domenica 26 gennaio 2020

CATECHESI CHIESA PRIMITIVA: LIBERO ARBITRIO E VOLONTÀ - SAN CIRILLO DI GERUSALEMME

Il Cammino Neocatecumenale, per bocca dei suoi predicatori, ha proclamato di riprendere il modello catechetico della Chiesa primitiva, quello delle origini, cioè quello per i NON BATTEZZATI.

Già da subito si presenta la prima grande incongruenza, dato che invece il Cammino Neocatecumenale si dirige nella quasi totalità della sua predicazione, a persone BATTEZZATE, che cioè hanno GIÀ ricevuto l’efficacia sacramentale propria dei sacramenti, UNICA ED IRRIPETIBILE.

Anche se molti possono aver RATTRISTATO LO SPIRITO SANTO GIÀ RICEVUTO”, come dice espressamente Papa Francesco, ciò non toglie che già lo detengano, proprio in virtù del BATTESIMO e poi degli altri sacramenti.
Quindi nel Cammino Neocatecumenale non si tratta di “infondere” nulla, già tutto è stato infuso dalla Chiesa a suo tempo.
Dovrebbe trattarsi, casomai, di aiutare a ridare vigore, ad imparare meglio a “non rattristare” qualcosa di cui si è già depositari.

Tutti i riti battesimali nei vari passaggi del Cammino Neocatecumenale, quindi, sono solo pantomime, rappresentazioni teatrali di ciò che ha già esplicato il suo effetto sacramentale a suo tempo, con la somministrazione del sacramento da parte della Chiesa.

Quando Kiko quindi ripropone il “rito del sale” o “la rinuncia a satana” durante il rito del II passaggio, per esempio, dicendo “ora” sarai liberato, “adesso” il sale si scioglierà in te purificandoti, afferma pura eresia, perché non è né “ora” né “adesso” che la Grazia sacramentale inizia la sua efficacia, ma l’ebbe già nel sacramento IRRIPETIBILE del BATTESIMO, con tutti i suoi riti.
Sacramento del Battesimo.
Da questo momento si è
"Figli di Dio", nuove creature.
Avrebbe casomai dovuto dire che quei "riti neocatecumenali" manifestano più simbolicamente ciò CHE AVVENNE, lo esplicitano, ma non avrebbe mai dovuto parlare di “ORA” E “ADESSO”, come se l’efficacia sacramentale si fosse spostata nel tempo per prodursi in costanza delle sue mere “RAPPRESENTAZIONI”.

Vorremmo confortare chi si illude di ottenere lo SPIRITO SANTO nella costanza dei riti neocatecumenali, che quello Spirito già lo deteneva, prima dell’avvento del regista di rappresentazioni antiche: non è per mezzo della teatralità kikiana che gli “arriva”.

Ma, oltre alle rappresentazioni neocatecumenali, che fanno credere ciò che non è, c’è dell'altro che la predicazione neocatecumenale non dice, proprio riguardo al CATECUMENATO ANTICO, di cui si fregia di essere la riscopritrice.

Come al solito, Kiko e Carmen hanno preso ciò che li stuzzicava e scartato ciò che non gradivano perché non sintonico con la predicazione che per tutta una vita hanno smerciato.

Nelle CATECHESI DELLA CHIESA PRIMITIVA, per esempio quelle di san Cirillo di Gerusalemme (lui sì qualificabile come vero “catechista”, catechista per eccellenza) dal quale risulta evidente che il kikianesimo ha scopiazzato (e scopiazzato anche maluccio), esiste tutta una parte, anche diffusa in momenti diversi, sul LIBERO ARBITRIO e sulla VOLONTÀ DELL’UOMO, come condizione imprescindibile per la salvezza e la determinazione a stare dalla parte di Dio.

Si rigetta completamente il pensiero che il cristiano, colui che è stato ammesso al Battesimo e l’ha ricevuto, possa anche solo ipotizzare di non fare ricorso alla sua volontà, al suo libero arbitro nella SCELTA tra il bene ed il male.


Ascoltiamo dunque cosa dice san Cirillo di Gerusalemme come catechizzava nel 300 dopo Cristo:

San Cirillo di Gerusalemme
LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ

"La nostra anima è dotata di LIBERO ARBITRIO. Su di essa il demonio può esercitare delle suggestioni MA NON UNA COSTRIZIONE CHE NE VIOLENTI LA VOLONTÀ: non ne ha il potere.
Ti suggerirà pensieri impuri: se tu VUOI li respingi, se NON VUOI li accetti. Credi infatti che Dio avrebbe preparato la geenna per la tua fornicazione se vi fossi necessitato? Ti avrebbe Dio preparato ineffabili corone se operassi il bene per naturale impulso e non per libera scelta? La pecora è mansueta, ma per tale mansuetudine non ha mai ricevuto corona; perché la sua mitezza non è frutto di volontà libera ma di istinto naturale.”
Anche il termine “LIBERO ARBITRIO” risulta già in uso. Per non parlare del ricorso alla VOLONTÀ dell’uomo, che viene ritenuto CAPACE di scegliere, decidere, schierarsi.

È da sottolineare inoltre, che al demonio non viene riconosciuto “alcun potere”, come avviene invece in tutta la predicazione neocatecumenale, che gliene riconosce anche troppo, quando incessantemente afferma che “l’uomo non può non peccare”, che “se pecchi è perché il demonio ti inganna”, che “se non pecchi è perché il Signore ti tiene la mano sulla testa”, “siete sottomessi al demonio che è vostro padre”, “siete schiavi del demonio”, come se davvero il demonio avesse “tutto quel potere” sull’uomo.

L’unico potere che gli viene riconosciuto, come ci insegna san Cirillo, è quello di “esercitare delle suggestioni”, tentare, ma l’uomo è LIBERO (quindi per nulla schiavo del demonio), se VUOLE, di aderirvi o meno, proprio in virtù dello Spirito Santo che già ha in sé e che mai verrà meno, potendo solo essere “rattristato” dal comportamento umano di chi "non voglia".
Ci sarebbe seriamente da chiedersi allora COME MAI nel Cammino Neocatecumenale SI RICONOSCE COSÌ TANTO POTERE AL DEMONIO, potere che la Chiesa, fin dalle origini, non gli riconosce.
Già in questo punto fondamentale la differenza incolmabile tra Cammino Neocatecumenale e Chiesa è abissale: l’uno predica che il demonio ha il potere di renderti schiavo al suo dominio, l’altra predica invece che non sei schiavo del suo dominio ma, attraverso lo Spirito Santo che essa ti ha infuso, diventi e sei LIBERO di scegliere. La tua inclinazione al peccato, i tuoi difetti, i tuoi limiti, non cancellano mai la tua libertà di accogliere la divina grazia, e come il figliuol prodigo o il buon ladrone, puoi sempre scegliere di ravvederti.

Non a caso il paragrafo di san Cirillo si intitola “LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ”, perché se sei LIBERO di scegliere, se scegli il male ed il peccato la RESPONSABILITÀ È TUA. Non c’è trucco, non c’è inganno. Lo dice la Chiesa FIN DALLE ORIGINI.

Ma Cirillo non si limita a questo,:si trovano diversi riferimenti alla volontà umana e al libero arbitrio durante le sue catechizzazioni, che confutano di netto la predicazione kikiana:
“Sappi anche che l’anima prima della sua venuta nel nostro mondo non commise peccato e che, venuti al mondo senza peccato, ADESSO PECCHIAMO PER NOSTRA LIBERA SCELTA. Credimi, non dare ascolto a chi MALE INTERPRETA quelle parole: «FACCIO IL MALE CHE NON VOGLIO»”.
Noi, che purtroppo abbiamo ricevuto la predicazione kikiana, e che per nostra macchia l’abbiamo anche predicata, sappiamo come nel kikianesimo si interpretano le parole di san Paolo apostolo: «FACCIO IL MALE CHE NON VOGLIO».
Saltando idealmente tutta la parte successiva dell’epistola, ed INTERPRETANDOLA MALE quando la si spiega, nel kikianesimo viene predicato che addirittura san Paolo era incatenato in un corpo votato al peccato, senza scelta né libero arbitrio, salvato solo dall'intervento dello Spirito Santo, senza alcuna volontà, anche dopo la conversione.

Invece san Paolo spiega che non è così: “chi mi libererà? Rendo grazie a Dio che mi libera per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.”
Questa frase nel Cammino Neocatecumenale viene spacciata come se fosse direttamente Gesù, il suo Spirito che, indipendentemente dalla volontà, quando arriva ti fa uomo nuovo e quindi non peccherai più. Senza passare né per la volontà né per il libero arbitrio. Come per magia.
Confondendo sul fatto che lo Spirito Santo è quello che invece ti dà questa libertà di scegliere, sei libero, puoi SCEGLIERE il bene, perché la Grazia ti difenderà nella tua scelta.


Liberi di scegliere il BENE
Di queste male interpretazioni san Cirillo, il catechista per antonomasia, ci avvisa per tempo.
Ma poi Cirillo insegna ancora:
“Uomo, riconosciti di natura duplice, di essere stato creato da Dio – l’ho già detto – con due componenti: anima e corpo. RICONOSCI CHE L’ANIMA È FORNITA DI LIBERO ARBITRIO, un capolavoro del Creatore che la modellò a sua immagine e la rese immortale. Sappi che per grazia Dio ti ha dato con la vita UNA RAGIONE e ti ha destinato all’incorruzione CREANDOTI CAPACE DI AGIRE SECONDO LIBERO VOLERE. SE PECCHI, INFATTI, NON LO FAI VIOLENTATO DAL DESTINO; DOVE VAI A FORNICARE, NON TI CI PORTA IL CASO; NON TI DÀI ALLE IMPURITÀ, PERCHÉ COSTRETTO – COME SI VANEGGIA – DALLE CONGIUNZIONI DEGLI ASTRI! Perché RIFIUTI LE TUE RESPONSABILITÀ, e invece di confessare i tuoi peccati ne attribuisci la causa agli astri innocenti?”
Cirillo spiega che anima e corpo sono due cose create diverse. È L’ANIMA CHE È FORNITA DI LIBERO ARBITRIO, NON IL CORPO. Lo devi RICONOSCERE, che nel linguaggio catechetico significa "credere".
È Dio che ci ha CREATI CAPACI DI AGIRE SECONDO VOLERE, DANDOCI LA RAGIONE.
Quella ragione che Kiko, nel suo kikianesimo, vorrebbe “circoncisa”.

Ognuno, come creatura, ha la sua propria RAGIONE e la deve usare come dono di Dio. Non deve obbedire alla ragione altrui ciecamente, di “catechisti laici” che sostituiscono la loro ragione (dice Cirillo “capacità di agire secondo LIBERO volere") alla tua. Dio ti ha fatto CAPACE di usare la TUA RAGIONE e quindi decidere LIBERAMENTE per la tua vita. In questa libertà ASSOLUTA, ci sta anche chi possa SCEGLIERE il male, ma si può SCEGLIERE anche il bene, senza che altri si sostituiscano a noi, con la loro ragione e le loro scelte.

Cirillo poi, condannando il peccato anche attraverso esempi, parla di “essere costretto al peccato dagli astri”, perché all’epoca era una credenza talmente comune.
Ma la stessa cosa poteva tranquillamente dire riguardo alla “costrizione del demonio”, invece che degli astri. La catechizzazione di Cirillo non riguarda gli astri o il demonio, ma la COSTRIZIONE”.
Dice infatti, nei suoi esempi, che “se pecchi non lo fai violentato dal destino” (o demonio, è uguale), dove “vai a fornicare non ti ci porta il caso” (o il demonio fa uguale).
NON TI DAI ALLE IMPURITÀ PERCHE COSTRETTO. Non importa da chi. Nessuno ti può costringere.
Ed aggiunge, per maggior sottolineatura: “COME SI VANEGGIA”. Dicendo con questo che chi afferma che se pecchi è dovuto “al destino”, “al caso”, “agli astri”, o “al demonio”, STA VANEGGIANDO.

Capito? Le catechesi della Chiesa Primitiva, quanto al peccato, considerano VANEGGIANTI tutti coloro che affermano che il peccato è frutto della costrizione di qualcosa o qualcuno, disconoscendo il LIBERO ARBITRIO, la VOLONTÀ e la LIBERA SCELTA che deriva dalla RAGIONE di cui Dio ci ha fatto dono e che ha sede nell’ANIMA e non nel corpo.

Più chiaro di così penso non possa essere.

Il kikianesimo ha PRETESO di rifarsi alla catechizzazione battesimale della Chiesa Primitiva, scimmiottandone riti e prendendone spunti “esegetici”, ma deformando il più delle volte anche quelli, RIGETTANDO ciò che il vero ispiratore, cioè il demonio, non voleva che fosse predicato, per poter indirizzare meglio chi ascolta al baratro della perdizione.

Il kikianesimo quindi, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, scimmiotta soltanto (il demonio è la scimmia di Dio), riproducendo riti teatrali senza alcuna efficacia, come in una commedia, di ciò che la Chiesa aveva già efficacemente elargito a suo tempo.

Non è che “ora” diventi catecumeno, lo sei già stato in seno alla Chiesa, non “ora” arriva lo Spirito Santo, per te già arrivò il giorno del tuo Battesimo, non è che “ora” il sale ti cambierà in una persona nuova, già ti cambiò a suo tempo dandoti la natura di “figlio di Dio”.

Tutto ciò che avviene nel Cammino Neocatecumenale, non avviene “ORA” per opera della predicazione di Kiko Argüello, era GIÀ AVVENUTO. Aveva solo bisogno, in molti casi, di essere riattivato.

26 commenti:

  1. Il cammino neocatecumenale è solo una setta che vuole portare le persone a non avere più interesse per se stessi e per la vita in genere. Tutto quello che dici tu, Libera, è sacrosanto come tante altre volte ho postato e ho dimostrato con il fare parlare Santi della portata di Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno ecc. (Pax, se vuole, può riportare i riferimenti). Se manca la voglia a migliorarsi e progredire continuamente è finita la vita! Al coro dei santi citati si aggiunge ancora quella di Cesario di Arles che proprio nell’ufficio di oggi ricorda: “…...…purifichiamo l’anima da tutti i suoi errori. È grave rischio non mettere ogni cura nel correggerci dal peccato………”. È risaputo anche in ambienti non cristiani che il volere migliorarsi è prerogativa dei saggi e che lo studio in genere se non migliora la condizione iniziale di chi lo persegue, non serve a nulla. Proprio oggi Papa Francesco ha istituito la terza domenica del tempo ordinario come memoriale dello studio della Parola di Dio, il metodo ottimale per migliorare se stessi e l’ambiente in cui viviamo, ma come noi sappiamo, nelle comunità non si studia e la parola di Dio è sempre indirizzata agli scopi finalizzati della mente corrotta degli iniziatori. Mistificano la corona di Spine ricevuta da Cristo come lo strumento che ha circonciso la ragione del “Messia”, omettendo che Lui ha ricevuto quella corona da altri, significa che era la classe dirigente di allora a volere annullare il modo di pensare di Cristo che disturbava notevolmente, ma Egli risorgendo ha fatto proprio capire che la sua “Ragione/Volontà” è ancora viva e lo resterà per sempre, la volontà nella denuncia del male che spetta a noi cristiani. Per questo non circoncidiamo la ragione, basta leggersi l’enciclica “Fides et Ratio” di s. Giovanni Paolo II. Chi è cristiano usa la sua intelligenza per svelare le insidie della società e soprattutto delle sette, affinché chi è più sprovveduto non si ritrovi turlupinato.
    Veterano.

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    1. E Lui: “La mia giustizia non può passare più oltre. Mi sento da tutti ferito, da
      sacerdoti, da devoti, da secolari, specialmente per l’abuso dei sacramenti: Chi non li
      cura affatto, aggiungendo i disprezzi, e chi frequentandoli, ne formano conversazione di
      piacere, e chi non essendo soddisfatto nei suoi capricci, giunge per questo ad
      offendermi. Oh! quanto resta straziato il mio cuore nel vedere ridotti i sacramenti come
      quelle pitture dipinte, o come quelle statue di pietra che compariscono vive, operanti da
      lontano, ma si fa per avvicinarle e si incomincia a scoprire l’inganno; onde si fa per
      toccarle, e che cosa si trova? Carta, pietra, legno, oggetti inanimati, ed ecco del tutto
      disingannati. Tali sono i sacramenti, ridotti per la maggior parte, non c’è altro che la sola
      apparenza. Che dire poi di quelli che restano più lordi che netti? E poi, lo spirito
      d’interesse che regna nei religiosi, è cosa da piangere. Non ti pare che sono tutt’occhi
      dove c’è un vilissimo soldo, fino ad avvilire la loro dignità? Ma dove non c’è l’interesse
      non hanno mani, né piedi per muoversi un tantino. Questo spirito d’interesse li riempie
      tanto il interno, che trabocca nell’esterno, fino a sentirne la puzza gli stessi secolari, e di
      ciò scandalizzati, fanno la causa che non prestano fede alle loro parole. Ah! si, nessuno
      mi risparmia; vi è chi mi offende direttamente, e chi potendo impedire un tanto male, non
      si cura di farlo, onde non ho a chi rivolgermi. Ma Io li castigherò in modo da renderli
      inabili e chi distruggerò perfettamente, giungeranno a tanto, che resteranno le chiese
      deserte, senza avere chi amministrerà i sacramenti”.

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  2. La vostra IGNORANZA mi supera...
    Un Sacerdote

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    1. E allora, con Santa pazienza, se lei fosse un Sacerdote, ci istruirebbe, ci renderebbe edotti dei nostri errori e li correggerebbe a suon di sana dottrina cattolica.
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    2. Se lei è sacerdote (cosa di cui dubito fortemente dato che non è la prima volta che qlc NC volenteroso si spaccia per ciò che non è...e poi magari fa il diavolo a quattro per conoscere nomi e cognomi di chi scrive qui....ipocrita che non è altro) dovrebbe usare il suo MUNUS per SMENTIRE in maniera sensata quello che c'è scritto in questo articolo, ma non lo farà perchè lei NON E' UN SACERDOTE e sopratutto NON HA NESSUN ARGOMENTO.

      Vuole smentire Cirillo di Gerusalemme per caso? In che cosa sbaglierebbe? O vuole negare che nel cammino si dica CHIARO E TONDO che sei condannato a peccare e se provi a non farlo sei un moralista ipocrita?

      Mi vuole citare un discorso di Kiko in cui lui ESPLICITAMENTE parla del LIBERO ARBITRIO?

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    3. Addirittura osa definirsi "sacerdote"? Cos'è questo linguaggio magico pagano sacrale religioso naturale? Guardi che la rimandano al primo scrutinio!
      Kiko insegna che non esistono altari né sacerdoti né sacrifici, bensì il ministero presbiterale all'interno dell'unico sacerdozio comune dei battezzati, pagano!

      Tomista ex NC

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    4. Se la nostra ignoranza ti supera figurati quanto deve essere profonda la tua!
      Veterano

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    5. Se questo è un sacerdote io sono Chiara Ferragni...
      Ma finitela di spacciarvi per ciò che non siete. IPOCRITI!

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  4. A me al catechismo hanno insegnato una cosa: che il Battesimo imprime un CARATTERE ovvero un qlc che NIENTE E NESSUNO TI PUO' LEVARE. E questa cosa è essere FIGLIO DI DIO. Se il cammino partisse da questo, dalla sua bellezza, dal fatto che è un dono inestimabile e che è in primis una emerita scemenza sporcarlo con il peccato (sopratutto se MORTALE ovvero fatto con coscienza e volontà) non avrei NULLA da ridire.

    Ma il cammino non fa questo. Il cammino smonta tutta la dottrina cristiana dalle fondamenta. Ti dice che, fondamentalmente, il battesimo che tu hai ricevuto (perchè sono casi rari che nel cammino entrino NON BATTEZZATI) non conta una cippa e questo perchè, in sostanza, la Chiesa che te lo ha dato non è quella di Cristo. Il cammino smonta la dottrina, svilisce la Chiesa in tutte le sue forme (dottrinali, liturgiche, artistiche).

    Avevo fatto una domanda che non ha ricevuto risposta: c'è mai stata una occasione ufficiale in cui Kiko, Carmen o Padre Mario abbiano fatto delle lodi ad una qls realtà cattolica PER IL SUO CARISMA in SE' e non per quanto ASSOMIGLIASSERO al cammino? A me risulta di no. Poi se qlc mi volesse smentire ben venga.

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  6. Ottimo articolo.
    La vostra SAPIENZA supera alcuni che amano definirsi...

    un semplice fedele battezzato da Santa Romana Chiesa e unto con l'olio a cui Dio ha dato....

    (da IPG)

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  7. Altro insegnamento di un'altro Padre della chiesa, egli ne sapeva tanto di comunità che volevano battezzarsi,è stato catechista di innumerevoli catecumeni e ha rotto le scatole a tanti vescovi senza interessarsi affatto che non sarebbe mai diventato santo.

    “Ascoltando queste parole, devono arrossire coloro che negano che la salvezza dell’uomo dipende dalla sua volontà! Potrebbe Dio chiedere all’uomo qualcosa se non fosse capace di rispondere alla richiesta di Dio e di offrirgli ciò che gli deve? Poiché c’è il dono di Dio, ma c’è pure il contributo dell’uomo” (Origene: Omelie sul libro dei Numeri n. 12 § 3).

    Questo si che è puro catechismo.
    Veterano.

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  8. Sua eminenza il cardinale Carlo Maria Martini forse ne sapeva meno di questo sacerdote ? scusate presmitero.(come diceva toto "ma mi faccia il piacere.

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  9. UN SACERDOTE:

    se ci dicessi almeno UNA cosa che per te è sbagliata ci faremmo un'idea su ciò che vuoi dire e soprattutto su quali sono le tue idee.
    Ad esempio: se tu affermassi che noi siamo ignoranti perché non è vero che l'uomo è libero, ma è TOTALMENTE schiavo del diavolo e delle sue passioni, ci riveleresti molto della dottrina che sta dietro alle tappe del Cammino.
    Ma forse non VUOI dire quello che pensi perché, se lo dicessi, ti RIVELERESTI e riveleresti la tua vera fede.

    Se hai il coraggio: dì una sola cosa di ciò che è scritto nel post, su cui non ti trovi in accordo.
    E ti sfido: io dico che NON lo farai.
    Ma spero di perdere la sfida...

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    1. E invece l'hai vinta...
      La vinciamo sempre. Ogni volta che proviamo a chiedere più in profondità, ogni volta che proviamo a farli uscire dagli slogan, vinciamo sempre. Perchè scappano come conigli, perchè mentono sapendo di mentire, perchè sono convinti che basti seguire il cammino e sono a posto.

      Vi do una notizia: VI HANNO IMBROGLIATO.

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  11. Inutile chiedere a "Un Sacerdote" di spiegare come e perchè saremmo IGNORANTI. Nell'affermare che la nostra IGNORANZA lo supera vuol dire, in sintesi, che è "scienza troppo alta che lui non comprende". Rigetta tutto a priori, senza se e senza ma, solo perchè mette all'angolo il suo infallibile guru che è infallibile perchè è così e basta. Chi può mai dubitarne?
    Ce ne fosse uno tra i tanti, sono certa che sono tanti, che compulsivamente aprono le pagine del nostro Blog trepidanti in grado di mettere in piedi uno straccio di ragionamento! Un tentativo minimo di confutazione. Non ci provano nemmeno. Perchè, a parte il fatto che Kiko è infallibile, non poggiano le loro convinzioni su nessun altro fondamento.
    Continuiamo sulla nostra strada, ignorandoli. Altro non meritano.

    Pax

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  12. @ Veterano

    Se manca la voglia a migliorarsi e progredire continuamente è finita la vita!

    Carissimo hai perfettamente ragione!
    Segnalo qui come mi hai chiesto alcuni link dei numerosi post sull'argomento.


    Repetita iuvant. Noi facciamo riferimento continuo ai Padri e Dottori della Chiesa. Come Libera ha dimostrato col post di oggi più cerchi e più trovi. Se approfondisci la dottrina vera della Chiesa e i suoi insegnamenti consolidati, Kiko ne esce sempre molto male. Egli - come fa con l'uso/abuso della Parola di Dio - spilucca di qua e di là, prendendo solo quanto gli fa comodo, tagliando frasi e facendo ragionamenti a metà. A lui serve solo procurarsi "pezze d'appoggio". Ripeto quanto spesso vado dicendo:
    Kiko non ha MAI ascoltato nessuno, non ha MAI ritenuto di dover imparare da altri, nella sua suberbia superlativa è soltanto una persona di una ignoranza abissale. Per questo ancor più pericoloso. Patetico e ridicolo quando con leggerezza appioppa a destra e manca l'appellativo di "ciucci". Ha parlato lo scienziato! Che ha studiato filosofi, esistenzialisti e tutti i Padri del Deserto che predilige perchè, nel ginepraio dei "pensieri dal deserto" può fare meglio un minestrone nel quale cuocere a fuoco lento, bollire, le sue rane sprovvedute, tra le quali, ohimè, a mia vergogna sono stata anche io! Solo che, prima di perdere i sensi del tutto, ho trovato la forza di lanciarmi fuori dal pentolone immondo, ero malconcia parecchio ma oggi sono qui, guarita e risanata del tutto... mentre questi occhi ne hanno viste tante, e queste orecchie sentite ancora di più. La nostra testimonianza non può e non deve mancare.

    Pax

    Continua....

    Pax

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  13. Questi i post a cui Veterano faceva riferimento, utili per approfondire.

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/02/ideologia-inutile-dannosa-dragone-invade-anime.html

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/01/chiudete-la-bocca-deponete-la-bibbia.html

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2016/11/in-una-catechesi-i-kikos-fanno-una.html

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/01/all-opposto-di-quel-che-trapela-dai-diari.html

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/02/kiko-non-vuole-che-diventiate-santi.html

    Se "Un Sacerdote" vuol leggere completa il quadro e la nostra IGNORANZA lo supererà di tanto da...lasciarlo seppellito. Così si toglie il pensiero.

    Concludo con un breve pensiero tratto dall'Enciclica "Fides et Ratio" del Papa San Giovanni Paolo II a cui Veterano ha fatto riferimento:

    "Spinto dal desiderio di scoprire la verità ultima dell'esistenza, l'uomo cerca di acquisire quelle conoscenze universali che gli consentono di comprendersi meglio e di progredire nella realizzazione di sé."
    (Come si vede si continua a parlare di "progredire" alias "migliorare")

    Questo il famoso incipit dell'Enciclica:

    La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità.

    Cari fratelli del cammino, come amate chiamarvi, o camminanti o adepti che dir si voglia, voi non spiccherete mai il volo. Kiko un'ala ve l'ha tagliata proprio, quella della ragione, che vi ha chiesto di cedere a lui totalmente mentre l'altra è marcita perchè fede non è ma eresia. E così state dopo quarant'anni impantanati nel fondo della vasca del disegnino kikiano in cui il vostro falso maestro vi ha sprofondati.

    Pax

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  14. Altra considerazione.
    Perchè sono puntato su Esaù, Edom, e gli Edomiti ( in questo caso gli Edomiti sono tutti i Neocatecumenali convinti)?
    Dall'articolo si è capito che nel CN è uso dire: che non si può non peccare! Ma la frase, da come ho capito, secondo la loro interpretazione è che se io cado in un qualche male, ecco che il tutto è inevitabile, perchè sono un peccatore schiavo del male, e per cui non si può non peccare. Cioè se commetto errori e altro, ecco che non è colpa mia, ma del Demonio, io ne sono schiavo, e se li faccio non mi devo preoccupare più di tanto, cioè non devo mettermi, con serietà, a correggere i miei peccati, in quanto con il Perdono di Cristo ho ottenuto la Redenzione. Non sono io che pecco, con la mia volontà, ma è il Demonio che mi tiene in pugno. In più se vengo pescato, in peccati gravi, come farmi pagare la vita dal prossimo, cioè infilarmi in appartamenti, Domus, seminari, e infilare figli, amici, parenti, sempre sulle saplle del prossimo, e via dicendo, o nel dire bestialità, commettere abusi sessuali, commettere abusi liturgici, abusi del Santissimo Sacramento, abusi di potere, spaccio menzogne in mondo visione e davanti ai vescovi e sacerdoti e altri, ecc, ecc, ecco che nessuno mi deve giudicare, perchè Cristo è morto per i miei peccati, e per cui tutto viene condonato, annullato. E chi mi giudica va contro Cristo, il suo Perdono, e per cui è contro Dio, la Chiesa, il Cammino, lo Spirito Santo, ecc, ecc.

    In grandi lineee siamo su questa riga, poi se sbaglio qualcosa: AMEN! L'importante è l'aver centrato, più o meno, il dunque.
    E' importante sottolineare da questo punto che da qui partono tutte le loro presunzioni: la presunzione di dirigere la vita degli altri, la presunzione di credersi coloro che possono scrutare lo spirito degli altri, la presunzione di credersi di poter comandare sugli altri, la presunzione di pensare di giudicare male gli altri e credersi nel giusto, la presunzione di farsi dare soldi incolpando gli altri e giudicandoli (perchè io se prendo soldi è Dio che me li da, e se tu non li dai a noi fai un torto a Dio, per poi io posso spendermeli come mi pare e piace, secondo i miei gusti), la presunzione di escludere gli altri secondo il proprio metro di giudizio, la presunzione di determinare ciò che è peccato e ciò che non lo è, la presunzione di credersi di essere venuti loro a portare la luce agli uomini che prima di loro vivevano nel buio, ecc, ecc. Tutte le cose che abbiamo sviluppato fino ad adesso.
    (segue)

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  15. Per cui abbiamo dei personaggi che se vengono pescati con le mani nella marmellata, ecco che si autoassolvono, e si mettono in posizione di essere dei profeti. Cioè chi è immerso nel peccato, perchè ne è schiavo e succube, ecco che diventa maestro del prossimo. Come se il cieco potesse guidare altri ciechi.
    Cosa ha detto Gesù:

    Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
    In quel modo di vedere, a mio avviso vi sono degli errori di fondo, cioè non si va a considerare che Gesù è venuto per rompere la catena del Peccato, per cui a liberare la nostra volontà, cioè a darci la Luce per distinguere le Tenebre, e così noi scegliamno. Se l'uomo è nel buio profondo, ecco che la colpa è attenuata, ma se tu sei stato messo in condizione di distinguere bene il male dal bene, ecco che scegliendo il male la colpa è maggiore:


    Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

    Da qui capiamo che vi è la spinta al Peccato,cioè si è schiavi della Carne, ed il nostro corpo ne è infettato, purtroppo, ma con la Grazia, mano a mano, ecco che noi riusciamo sempre più a contrastare le opere della morte e rimanere in quelle della vita. Ognuno con il suo grado di capacità e di crescita. C'è chi ci mette un pò più tempo, chi meno, chi è spedito, chi è lento. L'importante è rialzarsi sempre e rimettersi, immediatamente nel cammino della Grazia con il proposito di non cadere. La pericolosità di queste persone sta nel fatto che si dice a se stessi che " non si può non peccare", è come se si dicesse che si è costantemente sotto il giogo della carne, e per cui si è votati per tutta la vita a peccare. Questo è pericolosissimo in quanto si toglie al prossimo la Speranza di riuscire a fare una vita migliore, cioè lontana dalle passioni della carne.
    (segue)

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  16. Noi con la Grazia Divina, se ci mettiamo con ogni sforzo e impegno, e chiediamo aiuto al Signore, ecco che con la volontà congiunta alla sua Volontà, ecco che riusciamo a rompere la catena del Peccato e riusciamo a vincerlo. Sicuramente non sarà facile, perchè per vincere ci vuole tanta volontà e tanta fede, e il Nemico le studierà tutte, dal metterti tentazioni di ogni genere, a metterti contro le persone schiave del male, ad ininuarti pensieri contro Dio. Ma se noi rimaniamo fermi nei nostri propositi e ci rammentiamo ciò che Dio è e quanto ha fatto per noi, ecco che riusciamo ad oltrepassare la tentazione. Perchè Esaù? Perchè se si inizia a distorcere la realtà, piegandola verso la Carne, significa che si ha la volontà di volere peccare, mettendo la scusa che si è deboli e schiavi, come se Dio fosse d'accordo, come se la realtà fosse questa. Immaginiamoci un mondo dove siamo condannati a peccare sempre e comunque, a quel punto, siccome ci diciamo che siamo schiavi, e per cui vediamo la nostra condizione, ecco che si potrebbe passare alla fase successiva nel dirsi: ma Dio mi ha dato la vita per essere schiavo del Demonio!
    E da qui, come reazione, ecco che inizieremmo ad odiare il Signore, il quale ci ha resi schiavi del Demonio. E' il contrario, Dio ti ha dato la libertà, il contrario della schiavitù, e attraverso la tentazione tu hai la libertà di scelgliere se acconsentire e seguire la Carne, o no acconsentire se seguire la Grazia. In più, se cadiamo, abbbiamo Gesù che ci rialza e ci rimette sul cammino della Libertà perchè Egli sa che siamo deboli, questo si, e per cui ci serve sempre una mano. Se ti accorgi della tua condizione, ecco che la tua anima conosce la verità, cioè distingui ciò che male e ciò che bene, ed ecco che sai, anche, cosa è buono per te, altrimenti non avresti la capacità di capire e di ditinguere.La tua anima è creata libera , dentro di te c'è il Soffio di Dio, e lo Spirito Santo ti avvisa. In più, tu essendo creatura di Dio, perchè da Dio veniamo, ecco che il nostro essere rigetta il male.
    Dove sta l'inganno di queste persone, detto in termini biblici? Sta tutto qui, bisogna saper leggere in termini spirituali ciò che ci insegna il passo biblico e rapportarlo ai tempi nostri:

    Genesi 25,29-34
    29 Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30 Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito». Per questo fu chiamato Edom. 31 Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura». 32 Rispose Esaù: «Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». 33 Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. 34 Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  17. Dalla Costituzione DOGMATICA "Dei filius", capitolo IV, di Papa Pio IX:

    "La fede e la ragione non solo non possono essere mai in contrasto fra loro, ma anzi si aiutano vicendevolmente in modo che la retta ragione dimostri i fondamenti della fede e, ILLUMINATA da questa, coltivi la scienza delle cose divine, e la fede, dal canto suo, renda la ragione libera da errori, arricchendola di numerose cognizioni...
    La dottrina della fede che Dio rivelò... è stata consegnata alla Sposa di Cristo come divino deposito perché la custodisca fedelmente e la insegni con magistero infallibile. Quindi DEVE ESSERE APPROVATO IN PERPETUO quel significato dei sacri dogmi che la Santa Madre Chiesa ha dichiarato, né MAI SI DEVE RECEDERE da quel significato con il pretesto o con le apparenze di una PIU' COMPLETA INTELLIGENZA"

    Poiche stiamo parlando di una Costituzione DOGMATICA, queste affermazioni sono dogmatiche.
    Chi non ci sta, è un eretico.

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