutta la sua famiglia, fino a minacciare l'espulsione di un altro suo componente (figlio) dal seminario R.M. se si dovesse decidere di denunciare...
    Io voglio completare descrivendo un metodo neocatecumenale che è volto, piuttosto, a mettere buoni buoni e rendere inoffensivi per sempre i fratelli della comunità testimoni del misfatto (quei pochi - un vero resto - che stentano a piegarsi e convincersi).
    ........

    RispondiElimina
  22. ........
    Racconto la mia personale esperienza quando, non comprendendo davvero il modo perverso di procedere di costoro, mi rivolsi, in confessione, ad un presbitero neocatecumenale tra i più autorevoli, per sciogliere i dubbi che mi toglievano il sonno.
    Esposi la situazione scabrosa di cui avevamo certezza, per un consiglio. Egli mi chiese: "Ma avete parlato con Kiko? Detto tutto a lui?"
    Alla risposta affermativa concluse:
    "Tutto avete messo nelle sue mani. Da questo momento nulla dipende più da voi. Non dovete più neanche parlarne tra voi!"
    ........

    RispondiElimina
  23. ........

    Questa la linea. Kiko stesso aveva detto questa stessa frase inquietante: "Ora seguiremo noi la faccenda, voi neanche parlarne più tra voi!"

    Come si comprende bene dal fatto che sono qui, mai seguimmo questi biechi consigli. Lasciavano inquietudine di spirito e disagio.
    La coscienza non era tranquilla.
    Si continuò a denunciare la storia in ogni sede. Anche noi messi nell'elenco di quelli che non perdonano. Fu allora che sentii dalla bocca di Kiko a noi rivolta la frase: "Dietro ogni richiesta di giustizia c'è il demonio". A significare che il demonio veniva con noi, non con loro. Ovviamente.

    Decisamente per nulla convincente. E si apriva all'uscita definitiva un'autostrada.

    Pax

    RispondiElimina

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