giovedì 6 settembre 2018

Le balordaggini avverse di Argüello e Carmen sulla Vergine Maria

Pio IX nella Bolla Ineffabilis Deus, con cui ha definito l’8 dicembre del 1854 l’Immacolata Concezione di Maria quale dogma di fede, ha usato la seguente definizione o formula dogmatica: “La Santissima Vergine, sin dal primo istante del suo concepimento, per grazia singolare e per privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale”.

Fin dai primi secoli del cristianesimo, il sentire dei fedeli aveva intuito che il peccato era incompatibile con Colei che aveva concepito il Figlio di Dio, Gesù di Nazareth. Così, ancor prima che si giungesse alla definizione magisteriale del dogma, figli eminenti della Chiesa hanno attribuito a Maria una perfezione di santità che, per essere completa, doveva necessariamente riguardare anche l’origine del suo concepimento. Tutti concordi, tranne kiko.

Per intenderci, ancor prima di approdare al fulcro della questione, vi ripropongo le parole di Arguello dall'estratto contenuto nell' Annuncio d' Avvento neocatecumenale 2017.
Kiko Argüello:
"In questo momento in cui muori, in cui l’anima si separa dal nostro corpo, sappiamo che viene Gesù Cristo a prendere la nostra anima. Per questo nell’icona della Chiesa di Oriente – che potete vedere lì in alto – si vede la Madonna che è morta e Gesù Cristo che viene e porta l’anima di Maria. Così Lui viene a prendere la nostra anima per farla uno con lui e portarla in cielo con lui. Il corpo, le nostre spoglie, restano qui e le portano al cimitero, ma Cristo viene per noi [...] Nel momento della morte della Vergine Maria vengono gli apostoli, che sono stati portati da tutte le parti del mondo, e viene Cristo a prendere la sua anima e la porta in cielo, e c’è l’Assunzione della Vergine Maria."

Non c'è ombra di dubbio che le idee di arguello intacchino norme e dogmi, fede e spiritualità, salute fisica (per il mal di testa ed il crepacuore che comportano le sue parole) e psicologica (l'addentrarsi delle sue convinzioni inaccettabili e insopportabili nella mente). 

Diceva il Santo Padre Giovanni Paolo II - proprio colui che dicono appoggiasse il cammino perchè concorde con ciò che professa kiko - in una sua catechesi mariana:
“A Maria, prima redenta da Cristo, che ha avuto il privilegio di non essere sottoposta neppure per un istante al potere del male e del peccato, guardano i cristiani, come al perfetto modello ed all’icona di quella santità, che sono chiamati a raggiungere, con l’aiuto della grazia del Signore, nella loro vita”.
Maria Immacolata ricorda a tutti i battezzati la perfezione della santità. La tutta Santa è stata e continua a essere nella Chiesa la guida sicura che conduce alle alte vette della perfezione evangelica.

Kiko celebra la liturkikia neocatekika
E’ da qualche giorno trascorsa la solenne festività dell’Assunzione in cielo, in anima e corpo, della Beata Vergine Maria e per l’occasione, precisamente il 12 agosto, durante l’incontro vocazionale del cammino neocatecumenale, Kiko ha “benedetto” l’evento costringendo Ascensìon, la portatrice – non sostituta – della palabra de Carmen a leggere, per l’appunto, uno scritto della Hernendez. Il suo contenuto, percepito come rivelativo e sapiente a causa di un certo plagio mentale identificativo di ogni seguace settario, non è altro che un’accozzaglia di pensieri già risaputi e malamente espressi, con la solita e immancabile aggiunta eretica.
"Nessuno può credere che noi siamo in un pianeta, girando l'universo adesso ad una velocità impressionante. Più grande e meraviglioso di tutta la Creazione, della galassia e di tutto è l'uomo.
Dio ha creato l'uomo, fa una creazione fantastica, meravigliosa, onnipotente. Ma dice che tutto è creato in ordine per fare I'uomo a Sua immagine. Immagine di Dio è l'uomo nella libertà. A Sua immagine Io creò, l'uomo e donna li creò. Molto importanti i due, perché Il potere di dare la vita che ha l'uomo è dell'uomo con la donna e il serpente attacca sempre la donna e non l'uomo. Perché? Perché la donna ha la fabbrica della vita, la matrice. Per questo I'aborto è mettere la morte dentro la fabbrica della vita della donna.
L'Apocalisse presenta una Donna vestita di sole. Questa Donna vestita di sole è la Vergine Maria, la nuova Eva, anche se Gesù Cristo non l'ha liberata da alcun peccato è l'immagine meravigliosa di quello che in ebraico si chiama  Rahamìm, che noi traduciamo con misericordia. In latino misericordia ha relazione con il cuore.
Ma non cosi nell'originale ebraico. Rahamìm in ebraico è la matrice, quello che noi in italiano chiamiamo ricreare. Resuscitare dai morti è Rahamìm, è la Potenza di Dio di ricreare l'uomo. Di riportarlo al piano originale, alla felicità, al Paradiso."

Appare chiaro come il pensiero di Carmen, riferito da Ascensión, possegga dei contorni anomali che sfociano con sconcertante facilità nello sproposito. Riportiamo testualmente il nucleo centrale dell' eterodossia della defunta Carmen.
Ella dice, riferendosi alla Vergine: "anche se Gesù Cristo non l' ha liberata da alcun peccato" 
Per la Hernàndez la nuova Eva è la matrice, l’utero da cui viene ricreato l’uomo nuovo necessariamente riscattandolo dal peccato.
Ecco perché  l’iniziatrice spagnola, dovendo far coincidere la figura della Madonna con quella della  nuova Eva così come da lei concepita, deve specificare “anche se Gesù Cristo non l’ha liberata da alcun peccato”:  l’Immacolata, per Carmen, ha una caratteristica in meno e non è  perfettamente coerente al disegno divino di ricreazione dell’umanità!


Cerco di spiegarmi meglio, a partire dalla parola ebraica Ramahim intorno alla quale ruota il concetto espresso da Carmen e del quale la Madonna è parte marginale e quasi inadatta.
Il termine Ramahìm è presente nelle Sacre Scritture insieme ad altre parole ebraiche che convergono sempre nel significato di misericordia, ma con un senso intrinseco differente.
Carmen mistifica il termine Rahamìm, il quale è vero che riguarda la misericordia ma non la matrice e la ricreazione, infatti ella lo prende in considerazione per sostenere il suo pensiero, ormai risaputo, sulla "fabbrica della vita".
Rahamìm riguarda le viscere, l'utero, ma non nel senso espresso dalla Hernández, piuttosto questo termine vuole mettere in risalto la dimensione interiore della misericordia. È il sentimento intimo e amoroso che lega due persone, come la mamma al proprio bambino ma anche un fratello all’altro. Facendo parte dell’intimità dell’uomo questo sentimento è anche molto spontaneo (normalmente a nessuna mamma l’ostetrica deve spiegare che una volta fatto nascere il bambino lo deve anche amare) il sentimento spontaneo che ne nasce è aperto ad ogni tipo di tenerezza, che si traduce, quando serve anche in atti di compassione e perdono.

Adamo ed Eva cacciati dall'Eden (Masaccio)
San Giuseppe e la Vergine Maria (Argüello)
Nulla di tutto ciò traspare nelle frasi della iniziatrice del Cammino, nessuna purezza e compassione virginale: per Carmen la Nuova Eva, la Donna vestita di Sole, è più simile alla pagana grande Madre, rigenera ed è rigenerata, come un utero di misericordia, attraverso peccato e morte: la Madonna per Carmen non può essere la Nuova Eva perché, al contrario, Ella è Immacolata, esente da peccato, partoriente senza dolore, preservata fin dall’origine da ogni macchia.

Se infatti andiamo a riprendere l'intero cap. XII dell’Apocalisse, ritroviamo tre protagonisti speculari a quelli della colpa originale: da una parte la Donna (la Nuova Eva) con il Figlio e dall’altra il Dragone rosso. Tra le due parti vi è un’inimicizia assoluta, che esclude ogni tipo di amicizia mediante il peccato, anche per un solo istante.

Per la teologia di Carmen e Kiko, la Vergine è un doloroso controsenso, perché il loro utero di misericordia ha assoluta necessità del peccato per ricreare l’Uomo Nuovo.

Per questo Carmen la mette a margine togliendo alla Donna vestita di sole il ruolo di comprimaria nella salvezza, modificando i Testi Sacri, per questo Kiko la fa morire come qualsiasi sordido peccatore: le loro mistificazioni pongono dalla parte del serpente mentre noi sappiamo che, grazie al Sangue  Innocente dell’Agnello e ai dolori spirituali di Maria Immacolata, il serpente è vinto!

Perciò le parole di Carmen, assieme alle dichiarazioni di kiko riguardo l'Assunzione della Vergine Maria in cielo avvenuta solo in spirito e non in corpo, o escludono la Madonna dalla Storia della salvezza o alludono alla possibilità che la Madre di Gesù, Tabernacolo primo di nostro Signore, fosse macchiata dalla colpa.

A questo punto, incerta su quanto kiko creda nei Testi Sacri, mi sovvengono spontanee un paio di riflessioni suscitate dall'argomento in atto. Ho vissuto in prima persona la disapprovazione di Carmen nei confronti della devozione mariana, con la sua estrema e forte contrapposizione a tutti quei segni che richiamano la Vergine Maria, ad iniziare dal Santo Rosario, decretato da kiko non idoneo ai neocatecumeni di età inferiore ai quindici anni di cammino (e anche dopo non è che sopraggiunga tutta questa devozione...). Altre testimonianze, tutte contraddistinte dalla stessa identica trama, sono andate ad aggiungersi alla mia,  contribuendo a comporre quel quadro che argüello aveva cominciato quando decise di approfittare della Vergine per i suoi scopi terreni.

Un estratto dell'angosciosa "poesia" composta da Kiko il 15 agosto del 1992.

Ma kiko possiede una passione molto evidente, l'amore per se stesso, tanto grande da dedicare alla Vergine Maria, in occasione della festività dell'Assunta, una preghiera impregnata di egocentrismo, incentrata sulla sua stessa figura di peccatore incallito immerso in una realtà fatta di "leggi demoniache", sin dal primo verso. Ogni elaborazione di pensiero possiede come finalità il suo risanamento da quel peccato che per intere pagine (Annotazioni 1988-2014 ) nomina e distingue come lussurioso. Nessun canto alla Madonna, nessuna luce, nessuna esaltazione del misericordioso e celestiale dono di Dio, la Vergine Maria. Nessuna gratitudine, solo piccoli sprazzi di ragione immersi in un mare di depressione e negatività. Concetti bipolari tendenti al pessimismo.

Per essere un profeta che ha ricevuto la grazia della visione della Madonna (di che genere è un mistero irrisolto data la confusione volutamente determinata da argüello) ne discute pochino, e quando lo fa elargisce - o fa elargire, come nel caso di Ascension - delle bestemmie che lacerano all'impatto data la gravità.


Fu papa Pio XII il 1° novembre del 1950, Anno Santo, a proclamare solennemente per la Chiesa cattolica  come dogma di fede l’ Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus: "pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica".

58 commenti:

  1. Una "proprietà" di Kiko è parlare a vanvera di cose che non sa ma che ha sentito dire, come quando ha detto che San Francesco ha fatto il povero per mettere a punto una tattica per fare in modo di essere ascoltato, dimenticando l'insistenza quasi "ossessiva" di Francesco per la povertà, che con amore chiamava "Madonna povertà".

    Ma questo modo di fare forse non è solo questione imprudenza, ma anche di cialtroneria.
    So infatti per esperienza che chi non parla mai di un aspetto di una cosa, mentre insiste sempre su un secondo aspetto, è perché non crede nel primo aspetto, come quei volontari, anche cristiani, che si adoperano a favore dei migranti ma non parlano mai di aborto.
    Non ne parlano perché non sono contrari. O se lo sono, lo sono nominalmente e ne rimangono insensibili.

    Così Kiko che insiste nel definire la Messa come banchetto, rifuggendo dal dire che è anche e SOPRATTUTTO il Sacrificio di Cristo, come DOGMATICAMENTE afferma il Concilio di Trento, probabilmente non crede alla Messa come Sacrificio.
    E, come evidenzia il post di oggi, che probabilmente non crede nell'Assunzione della Vergine Maria anima e CORPO.

    Se non è vero perché Kiko non CHIARISCE il suo pensiero ufficialmente? Perché questo dire e non dire: dire di essere cattolico, e a braccio, in modo confusionario (nella confusione le idee sbagliate hanno il tempo di sedimentarsi nelle menti e nei cuori) non dire cose cattoliche?

    A me sembra, non so se consciamente o inconsciamente, che Kiko, anche pensasse di essere cattolico (se lo pensa si crede l'unico ad esserlo), odi profondamente la Chiesa gerarchica (dei cristiani della domenica) che vede come nemica, e la vuole distruggere.
    Non mi spiego altrimenti i continui riferimenti agli ortodossi, all'ebraismo, agli zingari... (gli mancano i protestanti, ma sa bene che se lo facesse, lo accuserebbero) e non alla tradizione della Chiesa Cattolica.
    Se cita dei santi perché sono popolari (questa si sembra una tattica) lo fa alterandone vergognosamente il vero pensiero.

    Un odio verso la Chiesa celato, nascosto da finto amore.
    Mi ricorda l'avvocatessa del Comitato pari opportunità della Corte di Appello di Salerno, Di Genio, presumibilmente femminista e progressista, che in un convegno sui migranti ha detto che non si può pretendere che un africano, in Italia, in una spiaggia, non può stuprare! Una frase tanto assurda che spiego solamente con l'odio verso la civiltà italiana, rea di essere forgiata dalla fede e che perciò, magari solo inconsciamente, desidera distrutta, fosse anche ad opera di "maschilisti" che non la rispettano e di musulmani che, in alcuni casi, la odiano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche Kiko fa parte dell'immensa massa di ignoranti che blaterano su san Francesco dimenticando i punti veramente essenziali:

      - Francesco si è anzitutto convertito;

      - quindi, pur di vivere di più quel rapporto personale con Dio, si è liberato di tutto ciò che personalmente riteneva un peso (il che implica non solo la povertà, ma anche la castità e l'ubbidienza);

      - nel frattempo è cresciuta vistosamente la folla di anime che riconoscevano quel suo rapporto con Dio e ne desideravano vivere almeno un pochino;

      - tutto lo straparlare di "povertà" dell'epoca era dovuto al successone dei movimenti eretici pauperisti (povertà fine a sé stessa, impoverimento) e al fatto che il Papa riconobbe in Francesco un figlio ubbidiente della Chiesa (talmente povero da esser pronto ad azzerare immediatamente il movimento francescano qualora il Papa facesse solo un cenno: immaginate quanti indizi concreti doveva avere il Papa, visto che tutti sono pronti ad autoproclamarsi ubbidienti e a trovare una valanga di alibi per disubbidire un attimo dopo).

      Kiko è esattamente il contrario di Francesco. Kiko è povero solo a parole (deve farsi trasbordare in elicottero come un VIP americano). Kiko ha un'ultracinquantennale ossessione per i peccati sessuali (ne parla sempre) come se non avesse mai desiderato né vissuto la castità. Kiko non ha mai ubbidito alla Chiesa, con la scusa che "i vescovi non capiscono il Cammino". (Lo stesso si può dire per Carmen).

      Per di più, l'arroganza, quella proverbiale arroganza visibile anche nella foto allegata all'articolo.

      Kiko si atteggia a sacerdote. Messale aperto, mani aperte come alla consacrazione. Tavolo al posto dell'altare. I "fedeli" (Pezzi e Carmen) sonnecchiano in piedi. "Aula liturgica" che è il tinello. Vasi sacri: la ceneriera (i due spagnoli sono accaniti fumatori, lo è anche Pezzi?). Cravatta al posto della stola, camicia al posto del camice, catena alla cintura (era l'epoca in cui Kiko sfoggiava il rosario per sembrare un consacrato).

      Sento già qualche neocatekiko obiettare - convinto con ciò di mettere noialtri a tacere - che quella sarebbe la Bibbia aperta a caso. Oh, certo, ma ciò non toglie il carattere di parodia della Messa che si nota nella foto. Una "messa protestantissima", un'anticipazione del sabato sera neocatecumenale, un culto ridotto a letturina biblica e predichetta-fervorino col solito insalatone misto di frasi fatte.

      E in tutto questo lui e i suoi seguaci vorrebbero spacciarsi per cattolici e addirittura per coloro che salveranno la Chiesa...

      Elimina
    2. Ricordo un articolo in cui un autore americano, entrato in chiesa, si sorprendeva per la postura di una donna in preghiera, inginocchiata e con le mani al cielo. Nulla da dire sui gesti personali, che spesso possono anche essere sinceri anziché scenografia.

      La scenografia di Kiko, invece, diventa obbligatoria nel Cammino. I neocatekikos devono esibirsi. Devono sfoggiare anche i gadget ufficiali kikiani (ma come!? celebri le Lodi a Kiko senza usare l'apposito cero prescritto da Kiko?!). Devono sembrare più cristiani degli altri. Devono essere ipocriti: "noi facciamo figli, i cristiani della domenica no; noi facciamo le lodi, i cristiani della domenica no; noi facciamo una liturgia bela, i cristiani della domenica no..."

      Il demonio - quello vero - è decisamente soddisfatto del Cammino.

      Elimina
    3. E' vero: ad un solo cenno del Papa, Francesco non avrebbe proseguito nella sua esperienza.

      Io domando ai CAMMINANTI: se il Papa chiudesse il Cammino, che farebbe kiko?
      Non mi interessa sapere quello che fareste voi: sono certo che molti ancora seguirebbero, sebbene a malincuore, il Papa, mentre altri no.
      Mi interessa invece sapere il vostro pensiero su quello che farebbe Kiko.
      Credo che anche molti camminanti di quelli che, che se messi alle strette, sceglierebbero il Papa e non Kiko, su Kiko il santo, il carismatico, il fondatore, l'infallibile profeta, hanno dei dubbi. Perché anche per loro Kiko, a quel punto, farebbe lo SCISMA

      Elimina
    4. Mario Pezzi non ha mai fumato.
      Povero, lui si un poveraccio:
      prete passivo - fumo passivo - tutto passivo...
      ...fino alla mummificazione.

      Pax

      Elimina
  2. Illeggibile e inquietante lo squarcio tenebroso di preghiera kikiana riportato nell'ultima foto del post.
    Ma come fanno a leggerla i suoi seguaci e i grandi della Chiesa a recensirlo? Questo è il vero, inspiegabile "arcano" del cammino arguelliano.

    Mi prendo la briga di copiarla!

    Eccola:

    Che orrore l'inferno della passione,
    i demoni implacabili
    che scaraventano al niente.

    Guardo la terra,
    e dovunque durezza,
    legge demoniaca
    di legalismi senza perdono.

    Cristo crocifisso per i peccatori,
    per me,
    e mia Madre sotto,
    offerta con Lui
    per la salvezza dei caduti
    nelle trappole infinite
    nelle reti senza fine dei malefici,
    di tanti nemici.

    Perdonami, Signore.
    E con Te comincerò di nuovo.

    Vivrò come un prigioniero in permesso.
    Dammi l'umiltà del cuore.

    ..........

    RispondiElimina
  3. Che significa "i demoni implacabili che scaraventano al niente"? Qualcuno sa spiegarmelo?

    Già che il cantore della Croce Gloriosa descriva la passione in modo orrido la dice lunga sulla sua "spiritualita'".
    La passione e morte di Gesù, oggetto della più alta contemplazione amorosa di tutti i Santi, quelli veri.
    Ma Kiko la guarda come la guardano gli idolatri impenitenti e inconvertibili, come lui!
    Ossia come cosa disgustosa.
    Nemico della Via Crucis, di Dio, della Chiesa, dell'uomo.

    Guarda la terra, è evidente, e descrive se stesso e il mondo che ha creato a sua immagine e somiglianza:
    quale 'durezza', se non la sua?
    quale 'legge demoniaca' se non tutti i suoi "levitici precetti"?
    ...E vogliamo parlare dei 'legalismi senza perdono'?
    A cosa si riferisce?
    Per me tali 'legalismi' sono le sue regole auree fondate su 'siamo peccatori che NON possiamo non peccare' o 'tu ti credi migliore!?' per cui in kikolandia non si perdona a chi non perdona chi ha commesso ai suoi danni ogni sorta di violenza e sopruso senza MAI provarne il minimo pentimento.

    "e mia Madre sotto": quanto è brutta questa espressione!

    e poi... i "caduti nelle trappole infinite" che lui tende a chi entra nella "tela del ragno"...
    ...nelle reti SENZA FINE dei malefici (come lui?)...di tanti nemici (dell'umanità...lui e i suoi?)

    Invoca "Perdonami, Signore."
    e aggiunge - A SUA VERGOGNA - "E con Te comincerò di nuovo."....a fare il cavolo che mi pare...ovvio.
    "Vivrò come un prigioniero in permesso."
    Ossia, pericoloso delinquente in detenzione, che gode, inspiegabilmente, di una perenne libera uscita!
    Ohinoi!

    "Dammi l'umiltà del cuore."
    Su questo ultimo gioiello di ipocrisia kikiana stendiamo un manto pietoso.

    Grazie Rebel di esserti fermata qui!

    Pax

    RispondiElimina
  4. Riporto il testo della poesia di Kiko, che Rebel ci ha segnalato.

    Che orrore l'inferno della passione,
    I demoni implacabili
    che scaraventano al niente.
    Guardo la terra,
    e dovunque durezza,
    legge demoniaca
    di legalismi senza perdono.
    Cristo crocifisso per i peccatori,
    per me,
    e mia Madre sotto,
    offerta con Lui
    per la salvezza dei caduti
    nelle trappole infinite
    nelle reti senza fine dei malefici,
    di tanti nemici.
    Perdonami, Signore.
    E con Te comincerò di nuovo.
    vivrò come un prigioniero in permesso.

    È il lamento di un essere stretto fra la morsa dei propri istinti e il legalismo che, a suo parere, si oppone al loro soddisfacimento. Non c'è naturalmente la speranza di un cambiamento: Gesù Cristo e la Vergine Maria sono come un offerta di espiazione per chi cade e continua a cadere perché il peccato domina dentro l'uomo e fuori di lui, in modo irreversibile.
    È una visione catastrofica, e la richiesta finale di perdono non contiene pentimento, anche perché non ammette responsabilità personale: demoni scatenati, trappole, reti e malefici sono esterni a lui ed incontrastabili.
    Chi osasse chiedergli di emendarsi, è un legalista, un demonio pure lui, forse peggiore degli altri.
    Questa poesia descrive il mondo interiore di quest'uomo e di chi a lui si affida: schiavi del peccato, prigionieri che escono in permesso ma non possono che ricadere di nuovo, anzi, non solo possono, ma devono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poesia di Kiko:

      «Inferno! Demoni! Implacabili! Niente! Durezza! Demoniaca! Legalismi! Trappole! Malefici! Nemici! Prigioniero!... ah, ora devo solo infilare in mezzo qualche "Cristo" e qualche parolone cristianeggiante, altrimenti si capisce che l'indemoniato sono io».

      Elimina
    2. Valentina e Pax: in poche parole avete fatto un'"esegesi" della poesia di Kiko che tocca i punti essenziali del suo pensiero, mostrando dei lati oscuri molto inquietanti

      Elimina
  5. Mi scuso, non avevo letto i commenti di Pax, sono contenta però ci sia un comune sentire.

    RispondiElimina
  6. Ottimo articolo, Rebel e molto interessante è stata la proposta della poesia di Arguello, che non conoscevo.
    Dico cosa ne penso perché un po' me ne intendo dell'ars poetica.
    Consentitemi un confronto tra questo testo di Kiko e una lirica mia abbastanza nota. Non è per autocitarmi, ma per confrontare due concezioni che sono agli antipodi. Non spiego mai il significato dei miei versi, ma qui mi pare il caso perché nel confronto tra immagini opposte mi riesce facile argomentare.
    http://www.comitatodantenapoli.it/index.php?option=com_content&task=view&
    id=109&Itemid=29
    In Kiko leggiamo: "I demoni implacabili che scaraventano al niente". I demoni di Kiko sono analoghi ai miei "demoni cubisti della notte", ripresi nella chiusa con il verso "i popoli ciarlieri dei miei incubi".
    In Kiko i demoni sono implacabili, ti fanno vivere come un "prigioniero in permesso". Nella mia al cospetto della "visione", dell'ispirazione, dell'illuminazione, di colei che "ancora vieni qualche volta" - immagine della vergine Maria, anche della Sapienza - i demoni "sgomenti si dileguano".
    Nella mia lirica - scrisse una brava critica letteraria- c'è palingenesi, rinnovamento. C'è fede e speranza, aggiungo io, nel l'"odor tuo di rara essenza capace di sconfiggere i demoni del peccato. In Kiko non c'è niente di questo: nella sua poesia c'è tutto quel CNC che, dopo decenni di tappe, scrutini e Cammino, rimette i neocatecumenali davanti al pozzo di Giacobbe, ancora prede degli idoli perché figli del demonio. Vero, Pax?

    Davvero interessante, Rebel: come sai, si dice più in una poesia che in dieci cartelle di prosa; nella sua Kiko ha sintetizzato la sua cupa dottrina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, nella poesia di Kiko manca la liberazione. Si rimane schiavi. L'unica possibile liberazione che si intravede nella poesia di Kiko è il libertinaggio di continuare a fare tutto quello che si vuole perché tanto Dio è misericordioso e ama peccato e peccatore insieme.
      Una finta liberazione senza nessuna trascendenza.
      Il massimo del fariseismo: non convertirsi per essere liberi, in questa vita, di continuare a soddisfare la carne, sentendosi però a posto con la coscienza e dando lezioni di spiritualità
      E' chiaro che per Kiko gli altri cristiani non ci hanno capito nulla. Ma ciò che rimane conduce alla disperazione.

      Elimina
  7. Rebel: sei riuscita con questo post ad arrivare al cuore oscuro del Cammino, al male che impedisce la liberazione dei camminanti.
    Prova ne è che anche i commenti al post sono molto profondi e da non perdersi.

    Kiko e Carmen come Stallio e Ollio: probabilmente da soli non sarebbero emersi (i due spagnoli sarebbero stati dei veri falliti), ma insieme hanno formato una miscela esplosiva. Il caso? La provvidenza? Oppure una cattiva ispirazione dei due su cui il demonio ha potuto operare?

    RispondiElimina
  8. KIKO É APPARSO ALLA MADONNA!

    RispondiElimina
  9. @ REBEL
    Mi farebbe piacere, se possibile, avere via e-mail la poesia per intero. Perlomeno il titolo qui, se lo conosci
    Mi interessa non in quanto poesia, ma perché considero che vada letta come un auto-scrutino di Kiko.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ultimo verso, Bps: è significativo. "Dammi l'umiltà del cuore": l'autore entra in prima persona nella lirica, e da ciò si conferma che è lui in tutte le strofe precedenti. "Vivrò come un prigioniero in permesso" dà a intendere che non c'è proposito di resistere al peccato, non ha speranza di sottrarsi all'inferno delle passioni.

      Dagli ultimi annunci (io... io... io...) e dal modo con il quale in questi svilisce Giotto e Michelangelo si capisce benissimo che non è stato esaudito.

      Elimina
  10. Proprio balordaggini. Rebel hai ragione.

    Voglio tornare a questo prezioso post in un punto per me centrale:
    il termine Rahamìm che Carmen riduce alla sua "fabbrica della vita".
    Certo che riflettendoci, questa espressione così "tecnica" che Carmen usa per definire l'utero materno la dice lunga sulla sua proverbiale insensibilità patologica (Kiko uguale, per questo si sono trovati!): totale assenza di ogni coinvolgimento che tocchi la sfera interiore, emotiva, spirituale dell'essere umano, insomma che tocchi in qualche modo i sentimenti, l'affetto, l'amore...tutte cose tenute in massimo dispregio dai sommi iniziatori del cammino.
    Persone risaputamente insensibili, ciniche. Di questa loro sostanza potremmo narrare mille aneddoti.
    A ben pensarci né Kiko né Carmen ho mai visto capaci di manifestare una qualche emozione, in nessuna circostanza e per nessuna persona che avesse a che fare con loro e la cosa mi ha sempre sorpreso molto. Non mi convinceva che venisse ogni volta spacciata per una sorta di "Fede forte", a loro dire, di chi è finalmente purificato nella bassa sfera affettiva. Sentirli parlare e vederli agire mi metteva in un profondo disagio tante volte, lo confesso, dissimulato. Ma quando non riuscivo a controllarlo, ecco che veniva stigmatizzato come "nevrosi" di chi si fa coinvolgere dal dolore e dalle sofferenze altrui perché contorto nella sua parte affettiva e malato! Inadatto a fare l'itinerante! Questa veniva usata come una minaccia, come tante altre delle loro orride trovate, di cui a un certo punto non ho sopportato più il peso insostenibile.
    ..........

    RispondiElimina
  11. .............

    Spero di riuscire a spiegarmi.
    Definire Rahamìm come "matrice"! Punto.
    Le viscere materne - viscere di Misericordia - di Dio come qualcosa che possa esprimersi in una fredda "fabbrica" della vita è quasi aberrante: fabbricare una vita così, per fabbricarla, senza amore né sentimento, perché?
    Mi viene in mente la tristissima esperienza del seminarista, riportata di recente sul blog, che riferisce a tale proposito il suo scrutinio: egli, che si dichiara bisognoso dell'amore materno, che viene tacciato di idolatria, dipendente dagli affetti, degno di disprezzo e compassione e pietà (non certo quella cristiana!). Che pena!

    «Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione». (Osea 11,8) E ancora: «Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai» (Is 49,15).

    Tante volte Kiko si è riempito la bocca di questi passi della Scrittura che ha perfino messe in uno dei suoi canti del "Servo di Jhave'"! Bell'ipocrita!
    Il cuore che si commuove? Kiko non sa neanche cosa è!
    Dimenticarsi dei suoi "figli"? E chiamiamoli pure così visto che fa il padre e maestro in terra di una schiera di seguaci che ha reso dipendenti da lui, di una dipendenza peggiore di quella che crea l'uso abituale di droga! Di fronte alla loro "scomparsa" in tutti i sensi - letterale per la morte o figurata per allontanamento o defezione che sia - una totale noncuranza, menefreghismo, insensibilità ...e cala il silenzio e l'oblio?

    ...............

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando sentii i catechisti dire: "noi siamo i vostri genitori nella fede",io gli credetti .. enorme sbaglio! dalle insanabili conseguenze ..

      Roberta

      Elimina
    2. Cara Roberta di tromboni se ne sentono tanti nella vita. Poi, alle parole devono seguire i fatti. Ho sentito dire tante cose, da costoro ( ripeto non parlo di tutti, perchè ci sono quelli umili, almeno spero), ma era fumo. Presi da vento della nomina, come canne al vento si piegavano a destra e a sinistra. Siamo i tuoi Mosè, siamo i tuoi genitori nella fede, i tuoi padrini, i tuoi... tante parole. Ma poi, al primo accenno, sono caduti come birilli. Appena li stuzzichi, ecco odio, sopraffazione, imposizione, ipocrisia. Si credono i padroni della situazione. Così pensano e così credono. Ma realmente sono ciechi, incapaci di vedere oltre il proprio naso. Infatti, iniziano a perseguitare tutto ciò che non rientra nel loro metro di giudizio e nel loro punto di vista. Se qualcuno dissente, solo perchè ha detto la sua, in nome del Cammino ( ripeto Allah in questo caso) condannano e vedono tutto come fumo di Satana. Poi se sbagliano loro, silenzio, altrimenti fai danno al Cammino. Dietro al Cammino si nascondono, dietro al Cammino campano ( un campare spirituale mettendosi sotto i piedi tutti quanti), in nome del Cammino fanno le malefatte. Non ti ricorda un certo Tempio che fu reso una spelonca di ladri. Sempre lì siamo: L'IPOCRISIA. Sono uomini! Come noi tutti. Per cui, se non si danno a Gesù, concretamente, cadono come birilli. Solo in Gesù possono essere una guida per gli altri. Ma devo essere sincero, per alcuni i catechisti sono dei profeti. Così dicono, e credo che siano onesti, forse illusi, ma nella illusione sono onesti. Per cui, due sono le cose, a mio avviso. O non era storia con noi, in quanto Dio non ha permesso a costoro di avvicinarsi. Oppure gli altri stanno messi male. Io tendo sempre a vedere il lato positivo, cioè che con noi non era storia. Evidentemente con gli altri funziona, perchè hanno quel tipo di spiritualità, quel tipo di mentalità, quel tipo di vissuto. Per cui, a loro, sta bene così. E se sta bene così, per me va bene. Ma il punto è quando costoro vogliono farti entrare a te, a forza, nella loro mentalità. Qui verte il punto, e qui che vi è il Peccato. Come se volessero dirti, quello che vivo io è la verità, quello che vivi tu è la menzogna. Non pensano che con te è diverso, perchè hai un altro percorso, ed hai un'altra sensibilità. No, tutto deve essere omologato: urla, battiti di mani, chitarre, e tanto altro che conoscete. Ma Dio è la Trinità, non è un Dio, di una sola persona, è Trino. Per cui abbiamo diverse caratteristiche.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. ...................

    Infine, giusto per rimarcare le differenze abissali, riporto questa cosa che ho trovato:

    "Al paragone dell’utero ricorse anche Cristo nell’ultima cena per spiegare il suo amore per noi. Viscerale è, infatti, l’amore con cui Cristo ci ha amato, facendoci, nell’eucarestia, una sola carne con Lui"

    Mi ha colpito perché poi, andando a rileggere il Vangelo di Giovanni, Gesù, come sulla tomba di Lazzaro, asfalta Kiko e tutte le sue teorie di "Fede forte" dei miei stivali, disgustosa e devastante, odiosa e causa di mille torture a cui ho visto sottoposti quanti Kiko - Dio ce ne scampi! - amava del suo amore senza pietà e senza sentimenti, senza cuore, spacciandolo per l'amore del "messia in lui"...blasfemo e ingannatore.
    Ingannatore degli altri sicuro, ma ingannatore anche e in primis di se stesso a sua condanna.
    Lo compiango!

    Gv.13, 21: Gesù si commosse profondamente

    Stupendo

    Dopo che Giuda esce, con in cuore il tradimento, Gesù si rivolge ai suoi chiamandoli "figlioli". Che tenerezza!:

    Gv.13, 33: Figlioli, ancora per poco sono con voi
    Gv. 14, 18: Non vi lascerò orfani

    E infine:

    Gv. 16,21: La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.

    Il nostro tristissimo Kiko per cosa mai, per quale delle sue "opere di vita eterna" proverà gioia, vera gioia?

    Pax

    RispondiElimina
  14. Senza entrare nel discorso del cammino,solo una piccola precisazione. La Chiesa non si è mai pronunciata sul fatto se Maria, prima dell'Assunzione, sia morta oppure no. Ci sono correnti teologiche diverse, tutte legittime perché la borsa non si è mai voluta pronunciare. Saluti a tutti
    Giovanni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto non è il pensare che la Vergine sia morta o meno, ma il non riconoscere la sua specialità che la Chiesa invece ha voluto stabilire con i dogmi mariani. È evidente che i dogmi mariani stanno stretti a Kiko e Carmen, soprattutto l'Immacolata Concezione e l'Assunzione. Per carità, sono tanti i cosiddetti biblisti cattolici che hanno le proprie idee al riguardo, ma se non altro non sostengono di aver avuto un'apparizione e un mandato da parte della Madonna.

      Elimina
    2. Il problema è che Kiko parla solo di anima e non anche dell'assunzione del corpo.

      Elimina
  15. Leggere le parole di Kiko e Carmen è molto diverso dall'ascoltarle nel clima concitato di una GMG o nel contesto psicologicamente pressante di un "annuncio NC"; poterle leggere è la cosa che manca (o almeno mancava fino a poco tempo fa) a chi frequenta il CN ma è invece fondamentale per capire cosa veramente propone il "cammino".
    Leggendo i brani riportati, ciò che maggiormente noto è la CONFUSIONE e che, come dice il post, mettono "a margine" ciò che invece dovrebbe essere centrale in un "annuncio cristiano" (e viceversa esaltano quanto è marginale).

    Ad esempio:
    " viene Cristo a prendere la sua anima e la porta in cielo, e c’è l’Assunzione della Vergine Maria."
    ---------------
    Sembra 1 frase che lascia molto sottointeso, ma perché lo lascia?
    Come ha fatto notare @Pietro nel 1° commento, forse non si parla di ciò in cui non si crede .. allora mi chiedo: Kiko il "cattolico" ci crede o no che la Madonna è in Cielo col suo corpo? Se ci crede perché non lo sottolinea, perché non ha l'urgenza e la gioia di proclamarlo?
    Forse lo sintetizza dicendo "c'è l'Assunzione", cioè dà per scontato che tutti coloro che ascoltano sappiano cosa SIGNIFICA .. ma il CN non è primariamente rivolto ai "lontani"? Qualcuno che lo ascolta potrebbe non saperlo .. e a lui non importa spiegarlo? E poi definisce i suoi discorsi "catechesi"?

    La stessa cosa si può dire della poesia, composta, teoricamente, in onore della Madonna Assunta.
    Giustamente fa riferimento alla Madonna sotto la Croce, ma al centro dell'attenzione mette l'orrore, i demoni, le trappole .. cioè il MALE; come è stato detto nei commenti, non c'è ne fede ne speranza.
    Riscrivo qui le parole del post che spiegano bene questo punto.

    "Nessun canto alla Madonna, nessuna luce, nessuna esaltazione del misericordioso e celestiale dono di Dio, la Vergine Maria. Nessuna gratitudine, solo piccoli sprazzi di ragione immersi in un mare di depressione e negatività. Concetti bipolari tendenti al pessimismo."
    -------------
    Come si può sopportare l' "orrore"
    senza la speranza della risurrezione?
    A meno che uno l' orrore non lo preferisca alla Vita in Dio.
    Molto ambiguo secondo me è quel "prigioniero in permesso"
    Permesso di cosa?
    forse di commettere il peccato? Certo uno lo può fare se VUOLE, ma non certo con l'approvazione del Signore ..
    Tutto quello che vogliamo possiamo fare, lo dice anche san Paolo: tutto è vostro, ma voi siete di Cristo! ☆

    RispondiElimina
  16. ☆Chiedo scusa se mi dilungo un attimo, per condividere qualcosa di totalmente opposto alla lugubre poesia di Kiko.
    Parole forse per qualcuno troppo poetiche, ma di fede, la stessa fede della Chiesa .. di uno che forse la Madonna non l'ha mai vista finché è stato in questo mondo ma che di certo ha dimostrato di esserne un innamorato e un figlio.

    "Maria è la creatura prediletta che per natura e per grazia è costituita in bellezza, bontà, amore, perfezione.
    .. Mai alcuna ombra di difetto può sfiorarla: questo inestimabile dono è venuto a Lei in vista dei meriti di Cristo Nostro Salvatore. ..
    Dio l'ha concepita nella sua mente eterna prima che il cielo e la terra fossero, prima che le stelle brillassero nelle profondità degli abissi. ..
    Maria è l'incanto della creazione.
    Se è vero che nell'ordine del tempo Lei è venuta dopo, è pur vero che nell'ordine della concezione Lei è la prima.
    Come il Figlio è l'eterna sapienza increata, generata dal Padre, così Maria è la prima di tutte le creature voluta dalla santissima onnipotente Volontà di Dio ..
    Quindi potremmo pensare che il Signore ha visto Lei e in questa visione ha creato il resto. Ha dato alle stelle la luce dei suoi occhi, al cielo lo splendore azzurro del suo sorriso, alle montagne il candore della sua fronte. Quanto di festa, bellezza, amore, poesia, preghiera, dolcezza esiste .. esiste perché Maria lo possiede e possedendolo Lei le altre creature ne partecipano, come i fiori prendono dai raggi del sole il proprio fascino e colore."
    (Enrico Medi - "In faccia al mistero di Dio")
    -----------------
    "È dolce pensare che la vera morte di Maria sia avvenuta nello stesso istante della morte di Gesù. Morte non visibile, non constatabile da occhio umano; il suo cuore si è spezzato con quello del Figlio suo ai piedi della Croce: la morte più tragica di persona creata. Si rifletta bene che Maria è la persona creata più perfetta di tutti gli esseri: Gesù ha solo persona divina.
    Al vertice dell'universo c'è la persona di Maria, anello di congiunzione fra la terra e il cielo. Questo purissimo giglio, perfezione di tutti i fiori, ricca di ogni dolcezza, non poteva morire, altrimenti, sia pure per breve tempo, il creato sarebbe stato privo della Sua Persona."
    (Enrico Medi - riflessioni sui misteri del Rosario)
    ----------------

    Roberta

    RispondiElimina
  17. Nel rispetto assoluto di Carmen, dico la mia come cristiano libero, libero di pensare e di poter esprimere la mia opinione.
    Sembrerebbe che Carme abbia detto:
    Molto importanti i due, perché Il potere di dare la vita che ha l'uomo è dell'uomo con la donna e il serpente attacca sempre la donna e non l'uomo. Questa è la frase che non trovo corretta: e non l'uomo
    Se fosse così, come riportatato, ecco che affermo:

    Carissimi, un mio piccolo contributo, spero di essere utile a Gesù e a voi.
    Non è vero! Io non credo che il Diavolo attacchi solamente la donna e non l'uomo. Il Diavolo attacca entrambi, e in valore a ciò è Gesù che ci dice com'è la realtà:

    43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.

    Se fosse vero ciò che ha detto Carmen, cioè che il Diavolo attacca solo la donna, ecco che Gesù avrebbe detto femminicida. Credo che la donna sia fortemente attaccata dal Demonio, per ovvi motivi, ma non penso che sia l'unica a subirne l'attacco. Entrambi sono attaccati. Poi nell'Eden il Diavolo, astuto, andò dalla donna per far cadere entrambi. Infatti Dio scaccio entrambi con colpa al 50%. Uguale colpa. Dio è Giusto e conosce tutto. Per cui, se Dio ha dato colpa uguale, e altro uguale, ecco che il Diavolo attacca sia la donna che l'uomo.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  18. Piccolo OT: consiglio la lettura dell'articolo Alle radici del papismo contemporaneo, specialmente a quelli che si illudono di diventare più cristiani degli altri dicendo continuamente robe tipo "viva Bergoglio" e "voi disubbidite al Papa".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Articolo equilibrato e interessante, soprattutto nelle citazioni dei Santi; santa Caterina in particolare dà l'esempio di come si possa dire la verità con rispetto, cosa difficile ma necessaria per non cadere in esagerazioni (di qualsiasi parte) che porterebbero fuori strada.

      Elimina
  19. "Nessuno può credere che noi siamo in un pianeta, girando l'universo adesso ad una velocità impressionante. Più grande e meraviglioso di tutta la Creazione, della galassia e di tutto è l'uomo."
    Se ho ben compreso il periodo è'da complimentarsi con il servizio astronomico del regno di kikolandia che è riuscito attraverso un enorme lavoro comparativo a stabilire con mezzi inediti alla scienza degli "altri" che il pianeta (che stiamo uccidendo quotidianamente), è il più grande e meraviglioso che possa mai esistere. C'è da inchinarsi alla sapienza del kikianesimo

    Anzi a proposito di Regno

    "Ma non cosi nell'originale ebraico. Rahamìm in ebraico è la matrice, quello che noi in italiano chiamiamo ricreare. Resuscitare dai morti è Rahamìm, è la Potenza di Dio di ricreare l'uomo. Di riportarlo al piano originale, alla felicità, al Paradiso."

    "Mi sa che qui c'è un lievissimo inciampo teologico, in quanto oltre al paradiso terreno c'è il paradiso celeste e il Regno di Dio. La destinazione dell'uomo sarebbe da riferirsi a quest'ultimo stato-luogo e non ai precedenti.
    Difatti, citando Sant'Ambrogio (ma anche Ireneo e Origene si esprimono similarmente), possiamo leggere che la promessa di Dio al buon ladrone significa che "arriverà al regno partendo dal paradiso e non al paradiso partendo dal regno".
    Così tanto per sapere di che si parla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamoci la verità, il massimo arcano del Cammino è uno: come ha fatto costui, con le balordaggini (non solo teologiche) che riferisce da decenni, a procurarsi tanto seguito? Un fascino ammaliatore che ha in sé qualcosa di oscuro? Il risultato di un cammino progettato per onnubilare i cervelli degli adepti?
      Difficile rispondere. Quello che è certo è che le persone che ho conosciuto e che sono usciti dal CNC dopo decenni si chiedono: "Ma come ho fatto a stare là, a dargli credito?".

      Elimina
    2. Il mio piccolo parere, la mia piccola esperienza, è che il CN sembra inizialmente rispondere ad esigenze base presenti in ogni persona: soddisfare il senso di appartenenza, vivere in un "mondo" ordinato da regole chiare, avere in esso la propria "posizione" sociale, senza bisogno di nessun impegno per raggiungerla se non quello di "fare ciò che ti dicono" (con l'illusione che sia qualcosa d'importante) .. più semplice di così! In tal modo tutti i problemi decisionali e di coscienza si "risolvono" e anche quelli pratici .. se non ti fai scrupolo di portare i paraocchi ti senti in 1 botte di ferro e vivi "beato".
      Esattamente il contrario di quello che fa Cristo, che non viene a risolverci in automatico i problemi ma a fondersi con noi perché con Lui abbiamo la forza di affrontarli e superarli.

      Elimina
  20. La "poesia" herética è stata composta da kiko come "tributo" alla Vergine Maria in occasione della festa dell' Assunta (oh Señor). I contorni presentano, quindi, delle tonalità ancora più oscure. Inadatta alla festività cui è mirata e inopportuna in toto, mi sconvolge alquanto il verso in cui esterna:
    "Sia la mia conversione come offerta davanti a Te" beh, che dire...bel regalo per la Madonna da parte di chi professa e orienta la propria, e altrui vita, sulla convinzione radicata che il peccato determini la via della salvezza (così, in sintesi).

    Di seguito la poesía herética de argüello:

    Accogli la mia preghiera.
    Sia la mia conversione
    Come offerta davanti a Te;
    come un regalo per la tua festa.
    Possa essere un paladino
    del tuo amore,
    della misericordia
    verso il peccatore.
    Guardo il cielo,
    e la rugiada della tua misericordia
    consola il mio cuore
    bruciato dal peccato.
    Che orrore l’ inferno della passione
    i demoni implacabili
    che scaraventano al niente.
    Guardo la terra,
    e dovunque durezza,
    legge demoniaca
    di legalismi senza perdono.
    Cristo crocifisso per i peccatori,
    per me,
    e mia Madre sotto,
    offerta con Lui
    per la salvezza dei caduti
    nelle trappole infinite
    nelle reti senza fine dei malefici,
    di tanti nemici.
    Perdonami, Signore.
    E con Te comincerò di nuovo.
    Vivrò come un prigioniero in permesso.
    Dammi l’ umiltà del cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Rebel.
      Anche sul piano linguistico è un orrore. Se tu non avessi riferito che la poesia fu composta per la Vergine in occasione dell'Assunzione, dal tristico finale e dalla citazione "mia Madre sotto" avrei interpretato che era rivolta al Signore.
      Mi domando: di quale conversione sta parlando, considerato che intende vivere "come un prigioniero in permesso"? In una conversione, in una "metanoia", c'è il rifiuto delle malvagità, dei peccati, non compatibili con la "divina amicizia", come scrive il CCC. A questo punto nemmeno capisco più il "prigioniero in permesso". Prigioniero di chi? Del Signore che ogni tanto gli dà il permesso di fare qualche discesa nell'inferno dei suoi peccati, oppure del demonio di cui secondo Kiko si è schiavi, dal quale ogni tanto prende una libera uscita?
      Bah! Speriamo che prima o poi non voglia pubblicare una silloge di liriche sue, non sopravvivrei :-)

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Ah guarda, non dirlo a me!
      Quel cuore bruciato dal peccato mi inquieta; cenere oramai. La misericordia di Dio non coincide con il cuore che persevera nel peccato, ma è inseparabile dal volto di Gesù; tutta un' altra storia.
      Ci ritroviamo, ancora una volta, dinanzi alla solita catechesi eretica di kiko, che mischia peccato e salvezza (misericordia sempre attiva a prescindere dalla predisposizione d' animo) rendendo un tutt' uno imprescindibile.

      "e la rugiada della tua misericordia
      consola il mio cuore
      bruciato dal peccato".

      Elimina
  21. La Donna vestita di Sole è la Madonna, vestita di Sole, cioè di Dio. Vive in Dio, circondata e penetrata dalla luce di Dio. In che modo l' elaborazione eretica di Carmen può trovare consenso? Lei scrive quanto segue:

    "L'Apocalisse presenta una Donna vestita di sole. Questa Donna vestita di sole è la Vergine Maria, la nuova Eva, anche se Gesù Cristo non l'ha liberata da alcun peccato"

    È assolutamente illogico fare riferimento all' ultimo Libro delle Scritture per specificare che Cristo non ha liberato la Madre da alcun peccato.
    Il contesto e il concetto non concedono questo "azzardo", quindi il significato reso è chiaro e specifico, Maria non coincide - per Carmen e chi la sostiene tutt' oggi - con l' immagine della purezza perfetta.
    Non è plausibile approssimare i due concetti, la Donna Vestita di Sole ed il peccato.
    Maria è totalmente vestita di vita e assunta con corpo e anima nella gloria di Dio. La Donna vestita di sole è il grande segno della vittoria di Dio, affibbiandole la mancanza di liberazione dal male - proprio in quel frangente tralaltro - destabilizza ogni certezza biblica.

    La Chiesa si rispecchia in Maria, cosa dobbiamo dedurne?

    RispondiElimina
  22. Questo è forse uno degli articoli più patetici di sempre. Partite parlando del dogma dell'Immacolata, poi però citate l'Assunzione... Avete un po' di confusione in testa... Senza parlare delle vostre fandonie riguardo parole ebraiche che non conoscete e che siete andati a vedere su wikipedia dando una personale interpretazione, per rigirare un po' come volete il discorso. E infine: il dogma dell'Assunzione non specifica se la Madonna sia passata o meno attraverso la morte fisica. Andatevi a studiare un po' di teologia dogmatica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paolo, siccome hai parlato tu, ora per dimostrare a tutti quanti che non sei IPOCRITA, spiegaci tu le parole ebraiche. Ovvero il loro profondo significato. Altrimenti il tuo dire si dimostra cosa è. Attendo Paolo e ti ringrazio in anticipo degli insegnamenti e del contributo che fai alla nostra crescita. Un saluto.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Continui attacchi senza mai che espongano mai il proprio parere. Allora, Paolo, vuoi spiegarci tu quale concetto intendi per "morte fisica"? Spiegalo bene perché poi lo confrontiamo con l'affermazione di Kiko ("Così Lui viene a prendere la nostra anima per farla uno con lui e portarla in cielo con lui. Il corpo, le nostre spoglie, restano qui e le portano al cimitero, ma Cristo viene per noi. Questa è l’icona della Chiesa d’Oriente per spiegare la morte di ogni cristiano, questa è la mia e la tua morte"). E lo confrontiamo con la bolla MUNIFICENTISSIMUS DEUS di Pio XII.

      Elimina
    4. P.S. A proposito di confusione, per sgombrartela un po', rinfresca la tua "teologia dogmatica": "il dogma dell'immacolata concezione dell'augusta Madre di Dio" è citato da Pio XII nella bolla di cui sopra, i due dogmi sono correlati.

      Elimina
    5. Paolo e il suo alias a cui abbiamo già risposto prima, di dogmi non sanno molto...forse don Pezzi qualche volta ne avrà parlato, ma, come ben vediamo dalla foto che Rebel ha messo sopra, non è lui a stare a capotavola, non è lui il presbitero che prega con la bibbia aperta davanti, non è lui a spezzare la parola. Quindi, per tutti, valgono le spiegazioni di Kiko e Carmen: la Madonna è morta come un qualsiasi peccatore, la Madonna deve aver peccato per essere perdonata e glorificata. E chissenefrega dei dogmi della Chiesa! È apparso Kiko e non servono più.
      P.S.: a proposito, Rebel, cosa stava facendo esattamente il Tripode nella foto con cui hai corredato il thread?

      Elimina
    6. Veramnete se ho bencompreso non è kikiana l'idea
      Come recitano i Tropari della Dormizione, la Sua morte promette la vita. Lei, che ha dato alla luce la vita, è stata trasportata alla vita. Così la sua morte è denominata “Dormizione immortale” (Athánatos Koimesis). Maria, per prima tra le creature umane, realizzò la deificazione dell'uomo, che è la conseguenza dell'Incarnazione di Gesù. Come hanno ben detto i Padri: Dio si è fatto uomo perché l’uomo possa diventare Dio (Sant’Ireneo nel II secolo); Iddio si fece uomo affinché noi fossimo fatti divini (Atanasio il Grande, BPC, 30, 119); Dio diviene uomo per fare di Adamo Dio (Doxastikón delle Lodi, 25 Marzo). A mostrare questa divinizzazione fu la Madre di Dio, poiché, come dice il Santo Kabásilas, mostrò l'uomo come era in principio, nel Paradiso, e come sarebbe divenuto in seguito.
      Questa che la Vergine attinse è una gloria più grande di tutte le altre: esser fatta risuscitare prima della Resurrezione comune, divenire incorruttibile prima del tempo dell'incorruttibilità, essere glorificata prima che avvenisse il giudizio e l'esame, ricevere il compenso prima che giungesse il giorno della ricompensa e, infine, essere fatta segno di onori simili a quelli rivolti al suo Figlio.
      (Niceforo Theotókis)
      Intanto, nel cielo apparvero delle nubi, che avevano trasportato da ogni dove tutti gli Apostoli, tranne Tommaso, che arrivò solo tre giorni dopo, e li posarono davanti alla casa di Giovanni nel Getsemani, ove abitava anche Maria. La Chiesa tutta, da tutte le parti del mondo, si riunì nella città di Davide attorno alla sua Santa Madre. Lei li consolò, li benedisse, pregò per la pace del mondo, e morì. Gli apostoli la seppellirono nel Getsemani. Dopo tre giorni, all’arrivo di Tommaso, questi volle vedere la tomba di Maria, per venerarne il corpo, ma una volta aperto il sepolcro vi trovarono soltanto dei fiori. La Chiesa, quindi, maturò ben presto l’intuizione secondo cui il corpo di Maria è per grazia di Dio “consustanziale” a quello del Figlio, non era pertanto possibile che questi fosse rimasto prigioniero della morte. Così, al Dio fatto uomo corrisponde l’uomo deificato, e il primo essere umano presente, anima e corpo, nella gloria divina è la “Donna vestita di sole” di cui parla l’Apocalisse.

      Il corpo di lei che aveva accolto Dio, accompagnato fuori casa e compianto tra canti d'angeli e d'apostoli, fu deposto in un tumulo nel Getsemani; in detto luogo il canto e gli inni degli angeli continuarono a risuonare senza sosta per tre giorni. Dopo il terzo, cessati i cori angelici, gli Apostoli presenti, poiché era mancato uno di essi (l'assente Tommaso), ed era giunto anche lui dopo quel terzo giorno e desiderava adorare il corpo che aveva accolto in sé Dio, aprirono il tumulo. E non riuscirono assolutamente a trovare il gloriosissimo corpo, cosicché, dopo avervi reperito solo le sue vesti funebri buttate lì ed intrise dell'ineffabile profumo che da esse promanava, riassicurarono il tumulo. (Giovanni Damasceno, Secondo Encomio alla veneratissima Dormizione della Deipara, 18)

      Delle feste mariane (Theomitorikè Eorté) si distingue quella della Dormizione (Kímisis, 15 Agosto). Con essa la nostra Chiesa festeggia la Dormizione della Madre di Dio che comprende, per prima cosa, la MORTE E LA SEPOLTURA e, per seconda, la sua resurrezione e assunzione nei cieli. Come recita il contacio della festa, «Feretro e morte non ebbero potere su di lei; come infatti ella fu madre della Vita, alla vita la riportò Colui che aveva dimorato nel suo sempre vergine grembo». Il Signore, che è la fonte della vera vita, assunse la carne umana dal ventre della Theotókos e nacque da lei. Rese così la Tutta Santa madre della vita, fonte di vita.

      Elimina
    7. Paolooooo....lascia stare ! Meglio wikipedia che le tue fonti .... sii contento di avere come guida un grande artista che invece di stare con gli altri artisti sta a pensare a te ! Gioisci della sua cultura, della sapienza teologica, delle lingue che conosce, morte e viventi! Lui ci spiegherà ogni dogma ! .....uno che dopo un'ora che blatera su una lettera apostolica, si gira e chiede :"ma la lettura l'ho letta ?" .....Fantastico ! Grazie di esistere !

      Elimina
    8. Quindi, Paolo, facci capire sinteticamente: ha ragione Kiko quando sostiene che l'icona della Chiesa di Oriente della Dormitio spiega "la morte di ogni cristiano, questa è la mia e la tua morte"? Vai al punto, non svicolare con copia e incolla che conosciamo.

      Elimina
    9. “il morto interrogato non rispose”.

      Elimina
    10. La faccia di palta di certi personaggi superi limiti dell'umana immaginazione

      Elimina
  23. Certo che KIKO e CARMEN sono proprio ignoranti su tutto ciò che riguarda l'insegnamento del Magistero e quindi della Chiesa? Ma come pretendono di insegnare agli altri? KIKO e CARMEN sono stati capaci soltanto di dire ERESIE!!!

    Qualsiasi trattato di Mariologia afferma che anche la Vergine Maria è stata REDENTA da Gesù, ma con una "REDENZIONE preventiva", prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino: ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto. Questa è stata la geniale intuizione del francescano beato Duns Scoto (teologo del 1300) che fa dichiarare apertamente Immacolata, la Vergine Madre. Maria rappresenta il capolavoro della REDENZIONE operata da Cristo, perché la potenza del Suo amore e della Sua mediazione ha ottenuto che la Madre fosse preservata in maniera "preventiva" dal peccato originale. La "REDENZIONE preventiva" di Maria è totalmente un dono meraviglioso che Dio le diede come futura madre di Cristo. Questa redenzione si compì anticipatamente: cioè in previsione dei meriti redentori di Cristo Signore Redentore, e in vista della vocazione alla divina maternità a cui era predestinata.

    Annalisa


    RispondiElimina
  24. Faccio un appello a tutti i catecumeni e non. Spero che risponderete. Mi spiegate il perchè dite sempre e ripetutamente: lasciate perdere!non scrivete!è un'inutile crociata!chiudete il blog! E tante parole simili,che hanno lo scopo di chiudere la bocca agli altri. Perchè?
    E poi, sempre per cortesia, perchè dite: siamo calunniati!siamo perseguitati!siamo odiati! Mentre vi mettete sotto i piedi le persone, derubandole, imponendogli la vostra volontà, coercizzandole, e tanto altro?
    Io vi chiedo, cortesemente, di spiegarmi quesi passaggi, perchè non riesco a capire una cosa. Ora vel dico. Dio ha creato a me, o altri, come a voi, per cui mi dico che abbiamo gli stessi diritti vostri, sia di opinione e sia di altro. OK! Mi pare che siamo uguali davanti a Dio. OK! Ora, io vi dico, se voi vi permettete di mettere pubblicamente i manifesti, invitando i cristiani ad ascoltarvi, oK, e poi fate tante altre cose alle ersone durante il percorso, vi chiedo: perchè coloro che sono stati invitati non dovrebbero esprimere il punto di vista loro? Forse volete dominare il prossimo? Forse vi sentite che solo voi siete amici di Dio? Solo voi avete la verità in mano? Solo voi potete parlare? Dite a chi vi scrive, diciamo, "contro" che vi odiano e altro. E li giudicate aspramente, sempre in nome del Vostro Cammino, non quello di Dio, che è altro, perchè Dio è Amore, ma mi chiedo. Mentre giudicate coloro che vi giudicano, voi, catecumeni convinti, non state facendo la stessa cosa delle persone che state giudicando? Se è così? Ciò che dite, che vi odiano, che vi perseguitano e tanto altro, non è ciò che attuate anche voi? Mi spiegate questi punti, perchè mi sfugge qualcosa.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  25. La poesia di Kiko dedicata all'Assunzione della Madonna ha dei profili inquietanti perché parla quasi esclusivamente del demonio.
    Oltre a nominarlo esplicitamente più volte (demoni, inferno, leggi demoniache), fa riferimento implicito alla caduta di Lucifero, precipitato all'inferno ("scaraventano al niente") al centro della Terra ("guardo la terra, e dovunque durezza, legge demoniaca") e si riferisce ancora al demonio quando parla di trappole e di malefici.
    Mentre la Madonna ascesa al Cielo dovrebbe stare sopra, trionfante, non sotto ("e mia Madre sotto").
    Come abbiamo visto nelle icone, anche nella poesia Kiko è un maestro nell'inversione dei significati.

    RispondiElimina
  26. Breve racconto del Catecumeno Convinto e del Perseguitato.

    C'era una volta un ragazzo che andava per la città. Vide da lontano un cartellone: " Vieni Dio Ti Ama" ( qualcosa di simile), era il cartellone pubblicitario dei catecumenali. Andò alle catechesi, e si mise ad ascoltare. All'inizio tutto bene, tutti sorridenti, accomodanti, ecc ( dovevano far buona figura, con i nuovi, altrimenti sarebbero stati scoperti per quello che sono). Iniziarono le catechesi, fu raccontato che da Costantino fino al Concilio Vaticano II la Chiesa oltrepasso un periodo buio, per cui, ora, si ristabiliva il Vero Cristianesimo ( battiti di mani, tamburelli, chitarre, urla, giudizi, imposizioni, ruberie di decime, e tanto, e tanto, e tanto altro). Sinceramente una piccola e bella novità c'era, l'Eucarestia sotto le due specie, ma questa veniva fatta con non molto rispetto. Durante la vita comunitaria, dove ci si approcciava a formare una comunità come la Sacra Famiglia, ecco che iniziavano i problemi. Ti vedevi dei pseudo catechisti, e pseudo fratelli, in particolare responsabili e amici di questi, che avevano una doppia faccia, davanti sorrisi e altro, poi girato l'angolo tradimenti, giudizi e pugnalate. Il responsabile, sotto copertura del catechista di turno, teneva sotto controllo la comunità, in base alla volontà umana impartita dall'ipocrisia di chi dirigeva dall'alto, io direi dal basso, perchè alto è sinonimo di Dio.

    RispondiElimina
  27. Il caro fratello da amico, diventava il nemico. In corso d'opera, sempre dentro le comunità neocatecumenale, si iniziavano a fare certi richiami, tipo: sei egoista, ami il denaro, non ami il fratello, non ami Dio, ecc, ecc. Davanti a tutto questo, il catecumeno perseguitato ha iniziato ad adoperarsi anche lui. Ha pensato in se: qui, si dice, c'è Dio, costoro si adoperano per il bene, anche io mi adopererò per il bene. Inizierò ad evangelizzare nel mio piccolo. Farò come loro, perchè loro si dicono inviati da Dio, cioè ne hanno il permesso, per cui anch'io mi metterò nella stessa scia, cercando di apportare il mio contributo. Anche perchè, loro stessi, richiamavano i fratelli dicendogli che non portavano Dio, per cui spronava ad evanglizzare. Meglio di così. Il catecumeno si sentiva dentro il fuoco, cioè di adoperarsi per Dio, in più era spronato dagli stessi suoi "Capi", a quel punto non vi erano ostacoli, l'autorizzazione c'era. Ma, per sicurezza, l'autorizzazione fu data anche da... Ma dovette constatare che quel dire, dei "Capi", era solo un incolpare il prossimo, non era un parlare sapendo ciò che si diceva, ma era un parlare vuoto e tendente ad incolpare ,solamente, il prossimo. Infatti, appensa iniziò ad aoperarsi, ecco che i più diventavano nemici. La battaglia si faceva più aspra e maliziosa. Iniziavano le accuse, fino ad arrivare alla "Condanna a Morte" per aver violato il Tempio e le Nostre Leggi, cioè Dio. Il loro dio, il Cammino, che io chiamo di Allah. Che strano, Dio invia, cioè ti da il fuoco dentro per adoperarti, loro stessi ti dicono di fare, e poi loro condannano. Evidentemente vi era, e vi è un qualcosa che non andava. L'Evangelizzazione che si intendeva, era solamente quella fatta secondo la loro volontà: chitarre, urla, battiti di mani, accuse di colpe personali, pubblicità al Cammino ( non a Gesù), doppia faccia davanti a chi ti ascolta, ecc, ecc, ecc. A quel punto si manifestavano davati a te due strade, la via di dirti: o ho sbagliato io, oppure questi hanno qualcosa che non va. Come sapere la risposta? Nessuno ce l'ha, su questa terra, ce l'ha solo Dio la risposta. Ma Dio, che è Padre, e non può vedere il suo figlio che naviga nell'errore, l'ha data la risposta. Il catecumeno perseguitato ha capito che Dio lo stava spingendo per motivi noti a Dio stesso, e che gli ha fatto capire la realtà dei fatti. Sempre lì, gira e gira, sempre lì: IPOCRISIA.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  28. Oggi è la festa della nascita di Maria e sabato della celebrazione in comunità. Gliela dedicate la messa o no? Sono interessato

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.