venerdì 19 maggio 2017

Famiglie neocatecumenali allo sbaraglio: "La Chiesa non vuole questo", ma Kiko sì...

Nostra traduzione:

"Cari tutti,
La missione popolare in Lettonia 2015 è stata fatta in una delle piazze del rione Zolitude (Riga), precisamente in quella che sta davanti al supermercato Maxima che, nell'anno 2013, crollò mentre veniva sopraelevato senza le dovute sicurezze strutturali e provocò 54 morti, lasciando 13 orfani ed una quantità di persone colpite dalla catastrofe. Un bambino fu l'unico superstite.
Abbiamo partecipato: i fratelli della Comunità di Ventspils, una città che sta a 180 km di distanza, da dove vengono due famiglie in missione dall'Italia; le tre famiglie Ad Gentes di Riga con i loro 13 figli provenienti da Italia, Polonia e Valencia; la 1a Comunità Neocatecumenale di St. Albert (Riga) che ci aiutavano con la traduzione in lettone dall'italiano, dallo spagnolo, inglese e polacco.
La preparazione tecnica è consistita nel fare il cartello, distribuire gli inviti nelle case e per le strade, fare gli annunci su Radio Maria, effettuare il trasporto dei segni, delle sedie ecc.
Le prime tre domeniche sono state di freddo, vento ed acqua mista a neve. Siamo rimasti fermi in preghiera sotto gli ombrelli.
Questo ha fatto sì che chi passava non si fermava, non solo per indifferenza e ostilità, ma anche per il maltempo. Noi continuavamo imperterriti, con il morale più alto del Betis quando perde. Questo sì, la curiosità, non potevano dissimularla e guardando di sfuggita, o dalle finestre, oppure dalle macchine e dagli autobus, non potevano non accorgersi che lì stava accadendo qualcosa di insolito: in quel luogo di morte si stava annunciando il vangelo, e da cattolici!
Oltre al poco risultato ed allo scarso interesse, abbiamo dovuto sentire varie critiche: questo è negativo, la Chiesa Cattolica non fa così; c'era poi chi si scandalizzava per i balli, ma noi non ci siamo scoraggiati, sappiamo che Gesù Cristo stava lì, con noi, ponendo la prima pietra del tempio di pietre vive e poi riconoscendo che i primi evangelizzati eravamo noi stessi, in questa che abbiamo definito una auto-evangelizzazione."

59 commenti:

  1. "...poi riconoscendo che i primi evangelizzati eravamo noi stessi, in questa che abbiamo definito una auto-evangelizzazione."

    A forza di perdere adepti, ormai sono arrivati alla frutta.

    Comunque il sistema dell'autoevangelizzazione permetterà ad una comunità di venti camminanti di fondarne altre venti, così Sankiko ciarlatano potrà ricominciare a sparare grossi numeri, cosa che tanto gli piace.

    Nel prossimo futuro il bravo neocat si auto-annuncerà il Kikerygma, poi tutto contento ascolterà se stesso ripetersi le kikatekesi, durante le quali si proibirà di farsi domande.

    Poi andrà a una bella convivenza di tre giorni da solo, e ovviamente pagherà a se stesso il costo dell'albergo maggiorato.
    Durante la penitenziale si sentirà perdonato perché è in comunità anche se è uno.
    Si kikatekizzerà durante le lunghe giornate e il sabato, in mancanza del presbitero (non fa niente, tanto non conta nulla) mangerà una bella pagnotta appena sfornata. Al termine della celebrazione eseguirà un allegro girotondo solitario.

    La domenica mattina fonderà la nuova comunità, nella quale avrà tutti i carismi: responsabile, corresponsabile, ostiario, capo cantore.

    Nei passaggi si autoscrutinerà, dato che è anche kikatekista di se stesso, e si imporrà la decima. Se salterà qualche celebrazione o pagamento, si telefonerà per minacciarsi fuoco e dannazione.

    Un nuovo, grande successo del Cammino.

    Scherzo, ma per non pensare agli itineranti che ho conosciuto, degli autentici fanatici, e soprattutto per non pensare ai loro figli.

    Figli numerosi, abbandonati a se stessi, in mano ad estranei, con problemi caratteriali, di socializzazione e purtroppo, in vari casi, droga.
    Ne ho conosciuti di persona, erano nella mia ex comunità. E non aggiungo altro, mi fa male solo a pensarci.

    E quello sfruttatore di persone che se ne vanta pure.

    E quelli che dovrebbero vigilare gli dicono bravo, tra un viaggio gratis alla Domus e un appartamento ristrutturato a spese dei camminanti.

    Povero gregge, in mano a certi pastori amici dei lupi...

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  2. La globalizzazione del cammino!
    Fare in ogni parte del mondo le stesse cose senza guardare le differenze culturali e atmosferiche!

    In un luogo dove ci sono stati dei morti ti metti a fare il balletto NC!
    Infatti si sono scandalizzati!

    Poi vedendo quella foto con gli ombrelli aperti e il tappeto per terra, che dopo sarà bagnato fradicio...da buttare via.
    Le 100 piazze sono nate nei paesi mediterranei, fatte in questo periodo di primavera.
    Non puoi pensare di farli uguali in tutto il modo, con la stessa formula nello stesso periodo.
    Magari in Lettonia aspetta qualche mese quando non nevischierà e farà più caldo.

    Un po' di buon senso no?
    Lasciare un po' di iniziativa e creatività ai singoli per adattarsi alle condizioni locali no?
    EX-NC-???

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  3. Meanwhile, bishops levitating with Kiko in Domus, like princes, enjoying a comfortable and luxury way of evangelization. It is terrible! How is possible that those bishops allow little children go to evangelize with their parents in such conditions? Bishops should feel real shame! Do bishops know what kind of life those children are facing due to their parents' fanatism? Those children need to play, stay with friends, instead of living as 'spiritual refugees'! It's a scandal!
    Algún día saltarán las alarmas en el Vaticano a causa de esto y producirá una gran conmoción en la opinión pública. Los progenitores pueden elegir para sí mismos el martirio, pero no pueden llevar al martirio a sus propios hijos, no tienen derecho a hacerlo.Es indignante!
    Un abrazo a todos, gracias por vuestra labor, vuestros post y comentarios en este blog me ayudan mucho!

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  4. Scusate se ribadisco il concetto e sembrerò ripetitiva.
    Quel tappeto per terra in quella giornata di pioggia e' la sintesi della mentalità e mancanza di libertà ed iniziativa NC.

    Non puoi prendere addirittura l'iniziativa di NON mettere il tappeto perché piove, cosa che avrebbe fatto chiunque con un minimo di buon senso.

    Ti e' stato detto che per le celebrazioni occorre tappeto, ambone, copriambone, croce e cero. E tu devi fare così punto. Senza aggiungere o omettere niente.
    Senza capire che se fai la celebrazione all'aperto, addirittura con la pioggia, a qualche dettame si potrà pure rinunciare.
    Invece no, magari butteranno via il tappeto, ma l'hanno messo ugualmente.

    EX-NC-???

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  5. Grazie ex-NC è un prezioso dettaglio che non avevo notato..!

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  6. Molto interessante il fatto che i quattro gatti neocatecumenali in piazza erano praticamente tutti italiani, per di più bisognosi di qualcuno che traducesse l'italiano (dall'italiano in spagnolo? il Betis è una squadra di calcio spagnola, ecco la cultura neocatecumenale).

    Il rione Zolitūde, leggiamo da Wikipedia, è un ammasso di "case popolari" fatiscenti costruite nell'epoca sovietica contenente 20.000 abitanti. C'è da sospettare che le "decime" raccoglibili lì saranno decisamente scarsine.

    Ma tanto a Kiko importa solo infilzare un'altra bandierina sul suo mappamondo.

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  7. Sì Lapaz, anch'io ho pensato subito ai bambini.

    Se un genitore arriva a far stare il proprio figlio alla pioggia e al gelo vuol dire che ha rinunciato alla propria facoltà genitoriale. I bambini nel nord Europa sono più usi di quelli italiani a giocare all'aperto anche in condizioni atmosferiche avverse, entro certi limiti e vestiti adeguatamente, ma non mi sembra che quei bambini giocassero o fossero lì per decisione propria.
    I figli ridotti a "oggetti" da esibire ad ogni costo.
    Perché questa rinuncia al dovere di prendersi cura dei figli? L'unica risposta che mi so dare è perché l'unica figura paterna -distorta naturalmente- è quella del caposetta. Un padre-padrone senza misericordia.
    Come cresceranno questi figlioli? Forse si chiederanno perché nessuno li ha protetti e portati via di lì?
    Immagino subito il levarsi di scudi a favore della "libertà religiosa" se un assistente sociale intervenisse. Ah, "lo stato che reprime", ah, "noi martiri"...
    Che grande tristezza... ma i bambini chi li difende?

    Mi ha inoltre colpita una cosa. Nelle varie presentazioni delle famiglie in missione c'è scritto che queste possono interrompere la loro missione quando vogliono.
    Ecco, mi sono chiesta, che bisogno c'è di sottolineare un fatto che dovrebbe essere evidente?

    Simonetta

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  8. "...in quel luogo di morte si stava annunciando il vangelo..."

    "Le prime tre domeniche sono state di freddo, vento ed acqua mista a neve."
    ---
    A parte che il Lettonia, tra Ortodossi, Protestanti e poco meno di un 20% di Cattolici, sono tutti Cristiani e quindi con ministri propri, addetti all'annuncio del Vangelo.

    Definirlo poi, un luogo di morte, solo per il clima a voi ostile, mi sembra un'offesa per quella Nazione.

    Aveva ragione il Papa, quando vi fece implicitamente capire che delle nazioni dove "a sorte" siete inviati, non sapete assolutamente nulla.

    Cari fratelli del Cammino, non si possono fare le 100 piazze con una temperatura di -15°!
    Per forza c'è stata curiosità; la popolazione locale, avrà pensato che eravate usciti di senno!

    Così come Mussolini, non poteva fare la guerra in Russia, con dei soldati equipaggiati da spiaggia.

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    1. Se ho capito bene, queste cento piazze vengono fatte in primavera.
      Quest'anno la primavera (definita come una settimana con temperature al di sopra dei cinque gradi) e' arrivata molto tardi in queste lande attorno al Baltico.
      Non credo pero' che siano stati a fare il loro spettacolino a meno quindici, anche perche' a meno 15 almeno non piove :-)
      Ti garantisco che tuttavia pioggia e nevischio con temperature sullo zero o poco al di sopra sono molto ma molto piu' fastidiosi di -15.

      Concordo sull'equipaggiamento da spiaggia...

      Simonetta

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    2. Le 100 piazze si fanno durante il tempo di Pasqua.

      A.D.

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  9. OT
    ..per quanto riguarda la cultura spagnola imposta...
    Certamente qui tutti si ricorderanno i problemi legati hai regali di natale per i bambini, le guerre sante per imporre che i regali arrivassero alla Epifania piuttosto che la notte di Natale, e tutto perché in Spagna la festa della Epifania e di conseguenza la tradizione dei Re Magi era per quanto riguarda i bambini molto sentita,
    ma MAI ci hanno spiegato che il motivi era quello, tante persono si sono incasinate per distruggere le nostre tradizioni e favore di queste nuove indicazioni.
    Perché come si è ribadito in tanti interventi...ogni minchiata uscita dalla bocca di Kiko viene considerata vangelo e di conseguenza intoccabile...
    ...da questi particolari si delinea un personaggio molto provincialotto che veramente non conosce realmente niente che non sia la sua Spagna.

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  10. @Simonetta
    Le indicazioni sulle cento piazze sono legate alle 5 domeniche del tempo Pasquale..che alle nostre latitudini corrispondono quasi sempre alla primavera, quella metereologica non quella astronomica,...in altre decisamente no.

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  11. @Mav 11:05

    E dopo cinquant'anni che sta in Italia ancora non ha imparato la lingua.

    Somaro o superbo?

    DAVID

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  12. buongiorno... novità da Guam?

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  13. Dice un antico proverbio popolare che:
    I pifferai "neocateKiki" andarono per suonare e furono suonati.

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  14. Nell'ultimo post su Jungle Watch alcuni cattolici chiedono che venga spretato anche il famigerato ex vicario generale neocatecumenale, che ora è in vacanza in USA (tutto pagato dai kikos), ufficialmente per studiare Diritto Canonico (considerato peraltro una rampa di lancio per accedere all'episcopato).

    Purtroppo la riduzione allo stato laicale avviene solo in casi gravissimi (pedofilia, apostasia e quant'altro).

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  15. La cosa triste è che i pifferai neocatekiki, benché ridicoli oltre ogni umana previsione, acchiappano sempre qualche anima pia e ingenua. Ne ho viste tante anch'io, di anime che per una vita intera desiderano un messaggio religioso "serio", una grande sete che non sa neppure lontanamente immaginare cosa desidera, finendo nelle maglie della prima setta che suona la nota giusta, che pronuncia il parolone più altisonante, che si distingue da tutto ciò che la televisione e facebook sembrano saper offrire.

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  16. @Anonimo Mav ha detto...
    @Simonetta
    "Le indicazioni sulle cento piazze sono legate alle 5 domeniche del tempo Pasquale..che alle nostre latitudini corrispondono quasi sempre alla primavera, quella metereologica non quella astronomica,...in altre decisamente no."
    ---
    Infatti forse, nel mio post delle 10:09, ho impropriamente usato il termine "100 piazze", solo per indicare il metodo ottuso, di evangelizzazione NC:

    Tutto il sud europa e bacino del mediterraneo possiedono un clima che permette manifestazioni di qualsiasi tipo a qualsiasi ora del giorno e della notte, comprese le partite di calcio.

    Ad altre latitudini no; come nei paesi tropicali ad esempio, dove ho personalmente visto operai addetti alla manutenzione stradale ed altri sevizi lavorare solo dopo il tramonto, che in quei luoghi, fortunatamente dura solo mezz'ora, alla luce artificiale.

    Missionari dilettanti allo sbaraglio estratti a sorte, neanche il tempo di prendere cognizione di dove andrai cosa ti aspetterà e come farai ciò che dovrai fare!

    Caro Kiko, che dopo 49 anni a Roma ancora non parli in modo "fluent" l'italiano!.. Il mondo non è incentrato solo sulla tua Spagna!

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  17. Quanta tristezza!

    Ad ogni modo questo tipo di "evangelizzazione" è davvero destinato a fallire sempre di più. Come dico sempre oggi con internet è impossibile che acchiappino più gli ingenui, basta una ricerca in un qualunque angolo del globo e loro sono già stati "scoperti" per quello che sono.
    Preghiamo per i loro figli, anime inconsapevoli e vittime di questo sistema.

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    1. Hai azzeccato in pieno, sono proprio i figli le vittime

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  18. Questo descritto dall’articolo di oggi è uno dei motivi del mio allontanamento forzato dal Cammino neocatecumenale. Sempre più convinto posso testimoniare con cognizione di causa che l’itinerario che propone il cammino neocatecumenale è solamente una perdita di tempo, è un allontanamento dal possibile processo di conversione che ogni cristiano spera per la propria vita! Kiko promette una fede adulta che non arriva mai e si contraddice lui stesso perché quando qualcuno dopo 35/40 di cammino e alle spalle anche il futile “Matrimonio Spirituale”, se ne assume la responsabilità di averla, gli viene detto che deve ubbidire ai catechisti. La missione per le strade è una delle cose più orribili che si potrebbe fare, si può paragonare alla violenza fisica e psichica quando si costringe qualcuno a fare qualcosa suo malgrado. L’andare alle periferie consigliato da Papa Francesco, non significa assolutamente fare proselitismo, ma dare testimonianza a chi chiede e non passivamente. Anche il primo Papa della chiesa consiglia nella sua lettera: “ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto” (1Pt 3, 15). Non credo proprio che quelli che vanno nelle piazze stiano “Adorando il Signore, Cristo, nei loro cuori” perché questo si può fare solo dando testimonianza e non parole, nel posto di lavoro, e a casa con i figli e insieme al partner cercare di dare quegli insegnamenti basilari del cristianesimo, queste sono le periferie spirituali. Ricordiamoci che i soli segni della fede che chiamano le persone, sono: L’amore e l’unità, tutte le altre cose sono niente, spazzatura. Scusate, ma se tutta la vita devo avere un tutore, cosa significa avere la fede adulta? Dove sta il potere di discernimento proprio della fede? È già cinque anni che sono stato allontanato dal cammino ed ogni giorno benedico sempre più il Signore della vita che mi dona senza il cammino. Che sollievo!!!
    Veterano

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  19. Ah! la fede adulta che autoevangelizza se stessa!
    Oppure un (ormai) auto-lavaggio del cervello per fomentarsi sempre di più per non dover ammettere l'amara realtà. Un mantra ossessivo che ti ripeti per illuderti di non perdere il controllo.

    Quanta Grazia!!

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  20. Il commento di C. mi ha fatto molto riflettere perché non credo proprio che quanti inizino il Cammino abbiano facoltà di fare una ricerca nell'internet per indagare sul Cammino. Mi spiego meglio.
    In ben quindici anni, non ho mai digitato su google Cammino Neocatecumenale, perché in comunità mi avevano inculcato di stare ben lontana dalla rete, piena di attacchi e persecuzioni contro il Cammino, che avrebbero potuto coinvolgermi e spingermi a lasciare. La prima volta in cui ho cercato e sono approdata anche a questo blog è stata quando ormai dentro di me c'era un forte desiderio di lasciare e la sicurezza che non ci fosse nulla di buono da prendere ancora.
    Caro C., non so se tu hai frequentato il Cammino, ma ti assicuro che difficilmente Internet potrà aiutarli a prendere visione del problema.
    Ricordo un fratello che era in dubbio sul suo proseguimento del Cammino: i catechisti vennero subito a trovare la nostra comunità. Gli chiesero se avesse mai fatto ricerche in rete. Alla sua risposta affermativa seguirono urla e imprecazioni del catechista, che gli consigliò di frantumare il pc con i piedi, per rompere con quel peccato.
    Anche Kiko ad un incontro vocazionale, ricordo, paventò una simile risposta all'uso di Internet.
    Qualunque cosa i blog, i siti, le testate giornalistiche scrivano, non servono a distogliere chi è caduto in quella trappola.

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    1. I miei catechisti più volte hanno detto che il "demonio si serviva di Internet". Addirittura ad un annuncio fu detto che essere su Facebook era incompatibile con l'essere in Cammino. Tanti pecoroni si cancellarono per essere poi sbugiardati da Papa Benedetto XVI stesso che dopo poche settimane inaugurò il suo account Twitter e definì Internet e i social media una opportunità per l'evangelizzazione.
      Kiko però ha continuato imperterrito a demonizzare Internet, sostenendo addirittura che WhatsApp distrugga il Cammino e causi la fornicazione

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  21. Fossero tutti giovani, il tentativo di evangelizzare sotto la pioggia potrebbe rappresentare un ricordo da raccontare da vecchi con una punta di nostalgia per l'entusiasmo, ma con la coscienza che, più che un'espressione della grazia, era una bravata umana portata avanti con sforzi umani.
    Un po' come giocare a pallone sotto la bufera o alle tre pomeridiane di un agosto torrido. Cosa che un po' tutti hanno fatto.

    Ma, come è stato ben osservato, per i bambini presenti il ricordo non sarà affatto bello e un giorno lo rinfacceranno ai genitori.

    Se si crede che per evangelizzare occorre essere stravaganti, o urlare molto, o cantare a tutto volume come nei concerti rock (facendo perdere l'udito ai propri figli costretti ad ascoltare), si è fuori strada.
    Se proprio pensano che al Cammino serve essere stravaganti, gli suggerisco non solo il tappero, ma anche un minareto in legno, montabile, su cui una specie di muezzin schitarrare a squarciagola. Non mancherò allo spettacolo.

    Io mi sono imbattuto una volta in una catechiesi del Cammino in piazza. Mi sono divertito. Ricordo una che urlava come un'invasata davanti padre Amorth, ma non ricordo una parola di quello che ha detto. Se mi capita ci torno volentieri, tanto è gratis, perché la mia decima se la sognano.

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  22. "Questo ha fatto sì che chi passava non si fermava, non solo per indifferenza e ostilità, ma anche per il maltempo"

    La verità è che, bel tempo o maltempo, queste catechesi all'aperto riscuotono sempre "poco risultato" e "scarso interesse". Basta darsi una guardata a un po' di video in rete per rendersene conto.
    La verità è che queste missioni, in piazza oppure ad gentes, hanno ben altro scopo, sono organizzate in quanto hanno una funzione marketing: diffondere l'immagine di un Cammino che "evangelizza i popoli". Senza di esse, al CNC resterebbe ben poco nel marketing di immagine da propagandare in seno alla Chiesa.

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  23. @ Anonimo oggi 17:29 ha detto...
    "Ricordo un fratello che era in dubbio sul suo proseguimento del Cammino: i catechisti vennero subito a trovare la nostra comunità. Gli chiesero se avesse mai fatto ricerche in rete. Alla sua risposta affermativa seguirono urla e imprecazioni del catechista, che gli consigliò di frantumare il pc con i piedi, per rompere con quel peccato.
    Anche Kiko ad un incontro vocazionale, ricordo, paventò una simile risposta all'uso di Internet."
    ---
    Internet è ormai diventato una sorta di cervello collettivo: i byte ne sono i neuroni, e la rete le sinapsi; non si sfugge più.

    Nella stra-maggioranza dei casi, la verità è verità, come la menzogna è menzogna.

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  24. Confermo che le reazioni dei catechisti alle notizie tipo ho letto quel tale libro, ho fatto una ricerca e ho visto che... , li fa impazzire. Quando scoprirono che avevo letto uno dei libri di Daniel e che avevo scritto a Don Gino Conti fui rimproverato dai catechisti aspramente, e la notizia, che c'era un probabile dissidente nella parrocchia più NC e in vista della diocesi, arrivò rapidamente agli itineranti di zona, i quali mi telefonarono per farmi sapere che erano "molto arrabbiati".

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  25. @ Veterano delle 14:57

    Devo mettere in evidenza questo che tu dici, ma tutto il tuo commento, parola per parola, fa parte della mia personale esperienza.
    Come sempre mi riconosco pienamente in quello che tu testimoni.
    Ti ringrazio, ogni volta che condividi con noi!

    TU DICI:
    "l’itinerario che propone il cammino neocatecumenale è solamente una perdita di tempo, è un allontanamento dal possibile processo di conversione che ogni cristiano spera per la propria vita!

    Scusate, ma se tutta la vita devo avere un tutore, cosa significa avere la fede adulta? Dove sta il potere di discernimento proprio della fede?"

    Perfetto:
    valutare questo mi ha condotta, convintamente e felicemente (anche questo tu ripeti), irrevocabilmente FUORI DAL CAMMINO, dopo averne fatto parte per una vita, dalla mia giovinezza fino alla fine dell'intero percorso, tutto compreso.
    Cosa si addice al cristiano adulto?
    Il discernimento......sì.....quello sempre più discutibile dei tuoi "catechisti di una vita", unito a quello del Kiko Arguello, che interviene a domarti, quando non ti sottometti a loro di buon grado, con le sue sparate sulla necessaria immolazione del cervello, come segno di fede adulta e pretende che tu resti lì a bocca aperta.
    Ma la contraddizione è talmente evidente.....
    Discernimento del cristiano adulto/ immolazione del cervello
    che a volte ho pensato che Kiko dica cose tanto assurde per avere la prova certa della perfetta sottomissione di chi resta come inebetito e che oramai l'opera di annichilimento è finalmente compiuta, con pieno successo.

    Detto questo, caro Veterano, concludo con te, il cammino neocatecumenale è una....
    "perdita di tempo, è un allontanamento dal possibile processo di conversione che ogni cristiano spera per la propria vita!"

    Pax

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  26. @ Apostata delle 8:26

    Scherzo, ma per non pensare agli itineranti che ho conosciuto, degli autentici fanatici, e soprattutto per non pensare ai loro figli.

    Bravo, sempre ci doni un sorriso, in tanto dolore, sei mitico, che Dio ti benedica.

    Anche la tua testimonianza dico è vera, la confermo con quello che anche io ho visto con i miei occhi e conosciuto nel corso degli anni passati con loro.

    Pax

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  27. @ Pax delle 22:46
    Chissà, forse ci conosciamo! In ogni caso non ha neanche questo importanza, ma sapere che fuori il cammino neocat. si sta bene e se ne vedono tutte le storture e le eresie come quella che insistono tantissimo ad identificarsi alla Chiesa Cattolica e Apostolica e poi ti dicono chiaramente che tu non debba più partecipare perché "indesiderato"!
    Veterano

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  28. Mi viene da pensare a quando partecipai nel 2005 all'incontro con Kiko ad Amsterdam: un viaggio massacrante (26 ore di autobus, dormire in una palestra, 5 giorni senza lavarsi, ad Amsterdam nevischiava) e dei genitori scellerati portarono il loro figlio di 3 mesi. La missione popolare a L'Aja fu il massimo: il genio che l'aveva organizzata aveva richiesto i permessi esclusivamente per il quartiere musulmano, pieno di barbuti, palandrane e donne velate. A un certo punto dei ragazzini (diretti e sobillati da alcuni adulti) cominciarono a tirarci zolle, costringendoci a scappare.

    L'unico motivo per cui sono contento di aver partecipato a quella "missione" è stato il fatto che da lì sono cominciati i miei dubbi sul cammino

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  29. Caro Lino,

    quello che dici è vero, io aggiungerei un altro tassello: le piazzate servono a "testare il grado di obbedienza";

    Io dovevo segnarmi chi si presentava e dovevo comunicarlo ai katekiki che poi ci venivano a trovare e a rimproverare che la nostra comunità non era "convertita" non eravamo obbedienti

    Credo che ogni iniziativa abbia sempre un doppio intento e quello del "controllo da psicopolizia" c'è sempre

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  30. @Aldo
    Ho sempre notato nelle cento piazze, un pessimo relazionamento verso "gli altri",
    che poi, potenzialmente potrebbero diventare adepti; mi spiego meglio:
    non sanno "vendere".
    Ovvero al di la della messa in scena, ambone, croce kika, tappeto, prete che non conta un c.... e recita del copione infarcito di disgrazie; il nulla.

    Ragazzi, il "cliente" va invogliato, se no "non compra".

    Per non parlare poi, sempre nell'ambito della manifestazione, degli addetti alla distribuzione degli opuscoli, uno per ogni angolo della piazza sempre scuri in volto e timorosissimi di un rifiuto; l'orgoglio NC, non lo consente.

    Li ho osservati a lungo:
    prima di avvicinare un passante, se lo studiano dalla testa ai piedi e se non è di loro gradimento, praticamente, pur avendo in mano una montagna di opuscoli, semplicemente, lo ignorano.
    ---



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  31. @pax
    @veterano

    Concordo pienamente sulle vostre osservazioni sull'obbedienza .

    Ad un certo punto l'obbedienza vissuta all'interno del cammino diventa un laccio che ti toglie sempre di più il respiro ed alla fine arrivi a fare una scelta: O continuare a vivere con quella poca aria oppure ti guardi intorno e riprendi consapevolezza di cos'è la normalità e decidi di toglierti quel laccio per poter di nuovo respirare a pieni polmoni.

    Giorni fa qualcuno di noi, mi sembra Pietro non del cammino, si chiedeva qual'era il punto di rottura, il punto in cui uno dice "ora basta". Bene l'obbedienza e' uno degli aspetti su cui ci può essere questo taglio con il cammino.
    Quando ti rendi conto che non ti insegnano mai l'obbedienza con le sue sfumature (obbedienza unita al discernimento, obbedienza unita all'ascolto della propria coscienza, obbedienza come costruzione di una relazione autentica con Dio per capire la sua volontà), ma solo l'obbedienza assoluta, quella senza se e senza ma, allora si inizia a creare la rottura .

    Quando cioè ti rendi conto che vogliono solo una persona non pensante, che non ha iniziative proprie, quando ti rendi conto che l'obbedienza e' solo creare dei soldatini che dicono sempre si ai superiori, allora vuol che ti si stanno aprendo gli occhi.

    Il passo successivo e' avere la forza di uscire e non pensare che hai buttato via una vita a stare dietro al pifferaio magico Kiko.
    Questo aspetto e' il più delicato, molta gente nonostante vedano storture non ce la fanno ad uscire, perché non vogliono ammettere a se stessi di essere stati ingannati ed aver buttato via la propria vita. Pensate a chi ha obbedito ciecamente all'apertura alla vita e si ritrova con 9 figli! Ci vuole veramente tanto coraggio e forza!
    Oppure ci sono persone che obbedendo al kikismo hanno distrutto completamente una rete di relazioni familiari e di amicizia. Uscire dal cammino vuol dire essere completamente soli.

    Per questo rischi di essere risucchiato di nuovo dentro e ti autoconvinci che ci sono delle storture ma in fondo non è così male restare nel cammino. Ti dici che tanto in tutte le realtà spirituali ci sono errori perché è umano...e poi in fondo siamo approvati dalla Chiesa, quindi perché fare tanta fatica e rimettere in discussione una vita!
    Allora uno richiude gli occhi e si aggiusta il cappio al collo, illudendosi addirittura di averlo allargato, e cerca di andare avanti, imputando al demonio le depressioni e malesseri che ovviamente ci saranno.

    Per me almeno e' stato così; avevo sempre avuto dubbi, il fatto di essere stati scelti ad essere sale, e che non tutti potevano essere sale (ovvero visione elitaria del cristianesimo), il fatto di vedere che nella gestione poco trasparente qualcuno ci sguazzava, il fatto di vedere situazioni di estremo bisogno umano ed economico completamente ignorate , il fatto di sentire cose diverse rispetto a quello che dice la Chiesa, avevano creato delle crepe.
    Quando un sacerdote fuori NC mi disse che l'obbedienza cristiana non voleva dire essere dei soldatini, ma che il termine obbedienza viene dalla parola ascolto, quindi obbedire vuol dire mettersi in ascolto di Dio mettersi in relazione con lui.
    Quelle parole messe in relazione a quanto ci dicevano nel cammino, ovvero di obbedire ai catechisti perché per mezzo di loro parlava Dio, fecero crollare per sempre il mio muro. In quel momento ho deciso di uscire dal cammino.

    La cosa che mi dispiace e' che ho molte persone care ancora dentro, che stanno male per l'ambiente pessimistico e passivo, che le porta a non affrontare e risolvere problemi, anche cristianamente...E non riesco a portarle fuori.

    Propongo loro nuovi incontri all'interno della Chiesa, anche di poche serate, ma non vengono mai, il cammino non lascia spazi liberi.
    Quindi sentendo solo una campana e' difficile aprire gli occhi e uscire dal cammino.
    EX-NC-???

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  32. Anche a me hanno fermato qualche domenica fa... quando ho loro spiegato che avevo già fatto parte di una comunità per qualche mese l'uomo che mi aveva avvicinato è andato da una responsabile di comunità che ha provato in tutti i modi a convincermi a riprovare, e mentre ci provava mi guardava con aria affranta come se avesse di fronte una persona ormai persa. Le ho spiegato che non avevo lasciato la Chiesa e che frequentavo vari gruppi dalla spiritualità mariana (uno dei quali direttamente collegato con Fatima) ma niente. Non l'ha detto direttamente ma ha fatto capire che "chi è stato chiamato in Cammino fa bene a restarvi perché è volontà di Dio, uscirne è un po'come allontanarsi dalla Sua volontà". Insomma i soliti paraocchi kikiani.

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  33. Figurarsi se Angelo avesse detto qualcosa tipo: "quando ho saputo che sarebbe diventato obbligatorio pagare la Decima (nonostante non sia prevista dallo Statuto del Cammino), sono scappato via..."

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    1. Gli abusi liturgici sono bastati... quante offese a Nostro Signore in nome della superbia umana!

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  34. Il nuovo mantra per nascondere i fallimenti di catechesi e 100 piazze é: "Evangelizzare serve prima a noi stessi, a perdere la vita per Cristo, riascoltare il kerygma è innanzitutto una grazia più per chi lo annuncia che per chi lo riceve, ecc. ecc.".
    LO stesso ritornello si applica ai catechisti che vanno a fare i passaggi alle comunità più giovani: "Questa convivenza è servita in primis a me stesso, ho ricevuto una parola, mi sono arricchito a sentire gli scrutini dei fratelli, ecc. ecc.".
    E' tristemente vero: ormai è autoevangelizzazione. Ci si consola di aver perso il proprio tempo pensando di averlo offerto all'evangelizzazione e questo basta alla bontà del fatto. Che poi da anni non si converta nessuno, è superfluo.

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  35. Le cento piazze sono un fallimento perché il cammino funziona solo nell'ambiente delle salette. Fuori da là il loro atteggiamento settario crea solo tristezza o ilarità.

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  36. È possibile Organizzare una Manifestazione forte di Dissenso contro Tutti questi Abusi!??!!

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  37. @ EX-NC-???


    Il passo successivo e' avere la forza di uscire e non pensare che hai buttato via una vita a stare dietro al pifferaio magico Kiko.

    La forza si trova.
    Una volta aver aperto gli occhi e presa piena coscienza dello stato delle cose, come si può mai continuare?
    Il giocattolo si è rotto, con i cocci non ci fai nulla.
    Per me, ad esempio, era diventato INSOPPORTABILE partecipare anche ad una sola celebrazione in comunità, non dico ad una c.d. eucarestia, o preparazione nelle case o convivenza, tutto INSOPPORTQBILE.

    Detto questo aggiungo, se uno, una volta fuori, fa il suo dovere, ossia denuncia quello che ha subito e visto subire ad altri, svela il volto nascosto di Kiko Arguello il falso/falsario - che, quando deve ridurti alla ragione, secondo lui, ti chiama da parte e si mostra per come è e non per come FINGE di essere - DIMOSTRA CHE LA SUA VITA NON LA HA BUTTATA VIA DIETRO A.....
    Ma che, piuttosto, tutto ha un senso molto concreto e che poter testimoniare, con la propria storia personale, il grande inganno ha un valore inestimabile.
    Aggiungerei, riferendomi a chi dovrebbe prendere urgenti provvedimenti,

    ascoltino o non ascoltino!

    Pax

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  38. @ Anonimo ha detto...
    È possibile Organizzare una Manifestazione forte di Dissenso contro Tutti questi Abusi!??!!
    ---
    No,
    anzi, sopratutto in questo momento, gli farebbe soltanto comodo, in quanto darebbero la colpa di un loro lento ma costante declino, alla persecuzione.

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  39. Il peggior dissenso che possono incontrare è quando qualcuno dimostra di conoscere i loro peggiori arcani: ah, voi siete quelli tenuti a pagare la Decima, esatto?

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    1. Ti rispondono che non sono tenuti a pagate niente, che danno solo quello che possono e se vogliono!!!

      Negare sempre anche di fronte a prove schiaccianti!!!

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  40. OT scusate:
    È un periodo che odio me stesso per aver frequentato il cammino è per aver perso tempo li dentro e soprattutto di aver aperto il mio cuore a quella gentaglia,per non dire peggio,credendo che mi sarei convertito e conosciuto meglio me stesso,invece ho peggiorato la mia già bassa autostima, ed odio anche Dio che non mi ha aperto prima gli occhi,anzi pensando che fossi io sbagliato che non mi ero "affidato".Anzi se prima del cammino avevo un po' di fiducia in Dio dopo il cammino non solo sono rimasto schifato ma non ci credo più,e questo allontanamento dovrebbe preoccupare Dio che invece sicuramente guarderà solo,con la scusa della libertà,e anzi dirà che sono peccatore perché non mi fido più di lui e non accetto la croce,ma ho tanta di quella sofferenza e rabbia che non so più se riesco a non fare qualche gesto sbagliato...
    Ho pregato ma non ho visto nessun aiuto,che mi portasse serenità, mi direte come dice Gesù che non so chiedere, io solo una cosa non ho chiesto,la vita e se fosse per me se la può anche riprendere, io non devo nulla a Dio,e ne dire grazie,anzi sono stato fin troppo un signore con lui e con le persone,perciò forse soffro,perché non sono uno strafottente come la maggioranza dell'umanità. Scusate,ma dovevo sfoggare,mi serve per scaricare la mia rabbia!
    Ex fratello

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  41. Scusate, se non sono fuori tema,

    vorrei sapere se qlcuno ha ascoltato l'omeLia del Papa di ieri

    dove dice che la vera dottrina unisce mentre l'ideologia divide ... nn sono sicura di aver capito bene tutto e vorrei sapere cosa ne pensate ... perché a me ha suscitato varie perplessità e domande.

    Dice il Papa che

    “è un dovere della Chiesa chiarire la dottrina” affinché “si capisca bene quello che Gesù ha detto nei Vangeli, qual è lo Spirito dei Vangeli”

    Mi chiedo: ma secondo la Chiesa i NC ce l'hanno chiara la dottrina?
    Se si accorge che nn è così in che modo interviene? Solo con la correzione degli statuti? Nn sarebbe necessario anche "controllare" e intervenire sula prassi?

    Dice ancora il Papa:

    "E questo è il problema: quando la vera dottrina della Chiesa, quella che viene dal Vangelo, quella che ispira lo Spirito Santo - perché Gesù ha detto: 'Lui ci insegnerà e vi farà ricordare quello che io ho insegnato' -, quella dottrina diventa ideologia. E questo è il grande sbaglio di questa gente”.

    Attualizzando queste parole (al di là dell'episodio degli Atti degli Apostoli che sta commentando) a chi si riferisce il Papa?

    Il CNC non è forse 1 esempio chiaro di ideologia?

    Oppure mi sbaglio e il problema è proprio che "chiaro" nn lo è per niente? Cioè il CNC si "traveste" e appare per ciò che non è .. ma come riesce ad "ingannare" la Chiesa assistita dallo Spirito Santo?

    Forse è come mi ha detto 1 sacerdote: che l'ideologia nn si abbatte in 1 giorno?

    Dice il Papa:

    " La Chiesa ha il suo proprio magistero, il magistero del Papa, dei vescovi, dei concili e dobbiamo andare su quella strada che viene dalla predicazione di Gesù e dall’insegnamento e l’assistenza dello Spirito Santo, che è sempre aperta, sempre libera, perché la dottrina unisce, i concili uniscono la comunità cristiana, mentre l’ideologia divide”.

    Sembra chiaro e giusto ma allora, nel caso specifico del CNC, perché nn è semplice per la Chiesa percorrere questa strada e prendere posizione nei confronti di questi "fanatici di 1 ideologia" e "seminatori di zizzania"?
    Non mi sto riferendo alle solite motivazioni "umane" (cioè convenienze economiche, politiche ..) ma proprio al CUORE della Chiesa a cui credo non manchi una comunione continua con Nostro Signore per discernere la sua volontà.
    Perché è così difficile ? Persino per il Papa?

    Scusate, nn ho la pretesa di risposta a tutte le mie (forse ingenue) domande ..
    volevo solo condividerle per sapere se anche altri hanno avuto le mie stesse perperplessità.

    Grazie
    Roberta

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  42. Caro @Ex fratello,

    nn c'è niente x dire "scusate", anzi io ti ringrazio per il tuo intervento,
    perché quello che tu definisci solo 1 "sfogo" per scaricare la rabbia, per me è invece 1 testimonianza importantissima di come tu hai messo tutto te stesso in 1 realtà che appariva buona, anzi ottima, per ottenere quello che tutti noi, più o meno consapevolmente, desideriamo: 1 incontro vero con Colui che ci ha fatti .. ne abbiamo bisogno più del cibo, perché "intuiamo" che quella è la risposta più vera al nostro bisogno di significato (per dire 1 parola grossa: di felicità! ).
    E nn solo lo intuiamo ma lo possiamo anche sperimentare, quando però sulla nostra strada incontriamo chi già a sua volta, ha fatto VERAMENTE questa exp. NON degli INGANNATORI che FINGONO di averla fatta ... come è successo a noi.

    Mi sento di dirti qualcosa perché anch'io avevo (e ho) bisogno di "conoscere meglio me stessa" e mi intendo di "bassa autostima" e di sentirmi "sbagliata" (anzi a volte proprio 1 aliena mi sento in qsto mondo!) e di "nn aver chiesto la vita" e anche di "gesti sbagliati" ....

    Per questo mi permetto di dirti che, fai bene a gridare a Dio la tua rabbia (lo ha detto anche il Papa!) perché il grido del CUORE è 1 vera preghiera, ma ...se mi permetti vorrei dirti: non darti le risposte da solo!
    Perché quando tu ti rispondi "nn mi sono affidato" , "nn accetto la croce", "mi direte non so chiedere" ...
    quelle NON sono le risposte che ti dà Dio ..
    sono le risposte che LORO ti darebbero, "quella gentaglia" ...
    La loro idea di " carità cristiana" è che se uno è nella sofferenza gliene devono dare la colpa x "metterlo nella verità ", quando loro hanno sempre 1 risposta pronta x giustificarsi di tutto e negano l'evidenza.

    Ma non lasciamoli vincere .. dobbiamo "disintossicarci" da questi sensi di colpa che ci hanno inculcato, perché non sono la verità ...
    la semplice verità è che dobbiamo trovare qualcuno che ci faccia sentire amati per poter dire "Dio mi ama" e la mia esperienza, di persona molto sola, è che nella Chiesa, questo può accadere, anche senza far parte di nessun "gruppo", ascoltare 1 bravo sacerdote, aprire il cuore nella Confessione, gridare il mio dodore e il mio desiderio a Gesù Eucaristia.

    Ma non solo nella Chiesa .. quando ho provato a essere più aperta nel guardare a tutte le persone (mentre LORO ti inculcano che dai "pagani" non c'è niente da imparare) .. ho trovato che, nn solo c'è da imparare da tutti, ma che anche la CARITÀ di Gesù, ti può venire attraverso l'esempio e l'aiuto concreto di persone nn praticanti.

    Ma questo non mi allontana dalla Chiesa, anzi mi fa vedere ancora meglio che il mio posto è lì .. anch'io ho il mio posto in essa, perché ce l'ho nel cuore di Gesù ...
    Lui ci ha detto che siamo "sue pecore" e nessuno potrà "strapparci dalla sua mano", lo dice di CIASCUNO di noi ..
    (E questo resta vero anche se ci troviamo soli in mezzo al deserto.)

    Non lasciamo a "questa gente" di pensare di poterlo fare, perché in fondo è quello che vogliono: o con il "cammino" oppure "senza Dio" .... A me viene da dire che senza Dio ci sono loro .. anche se il cuore solo Lui lo vede e quindi .. certo .. questo è 1 giudizio! Ma Dio ci ha dato 1 ragione proprio per "giudicare" le esperienze che facciamo e ha detto: "dai loro frutti li riconoscerete"!

    Scusami se mi sono dilungata troppo e spero di non averti infastidito in alcun modo .. è solo che la spontaneità del tuo intervento mi ha invogliato a essere a mia volta spontanea, perché mi sono trovata in sintonia su varie cose.

    Se ti va, continua ancora a intervenire, per dire la tua opinione anche sui vari argomenti .. Mi interessa!

    Grazie ancora, a te e anche a tutti.

    Roberta






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  44. Pare che domani a Roma alle 17:15 in piazza Re di Roma ci sarà la celebrazione Eucaristia presieduta dal card Pell. Informazione data nella pagina Facebook 100piazze. Siamo tutti invitati.

    Frilù

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  45. @Roberta Salerno
    Non ti sei ne dilungata e non mi hai assolutamente infastidito,anzi ti ringrazio di vero cuore perché nelle tue parole si evince comprensione e rispetto,due aspetti, come tu e chiunque altro uscito dal cammino ben sanno,sconosciuti agli adepti della setta. Spero di ritrovare un po' di serenità ed amore proprio, e di liberarmi definitivamente delle loro teorie demoniache e perverse, e di trovare sulla mia strada finalmente persone vere,genuine e sensibili. Intanto qui in questo blog sto trovando grande sollievo grazie a tutti voi!
    Ex fratello!

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  46. Cara Roberta

    la Chiesa chiarisce la sua dottrina attraverso il Magistero, di cui il Catechismo della Chiesa Cattolica è un valido compendio.
    Il Papa, perciò, penso si riferisse a come un cattolico vive la dottrina

    Vivere la dottrina come una ideologia significa vivere rispettando i Comandamenti solo formalmente, cioè senza amore e giudicando gli altri.
    Ma, così facendo, non si rispetta l'anima dei comandamenti "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore...". Cioè il primo e più grande dei Comandamenti, né si rispetta l'amore del prossimo.

    L'ideologia è un credere umano, che tende a fissarsi senza possibilità di approfondimento, mentre il credere della fede è un'opera di Dio.

    Il Cammino, perciò, manca sia riguardo al Magistero della Chiesa, sia riguardo alle leggi ecclesiastiche e, col suo giudicare gli altri, non rispettarne il foro interno, sminuendoli, ecc., manca anche rispetto all'amore.

    Infatti, in se stesso (a parte tanti camminanti in buona fede) si presenta proprio come una IDEOLOGIA

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  47. Il cardinale Pell è sotto inchiesta per aver coperto casi di pedofilia in Australia e poi per essere coinvolto in prima persona, oltre a gestire un fiume di denaro. È stato ascoltato in videoconferenza dai giudici australiani.

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  48. Chissà che nesso c'è tra la sua presenza in piazza - utile solo alla propaganda kikiana - e la sua necessità di star lontano dallo scandalo pedofilia che lo riguarda. Ci sarebbe da chiedersi in che percentuale gli ecclesiastici importanti improvvisamente riscopertisi fan di Kiko abbiano un armadio zeppo di scheletri.

    In ogni caso la presenza di un cardinale non cambia il valore delle centopiazzate - che resta quello di una pubblica e patetica pagliacciata autocelebrativa. Sarà interessante vedere come sarà la distribuzione della Comunione nella pubblica celebrazione di Pell...

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  49. Il libro Kiko Argüello, santo o impostore? di Daniel Lifschitz viene recensito su JungleWatch con una sola brevissima frase: "Kiko è un impostore".

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  50. @ Ex fratello

    Roberta ti ha già ben risposto.

    Da parte mia ti dico che la maggior parte di noi, chi più chi meno, ha reagito così.

    Perciò non scoraggiarti, non sei il solo e non sei solo.

    Abbi pazienza anche con te stesso e pian piano ti riavvicinerai.

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  51. @spostata
    Grazie davvero di cuore anche a te!
    Ex fratello

    RispondiElimina
  52. @Beati pauperes spiritu del 19 maggio 2017 21:23
    Ovviamente, prima si denigra la Chiesa da Costantino in poi e poi si assumono gli stessi atteggiamenti censori dei periodi che si criticano... E' mai possibile che un movimento/cammino si arroghi il diritto di censura? Forse sarebbe più proficuo rispondere e smentire quei "libri proibiti"... forse... nel caso si abbia materiale con cui smentirli... nel caso...

    @Aldo del 20 maggio 2017 09:45
    Le 100 Piazze servono alla coesione interna: così si sentono un gruppo contro il mondo, le 100 Piazze combattono le forze centrifughe che ormai agiscono nelle comunità, li fanno sentire uniti contro qualcosa. E' lo stesso sistema usato dai potenti per cementare la coesione interna di una nazione: inventare un nemico esterno.

    RispondiElimina

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