martedì 11 dicembre 2018

Kiko ha qualcosa contro la Beatissima Vergine...

Sul tavolino sono disposti due diversi Annunci di Avvento Neocatecumenale: a ben osservarli con la lanterna (la preghiera) e la lente d'ingrandimento (meticolosità nello studio dei documenti) ci accorgiamo della magistrale virata che l' Annuncio italiano intraprende a dispetto di quello ispanico, avvenuto per primo.

A Madrid la voce individualista di kiko si impone con le consuete esternazioni che hanno contrassegnato 50 anni di cammino e più, mentre in Italia un'assurda rielaborazione e negazione delle ideologie argüelliane spunta fuori in maniera incoerente.

In questo articolo ci concentreremo su un fenomeno in particolare, il disconoscimento della devozione mariana da parte del cammino.
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La devozione mariana non è soltanto un elemento costante della vita della Chiesa nei suoi duemila anni di storia; essa può essere a buon diritto considerata come un punto di osservazione profondo e interiore dello spirito ecclesiale. Maria, infatti, è l’immagine e il modello della Chiesa. Badate bene, della Chiesa e non del cammino, che si contraddistinguono come due realtà vividamente disuguali.

Purtroppo conosciamo fin nei più esigui particolari il doloroso approccio dei neocatecumenali con il Santo Rosario, e l'assurda e ingiustificabile pratica di attendere anni di studi kikiani per impadronirsi - secondo il "kiko-parere" - dei suoi segreti più reconditi, facendosi beffa del miracoloso accadimento di Fatima, laddove la Vergine Maria diede compito a tre piccoli, umili e analfabeti bambini, di pregare la Sua Corona per ottenere meraviglie.
Nel suddetto annuncio il Santo Rosario viene invece addirittura connotato come sacrificio!
Nel presente articolo mi baserò sui due Annunci in questione, senza divagare sulle ulteriori "contraffazioni mariane" presenti nel cammino.
Intavoliamo la questione da un punto nodale presente nell'Anuncio de Adviento.
(Gli estratti dall’annuncio spagnolo sono evidenziati in giallo, quelli dell’annuncio italiano in verde).

Per fede e per dottrina sappiamo che il parto indolore di Maria, pur non essendo dogma di fede, è una conseguenza logica dell'essere stata preservata dal peccato originale (e quindi dalle sue dirette conseguenze descritte anche in Gn 3,16) e della sua verginità perpetua.

Anuncio de Adviento 2018 pag.9:
«Intanto alla Vergine Maria iniziarono i dolori del parto: "Dove andiamo?" Poi individuarono una stalla, in cui non c' era nessuno, entrarono e Maria diede alla luce nostro Signore Gesù.»
Ciò che kiko trasmette non è mai casuale; la sua dottrina mantiene un filo logico. E se una rondine non fa primavera, uno stormo che garrisce in maniera stridula invece si!
Mentre per Kiko la Vergine Maria provò i dolori del parto, la Chiesa così ci insegna:

«”Esultò Maria nel sacratissimo tipo di parto, esulta la Chiesa in questa generazione dei suoi figli”. L’aggettivo sacratissimo evoca l’opera dello Spirito, il medesimo sia per il concepimento di Cristo dalla Vergine che per il concepimento delle membra del suo Corpo nel fonte battesimale. È da notare anche il verbo esultò, relativo al parto di Maria, allusivo al fatto che fu senza dolori perché verginale» (mons. C. Maggioni)
Avendo negato nel precedente annuncio di Avvento (nel 2017) il dogma dell'Assunzione, Kiko Argüello continua a confermare, in una scia ininterrotta, le sue visioni contro Maria.
Mentre la liturgia della Chiesa in una sua antifona prega così:
“Virgo Maria sine dolore peperit Salvatorem saeculorum” (La Vergine Maria ha partorito senza dolore il Salvatore dei secoli).
Se nella catechesi italiana questo stralcio è stato accuratamente levato e riproposto in una forma differente, di certo tra i capicosca neocat sosta la consapevolezza della bestialità espressa da argüello.
Questa la correzione riportata nella versione dell’annuncio italiana, parte in cui si rielabora l'avvenimento della natività precedemente descritto nella versione spagnola.

Annuncio di Avvento italiano:
«La Vergine Maria era sul punto di partorire, non potevano rimanere all’aperto perché faceva molto freddo, alla fine hanno trovato una stalla. Si sono sistemati lì e, mentre erano in quella stalla, la Vergine Maria ha dato alla luce nostro Signore Gesù Cristo.»
Esistono questioni sacre che un esponente a capo di un'organizzazione facente parte della Chiesa non può assolutamente stravolgere!
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Prima delle crudeltà e delle sofferenze che saranno inflitte al Crocefisso sta l’amore più tenero e più indifeso della Madre per la sua creatura; prima della Crocifissione, davanti ad essa, sta il mistero della Natività.
Maria è in ginocchio per adorare, circostanza disturbante per kiko... ovviamente! Quindi kiko formula il suo pessimo pensiero con disprezzo.

Anuncio de Adviento pag.9:
«La pittura d' Oriente non è sentimental-devozionistica come concerne la tradizione d' Occidente, ma teologico-sacramentale. Se osservate, nella Natività, non inseriscono una Vergine commossa che in ginocchio adora Dio. No. Questo accade nella tradizione d' Occidente. Non hanno posto il Bimbo in una stalla, in una mangiatoia, ma lo hanno messo in una tomba, perché in quell' immagine loro stanno già profetizzando che risusciterà dalla morte.»
Maria, Theotokos, diviene Prima Adorante.
Ma kiko non ha mai fatto segreto del suo disprezzo riguardo l'Adorazione sacra, spregiando e irridendo anche quella della Vergine nella capanna di Betlemme!
I "tutori" di kiko hanno ritenuto di levare del tutto questo brano, senza neanche rielabolarlo per l' occasione dell'incontro a Roma. A buona ragione essendo malevolo!
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Data l' insana pervicacia riguardo certe convinzioni che snaturano la Persona della Vergine Maria, possiamo fermamente escludere una presunta conversione di kiko nel tempo corrispondente ai 6 giorni che separano l'Annuncio proclamato in Spagna da quello avvenuto in Italia.

Se la morte è conseguenza del peccato, Maria, senza peccato e senza ombra di peccato, non poteva morire, cioè non poteva attraversare come un qualunque peccatore il degrado della morte.

Anuncio de Adviento pag.16:
«Il momento della morte è un momento di felicità.
Osserva come la Chiesa d' Oriente dispone la morte di Maria come immagine della morte di tutti i cristiani.»
Ora, a parte il fatto che nemmeno in Oriente si parla di "morte" di Maria (bensì di dormizione), questo intervento del guru relativo alla "morte" della Vergine (immagine della morte di tutti i cristiani), succede a quello, di identico segno, diffuso esattamente un anno fa.
Nel 2017 kiko rendeva chiara la sua teoria acattolica riguardante il dogma dell'Assunzione di Maria. È significativo ricordarla qui:
Kiko Arguello: «In questo momento in cui muori, in cui l’anima si separa dal nostro corpo, sappiamo che viene Gesù Cristo a prendere la nostra anima. Per questo nell’icona della Chiesa di Oriente – che potete vedere lì in alto – si vede la Madonna che è morta e Gesù Cristo che viene e porta l’anima di Maria. Così Lui viene a prendere la nostra anima per farla uno con lui e portarla in cielo con lui. Il corpo, le nostre spoglie, restano qui e le portano al cimitero, ma Cristo viene per noi. Questa è l’icona della Chiesa d’Oriente per spiegare la morte di ogni cristiano, questa è la mia e la tua morte. Nel momento della morte della Vergine Maria vengono gli apostoli, che sono stati portati da tutte le parti del mondo, e viene Cristo a prendere la sua anima e la porta in cielo, e c’è l’Assunzione della Vergine Maria.»
Fu papa Pio XII il 1° novembre del 1950, Anno Santo, a proclamare solennemente per la Chiesa cattolica come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus:
«Pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica.»
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kiko ha intrapreso una strada che discosta dalla Madre.
Il fulcro del cammino corrisponde ad un percorso che tradisce la santità in virtù di uno stile di vita peccaminoso, questo distoglie d'impeto dal tenere gli occhi fissi al cielo. 
Nelle catechesi di kiko la superbia fa da padrona, basta pensare ai numerosi "io io io" che argüello ripete all' inverosimile e a quell' umiltà che kiko ha mistificato rendendola squallida. 
L' umiltà neocatecumenale pretende che il peccato prevalga.
Mentre la nostra Madre Santa Maria ci rende presente la necessità di essere umili, per vivere vicini a Dio. 
Ella è modello di gioia, proprio perché lo è pure di umiltà: "L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore; perché ha guardato l’umiltà della sua serva".




Segnaliamo altri articoli sul tema:

37 commenti:

  1. Come è possibile che Kiko afferma di essere stato ispirato dalla Madonna per fondare il SUO cammino neocatecumenale e poi disconosce e nega proprio il dogma Mariano?
    LUCA

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    1. Affermare di essere ispirato da "XYZ" non implica affatto essere in piena sintonia con "XYZ". Questa è la prima bidonata per i poveri fratelli del Cammino.

      La bidonata è confermata dal fatto che le millantate apparizioni kikiane (certe volte "intellettuali", altre volte "la mente che fa crack") sono esclusivamente oggetto di vanteria e di autocertificazione, fin da quel bar di Madrid nel 1964.

      È perfettamente ovvio che Kiko sottilmente disprezzi la Beatissima Vergine, cioè la debellatrice di tutte le eresie. Il disprezzo non ha bisogno di essere espresso a chiare lettere: difficilmente sentirete Kiko dire qualcosa tipo "io disprezzo la Rosa Mistica". Ma si manifesta - e chiaramente - con quei deliberati errori di teologia mariana: "i dolori del parto, la morte..." Se Kiko amasse anche solo un pochino la Madre di Dio, non commetterebbe madornali errori del genere.

      Come ci dice già la Genesi, i dolori del parto e la morte sono tra le conseguenze del peccato originale. Peccato da cui la Regina degli Angeli e dei Santi è stata del tutto preservata, così come dalle conseguenze, in modi che a noi semplici peccatori risultano incomprensibili poiché riusciamo a immaginare/ricordare solo realtà di peccato, e non siamo facilmente propensi a riconoscere l'azione di Dio e i suoi impensabili miracoli («...la vergine concepirà e partorirà un figlio...»: a Dio, che crea dal nulla e che dà la vita, tutto è possibile; anche l'assumere in Cielo anima e corpo e senza far passare attraverso la corruzione della morte).

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    2. "i dolori del parto"
      Credo che Kiko si appoggi alla visione della Donna citata da S.Giovanni nell'Apocalisse

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    3. Le quali doglie e travaglio però non sono fisiche, trattandosi di una visione del tutto spirituale.
      Kiko non capisce la trascendenza.

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  2. Ringrazio Rebel per aver esplorato anche questo aspetto dell'Annuncio di Avvento.
    Dunque, mi pare di aver capito che nell'annuncio fatto a Madrid Kiko abbia ribadito la tiritera, ormai ripetuta in più occasioni dalla morte di Carmen in poi, che l'attimo del trapasso del cristiano (catecumeno?) avverrà in questo modo: ci sarà la tua comunità a cantare il Credo, poi ti addormenterai e verrà Gesù a prenderti da farsi uno con sé.
    Ed ogni volta giustifica questa versione dei fatti, che non corrisponde a quella cattolica, per la quale, alla morte, ci sarà un giudizio personale e una purificazione, con ciò in cui crede la "Chiesa d'Oriente". Al di là del fatto che noi siamo cattolici e, anche sui Novissimi, siamo tenuti a credere alla dottrina della nostra Chiesa, l'espressione "Chiesa d'Oriente" è volutamente vaga e mi chiedo a chi o a cosa esattamente si riferisca.
    Riporto infatti ciò che specifica sua santità Bartolomeo I in proposito al transito di Maria, la Teotokos, la Madre di Dio:

    I cristiani ortodossi si riferiscono a questo evento festivo come alla “Dormizione” (Koimisis, o “l’addormentarsi”) della Theotokos, piuttosto che alla sua “Assunzione” (o “traslazione” fisica) in cielo. Perché sottolineare che Maria è umana, che morì e fu sepolta come gli altri esseri umani, ci dà l’assicurazione che – anche se «né tomba né morte potrebbero contenere la Theotokos, nostra incrollabile speranza e sempre vigilante protezione» (dal kontakion del giorno) – Maria è in realtà molto più vicina a noi di quanto pensiamo; non ci ha abbandonato. Come rimarca l’apolytikion per la Festa: «Nella nascita, tu hai preservato la tua verginità; nella morte, tu non hai abbandonato il mondo, o Theotokos. Come madre della vita, tu sei partita verso la sorgente della vita, liberando le nostre anime dalla morte per mezzo delle tue intercessioni».

    A me sembra chiaro che, per gli Ortodossi. sia attribuito a Maria il merito, attraverso la Sua intercessione, di liberare le nostre anime dalla morte, come se l'azione di Maria completasse la redenzione operata dal Figlio Gesù: un'azione che, in fondo, noi cattolici invochiamo nell'Ave Maria: prega adesso e nell'ora della nostra morte.
    Perché Kiko non spiega ciò che dice veramente la Chiesa Ortodossa? Quale sarà questa Chiesa d'Oriente tirata così spesso in ballo?
    Naturalmente, a Roma, i suoi pretoriani gli hanno cassato definitivamente anche questa favoletta: ma chi la toglierà dalla memoria elefantina dei catechisti kikiani o dalle spiegazioni della "sacra icona di Kiko" diffusa nelle salette, nelle case e nelle chiese neocatecumenali?

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    1. Ci sarebbe ancora altro da esplorare: le ridicole affermazioni "artistiche" di Kiko, e il paragonare i suoi orridi sgorbi all'efficacia di un sacramento...

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  3. Chiesa d'Oriente,Padri del Deserto.
    Come si fa a credere in uno che si spaccia per il "nuovo" Giovanni Battista e non spiega mai le fonti da dove attinge per propinare la sua dottrina?
    Le persone che scrivono su questo blog citano le fonti di quello che scrivono,fanno riferimento ai documenti della Chiesa, perchè i catecumenali citano solo quello che dice Kiko, senza verificare quello che dice, come se le parole di Kiko fossero un Dogma?
    Kiko parla tanto ai suoi della rinuncia agli idoli, ma si rende conto di essere diventato lui stesso e il suo cammino il primo e il più grosso idolo?
    Nella mia parrocchia esiste il post-Cresima neocatecumenale.
    Questo percorso di 5-6 anni nasce dall'esigenza di tenere in Chiesa i giovani dopo la Cresima.
    Ci sono questi piccoli gruppi di ragazzi affidati ad una coppia sposata di neocatecumenali scelti dai catechisti.
    Si fanno 4 incontri mensili, uno a settimana, con un incontro per la penitenziale (le confessioni)alla maniera neocatecumenale.
    Però non è previsto portare i ragazzi a messa la domenica.
    Non è prevista l'Eucarestia, cioè il cuore della nostra fede.
    I ragazzi sono invitati a partecipare alla messa domenicale senza il buon esempio dei loro padrini che fanno l'Eucarestia neocatecumenale il sabato sera.
    Quando Don Gianvito, responsabile del post-Cresima neocatecumenale, è venuto in parrocchia a presentare e spiegare il post-Cresima neocatecumenale, giustamente non ha detto nulla della possibilità di invitare i ragazzi del post-Cresima alle catechesi del cammino, questi due percorsi dovevano essere separati proprio perchè le finalità iniziali del post-Cresima neocatecumenale erano diverse.
    Ora, i catechisti neocatecumenli responsabili di zona del cammino comandano ai padrini di invitare i ragazzi alle catechesi del cammino.
    Allora non è vero che il post-Cresima ed il cammino sono due cose diverse.
    Allora i genitori che hanno affidato i loro ragazzi ai padrini del post-Cresima sono stati presi in giro.
    Allora i problemi di reclutamento del cammino neocatecumenale sono più importanti del "percorso" del post-Cresima neocatecumenle.
    Morale della favola è che i ragazzi abbandonano il post-Cresima neocatecumenale, distruggendo quello di buono che c'era in questa iniziativa e confermando le solite bugie di Kiko e dei suoi catechisti.
    LUCA

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  4. Satana odia la Beata Vergine Maria. Da due millenni, infatti, fa tutto ciò che è in suo potere per scoraggiare la devozione nei suoi confronti e instillare odio verso di lei. Il cammino è uno dei tentativi. Avete mai notato che sono i dogmi e le devozioni mariani a suscitare le reazioni più forti in coloro che rifiutano la Chiesa? Anche alcuni buoni cattolici sono imbarazzati dalla devozione a Maria Vergine, e pensano che non dovremmo essere troppo estremi nella sua venerazione.
    Forse anche voi vi siete chiesti perché la Chiesa tiene la Vergine Immacolata in così grande considerazione. Forse vi siete chiesti perché Dio abbia deciso di usarla nell’opera della redenzione. Perché non c' è nessuno più forte di Lei, e Kiko che non può sopportarla è sintomatico.

    P.P.

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  5. Satana ritiene questa sconfitta da parte della Vergine Maria umiliante perché è una donna, e le donne sono il sesso più debole (1 Pietro 3:7), ed egli disprezza la debolezza. Non ama niente più di vedere le donne abusate, degradate e ridotte a un oggetto. Vedete differenze con i principi del cammino?

    P.P.

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  6. "Non hanno posto il Bimbo in una stalla, in una mangiatoia, ma lo hanno messo in una tomba, perché in quell' immagine loro stanno già profetizzando che risusciterà dalla morte".
    Bravo il criticone. A prescindere dal fatto che la mangiatoia sta nei Vangeli e "non l'hanno posto" là per caso, mica il pittore si pone il problema del simbolo della mangiatoia? Essa rinvia immediatamente all'Eucarestia, al dover essere mangiato di Cristo, e nell'Eucarestia c'è Morte e promessa di Resurrezione (nella berachà), o no?

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    1. Kiko non sa e vuole insegnare. Gesù nasce a Betlehem che in ebraico significa “casa del pane”. E nasce in una “mangiatoia”. L’evangelista Luca insiste in modo forzato nel ripetere tre volte questo termine di per sé non necessario al racconto. Il messaggio è chiaro: Gesù nasce per essere mangiato. Le icone bizantine rappresentano Gesù nella mangiatoia già come un morto avvolto in bende nel sarcofago.
      Più avanti nel racconto evangelico, Gesù è identificato con il “pane” come per esempio quando si dice che i discepoli con Lui sulla barca “avevano un solo pane” (Mc 8,14) o quando Gesù dice di se stesso “io sono il pane della vita” (Gv 6,48). Infine Gesù rimane presente attraverso i secoli soltanto come “qualcosa da mangiare”: il pane. L’unica presenza di Dio in mezzo alla comunità dei primi cristiani è un “lasciarsi mangiare”.

      Anonimo ex cammino

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    2. Che poi, chiedo, ma dove sta scritto che l'iconografia orientale dipinge Cristo bambino in una tomba? Ma le mangiatoie non erano forse anche in pietra? A me sembra solo una sua libera e distorta rilettura a comodo. È lui che dipinge Gesù come un bambino morto, ma nella icona originale non è così. Le fasce sono quelle detto bambini non dei morti anche perché Gesù fu avvolto in un lenzuolo non fasciato quando morì.
      Poi se sbaglio accetto correzioni

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  7. La Chiesa ha scomunicato sempre i gruppi che vanno contro la Madonna e il Magistero.Papa Bergoglio ha scomunicato i fedeli del "bambin Gesu'" di Gallinaro. L' annuncio ufficiale è: scomunicati per il delitto canonico di scisma.
    Chiesa ora dove sei?

    Anonimo ex cammino

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Anche un cattolico che, non conoscendo il Cammino, leggesse le parole di Kiko senza alcun pregiudizio, noterebbe la "stranezza" di certe affermazioni che, anche con tutta la buona volontà, non potrebbe fare a meno di considerare eretiche.
    Per KIKO la MADONNA SAREBBE MORTA?

    Camminati, SVEGLIA! Chiedete subito un chiarimento ai catechisti!
    Perché se è vero, come è vero, che la Madonna è nemica delle ERESIE, il fatto che kiko sminuisce Maria, mentre Carmen aveva l'orticaria al solo sentire il suo Nome, non depone a favore del Cammino!

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  10. Sono andata a vedere i rosari nel negozio on-line kikiano Zikaron e ho trovato delle catenelle di filo intrecciate a pallone con il ciuffo finale ed una crocetta in tessuto. Non ho osservato immagini della Vergine come nei rosari tradizionali.
    Ancor più stupefacente la spiegazione del rosario, che praticamente sarebbe una preghiera dei monaci orientali, utilizzata per la preghiera del cuore e, bontà loro, per qualche Ave Maria.
    Assolutamente non si fa cenno al fatto che la corona del rosario è al centro delle apparizioni di Maria Vergine a Lourdes e a Fatima e all'uso del rosario, nella nostra Chiesa che guarda caso è quella cattolica, principalmente e quasi esclusivamente per la devozione alla Madonna.
    Chi è stato a Loreto forse potrà chiarirmi se sono quelli i rosari consegnati e cosa viene detto in realtà di questa stupefacente e miracolosa devozione mariana.
    Riporto qua il commento sulla pagina Zikaron:

    Il Rosario è molto popolare nell'Oriente cristiano. I Cristiani di rito orientale (ortodossi e cattolici) usano questo rosario per la cosiddetta:
    "Preghiera del cuore" o "preghiera di Gesù" ("Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore!»), Con la quale si può aggiungere nella preghiera: il "Padre Nostro" e "Ave Maria" e contemplare i misteri della vita di Gesù e di Maria. E 'importante dire che il nostro rosario e la preghiera con il rosario ha una radice comune e fonte delle preghiere dei monaci dei primi secoli del cristianesimo.
    A proposito di questo, scrive il San Giovanni Paolo II nella sua Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae: "Il Rosario appartiene alla migliore e più sicura tradizione della contemplazione cristiana. E 'stato in Occidente come una preghiera carattere tipicamente meditativa e un po' come la preghiera del cuore e la preghiera di Gesù, che è emersa dal terreno del cristiano. ".

    Prima di tutto, fatti di lana - che ci ricorda che siamo le pecore del Buon Pastore ,che si è immolato per noi, l'Agnello che toglie il peccato del mondo. Ci si riferisce alla comunione con il Buon Pastore in cerca della pecorella smarrita pregando per lei. Ogni nodo è costituito da 7 croci contorte, che rappresentano i sette doni dello Spirito Santo e i 7 Sacramenti.

    Grani in legno ricordano l'albero - l'albero della vita nel Paradiso e il legno della croce. Ci ricordano che siamo tornati al Paradiso, che era perduto a causa del peccato originale del frutto dell'albero.

    Essendo a forma circolare chiuso, il rosario indica una continua preghiera eterna. Il punto di unione in prossimità della croce ci ricordano il Cristo, che è il principio e fine - Alfa e Omega.

    Un simbolo importante è la frangia, che termina con la Croce del Rosario. Secondo le antiche tradizioni dei monaci orientali, nella frangia c'è racchiusa la misericordia di Dio (misericordiosa mano di Dio), che viene dalla croce.

    Un breve raccondo dei Padri del deserto cita: I monaci hanno chiesto: "Qual'è la pena che subirà la pecora smarrita?»
    E il padre rispose afferrando frangia: "Vale la pena di sangue intero di Gesù che è stato riversato per lei."
    Pertanto, nella tradizione orientale le frange vengono spesso definite "la misericordia di Dio".

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    1. Uno degli approfondimento più completi sul rosario è
      Fasciculus Rosarum Selectus
      di Alberto Brandano della Mirandola

      Dopo due anni di impegno ed amore costante nella traduzione dal complesso latino seicentesco da parte ella prof.sa Valentina Dordolo, Simmetria edizioni ha pubblicato questo piccolo capolavoro del 1600, dovuto alle appassionate ricerche di un frate domenicano, Alberto Brandano della Mirandola. E’ un commentario sulle origini della Rosa, delle laudi alla Madre Celeste e del Rosario, dotato di tutti gli “imprimatur” della Inquisizione: ma non è soltanto un testo devozionale quanto uno sterminato roseto di considerazioni d’ordine mistico, teologico e…misterico. Fra Brandano richiama il grande Pico della Mirandola, suo omonimo, e ne esalta la competenza filosofica e religiosa e pone delle premesse al suo lavoro nelle “odi” dedicatorie, che lasciano realmente stupiti. E’, a nostro avviso, un ritrovamento straordinario che ha avuto una storia ai limiti dell’incredibile...(dalla prsentazione)

      Un sugerimento certamente non richiesto ma che mi sono sentito di proporre

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    2. "Chi è stato a Loreto forse potrà chiarirmi se sono quelli i rosari consegnati"
      I rosari consegnati nella Santa Casa a Loreto sono assolutamente tradizionali, catena argentata, grani di legno scuro, crocifisso anch'esso tradizionale, e come giunzione tra il "cerchio" e la "frangia" l'immagine della Vergine di Loreto dentro un ovale.

      "cosa viene detto in realtà di questa stupefacente e miracolosa devozione mariana"
      Assolutamente niente, se non che si è chiamati a recitare il rosario ( almeno una decina se non si riesce a farlo tutto ) una volta al giorno, l'altro invito è per recitare l'Angelus ogni giorno ( Regina Coeli in tempo pasquale ).

      Prima di andare nella Santa Casa si invitano i fratelli a chiedere una grazia, per avere esperienza di come Maria, come una mamma, "accontenta" i propri figli. La grazie deve essere qualcosa di "grosso" e di personale, e si dice che sarà certamente esaudita ( con i tempi di Dio ).

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  11. Catecumeni cosa vi devono dire di più? non considerate di andarvene via dalla comunità dopo tutto questo? Ma state leggendo? Il primo miracolo spero che accade a mia figlia, pregarte per noi. Mi aggancio a Pietro non del cammino che condivido, Sveglia!!!!!

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  12. 33
    III. DURANTE E DOPO L'ASSEDIO DI GERUSALEMME
    Il profeta come sentinella

    1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. 8Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.

    9Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.

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  13. Potrebbe essere interessante creare un nuovo Tag con tutti gli articoli di studio riguardanti la Beatissima Vergine. In fondo tutto ha un senso, e c'è della logica in questa follia kikiana.

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  14. Ricordo naturalmente che quando i naufraghi del mare kikiano approdano alla tappa di Loreto dopo 16 e più anni di cammino, Kiko se ne esce con "non c'è bisogno che io vi parli di Maria"... Fantozziano!

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  15. A volte mi capita di chiedermi se per caso io non abbia pregiudizi contro il Cammino. E mi metto alla prova.
    Magari, penso, vedendo quanto sono tronfi e saccenti i camminanti, mi ispirano una naturale e comprensibile antipatia umana che, però, mi impedisce di vedere l'opera di Dio.
    Allora cerco di essere il più obiettivo possibile, anzi, cerco di essere benevolo e di giudicare anche quelle cose che mi appaiono come storture, con benevolenza, cercando il buono ovunque. Non sia mai che giudichi male dei fratelli!

    E di cose buone ne trovo! Ma se mi limitassi a queste cose, sì che il mio giudizio non sarebbe obbiettivo.
    Nel Cammino, infatti, avvengono cose che non posso non considerare come gravi, anche se, con mio sommo stupore, a molti, anche Pastori, non appaiono così gravi, mentre a me ripugnano.

    Una di queste cose è il sarcasmo con cui nel Cammino si parla del Sacro Cuore di Gesù. O lo sminuire o, peggio, lo sbeffeggiare la devozione mariana.
    Ma di cose abominevoli ne avvengono anche molte altre.
    Ad esempio, la Comunione assunta tutti assieme con sbriciolamento del Pane consacrato e dispersione dei frammenti tra l'indifferenza dei camminanti!
    E la confessione non obbligatoria (almeno per Kiko) anche nei riguardi di peccati mortali.
    E i catechisti che, contravvenendo alle norme della Chiesa, fanno gli esorcisti!
    Per non parlare della stomachevole CONFESSIONE PUBBLICA!

    A tal proposito una risposta di padre Bellon di pochi giorni fa, riguardante un quesito sulla confessione SACRAMENTALE, afferma che, generalmente, per accusare tutti i peccati mortali che eventualmente si sono commessi, bastano 15, 20 secondi.
    Certamente il sacerdote può fare delle domande quando non capisce bene o sospetta che il penitente voglia nascondere qualcosa, ma le domande non devono scavare troppo a fondo e devono essere rispettose.
    Ma nella confessione pubblica del Cammino, che pure non è affatto un sacramento, i catechisti torchiano il malcapitato di turno come fossero dei servizi segreti.

    Certo, nel Cammino ci sono le famiglie numerose. Ed è vero: nel Cammino si applica l'humanae vitae (anche se so di coppie che, quatte quatte, dopo qualche figlio, si chiudono alla vita senza neanche prendere in considerazione i metodi naturali).
    C'è anche la testimonianza senza paura (che però a volte rasenta l'ostentazione), c'è la generosità, ecc.
    Ma tutto ciò a che vale di fronte a un sacrilegio istituzionalizzato?

    I Pastori non dovrebbero farsi prendere per il naso. Meglio una coppia di cristiani della domenica che, la domenica, dopo la messa, vanno a pranzo dai parenti o vanno a fare una gita, che una coppia camminante militarizzata con 10 figli che, però, sbeffeggia la Madonna e calpesta i frammenti eucaristici.

    Così, come stasera, finito il mio esame obbiettivo e che voleva essere benevolo verso il Cammino, mi ritrovo a scrivere come sto facendo ora che il Cammino è da combattere: o perché si CORREGGA su tutti i suoi gravi errori, o, in alternativa, se non si corregge, perché sparisca.
    Nonostante tanti bravi camminanti in buona fede che, però, sono ingannati.

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  16. I camminanti in buona fede sono come i protestanti o i testimoni di Geova in buona fede.

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  17. Bisogna fare attenzione alla parlantina neocatecumenale perché è sempre imbottita di falsità e di inganni.

    Qualche esempio concreto:

    - tu critichi i nostri canti? ma i canti di kiko sono canti biblici! tu dunque critichi la Bibbia!

    - adorazione eucaristica? ma kiko ci tiene moltissimo! infatti ha fatto costruire una cappella dell'adorazione nella Domus Galilaeae!

    - devozione mariana? ma kiko ha dedicato tanti canti alla Vergine!

    - ma noi il sabato sera facciamo l'Eucarestia! tu dunque sei fuori dalla Chiesa!


    Ora, non ci vuole chissà che cultura per capire che "canti biblici" non è sinonimo di Bibbia, e che una grattugiata di chitarrelle, anche se imbottita di versetti biblici, resta sempre una grattugiata di chitarrelle.

    Già nel 1968 il giovane parroco Biffi (che sarebbe poi divenuto cardinale) considerava tale parlantina addirittura un "Quinto Evangelo" inteso a surclassare con le proprie novità gli altri quattro, e nel libro ironicamente intitolato proprio così cominciava raccontando che un tal commendator Migliavacca "era cattolico": infatti sua moglie andava a Messa (beninteso, quando aveva tempo), e sua figlia addirittura aveva fatto le elementari dalle Orsoline...

    Così allo stesso modo, Kiko - il sedicente costruttore di cappelle eucaristiche, scusate, di cappella eucaristica, una sola, interna al monumento che ha fatto erigere a sé stesso, la Domus - in vita sua non avrà mai fatto personalmente adorazione eucaristica (ancor meno spontaneamente e credendoci): magari la esibirà per la prima e unica volta dopo adeguato squillo di trombe e a favor di telecamere, sapete, il processo di auto-canonizzazione esige anche delle messinscene come quella, e magari di ricordi prefabbricati che guarda caso da mezzo secolo a questa parte non erano mai venuti fuori.

    Pure la pretesa devozione mariana, anzi, addirittura le apparizioni "intellettuali" ma "con la mente che si fa il crack", fanno parte della patetica messinscena. Ma essendo amico del demonio (quello vero), Kiko ha la strettissima urgenza di infilare madornali errori teologici per svilire la figura della Beatissima Vergine, come già commentato nella presente pagina blog.

    Ed ancora, l'Eucarestia non si "fa" ma si celebra, e il modo di celebrarla è stabilito per tutta la Chiesa dall'autorità stessa della Chiesa attraverso il Messale e i documenti liturgici. La carnevalata del sabato sera delle salette non è "Eucarestia", ma una carnevalesca parodia. Chiamarla "Eucarestia" non ne cambia la sostanza.

    Mentre Don Kikolone procede a grandi e decisi passi verso il profondo dell'inferno a far compagnia alla diabolica Sancarmen, e mentre tanti fratelli neocatecumenali ancora si illudono di poter crescere nella fede grazie al Cammino, alcuni facinorosi kikos (specialmente quelli che vanno proclamando le cosiddette "catechesi") adoperano la menzogna per difendere il kikismo-carmenismo, e pur rendendosene conto continuano diabolicamente a perseverare nell'errore, sforzandosi di non pensare al fatto che ciò li porterà tra le fiamme della geenna a far compagnia ai due autoeletti "iniziatori" della truffa neocatecumenale.

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  18. Io non contesto il cammino perché odio il cammino, io contesto il cammino perché il cammino si spaccia per quello che non è.
    Il cammino afferma di essere cristiano, afferma di far parte della Chiesa e afferma di essere ortodosso verso la dottrina religiosa cristiana.
    Non è vero, il cammino non aderisce al cristianesimo della Chiesa ed ha un suo credo che si discosta largamente da quello che dice la Chiesa.
    Il cammino prende idee della chiesa e ne fa un cocktail con idee dei protestanti, degli ebrei, degli ortodossi, qualcosa di gnostico e un po' di massoneria.
    Quello che esce da questa miscellanea è qualcosa di nuovo ma non è cristianesimo. È inutile che Kiko faccia i salti mortali per rientrare in qualche modo nella ortodossia del cristianesimo, lui lo sa che la sua creatura é qualcosa di diverso.
    Allora perché non dichiararlo pubblicamente, perché non dirlo chiaro e tondo alla gente, perché continuare a nascondersi dietro l'evidenza.
    Il cammino neocatecumenale deve uscire dall'ombra che ha scelto di proposito e cominciare a camminare con le sue gambe.
    Basta bugie e mezze verità.
    Ci vuole il coraggio di dire che il cammino neocatecumenale è un'altra cosa, è un'altro credo, è qualcosa di diverso da tutto quello che c'è oggi nel mondo.
    Il cammino neocatecumenale rappresenta la volontà di Dio?
    Bene, ditelo chiaramente a tutti senza paura di perdere i consensi.
    Se Dio ha scelto Kiko e il suo cammino neocatecumenale per salvare l'umanità, sicuramente farà di tutto per portare il cammino neocatecumenale in tutto il mondo.
    Se non è così allora Dio distruggerà il cammino neocatecumenale.
    Kiko dice che non ha paura di diventare un martire, anzi dice che il suo martirio e quello dei neocatecumenali è un martirio Santo che salverà il mondo, quindi non ha che da mettere in pratica quello che dice.
    La Nuova estetica salverà il mondo, benissimo, le parrocchie non salvano la gente, benissimo, la Chiesa Cristiana Cattolica si è persa dopo i primi tre secoli, benissimo, il cammino neocatecumenale è la risposta di Dio al fallimento della Chiesa, benissimo.
    Kiko esci dall'ombra e dalla Chiesa che non salva e porta il tuo santo cammino neocatecumenale per proprio conto, come luce del mondo, come ancora di salvezza degli uomini e come unica valida alternativa alla Chiesa.
    Finiscila di nascondere la vera, autentica, anima della tua iniziazione cristiana che si chiama cammino neocatecumenale.
    Hai avuto i tuoi tempi buoni, ora stai vivendo tempi meno buoni, se aspetti ancora i tempi saranno ancora peggiori.
    Perché le tue bugie non possono essere nascoste per sempre.
    Allora decidi cosa vuoi fare e fallo ora che hai ancora un minimo di credibilità con la tua gente.
    Non ti garantiamo di smettere di criticarti ma almeno ti critichiamo come critichiamo i testimoni di Geova o qualsiasi altra setta.
    Dopo che tu decidi cosa vuoi fare da grande , la gente potrà fare una vera scelta di cosa fare della propria vita, se aderire alla tua vera idea o fare scelte diverse.
    Dopo non ci saranno equivoci, non ci saranno dubbi ma solo certezze sulla natura del tuo cammino neocatecumenale. Kiko fatti un regalo di Natale e fallo a tutti i tuoi fratelli neocatecumenali e a tutti gli ex fratelli, porta il cammino neocatecumenale fuori dalla Chiesa.
    LUCA

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  19. Per la serie: «certe volte persino Ratzinger dice una vaccata», segnalerei l'articolo del prof. Radaelli, che getta luce su un meccanismo che dovremmo avere sempre ben presente: quello del concedere terreno a chi non vuole credere.

    La vaccata in questione è un'affermazione retorica che facilmente scade in un inutile e dannoso "autorevole possibilismo" il quale, per il solo fatto di esistere, a lungo termine dà origine a qualche discussione "borderline possibilista" che tipicamente degenera in eresia più o meno conclamata. Ratzinger, in quel libro, magari voleva soltanto proporre un'esagerazione retorica: “la dottrina della figliolanza divina di Gesù Cristo non verrebbe intaccata qualora Gesù fosse nato da un matrimonio umano”, come ad intendere che la dottrina cattolica è talmente vera e coerente che resterebbe vera anche se cadesse uno dei dogmi di fede.

    Questo, però, è teologicamente una mostruosità, perché implica la possibilità che uno dei dogmi di fede possa essere meno necessario (o addirittura superfluo) rispetto agli altri. E suggerirebbe che i dogmi di fede non sarebbero poi così strettamente connessi tra loro. E aprirebbe strane e pericolose strade agli annoiati in cerca di novità.

    Come vedete, la vaccata consiste non necessariamente in un'affermazione ambigua o errata, ma anzitutto nel concedere una comoda possibilità a chi volesse pensare in modo sbagliato mentre si proclama cattolico.

    Un madornale errore dello stesso genere lo commise anche Paolo VI riguardo alla Humanae Vitae: l'enciclica nulla concedeva - nemmeno alla discussione - ma l'autore stesso un mese prima aveva fatto sapere che se ne poteva discutere. Ossia aveva sottilmente degradato l'autorevolezza ad autoritarismo: "fate come dico, ma potete continuare a discuterne". Col risultato che la Humanae Vitae si presenta come solido appoggio solo per chi vuole ubbidire senza discutere.

    Il 23 giugno 1964 disse infatti: «Ma diciamo intanto francamente che non abbiamo finora motivo sufficiente per ritenere superate e perciò non obbliganti le norme date da Papa Pio XII a tale riguardo; esse devono perciò ritenersi valide, almeno finché non Ci sentiamo in coscienza obbligati a modificarle». Mentre si lamentava che la Humanae Vitae ebbe una pessima accoglienza, non gli tornavano in mente quelle sue parole di gratuito "possibilismo"?

    Non mi aspetto che i kikos comprendano. Sono troppo stupidi. Sono analfabeti funzionali, incapaci di astrazione, oltre che teologicamente analfabeti, e incapaci di capire cos'è un "errore di metodo". Sanno ripetere solo slogan preconfezionati - specialmente quando sono i primi a non crederci, come quando ad esempio esibiscono al Papa lo striscione Tu es Petrus il sabato mattina, e poi il sabato sera disubbidiscono al Papa stesso. Chiamarli "pasqualoni" è gentilezza, chiamarli "eretici" e "zombificati" è un atto di carità, perché la prima forma di carità è la verità, così come lo è l'ammonire i fratelli che professano eresie e devastano la liturgia.

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    1. Si vede che anche i papi hanno una illuminazione progressiva.
      Nei confronti dei neocatecumenali è successo a papa GPII, a Benedetto ed ora anche a Francesco. Papa Paolo VI non ha avuto approfondita occasione di conoscerli e papa GPI probabilmente è morto dopo aver letto una copia della catechesi di Carmen sull'Eucaristia.😉

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  20. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHA
    il gruppo fb aperto contro questo blog dice : SI ESORTANO I FREQUENTATORI AD ESSERE PIU' PARTECIPATIVI ...
    praticamente i fratelli nc mettono il MI PIACE per farlo contento e poi non lo cacano piu'

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    1. Se è lo stesso che vanta migliaia di "persone raggiunte", per forza: passa le giornate a condividere i post con i suoi cloni per aumentare la portata e a fare e-marketing del suo gruppo :-)

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  21. A me hanno dato un rosario di corda nera con i nodi e una medaglietta della Madonna del cammino. Se penso quanto ho pagato per questa oggettistica e per tutto quello che mi ha chiesto il cammino mi vergogno.

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    1. Non credo che ti abbiano dato quel tipo di rosario a Loreto.
      Quelli in corda sono legati ai RM ( li fanno per venderli e rasciare qualche soldo ) ed alle missio ad Gentes ( li davano ai ragazzi "gemellati" che pregavano il rosario in ginocchio davanti al SS per la Missio "di competenza" ).
      Poi i soliti "avvoltoi" li hanno messi nel loro catalogo e li vendono a chiunque.

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  22. Ora che scopro che Kiko non ha devozione mariana mi vergogno pure di più

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  23. Ma Shadix che fine ha fatto? Scappato? Convertito?

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    1. Certi soggetti - più i loro numerosi cloni - sono intervenuti su questo blog non per capire se il Cammino contenesse davvero almeno qualcuno degli errori che vengono contestati qui e altrove, ma solo per scaricare la loro propaganda preconfezionata e le loro astuzie retoriche (altrettanto preconfezionate). Shadyx, Voltaggio e pasqualoni vari non hanno mai mostrato un minimo cenno di voler almeno capire cosa dice l'interlocutore.

      Dopo che hanno detto tutto ciò che avevano da dire, e dopo averlo ripetuto fino alla nausea, e dopo essere stati documentatamente smentiti in ogni modo e sommersi da testimonianze non preconfezionate, non hanno saputo far altro che vomitare insulti. Solo che questo è uno spazio commenti, non il muro da imbrattare a disposizione dei vandali di passaggio. E la faccenda è seria perché riguarda la fede, non lo sport. Se la tua fede è importante non potrai far finta di non aver sentito. Se la tua fede riguarda la verità - cioè se è fede cattolica - allora non potrai difenderla con inganni e menzogne, né potrai restare sereno di fronte al dubbio che qualcuna delle accuse al tuo tanto amato Cammino abbia almeno un po' di fondamento. Quando si tratta di discutere se una bottiglia d'acqua è "avvelenata o no", il solo dubbio che ci sia una sola goccia di veleno nella bottiglia è sufficiente per rifiutarti di bere.

      Un altro punto scottante è che quella "pasqualoneria" è tipica dei fratelli del Cammino più facinorosi, ma in fin dei conti danneggia anche quei fratelli di buon cuore che si sforzano di vivere rettamente, di ubbidire, di seguire le indicazioni. Pur avendo buone intenzioni, pur desiderando crescere nella fede, vengono nutriti con una falsa spiritualità: basti pensare all'incessante martellamento sulla liturgia, secondo cui quella neocat sarebbe più "vissuta", sarebbe "migliore", non meriterebbe di essere sostituita dalla liturgia cattolica nemmeno per sbaglio. Vengono continuamente addestrati a ripetere gli stessi discorsini kikisti-carmenisti, preconfezionati e obbligatori, e guai a chi osasse riflettere, guai a chi osasse prendere sul serio quella Parola di Dio che tanto si sforzano di "preparare".

      La cretineria neocatecumenale consiste infatti nell'essere come le pecore (piuttosto: pecoroni) del racconto di Orwell "La fattoria degli animali".

      Quando gli animali prendono possesso della fattoria, scacciando via gli umani, usano lo slogan "quattro zampe: buono; due zampe: cattivo". Quelle pecore non facevano altro che ripetere lo slogan - chi in buona fede, chi con malizia -, e a qualche oca bisognò pure spiegare che le sue due ali valevano quanto altre due zampe, per cui totalizzandone quattro potevano dirsi a pieno diritto dalla parte dei buoni.

      A nessuna delle bestie viene in mente che "quattro zampe buono, due zampe cattivo" non è banalmente un conteggio degli arti con cui si cammina, ma è un'astrazione del tipo "viva gli animali, abbasso l'uomo". Chi in buona fede, chi "facinoroso", si accontentano di giudizi sommari che sono un concentrato di cretineria quando non di malafede - come l'arcinoto: "aaah! tu critichi i nostri canti? ma i nostri sono canti biblici! tu dunque critichi la Bibbia!".

      Il non voler capire è in fin dei conti un sotterrare il talento dell'intelletto. E sappiamo come va a finire per chi sotterra i talenti che Dio gli ha donato anziché metterli a frutto.

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    2. Shadyx non esiste. Non esiste nel senso che è solo uno dei cento nick che i soliti pasqualoni assumono per dimostrare di essere in molti a confutare, per disturbare le discussioni, per svilire gli interlocutori. Ultimamente Shadyx è anche Jack e entrambi pubblicano post del Pasqualone Antico, il maestro di punteggiatura, tratti addirittura dal blog "non credete a chi attacca" bloccato da anni. Leggete che capolavoro firmato shadyx: https://neocatecumeniincammino.wordpress.com/2018/11/24/la-nuova-estetica/?fbclid=IwAR3Aldbe6KxqehV6hrooFlWWBlnmudK5Bouh1bnsGJBRDcvZbb-E1aCm0CQ
      Non è cambiato niente da quando elevai i due al grado di cavalieri serventi di Kiko Arguello.
      I moderatori fanno benissimo a censurarli: da quando non si pubbicano le loro idiozie divaganti le discussioni sono centrate sui post e molto più interessanti.

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