domenica 4 giugno 2017

Nascondere la polvere sotto il tappeto

Premessa per quelli che fingono di non capire: lo scandalo indicato dalla testimonianza qui sotto non sta nel fatto che un "presbitero" neocatecumenale commetta qualche peccato contro il sesto comandamento.

Lo scandalo è nel fatto che negli ambienti neocat la cosa viene considerata normale anziché valido motivo per lasciare il sacerdozio. Per i "presbiteri" di Kiko, la castità è un optional: basta solo nascondere la polvere sotto il tappeto.


Ho un brutto ricordo dei presbiteri neocatecumenali.

Abbiamo avuto più presbiteri neocatecumenali che per lungo tempo sono andati con donne sia della parrocchia sia di comunità.
Ve ne racconto una: circa dieci anni fa eravamo molto amici con un presbitero del Cammino e una sorella di comunità del luogo che era sposata. Uscivamo ogni tanto insieme subito dopo l’eucarestia del sabato sera. Lei aveva qualche problema di salute mentale (diagnosticata come sindrome borderline); era sposata con due figli. Venimmo a scoprire che andava regolarmente a letto con il nostro presbitero. Chiaramente poi lei si è separata, il presbitero fu solo rimosso [dai cosiddetti "catechisti"] e spostato in un altra città. In seguito abbiamo saputo che lo stesso presbitero andava a letto anche con un’altra, stavolta non sorella di comunità ma parrocchiana, anche questa sposata con figli.

Poi arrivò un altro bravo presbitero del Cammino a fare il parroco nella parrocchia dove ci trovavamo. Anche lui è andato a letto con la stessa donna per un periodo, tanto che il marito di questa ha ingaggiato un detective privato che li ha colti sul fatto mandando prove fotografiche al marito che poi ha divorziato. Il presbitero è stato rimosso dai cosiddetti "catechisti" e mandato in missione in un altra nazione. Pochi anni dopo è tornato ed adesso è il responsabile di una Missione neocatecumenale ad gentes qui nel paese dove mi trovo! Di nuovo qui…

Tutto questo l’ho avuto confermato tramite una famiglia alla quale era stato raccontato tutto. E poi ho avuto la conferma anche da altri, compresi i miei genitori. I catechisti del Cammino hanno pensato di dire ad una intera comunità della città di origine di questo prete di non avere più contatti con questa famiglia con la quale erano amici per evitare che si sapessero queste cose.

Chiaro? Tutti gli scandali interni al Cammino vengono negati: va sempre tutto bene e le persone non hanno il permesso di parlare di nulla del genere, per evitare chiaramente che la gente rimanga scandalizzata...

L’immagine è la cosa più importante, se si sapesse la verità sono sicuro che il Cammino qui nel mio paese non esisterebbe più. Purtroppo tutto viene sempre, sempre, sempre negato e nascosto.
(da un lettore del blog)

25 commenti:

  1. Buona festa di Pentecoste, festa dello Spirito Santo di Dio, evidentemente assente nel cammino neocatecumenale.

    "Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere"

    RispondiElimina
  2. Il Cammino neocatecumenale è un peccato contro lo Spirito Santo: il Cammino neocatecumenale è presunzione di salvezza, è mistificazione del Vangelo, è superbia di uno spagnolo che ritiene di poter, come la Madonna, "gestare Cristo" nei non adulti nella fede. Il Cammino nocatecumenale dice "kenosis" ma in realtà attua una sorta di catabasi pagana, una discesa nell'inferno dei propri peccati (in atto e in potenza), al fine di poter conoscere se stessi, una conoscenza fangosa della durata di decenni senza la quale secondo il fondatore non c'è conversione, non c'è elezione, non c'è riscoperta del Battesimo.
    Il Cammino neocatecumenale nega la potenza dello Spirito Santo, il quale ricrea "l'uomo nuovo" nell'istante di un lampo, di una unzione che sospinge il cieco nato a ragionare suull'origine della guarigione e a credere nel Signore. Il Cammino neocatecumenale nega i miracoli di guarigione di Cristo, ne fa opere allegoriche nelle quali rispecchiare il Cammino.
    Il Cammino neocatecumenale è un'operazione sincretica, realizzata a tavolino (e non soltanto da Kiko e Carmen), nella quale sono state fuse mistiche varie, da quelle pagane a quelle ebraiche a quelle gnostiche, con un occhio fangoso mirato anche sugli gnostici della psicologia analitica junghiana, secondo i quali "nessun albero può crescere in Paradiso a meno che le sue radici non raggiungano l’Inferno".
    Nella festa di Pentecoste non potevo commentare di meno sul Cammino neocatecumenale.

    RispondiElimina
  3. Lino,
    il Cammino Neocatecumenale strumentalizza lo Spirito Santo, pretendendo di comandarlo a bacchetta: in chi ascolta la predicazione scenderebbe dall'alto, come un laccio che accalappia le persone e le tira dentro l'esperienza, con il "Credi tu che attraverso di noi ti parla lo Spirito Santo?" per poi mantenerle soggiogate per sempre.

    Se riescono a farla franca su questo, certo non temeranno nessuno scandalo, il C.N. è superiore a tutto e a tutti, nulla deve danneggiarlo o metterlo in discussione.

    Darsi pensiero, poi, della immoralità, del tradimento seriale delle promesse legate al proprio stato, di questo non li ho visti MAI preoccupati, neanche addolorati minimamente: "Siamo gente che sa come va il mondo!" "Cosa è? Ti scandalizzi? Credi di essere migliore tu? non ti conosci!" Ecco, appunto, conoscersi per......

    Se non avessi visto con i miei occhi quello che ho visto, certamente avrei trovato l'esperienza raccontata oggi un poco inverosimile.
    Oggi devo dire in coscienza che è proprio vero che la realtà, a volte, supera di molto la fantasia.

    Ho visto anche io persone indegne - già sento in sottofondo "Chi credi di essere?" "Attenta, tu puoi fare peggio" "Il fratello è specchio dei tuoi peccati" "Non giudicare!" - ripeto indegne, fare splendide carriere nel Cammino Neocatecumenale, con la benedizione compiaciuta e compiacente di Kiko e Carmen.

    Pax

    RispondiElimina
  4. Macché Pentecoste! Nel calendario kikiano-carmeniano è la Cinquantina, cioè l'esibirsi nel pregiato camice da druido, griffato da Kiko e significante superiorità non solo sui cristiani della domenica ma anche sui fratelli del Cammino che non hanno ancora superato tutte le tappe inventate dai due eretici spagnoli.

    Quanto ai presbiteri neocatecumenali, ricordo il caso di quel seminarista del Redemkikos Mater che alle soglie del sacerdozio si vantava, dal pulpito, di non sapere esattamente quanti figli naturali aveva sparsi in giro a causa delle proprie scappatelle. Credeva che la chiesa fosse un club di pornografia? crede che al Signore sia gradito l'«esempio» neocatecumenale che sta dando di sé stesso e del "presbiterato" neocatecumenale? crede che il vantarsi di precisi peccati, veri o inventati, dia gloria anziché scandalo?

    La chiave per capire il nesso tra tale seminarista e il presbiteronzolo sessualmente troppo attivo di cui nella testimonianza pubblicata oggi, è la tensione verso la castità, evidentemente assente sia nel primo che nel secondo. La tensione, esatto, il desiderio di non offendere Dio, il desiderio di non commettere peccati, l'impegno personale a compiere opere buone ed evitare le opere malvage, l'impegno a fuggire le occasioni prossime di peccato, il rialzarsi dopo eventuali cadute scegliendo una tensione anche maggiore. Ed anche il saper rimettere seriamente in discussione il proprio sacerdozio, anziché approfittare della comodissima scappatoia offerta dai cosiddetti "catechisti" del Cammino, assillati solo dal nascondere la polvere sotto il tappeto e far continuare comodamente a girare la giostra.

    Secondo l'insegnamento eretico di Kiko e Carmen, infatti, "l'uomo non può non peccare", cioè quella tensione non deve esistere e l'uomo non dovrebbe adoperarsi per evitare i peccati. Nonostante qualche parolone ambiguo usato come foglia di fico, vogliono che i fratelli siano deliberatamente schiavi del peccato anziché anime che desiderano accogliere il più possibile la grazia di Dio.

    Tutto va esattamente in quella direzione. Il presbitero neocat che si dà alla lussuria (dopotutto la vocazione non l'ha mai avuta), i cosiddetti "catechisti" che comandano di tacere, gli opportuni "spostamenti" quando il pretino ha fatto già troppi danni sia in comunità che in parrocchia, e la consegna del silenzio (persino a suon di menzogne)... Questo metodo da chi viene? Dallo Spirito, oppure dal demonio?

    RispondiElimina
  5. Ogni volta che un presbitero di tal schiatta si vanta di qualche vecchio peccato pubblicamente, magari ridacchiando come se non ci fossero conseguenze, in realtà vuole insultare chi lo sta ascoltando: si presenta come umile peccatore ma sta insinuando che gli altri, proprio quelli che stanno lì a sentirlo, facciano pure peggio di lui ma siano degli ingannati che si credono buoni e non sanno di essere peccatori, oppure lo sanno, ma sono superbi e non lo ammettono pubblicamente.

    Per provare le sue vere intenzioni, basta dirgli -in tutta onestà ovviamente- “ma io queste cose non le ho mai fatte né, a Dio piacendo, ho intenzione di farle”. E vedi come si altera. Altro che "Dio ti conservi, lode a Dio".
    Non ci crede, ti sfida, le prova tutte per farti credere che non sai o non ammetti che la tua vita è uno schifo.

    Ormai ho raggiunto la convinzione che per un cristiano è peccato persino starli a sentire, per farsi dirigere da loro: portano il male, e portano al male.

    Continua-

    RispondiElimina
  6. Continua

    Scrive Santa Teresa d'Avila nel suo Libro della Vita, Cap 38, Par 23

    "Un giorno, mentre andavo a comunicarmi, vidi con gli occhi dell'anima, più chiaramente che con quelli del corpo, due demoni, di un aspetto abominevole.

    Mi pareva che le corna cingessero la gola del povero sacerdote e vidi il mio Signore con la maestà che ho detto, fra quelle mani, nell'ostia che egli si preparava a darmi, segno evidente che erano mani di uno che lo offendeva: capii che quell'anima si trovava in peccato mortale.

    Come poter dire, Signor mio, l'orrore di vedere la vostra bellezza in mezzo a così abominevoli figure? I demoni stavano innanzi a Voi come sbigottiti e tremanti ed era evidente che sarebbero fuggiti volentieri, se Voi li aveste lasciati andar via.

    Ne ebbi tale turbamento che non so come potei comunicarmi e rimasi in gran timore ritenendo che, se si trattava di una visione proveniente da Dio, egli non avrebbe permesso che io vedessi lo stato peccaminoso di quell'anima.

    Ma il Signore stesso mi disse di pregare per lui, aggiungendo che l'aveva permesso per farmi conoscere il valore delle parole della consacrazione, in virtù delle quali Dio è lì presente, per quanto possa essere indegno il sacerdote che le pronuncia e per mostrarmi la sua grande bontà nel porsi fra le mani di un suo nemico, pur di operare il mio bene e quello di tutti.

    Mi resi conto allora di quanto i sacerdoti siano obbligati più degli altri ad essere virtuosi, di come sia atroce ricevere indegnamente questo santissimo Sacramento e di quanto potere abbia il demonio su un'anima in peccato mortale.

    Ne trassi gran vantaggio e più chiara conoscenza di ciò che dovevo a Dio.

    Sia egli benedetto per sempre!"

    RispondiElimina
  7. Mi rivolgo ai CAMMINANTI:

    per il Cammino sembra quasi che occorre peccare per ottenere la salvezza. Forse per questo non ama molto la Madonna.
    Il Cammino a questo riguardo è machiavellico, come se il fine giustificasse i mezzi.

    Sarebbe come dire, ad esempio, che gli attentati dell’ISIS sono necessari affinché l’Occidente capisca che con l’Islam ha un problema.

    In realtà Dio detesta il terrorismo e vuole che i problemi con l’Islam siano risolti nella pace. Se, però, l’uomo non comprende, allora Dio lo può istruire attraverso i suoi errori.

    Finché questo concetto non sarà chiaro, il Cammino insegnerà ai suoi adepti non la virtù, ma il male.

    RispondiElimina
  8. Dire che il peccato è necessario è come dire che la guerra è necessaria.

    Una volta c'era chi diceva che la guerra era un necessario lavacro da cui l'umanità sarebbe risorta purificata.
    Un'eresia, come quando Kiko dice che il peccato è necessario.

    Se il peccato fosse necessario come respirare, sarebbe normale. Ma se fosse normale, che valore avrebbe la misericordia?

    Come si fa a ergersi a strenui difensori della famiglia e poi difendere il Vescovo pedofilo Apuron?
    Come si fa a pretendere dagli scrutinati la confessione di ogni più piccolo particolare di peccati, specie se sesulai, e poi nascondere peccati gravissimi come quelli dei presbiteri fornicatoti abituali che, invece, andrebbero invece denunciati?

    RispondiElimina
  9. "Colui che ha compreso la tenebra che è in lui è prossimo alla luce".
    "Nessun albero può crescere in Paradiso a meno che le sue radici non raggiungono l’inferno".
    Sono due citazioni gnostiche di Jung. E' la dialettica ermetica degli opposti, che si risolve nella sintesi alata del caduceo di Hermes.
    A esse va abbinato il mantra gnostico/neocatecumenale dell'esperienza concreta, dell'acquisizione della conoscenza mediante una piena consapevolezza di sé, della propria natura peccaminosa (dei peccati sia in atto sia in potenza). Rinvio allo scrutinio del "maiale", nel quale lo scrutinato, cioé il Kiko-pensiero, riferisce: "Il Signore ha permesso, mentre stavo in comunità, ha permesso che io peccassi perché vedessi come ero".

    https://neocatecumenali.blogspot.it/2017/05/tutta-la-dottrina-di-kiko-in-uno.html

    "Io non capivo, prima del cammino, perché uno sposato se ne andava con un'altra; questo non lo comprendevo. Il Signore ha permesso che io commettessi adulterio, quando stavo già nel cammino. Mi ha fatto vedere che sono un adultero".
    Il peccato dell'adulterio, che era solo in potenza prima dell'entrata in Cammino, viene reso concreto per un permesso divino, reso possibile dal "fango mistico" lanciato dal catechista/"Inviato": dall'esperienza mistica, concreta, diretta, derivano la piena conoscenza di sé, il cammino verso la luce e l'elezione, la salvezza.

    Credo, Pietro, che non debbano più esserci dubbi sulla dottrina gnostica del Cammino: l'uscita dal segreto del tomo della Traditio li ha dissipati tutti. Ringraziamo le anime buone che hanno trovato il coraggio dopo decenni di tirarli fuori e renderli disponibili a quanti sapranno analizzarli come meritano.
    Non ho ancora messo mano ai mamotreti successivi, ma già quello della Traditio è un trattato gnostico.

    RispondiElimina
  10. «Even in 2000 Adrian Pius Apuron and another were prepared to kill to keep their dark secrets».

    Traduzione in italiano: già nel 2000 un certo capocosca presbitero del Cammino, il grosso supercatechista di Guam e presbitero del Cammino, più lo stesso vescovo pedofilo neocatecumenale, erano pronti ad assassinare pur di proteggere i loro oscuri segreti.

    È parte di un commento che, pur anonimo, Tim ha ritenuto interessante da dedicarvi una pagina. Il commento invita alla massima delicatezza perché a Guam clero e seminaristi erano perennemente ricattabili: se avessero tentato di profittare da certe informazioni in loro possesso, avrebbero avuto la vita impossibile - se non peggio. Il che spiega il loro misero atteggiamento in tante situazioni, incluso l'appoggio dato al patetico tentativo di bloccare in extremis la legge che aboliva i termini di prescrizione sugli abusi sessuali sui minori.

    Non c'è da meravigliarsi che un circolo di pedofili sia disposto anche a misure estreme pur di proteggersi; per farsene un'idea Tim suggerisce un documentario (per chi è abbonato a Netflix) che tratta dell'assassinio di una giovane suora, avvenuto nel 1970 a Baltimora, in USA, che, venuta a conoscenza degli abusi sessuali e stupri di un prete pedofilo lo aveva denunciato ai suoi superiori: quell'omicidio, che secondo wikipedia non ha ancora colpevoli, non doveva essere risolto, visto che erano implicati anche altri preti pedofili e diversi poliziotti pedofili.

    In questi giorni stanno venendo alla luce anche certe responsabilità del primo vescovo chamorro (cioè nativo di Guam), morto nel 1985, il vescovo Flores, per abusi iniziati già nel 1966, che pure aveva una buona fama. Nemmeno questo ci sorprende, visto che da parecchi decenni Guam ha la triste nomea di rifugio di preti pedofili... (e tre vescovi pedofili, Flores, Camacho e Apuron, che si promuovevano all'episcopato tra di loro).

    Intanto si legge sui giornali di Guam che il Vaticano ha elementi sufficienti per ridurre Apuron allo stato laicale. C'è da supporre che tali elementi che verranno utilizzati (la sentenza dovrebbe arrivare entro fine luglio, forse già questo mese) quantomeno arginare lo scandalo che si sta allargando sempre di più, non solo a causa delle tante denunce, ma anche per lo status legale dell'Arcidiocesi di Agaña, formalmente persona giuridica, con relative questioni che potrebbero emergere in tribunale riguardo all'attribuzione di responsabilità.

    RispondiElimina
  11. Por favor, leed un nuevo post in Jungle Watch sobre un caso de abusos sexuales, drogas y chantaje en el Camino en Perú.
    Es muy grave.

    RispondiElimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. Thanks, Lapaz! Please leave me a mail at neshama@tiscali.it

    ***

    Devo anche aggiungere che di fronte agli scandali che coinvolgono la Chiesa si provano due diverse sensazioni.

    La prima è il ricordare che "il mondo" desidera distruggere l'unica vera Chiesa, e si nota dal fatto che persecuzioni e calunnie contro i non cattolici sono sempre molto più blande di quelle che avvengono contro i cattolici.

    Per cui di fronte alla notizia di uno scandalo, la prima reazione è lo scetticismo: visto che hanno inventato tante false accuse contro la Chiesa, ad ogni nuova accusa abbiamo motivo per pensare che sia più probabilmente falsa (o ingigantita, o realmente poco relativa alla Chiesa) che vera.

    Ma la seconda è anche il ricordare che "chi scandalizza questi piccoli" ha ricevuto da Nostro Signore un giudizio durissimo (altro che il buonismo della "misericordia" indiscriminata): che gli sia appesa una macina da mulino e gettato nel profondo del mare.

    I fratelli neocatecumenali che difendono il loro Apuron, anche se lo difendono solo per dare prestigio al Cammino (sarebbe tremendamente imbarazzante per loro dover ammettere che il Cammino - e Kiko stesso - ha sostenuto e difeso un pedofilo), se ne rendono di fatto complici, complici del peggior "scandalizzare questi piccoli", complici della peggior violenza che si possa immaginare, quella fatta a bambini innocenti. Altro che "cristiani adulti nella fede"! Tutta la cagnara delle centopiazze, missioni, alzate, lodi domestiche, apertura alla vita, ecc., tutto ciò improvvisamente perde ogni valore di fronte all'essere consapevoli complici di un pedofilo conclamato.

    RispondiElimina
  14. Ruben ha detto...
    OT.
    E' già confortevole constatare, che nella diocesi di Roma, su 336 Parrocchie(dati del Vicariato di Roma) , attualmente, siamo a 96 (dati loro da verificare), che hanno il Cammino, ed il trend è in discesa...
    Fine OT.
    ---

    RispondiElimina
  15. Anche nella zona dove abito io sono rimaste in un 1/5 di parrocchie rispetto a qualche anno fa. Le persone già in cammino stanno continuando ad andare via, in maniera sempre più consistente, mentre nelle nuove comunità entrano solo i figli dei NC DOC, ed è una fusione continua.
    Confermo quello che avete detto più volte sul blog, la fase espansionistica del cammino e' finita, e' iniziata la fase discendente.

    Purtroppo rimangano i danni fatti a tante persone: Materiali e spirituali.

    EX-NC-???

    RispondiElimina
  16. Caro catecumeno il fanatimo religioso soffoca l'intelligenza, il fanatismo religioso é un'arma che uccide l'umiltà, il fanatismo religioso spegne l'amore dentro ogni famiglia..Il fanatismo religioso genera odio tra la gente, il fanatismo religioso é il seme che genera il terrore, tu caro catecumeno sei un fanatico religioso.pier

    RispondiElimina
  17. Lino:
    chissà cosa salterà fuori dagli altri mamotreti. Certamente errori a profusione.
    Ma la gnosi traspira anche dal disprezzo del Cammino verso la pietà popolare.

    Io, ad esempio, non ho mai incontrato un camminante che abbia fatto anche un minimo riferimento a San Luigi Grignon di Montfort. Penso, anzi, che la spiritualità monfortana ai camminanti dia l'orticaria.

    Questo forse per il fatto che san Luigi predicava la Consacrazione alla Madonna come una via FACILE e adatta a TUTTI, par la rinnovazione del Battesimo
    Per il Cammino, infatti, la riscoperta del Battesimo è una propria prerogativa. Il vero percorso di riscoperta del Battesimo è il loro: un cammino LUNGO e DIFFICILE, un cammino che forma l'ELITE dei cristiani, quelli che un giorno si impadroniranno della Chiesa.
    Altro che la spiritualità del Montfort, adatta alla plebe.

    RispondiElimina
  18. D.D. (Commento delle 00:24)
    riporta dagli scritti di S.Teresa d.Avila

    "Mi resi conto allora di quanto i sacerdoti siano obbligati più degli altri ad essere virtuosi, di come sia atroce ricevere indegnamente questo santissimo Sacramento e di quanto potere abbia il demonio su un'anima in peccato mortale.

    Ne trassi gran vantaggio e più chiara conoscenza di ciò che dovevo a Dio."
    _____________________________
    Le esperienze mistiche di Teresa d.Avila, come lei stessa testimonia, la conducevano ad "una più chiara conoscenza" delle cose di Dio.
    Una conoscenza sempre più perfetta - chiara - che non ha nulla a che vedere con la fangologia del c.n.

    La fangologia del cammino produce una complice indulgenza: complice poiché copre, invece di portare alla luce ed estirpare, scandali inaccettabili; indulgenza mal intesa, poiché non contempla alcuna possibilità di correzione, sia in termini di correzione esterna, da parte dei superiori, sia nei termini di correzione personale, che presuppone la volontà salda di non peccare più, l'impegno di fuggire le occasioni prossime di peccato e l'autodisciplina.

    No, si fa una strigliata al presbitero peccatore - neanche occasionale ma SERIALE - e la soluzione geniale qual è?
    Mandare il prete lussurioso il più lontano possibile, per un tempo congruo a......sopire, chetare......poi il prete tornerà, statene certi, prima o poi tornerà, con la benedizione dei vertici del cammino, sul luogo del delitto!
    E tutti zitti e muti!
    È il presbitero sempre più arrogante e sfrontato.

    Quanto POTERE ha il demonio sulle anime in peccato mortale!
    Quanto più degli altri sono OBBLIGATI ad essere virtuosi i sacerdoti!

    Queste affermazioni sono incomprensibili per i kicamminanti, ossia quelli che camminano fedeli a Kiko, perché il loro spirito non ha nulla a che vedere con lo Spirito, figuriamoci se dovessero confrontarsi con la Spiritualità Mariana Monfortana!

    Pax

    RispondiElimina
  19. Non scordiamo che Kiko nel volume primo del suo trattato gnostico detto Direttorio ha scritto nero su bianco che "meglio morire che peccare!" era una cosa ridicola.

    RispondiElimina
  20. Ieri sera, parlando con mio marito, riflettevo sul fatto che il Cammino è una vera e propria ERESIA che sta avvelenando la Chiesa e la vita spirituale di tante anime, la maggior parte delle quali inconsapevoli e dal cuore buono.
    "Eresia" è una parola che oggi è passata di moda e da alcuni è considerata "politicamente scorretta", a causa di un "aggiornamento del linguaggio" che genera solo confusione tra le anime.
    Se un Sacerdote (ops... Presbitero) o Vescovo dovesse oggi utilizzare pubblicamente la parola "ERESIA" nella migliore delle ipotesi verrebbe "crocifisso mediaticamente", accusato di intolleranza e ovviamente di pre-conciliarismo. Grazie a Dio i Santi, che ormai sono nella Gloria di Dio, sono sfuggiti dalle grinfie dei signori di questo mondo lasciandoci i loro scritti "politicamente scorretti" ma conformi alla verità. Pertanto vorrei lasciare parlare San Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa, con due brevi brani tratti dal suo "Commento Morale al libro di Giobbe":

    - Qualche volta gli eretici infieriscono contro di noi con supplizi, qualche volta ci perseguitano soltanto con parole, qualche volta ci lasciano in pace, qualche volta stanno quieti se vedono che tacciamo: sono amici di quelli che rimangono muti e avversano quelli che parlano. Abbiamo degli avversari silenziosi se trascuriamo di generare con la predicazione i figli della vera fede. Ma se cominciamo a proclamare la verità, subito, per tutta risposta, ci sentiamo arrivare da loro grave ingiuria, subito ci si schierano contro e alzano contro di noi grida di dolore, perché temono che la voce della verità tragga in alto i cuori che il peso della stoltezza spinge in basso. (I, III, XXVII, 52)

    - Hanno questo di caratteristico gli eretici, che mescolano insieme idee buone ed idee cattive, per facilmente ingannare il sentimento di chi li ascolta. Se dicessero sempre cose errate, ben presto identificati nella loro posizione errata, non riuscirebbero a convincere di ciò che vorrebbero. Peraltro, se avessero sempre opinioni giuste non sarebbero eretici. Ma ricorrendo all'arte dell'inganno in un senso o nell'altro, camuffando il bene col male ed il male col bene, si nascondono per farsi accettare. Sono come chi porgendo un BICCHIERE di VELENO, ne asperge l'orlo con la dolcezza del miele, così uno, gustando al primo contatto ciò che è dolce, sicuramente assorbe anche ciò che è letale. E così gli eretici mescolano le cose giuste con quelle errate per attrarre gli uditori ostentando il bene, e corromperli con la peste nascosta presentando il male. (I, V, XI, 28)

    E' proprio vero, Kiko è un ERETICO e il Cammino è un percorso pieno di ERESIE.
    Fratelli e sorelle neocatecumenali, aprite il vostro cuore e ascoltate questo grido straziante pieno d'amore per voi: lasciate il Cammino e tornate nella Chiesa, che è sempre una Madre pronta ad accogliere e a mostrarvi la sua vera e profonda bellezza. La Chiesa è infinitamente più bella di quanto i vostri catechisti e Kiko vi hanno fatto credere che fosse. Iniziate a frequentare la Chiesa e la vostra Parrocchia, e rimarrete meravigliati.

    Annalisa (e mio marito)

    RispondiElimina
  21. @ Beati pauperes spiritu

    che ha scritto:
    "meglio morire che peccare!"

    ------------------------

    A dir la verità "la morte ma non i peccati" è una frase di San Domenico Savio, il quale con queste parole (che erano un suo proposito fatto durante la Prima Comunione) indicava l'enorme gravità della situazione di coloro che muoiono in peccato mortale.
    Nel Catechismo della Chiesa Cattolica n° 1014 c'è scritto: "In ogni azione, in ogni pensiero, dovresti comportarti come se tu dovessi morire oggi stesso; se avrai la coscienza retta, non avrai molta paura di morire. Sarebbe meglio star lontano dal peccato che fuggire la morte. Se oggi non sei preparato a morire, come lo sarai domani?"

    Annalisa


    RispondiElimina
  22. Anche nella mia città è un continuo diminuire. Cominciano a morire tanti fratelli delle prime comunità e le nuove comunità hanno problemi. Il cammino non è fatto per avere comunità di adolescenti. Prima erano le persone adulte l'ossatura, le famiglie.

    Giorgio

    RispondiElimina
  23. A Roma da più di 20 anni "imperversa" don Fabio Rosini: credo che la sua predicazione stia contribuendo a "tagliare i rifornimenti" al CNC nella capitale, perchè moltissime persone lo ascoltano e molti di quelli che lo ascoltano poi non hanno più bisogno di un "cammino" diverso, soprattutto se chiuso, misterioso e settario: si inizia a sentirne la puzza!

    RispondiElimina
  24. Guardavo,
    anche con disgusto la foto che accompagna il post, ovvero il "caravan serraglio" della penitenziale, aberrante pratica neocatecumenale, che nulla a a che vedere con il Sacramento della Confessione, che prevede raccoglimento, silenzio e discrezione.
    ---

    RispondiElimina
  25. Che poi, vorrei capire - riprendendo il pensiero di Ruben - se è corretto che tutti gli altri che in quel momento non si stanno confessando, abbiano la possibilità di ascoltare i peccati di chi, in quel momento, si sta riconciliando con Dio! Per me non è corretto, sotto nessun punto di vista! Ma tant'è... E' solo una ulteriore prova del fatto che i NC agiscano in maniera del tutto diversa da come fa la Chiesa Cattolica!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.