giovedì 21 maggio 2009

TRADIZIONE - INNOVAZIONE, espressioni da dimenticare?

Tutt’altro. La migliore definizione della tradizione l’ha data san Paolo: ”Ho ricevuto dal Signore quanto vi ho anche trasmesso”(1 Cor 11,23).
L’Apostolo si riferisce alla fractio panis, l’eucaristia che è il centro della sacra liturgia. Per questo la liturgia si riceve dalla Tradizione che è fonte della Rivelazione insieme alla Scrittura. Ora, traditio viene da tradere, un verbo di movimento che, per essere tale, implica cambiamento e vita, trasporto di cose antiche e nuove, perché Egli, il Verbo eterno, fa nuove tutte le cose (Ap 21..).


Qui la tradizione diventa innovazione che non è una cosa diversa che viene dal mondo, da fuori, ma da dentro, perciò in-novazione, da Colui che è il Vivente. Riprendiamo queste parole del Papa, rivolte il 23 aprile scorso ai membri della Commissione Biblica:


"esiste una inscindibile unità tra Sacra Scrittura e Tradizione, poiché entrambe provengono da una stessa fonte: «La sacra Tradizione e la Sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Ambedue infatti, scaturendo dalla stessa divina sorgente, formano, in un certo qual modo, una cosa sola e tendono allo stesso fine. Infatti la Sacra Scrittura è parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito Santo; invece la sacra Tradizione trasmette integralmente la parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano. In questo modo la Chiesa attinge la sua certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Sacra Scrittura. Perciò l'una e l'altra devono esser accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di riverenza» (Dei Verbum, 9). Come sappiamo, questa parola “pari pietatis affectu ac reverentia” è stata creata da San Basilio, è poi stata recepita nel Decreto di Graziano, da cui è entrata nel Concilio di Trento e poi nel Vaticano II. Essa esprime proprio questa inter-penetrazione tra Scrittura e Tradizione. Soltanto il contesto ecclesiale permette alla Sacra Scrittura di essere compresa come autentica Parola di Dio che si fa guida, norma e regola per la vita della Chiesa e la crescita spirituale dei credenti."

48 commenti:

  1. in contrasto con gli insegnamenti reiterati del Magistero e con la fede cattolica, il Cammino NC sin dai suoi inizi forma i suoi adepti ad una interpretazione 'fai da te' della scrittura, assolutamente in linea con il sola scriptura luterano, tanto più che della Tradizione ecclesiale viene ripreso esclusivamente quanto deriva dal concilio e ciò che precede Costantino, in base ad un pretestuoso ritorno alle origini, strumentale alla creazione di una nuova 'entità' piena di aggiunte sincretistiche per lo più giudaizzanti, rispetto alla chiesa cattolica. Ciò riguarda sia la prassi che i contenuti, che forgiano persone completamente impermeabili a confronti e dibattiti secondo ragione e Magistero, che vanno avanti come bulldozer diffondendo nel tessuto ecclesiale nuove cellule di questo nuovo impianto sovversivo.

    Purtroppo sappiamo che nulla è cambiato in questa inesorabile 'costruzione', che si è definita "metodo di iniziazione", nonostante le serie e comprovate denunce intervenute, oltre che in questa Agorà, nelle sedi competenti nel corso degli anni.

    Continuiamo quindi a chiederci: come mai gli insegnamenti del Papa continuano a venire ignorati e tutto il popolo NC continua a seguire acriticamente (del resto non ha alternative) le direttive del suo iniziatore anziché quelle del Papa?

    La risposta ce la siamo già data, perché purtroppo essa è negli appoggi potenti di cui purtroppo possono fruire grazie all'apostasia non più strisciante, ma ormai smascherata nella nostra Chiesa...

    Quel che è cambiato rispetto al passato è il fatto che l'apostasia sia ora smascherata; il che potrebbe apparirci inutile in rapporto all'impotenza in cui ci troviamo di fronte a cotanto potere...
    Tuttavia questo ci aiuta a dar voce, insieme a persone di buona volontà e che hanno occhi per vedere, che vanno moltiplicandosi, all'identità cattolica Apostolica, non svendibile a nessun prezzo, che significa Fedeltà alla Persona del nostro Signore Gesù e alla Sua salvifica rivelazione trasmessaci nei secoli nella comunione dei Santi, sia quella visibile (Magistero, Padri e grandi Santi di ogni tempo) che quella invisibile composta da coloro che ci hanno preceduto nella buona battaglia e ora sono a fare il tifo per noi (come appare dalla lettera agli ebrei)

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  2. Dobbiamo gridare con tutta la nostra forza, che i neocat sono una setta eretica. Vi rimando all'ultimo episodio:
    https://laveracomunione/wordpress.com
    attendo consigli e chiarimenti.

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  3. Soltanto il contesto ecclesiale permette alla Sacra Scrittura di essere compresa come autentica Parola di Dio che si fa guida, norma e regola per la vita della Chiesa e la crescita spirituale dei credenti."

    i NC non hanno mancato di far presente, forti delle autorevoli approvazioni, che essi stessi ora fanno parte del "contesto ecclesiale" e, purtroppo, giuridicamente l'affermazione non fa una grinza; anzi, quelli "fuori" paradossalmente sembreremmo noi...

    l'appartenenza comunque si gioca non nelle apparenze o nei "bollini qualità" ottenuti in vari modi e grazie anche a molti 'sapienti' o a volte superficiali fraitendimenti, ma in quella del cuore e si manifesta innanzitutto nell'obbedienza al Papa...

    Poi vengono i vescovi. Ma è chiaro che noi siamo tenuti all'obbedienza solo dei vescovi che sono in comunione col Papa e non solo a parole, ma nei fatti...

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  4. Cara Cinzia, il tuo link, che vedo già per la seconda volta, purtroppo non si apre...

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  5. Cara Cinzia
    ecco il link giusto
    http://laveracomunione.wordpress.com/

    se non sbaglio le immagini riguardano la tua parrocchia, quella di Colle Fiorito: allucinante!

    Attendo conferma e ne parliamo

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  6. Anche questo discorso dell'architettura imposta dalla "nuova estetica" kikiana è in tema con "tradizione e innovazione"

    Anche di questo molti stanno prendendo consapevolezza!
    Caterina nell'altro thread ci ha dato notizia di un interessantissimo master promosso sull'arte sacra

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  7. Caro Mic, scusa per l'indirizzo errato, e grazie per averlo rettificato. Si la Parrocchia in questione è proprio quella di Colle Fiorito, sono in attesa di parlarne con il Vescovo, Monsignor Moretti.
    Ci sono tante altre cose che hanno dell'incredibile; esperienze personali che mi hanno lasciato in preda a forti dubbi.....credimi... se ti dico che c'è da perdere la fede.Nel frattempo prego e cerco persone come voi che mi aiutino a non sentirmi "fuori" come dice il mio Parroco.

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  8. questo è uno degli innumerevoli post scritti ieri da Alea...
    lo pubblico ora in relazione a quel che dice Cinzia:

    Lo scandalo maggiore è che i cristiani siano divisi.Ma basta con le scomuniche e i muri.

    a noi viene detto basta con le scomuniche e i muri? a parte il fatto che non possiamo - né tanto meno ce ne arroghiamo il diritto - decretare alcuna scomunica, il muro non lo abbiamo eretto noi... noi denunciamo, le conclusioni spettano ad altri...

    bisognerebbe rileggere il discorso del Papa sui 'muri' in Terra Santa che, come tutti i muri presenti nel mondo non sono solo materiali, ma nascono dal cuore di ognuno di noi...

    Mentre ognuno di noi, con l'aiuto del Signore, si impegna per la sua parte e non erigere muri e ad abbatterne di eventualmente esistenti, non si può fare a meno di CONSTATARE, non DETERMINARE, la presenza di MURI nella Chiesa, nelle Parrocchie: vedasi esempio di Cinzia e innumerevoli altri di cui ognuno di noi è portatore

    è MOLTO grave che un parroco dica ad una parrocchiana che è "fuori" dalla Chiesa perché non aderisce al Cammino...

    è facile entrare in crisi, sentendosi dire certe cose da un sacerdote, se non si è ben saldi nella formazione cristiana e nella fede e soprattutto se non si ha un contesto di riferimento

    Se in questo caso questo contesto possiamo essere noi, benediciamo il Signore, nella speranza che questa PIAGA della sua Chiesa sia non dico rimossa, ma purificata per quanto è ormai indispensabile!

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  9. Scrive Thomas Merton (Tradizione e rivoluzione):

    “Il più grande paradosso della Chiesa sta nel fatto che essa è ad un tempo essenzialmente tradizionale ed essenzialmente rivoluzionaria. Ma ciò non è poi tanto paradossale, perché la tradizione cristiana, a differenza di tutte le altre, è una rivoluzione vivente e perpetua…

    La tradizione vivente del Cattolicesimo è come il respiro di un corpo fisico. Essa rinnova la sua vita con l’impedire il ristagno. E’ una costante, calma, pacifica rivoluzione contro la morte. Come l’atto fisico del respirare tiene unita l’anima spirituale al corpo materiale, così la tradizione cattolica tiene in vita la Chiesa sotto gli elementi materiali, sociali e umani che si incrosteranno su di essa finché sarà nel mondo…”

    Merton scrive altre cose bellissime sulla Tradizione e lo fa non in un opera “dogmatica” ma in un libretto dedicato alla spiritualità. Ciò che vuole dire, insomma, è che un sano conservatorismo nella Chiesa è necessario perché esprime fedeltà alla rivoluzione originaria operata da Cristo, ed è ben diverso, questo conservatorismo, da tutte le altre forme di tradizionalismi umani, proprio in virtù dell’origine soprannaturale della Chiesa stessa.
    Non riconoscere la rivoluzione operata dal cristianesimo, vuol dire venire meno a quei valori che hanno scandalizzato il mondo di re, di potenti, di ricchi, di sacerdoti del Tempio, loro sì tradizionalisti…

    Ma ora che accade? Quelli che sono fedeli alla rivoluzione della prima ora, agli Apostoli, ai Padri vengono considerati “tradizionalisti”, anticaglia da mercatino, ragnatele da museo. Il nuovo che avanza, si considera “rivoluzionario” e qui sta il suo errore: sostituendo il nuovo all’antico, “tradisce” la rivoluzione originaria, spacciando per nuovo orpelli sincretistici più vecchi del cucco e tornando, più o meno consapevolmente, alla chiesa di re, di potenti, di ricchi, di sacerdoti del Tempio, loro sì “moderni”…

    Dasvidania tovarish!
    Chisolm

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  10. fedeli alla rivoluzione perenne, non è un paradosso, ma è l'autentica sequela al Signore che ogni giorno "fa nuove tutte le cose"... grazie Chisolm!

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  11. Vorrei che non si perdesse nel vuoto la riflessione sul: VOLETE ANDARVENE ANCHE VOI? domanda drammatica del Cristo e meditata non solo da Chisolm, ma che ognuno di noi dovrebbe fare propria...
    ;-)

    https://www.blogger.com/comment.g?blogID=29059218&postID=6632222712102536686

    capisco l'impellente promozione di andare avanti (i temi sono tanti e scottano), ma cerchiamo di dare tempo anche di meditare a quanti leggono...^__^

    Ho letto un pò di risposte ora devo riordinare un attimo i pensieri...sarà l'età non so, forse anche una maturità interiore, forse un periodo per altro pieno di impegni, ma non riesco più a scrivere a getto...

    a più tardi!

    ^__^

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  12. Cinzia ha detto...

    Dobbiamo gridare con tutta la nostra forza, che i neocat sono una setta eretica.

    Risposta:

    Cara Cinzia perdi il tuo tempo sono anni che da questo blog gridano ,calunniano.Le hanno tentate tutte.Hanno battuto la testa mille volte contro il muro.
    Il Vescovo non crederà alle cose che dite perchè sono calunnie.
    Lascia perdere te lo dico come un fratello.Pensa a convertirti !!

    Chiudete questo blog!!Siate cattolici!

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  13. capisco l'impellente promozione di andare avanti (i temi sono tanti e scottano), ma cerchiamo di dare tempo anche di meditare a quanti leggono...^__^

    carissima Cate,
    non c'è nessuna spinta da "impellente promozione";)
    semplicemente l'ultimo messaggio del thread precdente era delle 8 di eri mattina. Quando ho tempo, se non intervengono messaggi in due giorni, cerco di proporre un nuovo argomento e proseguire nella discussione.

    Grazie perché ci hai ricordato il "volete andarvene anche voi?" è una delle tante domande che dovrebbero interpellarci sempre, soprattutto nei momenti in cui la vediamo più dura... ma il fatto che non ci lasciamo scoraggiare, soffriamo e andiamo avanti forse significa che "non ce ne andiamo", ma stiamo in piedi sotto la croce, come Maria... anzi chiediamo per sua intercessione la Fede e la Grazia perché si sviluppino in noi i suoi sentimenti, il suo discernimento, la sua umanità già redenta

    e sono felice che le "ali" di Chisolm ci hanno raggiunti anche qui e ci raggiungono sempre :))

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  14. Lo sapevamo che Alea, come tanti altri, è IMPERMEABILE, continua ad andare a senso unico... la divisione generata nell'ennesima parrocchia neocat non lo tocca perché non lo riguarda, dato che lui è tra gli 'eletti'!

    continua a scrivere a ritmo sostenuto... ogni tanto qualcuna delle sue solite sciorinate, mi scappa ;)

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  15. mi accorgo di essere finito dalle stelle alle stalle, ma ormai ;)
    ripigliamoci e proseguiamo riprendendo le "ali" e non cadendo in tentazione

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  16. X Alea iacta est

    Non ho mai controbattuto fino ad ora nemmeno ad uno dei tuoi commenti, per la verità assai insolenti e mediocri di contenuto, ripetitivi e inutili, come è inutile ogni polemica che voi NCN di tanto in tanto aprite contro coloro i quali vorrebbero aprirvi gli occhi.
    Lo so, è un'impresa molto ardua farvi alzare le palpebre di piombo, sepcialmente ora che il vostro santone ben a ragione può ripetere "Alea iacta est" ( Il dado è tratto), dopo l'approvazione si direbbe incondizionata di quel pastiche che è il vostro statuto e dopo la laurea honoris causa ricevuta strumentalmente dall'Istituto Giovanni Paolo II.
    Ora Kiko è diventato nell'enclave cattolico più carismatico di un cardinale di Santa Romana Chiesa, perfino più carismatico di..... ehem...meglio tacere.
    Coloro i quali, parlando contro una presunta apostasia, creano e insegnano apostasia oggi vengono dunque laureati e riveriti perfino nei sacri palazzi.
    Come possiamo pretendere che si rendano conto dei loro errori coloro che li seguono , i piccoli, i poveri nella fede, come me e come te?

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  17. Cari amici,
    stante la situazione cupa e dolorosa qui fedelmente descritta
    senza edulcoramenti nè illusioni circa una guarigione della Chiesa rapida e indolore, ma con occhi vigilanti e incrollabile fedeltà alla Verità rivelata in Gesù e al Magistero di sempre,
    io mi pongo - anzi, rivolgo a voi - una domanda angosciosa (tra le tante):
    se il "fronte" dell'incendio avanza baldanzoso nelle parrocchie, come svelato da Cinzia e altri in passato,
    se questo è il futuro alle porte della Chiesa, mentre noi, poveri minimi fedeli senza voce che conti nè alcun potere decisionale, attendiamo un destino oscuro "dentro o fuori"...,

    come dovrà intendersi e
    concretamente manifestarsi l'OBBEDIENZA?
    A CHI mai potremo e DOVREMO obbedire?
    QUALE sarà il legame effettivo tra noi e quell'Autorità che rispecchi in parole e opere l'autentica fedeltà al Magistero Divino e apostolico integro e intatto, ("senza che uno iota sia cambiato..."),
    non disposta ad alcun compromesso
    con i distruttori della Santa Chiesa?
    Quale autorità possibile di
    quali Pastori
    e quale obbedienza possibile
    del "piccolo e disperso gregge"
    sparuto e spaventato
    da lupi e predatori
    che minacciano e pervadono
    ogni spazio, esteriore e interiore?

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  18. La “nouvelle cousine” della fede assomiglia a quello che capitò alla mia famiglia, fatemi giocare con l’analogia…
    Dunque, mia nonna imparò a cucinare il “frico” (è uno squisito piatto friulano a base di formaggi e patate) da sua madre che, a sua volta, lo apprese dalla madre e via così.
    Nonna, pur sapendo scrivere pochissimo, si appuntò su un vecchio quaderno di scuola gli ingredienti e le modalità per cucinarlo secondo la “tradizione”. Ecco che la sua tremolante, essenziale “scrittura” viaggiava parimenti con la tradizione che lei aveva appreso e che avrebbe dovuto insegnare e custodire.

    Quando insegnò la ricetta a una delle sue figlie, mia zia, beh, lei non si appuntò niente e cominciò a cucinare il frico al quale, ogni volta, mancava un ingrediente. La forma era quella, ma la sostanza… Io e i miei fratelli con le mie cugine siamo cresciuti a frico… Furono infatti le mie cugine che, da brave friulane, appresero dalla madre a cucinare il frico. Però, non avendo mia zia mai messo nero su bianco della ricette, trapassò loro quello che ricordava.

    Le mie cugine, da quei disorganizzati ricordi, appresero a fare il frico: la forma era più o meno quella canonica ma la sostanza ancora era lontana. C’era anche il fatto che, essendo il frico un piatto povero, fatto con gli avanzi del formaggio, beh, queste benedette ragazze, si vergognavano un po’ di quella tradizione così povera, tanto da non prepararlo quando si fermavano a cena i loro benestanti fidanzati. Ma una volta, avvenne che i fidanzati arrivarono a sorpresa e le ragazze dovettero inventarsi qualcosa con le patate e il formaggio (visto che non c’era altro) e si cimentarono con il favoloso frico.

    Dal momento che avevano letto su qualche rivista qualcosa sulla nouvelle cousine, trasformarono quel piatto antico in un dipinto di Pollok, se avete presente… La coreografia faceva assomigliare i formaggi fusi ai resti di un esplosione nucleare, il tutto cromaticamente addobbato con verdurine, carotine e olivine.
    Non fecero una bella figura, anche se si sposarono lo stesso. Compresero però che un piccolo foglio di “scrittura”, gelosamente custodito dalla “tradizione” avrebbe consentito loro di insegnare “magistralmente” alle loro figlie, una delle cose più buone che io abbia mai mangiato.

    Chissà se un giorno finiremo a mangiare l’ostia con la senape, visto che certe parrocchie stanno diventando una specie di McDonald…

    C.

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Beh con la nouvelle cuisine si ha poco cibo, presentato in modo molto sofisticato-"artistico" in grandi piatti.
    Tutto nella presentazione, poca la sostanza.
    Nella nouvelle cuisine pretendono anche serbare il gusto autentico dei cibi, senza salse invadenti,che non farebbero che coprire, nascondere il gusto.
    Insomma nella nouvelle cuisine c`è poco rispetto per la tradizione culinaria, con la scusa dell`autentico, del necessario rinnovamento, rivoluzionano, con poca modestia e la pretesa di essere degli artisti sono convinti, e con loro i loro fan, che senza di loro la cucina sarebbe destinata ad asfissiarsi....

    "oggi vengono dunque laureati e riveriti perfino nei sacri palazzi."

    Caro Francesco, purtroppo non è da oggi che sono riveriti nei sacri palazzi.
    Ho letto che Carmen Hernandez entrava come voleva da Giovanni Paolo II, che quando le discussioni andavano in là nella serata , restava e dormiva al piano superiore!

    È un cammino contorto che ha cominciato 40 anni fa con un pittore che cercava punti di contatto fra l`arte protestante e quella cattolica...
    Poi ha creato "ponti" fra cattolicesimo (o meglio la visione che ne aveva), luteranesimo, giudaismo, e si è fabbricato la sua "teologia fai da te, la sua "liturgia " fai da te e il suo bebè, che ha beneficiato delle massime cure di chi era più preoccupato a diffondere l`ideologia postconciliare che di vegliare sulla retta dottrina e la sacra Liturgia.

    Ho già detto e ridetto ciò che penso sulla gerarchia ecclesiatica, i suoi silenzi, le sue complicità.

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  21. ^__^ caro Chisolm, mi fai rammentare del nostro buon "risotto alla romana"...sembra scontata la sua ricetta e invece no, c'è un metodo per renderlo eccezionale...ed è una ricetta che ho appreso dalla zia di mio marito la uale mi raccontava che quando era giovanetta se non eseguiva la ricetta secondo tradizione...la madre le dava dei scappellotti sulla spalla: "no!! non così, ma così!"
    quando potè fare il risotto da sola si mentò a fare come voleva lei e si rese conto che la madre aveva ragione...il risotto, modificato nella tradizione familiare, non era la stessa cosa come pensava lei che pretendeva di farlo diversamente pur mantenendo quasi tutti gli ingredienti...
    ^__^

    E così anche io, seguendo la medesima tradizione, mi sono cimentata e qualche volta modificando l'originale, ma alle lunghe non c'è nulla da fare, quel risotto alla romana, proveniente da una ricetta di una famiglia braccianese, s'ha da fa solo in quel modo come scritto nella tradizione...^__^


    **************

    cara Cinzia...ho visto il tuo collegamento....allucinante quella chiesa, sembra una sala convegni...ma le foto che si vedono del tabernacolo, Esso, dove è posto, dentro o fuori della sala convegni?

    Oggi mi sono fatta un giretto in alcuni siti NC certo che sono in monomania...non ci sono altro che le icone di Kiko, in alcuni c'è il sottofondo musicale, ovviamente di Kiko ^__^ non ci sono altri disegni nè quadri....ragazzi state bene? guardate che non è normale!
    ;-)

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  22. il demonio si sa vaga per il mondo in cerca di anime, ma sappiamo che e' moooolto furbo e che si trova dove meno si possa immaginare vero? Se noi restiamo attaccati ai sacramenti esso non ci tocca. Nella mia zona nessuno va alle catechesi iniziali sono solo i figli delle prime comunità.ecco perche' ne devon fare tanti senno' il Cammino morirebbe da se per mancanza di nuovi adepti..e se non ha una natura divina prima o poi finirà basta aver Fede

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  23. Cara Caterina, grazie per l'attenzione che hai posto al mio
    problema, poichè è veramente una cosa seria, almeno per ciò che mi riguarda. Il grigio e la mancanza di buon gusto, rendono l'interno della Chiesa freddo e inospitale. Il "Tabernacolo" come avrai notato, è il tipico "SANTUARIO DELLA PAROLA"
    con due funzioni,contenere la Sacra Particola, e la sacra scrittura.
    Hai notato la tenda di colore nero?
    Proprio dietro la tenda vi è la Bibbia, mentre il Corpo del Signore stà sotto nella teca.
    La cappellina feriale, è attigua alla Chiesa grande e avrai notato lo scempio dell'architettura e di ciò che i neocat amano definire arte. Non può esservi nulla che non sia del suo ideatore nonchè "Papa" kiko.
    Molti anni fà acquistammo con tanti sacrifici un quadro di San Massimiliano Kolbe, che veniva raffigurato in un duplice abbigliamento. Una metà con l'abito da francescano, l'altra metà con la veste da carcerato.
    Era per noi un quadro importante e tutti eravamo accumunati dallo stesso sentimento di gioia quando lo portavamo per le vie del quartiere, ancora poco popolato, insieme al nostro amato Parroco Padre Piero Ruggeri.
    Ebbene, il sig. kiko, non lo ha voluto nella sua cattedrale.
    E'stato dipinto da lui, un altro San Massimiliano Kolbe, vestito solamente da carcerato, in uno sfondo d'oro che meglio s'intona con la sua arte. (?)
    Peccato però che pur avendo intonato il colore con l'arredo, non abbia saputo calcolare le proporzioni del mezzo busto, che non è riuscito male, peggio.
    E' un obbrobrio!
    Quindi, non abbiamo neppure la gioia di sentirci considerati famigliari di Dio, noi dissidenti del c.n.c.

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  24. http://blog.messainlatino.it/
    La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé
    di A. Gnocchi e M. Palmaro

    La pillola anticoncezionale? Spesso è giocoforza che vada consigliata e fornita. L’etica cristiana? Incongruente, da rifare. I divorziati risposati? Basta fisime clericali. Il celibato ecclesiastico? Una finzione, buttiamolo a mare. I vescovi? Li elegga il popolo di Dio.

    Tutto ciò fermandosi solo alle anticipazioni di Siamo tutti sulla stessa barca (Editrice San Raffaele, pp. 96, euro 14,5) libro in uscita oggi e anticipato ieri dal Corriere della Sera, firmato dal cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, e da don Luigi Verzé, fondatore dell’Ospedale San Raffaele e rettore dell’Università Vita-Salute. Sarebbe interessante sapere che cosa pensano di queste tesi le autorità preposte alla salvaguardia della dottrina cattolica. Perché è venuto il momento di dire se, in materia di dottrina e di morale, i fedeli sono tutti uguali e devono accettare tutti le stesse regole o se, invece, c’è qualcuno più uguale degli altri.

    Contraltare del Papa

    Il cattolico medio non può ignorare che se il Papa si pronuncia su un tema, subito spunta il cardinale Martini a fare da contraltare. Il Papa scrive un libro su Gesù? Lui l’avrebbe fatto meglio. Il Papa liberalizza la Messa in latino? Lui non avrebbe suscitato perniciose nostalgie. Il Papa ribadisce il primato di Pietro? Lui si appella alla collegialità. Il Papa prende atto degli scivoloni del Vaticano II? Lui convoca il Vaticano III.

    Così come non può ignorare che don Verzé ha riempito la sua università di nomi come Massimo Cacciari, Roberta De Monticelli, Vito Mancuso, Salvatore Natoli, Emanuele Severino, Edoardo Boncinelli: il meglio del pensiero anticattolico sulla piazza. Del resto, don Verzé è l’inventore di un’inedita dottrina simil-cattolica grazie alla quale si è auto-autorizzato a praticare nel suo ospedale la fecondazione artificiale omologa condannata dalla Chiesa. Lo ha fatto con una decisione del comitato etico del San Raffaele e poco gli importa di essere stato smentito dalla Congregazione per la dottrina della fede. Senza dimenticare che, in piena bagarre sul caso Englaro, don Verzé rivelò di aver tolto la spina ad un amico attaccato a un respiratore artificiale. «Col pianto nel cuore», ma lo fece. Due come il cardinale Martini e don Verzé sembrano fatti apposta per incontrarsi. E potrebbe stupire che, per anni, la curia martiniana abbia fatto la guerra al san Raffaele e al suo fondatore. Ma si trattava di questioni politiche e non teologiche. Perché sul metodo del dubbio applicato al dogma e sulla teoria delle “zone grigie” applicata alla morale messi a punto da Martini, don Verzé ci va a nozze. Tanto che, nel 2006, la sua università ha conferito la laurea honoris causa al porporato. E così ecco spiegato il presente libro, nel quale il fondatore del San Raffaele parla con rammarico di «un’etica ecclesiastica imposta». Poi dice «che anche ai sacerdoti dovrebbe essere presto tolto l’obbligo del celibato» e annuncia che l’ora della democrazia nella Chiesa suonerà con l’elezione diretta dei vescovi. «La Chiesa cattolica è troppo lontana dalla realtà, e le fiumane di gente, quando arriva il Papa, hanno più o meno il valore delle carnevalate».

    Un nuovo concilio

    Don Verzé va giù di vanga, e allora Martini interviene con il fioretto ad allargare il solco. «Oggi ci sono sono non poche prescrizioni e norme che non sempre vengono capite dal semplice fedele». Caro don Luigi, ha proprio ragione lei, qui bisogna cambiare tutto, che orrore quelle fiumane di gente ignorante e impreparata, avrà mai seguito almeno una lezione della Cattedra dei non credenti? Con studiata ritrosia, il cardinale conferma tutto. Senza dimenticare che, per rimettere un po’ d’ordine, «non basta un semplice sacerdote o un vescovo. Bisogna che tutta la Chiesa si metta a riflettere su questi casi». Insomma, un altro Concilio.

    Siamo tutti sulla stessa barca, dice il titolo del libro. Qualcuno ci spieghi se è quella di Pietro.

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  25. PER SOFIA

    POTERE E OBBEDIENZA NELLA CHIESA DI PADRE ENRICO ZOFFOLI
    WWW.MARIAMADREMIA.NET
    ...La celebrazione della Croce di Cristo, il merito della partecipazione al suo Sacrificio, la santità tipicamente evangelica condizionata all'umiltà, al nascondimento, alla mansuetudine, al perdono..., in certi ambienti, hanno fatto mitizzare l'obbedienza, ritenuta come l'apice della perfezione cristiana, anche se innegabilmente è materia del più impegnativo dei voti religiosi negli istituti di vita consacrata.
    Giustamente questo voto è considerato fondamentale per raggiungere la perfezione dell'amore di Dio e del prossimo, che esige la rinunzia a se stessi nel sacrificio della propria volontà, facoltà dello spirito da cui tutto dipende, in bene e in male.
    Rinunzia necessaria per tutti, anche non credenti, se si appartiene ad un qualche nucleo sociale, necessariamente retto da leggi e condizionato ad una disciplina che è subordinazione del singolo ad un'autorità che tutto organizza e dirige.
    Ora, ciò vale soprattutto per i credenti, membri della Chiesa, soggetti ad un regime eminentemente monarchico, data l'essenziale differenza che costituisce e distingue la Società ecclesiale da tutte quelle civili, unicamente umane, temporali.
    Ma, nel Corpo Mistico, non sempre la trascendenza del potere è capìta: alcuni, affermandola, l'hanno esagerata; altri, negandola, l'hanno subordinata a fini non soprannaturali, ispirati al Vangelo.
    I primi, esagerandola, si sono ritenuti obbligati ad un'obbedienza cieca, passiva, servile, specialmente nell'ambito della vita religiosa; ma è risultata negativa, deformante, sì da arrestare o ritardare sensibilmente il processo evolutivo della persona umana. Ascesi che ha formato individui psicologicamente insicuri, pusillanimi, incapaci di responsabilità, obbligati a dipendere in tutto dal volere di superiori venerati come interpreti infallibili del volere di Dio. 70
    L'obbedienza di certuni, per una assai discutibile convinzione del proprio nulla, fa loro concepire tale disprezzo di sé, da indurli a rinunziare al proprio giudizio persino nell'area della fede e della morale, obbligandoli a ricorrere al superiore come al solo illuminato per quella “grazia dello stato» che la fa credere addirittura impeccabile, irreprensibile.
    Si è supposto che egli debba saper tutto, provvedere a tutto, rispondere di tutto, senza meritare critiche, consentire ricorsi... Cosi, dal rispetto a lui dovuto si è passati ad una strana forma di «culto», come se il rappresentante di Dio fosse Dio stesso...
    Applicando tale metodo, si è presunto di realizzare quella morte a se stessi da cui la grande tradizione dei Santi ha fatto scaturire la nuova vita nel Cristo, crocifisso e risorto...; ma i risultati ottenuti hanno smentito ogni ingenua previsione. Quel metodo non solo ha provocato malumori, disagi, rivendicazioni, rivolte, denunzie, tur‐bando la serenità di luoghi ricercati come rifugi di pace...; ma, nel corso dei secoli, nella Chiesa, ha contribuito a travisare la natura e la nozione stessa del potere in tutti gli ambienti: dal chiuso dei monasteri alle più alte sfere della vita ecclesiale.
    In realtà, si è arrivati ad ambire, conquistare e difendere l'autorità come bene personale e familiare, elemento di prestigio, fonte di onori, privilegi, ricchezze, strumento di dominio, quindi motivo di rivalità e contese, ispiratrice di una diplomazia retta da finzioni, segreti, compromessi, ecc.; e tutto sotto le mentite spoglie del «sacro”, ostentato da liturgie spettacolari, dove il protagonismo di un Clero solennemente impaludato prevale sulla sincerità del culto, fin quasi ad occultare la divina maestà dei misteri celebrati.
    Così, se un'ascesi malintesa ha esagerato la trascendenza dell'autorità, e quindi il dovere dell'obbedienza...; l’ambizione umana l'ha negata trasformandola in un potente strumento di sopraffazione più o meno insidiosa e larvata...

    GIANLUCA CRUCCAS

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  27. PER SOFIA

    POTERE E OBBEDIENZA NELLA CHIESA DI PADRE ENRICO ZOFFOLI
    WWW.MARIAMADREMIA.NET



    Il Papa, dunque, viene meno al suo dovere di Pastore e Dottore universale, se:

    permette la diffusione di dottrine teologiche e teorie morali contrarie alla fede; oppure tarda ad intervenire e opporsi efficacemente ai rispettivi autori responsabili...;

    approva o si adatta ad una prassi liturgica meno rispettosa dell'onore di Dio, meno adatta a stimolare, conservare e aumentare la fede e lo zelo pastorale dei ministri, il fervore e la perseveranza dei fedeli...; meno sollecita a prevenire sacrilegi e 9
    irriverenze, principalmente contra Mistero Eucaristico, sollevando gravi dubbi sulla verità dei dogmi, provocando discussioni sulla credibilità del Magistero, sulla vera Chiesa di Cristo;

    promuove un ecumenismo equivoco, che induce a supporre che tutte le religioni siano oggettivamente vere, capaci di salvare le anime, per cui la Chiesa Romana non sarebbe la sola che, fondata da Cristo, rappresenta l'unico Ovile del suo Gregge, al quale tutti almeno potenzialmente ‐ appartengono...;

    non si cura della più oculata scelta dei Pastori delle diocesi; non si preoccupa dell'ortodossia dei professori di Seminari e Università cattoliche...; si fida ciecamente della competenza e rettitudine dei collaboratori.
    * * *
    I Vescovi sono Maestri, Pastori, Pontefici e Capi delle rispettive diocesi a cui sono destinati dalla S. Sede. Ma, per ciò stesso, nessuno può dirsi virtuoso, anche se più obbligato di tutti a santificarsi...; nessuno infallibile, anche se presume di conoscere quanto riguarda il dogma, la morale e la storia per insegnare e correggere chi erra.
    Pertanto, assolutamente parlando, tutti possono essere disonesti, riprensibili, fare buon viso all'errore, cadere nell'eresia, propagarla o favorirne la diffusione, non curarsi di condannarla; provocare scismi e dare scandalo con la propria condotta, come comprova una lunga storia di apostasie e defezioni...
    I Vescovi sono maestri infallibili soltanto quando, dispersi nelle varie diocesi del mondo o riuniti in Concilio ecumenico, si uniformano al Magistero personalmente infallibile del Papa. (Cf. Lumen gentium, 25).
    Sacerdoti, parroci, confessori e padri spirituali, in virtù del loro carattere sacro o autorizzati ad una data mansione dai superiori, non sono né possono ritenersi santi e, assai meno, infallibili maestri di verità. La loro credibilità è relativa al grado di sintonia
    della loro dottrina con quella della Chiesa, in nome della quale si presentano e si pronunziano...
    I fedeli, membri del Corpo Mistico per il battesimo, sono elementi della Chiesa da ritenersi passivi nel senso che ad essi spetta principalmente ricevere, dipendendo dalla gerarchia che, in virtù dell'Ordine sacro, funge da intermediaria dell'opera redentrice di Cristo.
    Ma appunto per questo anche i membri del Clero, in quanto battezzati, si trovano a livello di tutti i semplici fedeli, dipendendo dai ministri del culto per quanto concerne le loro personali esigenze di vita cristiana... Perciò, anche il Papa e i Vescovi, i parroci e i padri spirituali devono frequentare il sacramento della penitenza, cioè ricevere l'assoluzione sacramentale, dipendere dal giudizio del confessore.


    GIANLUCA CRUCCAS

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  28. Ricapitoliamo: nell'altro post ho letto che il bacio al Corano da parte di Giovanni Paolo II è un'eresia. Ma il Papa non può sbagliare, almeno secondo papa Pio IX, tra l'altro beatificato grazie al "vostro" Gherardini. Mi sono perso qualcosa?

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  29. Ex-catecumena scrive:
    ".e se non ha una natura divina prima o poi finirà basta aver Fede"

    È quello che mi dico, però mi dico anche che è più che probabile, visto come stanno andando le cose, che nemmeno i miei figli e forse nemmeno i mei nipotini vedranno il risultato finale di questa opera d`uomo che è il cammino neocatecumenale.
    Poi mi dico anche che, visto lo stato di quasi apostasia della nostra Chiesa, forse ci sarà un colpo di acceleratore divino!

    Cinzia scrive:
    "Il "Tabernacolo" come avrai notato, è il tipico "SANTUARIO DELLA PAROLA"
con due funzioni,contenere la Sacra Particola, e la sacra scrittura.
Hai notato la tenda di colore nero?
Proprio dietro la tenda vi è la Bibbia, mentre il Corpo del Signore stà sotto nella teca."


    Scusami, Cinzia, se ho dimenticato, ma la tua chiesa è quella che è stata dedicata dal card. Vallini che ha anche elogiato le opere di Arguello?
    Se è così ha dovuto vedere l`obbrobrio del telo nero, lo scandalo dell`armadio della parola, del doppio tabernacolo, dove il Corpo di Cristo è conservato con la Bibbia !

    Se non è così comunque un responsabile dell`autorizzazione di questo luogo sacro ha dovuto vedere e ha TACIUTO, e chi tace acconsente, anzi forse ha anche applaudito.
    E così continua lo scandalo di questo cammino che sta deformando generazioni di "cattolici" per l`orgoglio senza fine di un uomo, per la sua sete di potere.

    Esiste o no una Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti?
    Sì o no?
    Se sì che cosa fa?
    È stata informata?
    Se sì, perchè tace?
    Non di certo perchè cio che succede nelle chiese dei neocat è legittimo e lecito, dunque perchè tace?
    Ha piedi e mani legati ?
    DA CHI ?

    Se tutti coloro che devono subire ciò che subisce Cinzia, facessero come lei, se reagissero, inondassero i sacri uffici di lettere di protesta, facessero delle petizioni, bussassero, in modo opportuno e non opportuno, alle porte dei vescovi, è mai possibile che non sarebbero ascoltati?

    Avete mandato quelle foto alla Congregazione?

    È mai possibile che i piccoli non siano ascoltati da chi dovrebbe proteggerli, è mai possibile che chi dovrebbe proteggere e guidare sia più sensibile all`odore e e al peso di un metallo giallo, all`ideologia di un uomo che è strumento di forze dell`ombra?

    RispondiElimina
  30. Per Sofia,

    leggi cosa scrive ancora p.Zoffoli in "Potere e Obbedienza nella Chiesa", che ti puoi scaricare per intero da qui:

    "...La Chiesa, sua Sposa, è stata da Lui fondata solo perché sia Madre di Santi, strumento di salvezza universale per l'esercizio di un potere divino, comunicato ai membri della gerarchia unicamente per far conoscere tutta e solo la verità rivelata; elevare e intensificare la partecipazione dei fedeli al Sacrificio Eucaristico, culmine e fonte di tutto il culto e della vita cristiana; stimolarli alla santità quale perfezione dell'amore di Dio e del prossimo, secondo la vocazione di ciascuno.

    Dunque, il sacerdote deve dare, non ricevere. Dare non qualcosa di proprio, ma soltanto quel che a sua volta riceve da Cristo, non avendo nulla di suo... Dare,
    uniformandosi al volere di Dio, volto unicamente al bene dei fedeli, come questi devono obbedire soltanto per ricevere tutto e solo quel bene dai rispettivi superiori.

    Quando questi non lo danno, ovviamente ne privano i fedeli, perdendo ogni diritto ad essere creduti e obbediti. Nel qual caso i fedeli - non obbedendo - non offendono Cristo, ma un suo nemico nel suo indegno ministro; non si ribellano alla Chiesa, ma ad un suo intruso che tenta demolirla. Soltanto lui, comportandosi contro le finalità del suo sacerdozio e abusando dei suoi poteri, è responsabile del dissidio che turba la pace della comunità ecclesiale, non potendo i fedeli adattarsi ad una dottrina errata, ad una prassi contraria alla dignità del culto, alla santità della vita cristiana"...

    RispondiElimina
  31. Avete mandato quelle foto alla Congregazione?

    non basterebbe anche solo la Madonna blasfema di Scandicci? E' un mistero come chi passi di là, soprattutto sacerdoti, non notino quel che abbiamo notato noi ma che è di tutta evidenza anche per chi non è sensibile agli altri tartti orridi e, non conoscendo il greco, non si rende conto dell'omega rovesciata... se consideriamo che Cristo (Apocalisse) Alfa e Omega, Principio e Fine... l'omega rovesciata non rappresenta il fine (che è il Progetto di Dio) capovolto?

    Chi può ardire di capovolgerlo?
    Serve altro?

    RispondiElimina
  32. Strano che quei furbacchioni non abbiano messo questo orrore sui loro striscioni!

    E nessuno si muove!

    A che cosa servono le congregazioni vaticane destinate a proteggere la sana dottrina e il culto divino?

    Quel dipinto di Arguello che non desidero nominare per non offendere Maria e Suo Figlio, è orrendo!
    È come un pugno di grande violenza che offende la nostra sensibilità, la nostra fede, ci offende nel cuore della nostra fede!

    Come si può pretendere che è la Santa Vergine ad ispirare Kiko Arguello quando si guarda quella sua "opera" ?

    Dovrebbe bastare, avrebbe dovuto bastare per avvertire, allarmare gli adetti al lavoro sul pensiero di Kiko Arguello, anche se poi, con furbizia, non ha reiterato quel genere di exploit dell`ombra.
    Ma nememno lo ha tolto, se ho ben capito.
    Continua dunque ad essere visibile.
    Mah, le anomalie legate al cammino sono così tante che infilate, una dopo l`altra , formano un`orribile collana che sembra non voler finire di allungarsi.

    RispondiElimina
  33. gianluca cruccas ha detto...
    http://blog.messainlatino.it/
    La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé
    di A. Gnocchi e M. Palmaro

    ******************

    al tema ho risposto:

    Ricordate le tentazioni che Gesù deve affrontare nel deserto? Ecco, la Chiesa che è il SUO CORPO GLORIOSO subisce, come il Cristo la presenza fastidiosa di Satana che vuole TENTARLA...lo ripete Gesù in Luca 22
    31 Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli.

    Preti, vescovi o cardinali, che avanzassero con dottrine CONTRARIE, confondendo i fedeli dalla retta dottrina, agiscono come Satana, mettendo a dura prova la Chiesa stessa....
    e ILLUDENDO I FEDELI attraverso FALSI TRAGUARDI

    :-(

    RispondiElimina
  34. Cateina63 ha detto:

    Preti, vescovi o cardinali, che avanzassero con dottrine CONTRARIE, confondendo i fedeli dalla retta dottrina, agiscono come Satana, mettendo a dura prova la Chiesa stessa....
    e ILLUDENDO I FEDELI attraverso FALSI TRAGUARDI

    Rispondo:

    Questo ragionamento valeva anche quando Mons Martini attaccava il Cammino Neocatecumenale oppure facciamo due pesi e due misure ipocritamente?Quando attaccava il Cammino lo osannavate ora lo crocifiggete?E sempre la stessa persona!!!

    RispondiElimina
  35. “Preti, vescovi o cardinali, che avanzassero con dottrine CONTRARIE, confondendo i fedeli dalla retta dottrina, agiscono come Satana…”

    Il fatto, Caterina, è che “agire come Satana” presuppone credere alla sua esistenza. Ma, come sappiamo, Lui sta lavorando dall’interno facendo in modo di convincere il mondo della sua inesistenza. Infatti, molta parte del clero di ogni ordine e grado, preferisce parlare di un “male impersonificato” piuttosto che di una malignità “personale”.
    Per assurdo, dato che qualcuno ha parlato di “morte di Dio” più di un secolo fa, per convincere che Dio non è morto, bisogna credere sub contraria specie nel diavolo.
    E lo fa lo scrittore Luigi Santucci, in un inedito pubblicato domenica scorsa su Avvenire, il cui concetto è più o meno questo: “diavolo, per lo meno esisti almeno tu…”

    E’ paradossale, ma interessante, come del resto tutta la produzione di Santucci che, guarda caso, ha scritto un’intrigante vita di Gesù intitolata “Volete andarvene anche voi?”

    Ora, c’è qualcosa che non mi torna: 1) i NC usano il diavolo come babau per coloro che vorrebbero uscire dal Cammino; 2) buona parte della Chiesa ha smesso di credere in questo babau; 3) i NC hanno demitizzato (per dirla alla Bultmann) il diavolo della Chiesa per farne un golem personale da spedire contro i nemici; 3) la Chiesa ha ceduto i diritti d’autore sul diavolo a questi signori; 5) ma se i NC sono l’elite della Chiesa, non dovrebbero paradossalmente adeguarsi alla sua “inesistenza”?

    Insomma, per dirla alla Santucci, vuoi vedere che per tornare a credere totaliter alla Chiesa devo passare a pregare i diavolo della sua esistenza dogmatica, ecumenica, universale e non libero professionista passato ad altro ente “cattolico”?
    Beh, vi invito a leggere quest’inedito e concludo con le parole dell’Autore:

    “Allora, sudato e insieme rigido come un baccalà, non oso nemmeno rispegnere la luce, mi accartoccio sotto le lenzuola e torno alle pie preghiere dell’infanzia. «Sancte Michael arcangele, defende nos in proelio contra nequitiam et insidias Diaboli... Ma fa’ che lui esista, che esista, per amor di Dio!”

    Chisolm

    RispondiElimina
  36. aaaaaaaahahahahaah ^__^ caro Chisolm...mi hai riportato ad una delle mie letture più riflessive: BERLICCHE E MALACODA...^__^

    quanto segue ben si ricollega alla tua riflessione:

    Caro Malacoda: la colpa non è tua.....



    Caro Malacoda.

    Mi è giunta voce che sei riuscito a fare compiere dei peccati importanti al tuo protetto. Questo è sicuramente bene, ma non basta. Devi cercare di immunizzarlo dal rimorso.

    Devi convincerlo che se la sua vita va storta a causa di quello che fa non è colpa sua, ma dei suoi genitori, o di quello che ha bevuto, o di qualcosa di tremendo di cui ha perso la memoria.

    Certamente non sua, perchè è una persona simpatica. Che è una cosa terribile che le cattive influenze lo abbiano spinto a fare delle scelte sbagliate. Che non si deve sentire sminuito, anzi, può continuare con quello che in fondo non è un vero sbaglio, perchè la responsabilità non è sua. E' la società che è marcia, e i politici non fanno nulla, e neanche i giornalisti.

    C'è sempre qualcuno da accusare per tutto il male del mondo. A volte accusano pure noi diavoli. Fesserie: è noto a tutti che la colpa di tutta è del Nemico che non ha accettato le nostre giuste richieste.

    Ah, comodo per lui. Ha fatto un mondo da schifo, lasciando mano libera agli esseri umani che l'insozzassero, e pretende che basti caricare le colpe di tutti loro su suo Figlio per ripulirsi.

    E quindi noi demoni su chi scarichiamo la responsabilità? Non ci resta da fare che quel che facciamo: le colpe mangiarcele, insieme con i colpevoli.
    E non hanno poi un sapore così schifoso.



    Tuo zio Berlicche



    « Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei Diavoli. Uno è quello di non credere alla loro esistenza. L'altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I Diavoli sono contenti d'ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago. »


    (C.S. Lewis, Premessa a Le lettere di Berlicche, pag. 3.)

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  37. Chislm....è appena uscito un nuovo libro: IL KAMASUTRA CATTOLICO scritto da un frate francescano polacco con L'IMPRIMATUR dei vescovi polacchi....
    il frate, che ha fatto voto di celibato....descrive minuziosamente come i due coniugi (basta che siano sposati) possono comportarsi a letto...TUTTO E' AMMESSO, via ogni PUDORE...TUTTO E' LECITO, dimenticando che san Paolo aggiunge: "MA NON TUTTO GIOVA"...
    atti orali e manuali, il frate insegna il kamasutra cattolico...qualcuno si è chiesto come fa a sapere il frate certe cose....bè, ammette il frate, ovvio che le MIE LEZIONI sono di seconda mano parlando con persone sposate...

    Ma una volta il SENSO DEL PUDORE non insegnava che il Talamo è sacro e che nessuno deve metterci il naso oltre i due?

    ma il senso del pudore, dove è finito?

    RispondiElimina
  38. Questo ragionamento valeva anche quando Mons Martini attaccava il Cammino Neocatecumenale oppure facciamo due pesi e due misure ipocritamente?Quando attaccava il Cammino lo osannavate ora lo crocifiggete?E sempre la stessa persona!!!

    mons. Martini non viene giudicato in base al Cammino (ma è una fissazione!!!) ma in base a quello che dice e che fa ... inoltre, come essere umano è normale che dica e faccia cose giuste e cose meno giuste... il problema attuale è che è completamente impastato di ideologia postconciliare...

    sono quasi alla fine del suo ultimo libro "conversazioni notturne", e finora ho trovato tanti bei discorsi, alcuni validi altri banali o discutibili e non ho ancora trovato un accenno al suo attingere all'Eucaristia

    forse sono solo semplici pensieri in libertà trascritti dal suo interlocutore... comunque dal card Martini, che per anni ho considerato uno dei miei Maestri, mi sarei aspettato molto di più in tema di Fede e personale testimonianza

    RispondiElimina
  39. « Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei Diavoli. Uno è quello di non credere alla loro esistenza. L'altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I Diavoli sono contenti d'ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago. »...

    e così è, Caterina, grazie!

    RispondiElimina
  40. CERTO CHE è SEMPRE LA STESSA PERSONA.
    E DA HANNI VA PREDICANDO SEMPRE LE STESSE NEFANDEZZE E QUESTO ANCHE PRIMA CHE SI IMBATTESSE NELLA SETTA COMPLETAMENTE ERETICA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE.
    PER QUANTO RIGUARDA IL SUO COSIDETTO CAMBIAMENTO DI ROTTA NEI CONFRONTI DEL CAMMINO, NON CI STA' DA STUPIRSI, VEDERE RILKO, KIKO ARGUELLO DA BUON ERETICO, SA ESSERE MOLTO CONVINCENTE, CON I SOLDI RUBATI AI SUOI FEDELI, RIPETO I SUOI FEDELI, ALCUNI IGNARI ,ALCUNI QUASI COMPLETAMENTE TRAVIATI A LIVELLO SPIRITUALE COME CODESTO NC, Alea iacta est, CHE PARLA DI IPOCRISIA, GLI CONSIGLIO DI GUARDARSI MOLTO BENE ALL'INTERNO DELLA SUA SETTA, PER VEDERE CHI E' VERAMENTE IPOCRITA.

    GIANLUCA CRUCCAS

    RispondiElimina
  41. Alea iacta est ha detto...
    Cateina63 ha detto:

    Preti, vescovi o cardinali, che avanzassero con dottrine CONTRARIE, confondendo i fedeli dalla retta dottrina, agiscono come Satana, mettendo a dura prova la Chiesa stessa....
    e ILLUDENDO I FEDELI attraverso FALSI TRAGUARDI

    Rispondo:

    Questo ragionamento valeva anche quando Mons Martini attaccava il Cammino Neocatecumenale oppure facciamo due pesi e due misure ipocritamente?Quando attaccava il Cammino lo osannavate ora lo crocifiggete?E sempre la stessa persona!!!

    ***********************

    dorcezza....nessuno crocifigge nessuno, leggi meglio, ho parlato al PLURALE....
    inoltre ignori il fatto che proprio una falsa interpretazione del Concilio, ha guastato molte persone, non devi fare il paragone fra ciò che dice Martini e ciò che DIFENDI TU, ma devi leggere Martini in base ai DOCUMENTI DELLA CHIESA SUI DIVORZIATI...

    Ciò che non comprendi è che quanto stiamo vivendo proviene proprio dalla FEDE FAI DA TE...e troviamo o tutti contro tutti o ognun per se...così fa Martini, così fa il CN così fa il frate francescano con il suo KAMASUTRA cattolico con tanto di imprimatur...così fa chiunque NON avanza nella storia CON LA TRADIZIONE DELLA CHIESA, perchè quando si perde questa strada MAESTRA è ovvio che si finisce per seguire ALTRI MAESTRI....FALSI!

    e questo denota semmai...che se è giunto alla frutta un cardinale come Martini, figuriamoci un laico come Kiko...entrambi avanzano con la fede FAI DA TE, chiedendo alla Chiesa di CAMBIARE...

    tzè...

    RispondiElimina
  42. Sì,
    religione fai da te,
    fede fai da te,
    teologia fai da te,
    liturgia fai da te,
    catechesi fai da te,
    cammini fai da te,

    L`individualismo e il relativismo sono entrati nella Chiesa e regnano sovrani.

    RispondiElimina
  43. Mi dice:

    mons. Martini non viene giudicato in base al Cammino (ma è una fissazione!!!) ma in base a quello che dice e che fa ... inoltre, come essere umano è normale che dica e faccia cose giuste e cose meno giuste... il problema attuale è che è completamente impastato di ideologia postconciliare...

    Rispondo:

    Ma giudicare quello che dicono o fanno gli altri è sempre sbagliato.
    Un cristiano non dovrebbe mai giudicare!!Nessuno può permettersi questo lusso.Non che io condivida le affermazioni del Cardinale Martini o voglia fare il suo difensore d'ufficio.Non ne ho proprio voglia soprattutto per quello che ha fatto al Cammino come Vescovo di Milano.Le sue affermazioni però non hanno nulla a che fare con il Concilio Vaticano II°.Sono solo sue opinioni personali.Voi siete ossessionati dal Concilio e lo tirate sempre in ballo anche quando non c'entra nulla!
    Mi accusi di essere fissato con il Cammino?Proprio tu lo dici?Ma se non fai altro che parlarne da anni!!Chi attacca il Cammino per voi è un eroe salvo poi cambiare idea quando fa affermazioni che non ritenete"cattoliche".DUE PESI E DUE MISURE IPOCRITAMENTE!!
    Vorrei sapere chi vi ha dato il ruolo di "difensori dell'ortodossia"

    Chiudete questo stupido blog!!

    RispondiElimina
  44. Mi accusi di essere fissato con il Cammino?Proprio tu lo dici?Ma se non fai altro che parlarne da anni!!Chi attacca il Cammino per voi è un eroe salvo poi cambiare idea quando fa affermazioni che non ritenete"cattoliche".DUE PESI E DUE MISURE IPOCRITAMENTE!!

    parli per iperboli senza sapere quello che dici. Nell'altro post dicevi che osannavamo o crocifiggevamo Martini a seconda che respingesse o meno il Cammino

    Premesso che né osanniamo né crocifiggiamo mai nessuno, quando mai le critiche, il ragionamento, il confronto documentati e argomentati diventano "giudizi" o "calunnie" o "maldicenza" "osanna" o "crocifissione" per definizione, come non fai che ripetere come un disco rotto nelle decine di post che non pubblico?

    Se non ti riesce di recuperare l'uso della ragione, smettila di dirci di smettere, ché tanto non è velleità la nostra, ma un diritto e - più ancora - un dovere!

    RispondiElimina
  45. Cari amici tutti, vi ringrazio e vi sento profondamente vicino in questo tempo di divisioni della nostra amata Madre Chiesa. Avevate visto giusto riguardo al flop che avrei fatto andando a parlare con il Vescovo della mia zona, Mons.Moretti.
    Dopo un'accoglienza molto cordiale, mano a mano che entravo nel cuore del problema la sua gentilezza veniva meno, fino a quando, senza darmi neppure il tempo di poter concludere il discorso, si è alzato in piedi è mi ha invitato ad andarmene. Io per tutta risposta sono rimasta seduta e ho replicato dicendogli, che io non ero andata da lui per
    giudicare il c.n.c, bensì ha portargli la mia personale esperienza con la constatazione di ciò che ho veduto e toccato con mano in questo tempo di grande confusione. Poi, mi sono messa a piangere, perchè mi sono sentita tradita anche dalla mia stessa tanto amata Chiesa, nella quale sin dall'infanzia, mi hanno educato a riporre fiducia totale.
    Le parole di Sua Eminenza Mons. Moretti, sono state come uno staffile al cuore, poichè per lui, il Sig. Kiko è una persona alla quale la Chiesa ha dato la sua totale fiducia, degna e illuminata persona, che non deve essere giudicata da alcuno, in quanto, il Santo Padre, ha riconosciuto come verità il suo carisma.
    - Lei, crede al Papa?-
    -Certamente! - ho risposto io prontamente -anzi,- ho aggiunto
    -io amo il Papa e i suoi insegnamenti quale figlia della Chiesa.-
    Quindi, dopo avermi ammonito ben bene, mi ha fatto gli auguri.
    Peraltro, mi ha quasi fatto capire che ci sono altre Chiese nella mia zona che esprimono vari carismi, visto che io non ho il carisma del c.n.c.
    Sua Eminenza, però forse non ha ricordato che quando mi sono presentata, oltre al nome e al cognome, ho aggiunto di essere una Terziaria Francescana e che quindi ho ben individuato la mia collocazione nella Chiesa.
    Ciò che non ho ancora individuato è il mio posto nella parrocchia.
    Ma tantè che la risposta è stata semplice e chiara: -vada alla Santa messa, preghi in compagnia e si metta l'animo in pace perchè la Madre Chiesa sà ciò che fà.-
    Sono uscita con il viso pieno di lacrime, mi sentivo come smarrita e senza più riferimenti. Di malavoglia sono entrata in Basilica per cercare di fare mente locale, come si dice, ma niente, il mio cuore sentiva solo amarezza e delusione. Poi ho alzato lo sguardo su di una vecchietta che stava seduta in preghiera davanti al Tabernacolo , quando il suo volto improvvisamente si è aperto al sorriso verso di me; ed è per quel sorriso che mi sono ritrovata.
    Quello era il mio posto nella Chiesa, questa sarà per sempre la mia casa.

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  46. sulla testimonianza di Cinzia ho aperto il nuovo thread

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  47. Paolo VI già si chiedeva poco dopo quello «storico» 7 marzo se la liturgia, così ridotta, potesse ancora cosìchiamarsi, «si hoc nomine adhuc appellari potest», ne denunziava le «torbide sorgenti», l'accusava di «demolizione dell'autentico culto cattolico», dicendola infesta «alla stessa religione cristiana», effetto e causa di sovvertimenti dottrinali, disciplinari e pastorali tali da esigerne la condanna «non solo per lo spirito anticanonico e radicale che gratuitamente professa, ma per la disintegrazione religiosa ch'essa fatalmente porta con sé».

    Fatalmente, ed era nell'ordine della logica: di quella logica cui il celebre canonista di Magonza richiamava scrivendo, ai primi attacchi dell'eresia riformista: «Si pensa di poter difendere la rocca della Dottrina cedendo la spianata davanti, che è la Liturgia; ma è proprio sulla spianata che si deciderà la battaglia».

    E un pastore protestante, manifestando a un sacerdote cattolico il suo stupore per un cedimento, da parte nostra, come quello del latino: «una Chiesa che abbandona la sua lingua cultuale abbandona se stessa. Essa sottopone non solo la sua lingua ma anche la sostanza della Fede, di cui questa lingua è l'eccipiente e il veicolo, alle variazioni e ai mutamenti che di continuo implica l'evoluzione linguistica. Il contenuto della Fede non sarà per questo meglio compreso, ma, al contrario, non lo sarà più affatto».

    Applicando in tutt'altro campo - quello sportivo - un ragionamento del genere, un giornalista della Nazione, Sergio Maldini, scriveva, a proposito delle Olimpiadi di Monaco:
    «Quando una liturgia muore, anche una religione muore un po' insieme». Ed è per contribuire a salvare quanto della Liturgia non è morto, è perché la Pietà sia restaurata e difesa dai nuovi accessi della follia, è per questo, è per la Chiesa, che con la Liturgia s'identifica, che occorre resistere allo scoramento e combattere.
    Dentro la «rocca», ormai, l'indomani di una battaglia perduta al seguito del cedimento della «spianata», come quella contro il divorzio, rivendicato nel nome di una libertà, di un «pluralismo» nel credere, conseguente alla libertà nel pregare.


    Questo scriveva Tito Casini nella prima metà degli anni '70
    Da latunicastracciata.net

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  48. Emma ha detto :
    E nessuno si muove!

    A che cosa servono le congregazioni vaticane destinate a proteggere la sana dottrina e il culto divino?



    ma non sara' che per durare a lungo nella Chiesa ci sia una un buon motivo....un ottimo motivo, guardate che di soldi i catecumeni ne apportano parecchi(mica di loro spontanea volontà).....e senno' ma quanto durerebbero!!!! ma vi fate i conti?

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