lunedì 2 dicembre 2019

COME MAI TRA TUTTI I MOVIMENTI PARLIAMO SOLO DEL CAMMINO?

P. Enrico Zoffoli (1915-1996)
Sul Cammino Neocatecumenale, uno dei Movimenti nati nel postconcilio, sono reperibili parecchi scritti. Non solo questo umile blog, ma proprio libri di teologi, dichiarazioni di vescovi e parroci, copiose testimonianze di fuoriusciti…

Basta aprire internet e, insieme alla loro battente propaganda, di molto superiore a quella di qualsiasi altro Movimento, si trovano subito siti web di tutti i generi che lo criticano, a differenza di tutti gli altri Movimenti “coetanei”. Il motivo va cercato ovviamente nel contenuto comune di tali critiche, poiché non esiste un generico “avercela con Cammino Neocatecumenale non si sa perché”: se una cosa suscita reazioni in tutti gli ambiti e lo stesso genere di critiche sugli stessi punti, un fondamento di verità ci deve essere per forza.
Nessuno critica il Cammino Neocatecumenale solo perché gli sta più antipatico degli altri.

Non è che le persone spendono il loro tempo a parlare di una realtà solo per il gusto di farlo, cosa che si potrebbe ipotizzare, ma molto molto lontanamente, solo per qualcuno fra quelli che ne sono usciti bastonati.

Insieme a queste persone c’è una schiera nutrita di “addetti ai lavori” molto ben preparati, spesso anche forniti di conoscenze dirette di questo Movimento.
Il mondo cattolico “non ce l’ha col Cammino Neocatecumenale” senza un motivo, quasi come se le persone si svegliassero al mattino e dal nulla lo prendessero a bersaglio.Le persone non biasimano il Cammino Neocatecumenale per il piacere di farlo, come non lo fanno in egual misura relativamente agli altri Movimenti. Chiediamoci dunque: quale ne sarebbe il motivo?
Si possono sgolare all’infinito i camminanti, negando le evidenze: “Da me non si fa…”, “I miei figli sono liberi…”, “ai catechisti si può dire e chiedere di tutto…” e chi più ne ha più ne metta.
Anche se può ben essere che esistano “catechisti anomali” e famiglie sane e persone in buona fede, non è che questo bonifichi un impianto inquinato. È dell’impianto infatti che si parla, non dei singoli casi. Una pozzanghera potrebbe contenere una grossa percentuale di molecole di acqua pulita, ma nessuno sano di mente andrebbe a bere da una pozzanghera.

Quando tante persone escono dall’esperienza neocatecumenale con le ossa rotte e la vita distrutta, non è che se qualcuno dice “qui da me non si era così…” cancella il vissuto di quelle persone ad opera di qualcosa che si definisce Chiesa.
I preti pedofili esistono, non è che se qualcuno dice "nella mia parrocchia non ce ne sono" annulla il fatto che esistano altrove.
Se le voci contrarie cominciano ad essere troppe e piuttosto concordanti, qualche onesta domandina bisognerebbe farsela…
Non basta un semplice “non è vero” per cancellare tutto.
Coloro che confutano il Cammino Neocatecumenale esistono e, se posso permettermi di stimare, ad oggi esistono in misura ben superiore alla realtà del Cammino Neocatecumenale.

Come mai la Chiesa continua a dare ascolto agli ormai pochi (e interessati) che dicono “non è vero”, invece di ascoltare le schiere che denunciano ciò che accade lì dentro, rivelando realtà uguali nel mondo ed invisibili all’occhio esterno?

Riporto come unico esempio tra i tanti il succo di un unico articolo di testimonianza di stampa locale del 2014, con i relativi commenti del “non è vero” e invito tutti ad osservare come molti di essi siano offensivi, rabbiosi ed irrisori, nonché totalmente negazionisti, in perfetto stile neocatecumenale.

Mi limito a riassumerne i punti salienti:

A Bari la parrocchia neocatecumenale più famosa è la cosiddetta “Chiesa di Goldrake”, costruita nel 1970 su progetto dell’architetto Onofrio Mangini, che si dice avrebbe voluto farla assomigliare più a una tenda ebraica che a un’astronave, quale fu invece il risultato finale. Tale Chiesa costò all’epoca ben 190 milioni di vecchie lire ma essendo volutamente stata costruita in cemento, è stata esposta ad un processo detto “carbonatazione”, di deterioramento ad opera della pioggia.
Alcuni interventi furono fatti nel 1984 e, nel 2013, si è resa necessaria una ristrutturazione complessiva per il valore di 770 mila euro, spesa coperta per metà dalla Cei e per metà da raccolte dei fedeli, donazioni e sponsor (questi ultimi 3 soggetti in definitiva ebbero a sborsare ben 385 mila euro…).
E’ stata la prima chiesa con meno di 50 anni di vita ad aver avuto un finanziamento dalla Cei. (Ndr. era davvero necessario, visto che le Chiese oggi risultano essere anche troppe?).

Nell’articolo si riportano diverse frasi di interviste sul CNC.

Un 37enne neocatecumenale afferma che “il sesso non è contemplato al di fuori del meccanismo riproduttivo”.

Martina, 23enne, sta cercando di lasciare questo Movimento di cui fa parte la sua famiglia e dichiara di aver sempre avuto l’impressione che “per i neocatecumenali il sesso sia esclusivamente funzionale all’allargamento della comunità, della serie “più bambini ci sono più diventiamo importanti”.

Un 56enne neocatecumenale spiega che “visti i numerosi impegni cui la nostra comunità religiosa sottopone i suoi adepti, è giusto che fin da piccoli, i nostri figli, si responsabilizzino. E lì dove sia necessaria una figura di maggiore esperienza, si rivolgano ai loro fratelli più grandi”.

Un ex neocatecumenale 35enne dichiara che “per i neocatecumenali la famiglia è importante, ma in un certo senso svuotata di significato. Essendo cresciuto in una famiglia neocatecumenale, posso garantire che i rapporti tra me e i miei genitori e i miei 5 fratelli non sono tipici di un nucleo familiare “normale”. Ci si rispetta e c’è confronto, ma il tutto è vissuto in maniera fredda e distaccata, senza emozioni che possono essere considerate troppo forti”.

La maestra conferma queste parole: “ci sono diversi figli di neocatecumenali nella scuola: nella stessa famiglia ci sono dai 5 ai 7 figli distribuiti nelle classi perché hanno al massimo un anno di differenza l’uno dall’altro. Arrivano tutti insieme, si aspettano per andare via, si aiutano a portare gli zaini, ma non si parlano, non si salutano. E poi non parlano quasi con nessuno, un pochino solo con bambini di altre famiglie che appartengono al Cammino come loro. E se il fratellino più piccolo fa amicizia con un altro coetaneo, interviene subito quello più grande per “verificare” la situazione. E’ lui che decide, per il fratello, se vale la pena intraprendere l’amicizia o meno”.

Una 27enne in procinto di lasciare il Cammino dichiara che “i neocatecumenali sono un Movimento chiuso, una casta, un gruppo elitario ed endogamo che quindi non può avere rapporti di nessun tipo con persone esterne”.

Un’altra “figlia del Cammino” fuoriuscita svela: “La cosa più difficile da sostenere è il momento dello “scrutinio”, in cui ogni membro si espone davanti a tutti gli altri, di fronte al crocefisso e si sottopone alle domande dei catechisti. Vengono fatte domande sulla vita privata di ognuno davanti ad un pubblico attento e pronto a giudicare se si è moralmente “corretti”. Ho visto confessare tradimenti tra moglie e marito o ragazze essere guardate male da tutti per essere uscite con gli amici il sabato dopo la Messa. La cosa che più di tutte non comprendo è il potere dato ai catechisti, sembrano quasi delle divinità”.

Una 32enne neocatecumenale, un po’ “aziendale” spiega: “Le singole comunità sono organizzate attorno alla figura del catechista che amministra il culto e gestisce le risorse”. (ndr. Evidentemente non si è resa conto dello sfondone che ha profferito dicendo “il catechista amministra il culto”. Sono veramente ignoranti).

Un 46enne cattolico precisa: “i preti sono mere presenze investite di una dubbia sacralità, ma in realtà esautorate da ogni autorità, che legittimano l’ispirazione religiosa del Movimento e la sacralità dei luoghi di culto. Ma la loro funzione si esaurisce in questo: loro non hanno alcun potere, servono solo a rendere religioso ciò che di religioso ha ben poco”.

ALCUNI COMMENTI NEOCATECUMENALI (“non è veroo!!!”) tra cui qualcuno offensivo nei confronti della giornalista:

  • non giudicare le cose a prima vista.
  • Pura disinformazione e distorsione della realtà.
  • Informarsi fa bene! Ignoranti!
  • Ragazzi informatevi prima di scrivere queste falsità! Mi viene da ridere!
  • La giornalista cambi mestiere.
  • - - ….. Sul ruolo dei sacerdoti: quello che nell’articolo ha riferito quelle frasi è evidentemente un detrattore del Cammino…. Basti pensare che il Cammino ha contribuito alla creazione di 100 seminari in tutto il mondo per la formazione di sacerdoti le cui vocazioni nascono in seno al Cammino Neocatecumenale. Anche solo per questo è evidente che i neocatecumenali riconoscono pienamente la sacralità e l’autorità dei presbiteri.
    È vero che la figura di riferimento è il catechista perché questo è un Movimento laico, non sacerdotale, ma sarebbe una follia pensare che siano i laici ad amministrare i sacramenti o che i sacerdoti siano delle mere comparse.
  • solo cavolate quello che dite
  • La pima cosa che volevo dire è questa: Essere giornalisti significa studiare, informarsi e tenersi costantemente aggiornati. Cara giornalista, l’unica bizzoca dalle poco ampie vedute sei tu e non i neocatecumenali (fedeli alla Chiesa e al papa e a nessun altro).
  • la maldicenza sul prossimo
  • … non è cristiano.
  • Sarà bene che tu ti documenti da fonte certa prima di sollevare polveroni inutili e denigranti! [ndr. Sta parlando ad un’altra catecumenale, nemmeno tra sé si capiscono…]
  • devo testimoniare che tutto ciò che è scritto dalla giornalista è tutto falsità!!!!! ……
  • membro del Cammino Neocatecumenale, che altro non è che un Movimento cattolico sparso in tutto il mondo. Mi scuso personalmente con tutti quelli che ti hanno accusata, quando hai solo fatto delle interviste e tratto delle conclusioni, magari per qualcuno troppo affrettate. Faccio parte del Cammino ma mi cadono le braccia nel leggere questi commenti nei tuoi confronti perché purtroppo chi fa parte del Cammino tende sempre a puntare il dito contro gli altri…. Riportando lo studio del CESAP il cammino è una psico setta e personalmente devo dirti che questi scrutini che vengono fatti dopo qualche anno, effettivamente sono molto forti psicologicamente parlando. Vieni messo sotto pressione perché si è seduti al centro con tutti gli altri attorno e vieni analizzato da questi catechisti… sentivo che anche i Testimoni di Geova fanno la stessa cosa con questi “anziani” che prendono decisioni. Tutto questo penso sia assolutamente sbagliato. Il Cammino è davvero bello, ma molto spesso ti cadono le braccia col passare del tempo, gli appuntamenti raddoppiano, triplicano, praticamente finisci col passare tutta la settimana in Chiesa e finisci per isolarti ed essere additato dagli altri per ogni cosa fuori “norma”. I catechisti hanno troppo potere e molto spesso ci si pone contro vescovi e Chiesa tutta se per esempio non lasciano celebrare la Pasqua tra sole comunità per tutta la notte. Quindi magari col tempo la gente cambia e diventa sempre meno obiettiva per arrivare ad un non dico lavaggio del cervello ma quasi… questo è quello che mi dà fastidio! Io personalmente non mollo… e continuo a pensare con la mia testa … ma non è affatto facile! Per non parlare di questo 10% di stipendio versato che molto spesso non si sa che fine faccia… (ndr. questa ha già tutti e due i piedi fuori dal Cammino).
  • SENZA UNO STRACCIO DI PROVA. VI ASSICURO, DA PADRE DI FAMIGLIA, CHE MAI HO VIETATO AI MIEI FIGLI DI INTERLOQUIRE CON CHICCHESSIA. LA MIA FAMIGLIA È FELICEMTNE NORMALE. UN’ULTIMA COSA, DIFENDETE LE FAMIGLIE INVECE DI CRITICARLE.
  • non ti lascia libero di frequentare altre persone di religioni e culture diverse
  • perché in fin dei conti siamo tutti figli dello stesso Dio… Quindi non sprecate il fiato a criticare alcun tipo di cammino spirituale ma vivete la vostra vita per Dio e per la famiglia…
  • il Cammino Neocatecumenale NON IMPONE NULLA e non esistono queste cose assurde che sto leggendo… Che coraggio avete avuto per pubblicare queste cose? Quanta ignoranza
  • nessuno mi ha imposto nulla, nessuno ha contestato la mia decisione. Sapete una cosa? Sono tornata da sola. Perché quando assaggi una fetta di paradiso non puoi starne senza [ndr. Oppure quando assaggi la protezione di un ambiente in cui ti fai il nido]
  • Pensavo che fossero soprattutto i giovani ad essere influenzati da dicerie del web ma prendo coscienza che gli adulti che le alimentano non sono da meno… C’è così tanta disinformazione….
  • niente è dovuto e forzato, Dio ti chiama ma non sei tenuto a rispondere, puoi liberamente scegliere, se poi a Bari si esagera quello è un problema forse legato all’antropologia del luogo…. (ndr il neocatecumenale che sottilmente infama i “fratelli” neocatecumenali baresi)
  • Non ascoltate questa massa di figli capricciosi… è bellissimo far parte di una comunità, pregare…
  • Queto articolo è assurdo e scritto senza essere veramente a conoscenza dell’argomento solo per diffamare senza conoscere.
Visto? Attaccano anche una giornalista della stampa locale, che ha fatto solo il suo mestiere E la attaccano con quali argomenti?

  • “Non è vero”
  • “A me non è mai successo”
  • “Da noi non si fa”
  • “Siete disinformati”
  • “Siamo approvati”
  • “Tutte calunnie”
Tutti questi mormoratori neocatecumenali “personalizzano” le accuse, noi invece generalizziamo: non è che se ci sono comunità “felici”, ammesso che ce ne siano, l’impianto neocatecumenale diventa automaticamente buono per estensione.

Se una fabbrica produce prodotti difettosi, non conta se l’operaio adibito al singolo pezzo ha lavorato con onestà e rigore: il risultato finale è che bisogna guardarsi dai prodotti di quella fabbrica, perché non sono conformi né alle normative né alla richiesta di mercato.

19 commenti:

  1. Piccolo promemoria: se uno dice "sai, sono andato in pellegrinaggio a Lourdes":
    - se appartiene al Cammino, i suoi fratelli della comunità gli rispondono: "religioso naturale! ti sei assentato alla convivenza! hai speso tutti quei soldi! i catechisti ti faranno scendere da cavallo!"
    - se appartiene ad un altro movimento ecclesiale, quelli del movimento gli rispondono: "hai fatto bene! spero di poterci andare anch'io quest'anno! il responsabile ne sarà felice!"

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  2. Ci fanno sapere dalla regia che Kiko prima si inventa le "apparizioni", poi le chiama "apparizioni intellettuali", poi addirittura inventa una data, quindi dimentica di festeggiarle, infine, dopo sessant'anni da tali inventate "apparizioni" comanda di festeggiarlle.

    Mano al portafoglio, fratelli! Domenica prossima a Roma pagherete i festeggiamenti a tariffa super costosa!

    p.s.: nel 2009, quando c'era da festeggiare la cifra tonda dei 50 anni, nessuno ha festeggiato. Questo festeggiamento obbligatorio di un'apparizione inventata (e perciò mai sottoposta al vaglio della Chiesa) è completamente farlocco.

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  3. Voi parlate solo del Cammino,per i seguenti motivi:Primo perchè siete scemi,secondo perchè non avete capito o non volete capire,la situazione della Chiesa e della società attuale,terzo vivete fuori dal mondo,non vi rendete conto o non volete rendervi conto della secolarizzazione in atto,sempre più avanzata.Inoltre vi ricordo che il Cammino non è un movimento,ve lo ripetiamo per l'ennesima volta,è un itinerario di formazione cattolica.Poi non parlate dei movimenti, anche perché, almeno quelli storici cioè Azione Cattolica,Opus Dei,Comunione e liberazione,Sant'Egidio,Focolarini etc,sono fortemente in crisi e ridimensionati,soprattutto l'Azione Cattolica che è scomparsa in quasi tutte le parrocchie,quindi di cosa vuoi parlare?Praticamente stanno sparendo!L'unica eccezione è il Rinnovamento nello Spirito e poc altro,che ancora conserva una certa vitalità.Per il resto i movimenti laicali,tranne poche eccezioni,sono ridotti ai minimi termini,pertanto sono assolutamente privi di qualsiasi peso ecclesiale.Ecco perchè non ne potete parlare,non esistono quasi più.

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    1. Vorrei invitare il cretino delle 16:05 a rileggere le cretinerie che ha scritto.

      E se non ha voglia di rileggerle, provi almeno a ricordare che:

      1) questo blog ha come tema il Cammino Neocatecumenale. Come evidenziato dalla colonna laterale del blog, consigliamo il blog Chiesa e Postconcilio per i temi di natura ecclesiale, e Radicati nella fede per quelli di carattere spirituale;

      2) la Chiesa naviga in cattive acque, certo, ma è a causa di una generalizzata crisi di fede che ha toccato anche i vertici. Per approfondimenti, vedere i due blog appena citati. La Chiesa non è un'azienda, tanto meno un'azienda impegnata a massimizzare il numero degli iscritti e i bilanci quadrimestrali da esibire agli azionisti, tanto meno una federazione di movimenti e di parrocchie. Questo blog avrebbe uguale valore anche se la Chiesa fosse costituita da cento fedeli cattolici e un miliardo di neocatecumenali;

      3) piaccia o non piaccia, alla luce del Diritto Canonico, il Cammino è un'associazione di fedeli (tant'è che viene persino nominato qualche "consultore" dei vertici del Cammino affinché sia riferimento per i kikos quando la Chiesa vuol dire loro ufficialmente qualcosa); nel panorama ecclesiale, il Cammino si "muove" proprio come un movimento (addirittura, quando il Papa loda i movimenti, i primi a leccarsi i baffi sono proprio i kikos); dichiarare che il Cammino è solo un "itinerario" è una menzogna perché tale itinerario prevede tutta una struttura organizzata di "catechisti", di raccolta di Decime, di diffusione delle fetide esalazioni del fondatore, ecc., per non parlare della furbesca costituzione di fondazioni a cui intestare beni in uso esclusivo del Cammino, di seminari in cui vige esclusivamente il kikismo-carmenismo facendo vagliare le vocazioni a dei laici, di tutta la rete di lucrosi kiko-shop dove vendere a cifre astronomiche gli obbligatori gadget kikiani (ad esempio il "tabernacolo a due piazze" che costa quanto una Tesla), ecc.;

      4) il fatto che le realtà ecclesiali che vanno sotto il nome di "movimenti" (incluso anche il Cammino) siano in crisi di adepti, dipende da numerosi fattori ma soprattutto da quella generalizzata crisi di fede purtroppo aggravata dall'atteggiamento di certa gerarchia;

      5) il Cammino è frutto di mani d'uomo, e come tale è destinato a perire. Contiene numerosi e gravi errori liturgici e dottrinali, che a loro volta hanno inevitabilmente generato errori su tutti gli altri campi perché da una pessima teologia discende sempre una pessima vita. In qualità di fedeli cattolici, abbiamo il diritto e anzi anche il dovere di avvisare i fratelli del Cammino che stanno mettendo in serio pericolo la propria salvezza e la propria vita spirituale;

      6) infine facciamo notare che i kikos, proprio perché accecati dall'idolatria, rifiutano di prendere in considerazione anche soltanto l'ipotesi che Kiko e Carmen, «i nuovi falsi profeti» (così li definì padre Pio da Pietrelcina ancor prima che si installassero in Italia), abbiano prodotto qualche insegnamento sbagliato, qualche pezzo di "itinerario" sbagliato, qualche disubbidienza al Papa, qualche eresia.

      Le oltre 2200 pagine pubblicate da questo blog sono a disposizione di chiunque voglia verificare e approfondire.

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    2. Il cretino delle 16,05; da cosa scrive, da come scrive, osservare l'interpunzione, fa capire benissimo chi e'.
      Ruben.
      ---

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    3. Si, Ruben, è il solito cretinetto del rione Traiano di Napoli. Secondo indiscrezioni, lo stesso cretinetto, sta per ricevere il premio dell'anno h.c. "Il pasqualone d'oro": mi raccomando, diffidate dalle imitazioni!

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    4. ma lo sai avete rotto le scatole con questa pappardella?? Sono 20 anni che dite SEMPRE le stesse cose. E almeno girate il disco!
      Caro mio, i primi in crisi siete voi, nonostante quello che dice quello squinternato di Kiko che oramai dice stupidaggini una dietro l'altra. Quando Kiko morirà scomparirete ad una velocità supersonica. Perchè voi non fate parte della Chiesa di Cristo, ma della chiesa di kiko.

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  5. @Anonimo
    - Per "vitalità" intendi "che fanno rumore"?
    - Per "peso ecclesiale" intendi "peso in denaro x corrompere ecclesiastici"?
    - Per "secolarizzazione in atto" intendi quella che fomentate voi nella Chiesa? Al contrario della Chiesa vera che deve portare la fede cristiana al mondo, voi portate la mondanità dentro la Chiesa, con le vostre regole arbitrarie, la vostra struttura di potere e il vostro attaccamento al denaro.

    Il vostro "itinerario" porta a tutto fuorché ad essere UMANI, figuriamoci se porta ad essere cattolici!

    Ricordati anche, che non c'è bisogno di parlare quando uno fa opere buone, le opere parlano da sé .. ma per smascherare gli IMBROGLIONI, quali voi siete, allora sì che è necessario parlare, perché la maschera di cristiani siete capaci ad indossarla e a cercare di lustrarla per ingannare la gente (e voi stessi!) col luccichio e il rumore che copre il VUOTO e l'ammutolimento che c'è sotto.

    Su una cosa siamo d'accordo, non è corretto definirvi "movimento" poiché quello che siete è una SETTA.


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    1. Setta gnostico-massonica-protestante vagamente esoterico-mistico-ebraica.
      Fondata sul denaro estorto agli adepti e sull'obbedienza cieca e totale ad un gruppetto di laici assatanati di potere, denaro e prestigio.
      Umanità :zero, empatia verso i non adepti: zero, opere: solo quelle imposte dal percorso o obbligate dalla gerarchica laica di cui sopra.
      Obblighi e doveri : tanti, che aumentano in maniera esponenziale durante il percorso.
      Sono cristiani solo sulla carta perché la gerarchia della Chiesa o non li conosce o li sfrutta per il loro denaro.
      Hanno uno statuto approvato dalla Chiesa, ma non lo rispettano.
      Sono gruppi chiusi, che portano avanti uno pseudo percorso di fede imposto dal loro fondatore, con documenti segreti e segregati che usano solo tra di loro.
      Ed hanno il coraggio e la faccia tosta di definirsi "cristiani"!!!!
      LUCA

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    2. Hai perfettamente ragione, sono una ex è non mi sembra vero, mi è capitato di aiutare finanziariamente un fratello in grosse difficoltà economiche, rigorosamente all'insaputa dei catechisti. Sentivo il cammino come una prigione, ci stavo rimettendo la salute e il matrimonio, visto che frequentavo da sola,prima di uscire ho pregato molto è sono sicura che il Signore mi ha salvato. Mi fanno una pena infinita i bambini che stanno nascendo nel cammino, e continuo a non capire il Santo Padre che con coraggio non prende provvedimenti.Mary

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  7. Anonimo delle 16 e 05:

    1) anche se la società e perfino la Chiesa sta attraversando una crisi, la risoluzione del problema non è il Cammino.
    Il Cammino, infatti, è come un FALSO AMICO: sembra che ti voglia aiutare, cerca la tua fiducia, poi, però, ti danneggia.
    Il Cammino, infatti è una setta protestante.

    Ora, se una comunità protestante dichiarata convertisse un ateo, sebbene sarebbe meglio che l'ateo diventasse cattolico, mi sta bene: meglio un buon protestante che un ateo.
    Il fatto, però, è che il Cammino è un falso amico perché, pur essendo protestante, si dice "itinerario" cattolico, e ci tiene così tanto e in modo tanto smodato a dirsi cattolico e riconosciuto dall'autorità ecclesiale, perché "pesca" tra i cattolici e nelle parrocchie. Col risultato di far diventare settari e protestanti tanti cattolici.

    2) Se il Cammino non è un movimento, allora è la Chiesa. Allora Kiko esca dall'anonimato dichiari di essere "lo vero Papa", per dirla con Brancaleone. O comunque il Capo della Chiesa.
    Perché non ci sono alternative: nel linguaggio ecclesiale se non sei la Chiesa, e la Chiesa è solo quella apostolica, che esisteva ben prima del Cammino e di Kiko, allora devi essere un movimento, o una spiritualità, o un'associazione...
    Itinerario? Tutti i movimenti hanno un loro itinerario NELLA Chiesa. Un itinerario loro, ma che si deve inserire nell'itinerario vero e unico: quello della Chiesa.

    Il fatto che per il Cammino il termine "movimento" ha un significato e per la Chiesa ne ha un altro, è sintomatico che voi camminanti nella Chiesa siete degli alieni, dei corpi estranei, dei virus.

    3) Che l'Azione Cattolica sia in crisi è vero, ma ciò non toglie lo siete pure voi.
    L'Azione Cattolica è ormai quasi irrilevante in quanto è al termine della sua parabola discendente dovuta a una crisi frutto del modernismo che l'ha contagiata. La vostra parabola discendente invece è iniziata da poco... riparliamone tra 10 anni.

    Inoltre AC può riprendersi, purché ritrovi le sue RADICI, mentre nel Cammino sono proprio le RADICI ad affondare nell'eresia.
    Pa AC basta una potatura ad altezza tronco, per il Cammino occorre un TRAPIANTO. E' la potatura che va innestata, mentre le radici vanno fatte morire.

    Io non sono mai stato di AC, ma riconosco ad esso grandi meriti.
    Ricordo con grande gratitudine una catechista di quando ero piccolo, che non saprei riconoscere e non so chi è. La ricordo con affetto perché è stata determinante nell'inculcarmi amore per la Chiesa.
    Quell'amore che ho poi ritrovato in un gruppo che ha causato il mio ritorno alla Chiesa, di cui sentivo una grande nostalgia.
    Ma, credo non a caso, alcuni dei responsabili di quel gruppo erano ex di AC. Avevano avuto una formazione solida.
    Successivamente, negli anni ottanta, mi sono trovato ai ferri corti con un responsabile parrocchiale di AC, ma la mia stima per AC è immutata.

    4) Sei troppo catastrofista: è vero che la crisi è grande, ma ci sono ancora belle realtà e belle parrocchie (pur con tutti i difetti dovuti alla nostra umanità).
    Io la vedo diversamente da voi camminanti: per me uno dei segni della crisi di fede nella Chiesa è proprio il Cammino.

    Il Cammino è l'altra faccia della medaglia del secolarismo classico.
    E' un secolarismo religioso. Infatti non ho mai sentito un camminante parlare di vita eterna, di inferno, di purgatorio. Tanto che penso che gli stessi mamotreti di Kiko ne parlino poco o nulla.
    Ma ammetto che questa è solo una mia tesi che potrebbe essere confutata.

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    1. Pietro per Kiko e compari di merende, semplicemente l'inferno non esiste.
      Mentre il Purgatorio coincide con il rifare "bene" il cammino neocatecumenale, parola di quell'umile e santo presbitero che risponde al nome di DON Mario Pezzi.
      Tutti i neocatecumenali, rigorosamente a "grappoli" e separati per ordine di comunità vanno direttamente in paradiso, senza neanche il giudizio del Padre Eterno, loro hanno una via preferenziale perché sono obbedienti a Kiko.
      LUCA

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    2. Certo! Perchè a giudizio sono stati sottoposti dai catechisti. Tutto vien loro perdonato perchè...hanno molto obbedito!
      In più, poveracci, in realtà per loro è stato un Purgatorio anticipato in terra. Mica che no!

      Pax

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  8. Ho il sospetto (fondato?) che i nuovi festeggiamenti per le visioni di Kiko siano un distogliere i kikos dagli impegni diocesani .
    La diocesi di Roma per l'Immacolata ha organizzato vari eventi.

    https://ilsismografo.blogspot.com/2019/12/italia-l8-dicembre-la-solennita.html?m=1

    Frilù

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  9. Nella rubrica risponde un sacerdote sono sempre più gli ex neocatecumenali e i kikos dubbiosi che cercano di informarsi da fonte non kikiana riguardo a certe stranezze blaterate nelle cosiddette "catechesi" del Cammino.

    Padre Angelo dà risposte sempre documentate dalle Scritture e dal Magistero, come ad esempio (la risposta sopraindicata) riguardo al fatto che l'espressione "sacrificio di lode" non è teologicamente sbagliata.

    Ma il Cammino è un guazzabuglio di errori teologici (e padre Angelo lo sa), anche se frammisti ad espressioni pienamente nel solco della tradizione. Gli eretici, infatti, tentano sempre di mettere insieme le loro ciarlatanerie con paroloni altisonanti del lessico cattolico ma, come dice un vecchio proverbio napoletano, "Pascà, è inutile che aggiungi rhum, un caccone non diventerà mai un babà". (Fra parentesi tutta l'insistenza dei kikos sul termine "sacrificio di lode" serve anzitutto a far passare il messaggio "noi facciamo meglio della Chiesa, di più della Chiesa, diversamente dalla Chiesa").

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  10. Sulla differenza tra "itinerario" e "movimento".
    Il Cammino Neoatecumenale è un movimento vero e proprio in quanto, ormai, propone sempre più in modo indifferenziato a tutti i propri aderenti la maggior parte delle proprie iniziative.
    Infatti le Missio ad gentes, le iniziative vocazionali, le 100 piazze, le missioni due a due sono aperte ormai anche ai precatecumeni.
    Quindi tutta la massa, sempre più ridotta, dei neocatecumenali, partecipa in modo indifferenziato alle stesse iniziative, alle stesse riunioni, alle stesse agitazioni, quindi a tutti gli effetti essi si comportano, e vengono gestiti, come gli aderenti a qualsiasi movimento ecclesiale di massa.
    Sempre di più invece ciò che costituiva la struttura e la ragion d'essere dell'itinerario, cioè del cammino per divenire un cristiano adulto, viene continuamente contraddetto dalla inevitabile omologazione che le iniziative comuni impongono.
    Questa ambiguità viene vissuta in modo doloroso da parte di chi aveva veramente creduto nelle promesse delle ormai sorpassare catechesi di Kiko, cioè da chi ha creduto che il cammino avesse un termine, che si sarebbe sciolto nella Chiesa, come il sale, che al termine di questo non ci sarebbero più state imposizioni catechistiche e sempre più invece assiste a fusioni tra comunità con diversissimi anni di cammino, l'inserimento dei coniugi catecumeni in comunità avanzate, le scorciatoie per i figli dei leader, mentre loro, anche appartenenti alle primissime comunità di Italia o Spagna, vengono ancora trattati da scolaretti alle convivenze di inizio corso da un Kiko ormai senile o obbligati a cambiare parrocchia o precettati per gli imbarazzanti balletti in piazza.


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