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San Domenico schiaccia l'eretico: notare il testo dei "mamotreti" che contiene tanti serpenti |
Piccolo quiz: come si fa a nascondere la propria eresia scansando le meritate condanne? Risposta: con l'ambiguità.
Storicamente nessun eretico ha mai ammesso di essere eretico. Ogni eretico si è presentato come uno che in qualche modo ha capito più e meglio degli altri, addirittura meglio della Tradizione e del Magistero, vantando la propria interpretazione come se fosse stata dettata dallo Spirito.
Ma mentre il normale cattolico non fa altro che rinviare all'insegnamento della Chiesa (a partire dallo stesso Apostolo Paolo: «se anche un angelo disceso dal cielo vi insegnasse qualcosa di diverso, sia anatema!»), l'eretico non riesce a non mettere al primo posto la propria idea: "sì, i cristiani della domenica dicono così, ma noi sappiamo invece che..."
Il tipico neocatecumenale dirà che il Sommo Catechista Kiko non insegna contro la Transustanziazione; sembra non abbia mai parlato di Transignificazione=presenza simbolica, ma se anche non ha usato il termine specifico, di fatto il comportamento con le specie del pane durante la celebrazione e il doppio Tabernacolo che conferisce pari dignità alla Parola, dicono il contrario . Dirà anche che non insegna contro la Presenza Reale (non lo faceva nemmeno Lutero). Dirà anche che non insegna contro le verità di fede. Di fronte ad un tribunale di uomini queste cose sono "vere", poiché Kiko non nega pubblicamente e chiaramente che la Consacrazione fa diventare Corpo e Sangue quel pane e vino.
Ma attenzione: non è vero soltanto ciò che è dimostrabile come tale nei tribunali.
È il metodo catechetico di Kiko ad essere diverso, adattato esattamente a questa necessità: parlare senza dire, affermare senza dichiarare. Il motivo per cui è difficile il dialogo con i neocatecumenali è soprattutto questo: Kiko non attacca direttamente le verità di fede, non le nega a chiare lettere e non utilizza i termini teologici esatti per riferirsi a loro. Al contrario, agisce come se fossero già negate: Kiko insegna attraverso la prassi.
Kiko non ha dato e non darà mai l'esatto nome teologico che identifica ciò che il Cammino fa già. Probabilmente non si sentirà mai parlare di transfinalizzazione dai cosiddetti "catechisti", che magari si sperticano pure a ribadire di credere alla Presenza Reale (anche Lutero ci credeva). Il problema è nella prassi: è da quel che fanno Kiko e i suoi seguaci che si capisce che c'è un serio problema teologico, dottrinale, liturgico. Dopotutto lex orandi, lex credendi: tra ciò che uno crede e ciò che celebra c'è un legame evidente. La prassi liturgica neocatecumenale parla chiaro, mostra gesti e stile che non sono della liturgia cattolica e attingono abusivamente e frequentemente dall'ebraismo.
Osserviamo inoltre che la catechesi neocatecumenale non parla direttamente di ciò che quella prassi veicola, anzi sovente la terminologia ricalca il linguaggio cattolico per riempirlo con i contenuti di Kiko.
Kiko non parla direttamente della transfinalizzazione, ma catechizza sulla Pasqua di Cristo (intesa ambiguamente) che come il Carro di Elia passa per portare l'assemblea alla Gloria e all'allegria. Non impone di credere nella transfinalizzazione ma impone di usare la focaccia azzima come pane eucaristico, che viene consumata tutta, come se al termine della celebrazione fosse di nuovo ridiventata pane. Kiko non afferma direttamente la transfinalizzazione ma ogni suppellettile sacra nelle "aule liturgiche" neocatecumenali è "mobile" e "funzionale" alla sola celebrazione. Compreso il fonte battesimale, che viene svuotato dell'acqua benedetta completamente alla fine dei Battesimi. Senza contare che l'adorazione silenziosa e in ginocchio (almeno prima della Comunione) è materialmente impossibile ai neocatecumenali...
Kiko non parla apertamente contro la Tradizione e contro il Concilio di Trento (trannne alcune esplicite bordate allo spirito Tridentino) ma "catechizza" sulla paganizzazione della Chiesa del Medio Evo e sulla "storia della salvezza" con un salto di sedici secoli, come se la Chiesa fosse stata nel buio dal 313 al 1962 (da Costantino all'apertura del Concilio Vaticano II). Kiko non catechizza contro la devozione ai Santi e alla venerazione delle Icone della tradizione cattolica, ma catechizza ambiguamente contro il "devozionismo" e contro la "paganizzazione". Risultato? Nelle chiese costruite da lui non c'è posto per le devozioni dei Santi nè l'iperdulia alle immagini della Vergine Santissima, così come il rosario non è veramente incoraggiato, ma inserito di striscio dopo la Tappa di Loreto in concomitanza con la devozione al S. Rosario di Giovanni Paolo II. E risulta che persino il rosario della comunità ha le sue peculiarità che lo differenziano...
Di fronte a tanta ambiguità, si può comprendere quanto sia scarso il valore di certi gesti propagandistici (come ad esempio l'erigere una "cappella dell'adorazione", più brutta di un garage, e geograficamente lontanissima dai neocatecumenali) e della grottesca coerenza di altri gesti (come il porre un conopeo nero sul tabernacolo, una croce rovesciata alle spalle del Papa, con la scusa - addotta quando l'abbiamo stigmatizzata - che simboleggia la crocifissione di Pietro e tuttavia con l'innegabile consapevolezza che si tratta di un simbolo comunemente usato in altri ambiti chiamiamoli così oscuri... etc).
È grazie all'ambiguità che le sensibilità dei singoli neocatecumenali in qualche modo riescono ad auto-giustificarsi e a pensare che Kiko sarebbe stato frainteso dai suoi "nemici".
Per concludere, osserviamo Kiko mentre riesce a parlare dell'Eucarestia trascurandone i significati originali e assegnandovi invece significati diversi e stranissimi rispetto alla tradizione liturgica cattolica:
«Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa. Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando parlano della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c’è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell’uomo all’egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l’umanità). Più tardi – continua Kiko spiegando i motivi dell’importanza della Comunione sotto la specie del vino – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino. Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati».
Ciò che più colpisce nelle versioni attuali di quel che resta dei siti e blog neocatecumenali è la crescente opera di mimetizzazione, nel senso che vengono sempre più veicolati contenuti cattolici come se fossero propri del cammino; il che, chi lo conosce dall'interno e lo ha abbandonato di recente, sa quanto essi non abbiano alcun diritto di cittadinanza e non corrispondano, come già sottolineato, alla prassi effettiva... Significativamente non vengono mai citati gli Orientamenti, a causa del segreto; il che sarà un problema, qualora dovessero davvero essere approvati per un duplice motivo:
- per la mole dei testi: si parla di oltre 3000 pagine; chi si prenderà la briga di leggerle tutte?
- per la blindatura all'esterno che caratterizza il cammino, che non consentirà a nessuno di verificare se i testi eventualmente resi pubblici corrispondono a predicazione e prassi effettive
Riesce dunque difficile pensare che molte persone semplici possano verificarne la corrispondenza dall'interno, anche perché all'interno è molto accentuata l'autorità dei catechisti e resa molto penetrante la Tradizione orale dal clima creato e dallo stile di comunicazione martellante e coinvolgente, che enfatizza ed assolutizza il "fare" il cammino, rispetto allo studio ed all'approfondimento di testi, un "fare" che non può prescindere dalle prassi utilizzate da sempre, pena lo snaturamento del cammino stesso...