venerdì 8 marzo 2013

«Liturgie fabbricate... con l'aiuto della stupidità»

Sentiamo cosa diceva più di vent'anni fa il cardinal Ratzinger (già, proprio lui, esattamente il teologo che ha ispirato a papa Benedetto XVI il motu proprio "Summorum Pontificum"):
Il Cammino Neocatecumenale
«tenta di renderla interessante
con l'aiuto della stupidità»
«La riforma liturgica nella sua forma concreta s’è allontanata sempre più da questa origine [ndr: dalla Messa in latino] Il risultato è stato (…) una devastazione. Da una parte si ha una liturgia trasformata in show, nella quale si tenta di rendere la religione interessante con l’aiuto della stupidità, della moda e di massime morali provocanti. (...) Dopo il Concilio (...) al posto della liturgia, frutto di uno sviluppo continuo, è stata messa una liturgia fabbricata. Si è usciti dal processo vivente di crescita e di sviluppo per entrare nella fabbricazione. Non si è più voluto il divenire e la maturazione organica di Dio che vive nei secoli e lo si è sostituito a mo’ della produzione tecnica, con una fabbricazione banale del momento».
Perché è così importante la questione liturgica?

È importante perché siamo uomini, non siamo angeli: per adorare ed amare l'Altissimo "invisibile", abbiamo bisogno di "segni" forti, profondamente significativi, che risuonino nel profondo dell'anima, che diano chiara eco di ciò che è il Signore Onnipotente, della sua Maestà infinita.

Rivolti a Cristo Signore,
perfino in una chiesa
distrutta dai bombardamenti
E, ancor più importante, lo è dall'altro versante: cosa si può offrire a Dio? Qualcosa di bello, alto, nobile, sublime... oppure qualcosa di sciatto, approssimativo, chiassoso, improvvisato?

Lungo tutta la storia della Chiesa abbiamo visto un'interminabile schiera di santi saziarsi per tutta la vita di quello splendore e di quella sublimità della liturgia, una forma di "arte" sacra (la più eccelsa), tutta protesa verso Cristo Redentore. Come per la grande musica classica, anche la liturgia esigeva di essere "eseguita" con rigore e senza variazioni arbitrarie, senza inquinamenti. Come per la grande musica classica, "partecipare" significava non l'effettuare operazioni da protagonisti, ma solo il lasciarsi vincere da quella bellezza.

Già, perché la vera liturgia è sempre stata bellezza: vera Bellezza, splendore della Verità perché -come ci insegna san Tommaso d'Aquino- il Sommo Bene è Dio, la Somma Verità è Dio, la Somma Giustizia è Dio, il Sommo Amore è Dio, la Somma Bellezza è Dio...

Ne segue che il dominio del Brutto che ci circonda, indica inequivocabilmente un allontanamento dalla Verità.

La devastazione provocata dalla riforma liturgica (lo dice il cardinal Ratzinger! «devastazione»!) ha anzitutto il carattere della fabbricazione: cioè l'aver messo da parte la certificatissima Tradizione cattolica (garantita dal'autorità della Chiesa e da innumerevoli santi) per far spazio alle proprie invenzioni, alla propria autocelebrazione, alla propria banalità.

La Bruttezza viene dal demonio
Nel Cammino Neocatecumenale questa devastazione di cui parlò il futuro papa Benedetto XVI è chiaramente visibile: gli "iniziatori" Carmen e Kiko hanno tentato di rendere "interessante" ("adatta ai tempi odierni") la liturgia imbottendola di stupidità: il bislacco menorà a nove fuochi, il tavolone imbandito e coperto di fiori, la Comunione "seduti" (dico: la Comunione con Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento, fatta... comodamente seduti!?!?), il balletto con girotondo finale...

A furia di non vedere il Bello - o peggio: a furia di sentirselo disprezzare dalle proprie guide e dai propri fratelli ("in latino non si capisce niente! il prete dà le spalle ai fedeli! le nostre celebrazioni portano i fratelli dalla tristezza all'allegria!") - ci si abitua al Brutto, cosa che fa ammalare l'anima rendendola sempre più incapace di riconoscere Dio nella Giustizia, nella Verità, nell'Amore... Ci si lascia inquinare il cuore, si dà terreno fertile alla stupidità, alla superbia, al convinto rifiuto del Bello...

Ballando attorno al vitello d'oro
Criticare la liturgia tradizionale è come dire: "non ho mai potuto ascoltare molto bene l'Incompiuta di Schubert, ma mi fa sorridere che alcuni lo giudichino superiore a Zucchero Fornaciari, che a me piace, e basta ai miei gusti musicali, ed è adatto ai tempi odierni, elogiato e approvato da numerosi vescovi e cardinali e presente in tutti i paesi del mondo e comunque il Cammino si giudica solo dopo averne fatto esperienza diretta per almeno trent'anni..."

Le chiassose e imbarazanti liturgie del Cammino, parolaie fino all'eccesso, con quei tristi e brutti canti cupi e calanti grattugiati sulle chitarrelle alla maniera del fondatore Kiko, con le icone dipinte da Kiko, con le suppellettili sacre designed by Kiko, sono ottimamente descritte da quelle parole dell'allora cardinal Ratzinger: si tenta di rendere la religione "interessante"... con l'aiuto della stupidità!

Tanti cari fratelli neocatecumenali sono convinti (spesso persino in buona fede) che basti qualche "approvazione" della gerarchia (magari auto-fabbricata e all'insaputa del Papa) per azzittire chi fa notare le loro brutture.

Abituati alle brutture (liturgiche, dottrinali, pittoriche, musicali, eccetera) dei due "iniziatori", detestano anche solo sentir parlare della "bellezza che salverà il mondo". Temono di scoprire di aver portato avanti, per decenni, i frutti della propria superbia e quella dei due "iniziatori", a cominciare dalle pagliacciate liturgiche. Hanno il terrore di accorgersi che il Cammino ha preteso di essere "adatto ai tempi odierni" esasperando la devastazione liturgica e sostenendosi sulle menzogne e sulla stupidità. Hanno il terrore nero di capire che le liturgie del Cammino non sono affatto "dono dello Spirito", gli insegnamenti del Cammino non sono per niente "dono dello Spirito", la continua e incessante disubbidienza al Papa non è assolutamente "dono dello Spirito", il kikismo-carmenismo non è per nulla "dono dello Spirito".

41 commenti:

  1. Bellissimo post!
    Per una che è nata e cresciuta nel cammino, circondata da "cose kikiane", è stato davvero difficile anche solo cercare la vera arte sacra.
    Ma quando partecipi, anche per una sola volta, alla Santa Messa Tradizionale, con la liturgia in latino, con un vero coro che canta, non c'è "liturgia" neocat che regga!
    elly

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  2. http://www.verginedellasalute.com/nuova-estetica/citta-celeste.html qualcuno sa dirmi che cos'è?

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  3. Abbiamo ricevuto una email di un neocatecumenale che dice di aver ritrovato la fede grazie al Cammino (risponderemo sul blog nei prossimi giorni).

    Ma cosa significa aver trovato/ritrovato la fede? Cos'è la fede?

    Scendendo più in dettaglio:cosa c'entrano le invenzioni kikiane con la "fede"?

    Se l'espressione della fede sono le canzonette di Kiko, il balletto-girotondo di Carmen, le icone di Kiko, le elucubrazioni di Carmen, i discorsoni di Kiko... allora cos'è la fede?

    Cos'è la fede, di fronte ad una Messa celebrata da padre Pio? Che fede trasmettevano le Messe celebrate da papa Pio X, da don Bosco, dal curato d'Ars?

    La liturgia è specchio fedelissimo della fede. Una liturgia squinternata è sintomo di una fede squinternata.

    Una liturgia in cui vengono "aggiunte" o "modificate" delle cose, è specchio di una fede in cui sono state "aggiunte" o "modificate" delle cose.

    Per questo, quando un seguace di Kiko mi dice di aver ritrovato la fede grazie al neocatecumenalismo, io sono moralmente obbligato a chiedergli: "sì, ma quale fede?"

    I protestanti pure compiono opere buone e cantano inni di lode al Signore, e i testimoni di geova pure pregano con la Bibbia ogni giorno e desiderano testimoniare la fede magari andando in missione in qualsiasi posto del mondo: ma allora quale "fede" hanno ritrovato i neocatecumenali?

    Qui non è in questione il loro buon cuore, anzi!

    Se per assurdo si credesse che per essere cristiani bastasse compiere opere buone e ubbidire ai comandamenti, allora dovremmo dedurre che Nostro Signore si sarebbe sbagliato nell'istituire i Sacramenti e la liturgia, nell'istituire la Chiesa affidandole una precisa missione ("Pasci i miei agnelli! Pasci le mie pecorelle!") nella persona di Pietro (e non di altri!), a capo degli Apostoli (e non di chiunque!)

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  4. @ by Tripudio

    il "ritrovare la fede" nel gergo NC è simile alla parola
    "assemblea" "borghesi","lode" di cui si parlava un po di giorni fa.
    Tutti dico TUTTI i neocatecumenali
    "ritrovano la fede" durante il camminoNC.
    E' presto spiegato il perchè, faccio 2 esempi.

    1°esempio:
    per una persona che viene da esperienze lontane dalla Chiesa è normale che durante il CNC possa "trovare la fede" visto che non sapeva minimamente PRIMA di entrare nel CNC cosa potesse essere la Fede.
    Quindi l'ambiente dei primi tempi in comunità, dove esiste una forma di vita "peace & love" e di allegria e di vogliamoci tutti bene, puo' essere scambiato per fede.
    "Finalemnte tocco con mano la vera fede" o il "guardate come è bello stare con i fratelli" ecc ecc.

    Nel secondo periodo pero' tutto cambia, e dato che i catechisti ti dicono che il diavolo ti tenta e ti fa peccare, e uno dei modi per riscoprire la propria fede avviene nel riconoscere la propria pochezza del non amare piu' il fratello che ti sta accanto, questo viene scambiato con la fede.
    Sono peccatore e mi affido...
    vuole dire "avere fede" cioè fiducia.
    Ma piu' che Fede e fiducia verso Dio nel CN c'è la fede e l'affidarsi ai catechisti, cioè l'abbandonarsi ai loro
    "suggerimenti" e alle pratiche NC Questa è la VERA FEDE NC!

    Se hai fede segui il discernimento che ha il catechista su di te. E questo fino alla fine del cammino.

    2° esempio:

    mettete che invece sia una persona che già frequenta la Chiesa, un cosidetto "cattolico della domenica" ad entrare nel CN, allora la fede cioè quella che aveva prima di entrare verrà persa durante gli anni del cammino.
    Cioè il famoso cammino di discesa:
    ci si spoglia dell'uomo vecchio (anche se questo "uomo vecchio" prima era un fedele e credeva in Cristo Risorto).
    Dopo che il "cattolico della domenica" è stato privato della sua fede o meglio della sua "religiosità naturale" puo' cominciare un cammino di "salita" cioè un cammino che lo porterà ad affrontare la sua nullità ed il suo essere peccatore (figlio del peccato)

    Quello che pero' non viene detto è che fino alla fina del cammino (se mai c'è una fine) il fratello NC sarà schiavo del diavolo (vedi il tempo di lode e del P.N.) ...lungo è il discorso.

    Poi c'è l'incontro con Cristo...che nel cammino è obbligatorio declamarlo quasi a forza e questo è sempre attraverso "i fatti che Dio ti fa vivere".
    Altro discorso lungo....

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  5. w
    che ridere se il prossimo Papa, è d'accordo all'aiuto della stupidità, che ridere se per la nuova "evangelizzazione" si faccia riferimento anche al cammino.
    certo elly, molly, tripugly, linny, michy continuerete nei vostri "veri" cori latini, altro che ndrung ndrung.....magari in dieci per liturgia, ma vuoi mettere essere gli eletti.

    mentecatti, ma non vi calcola più nessuno, e vi rodete tra voi, siete come i criceti nella ruota?
    ciao buon conclave

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  6. @w

    "che ridere se il prossimo Papa, è d'accordo all'aiuto della stupidità, che ridere se per la nuova "evangelizzazione" si faccia riferimento anche al cammino"

    Che ridere se il futuro Papa seguisse l'esempio di Benedetto XVI e chiedesse al cammino ciò che INUTILMENTE Benedetto ha chiesto per 8 anni di fila.

    "certo elly, molly, tripugly, linny, michy continuerete nei vostri "veri" cori latini, altro che ndrung ndrung.....magari in dieci per liturgia, ma vuoi mettere essere gli eletti.£

    No, caro w, siete voi che vi comportate da "eletti".

    Vi comportate come tali quando fate di tutto per stare lontani il più possibile dal resto della comunità parrocchiale.

    Vi comportate come tali quando vi fate la Veglia Pasquale lontano dalla vostra parrocchia.

    Vi comportate come tali quando pretendete di avere il monopolio della "nuova evangelizzazione" adatta all'uomo moderno quando ci sono decine di realtà piccole e grandi che sono in prima linea.

    Vi comportate come tali quando ripetete ossessivamente che "in chiesa non ci va più nessuno" e se ci va "sono tutti inconsapevoli"

    Vuoi che continuo??

    "mentecatti, ma non vi calcola più nessuno, e vi rodete tra voi, siete come i criceti nella ruota?"

    Carissimo, avevamo un discorso in privato che tu hai inopinatamente interrotto (chissà perchè)...forse hai finito gli argomenti?

    Risposte come queste denotano solo la tua completa chiusura verso qls cosa che non sia il cammino.

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  7. w
    hai ragione ale con te non ho argomenti, l'unico argomento che tu conosci è il volere ragione a tutti i costi, purtroppo mia cara non è così, il dialogo presume la correttezza dei fatti, e i tuoi fatti sono tutti luoghi comuni e inesattezze, quindi scusami ma non mi sento di doverti spiegare su ogni cosa che non è propriamente esatto quello che dici, un esempio su tutti gli otto anni di rimproveri di B VI.
    alora sei libera di dire o pensare quello che vuoi, non sarai certo tu con le tue convinzioni a influenzare il prossimo Papa, che se continuerà l'opera degli ultimi due, a te e compagnia non resterà davvero che la ruota dei criceti, sempre convinti di essere gli unici giusti.

    arribuon conclave

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  8. "Munnezz!!!E t'aggio trattato!" (author: NC Pasqualone detto Baccalà)

    "mentecatti, ma non vi calcola più nessuno" (author: W)

    "La mamma dei cretini è sempre incinta!" (author: anonimo neocatecumenale)

    etc. etc. etc.

    Morale del commento:
    "La nuova estetica neocatecumenale salverà la Chiesa".

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  9. @ W

    ma questo è tutto quello che il tua Fede Neocatecumenale pensa del conclave e dell'elezione del capo della Chiesa???

    Quello che ti interessa è solo il " ridere se il prossimo Papa, è d'accordo ..... ecc ecc ... si faccia riferimento anche al cammino"

    Sai cosa penso invece io?
    Che il nuovo Papa sarà amato da me e da tutti i fedeli esattamente come lo è stato Benedetto XVI e Giovanni Paolo II !!
    Perchè io, come tutti i fedeli in Cristo, abbiamo amato il Papa perchè era Vicario di Cristo in terra e Capo e Pastore della Chiesa e non perchè era o non era vicini al cammino neocatecumenale!!

    Voi neocatecumenali come i critiani cattolici, cioè tutti noi, abbiamo solo una cosa da fare: seguire gli insegnamenti di Cristo e farci guidare dal successore di Pietro.

    E sinceramente a me non importa se il Nuovo Papa sarà nero o bianco o verrà da Paesi lontani o sarà italiano o tedesco o europeo o filippino e non prego certo affinchè è il successore di Pietro e di Benedetto XVI sia filo neocatecumenale o tradizionalista.

    Qui non c'è uno scudetto da guadagnare o un premio da vincere, qui si tratta di Fede e di Amore per Cristo che si rivela attraverso il Servo dei servi di Dio

    Per me il nuovo Papa sarà la stella da seguire e il Capo a cui ubbidire
    Dobbiamo pregare per lui non perchè sia vicino alle "nostre idee" di religiosità ma perchè lui sia abbastanza forte e in salute e che si senta amato da Dio e da noi tutti e possa affrontare questo grande compito nella forza che solo Dio Padre gli puo' dare

    Altro che cammnino e canti e balli...ma chi se ne importa!

    Scusate lo sfogo ma a leggere queste cose sul Papa io mi vergogno ad essere stato nel movimento neocatecumenale per piu' di 25 anni!
    Vedere che ci sono persone che dicono queste sciocchezze sul Papa.. mi viene una tristezza

    E poi parlano di aver ritrovato la fede" nel cammino neocatecumenale!

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  10. Come per la grande musica classica, anche la liturgia esigeva di essere "eseguita" con rigore e senza variazioni arbitrarie, senza inquinamenti. Come per la grande musica classica, "partecipare" significava non l'effettuare operazioni da protagonisti, ma solo il lasciarsi vincere da quella bellezza.



    Caro tripudio, parli di quello che non conosci. Non capisco di quale musica "Classica" parli. Quella del Classicismo (Haydn, Mozart,il primo Beethoven, ecc)o di altra musica, questa x esempio http://youtu.be/Sb-Za03C1xI. Nella storia della musica non si è quasi mai eseguito con estremo rigore; nella pratica musicale (soprattutto nell'allestimento delle opere liriche) ci sono tagli, aggiunte, rimaneggiamenti, ecc. Il connubio fra musica e liturgia non è adatto

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  11. Certi messaggi deliranti di certi neocat (non tutti pubblicati!) fanno ridere. Ma la questione è più seria, perché anche tra i neocat c'è qualcuno che vorrebbe comodamente cavalcare la bizzarra idea che il cattolicesimo consisterebbe nel "papismo" (sapendo, sotto sotto, che i propri idoli possono essere spacciati per cattolici non appena si riesce ad utilizzare la figura del Papa per "promuoverli").

    Infatti, da cosa discende la liturgia cattolica? Dai gesti espliciti di Nostro Signore ("ti sono rimessi i tuoi peccati - fate questo in memoria di Me" eccetera).

    Chi e perché ha fatto "evolvere" la liturgia? È stata l'autorità della Chiesa lungo venti secoli di storia, tenendo presente tradizioni consolidatissime, quelle garantite da un continuo germogliare di santi. La sublimità dei divini misteri è stata "arricchita" sì da segni, parole, paramenti, suppellettili, ma nulla è mai avvenuto senza validissime ragioni.

    Solo con estremo timore e con la più grande umiltà si è andati a toccare la liturgia. Nessuna sperimentazione, nessuna fabbricazione, nessuno studio professorale, nessuna decisione presa a tavolino. E le modifiche sono sempre state minime, rare, piccole. Quella che chiamiamo "messa Tridentina" è sostanzialmente la stessa liturgia, con poche modifiche, dal VI secolo ad oggi, che non ne hanno mai tradito l'impianto generale, non hanno mai aggiunto o spostato o inutilmente censurato pezzi.

    E questa lunghissima e lentissima "crescita" è la stessa cosa avvenuta per altri riti (come l'ambrosiano e gli altri che il Concilio di Trento volle conservare perché attestati da oltre due secoli), alcuni dei quali si sono "estinti" solo perché si sono estinti coloro che li celebravano come amorevole eredità di tantissime generazioni: e anche lì la storia delle "modifiche" è composta da pochi e piccoli eventi, tutti preziose eredità di tantissimi santi.

    Così, per esempio, di fronte ad una lunghissima tradizione di innumerevoli sacerdoti che recitavano come devozione privata il sublime Prologo del Vangelo di Giovanni al termine della Messa, finì che divenne parte del rito stesso, confermato dall'autorità della Chiesa.

    Attenzione a non cadere nell'equivoco di pensare che la liturgia sia "fatta" dai santi: altre diffusissime tradizioni non sono state confermate dall'autorità della Chiesa; e altre ancora, sebbene imposte a forza dalla gerarchia, non riescono a decollare perché ciò che si eredita "da 20 secoli" ha più valore di ciò che la gerarchia "oggi" potrebbe innovare.

    Attenzione a non cadere nell'altro equivoco, quello di pensare che la liturgia sia "fatta" dalla Chiesa: l'autorità della Chiesa "norma", "vigila", "mantiene" nei giusti binari la liturgia, ma non la "fabbrica". Non è che un Papa si sveglia e, infischiandosene della Tradizione, s'inventa qualche pezzo di liturgia o abolisce qualcosa o snatura qualcos'altro. L'autorità della Chiesa non può prescindere da ciò che ha ricevuto dal Signore, altrimenti sarebbe un autoritarismo, anche se si presentasse con forme gentili. Tutte le conferme provenute dall'autorità della Chiesa sono affidabili perché non hanno inventato cose nuove, ma in linea con la Tradizione.

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  12. Evito qui di aprire la lunga e penosa questione del Vaticano II e della liturgia "Novus Ordo", se non per far notare che nella Messa "nuova", pur "approvata" e celebrata da Paolo VI in poi, esistono dei gesti come lo scambio della pace che sembrano essere stati introdotti più per una questione di spettacolino liturgico che per confermare una tradizione (se infatti lo "scambio della pace" fosse un gesto tradizionale, a quale tradizione si riferisce? e perché è stato calato dall'alto sui fedeli?)

    Anche se c'è voluto un po' di tempo (più di 37 anni!) perché l'Autorità della Chiesa lo confermasse, la Messa "tridentina" non è mai stata abolita. Né potrebbe mai esserlo: forse che per 20 secoli tutti quei Pontefici e tutti quei santi si sarebbero sempre sbagliati? Forse ciò che ha santificato padre Pio non sarebbe adatto a santificare anche me e te?

    E tra la Messa "tridentina" e la Messa "Novus Ordo", se si guarda con onestà alla questione liturgica senza partire dai propri gusti personali, piuttosto che la "Novus Ordo" firmata da Paolo VI, si finisce per desiderare quella "tridentina", così corposamente "stratificata" di santità di ogni luogo e di ogni epoca, così meravigliosamente coerente con la storia e l'essenza della Chiesa.

    Bene: i modernisti, nella loro suprema stupidità, hanno sempre considerato come inutili "incrostazioni" (o addirittura dannose) l'eredità di tutti quei santi che si è lentamente e solennemente cementata nella liturgia per insistenti conferme da parte dell'autorità della Chiesa.

    In nome di una "purificazione" della liturgia, hanno preteso di "tornare alle origini", "andare alle radici", di "fare come i primi cristiani".... E cosa hanno fatto? Hanno devastato la liturgia e hanno inventato delle cose che secondo loro sarebbero state le "radici" dei "primi cristiani" delle "origini"...


    Come siano state esattamente le prime liturgie, non ci è dato di sapere: gli Apostoli e i Padri della Chiesa non hanno certo pubblicato messalini e lezionari, e i riferimenti nel Nuovo Testamento e nei Padri sono pochi (non c'era bisogno di descrivere ciò che tutti i cristiani conoscevano e amavano).

    Ma possiamo essere certi che lo spirito della liturgia lo abbiamo ereditato direttamente da Nostro Signore, esclusivamente da Lui, attraverso venti secoli di preghiera dei santi, liturgia dei santi, e materna vigilanza della Chiesa.

    Per esempio, proviamo a riflettere su questo caso: Colui che nella moltiplicazione dei pani (una delle tante prefigurazioni dell'Eucarestia) aveva comandato che "nulla vada disperso", poteva mai banalizzare quello "spezzare il pane" che istituì personalmente?

    Noi non sappiamo quali cautele abbia usato Nostro Signore, ma possiamo essere certi che gli Apostoli nella liturgia dovevano avere veramente ben presente l'importanza di ognuna di quelle santissime parole "questo è il Mio corpo..." e di aver presente anche tutto il resto (quel "nulla vada perduto" non poteva non applicarsi ai "frammenti"!)

    E d'altra parte, chi ha un minimo di cervello capisce che le parole di Nostro Signore non si possono selezionare in base alla comodità (che facciamo? prima meditiamo "nulla vada disperso" e poi nella liturgia lasciamo che il Corpo di Cristo venga disperso?) e capisce pure che tutto l'insegnamento di Nostro Signore, più lo conosci e più ti accorgi di quanto è coerente.

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  13. Devo purtroppo invitare il commentatore delle 1:05 a rileggere quello che avevo scritto. Anzitutto per verificare che non avevo parlato di rigorismo, ma di rigore.

    Nessuno inserisce chitarrelle nelle opere di Mozart. Un'opera musicale si può "interpretare" con rigore (rigore, non rigorismo spacciato per rigore!), ma non si può straziare e alterare a proprio piacimento (per esempio inserendo chitarrelle, pezzi inventati al momento, voci da neomelodico napoletano...).

    Questo è in fondo in fondo la stessa cosa che avviene con la liturgia, dove il rigore imposto dal Messale non è un rigorismo asettico che toglie vita e sterilizza la celebrazione. Infatti certo rigorismo aveva prodotto la falsa impressione che la liturgia fosse "ingessata" e che andasse cambiata (anzi, sostituita dal "Novus Ordo"): invece di correggere il problema della presunta "ingessatura", hanno pensato bene di ricreare daccapo la liturgia vietando di fatto di celebrare quella accusata di "ingessatura".

    E la sferzata più importante era su coloro che sono incapaci di gustare Mozart perché abituati agli "883", che disprezzano Schubert perché abituati solo a Zucchero, che disprezzano la liturgia "tridentina" solo perché abituati a quella "nuova"...

    Coloro che hanno diabolicamente prodotto la devastazione liturgica hanno una responsabilità gravissima.

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  14. a W
    Rieccolo/a!!!!
    Caro/a W, vedo con rammarico che i tuoi catechisti non ti hanno ancora detto chi devi essere, se padre di famiglia, donna a rischio aborto o seminarista come ti sei presentato/a nel tempo. Che aspetti a chiederglielo, visto che loro hanno il discernimento.
    Vedo che tra i consueti insulti con cui ti esprimi hai introdotto anche una novità ecologica, il criceto. Bravo/a, un vero progresso, da te non ci si poteva aspettare di meglio.
    Ora che sei riapparso/a, mi rispondi alle domandine che tanto spaventano i neocat duri e puri?
    Perché non le sottoponi ai tuoi illuminati e discernenti catechisti, così da chiudermi la bocca e convertirmi al verbo kikiano?
    Forza W, almeno tu rispondi, non scappare terrorizzato/a come Baccalà e soci. Già varie volte te l'ho chiesto e sei sempre sparito/a per un bel pezzo, salvo poi riapparire con qualche insulto di nuovo conio.
    Dimostraci di essere un uomo/donna/seminarista adulto/a nella fede.

    p-s- Cari neofiti neocat, secondo voi perché i duri e puri non hanno mai risposto a quelle poche domandine? Paura, mancanza di argomenti o tutt'e due? Provate a sottoporle ai vostri catechisti o durante le catechesi, chiedendo di rispondere pubblicamente. Vedrete che reazioni!
    Non sarà comunque inutile, perché vi verrà mostrato cosa si diventa se si resta invischiati nel cosiddetto cammino per un lungo tempo. Giudicate se ne vale la pena...

    RispondiElimina
  15. @w

    "hai ragione ale con te non ho argomenti, l'unico argomento che tu conosci è il volere ragione a tutti i costi"

    Se non mi sbaglio nel nostro colloqui privato mi hai fatto delle domande alle quali ho risposto in maniera puntuale e precisa. E se non è così sei pregato di dirmi dove non sarei stata puntuale e precisa. Tutto quello che hai saputo dire tu sono frasi fatte e scuse puerili che ho sentito una marea di volte.


    Sei pregato di dirmi A CHE COSA ti stai riferendo.

    Mi hai fatto una domanda: "dov'è che il cammino viola i libri liturgici". Io ti ho risposto PUNTO PER PUNTO. Non sei stato capace di fare un seppur minimo commento sensato.

    Cosa ne dovrei pensare?

    "alora sei libera di dire o pensare quello che vuoi, non sarai certo tu con le tue convinzioni a influenzare il prossimo Papa,"

    No, caro. Quello lo state facendo voi, che pregate incessantemente perchè il prox Papa vi "valorizzi per quello che siete" (o per quello che pensate di essere)

    Io non mi permetterei mai di fare una cosa del genere.

    "che se continuerà l'opera degli ultimi due, a te e compagnia non resterà davvero che la ruota dei criceti, sempre convinti di essere gli unici giusti"

    Gli ultimi due Papi (specie l'ultimo) vi hanno dato direttive precise. Che voi avete allegramente snobbato.

    Per quaqnto riguadal a"giustezza" giudica tu: il 99,9% della Chiesa Cattolica va a Messa secondo un rito che è uscito fuori da un concilio. Un rito che è normato in maniera precisa.

    Voi che rito seguite? Un rito INVENTATO da un laico uscito fuori da una visione PARZIALE della storia della Chiesa.

    E pretendete di dire che quello è il rito USCITO DAL CONCILIO...

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  16. Vorrei anche dire che non c'è bisogno di seguire una messa in forma straordinaria per avere un rito "decente"

    Come disse Camillo Langone (con il quale ho avuto un colloquio telematico in cui lui era assertore dell'"organo sempre e comunque"..anche quando c'era un pessimo organista):

    "non esistono brutti messali, ma solo brutte messe."

    E questa è anche la mia esperienza personale.

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  17. Una piccola :

    questo blog mi sembra come quelle discussione al bar tra interisti e milanisti, in cui un interista cerca di convincere il milanista che c'era un rigore a favore della sua squadra. pur vedendo le stesse immagini, mai il milanista dirà che c'è un rigore per l'inter.

    Questo blog funziona su questa dinamica... che per me è inutile e non porta da nessuna parte, ma solo ad alimentare discussioni da sacrestia.

    RispondiElimina
  18. Questo blog funziona su questa dinamica... che per me è inutile e non porta da nessuna parte, ma solo ad alimentare discussioni da sacrestia.

    Sciocco e infantile tentativo di banalizzazione che non tiene conto di approfondimenti seri e fondamentali su prassi e dottrina.
    E di testimonianze concordanti "sulla pelle" e sull'anima di molti...

    Altro che discorsi da bar!
    Comunque è l'ennesima comunicazione come "da copione"...

    RispondiElimina
  19. @ Bar dello sport


    Da un certo punto di vista hai ragione, ci sono alcune persone che neanche davanti alla carta cantante son disposti ad ammettere l'errore.

    Però restando nella metafora calcistica se l'arbitro fischia il rigore il rigore c'è. Tu puoi anche far finta che non ci sia e dire "no il rigore non c'è stato" e calcolare il risultato della partita senza tener conto di quel rigore ma poi quando vai a leggere il risultato della partita il rigore te lo trovi.


    Gv

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  20. anonimo ha detto: "...Nella storia della musica non si è quasi mai eseguito con estremo rigore; nella pratica musicale (soprattutto nell'allestimento delle opere liriche) ci sono tagli, aggiunte, rimaneggiamenti, ecc..."
    E' neocatecumenale, lei? Qualora lo sia, non faccia ridere i polli. Lei sa bene che la musica e i canti kikiani sono inquadrati nel contesto dell "nuova estetica": musica, canti, "icone", addobbi, monizioni, balletti etc. etc.. La quale "nuova estetica" non opera "tagli, aggiunte, rimaneggiamenti ecc.", ma rivoluziona l'estetica tradizionale. Il problema non è quello dell'estetica intesa come criteri di valutazione del bello e del brutto, del perfetto e dell'imperfetto, del puro e dell'impuro bensì quello dell'estetica come filosofia della percezione. La nuova estetica NC produce un sentire essenzialmente collettivo, comunitario, non personale. Il connubio fra musica e "liturgia" neocatecumenale è assolutamente adatto a questa finalità.

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  21. La Messa Tridentina, nelle parole, nei gesti e nel modo di ricevere Gesù Eucarestia è più ricca, ma molti oggi non la capiscono.
    Solo chi vi partecipa con devozione si rende conto di cosa sia.
    C'è sempre bisogno comunque di una buona preparazione e un buon ringraziamento.
    Speriamo e preghiamo che il prossimo Papa prenda a cuore la Liturgia.

    Mario

    RispondiElimina
  22. @ bar dello sport che dice:

    "questo blog mi sembra come quelle discussione al bar ...questo blog funziona su questa dinamica... che per me è inutile e non porta da nessuna parte, ma solo ad alimentare discussioni da sacrestia."

    Trova pace. Discussioni da bar o discussioni da sacrestia?
    Ma probabilemente per te sono la stessa cosa, visto che in sacrestia non ci avrai mai messo piede...
    Magari al Bar si per mangiare la "luisona"
    Comunque se non ti piace questo Blog puoi non scrivere e andare sull'altro...quando il suo amministratore tornerà.

    Io continuo a dire che, anche con differenze tra le persone che partecipano, dovute anche ad esperienze personali, questo Blog è di enorme aiuto sia per chi ci scrive ma anche per chi solamente legge.
    E credetemi sono molti.

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  23. anonimo ha detto:
    "Questo blog funziona su questa dinamica... che per me è inutile e non porta da nessuna parte, ma solo ad alimentare discussioni da sacrestia"
    Bene. Con il tuo sapiente contributo, allora, potresti elevare le discussioni.
    Mi sto interessando del concetto di "nuova estetica". Mi aiuti a capirlo? Esso riguarda il piano dei significanti o dei significati? Concerne l'aspetto puramente formale oppure dobbiamo fissarci sugli aspetti gnoseologici, sull'estetica come filosofia della percezione e, quindi, come strumento di persuasione e aggregazione?
    Aiutami scrivere un articolo che non sia da bar dello sport. Attendo contributi.

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  24. lino dice:
    Mi sto interessando del concetto di "nuova estetica". Mi aiuti a capirlo? Esso riguarda il piano dei significanti o dei significati? Concerne l'aspetto puramente formale oppure dobbiamo fissarci sugli aspetti gnoseologici, sull'estetica come filosofia della percezione e, quindi, come strumento di persuasione e aggregazione?
    ....
    hahahhaha...ma per far vedere che hai letto qualche libro metti insieme qualche terminello pensando che chi legge pensi che sei colto? Che paura..... hahahaha, devi essere proprio messo male...

    RispondiElimina
  25. 28 aprile 2013 incontro con Kiko a Catanzaro!!!!!!! Dai venite tutti!!! ;)

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  26. hahahhaha...ma per far vedere che hai letto qualche libro metti insieme qualche terminello pensando che chi legge pensi che sei colto? Che paura..... hahahaha, devi essere proprio messo male...

    Immaginiamoci com'è messo uno che, anziché rispondere in tema, se la cava con un ahahahah seguito dall'insulto!
    Se almeno tacevi, avresti fatto migliore figura.

    RispondiElimina
  27. Ecco cosa dice Gesù a Luisa Piccarreta nel 5° volume dei suoi scritti:

    “La mia giustizia non può passare più oltre. Mi sento da tutti ferito, da sacerdoti, da devoti, da secolari, specialmente per l’abuso dei sacramenti: Chi non li cura affatto, aggiungendo i disprezzi, e chi frequentandoli, ne formano conversazione di piacere, e chi non essendo soddisfatto nei suoi capricci, giunge per questo ad offendermi. Oh! quanto resta straziato il mio cuore nel vedere ridotti i sacramenti come quelle pitture dipinte, o come quelle statue di pietra che compariscono vive, operanti da lontano, ma si fa per avvicinarle e si incomincia a scoprire l’inganno; onde si fa per toccarle, e che cosa si trova? Carta, pietra, legno, oggetti inanimati, ed ecco del tutto disingannati. Tali sono i sacramenti, ridotti per la maggior parte, non c’è altro che la sola apparenza. Che dire poi di quelli che restano più lordi che netti? E poi, lo spirito d’interesse che regna nei religiosi, è cosa da piangere. Non ti pare che sono tutt’occhi dove c’è un vilissimo soldo, fino ad avvilire la loro dignità? Ma dove non c’è l’interesse non hanno mani, né piedi per muoversi un tantino. Questo spirito d’interesse li riempie tanto il interno, che trabocca nell’esterno, fino a sentirne la puzza gli stessi secolari, e di ciò scandalizzati, fanno la causa che non prestano fede alle loro parole. Ah! si, nessuno mi risparmia; vi è chi mi offende direttamente, e chi potendo impedire un tanto male, non si cura di farlo, onde non ho a chi rivolgermi. Ma Io li castigherò in modo da renderli inabili e chi distruggerò perfettamente, giungeranno a tanto, che resteranno le chiese deserte, senza avere chi amministrerà i sacramenti”.
    (6) Interrompendo il suo dire, tutta spaventata ho detto: “Signore, che dite? Se ci sono quelli che abusano dei sacramenti, vi sono tante buone figlie che li ricevono con le dovute disposizioni e ci soffrono molto se non li frequentassero”.
    (7) E Lui: “Troppo scarso è il loro numero, e poi la loro pena perché non possono riceverli, riuscirà a mia riparazione e ad essere vittime per quelli che ne abusano”.
    (8) Chi può dire quanto sono restata straziata da questo parlare di Gesù benedetto? Ma spero che voglia placarsi per la sua infinita misericordia.

    + + + +
    Mario

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  28. Sig. Lino lei dice: La nuova estetica NC produce un sentire essenzialmente collettivo, comunitario, non personale. Il connubio fra musica e "liturgia" neocatecumenale è assolutamente adatto a questa finalità.

    MA QUESTO è per lei un bene o un male?

    Se posso permettermi vi suggereirei una piacevole lettura: http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-che-ne-e-oggi-dell-actuosa-participatio-115180439.html

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  29. @ anonimo 09 marzo che ha detto:
    "Immaginiamoci com'è messo uno che, anziché rispondere in tema, se la cava con un ahahahah..."

    Diamogli il beneficio del dubbio, carissimo. Può darsi che egli sia messo talmente bene da non voler abbassarsi a discussioni da bar. Allora, per stimolarlo a contribuire al mio articolo sulla nuova estetica, ne segnalo uno nel quale Antonio Socci utilizzò (citandomi) moltissimi "terminelli" miei in materia di estetica:

    http://www.marcobelli.org/docenti/schioppetto/dwnld/4BL/Botticelli.pdf

    Ti servono altri titoli miei, anonimo del Bar dello sport, per convincerti che un tuo contributo al mio articolo sulla "nuova estetica" non ti abbasserebbe? Dai, se ne sei capace fornisci qualche elemento di discussione più serio di una risata, magari ti citerò. Altrimenti taci: il Cammino - come sempre - si gioverà del tuo silenzio più che delle tue risate.

    P.S. per gli amici del blog
    Perdonatemi l'auto-referenziamento, ma, di tanto in tanto, "quando ce vo' ce vo".

    RispondiElimina
  30. La nostra vita è tutta vissuta in funzione della Santa Messa: noi viviamo ed esistiamo per Cristo e Cristo è presente in modo particolare nella Santa Messa. Per cui, il buon cristiano fin dal risveglio Loda Cristo e prega e così si dispone per la Santa Messa e poi ringrazia e vive la Messa. Siccome il mio amore primario è Cristo presente nell'Eucarestia, io mi dispongo per andare e partecipare bene alla Santa Messa.
    Gli abusi liturgici sono un ostacolo a ciò, sono qualcosa che offendono enormemente il Cuore di Cristo.

    Mario

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  31. L'anonimo del bar sport forse è il povero Baccalà, al quale hanno ordinato di tenere il becco chiuso in prossimità del conclave.
    Non potendo scrivere fesserie sul suo blog, si sfoga qui.
    Comunque il livello è quello lì...

    p.s. a W
    Che fai, scappi come sempre o rispondi a quelle poche solite domandine?

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  32. @ l'apostata
    E' AntiTripudio, apostata. Ho riconosciuto la risata da ebete. Vai a sentirla nel sito dei disertori, penultimo articolo: hahahhaha. Perfino le risate ricordano a memoria: forse sta in qualche mamotreto :-)

    RispondiElimina
  33. La famosa foto di Kiko con le braccia incrociate dinanzi a Papa BXVI

    http://rinascimentosacro.blogspot.it/2008/04/uno-strano-contegno-per-kiko.html

    è stato un momento duro per il Papa, quindi quel modo strano di ricevere Gesù ha fatto soffrire Cristo stesso. Forse Kiko ha voluto mostrare di non essere in accordo con il pensiero del Papa.
    E così facendo cioè se non c'è un pieno accordo....come può esserci Comunione?



    Mario

    RispondiElimina
  34. a Lino
    No, non in un mamotreto.
    Cresciuti alla scuola di esegesi biblica kikarmeniana, della "stoltezza della predicazione" hanno capito solo la stoltezza... :)

    RispondiElimina
  35. Al commento di "don Abbondio" delle 17:22 devo rispondere due cose.

    Primo: conta la fede, non semplicemente la sola professione di fede, che quella è in grado di farla perfino chi non ci crede (esistono anche teologi dichiaratamente atei, e io ne conosco personalmente più d'uno).

    Ora, che fede è quella che prevede di alterare le parole del Santo Padre in modo da disubbidire a lui per obbedire a Kiko? Come mai i neocat hanno bisogno di mentire per difendere il Cammino? Come mai ogni sabato sera (compresa stasera!) hanno ubbidito a Kiko piuttosto che alle «decisioni del Santo Padre» contenute nello Statuto del Cammino?


    Secondo: il connubio tra liturgia di Carmen e canzoncine di Kiko è assolutamente perfetto. Il tono cupo e calante ndrùng-ndrùng-ndrùng kikiano si sposa ottimamente con le pagliacciate carmeniane come il balletto-girotondo conclusivo.

    Solo che tutto questo non c'entra niente né con la actuosa participatio né con la liturgia cattolica, neppure quella entrata in vigore dopo il Vaticano II: il Cammino, infatti, ha straziato persino la liturgia del Concilio!

    La liturgia del Cammino esprime la fede in Kiko e Carmen, non la fede in Nostro Signore Gesù Cristo.

    Il cattolico è capace di disubbidire a Kiko, pur di obbedire al Papa.

    Il neocatecumenale è capace di disubbidire al Papa, pur di obbedire a Kiko.


    p.s.: l'articolo di Grillo che hai segnalato dal blog di Augé ha una divertente caratteristica: mentre tenta di difendere il partecipazionismo liturgico, scopre (involontariamente?) tutti gli altarini del progressismo più strampalato.

    Meriterà una riflessione in una pagina a parte. Ma nel frattempo ti faccio notare che dice alcune cose interessanti:

    1) che in soli sedici anni (1947-1963) c'è stata una brutale correzione di rotta sulla "partecipazione" dei fedeli (dunque chi è che sbaglia: la Chiesa fino al 1947, oppure i seguaci dell'onda che si è propagata dal 1963 in poi?)

    2) questo "nuovo paradigma partecipativo" (sottolineo: "nuovo paradigma") consistente in "profondi mutamenti" liturgici (sottolineo "profondi mutamenti" liturgici) è stato calato dall'alto sui fedeli come una mannaia.

    È stato come dire: smettetela, avete sempre sbagliato (e hanno sbagliato anche tutti i santi che vi hanno preceduto, dagli Apostoli fino a padre Pio), da oggi si può pregare solo "partecipando" così.

    Ora, chi è che sbaglia? Chi vuole improvvisamente introdurre un nuovo "paradigma", oppure chi vuole continuare a pregare come ha sempre pregato?

    Che cos'è che può mai giustificare l'introduzione di novità liturgiche? a parte il non credere più nelle verità di fede, intendo...


    Grillo ammette con malcelato dispetto che il Summorum Pontificum vuole rilanciare proprio quella "partecipazione" tradizionale. Ma come si permette Benedetto XVI di "rilanciare" ciò che gli augusti "cambiatori di paradigma" volevano spazzare via?

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  36. Lino ha detto...
    anonimo ha detto: "...Nella storia della musica non si è quasi mai eseguito con estremo rigore; nella pratica musicale (soprattutto nell'allestimento delle opere liriche) ci sono tagli, aggiunte, rimaneggiamenti, ecc..."
    E' neocatecumenale, lei? Qualora lo sia, non faccia ridere i polli. Lei sa bene che la musica e i canti kikiani sono inquadrati nel contesto dell "nuova estetica": musica, canti, "icone", addobbi, monizioni, balletti etc. etc.. La quale "nuova estetica" non opera "tagli, aggiunte, rimaneggiamenti ecc.", ma rivoluziona l'estetica tradizionale. Il problema non è quello dell'estetica intesa come criteri di valutazione del bello e del brutto, del perfetto e dell'imperfetto, del puro e dell'impuro bensì quello dell'estetica come filosofia della percezione. La nuova estetica NC produce un sentire essenzialmente collettivo, comunitario, non personale. Il connubio fra musica e "liturgia" neocatecumenale è assolutamente adatto a questa finalità.

    Illustre sign. Lino, nel mio breve scritto non faccio alcun riferimento ai neocatecumenali, ho solo messo in evidenza come l'affermazione del sign Tripudio che faceva riferimenti alla "grande musica classica", senza capire a cosa si riferisca, se quella del "classicismo" o a tutta la musica occidentale (compresa la musica del '900, speso totalmente atonale). Vedo che lei è un po' chiuso e non sa pensare ad altro che ai neocatecumenali. Lei non ha capito assolutamente quello che volevo dire.
    peppe

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  37. @Tripudio

    "(dunque chi è che sbaglia: la Chiesa fino al 1947, oppure i seguaci dell'onda che si è propagata dal 1963 in poi?)"


    Giusto per dimostrare ai fratelli NC che in questo Blog convergono diverse sensibilità, vorrei dire al caro Tripudio che secondo me sbaglia nell'effettuare un taglio netto tra prima e dopo. La Chiesa non sbagliava ne prima ne dopo, il problema è che il mondo è cambiato e servono diversi canoni per permettere ai fedeli di partecipare meglio all'eucarestia.


    E' stato indetto un concilio vaticano perché la Chiesa si trovava inadatta a trasmettere il suo insegnamento con parametri non più efficaci e collegialmente nella preghiera ha deciso cosa è meglio per la Chiesa, il problema sta nella mal interpretazione di chi abusa del permissivismo che nasce come effetto collaterale del CVII.

    I miei genitori non capivano la messa tridentina e vi partecipavano per tradizione, hanno riscoperto la fede nella messa post conciliare. Quindi non c'è ne un prima ne un dopo ma la continuità decisa dalla Chiesa.

    I profondi mutamenti liturgici secondo me sono un bene, perché si è vero che riducono la sacralità, ma permettono a più persone di attingere alla messa del Signore. Io personalmente se in adolescenza avessi avuto il confronto con la messa tridentina non ci sarei mai andato perché troppo lontana dalla mia sensibilità e perché l'avrei sentita troppo estranea da me e lontana dalla mia capacità di comprenderla allora.

    Il problema è quando invece si crea una messa a tavolino inventandosi nuove regole estremamente rigide, e si impone ai seguaci una rigidità ed un obbedianza estreme in maniera molto ipocrita dissacrando l'eucarestia.


    Gv

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  38. Chi ha letto anche solo due o tre pagine di questo blog avrà sicuramente già scoperto che mi piace molto prendere gli argomenti dei neocatecumenali e dei progressisti e portarli alle loro logiche orribili conseguenze.

    Non sono io ad aver operato il "taglio" tra il '47 e il '63, ma il gentile professor Grillo, che nel suo articolo vantava come fatto positivo quella rivoluzione liturgica che si è scatenata praticamente in concomitanza col Vaticano II.

    Concilio che anziché porvi freno, ha dato la stura ad ogni bizzarria liturgica.


    Ora, quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.

    L'anonimo delle 7:34, che si è fatto una cultura di "classicismo" dalla rubrica Spigolature della Settimana Enigmistica, vuole scavare il pelo nell'uovo perché non ce la fa ad ammettere (al pari del gentile Grillo) che quella netta discontinuità nella storia della liturgia è qualcosa che dovrebbe preoccupare piuttosto che rallegrare.

    Se pure riuscisse a convincere tutti, avrebbe con ciò stesso scritto la sua stessa condanna: dal momento che ognuno sarebbe autorizzato a fabbricarsi la propria liturgia, allora quella di Kiko non vale più niente.

    È tipico degli stupidi il pretendere di spegnere un incendio di una casa di legno usando ripetute secchiate di benzina.


    Quanto all'intervento di Gv, vorrei dire che "ridurre la sacralità" è purtroppo l'origine del problema, non la sua soluzione.

    Occorreva insegnare di nuovo a tutti cosa fosse la Messa, anziché creare una nuova Messa su misura di chi non capiva la vecchia.

    Infatti oggi assistiamo al patetico fenomeno per cui la gente non capisce neppure la nuova Messa, e prova un senso di disagio nel sentirsi obbligata a "partecipare".

    RispondiElimina
  39. Peppe ha detto:
    "Vedo che lei è un po' chiuso e non sa pensare ad altro che ai neocatecumenali. Lei non ha capito assolutamente quello che volevo"

    Dica la verità, Peppe: lei ha raggiunto il presente sito digitando in Google la stringa "musica classica", vero? Si sa, infatti, che l'Osservatorio è un sito tematico referenziato con le voci "musica", "classicismo", "musica occidentale".

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  40. @ Tripudio

    Sinceramente, io sarò un isola a parte ma dalle mie parti la messa uscita dal concilio vaticano II la capiscono, certo c'è stato e c'è tuttora un gran impegno da parte dei catechisti nel spiegarla ai piccoli e del parroco a riprendere tal volta nelle prediche il significato di alcuni passaggi della liturgia, ma per apprezzare la messa tridentina serve la cultura del Silenzio che purtroppo è estranea alla contemporaneità. Hai ragione nel dire che bisognerebbe educare le persone e non modificare la messa, ma dal punto di vista pratico risulta impossibile. Già è difficile spiegare che inginocchiarsi non è un atto di sottomissione ma di umiltà, figurati il resto. Certo è che se il Concilio ha proposto e motivato questi radicali cambiamenti lo ha fatto per buone ragioni, evidentemente ai più era troppo estranea la messa tridentina ed il Clero era incapace di spiegarla, di fronte a ciò hanno optato per questa scelta.

    Son d'accordo in linea di principio con la tua affermazione "Occorreva insegnare di nuovo a tutti cosa fosse la Messa, anziché creare una nuova Messa su misura di chi non capiva la vecchia." Il problema è che l'uomo di oggi ha necessità di esprimersi anche in maniera altra ed è giusto dargli l'opportunità di farlo, preservando il tesoro della messa tridentina.


    Forse col senno del poi è stata una scelta sbagliata, basti vedere che i mussulmani, fedeli alla tradizione, prendono sempre più piede in occidente perché rispondono alla necessità della sacralità insita nell'uomo.

    Personalmente resto dell'idea che l'introduzione della messa del CVII sia stata un ottima cosa, perché permette di esprimere la propria fede in maniera diversa ma mantenendo la sacralità della Messa e del luogo. La vedo come una possibilità in più, non come qualcosa di dannoso o deleterio. Certo, sicuramente la degenerazione del CVII a tolto molto di ciò che da esso esce e bisogna ridurre alcuni eccessi ed eliminare in alcuni movimenti le aberrazioni che ben conosciamo, ma di per se la messa del CVII la vedo come un bene necessario forse imperfetto e con necessitante di revisioni ma comunque, senza ombra di dubbio un bene. Il problema sta in cosa ne hanno fatto gli uomini di quella messa.


    Gv

    RispondiElimina
  41. Piccola premessa:
    Quando c'è stato il mio incontro VERO E CONSAPEVOLE con Dio ero ad una settimana di esercizi spirituali per ragazzi secondo lo stile ignaziano.
    Io avevo 14 anni ed ero assolutamente INCONSAPEVOLE.

    In quei giorni si celebrava una normalissima messa in forma ordinaria. Celebrata in maniera ordinata e devota.

    Mi è bastata per rendermi assolutamente allergica a qls abuso liturgico.

    Detto questo...

    @gv

    "Hai ragione nel dire che bisognerebbe educare le persone e non modificare la messa, ma dal punto di vista pratico risulta impossibile."

    Invece ti posso dire che non è del tutto vero.

    Sabato scorso ero con i i ragazzi del post cresima che seguo e si parlava del "dare senso a quello che facciamo" e si è parlato anche dei "gesti" della Messa. In particolare del Padre Nostro.

    E si è detto chiaramente che la posizione che si dovrebbe tenere è quella a braccia allargate e non tenendosi per mano. Ovviamente si è anche spiegato il perchè ed il percome.

    Giustamente uno dei ragazzi ha chiesto: "ma allora perchè certe volte ci si tiene per mano?"

    A quel punto gli abbiamo risposto con la verità ovvero che è un errore perchè non si può avere un giusto rapporto con il tuo fratello se prima non hai il giusto rapporto con Dio.

    Caro Gv, il mio è solo un esempio,ma io sto toccando con mano che c'è sete di "senso" e a questa sete bisogna rispondere con la VERITA' della Chiesa, non con quella inventata da qualcuno...

    RispondiElimina

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