venerdì 30 marzo 2012

La "chiesa parallela" kikiana-carmeniana

Le testimonianze qui sotto sono alcuni brevi stralci dal libro «Neocatecumenali sul viale del tramonto» (edizioni Segno, ISBN 978-88-6138-384-5, reperibile anche nelle librerie on-line). Ne raccomandiamo caldamente la lettura, specialmente ai parroci, perché riassume l'esperienza di due cosiddetti "catechisti" neocatecumenali che dopo essersi in buona fede spesi totalmente per il Cammino, sono stati allontanati come paria perché non avevano un atteggiamento autodistruttivo e triste.



Pochi mesi prima che io e mia moglie uscissimo dal Cammino, mio figlio si era alzato durante un incontro coi giovani tenuto a Roma da Kiko per entrare in seminario.

Sono stati subito informati i catechisti locali e regionali, i quali lo hanno seguito e "scrutinato" nel corso di vari incontri.

L'ultimo incontro lo ha avuto nuovamente a Roma con Kiko, che lo ha inviato d'autorità nel seminario "Redemptoris Mater" di Londra. Qui è rimasto sei mesi...; poi, a seguito anche della nostra vicenda, mio figlio ha deciso di lasciare questa esperienza e di entrare nel Seminario diocesano. Questa vicenda mi ha permesso di verificare personalmente la rigida struttura verticistica del Cammino, che si configura come Chiesa parallela.

Infatti della decisione di mio figlio di entrare in un seminario del Cammino non è stata mai data comunicazione al parroco, né al Vescovo.

Erano stati informati invece (prima ancora di noi genitori):
- il "parroco laico", cioè il capo equipe dei catechisti della Parrocchia;
- il "vescovo laico", cioè il capo equipe dei catechisti regionali;
- il "papa" Kiko!


Anche noi ripetevamo spesso durante le catechesi: "Siamo qui a parlarvi in nome del Vescovo, che ci ha inviati...!", ma in realtà in 22 anni solo una volta siamo andati a trovarlo per un gesto "diplomatico"; in realtà veniva da noi ignorato, in quanto in alcune occasioni aveva "osato" muovere qualche critica al Cammino!

Analizzando anche superficialmente la struttura del Cammino neocatecumenale, si scopre di essere in presenza di una vera e propria Chiesa parallela.

Hanno i "responsabili" di ogni singola comunità; i Capi dei responsabili dell'insieme di Comunità delle parrocchie dove sono persenti: i "catechisti" (che contano molto più del parroco); i Capi settore (che contano molto più dei Vescovi); strutture regionali e nazionali che si sovrappongono alle strutture della Chiesa ufficiale!

Nei Seminari "Redemptoris Mater" si forma un clero parallelo, distinto per cultura e formazione, improntato alle idee dottrinali di Kiko.


«...Nella nostra Comunità non si parlava mai di quello che accadeva nella Chiesa. Era tutto un mondo a parte.

Avevamo le nostre immagini, i nostri canti, i nostri riti, le nostre eucaristie, le nostre penitenziali, i nostri preti...

A chi entrava nel Cammino veniva caldamente sconsigliato di fare parte di altre associazioni e di avere rapporti con quei sacerdoti (ed erano in tanti) che avevano espresso qualche critica nei nostri confronti.

Mai abbiamo commemorato un santo o una santa. Queste feste e quelle patronali erano viste come chiaro segno di "fede naturale e di devozionismo". Mai abbiamo fatto adorazione eucaristica...; le processioni, le iniziative di formazione teologica, gli esercizi spirituali parrocchiali... non facevano parte della nostra cultura...

In 25 anni di appartenenza a questa realtà non ho mai vissuto il Giovedì Santo come gli altri fedeli, con la partecipazione alla Messa "in Coena Domini".

Dopo tanto tempo avevo persino dimenticato i canti parrocchiali appresi da giovane... Nell'intento di tenermi in un "utero di gestazione alla fede", mi ero gradualmente isolata dal mondo e dalla Chiesa!...

Quando me ne sono uscita, mi sono trovata nella più deprimente solitudine: nel corso di quegli anni, infatti, tutti i ponti con la vita parrocchiale e diocesana erano stati abbattuti..."


Mario Severi, catechista itinerante che segue numerose Comunità di alcune diocesi della Sicilia nel corso di una catechesi, di fronte a tutte le Comunità riunite, ebbe a dire testualmente:

«Ci accusano di essere una Chiesa parallela! Noi non lo siamo! ...Ma se proprio di Chiesa parallela vogliamo parlare... sappiate che lo sono loro e non noi!»
("loro" = la chiesa dei parroci, dei vescovi e del Papa).

39 commenti:

  1. Che dire?
    Non è quello che andiamo ripetendo da anni?
    Ma ai cosiddetti pastori non entra soprattutto nella mente e nel cuore...

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  2. Scusate , perchè iniziare subito un nuovo post? Credo si possa/debba dare qualche risposta alla richiesta di Alino sulla nuova teologia, la prassi ormai la conosciamo. Per quanto meritevole di attenzione tutti questi episodi ci dicono cosa avviene ma non spiegano il perchè.

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  3. sono quasi trent'anni di cammino per me....e solo da un pò di tempo mi rendo conto che tutto quello che ho letto in questa lettera è purtroppo vero..nell'ultimo annuncio di quaresima è stato chiaramente detto che bisogna obbedire ai catechisti e non ai parroci...ecco perchè i fratelli sono divisi e confusi e vengono messi di fronte a delle scelte: comunità o parrocchia... dopo l'approvazione dell'ultimo decreto dove il Papa ci ha esortato a non staccarci dalla comunità parrocchiale, i catechisti hanno annunciato che adesso non c'è più l'obbligo nemmeno di celebrare in chiesa una volta al mese e che non è obbligatoria la Messa domenicale....ci sarebbero tante cose da dire...pace a tutti..

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  4. Ma veramente tal Severi avrebbe detto una boiata del genere ?!?

    Sconcertato.

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  5. giusto per un sano confronto io porto la mia di esperienza:

    -tutti i giovedì santi da quando sono in comunita (non molto in realta solo 8 anni) li passiamo prima con tutta la parrocchia per la coeana domini e poi in comunita per il rito della lavanda

    -io in precedenza odiavo la Chiesa, non credevo in essa, avevo una "fede" personale perchè ero contro la struttura. il cammino mi ha aiutato molto ad amare la Chiesa, credere in essa e amare il Papa del quale oggi seguo tutti gli incontri che tiene, tutte le catechesi del mercoledi, ogni singola omelia

    -sono amico di molti parrocchiani da me non c'è nessun conflitto tra parrocchia e comunità anche perche ci hanno sempre insegnato che noi facciamo parte della parrocchia tanto quanto gli altri non siamo ne diversi, ne migliori, ne peggiori, ne paralleli

    -quando nella mia comunità un ragazzo si è alzato per il seminario è stato presentato la settimana dopo in parrocchia al parroco con una celebrazione della parola nella quale lui dava la sua esperienza e il parroco gli dava la sua benedizione non si è agito di nascosto o come se il parrocco non contasse niente

    questa è semplicemente la mia esperienza... diversa da quelle da voi citate ma comunque vera... io non so se sia dappertutto come da me o se è dappertutto come dite voi... credo che non sia ne io l'eccezione ne voi l'eccezione ma semplicemente non bisogna fare (secondo me)generalizzazioni... chiaro che se qualcuno vuole scrivere un libro in negativo e cerca esperienze negative ne trova tante, ma se qualcuno volesse scrivere un libro in positivo sono sicuro troverebbe altrettante esperienze positive...

    saluti

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  6. non so se pubblicherete la mia esperienza che ho scritto prima comunque ora la completo sperando che le pubblichiate entrambe:

    - leggo spesso che noi siamo contro l'adorazione... io prima di entrare in cammino non avevo mai fatto un'adorazione del Santissimo in vita mia mentre da quando sono in comunità ogni due mesi massimo i catechisti ci portano ad adorare il Santissimo in ginocchio

    - leggo che siamo contro il culto mariano io so (anche se non l'ho fatto) che c'è un passaggio in cui si parla di Maria e viene consegnato il rosario... so che ogni missio ad gentes (e sono tante) ha al seguito 50ragazzi che pregano il rosario tutti i giorni in ginocchio davanti al Santissimo

    essendo questa la mia esperienza dubito di quello che dite perche mi sembra poco credibile che una persona che non crede nel culto mariano chieda a centinaia di giovani di pregare ogni giorno il rosario per la missio ad gentes e dica di essere stato ispirato dalla Madonna come mi riesce difficile credere che chi non crede nella presenza reale di Cristo ci porti ad adorare il Santissimo

    vi chiedo di pubblicare entrambe i post perche non ho scritto ne slogan, ne ho fatto elogi, ne ho scritto insulti, semplicemente ho scritto la mia esperienza che credo possa aiutare un'alisi critica avere a disposizione esperienze diverse


    saluti

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  7. Cavoli, mi dispiace per l'anonimo che è costretto a scegliere tra il cammino e la parrocchia. Questo non è un atteggiamento cristiano ne tantomeno cattolico. Neanche fossimo di un altra religione.

    Gv

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  8. Rispondo velocemente a tutti:

    - certo, il "parroco" viene contattato... ma solo se risulta essere un "amico" del Cammino.

    - certo, si può scrivere un libro "a favore" del Cammino... ma tutte le disobbedienze dei neocat, tutti gli strafalcioni liturgici (tuttora perpetrati), tutte le bizzarrie dottrinali (tuttora insegnate) non possono essere dimenticate neppure se quel libro lo scrivessero Kiko e Carmen.

    - certo, ci sono delle comunità neocat dove per meri motivi di "mimetizzazione" si effettuano operazioni come la recita del rosario, qualche pellegrinaggio, eccetera. Cosa ne pensi Kiko dell'adorazione eucaristica è abbastanza noto; a mo' di conferma, vorrei solo ricordare la lugubre cappella del Santissimo nella Domus Galilaeae e il fatto che nelle "nuove chiese neocatecumenali" il tabernacolo praticamente è scomparso, e laddove c'è viene nascosto dietro un "conopeo" di colore nero (totalmente anti-liturgico)...

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  9. Collegandomi ad Anonimo del 30 marzo, 2012 12:41
    Credo di poter capire i tuoi sentimenti e rispetto a tanti anni fa il cammino e le sue prassi sono state modificate, basti pensare che all'inizio non si diceva il credo durante la messa (intendo quella del cammino), maggior attenzione al foro interno, adorazione al SS Sacramento (alla Domus c'è una cappella apposita). Tuttavia lascia perplessi che sempre si faccia le cose separate ed a modo nostro: canti tutti fatti da kiko, dipinti fatti da kiko, architettura fatta da kiko, paramenti, autorizzati da kiko....liturgia ed arredi idem. Perché non si recepisce qualcosa dalla Tradizione bimillenaria della Chiesa? Ed inoltre, visto che c'è questa nuova attenzione verso il SS, cosa impedisce di utilizzare l'ostia anziché la focaccia che si sbriciola dando spazio ad atteggiamenti un po disgustosi? (Io stesso per raccattare le briciole e la farina che rimane sulla mano devo leccarmi le dita e prendere pezzetto pezzetto).Tutto questo, sopratutto quando si è finito il cammino e tutto continua come prima è, per me, una nota ingiustificatamente stonata.

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  10. Caro Montmirail,
    ti ringrazio infinitamente del tuo intervento.
    Sarà oggetto, con altri approfondimenti e altre inquietanti notizie, di un prossimo articolo.

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  11. Comunque, per quello che vedo in giro, la situazione è molto eterogenea per quanto riguarda la vita parrocchiale. La cooperazione e la convivenza con essa dipendono da alcuni fattori:

    -Se il parroco è NC allora sarà avvisato delle loro attivita;
    -Se il parroco, pur non essendo NC,condivide i loro metodi, si assiste spesso al fenomeno dell'ibridizzazione nel quale non mancano Adorazioni Eucaristiche, rosarii e confessioni. Tuttavia rimarranno anche le direzioni spirituali mentre si è tutti in cerchio, manipolazione psicologica (a me è successo e accade tutt'ora pur non facendo parte del cammino, il parroco però è NC e fa di tutto per farmi fidanzare con la ragazza che dice lui creando delle occasioni per farci stare insieme facendomi credere che è la Provvidenza che lo vuole)
    Sempre in questo ultimo caso non mancano riferimenti al Papa e si celebra abbastanza rettamente, se non fosse per l'uso delle chitarre.
    Restano in questa circostanza però come dicevo i problemi pastorali.

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  12. A ANONIMO..Comunque, per quello che vedo in giro, la situazione è molto eterogenea per quanto riguarda la vita parrocchiale. La cooperazione e la convivenza con essa dipendono da alcuni fattori..... Quando il parroco non è neocatecumenale ti posso assicurare che c'è la guerra...perchè i neocatecumenali non si piegano nè obbediscono, ma come carri armati proseguono nelle loro idee...scavalcando ogni decisione del parroco!

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  13. @ Anonimo ha detto... "Comunque, per quello che vedo in giro, la situazione è molto eterogenea per quanto riguarda la vita parrocchiale"
    Certo che è molto eterogenea. Mica ha secoli di consolidata Tradizione, questa nuova situazione?
    Stamane, nella mia parrocchia che sponsorizza il Cammino, invece che a Messa, mi è parso di partecipare a un musical, tanto hanno strimpellato a lungo le chitarre e i canti kikiani, approfittando della pazienza dei fedeli (anche "lontani") accorsi alla seconda domenica di Passione.
    Il parroco, però, prima di dare la Comunione, ha avvertito che nella parrocchia questa non si dà sulle mani. Ora il parroco è lo stesso che, il sabato sera, celebra la messa neocatecumenale. Dà il pane azzimo sulla lingua? Ha stravolto il rito neocatecumenale? Non so per ora, ma sono molto incuriosito. M'informerò - sperando che i catechisti neocatecumenali ancora mi rivolgano la parola :-) - e vi farò sapere.

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  14. Oggi ho potuto ascoltare un coro durante la Messa che ha eseguito i canti, tra cui alcuni in latino: è stato bello perché ha creato un atmosfera particolare
    Anche i canti gregoriani sono belli.

    Purtroppo in molte Chiese la Messa è curata male anche perchè i canti sono fatti male.
    Il canto gregoriano oppure quello fatto dai cori ben preparati sono un'altra cosa.
    Riescono a conferire alla Celebrazione Eucaristica un senso di sacralità maggiore rispetto a certi tipi di canti...

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  15. Mi è giunta voce da un conoscente che la scorsa settimana era all'incontro con Kiko di un cartellone singolare. Sugli spalti c'era scritto qualcosa tipo comunità neocatecumenali di Trieste fedeli al Papa. Chiaedo ai nc presenti se è vero.

    Se è vero penso sia una nota positiva, a quanto pare forse qualche nc sentendo le minacce di scisma di kiko forse ha voluto sottolineare che sono fedeli alla Chiesa.

    Se è vero penso sia una buona nota di merito per le comunità triestine. Per lo meno qualcosa si muove. Spero che ora magari inizino anche ad ascoltare quello che dice il Santo Padre sulle celebrazioni eucaristiche ;)

    Gv

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  16. In effetti "neocatecumenali fedeli al Papa" sembra un vero e proprio insulto a Kiko e Carmen... a meno che non sia un modo ingenuo per presentarsi "anche" come fedeli al Papa.

    Si leggessero dunque il libro di padre Zoffoli dove mette a confronto il Magistero di Giovanni Paolo II e gli strafalcioni di Kiko e Carmen... e cerchino di capire come si fa ad essere neocatecumenali e contemporaneamente fedeli al Papa.


    Al commentatore del 30 marzo ore 12:41 rispondo che il Cammino sarebbe completamente diverso se tu fossi non l'eccezione ma la norma.

    Certo però che qualcuno dovrebbe spiegarci come mai il Rosario, preghiera semplicissima adatta anche ai bambini (cfr. i pastorelli di Fatima), richiede anni e anni di "tappe" e "scrutini" prima di poter essere permessa (e subito dopo, di fatto, vietata) ai neocatecumenali.

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  17. Ad integrazione del commento di By Tripudio di stamani, preciso che se è vero che non ho capito o non mi ricordo del perché si aspetta tanto a presentare questa preghiera, è anche vero che una volta fatta viene "istutuzionlizzata" in maniera molto forte soprattutto come preghiera must per gli sposi.

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  18. Le parole dell'anonimo non mi stupiscono. Nelle comunità che conoscevo si faceva come scrive il fratello ncn.

    Anche la fedeltà al papa non è niente di nuovo.
    Solo chi accede ad internet, ed ha la capacità di leggere e capire un documento,
    -che non è cosa scontata -
    sa che il papa del 17 gennaio non è solo il papa dell'invio e dell'approvazione.
    Ma chi ascolta solo i catechisti,
    - e sono la maggioranza-
    è fedele solo al papa dell'approvazione.

    Il cammino è camaleontico, appare in un modo, ma insegna altre cose.

    Si cominciano a vedere sempre più ncn che si inginocchiano davanti al Tabernacolo,
    ma continuano a celebrare in piccole comunità e soprattutto continuano a vivere separati dal resto della Chiesa.

    Io non vedo segnali di cambiamento, le catechesi sono le stesse, la segretezza continua, il direttorio non viene pubblicato.
    il resto è solo fumo negli occhi.

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  19. "Certo però che qualcuno dovrebbe spiegarci come mai il Rosario, preghiera semplicissima adatta anche ai bambini (cfr. i pastorelli di Fatima), richiede anni e anni di "tappe" e "scrutini" prima di poter essere permessa (e subito dopo, di fatto, vietata) ai neocatecumenali."

    sono l'anonimo dele 12.42. come gia detto io non ho fatto quel passaggio quindi parto dal presupposto che non so rispondere. però ho sentito kiko una volta dire che il cammino è per i lontani, i pagani o coloro che non si accostano ad una chiesa da anni... (gente come me)... continua kiko dicendo che queste persone odiano la chiesa ritenendola ricca, opulenta e ipocrita e odiano qualsiasi forma di devozionalismo ritendolo semplicemente un modo per tenere buoni gli ignoranti contadini (l'oppio dei poveri come direbbe marx) e odiano i preti... io ero esattamente cosi ve lo assicuro... allora continua dicendo che se attreverso le prime catechesi si riesce ad inserire una persona in una comunita dargli subito un rosario in mano la farebbe scappare... le persone come ero io vanno iniziate piano piano alle cose... prima le si fa innamorare di Cristo, della parola dei sacramenti, poi della Chiesa del Papa e poi del rosario

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  20. All'anonimo dele 12.42..E' vero che Kiko usa una metodologia per gradi...un pò alla volta, ma è anche vero se ricordi la catechesi sulla religiosità naturale, che le devozioni sono bandite categoricamente...sei un religioso naturale se le fai...Quello che invece mi riesce difficile capire e vorrei che qualcuno mi illuminasse su questo, è questo: Se tutti gli uomini entrassero a far parte delle comunità neocatecumenali, chi resterebbe nella Parrocchia vera e propria? Ci sarebbero tante celebrazioni è vero...ma poi? Un parroco non neocatecumenale si ritroverebbe ala domenica deserta senza fedeli...Quindi cosa si vuol formare un'altra chiesa? Vi prego rispondetemiii!

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  21. Mha, se fosse il rosario il problema.

    Qui il problema è che un laico si è dimostrato essere più forte del Papa. Ha fatto una messa a sua immagine e piega la parola di Dio secondo la sua personale interpretazione.

    Cmunque spero che quelli che Michela ritiene camuffamenti siano opera dello Spirito Santo che cerca di intervenire per riportare il cammino sulla retta via.

    Gv

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  22. ...continua kiko dicendo che queste persone odiano la chiesa ritenendola ricca, opulenta e ipocrita e odiano qualsiasi forma di devozionalismo ritendolo semplicemente un modo per tenere buoni gli ignoranti contadini (l'oppio dei poveri come direbbe marx) e odiano i preti

    ma quando queste perone si convertono, se amano Cristo amano anche la chiesa.
    Del resto conosco persone che si sono convertite e desiderano partecipare in pienezza ad ogni liturgia, Via Crucis, Rosario compresi.

    Le parole di Kiko coprono il trucchetto per tenere lontane le persone dalla parrocchia, visto che molte di queste liturgie si fanno in chiesa.
    Dopo 10-15 anni, quando sono stati ben catturati dal sistema ncn, possono riprendere queste pratiche, che acquistano un altro valore.
    Bisogna pregare ogni mattina lodi+letture dell'ufficio+preghiera silenziosa e, se possibile, a anche i Vespri serali.
    Quando si trova il tempo per il Rosario?
    Quindi si invitano i ncn a dire il Rosario, ma di fatto si sa che sarà praticamente impossibile farlo.

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  23. Cmunque spero che quelli che Michela ritiene camuffamenti siano opera dello Spirito Santo che cerca di intervenire per riportare il cammino sulla retta via.

    non lo sappiamo, però può accadere, come è accaduto a me, che frequentando la parrocchia ci si accorge che si respira un'aria più libera; io ho avuto, anche fisicamente, la sensazione di respirare meglio.
    Si comincia ad apprezzare il silenzio, e si comincia a diventare insofferenti per le troppe parole che condiscono le liturgie ncn.
    Non credo che il cammino possa trasformarsi, ma credo che ad ogni ncn venga data la possibilità di rientrare nella chiesa, di convertirsi seriamente senza vedere nemici o il demonio dappertutto, e smettendo di ritenersi migliore degli altri.

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  24. all' anonimo delle 14:22
    Quindi cosa si vuol formare un'altra chiesa?

    mi sembra evidente.
    Prova a risolvere questa semplice equazione

    nuovo linguaggio + liturgie diverse + gesti diversi ( palme, veste bianca, balletto, decime...) + chiese multisala + veglia pasquale separata + canti ed arredi riservati solo a chi fa il cammino + studio biblico basato solo sulla scrutatio + catechesi segrete + confessioni pubbliche ( scrutinii e redditio) + nuova evangelizzazione ( che vuol dire che non si fa più riferimento alla parrocchia) + trasmissione dei contenuti della fede solo attraverso catechesi orali ( non è ammessa la lettura personale di testi del magistero) + ......

    = .....

    che risultato ti è venuto?

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  25. Credo che spesso la trappola del travisare le cose sia molto forte.......purtroppo siamo tutti esseri umani che per errori di valutazione possiamo sbagliare.
    L' esperienza della mia diocesi è stata positiva sia come rapporto tra gruppi parrocchiali, sia con i presbiteri.
    Non cè stata mai nessuna imposizione o obbligo, sempre pieno ascolto verso il parroco aiutandolo in tutto, sopratutto nelle celebrazioni(infatti si è sempre sottolineata l'importanza di vivere in parrocchia tutte le celebrazioni, compresa la messa domenicale) ma anche sostenendolo in tante spese economiche........spesso nel mettere le mani in tasca cè grande latitanza. Qualsiasi situazione o decisione è prima posta al presbitero, e questo in primis è fatto dai catechisti (quelli esterni alla parrocchia) i quali hanno un rispetto enorme e non si sono mai permessi di sopraffare nessuno tantomeno il parroco......li ho sempre visti a fianco del vescovo, come persone fidate e sempre inclini al servizio......quindi quello che leggo quì è qualcosa che non mi appartiene e non appartiene al cammino neocatecumanale......assolutamente.
    Ringrazio sempre Cristo che mi ha dato la possibilità di avvicinarmi a lui in questo modo......sono ormai 20 anni.....che finalmente ho piena coscienza di me stessa e della mia fede........

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  26. Domenica, che dici, facciamo un bel frullato di tutte le nostre testimonianze e le nostre denunce, che tu ignori completamente credendo di coprirle con la coltre della tua soggettiva e isolata esperienza?

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  27. @anonima che ha scritto: "quello che leggo quì è qualcosa che non mi appartiene e non appartiene al cammino neocatecumanale......assolutamente"
    Assolutamente no: dal personale all'universale. Quando si dice "oggettivo".

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  28. Domenica, renditi conto che siete l'eccezione. Anche io conosco una comunità che credo sia un eccezione. In fatti all'inizio non ero convinto di quello che qui si diceva. Poi ho allargato gli orizzonti. Ho visto una chiesa nc e mi son venuti i brividi. Ho conosciuto persone a contatto con queste realtà in altre parrocchie e diocesi e ho sentito testimonianze assurde a cui non avrei creduto se non fossero venute da persone con cui ho condiviso un percorso spirituale che ha contribuito a dar credito alle loro parole.

    Sta di fatto che anche all'ultima approvazione nella comunità con cui sono più a contatto si sono omessi i ma del Papa e non viene insegnato la priorità della messa parrocchiale rispetto a quella del sabato sera.

    Son contento che da te sia tutto un altro mondo e questo mi rallegra profondamente, vuol dire che c'è speranza di integrare i nc con la Chiesa laddove essi siano un unità a se stante. Ma basta che cerchi su google testimonianze neocatecumenali e vedrai come la situazione cambia.

    Gv

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  29. Sono tantissimi anni che sono in cammino...ero catechista ora non più, e non per mia decisione...Potrei aver finito addirittura il cammino se non fosse stato per le innumerevoli fusioni con altre comunità...cosa che tra l'altro non mi darebbe il distintivo di "cristiano"...Mi sto allontanando da loro, eppure ci sono voluti tanti anni per capire che è una chiesa a sè...purtroppo è così..ora mi sento vuota, non so spiegarmi...con i miei catechisti non riesco a parlarne, perchè so già cosa mi direbbero...il demonio mi sta ingannando perchè vuole allontanarmi da Dio, ma io so che non è così! Il non andare alle celebrazioni fa di me una che non merita più neanche d'essere chiamata...eppure tanti anni assieme..neanche a chiedere come stai...forse sono stata solo un numero..si un numero...Ora da me, cerco su internet tutti i discorsi del Papa, sull'ultimo decreto e sento l'accorato appello ad essere in unione con la comunità parrocchiale...ho paura adesso...so che il Signore mi vuol bene lo stesso se non mettessi più piede in comunità, ma nello stesso tempo mi rimbombano nella mente frasi che tra l'altro io stessa ho detto nelle catechesi dei vari passaggi ad altri fratelli...che se abbandono il cammino per loro è come perdermi, abbandonare Lui è abbandonare la chiamata che il Signore mi aveva fatto quel giorno che ho iniziato le catechesi...Mi dispiace non voglio con questo parlarne male o sputare nel piatto dove per tanti anni ho mangiato, ma è come se stessi avendo un rigetto...perdonatemi lo sfogo

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  30. Il dramma di chiunque lasci il Cammino è quello di ritrovarsi con tutti i "ponti" già tagliati.

    Senza dubbio il consiglio è di ripartire dalla liturgia. Il Papa, a gennaio, ha raccomandato al Cammino Neocatecumenale di seguire fedelmente i libri liturgici.

    La liturgia è specchio della fede. Se la liturgia è chiassosa e parolaia, la fede cosa sarà?

    Se invece la liturgia è di adorazione e contemplazione, che fede sta rispecchiando?

    Per chi viene da una brutta esperienza ecclesiale, succede spesso che la parrocchia non sia di aiuto ma addirittura di ostacolo. In parrocchia, purtroppo, frequentemente si osservano in piccolo quelle stesse dinamiche che nel Cammino erano il solido fondamento: approssimazione dottrinale, strafalcioni liturgici, piccoli club-comunità esclusivi e autonomi (e possibilmente in contrasto tra loro), capetti onnipotenti che impongono le proprie paturnie ai fedeli e al parroco...

    Per questo, in piena coscienza, non posso che suggerirti di continuare a cercare (di persona ed anche attraverso la preghiera) l'ambiente, parrocchiale o no, dove la liturgia è adeguata al tuo desiderio di comunione con Cristo, dove la liturgia è qualcosa di sublime perché umile di fronte al Signore, dove la liturgia è estranea a tutte le chiassate e le sciatterie che in passato ti erano state imposte facendoti credere che solo così si "glorifica" il Signore.

    Solo lì dove la liturgia è per Cristo piuttosto che un'autocelebrazione dell'assemblea, solo lì potrai trovare una comunità veramente sostenuta dalla fede (e che perciò ti sarà di aiuto e sostegno anche senza agire, anche in tua assenza, anche quando tutti sembrassero andare per conto proprio).

    La ricerca può essere lunga e difficile (Messa conventuale? Messa in latino? Messa del santuario?) ma è tutto per il bene della tua anima.

    Questo genere di ferite si rimargina col tempo. Non pensare più a ciò che ti hanno indotto a dire (e che a suo tempo hai ripetuto in buona fede). La tua assenza e il tuo disagio (al pari dell'arroganza dei supercatechisti nel trattarti male) sono argomenti comprensibili a chiunque desideri sinceramente capire, specialmente tra quelli che ti conoscevano.

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  31. Anonimo delle 18,43, mi ha molto colpito il tuo sfogo, per esperienza ti assicuro che Gesù ci apre la strada, ce la indica quando siamo in difficoltà. Continua con la scelta che hai fatto, è Lui che ti sta aiutando, sapessi come è facile seguirlo, un giorno il cnc sarà solo un ricordo, un'esperienza da raccontare e forse potrai aiutare gli altri, sarà questo che ti sta chiedendo.

    Hai avuto un insuccesso!......non abbiamo mai insuccessi. Hai totalmente riposto in Dio la tua fiducia......Convinciti di questa verità, il tuo successo - ora e in questa circostanza - era fallire - Ringrazia il Signore e ricomincia di nuovo. (San Josemaìa Escrivà)
    Rosy

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  32. per anonimo delle 18:43
    che dice
    ..se abbandono il cammino per loro è come perdermi, abbandonare Lui è abbandonare la chiamata che il Signore mi aveva fatto quel giorno che ho iniziato le catechesi..

    carissima, credo di conoscere le cose che dici, anch'io ha tanti anni di cammino alle spalle, praticamente quasi tutta la mia vita da adulta, con tanti amici e familiari ncn.
    Ho trovato sollievo in una parrocchia vicina a quella ncn.
    Ovviamente è meglio non partecipare più alle loro liturgie, ma neanche andare nelle loro parrocchie. Personalmente anche solo il risentire i canti, il modo di parlare mi creava confusione e disagio.
    Ho considerato la mia permanenza nel cammino una sorta di dipendenza psicologica, per cui so che devo tagliare con tutto quello che mi ricorda il cammino, e stare attenta se per caso mi ritrovo di nuovo in mezzo a quelle atmosfere.

    Questo blog è stato per me un aiuto fondamentale, soprattutto nei momenti in cui tutto sembrava irreale, e non sapevo più dove stava la realtà e la verità.

    I rapporti veri adesso, come quando ero nel cammino, non sono quelli che si creano in comunità.
    Qualcuno mi dice di essersi sentito abbandonato e rifiutato dai fratelli rimasti in comunità. Io non la penso così, semplicemente chi fa il cammino perde quelle doti umane di empatia e solidarietà, per cui li vedo delle vittime di un sistema crudele e non degli egoisti.
    Loro, probabilmente si sentono superiori perchè 'hanno resistito' più a lungo di me, ma non me ne importa nulla.
    Ti ripeto, a me ha aiutato molto scrivere qui, mi è servito per chiarirmi le idee, per cui ti consiglio di farlo anche tu.

    E' vero che hai avuto una chiamata, ma non è stata quella di entrare nel cammino( quella era solo una strategia preparata a tavolino, che conosci molto bene).
    L'hai avuta, e forse più di una volta, anche prima di cominciare le catechesi.
    Ci hanno dato la Bibbia in mano, ci hanno insegnato a pregare, teniamoci questo, rigettiamo quello che ci ha fatto male, e ricominciamo, a qualsiasi età, è arrivata l'ora di ricominciare!

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  33. All' anonimo del 03 aprile, 2012 18:43

    Su con la vita, non perdere le speranze. Con o senza cammino Dio ti ama lo stesso. Se dal cammino hai preso qualcosa di buono conservalo e butta via tutto ciò di sbagliato che ti ha insegnato. Sta sera ai vespri sappi che c'è qualcuno che non conosci che prega per te. Che il Signore ti aiuti in questo momento e ti dia la forza per crescere nella fede, possa risollevarti con il Suo Amore.

    Se posso darti un consiglio aiutati nella preghiera con il salmo 90. Può esserti utile.

    Gv

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  34. ...Centodieci ragazzi e settantacinque ragazze hanno risposto alla chiamata di KIKO.

    Come mai le vocazioni, dal cammino, si "alzano" solo davanti a Kiko e solo quando è Kiko a "chiamare"?

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  35. Se si tiene conto che si alzano anche i bambini è fantastico. Comunque è chiaro che le alzate sono una prova di forza. Avete presente le tentazioni nel deserto? Il Diavolo tenta il Signore con la tentazione del potere.
    Si sa che il potere dei vescovi dipende da quanti seminaristi anno. Kiko dice guarda quanti te ne porto io. Poi ascoltanto kiko che parlava dei suoi miracoli nel cammino e di come scacciava il Demone mi è venuto in mente l'altra tentazione quella del convertire per mezzo di eventi sovrannaturali. Io non dico che non ci siano miracoli nel cammino, è possibilissimo. Quello che è certo è che i santi che facevano miracoli o che partecipavano ad esorcismi di solito se ne guardavano dal parlarne.

    Comunque non sono poi così grandi numeri se si tiene conto che fanno le chiamate solo ai raduni kikiani e van su anche bambini. Se si tiene conto che una grossa parte si rende conto che era presa dall'enfasi del momento.

    E come mai tutta sta obbedienza ai vescovi quando vi fa comodo. Il Papa non vi ha forse detto di partecipare alla messa domenicale con la parrocchia e seguire fedelmente i libri liturgici?


    E poi sinceramente le parole di Michela sono riferite ad una sua esperienza personale. Io se non sto bene in un movimento non ci rimango perchè l'ha detto un vescovo che neanche mi conosce. Come fa a sapere cos'è meglio per me?

    Ma scusa se uno sta male a fare il cammino deve cntinuarlo? Questa è tossicodipendenza non è fede.

    Io ho fatto molte esperienze spirituali che mi han portato a scavar nel profondo e hanno tirato fuori molto dolore, ma tolto il dente tolto il dolore. Il Signore con il Suo amore e tramite i Suoi sacramenti mi ha donato una gioia immensa. Ha portato amore e felicità nella mia vita. Ora continua a donarmi talvolta la santa inquietudine che mi fa esercitare un dubbio critico ma è accompagnata dal Suo Amore, non dall'angoscia.

    cari nc per lo meno quando parlate cercate di usare argomenti logici. Se il vescovo dice buttati giu da un ponte tu lo fai? E poi anscolti le parole del vescovo che ti piaciono e ignori quelle del Santo Padre che non ti piacciono?? Caro mio la fede non implica ascoltare solo quello che ci piace e accettare ciecamente quello che ci viene detto. Quello si chiama FANATISMO.

    Gv

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  36. Ma il vescovo di trieste sa quanti sono i fuoriusciti del cammino?

    sa quanta sofferenza inutile viene imposta ai nc, quanti matrimoni distrutti, quanti figli sbandati e poco amati,
    sa che i soldi che riceve derivano da famiglie semplici che fanno fatica,
    sa degli scrutinii in cui ti trattano senza misericordia e ti mortificano?

    che cosa gli è stato promesso, al vescovo di Trieste, perchè arrivi a dire quelle parole?
    quanti seminaristi, quanti sacerdoti?
    quanto denaro?

    io e te queste cose non le sappiamo, [anche se io un'idea ce l'avrei]

    se vuoi rovinarti la vita facendo il cammino, fai pure,
    arriva il momento in cui dovrai agire con responsabilità, comportarti da adulto.
    e in quel momento non ci sarà il vescovo di Trieste, non basterà più dire che il papa vi ha approvato.
    Dovrai dare una risposta personale ed originale alla tua vita.
    Telefonerai ai catechisti per sapere come fare o ti prenderai le tue responsabilità di uomo adulto, e cristianamente formato?

    ma finchè non arriva il momento fatti ancora un giro al luna park di luci, canti e colori del cammino.

    poi, quando vorrai scendere, informati sui fuoriusciti, studia il metodo delle sette, e scoprirai le analogie, studia un po' di cristologia e scoprirai le eresie.
    Ascolta il tuo cuore e scoprirai le menzogne di Kiko. Non sarà facile, ma è mille volte più bello che fare il cammino, credimi...

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  37. Tra l'atro in quell'incontro nel video disponibile sul sito del cammino mi è parso di sentire il vescovo dire una cosa tipo mi raccomando non aquistate pacchetti a scatola chiusa. Forse un riferimento all'arcano del cammino?

    Allora vi dico. Io vorrei entrar nel cammino ma ascolto il vescovo quindi mi fate un favore? Pubblicate sul sito il direttorio ufficiale e fate una dettagliata descrizione delle tappe e degli obblighi (decima inclusa) così posso entrare anche io nel cammino. Se il vescovo di trieste mi dice di non accettar niente a scatola chiusa devo ascoltarlo.

    Qui come la mettiamo lo ascoltiamo o no?

    Gv

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  38. Ma sant'Iddio Benedetto, Possibile che ancora non vogliamo credere a tutte le storture che il cammino neocatecumenale sta mettendo in pratica in nome della Chiesa? Ora come si può capire, sono dei Prepotenti molto superbi, Kiko Arguello se ne frega delle indicazioni Papali. Nelle comunità o si fà come dicono i catechisti, oppure fuori. Continuo a urlare Caro Vaticano, andate è controllate con i vostri occhi, prima che sia troppo tardi.Io dal canto mio di indicazioni ne ho dato a iosa, ho segnalato tutte le nefandezze fatte a Cagliari, e continuano a farle con nuove ed ecclatanti iniziative, pur di riuscire a finire i lavori della chiesa del Poetto secondo le indicazioni di Catechisti prepotenti diretti con ottimo stile da Kiko Arguello. Ma il Parroco di quella chiesa o c'è o ci fà. Speriamo che l'arrivo del Nuovo Vescovo possa mettere a freno questo scempio.

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  39. Io sono capitata ieri per caso a una Messa neocatecumenale a Ponte Milvio. Mi è toccato uscire. Canzoni tra il pop e il satanico, con percussioni ossessive e in crescendo e allusioni ambigue, o riferimenti a colui che arriva "vestito di rosso" (?). Due ore a veder strappare del pane vero a brani dal sacerdote. Gente che si dà la Comunione da sé, senza nemmeno inginocchiarsi. Era tutto molto strano.

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