Riportiamo una bella analisi di Roberta, nata da una esperienza personale di fallimento del proprio matrimonio vissuta nel cammino e che ha lasciato dietro di sé una scia di dolore insanabile.
La troviamo particolarmente interessante, perché mette in evidenza un aspetto fortemente caratterizzante del cammino stesso.
L’analisi nasce sì da un’esperienza di coppia, ma quello che porta alla luce è un problema strutturale: il Cammino neocatecumenale, con le sue continue “intromissioni”, mette in atto un controllo tale sulle persone e un altrettanto forte condizionamento da provocare conseguenze devastanti nella vita privata, e non solo, dei singoli membri delle comunità.
Balletto-girotondo "liturgico" ad un matrimonio neocatecumenale: auguriamo agli sposi "catechisti" neocat saggi! |
E’ attraverso l’obbedienza ai catechisti, i soli che possano indicarti qual è la volontà di Dio “per te”, che si finisce per essere, in primis come “persona”, totalmente inglobati o meglio ingabbiati nel sistema cammino.
Sì perché il cammino neocatecumenale, alla fine, si dimostra essere un vero e proprio “sistema”, potremmo chiamarlo “O’ Sistema” in quanto tende a proporsi sempre più nel tempo, proseguendo di tappa in tappa nell’itinerario kikiano/carmeniano, quale unico e vero fulcro e perno di tutta l’esistenza, il vero senso della vita.
Ma lo stesso discorso si può fare in tutti gli altri ambiti in cui si svolge la vita di ciascuno e identico sarà il condizionamento a cui si è sottoposti nel momento in cui si devono fare comunque delle scelte; vedremo riprodursi sempre le medesime dinamiche.
Alla fine sempre IL CAMMINO, unico idolo che ha sostituito e superato tutti gli altri idoli.
Questo fa profondamente riflettere anche per un altro fondamentale aspetto, ossia è proprio la famiglia uno dei cavalli di battaglia, se non il cavallo di battaglia, di Kiko, a tutti i livelli: matrimoni salvati dal cammino, famiglie numerose, famiglie in missione, figli del cammino predestinati dal seno materno e indirizzati alla vocazione oppure a sposarsi tra loro per poi evangelizzare, come i loro genitori.
Roberta ha detto...Non sono d’accordo con molti dei vostri interventi che invitano il coniuge non in cammino alla “prudenza”, alla “cautela”, a non obbligare alla scelta “o me o il cammino”, al non arrivare a uno “scontro diretto coi catechisti”, al “compromesso” .
Scusate ma, non avendo potuto rispondere di volta in volta, non ricordo precisamente tutti coloro che in questo post e nel precedente hanno scritto le espressioni di cui sopra… cerco di riassumere ora il mio pensiero.
La mia esperienza è diversa da quella di Roberto perché sia io che mio marito eravamo già in cammino prima di sposarci (non facciamo parte però dei “matrimoni combinati” perché non eravamo più dei giovincelli già quando ci siamo sposati ed anzi lo abbiamo deciso autonomamente ed anche un po’ “controcorrente” con l’ambiente circostante).
Io non sono certo la persona più adatta a dare consigli in materia visto che il mio matrimonio è fallito, ma poiché in questo fallimento è direttamente coinvolto il CN penso qualcosa di poterla dire.
Penso che quando un matrimonio fallisce la colpa non stia da una parte sola, io certamente (come mio marito) ho la mia responsabilità, ma questo non è interessante ora… ciò che interessa è la presenza di questo TERZO soggetto, che è il cammino neocatecumenale, che si INTROMETTE tra moglie e marito ..
La MIA colpa NON TOGLIE LA COLPA che ha il CAMMINO nella DISTRUZIONE del MIO (e di mio marito) MATRIMONIO: era solo NOSTRO il matrimonio e non LORO!
Attenzione alla parola INTROMETTE:
Arbitraria intromissione |
può sembrare che, in caso di problemi tra coniugi, chiunque dà dei consigli all’uno o all’altro "si intrometta" (ciò a volte può confondere di più o al contrario essere utile, sta poi alla singola persona valutare i consigli ricevuti)… ma non è questo che il CN si limita a fare perché il CN si intromette, tramite le persone dei “catechisti”, ad un livello ben più profondo, dando dei veri e propri ORDINI, che sa di poter dare, alla persona che GIA’ ha accettato di obbedire a LORO qualunque cosa dicano perché li vede come degli INVIATI di Dio.
Questi “inviati” non si fanno scrupolo di dirti come si deve svolgere anche la tua vita coniugale (in ogni suo singolo aspetto) proprio perché GIÀ non hanno rispetto della tua PERSONA SINGOLA, pretendendo di dirti ciò che devi PENSARE, SENTIRE, FARE fino nei minimi (RIDICOLI!) particolari, facendo passare tutto come “volontà di Dio”!
Il motivo per cui faccio questa affermazione è il seguente.
Io ero una che per tutto il (forse poco) tempo che sono rimasta in cammino (fin dopo la tappa dell’”iniziazione alla preghiera”) chiedevo di parlare spesso privatamente coi catechisti perché la mia “abitudine” nella vita (anche di fede) è di trovare sempre una corrispondenza tra quello che ascolto in una “predicazione” e quello che “grida” essere Vero nel mio cuore... per cui quando qualcosa non “mi tornava” andavo ad esporre a loro (che sciocca!) le mie difficoltà ed essi… ATTENZIONE…
Prima di parlare mi facevano sempre questa domanda:
“CREDI CHE ATTRAVERSO DI NOI PASSA LO SPIRITO SANTO”?
Finché ho risposto SÌ ho obbedito a quello che mi dicevano, quando il mio CUORE mi ha fatto capire che la risposta era NO, allora sono uscita da questo “cammino” (cioè SETTA).
Mi rendo conto ora che in fondo è un criterio semplice!
Però comprendo anche mio marito che aveva un’altra sensibilità e un altro modo di rapportarsi alla vita, per cui per lui, come per tanti, non è affatto semplice distinguere il loro inganno (e io purtroppo, in questo hanno ragione loro, non sono stata una buona moglie perché non ho saputo aiutarlo… Ma questo riguarda le famose faccende tra moglie e marito tra cui “non mettere il dito”).
Quindi, tornando al perché non sono d’accordo con molti che hanno scritto… ho rintracciato, come es., il seguente intervento di cui riporto una parte (ma ce ne sono stati altri):
Rispondo a @RomanoApostolico che diceva:
Rispondo a @RomanoApostolico che diceva:
“5: ultimo consiglio, importantissimo. Non portare lei allo scontro con i catechisti. Per reggerlo deve avere un carattere di ferro e una personalità molto matura, merce rara in giro. Piano piano devi farle capire che l'unico motivo per cui non vuoi che faccia il cammino è che non aiuta la vostra comunione stare separati tutto quel tempo. Poi il Signore farà il resto, aprendole gli occhi su tante cose;6: se cerchi di fare una guerra al cammino rischi di fare a pezzi il tuo matrimonio;7: tu non sei chiamato a giudicare il cammino, ma a santificare il tuo matrimonio. Lascia ad altri il ruolo di inquisitori, teologi e dottori della Chiesa.”
Può sembrare che la mia esperienza ti dia ragione perché in effetti il mio matrimonio è andato in pezzi ma NON perché “ho fatto guerra al cammino”, il percorso è esattamente al contrario:
mi sono opposta al cammino perché si è intromesso inducendo mio marito a “mandarmi via” (usando una espressione dell’Antico Testamento);
non è questione di TEMPO portato via allo stare insieme che fa male alla comunione, ma ciò che viene inculcato nel coniuge durante quel tempo e il fatto, non secondario, che quanto faceva in quel tempo NON LO CONDIVIDE con il coniuge, perché viene imposto il SEGRETO:
io invece, quando facevo qualcosa di “bello per me” senza mio marito, non vedevo l’ora di condividerlo con lui, perché lo volevo far partecipe di questo “bello”, volevo che fossimo in comunione su tutto (che non vuol dire necessariamente essere sempre insieme a fare le stesse cose)… ma un NC questo non lo fa! Allora che “bello” è, se non lo puoi condividere con la persona che ti dovrebbe essere la più vicina?
mi sono opposta al cammino perché si è intromesso inducendo mio marito a “mandarmi via” (usando una espressione dell’Antico Testamento);
non è questione di TEMPO portato via allo stare insieme che fa male alla comunione, ma ciò che viene inculcato nel coniuge durante quel tempo e il fatto, non secondario, che quanto faceva in quel tempo NON LO CONDIVIDE con il coniuge, perché viene imposto il SEGRETO:
io invece, quando facevo qualcosa di “bello per me” senza mio marito, non vedevo l’ora di condividerlo con lui, perché lo volevo far partecipe di questo “bello”, volevo che fossimo in comunione su tutto (che non vuol dire necessariamente essere sempre insieme a fare le stesse cose)… ma un NC questo non lo fa! Allora che “bello” è, se non lo puoi condividere con la persona che ti dovrebbe essere la più vicina?
Testimonianza di chi li ha conosciuti da vicino |
Perché certamente il matrimonio per due sposi è il bene più prezioso da salvaguardare, ma prima ancora viene la propria COSCIENZA da salvaguardare, altrimenti che cosa gli DONI al tuo coniuge?
Non c’è bisogno di essere teologi o dottori per RICONOSCERE che il cammino è una setta che plagia il pensiero e la coscienza delle persone, basta usare la ragione e averli praticati per qualche anno;
e perché mai non ci dovrebbe essere SCONTRO con questi plagiatori che si intromettono in un rapporto PERSONALE tra moglie e marito?
Scusate, la vostra opinione è degna di rispetto, anche persone amiche, a suo tempo, mi hanno espresso opinioni simili, basate sul principio (e mistero) della LIBERTÀ, cioè di “lasciare libero” il marito di fare le sue scelte… Ma come potevo io, volendogli bene, lasciare che continuasse e prendere questa “droga” senza fare niente?
Domanda retorica, i fatti parlano da soli, evidentemente il mio metodo non è stato appropriato ma voglio concludere:
nessuno prenderebbe la “droga” se non ci fossero degli “spacciatori” a fornirgliela.
Roberta
Roberta dice:
RispondiEliminanon è questione di TEMPO portato via allo stare insieme che fa male alla comunione, ma ciò che viene inculcato nel coniuge durante quel tempo e il fatto, non secondario, che quanto faceva in quel tempo NON LO CONDIVIDE con il coniuge, perché viene imposto il SEGRETO
Roberta hai centrato in pieno qual'è la cosa che fa più male a me.
Il solo pensare che i fratelli di comunità di mia moglie sanno cose di mia moglie che io neanche immagino, o che sanno cose anche di me, il solo pensiero mi strazia.
Roberta: hai ragione.
RispondiEliminaSe il non assecondare la menzogna fa infuriare i catechisti, si vada pure allo scontro frontale che, in definitiva, sono loro a volerlo.
La prudenza è un bene ma la troppa prudenza è un male. Nella lingua italiana tutto ciò che è definito "troppo", storpia: il troppo bello (per essere vero), il troppo buono, ecc. Anche la troppa prudenza, che finisce per diventare imprudenza.
Tutti si devono tollerare, tranne gli intolleranti.
Non bisogna essere teologi per capire che il Matrimonio, per la Chiesa, viene prima di qualsiasi movimento ecclesiale.
Tra lo scegliere il Cammino o il matrimonio, nessun dubbio: vada a quel paese il Cammino!
A meno che non lo si voglia considerare come Dio, che viene prima di tutto, o come la Chiesa, che dona Dio all'uomo. Ma se è così i camminanti lo dicano chiaramente, così sarà manifesta questa ERESIA.
Ritengo però che, a collo torto, non diranno che il Cammino viene prima della famiglia anche se lo pensano.
Tu dici che quando c'è una separazione la colpa è sempre un po' di entrambi. Su questo non sono d'accordo.
A volte è così a volte no.
La colpa è sempre di chi si separa senza un giusto motivo, e i normali difetti non sono un giusto motivo.
Lo sposarsi pensando che il coniuge non ha difetti, questa è si una "colpa", non nel senso letterale del termine, ma nel senso che è un'idiozia che potrebbe rendere nullo lo stesso matrimonio.
Per questo sono certo che, nel tuo caso, la colpa è TOTALMENTE di tuo marito. O, se vuoi, dei suoi avatar, i catechisti.
1/2
RispondiEliminaCiao Roberta.
Mi spiace per tutto quello che ti è successo, la tua è stata un'esperienza dolorosa.
Tuttavia, credo che quelli che consigliano al coniuge non-NC di non spingere il coniuge NC allo scontro coi catechisti, e di non fargli aut-aut come "o me o il cammino" abbiano ragione, e ti spiego perché.
Il Cammino, come tu stessa hai detto, è una SETTA, niente di più e niente di meno. E come tutte le sette degne di questo nome, praticano un "lavaggio del cervello" molto approfondito, che cambia in modo radicale il tuo modo di rapportarti col mondo. E insieme a questo, cambiano anche il tuo modo di interpretare le cose che ti accadono intorno: è come se ti mettessero davanti agli occhi un paio di lenti colorate di cui tu non sei consapevole. Non sai di averle, ma da quel momento in poi tutto ha un colore diverso, e tu pensi che la realtà sia quella.
Faccio un'altra metafora: fai finta che il tuo senso critico e la tua capacità di giudizio siano una fonte cristallina che sgorga su un monte. Tu attingi a questa fonte tutti i giorni, per più volte al giorno: quando parli con le persone, quando leggi il giornale, quando incorri in situazioni della vita, ecc. ecc. Ecco, pensa se, ad un certo punto, qualcuno buttasse dei fusti di materiale tossico nella falda acquifera da cui origina la fonte: il risultato è un disastro ecologico. La fonte è inquinata, il tuo senso critico e le tue capacità di giudizio sono compromesse: essere obiettivi diventa impossibile.
Sono d'accordo con quelli che dicono di andarci piano perché è impossibile tirare fuori qualcuno da una setta dall'esterno: le sette sono ecosistemi che si auto-proteggono, hanno un insieme di dottrine e credenze tali per cui QUALSIASI opinione contraria che venga dall'esterno viene interpretata come "influenza diabolica". Anche se è un parente, un amico, un coniuge, o addirittura un figlio, non importa: per la setta, è il demonio "che in quel momento parla per bocca di un tuo caro". Una frase assoluta, che si applica a qualsiasi situazione, e a cui gli adepti credono ciecamente. Si crea un clima paranoide da cui è difficilissimo uscire.
L'unico modo per aiutare qualcuno ad uscire dal lavaggio del cervello che ti ho esposto, è quello di stargli vicino e di dargli un punto di riferimento sano a cui rapportarsi. Prima o poi, la pressione della setta diventerà troppa, e se avrà qualcuno di esterno vicino a lui, uscirà.
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RispondiEliminaTe lo dico perché, purtroppo, anch'io sono finita in una di queste sette pseudo-cristiane: non era il CNC, era un'altra che non voglio menzionare. Fatto sta che aveva le stesse caratteristiche del CNC. E anche lei, come tutte le sette, mi aveva fatto il lavaggio del cervello, E IO NON SENTIVO RAGIONI! Nè dai miei amici, né dalla mia famiglia, da nessuno. Non avrei ascoltato nemmeno il Papa in persona, perchè se avesse detto qualcosa contro la "setta", sarebbe stato "il demonio che parla per bocca sua". Ne sono uscito quando la pressione delle loro "dottrine" si è fatta troppo intensa, e mi aveva schiacciato: il momento della liberazione è avvenuto quando mi sono semplicemente guardato intorno. Ho visto mio fratello, i miei genitori, i miei amici (tutti esterni), che non erano nel mio stesso percorso spirituale, ma vivevano comunque le loro vite tranquillamente: erano tutte brave persone, e vivevano la vita con serenità, lavorando e svagandosi in modo sano. Ma soprattutto, erano TRANQUILLE: la domanda che mi ha liberato, che mi sono posto, è stata "PERCHE' LORO SI' E IO NO?". Perché loro possono stare tranquilli e vivere serenamente, mentre io "per salvarmi" devo stare in un ambiente oppressivo, deprimente, fatto di guerre contro il demonio, di sensi di colpa, di peccati, di disprezzo per se stessi?
Questa domanda è stata il trampolino che mi ha permesso di uscire dallo "status menti" della setta in cui ero. Se non avessi avuto questi "esempi sani" e comprensivi intorno a me, dubito che ce l'avrei fatta.
E considera anche che molti non mollano la setta perché hanno paura del vuoto dopo, non avendo nessuno al di fuori: se invece fuori dalla setta ci sono persone piacevoli e serene ad aspettarli, la stretta psicologica della setta non avrà gioco facile.
Le sette sono la guerra, la paranoia, la disperazione, il disprezzo per se stessi, l'aggressività incarnata; non si combattono essendo aggressivi a propria volta, bensì con la comprensione e l'affetto, perché chi è dentro una setta si sente in guerra col mondo, ma non si può essere in guerra per sempre. Ad un certo punto, si vuole la pace.
Nicola
Ciò che dice Roberta è tristemente documentato da un'enorme quantità di testimonianze recenti e non recenti sulla realtà del Cammino Neocatecumenale nascosta dietro le grattugiate di chitarrella - ne cito qualcuna che ricordo ora, come la storia di UomoLibero, piantato poco prima del matrimonio dalla fidanzata neocatecumenale perché i cosiddetti "catechisti" laici esigevano che lui entrasse nel Cammino, oppure la storia di Ileana, che ha avuto eco anche sulla stampa nel 2013, o la storia di Augusto, dettagliata nell'articolo La tela del ragno, che spiega come i "massimi catechisti" (guidati dal defunto Voltaggio) avevano preso decisioni sul suo matrimonio obbligando addirittura il parroco (tale Domenico Paiusco), che neanche un mese prima (marzo 1992) aveva accolto la visita del Papa in parrocchia, a comandare ad Augusto di separarsi.
RispondiEliminaAvevamo a suo tempo riportato anche una testimonianza riguarante i seminazisti neocatecumenali Redemkikos Mater compiere un ridicolo "interrogatorio di terzo grado" ai danni di un giovane cattolico fidanzato con una ragazza neocatecumenale: evidentemente quei seminazisti si esercitavano per il loro futuro "ministero" kikiano, pronti ad essere dei nuovi Paiusco ubbidientissimi ai nuovi Voltaggio piuttosto che alla Chiesa e al Signore.
Insomma, è assolutamente vero che il Cammino si intromette nei matrimoni, prima, durante e dopo, ed è proprio come scrive Roberta: non è un voler "dare consigli" (peraltro non richiesti), ma è proprio un mettere il dito tra moglie e marito, è un pretendere - da parte di laici ignoranti e arroganti - di comandare all'interno del sacramento del matrimonio altrui.
E tutto questo perché nella mentalità neocatecumenale il prestigio del Cammino viene prima di tutto, la comodità per il Cammino viene prima di qualsiasi sacramento, il parere del laico che ha avuto il "mandato" da Kiko viene prima di qualsiasi legge di Dio e della Chiesa.
Credo che ormai sia chiaro a tutti, neocat e non, che nel matrimonio neocat il riferimento, il pilastro è il cammino.
RispondiEliminaIl matrimonio esiste perché si fonda sul cammino.
Se è funzionale al cammino, il catechista potrà indurre a chiedere l'annullamento, come pure potrà condannare chi si rivolge alla Sacra Rota se questo fatto fa allontanare l'adepto.
Lo dico soprattutto per chi non conosce il cammino: non ci sono regole né leggi morali valide per tutti, l'unica regola è non abbandonare il cammino.
Il matrimonio funziona solo se entrambi hanno lo stesso sentire riguardo al cammino, altrimenti il cammino stesso diventa un ostacolo, e siccome il cammino non tollera ostacoli o defezioni, allora il matrimonio deve essere 'annullato', il coniuge deriso, e così via.
IL CAMMINO NON SALVA I MATRIMONI!
Invece è il cammino che cerca di salvare e perpetuare se stesso attraverso i matrimoni e la generazione di numerosi figli.
Grazie Nicola per averci raccontato la tua storia. Per amara esperienza familiare so bene che la Chiesa pullula di gruppuscoli settari e potenzialmente distruttivi, spesso patrocinati da sacerdoti ingannati o insipienti.
RispondiEliminaPermettimi quindi di fare una precisazione. La famiglia di origine di chi cade in queste trappole settarie, può permettersi di aspettare anni, decenni addirittura: il proprio familiare, prima o poi, tornerà all'ovile per i motivi che hai spiegato assai bene.
Ma i matrimoni purtroppo no: i matrimoni in pochi anni rischiano davvero l'annientamento e la deriva.
Per questo, fa orrore sentir dire che il cammino salva i matrimoni, quando purtroppo spesso capita l'esatto contrario. Il coniuge "esterno", se vede l'altro troppo coinvolto, secondo me fa bene a giocare il "tutto per tutto", finché può.
La verità!!!!
RispondiEliminaDovreste pubblicate la verità!!!!!
Non le vostre isteriche supposizioni infami!!!!
Che Dio vi mandi all'inferno!!!
Carissimo anonimo, io sto provando sulla mia pelle tutta la sofferenza che mi ha causato indirettamente il cammino, ricordati che Dio farà giustizia!!!!
EliminaDal numero di punti esclamativi che metti gli isterismi sembrano più i tuoi. Cos'è che ti dà più fastidio: la pubblicazione delle catechesi kikiane o dover constatare in cosa si sono tradotte nella vita pratica, nei "fatti concreti"? Oppure ti fa arrabbiare il dubbio che ti si insinua e che cerchi di esorcizzare augurandoci l'inferno?
EliminaPer un "adulto nella fede", l'idea che fratelli nel Battesimo possano finire all'inferno è essa stessa inferno, figuriamoci se lo augurerebbe mai...
PS per Michela: hai centrato il punto su tutti i fronti a mio avviso.
Autore della Lettera
x Valentina:
RispondiEliminaSì, è vero, la famiglia d'origine può permettersi tempi d'attesa più lunghi. Un coniuge invece no: anche perché, se è vero che un coniuge promette di stare tutta la vita accanto all'altro, è anche vero che non promette di passare tutta la vita nell'infelicità. Siamo esseri umani, e la vita è una sola e pure breve: troppo per permettersi di passarla al fianco di qualcuno che viene manipolato a est e a ovest da una setta, per quanto questo poveretto non ne abbia davvero colpa.
Anche nella setta in cui ero io si diceva che "rinforzava le famiglie", quando invece faceva il contrario: costringeva a trasferte estenuanti, portava via gran parte delle giornate libere, costringendo de facto la famiglia o a seguire il coniuge "settario" nei suoi spostamenti, oppure a stare a casa facendo a meno di lui. Il lavaggio era talmente ben fatto che un mio ex-confratello, una volta, decise di andare a una serata di preghiera a parecchi km di distanza nonostante sua moglie fosse a casa da sola, con il figlio piccolo con 38 di febbre, e l'attività di famiglia da mandare avanti! Il tutto sostenuto dai "papaveri alti" della setta, che sostenevano che lui facesse bene perché "quello che lui faceva si sarebbe riflesso in modo benefico sui suoi famigliari".
Perciò, sulla questione matrimoniale ti dò ragione, ma secondo me va usata comunque prudenza: molti, sentendosi dire "o me o la setta", scelgono la setta senza nemmeno pensarci troppo. Il condizionamento è talmente forte che ti porta persino ad abbandonare la persona che ami senza pensarci due volte! Ci vorrebbe una via di mezzo: so che può sembrare brutto, ma in un caso del genere il coniuge dovrebbe trovare il modo di fare leva sul lato più emotivo della sua metà rimasta invischiata in una setta, in modo da cercare di provocare una risposta "quasi spontanea" e l'abbandono del gruppo. "Parlare franco", che normalmente è una virtù, in questi casi non funziona, perché il coniuge condizionato non è in grado di valutare obiettivamente la situazione.
Nicola
Anonimo delirante delle 15 e 37 che inneggia alla Pravda.
RispondiEliminaIo non ho mai fatto parte del Cammino ma sono un osservatore esterno. Ma conosco bene il Cammino perché conosco vari camminanti e, soprattutto, tanti ex camminanti.
Non solo, molti Osservatori sono ex del Cammino, alcuni dei quali lo hanno finito. Perciò del Cammino ne sanno molto più di te.
I famosi arcani che a te sono ancora sconosciuti, loro li conoscono benissimo.
Per cui ti rigiro l'esortazione: la verità dilla tu. Se non lo sai, informati (questo blog è sorto per informare).
Quanto all'isteria da come scrivi ti consiglio un bravo psicologo. Ti immagino battere sulla tastiera con la bava alla bocca, per poi farti pecorone davanti ai tuoi catechisti.
Grazie per quello che hai scritto: una bella testimonianza contro il Cammino
Pax
RispondiEliminaVoglio un attimo allargare la prospettiva......
Nel post:
"Ma lo stesso discorso si può fare in tutti gli altri ambiti in cui si svolge la vita di ciascuno e identico sarà il condizionamento a cui si è sottoposti nel momento in cui si devono fare comunque delle scelte; vedremo riprodursi sempre le medesime dinamiche.
Alla fine sempre IL CAMMINO, unico idolo che ha sostituito e superato tutti gli altri idoli."
Voglio ancora sottolineare la funzione "paradigmatica" del matrimonio e di quello che succede tra i coniugi quando c'è di mezzo il c.n.
Perché è sempre più urgente smascherare, insieme a quello che salta fuori dai contenuti dei secretati libri delle catechesi, le prassi consolidate nel cammino, il suo modus operandi.
Devastante è per chiunque sottostare ad un tale dispotico padrone, perché, come dice bene Roberta, coloro che si "intromettono" nella vita dei fratelli delle comunità, e in ogni aspetto di essa, agiscono da PLAGIATORI senza scrupoli.
Noi confidiamo che questi mostri creati da Kiko e spediti a fare guai ai quattro angoli della terra vengano al più presto fermati.
Come il Cammino venga costretto a emendarsi, cosa che dubito possa avvenire, lo dico sinceramente, purtroppo ho conosciuto la loro presunzione e prepotenza, o sia bandito e spedito al suo posto: ossia, fuori dalla Chiesa. Sarebbe una opera di Verità!
Intanto oggi il Vangelo del Buon Pastore mi ha profondamente consolata:
1. Gesù dice chiaramente che i ladri e i briganti possono ben entrare nel "recinto delle pecore", non dalla porta, però!
2. Le pecore ascoltano la voce del Pastore, Egli le chiama per nome ed esse lo seguono.
3. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei.
4. Il ladro non viene se non per RUBARE, UCCIDERE e DISTRUGGERE.
5. Io sino venuto perché abbiano la vita è l'abbiano in abbondanza.
Mi commuove questa parola, perché mi rendo conto che, ad un certo punto e sempre più, negli anni del travaglio prima di uscire dal cammino, sempre più distintamente "non riconoscevo" la voce del mio Pastore nella predicazione del cammino, nella parola dei catechisti, nella parola dello stesso Kiko ancora di più. Quando l'ho conosciuto da vicino, la sua voce non l'ho riconosciuta e sono letteralmente fuggita da lui. Li ho capito la radice profonda di tante contraddizioni che, a livello locale, si andavano sempre più strutturando.
La stessa esperienza che racconta Roberta, quando chiedeva di parlare privatamente con i catechisti neocat per chiarimenti di cui sentiva la necessità. Essi sempre le chiedevano -NB la premessa imprescindibile per mantenere in piedi il castello c.n.-
"CREDI CHE ATTRAVERSO DI NOI PASSA LO SPIRITO SANTO"
E Roberta conclude:
"QUANDO IL MIO CUORE MI HA FATTO CAPIRE CHE LA RISPOSTA ERA NO, ALLORA SONO USCITA DA QUESTO CAMMINO (cioè SETTA).
Non è forse il Vangelo di oggi? Un estraneo NON lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la sua voce.
Spero che presto, tante pecore ricevano questo immenso dono, perché è solo un dono, attraverso il quale N.S.Gesù Cristo ci preserva dal male, ci illumina, piano piano, interiormente, ci interpella nella coscienza e ci sostiene con la Sua Grazia.
Sono convinta che, per tanti, anche leggere le nostre esperienze e le nostre testimonianze, possa essere di grande aiuto, riconoscendosi incamminati sullo stesso percorso che qui trovano così bene descritto.
Pax
X Anonimo delle 15.37:
RispondiEliminaQuale sarebbe la verità? Se sei così convinto di averla in tasca, cacciala fuori e mostrala al qui presente popolo di ignoranti, no?
Da come scrivi pari proprio uno di quei soggetti sottoposti al lavaggio del cervello: miti finché gli dai ragione, ma se metti in dubbio anche solo uno dei loro dogmi diventano aggressivi come cani idrofobi. E' risaputo che nelle sette non esiste il dialogo, ma solo l'accettazione passiva dei dogmi, e quindi gli adepti diventano incapaci di sostenere una conversazione civile con chi ha opinioni diverse, ricorrendo perciò a insulti, minacce, e cose del genere.
Anonimo 7 maggio 2017 15:37 ha detto...
RispondiElimina"Che Dio vi mandi all'inferno!!!"
Al momento ogni nuovo invio è procrastinato a data ancora non fissata. L'inferno, al momento, è sold out, non ha spazi liberi. E' pieno di quelli che in vita lo hanno augurato al prossimo.
Anonimo delle 15:37
RispondiEliminaLa verità!!!!
Dovreste pubblicate la verità!!!!!
Non le vostre isteriche supposizioni infami!!!!
isteriche.....supposizioni.....
Sai che sei proprio divertente?
Ma il post lo hai letto?
e le altre testimonianze?
Sembra che avete le frasi dei Baci Perugina in una scatola,
Ne tirate fuori una a caso,
Entrate nel Blog
E le pubblicate, come capita,
Con una certa cadenza temporale.
Qui, in ogni caso, noi siamo calmissimi,
Perché dovremmo scomporci?
Pax
@ Pax
RispondiEliminaPer la verità, oltre che calmi siamo anche divertiti da cotanta sapienza di commenti.
A proposito, nell'avviso per i viaggiatori di cui al commento precedente, ho dimenticato di dire che i viaggiatori costretti a rinviare il viaggio all'inferno possono ritenersi fortunati. Pare che, al momento, oltre la puzza dei diavoli e dello sterco di cui all'onda dantesca, se ne avverta anche uno insopportabile di baccalà.
Grazie agli amministratori per aver pubblicato il commento di anonimo delle 15,37! Chiede la verità ed è lui stesso a fornicerla: ecco come si diventa adulti nella fede nel CN. Bene caro anonimo, io l'inferno non lo auguro al mio peggio nemico, anzi, prego perché si salvi ed è per questo che esiste questo blog, proprio perché la verità venga alla luce. Grazie perché con il tuo velenoso commento hai affermato che noi stiamo dicendo la Verità, quella che voi non volete si conosca. Credo purtroppo che anche molti NC in buona fede la Verità non la conoscano se no scapperebbero a gambe levate.
RispondiEliminaChe Dio vi mandi all'inferno!!!
RispondiEliminaAhahahah.... Ma smettila va. Torna da mamma che ti chiama.
all'Anonimo maledicente
RispondiElimina"...Che Dio vi mandi all'inferno!!!
Ah, si?
E allora, che tu possa rimanere nel cammino neocatecumenale vita natural durante!
Poi vediamo chi sta peggio.
Il commento anonimo delle 15:37 contiene un madornale errore teologico, tipicamente neocatecumenale, che è quello di credere che "Dio" operi il male e spedisca all'inferno le sue stesse creature alle quali teoricamente dava libertà di godere della felicità eterna. Assurdo. La foga isterica con cui l'ha scritto dev'essere frutto delle Lodi a Kiko che ha celebrato domesticamente stamattina prima di andare a esibirsi nella centopiazzata facendo la claque ai propri flagelli di comunità con tamburelli e chitarrelle ndrùng-ndrùng-ndrùng.
RispondiEliminaPassiamo alle notizie di cronaca: chissà se il sullodato ubbidientissimo "presbitero" neocatecumenalizzato ha avuto finora modo di pentirsi di ciò che ha fatto e di tentare di riparare.
Intanto a Guam continuano a marciare davanti alla cattedrale chiedendo - come ogni domenica, da quasi un anno - che il vescovo pedofilo neocatecumenale venga "spretato" (ridotto allo stato laicale, perché è indegno di essere vescovo e indegno di essere prete, anche nella quasi impossibile evenienza che si penta di ciò che ha fatto fin da quando era diciannovenne e per interi decenni). Il picchettaggio di protesta (durante il quale recitano il rosario e cantano canti religiosi, e che prosegue fino alle 9:45, cioè fino a un quarto d'ora dopo che è iniziata la Messa della Cattedrale) continua ad essere ancor oggi indispensabile perché è chiaro che le autorità vaticane - tra cui gli amiconi del Cammino come Filoni - stanno cercando sotto sotto ogni scusa per insabbiare il caso (magari con la tipica scusa del ritirarsi per problemi di salute e del procrastinare la sentenza in modo da non condannarlo mentre è ancora vivo).
Se il pedofilo Apuron se la cavasse, tutti i vescovi che appoggiano i kikos penseranno che il Cammino oltre ad «oliarli» è pronto a coprire qualsiasi loro iniquità (e purtroppo di vescovi con scheletri nell'armadio ce ne sono parecchi), e lo appoggeranno ancora di più (come al solito il Cammino viene appoggiato per le sue opere cattive).
Salve
RispondiEliminaDa esterno alla "disputa" pro e contro la liturgia kikiana (tendenzialemte contro comunque) in relazione all'intervento "Credo in dio padre onnipotente creatored el male" mi permetto di osservare che, nella circostanza, l'affermazione riportata a discetito di Argerllo è pienamnete conforme al dettato biblico.
Inequivocaboilmente, infatti anche il male viene incluso nella sfera dela creazione di Dio
Così in Is.45, 7 si può leggere:
"Colui che forma la luce e crea la tenebra, che fa la pace e crea il male-Io, Dio, faccio tutto questo
e ancora
"Dio ha fatto da sé tutte le cose , anche il maligno per il giorno della sventura"(Proverbi 16, 4)
e poi
"Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse male e bene" (lamentazioni (3, 38)
Il male dunque esiste e deve la sua originealla creazione e all'azione di Dio stesso
Del resto la sofferenza delle creature, sia animali, che vegetali ribadisco vegetali non può essere spiegata solo per l'azione di un "Dio buono" e lo stesso san paolo in Romani aveva affermato che tutta la creazione freme e geme in attesa di essere riscattata (a menoria)
Altro problema è poi comprendere perché Dio farebbe soffrire un innocente per "svegliare" un colpevole
Ma su questo tema meglio non intrufolarsi
Grazie per l'attenzione
Cristiana Rossetti
CREDI CHE ATTRAVERSO DI NOI PASSA LO SPIRITO SANTO?
RispondiEliminaMi pare di ricordare che questa stessa domanda la rivolsero i catechisti a Daniel riferendosi a Kiko e Carmen.
Quando lui rispose "Dipende", ridicolamente gli scagnozzi di Kiko gli intimarono di inginocchiarsi e chiedere perdono a quei due!
Chiaro no? Ecco lo spirito che avrebbe ispirato i falsi profeti.
Dio permette che ci siano i mali per trarre da essi un bene più grande (compendio cc 58).
RispondiEliminaDio non è in alcun modo, né direttamente ne' indirettamente, la causa del male (compendio cc art. 57).
La causa del male è un argomento complesso e a quanto pare piuttosto controverso
Ahinoi, l'intervento di Cristiana dimostra quanto sia deleterio mettersi a leggere la Bibbia senza una particolarmente solida base di fede e di documentazione sugli errori del protestantesimo.
RispondiEliminaInfatti ravanando nei versetti biblici Cristiana riesce a "dimostrare" che Dio conterrebbe anche la malvagità (proprio come insinua Kiko), col sottinteso che la Chiesa si è sempre sbagliata e dev'essersi sbagliato necessariamente anche Nostro Signore stesso.
Se Cristiana anziché leggere la Bibbia autonomamente si fosse fatta forte del Catechismo (ahi, ahi, questo sconosciuto!) o degli scritti di un qualsiasi santo o di qualsiasi espressione del Magistero infallibile della Chiesa sul tema del male, si sarebbe accorta che Dio non può contenere la negazione di sé stesso (dunque non può contenere il male, il dolore, l'ingiustizia, l'infelicità, eccetera).
Qualche pagina molto dettagliata sulla questione la si trova ad esempio nella Summa Theologica di san Tommaso d'Aquino, che spiega che il fatto che Dio permette il male non implica affatto che ne è complice, ma solo che rispetta il dono della libertà fatto agli uomini (che pertanto sono liberi anche di compiere il male, con tutto ciò che ne consegue). In più, rispetto a ciò che viene già esemplarmente detto nel Catechismo (persino nel Compendio), viene chiarito che anche il permettere il male rientrerebbe nella "volontà" (Dio, in quanto tale, non è "obbligato" a subire alcunché): ma sui contorni sfusi della lingua parlata si costruiscono enormi castelli in aria (esattamente come i protestanti, che nei soli USA si sono divisi in ventimila diverse sètte).
Magari avrebbe anche riflettuto sul fatto che il gergo biblico, costruito su uno stile di millenni fa di popoli diversissimi dal nostro, fa fatica ad adattarsi ad una traduzione in italiano, per di più con mentalità, educazione, stile, conoscenze, posteriori di diverse migliaia di anni. Si sarebbe perciò resa conto che la Bibbia, in qualità di parola di Dio, e per le sue peculiari caratteristiche, va necessariamente chiarita da un'autorità - che è quella della Chiesa, non quella di Kiko e Carmen, già famigerati per aver proclamato un Dio cattivo e vendicativo che "ti manda le disgrazie" per convertirti.
Ben vengano i contributi alla discussione, ma prima di dar ragione ai due eretici spagnoli o di fare altisonanti sproloqui biblici, sarebbe il caso di documentarsi un pochino di più, per evitare di cadere nella cinquecentenaria tentazione di Lutero: ridurre la fede ad una personalissima spremutina di Bibbia.
Intanto ricordo a certi "gentili" commentatori una questione di metodo: non basta che vi presentiate dall'alto del vostro anonimato a dire "noo! le cose non stanno come dite voi!", quando quelle "cose" sono state testimoniate centinaia, migliaia di volte (vent'anni prima che nascesse questo blog erano già spiegati e testimoniati dai libri e articoli pubblicati da padre Zoffoli, e vescovi e cardinali e Papi hanno ricevuto molte più testimonianze - tutte con nomi e cognomi), e corrispondono esattamente alle conseguenze che ci si può ragionevolmente attendere dalle premesse del neocatecumenalismo.
RispondiEliminaPer lo stesso motivo, non potete considerare "controargomento" la presunzione di conoscere tutte le circostanze e i nomi e i luoghi, ancor meno la minaccia di rivelarli (cosa che poi comunque non avviene mai, perché nessuno crede ai vostri bluff).
In pratica, se non l'avete ancora capito, il vero problema del Cammino sono i suoi insegnamenti e le sue pratiche. Finché nessuno di voi tirerà pomodori marci a chi ripete le corbellerie di Kiko e Carmen (come quella del Dio "cattivo" che "ti manda le disgrazie", come l'intromettersi nei matrimoni, come l'esazione delle "Decime", come l'obbligo assoluto di canti kikiani, "icone" kikiane, come l'offensiva "comunione seduti", ecc.), il Cammino - voi inclusi - è destinato ad azzeccare figuracce su figuracce.
Da me c'è sempre stato molto rispetto per il coniuge non del cammino, ed in caso di crisi matrimoniali, sia che il coniuge fosse o meno del cammino a tutti e' sempre stata ricordata l'indissolubilità del matrimonio, e che se il Signore ti aveva dato quel coniuge voleva dire che era giusto per te, e quindi dovevi accettare la tua croce (vedi post del 5 maggio).
RispondiEliminaCon questo non voglio dire che quello che dite non è vero, conoscendo la mentalità contorta e gli abusi interpretativi, la strumentalizzazione della parola che ci sono nel cammino, ci credo eccome!
Ed è importante avere queste testimonianze.
Ho invece visto persone che non hanno esercitato l'adeguato discernimento per capire se la persona che volevano sposare era adatta a loro, perché hanno pensato che " se Signore mi ha fatto trovare una persona del cammino allora vuol dire che è la persona giusta per me". Sulla base di questo ho visto matrimoni che sono falliti oppure matrimoni in cui un coniuge e' in continuo stato di depressione.
Nessuno ha mai dato un insegnamento del genere ma molti hanno fatto questo ragionamento. Come non e' mai stato detto di trascurare i parenti e di mettere al primo posto la comunità, ma alla fine tutti abbiamo fatto cosi; perché?
Ci sono delle comunità che se non sono invitate al pranzo del matrimonio, o comunione mettono in croce i povero malcapitato.
Il problema sta nella chiusura delle comunità e nella segretezza e non trasparenza degli insegnamenti.
Ad esempio se le persone vivono in una stanza perennemente chiusa, appena una si ammala piano piano farà ammalare tutti i presenti. Basterebbe invece ogni tanto aprire la finestra e far cambiare l'aria.
Se in una comunità una persona che ha una personalità forte e/o carismatica ha una idea sbagliata, una visione non corretta su alcuni aspetti (vedi esempio di sopra relativo alla cerimonia di matrimonio, oppure volontariato o altri aspetti spirituali) piano piano quella persona contagerà negativamente tutte le persone della comunità.
Proprio perché le comunità sono chiuse e non hanno relazioni/confronti con altre realtà spirituali e non hanno sempre presente una guida spirituale, le idee sbagliate non sono corrette sul nascere e alla fine contagiano tutti. I catechisti sono poco presenti nella vita di comunità e quindi non ce la fanno ad accorgersi, anche volendo, di quello che non va. Anche se in molti casi mi viene da dire che non gliene importa niente se ci sono storture di vario tipo, l'importante è che i canoni NC siano rispettati (decima, tripode...), perché quello che conta è la QUANTITÀ, essere molti, piuttosto che la QUALITÀ.
Insomma ai già tanti errori dovuti agli insegnamenti sbagliati, si sommano gli altri errori dei talebani NC presenti nelle comunità.
Sia il metodo che i contenuti sono sbagliati.
I contenuti sono sbagliati perché si basano su catechesi non in linea con la dottrina cattolica.
Il metodo e' sbagliato perché nel cammino , nessuno verifica mai alcune cose fondamentali:
- non è verificato quanto è stato effettivamente detto alle catechesi,
- non è verificato se sono in linea con il catechismo della chiesa cattolica
- non è verificata la formazione dei catechisti e come si comportano
- non è verificato come viene effettivamente capita una catechesi: i passaggi non hanno questo scopo e alla fine delle catechesi non e' mai chiesto di fare domande per chiarire eventuali dubbi.
-non è verificato su quali mamotreti si basano le catechesi: Quelle corrette o quelle originali.
-non è verificato che i catechisti abbiano capito il senso delle correzioni apportate ai mamotreti, anche perché molti hanno visto le citazioni del CCC, non come interpretare correttamente un dato messaggio, ma sono visti come conferme della Chiesa al messaggio stesso.....e quindi non lette.
- non è verificato come sono gestiti gli aspetti relazionali delle persone della comunità (e non mi riferisco alla domanda fatta ai passaggi de hai dei rancori verso qualche fratello) o gli aspetti gestionali.
Continua....
EX-NC-???
Continua....
RispondiEliminaIl segreto su quanto viene detto o fatto poi amplifica enormemente le storture che già sono intrinseche nel cammino, e non permette di correggere nemmeno il correggibile.
Ci possono essere comunità che vivono situazioni diverse, e le persone che qui dicono che da me non succede non si rendono conto che il metodo NC può permettere tranquillamente che possano succedere da altre parti.
Ci sono dei catechisti che in base alla propria formazione e conoscenza del CCC, possono tacere i messaggi più controversi o smussare certi aspetti. Per questo è importante che i mamotreti non siano segreti perché così si capisce qual era il messaggio originale. E gli estratti che avete già pubblicato tolgono molti dubbi. Siete state bravissimi a pubblicare anche la scansione originale di certe pagine. Chi non ha paura della verità non ha da nascondere niente.
Io ho vissuto in due comunità: una in cui certi kikismi non sono mai entrati nella loro totalità e molte cose venivano smussate ed un altra piena di talebani NC che andavano oltre Kiko.
C'erano dei catechisti così talebani che non ci avrei portato alle loro catechesi nemmeno un gatto, e non era opinione solo mia. Ma tutti stavamo zitti, perché ci avevano comunque inculcato il concetto della stoltezza della predicazione: Se sbagliavano Dio avrebbe scritto sulle loro righe storte. Così ognuno si sentiva deresponsabilizzato: Controllava tutto il Signore.
Ma quanto faranno lavorare il buon Dio i neocatecumenali???
EX-NC-???
Cristiana, mi dispiace per te se hai questa idea di Dio così orribile.
RispondiEliminaSe Dio è creatore anche del male, allora a che serve pregarLo? Non ha senso niente, nessuna devozione, nessuna intercessione, nessuna preghiera e in definitiva nemmeno il culto: non serve onorare un Dio spaventoso che ti condanna a sadiche sofferenze per farti capire non si sa cosa.
Questo non è il mio Dio.
A Tripudio
RispondiEliminaMi permetto di osservare che non è chi scrive che ha "ravanato" (seppur legittimamente d'altronde essendo laureata in storia religiosa antica) tra i testi biblici quasi a cercare contraddizioni ed errori con spirito volterriano .
Chi ha "ravanato" è Gershom Scholem nel suo libro La figura mistica divinità (capit. Bene e male nella Qabbalah).
Naturalmente alle sue osservazioni si può consentire o dissentire ma la statura internazionale del ricercatore non può essere certo messa in discussione.
Riguardo poi ancora al tema non sfuggirà l'episodio fulcrale di Giobbe dove Dio, ispirato dal demonio, perseguita il poveretto fino a dissuadersi dopo avergli inflitto molteplici tormenti.
Il tema di Giobbe ha sempre fornito spunti di meditazioni alle migliori menti, problematico a tale proposito il libro di Jung Rispostaa Giobbe e veramente splendida l'interpretazione di henry Corbin nel suo libretto La sopia etrna.
Aggiungo un'osservazione sempre a memoria sulla Vergine della Salette (apparizione riconosciuta)
Qui è la Madonna stesa a dichiarare che la carestia che ha distrutto i raccolti di "patate" nei campi di Corps (la località degli eventi) mettendo alla fame tutti compresi i già indigenti (anzi sopratutto loro) è opera dell'Altissimo.
Inoltre su queto tema non sarebbe disdicevole affiancare a Tommaso d'Aquino una lettura dul tema del male di Meister Echkart, lettura sicuramente ardua ma illuminante.
Non c'entra nulla il fatto che Dio permetta al male di dispiegarsi nel mondo, dalla sua origine che come anzidetto, si troverebbe in Dio stesso.
Scrive Scholem:"Indipendentemente da ciò che pensiamo ditrovare nelle parole della Bibbia una polemica contro la visione religiosa dualistica dei persiani o una concezione originale , ci colpisce l'inequivocabilità con cui anche il male viene incluso nella sfera della creazione di Dio"
Per conseguenza:non nascondiamo la polvere sotto il tappeto, il problema c'è e resta, il mondo è "dolore" anche per gli inconsapevoli e gliincolpevoli
Cristiana Rossetti
Cristiana:
RispondiEliminala Bibbia non va interpretata alla lettera. Questo errore la Chiesa lo chiama FONDAMENTALISMO.
Non cadere nello stesso errore di Kiko.
Il motivo per cui le comunità protestanti sono diventate migliaia è proprio il fondamentalismo: ognuno interpreta la Bibbia alla lettera, ma secondo la propria sensibilità.
Invece l'interpretazione giusta è quella della Chiesa perché Gesù l'ha incaricata di questo.
E' agli Apostoli che ha detto di INSEGNARE tutto quello che avevano visto e ascoltato. Ed è a Pietro che ha detto di CONFERMARE i fratelli nella fede.
Non a Kiko né a nessun altro.
Come dice bene Tripudio, se ci si vuole accostare alla Bibbia in modo da avere una giusta comprensione occorre, almeno, essere ferrati nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
E' singolare che proprio a me avido lettore di Henry Corbin e in subordine di Gioacchino da Fiore venga dato del fondamentalista.
RispondiEliminaNoto però che le risposte sono un poco ciclostilate come se nessuno degli studiosi citati avesse alcun peso nella chiacchierata che si sta facendo.
In altre parole non si risponde sul merito ma ci si blinda attraverso il mutevole magistero ecclesiastico dimenticando che Giordano Bruno è finito sul rogo perchè era un ultracopernicano e non un aristotelico come obbligava all'epoca il magistero infallibile.
La chiesa nel corso dei secoli ha cambiato tanto volte opinione sui temi della Bibbia che forse è meglio lasciar perdere.
Comunque il teologo e mistico Meisiter Eckhart era profondo conoscitore della tematica del male, consiglio a chi mi risponde qualcuno di fare un salto nelle sue pubblicazioni
Concludo ribadendo che se si applicassero degli altoparlanti al mondo e alle creature che lo abitano dai profondo degli oceani fino alle vette dei monti si udrebbe solo un costante grido di dolore
Il mondo è dolore checchè se ne voglia dire (ma a quanto pare le altre creature non interessano a nessuno).
Cristiana Rossetti
La Madonna de La Salette veramente disse "se il raccolto si guasta è colpa vostra". È davvero un'operazione scorretta portare le parole della Madonna a sostegno della Qabbalah ebraica.
RispondiEliminaOh, perbacco, per un lettore esterno la discussione ha già i contorni abbastanza chiari: da un lato ci sono quelli che citano i santi e il Magistero, dall'altro c'è chi cita Scholem, Jung, Corbin, Giordano Bruno, Carneade, e altri autori non cattolici (beh, Eckhart passa per cattolico, senonché 28 sue tesi furono condannate come eretiche - ebbe da rinnegarle -, e altre ambigue).
RispondiEliminaE tutto questo perché? Per poter dire che "dopotutto Kiko ha ragione"...
"Cristiana" (ma perché scrivi riferendoti a te stessa sia al maschile che al femminile?), non serve sciorinare paroloni altisonanti e ricercatori "di fama": quando si parla di Dio, il primo (e ripeto, il primo) libro da consultare si chiama: "Catechismo della Chiesa Cattolica". Di cosa possano scrivere studiosi della Qabbalah o ricercatori anche se pluripremiati, non ci può importare di meno, se le loro considerazioni contrastano quando infallibilmente (ripeto: INFALLIBILMENTE) definito dalla Santa Chiesa Cattolica e divinamente rivelato.
RispondiEliminaIl male non è creato da Dio (ripeto: NON è creato da Dio), al massimo è a Lui soggetto, dato che Dio non può subire niente da alcunché, pertanto ecco spiegate le parole della Madonna a La Salette riguardanti il castigo di Dio. Dio può permettere che un male avvenga, ossia lasciare che accada, ciò non vuol dire che lo desideri.
Se le parole dei tuoi studiosi amati sono contrarie al Catechismo valgono meno della carta igienica e questo, in questo blog, non è argomento di discussione.
Infine: la tua diatriba è OT: il tema è "il cammino si intromette nei matrimoni e li danneggia". Il tema del male secondo Kiko è nel post precedente.
Grazie.
p.s. il mondo è pervaso dal dolore perché il dolore ce lo abbiamo messo noi e continuiamo a mettercelo noi. Il dolore non è opera di Dio.
RispondiEliminap.p.s. "mutevole magistero ecclesiastico": il Magistero ecclesiastico non è mutevole, ma infallibile. La questione della struttura degli astri non rientra e non è mai rientrata nel magistero petrino infallibile.
RispondiEliminap.p.s."Dio, ispirato dal demonio, perseguita il poveretto fino a dissuadersi dopo avergli inflitto molteplici tormenti."
RispondiEliminaGradirei che questa bestemmia sia rettificata o cancellata. Grazie.
Cristiana hai ragione, detto semplicemente, che Dio sarebbe se non avesse il controllo del male?
RispondiEliminaSecondo me quello che è scritto nella Bibbia è chiarissimo, o è tutta parola di Dio o non lo è. Non la si può utlizzare a proprio uso e consumo per avvalorare o confutare le proprie credenze, come è stato fatto per centinaia di anni.
cancellala dalla Bibbia tu stesso
RispondiEliminaCristiana (???) Rossetti ha detto: "Il mondo è dolore checchè se ne voglia dire (ma a quanto pare le altre creature non interessano a nessuno)"
RispondiEliminaIl mondo è dolore per chi passa la vita pensando alla morte e alle malattie, per chi non si cura dell'amore, della bellezza, della poesia del Creato, per chi fissa lo sguardo sul "giorno della sventura" (tua precedente citazione da Proverbi 16,4) e non sul Cantico dei Cantici.
Tra le tue citazioni, Cristiana (???), ci sarebbe stata benissimo una sul Malvagio Demiurgo gnostico, che creò un uomo di materia e tenebre. L'attendo nei tuoi prossimi commenti.
P.S.
RispondiEliminaMi attendevo una risposta a un mio quesito nel post precedente: perché in Genesi 1 non c'è scritto "Siano le tenebre", ma solo "Sia la luce", con le tenebre che sono il risultato della separazione? Se Dio ha creato il male, perché questa distinzione? "Sia la luce", "siano le tenebre", o no?
Opinione personalissima, si può dissentirne o meno:
RispondiEliminaessere Cristiani significa credere negli insegnamenti di Cristo. Punto.
Gli insegnamenti di Cristo sono contenuti nei Vangeli. Tutto quello che è fuori dai Vangeli non c'entra un bel niente con l'essere Cristiani.
Il Vecchio Testamento è un'accozzaglia di tradizioni spirituali di tribù diverse, tradizioni che sono state mischiate insieme e che spesso risultano indistinguibili l'una dall'altra.
Basta fermarsi un attimo e ragionare: ad esempio, come si conciliano gli insegnamenti di Cristo, riguardanti la pace e l'amore per il prossimo, con il Dio vendicativo del Vecchio Testamento, che stermina i primogeniti d'Egitto solo per convincere il faraone? In quel caso, che colpa avevano i primogeniti d'Egitto per il comportamento del loro monarca? Dio sterminerebbe una moltitudine di innocenti solo per convincere un uomo? Non so a voi, ma a me non sembra proprio che il Dio, Nostro Padre, di cui parla Gesù, sarebbe capace di commettere una nefandezza simile. E non è l'unica, nel Vecchio Testamento.
Basta mettersi lì a leggere: senza esser maestri d'interpretazione, è chiaro ed evidente come cambia l'aria dal Vecchio Testamento al Nuovo.
Questo, secondo me, è l'errore maestro che commette il CNC: ficcare la tradizione ebraica nel Cristianesimo, che non c'entra nulla. Il fatto che Gesù fosse ebreo non significa che fosse un continuatore della tradizione ebraica, anzi: predicava cose che erano l'esatto opposto, un nucleo di insegnamenti che ha dato vita al Cristianesimo. Se fosse stato un profeta della tradizione ebraica come tutti quelli che lo avevano preceduto, non sarebbe stato perseguitato.
Forse la mia è una valutazione semplicistica, ma a me pare così.
...Il Vecchio Testamento è un'accozzaglia di tradizioni spirituali di tribù diverse, tradizioni che sono state mischiate insieme e che spesso risultano indistinguibili l'una dall'altra...Nicola lo sai che questa è un'antica eresia già sorpassata?
RispondiEliminaGesu' è venuto a completare non a cambiare la Legge.
Cristiana:
RispondiEliminaforse non avevo capito bene le tue intenzioni.
Pensavo infatti che chiedessi spiegqazioni sul mistero del male da cattolica, per cui ti ho risposto dando per SCONTATE le tue convinzioni cattoliche e dando per SCONTATA la dottrina della Chiesa.
Mi accorgo che, invece, vuoi confrontarti attraverso la filosofia.
Il tema in effetti è appassionante, ma io non sono all'altezza. Non sono un filosofo. Né questo è un blog di filosofia.
Però, qualcuno più preparato di me magari si può confrontare con te.
Certo, che se pensi che Dio "manda" il male, cioè che non è poi così buono, non ti invidio affatto. Il nostro Dio, che non è quello dei filosofi ma quello di Cristo, è solo amore. E manda solo il bene.
Nicola, per rispondere a questa domanda ci vorrebbero dei mesi, è fortemente OT rispetto al tema del post e con un po' di buona volontà trovi informazioni altrove senza sforzi: per esempio cerca su Amici Domenicani.
RispondiEliminaAgli altri non rispondo perché sviano la discussione, tipo il finto anonimo, evidentemente la stessa finta "Cristiana" che si autoelogia, con lo scopo di dare ragione a Kiko. Fuffa.
L'archeologismo biblico è la via maestra che conduce verso lo scisma,vedi il magistero dei papi prima del concilio.
RispondiEliminaNicola,
RispondiEliminagli insegnamenti di Cristo necessitano di un'autorità per interpretarli.
Altrimenti si finisce nell'equivoco neocatecumenale: «ma nel Vangelo c'è scritto che devi odiare tuo padre e tua madre!» (e guai a chi prova a spiegare che la lingua parlata è fluida, cambia di intensità e di significati col passar del tempo, e che i testi scritti sono soggetti perciò a equivoci perché le parole possono essere fraintese a causa di quella fluidità, a causa di quella sottile ma crescente divergenza fra testo scritto e parlata comune).
Guarda caso, Gesù Cristo personalmente stabilì tale autorità, dandole il "potere delle chiavi" (gli Apostoli sotto la guida di Pietro) e garantendole divina assistenza (il Paràclito) e promettendole che resterà tale fino alla fine dei tempi (oltre che confermare di esser venuto a «dare compimento» all'antica legge, che quindi da quel momento non conta più se non come preparazione alla Nuova Alleanza tra Dio e l'uomo: nel tesoro della Chiesa ci sono infatti "cose nuove e cose antiche", e sbaglierebbe chi tentasse di operare una selezione in base all'antichità o comunque indipendentemente dal criterio indicato dall'autorità della Chiesa).
Tutti i discorsi che riguardano le Scritture devono necessariamente tener conto di quell'autorità, continuamente. Se in un'epoca cresce la mentalità giustizialista, la Chiesa interviene a ricordare la misericordia di Dio (come avvenne condannando il giansenismo). Se in un'epoca cresce la confusione sulla bontà dell'uomo e sul peccato originale, la Chiesa interviene a rettificare (ad esempio con il dogma dell'Immacolata Concezione)...
E devono necessariamente tener conto che "i libri" (in greco: Bibbia), per loro stessa natura, non possono essere la guida ultima per le cose della vita, nemmeno se tali "libri" contengono la Parola di Dio. Se fosse stato così, allora Nostro Signore avrebbe potuto risparmiarsi di insegnare e di costituire la Chiesa, e avrebbe benissimo potuto dire: "leggete i libri".
Senonché il Verbo si è fatto carne, non carta.
@ Cristiana
RispondiEliminaLeggi cosa insegna la Chiesa sul male, la sofferenza, il peccato:
Catechismo della Chiesa Cattolica
Al commento delle 10:43 bisogna ricordare che la Bibbia è globalmente Parola di Dio, ma le singole parti hanno importanza e valore variabili.
RispondiEliminaPoi, di quale Bibbia stiamo parlando? il Canone - cioè l'elenco ufficiale riconoscibile come Parola di Dio, come veramente ispirata dallo Spirito - è diversissimo tra cattolici, protestanti, ebrei, all'interno dello stesso ebraismo, ecc.
E di quali fonti stiamo parlando? E di quali traduzioni? (pensa ad esempio alla perspicace "traduzione" fatta dai testimoni di geova...).
La verita', Roberta, e' che tu ci puoi raccontare storie finche' ti pare e forse ti possiamo anche credere visto che tutti abbiamo grosse riserve sul cnc, ma un matrimonio annullato dal tribunale ecclesiastico dopo 35 anni non e' esattamente un matrimonio fallito, e' nullo e basta. Se vuoi puoi fare ricorso, ma il tribunale ecclesiastico non decide in base a opinioni, decide con le prove e criteri oggetivi. Penso che i giudici abbiamo pensato bene prima di dichiarare nullo un " matrimonio" dopo 35 anni. E' ovvio che tu qua racconti solo la tua versione della verita'.
RispondiEliminaResta da capire se il tribunale ecclesiastico è stato infallibile e con criteri oggettivi oppure oliato.
RispondiEliminaRiconoscere una nullità matrimoniale dopo 35 anni (ben trentacinque anni!) è quantomeno da oliatura.
Come al solito i kikos vanno giudicando le coscienze altrui, credono di identificare Roberta con Ileana (poveri idioti, sempre insaziabilmente bramosi di azzeccare nuove grandi figuracce), e soprattutto considerano infallibile chiunque favorisca il prestigio del Cammino.
...e se tu leggessi, Pietro Soave, avresti capito che Roberta non è Ileana e la sua storia è molto diversa.
RispondiEliminaFra l'altro, non sappiamo neppure per Ileana se si sia arrivati alla nullità (perché il Tribunale ecclesiastico non "annulla" il Sacramento).
Per cui, in un solo commento, sei riuscito ad assommare un paio di figuracce, oltre a dimostrare protervia e nessuna sensibilità.
Ancora non ti sei deneocatecumenalizzato, vedo! Ma c'è sempre tempo. Ti affido alla Madonna del Rosario.
al Soave Pietro...
RispondiElimina...che con tanta soavità trincia giudizi sulle vite altrui.
A proposito degli integerrimi, infallibili giudici rotali.
Ti ricordo l'ex Presidente Cossiga, al quale annullarono il matrimonio nonostante due figli adulti.
E non aggiungo altro.
Ringraziamo Cristiana, perché con il suo scrivere non si sta più parlando di "matrimonio NC"
RispondiEliminaPietro Soave:
RispondiEliminail Tribunale ecclesiastico si può pure truffare, ma non si può truffare Dio.
Mi spiego: il Tribunale dà per scontato che i testimoni raccontino la verità, così come il confessore dà per scontato che il penitente sia sincero.
Il penitente, però, può non esserlo e l'assoluzione allora, non è affatto valida.
Il matrimonio di una coppia di cattolici praticanti è ben difficile che sia nullo dopo 35 perchè, anche qualora i coniugi fossero stati, ad esempio, immaturi, si presume che col tempo abbiano preso coscienza della loro situazione, per cui il fatto stesso di non essersi separati probabilmente significa che nel frattempo hanno dato il tacito assenso a validare il matrimonio.
Non entro nel caso particolare, dico però che, se il marito di Ileana avesse dichiarato il falso o si fosse avvalso di falsi testimoni, ha commesso un SACRILEGIO e vive in sacrilegio.
Questo commento non è partito . Ci riprovo
RispondiEliminaChi parla di bestemmia si legga bene il libro di Giobbe e poi mi dirà prima di adirarsi,
Se ho tempo mi riguardo bene tutta la faccenda e vi sottolineo i passaggi.Di passata ricordo che Giobbe a sua discolpa invoca un "testimone celeste" (sulla cui natura non mi pronuncio)
Ricordo, tanto per la cronaca, che per l'attuale magistero petrino Gesù s'è fatto serpente, s'è fatto diavolo lo dico così, tanto per gradire e vediamo poi chi bestemmia.
Insisto: molto gente e finita in luoghi spiacevoli (anche al rogo) per opinioni che oggi sono normalmente accettate dal magistero petrino (sul quale spoesso poi sono completamente d'accprdo checché ne pensiate) e quindi forse qualche mutamento e/o adattamento ci sarà stato.
Diciamo piuttosto che assistiamo a un ribaltamento a 360° (sennò il Kiko nazionale sarebbe durato i famosi due giornoi che separano Natale da santo Stefano)
Se mi permettete vi porgo qualche esempio eclatante di mutamento magisteriale
San Bernardo, incoraggiando le crociate, non affermava forse nel suo De Laude Novae Militiae che l'opera di sterminio degli "eretici" era gradita a Dio a Gesù precisamente .
Non mi rispondete a braccio. leggetevi il documento.
Qui il Padreterno non ostacola il "male" , perchè appare come un bene, cioè lo sterminio in guerra. Lo incoraggia anzi lo pretende propio come in Esodo (all'ingresso della terra promessa) e nel rotolo della guerra di Qumrah (Che cavolo c'è da interpretare? O è forse l'uomo che proietta in cielo le proprie fobie e la fa rimbalazare con voce tonante sulla terra (tipo il film Zardoz)
Dio lo vuole! ma per piacere. (segue)
segue (evidentemente non entrava non ho familiarità con tale tipo di comunicazione)
RispondiEliminaIl de laude Nova militiae non è stato forse rispolverato nell'ottocento per opportuna cognizione delle truppe a difesa dello stato pontificio (stato pontificio abusivo com'è noto, costruito sul falso documento della Donatio Imperi di Costantino e così riconoscoiito da Giovanni XXIII che affermava che "la chiesa deve scrollarsi la polvere dell'impero")
Non so che vi suggerisce la figura di Innocenzo III e il Laterano IV a proposito dell'infallibilità del magistero pontificio. Siete anche voi sostenitori del pellegrinaggio armato, di cui sopra?
Come mai la parola eresia è oggi scomparsa dai documenti vaticani? Come mai oggi l'Islam da covo di demoni è divenuto un interlocutore talmente privilegiato che il pontefice, mi correggo, il vescovo di Roma, si fa addirittura benedire dal grann Mufti di turno.
In quest'epoca di confusione il suindicato vescovo s'è forse scordato del principio (vedi Melquisedeq) che colui che benedice è superiore a colui che è benedetto.
Come mai tutta la sequela di appi post conciliari s'è data al perdonismo (valdesi , ebrei , musulmani , popoli etnici -mai i pagani però) sela chiesa è santa Come da definizione) non avrebbe nulla da chiedere a sua discolpa, se poi sbagliano gli uomini , ebbene quelli sono morti e nessuno è autorizzato a sostituirli. (Osservo che Benedetto XVI ha affermato che "la chiesa non è santa)
Infine risparmiatemvi le osservazioni astronomiche. Abbiate pazienza!
Giordano Bruno e altri sono finiti sul rogo anche perchè, mettendo in discussione il sistema geocentrico aristotelico, si distruggeva il modello teologico tomista che traslava in termini, appunto teologici, il pensiero di Aristotele e delle sue sfere concentriche e, per cosmplicare le cose, vi dirò che, in qualche modo, la chiesa non aveva poi del tutto torto ma ciò è troppo lungo spiegare- (lo spiega bene il "pagano" Proclo), come hanno ragione (in un certo angolo visuale naturalmente) quelli che parlano di "terra quadrata",
la chiesa ci tenava all'astronomia e come!
Infatti scatiglio la documentata scoperta della supernova del 1054 (registrata in tutto il mondo) proprio perchè contrastava con il dogma dell'immutabilità del cielo, cioè il magistero eclesiasticò negò che in cielo si potesse essere accesa una luce che tutti vedevano, la cui luminosità era paroi a quella della Luna, tuto ciò perchè contrastava con il suo "dogma".
Questo è più che rifiutarsi di guardare nel canocchiale (chi ha oerchie per intendere, intenda!)
Scrivo maschile e femminile perchè sono bisex (sono nato così, che volete? Spero non vi disturbi)
In amicizia comunque
Cristiana Rossetti
Che voi sappiate è mai successo che i vertici del Cammino Neocatecumenale siano stati denunciati da qualcuno per plagio e/o manipolazione delle coscienze?
RispondiEliminaContinuo a rispondere
RispondiEliminaPremesso che se uso uno pseudonimo (cosa che ho fatto ina ltre occasioni) è perchè tale era l'invito del blog
Per quanto riguarda Scholem, beh è un "fratello maggiore" molto stimato nell'ambiente degli studi essendo stato teologo ebraico e, se non mi sono perso qualcosa, mi pare di ricordare che anche il vecchio testamento fa parte della sacra scrittura o è stato ricusato?.
Nel libro lo studioso che tale e resta anche se si è occupato di misticismo ebraico forse anche dal di dentro, si citano all'esordio del paragrafo questi capisaldi argomentativi e quindi come espressioni su cui lavorare per comprendere come può spiegare la presenza del male la cabballah che mi pare che sia l'esoterismo dell'ebraismo , che si studia dopo la normale teologia.
Mi sbaglio?
Voi vivete di rassicurazioni protettive ma se siete tomisti d'animo ( e io non lo sono) dovreste sempre trovate il raccordo tra religione e fede (pur tuttavia Paolo Vi è caduto in contraddizione sul tema)
Quindi ritengo che nessuno meglio di un teologo ebreo possa tradurre una lingua sacra, ripeto lingua sacra che è più di una lingua liturgica come il latino, esattamente rispettandone pienamente il senso esteriore e interiore.
Mi sbaglio?
Rigardo la Salette. Beh mi sembra quella proposta mi sembra una tautologia. Certamente la "colpa" era la loro ma perchè non avevano adempiuto a quanto Dio comanda.
Che canmbia?
In ogni apparizone c'è la promessa di tremendi castighi che verranno comminati agli empi e agli apostati se non muteranno atteggiamento
Ma scusate la banalità : perchè si dice l'ira di Dio?
Per quanto riguarda la gnosi: a dopo .
Ma rifaccio la domanda con una osservazione preliminare: Nel Vangelo c'è scritto di predicare il Vangelo a iutte le creature, ma le (altre) creature soffrono della loro condizone a prescindere da colpe e peccati e il mecanismo della natura che funzina così (leone e gazzella)
Una visita al mattatoio urge.
(il kikiano tramuffato)
Il kikiano camuffato continua a mostrarsi per ciò che è (ma forse è solo il solito pasqualone che a minuti alterni è su questo blog a distribuire prediche e su quei soliti siti web di incontri sessuali a esibire la dimostrazione della propria vecchiaia...).
RispondiEliminaInfatti pretende di far spiegare il rapporto tra fede e Scrittura all'ebreo Scholem che, benché molto stimato negli ambienti professorali, non è certo un sant'Alfonso de' Liguori, una santa Teresa di Lisieux, un san Massimiliano Maria Kolbe, una santa Edith Stein, e nemmeno un sant'Abelardo, un san Domenico di Guzman, un san Tommaso d'Aquino, un san Pio V...
Ma come già detto da qualcuno più autorevole di noi, «il Cammino è una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione». Come meravigliarsi che preferisca Scholem al Magistero infallibile? Come meravigliarsi che preferisca i fratelli maggiori ai fratelli nella fede? Come meravigliarsi che si faccia istruire sull'Antico Testamento da parte di gente che non lo considera più nemmeno canonico? (toh, ma guarda un po', non sapeva nemmeno che gli ebrei di oggi considerano il Talmud più importante dell'Antico Testamento, peraltro ridotto nel migliore dei casi al Pentateuco, e comunque adeguatamente taroccato per evitare che questo prefiguri Nostro Signore: bastò spostare un po' di accenti...).
Perché non torniamo alla discussione che la/il neocat Cristiana Rossetti sta disturbando allegramente?
RispondiEliminaMagari un cenno sulle coppie spinte a sposarsi dai kikatekisti "forzando la mano a Dio", senza casa né lavoro.
Con i bei risultati che tutti noi ex abbiamo visto.
Il danno che i catekiki fanno al matrimonio è grave per un fatto semplice, oltre che per la divisione che genera a causa del "segreto" degli arcani: induce a rivelare l'intimità sacra del matrimonio a tutta la comunità cioè a decine di estranei.
RispondiEliminaIn cammino ho sentito più e più coppie confessare problemi sessuali, impotenza, frigidità, perversioni, peccati di impurità, adulteri e vizi, ecc. ecc.
Una tragedia.
Eppure queste cose sono solo per Dio e le orecchie del confessore, nel segreto del sacramento, ma questi delinquenti si permettono di indurre pubblico ludibrio delle difficoltà e miserie che spesso accadono anche nelle migliori coppie e che andrebbero trattate solo da sacerdoti di provata fede e morale e da terapeuti cristiani.
Invece loro sventrano il foro interno delle persone e della coppia per manipolare le persone.
Il tutto ordinato da due falsari che non si sono mai sposati e non si sono mai impegnati davanti a Dio.
figlia della 1a ora ha detto...
RispondiEliminaChe voi sappiate è mai successo che i vertici del Cammino Neocatecumenale siano stati denunciati da qualcuno per plagio e/o manipolazione delle coscienze?
Cerco di spiegare la mia domanda:
Cercherò di non entrare nei dettagli perché la siatuazione che sta vivendo la mia famiglia è pericolosa e devo tutelare i miei cari.
Come io uso uno pseudo non so chi si cela dietro i vostri.
Sono nata nel Cammino Neocatecumenale, i miei genitori vi entrarono nel 1969.
Ho seria intenzione di far ricorso alla magistratura ma un vescovo (non neocatecumeno) mi ha sconsigliato di farlo, il cammino ha un milione di adepti e Kiko ha un filo diretto con il Vaticano. insomma potrei seriamente rischiare lo sfracello.
Vorrei capire se in questo sito ci si sfoga e basta o si agisce seriamente mettendoci la faccia.
Dopo più di 40 anni non mi interessano disquisizioni teologiche, con me ha chiuso sia il cammino che la Chiesa.
Ora ripeto la domanda:
Che voi sappiate è mai successo che i vertici del Cammino Neocatecumenale siano stati denunciati da qualcuno per plagio e/o manipolazione delle coscienze?
@figlia della 1a ora
RispondiEliminaPer quel poco che ne so io, è comunque molto difficile dimostrare, qui in Italia, la manipolazione delle coscienze ed il plagio, a prescidere dal soggetto che viene denunciato
Il plagio e' molto difficile da dimostrare in tribunale anche perche' rimosso dal codice penale italiano. Insomma, si puo' anche denunciare, ma la denuncia viene archiviata (penso si dica cosi').
EliminaAltra cosa la denuncia per truffa (quando il truffato sia spinto a privarsi di beni e diritti sotto pressione o per timore), ma non credo che nemmeno questa si facile da dimostrare in tribunale.
Immagino la levata di scudi a favore della "liberta' religiosa" (in questo caso tra virgolette).
Simonetta
Tripudio
RispondiEliminanon ho ben compreso la citazione sessuale che mi pare che ci stia come i cavoli a merenda, ma per il resto lei non sa come ha (in parte) ragione.
Che i perfidi ebrei del venerdì santo siano diventati i fratelli maggiori mi sembra un dato di fatto. Basta osservare il vescovo di Roma che slinguazza gli sdegnati rabbini senza alcun ritegno per la figura he rappresenta (visto che in croce ce l'anno messo loro "i figli del diavolo" secondo il vangelo di Giovanni) per rendersene conto
Ma se lei sempre mi consente la lingua ebraica e le sue infinite sottigliezze interpretativa non erano alla portata delle menti che lei mi ha citato del resto Schilem è un soxialista sionista io proprio per niente.
Ammucchiare mistici per loro natura piuttosto ignoranti, il che va a loro assoluto merito, con il grande Tommaso è un'operazione disinvolta che non le fa onore.
Lei mi deve comprendere, non ho una parrocchia di riferimento e se c'è da darle, senza acrimonia , per carità, dico quello che penso. poi se ci si stufa giustamente, mi taccio,
Non faccia perciò esercizi di fantasia per mostrare ai supi discepoli quanto la sa lunga.
Posso parlare male di kiko come, a volte, posso parlarne, moderatamente, bene, perchè in alcune cose vedo l'embrione di una verità da riferirsi ai vangeli e al culto.
Se i Kikiani ballano, fanno le carnevalate, vada ad assistere alla messa etiope - di rito cattolico non copto a Roma (chiesa di san Tommaso nei pressi di pza Navona) e ne vedrà delle belle.
Suonano tamburi e sistro (come gli egizi in antico ) e tutti gridano dopo l'eucarestia pieni d'entusiamo (assicuro contagioso perchè ci sono andato).
Parimenti un dottore della Chiesa la badesa santa Ildegarda ballava con le sue monache tutta scollacciata (lo dicono le cronache non io) adorna di gioielli, peggio di una matrona romana del basso impero..
Kiko quindi ha torto a ballare? Personalmente mi fa senso, però riconosco che ha pure le sue ragioni
Non mi inquadri quindi: primo perchè non ne vale assolutamente la pena, sono una delle tante anime di passaggio, tra un prima e un dopo, e poi perchè se proprio vuol tentare perde tempo ..non mi prende ( e lei avrà senz'altro di meglio da fare che stare a perdere tempo con un vecchio/a pervertito come ha avuto l'onore di qualificarmi)
con sincera stima e simpatia (visto che siete sempre "incavolati")
Cristiana
Commetto sempre errori di battitura è un carattere troppo piccolo e poi si sa i vecchi pervetiti a ragione del loro vizio perdono la vista.
Evidentemente la discussione sulle intromissioni nei matrimoni deve dare molto fastidio.
RispondiEliminaSi stanno affannando parecchio per sviarla.
Ai disturbatori domando: con che "autorità" i kikatekisti spingono degli sprovveduti a "forzare la mano a Dio"?
Rispondete a questo.
L'anonimato qui è caldamente consigliabile perché ci sono troppi zelanti neocatekikos pronti a molestare in ogni modo coloro che riescono a identificare (mobbing sul lavoro, doxxing, molestie varie tipo suonare il citofono a notte fonda, ecc.).
RispondiEliminaQuesto è il motivo per cui ripubblichiamo molto volentieri notizie e documenti, ma non induciamo nessuno a "metterci la faccia" (questo è solo un blog: in quanto tale non è preso in considerazione né dalle autorità civili, né da quelle ecclesiastiche, né dai giornalisti, nemmeno da wikipedia, benché tutti costoro di tanto in tanto diano un'occhiatina a queste pagine per informarsi su ciò che non si può dire apertamente - cfr. ad esempio il caso dell'articolo sul "catechista neocatecumenale" pedofilo, pubblicato su un giornale di provincia e dopo neanche due mesi sparito magicamente dall'archivio del loro sito web).
Che un vescovo non kikiano sconsigli di denunciarli è abbastanza normale, visto che i kikos - come la peggiore delle mafie - sono prontissimi alle vendette trasversali: "hanno denunciato il Cammino nella tua diocesi e tu non hai fatto nulla per impedirlo?" (figurarsi la preoccupazione di sua eccellenza qualora riceva un'«oliatura» che sarebbe scomodo perdere).
Sì, quanto al "metterci la faccia" ce l'abbiamo messa, con nomi e cognomi e tutto, ogni volta che abbiamo denunciato direttamente alle autorità ecclesiastiche (dal parroco fino al Papa) gli strafalcioni e gli abusi del Cammino. A volte con qualche piccolo ma significativo risultato, molto spesso senza nessun risultato.
Inoltre, da quando è stato abolito il reato di plagio - peraltro una legislazione non proprio perfetta -, la situazione si è fatta più difficile per le vittime, perché è complicato dimostrare che è stata conculcata la libertà degli adepti.
Spetterebbe infatti a te dimostrare in tribunale che il Cammino ha scientemente "plagiato" i tuoi a scopo di truffa (o di qualsiasi altra cosa legalmente perseguibile). Il che è arduo a causa del loro linguaggio volutamente confuso e dell'utilizzo di un gergo zeppo di paroloni "libertà". Il cosiddetto "catechista" non ti dirà mai esplicitamente che è obbligatorio fare testamento a favore del Cammino, eppure è esattamente questa l'idea che passa: dopotutto lo stesso Kiko si lamentava che in Spagna piovono eredità e lasciti a profusione, mentre in Italia gli anziani non fanno testamento a favore del Cammino... oh, era solo una considerazione, nulla di illegale, nessun obbligo, ma è il sottinteso quello che passa.
Se il tuo avvocato di fiducia ritiene che ci sia sufficiente documentazione (non solo "la tua parola contro la mia", ma inequivocabile documentazione) per dimostrare che i cosiddetti "catechisti" hanno fatto qualcosa ai danni dei tuoi familiari, allora potresti procedere, tenendo presente che i capibastone dei kikos non badano a spese (e non risparmiano menzogne) quando si tratta di difendersi (si veda ad esempio il caso del vescovo pedofilo neocatecumenale, che il Vaticano avrebbe tutto l'interesse a ridurre allo stato laicale e a condannare subito e in modo drastico, cosicché amici e nemici della Chiesa riconoscerebbero che si ha più a cuore la sorte delle vittime del pedofilo che non la comodità del pedofilo stesso... ma essendo il pedofilo un neocatecumenale, potrai ben immaginare la rete inestricabile di "potenti appoggi", ed infatti ancor oggi è dotato del titolo di "Arcivescovo", benché sia latitante in USA e -attualmente- a Santo Domingo, presso case di neocatecumenali di medio-alto rango).
@ l'apostata
RispondiEliminaTi devi abituare alle intromissioni, specialmente di "voci nuove". Questo blog sta pubblicando estratti dei mamotreti segretati, e ne arriveranno a iosa, anche di cultori dello gnosticismo della Merkabah, di cultori di Gershom Scholem. Mi mancavano ;-)
Anch’io ne ho visto tante sui matrimoni Nc. Coppie che fissano la data entro l’anno per impulso dei catechisti, e ancora peggio coppie che avrebbero deciso di sposarsi ma non se la sentono di fissare la data se non riescono prima a fissare udienza dai catechisti. Un po’ penoso, no? Ma dà bene l’idea di quello che sarà poi il matrimonio: fondato sulla dipendenza dai catechisti, sulla fede che il matrimonio in questione non si basi sull’impegno, sulla scelta e l’amore dei coniugi, quanto su una generica volontà piombata dall’alto, e che a questa bisognerà rendere conto.
RispondiEliminaQueste corbellerie inquinano anche i migliori rapporti, a scapito dei coniugi e pure dei figli che crescono con il mantra dei genitori che stanno insieme solo perché Dio li vuole insieme, e grazie alla comunità.
Che triste e penosa prospettiva di vita e, come è già stato detto, altro che Amoris Laetitia!!!
Infine, ogni problema coniugale e familiare, piccolo o grande che sia, passato o presente che sia, scandagliato ossessivamente a ogni passaggio, dato in pasto a tutta la comunità, ma anche ai fratelli di altre comunità che si trovano per casualità a fare il passaggio insieme, e i catechisti, che siano quelli di una vita o quelli che si ritrovino lì per altre casualità, comprese le equipe che stanno in ascolto per prepararsi a loro volta, e tutti che impunemente mettono orecchio e spesso bocca dove solo un confessore dovrebbe (e come al solito con scarsissime competenze umane e spirituali).
Matrimoni condannati a non poter mai voltare pagina anche di fronte a problemi superabilissimi, e non perché i coniugi non sarebbero in grado di farlo, ma perché non sentono che sia possibile, sarebbe alienarsi e invece bisogna essere sempre pronti per lo scrutinio e confermare gli la regola n.1 di Kiko: il matrimonio deve essere la tua croce, altrimenti sei felice, e se sei felice non hai bisogno del cammino.
RispondiEliminaGrazie Tripudio,
hai confermato quello che in fondo sapevo già. Infatti non ho trovato niente (e sono giorni che indago. Solo, perdonatemi, il mio non vuole essere un giudizio ma una domanda, che senso ha scrivere quì le proprie esperienze negative e poi non andare a fondo? Non voglio fare l'Erin Brockovich della situazione ma finché il cammino non imploderà, (cosa che certamente succederà)le persone che mi sono vicine faranno a tempo ad ammazzarsi. Già il fatto che tutti noi si usi uno pseudonimo per tutelarci dimostra la paura che abbiamo di loro. Kiko non è immortale e non credo che i suoi adepti potranno facilmente sostituirlo e con gli stessi risultati, a meno che non entrino in politica (cosa che sta già succedendo, i voti potenziali fanno gola a troppi).
Più che il plagio dovrei riuscire a dimostrare i danni delle sedute di psicoanalisi spicciola e pubblica fatte da persone totalmente impreparate ed ignoranti, non titolate, danni che hanno destabilizzato lo stato psicologico delle persone.Un professore di chimica, o un impiegato di banca, una maestra elementare o un'insegnante di italiano possono entrare nell'io profondo delle persone? Si può da appena adolescenti ascoltare esperienze di adulti che ti sconvolgono? Io ne sono testimone sia come figlia, cresciuta dormendo sulle panche durante le eucarestie, poi come catecumena, entrai nella mia comunità a 13 anni. Ne sono uscita 22 anni fa ma l'oppressione e l'influenza del cammino e di Kiko continua a molestare l'equilibrio della mia famiglia di origine e della mia nuova famiglia, quella che ho creato con mio marito. Di errori con noi ne sono stati fatti tanti e qualcuno dovrà risponderne.
Oppure bisognerebbe unirsi, non in un'altra comunita per amor del cielo, ma in una azione collettiva, io da sola posso poco, posso passare per matta, ma se siamo un tot questo sarebbe più difficile e comunque gli daremmo un pensiero.
Forse non mi aiuterà la magistratura ma magari qualche testata giornalistica. La tentazione è forte, molto forte. Basterebbe che ci lasciassero in pace ma quasta richiesta l'ho fatta diverse volte senza successo. Se potessi lo griderei al mondo intero il male che ci hanno fatto.
Se hai qualche tipo di prova o qualcosa cmq di concreto potresti provare con le iene, tempo fa ho visto un servizio sui testimoni di Geova, potrebbe essere la punta dell'iceberg, una volta che va in onda chi sa che tanti altri non si prendono di coraggio
Eliminax figlia della 1a ora:
RispondiEliminaPurtroppo no. Essendo stato derubricato dal codice penale il reato di plagio, non è più possibile presentare denuncia per plagio o manipolazione mentale. Il reato è stato eliminato perché impossibile da dimostrare con fatti concreti: questo perché è difficile capire dall'esterno la differenza tra un plagio mentale e un semplice e spontaneo cambio di opinione.
Questa purtroppo è una grossa falla nel sistema giuridico italiano: una falla difficile da riempire, perché come dicevo è difficile stabilire dal di fuori se una persona è stata manipolata o se ha semplicemente cambiato idea per conto suo. Mettici pure che, quando una persona è sotto l'influenza di una setta, la difende con le unghie e con i denti, e urla ai quattro venti di quanto sia stata spontanea la sua adesione al gruppo e di come la sua vita sia migliorata. Quindi, la vittima del reato non collabora per niente, anzi, fa l'esatto contrario.
Non so come si potrebbe riempire questa falla, sicuramente un ruolo fondamentale potrebbero averlo gli psicologi forensi: la psicologia potrebbe avere un ruolo fondamentale nel capire se una persona è in un posto per libera scelta o per costrizione diretta/indiretta.
Purtroppo, non sono accusabili nemmeno per le pillole di psicologia da bar che spacciano agli adepti: se così fosse, sarebbero denunciabili anche tutti gli amici, parenti, conoscenti, colleghi, che esprimono una libera opinione e ti danno un consiglio sulla tua vita (consiglio spesso "da bar" e non certo specializzato). Il fatto che i kikos ascoltino tanto la psicologia spicciola dei catechisti dipende dall'eccessivo affidamento che fanno nella loro figura: loro dicono "nessuno ti costringe a stare qui" e purtroppo, dal punto di vista strettamente legale, hanno ragione. Un tribunale non riesce a captare l'enorme pressione sociale che grava sull'adepto.
Spero che si riesca presto a trovare una soluzione, a livello legislativo, a questa falla, che sicuramente taglierebbe le gambe a più di una setta, CNC compreso.
Nel frattempo, il clamore giornalistico credo sia l'unica soluzione (anche se il CNC è parecchio potente, e può influenzare i giornali. Guarda cosa succede con Scientology!).
Per le persone che sono vicine a te, stai loro vicino, questa è l'unica cosa (per ora) sana da fare: come dicevo in un commento precedente, le sette sono un ecosistema aggressivo in guerra col mondo esterno, e nessuno può stare in guerra per sempre. Per lo stesso motivo, non credo siano molti i "camminanti" che rimangono nel CNC fino alla tarda vecchiaia. Ne usciranno, prima o poi, e se fuori troveranno qualcuno di sano che li accoglie a braccia aperte, questo faciliterà ancora di più il loro processo di liberazione.
Ragazzi, ora non vorrei fare il rompiscatole, ma io c ho messo nome completo, dove vivo e la faccia. Anke il mons schneider di recente ha parlato. O vi decidete a farvi vedere e a quel punto avranno paura loro oppure rimanete tranquillamente nell anonimato. Tra l altro avevo fatto ben 21 video e nessun altro ha tirato fuori gli attributi per farne dei suoi e qualcun altro non ha fatto altro che criticarmi perché fumavo o dicevo qualche parolaccia. O tirate fuori le palle o lasciate perdere il CNC. Saluti. Piú di cosí non so che dirvi. Speravo che i miei video vi avessero svegliato per uscire dall omertà ma mi sbagliavo.
RispondiEliminaDi che video parli?
EliminaCristiana:
RispondiEliminanon confondere il Magistero infallibile con ciò che non lo è.
Sappi poi che il Magistero infallibile è soggetto ad approfondimento.
Ti faccio un solo esempio: il Concilio Vaticano III ha dichiarato infallibilmente che la pena di morte (decretata dopo un giusto processo) è lecita. Stiamo parlando di un PRINCIPIO morale e non della sua attuazione pratica che può andare contro la morale e la giustizia.
Giovanni Paolo II non ha confutato questo principio, ma lo ha approfondito, precisando che la pena di morte è lecita SOLO come legittima difesa. Infatti ha detto che oggi, tenuto conto del sistema carcerato degli stati moderni, è diventata praticamente inutile e, perciò, illecita.
Una volta non esistevano le carceri e i criminali o venivano lasciati liberi, o venivano messi sulle navi a fare i rematori forzati (la pena di morte per molti sarebbe stata più desiderabile) o c'era la pena di morte. Le alternative non erano molte.
Fai conto che esista un paese in cui non esistono carceri. Ma c'è un serial killer che fa strage di innocenti. Alla fine viene preso: che fare? Lasciarlo libero?
Capisco che di obiezioni se ne possono fare molte, tra cui quella che Papa Giovanni Paolo II ha dato il senso di aver stravolto la tradizione della Chiesa. Ma se ti attieni al senso letterale di quello che ha detto il Magistero, non puoi non riconoscere che non si tratta di contraddizione ma di approfondimento.
Il magistero, infatti, avanza indipendentemente dallo stesso pensiero personale del Pontefice.
Pensa che Papa Adriano IV, un Papa virtuoso, non credeva nell'infallibilità del Papa, ma non lo ha mai dichiarato attraverso il Magistero infallibile. Lo ha detto solo in una opera teologica scritta prima di diventare Papa. Lui pensava di non essere infallibile, ma non lo ha INSEGNATO come Pastore universale.
Poi venne il Vaticano I e si definì l'infallibilità del Papa.
NBoi cattolici crediamo questo.
Come già ricordato più volte, i facinorosi neocatecumenali non si sono fatti scrupolo a perseguitare chi ha osato anche sommessamente criticare il Cammino.
RispondiEliminaAbbiamo notizie di mobbing sul posto di lavoro, doxxing, abbiamo casi (denunciati alle autorità) di molestie di vario genere, abbiamo notizie di seminaristi prima emarginati e poi allontanati perché avevano osato far notare le conseguenze logiche del kikismo professato da qualche loro commilitone, abbiamo preti trasferiti o minacciati (addirittura dal proprio vescovo per il quale l'apparenza di pace conta più dell'ingiustizia conclamata), abbiamo cose indicibili nelle curie e nelle parrocchie... abbiamo tutto un campionario di casi - talvolta accennati, talvolta raccontati qui sul blog, molto più spesso taciuti per esplicita richiesta delle vittime del Cammino che non vogliono essere più perseguitate.
Per Emanuele è stato facile esporsi in prima persona (pubbliando dei video su youtube per esporre il proprio punto di vista), poiché non è direttamente ricattabile da esponenti del Cammino. Buon per lui. Le storture del Cammino vengono denunciate da interi decenni da persone più qualificate di noi, come padre Virginio Rotondi fin dal 1982, come padre Enrico Zoffoli fin dal 1986, e a seguire don Gino Conti, don Elio Marighetto, ecc., senza contare l'ormai numerosa schiera di vescovi come mons. Foresti fin dal 1986, come mons. Luis Alberto Luna Tobar fin dal 1993, come la conferenza episcopale giapponese fin dal 1993, come il cardinale Basil Hume fin dal 1996, e in tempi recenti mons. Socrates Villegas fin dal 2010... e ho ricordato solo i primi che mi venivano in mente, senza contare i cardinali - tra cui persino il discutibile cardinal Martini, a cui la Carmen Hernàndez, urlando come un'ossessa nei corridoi del Vaticano, giurò che non lo avrebbe mai perdonato. L'ultimo vescovo di cui ho appena avuto notizia è mons. Felice Cece, che aveva dato una drastica ridimensionata alle celebrazioni del sabato sera nella sua diocesi (Sorrento-Castellammare), salvo poi veder ignorato il proprio provvedimento non appena è stato "pensionato" dalla Santa Sede.
Il Cammino è riuscito a infischiarsene di tutti i provvedimenti, perfino delle «decisioni del Santo Padre», per cui non c'è da illudersi che un blog o qualche video su youtube possano scalfirlo più di quella lettera del 1° dicembre 2005.
Sai cos'è che ha danneggiato veramente il Cammino? Le foto e i video pubblicati dagli stessi neocatecumenali, i testi di Kiko trapelati dai fratelli delle comunità, e ancor più la loro parlantina standard da cui si evincono chiaramente i contenuti eretici del Cammino.
Ad affondare il Cammino non saremo noi: sarà la verità stessa, che non può essere messa a tacere per sempre. Laddove gli ecclesiastici non hanno fatto abbastanza, laddove le denunce non riescono nemmeno a fare il solletico, riusciranno invece le pure e semplici verità di fede. La nostra generazione vedrà la caduta del Cammino - che in quanto opera di mani d'uomo è destinata a perire - e il tonfo sarà particolarmente grosso.
Le avvisaglie della crisi del neocatecumenalismo sono sempre più nette, tanto più che i capibastone della setta continuano a voler far girare la giostra nonostante le crescenti crepe, mentre Kiko si comporta in modo sempre più simile a un indemoniato che ha per programma fondamentale l'ingannare i fratelli del Cammino.
Emanuele Baiocco ha detto: "Speravo che i miei video vi avessero svegliato per uscire dall omertà ma mi sbagliavo"
RispondiEliminaNo, io ti ringrazio per essere stato una delle poche decine di persone che hanno visto i tuoi video. Se non fosse stato per te, mai avrei avuto il coraggio di uscire allo scoperto, con nome e cognome. Io avrei voluto imitarti, trovare il coraggio di fare almeno un video. Purtroppo so fare solo altro, soltanto scrivere (con nome e cognome, per tua informazione). In compenso, pare che i miei scritti abbia superato le poche decine di persone che hanno aperto i tuoi video.
Tanto ti meritavi per risposta, Emanuele.
P.S.
RispondiEliminaPer gli altri (a partire da Tripudio) che ritengono opportuno pubblicare in anonimato: ma tu, Emanuele, davvero credi che con un video si possa ottenere di più di quanto hanno conseguito in questo blog, da anni, senza nome e cognome?
x Lino
RispondiEliminaNon era contro di te ne altri in particolare, tu il nome ce l'hai messo, però la cosa ideale sarebbe proprio fare video in massa perché youtube è sempre di più una delle piattaforme maggiormente seguite. Sinceramente non capisco perché dopo che ho fatto 21 video (non di qualità, lo ammetto tranquillamente) nessuno si sia fatto venir fuori il coraggio di fare outing e farsi vedere in faccia. Se fossi stato seguito, magari qualcuno con una dialettica 1000 volte migliore della mia (e non ci vuole tanto) avrebbe guadagnato svariate visualizzazioni, poi sarebbe seguito un altro e poi un ecc... ecc... e si sarebbe scatenata una rivoluzione sul web. I video di Mons Schneider in pochissimo tempo e con poche parole hanno già qualche buona visualizzazione per essere un argomento basato su di una setta di soli 1 milione e mezzo di adepti. Cari saluti a tutti.
Emanuele Baiocco da Perugia, n. 14/02/1987 EX-NEOCATECUMENALE FIERO!!!
Emanuele, io ho visto alcuni tuoi video e li ho ho trovati anche interessanti e, per quanto l'argomento lo consenta, divertenti.
EliminaIo non metterei in contrapposizione youtube a un blog o alla carta stampata.
Figuriamoci, qui si tratta anche di reperti ormai archeologici come i mamotreti scritti, se ho ben capito, a macchina o, parola da museo, ciclostilati!
A ognuno il suo, le voci si completano a vicenda, come in un coro polifonico.
Non puoi chiedere di mettere nome e cognome a chi non vuole. Ciascuno ha i suoi motivi rispettabili. Molti saranno gia' stufi marci di aver abbassato le proprie barriere per anni!
Inoltre, permettimi una correzione da noiosa profe, spero proprio che qui nessuno voglia fare outing!
Fare outing significa rivelare senza consenso le inclinazioni, di solito sessuali, di qualcuno!
Come se io dicessi che tu sei gay senza il tuo consenso!
Credo che il termine che tu volevi usare sia coming out, insomma uscire dall'armadio.
Questa uscita, lo capisci bene, e' un fatto altamente personale, sia si tratti di preferenze personali o meno, e il rispetto delle barriere, limiti o confini personali deve essere assoluto.
Proprio quei limiti che le sette vogliono distruggere.
Cordiali saluti a te e alla bellissima Umbria,
Simonetta
Emanuele Baiocco:
RispondiEliminauna paio di post fa si diceva che è caratteristica del Cammino l'UNIFORMITÀ' di comportamento. Il Cristianesimo invece si fonda sulla LIBERTA'.
S. Agostino diceva: "Nelle cose certe unità, nelle incerte libertà, sempre carità".
Ognuno ha la sua situazione. C'è chi ha parenti nel Cammino, chi magari un datore di lavoro, chi "informatori" da cui attingere notizie del Cammino, ecc. Motivi per cui è bene mantenere un certo anonimato.
Non proporti a modello di comportamento. Pensa a fare la tua parte.
Se gli altri provano a fare la loro in modo diverso, a te che importa? Tu segui Cristo come puoi
Sì, Emanuele, ma forse non mi sono spiegato bene. Nel mare magnum di youtube non si ritrova quello che serve, youtube non è idonea alla ricerca. Ho visto ora un video di mons. Schneider: 1.429 visualizzazioni in due anni! Hai idea quante visite riceve questo blog, ai primi posti in Google alle voci cammino neocatecumenale? Hai idea quante ne riceve Jungle Watch di Guam? Dal 2013 a ora 7.535.304!
RispondiEliminaSe vuoi informare un gran numero di persone, youtube è il media meno indicato. Ti piaccia o non ti piaccia è così.
Pietro mi ha preceduto nella risposta.
RispondiEliminaCaro Emanuele, anche in guerra c'era ci combatteva in prima linea e chi, dietro le linee nemiche si batteva da partigiano, in segreto.
I partigiani erano persone che spesso avevano tutto da perdere a farsi riconoscere, perché la punizione per il "tradimento" sarebbe ricaduta su familiari e amici.
C'è chi come Lino può stare in trincea a sparare a viso aperto, e chi come me e altri per amore ai propri cari, rispetto per amici ancora dentro e per mantenere aperti canali utili a reperire informazioni e testi altrimenti segreti DEVE mantenere l'anonimato.
Mi piacerebbe anche a me poter essere libero come Lino, purtroppo non ne lo posso permettere. La mia datrice di lavoro, importante catechista neocatecumenale, mi farebbe passare le pene dell'inferno, perciò il desiderio di gloria è subordinato ai bisogni della mia famiglia. Un giorno anche io potrò metterci la faccia. Non ora però.
Altre testimonianze dei matrimoni NC.
RispondiEliminaHo visto i due pesi e due misure, mi ricordo un catechista che invitava i fidanzati a sposarsi anche se non avevano lavoro e casa, perché tanto il Signore avrebbe provveduto. Poi questo catechista ebbe un figlio che doveva ancora finire di studiare, ma voleva comunque sposarsi. Secondo voi il padre cosa gli disse??? Mi ricordo che gli fece una serie di discussioni perché doveva finire di studiare.....ed io pensai ma perché il Signore non doveva provvedere?
E non mi si venga a parlare di debolezza umana! Questa è SUPERFICIALITÀ : Fino a quando riguarda persone esterne, uno non pensa alle consegue di quello che dice, se poi invece è un proprio familiare le cose cambiano, qualche domanda in più uno se la fa.
Ho visto coppie a cui non è stato insegnato il discernimento sull'apertura alla vita, e sono scoppiate sotto il peso di un numero eccessivo di figli rispetto alle loro possibilità soprattutto psicologiche. Nel cammino ci sono eccome i divorzi!
Sottoscrivo completamente quello che dice oggi Donna Carson, in modo particolare: "...la regola n.1 di Kiko: il matrimonio deve essere la tua croce, altrimenti sei felice, e se sei felice non hai bisogno del cammino."
Ci sono dei problemi che possono essere risolti anche dal punto di vista cristiano, ma siccome nel NC uno pensa che vuole fuggire dalla croce che il Signore gli ha dato, sta fermo, rimane passivo non affronta mai i problemi che si incancreniscono sempre di più.
EX-NC-???
@ A Emanuele Baiocco (17:25)
RispondiEliminaO vi decidete a farvi vedere e a quel punto avranno paura loro oppure rimanete tranquillamente nell anonimato. Tra l altro avevo fatto ben 21 video e nessun altro ha tirato fuori gli attributi per farne dei suoi.....O tirate fuori le palle o lasciate perdere il CNC. Saluti. Piú di cosí non so che dirvi. Speravo che i miei video vi avessero svegliato per uscire dall omertà ma mi sbagliavo.
Perchè tanto livore, mi domando?
Verso di noi, poi!
Tentare un'opera come quella in cui tutti noi ci siamo imbarcati presuppone tanta pazienza, tanta umiltà, tanta attenzione agli altri, tanta capacità di dare contributi, magari nascosti, di cui nessuno ci sarà riconoscente, tanta capacità di farci aiutare da chi ne sa più di noi, di modo che la nostra personale esperienza, preziosa perchè basatas sui "fatti concreti" tanto amati nel cammino, sia la più utile e proficua per il prossimo.
Forse è meglio se tu cerchi un'altro modo per occupare un bello spazio sul web (si dice così?) e diventare famoso, e magari ricco, come desideri.
Qui, secondo me, perdi solo tempo.
Poi la faccia, che sarà mai la faccia?
Meglio immaginarla, a volte, che uno, quando poi la vede resta deluso.
La fantasia è una delle cose più stimolanti e carine della vita.
Ti auguro di cuore un futuro radioso.
Pax
@ Apostata
RispondiEliminaCollega tra tutti il più caro.
Mi rivolgo poco a te, si qualche post, poi copio e adatto di volta in volta il Trettre doctor!
I tuoi commenti sono il TOP.
Pazienza, restiamo uniti, in mezzo a tutto questo gnosticismo e
INTROMETTIAMOCI tranquillamente e senza stancarci.
Uniquique suum.
Con simpatia, oltre tutto il resto.
Pax
RispondiEliminaScusate gestori, una domanda:
ma lo scopo di qsto blog nn è mettere in evidenza l’incompatibilità dell’ l’ideologia e della prassi neoc con la Fede cattolica e il Magistero e Tradizione della Chiesa?
Le disquisizioni filosofiche con Cristiana Rossetti sono utili a qsto scopo?
Non vorrei aver contribuito anch’io alla prolificità dei suoi interventi avendole risposto nel post precedente che la ritenevo, come me, non esperta di teologia ed interpretazione delle Scritture.
Direi che ha già ampiamente dimostrato che mi “sbagliavo” , facendo sfoggio della sua cultura come esperta di “storia delle antiche religioni” .. forse può bastare così ..(sopratutto dopo aver sentito cose del tipo che con Giobbe.. "Dio è ispirato dal demonio" (!?)..mi rallegro della mia ignoranza in materia! )
Penso invece di non essermi sbagliata ritenendo che davvero non conosca come la Chiesa interpreta soprattutto il Nuovo Testamento, visto che l’argomento in questione era l’interpretazione di Mt. 17,14-21 (Gesù guarisce 1 epilettico),
ma forse il CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA non è abbastanza antico per il suo ambito di studi.
Ognuno può dialogare di ciò che più lo appassiona e ritiene importante, ma vorrei fare notare che
Kiko Arguello non organizza tavole rotonde dove cita testi di illustri teologi e filosofi (di qualsivoglia religione) ,
a lui basta citare se stesso, brani della Bibbia interpretati da se stesso, discorsi cattolici ( di Papi, cardinali, vescovi ecc.) RE- interpretati da se stesso … amalgamando il tutto con le sue abili doti di IMBONITORE di folle.
Se non mi sono espressa bene … ciò che voglio dire è meglio riassunto nei seguenti interventi di Tripudio:
by Tripudio ha detto..
“Inutile spremersi sulla Bibbia se poi non ti confessi regolarmente, inutile scrutare i passi biblici alla ricerca delle verità di fede quando sono già ampiamente spiegate nel Catechismo, inutile spiegare Abramo e Mosè a chi non conosce nemmeno quali sono le premesse essenziali per confessarsi e comunicarsi...
Gran parte dell'innumerevole schiera di santi ha nutrito la propria spiritualità senza mai mettere mano alla Bibbia, poiché bastavano le letture della Messa commentate dal sacerdote (il ciclo delle letture peraltro è ordinato in modo da coprire tutti i punti più importanti della divina rivelazione e in una sequenza coerente e logica) e le verità di fede spiegate dal Catechismo”
by Tripudio ha detto..
“Data la presenza di una mentalità sbagliata (quella del voler trasformare i cristiani in pensosi scrutatori di Bibbie), il Papa auspica la costituzione di gruppi di educazione permanente alla parola di Dio (il termine educazione implica che c'è qualcuno esperto che guida e insegna, non il solito laico fai-da-te). Non c'è nessun comando di darsi da fare a mettere il naso tra le pagine della Bibbia, tanto meno se non si è abbastanza ferrati in catechismo e abbastanza assidui nella vita sacramentale.
Del resto Nostro Signore non ha detto andate e leggete la Bibbia benché fosse stato Lui stesso a spiegare in più occasioni i passi delle Scritture che lo prefiguravano e annunciavano (e lo spiegò a gente particolarmente sensibile alle profezie e alle Scritture).”
Scusate se queste osservazioni le ho fatte in questa pagina ( fuori argomento), ma l’ho fatto proprio perché qui ho letto le disquisizioni di cui dicevo.
Roberta
Ileana o Roberta poco importa. Il punto e' che quando qualcuno punta il dito verso gli altri sulle proprie crisi matrimoniali non dice mai tutta la verita'. Immagino che i frequentatori del blog inveleniti contro il cnc siano propensi a credere a tale mezza verita' in ogni caso. Lo trovo scorretto. Cosi' come accusare costantemente giudici e vescovi di oliatura. Ps. Nessuna simpatia verso il cnc. @valentina prega per chi te lo chiede.
RispondiEliminaChiedo scusa, Pietro Soave, ti ho solo ricordato insieme agli amici e collaboratori del blog, niente di particolare.
Elimina@Pietro Soave
RispondiEliminaNon so se hai frequentato il cammino o no,ma ti assicuro che i catechisti e non solo, mettono non solo bocca ma si permettono di intromettersi negli affari privati delle persone e tra marito e moglie condizionandone il rapporto e se qualcuno è più debole caratterialmente si fa condizionare. Invece di fare il professore e di giudicare le storie di matrimoni falliti, pensa a metterti nei panni altrui,nel dolore di un matrimonio fallito e porta rispetto. Ed in più Roberta nel suo intervento ha ammesso anche le sue colpe e del marito per la fine del matrimonio. Ma la questione è che nessuno può intromettersi nel rapporto tra due persone,figuriamoci laici senza preparazione e solo con l'arroganza di sapere perché "leggono" la bibbia. In comunità manca il principio base di Dio, amore,rispetto ed umiltà. Per me,che sono ignorante di religione,catechismo e tutto ciò che è teologia,la cosa più importante è l'amore che è ben descritta da San Paolo parlando della carità. E lo stesso Gesù ha detto che la verità sarà rilevata ai più piccoli e umili.I catecumeni si atteggiano a cristiani adulti,peccato che in loro c'è solo supponenza e arroganza oltre che tanta ignoranza. Premesso che io non sono un buon Cristiano perché incapace di perdonare chi mi fa torto, o non so amare il nemico,ed altro,ma almeno ho la sensibilità di rispettare il dolore altrui e di non intromettermi nella vita altrui come fanno i catecumeni. Beata ignoranza, perché se devo "conoscere" la Bibbia e diventare arrogante e presuntuoso credendomi di avere ogni risposta a tutto,preferisco rimanere nell'ignoranza teologica e seguire la coscienza che è per me è il miglior suggeritore perché ispirata dallo spirito Santo.
Il cammino è una eresia ed è giusto quello che fanno in questo blog,far uscire la verità.
Ex-fratello
@ roberta salerno ha detto...: "Scusate gestori, una domanda: ma lo scopo di qsto blog nn è mettere in evidenza l’incompatibilità..."
RispondiEliminaCara Roberta, questa volta non concordo con te. Per due motivi:
1) Non si può condividere l'idea che nel blog si debbano pubblicare solo i commenti da quattro soldi dei soliti pasqualoni, e poi quando ti arriva uno che dimostra di avere un po' di studi nella zucca (condivisibili o meno che siano) lo si censura oppure non gli si risponde.
2) Perché - perlomeno dal mio punto di vista - la pubblicazione delle disquisizioni filosofiche con Cristiana Rossetti l’incompatibilità la dimostrano, eccome! Ti invito a leggere gli ultimi miei due commenti di ieri.
RispondiEliminaOk Lino, nn li ho visti .. Li leggerò..
Grazie
:) Buona giornata a tutti!
Il sottoscritto trova invece scorretto chi nutre sistematicamente dubbi su qualsiasi porcata del Cammino.
RispondiEliminaAlla luce delle numerosissime testimonianze sul fatto che i cosiddetti "catechisti" si intromettono nella vita matrimoniale altrui, trovo scorretto tentar di dar loro ragione a tutti i costi anche su un solo singolo caso.
Alla luce del fatto che una richiesta di nullità emessa dopo ben trentacinque anni di matrimonio, e per di più in presenza di un'amante, e per giunta un'amante neocatecumenale sobillata dai cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, e per di più presentando come "testimone" a favore della nullità il responsabile della comunità neocatecumenale del richiedente (tutte notizie presenti sui giornali), trovo decisamente disoneste le elucubrazioni di Pietro Soave. Ma per chi ci ha presi, per dei fratelli di comunità obbligati (come al solito) a professare il bispensiero kikiano?
Infine, alla luce dei casi di richiesta di riconoscimento di nullità di cui ho conoscenza, e specialmente di quelli che la Sacra Rota non ha voluto annullare, ritengo plausibile che certe cause, con adeguata «oliatura» e adeguate pressioni (non soltanto neocatecumenali), vadano in porto quando non dovrebbero. Come tutti i tribunali umani, anche quello rotale è imperfetto, e i singoli responsabili dovranno rispondere davanti a Dio dei propri atti.
Fra parentesi la clamorosa proliferazione di cause di nullità è dovuta alla faciloneria dei sacerdoti che hanno fatto propria certa approssimazione postconciliare; un vicario generale si lamentava, in presenza del sottoscritto, che almeno la metà dei matrimoni celebrati in chiesa oggi sono nulli in partenza perché almeno uno degli sposi non ha veramente intenzione di celebrare un matrimonio cattolico (e il sottinteso, mentre ridacchiava, era che ciò valeva come motivo per chiedere più soldi di offerta per il sacramento: se proprio volete far perdere tempo al parroco facendogli celebrare la vostra messinscena annullabile a piacere, che almeno non siate avari come gli altri).
Ho poi presente, per esempio, un certo professionista che dopo neanche una quindicina d'anni di matrimonio ha imbastito con grande perizia tutto l'ambaradam per ottenere il riconoscimento di nullità (si era "rifatto una vita" e l'amante era dispiaciuta di non potersi sposare in chiesa). Tanto lui è stato preciso e attento, tanto la Sacra Rota è stata pedante e cercatrice del pelo nell'uovo, mentre casi molto più incerti del suo hanno avuto sempre semaforo verde.
In qualità di cattolici non ci illudiamo che certe strutture ecclesiastiche di cui ufficialmente ci fidiamo possano avere qualche debolezza. Non siamo così ingenui da credere che nei corridoi curiali siano tutti puri come colombe. Ci atteniamo piuttosto ai fatti. E il solo fatto che un tizio dopo aver trovato un'amante decide di "nullificare" il matrimonio contratto trentacinque anni prima, già da solo è un ottimo argomento per capire la situazione, anche se lui e l'amante non fossero neocatecumenali.
RispondiEliminaA volte è proprio vero che una palla di neve diviene una valanga
Mi sono già scusato da qualche parte d'aver invaso una sezione commenti non appropriata per imperizia personale
Sono intervenuto su una dichiarazione di Kiko (ma poteva farla anche Mario Rossi) sul male che non reputavo sbagliata perchè questo è scritto nel Vecchio Testamento
Sono stato accusato di ravanare a vanvera nell'antico Testamento, mi sono difeso affermando che come laureato in storia religiosa antica (che poi non vuole dire nulla)la mia osservazione poteva assumere un minimo di credibilità cognitiva. (essere sterti ignificava aver pasato l'intera vita sul testo)
Ho citato la persona che da teologo ebreo la vita l'ha davvero passata sul testo e quindi ha una credibiltà ben mggiore della mia (ma forse il suo torto è l'essere ebreo)
Ho ulteriormente agiunto il libro di Giobbe (che andrebbe letto) e il commento di C Gustav Jung sul tema e poi quello di h. Corbin entrambi sorprendenti che nulla tolgono al cristianesimo.
Ho l'impressione ch el agente si senta punta quando le sue inamovibili certezze siano scosse da qualcosa di imprevisto. Ma questo è il nostro destino di esseri umani: proseguire incessantemente verso la verità non mettersi dietro il catechismo
Del resto il catechismo il problema del male non lo ha risolto, esso in parte resta un mistero anche dal punto di vista cristiano. Chi vuole prima di imbizzarirsi si informi
Punto
Cristiana
Per Cristiana: abbiamo penso tutti compreso, ma lo immaginavamo e in parte lo sapevamo, che sono molte e diversificate le risposte alla domanda su cosa sia il male e da dove provenga, anche se ancora non mi hai spiegato perché invece in Genesi non troviamo che Dio crei le tenebre, come puntualizzato da Lino.
RispondiEliminaAd ogni modo, ti ringrazio per aver aperto qualche nuova prospettiva sull'origine della teologia del cammino, che, un po' l'avevamo già capito, travalica Catechismo della Chiesa Cattolica.
Una palla di neve diventa sempre una valanga, quindi sarebbe sempre il caso di assicurarsi dove la si sta tirando.
RispondiEliminaEntrare a gamba tesa per difendere una dichiarazione di Kiko, in un blog che documenta gli errori di Kiko, richiede molte più spiegazioni di un semplice elencare versetti - ad elencarli era già stato molto bravo il demonio nel tentare Nostro Signore (cfr. Mt 4,6).
Fra parentesi la dichiarazione riguardante Dio "creatore del male" non è compatibile con la dottrina cattolica, alla quale - non è un mistero - teniamo davvero parecchio.
Esatto, la credibilità si acquisisce con gli argomenti verificabili da tutti, non con i titoli di studio. Del resto non c'è bisogno di avere una laurea in matematica per riconoscere che due per due fa quattro.
Quanto al soggetto che ha "passato la vita sul testo" (e tanti saluti alla fede), è un madornale errore di metodo. Sarebbe come chiedere informazioni sulla castità ad uno che ha passato la vita a produrre pornografia. Sarebbe come chiedere notizie sulla droga ad uno che ha passato la vita drogandosi. Sarebbe come chiedere informazioni sulla Bibbia ad un Lutero o uno Scholem, che potranno sì dare la loro opinione, ma di sicuro non è quella cattolica. Non sempre è vero che gli autori non cattolici "nulla tolgono al cristianesimo": potrà forse essere vero in campo aeronautico o culinario, ma non certo in campo biblico.
C'è una separazione molto sottile tra il prendere ciò che di buono c'è in un autore e lo sposarne implicitamente le conseguenze delle sue tesi. Qualsiasi studioso - anche un liceale - dovrebbe saperlo. Il metodo è imposto dall'oggetto: non si può studiare l'ippica usando il metodo degli scacchi, benché in questi ultimi sia presente il cavallo. Le vaccate dette da Kiko non sono il frutto di esegesi, meditazione ed esposizione di dottrine cattoliche: perciò il tentare di appiopparvi versetti veterotestamentari a mo' di foglia di fico non le trasforma da vaccate in oro colato.
L'essere dotati di titolo di studio non esime dal rigore scientifico e dall'onestà, e garantisce agli estemporanei sfoggiatori di cultura biblica la sensazione di sentirsi punti sul vivo quando le proprie elucubrazioni si scontrano con la realtà. Tanto più - come nel caso del Rossetti - quando si ha il fegato di dichiarare che il Catechismo sarebbe incompatibile con la verità (affermazione tipica dell'agnosticismo di moda anche in certi ambienti ecclesiali modernisti e nei patetici istituti di scienze teologiche, dove la sospirante mania della "ricerca della verità" contiene il sottinteso che la verità sarebbe inconoscibile e perciò inesistente, tant'è che tutti dovrebbero dichiararsene "cercatori" e nessuno avrebbe diritto di far notare che tizio o caio sbagliano).
A mettersi "dietro il Catechismo" (cioè a fidarsi seriamente del Magistero infallibile della Chiesa) sono stati i santi, ed in qualità di fedeli cattolici noi desideriamo altrettanto. Il fatto che il mysterium iniquitatis non sia spiegabile in umane parole non implica che il Catechismo sia incompleto.
Cristiana:
RispondiEliminanon sentirti sotto tiro. Nessuno ha intenzione di lanciare accuse. Se si è in tanti a rispondere è perché siamo in tanti a voler soddisfare le TUE richieste. E ognuno lo fa a moodo suo.
Quanto alle INAMOVIBILI CERTEZZE, ti assicuro che nessuna sapienza umana può non solo pungerle, ma neanche gettare su di esse una sola ombra. Perché non è questione di filosofia, ma di Fede.
Del resto è impossibile mettere la dottrina della Chiesa in contraddizioine con se stessa anche dialetticamente, perché è dottrina della Chiesa che qualunque nuova espressione del Magistero DEVE essere interpretata non in contrasto, ma alla luce del Magistero precedente.
La novità del Magistero non può che essere che nella continuità: se, per assurdo, contenesse una novità in contrasto con la tradizione, non andrebbe presa in considerazione.
Per tutto il resto ti invio a padre Angelo Bellon, mio teologo di riferimento, a cui puoi scrivere nella rubrica "un sacerdote risponde" che puoi trovare cercando su Google.
Pertanto nessuna puntura. E neanche tu devi sentirti "punta" (o "punto").
A proposito: perché ti "firmi" Cristiana e poi parli al maschile?
Mi scuso per l'errore in un post precedente: ho scritto Concilio Vaticano III invece di Concilio Lateranense III.
RispondiEliminaDisquisizione filosofica priva di senso. Il catechismo per me è chiaro: Dio non può essere considerato né origine né creatore del male. E la questione è finita, perché il Magistero e la divina Rivelazione hanno già chiarito: chi è cristiano lo accetta con fede e religioso ossequio.
RispondiEliminaTripudio (commento delle 10:18) ancora una volta grazie!
RispondiEliminaNon mi soffermo troppo, voglio evidenziare solo due frasi:
1.by Tripudio
"Esatto, la credibilità si acquisisce con gli argomenti verificabili da
tutti, non con i titoli di studio. Del resto non c'è bisogno di avere una
laurea in matematica per riconoscere che due per due fa quattro.
Amen.
A noi qui basta fare le operazioni più semplici, basta e avanza!
Aspettiamo a braccia aperte i fratelli delle comunità che escono feriti dal cammino e che leggendoci dicano: "Questo, proprio questo, anche io ho vissuto!"
Per essere più chiara cito Apostata:
l'apostata ha detto...
"Evidentemente la discussione sulle intromissioni nei matrimoni deve dare molto fastidio.
Si stanno affannando parecchio per sviarla.
Ai disturbatori domando: con che "autorità" i kikatekisti spingono degli sprovveduti a "forzare la mano a Dio"?
Rispondete a questo." (8 maggio 2017 15:06)
PER DIRE CHE, I COMMENTI AD UN POST COME QUESTO:
"Quando il cammino neocatecumenale “si intromette”."
CHE ENTRA EFFICACEMENTE, SMASCHERANDOLE, NELLE PRASSI ABERRANTI DEL CAMMINO, RISCHIANO DI ESSERE SVIATI DAL LORO FINE MERITORIO.
O, forse, come dice Apostata l'azione di disturbo è premeditata?
Da parte di una Cristiana Rossetti che, dall'alto della sua incommensurabile scienza e preparazione, mentre si firma al femminile, parla al maschile! Errore davvero imperdonabile, nella sua banalità....o è una sfida? O questa creatura superiore è assimilabile agli angeli?
Aggiungo questo a titolo personale:
non ho mai visto che dispute tra "intellettuali", suscitate da chi tra i due ha lo scopo soltanto di dimostrare, inutilmente, vulnerabili le tesi altrui, per tentare di demolirle, abbiano portato a qualcosa!
Si alza solo un polverone e si fa una confusione tale che gli spettatori esterni, numerosi su un Blog, finiscono per non capirci niente.
E la confusione certo non giova a chi, con curiosità magari, ancora nel cammino ma ormai avendo toccato il limite massimo della sopportazione, si affaccia sul Blog e dopo aver letto un poco cose che non comprende...lascia perdere e fugge via.
Non rischiamo di affaticarci in questioni sterili, il lavoro di demolizione dei mamotreti è altamente meritorio e produrrà i suoi frutti, al di là delle Cristiane o dei Cristiani.
Quello che Lino, ormai da anni ha messo in evidenza, con limpide e convincenti argomentazioni, ora sta solo trovando conferme sempre più inconfutabili.
Io, come tanti, gli siamo grati per aver dato un nome alla dottrina pestifera e maleodorante del cammino, qualificandolo come percorso iniziatico di natura gnostico/esoterica.
Sì Apostata, hai ragione, penso che molti siano infastiditi seriamente dal lavoro a 360° del Blog "Osservatorio" e non poco.
Noi, per parte nostra non ci lasciamo distrarre e andiamo avanti sempre più determinati e, spero, numerosi.
Concludo ricordando che "Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti"(1Cor.1,27)e ancora Dio "ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore" (Magnificat) tanto per fare anche io qualche citazione.
2. by Tripudio
"Quanto al soggetto che ha "passato la vita sul testo" (e tanti saluti
alla fede), è un madornale errore di metodo."
...con tutto quello che benissimo spieghi dopo.
Qui una sola citazione.
Diceva S.Tommaso d'Aquino: “Temo l'uomo di un solo libro”, con questo mettendo in guardia: «Diffida di chi ha letto un solo libro!», che pare la migliore interpretazione (cfr.Wikipedia)
Saluti e tanquilli, manteniamo la calma, essa sarà la nostra forza.
"Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza".Isaia 30.15.
Pax
RispondiEliminaQualcuno è di "coccio" o fa finta di esserlo
Le espressioni bibliche sottolineate sono scritte inamovibilmente nel testo sacro ed è la traduzione del prof Scholem che deve essere contestata
Non mi metto dietro a un titolo di studio per salire in cattedra, io so' io e voi non siete un... ciufulo. Ma se il sig ciufolo mi da del "ravanatore" senza conoscermi, mi permetto umilmente di sottolinare che non sono totalmente sprovveduto in materia (e questo nonmi passa ade spero che è tutta un'altra parrocchia).
Il comcilio Vaticano II è stato pesantemente influenzato dall'ebraismo ho già detto che dall'insulnte "perfidi ebrei" del venerdi santo si è passato ai fratelli maggiori verso i quali non si devono tentare di operare conversioni perchè essi sono già di loro popolo eletto
Il prof Scholem (piaccia o non piaccia) avendo per primo la cattedra di misticismo ebraico all'università di Gerusalemme (la cui fonte certamente non può essere altri che la Bibbia), e stato una delle massime autorità mondilali in questo campo, non credo che uno sprovveduto ragioniere "tal de tali" che possa con qualche battuta liquidare la competenza "dal di dentro" di questo esegeta.
Il professor Scholem è statd ospite fisso e animatore del gruppo Eranos, un cenacolo di studiosi di primaria importanza che si sono per circa cinqunt'anni ad Ascona.
A nessuno di questi è venuto in mente di dire: "si studi il catechosmo imbecille che lei non ha capito niente"
erano gli altri a chiedere lumi a lui sull'argomento
A me tra l'altro Scholem non sta affatto simpatico perchè è stato un dichiaratissimo sionista, ma scindo il "politico" dallo studioso, naturalmente.
Don Curxio Nitoglia , tomista di ferro , ha ben documentato l'influenza ebraica sulle determinazioni conciliari
Allora ci sono due pesi e due misure per giudicare il peso dell'ebraismo nella dottrina cattolica?
l'ATTUALE PONTEFICE HA DETTO DI RECENTE (ribadisco) CHE CRISTO S'È FATTO SERPENTE, S'È FATTO DIAVOLO PER NOI.
Non chidetemi di spiegare questa dichiarazione "sconcertante", ma giudicate voi quanto sia conforme all'attuale catechismo. Dico attuale) perchè l'infallibile magistero ecclesistico s'è piegato alla storia in molte circostanze nel corso dei tempi.(ma questo è un altro discorso).
Qualcuno in questo sito mi ricorda il comportamento degli arabi , che dopo i cristiani hanno bruciato la biblioeca di Alessandria. A che servono i libri se c'è il catechismo.
Lasciamo perdere il discorso sulla verità perchè non vale la pena farlo in questa circostanza.
Gardirei che qualcuno invece di intervenire con l'albagìa dell'eletto se proprio a tempo da perdere e vuole rispondermi si soffermi sui fatti e non sulla sua convinzione personale che gli fa da corazza impenetrabile.
Se Kiko magari, una volta, ha detto una cosa veritiera ci dovete stare (ma questo è argomento molto secondario).
Cristiana
La fretta di rispondere gioca brutti scherzi, eh?
RispondiElimina- confondere espressioni del "parlato" del Papa (teologicamente imprecise, ma colloquiali ed intese a provocare) con le verità di fede certificate da una ventina di secoli di Tradizione, di Magistero, di vita dei santi;
- insistere a promuovere un autore non cattolico come voce autorevole per conoscere la Bibbia (chi è dunque "de coccio"?)
- spalancare ancor più la porta sul tema: "quale Bibbia?" - quella cattolica? protestante? testimone di geova? tradotta di recente? tradotta da modernisti o da tradizionalisti? e su quale testo originale? da quali documenti? su quale canone? quale traduzione? quali parti importanti? quali autori? quali fonti? documentate da chi? e quale Tradizione, quali padri, quali teologi, quali interpreti? troppa carne a cuocere... tanto più che
Infine, la demonizzazione dell'interlocutore: «Se Kiko magari, una volta, ha detto una cosa veritiera ci dovete stare». Praticamente Cristiana tenta di dipingerci come odiatori di professione (in termini di psicologia si chiama "proiezione"), come se in questo blog ci fossimo occupati almeno una volta di ciò su cui Kiko non ha sbagliato.
Cristiana ha detto: "l'ATTUALE PONTEFICE HA DETTO DI RECENTE (ribadisco) CHE CRISTO S'È FATTO SERPENTE, S'È FATTO DIAVOLO PER NOI".
RispondiEliminaE io rispondo con il testo:
http://www.news.va/it/news/nel-segno-della-croce-4-aprile-2017
"come memoria di colui che si è fatto peccato, che si è fatto diavolo, serpente, per noi; si è abbassato fino ad annientarsi totalmente".
L'associazione è peccato=diavolo, il significato è che Cristo ha assunto su di sé i peccati del mondo ed è accettabile, senza i tuoi voli pindarici gnostici. Se tu avessi letto tutto l'articolo e prima notata la (giusta) contrapposizione tra il serpente di bronzo innalzato (con il bronzo che è simbolo di eternità, che possiede virtù purificatrice e apotropaica) e il serpente di terra, non avresti inviato questo commento. Non avevo dubbi, però: quando gli gnostici passano dal general generico al particolare, quando ragionano di simboli, sono assolute nullità. L'ho verificato non qui, nelle tavole rotonde e nelle contese con maestri massoni.
Per favore, Cristina, non andare OT. Se proprio vuoi, ti è stato chiesto più di una volta dove, nella Genesi, leggiamo "siano le tenebre" e tu con Bereshit dovresti darci lezioni.
L'impressione mia, ora, è che tu stia trolleggiando.
"ma il serpente di bronzo era segno di due cose: del peccato fatto dal serpente, della seduzione del serpente, dell’astuzia del serpente; e anche era segnale della croce di Cristo, era una profezia»".
RispondiEliminaEra segno, non era il serpente astuto: riesci a capire, la differenza? Ed era anche segno della croce, naturalmente.
E dire che dovreste essere dei maestri nell'analisi degli opposti! Peccato per te che qui non ci sia sintesi, come nel caduceo di Mercurio.
30anni
RispondiEliminaCristiana Rossetti Piccola analisi testuale da un singolo messaggio:
Mi sono già scusatO da qualche parte ...
Sono intervenutO su una dichiarazione di Kiko ...
Sono stato accusatO di ravanare a vanvera nell'antico Testamento,
mi sono difesO affermando che come laureatO in storia religiosa antica ecc.
Vista la sistematicità in questo e altri messaggi nell'usare aggettivi maschili è lecito chiedersi chi ha scritto questi messaggi presentandosi con un nome femminile:
1) Puro sbaglio di battitura? Possibile ma altamente improbabile.
2) Confusione di genere? Si può senz'altro escludere.
3) Maschio che scrive al maschile (giustamente) ma si firma al femminile per nascondere l'identità? Possibile.
4) Femmina che si firma al femminile (giustamente) ma scrive al maschile per nascondere l'identità? Possibile.
Escluse le ipotesi 1, 2 resta la 3 o la 4 Quale sarà quella giusta? Ci togliera C.R. da questo dubbio? :-)
Personalmente, e senza pretesa di essere nel giusto, con fiuto "romano" azzardo l'ipotesi 4 e che la nostra dotta interlocutrice non si chiami così ma abbia altre iniziali, per es. A.P.
Cristiana, 13:34 terzultima riga prima della troll-firma: il verbo avere, presente indicativo, terza persona singolare vuole l' acca-h......si vede che non capisci un'*... e fai tanto il sapientone....inutile ingolfarsi nelle bibbie quando non sai nemmeno la grammatica dell'asilo......
RispondiEliminaCristiana:
RispondiEliminaCristo si è fatto serpente?
Se il Papa l'ha detto e tu lo interpreti alla lettera, bene, questo è FONDAMENTALISMO
Se fosse così, sarebbe interessante, caro 30anni, ma da una eventuale A.P. mi aspetterei di più che non una pizza su Scholem che occupa centinaia di parole in commenti nel tentativo (fallito in partenza) di sviare la discussione dalle mostruose, ciclopiche eresie di Kiko fissandosi su una discussione di stampo talmudico (come direbbe Moni Ovadia) che spacca il capello in quattro, otto, sedici, ma non cava un ragno dal buco.
RispondiEliminaRipeto, "Cristiana", visto che mi si accusa di "bruciare libri" come i musulmani (grazie per le grasse risate): il catechismo della Chiesa Cattolica, che è il compendio di ciò che deve essere creduto per rivelazione divina e fede cattolica, spiega in modo chiaro e tagliente, fondandosi su 2000 anni di riflessione e di tradizione della Chiesa e di Rivelazione radicata nelle Scritture che DIO NON E' E NON PUO' ESSERE CONSIDERATO ORIGINE O CREATORE DEL MALE il quale E' ENTRATO NEL MONDO PER INVIDIA DEL DIAVOLO" quindi prima non c'era e oggi si perpetua A CAUSA DEL CATTIVO USO CHE FACCIAMO DEL DONO DELLA LIBERTA'
Allora chiariamo una cosa, visto che "Cristiana" non ha risposto alla questione dell'assenza del "siano le tenebre" nella Genesi. Magari aveva capito l'antifona. Genesi 1,31: "il Signore vide tutto ciò che aveva fatto ed ecco era molto buono". Cosa facciamo, anche qui la sintesi degli opposti? Aveva fatto anche il male e tutto ciò era molto buono? Il male, allora, non solo sarebbe permesso, ma anche sarebbe "molto buono".
RispondiElimina30anni
RispondiEliminaBeati pauperes spiritu ha detto... Se fosse così, sarebbe interessante, caro 30anni, ma da una eventuale A.P. mi aspetterei di più che non una pizza su Scholem che occupa centinaia di parole in commenti nel tentativo (fallito in partenza) di sviare la discussione dalle mostruose, ciclopiche eresie di Kiko fissandosi su una discussione di stampo talmudico (come direbbe Moni Ovadia) che spacca il capello in quattro, otto, sedici, ma non cava un ragno dal buco.
Non sono d'accordo. Lo scopo di C.R. (o A.P. o altro/a) è proprio quello di dimostrare la cattolicità completa dell'idea che Dio mandi anche il male (in vista di un bene successivo per la persona); e per far questo l'unico modo è di dimostrare che tale idea sia fondata scritturalmente e magisterialmente. Non è possibile fare altro perché che nel cammino si pensi così è cosa più che fondata su affermazioni precise ed inequivocabili non solo di Kiko stesso ma dei catechisti itineranti (come posso testimoniare avvenne in una convivenza). Stabilito l'obiettivo e i vincoli che ne limitano lo svolgimento (le affermazioni precise di Kiko), C.R. ha dovuto necessariamente attingere al suo bagaglio di erudizione ricorrendo a citazioni multiple (quanto più possibili) e possibilmente con ricorso al principio di autorità. Entrambe le cose, erudizione e autorità, nella dialettica fanno sempre colpo almeno con un uditorio che non riesce a stare dietro alla valanga di citazioni; qui non ha successo perchè c'è almeno un interlocutore che ribatte a tono.
Quindi visto che la sedicente C.R. non poteva fare altro che quello che ha fatto, l'erudizione e le citazioni sono proprio pane quotidiano per persone di cultura abituate a scrivere libri storici apologetici con profluvio di dati e sottigliezze interpretative, cosa che mi ha fatto subito venire in mente (ripeto, con fiuto "romano" che a volte sbaglia ma spesso come diceva Andreotti c'azzecca ...) che C.R. possa essere in realtà A.P. (tra l'altro anche l'enigmistica porta acqua a questa possibile identificazione).
Escluderei nella maniera più assoluta che si tratti di Pasqualone o di qualunque altro fratello neocatecumenale con cultura nella media. Il lessico, la sintassi, e lo stile espressivo di C.R. denotano comunque una persono di cultura superiore alla media ed abituata a scrivere.
rispondo Beati e Lino
RispondiEliminaIn realtà non ho ritrovato il mio intervento di risposta e poi ho in parte risposto anche se non è corretto sottoporre a interrogatorio l'interlocutore (metodo kikiano).
la risposta in generale era piuttosto lunga
Per conseguenza mi trovo a dover puntualizzare
Mi permetto di osservare che il catechismo odierno è l'ultimo di una serie di catechismi precedenti. Non credo naturalmente che ci siano delle mastodontiche difformità nel tempo, tuttavia, visto che siete uomini di chiesa, mi insegnate che il dogma dell'immaolata concezione (considerato quasi una bestemmia da San Tommaso) è stato introdotto solo nel 1950, che in testi liturgici (pastere di Erma) il Cristo era definito angelo magnifico e non il figlio di Dio (delresto come serafino comparve a San Francesco e che molti cristiani hanno oltrepassato la soglia della morte con questa convinzione angelica confortati dal clero di allora in questa loro convinzione (cito fontgea richiesta)
Questo per dire che il depositum fidei è mutato nel tempo (Diciamo che s'è arrichit,vah)
Sulla disputa catechismo /bibbia /scholem ci siamo rotti tutti(chi scrive e chi legge) i cabasisi e quindi non val la pena di insistere, penso di essere stati chiaro: quello c'è scritto fino a prova contraria c'è scritto e non si può depennare (se poi la bibbia entra in contraddizone con se stessa npn è colpa dell'interprete, che disfida è la vostra?)
Una piccola domanda a proposito del male: ma il diluvio, la distruzione di Gomorra, il totale etnocidio degli abitanti della terra di Canaan (bambini, donne, vecchi animali) chi l'ha imposto e realizzato?
Debbo riprendere i passi biblici per evidenziare quanto Dio voglia perentoriamente che sia ucciso chiunque abbia un alito di vita?
Secondo il vostro giudizio: ciò è bene o male? Badate la Bibbi ache parla vanagloriosamente di ciò non la parte avversa.
Non mi parlate delle scelte sbagliate dell'uomo punite da Dio perchè nel Diluvio, a Gomorra, e nella terra promessa morirono moltissimi innocenti per diretta mano el "dio degli eserciti"(e non erano allegorie almeno nel caso di Canaan).
Se per la chiesa (catechismo) ciò è bene, mah! Se ciò non c'entra con il male dico: sarà!
lal linea di strage però non si interrotta e non è quindi un caso che a Beziers si operò nella stessa maniera, grazie all'infallibilità del magistero millenario (beziers è stata soprannominata la Hirochima del medioevo)
Ricordo che quando ero giovane il prete ci invitatava a vedere film "sani" proiettati in parrocchia, i fil sani erano quelli senza baci ed effusioni di coppia. peccatoi gravissimi!
I film sani erano spesso però quelli in cui gli indiani erano sterminati come mosche dai civilizzatori con la bibbia in mano e con il catechismo dall'altra.
Popoli sterminati come insetti fastidiosi e Lingue "tagliate" per sempre.
Stendiamo quindi un velo pietoso sul catechismo, per favore e sull'infallibilità del medesimo. Tutto questo sangue scorso, grazie al magistero infallibile che vede l'altro come espressione del male è patrimonio pressochè esclusivo di questa religione che dal quarto secolo in poi s'è prodotta in un incredibile sforzo di desertificazione.
Quando si hanno cumuli di morte alle spalle "perché Dio lo vuole" è meglio fare una riflessione prima di provocare un confronto perchè poi si risponde un poco da vipere.
Ma questo l'ho già scritto in altra forma ma nessuno mi ha risposto siamo quindi quasi pari (ma io non sono tenuto a fare lpesegeta voi a giustificare invecw si).
Vedete quindi un poco voi se avete qualche cosa da aggiungere o togliere
Cristiana
30 anni
RispondiElimina(considerazione aggiuntiva)
Avendo chiesto esplicitamente a C.R. di chiarirci il suo genere ed avendo azzardato una possibile identificazione, è intrigante pensare a quale potrebbe essere la risposta di C.R. se questa identificazione fosse per caso corretta.
1) Potrebbe silenziosamente defilarsi non scrivendo più. Ma in questo caso lascerebbe la fortissima impressione che il fiuto romano abbia colto nel segno.
2) Potrebbe continuare a scrivere ignorando domanda ed identificazione. Ma lascerebbe il dubbio di cui sopra.
3) Potrebbe negare di essere A.P., cosa che ovviamente potrebbe fare se effettivamente non fosse A.P. Ma se invece lo fosse dovrebbe "dire una bugia" cosa che comunque sarebbe disdicevole, soprattutto in una persona di cultura, come indubbiamente è.
Ho l'impressione che C.R. vedendosi identificata in A.P. stia andando un poco fuori di testa.
RispondiEliminaMaschile - Femminile ora usa il plurale,
Uno, nessuno, centomila.....
Poi scrivi/scrivete, cose incomprensibili, attaccando il Catechismo, facendo una confusione infernale.
Luce/tenebre, bene/male, e fu sera e fu mattina....magari....qui siamo ripiombati nel Caos.
Senti, lasciaci in pace con tutta la tua scienza,
Vai a fare un corso accelerato al caro Kiko, non a noi, che non ne abbiamo bisogno.
Al Trettre doctor (h.c.) plurilaureato Arguello, che non ha studiato neanche un giorno della sua vita, perdendo tempo a fare inquietanti scarabocchi che guastano gli occhi e l'anima di chi li guarda.
Qua teniamo tanto da fare, questo è solo l'antipasto.
Pax
Mamma mia!
RispondiEliminaHo provato a rileggerti, ma sei proprio inquietante e blasfema/o/i.
Sei come Kiko con i suoi inguardabili scarabocchi.
Aria!
Pax
30anni
RispondiEliminaPax ha detto... Ho l'impressione che C.R. vedendosi identificata in A.P. stia andando un poco fuori di testa.
Effettivamente sembra aver preferito (come in realtà prevedevo) adottare la strategia che avevo indicato come 2: Potrebbe continuare a scrivere ignorando domanda ed identificazione. Ma lascerebbe il dubbio di cui sopra.
Sia "mollare" che negare una identificazione anche se fosse vera creerebbe un eccessivo carico psicologico. Meglio ignorare e andare avanti ... Ma anche questa strategia ha un difetto. Se C.R. non è A.P., sia che sappia sia che nn sappia chi è perché non lo dice esplicitamente?
30anni
RispondiEliminaPax immagino che essendo anche tu de' Roma conosci bene A.P.
A Pax (Maigret) ma che te sei fumato?
RispondiEliminaLascia perdere le indagini
Rispondi a quello che scrivo o lascia perdere e ignorami (miglior soluzione)
RispondiEliminaVi chiedo scusa, amici del blog, ma io sono 1 po' arrabbiata con voi ....
domenica 7 maggio ho proposto la lettura del post del giorno ad una mia amica giornalista (cattolica, non neocatecumenale, facente parte di un serio movimento ecclesiale, critica del cnc ma allo stesso tempo rispettosa verso suoi conoscenti che ne fanno parte ed interessata a conoscere tutto ciò che in generale riguarda la vita della Chiesa ... però non è ne' filosofa ne' teologa);
lei ha letto l'articolo e alcuni commenti PRECEDENTI a quelli che io ho definito "disquisizioni" ... essendo molto impegnata, per il momento mi ha solo risposto che lo ha trovato molto interessante e non so quanto altro avrà modo di cercare e leggere da sola; perciò avevo pensato di segnalarle e inviarle alcuni altri post di particolare interesse tra cui (oltre a quello sul vescovo di Guam) questi ultimi sui mamotreti della traditio.
MA a questo punto, proprio a causa delle "disquisizioni" non sono sicura di far bene! ... Anzichè "esperienze di vita e di fede devo proporle delle ASTRATTEZZE?
Lino, io li ho letti (e in generale li leggo sempre volentieri) i tuoi interventi e anche se ovviamente li trovo "difficili" ( per i molti termini "tecnici", riferimenti storici, filosofici e letterari su cui mi manca una formazione -praticamente sono una capra! -) devo però dire che il significato di base (la gnosi del peccato/fango; l'argilla della creazione; il male come assenza di bene ecc.) mi pare di averlo colto (anche perchè a me lo hanno spiegato al catechismo che il male esiste per la libertà degli uomini e questo vuol dire che Dio lo permette anche se non lo vuole, oppure che il serpente innalzato da Mose rappresenta Gesù che prende su di sè il peccato ecc.)
e sopratutto trovo bello e importante che tu, ogni cosa che hai detto l'hai sempre messa in collegamento con la dottrina di Kiko .. e questo ha un senso.
Ma il tuo interlocutore non ha fatto lo stesso! E anche alcuni altri che continuano a darle corda..
Ma non esiste un altro sito più adatto a chi ha questo genere di interessi per scambiarsi le rispettive opinioni?
Se non volete dar retta a me che sono l'ultima ruota del carro, ascoltate almeno Pax che ha ragione da vendere!
Pax 9 maggio 12:22
“NON HO MAI VISTO CHE DISPUTE TRA "INTELLETTUALI", suscitate da chi tra i due ha lo scopo soltanto di dimostrare, inutilmente, vulnerabili le tesi altrui, per tentare di demolirle, ABBIANO PORTATO A QUALCOSA!
SI ALZA SOLO UN POLVERONE E SI FA UNA CONFUSIONE tale che gli spettatori esterni, numerosi su un Blog, finiscono per non capirci niente.
E LA CONFUSIONE CERTO NON GIOVA A CHI, CON CURIOSITÀ MAGARI, ANCORA NEL CAMMINO MA ORMAI AVENDO TOCCATO IL LIMITE MASSIMO DELLA SOPPORTAZIONE, SI AFFACCIA SUL BLOG E DOPO AVER LETTO UN POCO COSE CHE NON COMPRENDE...LASCIA PERDERE E FUGGE VIA.”
Se mi sbaglio forse dovrei andarmene io, (questo decidetelo voi) ma secondo me:
E' ORA DI DARCI UN TAGLIO CON QUESTA CRISTIANA ROSSETTI!
Cmnq sento dell'affetto per tutti voi anche se non ci conosciamo.
Grazie
Roberta
Sulla scorta di quanto detto così bene da Roberta (un po' anche ho sorriso leggendola!), anch'io chiedo che gli interventi sul blog siano pertinenti agli argomenti che esso tratta; in modo specifico qui ci occupiamo di cammino neocatecumenale.
RispondiEliminaIl tema cara Roberta è in sé importante, perché affronta un problema che è alla base di molta parte della fede, e che è definito mistero dell'iniquità.
RispondiEliminaNella disputa non mi metto, come te, lascio parlare Lino e Tripudio che hanno conoscenze maggiori delle mie.
A noi, in fondo, una cosa sola importa, ovvero ciò che è richiesto a credersi in quanto fedeli cattolici figli di Dio.
La cosiddetta Cristiana è evidentemente un provocatore gnostico, comunque non direi cattolico. Parla parla e parla, forse pensando di sommergerci a forza di parole. Vedi i commenti di Lino, precisi, concisi, brevi e fai il paragone.
A forza di "approfondire" Cristiana s'è persa nel nulla, e si perde il meglio. A che serve ammazzarsi di conoscenza se poi uno non è in grado di stare davanti a un tabernacolo a contemplare il mistero di Gesù?
30anni
RispondiEliminaCristiana Rossetti:
A Pax (Maigret) ma che te sei fumato?
Origine romana? Un punto in più all'identificazione ...
Lascia perdere le indagini Rispondi a quello che scrivo o lascia perdere e ignorami (miglior soluzione)
Mah da parte mia queste risposte aumentano la confidenza che il "fiuto romano" c'aveva azzeccato ...
Beati pauperes spiritu:
Il tema cara Roberta è in sé importante, perché affronta un problema che è alla base di molta parte della fede, e che è definito mistero dell'iniquità.
Vero. Inoltre a chi pensa che queste "digressioni dal tema del thread da parte della sedicente C.R. faccio notare che se, come sembra sempre più probabile, C.R. sia A.P. non sarebbe un affaare da poco. Significherebbe che su questo blog stanno arrivando i pezzi da 90. Se cos' fosse chissà che cosa ne pensa Kiko?
Certi pezzi da 90 sono invece attentissimi al nostro blog, tant'è che di tanto in tanto riceviamo miracolose richieste di eliminare qualche foto - ufficialmente in nome della privacy...
RispondiEliminaBeati pauperes spiritu ha detto... "La cosiddetta Cristiana è evidentemente un provocatore gnostico, comunque non direi cattolico"
RispondiEliminaAssolutamente no. Gli gnostici non sono cattolici e, al suo livello, nemmeno cristiani. Interessante è stato verificare - non è il primo che ho incontrato - che come i neocatecumenali ripetono sempre le medesime cose da decenni. Due chicche per tutte: "il graal è la via realizzativa per eccellenza; "Se Iside ha una postura uguale alla Madre di Dio non è sincretismo è che dietro c'è quella cosa che qualcuno ha chiamato tradizione primordiale com'era nei secoli dei secoli e non dico altro". Mi sono mancati il Priorato di Sion e il figlio di Cristo e della Maddalena e poi stavamo a posto.
Non credo che sia un neocat; chi ha seguito la discussione avrà però potuto notare le argomentazioni simili (le perle ai porci, Gesù che parlava in parabole agli eletti per comandare il silenzio iniziatico, eccetera eccetera). Anche perciò l'ho incentivato.
Dal mio punto di vista, non gli rispondo più. Ha scantonato, anche in eduacazione ma soprattutto con balle enormi sulle allegorie e sui simboli, che nemmeno sa dove stanno di casa, a parte i soliti mantra che si possono trovare anche sul blog di Zret, quello delle scie chimiche, e su qualche sito della New Age un po' più colto.
P.S.
RispondiEliminaNo, anche qui assolutamente no, C.R. non è A.P.
Ho scambiato varie mail con A.P. qualche anno fa, due impostazioni culturali diverse, anche sulla questione della gnosi. C.R. è uno che divora libri monotematici sullo gnosticismo e parentela esoterica varia, A.P. sta sul piano storico non si interessa di simboli, anzi rimase perplessa quando le mostrai quelli di Kiko. Anche sul piano del modo di relazionarsi sono persone differenti.
Vi leggo solo ora e devo qualche risposta.
RispondiEliminaPrima a te, cara Roberta.
Non dire neanche per scherzo che intendi lasciarci, un'altra come te è difficile trovarla, non lo dico così, basta che ricordi tutti i tuoi commenti che ho voluto mettere in evidenza (presto ne vedrai un altro, se Dio vorrà.), compreso l'ultimo che ha dato tanto fastidio, tanto da mettere in movimento niente meno che A.P.!
Pur di non far approfondire le nefandezze fatte contro i matrimoni nel cammino neocatecumenale alla scuola di Kiko che ha insegnato ai suoi i sistemi da usare, caso per caso.
Non capisci che questo è lo scopo?
Con le buone o con le cattive, vogliono fermarci.
Io lo capisco e mi impegno ancora di più, finché non staniamo il grande capo, altro che A.P.
E poi se li stiamo allarmando significa che stiamo lavorando molto bene, con la predicazione originaria e pura di Kiko -non inquinata dalle correzioni della Santa Sede- messa sotto lente di ingrandimento, così come gli è stata "ispirata", da chi non si sa, a questo punto.
E Lino, bersaglio preferito, sta facendo un'opera impagabile, lo ringrazio di cuore.
CONTINUA
Pax
@ Anonimo Cristiana Rossetti
RispondiEliminaHo appena letto il commento di Lino, avrà probabilmente ragione, non sei A.P..
Noi siamo sempre pronti a cambiare idea e a riconoscere che abbiamo sbagliato, quando i fatti ci smentiscono, nessun problema.
Sei o non sei.. poco importa, conta la sostanza, dietro di te qualcuno c'è, comunque, come dietro ognuno di noi.
Ti ringrazio per avermi ritenuta degna della tua considerazione.
Tu mi chiedi di risponderti, rileggi il mio precedente commento a te indirizzato, a mio modesto avviso, ti ho risposto.
Per il resto non posso pronunciarmi alla pari sulle tue singole dissertazioni essendo per me
"Scienza troppo alta che io non comprendo"
Pax
30 annni
RispondiEliminaLino No, anche qui assolutamente no, C.R. non è A.P.
Ho scambiato varie mail con A.P. qualche anno fa, due impostazioni culturali diverse, anche sulla questione della gnosi. C.R. è uno che divora libri monotematici sullo gnosticismo e parentela esoterica varia, A.P. sta sul piano storico non si interessa di simboli, anzi rimase perplessa quando le mostrai quelli di Kiko. Anche sul piano del modo di relazionarsi sono persone differenti.
Più che possibile che tu abbia ragione ma io un ragionevole dubbio lo manterrei, tenendo anche conto che mi sembra la tua conoscenza della persona si sia limitata ad un breve scambio epistolare. Che sia soprattutto una storica non significa che per motivi apologetici quando si tocca un argomento sensibile una persona non possa sconfinare dal suo stretto campo avventurandosi in una difesa di ufficio a base di citazioni ed erudizione (che sicuramente fanno parte del bagaglio culturale. E che questo sia possibile ti invito a leggere cosa scriva sul suo sito web ricordando la sua storia e l'affetto che prova per Kiko e Carmen. Non ce n'è abbastanza per aumentare gli indizi? tenendo anche conto che un indizio forte è che C.R. non ha negato l'attribuzione (e cosa le costava?).
@30 anni
RispondiEliminaCerca in rete le sinossi o gli articoli di A.P., anche sul tema, sono disponibili in rete. E' tutt'altro. Poche mail sono sufficienti per verificare la scrittura di una persona. Sono agli antipodi, A.P. è sintetica, chiara, si esprime per periodi brevi, utilizza come me molto il trattino per gli incisi. Non tratta filosofia bensì storia e il fatto che Cristiana abbia citato la storia delle religioni (questo può aver creato l'equivoco) non significa niente. Gli gnostici normalmente fondono insieme le religioni, i miti, le opere di narrativa letteraria (il ciclo arturiano, nel caso), soprattutto l'ebraismo con il cristianesimo, in accordo a una lezione di Guénon che collega strettamente Massoneria ed ebraismo.
Roberta ha detto: "Le disquisizioni filosofiche con Cristiana Rossetti sono utili a questo scopo?... Ma non esiste un altro sito più adatto a chi ha questo genere di interessi per scambiarsi le rispettive opinioni?"
RispondiEliminaIo non ti ho capita, Roberta.
Le disquisizioni filosofiche si sono svolte, peraltro, su due post "scaduti", quindi non hanno limitato le discussioni sul tuo topic, visto che già era stato pubblicato il mio articolo che ho ritenuto meno interessante di Cristiana Rossetti. Io, per la verità, non ho manifestato fastidio per i commenti in questioni di moglie e marito, dove non amo mettere il dito, rispettoso come sono delle esigenze degli altri.
A mio modesto avviso le "disquisizioni filosofiche con Cristina" sono state non utili, bensì utilissime a mettere in evidenza l’incompatibilità dell’ideologia e della prassi neoc con la Fede cattolica e il Magistero e Tradizione della Chiesa. Naturalmente non è detto che tutti vogliano o possano seguire ogni disquisizione. L'utilità mia, Roberta, non necessariamente deve essere la tua e tu, per varie volte, hai inteso limitarla. Ti spiego perché è utilissima.
1) Cristiana Rossetti è intervenuta sulla questione di Dio creatore del male: era il tema del post precedente al tuo. Cristiana Rossetti intendeva difendere la posizione di Kiko, non perché sia NC ma perché è uno gnostico.
2) Pur non essendo neocatecumenale, Cristiana utilizza il medesimo linguaggio e ha le medesime concezioni del Cammino su molti aspetti oltre a quello precedente: la segretezza, la supposta conoscenza superiore, l'utilizzo di pericopi dei Vangeli per motivare il silenzio e il segreto, l'interesse verso il medesimo sistema filosofico di Kiko (la mistica ebraica della Merkabah, trattata da Gershom Scholem, citato da Cristiana). Da cosa credi che Kiko abbia tirato fuori il disco volante di Porto San Giorgio, Roberta? La Merkabah è presente nelle catechesi di Carmen e in una icona di Kiko, dietro la croce. Tempo fa feci anche notare l'uso da parte di Kiko di un simbolo trattato da Guénon, un mito di Cristiana, "l'occhio che vede tutto" nel cuore, citato da Cristina.
Ora, dal mio punto di vista, questo è utile, utilissimo, più delle decine di commenti che sono stati spesi sulla coppia con problemi derivanti dal CNC e che io non MAI ho censurato, per la sensibilità ai problemi e agli interessi degli altri.
Pur non essendo del Cammino (Cristiana non è A.P., è uno con cultura simile a Mike_Plato & C., quelli delle riviste esoteriche tipo Hera sorte da una casa editrice della Massoneria) Cristiana è stata di quanto più interessante capitato qui per confermare la natura gnostica del CNC, che da anni tento di dimostrare. Non ho discusso di marxismo con Cristiana.
"E' ORA DI DARCI UN TAGLIO CON QUESTA CRISTIANA ROSSETTI!" hai scritto. Ma come ti permetti? Lo hai ordinato anche a me di darci un taglio, minacciando poi di uscire? Il "taglio"sulle questioni della gnosi già me l'hanno dato altre, non c'è bisogno che ti aggiungi al coro.
A qualcun altro non è stato bene? A più di uno, credo?
Mi spiace, ma io mi interesso di questi temi. E, siccome mi sono incavolato, vorrà dire che sarò io a tenermi fuori dell'Osservatorio, finché non mi sarà passato, mica voglio tediare con le mie discussioni inutili.
Buon prosieguo.
RispondiEliminaLino,
ti chiedo umilmente scusa se ti ho offeso,
ma in tutta sincerità, non capisco in che modo l'ho fatto .. avendo anche detto che ho apprezzato ciò che nei tuoi interventi hai messo in luce riguardante il CN e che in quest'ultimo commento hai spiegato meglio, in modo che anch'io sono riuscita (abbastanza) a capire, ma quando facevate le discussioni con la C.R. non ci capivo niente.
Ti devi arrabbiare solo perchè io sono IGNORANTE?
Certo che se sono l'unica ignorante sono io che devo astenermi, ma ho FRAINTESO, avevo inteso che i commenti dovessero essere tali da poter essere compresi da tutti .... era il primo blog su cui scrivevo e non sono esperta.
Per quanto riguarda i commenti sui matrimoni, non è che giudico importante parlare di problemi di coppia in quanto tali, ma solo di quelli derivanti dal CN e
non ho mai pensato che questo sia più utile delle questioni sulla gnostica NC, nelle quali non ho la competenza per entrare, quindi figurati se mi permetto di dire a TE di darci un taglio ("ordinare" adirittura! se mi conoscessi sapresti che è un verbo che non mi si addice affatto) ...
tanto più che il tuo libro "il fango e il segreto" l'ho letto e capito proprio perchè ti esprimi in modo da farti comprendere anche dai non addetti ai lavori ... lo trovo utilissimo per far comprendere gli errori nc, ne ho parlato ad alcune persone, l'ho consigliato e prestato da far leggere .....
insomma io direi che ti apprezzo molto ( ma nn vorrei peggiorare le cose .. perchè qua pare che più ti faccio complimenti e più tu ti incavoli ... :))
Il "darci un taglio" era riferito a quei continui botta e risposta dove citavate autori, concetti, argomenti che, come erano incomprensibili per me, così sapevo lo sarebbero stati anche per le persone a cui ci tenevo far conoscere questo blog e che so, a causa di questo, avrebbero avuto 1 reazione di rifiuto.
Cmnq questa è una cosa che si aggiusta perchè ho ancora intenzione di segnalare a queste persone alcuni articoli di argomenti che potrebbero svegliare il loro interesse sulla problematica dei NC.
Lino non fare lo "scioccherello" a dire che ti terrai fuori dall'Osservatorio ... sei una colonna portante!
Se c'è una fuori posto di sicuro sono io (lo sono sempre stata ovunque ..)
ma niente mi impedisce di continuare a leggervi.
Spero quindi tu con gli altri continuiate nel vostro utilissimo lavoro ...
a proposito volevo dire che "utilità" la intendo non utilità sua, utilità mia, utilità tua ... ma UTILE alla VERITA', io credo che, anche se non tutti l'accettano, la Verità sia il primo bene comune.
Grazie Lino, scusami ancora se puoi :)
Grazie e un abbraccio a tutti.
Roberta
Ho l'impressione che, nel nostro blog, si stia vivendo un momento di particolare tensione (forse perché dopo tanti anni emergono dall'oblio i mamotreti di Kiko?) che si traduce nell'ingresso di tante voci nuove che sicuramente ci stanno portando un grande arricchimento, insieme a qualche momento di frizione.
RispondiEliminaIo spero che siano "dolori di crescita", per questo invito tutti a continuare a commentare sul blog, naturalmente nel rispetto della libertà di espressione di ciascuno.
Mi dispiace per Roberta e per Lino che hanno litigato a causa del mio intervento.
RispondiEliminaNon entriamo nuovamente nei termini della questione perchè chi ha voluto comprendere
ha compreso, per quelli che si sono "spaventati" della scrittura biblica mi dispiace
Sono entrato per curiosità in questo blog perchè detesto Kiko.
Però ho detto una parola non a sua "difesa" perchè nell'eccesso di zelo (adversos kiko) si è rischiato di fornigli un elemento di ragione.
Per Lino aggiungo una piccola messe a punto a tutela della mia onorabilità e di qudella gnosi cristiana che a lui, piaccia o non piaccia , esiste fin dall'origine del cristianesimo (per forza) ed ha una trasmissione prevalentemente orale. Come è così dappertutto la tradizione è orale sennò non è tradizione.
La presunta gnosi di Kiko cioè quella del guru cristiano, invece che orientale, non ha una trasmissione certificata da maestro a discepolo, come insegna Gesù quando fece deporre il capo di Giovanni sul suo cuore.
Li inizia la gnosi cristiana pre trasmissione intellettuale proprio perché cardiaca.
Si adora il cuore di Gesù perchè il cuore è la sede dell'intelletto divino (mica pizza e fichi).
Questi sono discorsi che in Chiesa non si fanno più, perchè prevale l'insegnamento sentimentale commovente, emotivo, struggente e lacrimevole, ma non quello intellettuale sul cuore di Gesà raggiante e fimmeggiante.
Ho messo a disposizione di Lino e di tutti gli uomini di buona volontà alcune fonti di Gnosi cristiana o, se il termine fa schifo, di cristianesimo interiore (quello che in Chiesa non vi dicono ma i terzi ordini si (forse) per questo dico ai kikiani: rivolgetevi a questi in luogo di kiko se volete approfondire ).
Le persone citate hanno scritto e operato sempre all'interno delle strutture ecclesiale, nel pieno rispetto dei sacramenti (e non come Kiko che fa la comunione seduto e il balletto di sua invenzione) e la fonte della difesa della tradizione orale è ecclesiatica (magari parallela) non esterna alla chiesa.
segue
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RispondiEliminaHo messo a disposizione di Lino e di tutti gli uomini di buona volontà alcune fonti di Gnosi cristiana o, se il termine fa schifo, di cristianesimo interiore (quello che in Chiesa non vi dicono ma i terzi ordini si (forse) per questo dico ai kikiani: rivolgetevi a questi in luogo di kiko se volete approfondire ).
Le persone citate hanno scritto e operato sempre all'interno delle strutture ecclesiale, nel pieno rispetto dei sacramenti (e non come Kiko che fa la comunione seduto e il balletto di sua invenzione) e la fonte della difesa della tradizione orale è ecclesiatica (magari parallela) non esterna alla chiesa.
E adesso per il gran finale, ne dico una per la quale verrò per lo men lonciato.
I Mamotreti (o come diavolo si vogliono chiamare) esistono, ma non sono quelli di Kiko, ma un canovaccio di passaggi "iniziatici" (parola grossa e pericolosa) che provengono da Gerusalemme e dal tempo delle crociate.
Li ho visti (che Dio mi fulmini se non dico il vero) e ne possiedo un estratto.
In essi, ad esempio, c'è la "normale" preghiera dell'Ave Maria che però si recita in una maniera completamente diversa da quella "libera".(e questo te lo dice verbalmente il maetro che l'ha detto anche a me, che non sono né maestro, né discepolo ma un fesso qualsiasi che scrive di ciò in cui crede e che soffre moltissimo della catabasi spirituale dei tempi attuali)
Noi leggiamo le parole di Cristo ma che sappiamo dei gesti d Cristo e delle sue posture nella sua predicazione e nell'intimità dei colloqui con i suoi "amici".
Oltre la parola c'è il gesto e qualche gesto del Cristo ce lo trasmette (almno in parte) l'arte cristiana e la tradizione orale perche SONO I SUOI GESTI.
Questi atteggiamenti corporale e figure sono estremamente efficaci se assunti consapevolmente ed è ciò che in oriente chiamano mudra, Gli orientali non ne hanno l'esclusiva, però li mantengono vivi nella tradizione, noi no li reputiamo superflui o al massimo "morali".
Noi chiacchieriamo, facciamo "teologia": io penso, tu pensi, egli pensa, finiamo affogati nei diluvio dei pensieri
Fare, non pensare di fare
Ricorre Fatima se volete un esempio di questa maniera di recitare l'Ave Maria guardatevi il vecchio film dove i pastorelli vanno all'Apparizione.
Essi recitano l'Ave Maria in maniera calligraficamente identica a quella dei mamotreti di cui sopra e quindi in maniera completamente inconsueta.
Sapienza del regista, caso , o passata dello Spirito Santo che appunto soffia dove vuole? Boh
Quello è il modo "interiore" di recitare l'Ave maria come la tradizione ininterrotta e i mamotreti di cui sopra che qualcuno di ritorno dalle crociate riportò in occidente.
Compris?
Aggiungo che le linee interiori di altre tradizioni non sono bestemmie se oggi esiste un ecumenismo orizzontale mieloso e appicicaticcio da sempre esiste un ecumenismo verticale (Federico II) però eletta una via (quella più conforme al cuore personale perchè identici non siamo) non se ne segue un'altra NE SI FA SINCRESI TRA PERCORSI DIFFERENTI. L'ebreo fa l'ebreo, il cristiano il cristiano, il buddista il buddista.
Per cui Lino, rassegnati. Se kiko da nano è diventato gigante è anche perchè voi , non avete saputo opporre alle sue frequesti profanazioni un cristianesimo pneumatico ma solo il consueto armamentario psichico che ha sua piena dignita, ma questo, come il dente, ha bisogno di essere vivificato dall'interno, altrimenti si trasmorma nel simulacro pallido di ciò che era.
Segue
RispondiEliminaSegue
Ho messo a disposizione di Lino e di tutti gli uomini di buona volontà alcune fonti di Gnosi cristiana o, se il termine fa schifo, di cristianesimo interiore (quello che in Chiesa non vi dicono ma i terzi ordini si (forse) per questo dico ai kikiani: rivolgetevi a questi in luogo di kiko se volete approfondire ).
Le persone citate hanno scritto e operato sempre all'interno delle strutture ecclesiale, nel pieno rispetto dei sacramenti (e non come Kiko che fa la comunione seduto e il balletto di sua invenzione) e la fonte della difesa della tradizione orale è ecclesiatica (magari parallela) non esterna alla chiesa.
E adesso per il gran finale, ne dico una per la quale verrò per lo men lonciato.
I Mamotreti (o come diavolo si vogliono chiamare) esistono, ma non sono quelli di Kiko, ma un canovaccio di passaggi "iniziatici" (parola grossa e pericolosa) che provengono da Gerusalemme e dal tempo delle crociate.
Li ho visti (che Dio mi fulmini se non dico il vero) e ne possiedo un estratto.
In essi, ad esempio, c'è la "normale" preghiera dell'Ave Maria che però si recita in una maniera completamente diversa da quella "libera".(e questo te lo dice verbalmente il maetro che l'ha detto anche a me, che non sono né maestro, né discepolo ma un fesso qualsiasi che scrive di ciò in cui crede e che soffre moltissimo della catabasi spirituale dei tempi attuali)
Noi leggiamo le parole di Cristo ma che sappiamo dei gesti d Cristo e delle sue posture nella sua predicazione e nell'intimità dei colloqui con i suoi "amici".
Oltre la parola c'è il gesto e qualche gesto del Cristo ce lo trasmette (almno in parte) l'arte cristiana e la tradizione orale perche SONO I SUOI GESTI.
Questi atteggiamenti corporale e figure sono estremamente efficaci se assunti consapevolmente ed è ciò che in oriente chiamano mudra, Gli orientali non ne hanno l'esclusiva, però li mantengono vivi nella tradizione, noi no li reputiamo superflui o al massimo "morali".
Noi chiacchieriamo, facciamo "teologia": io penso, tu pensi, egli pensa, finiamo affogati nei diluvio dei pensieri
Fare, non pensare di fare
Ricorre Fatima se volete un esempio di questa maniera di recitare l'Ave Maria guardatevi il vecchio film dove i pastorelli vanno all'Apparizione.
Essi recitano l'Ave Maria in maniera calligraficamente identica a quella dei mamotreti di cui sopra e quindi in maniera completamente inconsueta.
Sapienza del regista, caso , o passata dello Spirito Santo che appunto soffia dove vuole? Boh
Quello è il modo "interiore" di recitare l'Ave maria come la tradizione ininterrotta e i mamotreti di cui sopra che qualcuno di ritorno dalle crociate riportò in occidente.
Compris?
Aggiungo che le linee interiori di altre tradizioni non sono bestemmie se oggi esiste un ecumenismo orizzontale mieloso e appicicaticcio da sempre esiste un ecumenismo verticale (Federico II) però eletta una via (quella più conforme al cuore personale perchè identici non siamo) non se ne segue un'altra NE SI FA SINCRESI TRA PERCORSI DIFFERENTI. L'ebreo fa l'ebreo, il cristiano il cristiano, il buddista il buddista.
Per cui Lino, rassegnati. Se kiko da nano è diventato gigante è anche perchè voi , non avete saputo opporre alle sue frequesti profanazioni un cristianesimo pneumatico ma solo il consueto armamentario psichico che ha sua piena dignita, ma questo, come il dente, ha bisogno di essere vivificato dall'interno, altrimenti si trasmorma nel simulacro pallido di ciò che era.
Segue
3 parte
RispondiEliminaAggiungo sul male (da dove tutto era partito ) una osservazione di un mio caro amico a cui ne avevo parlato in questi giorni e che così mi ha risposto:
La cosa è molto interessante e proprio ieri (ma guarda il… caso) ne parlavo con Scaffidi, il mio prof. di latino del liceo, che ha recentemente tradotto in endecasilabi la intera Bibbia per la Newton Compton (prossima pubblicazione).
E’ verissimo quello che dici. Il Dio di Geremia (soprattutto lui) e anche dell’Ecclesiaste, dichiara più volte di essere il creatore del Male, di essere il distruttore e il vendicatore.
Del resto se il male fosse esterno a Dio, lo limiterebbe, e questo non avrebbe alcun senso (sia cristianamente che per Guénon) ed entreremmo in pieno manicheismo. Del resto anche il Lanzi (!!!!!), straordinario filosofo neoplatonico “alternativo”, sostiene vivacemente quanto dici nell’Anima Errante e in Ermetismo e mistica e anche in altri celebri testi. Quindi…ipse dixit, che voi de più? !!!!
Un abbraccio.
C.
Adesso lapidatemi pure ma con questo termino il contatto e Roberta sarà contenta.
Auguro a tutti
Cristiana
X C. Complimenti, sono l'anonimo che ti ha dato subito ragione al tuo primo commento, non capito da molti in questo blog.
RispondiEliminaCon quest'ultimo hai dimostrato una signorilità ormai rara e, a mio modesto parere hai dato una bella scudisciata al CNC e al suo Guru.
P.S. E' stato un piacere leggerti grazie.
Io ho l'impressione che a te non interessi assolutamente il parere di Lino, ma avere banalmente l'ultima parola. Fosse stato per me, non avresti pubblicato questo ulteriore strazio che dice e non dice, che ti autoelogia col tuo fare superiore/misterioso di quello che "sa" mentre poveri mortali non possiamo comprendere quale scienza hai tu che noi non possediamo.
RispondiEliminaPuoi tranquillamente e pacificamente ritirarti nel mezzo delle pile dei tuoi libri, con la tua parlata di burro, con il tuo sfuggire da rettile: ti avvolgi su te stesso ma alla fine della fiera non dici niente che stupisca. La brodaglia gnostica sa di muffa, ferma com'è al 200 d.C., mentre il Cristianesimo ha vissuto millenni di storia incarnandosi pienamente in ogni epoca, alla sequela del suo Signore e Sposo Gesù.
Saprai tante cose, ma, come i tuoi sodali e anche gli NC, nel tentativo di ricercare chissà quale segreto esoterico, siete rimasti intrappolati in quella melma e non siete capaci di contemplare la bellezza, la verità, la luce, la via che è Cristo. Ripeto: con tutto il tuo sapere, mai una volta sei stato capace di dire qualcosa di dolce, di bello, di consolante, di delicato. Voi siete tutta tenebra e tristezza, da sempre, e vorreste fare del cristianesimo una scienza per pochi eletti "in grado", mentre i piccoli, i semplici, i poveri e i peccatori vi hanno già largamente preceduto nel Regno dei Cieli.
Fiumi di parole, le tue, che si disintegrano davanti alle parole semplici di un umile contadino: "Io guardo Lui, Lui guarda me". E tu invece non hai visto un fico secco, dopo anni di ricerca. La vecchina in fondo alla chiesa, col suo rosario consumato ti supera di mille chilometri.
p.s. tu fai finta di "odiare" Kiko. Tu e lui siete della stessa genia.
@anonimo delle 11.53
RispondiEliminaCos'è, il ritrovo degli gnostici? Quale scudisciata al CNC di cosa? E soprattutto, perché vi fanno passare la moderazione??
AH, dimenticavo: Kiko è diventato un gigante perché si è infilato, insieme al fumo di Satana, in quelle crepe e fessure aperte dal Concilio Vaticano II e dalle "aperture" al mondo, alla sperimentazione e ad altre confessioni cristiane.
RispondiEliminaIn quel momento tutto gli è stato permesso. Kiko ha fatto quello che ha fatto perché altri avevano già danneggiato il cuore della Chiesa, cioè la Liturgia, con sperimentazioni ereticali, molto prima che Kiko anche solo dicesse "mamma", e perché è stato appoggiato da ingenui o traditori della Fede.
Kiko è diventato così perché la gerarchia ha smesso di insegnare le verità cattoliche, si è data al mondo e ha lasciato solo il gregge, il quale è ora in mano a mercenari o preda di lupi, evangelicamente parlando. Non certo perché al cristianesimo mancano le vostre supposte "verità" esoteriche. Una sola cosa danneggia Kiko ed è la verità cattolica, quella del Catechismo che tu disprezzi. La vera e santa Liturgia, la vera e santa Dottrina, non altro. Questo è quello che è necessario sfoderare come armi per combattere appunto lo gnosticismo del XXI secolo che sta infettando la Chiesa come un morbo. Morbo del quale tu purtroppo fai parte.
Kiko non si combatte con il sapere ma con la semplicità delle verità cattoliche, quelle immutabili, quelle che tu più e più volte hai denigrato e disprezzato, continuando a bestemmiare il tre volte santo nome di Dio sostenendo che Dio è il creatore del male.
Se tu fossi stato una persona seria, Cristiana Rossetti, avresti risposto alla ripetuta domanda di Lino: "Perché nella Genesi non sta scritto siano le tenebre"?. Conosci la Genesi, allora: se Dio avesse creato anche il male, avrebbe potuto poi dire: "Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona". Tu pensi che il male sia buono? Non rispondere ora, dovevi farlo prima.
Sei nell'eresia e nell'inganno, pertanto a mio avviso hai poco diritto di parola, fra noi e voi c'è un abisso di distanza incolmabile.
@ Beati pauperes spiritu
RispondiEliminaHai messo forse la parola FINE a questo strazio.
Speriamo.
Cristiana mantenga la sua promessa e se ne vada.
Seminatore di discordia come il suo capitano in evidente difficoltà.
Pax
30anni
RispondiEliminaLino Sono agli antipodi, A.P. è sintetica, chiara, si esprime per periodi brevi, utilizza come me molto il trattino per gli incisi.
Se dopo le tue osservazioni mi poteva rimanere qualche dubbio è stato completamente spazzato dagli ultimi interventi di C.R. Per quanto uno/a possa camuffare genere e stile letterario, è impossibile che A.P. abbia potuto scrivere gli ultimi interventi. Rimane solo il dubbio sul fatto che C.R. sia o non sia nel cammino.
Allora, a beneficio di chi soffrisse di insonnia proviamo a riassumere il metodo disonesto del commentatore che si firma "Cristiana Rossetti".
RispondiEliminaIl 7 maggio alle 19:52 interviene per dire che Kiko è conforme al dettato biblico. Un'affermazione del genere fatta su un blog che da più di dieci anni fa notare le incongruenze di Kiko e Carmen, le ambiguità di Kiko e Carmen, le vere e proprie eresie di Kiko e Carmen, ecc., richiederebbe molto più di un'affermazione apodittica e di tre versetti tirati fuori a caso per un misero pastrocchio letteralista.
Nello stesso commento afferma che la sofferenza è riconducibile a Dio - e questo è un concetto non cattolico, poiché Dio non è autore del male né della sofferenza, che sono i risultati (e sottolineo risultati) del peccato originale. Dire che Dio sarebbe "autore anche del male" è un concetto gnostico oltre che stupido (stupido perché attribuisce a Dio i limiti dell'uomo), come se Dio non fosse più infinita giustizia, infinito amore, infinita misericordia, ma fosse solo un'entità sadica e vendicativa. Come se Dio contenesse anche la negazione di sé stesso (cioè come se non fosse perfetto: ma se è imperfetto allora non è Dio...). Ma erano cose già scritte più estesamente nei commenti successivi a quello.
L'8 maggio alle 9:06 interviene per pubblicizzare il proprio maestro, Scholem, non cattolico. Insiste nell'errore della lettura letteralista della Bibbia, presentando Dio come "persecutore" di Giobbe e dimenticando che certo linguaggio biblico - che aveva come primo destinatario la mentalità di pastori erranti di venticinque secoli fa - è talvolta particolarmente sfumato (si pensi ad esempio agli angeli di cui un paio d'ali "coprivano i piedi", per evitare di nominare le pudenda), e lo diventa ancor più nelle traduzioni in lingua corrente. Il che richiede come minimo un'autorità che lungo i secoli abbia l'onore e l'onere di interpretare la Bibbia, che non può essere presa "in sé", nella traduzione disponibile nel negozio sotto casa, ed estrarre versetti da adoperare come formule chimiche preconfezionate.
Nello stesso commento tira in ballo la carestia "mandata dall'Onnipotente", fingendo di non sapere che certo linguaggio enfatico inteso a colpire l'uditorio non implica la negazione delle verità di fede. Dio è onnipotente, onnisciente, è infinita giustizia, è infinita misericordia, è infinita bellezza, ecc.: quando l'enfasi diventa letteralismo, ogni deliberata riduzione di uno di questi concetti sfocia nell'eresia ("Dio imperfetto", "Dio autore del male", ecc.). Ovvio che il dire tutto è grazia e il dire castigo divino della carestia sono lo stesso modo enfatico di riconoscere che non siamo noi i padroni delle leggi della natura e della vita, e che le conseguenze del peccato originale e dei peccati dei singoli uomini non sono solo fisiche o solo spirituali, non sono prevedibili o aggirabili, non possiamo illuderci di mettere Dio "da parte" relegandolo ad una serie di operazioni liturgiche/religiose da effettuare di quando in quando.
Le verità di fede non sono un elenco di teorie da calare nella testa di coloro che vogliono spacciarsi per credenti. Sono verità assolute, eterne, che nel nostro piccolo possiamo solo sperare di conoscere di più e di saper trasmettere in modo più comprensibile (è il motivo per cui esiste la teologia, è il motivo per cui esiste l'insegnamento, è il motivo per cui Nostro Signore si è degnato persino di esprimersi in parabole e senza neppure la pretesa di essere ascoltato da coloro che avevano orecchi ma non erano ancora capaci di intendere).
Quanto al mysterium iniquitatis, non possiamo illuderci di poter sondare il mistero del male (e della sofferenza innocente, ecc.) in poche righe di blog,
RispondiEliminaSempre nel commento dell'8 alle 9:06, il Rossetti tira in ballo anche Eckhart affiancandolo a Tommaso d'Aquino. Senza però dire quali pagine di Eckhart arricchirebbero quali pagine di Tommaso. Questo è il tipico sporco giochetto di chi non sapendo cosa rispondere, gioca la carta del «allora devi leggerti talaltro Autore». Cioè tentare di estenuare l'interlocutore buttandogli qualche nome famoso da consultare. Anzi, più famigerato che famoso, come già detto altrove. Eckhart - condannato dalla Chiesa - non ha nulla per contraddire Tommaso, dottore della Chiesa.
Non contento, alle 9:48 tira in ballo Corbin (protestante transitato per il cattolicesimo e finito nello zoroastrismo), Gioacchino da Fiore (condannato dalla Chiesa), Giordano Bruno (condannato dalla Chiesa)... insomma, vuole stabilire la verità partendo da autori che hanno voluto a tutti i costi allontanarsi dalla verità. E anche qui basterebbe solo questo a chiarire le sue intenzioni.
Meno di un'ora dopo un anonimo (lo stesso Rossetti?) dà ragione al Rossetti, appoggiandone il letteralismo biblico sulla base della propria certificatissima ignoranza: «o è tutta parola di Dio o non lo è...» Certo che è tutta parola di Dio, somaro!, ma ha diversi valori, diversi contesti, e spesso incidenza zero: se leggi la Bibbia e ti ritrovi davanti ad un Adoni-Zedek (e chi è?) che mandò a dire ad Oam (e chi è?) di assaltare Gàbaon? (e dov'è?), come può incidere questa roba sulla tua fede di oggi? Inciderà mica quanto un'espressione dell'apostolo Paolo riguardo alle suppliche, preghiere e ringraziamenti definendoli «cosa bella e gradita al cospetto di Dio»? Inciderà mica quanto un gesto o una frase detta da Nostro Signore?
Tutto questo non significa azzerare la Bibbia nei punti in cui non ci serve: la consideriamo globalmente Parola di Dio, ma è chiaro che ha peso e incidenza diversi e - in qualità di cattolici - abbiamo un'autorità stabilita da Cristo stesso perché ce la interpreti correttamente, facendoci capire che se la Bibbia dice «l'ira di Dio» non sta attribuendo a Dio uno dei sette vizi capitali.
Nel commento dell'8 alle 13:18 il Rossetti tenta di nuovo il metodo truffaldino del caricare sulle spalle dell'interlocutore la fatica di dimostrare le proprie elucubrazioni: «si legga il libro di Giobbe». Ah, sì? E perché? In quali versetti? E perché accosta gratuitamente la "bestemmia" all'adirarsi?
Ancora una volta non è un metodo onesto, quello del Rossetti, tanto meno un metodo di chi dovrebbe essere stato forgiato dagli studi già fatti a impostare correttamente le questioni. È piuttosto una furbata dialettica, di quelle a cui i fratelli neocatecumenali ci hanno sempre abituato - è la stessa cosa di quando dicono testualmente: «le nostre liturgie sono approvate, leggiti il Messale!» e scappano subito dopo.
Nemmeno è onesto il chiamare pomposamente "attuale magistero petrino" delle espressioni di papa Francesco (che notoriamente ama usare una certa enfasi) fingendo di non conoscere il magistero petrino che contraddice quelle stesse parole. Insiste poi che certe opinioni facevano finire al rogo, quando anche i bambini sanno che il peso delle parole cambia a seconda dei contesti e delle epoche (la carica eversiva delle parole che facevano "finire al rogo" può essersi spenta, ma questo non significa che il contesto dell'epoca automaticamente cambi; e questo vale anche per san Bernardo, un altro caso di «leggetevi quel libro prima di rispondermi»: solita tattica di estenuazione dell'interlocutore). Ma tant'è: quando uno è disonesto in partenza, non è che magicamente diventa onesto cammin facendo.
Nel commento dell'8 alle 13:20 applica il trucchetto - già ampiamente collaudato dai neocatecumenali e da chiunque intenda confondere i propri interlocutori piuttosto che essere "cercatore di verità" - del mettere troppa carne a cuocere, infilandoci la propaganda pacifista dei cattocomunisti degli anni '80: ussignùr, lo Stato Pontificio rispolvera san Bernardo. Fingendo di non conoscere i contesti storici - l'aggressione islamica e l'aggressione voluta dalle massonerie, entrambe che chiamano non solo il diritto ma anche il dovere di legittima difesa, visto che si sono entrambe distinte per dissacrazioni, stupri, violenze, devastazioni, genocidi...
RispondiEliminaNello stesso commento scambia l'infallibilità pontificia con le singole parole del Santo Padre - proprio lo stesso errore neocatecumenale rispetto a qualsiasi momento in cui un Papa non condanna esplicitamente qualcosa del Cammino. Ed il mutato atteggiamento rispetto all'islam - che non è una mutazione di giudizio ma solo un tentativo che secoli prima era semplicemente impensabile - diventa per il Rossetti la dimostrazione che non esistono più eresie (sottinteso: la Chiesa si sarebbe sempre sbagliata...) e via tirando in ballo tutta la solita serqua di argomenti modernisti (i perdonismi tanto graditi dai media, la supernova osservata tra il 1054 e il 1056, le presunte confusioni tra scienza e teologia, il pagano Proclo, ancora Scholem, le contraddizioni -quali esattamente?- di Paolo VI...) fino al punto di sciorinare l'errore madornale di chi ignora totalmente il Catechismo: cioè l'affermazione - estrapolata dal contesto - di Benedetto XVI che dice che la Chiesa non è santa (ci vuole davvero qualcosa di più del primo anno di Catechismo dei Bambini per capire che sta parlando degli uomini di Chiesa anziché della divina opera della Chiesa comandata dal Redentore personalmente? ma sta facendo sul serio?)
E nel commento delle 15:04 insiste nel tentare di ingannare l'interlocutore a suon di sofismi come quello sui "perfidi giudei" (trasformando l'abolizione di una preghiera in un'improvviso riconoscimento di santità - proprio come fanno i titoloni dei giornali modernisti: tutta qui la cultura del Rossetti? e l'ignoranza la conferma subito dopo chiamando "mistici ignoranti" teologi veri, del calibro di sant'Abelardo e san Domenico, e sante che hanno preso sul serio i misteri di Dio senza conseguire diciotto lauree in teologia...). E naturalmente non poteva mancare la lode a Kiko, giacché a dire del Rossetti la Messa etiope sarebbe identica a quella neocatecumenale, con tamburi e balletti, dunque il Messale Romano da usare nel Cammino (secondo lo Statuto stesso del Cammino) dovrebbe adeguarsi perché esisterebbe "la tal Messa etiope dove tutti gridano"...
Insomma, il Rossetti sedicente "bisex" è infaticabile nell'odiare la cristianità allo stesso modo in cui è infaticabile nei tentativi di estenuare gli interlocutori a suon di "leggiti questo, rispondi su quello". E nello sciorinare paroloni, autoroni e libroni, si è guardato bene dallo spiegare perché. In parole povere, è il solito troll che interviene per disturbare, non per capire, tanto meno per spiegare. La sua massima soddisfazione è dare ragione a Kiko e disprezzare (con furbate dialettiche, sofismi e giochi di parole) la Chiesa e le stesse verità di fede.
Per Roberta: come già diceva Lino, in questo spazio di discussione ci stanno bene anche gli "off-topic" anche se solo vagamente relati al Cammino, ed è un caso notevole che il pasqualone di turno sia un Rossetti capace di sembrare acculturato.
Aggiungo poi che nel commento del 9 maggio alle 13:34 il solito Rossetti continua a far notare cos'è che gli sta più a cuore: chiama «insultante» il termine "perfidi giudei", come se non sapesse che deriva dal latino "per + fides", "che non hanno fede (nel Risorto)". E guarda caso nello stesso commento tira di nuovo in ballo la presunta infallibilità di Kiko (eh, già, proprio lui che si lamentava di essere stato etichettato "kikiano camuffato"), nel solito tentativo tutto neocatecumenale di demonizzare l'interlocutore (e nell'equivocare il versetto di san Paolo citato provocatoriamente dal Papa).
RispondiEliminaE continua a bruciargli il termine "ravanare versetti biblici", perché nulla è più fastidioso del vedere il proprio tipico trucchetto subito scoperto ("eppure gli altri li avevo sempre abbindolati alla grande!"). Non per una virtù del sottoscritto, ma per il semplice ricordare l'episodio in cui il demonio, a suon di versetti biblici, aveva tentato di turlupinare persino Nostro Signore.
Continua a bruciargli il fatto che Scholem, esperto (non cattolico) di Bibbia, non venga assimilato a un dottore della Chiesa (se non in certi corsi di teologia che per sembrare importanti attingono con troppo entusiasmo da fonti non cattoliche).
Continua a bruciargli il fatto che "i libri" non hanno miracolosamente tutti valore in sé, e che per parlare della fede cattolica vale più il Catechismo che la biblioteca di Alessandria (e nel frattempo dimentica che furono gli amanuensi medievali a salvare il salvabile delle culture precedenti, persino nei libri più discutibili e immorali, cosa che fece infuriare a morte il nominalista gay Umberto Eco).
Continua a bruciargli il non poter giocare con le parole, confondendo (nel commento del 9 delle 19:17) il termine "concezione" nell'uso ottocentesco-novecentesco con l'uso duecentesco-tomista, o tentando di insinuare che noialtri depenneremmo versetti biblici (quelli tra cui ama ravanare cercandosi pezze d'appoggio), o col condannare implicitamente Dio per il reato di "etnocidio" (come se terremoti, eruzioni e tsunami fossero le sue vendette meschine anziché le conseguenze dell'inimicizia tra il creato e l'uomo, originate dal peccato, e che Dio non era obbligato a bloccarle). Ancora una volta ha bisogno di astuzie verbali per "evangelizzare" questo blog, eh? Oh, poveri sodomiti, poveri umani innocenti della torre di Babele, poveri innocentissimi nemici di Dio che presumevano che non sarebbero mai esistite glaciazioni e inondazioni... poverini poveretti! E pensare che Nostro Signore stesso, personalmente, fece capire che il crollo della torre di Siloe non fu affatto una forma di vendetta meschina. Ma forse il Rossetti ha solo letto troppe pagine di Scholem e troppe poche di Catechismo.
Continua a bruciargli l'idea del "sangue scorso" a causa della difesa della fede, dimenticando che era il sangue dei cattolici che difendeva la propria libertà di credere, dimenticando che chi ha aggredito la cristianità lo ha fatto in odium fidei e senza né scrupoli né freni riguardo a devastazioni, violenze, stupri e quant'altro puntualmente avviene.
Continua a bruciargli la sensazione di essere stato scoperto come "kikiano camuffato", tant'è che l'11 maggio alle 10:08 ancora sente il bisogno di dire "detesto Kiko" per sembrare credibile - par di sentire uno di quei pasqualoni che intervengono a gamba tesa dicendo "non sono neocatecumenale ma...". Qui gli argomenti "contro Kiko" sono forniti da Kiko stesso. Continuamente.
Ciliegina finale sulla torta: quanto alle miracolose rivelazioni dei "mamotreti di Gerusalemme", ho fatto una gran fatica per smettere di ridere. Non dubito che Rossetti li abbia visti: sono però totalmente certo che nel corso della storia più d'uno ha inventato robe del genere non solo per far soldi ma anche perché non riusciva più a smettere - esattamente come l'eretico intervistato da sant'Ireneo di Lione (la lettura del suo libro Contra haereses, da ragazzino, mi vaccinò completamente contro santoni, furbacchioni, gnostici, e detentori di Clamorosi Incredibili Segreti).
RispondiEliminaE dopo le affermazioni del commento dell'11 alle 10:24, ho maturato la ragionevole certezza che il Rossetti non è un cattolico con le idee confuse, ma è proprio di un'altra religione, decorata forse di qualche spruzzatina di cattolicesimo, contro il quale però è prontissimo a sputare veleni (vedi miei soporiferi commenti precedenti a questo) sotto forma di acrobazie verbali, astuzie retoriche, veri e propri sofismi, metodi che rendono letteralmente impossibile il dialogo.
Dunque, gli errori principali del "Cristiana Rossetti" verificabili nei suoi interventi di questa sola pagina sono grosso modo, in ordine sparso:
- nessuna disponibilità ad adeguarsi alle verità di fede cattoliche
- riduzione di Dio da infinita misericordia ad autore del male (incidentalmente la stessa eresia di Kiko e Carmen)
- letteralismo biblico (conclamato e recidivo)
- autori non cattolici chiamati a spiegare la fede cattolica e la Parola di Dio
- disprezzo della vita della Chiesa
- infatuazione invincibile per testi e itinerari dichiaratamente gnostici
- banalizzazione e letteralismo riguardo alle parole dei Papi
- disprezzo e banalizzazione della fede, della vita e dell'opera dei santi
- argomentazioni riducibili a "leggetevi Tizio, per esempio Caio" senza né contesti, né spiegazioni.
RispondiEliminaMamma mia, qui davvero c'è da rimediare solo un gran mal di testa!
Per me lo scopo di Cristiana Rossetti è di disturbo.
Visto che stiamo arrivando al cuore, e le analisi dei mamotreti stanno spalando melma e il fetore lo sentono tutti, qualcuno le ha detto di venire qui, con i suoi sproloqui senza senso, per far passare la voglia di leggere a chi segue il blog e confondere le idee.
Ho notato, riguardando rapidamente l'ultimo illeggibile pqpiello della Rossetti, stigmatizzato per bene da Beati pauperes spiritu -il quale merita un applauso- che la dotta Cristiana ha fatto ripetuti copia/incolla degli stessi incomprensibili identici periodi, mischiandoli più e più volte ad altre cose.
Questa ci prende in giro, ma dimostra anche che i cari neocatekiki sono oramai alla frutta....
.......colpiti e affondati, se si abbassano a fare incursioni in un Blog composto da quattro gatti,
sempre gli stessi e che non hanno un cavolo da fare nella vita.
Stanno raschiando il barile e sul fondo non trovano più nulla.
Le analisi di Lino Lista vi hanno dipinti per quelli che siete, smascherati, dato un nome e un cognome e, certo, se non potete più trafficare nelle tenebre per voi la Giostra è davvero finita!
Pax