domenica 2 settembre 2018

Giù le mani dal crocifisso!

A seguito al nostro articolo Foggia: neocatecumenalizzazione forzata della parrocchia, mettiamo in luce le dichiarazioni di don Roberto, parroco della chiesa si Sant'Antonio da Padova alla periferia nord di Foggia che progetta di spostare il crocifisso e sostituirlo con una così detta "corona misterica", mostruosa accozzaglia di sgorbi di Kiko già installata in alcune chiese neocatecumenalizzate d'Italia e del mondo, e la risposta del comitato di parrocchiani "Giù le mani dal Crocifisso", che a questo progetto si oppone, anche tramite una iniziativa di raccolta firme on line, rivolgendosi al vescovo per scongiurare la rimozione del grande crocifisso dall'abside della chiesa.

Il Comitato ha reso noto che invierà una missiva a Roma, che esprime preoccupazione anche per il loro stesso parroco e per l’ormai poca lucidità con la quale sta gestendo una situazione chiaramente sfuggitagli di mano e che potrebbe avere gravi ripercussioni sul futuro della sua vita consacrata.


Chiesa di S.Antonio da Padova, Foggia:
l'essenzialità ieratica del crocifisso e l'assedio
delle croste dorate by Kiko


Foggia, Chiesa Sant'Antonio: parla don Roberto Nesta.

"La croce misterica è un’opera di evangelizzazione - ci dice -. La chiesa attualmente sta parlando di una nuova evangelizzazione ed è importante oggi offrire dei segni che siano comprensibili a tutti. Il crocifisso non esaurisce il Vangelo, è un elemento determinante certo, ma il mistero della vita di Cristo non si esaurisce con la morte. La corona misterica, invece, di cui stiamo parlando vuole presentare tutta la salvezza, dalla creazione fino al ritorno del Signore, passando per gli eventi della vita di Cristo. È un’occasione catechetica per tutti. Oggi più che povertà materiale vi è una povertà spirituale, questa è la causa della sofferenza dell’uomo. La Chiesa, pertanto, deve approcciare in maniera differente. E’ assurda l’ostilità verso questa modalità di iniziazione cristiana” conclude Don Roberto, rivolgendosi, evidentemente, alla comunità dei fedeli, in particolare ai detrattori.

Risponde il Comitato dei parrocchiani "Giù le mani dal crocifisso":

La maggior parte dei parrocchiani della chiesa Sant’Antonio da Padova di Foggia, e non solo, non vuole che il crocifisso venga tolto, o semplicemente spostato, dalla parete dell’abside.

Quel crocifisso è motivo vocazionale per molti di noi tantissimi fedeli hanno visto la loro vita rinascere grazie a lui. Nella sua mano protesa verso l’alto, c’è il vero significato della vita di molti di noi, ci sono i nostri battesimi, i nostri matrimoni, ci sono le nostre preghiere di speranza, ci sono gli ultimi saluti consegnati a chi non c’è più.

I "frequentatori dei saloni della parrocchia"
qui impegnati a rappresentare i Re Magi
Noi non siamo contro nessuno - spiegano dal comitato ‘Giù le mani dal Crocifisso’ - noi non vogliamo contrapposizioni perché il libero arbitrio lascia libertà di preghiera, ma nello stesso tempo non vogliamo ingerenze e soprusi. Perché la volontà di un parroco chiuso in se stesso, protagonista di atteggiamenti divisori e supportato da uno sparuto gruppo di frequentatori dei saloni della canonica, deve imporre una decisione così grave e cattolicamente incomprensibile come quella di togliere il Crocifisso dalla chiesa?

Detta così sembrerebbe una cosa assurda, invece è tutto vero.

Ecco perché noi diciamo con semplicità a Padre Roberto: "possiamo approfondire teologicamente lo sbaglio che stai compiendo, disavvenendo ai dettati basilari del cattolicesimo e del francescanesimo?"

Siamo disponibili a farlo in qualsiasi momento. Vuoi che l’inno "eretico" (e questo movimento appare troppo spesso separato dal resto delle comunità dove è inserito) innalzato al fondatore di un cammino religioso, spesso distante dai dettami della retta dottrina e dell'autentica tradizione nonchè liturgia cattolica, prenda il posto del Cristo fondatore della Santa Romana Chiesa? Avere "l'approvazione da parte della Chiesa" non vuol dire non poter deviare la giusta strada e nessun altro movimento, gruppo o associazione nella Chiesa manifesta una tale ingerenza come il cammino al quale le icone di questo progetto fanno riferimento. Noi, semplicemente ed abbracciandoti fraternamente, ti diciamo no grazie, noi siamo cattolici, la nostra è una chiesa cattolica e desideriamo che rimanga tale. E soprattutto desideriamo che il Crocifisso rimanga in chiesa, resti al centro della chiesa come è al centro delle nostre vite.

Alcune nostre osservazioni.

Corone "misteriche" di Kiko Argüello:
la sagra del "copia e incolla"
Aggiungiamo alle giuste rivendicazioni del Comitato di parrocchiani alcune nostre note.
Padre Roberto ha sostenuto che le immagini della Corona misterica sono più adeguate alla necessaria "nuova evangelizzazione" perché fanno riferimento non solo alla croce di Gesù, bensì a tutta la storia della salvezza.

Invece, leggiamo in un documento della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa le seguenti affermazioni:
"… è fondamentale il ruolo dell’arte, che sappia interpretare le diverse esigenze del culto e della pietà: infatti una cosa sono le immagini da collocare in prossimità dell’altare a sintetizzare il mistero della Messa (croce o immagine teofanica); altro sono le immagini didascaliche, a soggetto preferibilmente biblico, da collocare nell’aula e in altri poli liturgici (battistero, penitenzieria, cappella eucaristica), con intento propriamente catechetico…"
Ebbene, l'abside, che sovrasta l'altare, non è idonea ad ospitare soggetti didascalici, che abbondano nella Corona misterica, ma deve essere dedicata ad immagini teofaniche, come la croce di Nostro Signore per esempio: le immagini catechetiche, con episodi della Storia della Salvezza o della vita di Gesù, troveranno miglior collocazione in altri luoghi ben definiti e non prospicienti all'altare, come il battistero, la cappella eccetera.
Quindi la Croce, primo altare cristiano, è nella posizione ideale e prescritta, quella che in miglior modo evangelizza ed interpreta con più sensibilità il culto e la pietà dei fedeli.
Inoltre, le Chiese devono essere adornate di opere d'arte originali: si è mai visto un poster appeso sull'altare? Ebbene, il buon parroco Roberto Nesta non lo ha detto in nessuna intervista che ha rilasciato e che abbiamo avuto modo di leggere, ma la Corona Misterica, già di per sè di gusto abbastanza discutibile, non è un originale, ma è un cosiddetto "affresco digitale", cioè una specie di riproduzione, un poster riportato su parete o su tavola, di cui esiste già un bel numero di copie identiche in più chiese neocatecumenalizzate del mondo.

Kiko che fa? Si limita a mettere la firma.
L'autore, cioè Kiko Argüello, a "incollaggio" ultimato da parte di una equipe di mestieranti, rigorosamente non retribuita o retribuita "in nero", non fa altro che "andare a firmare", come diceva sarcasticamente Carmen Hernàndez, cofondatrice del Cammino.
Quindi, il crocefisso di padre Guglielmo Schiavone, opera originale ed unica in bronzo, non è sostituibile in nessun modo da un baraccone di poster che hanno lo stesso valore artistico di una carta da parati.
A pensarci bene, questo tentativo di sostituire gli originali con le brutte copie di pessimi originali, è proprio ciò che il neocatecumenalismo cerca da cinquanta anni di fare nelle nostre Parrocchie: come dice il vescovo Schneider, esso è un cavallo di Troia nella Chiesa che di cattolico ha solo la decorazione (e, a volte, neppure quella!).

38 commenti:

  1. quello che fa soffrire l'uomo di oggi non è la povertà spirituale ma la presenza di un prete neocatec che vuole trasformare la chiesa come una delle sale dove si ritrovano i settari.Il comitato "giù le mani dal crocifisso" dovrebbe coinvolgere i parrocchiani ad abbandonare quella parrocchia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Troppo facile lasciare campo libero. Si fa come a Guam. Ci si fa rispettare. Quando incontrano persone con fede e cuore impavido, gli NC si sciolgono come neve al sole. Poi vanno a dire alle spalle di essere stati discriminati, ma le palle per controbattere in maniera sensata non ce le hanno.

      Elimina
  2. "...altro sono le immagini didascaliche"
    a maggior ragione se in queste immagini si insegnano le balordaggini e le eresie di Kiko Arguello.

    RispondiElimina
  3. A margine di una riflessione che vedo stamattina su Chiesa e postconcilio, vorrei aggiungere che i preti che "non credono più in Dio" non lo dicono chiaramente ma vivono come se lo avessero già detto. Diventano "mestieranti del sacro", attori con un copione già scritto, anche se nel copione si nomina continuamente Dio.

    Sappiamo bene che quando uno crede davvero in Dio la sua vita inevitabilmente finisce per testimoniarlo, anche se facesse di tutto per non farlo notare (e vale anche il viceversa). La tensione verso Dio porta sempre a perseguire la salvezza delle anime, la giustizia, la bellezza non mondana, la misericordia non staccata dalla giustizia, ecc.: tutti attributi di Dio.

    Il pretino "senza Dio" adopera il nome di Dio solo per far avanzare la propria agenda. "Dio" è per lui uno strumento, un'etichetta da sbandierare sotto il naso di coloro che non sono zelatori dell'agenda del pretino. Al pari del fariseo, può moltiplicare parole e preghiere e illudersi di aver messo la coscienza a posto a suon di sterili ripetizioni di "Signore, Signore".

    RispondiElimina
  4. "Ecco perché noi diciamo con semplicità a Padre Roberto: 'possiamo approfondire teologicamente lo sbaglio che stai compiendo'..."

    E io aggiungo: "possiamo approfondire perché ti sei fatto infinocchiare dai catechisti che ti hanno riferito cose alle quali essi stessi non credono. Le icone di Kiko vengono consegnate a tappe perché vanno spiegate in ragione del grado al quale i neocat sono pervenuti. Quale parrocchiano potrà mai capire il significato (secondo Kiko) dell'uomo alla colonna oppure altre invenzioni dello spagnolo?"

    RispondiElimina
  5. Carissimi Foggiani. Se doveste leggere questo blog, vi prego di ascoltare le mie parole. Non permettete che venga tolto il Crocifisso dalla parete. Qui, ora, nessuno vuole del male ai catecumenali, sono nostri fratelli, ma stiamo denunciando un fatto gravissimo. Il simbolo della Croce, cioè ilCrocifisso, collocato dietro l'altare, a mio avviso, è importantissimo averlo lì. Il crocifisso è l'essenza del cristianesimo. Gesù è voluto salire su quella Croce, perchè ha scelto la croce come segno di redenzione per tutti noi. Lui è lì, fisso su quella Croce. Non si muove. Come se volesse dirti: ti amo talmente tanto, che da qui non mi voglio muovere. Come se volesse dirti: vedi cosa sono disposto a fare per aiutarti, per amarti, per tirarti fuori dalle tue scelte errate. Vedi ora. Chi Sono. Come se volesse dirti: vedi il Mondo a che punto di cattiveria arriva. Il potere come inebria le coscienze. A che punto si possa arrivare ad odiare un uomo. Come se volesse dirti: Vedi! Non aver paura delle difficoltà e di altro, guarda Me, io le ho superate, con sofferenza, ma le ho superate. Come se volesse dirti: non è vero che ciò che ti da il Mondo ( sesso, divertimenti, potere, ricchezza, ecc, ecc) è bello ed è quanto devi seguire. Io non seguo il Mondo, questa è la Volontà di Dio. Come se volesse dirti: Tu che soffri, stai sereno, accetta quella sofferenza, Io Sono insieme a te, unito a te nella tua sofferena, non mi muovo da te. Come se volesse dirti: Vedi a che livello di presunzione arriva l'uomo, con la sua superbia, fino ad arrivare a crocifiggere il Suo Creatore. Come se volesse dirti: Stai attento! se compi il Male, crocifiggi il Tuo Dio e il tuo fratello. Come se volesse dirti: Bisogna amare Dio, sopra ogni cosa, anche se hai tutti contro. Come se volesse dirti: Guarda come amo la Volontà del Padre Mio.Come se volesse dirti: Quanto mi siete costati. Come se volesse dirti: La Resurrezione passa attraverso la Croce, non per il divertimento.Come se volesse dirti: Io Sono Risorto, per cui quella Croce l'ho tramutata in segno di vittoria. Come se avesse voluto dirti tante e tante altre cose.
    Il dipinto, cari foggiani, sarà pure utile e bello, perchè contiene tanti elementi, che vanno a darci un messaggio. Ma, se proprio lo volete collocare, mettetelo in altro luogo. Non togliete la croce da quella parete.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  6. PADRE ROBERTO avrà studiato da prete ma non ha imparato niente. Sembra un devozionista al pari di quelli che mettono in competizione la Madonna di Lourdes con quella di Fatima. Poi arriva la Madonna di Medjugorje e tra le due litiganti, la terza gode. E' roba da matti!
    TUTTI i misteri di Cristo contengono in qualche modo TUTTI gli altri, perché Cristo è sempre UNO, anche se si "spezza" in innumerevoli atti salvifici.
    Altrimenti un Passionista dovrebbe festeggiare la Pasqua in modo dimesso, come fosse una festa secondaria.

    Ogni atto di Cristo ha potere salvifico perché tutto in lui è grazia, ma Dio ha voluto come "concentrare" tutto il significato della vita di Gesù nella sua Passione e Morte, riassunta in modo figurato dal Crocifisso. Che è preludio della Risurrezione.
    Il tempo anche se "contiene" l'Eterno, non può limitarlo con le sue leggi. Una prova ne è l'istituzione dell'Eucaristia, Sacrificio anticipato e Risurrezione anticipata di Cristo, offerta ai suoi prima che questi ottenessero la pienezza della fede: essi non credevano ancora nella risurrezione, ma credevano in Gesù e in Gesù c'è tutto.

    Ma forse l'ignoranza è solo un pretesto. Come dice bene Valentina il Cammino è un Cavallo di Troia nella Chiesa. Di fatto, tra mille giustificazioni, sta operando un vero processo di INCULTURAZIONE alla rovescia.
    Non come quella dei missionari che spesso hanno trovato opportuno non distruggere gli usi dei popoli da evangelizzare, ma solo di cambiargli significato e, poi, anche la sostanza, ma l'esatto opposto: il Cammino non sempre distrugge del tutte le tradizioni cattoliche, ma, a volte, ne cambia il significato e la sostanza, che è una sostanza di GRAZIA.

    RispondiElimina
  7. I dipinti di Kiko,
    molto poveri in contenuto artisticio e religioso, altro non sono che, come diciamo a Roma, un ennesima "sola" a costo di produzione irrisorio, contro richieste di danaro esorbitanti: non ci sono né pittori né ci saranno ad affrescare l'opera ove richiesta.

    Il sistema è molto semplice: riquadri di affresco tipo "pizza a taglio", applicati come decalcomania sulla superfice destinata, ed il gioco è fatto!

    PS.
    Scusate, ho risposto d'istinto non considerando che qualcosa in merito, era già stato espresso nel post.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualche considerazione leggendo L articolo guardando le foto della chiesa in questione.
      Chiesa anni ‘70, definita “moderna” guardando le foto sicuramente costruita in cemento armato , una chiesa piuttosto fredda, non oso immaginare le difficoltà per scaldare il luogo sacro....
      Con tutto il rispetto che posso avere per L artista padre Schiavone, considero che questa realizzazione presenta differenti criticità teologiche, una rappresentazione molto personale ; “simbolo della Resurrezione con la sua mano staccata dalla croce e tesa verso l’Altissimo“ 😳😳😳😳 molto personale come interpretazione ... questa interpretazione rompe con la tradizione della chiesa!!!! Considero che questa chiesa necessiti di seri lavori estetici, di lavori per renderla più accogliente. Necessita un po’ di colore.
      Sarebbe interessante capire se i firmatari della petizione sono “fedeli della domenica”, mi sembra tanto k sia piuttosto una crociata nei li confronti di una realtà che non e molto apprezzata in parrocchia....crociata di persone che non vadano molto in chiesa e che sono abituate da più di quarant’anni a vedere “la croce de la risurrezione” 😳 in quel posto... sarebbe bene leggere i discorsi di Papa Francesco sul “abbiamo sempre fatto così” le abitudini... queste distruggono la chiesa....leggete il Vangelo di domenica 2 settembre vi farà un gran bene
      Il muro dietro L altare e uno spazio vuoto.... ha sicuramente bisogno di essere riempito Corona misterica o meno poco importa x dare più importanza all altare
      Mi sorprende que in questo blog, voi, cattolici tradizionalisti... non abbiate fatto alcun commento su questo crocifisso, ( vi piace? Oggettivamente....) ma vi limitate a criticare L operato pastorale di un sacerdote. Avete forse la verità? Io sinceramente in questa chiesa non ci entrerei a pregare....e piuttosto una sala concerti...
      Pensate a tutte le persone lontane della chiesa....penso. Che scappino!!!!!
      Sarebbe importante invece di fare delle crociate, di proporre qualche cosa, dare delle soluzioni che possano accontentare tutti quanti... per esempio valorizzare il crocefisso diferentemente magari posizionandolo alla destra dell altare....
      Via auguro un buon tempo di riflessione personale

      Elimina
    2. A prescindere dal fatto che usi il termine "cattolici tradizionalisti" come se fosse una clava, a prescindere dal fatto che qui esistono sensibilità differenti e - già è stato scritto - a più di uno (me compreso) quel crocifisso non piace perché fonde insieme momenti differenti del Mistero pasquale, in quale trattato di estetica sacra sta scritto che una chiesa deve essere necessariamente "colorata"?
      Visto che non hai gradito quella mano staccata dalla croce, mi riferisci cosa ne pensi di questa Cena pasquale di Kiko Arguello, dove nell'Ultima Cena Cristo è già risorto? http://2.bp.blogspot.com/-JLkQ84ryA-M/UEpNxyQJndI/AAAAAAAAAeI/Rz07NFzSdHw/s400/cuadroprimera.jpg
      Ti auguro un buon tempo di studio della dottrina e dell'estetica neocatecumenale che quella dottrina figura. Io l'ho fatto.

      Elimina
    3. Anche vorrei un secondo tuo parere. Questa è San Vitale a Napoli:

      http://www.parrocchiasanvitale.it/

      Ti sembra che avesse bisogno di essere "colorata", che ci fosse l'esigenza di nascondere il coro con i poster di Kiko?
      L'esigenza è ben altra: diffondere l'estetica del Cammino in modo invasivo. E quei parrocchiani - ne conosco uno, che è professore di religione - lo hanno inteso benissimo

      Elimina
    4. Riguardo al crocifisso con la mano staccata, avevamo già discusso su questo stesso blog qualche tempo fa sul fatto che è teologicamente sbagliato perché per esaltare la Resurrezione banalizza la Passione. Ma questo è un altro discorso.

      Il punto centrale che discutiamo qui è che il presbitero kikiano Roberto pretende di introdurre gli sgorbi di Kiko in parrocchia indipendentemente dal valore artistico e teologico di quelle che intende sostituire.

      I fedeli della parrocchia, indipendentemente dal loro percorso di fede e dalla loro preparazione teologica, si sono accorti che gli sgorbi di Kiko testimoniano esclusivamente l'idolo Kiko, un arrogante ignorantone pieno di sé. E molto probabilmente hanno scoperto che l'iniziativa del presbitero kikiano Roberto è perfettamente identica a quella di tutti gli altri presbiteri kikiani.

      Li chiamiamo presbiteri kikiani o kikizzati perché non conoscono altra espressione artistica e spirituale al di fuori di Kiko. Se ci tenessero alla fede cattolica, introdurrebbero figure di santi cattolici (che so, una Teresa di Lisieux, un padre Pio, una santa Rita...), opere di autori che intendono promuovere la fede cattolica anziché l'idolatria verso sé stessi (con tanti anonimi monaci che dipingono splendide opere bisogna per forza rivolgersi a Kiko per «offrire dei segni che siano comprensibili a tutti»?).

      Il discorso fatto per il presbitero kikiano Roberto si può applicare a qualsiasi altro pretino dei movimenti completamente infoiato per il fondatore del suo movimento... se davvero riuscite a trovarne uno. Infatti negli altri movimenti non troverete mai un tale livello di idolatria del fondatore. Per quanto ultrà del loro "carisma" e dei loro "capi", per quanto convinti che il proprio movimento o associazione sia la miglior vita cristiana possibile, non disprezzano la figura e la spiritualità dei santi che non hanno la stessa tessera di appartenenza. Se un parroco "dei movimenti" introduce in parrocchia un dipinto o una statua, riuscirete a capire a quale movimento appartiene solo se l'opera è di Kiko. In tutti gli altri casi non riuscirete immediatamente a capire quale tessera di appartenenza ha il parroco.

      Infatti il tipico pretino neocatecumenalizio è dispostissimo a togliere un'immagine di padre Pio e metterci quella di Kiko, e lo farà appena comincia a pensare che non glielo impediranno del tutto. Il Cammino è idolatria. Sta tutto qui il punto. Il presbitero kikiano Roberto ha fatto la stessa cosa che hanno sempre fatto i presbiteri kikiani sparsi per il mondo. Non siamo sorpresi da ciò che ha fatto: intendiamo soltanto far notare che il Cammino è idolatria e si "esprime" sempre nello stesso modo.

      Elimina
    5. Consiglio ad Anonimo di rileggere il thread, in particolare la citata raccomandazione del documento pontificio di non inserire immagini didascaliche dietro l'altare ma teofaniche.
      La corona Misterica kikiana volendo essere buoni è didascalica, ma, in più, Lino ha chiarito benissimo che gli insegnamenti che trasmette all'occhio abbacinato dagli sfondi d'oro, non sono neppure, a ben vedere, teologicamente corretti.
      La Chiesa sarà da ritinteggiare, non lo so: certo io toglierei le croste immonde di Kiko già piazzate ai lati dell'altare e sull'ambone.
      Naturalmente, chi considera bella una Chiesa come quella nel garage della palazzina abusiva a Roma con l'utero istoriato nel soffitto, sarà difficile che apprezzi un'estetica più sobria.

      Elimina
    6. L'anonimo probabilmente non conosce le contese tra cluniacensi e cistercensi in relazione al gotico: i primi volevano una decorazione vivace, i secondi la sobrietà. A poter vedere nel futuro i pannelloni di Kiko, i cluniacensi avrebbero ripudiato la loro concezione :-)

      In ogni caso, i neocat non vogliono teofanie; gli basta le kikofania e il fango che fa vedere i peccati.

      Elimina
    7. Giusto per la precisione, Valentina, la cripta di Sant'Ilario a Roma sul soffitto ha rappresentata l'anatomia di una vagina non di un utero, per dire quale sia il vero zelo di Kiko.
      L'anonimo che ciancia di tradizione dovrebbe forse protestare con il proprio guru, il quale ha scolpito Gesù resuscitato ancora appeso alla croce, ipsissima verba sua, sostenendo in modo indegno che sarebbe una rappresentazione dei primi secoli.

      Elimina
  9. Quella Chiesa e' una colata di cemento, dove stavano i "firmatari" contro Roberto fino ad adesso? Mai hanno raccolto fondi per abbellire la Chiesa. Che vergogna, questo e' il cristianesino? CArlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La bruttezza di una chiesa non è motivo ragionevole per metterci le brutture kikiane, che oltre ad essere brutte sono anche idolatria.

      Elimina
    2. Questa struttura non è in cemento, vero?

      http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/NeocatMessaPSGiorgio.htm

      Caro bello, quando i carpentieri stavano togliendo le tavole, io ero a non molta distanza. Per cui, se è vero ciò che dici, e se credi a ciò che dici, perchè non dici ai tuoi capi la stessa cosa? Oppure se non sei un nc: non lo vai a dire anche a chi di dovere?
      Caro Carlo siamo sempre lì. Gira e gira, sempre lì. L'IPOCRISIA. Prima togli la Trave e poi puoi togliere la pagliuzza.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
  10. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

    RispondiElimina
  11. Altre due osservazioni sulle parole di don Roberto.

    La Chiesa sta Parlando di NUOVA EVANGELIZZAZIONE? E quando mai? Di nuova evangelizzazione ne parlava tra la fine degli anni novanta e i primi degli anni Duemila, attraverso Papa Giovanni Paolo II, che non intendeva affatto cambiare certi "segni" della fede.
    Se Giovanni Paolo II avesse saputo che volevano togliere i Crocifissi, come i musulmani e i laicisti nelle scuole, li avrebbe ripudiati.
    Ma sono certo che anche Papa Francesco, se sapesse delle intenzioni di don Roberto, si infurierebbe.

    E poi, come fa don Roberto a dire che il Crocifisso è un segno superato? Parla come se la cosa sia scontata, come fosse ovvia, e parla a nome di tutta la Chiesa! Da per scontato che il Cammino rappresenta la totalità del mistero della Chiesa!

    E che c'entra la povertà spirituale a cui fa riferimento il prete camminante con la necessità di sostituire il Crocifisso con un segno che, contrariamente a quanto afferma, non è affatto capito dalla gente?

    Dice che è assurda l'ostilità della gente verso il Cammino? Anche qui mistifica. E' assurda l'ostilità del Cammino verso la gente e i cristiani della domenica.
    E' il Cammino che "provoca" e si lamenta se c'è chi reagisce.
    La provocazione del Cammino non è come quella di Gesù. Gesù, che era veramente venuto a superare la vecchia religione, fu accusato di voler distruggere il tempio, ma non lo disse mai. Disse "Se voi distruggete il tempio io lo ricostruirò in tre giorni..." e parlava del suo corpo.
    La provocazione di Gesù non mette in contrasto la vecchia legge con la nuova, ma spinge al superamento. In contrasto ci si mettono i farisei.

    Questi qua vogliono superare la Chiesa, e lo fanno attraverso degli strappi veri e propri che loro mascherano con la storia della nuova evangelizzazione che prevede una nuova sensibilità e danno per scontata che la nuova sensibilità è la loro

    RispondiElimina
  12. Buongiorno intervengo su questa storia non polemizzando sulla validità teologica o catechetica della corona misterica, ma su un altro argomento molto ma molto più prosaico che però tocca da vicino tutte le persone della parrocchia
    Per fare la corona misterica devono intervenire una ventina di persone che dopo aver preparato il muro su cui applicare la corona iniziano a disegnare con delle decalcomanie rifinite poi in oro per quadri con mosaici e dipingendo alcune parti direttamente sul muro
    Questo lavoro occorre farlo necessariamente in tempi brevi visto che i colori si seccano subito.
    Ci vogliono circa due settimane in cui queste 20 persone debbono essere oltremodo ospitate
    Come potete ben capire tutta l'opera si compone di tre fasi la prima in cui bisogna preparare il muro; una seconda fase in cui si applicano degli stencil; una terza fase in cui si completa l'opera dipingendo e applicando la foglia d'oro.
    Ora qualcuno dei parrocchiani si è posto una domanda molto semplice quanto costa tutta questa opera compreso il dover ospitare le persone che per due settimane si impegneranno a realizzare questo dipinto che poi Kiko firmerà?
    Bene ve lo dico io a ragion veduta in quanto la stessa opera doveva essere fatta nella nostra parrocchia si va da un minimo di costi Accertati di circa €200000 fino ad arrivare qualora si volesse fare l'opera completa con tutto il presbiterio e l'altare a circa €600000
    Proprio i costi esorbitanti hanno permesso che tale opera non si realizzasse nella mia parrocchia

    Perciò, al di là della premessa relativa al valore teologico o catechetico di tale opera Forse bisogna anche considerare anche il valore economico vale la spesa fare un'opera simile e soprattutto chi mette tutti questi soldi?
    Un amico
    F.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro F. ieri ho postato un qualcosa di simile al tuo intervento,evidentemente ho sbagliato qualche cosa nell'inviarlo ed è andato perso nell'internet.
      Per avere una risposta alla tua domanda "vale la spesa fare un'opera simile e soprattutto chi mette tutti questi soldi?"
      Mettiti in contatto con alcuni fedeli della parrocchia della Trasfigurazione "Madonna della Cona" di Teramo quelli della domenica non con quelli di "categoria superiore" dove è stato edificato il Tempio e la "Sala del Regno dei Testimoni di Kiko"
      Fino all'anno scorso dove ho avuto modo di parlare con dei parrocchiani quelli insignificanti cristianucci della domenica quelli che si sono letteralmente stancati di pagare i debiti per l'edificazione del Tempio quelli a cui il parroco chiedi ancora soldini per terminare la tanto sospirata "Corona di debiti".

      Affisso in una bacheca esterna del Tempio vi era l'invito ai "Cristianucci della domenica di mettere mano al portafogli per completare l'opera megalomane di un megalomane.

      Ecco chi è che paga

      Evidentemente questa corona non ha tutto quel potere Kateketiko di conversione e riscoperta del battesimo (ma di che stiamo parlando? ma noi non siamo già stati battezzati?Ma che dobbiamo riscoprire?quando tutto è alla luce del sole?Ma che dobbiamo ammollarci nel Giordano come i protestanti dopo 40 anni di tenebre e di peccato auto giustificato per riscoprire quello che noi abbiamo avuto GRATIS fin dai primi giorni di vita?Ma a che ci serve la Shekinah,Torah ,Merkavah,?

      A loro interessa solo la "Decimah" per pagarsi gli sfizi e gli ozi, a discapito dei mal capitati nella "Tela del Ragno".

      Amici di Foggia non date un solo centesimo a questo parroco che ragiona solo in virtù del suo ego e del farsi bello davanti ai kapobastioni del cnc.
      L'8 x1000 e tutto quello che vi chiederanno datelo alla Chiesa Cattolica anche se sta passando un brutto momento datelo alla Chiesa Cattolica la vera Chiesa

      Elimina
    2. sarebbe bene che i parrocchiani di Foggia lo sapessero...
      nulla si fa gratis...e trovare un donatore della provvidenza, non è facile!
      F.

      Elimina
    3. Se il donatore lo manda la Provvidenza, allora è facilissimo: basta aspettare che la Provvidenza lo mandi.

      Poi, dipende dai doni che porta. Se un tizio regalasse un milione di euro alla mia parrocchia chiedendo umilmente che venga celebrato il suo matrimonio omosessuale, va considerato "donatore" oppure no?

      (piccolo suggerimento: ricordate a gennaio scorso la notizia che i vescovi tedeschi proponevano di "benedire" in qualche modo le coppie omo?)

      Elimina
  13. @Anonimo 03/09;07:53

    invece in questo blog di cattolici, ma senza "aggettivi", sono stati fatti i commenti riguardo al crocefisso in questione , non è difficile trovarli, basta aprire il primo dei link segnalato
    https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/06/foggia-neocatecumenalizzazione-forzata.html?m=1

    e leggere ad es. il commento di by Tripudio 18/06;09:45 che è molto esauriente.

    Comunque vorrei aggiungere che mi parrebbe strano che i parrocchiani del Comitato siano
    "persone che non vadano molto in chiesa" .. se così fosse cosa gliene dovrebbe importare di tali questioni.

    Ora non ho tempo .. ma mi ha incuriosito la tua segnalazione del Vangelo .. appena posso sarà interessante leggerlo .. Sono sicura anch'io che farà 1 gran bene ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Roberta
      Lascia perdere, Roberta, di Mc 7 non ha capito niente. Si riferisce al loghion "Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini" e, come tutti i neocatecumenali, come Kiko, crea inammissibili analogie.
      Spieghiamogli che Mc 7 segue Mc 6, dove c'è la moltiplicazione dei pani. I farisei (che nell'analogia del commentatore saremmo noi :-) accusano i discepoli di prendere i pani senza averle lavate. Pani - non cibi come in italiano - perché nei manoscritti del Vangelo è artos. I farisei, in realtà, stanno confutando la moltiplicazione dei pani con la piccineria del lavaggio delle mani, tradizione giudaica e non comandamento di Dio. Cosa c'entra con la presente discussione non si capisce. Solo un NC - che mai deroga dalla tradizione levitica di Kiko - poteva segnalare il passo.
      La prossima volta gli spiego chi sono gli "ipocriti", spiegazione del tutto coerente con il teatrino del CNC.

      Elimina
    2. Leggerti è sempre un insegnamento, spiace solo che con loro sia sprecato

      Elimina
  14. Certe considerazioni sono veramente da far ridere i polli. "ma la chiesa è brutta!" Capirai, gli NC hanno distrutto chiese con una valenza artistica molto più importante senza farsi nessuno scrupolo. Potessero farebbero a pezzi la cappella Sistina. Kiko sono anni che dice che "dopo Giotto, il nulla"...meno male che è arrivato lui.

    "ma quel crocifisso non è teologicamente corretto". Invece gli sgorbi di Kiko sono correttissimi!

    "in quella chiesa non ci entrerei a pregare" ... Se è per questo gli NC in chiesa non celebrano mai e se ne vanno nelle salette. L'altare gli fa ribrezzo. Personalmente poi in una chiesa NC non saprei neppure dove inginocchiarmi davanti a Gesù Sacramentato dato che spesso è relegato in posti talmente angusti che lo sgabuzzino delle scope ci fa più figura. (vedasi San Leone a Catania)

    "chi è lontano dalla chiesa secondo me scappa".. Ringraziamo il Signore! Abbiamo qlc che legge i cuori della gente. Sicuramente una persona come Edith Stein se fosse entrata in una chiesa NC non si sarebbe mai convertita dato che questo avvenne alla vista del Tabernacolo (vedi sopra).
    "gente che non va in chiesa ora protesta".. Detto da chi si chiude in una saletta dove si entra con le presentazioni fa un po' ridere..

    RispondiElimina
  15. Non so cosa sia giusto in questa storia del crocifisso.
    Posso raccontare la mia esperienza personale di qualche anno fa.
    Nella mia parrocchia, diversi anni fa è sbarcato il cammino neocatecumenale.
    Il parroco che ha fatto entrare questa realtà in parrocchia non era neocatecumenale né tanto meno uscito da un seminario RM.
    Persona equilibrata, molto presente in parrocchia, ha sempre trattato i neocatecumenali nella stessa maniera delle altre realtà parrocchiali.
    Non ha mai permesso che il cammino avesse vie preferenziali, anzi è sempre stato, anche molto duro con certi personaggi del cammino che pretendevano trattamenti speciali.
    Questo parroco, sacerdote diocesano, alla morte del padre ha ricevuto una eredità.
    Ha usato buona parte di questa eredità personale per realizzare un mosaico (con la forma della Croce), che ha fatto collocare dietro all’altare, al posto del crocifisso che ha spostato all’entrata della Chiesa.
    Ci sono state molte critiche, tra i parrocchiani, a questo spostamento.
    Tengo a precisare che l’opera eseguita è ancora integra anche se sono passati molti anni e devo dire che secondo me ha un certo valore artistico in quanto si tratta di un vero mosaico, posato con perizia, piacevole disegno e buon abbinamento di colori.
    Come ho detto non è costata nulla alla collettività, è stato un dono personale di questo sacerdote alla parrocchia.
    Questo sacerdote di cui parlo ha fatto del bene alla comunità parrocchiale, a prescindere dalla apertura al cammino neocatecumenale.
    Il mio pensiero sul CNC di oggi, è molto critico, sono uscito dopo 17 anni, nauseato da comportamenti e prassi che hanno rischiato di farmi uscire anche dalla Chiesa.
    Comportamenti e prassi che hanno rischiato seriamente di distruggere il mio matrimonio e i rapporti con i miei figli.
    IL CNC ad oggi è presente nella mia parrocchia come UNICA REALTA’ parrocchiale, il parroco odierno, presbitero di seminario RM, appoggia e favorisce solo il cammino neocatecumenale.
    Io non so di che pasta è fatto il Don Roberto della parrocchia di Foggia.
    Quello che posso affermare è che, un buon sacerdote, degno di questo nome, può e deve sempre fare la differenza nel governo della parrocchia.
    Perchè in fondo una parrocchia è come una famiglia, a cui bisogna dedicarsi con amore.
    E quando l’amore è vero e manifesto non serve altro.
    Questo fa la differenza, il cammino neocatecumenale prima o poi passa, l’amore di Cristo non passa mai.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando fai entrare il cammino neocatecumenale in una parrocchia esso cercherà in tutti i modi di assicurarsi l'appoggio permanente del parroco con elargizioni cospicue mensili alle quali e difficile poi rinunciarci.
      Non so se questa eventualita sia già realtà in questa parrocchia, certo e che una volta entrati ... ve li tenete!

      Elimina
    2. Sembra il classico caso in cui un sacerdote si autoimpone (o gli impongono) di accogliere "tutti" i movimenti ecclesiali, e il suo successore in parrocchia si ritrova il cancro neocatecumenale difficilissimo da estirpare.

      Tanto più se il successore è un pretino neocatecumenale o "kikizzato" a suon di bustarelle e/o di minacce.

      Elimina
    3. Voi foggiani, se volete fate un esperimento, per saggiare la loro umiltà.Cioè per capire chi avete davanti. Invito il parroco don Roberto a farlo, così capirà. Vedete ciò che fanno loro, sia alle persone, sia alle parrocchie, e sia ad altro. OK! Fate la stessa cosa a loro. Cioè rendete occhio per occhio e dente per dente (state attenti, qui non parlo di legge, ma di rendere ciò che fanno loro stessi agli altri). Sapete che vedrete? Il rifiuto e la condanna. Vi ricordate un certo arguello che diceva: povero prete non ha capito nulla! Il Vangelo quando si proclama si attua ( un qualcosa di simile, e lo riferiva al prete che non voleva accogliere il Cammino nella sua parrocchia)OK! Andate lì, proprio in mezzo a loro e cambiategli l'eucarestia, i canti, ecc. Proprio ciò che fanno loro. Faccio due esempi, spero che Dio non si adiri con me ( sicuramente non si adirerà con me, perchè Lui sa che lo sto dicendo perche vorrei spiegarmi in un fatto): bisognerebe andare nelle salette e invece della chitarra si potrebbe usare il pianoforte, invece delle coppe argentate, usare quelle di coccio, invece dei piatti argentati, usare quelli di vetro, invece dei dipinti, usare specchi colorati, invece di balli in tondo alla tavola, si potrebbero alzare le mani in alto e girare su se stessi e gridare alleluia, invece che sulle sedie di plastica, usare sgabelli tipo pub inglese. E tanto altro. Vedete quale sarà la loro reaazione. Capirete, un'altra volta: L'IPOCRISIA. Ne sono sicuro, ci metto la mano sul fuoco. Ripeto, lo so che sono un disco, ma non è colpa mia se: gira e gira, siamo sempre lì, gira e gira siamo sempre lì: IPOCRISIA.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
  16. A ben vedere, la chiesadi Foggia è già stata ampiamente kikizzata. Lo indicano la posizione dei seggi del presbitero, l'altarino tipo cavalletto da pittore con Madonna di Kiko, la posizione semicircolare dei banchi (ahimè ancora con inginocchiatoi), altare a terra tipo bancone di anfiteatro settorio.
    È vero, manca solo una mostruosa iconostasi kikiana centrale e l'opera è completa. Quel crocifisso è proprio lì ad impedirlo: è l'ultimo ostacolo alla completa kikizzazione della chiesa.
    Anche per questo, è un simbolo: i parrocchiani hanno accettato malvolentieri lo stravolgimento della loro chiesa, ma la paventata rimozione del Cristo , ultimo segnale di cattolicità, li ha indotti alla reazione. Con il cuore siamo con loro!

    RispondiElimina
  17. Cari catecumeni, molto probabilmente non capirte, ma non fa nulla. Altro che alle nove di sera!
    Disse Gesù: Dal Vangelo secondo Luca 8,4-15 Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!"

    https://www.youtube.com/watch?v=xs-p1oEvuGg

    dal 2:21 al 3:06 ovviamente si parla di Gesù.

    RispondiElimina
  18. Piccolo promemoria per i fedeli cattolici che leggono queste pagine:

    - un parroco dovrebbe avere a cuore la salute spirituale dei fedeli, esercitando il suo triplice ministero di insegnamento della dottrina cattolica, santificazione attraverso i sacramenti, e guida spirituale dei fedeli;

    - se un prete tenta di calare addosso al suo gregge qualche novità spiritualmente velenosa (come ad esempio l'eresia neocatecumenale), anche se lo fa gratis e "in buona fede", davanti a Dio è gravemente responsabile, e lo è anche davanti alla Chiesa (anche se riesce a passarla liscia con le autorità della Chiesa perché queste sono compromesse a loro volta con l'eresia neocatecumenale);

    - anche se il prete in questione andasse vantandosi di essere "perseguitato" a causa delle sue iniziative di "evangelizzazione" (nel caso specifico del presbitero kikizzato Roberto non lo sono, poiché la vera evangelizzazione consiste nel portare le verità immutabili di fede, non le panzane elaborate dai due autonominati "iniziatori" spagnoli del Cammino Neocatecumenale), i fedeli hanno il diritto e il dovere di lamentarsi e di reagire, così come i figli hanno il diritto e il dovere di ribellarsi alla madre che dà loro da mangiare un cibo che "al 99% è ottimo" ma il restante un per cento è arsenico;

    - la parrocchia non è di proprietà del parroco, e questo va affermato soprattutto quando il parroco tenta di inquinarla (per esempio: kikizzandola) nascondendosi dietro altisonanti paroloni;

    - i neocatecumenali sono fondamentalmente disonesti poiché fondamentalmente idolatri. Infatti, se si fosse trattato di un qualunque altro pittore, si sarebbero divisi tra loro sull'opportunità di fargli sostituire il succitato crocifisso foggiano. Invece, trattandosi di un'opera di Kiko Argüello, l'idolo che loro adorano e a cui hanno sacrificato tutto, persino i propri figli, faranno tutti quanti del vittimismo e difenderanno acriticamente il loro pretino kikizzato che vuole kikizzare la parrocchia;

    - l'approvazione dello Statuto del Cammino non è un certificato di santità passata, presente e futura, così come la patente di guida non è la certificazione che non compirai mai infrazioni al codice della strada. Non fatevi ingannare dagli slogan tipo "siamo approvati" né dai ricatti morali. Piuttosto, fate loro notare che il Cammino ancor oggi disubbidisce alla Chiesa celebrando una grottesca liturgia-spettacolino con pagliaccesche carnevalate.

    RispondiElimina
  19. LUCA:

    il problema di fondo, al di là del valore, vero o presunto, della croce misterica, è quello della SOSTITUZIONE.
    Può una tavola sostituire un altare? Chiaro che no. Così una croce misterica, appartenente solo a un gruppo, non può sostituire il Crocifisso.
    Sarebbe già più logico la presenza dei 2 simboli assieme, ma la sostituzione è un atto di "guerra".

    Perché si tolgono i Crocifissi dai luoghi pubblici? Basta domandarlo a chi li toglie.
    Togliere un simbolo significa volerlo estirpare e se uno lascia fare, come certi presidi in certe scuole in cui il Crocifisso è stato tolto, vuol dire che è disposto a cedere.

    Naturalmente vengono date spiegazioni, così come ha fatto don Roberto, alcune potrebbero essere anche molto raffinate e articolate, ma la sostanza non cambia: chi vuole togliere il Crocifisso vuole estirpare la fede in chi crede, e ogni riferimento culturale della fede a chi non crede. Vuole cambiare la società (non rinnovarla), esattamente come il Cammino vuole cambiare la Chiesa.

    Il resto sono teorie e chiacchiere. Alla fine dei conti rimane un FATTO CONCRETO, che è quello che, cambiando i simboli che sono della TRADIZIONE UNIVERSALE della Chiesa, alla fine si cambia anche la fede

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusate forse non mi sono spiegato.
      Quel fatto che ho raccontato, successo nella mia parocchia, non è una giustificazione alla sostituzione di un simbolo cristiano importantissimo quale il crocifisso.
      Quello che ci tenevo a dire è che è stato spostato un crocifisso, ed è stato inserito un mosaico con una semplice croce, niente croci misteriche Kikiane.
      Quel parroco che ha pagato personalmente questa opera, si è dimostrato un buon pastore per tutta la comunità parrocchiale.
      Non ha fatto preferenze verso il cammino neocatecumenale, anzi non ha mai esitato a bacchettare e stoppare ogni esagerazione.
      Certo il cammino neocatecumenale presenta degli errori di fondo che non possono essere corretti, come giustamente dite voi.
      Se non fosse così non sarei uscito dal cammino.
      Il nuovo parroco neocatecumenale al 100% non ha fatto spostamenti eclatanti in Chiesa, ma non è stato un buon pastore, non si è mai inserito nel quartiere, è sempre stato un corpo estraneo inserito in un contesto esclusivamente neocatecumenale.
      Ha riempito le salette della parrocchia di icone di Kiko e ha tolto tutti i crocifissi da quelle stesse salette dove si fà catechismo per i bambini.
      Non ha spostato i crocifissi, li ha proprio rimossi.
      Io ho fatto presente questa anomalia al parroco in più di una occasione, non sono riuscito a riportare i crocifissi nelle salette parrocchiali.
      L'altro parroco non avrebbe mai fatto questa cosa.
      Manca l'amore verso gli altri, manca il rispetto per il prossimo, mancano le basi dell'essere e del sentirsi Cristiano.
      Queste persone, quando diventano sacerdoti Cristiani, fanno più danni dei neocatecumenali.
      LUCA

      Elimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.