mercoledì 18 luglio 2018

Novena carmeniana

Il 10 di questo mese ha avuto inizio la novena dedicata a Carmen, dalla cui dipartita sono trascorsi due anni. Essa avrà termine il 19 per poi celebrare in grande il compimento del secondo anno della "santa" neocatecumenale.
Il tutto avviene con fragore e a suon di chitarre e cembali, il che snatura il reale senso del Santo Rosario, che piuttosto richiede meditazione e preghiera dignitosa. Ma poco importa, in fondo Carmen ha sempre avuto una certa allergia alla Coroncina della Vergine Maria, forse rispettano il suo modo di concepire la Madonna, pregando per lei (o proprio lei, chissà...) con atteggiamento irrispettoso!

Vi proponiamo la novena carmeniana:

- Primo giorno, martedì 10, misteri del dolore carmeniano:
Gli innocenti (che rappresentano Gesù), agonizzano sudando sangue a causa delle vessazioni neocatecumenali.
Dopo un lungo e tortuoso cammino vengono caricati su una croce composta di angherie, soprusi, offese e ingiurie.
Vengono uccisi ingiustamente.

- Mercoledì 11, misteri della gloria carmeniana:
Ma Carmen, nonostante la sua dipartita fisica, risorge per grazia kikiana in modalità santa.
Si divulga sempre di più il suo autodefinirsi: "benedetta tu tra le donne" ed i neocatecumenali eseguono un cambiamento di icone, riponendo l'ormai vecchia "madonna di kiko" nello sgabuzzino e collocando santa Carmen beata tra le donne in rilevanza.
Carmen viene incoronata regina del cammino.

- Giovedì 12, misteri della luce carmeniana:
Quindi Carmen diviene madrina di ogni nuovo battezzando kikiano.
Vi è l'annuncio del regno di kiko con invito alla katekesi.
Mentre kiko ubriaca di vino Porto gli adepti, la discutibile icona carmeniana sembra orientarsi verso arguello, la quale faccia risplende come il sole; le sue vesti divengono da nere da nere a bianche di un brillante mai visto in terra. Trasfigurazione? No, sbronza, stordimento e confusione da eucarestia neocatecumenale.

-Venerdì 13 ripetere i misteri del dolore carmeniano.

- Sabato 14, misteri della gioia carmeniana:
L'annunciazione - da parte di un'allarmante ed enigmatica visione sovrannaturale - della nascita del cammino a kiko.
kiko visita gli zingari e loro sentono sussultare la loro spiritualità basata su superstizioni e magie.
Carmen trova kiko che si era perso e insegnava in tempi gitani. Insieme si insediano nella Chiesa.


Giovedì 19, ultimo giorno di novena, misteri della LUCE:
Guarda caso la novena si conclude con i misteri luminosi, un preludio di luce che va ad illuminare il marcio facendo risaltare la realtà. Fossi in kiko & co. mi preoccuperei. Nulla avviene per caso.


Maria S.S. è incoronata Regina dell'Universo.
Non si sfugge, il serpente è sotto i Suoi piedi.

TUTTO SARÀ LUCE IN CRISTO!

58 commenti:

  1. Un preludio di luce. Tutto sarà luce. Un auspicio che speriamo si compia presto.
    Da quanti anni invochiamo che luce sia fatta!

    In tanti siamo qua ancora profondamente feriti. Ci hanno devastato l'esistenza!
    Abbiamo trovato la forza di tagliare ogni legame con loro e rifarci una vita. Ma quanto è stato duro! Quante volte ci siamo sentiti dei disadattati. Soli, per loro traditori della chiamata, abbandonati al nostro destino che avevamo scelto; nella vita incapaci a ricucire rapporti recisi da troppi anni. Con un buco di trenta anni (troppi!) e un futuro da costruire, quando invece era tempo, per le persone normali, di iniziare a raccogliere i frutti. Ma la propria esistenza, dedicata a loro dalla giovinezza fino alla maturità piena, era come una parentesi con gli anni più decisivi ormai solo da cancellare e (impossibile!) da dimenticare.
    Una vita troncata incontrandoli sul nostro cammino e, quando li abbiamo lasciati, ridotta a un cumulo di macerie i cui cocci non puoi rimettere insieme.
    Sì, nei misteri del dolore ci riconosciamo.
    Per loro è tutto un raccogliere successi, un esaltarsi, un ripetere "il Signore è con noi", una sola, unica, interminabile ubriacatura.....finché Dio permette che duri.
    Grazie Rebel

    Pax

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  2. Un giorno si sono incontrati, e l'altro è stato quella plusvalenza che consente di tirar fuori il meglio di se' (o il peggio!).
    Sembravano fatti l'uno per l'altra, insieme una miscela esplosiva.

    Pax

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    1. Sì, con altissima probabilità se non si fossero incontrati lui avrebbe continuato a dipingere croste che sarebbero rimaste invendute, lei sarebbe rimasta una ignota ex suora con amicizie altolocate nella Chiesa.

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  3. Ahahahah....complimenti blog è l' unica novena che si può dedicare a Carmen.se posso la condivido gli ex fratelli sul mio profilo si rivoltano sicuro.

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    1. Mi permetto di risponderti io.
      Certo che puoi! Sono sicura che Rebel è d'accordo.

      Pax

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  4. Pax mi colpisci sempre, anche io ho attraversato i misteri del dolore. Ho pianto una passione per colpa loro che solo Dio lo sa.

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  5. Notizie da JungleWatch: i neocatekikos si sono infuriati come belve quando JungleWatch ha fatto notare che stanno sostenendo in campagna elettorale candidati con un programma contrario alle leggi della Chiesa.

    Uno di loro - un presbitero sotto mentite spoglie - si è addirittura spinto a dire che per le precedenti elezioni c'era stata addirittura una "riunione" col supercatechista dell'epoca (il mefitico Sammut) per decidere di "non" sostenere un certo candidato.

    In altre parole, il Cammino fa politica dietro le quinte e sceglie i candidati in base ad accordi di potere piuttosto che questioni di dottrina e di morale.

    Fra parentesi, anche quando apparentemente l'ordine di scuderia neocatecumenale è di sostenere una forza politica "moralmente corretta", e persino quando blatera di "non fare politica", il Cammino in realtà segue logiche di potere piuttosto che di buon senso. Si vedano ad esempio gli articoli:

    - Il Cammino neo-elettorale: la lettera di Gandolfini disprezzata dai capibastone del Cammino

    - La proibizione di fare politica... non vale più se i porci comodi del Cammino sono in ballo.

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  6. I misteri della luce mi fanno sbellicare. Ritornando serio se il mio parroco permette la celebrazione catecumena e la novena a Carmen perché a me non mi ha permesso di dedicare una Eucarestia del sabato a mia madre che era morta? Non ľ ha nominata e che ci voleva? A Carmen una novena alla mia richiesta per mamma un rimprovero. Io non sono nessuno ho capito tutto

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  7. Vorrei condividere con voi questa cosa.
    Anche per sapere se qualcuno ha notizie più precise e attendibili e che provengano proprio dall'interno delle comunità.
    Da mesi mi interrogo:
    Come mai, dopo tanto parlare della sicura canonizzazione di Carmen, anche molto prossima (in un periodo addirittura Kiko diceva che voleva tentare di anticipare il tempo minimo di cinque anni per iniziare tutto il percorso ecclesiastico, non breve!), in tutte le occasioni "opportune e non opportune"... su questa cosa, tanto rilevante e dirimente di molte questioni spinose relative alle approvazioni, è SCESO già da un bel po' un SILENZIO totale e incomprensibile?

    Ne parlavamo, pochi giorni fa, con carissimi amici, ex neocatecumeni/doloranti di lungo corso anche loro, e mi ha colpito ciò che uno di loro ha detto.
    "Per me non ci hanno rinunciato affatto, conoscendoli bene è impensabile un dietro front su una simile questione vitale: Carmen sarà fatta santa, purtroppo, su questo non ho dubbi. Ci riusciranno, costi quel che costi, la vedremo sugli altari (e qui mi si è gelato il sangue e vi confesso che ho pensato che una cosa così farebbe vacillare il mio personale rapporto con la Madre Chiesa, fino ad oggi mai incrinato). Il silenzio sceso all'improvviso, per cui Kiko non nomina più la Carmen "santa di categoria superiore", per me, è perché qualcuno dei loro amici in Vaticano gli ha chiesto, per non ostacolare il lavoro sotterraneo che di sicuro non si è mai fermato, un "profilo basso" e di lasciar fare a loro".
    Per cui il mio amico dice: "Aspettiamoci all'improvviso la bomba!".
    Sono rimasta molto inquieta.
    Ringrazio Rebel anche per questo.
    Non dobbiamo, almeno noi, smettere di parlare delle "preclare virtù" di Sora Carmen in vita, di cui siamo testimoni in tanti.
    Poi se dovesse accadere qualcosa, correremo subito a Roma a fare la nostra parte, spero numerosi; non pensino di prenderci in contropiede.
    La Chiesa è anche nostra Madre.
    Devono capire che, dopo tante denunce fatte a tanti Prelati di ogni livello informati con abbondanti documentazioni, una cosa del genere allontanerebbe definitivamente da loro molte pecore ferite e umiliate pesantemente anche per non essere mai state ascoltate.
    No, lo ripetiamo ancora, una canonizzazione, anche solo beatificazione di Carmen Hernandez, è una cosa che non si può tollerare. Staremo all'erta, come sentinelle.

    Pax

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    1. Già di mio sono schifato dalla Chiesa,ed ho smesso di credere a Dio,se dovesse davvero arrivare questa bomba,sarebbe la ciliegina sulla torta è la conferma che la Chiesa è una mafia e Dio una grande invenzione dell'uomo...
      Ex fratello

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    2. È il cammino neocatecumenale che è una "grande invenzione dell'uomo" e anche "una mafia".

      Non è scritto: "In principio Dio creò il cammino neocatecumenale" ..

      loro sono venuti dopo.

      Perché dovremmo permettere agli ultimi arrivati di indurci ad abbandonare la nostra Casa?

      Non so perché mi è venuta 1 immagine leggendoti .. il pasticcere che mette la ciliegina in cima e .. la torta (a strati naturalmente, uno per ogni tappa) si affloscia tutta essendo fatta di panna montata .. molto "montata" ..

      chi li vuole li dovrà raccogliere col cucchiaino .. noi no di certo vero?😉

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    3. Non vorrei mai che la mia personale amarezza per la sordità della Chiesa alle nostre tante istanze, sia per te motivo di tanto sconforto! Fino a portarti a dubitare di Dio Stesso. Condivido quanto Roberta ti ha scritto. Almeno tra di noi sosteniamoci e aiutiamoci per il bene.
      La Salvezza, a volte, tarda molto, ma è sicura come l'aurora!

      Pax

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    4. Grazie, davvero, mi rendo conto che le mie parole sono dettate da delusione, rabbia,da frustrazione della faccia senza vergogna dei catecumeni da padre in figlio,
      Grazie di cuore :)
      Ex fratello!

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  8. La santità di sora Carmen è una fantasia che viene da Kiko e che ha imprigionato le comunità,perché si sa che loro si adeguano sempre a quello che dice il guru. Fanno la novena per se stessi mica per Carmen.

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  9. Confermo che dopo il clamore iniziale con gli aneddoti sui miracoli, i diari ecc, da un anno è sceso un silenzio tombale. La mia idea è che semplicemente kikino si è accorto che la cosa non sarebbe stata ne rapida ne tantomeno facile come nel suo solito entusiasmo creativo aveva "visionato". Quindi secondo copione consolidato la sua ubriaco creativa si è rivolta o è focalizzata su campi più gratificanti per il suo genio creativo (altrimenti il genio muore ...). Cmq staremo a vedere. Una prima verifica si potrà avere ad ottobre; se la convivenza di inizio corso passasse senza rievocazioni e/o nuovi diari della presunta santa questo sarebbe un fortissimo indizio di quanto ipotizzo (ricordiamo che il primo libro riguardava solo 3 anni ... lo spazio per deliziarci Delle due esternazioni "mistiche" sarebbe immensi

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  10. Io non noto tutto questo silenzio, piuttosto mi accorgo che hanno mutato modalità di comunicazione. Quindi vedo miriade di fedeli kikiani proporre l' immagine di Carmen su altarini composti di oggettistica neocatecumenale, oppure camminanti in preda alla follia richiedere in preghiera l' intervento della "beata tra le donne secondo il Vangelo di kiko" - che come sappiamo non corrisponde a quello cattolico per significato - e pastori con comunità al seguito strimpellare novene. Abbiamo un kiko che non si azzarda a nominare nuovamente la "santa di categoria superiore" ma che presenta imperterrito, da Annuncio ad Annuncio, le qualità di Carmen con annesse e deprimenti pagine oscure del diario carmeniano. Come se non bastasse, caso mai vi fosse qualche flebile presentimento che la presunzione di argüello stia scemando, desidero ricordare il super quadro di Carmen che assieme al demone con bambino dell' immensa rappresentazione mefistofelica del cinquantesimo catturava totalmente l' attenzione.
    Non venitemi a dire che kiko non desiderava che il Pontefice si esprimesse a riguardo, poiché appare illogico e assurdo dati i messaggi ampiamente elargiti.
    Forse non alludono più alla Santa di categoria superiore perché informati della derisione di tanti e ribellione di altri, ma kiko parla eccome, e quando non lo fa lui ci pensa il suo pupillo a farlo, il cammino! È ciò che sta accadendo, kiko parla anche senza aprir bocca.

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  11. Si Pax, lo pensiamo tutti che il lavorio pro canonizzazione di Carmen non si è fermato, solamente è sprofondato, come certi fiumi carsici.
    Anch'io ho sofferto una crisi di fede, al pensiero che un personaggio così bieco potesse, teoricamente, essere elevato agli altari.
    Però, non disperiamo.
    Probabilmente, non fosse scoppiato lo scandalo, anche Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, dalla vita personale tutt'altro che limpida, sarebbe in procinto di essere beatificato; abbiamo la fondata speranza che succeda così anche per Carmen.
    Kiko ha dichiarato che Carmen non può non essere santa, vista la missione che le è stata affidata, stabilendo così una stratta connessione cammino-santità.
    Ma il cammino sta declinando e così pure avverrà alla popolarità dei suoi fondatori.
    P.S.: una santa la cui unica frase "cult" è "la donna è la fabbrica della vita" non è presentabile, dovranno inventare qualcos'altro, oltre ai diari farlocchi.

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    1. Fra l'altro, una frase che, se la scoprono paladini dell'utero in affitto, la fanno subito propria.

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    2. fare pace con il cervello mai e soprattutto con la fede
      Il Magistero della Chiesa afferma però, in maniera dogmatica, che la contraccezione non va condannata solo perché metodo in sé innaturale, ma anche perché si oppone direttamente al fine primario del matrimonio, che è la procreazione. Se non si afferma che il fine procreativo prevale su quello unitivo, si potrà sostenere la tesi che la contraccezione può essere lecita quando pregiudica l’“intima communitas” dei coniugi.

      Giovani Paolo II riaffermò con vigore l’insegnamento dell’Humanae Vitae, ma la concezione di amore coniugale diffusasi sotto il suo pontificato è alle origini di molti equivoci. Rimando, per quest’aspetto, alle puntuali osservazioni di don Pietro Leone, pseudonimo di un ottimo teologo contemporaneo, nel suo libro La famiglia sotto attacco (Solfanelli 2017).

      Negli ultimi cinquant’anni, grazie anche ad una concezione fuorviante dei fini del matrimonio, gli insegnamenti pontifici vennero disattesi, e tra i cattolici si sono ampiamente diffuse la pratica della contraccezione e dell’aborto, le convivenze extra-matrimoniali, l’omosessualità. L’Esortazione post-sinodale Amoris laetitia rappresenta l’esito di un itinerario che viene da lontano.

      Ripetendo quasi testualmente le parole pronunciate il 29 ottobre 1964 nell’aula conciliare dal cardinale Leo-Joseph Suenens. «Può darsi che abbiamo accentuato la parola della Scrittura: ‘Crescete e moltiplicatevi’ fino al punto di lasciare nell’ombra l’altra parola divina: ‘I due saranno una sola carne’», papa Francesco ha affermato nell’Amoris laetitia: «Spesso abbiamo presentato il matrimonio in modo tale che il suo fine unitivo, l’invito a crescere nell’amore e l’ideale di aiuto reciproco sono rimasti in ombra per un accento quasi esclusivo posto sul dovere della procreazione» (n. 36).

      Capovolgendo queste parole, potremmo dire che negli ultimi decenni abbiamo accentuato quasi esclusivamente la parola biblica «I due saranno una sola carne», fino al punto di lasciare nell’ombra l’altra Parola divina: «Crescete e moltiplicatevi». E’ anche da questa Parola, ricca di significato, che dobbiamo ripartire per una rinascita non solo demografica, ma spirituale e morale, dell’Europa e dell’Occidente cristiano. (Roberto de Mattei)

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    3. Cortesemente, gradirei conoscere il collegamento fra questo copia-incolla e la frase della Hernandez, cioè il definire la donna una "fabbrica", espressione infelice che svilisce il grande miracolo d'amore della procreazione e rende la donna un utero che deve produrre e basta, "macchinario" che è possibile affittare, come se appartenesse ad una linea di produzione di una fabbrica.

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    4. Contraccezione "innaturale" ok, perciò gli sposi cristiani ricorrono ai "metodi naturali" per mettere in atto 1 genitorialità responsabile.

      Le citazioni che hai fatto non avvallano il comportamento NC (e le parole di Carmen), perché la frase ricorrente dei "catechisti" NC quando si rivolgono a degli sposi è proprio: "siete una carne sola".

      Non basano le loro indicazioni sul magistero della Chiesa o sulla Parola di Dio "moltiplicatevi" quando "invitano" alla procreazione ma su una malintesa "apertura alla vita" anzi, più che malintesa, prendono qsta frase come 1 scusa bella e buona.

      Io li ho sentiti dire espressamente che i metodi naturali sono alla pari della contraccezione se vengono usati per non avere figli e che possono venire usati invece solo per AVERE figli .

      La verità è che Kiko vuole si facciano sempre più figli per ingrossare il popolo NC .. proprio come 1 capo di Stato che capisce che il "calo demografico" sarebbe rovinoso per l' ECONOMIA dello Stato stesso (che in qsto caso coincide con i suoi interessi personali e di quelli che mangiano alla sua tavola) .

      Inoltre i figli non sono un "prodotto" di fabbrica, non "appartengono" nemmeno ai propri genitori, figuriamoci se è lecito siano "proprietà " del CN.

      Quella frase di Carmen, sono d'accordo con Valentina, svilisce la procreazione secondo il disegno di Dio e l'uomo creato a immagine di Dio "maschio e femmina" ..

      Carmen dicendo "fabbrica" si esprime secondo 1 modo di dire molto diffuso ma non cristiano: "FARE figli" , mentre la verità è che 1 figlio si "riceve" come dono di Dio e non per impossessarsene
      ma per aiutarlo e insegnargli a vivere autonomamente secondo la volontà di Dio per lui.

      Inoltre parla di "donna" e non di "coppia" come se l'uomo fosse "l'utilizzatore" e la donna "il servizio" di cui egli usufruisce per appunto "produrre" figli.
      Mi ricorda certe espressioni maschiliste di una volta:
      "mia moglie non è stata capace di darmi dei figli" .. qndo magari lo sterile era lui.

      E le donne che nn hanno ricevuto il dono di figli? Che nn li hanno potuti adottare? E le donne che non sono sposate? E le donne che non sono consacrate?
      Che cosa dovrebbero "fabbricare"?

      Mica tutte possiamo metterci a inventare una nuova religione.

      Roberta

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    5. Grazie Roberta per la tua analisi.
      La frase infelice della Hernàndez colpisce sia le donne che sono o saranno madri, svilite al rango di manovalanza riproduttiva, sia coloro che, per vari motivi, non hanno potuto esserlo, e svalora la maternità spirituale, alla quale sono chiamate tutte le donne.
      Il demonio, secondo Carmen, si accanisce contro la donna perché ha un utero, e non perché ha un dono spirituale di maternità che va oltre alla carne e al sangue.
      Questa frase infelice offende la Madonna, che ha generato Gesù senza dolore, restando vergine, e con la sua maternità miracolosa ci ha insegnato cosa vuol dire essere Madri.
      Certo che una persona arida e infelice come Carmen, l'immagine del rifiuto della accoglienza materna, non era in grado di concepire la bellezza e la sovrumanità dell'essere madri, carnali e spirituali.
      Per questo non deve diventare santa, perché il suo esempio non può essere che negativo.

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    6. Roberta scrivi:
      Io li ho sentiti dire espressamente che i metodi naturali sono alla pari della contraccezione se vengono usati per non avere figli e che possono venire usati invece solo per AVERE figli .
      Confermo che più di una volta sentirlo io e non solo, andare a scavare su questione talmente intime che neanche un uomo delle caverne si sarebbe permesso. Come dice Pax e altri la prova è chiudere i rubinetti e smettere con le agape,voglio vedere quanti si presentano se devono solo pregare! E poi un'altra caratteristica dei catecumeni,come gli ebrei,farsi vedere per essere acclamati dalle persone,anzi peggio dai catechisti! Quando c'erano i catechisti tutti presenti e tutti disponibili,oppure nelle grandi occasioni Pasqua o convivenze tutti presenti,ma nella vita di tutti i giorni ognuno per se,ecco la comunione e comunità!solo apparenza,e soprattutto nulla di cristiano.
      Con la scusa che l'affettività è un idolo sono incapaci di avere rapporti umani normali ma se devono chiedere e pretendere non hanno limiti...
      Ex fratello

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  12. Pax:

    la tua testimonianza molto spontanea mi ha colpito e solidarizzo con te.

    Molto interessante anche quando parli di aver incontrato degli ex altrettanto feriti.
    Vuol dire che esiste un MONDO di EX. Un vero popolo che ha maturato una spiritualità anti Cammino molto forte.
    Una spiritualità autentica che vi ha condotto fra le braccia della vera Chiesa.
    30 anni di sofferenza, ma non 30 anni sprecati. In questo senso Dio da un male trae un bene.
    Non che il Cammino è un nmale necessario, non sia mai. E' male e come male va denunciato. Dio NON lo vuole, almeno non lo vuole così com'è DISUBBIDIENTE e ERETICO.
    Tu sei l'esempio di come Dio trae fuori il bene anche dal male, e non gli esempi che fa Kiko.
    Ti ringrazio per le tue parole

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  13. Si Pax, staremo all'erta come sentinelle, pregando che non accada mai, davvero mai che venga innalzata agli onori degli Altari una tizia la quale mi strappava di mano il Santo Rosario quasi a volermi strappare dal cuore l' amore per la Vergine. Non lo sopporterei.

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    1. Scrivete...scrivete tutto. Serve tutto quello che sapete per fermare questi serpenti che strisciano silenziosi...

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  14. Domanda perché non scrivere un libro con i.migliori aneddoti che stridono con la immagine di santità ?

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  15. Suggerisco anche un titolo Carmenta llogia

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  16. Ma di quella preghiera "a Carmen" di cui in

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/07/preghiera-una-santa-di-categoria-superiore.html?m=1

    i NC ne parlano ancora? La pregano?

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  17. Roberta, secondo me la pregano eccome.
    Quella immaginetta/santino con preghiera annessa la tengono con devozione tutti i fratelli custodita. Magari nel breviario, così ogni mattina, rivolgono Lodi e preghiere alla loro santa protettrice.

    Pax

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    1. Io credo che Kiko abbia abbassato il profilo riguardo a Carmen per i motivi che tu e i tuoi amici avete detto e allo stesso tempo che faccia la sua parte avendo cambiato metodo come ha testimoniato Rebel, cioè più che proclami suoi di "santità" , far agire i fratelli NC "dal basso" instillando come hai detto, la preghiera a Carmen quotidiana, la sua "nuova" immagine che diventi compagnia abituale nelle case dei NC , il ricordarla magari non a lungo ma di frequente, accennando a qlche sua parola detta o scritta sui diari.

      C'è poi 1 cosa secondo me importante da considerare: le nuove generazioni, quelli che non l'hanno mai conosciuta, devono stare a quello che viene loro raccontato e penso che sia soprattutto a loro che si rivolge Kiko costruendo questa "nuova Carmen" da far intendere come fosse santa, costruendo a proposito le trame dei diari di volta in volta più opportune .. come dare da leggere la "vita di San Francesco"; ma non solo ai giovani, forse così facendo ha anche l'obiettivo di far dimenticare agli "anziani" com'era la vera Carmen instillando a poco a poco questa sua nuova immagine.

      Tornando a qlla preghiera, che mi aveva particolarmente colpita per il suo carattere "sinistro" ,

      non mi pare di poca importanza il contenuto, cioè il fatto che quel contenuto sia stato scritto così "anticipatamente" su 1 eventuale canonizzazione.

      È chiaro che 1 preghiera così ne' Kiko ne' altri, si devono fare "scoprire" a proclamarla in pubblico,

      poiché il Papa ha espressamente VIETATO di fare cose di qsto genere nella Lettera Apostolica "maiorem hac dilectionem"

      https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/07/11/0484/01075.html

      Ma io vorrei porre a voi 1 domanda:

      è lecito ad 1 fedele, recitarla in privato? Non è necessaria comunque 1 "approvazione ecclesiastica"?
      Poiché tale preghiera è stata stampata e distribuita ormai e contiene l'appellativo "santa" e "patrona" che allo stato attuale sono MENZOGNE, visto che la Chiesa nn ha fatto nessun pronunciamento.

      Come potrebbe acconsentire a 1 contenuto così ambiguo ?

      "Santa Carmen Hernàndez,Rinnovatrice della Chiesa e annunciatrice del Kerigma,
      Ti preghiamo, Patrona del Cammino, che la tua testimonianza e la tua morte, sigillate dal sacrificio, diventino germe di una moltitudine di cristiani.Che per tua intercessione lo Spirito Santo, il quale ti ha animata e sostenuta, susciti un unico annuncio kerigmatico in tutta la Chiesa.A lode e Gloria di Dio
      Per il bene nostro e della sua santa Chiesa. Amen"
      -----------------

      Grazie
      Roberta

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  18. @ Pax
    Condivido i "fiumi carsici". Non sono d'accordo con il tuo amico sull'esito positivo della causa. Il CNC nella Chiesa ha più avversatori che amici e l'elevazione alla gloria degli Altari genererebbe una frattura insanabile. Il fatto che l'ultima parola in una questione del genere toccherà al Papa è di supporto al blocco che le iniziative neocat subiranno. In ogni caso, contro alla santificazione giocherà un ruolo fondamentale l'eretica catechesi di Carmen sull'Eucarestia con il Tabernacolo inutile, diffusa fino al 2003. Questa catechesi è di pubblico dominio, sin dai libri di padre Zoffoli e nelle confutazioni di tanti vescovi e sacerdoti.
    Davvero un successo del CNC in questo sarebbe devastante e perciò sarà da evitare, anche con una mobilitazione, a costo di organizzare un volantinaggio fuori la congregazione competente con la distribuzione della catechesi di Carmen.

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    1. Lino, mi dai speranza. E il tuo sostegno è una garanzia.

      Pax

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    2. @Lino

      Mi rendo non solo disponibile per il volantinaggio ma anche a fare la donna sandwich con la scritta:

      IL CAMMINO SE LO CONOSCI LO EVITI.

      EX-NC-???


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    3. "contro alla santificazione giocherà un ruolo fondamentale l'eretica catechesi di Carmen sull'Eucarestia con il Tabernacolo inutile, diffusa fino al 2003. Questa catechesi è di pubblico dominio"
      -------------
      Secondo me hai pienamente
      ragione, anche nn ci fossero testimonianze di "vita vissuta", che poi ci sono (come Carmen che impone di togliere la medaglietta della Madonna o il Rosario) , basterebbero le sue parole sull'Eucaristia.

      Come potrebbero giustificarle?
      Dicendo che non è vero? - ma c'è lo scritto. Dicendo che lo scritto poi è stato modificato? - ma ci sono coloro che lo hanno sentito tale e quale anche dopo le modifiche.

      Inoltre, quelle parole Carmen le HA DETTE e in seguito non si è mai smentita, non si è mostrata PENTITA di averle dette.

      Cercheranno forse di "interpretarle"? Di dire che con quella e quell'altra frase intendeva questo e quello, che era un modo di "scuotere" le persone usando espressioni estreme, ma in realtà nn intendeva proporre nulla di diverso dalla dottrina della Chiesa?- non è credibile, le sue parole sono fin troppo CHIARE:

      "Il pane e il vino NON sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti. Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto L'Eucarestia per stare lì , si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male.
      Il pane è per il BANCHETTO, per condurci alla Pasqua. La PRESENZA REALE è sempre un MEZZO per condurci ad un fine che è la Pasqua.
      NON è un ASSOLUTO, Gesù Cristo è presente in FUNZIONE del Mistero pasquale."
      -----------------
      Quali "virtù eroiche" avrà mai potuto conseguire una che disprezzava il Santissimo e la Sua Adorazione in questo modo?

      Io davvero mi stupisco del solo fatto che qualche ecclesiastico possa prendere in considerazione la remota idea di considerare tale persona "santa".

      Roberta

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  19. @Pax

    "...Con un buco di trenta anni (troppi!) e un futuro da costruire, quando invece era tempo, per le persone normali, di iniziare a raccogliere i frutti. Ma la propria esistenza, dedicata a loro dalla giovinezza fino alla maturità piena, era come una parentesi con gli anni più decisivi ormai solo da cancellare e (impossibile!) da dimenticare..."

    Lo incornicerei il tuo commento!

    Mi ci sono ritrovata in pieno, con quel cumolo di macerie da gestire: relazioni umane anche familiari da ricostruire, sensi di colpa da estirpare, messaggi spirituali errati e non cristiani da individuare e bonificare. Infine le difficoltà economiche con cui combattere quotidianamente a causa di decime e passaggi scellerati.

    E poi ci dicono a noi ex, come in un post precedente, che abbiamo la fissa dei soldi. Non ho risposto perché non lo avrei fatto in modo costruttivo. La loro faccia tosta non ha confini!

    Vi ringrazio per le vostre parole ed esperienze.

    EX-NC-???

    RispondiElimina
  20. @ EX-NC-???
    Infine le difficoltà economiche con cui combattere quotidianamente a causa di decime e passaggi scellerati.

    Vero! Di questo non ne avevo parlato, mi hai fatto ricordare quanto duri sono stati i primi anni dopo l'uscita dal cammino. Devo testimoniare, però, che Dio mai ci ha abbandonati. Pian piano le cose si sono assestate, rimboccandoci le maniche e con il Suo aiuto.
    La Divina Provvidenza esiste, è Kiko che non la conosce!
    E si perde dietro i conti e ha paura e continua a chiedere soldi con le collette! Quanta gente ha rovinato! Se volessi mandargli la lista, col saldo finale, di quanto ci ha sottratto, altro che risarcimento danni! Sempre hanno chiesto molto, tutto. E tanti di noi abbiamo dato, dato, dato.
    Quando qui parliamo del cammino in rapporto al denaro, molti camminanti si indignano e credono di intimidirci accusandoci di avere qualche problema con la nostra fissa per il denaro, che saremmo noi a dare ai soldi tanta importanza. Troppo comodo chiuderci la bocca!
    Certamente testimoniamo, più noi che loro, con S,Paolo: "Sono avvezzo a tutto, alla ricchezza e alla povertà" ossia a vivere anche di molto poco e a non esaltarci quando abbiamo molto, ma a saperlo condividere, con gioia, con chi è meno fortunato, perché sappiamo cosa significa!
    Cosa devo aggiungere? Anche grazie a loro?
    Sì lo dico, ci hanno ben addestrati sulle montagne russe delle loro pazzie. E li compatisco per quanto sono inguaiati a riguardo. Uno scandalo totale anche sotto questo punto di vista, marginale, visto che portano al mondo la "Vita Eterna", secondo loro. Sono solo pagliacci che non fanno neanche ridere!

    Pax

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    1. Grazie Pax! Queste stesse parole le avrei potute scrivere io! Ora piano piano (sono trascorsi sei anni dall'uscita) ci stiamo risollevarsi grazie alla vera Provvidenza!

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  21. Quando mi hanno detto sei fuori dal cammino volevo morire. Ero depressa...non andavo nemmeno sotto casa a fare la spesa. Ne sto uscendo piano piano... lo so che ho ricevuto una grazia a stare fuori. Mi avete regalato un po di buonumore con questa novena

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    1. Ringrazia Dio che è accaduto. Gesù opera per vie misteriose, a noi oscure, ma dopo si sente la linfa scorrere dentro di noi, e si va a capire che si sta crescendo maggiormente:

      Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
      Noi tutti siamo curati dal Padre, alcune volte i tagli sono dolorosi, ma poi escono le gemme a frutto e nuovi rami, e aumenta la Grazia in noi.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  22. Ti hanno cacciata ? Non ti abbattere, non ti hanno cacciata da nulla ! Dio esiste e opera, e i "suoi cammini" sono stupendi ! Arriverà il giorno che ti chiederai "ma perché non sono andata via io ?".....Prendila davvero come una grazia, liberata dagli aguzzini ! Buona vita piena ! Sempre in Dio, sempre forti !

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  23. @ Valentina Giusti
    Desidero mettere questo tuo commento bene in evidenza:

    Cortesemente, gradirei conoscere il collegamento fra questo copia-incolla ( DI UN ANONIMO PRO-CAMMINO SUL "Crescete e moltiplicatevi nel Magistero della Chiesa)e la frase della Hernandez, cioè il definire la donna una "fabbrica", espressione infelice che svilisce il grande miracolo d'amore della procreazione e rende la donna un utero che deve produrre e basta, "macchinario" che è possibile affittare, come se appartenesse ad una linea di produzione di una fabbrica.
    _________________________
    Per dire che ogni volta che questi Anonimi vengono qui per difendere i loro guru fanno degli autogol clamorosi.
    Ci danno occasioni nuove per mettere in evidenza gli esempi di santità della Sora Carmen.
    L'espressione infelice di Carmen, come Valintena ha stigmatizzato, mette le sue radici nella disumanità che era tratto emblematico del carattere di questa donna famosa.
    Mai ha avuto delicatezza, compassione, attenzione umana per le numerose donne incinte (come ben potete immaginare) presenti nelle convivenze con i due iniziatori..
    Ho visto maltrattamenti inauditi (a volte pareva che più uno/a fosse in una posizione di debolezza, più infierivano, parlo al plurale perché anche in questo Kiko e Carmen erano una coppia perfetta con una intesa totale!
    sapete chi ho visto trattare con un minimo di accortezza? I talebani insensibili e spietati - intendo tra gli itineranti - come i loro illustri maestri, che avevano ben assimilato e attuavano a loro volta tutti i loro infelici comportamenti.

    Pax

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  24. Collegato strettamente a questo, il commento delle 7:53 della "cacciata dal cammino"

    Quando mi hanno detto sei fuori dal cammino volevo morire. Ero depressa...non andavo nemmeno sotto casa a fare la spesa. Ne sto uscendo piano piano... lo so che ho ricevuto una grazia a stare fuori. Mi avete regalato un po di buonumore con questa novena.
    --------
    Grazie per il tuo contributo, soprattutto perché conferma quanto appena ho scritto.
    Eri sofferente, debole? Ti hanno cacciata fuori, tolta di torno.
    Così trattano i piccoli, gli ultimi, quelli a cui dovrebbero dedicare la massima cura. Poiché chi non ha la struttura forte da macchina da guerra che tutto travolge e che non ha sentimenti - gli unici funzionali alla loro implacabile avanzata da conquistadores - viene messo da parte e se lo tolgono dai piedi.
    Ho colto tante volte una insofferenza grande, anche solo nel dover ascoltare persone con problemi e fragilità, trattati come una inutile perdita di tempo.
    Non so, e tu non lo spieghi, perché sei stata cacciata dal cammino, di una cosa sono sicura, non perché hai fatto qualche abuso, questo è certo, o perché, scrutandoti, hanno concluso che eri ormai un inguaribile "porco" che approfitta della comunità solo per mietere vittime.
    Per cui andavi cacciata dal recinto delle pecore! Chiedo a tutti perdono per la schiettezza.

    Intanto rallegriamoci, cacciati o andati via con i nostri piedi, di esserci per sempre liberati di questa gente pericolosa e disturbata.

    Pax

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  25. Mentre kiko ubriaca di vino Porto gli adepti, la discutibile icona carmeniana sembra orientarsi verso arguello, la quale faccia risplende come il sole; le sue vesti divengono da nere da nere a bianche di un brillante mai visto in terra. Trasfigurazione? No, sbronza, stordimento e confusione da eucarestia neocatecumenale.

    Ahahah grazie dell' esilarante novena ironica anche se è drammatica..!..!

    Pure io sono stato vittima della sbronza eucaristica, vedevo bianco quello che era nero. Vedevo lucciole per lanterne

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  26. Alcune note a margine per i cattolici disinformati.

    La vita è un dono di Dio, per cui qualsiasi dinamica intesa a negare questo dono (che si tratti di contraccezione o di qualsiasi altro metodo o mentalità ultimamente intesi a rifiutare la vita) va contro Dio.

    Ma per grazia di Dio non siamo bestie: siamo stati dotati di ragione, di libertà, di tensione verso Dio, di capacità di comprendere l'infinito... e tutto questo si riflette anche nel nostro rapporto con quel dono di Dio sopra citato.

    Nel gergo teologico attuale si parla di "paternità responsabile" perché si mette l'accento sul fatto che è da irresponsabili il "far figli come conigli". Ogni figlio va accolto e fatto crescere (crescere nella fede, nelle capacità umane, nella santità, ecc.), altrimenti sarebbe un maltrattare il dono di Dio appena ricevuto.

    La paternità responsabile, in quanto responsabile e guidata dalla retta ragione e richiesta dalla Chiesa, non ha niente a che fare con rifiutare il dono della vita: al contrario, è proprio l'invito ad accogliere la vita mettendo in campo la fede, la ragione, i propri talenti (da non sotterrare), la propria responsabilità, con gratitudine a Dio per il dono ricevuto. La paternità responsabile è la stessa cosa della vera "apertura alla vita" richiesta dalla Chiesa: ma oggi la Chiesa utilizza il termine "paternità responsabile" proprio in opposizione agli irresponsabili.

    Questo cambiamento di terminologia (cambiano i termini per definire il problema, non è cambiato il problema) ha un valido fondamento storico poiché la società di cento anni fa era molto più cristiana di oggi e pertanto tutta la "rete" sociale (familiari, parenti, amici, ordini religiosi caritativi, ecc.) poteva sostenere la famiglia e la vita molto più di quanto non sia possibile oggi.

    Nel Cammino vigono due madornali errori rispetto all'apertura alla vita:

    1) l'errore di considerare "l'apertura alla vita" come negazione della "paternità responsabile" (come se la Chiesa sbagliasse nel promuovere quest'ultima);

    2) l'errore di vivere "l'apertura alla vita" come l'animalesco "far figli come conigli", tanto poi ci penseranno didàscali, babysitter, "itineranze di servizio" e fratellini vari (come se il dono di Dio, una volta ricevuto, fosse da sbolognare da qualche parte e infischiarsene perché "domani abbiamo la convivenza").

    Tutte le mielose storie di famiglie neocatecumenali dove i fratellini si aiutano a vicenda sono o fabbricate ad arte, o una foglia di fico per nascondere gli infiniti problemi dovuti all'illusione che "Dio provvede" sia una formuletta magica che esonera dal dover utilizzare la propria ragione e i propri talenti nell'accogliere i doni di Dio.

    Ma si sa, nella mentalità neocatecumenale non conta mai la qualità, ma solo la quantità. Quando un neocatecumenale parla della propria esperienza o della propria fede, dice sempre ciò che ha "fatto" (fa figli, fa convivenze, fa la Decima, fa le lodi a Kiko, fa il cantore, fa, fa, fa, fa... sempre la stessa nota). Qualifica sé stesso e il Cammino in base ai numeroni giganteschi e idioti ("ho venti figli di cui dodici in cielo": bell'esempio di maternità irresponsabile finalizzata unicamente alla superbia propria e del Cammino).

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    1. Qualifica sé stesso e il Cammino in base ai numeroni giganteschi e idioti ("ho venti figli di cui dodici in cielo": bell'esempio di maternità irresponsabile finalizzata unicamente alla superbia propria e del Cammino).
      ---
      Spesso mi domando quando e come la Chiesa Cattolica, abbia stabilito figlio abortito=figlio in cielo.
      Ruben.
      ---

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    2. I non battezzati non vanno in paradiso. Per questo l'aborto volontario è un doppio crimine: uccide un essere in via di formazione, e impedisce a un'anima la vista di Dio (questo mi diceva un amoco sacerdote)
      Seppoi le cose son cambiate io non lo so

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  27. 1) l'errore di considerare "l'apertura alla vita" come negazione della "paternità responsabile" (come se la Chiesa sbagliasse nel promuovere quest'ultima);

    Com'è di lampante evidenza la locuzione "paternità responsabile" è frutto di una mediazione modernista sula quale umanamente si può concordare i meno ma che rappresenta l'assunzione di un punta di vista umano rispetto a quanto stabilito su quello divino, come ben stigmatizza Roberto di Mattei con la frase "Alla Divina Provvidenza, che fino ad allora aveva regolato le nascite nelle famiglie cristiane, l’Humanae Vitae sostituì invece il calcolo umano della “paternità responsabile”.
    Sono pertanto perplesso di fronte all'affermazione di Tripudio da sempre dichiaratamente allergico ad aperture moderniste.
    Si ved ech equando si parl adi Kiko il discorso può cambiare secondo le necessità del momento.

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    1. Ci vuole una notevole stupidità - o una buona dose di malafede - per considerare "paternità responsabile" una "mediazione modernista" (e anche di ignoranza, visto che il problema dell'Humanae Vitae non è il suo contenuto, ma il fatto che il suo autore si era precedentemente espresso in termini possibilisti: "se ne può parlare", come se la Chiesa, secondo lui, in futuro avrebbe potuto promuovere qualcosa di diverso dalla HV).

      È chiaro che esistono furbacchioni che facendo leva su "responsabile" pretendono di limitare la paternità. Ma i furbacchioni che le tentano tutte pur di disubbidire alla Chiesa sono sempre esistiti. Non confondiamoli con i cristiani normali, quelli che si rendono conto di essere peccatori, si sforzano di non peccare, e sanno che le furbacchionerie contro il Signore non portano affatto in paradiso.

      Ciò che è ribadito dal sottoscritto - sono un emerito signor nessuno - è solo il fatto che la Chiesa non ha cambiato la sua dottrina. Francesco, criticabile su tanti aspetti, ha inveito contro l'aborto. Paolo VI, criticabile su tanti aspetti, ha pubblicato la Humanae Vitae. Il cambiamento di rotta c'è solo per chi vuole a tutti i costi essere un furbacchione. Ed il De Mattei, tirato in ballo per l'occasione, sta di fatto contestando i furbacchioni, non i cristiani, poiché un cristiano (non necessariamente un santo: un cristiano e basta) non ha bisogno di approfittare delle parole "paternità responsabile" per autoassolversi.

      Ringrazio per il complimento «dichiaratamente allergico ad aperture moderniste» e faccio notare che nei miei interventi cerco sempre di presentare argomenti, a differenza di questo commento delle 17:42 che sproloquia insinuando che i cristiani sarebbero tutti furbacchioni, e lo fa solo per aggredire il sottoscritto, reo di non aver elogiato il signor Argüello e reo di pensare che la signora Hernández sta purtroppo bruciando all'inferno insieme alle anime neocatecumenali che ha contribuito a far dannare.

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  28. Scusa Tripudio sono una canna al vento, nel senso che sono cristiano a convenienza. Mi colpisce quest'argomentazione sull'apertura alla vita, fammi capire come funziona praticamente. Grazie. Giulio

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    1. Trovi spiegato tutto nei documenti della Chiesa, non c'è bisogno di riscriverli qui sul blog. Sono disponibili tutti sul sito www.vatican.va. Ti auguro di abbandonare finalmente l'ignoranza.

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  29. Uno degli inossidabili vizi che si acquisiscono frequentando il Cammino Neocatecumenale è quello di far deliberatamente confusione fra gli argomenti presentati e le persone che li presentano (cfr. articolo sulle tipiche fallacie logiche neocatecumenali).

    Anche in questi ultimi giorni abbiamo potuto considerare esempi da entrambi i lati. Per esempio a Guam alle prossime elezioni il Cammino sosterrà due candidati con una visione tutt'altro che cattolica rispetto a temi come omosessualità, contraccezione e aborto. Ai capibastone della setta notoriamente interessa il potere e il denaro, e quei due candidati sono disponibili a fare qualche strano accordo con loro.

    Dall'altro punto di vista abbiamo notato come i facinorosi kikiani, quando blaterano di "apertura alla vita" in senso kikista-carmenista, sia che si spaccino per cristiani "di convenienza", sia che si spaccino per interessati all'antimodernismo, non smettono mai di aggredire il prossimo che non loda le squinternate elucubrazioni di Kiko e Carmen, specialmente quando si accorgono che è la Chiesa a contraddirli, non un emerito signor nessuno.

    Mi si consenta di aggiungere una nota sul problema della salvezza personale. Ognuno di noi, fino all'ultimo istante della propria vita, rischia di perdersi. Valga per tutti l'esempio di san Giovanni Bosco, un vero gigante della fede, che dopo una vita donata a Cristo e alla Sua Chiesa, ancora temeva di perdere l'anima e finire all'inferno. Anche il santo curato d'Ars durante la sua vita di perfezione ottenne il particolarissimo privilegio di vedersi così come lo vedeva Dio, e finì in depressione. Ci si salva per grazia, e anche uno come il Buon Ladrone poté salvarsi, ma quella grazia va continuamente accettata, fino a far "violenza" sulla propria stessa anima («il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono»: cfr. Mt 11,12), e statisticamente non è detto che in fin di vita si abbia occasione di ravvedersi come il Buon Ladrone. Per questo, oltre a impegnarsi a respingere il peccato e far spazio alla grazia, i nostri avi pregavano domandando la "perseveranza finale", a suon di devozioni, pellegrinaggi, fioretti, preghiere, e soprattutto vivento santamente e frequentemente i sacramenti.

    Certa pessima teologia modernista, specialmente nel postconcilio, ha tentato di insinuare che l'inferno sarebbe vuoto. Oppure, in altre parole, che sia popolato di persone a noi sconosciute. Il giovane parroco Biffi, quello che poi diverrà cardinale, già nel 1969 ironizzava nel suo Quinto Evangelo descrivendo un tal commendatore così: "è cattolico: infatti sua moglie va a Messa quando ha tempo, e la figlia ha studiato dalle suore".

    Uno dei modi migliori per finire all'inferno è considerarsi "già salvati" in virtù di qualche Cammino o di qualche circostanza come quella del commendatore. Si finisce per pensare che un personaggio famoso, essendo famoso sulla Terra, debba necessariamente essere "salvato" a prescindere. Come se un'anima, nel giorno del giudizio, potesse vantarsi di fronte al Signore: "ma io ho ideato questa iniziativa per la Chiesa... io ho fondato un Cammino... io ho fatto viaggi apostolici in aereo... io ho concesso alle mie cameriere di mangiarsi gli avanzi di aragoste (pagate dalle decime di poveri pensionati)..."

    Ci sono davvero troppi elementi per pensare che Carmen sia sprofondata all'inferno. "Prostitute e peccatori vi passeranno davanti", perché loro almeno non hanno insegnato eresie, non hanno banalizzato i sacramenti, non hanno reso l'Eucarestia una carnevalata blasfema, non hanno inquinato la vita spirituale e materiale dei fratelli che desideravano solo avere più fede.

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  30. Anonimo 19/07;19:16

    "concetto di "genitorialità responsabile" è moderno e si discosta con l'insegnamento tradizionale della chiesa che attribuisce all'atto sessuale una finalità essenzialmente procreativa e non meramente unitiva (sarete una sola carne)"
    -----------------
    Io non sono per niente esperta di teologia antica o moderna ma so leggere .. e sul Catechismo sta scritto:

    "L'unione matrimoniale dell'uomo e della donna, fondata e strutturata con leggi proprie dal Creatore, per sua natura è ordinata alla comunione e al bene dei coniugi e alla generazione ed educazione dei figli" (CCC1659)
    ----------------
    La congiunzione "e" significa che sono valide entrambe le cose, non solo una delle due o che una delle due deve prevalere sull'altra.

    Ma poiché tu hai detto "atto sessuale" e non "unione matrimoniale", ecco come si esprime il Catechismo in modo ancora più esplicito:

    "L'atto coniugale ha un duplice significato: unitivo (la mutua donazione dei coniugi) e procreativo (l'apertura alla trasmissione della vita). Nessuno deve rompere la connessione inscindibile che Dio ha voluto tra i due significati dell'atto coniugale, escludendo l'uno o l'altro di essi." (CCC 2362-2367).
    ---------------------------
    Perciò, NON è vero, che per la Chiesa la finalità è "essenzialmente" procreativa. Quell' "essenzialmente" che tu dici è proprio l'opposto del Catechismo.

    Di conseguenza, anche il seguito del tuo discorso:

    "Se qualcuno sostiene che nel rapporto coniugale dovrebbe valere il primo aspetto [procreativo] e non il secondo [unitivo] .. si atterrebbe semplicemente all'insegnamento di sempre."
    -----------------
    È sbagliato.

    Anche ai tempi dei miei bisnonni si applicava la "genitorialità responsabile" .. anche se non veniva definita così;
    per 1 famiglia di contadini era 1 comportamento responsabile avere tanti figli che , oltre ad essere dono di Dio, erano un beneficio maggiore per il loro apporto di lavoro, ma per altri tipi di famiglie non era così e di figli ne avevano meno ma nn per questo erano meno cristiani.

    Perciò non è un problema di antico o moderno, secondo me è un grande equivoco pensare che "responsabile" voglia per forza dire "pochi figli" e "apertura alla vita" voglia dire "tanti figli" ..

    agire con responsabilità vuol anche dire non sfidare Dio facendo scelte superiori alle proprie possibilità .. soprattutto se IMPOSTE da ALTRI ..

    che ciò non dimostra per niente fiducia nella Provvidenza, ma solo la non accettazione della propria realtà e il volersi appoggiare piuttosto su una "struttura" del tutto umana, come il CN ad esempio.

    Roberta

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    Risposte
    1. Purtroppo per via del caldo non riesco a dormire e così,ho avuto la malaugurata idea di aprire internet bighellonabdo qua e la e sono inciampato in Roberta che mi ha prodotto una lussazione alla spalla per le sue poco accorte considerazioni. Roberta o non comprende o fa finta di non comprendere e io, di certo, non ricomincio da capo, ma integro.
      Oggi è comparso su Corrispondenza Romana un articolo a firma dI Roberto de Mattei dal titolo
      18 luglio 2018 - 18:06
      La nascita dell’Humanae Vitae alla luce degli Archivi Vaticani
      In detto articolo si fa la cronistoria dettagliata di questa enciclica e della sua relazione con l'enciclica bergogliana che in qualche modo ne è figlia e cioè Amoris Laetitia. Ti lascio al commento del pontefice felicemente regnante sul tema la cui integrità potrai leggere nell'articolo citato
      papa Francesco ha affermato nell’Amoris laetitia: «Spesso abbiamo presentato il matrimonio in modo tale che il suo fine unitivo, l’invito a crescere nell’amore e l’ideale di aiuto reciproco sono rimasti in ombra per un accento quasi esclusivo posto sul dovere della procreazione» (n. 36).
      Comprendi che "prima" i coniugi avevano il DOVERE di procreare in sottomissone del comandamento divino "crescete e moltiplicatevi" (moltiplicatevi è parola aritmecamente significativa fare due figli non è motiplicarsi) e che "dopo" humanae vitae la musica è cambiata. Lo dice il papa mica io.
      Difatti il relatore dell'articolo ha commentato tale "rivoluzione" con queste significative parole
      "Alla Divina Provvidenza, che fino ad allora aveva regolato le nascite nelle famiglie cristiane, l’Humanae Vitae sostituì invece il calcolo umano della “paternità responsabile”."
      le riscrivo
      "Alla Divina Provvidenza, che fino ad allora aveva regolato le nascite nelle famiglie cristiane, l’Humanae Vitae sostituì invece il calcolo umano della “paternità responsabile”."
      Ora se tu mi citi il catechismo dlla chiesa cattolica ti informo che esso è stato approvato in prima stesura da papa Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Fidei Depositum (11 ottobre 1992) e in forma definitiva il 15 agosto 1997 con la lettera apostolica Laetamur Magnopere mentre umanau vitae risale al 1968. E' di tutta evidenza che esso incorpori i contenuti dell'enciclica!
      Debbo dire altro o ti basta?. Mo' riprendo a navigare
      Su Carmen mi taccio, mi occupo di religione non di snuff movie come un certo tripudio

      :


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    2. Tutto molto bello, d'accordo. Ma, nel CNC non si arriva a tanta raffinatezza intellettuale. Negli scrutini, indicazioni, ammonimenti, esortazioni, "ordini" dei catechisti sono più prosaici: "sei aperto alla vita?" risposta "si" o "no". Se la donna dice "no" (motivi vari) la replica dei catechisti e' di stare attenta perché se non si concede al marito lo espone, lo mette in difficoltà fino alle estreme conseguenze (adulterio?). Ma il combattimento contro i bassi istinti dov'è? Non siamo bestie.

      Alice de' 30 anni di cammino

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    3. Non sapevo di avere 1 effetto tRaumaturgico ..

      Noi è oggi che viviamo nella Chiesa, al Catechismo che c'è oggi dobbiamo far riferimento e mi sembra cosa lecita, buona e giusta che esso incorpori tutti i contenuti di qualsivoglia enciclica che la Chiesa abbia ritenuto necessario mettere, NON per cambiare i contenuti precedenti, ma per renderli maggiormente chiari e comprensibili poiché tali contenuti sono i fondamenti della nostra fede .

      Come mi sembra lecito (e molto bello) quello che dice il Papa nel n.36 di Amoris Laetitia che hai citato;

      il Papa sta criticando 1 atteggiamento pastorale (di aver messo troppo in risalto il dovere della procreazione a scapito dell'aiuto reciproco) NON sta cambiando la dottrina, non sta dicendo che prima era in 1 modo e ora in 1 altro, anzi al contrario, così dicendo richiama alla verità di fede sul matrimonio;
      infatti, se la volontà di Dio è che non venga meno il doppio significato procreativo e unitivo , è chiaro che aver lasciato in ombra
      " il suo fine unitivo, l’invito a crescere nell’amore e l’ideale di aiuto reciproco"
      è un comportamento da correggere e questo il Papa ha fatto.

      Roberta

      PS
      Hai qualcosa contro la moltiplicazione dei primi 2 numeri naturali?
      Anche avere 1 figlio solo è "moltiplicarsi" ..
      la fede nella Provvidenza non è 1 questione numerica.

      Elimina
  31. @anonimo
    Delle 01,10 poi portarmi
    Tutti i documenti che vuoi ... La realtà è che all interno delle comunità la pressione per l apertura alla vita è molto forte . È vero che nel matronio la coppia è chiamata ad accogliere i figli , ma non sta scritto da nessuna parte che questo debba essere fatto sotto pressione . Ti ricordo che in comunità ciò avviene in sedia centro sala davanti a tutti , e i catechisti vogliono sapere anche i motivi per cui una
    Coppia non è aperta alla vita , capisci bene non funziona e non può funzionare così ... Infatti tante coppie hanno specie quelli che hanno una certa struttura mentale hanno accolto un invito fatto sotto pressione e senza libertà . Questa apertura alla vita nel cammino è associata Sun aumento degli impegni con la stessa e alla necessità che l educazione dei figli è sempre più delegata a terzi , e qui decade la patetnita responsabile . Ho visto famiglie ncn con tanti figli con situazioni gravissime nei figli ,sono sicuro che questa non è la volontà di Dio . Invito i catechisti che leggono questo blog a lasciare libere le persone e a rispettarle , c è una grazia nel sacramento del matronio dove attingere per fare le scelte secondo la volontà di Dio

    RispondiElimina
  32. @anonimo delle 01,10 conosco il caso di una famiglia ncn con tanti figli , il padre si é suicidato . È vero , sono drammi che succedono .. Ma forse non era il caso di fare pressioni sull apertura alla vita dove ci sono fragilità emotive e depressioni

    RispondiElimina

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