lunedì 30 luglio 2018

I "frutti" marci dell'indottrinamento kikiano/carmeniano.

A Rebel, al suo dolore e al suo coraggio,
e alle tante vittime silenziose del cammino,
che lo stesso coraggio non hanno!
La vittima viene calpestata due volte, rendendola anche responsabile della "ripulitura" della coscienza (quale coscienza???). Ribrezzo e ripugnanza sono sentimenti datici per riconoscere il male e mai come in questo caso sono appropriati.
(da Simonetta)
Torno, non senza dolore, ad un post pubblicato di recente sul nostro blog:
"E voi pregate per il vostro "catechista" neocatecumenale?"

Analizzando il Cammino Neocatecumenale tanto accuratamente, come qui facciamo, col contributo di tanti - ex camminanti e non - siamo mossi dal desiderio che aria pulita e luce invadano le salette della segregazione kikiana. Vorremmo, nel nostro piccolo, contribuire al risveglio dei poveri "indottrinati".
Speriamo che tanti, leggendo e riflettendo in se stessi, liberamente confrontandosi con l'esperienza personale e con i dubbi, che magari già serpeggiano numerosi, si riapproprino di quella dignità, che Kiko nega e che spetta di diritto ad ogni essere umano. Essa si fonda sul sano discernimento di ognuno che, a sua volta, prende forma nella piena libertà della propria coscienza, rettamente formata e radicata nella "Fede vera".

Piccola Premessa:
Sempre più raccogliamo numerose e puntuali conferme da parte di "camminanti convinti", Anonimi chi più chi meno, che si avvicendano, con i loro commenti, qui sul nostro blog.
Si tratta, come è ovvio e proprio per questo, di autorevoli conferme, al di là delle stesse intenzioni di tali camminanti imprudenti.
È evidente che i paladini del cammino intervengono qui con il preciso intento di contestare le nostre argomentazioni, e tutto quanto portiamo alla luce li fa imbestialire; si dichiarano, di volta in volta, offesi o incompresi o calunniati. Ma alla fine della fiera, quando aprono bocca in difesa del cammino, sortiscono sempre l'effetto opposto a quello che si prefiggevano.
Infatti "la bocca parla dalla pienezza del cuore": ciò è sempre vero e finiscono per esplicitare, con i famosi «fatti concreti» (che sono loro stessi, così come si mostrano), e con esempi molto tangibili, quanto qui andiamo argomentando. Sostegno fantastico, insperato e incontestabile alle nostre tesi, per il quale nutriamo, nei loro confronti, profonda gratitudine.

Vale la pena, di tanto in tanto, riproporli.
Questo commento è emblematico:
"Ciao Rebel, non mi sembra che Gesù abbia accusato chi gli faceva del male anzi ha giustificato perché non sapevano quello che facevano."

(da: Saverio)

Gesù non accusa, Kiko Argüello accusa.
Una frase che può non significare niente di inquietante, presa così.

Fondamentale è il contesto.
Da un lato i racconti di Rebel(1) che testimoniano, ancora una volta, l'arcinota mala gestione, tanto diffusa nel cammino, dei casi di abusi e violenze subìte dai camminanti nel contesto del neocatecumenato stesso; dall'altro le perle di saggezza che ci elargisce il "Saverio" di turno a conferma, se ancora ce ne fosse bisogno (e suo malgrado), del pessimo discernimento kikiano, che tutto è fuorché "discernimento".

La prima parte:
"non mi sembra che Gesù abbia accusato chi gli faceva del male"
senza dubbio è ambigua a prescindere .

Che significa che Gesù "non accusa chi gli ha fatto del male"?
Gv 19:
8All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura 9ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta. 10Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». 11Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande».
Allora: "non mi sembra che Gesù abbia accusato chi gli faceva del male": è un'affermazione senza senso.
Gesù in generale non condanna nessuno (Gv. 12, 47b: "non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo"). Gesù, nella sua missione, si offre per tutti: in ciò stesso si attua un "giudizio". Gesù è la pietra angolare "pietra di scandalo e sasso d'inciampo", ed esiste un solo, vero, giudizio: accogliere o non accogliere la Verità che è Cristo stesso, la Parola che Egli ha portato.
È questa Verità che ci convince di peccato, ma è per portarci al pentimento, al dolore che nasce dalla vera contrizione, al desiderio di cambiare, di riparare al male commesso.
Premessa necessaria per incontrare la Misericordia: "va’ e non peccare più"
Gesù non ha bisogno di accusare nessuno. Ognuno può trovare in se stesso chi lo accusa quando uccide l'Amore, in una qualunque delle svariate forme che assume il male.
Gesù ha dato una Parola a Pietro, egli si pentì, pianse e trovò misericordia.
Gesù ha dato una Parola a Giuda, Giuda la rifiutò, si scandalizzò, non conobbe pentimento e scelse da solo la sua condanna.
Dunque si comprende come Saverio, ammaestrato dalla pessima catechesi del cammino, artatamente presenta un "Gesù che non accusa chi gli fa del male" per inculcare che, allo stesso modo, le azioni di violentatori e abusatori di innocenti e indifesi non vanno messe sotto accusa e, per ciò stesso, non sono azioni deprecabili e di conseguenza nessuno le denunci: nessuno provi a fare giustizia, nessuno chieda giustizia, poiché il cristiano - questo il punto cruciale - è colui che "ama il peccatore", che non si scandalizza di nessun peccato perché "conosce" - grazie alla terapia neocatecumenale del "fango del cieco nato" a cui tutti i camminanti indistintamente vengono sottoposti - che lui stesso è capace anche di peggio.
Questa conoscenza, ben radicata in lui, è aver raggiunto la "Fede adulta", promessa ai camminanti disciplinati e obbedienti.

Questa realtà la smaschera per noi il prezioso neocatecumenale Saverio: nel Cammino le vittime vengono chiamate a conversione se non perdonano, poiché non perdona chi giudica, sentendosi migliore degli altri. Questi è un fratello molto indietro col cammino, che di certo non passerà al prossimo scrutinio che lo attende! Perché egli è un peccatore che ancora non "conosce" di esserlo!
Saranno, dunque, i katechisti che metteranno davanti a chi ha subito violenza che, se giudica, e perché NON HA ANCORA CONOSCIUTO di essere capace di fare di peggio.
Questa è la verità a cui il cammino porta il fedele camminante.
L'assurda conclusione, se chiudiamo, infine, la nostra deduzione, è che per i neocatecumenali lo stesso Signore che ha concesso al porco di conoscersi tale permettendo per lui il peccato, ha permesso per la vittima di subire il peccato e restare cieca per sempre, piena di giudizi e di rancore, con la violenza subita e l'incapacità di perdonare chi gli ha fatto tanto male!

Il paradosso è che alla vittima resterebbe una sola speranza: che un giorno il Signore - nella sua misericordia per la sua incurabile ignoranza - faccia cadere anche lui in un peccato schifoso, peggiore di quello che ha subito a sua volta e con cui distrugga un altro innocente, lui che si sentiva tanto bravo.
Finalmente anche per lui la gnosi si compirà e conoscerà la salvezza.


Origini del cammino a Palomeras Altas
Purtroppo Saverio, col suo giudicare lapidario, ci da la più triste conferma della orrida formazione, da noi più volte denunciata e che si riceve nel cammino Neocatecumenale.
E' questa formazione de-formante alla base del regime di complice omertà, così diffuso nel cammino.
In quanti abbiamo detto le stesse cose?
L'isolamento in cui la vittima si viene a trovare, all'interno stesso delle comunità, può evitarla in un sol modo: chiudendosi per sempre la bocca, tenendosi dentro segregato il suo dolore e tutta la devastazione per il male subito.
Non gli resta che aspettare che Dio permetta... che sia insozzato dal fango e si vada a lavare dall'«inviato»... e scopra...

La seconda parte: "anzi ha giustificato perché non sapevano quello che facevano" - è una affermazione inaccettabile in un simile contesto.
È qui che Saverio, il fedele camminante, dimostra, al di là delle sue intenzioni e in senso totalmente opposto ai suoi "santi" propositi, che la frase di Gesù dalla Croce "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" è usata anch'essa, nella prassi ormai consolidata del Cammino Neocatecumenale, in forma strumentale, per sigillare definitivamente la bocca, già chiusa, a chi ha subito abusi, violenze, soprusi di ogni tipo.
Ulteriore aggravante è che, molto spesso, avviene proprio ad opera delle persone più accreditate nello stesso cammino. Figure forti di riferimento, prese ad esempio dal gregge, contano molto agli occhi incantati degli ingenui camminanti, mentre commettono la grande iniquità di usare il loro ruolo non per servire, né per edificare, ma per spadroneggiare sul prossimo, abusare degli altri, dando così solo scandalo.
È noto a tutti che, nel cammino, coloro che hanno un ruolo di guida (ossia i catechisti, gli itineranti e Kiko stesso) godono di una smisurata ammirazione e di un potere assoluto e indiscusso, potere che potremmo definire quasi "necisque vitae".
Queste persone non vanno mai corrette, non vanno mai messe davanti alle loro responsabilità. Se le si allontana, per un tempo breve, dall'esercizio del ruolo che ricoprono, è sempre e solo per scongiurare la ricaduta dello scandalo sul cammino stesso. Il cammino va sempre preservato, sopra ogni cosa, questa la parola d'ordine. Ma anche i suoi pezzi grossi vanno sempre difesi, a prescindere. Una defenestrazione senza appello creerebbe un precedente che farebbe traballare fin dalle fondamenta il potere indiscusso del "catechista", irrinunciabile e qualificante nel cammino; dopo una breve quarantena, lungo la quale il detronizzato per colpe gravi viene tenuto nascosto agli occhi del popolino, questi tristi figuri vengono sempre rimessi in sella e al posto che occupavano prima delle nefandezze di cui si sono resi responsabili. Questo è fondamentale, perché tutti comprendano molto bene come le cose funzionano nel cammino, per volontà degli iniziatori stessi.
Da un'altra parte, la infallibilità dei catechisti è cosa indiscutibile, assistiti come sono, senza ombra di dubbio, dallo "spirito santo" che accompagna tutti quelli che operano nell'evangelizzazione neocatecumenale quando sono inviati da Kiko (e Carmen) e fortemente "uniti a loro".
(Ricordiamo Carmen, perché lei sempre ripeteva questa cosa: inviati da NOI e uniti a NOI, come unico fondamento di tutto l'impero).
Anche per questo motivo è inconcepibile che non ci sia, alla fine, la riabilitazione anche per i recidivi/seriali.

Moltissimo abbiamo trattato e in tanti di noi questo tema spinoso! Ma il commento dell'incommentabile "Anonimo Saverio" ci costringe a tornare, ancora una volta, sull'argomento.

Quanto afferma certamente non gli fa onore come persona. Questo è lampante e non richiede spiegazioni.
Non gli fa onore neppure come "camminante fedele" del neocatecumenato, perché non rende di certo un buon servizio al buon nome della premiata ditta targata Kiko Argüello. Certe cose, per il bene della società o meglio del "sistema" a cui Saverio appartiene, avrebbe fatto bene, per la sua parte e come fanno molti altri, più avveduti di lui o semplicemente più scaltri, a lasciarle celate nell'arcano, senza venirle a sbandierare qui a sua vergogna (e vergogna del cammino)!
Celate, dico, in quell'arcano al quale, non per caso, possono accedere solo gli "iniziati", o meglio "lobotomizzati" e annichiliti camminanti fedeli e convinti: gli unici ad essere in grado di "comprendere", poiché hanno rinunciato a ragionare, quella che, invece, per i comuni mortali è una "scienza troppo alta". Comuni mortali, come noi stessi siamo, che veniamo costantemente accusati, da Saverio e compagni, di non capire, come di fatto non capiamo, come si possa osare addirittura di attribuire alle parole e all'operato di Gesù la giustificazione, anzi la vera e propria legittimazione, delle numerose nefandezze che si consumano tra le mura di sale e salette delle "piccole comunità" di Kiko e Carmen, proprio a danno di quei poveri e piccoli con cui Nostro Signore si identifica.

Come potrebbe mai il Signore stesso
"autorizzare" qualcuno a peccare?
Quei piccoli ai quali "appartiene il regno dei cieli".
Riferendosi a loro Gesù ha detto "guai a chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli"... meglio per quest'uomo mettersi al collo una macina di mulino e gettarsi in mare!
Quei poveri al cui grido Dio tende l'orecchio e ai quali renderà giustizia, dei quali Egli stesso si fa scudo e baluardo.

La venuta del Signore è sicura come l'aurora!

Quando la notte è più oscura e più sembra impossibile, quello è il momento in cui la luce inizia a spuntare. Bene lo sanno le sentinelle, che fanno il turno di guardia nella notte.

Quante volte, con le lacrime agli occhi, abbiamo ripetuto le parole del profeta?

Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: "Violenza"
e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?

Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché vedendo i malvagi, taci
mentre l'ampio ingoia il giusto?

Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.

Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà".

Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

(dal profeta Abacuc, 1-2)



(1) (da: Rebel)
Pregare per un catechista? Cosa dovrei augurargli e per quale catechista dovrei pregare tra i tanti che ho avuto la disgrazia di incontrare?
Bene, quindi ne scelgo uno, forse colui che più mi ha leso, quindi mi segno con un sano Segno della Croce recitando innanzitutto una meravigliosa Ave Maria, giusto per infondermi coraggio. Mi adagio sulla mia seggiola dinanzi al quadro raffigurante la Madonna di Fatima, stringendo fra le dita quel Santo Rosario tanto criticato dai componenti più alti e principali del cammino. A questo pensiero sgrano il mio Rosario con le dita perdendomi nei pensieri, riflettendo sulle intenzioni che hanno condotto le azioni del catechista in questione, che corrispondono unicamente al farmi del male.
Quindi rifletto ulteriormente, osservando la Croce della Santa Corona raffigurante il Cristo crocifisso e penso alla mia di croce, quella che con dignità ho sempre portato mai accettando, però, che il male venisse per questo giustificato. Una croce adattata alla mia persona da gente che annunciava un Regno di Cristo conquistabile solo tramite la conoscenza delle proprie meschinità. Falso! Pronunciano balordaggini! Quelle meschinità ledono il prossimo, non possono condurre alla santità!
Quindi scuoto un po' il capo per abbandonare queste considerazioni e provo nuovamente a pregare per il catechista, non ce la faccio, così ripercorro il tempo passato rimembrando il momento in cui ha ben pensato di approfittarsi della mia giovane età e del mio essere sola, senza famiglia al seguito, pensando bene (anzi male) di pronunciare in seguito alla balorda e schifosa violenza: "perdonami, mi faccio schifo da solo, esaudirò ogni tuo desiderio pur di togliermi questo peso. Non dire niente ti prego". Parole mai dimenticate per lo sdegno e la nausea che mi provocarono.
Quindi nuovamente apro gli occhi, infilo al collo il mio Rosario, ripropongo un' Ave Maria rivolta a me e tutte le vittime di questi reietti e ricomincio a respirare aria pura.
Ho provato a pregare ma è impossibile, la loro persona, quella dei catechisti immersi totalmente nel kikianesimo, non ammette Cristo, né le preghiere a loro rivolte.
Troppa crudeltà e altrettanta riluttanza per il sacro.

Per un catechista kikiano non si può quasi neanche pregare, il male proveniente da loro prevalica ogni buona intenzione riducendo l' animo a rivivere una tortura. Meglio non inoltrarsi, sarà Dio a condizionare la preghiera a momento opportuno.
Per ora suscita soltanto ansia generata dall' ovvio disgusto verso le loro inique azioni e intenzioni.

So che si tratta di un post sarcastico ma è inevitabile si subentri nelle questioni nella loro essenza in todo, anche la più crudele.

48 commenti:

  1. "perdonami, mi faccio schifo da solo, esaudirò ogni tuo desiderio pur di togliermi questo peso.
    Falso pentimento. Un uomo che si è sentito scoperto, dal suo gesto infame, ma che ha continuato ad illudere il prossimo: esaudirò ogni tuo desiderio...
    Da questa frase si può capire, molto, di quale pasta siano fatti questi catechisti.Non credo tutti i catechisti siano così, ma in buona parte si. Costoro si sentono superiori, investiti da un potere senza confini, ma realmente sono la feccia della Chiesa,si sentono inviati dalla Chiesa, ma realmente sono riggettati. Credono di parlare in Nome di Dio, realmente parlano in nome del Mondo, credono di dire la Verità, realmente dicono la loro verità che è giudizio terreno, calunnia e fantasia. Fanno passaggi, molto probabilmente, facendosi pagare il pernottamento e le catechesi, in quanto vanno a sbafo, e poi parlano di Carità e di non aver Amore al Denaro. Usano la Parola di Dio a proprio vantaggio, credendo di poterla usare. La Parola di Dio viene usata come arma verso il prossimo, cioè la si usa per ottenere decime e riverenza, ma una volta girato l'angolo e non visti se ne infischiano e fanno il contrario di ciò che predicano. Faziosi e millantatori, portano l'acqua al proprio mulino, facendo della Chiesa come un partito politico, dove vengono creati schieramenti e tifoserie. Si definiscono i Cristiani del Sabato Sera, non sapendo che il Giorno del Signore è la Domenica. Pensano di essere i migliori, ma sono dei poveri miseri ( come tutti noi) che si rinchiudono dentro delle stanzette urlando e schitarrando. Si sentono i riformatori della Chiesa e della Spiritualità, realmente non hanno nulla e devono studiare gli insegnamenti di chi li ha preceduti, i Santi, per riuscire a portare un minimo di cristianità tra di loro. Ma quello che è più importante di tutto è: hanno avuto il mandato di formare Comunità come la Sacra Famiglia; ma realmente creano il contrario, se la Sacra Famiglia fosse in mezzo a loro, ripeto non tutti ( perchè ci sono le brave persone tra di loro),se la metterebbero sotto i piedi, credendosi gli inviati di Dio e i suoi prediletti. Persone mondane, che fanno catechesi, aprono la bocca e tirano fuori il fiato, senza far loro ciò che dicono. E tanto altro...

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  2. Tutto questo articolo verte sull'infelice intervento di Saverio, fotocopia di altri infelici commenti, sul nostro blog, che giustificano violenza ed errore, colpevolizzando la vittima perché ha "resistito al male".
    Infatti in questo momento ciò che focalizza la nostra attenzione non è tanto che una persona abbia potuto compiere questo abuso su un'indifesa, non è neppure che questa persona sia un catechista, perché lo scandalo della pedofilia nella Chiesa purtroppo è ancora un'emergenza, che investe vescovi e cardinali; per assurdo, non stiamo neppure parlando di Kiko e del suo Gotha che, oltre a seppellire lo scandalo, premia il colpevole confermandolo nel suo incarico, perché anche questo ci è toccato vedere, anche nella nostra Santa Madre Chiesa.
    Ciò di cui vogliamo parlare è del sistema di pensiero inoculato negli appartenenti al cammino che, componendosi in vari step (1-non giudicare 2-siamo tutti capaci dei peggiori crimini, senza la Grazia di Dio 3-la salvezza viene attraverso la prova, anche ignominiosa 4-ribelle a Dio non è chi compie un crimine e non ne sconta le conseguenze e non chiede perdono, ma la vittima che non vi si rassegna) porta ai commenti dei tanti "Saverio" che, purtroppo, non sono dei signori nessuno, ma padri di famiglia numerosa, catechisti anche parrocchiali e, ahimè, pure sacerdoti che spargono queste perle di saggezza nei nostri confessionali, quindi non limitandosi a portare nel dirupo le pecore del cammino.
    Sto ancora aspettando un neocatecumenale che ci dica: questo non è ammissibile, questo catechista deve essere rimosso, il cammino, nella persona di Kiko che, come sentivamo nell'articolo di ieri, ha l'autorità assoluta su di esso, al punto che non si muove foglia che lui non voglia, deve usare tutta la propria autorità a favore della giustizia, anche umana, tutelando i piccoli, non gettandoli in pasto ai lupi in nome di un malinteso "non resistete al male".
    Il male in primo luogo non va fatto! Il male non va imposto! Il male non ha alcuna giustificazione e non produce mai il bene!
    Spero oggi di leggere qualche commento di questo genere da parte di uno o più fratelli del cammino, mi risolleverebbe lo spirito.

    RispondiElimina
  3. Al momento riesco ad esporre solo questo:

    ...IL NOME IGNORATO DI DIO...

    Non v'illudete no, non v'illudete,
    voi che chiamate Dio "Misericordia"
    ed ignorate l'altro nome Suo.

    Non ci sperate voi che i vostri corpi
    con folle d'innocenti dilaniate
    e voi che vi battete la domenica
    il petto e il lunedì non i granai
    ma gli arsenali atomici colmate,
    e voi che per empirvi di profitti
    svuotate le dispense agli operai,
    non ci sperate voi che a peso d'oro
    i farmaci vendete e muore l'Africa.

    Non v'illudete no, non v'illudete,
    è Dio il perfettissimo equilibrio,
    sappiate che "Giustizia" è l'altro nome.

    Di LINO LISTA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mia piccola Rebel! L'uomo che ha cercato di violentare S.Maria Goretti si è poi pentito oltre che aver pagato con il carcere! Chi ti ha usato violenza, invece, ha pure scaricato su di te la sua colpa, invece che lui hai pagato te, Kiko lo ha difeso anziché condannarlo, non solo, lo ha mandato in vacanza per poi ridargli la poltrona! Che Dio abbia misericordia di tutti loro nel giorno del Giudizio, perché il Giudizio verrà!

      Elimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' il frutto marcio della catechesi kikiana del servo di Jahvé, nella quale se ti hanno depredato la casa e conosci il luogo dove hanno nascosto la refurtiva non puoi richiederla. Non fa nulla che il ladro continuerà a svaligiare appartamenti.
      Io porrei a Saverio una domanda: se invece di riferirmi a Mt 5,38-45 (alle pericopi della guancia, del mantello e delle due miglia) io mi adeguassi a Matteo 18,15-20 (quello della denuncia all'assemblea), sbaglierei?
      A mio parere no: l'assemblea è synèdrion, che era un tribunale.
      Cristo, allora, in Mt 5 e MT 18 si contraddice?
      Come solito, i neocatecumenali stravolgono il senso del Vangelo. La lezione di Mt 5 si pone l'obiettivo, anche con figure paradossali - perché proibite dalla stessa Legge come la spoliazione del mantello - di evitare una spirale di violenza, cosa possibile con la legge del taglione; Mt 5 insegna che l'uomo non deve essere mosso da un o spirito di vendetta, di stizza, di odio. Mt 18 va nel senso della correzione fraterna.
      I fanatici neocatecumenali, però, lo abbiamo oramai capito, sono incorreggibili.

      Aggiungerò un verso alla lirica prima riportata, come chiusa della seconda stanza:
      "voi che violate i piccoli di Cristo"

      Elimina
  5. Per unirmi all'appello di Valentina:

    "Si era formata nei Giudei la convinzione che per l'atto chirurgico della circoncisione erano popolo di Dio e che possedendo il tempio e l'arca dell'alleanza fossero difesi da una fortezza indistruttibile, indipendentemente dalla condotta di vita che essi avevano.

    I profeti avevano denunciato questa infondata sicurezza ..

    La giustizia del cristiano è anche un principio di retta condotta che consiste nella sua comunione con la morte e la risurrezione di Gesù. "

    "La zizzania è una graminacea che nasce spontanea fra le messi .. Il campo è il mondo. All'interno del mondo è la Chiesa. Il buon seme non è la parola, ma sono i membri della Chiesa. Nella Chiesa ci sono anche membri infedeli. Dio è misericordioso, è paziente, anche se c'è il rischio che la zizzania avveleni il grano buono.

    Dio è paziente, però non possiamo irriderlo facendo finta di convertirci, dandola ad intendere.

    Possiamo fingere, essere falsi davanti agli uomini, ma non davanti a Dio.

    Supplichiamolo dicendo: 'Signore, liberaci da ogni male e donaci il coraggio della verità' ".
    (don Oreste Benzi - servo di Dio)
    ----------------

    Roberta

    RispondiElimina
  6. Pax: grazie di questo capolavoro. Invito i navigatori di passaggio a leggere TUTTO il post. Ci vogliono pochi minuti ma non è tempo perso.

    Valentina ha colto il nocciolo della questione. Io non so che dire, tranne che esternare il mio sgomento. Lo stesso, immagino, di Lino che, essendo anche un poeta, lo esprime attraverso la sua poesia, che faccio mia.

    RispondiElimina
  7. Il male in primo luogo non va fatto! Il male non va imposto! Il male non ha alcuna giustificazione e non produce mai il bene!
    Spero oggi di leggere qualche commento di questo genere da parte di uno o più fratelli del cammino, mi risolleverebbe lo spirito.

    Niente da fare, anche io aspettavo con Valentina e Roberta un qualche riscontro, una reazione neocatecumenale. Niente di niente. Di fronte a queste evidenze si rintanano e non aprono bocca.
    Speriamo solo che, avendo anche loro un cuore, si mettano in discussione e comincino a vedere, con occhi aperti, il sistema in cui sono finiti. Non devono credere a noi per fede, possono riscontrare da soli come questi casi vengono trattati in ogni luogo nelle comunità di Kiko e Carmen. E poi Saverio e uno di loro, in cui possono riconoscersi.

    Pax

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un piccolo promemoria per i troll che col caldo dell'estate diventano più ossessi del solito.

      Anzitutto la Chiesa Cattolica ha qualche grosso problema per quanto riguarda dottrina, liturgia, morale, autorità. Non è un mistero che si insegnano scemenze dal pulpito, e che vengono promosse parole ambigue perfino dal Papa (ad esempio si noti come l'Amoris Laetitia è stata interpretata in due modi diametralmente opposti da diverse conferenze episcopali); non è una novità lo sfascio liturgico nelle parrocchie e persino ai piani alti (con rammarico dobbiamo ricordare che questo Papa si era detto favorevole alla "comunione sulla mano", benché non sia prevista dalla liturgia ma sia solo un indulto temporaneo delle singole conferenze episcopali); per non parlare poi degli scandali del clero e della stampa sedicente cattolica; risultando infine un problema di autorità (chi li ascolta più i vescovi e il Papa?).

      Questi sono fatti concreti, non opinioni. La barca di Pietro fa notoriamente acqua da tutte le parti; la tempesta infuria, e il capitano non fa il capitano: è un dramma per tutti noi cattolici, che ogni giorno ci sforziamo di salvare il salvabile, anzitutto facendo notare che la Chiesa universale, per venti secoli, ha trasmesso in modo inequivocabile le immutabili verità di fede, e che qualche soggetto bizzarro non può riuscire ad oscurarle o intaccarle nemmeno se lo volesse. E noialtri ci possiamo permettere di parlare così perché i problemi della Chiesa li consideriamo nostri problemi, al contrario dei kikos per i quali i problemi della Chiesa sono soltanto la goduriosa conferma di essere migliori degli altri, di essere "più cristiani" di chi non fa il Cammino.

      Dunque, il venir qui a trollare e a chiedersi retoricamente «perché la gerarchia non agisce?» per poi dedurne una connivenza con le scempiaggini inventate da Kiko e Carmen, è un puro esercizio retorico da troll che fanno leva sull'ignoranza altrui, esercizio retorico che parte dal presupposto che la dottrina, la liturgia, ecc., sarebbero robette fabbricate ogni giorno, robette che oggi possono dire bianco mentre ieri dicevano nero, e che l'appartenenza alla Chiesa consisterebbe nell'esibirsi come tifosi delle paturnie del capo del momento e fedeli alla mutevole robetta del momento.

      Un altro clamoroso errore dei troll che appestano questo blog è il conteggio del numero di aderenti a ogni singolo club. Come se la quantità numerica determinasse il successo. Come se il successo determinasse la verità. Eppure è proprio la storia della Chiesa a contraddirli. La Chiesa Cattolica, il giorno della Risurrezione, consisteva di pochissime persone (di cui undici apostoli, dieci di loro fuggiti o manifestamente rinnegati). Quella minuscola Chiesa ha conquistato il mondo in tutti i campi, talvolta persino quello politico.

      Questo blog si occupa di uno di quei "club": il Cammino Neocatecumenale, cioè la setta ebraico-protestante «che di cattolico ha solo la decorazione». Ce ne occupiamo perché direttamente o indirettamente ci abbiamo avuto a che fare, per cui sappiamo ciò che diciamo e sfidiamo chiunque a verificare personalmente.

      Elimina
    2. La terminologia che usiamo per descrivere il Cammino ("gnostici", "setta", "giudaizzanti", ecc.) serve per indicare sinteticamente ciò che abbiamo osservato, vissuto, verificato, pagato a nostre spese in termini di tempo, pazienza, affetti, discussioni, ecc. Per esempio, chi è convinto che il Cammino non sarebbe "giudaizzante", si scontra con l'innegabile realtà di tutti i gadget kikiani, di tutto l'incensare i rabbini nelle Domus la cui architettura è ebraica, di tutto il parolame ebraico nelle canzonette obbligatorie del Cammino ("la Shekinà del Signore", ecc.): negare il "giudaizzanti" è come negare che durante la pioggia ci si bagna "poiché tra goccia e goccia non c'è acqua"...

      Perciò, a fronte degli argomenti e delle testimonianze presentate su questo blog da oltre dodici anni, chi tenta di appiopparci etichette lo fa perché è il modo più comodo per illudere sé stesso di aver ragione. Qui vengono presentati fatti, ed è pura arroganza il volerli negare tutti (e per di più tutti contemporaneamente). Qui vengono presentate testimonianze, ed è pura arroganza il volerle negare tutte (e per di più tutte contemporaneamente).

      Questo blog avrà motivo di esistere finché il Cammino pretenderà di spacciarsi per cattolico. Qualora Kiko venisse scomunicato (e con lui tutta la sua nefanda opera), oppure qualora Kiko decidesse di uscire dalla Chiesa portando con sé tutti i neocatecumenali, oppure nell'altamente improbabile miracolo che Kiko rinneghi pubblicamente e in modo convincente i suoi pubblici errori di un'intera vita, questo blog non avrà più motivo di esistere. Tentare di sminuire o banalizzare o negare argomenti e testimonianze, non solo manifesta arroganza e amore per la menzogna, ma è come tentare di salvare il Titanic usando un secchio.

      E queste cose non le diciamo a cuor leggero perché abbiamo ben presente le sofferenze di chi ha avuto a che fare col Cammino. E perciò - specialmente alla luce del fatto che a sostenere fatti e testimonianze presentati sono le immutabili verità di fede - ricordiamo a qualunque adepto di Kiko, di prendere sul serio ciò che ha tanto attivamente letto nella Bibbia, cantato nella liturgia, proclamato nelle salette e nelle centopiazze: se il Cammino è "ispirato", come mai non fa mai nulla per rettificare quelle ingiustizie, quelle eresie, quegli strafalcioni liturgici? Come mai i capibastone della setta proseguono in quelle ingiustizie, continuano a insegnare ambiguità ed eresie, continuano a far celebrare le liturgie proibite anche dallo Statuto e dal Papa? Come mai il buon senso, la carità verso tutti, ecc., si applicano solo quando è "politicamente" indispensabile esibirli a favor di telecamere?

      Elimina
  9. Carissima Rebel non soffri solo tu, chi ha sbagliato una volta ha la vita macchiata per sempre. Uno sbaglio che influenza tutta la famiglia figli e nipoti è una punizione dura, una vergogna senza fine perché le chiacchiere non finiscono mai e tutti lo sanno. La tua giustizia l hai avuta. Solo il perdono da la pace

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il solito verme anonimo crede di mettersi al posto di Dio solo perché può commentare in formato "anonimo" e consolidare la prenotazione del suo posto nel profondo dell'inferno dove lo aspettano i par suoi (ridi, stolto, ridi...).

      Chi commette certi "sbagli" (ti piace chiamarli così, nevvero? significa dunque che anche tu ne hai commessi dello stesso genere? anche tu credi che recitare in convivenza una o due volte la scenetta del pio penitente sia sufficiente per autoassolverti e per poter dimenticare le tue vittime?) non ha il diritto di conservare la faccia e l'incarico, tanto meno alla luce del fatto che perderà l'anima.

      Non è una mia opinione: è quella di Nostro Signore, quando ha usato parole severissime riguardo a «chi scandalizza uno di questi piccoli...» - e sebbene dica "piccoli", è da intendere non solo per i bambini ma per qualunque innocente che abbia avuto la vita devastata.

      Ma tanto, che parlo a fare? Voi neocatecumenali non credete nella vita eterna, e ancor meno nell'inferno, altrimenti fremereste di sacrosanto furore di fronte alle ingiustizie, eresie, carnevalate litugiche promosse dai cosiddetti "catechisti" e dai cosiddetti "iniziatori".

      Elimina
  10. Pax ha detto: "Speriamo solo che, avendo anche loro un cuore, si mettano in discussione e comincino a vedere, con occhi aperti, il sistema in cui sono finiti".

    Dubito che a farlo possano essere in molti, certamente non i più fanatizzati, tra i quali i troll che infestano l'Osservatorio e i social forum.
    Porto un esempio dell'impossibilità, con un post che mi è stato segnalato ieri (io il personaggio lo tengo bloccato).
    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=458734471310921&id=432046850646350
    E' impressionante come l'omelia di papa Francesco ( http://w2.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2014/documents/papa-francesco_angelus_20140330.html ) sia stata riportata come esempio della giustezza della catechesi di Kiko, per confutarmi.
    Eppure mai il Papa dice che il cieco nato abbia peccato, mai che con il fango gli siano stati fatti vedere i suoi peccati: Francesco riferisce che al cieco è fatta vedere «la luce del mondo». Il peccato è addebitato ai farisei che "non si aprono alla verità di Gesù", al cieco nato gli occhi sono aperti due volte ma il Papa non sostiene che ciò sia accaduto affinché egli potesse vedere i suoi peccati, come nelle catechesi e in tutti gli scrutini di Kiko.

    Come ragiona il nostro NC? Legge "percorso a tappe" e l'associa alle tappe del Cammino neocatecumenale. Legge interrogatorio (dei farisei) e l'associa agli scrutini NC. Allucinante!
    Ecco, questo è il modo di ragionare nel CNC: si ricercano le poche similitudini con ciò che è cattolico, chiudendo gli occhi su tutto ciò che non lo è.

    RispondiElimina
  11. chi ha sbagliato una volta ha la vita macchiata per sempre. Uno sbaglio che influenza tutta la famiglia figli e nipoti è una punizione dura, una vergogna senza fine perché le chiacchiere non finiscono mai e tutti lo sanno.
    Ma sei cristiano, anonimo che hai scritto queste frasi? Se lo sei, sai già quale sia la soluzione, per questo poveretto: ammettere l'errore, chiedere scusa, pagare, anche se in ritardo, altrimenti il suo peccato mai si estinguerà, se lo porterà all'altro mondo e lo pagherà lì.
    Ma il problema non è questo "poveretto", il problema sei tu, Anonimo, e tutti coloro che per difendere il Cammino, negano, nascondono e minimizzano persino il crimine, che "si lava" da solo, con un po' di rossore sulle guance, un rimbrtto del sommo guru e chissà...magari il peccato orripilante e mai sanato viene pure ostentato come una medaglia.
    Vergognati, mi fai schifo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Chi ha sbagliato una volta...".
      Cosa significa "una volta"? "Una volta sola", intendi? E chi lo dice questo, tu? In base a cosa sostieni che lo sbaglio si limitò a "una volta"? Dovreste essere esperti di peccati, giacché vi crogiolate negli scrutini del fango per decenni. Dimostrate, invece, di non capire un fico secco: ci sono grandi peccati che possono essere "una tantum" (un omicidio, per esempio). Altri, invece, che nella stragrande maggioranza dei casi sono seriali, come questo in discussione.

      Elimina
  12. Il perdono viene dato, eventualmente, A CHI LO RICHIEDE, non a chi dice faro' quello che vuoi (come il demonio che tento' Cristo), ma NON chiede perdono.
    Coerente a quello che gli e' stato insegnato, del resto.
    Rebel non ha nessun obbligo di perdonare.
    Sintomatico che si parli di chiacchiere di paese e non di rimorso.
    Che schifida broda puzzolente diventa la vita quando i confini del bene e del male si invertono.
    Vergogna, vergogna, vergogna!

    RispondiElimina
  13. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

    RispondiElimina
  14. Certo, Anonimo 11:02

    il perdono dà la pace e infatti se leggi bene la testimonianza riportata, ti accorgi che questa pace è presente, trapela da ogni descrizione dei gesti e dalla purezza dei pensieri espressi.

    Ma non si tratta appena di 1 questione "personale" tra chi ha inflitto del male e chi lo ha subito.
    Il perdonare è facoltà divina, infusa nei cuori, non può essere imposta da nessuno e neanche va suggerita, soprattutto quando nessun consiglio è richiesto.
    È efficace, per la vittima e per il colpevole (se accoglie la grazia del pentimento) nel segreto del cuore e non ne deve essere reso conto a nessuno.

    Non così per il colpevole, il colpevole deve rendere conto, non solo 1 giorno davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini, deve prendersi la responsabilità di ammettere innanzitutto che ciò che ha fatto è MALE e che è stato lui a SCEGLIERE di farlo, e se davvero è pentito lo deve DIMOSTRARE, non cercando di "comprare" il silenzio della vittima o di intimorirla; che "pentimento" sarebbe questo? Sarebbe solo aggiungere male a male.

    Se uno commette 1 omicidio, un furto, uno stupro e va alla Confessione, ciò che gli dice il sacerdote è di cercare (per quanto possibile) di RIPARARE .. cioè nel concreto, di andare a costituirsi alla polizia, di restituire il maltolto, di cambiare completamente il suo modo di agire in onore alla vittima.
    Diversamente non otterrà nessuna assoluzione .
    Se poi lui e il sacerdote, in combutta, pensano che basti fare la Confessione come "formalità" , per scaricarsi del senso di colpa, allora sono ben da compiangere
    entrambi e certamente questo colpevole, la pace (quella di Gesù non quella del mondo) non la troverà mai .

    Perché tu, invece di preoccuparti se la vittima è o no in pace, non ti preoccupi della pace del colpevole?

    Che miserevole vita e anche faticosa, passare un giorno dopo l'altro cercando di soffocare il senso di colpa, di tacitare la voce della coscienza, aggiungendo menzogna a menzogna per coprire le nefandezze precedenti, quando con 1 PENTIMENTO SINCERO, dono da chiedere a Dio, potrebbe entrare nella VERA pace che Gesù non nega a nessuno, che Lo cerchi con cuore sincero.

    Tornando alle vittime, non si tratta
    di "avere giustizia" appena per se' (che da come lo hai detto sembra che lo equipari ad un "avere vendetta");

    ci sono infatti vittime (e mi pare qsta testimonianza 1 esempio) che sanno andare al di là del loro episodio personale, che non ne fanno una questione "tra me e lui" ma si preoccupano per altre possibili vittime, che si preoccupano e soffrono non solo per il danno personalmente subito ma per questa "propagazione del male", poiché, non essendo l'episodio 1 caso isolato (e anche lo fosse andrebbe prontamente DENUNCIATO) dimostra essere conseguenza di una MENTALITÀ distorta nel modo di intendere e vivere la fede;
    almeno la fede cristiana .. se poi voi aderite ad 1 fede che considera lecito commettere stupri o danneggiare il altro modo il prossimo .. peggio per voi!

    Ma affinché siate sempre meno un pericolo per altre persone deboli e indifese, il Signore dà la forza di denunciare il male ..
    .. il MALE Anonimo, comprendi?
    Non la "persona" del colpevole ..

    La denuncia del male va a vantaggio della sua salvezza, perché è inutile ripetere in continuazione che "il giudizio di Dio è la Misericordia" se poi non si ammette che ciò che si è fatto è male .. se non c'è peccato, che misericordia ci può essere? Se non c'è pentimento che misericordia ci può essere? Se non c'è riparazione, che misericordia ci può essere? %

    RispondiElimina
  15. %Non avete ancora capito che nella Sua opera di Salvezza , Dio vuole che siamo COLLABORATORI?
    Non vi illumina neanche 1 po' il Vangelo di qsta domenica?
    Non comprendete , violentatori di innocenti, che vi riempite la bocca con le parole di Cristo, che anche il Perdono viene in seguito ad una "moltiplicazione" del pentimento, anche piccolo, che voi DECIDETE di mettere? Che voi SCEGLIETE di mettere nelle mani di Gesù?

    Lui fa quello che voi gli chiedete, ma se non lo chiedete, non vi aspettate di trovare veramente pace ..
    Vi basti la vostra "ricompensa" terrena, quella di essere belli imbiancati all'esterno e suscitare l'ammirazione dei vostri pari .. sepolcri quanto voi.

    Quindi preoccupatevi di voi stessi, COMPLICI di violentatori e quindi violentatori a vostra volta, anziché di quello che fanno e pensano le vostre vittime ..

    Le quali, forse voi non riuscite a crederci, hanno a cuore il Regno di Dio e perciò parlano ..
    sono quegli "affamati di giustizia" che Gesù proclama BEATI!

    Vogliono che la Sua Volontà sia fatta e perciò parlano.
    E la Sua Volontà NON è certo volere il peccato.

    Vogliono che il Suo Nome sia santificato e perciò parlano;
    e, come esprime splendidamente la poesia di Lino, il Suo Nome è MISERICORDIA e GIUSTIZIA ..

    .. mi spiace per il vostro piccolo orticello che tanto vi affannate a proteggere, ma le DUE cose NON le potete disgiungere.

    RispondiElimina
  16. @ Anonimo delle 11:02

    La tua giustizia l hai avuta. Solo il perdono da la pace

    Puoi spiegarmi cosa significa? Soprattutto la prima parte.

    Pax

    RispondiElimina
  17. Penso che il commento delle 11:02, rileggendolo, lo abbia scritto Saverio stesso, o suo cugino.

    Oppure no. Sono tutti uguali questi neocatecumeni.
    Come escono de-formati dai successivi scrutini, tappa dopo tappa.

    Grazie Anonimo che ci dai la conferma della conferma.

    Cosa si mette a fuoco dello "spirito del cammino"? ( fa bene Kiko a rimarcare questa cosa, quando dice che le cose vanno fatte secondo lo SPIRITO DEL CAMMINO che non ha a che fare nulla con la dottrina della Chiesa Cattolica). Quello che si definisce "spirito del cammino" struttura la scuola di pensiero targata Kiko &Carmen.
    Ecco perché i "seminatori" di questa parola (che non è Parola di Dio) sono quelli INVIATI da Kiko e Carmen e LEGATI a loro. Ci sta benissimo e da loro siamo felici di mantenere le debite distanze. Essi non adorano l'Unico e Vero Dio, ma l'idolo degli iniziatori vivi e defunti.

    Detto questo aggiungo solo che è conseguenza logica del ragionamento seguito nel post la perla di saggezza che ci dona il "cugino di Saverio".
    Chi ha sbagliato UNA VOLTA, subisce una punizione troppo dura per la vergogna che lo macchierà per sempre.
    Questo convincimento, espresso senza un minimo di pudore, trova fondamento nel fatto che Dio elegge in maniera speciale chi fa esperienza in modo inequivocabile dei suoi schifosi peccati che lo stesso Gesù gli ha spalmati sulla faccia come fango nella storia.....
    Chiaro! Se la salvezza è nel conoscersi, se per conoscersi bisogna usare violenza sessuale su inermi, COSA CHE DIO STESSO PERMETTE, come può discendere da questo il pentimento, la riparazione dovuta alla vittima, l'espiazione? Equivarrebbe a rinnegare l'opera di Dio con te!

    Ecco perché non finisce qui! Perché certe aberrazioni non si possono portare in giro pretendendo pure che nessuno ne paghi le conseguenze.

    Come Rebel e altri hanno testimoniato, si sono sentiti dire dai loro illuminati catechisti che, dietro la violenza subita, certamente c'è per loro un piano della divina provvidenza. A questo punto, l'incapacità di perdonare chi è incapace di pentimento, perché sta intanto godendosi l'elezione speciale per lui, viene gettata addosso alla vittima per la seconda volta come una ribellione e disobbedienza al "piano" di Dio provvidenziale.

    Chiedo ancora, per la seconda parte, la tua giustizia l'hai avuta spiegazioni, non riesco ad interpretare proprio.

    Pax




    RispondiElimina
  18. P.S.
    Chiedo ancora per la seconda parte "la tua giustizia l'hai avuta" spiegazioni, non riesco ad interpretare proprio.
    Voglio spiegarmi.per loro cosa è il ricevere giustizia?
    Quando questi neocatecumeni parlano di "giustizia" di cosa parlano? Conoscono il significato di questo termine?

    Pax

    RispondiElimina
  19. Ma non è che,l'anonimo delle 11:02 è il colpevole?
    Allora si che si capisce quello che ha scritto,e sta di nuovo uccidendo Rebel

    RispondiElimina
  20. La giustizia è impone che a un reato corrisponda una pena commisurata, a riparazione dell'errore. Questo signore, al limite ha subito le conseguenze del suo peccato, non la giustizia che invece non è stata ancora amministrata e che comprende tutte le lacrime che Rebel ha dovuto versare a causa sua e tutto il dolore inflitto a lei e a tutti i suoi cari nonché tutto il dolore sofferto dai parenti del carnefice.
    Avere una "vita chiacchierata" è solo conseguenza del male fatto r non estingue nessuna giustizia.

    RispondiElimina
  21. Mi riferisco all' insensato anonimo delle 11:02, il quale preso da un impeto di destabilizzazione mentale ha proferito delle scemenze come se fossero delle verità salvifiche per l' anima.
    Non tengo assolutamente ad assimilare gli avversi consigli neocatecumenali, sono perfettamente in grado, grazie al mio Signore, di rivolgere l' animo a quella pace che in realtà non ho mai perso, essendo che il vero scombussolamento deriva dal male ed io non ho leso nessuno. Il conflitto interno lo possiede chi il male lo infligge ed aumenta sempre più se caparbio nella mistificazione della realtà.
    Ah che errore! Non gioisco mica per le difficoltà che riscontra la persona in questione, né me ne rammarico,in pratica non me ne frega niente, ma voglio giustizia vera! Quella che deriva da un' ammissione di colpa e che vede il delinquente pagare secondo giuste dinamiche. Quella giustizia che fa ragionare e che estromette il catechista, se non dal contesto (poiché gli sta a pennello) perlomeno dal ruolo che ancora possiede e che potrebbe orientare ad altri "errori" (come quello/i già commesso/i). Errori poi? Si tratta di un male pensato ed inflitto!
    Lascia stare la mia pace, pensa piuttosto alla tua guerra!

    RispondiElimina
  22. Anonimo delle 11:02

    Bruttissima uscita "non soffri solo tu". Non cercare di accomunare nello stesso discorso due situazioni che non si mescolano, per rosicchiare magari un po'di simpatia per il colpevole : colui che ha sbagliato è un criminale, se gli parlano dietro e soffre... se l'e CERCATA LUI con le sue azioni scellerate, questa sofferenza.
    Se come dici ha rovinato la vita di tutta la sua famiglia, è LUI che ha combinato un disastro su larga scala, con le SUE azioni e le SUE decisioni.

    E la colpa è anche del CNC: se questo criminale invece di essere coperto dal perdonismo beota e satanico inventato dai fondatori della setta fosse vissuto in un ambiente in cui la giustizia è amministrata seriamente, magari avrebbe "potuto non peccare".

    Ma di quale "perdono" andate cianciando, è tutta suggestione ipnotica dei mamotreti fatta apposta per rendervi schiavi di un sistema che tritura le anime, le menti, le vite.
    Foste solo lobotomizzati. E invece no, siete pure ibristofili, la peste e il colera di questo secolo.

    RispondiElimina
  23. Avete un po di pregiudizio. Tutti siamo peccatori ,anche mortificare un altro è violarlo, però non dovete smettere di credere che il Signore lavora per me per te per questa persona che ha fatto il male per la Comunità e la Chiesa e che fa giustizia. Dovete avere più speranza più fiducia in Cristo Signore. Mi dispiace che hai pianto e hai sofferto mi dispiace per tutti quelli che soffrono, ne ho lette di storie su questo blog e altrove. Prego per tutti voi che anche se non vi conosco siete miei fratelli. Dio vi benedica. Pace

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un po' di pregiudizio anonimo? Qua si sta parlando dei tanto amato "fatto concreto" richiesti dai catechisti ad ogni scrutinio! Non si può mettere sullo stesso piano vittima e carnefice, non si può giustificare uno stupro con "siamo tutti peccatori"!

      Elimina
    2. Anonimo 16:08

      il dispiacere quello vero lo sentirai quando ti si ritorceranno contro le conseguenze della tua propria scelleratezza di prendere le parti dei criminali. Che tu lo faccia o meno anche solo per il piacere miserabile di trollare in giro nei blog che contestano il tuo signore e padrone, o che tu sia invece in preda a dosi equine di neoketacumenalina. Verrà un giorno.

      Le preghiere, solo per chi le chiede.

      Elimina
    3. esatto Fides,
      quale sarebbe il "pregiudizio"?

      Anonimo,
      davvero commenti come il tuo sono una offesa a chi ha subito ingiustizie gravi.
      Sono una presa in giro.
      Vi divertite molto a fare così?

      Ciò che chiami pregiudizio è forse quanto ha detto Dorothea? :

      " E la colpa è anche del CNC: se questo criminale invece di essere coperto dal perdonismo beota e satanico inventato dai fondatori della setta fosse vissuto in un ambiente in cui la giustizia è amministrata seriamente, magari avrebbe "potuto non peccare".
      ---------------
      Ritieni non vere queste parole?
      Neghi che nel CN vi sia un facile "perdonismo" a favore dei membri più illustri, anche se hanno commesso azioni gravi , e ci sia invece accanimento e sfruttamento sui membri più deboli anche se il male non l'hanno fatto ma invece subito?
      E che ciò avvenga proferendo a SPROPOSITO la Parola di Dio?
      Illuminaci, dove Gesù nel Vangelo dice o da` l'esempio di agire così?

      Oppure ritieni che "le storie" testimoniate qui e quelle che tu stesso/a hai conosciuto "altrove" siano pure coincidenze?
      Non ti sembrano un po' troppi questi casi di abusi, tutti all'interno del CN?
      Che spiegazione dai del perché sono così numerosi?

      Tu OSI mettere sullo stesso piano uno stupro e una mortificazione morale?
      Beh il primo contiene anche la seconda e a quanto pare voi siete molto bravi in entrambi.
      Entrambi sono frutti dell'unico albero velenoso di cui vi nutrite e all'ombra del quale vi riparate, fingendo di non accorgervi che le sue radici NON sono certo nella Vera Vite che è Gesù.

      Dispiacersi NON basta, DIMOSTRA il tuo dispiacere abbandonando il "cammino"!
      Ma è proprio questo che ti fa paura vero?
      A te non importa niente in realtà di chi piange e soffre, ti interessa solo poter stare tranquillo/a e non essere disturbato/a nella tua routine idolatrica.

      Raccomandi di avere "più speranza più fiducia in Cristo Signore" .. a che genere di speranza ti riferisci?
      Alla virtù teologale o ad una speranza FATALISTICA, superstiziosa, che ti permetta di lavartene le mani di quello che succede attorno a te?

      Dici di credere che
      " il Signore lavora per me per te per questa persona che ha fatto il male per la Comunità e la Chiesa e che fa giustizia".
      ----------
      Ci credi davvero?
      E come, secondo te, il Signore "fa giustizia"? Colpendo con 1 fulmine dal cielo chi vuole? Anzi, chi volete voi?
      Sai come il Signore "lavora" e "fa giustizia"?
      Lo fa attraverso gli uomini di buona volontà, gli unici sui quali scende la sua Pace.
      Se sei tale, AGISCI come tale, se no astieniti dalle "prediche" .. mettiti davanti allo specchio e predica a te stesso/a.

      Leggi, se non lo hai ancora fatto, il commento di Pax 17:22
      " Questo predicozzo fatto da voi che difendete chi distrugge gli ultimi dovrebbe farvi tremare. La nostra speranza riposta nel Signore è quella che decreta la vostra sicura rovina"
      ------------
      Sì fai bene a pregare, ma pensa prima a te stesso/a nella preghiera, che sarebbe un egoismo "sano", una volta tanto ..

      Ho sprecato tempo ed energie e spazio su qsto blog .. inutilmente, perché so che non risponderai nemmeno a 1 delle mie domande.

      Che pena infinita che mi fai.

      Roberta

      Elimina
  24. Carissima Rebel, vorrei avere l'onore di abbracciarti <3

    RispondiElimina
  25. Anonimo delle 16:08, meglio facevi se non intervenivi!

    1. Anche mortificare un altro è VIOLARLO! Con l'incipit kikiano preferito "siamo tutti peccatori"
    Complimenti, vedo che hai abbastanza le idee confuse. a parte che, spiegami, come Rebel ha mortificato e noi con lei, il suo violentatore? Si è mortificato da solo, mi pare chiaro.

    2. La catechesi su come relazionarvi con il Signore tienila per te.
    Noi siamo certi che Gesù è il Signore - mi pare che chi fa del male ai piccoli lo dimentica e con questo il Santo Timore di Dio - che opera incessantemente e soprattutto che FARÀ GIUSTIZIA.
    La speranza è la fiducia del povero è riposta nel Signore, sicuro. Questo predicozzo fatto da voi che difendete chi distrugge gli ultimi dovrebbe farvi tremare. La nostra speranza riposta nel Signore è quella che decreta la vostra sicura rovina. Rileggi con attenzione la conclusione del post e rifletti, anche alle parole del Profeta Abacuc.

    3. Tieniti per te il tuo dispiacere dietro il quale si cela un indifferenza, anzi un cinismo, che non merita commento.

    4. Tu preghi per tutti noi e, di grazia, cosa chiedi per noi al Signore? Siamo TUOI FRATELLI.
    La tua famiglia è altrove, noi siamo perfetti estranei.

    5. Invochi su di noi la benedizione del Signore. Certo che a umiltà stai proprio messo male (mi auguro per te che tu non sia uno dei pretonzoli corrotti e degradati a "presbiteri" del cammino, che devono obbedienza a Kiko e Carmen, prima che a Dio e alla Chiesa. Anzi al posto dell'obbedienza a Dio e alla Chiesa!

    6. Ragazzi poteva mai mancare il salute: Pace, o La pace? Disgustoso! Sono un disco incantato E scordato, poiché questi la pace la tolgono, senza alcun rimedio.

    Signore, pietà!!!!

    Pax.

    RispondiElimina
  26. ANONIMO delle 11 e 02 e delle 16 e 08:
    siete MORALISTI ed ERETICI.

    MORALISTI perché equiparate le due sofferenze, una vissuta da INNOCENTE, simile a quella di Cristo, e una vissuta da colpevole, un colpevole che ha chiesto il SILENZIO! Un colpevole perciò egoista e non pentito, la cui sofferenza assomiglia a quella del demonio nell'inferno. Si può sperare solo che non sappia quello che sta facendo.

    Siete anche ERETICI perché la vostra morale è diversa da quella della Chiesa.
    Innanzi tutto la giustizia umana non è di per se in contrasto con la misericordia e, anzi, la morale cristiana la considera importante.
    Che poi la Misericordia di Dio la superi è un altro discorso. Ma la Misericordia divina non abolisce la RIPARAZIONE ma, anzi, la prevede.
    Faccio un esempio: se un ladro si pente è TENUTO a restituire la refurtiva (a meno casi particolarissimi che rendono la restituzione o impossibile o controproducente). Ma, di regola, se chi ha rubato non restituisce, la sua assoluzione non è valida.
    Certamente una violenza non si ripara come un furto ma si DEVE riparare. Anche e principalmente con la GALERA.

    La morale della Chiesa inoltre fa una grande distinzione tra la vittima innocente e il carnefice.
    Il carnefice può ricevere misericordia ma si deve pentire e deve PAGARE. Del resto la Confessione non prevede una PENITENZA? Se la penitenza è più che altro simbolica non significa che il reo CRIMINALE non debba pagare per i suoi crimini.
    SAN PAOLO è chiarissimo quando parla di autorità civili che legittimamente possono usare la SPADA.
    Lascia stare che viviamo in un'epoca buonista. La verità è questa: la Misericordia si accompagna alla VERITA' e non all'OMERTA' e al SILENZIO.
    Voi non tacete gli scandali per evitare che si diffondano, il vostro tacere li fa perpetrare e fa perpetrare il peccato.
    Voi infatti non nascondete il male a chi ne rimarrebbe scandalizzato, ma lo nascondete al Papa e alla Chiesa, invece di confessarlo!

    Un ultima osservazione: Gesù è tremendo quando parla di SCANDALI. E lo fa almeno 2 volte: una in riferimento alla macina da mulino al collo di chi procura scandali ai PICCOLI e l'altra quando parla della zizzania seminata dal DEMONIO. Alla fine gli angeli raduneranno tutti gli SCANDALI e chi ha operato iniquità perché siano BRUCIATI.
    Si salva chi si PENTE e RIPARA ed ESPIA, soprattutto attraverso l'amore, che dagli interventi che fate appare INESISTENTE.
    Le vostre parole pare siano dette solo per giustificare il Cammino, la solidarietà verso la vittima sembra solo un pro forma, un "mi dispiace" di rito, come lo direbbero i farisei. Un rimorso ma senza DOLORE, come quello di Giuda.
    Ebbene, il Cammino semina gli SCANDALI come il demonio la zizzania.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Voi non tacete gli scandali per evitare che si diffondano, il vostro tacere li fa perpetrare e fa perpetrare il peccato.
      Voi infatti non nascondete il male a chi ne rimarrebbe scandalizzato, ma lo nascondete al Papa e alla Chiesa, invece di confessarlo!"
      ----------
      Condivido, credo sia per questo che ancora sono dentro alla Chiesa;
      ma mica potranno nascondere per sempre no?
      Quanto bene potrebbero, .. o possono, fare in tal senso dei santi sacerdoti!

      Elimina
  27. Notizia appena ricevuta: i neo catecumeni hanno acquistato dal San Raffaele di Milano una proprietà terriera in Israele per erigere una nuova domus. Stanno parlando di miracolo. Loro lo attribuiscono a Carmen, noi al dio quattrino. L’operazion e’ curata da Rino Rossi e Paolo Voltaggio che si trovano in questi giorni a Milano. Anonimo che ben sa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beati Pauperes Spiritu1 agosto 2018 alle ore 17:02

      Ci sono tante di quelle versioni di questa storia quante eresie profferite da Arguello.
      Anni fa diisero che gliel'avevano donata, poi che gliel'hanno concessa probono perché il patriarca di Gerusalemme li ama da morire, poi Si scoprì che era pagata e profumatamente in affitto, e ora se la sono comprata?
      Deh i miracoli del Quattrino!!

      Elimina
  28. Altro che evangelizzazione, ecco a cosa servono 1.000.000 di euro.

    Frilù

    RispondiElimina
  29. Oggi voglio dilettarmi in una libera rievocazione dei personaggi del cammino che abbiamo imparato a conoscere grazie agli ultimi post:
    A capo di tutto, come sempre, c’è Kiko, che ogni estate ha questo pensiero carino di scrivere una letterina per augurare il buone ferie a tutti i camminanti e indire una colletta speciale che ogni anno diventa sempre più costosa. Un milione, quest’anno, per poter continuare l’evangelizzazione “alla nostra maniera”. Ma trovare una “maniera” un po’ più economica, no? Ah giusto, sarebbe economia di Giuda. E vabbè…

    Poi abbiamo imparato a conoscere l’importante ruolo del capocantore responsabile nientemeno che della redazione della seconda edizione del libretto dei canti Risuscitò in lingua spagnola (e ce ne sono altri per ogni nazione che ha l’onore di avere un’edizione ad hoc). Il compito di un personaggio di tale levatura, per sua stessa ammissione… si riduce a cane da guardia, vigilantes che dall’alto della sua posizione speciale ricorda a tutti che un cristiano adulto non può decidere di cantare neanche una sillaba, se Kiko non vuole. E vabbè…

    Poi ci sono anche personaggi più comuni, che comunque, pur non avendo ruoli speciali all’interno del cammino, non stanno certo con le mani in mano. C’è questa Giusi D’Amico fondatrice del Movimento delle donne cristiane, ispirazione da lei ricevuta grazie a un sogno. Toh, che combinazione, ma il sogno è lo stesso che aveva fatto Kiko in gioventù vantandolo come profezia sul cammino. E vabbè…

    Al gradino più in basso abbiamo Saverio, che ahilui, non ha ricevuto nessun carisma particolare però è molto utile ascoltarlo perché ci dimostra in modo esemplare il frutto dell’indottrinamento neocat. C’è una persona che ha subito un’ingiustizia atroce a causa di un catechista neocat e il sistema intorno non ha fatto altro che cercare di coprire il misfatto aggiungendo dolore e ingiustizia? Ma il problema è la vittima che continua a giudicare… E vabbè…

    Ma cosa devono ancora venire a sapere i camminanti per lasciare questi loschi figuri come meritano (cioè isolati e senza un euro)?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido assolutamente. Ascoltare i Saverio e i pasqualoni vari è di assoluta utilità. Dai loro discorsi di comprende perché il Cammino non sia un itinerario di formazione cattolica, anzi non sia un itinerario di formazione di alcunché.

      Elimina
  30. +++ULTIMA NOTIZIA: NUOVO RETTORE REDEMPTORIS MATER ROMA+++

    Don Francesco Donega nuovo rettore del Redemptoris Mater
    Succede a monsignor Strazzari, che ha guidato la struttura per 20 anni. L’annuncio dato dal vicario De Donatis, che ha presentato la nuova equipe: don Nazio vice rettore, don Lees e don Ficco co-prefetti degli studi.

    Sabato scorso, 30 giugno, il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, nel corso della Messa celebrata al Collegio Diocesano Redemptoris Mater nella ricorrenza dei Primi Martiti della Chiesa di Roma, ha annunciato la nuova equipe che da settembre assumerà la responsabilità della formazione dei seminaristi. Don Francesco Donega, sacerdote diocesano ordinato nel 1992 e formato al Redemptoris Mater di cui è stato vicerettore nell’ultimo anno, è il nuovo rettore. Succede a monsignor Claudiano Strazzari che ha guidato la struttura della Maglianella per vent’anni e che ora assumerà in pieno il suo compito di canonico a San Giovanni in Laterano. Don Massimiliano Nazio, attualmente parroco a San Giovanni Battista de la Salle, è stato nominato vicerettore mentre don Davide Lees, parroco di Santa Maria della Consolazione, si affiancherà a don Fabrizio Ficco come co-prefetto degli studi.

    «Assumo questo incarico – chiosa Donega – nella consapevolezza che mi viene affidata la supervisione di un’opera del Signore che ha già dato molti frutti e che va portata avanti in completa docilità a Lui. Nel supplicarlo di volermi condurre secondo i suoi disegni e la sua volontà, confido nella preghiera di tanti». Per l’attuazione del suo ministero, Donega ha spiegato che avrà come punti di riferimento «le tre caratteristiche specifiche e originarie del Redemptoris Mater»: si tratta di un seminario diocesano, «il che implica filiale obbedienza al cardinale vicario e, attraverso di lui, al Santo Padre, nonché ricerca di reciproca conoscenza e comunione nella diocesi», e insieme missionario «nel senso indicato dal Concilio Vaticano II in Presbyterorum Ordinis, al numero 10, e ribadito in molte occasioni da Papa Francesco: non prepara a una missione limitata e ristretta bensì a una vastissima e universale missione di salvezza, fino agli ultimi confini della terra». In terzo luogo, «questo seminario – illustra ancora Donega – trova nella riscoperta dell’iniziazione cristiana, attraverso il Cammino neocatecumenale, sia il fondamento su cui basare la formazione al sacerdozio sia lo strumento pastorale privilegiato per l’evangelizzazione soprattutto dei “lontani” che ormai anche a Roma si trovano spesso letteralmente alla soglia di casa nostra».

    Fondato nel 1988 dall’esigenza di sostenere la nuova evangelizzazione, il Redemptoris Mater guarda infatti all’esperienza del Cammino neocatecumenale iniziato da Kiko Arguello. Fu san Giovanni Paolo II ad appoggiare l’iniziativa di costituire un seminario diocesano e missionario a Roma, affidando l’incarico al cardinale Poletti, che nell’agosto 1987 così gli scriveva: «Padre Santo, ho molto riflettuto e pregato sul delicato incarico che lei mi ha affidato, di studiare un possibile inizio di un centro di preparazione di sacerdoti per l’evangelizzazione dei Paesi del Nord Europa: è da chiedersi se non convenga ispirarsi al modello delle primitive chiese apostoliche che nel mondo pagano inviavano piccole comunità di presbiteri e di fedeli a costituire un primo nucleo che si sviluppasse in comunità evangelizzanti».

    In questi 30 anni al Redemptoris Mater sono stati ordinati 276 sacerdoti per la diocesi di Roma: 116 sono stati inviati a svolgere la loro missione in 58 Paesi dei 5 continenti e altri 57 sono stati ordinati per varie diocesi del mondo.

    4 luglio 2018

    Fonte: Romasette.it

    RispondiElimina
  31. Il conteggio di Romasette sul numero degli ordinati è interessante.
    In 30 anni sono stati ordinati 276 preti, il che vuol dire circa 9 all'anno. Di questi, 116 sono "in missione" e 57 si trovano in altre diocesi. 173 in totale quindi, sono proprietà di Kiko, più del 60%, ordinati a spese della Chiesa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fai anche il conto dell'anno nel quale saranno pronti i 20.000 presbiteri per la Cina? :-)

      Elimina
    2. Lino, a noi risulta nell'i2028, per calcolarlo abbiamo dovuto sconfinare in campo complesso!

      IGDDA

      Elimina
    3. Ho capito. Siamo nel dominio dell'immaginario :-)

      Elimina
  32. In questi 30 anni al Redemptoris Mater sono stati ordinati 276 sacerdoti per la diocesi di Roma: 116 sono stati inviati a svolgere la loro missione in 58 Paesi dei 5 continenti e altri 57 sono stati ordinati per varie diocesi del mondo.

    Domanda: e gli altri 103 ? Sono tutti a Roma?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non tutti. Uno di Guam, per esempio, è latitante. Spero che tra i restanti 102 non ci siano altri che hanno anticipato la fuga.

      Elimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.