giovedì 15 marzo 2007

Esortazione Apostolica "Sacramentum Caritatis"

Alcuni stralci dalla SACRAMENTUM CARITATIS per proseguire la nostra discussione. Ci sono altri punti che riguardano abusi da parte del cammino neocatecumenale. Intanto partiamo dai punti seguenti :

"13. In questo orizzonte si comprende il ruolo decisivo dello Spirito Santo nella Celebrazione eucaristica ed in particolare in riferimento alla transustanziazione... Lo Spirito, invocato dal celebrante sui doni del pane e del vino posti sull'altare, è il medesimo che riunisce i fedeli « in un solo corpo », rendendoli un'offerta spirituale gradita al Padre.(29)"

Ricordiamo che a questo proposito Kiko dice testualmente: "Lutero non negò mai la presenza reale, negò solo la parolina "transustanziazione" che è la parola filosofica (!?) che vuol spiegare il mistero... "Il pane è per il banchetto... la presenza reale è sempre per condurci al fine che è la Pasqua. ..Gesù Cristo dà pienezza la segno, un nuovo significato. Perché lui compie la Pasqua, il passaggio dalla schiatù della morte alla Terra Promessa...la vera Gerusalemme (OR pag.306) E' la ragione dell'enfatizzazione neocatecumenale per l'ipertrofica mensa che usano in luogo dell'altare e quindi quella del "banchetto escatologico", assolutizzato in luogo del "sacrificio". L'Eucaristia è molto più di tutto questo...

Celebrazioni eucaristiche in piccoli gruppi

"63. Una situazione assai diversa è quella che si viene a creare in alcune circostanze pastorali in cui, proprio per una partecipazione più consapevole, attiva e fruttuosa, si favoriscono le celebrazioni in piccoli gruppi. Pur riconoscendo la valenza formativa sottesa a queste scelte, è necessario precisare che esse devono essere armonizzate con l'insieme della proposta pastorale della Diocesi. Infatti, tali esperienze perderebbero il loro carattere pedagogico, se fossero sentite in antagonismo o in parallelo rispetto alla vita della Chiesa particolare. A tale proposito, il Sinodo ha evidenziato alcuni criteri ai quali attenersi: i piccoli gruppi devono servire a unificare la comunità, non a frammentarla; ciò deve trovare convalida nella prassi concreta; questi gruppi devono favorire la partecipazione fruttuosa dell'intera assemblea e preservare, per quanto possibile, l'unità della vita liturgica delle singole famiglie.(185)

Vivere il precetto festivo
(...)per quanto giustamente il sabato sera sin dai Primi Vespri appartenga già alla Domenica e sia permesso adempiere in esso al precetto domenicale – è necessario rammentare che è la domenica in se stessa che merita di essere santificata, perché non finisca per risultare un giorno « vuoto di Dio ».(208)

Ars celebrandi
... L'ars celebrandi è la migliore condizione per l'actuosa participatio.(114) L'ars celebrandi scaturisce DALL'OBBEDIENZA FEDELE alle norme liturgiche nella loro completezza, poiché è proprio questo modo di celebrare ad assicurare da duemila anni la vita di fede di tutti i credenti, i quali sono chiamati a vivere la celebrazione in quanto Popolo di Dio, sacerdozio regale, nazione santa (cfr 1 Pt 2,4-5.9).(115)

Sull'"offerta dei doni"
"47. I Padri sinodali hanno richiamato l'attenzione anche sulla presentazione dei doni. Non si tratta semplicemente di un sorta di « intervallo » tra la liturgia della Parola e quella eucaristica. Ciò farebbe venir meno, tra l'altro, il senso dell'unico rito composto di due parti connesse. In questo gesto umile e semplice si manifesta, in realtà, un significato molto grande: nel pane e nel vino che portiamo all'altare tutta la creazione è assunta da Cristo Redentore per essere trasformata e presentata al Padre.(144) In questa prospettiva portiamo all'altare anche tutta la sofferenza e il dolore del mondo, nella certezza che tutto è prezioso agli occhi di Dio. Questo gesto, per essere vissuto nel suo autentico significato, non ha bisogno di essere enfatizzato con complicazioni inopportune. Esso permette di valorizzare l'originaria partecipazione che Dio chiede all'uomo per portare a compimento l'opera divina in lui e dare in tal modo senso pieno al lavoro umano, che attraverso la Celebrazione eucaristica viene unito al sacrificio redentore di Cristo."

Oltre a esortare a non enfatizzare la presentazione dei doni, il Papa ci ricorda qual è il loro vero significato e la portata sublime del 'segno'... Lo sottolineiamo perché è scritto nelle catechesi di Carmen che l'"offertorio" della messa rappresentava per le masse pagane cristianizzate senza catechesi, la continuità con le offerte ai loro dei!!!! per Carmen infatti, l'offertorio è qualcosa di negativo, perché “si offre a Dio qualcosa per placarlo, sacrifici, agnelli, offerte varie” (OR, p. 320).

E' il Suo Figlio, invece, che si offre liberamente e i suoi con Lui, oltre a ringraziare e nutrirsi e... il mistero grande e indicibile che è solo da vivere!!!

Fin dai primi tempi invece l’offertorio ebbe un significato liturgico e venne considerato come l’oblazione di tutta la Chiesa che, accettando il dono, indicava la comunione dei fedeli con la Chiesa stessa e con i fratelli (Didachè).

14 commenti:

  1. A "ebbenesì..."
    Dopo la pasqua ebraica Gesù Cristo non ha più ordinato di preparare sale e salette, tappeti e tappetinivasi sacri d'oro e ha fatto eucaristia in contesti quotidiani come la cena con i discepoli di Emmaus. Non c'era bisogno della cornice perchè avevano, come noi del resto, l'autore del dipinto. Le coreografie non devono mai prevaricare sui segni eucaristici come l'incastonature non deve coprire la gemma preziosa che deve sorreggere.
    La semplicità di Francesco D'assisi ha esaltato i punti cardini del nostrocredo.Ho visto sacerdoti bardati da sembrare di stare ad un circo.Quello non è dare onore al Redentore ma è l'esaltazione del vostro potere

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  2. LE CATECHESI E, POI, LE LITURGIE MI HANNO SEMPRE CREATO TANTA ANSIA ED IO MI SENTIVO UN PESCE FUOR D'ACQUA.MI SENTIVO SEMPRE FUORI TEMPO E FUORI POSTO CON TUTTI QUEI COMANDI: ORA ALZATEVI, ORA, FRATELLI, ABBASSATE IL CAPO...FRATELLI DI QUA FRATELLI DI LA'.E MI SEMBRAVA DI STARE NELLA SAGRA DEGLI INTOCCABILI QUANDO VENIVANO QUELLI DELLE COMUNITA' SUPERIORI.
    ALLA PRIMA PENITENZIALE TANTE FURONO GLI AVVERTIMENTI PER FARCI “TIRARE FUORI I NOSTRI PECCATI” CHE MI SENTII MALE E DOVETTI USCIRE PERCHE' L'ANSIA CHE MI AVEVANO MESSO ADDOSSO ERA AL MASSIMO. NELLE LITURGIE DELLA PARROCCHIA ORA SONO SERENA E MI GODO VERAMENTE LA COMPAGNIA E LA PRESENZA DI GESU'.

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  3. Purtroppo le difformità che segnaliamo non sono questioni di lana caprina e non vogliono alimentare la divisione, che già viene creata dalla separatezza e dalla esclusività con cui il cammino vive le proprie esperienze, ma crediamo fermamente che lex orandi è lex credendi e quindi il celebrare in un modo piuttosto che in un altro non è un dato solo formale, ma influisce sulla spiritualità delle persone

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  4. .... E influisce sui dettami che Cristo in persona (!!!) ha dato alla sua Chiesa, la quale non ha il diritto e neanche la possibilità di FARE COME JE PARE! Anzi! La Chiesa esiste anche per CUSTODIRE il deposito della Fede e della Liturgia CONSEGNATO DAL SUO SIGNORE A CUI BISOGNA GUARDARE COME DONO DA VALORIZZARE NON COME MEZZO PER CATTURARE L'EMOTIVITA' DELLE FOLLE!
    NEL SACRIFICIO EUCARISTICO (E NON SOLO OVVIAMENTE) C'E' IDDIO NELLA PERSONA DEL FIGLIO! CI RENDIAMO CONTO DELLA IMMENSITA' DI QUESTO DONO?

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  5. ... deposito della Fede consegnato dal Signore ai suoi Apostoli e trasmesso dalla Tradizione Apostolica, custodita dalla Chiesa cattolica Apostolica Romana, come anche dalla Chiesa Orotodossa, se riescono a rimanere fedeli e a non lasciarsi imbastardire!

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  6. avevo le mie riserve riguardo ai necatecumeni per i loro atteggiamenti ma pensavo che comunque facessero del bene nella Chiesa.
    Leggo invece cose assurde su quello che insegnano e che praticano, di cui credo ci siano altre fonti.
    Quello che è più assurdo, riguardo a queste cose, è il totale indifferente silenzio della chiesa e dei vescovi che sono i primi garanti della fede. Almeno a me sembra, o mi sbaglio?

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  7. volevo dire NON ci sono altre fonti, oppure sì?

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  8. Carissimo "cristiano-della-domenica". Le fonti sono ORA accessibili, anche se in modo difficoltoso a tutti quelli che abbiano volontà di ricercare.

    Sul "silenzio" dei Vescovi concordo solo in parte, poichè autorevolissime voci, tra cui quella di Papa Giovanni Paolo II prima, Bendetto XVI ora, gli Ordinari della Terra Santa, molte conferenze Episcopali Italiane, hanno espresso le loro riserve e diramato le loro correzioni al Cammino NC, ma anche ad altri "movimenti".

    Il problema sta nell'incredibile AZZERAMENTO tra i Cattolici di questi ordini e correzioni.. A parte questo gruppo e questo blog, spesso i Cattolici che esprimono le loro riserve, molto documentate, vengono insultati. E non lo dico solo metaforicamente!

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  9. Egregi signori, vi preghiamo di rimuovere immediatamente dalle vostre pagine, ogni foto o disegno riguardante il Sig. Arguello.
    Vi ricordiamo che la legge sulla privacy impedisce di usare foto di persone alle quali non sia stato espressamente richiesto un'assenso.

    Utilizziamo questa via per comunicarvelo in quanto non esiste ne un nome ne un riferimento a cui indirizzare posta cartacea.

    Grazie

    P.S. al rifiuto di quest'ultima seguirà altro tipo di azione di forma non amichevole.

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  10. messaggio ricevuto....è il mio lavoro e non aspettavo altra risposta che questa.
    Grazie
    Avv. Pietro Apresto

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  11. ma non avete un cazzo di meglio da fare?????

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  12. Kiko Arguello è una persona pubblica, che compie atti che hanno valenze pubbliche e significative nella chiesa e non può sottrarsi né alla notorietà né a possibili critiche.
    Comprensibile che possano dare fastidio; ma se sono infondate perché non confutarle, anziché minacciare?

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  13. Non conosco il significato del termine "mooning", ma non l'ho cancellato perché l'anonimo minacciante di qualche post fa che dice di aspettarsi la risposta, che deve essere un insulto, probabilmente se l'è data da solo.
    Io me ne dissocio, come posso dire per tutti i collaboratori di questo blog, che non hanno mai insultato nessuno; se mai si sono presi insulti di ogni genere...

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