mercoledì 20 maggio 2020

IL VESCOVO NEOCATECUMENALE DEL CALLAO, JOSE LUIS DEL PALACIO Y PEREZ-MEDEL, HA DOVUTO DEPORRE LO SCETTRO. 2°

Seconda parte.
La prima parte è a questo [link].

Per rendersi conto al meglio di come un vescovo di formazione neocatecumenale, senza alcun freno da parte della Chiesa Universale, possa agire a danno di un'intera diocesi, continuiamo con la ricostruzione del suo operato, che alla fine l'ha condotto ad una rimozione dalla carica, molto umiliante ed ignominiosa.

"Smantellano la Parrocchia dell'Assunzione a Santiago (Cile)"

Traiamo alcune notizie (e relativi commenti dei lettori) da pagine Facebook.

In un post si cita:
"Queste notizie in Cile scandalizzano e certo che fa male quello che succede però… e che mi dici di tante comunità a cui i neocatecumeni del Callao hanno cacciato i loro santi e cose del genere? Sei libero di dircelo quando la tua comunità parrocchiale è stata cacciata dai saloni parrocchiali."
Commenti:

Nella parrocchia Santa Rosa del Callao… hanno buttato fuori anche i catechisti [parrocchiali]… anche il cero hanno fatto sparire… dei nostri santi sono hanno fatto salsicce, per dirla così “dove gli hanno dato soldi”…

 I neocatecumenali sono il cancro distruttivo della Chiesa, basta un'analisi psicologica e vedrete che è tutta una pantomima. È davvero folle.

⦁ "Il vescovo è sempre stato legato alla mafia politica del Callao, ne è sempre stato molto vicino, molti sostengono che a causa di questo ha diverse case e terreni a La Punta, molti dicono che a causa di questo gli sono state cedute molte proprietà. Sembra che per i politici corrotti, avere la chiesa e la giustizia dalla tua parte siano i migliori alleati.
Queste denunce dei sacerdoti minacciati sono vere, così come quella delle lotterie che lo denunciano anche, ci sono molte prove. Stiamo aspettando tutte le denunce:
- per insabbiamento di scandali sessuali
- pedofilia
- furti alle parrocchie
- le denunce per cattiva guida nelle comunità
- le espulsioni di tanti lavoratori delle scuole
- tanti lavoratori che avendo un trattamento di lavoro li fanno firmare documenti come se fossero volontari e così non danno loro i loro benefici di lavoro

Fino a quando sopporteremo questo vescovo?

VIDEO (su Facebook) di un sacerdote minacciato
Articolo sui sacerdoti minacciati
"Mentre prega Dio"
Sacerdoti e suore minacciati



















"Sul settimanale Hildebrandt en sus trece è stata pubblicata una nota sui sacerdoti minacciati, si può leggere molto di quello che abbiamo raccontato, ma con maggiore chiarezza, loro collegano tutte le minacce e i problemi per essere diocesani e la smania del Vescovo Del Callao di trasformare la provincia chalaca nella prima diocesi neocatecumena del mondo."

"Minacciati di morte per aver denunciato scandali e stupri all'interno della chiesa cattolica al Callao, non erano quattro ma sette i preti colpiti dai membri più alti del «cammino neocateumenale»; quella fazione religiosa e criminale guidata in Perù dal vescovo spagnolo José Luis Del Palacio, oltre al suo luogotenente il colombiano Jorge Escorcia. (di lui parleremo in seguito).

La cosa più incredibile è che nonostante abbia avuto prove a portata di mano e arrestati di mezzo, nessuna delle autorità secolari o ecclesiastiche ha fatto qualcosa al riguardo; forse per la tremenda vicinanza che esiste tra il vescovo del Callao e l'ex sindaco Juan Sotomayor, indicato come uno dei beneficiari della mafia giudiziaria "I colletti bianchi del porto", culla di giudici e procuratori corrotti.
Come è stata anche vergognosa l'eccessiva discrezione con cui la chiesa peruviana ha gestito questo tema, perché nonostante la gravità dei crimini negli anni scorsi, le denunce corrispondenti a questi anni hanno avuto come risultato semplicemente il nulla; ecco perché ora questi sacerdoti si rivolgono ai mezzi e alla popolazione, per evidenziare l'enorme corruzione e i reati che si verificano in certi ambienti ecclesiali A PORTE CHIUSE.

QUESTI SONO I leader del "CAMMINO NEOCATECUMENALE".


Leggiamo alcuni commenti, in gergo popolare ma ben comprensibili:

⦁ Male con il vescovo… [Del Palacio] crede di essere una star del cinema

⦁ A Villa abbiamo espulso un prete catecumeno dalla nostra parrocchia perché non voleva che il nostro patrono Signore dei miracoli stesse in parrocchia

⦁ È ciò che denunciamo sempre da molto tempo noi laici del Callao e ci hanno dato retta, oggi esce la verità in pubblico: è ora che Roma prenda le decisioni corrispondenti al molto danno che hanno fatto i catecumeni alla nostra chiesa del Callao. Ci sono ferite e dolore nelle Parrocchie del Callao: basta, SIGNOR VESCOVO!

⦁ Che escano tutti i cattolici del Callao a reclamare al vescovato e inviare questo video a Roma. I catecumeni sono materialisti.

E non dimentichiamo il padre Escorcia che ci tratto sempre con disprezzo e prepotenza come se fosse il suo chakra la Chiesa del Callao.

⦁ È ora che la nunziatura del Perù prenda carte in materia, l'unica cosa che cerca il vescovo del Callao è potere colpire la popolazione chalaca, dividendo la nostra chiesa diocesana, lui e il suo movimento catecumenale stanno distruggendo ciò che i nostri vescovi precedenti avevano costruito. SIGNOR NUNZIO, RAPPRESENTANTE DI PAPA FRANCISCO IN PERÙ, NOMINATE UN NUOVO VESCOVO PER CALLAO! È urgente!

Sacerdoti minacciati accolti dall'arcivescovo di Lima
"Foto curiosa dove 3 dei 5 sacerdoti minacciati sono ben accolti dall'Arcivescovo di Lima. Un altro prete nella foto è il P. Giovanni di Dio, spostato anche dal vescovo di José Luis Del Palacio. Al Callao se non sei neocatecumeno ti trattano con indifferenza e con sufficienza. Che differenza con il nuovo Arcivescovo di Lima.

Com'è bello vedere un buon rapporto di un buon pastore che accoglie pecore di un altro gregge. I sacerdoti del Callao sono accolti dal pastore di Lima alla messa per gli 80 anni di presenza marianista in Perù. Come sappiamo monsignor Carlos Castillo è stato insegnante di diversi di loro alla facoltà di teologia e dell'istituto Giovanni XXIII con il Padre Del Rosario hanno lavorato insieme nella pastorale giovanile dell'arcidiocesi di Lima. Padre Victor lavora con lui come insegnante di teologia alla PUCP e nei corsi estivi. Mentre qui al Callao vengono perseguitati.

Continuiamo a pregare per il miglioramento di Callao, affinché abbiamo un vero pastore. Se Dio può cambiare il vescovo e il vescovo lo vuole, che lo faccia allora, ma se non vuole, allora che se ne vada!"

Commenti:

⦁ Neanche la chiesa del Callao è libera da prepotenze e pessimi maneggi nell'affare dei preti di diverse congregazioni.
Sarebbe bello sapere chi lo ha nominato vescovo del Callao, sarà stato l'ineffabile Cipriani?
Il peggior cardinale che il Perù abbia mai avuto in tutto il suo tempo.

La nostra chiesa chalaca… È inquinata dalla corruzione… e da interessi nascosti!!!!! Pazienza la giustizia ci mette ma arriva…

Difendiamo la pace e i grandi sacerdoti, non è giusto che soffrano tanto per non essere del Cammino, Dio ce li protegga, che brutto che trattano i nostri sacerdoti.

⦁ Bellissima foto dei nostri sacerdoti, Dio vi benedica e torniate nelle vostre parrocchie da dove vi ha tolti questo vescovo catecúmeno, il Callao ha bisogno di un pastore degno della Chiesa Cattolica con molto carisma, vera consegna senza autoritarismo, ci manca padre Giovanni di Dio lo vogliamo e ne abbiamo bisogno per andare avanti con l'opera di Gesù Cristo, la sua vera parola, umiltà senza sottomissioni

Una pioggia di benedizioni a quei sacerdoti coraggiosi che difendono il rispetto della nostra fede e hanno il coraggio di mettersi dalla parte del popolo!!

Spero che Papa Francesco metta fuori dalla chiesa cattolica i seguaci di Kiko... e torni la pastorale di prima comunione, di cresima... pastorale dei quartieri... Pastorale giovanile e familiare... recuperare gli insegnamenti di nostra madre la Santa Chiesa cattolica.
⦁ (neocatecumenale) Ah però che teneri… se si sentono così bene con il nuovo arcivescovo… non ci opponiamo a che se ne vadano con lui… vi carichiamo le valigie se volete… con questo post sappiamo già chi gestisce questo account… Saluti piccoli padri. Ps: questa cosa minacciata già stanca… cercate un'altra favola... [anche in Perù i kikos cercano sempre di scoprire le identità di chi scrive… è proprio vero: tutti i vizi uguali ovunque si vada! E poi la "favola" per loro ha avuto un brutto finale, con la rimozione di Del Palacio…]
Oops ci ha già scoperti! Ora deve dirlo a tutti.

Anche la mafia è in chiesa se non sei catecúmeno ti licenziano, questa è la morale di questi signori.

Quando Papa Francesco vedrà quanto sta accadendo al Callao con questo vescovo neocatecumeno…

⦁ Che bella foto dei nostri sacerdoti, accolti da sua Eminenza il Vescovo di Lima... Benedizioni.

⦁ Che bella foto, spero che tutto si aggiusta e possa tornare come se lo meritano. Mettiamo ogni fede nel nostro Signore che sarà così e esca questo vescovo che ci sta facendo solo del male.

Víctor Torres [prete minacciato e desautorato] nel cuore del popolo chalaco. Vescovo [Del Palacio] indemoniato.

Ora escono un sacco di complessati seguaci del cammino neocatecumenale difendendo questi pedofili, stupratori, fancazzisti e anche ladri delle parrocchie guidati da questo signore che lungi dall'essere un buon pastore e vescovo, è un insabbiatore e molti dei suoi seguaci sanno e fanno gli idioti invece di aiutare, che ci si aspetta se molti preferiscono anche essere coperti per le loro porcate all'interno di questa setta del cammino neocatecumenale.

⦁ Questo non è un caso, è il vescovo [Del Palacio] che ha legami con persone della malavita e li usa per molestare e intimidire, questo si sa in tutto il clero.



Insomma, siamo in Perù, ma i cattolici vedono, dicono e pensano le stesse cose che valgono per noi qui in Italia. Ed anche i neocatecumenali peruviani pensano e dicono e fanno le stesse cose dei loro fratelli del Cammino in Italia.
Solo che i cattolici peruviani, poveretti, con una diocesi intera in mano a quel vescovo nato e cresciuto neocatecumenale, hanno dovuto subire molto peggio…


(fine seconda parte. -- Continua)

26 commenti:

  1. Bene; state associando implicitamente e dall'anonimato il cammino con le minacce di morte; questo e'grave e ve ne prenderete tutta la responsabilita' legale.

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    1. Povero idiota che non sa cliccare sui link segnalati come documentazione. Ma sì, la responsabilità legale, trovatelo tu un avvocato che vada a querelare qualche giornale peruviano, voglio proprio farmi due grasse risate.

      Ti svelo un segreto: sai perché can kikiano che abbaia, non morde mai? Perché per il Cammino c'è solo una cosa peggiore dell'essere condannato e soppresso per eresia: ed è il far trapelare sui giornali e nei tribunali alcune delle magagne della gerarkikia dei cosiddetti "catechisti".

      Una delle maggiori voci di bilancio della setta di Kiko e Carmen è quella sull'insabbiamento dei propri scandali. In tempi recentissimi ce n'è stato uno che farebbe inorridire perfino le vere mafie: non puoi nemmeno immaginare che giravolte e che valente pasqualonata servirà per negare l'evidenza.

      Quando qui commentiamo gli scandali del Cammino - come nel caso di questa pagina sul Perù e il vescovo neocatecumenale "fulminato" dal Papa - lo facciamo per far notare ai fratelli delle comunità che la gerarkikia neocatekika blatera di Vangelo e di Signore-Signore, ma in realtà è dedita a Mammona e al demonio (quello vero, non il simpatico portasfortuna che ti fa trovare traffico mentre vai in convivenza).

      È vero che siamo tutti peccatori, è vero che in ogni gerarchia c'è sempre qualche mela marcia, ma è compito di ogni capo sbarazzarsene prima che faccia marcire tutte le altre (questo è anche il motivo per cui più potere hai, e più responsabilità hai davanti al Signore).

      Però certe storie di peccato sono talmente articolate, pianificate, eseguite senza scrupolo, addirittura coinvolgendo numerose altre anime a sostenere tali articolati peccati, da mostrare che quei perfidi soggetti azzerano completamente ogni confessione e comunione, ogni preghiera e meditazione, ogni opera e discorso, ogni "evangelizzazione" (anche qualora sembri vera) e ogni presunto sacrificio fatto.

      La vittoria del demonio non è quella di farti commettere dei megapeccatoni supergiganti, ma quella di farti amare l'errore e l'eresia in modo da farti portare avanti tali "storie di peccato" nonostante ogni opportunità che il Signore ti offre per redimerti. Per il demonio è una grande vittoria avere uno che fa l'evangelizzatore "di mestiere" e contemporaneamente il parassita per vocazione al parassitismo (poiché in ogni contesto della vita la vocazione prevale sempre sul mestiere). "Mandateci soldi altrimenti qui qui si ferma l'evangelizzazione!" proclamò Kiko: e la sua gerarkikia di parassiti era commossa fino alle lacrime, ringraziando il dio-Kiko per aver confermato la loro "vocazione".

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    2. Ehi difensore del cammino neocatecumenale, stai minacciando anche tu e anche tu sei nell'anonimato, fai attenzione, questo è grave e te ne prenderai tutta la responsabilità legale.

      P.s. Se sei un adepto della setta neocatecumenale, sappi che rischi di essere espulso perché non ami il tuo nemico, stai giudicando, sei disobbediente al tuo Signore e padrone Kiko Arguello che non vuole che vai su internet, stai leggendo un sito proibito e stai minacciando di fare causa sapendo che i neocatecumenali non possono intentare causa a nessuno, al massimo possono difendersi se qualcuno fa causa a loro.

      Quindi ora torna nella tua saletta, con le tue icone Kikiane e non dire niente ai catechisti di quello che hai scritto qui, altrimenti al prossimo scrutinio ti fanno fare il gambero.

      LUCA

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    3. "Per avere un'adeguata conoscenza del demonio, basta resistergli".

      Quest'espressione è geniale. Per conoscere il tuo peccato, non ti ci devi crogiolare dentro, e per conoscere il demonio, non devi fare chissà che studi: per entrambe le cose devi solo resistere alle tentazioni. Esattamente il contrario di ciò che hanno detto Kiko e Carmen.

      In altri termini diremmo che le occasioni di grazia le afferri meglio se metti in essere opere di bene. Chi è abituato a fare un breve esame di coscienza ogni sera, troverà meno difficile confessarsi. Chi è abituato a compiere piccoli gesti di carità (anche molto piccoli), troverà meno difficile rispondere alle occasioni di grazia. Chi è sinceramente devoto alla Beatissima Vergine, si troverà molto più spesso a "scegliere bene" senza capire che è la Vergine del Buon Consiglio ad averlo "consigliato" per vie misteriose.

      Il resistere al peccato, che principalmente è un fuggire le occasioni ("nella battaglia contro le tentazioni vincono solo i codardi", quelli che fuggono senza combattere), a lungo andare, indipendentemente dal numero di cadute, ti fa capire i metodi che il demonio usa per portarti sulla cattiva strada. Ti fa capire quali sono i tuoi tanti punti deboli, perché un "perfetto specialista" cerca di far leva su quelli per portarti comodamente alla rovina.

      I neocatekikos che dicono "il Signore mi ha salvato da droghe aborti ubriachezze omicidi", probabilmente in vita loro non sono mai stati tentati a drogarsi, abortire, ubriacarsi, uccidere: resisterebbero a tali tentazioni. Ma quando un responsabile di comunità dice tutto pimpante ad un mega-catechista: «contiamo di insaccare mille euro», non si rende conto di star parlando dei beni altrui con avidità, non si rende conto di star pianificando studiosamente e maliziosamente di estrarre soldi dalle tasche altrui con la scusa dell'evangelizzazione, cioè col ricatto morale, l'inganno, e addirittura abusando del nome di Nostro Signore. E questa è gente che fa l'ambientale, gente che si comunica ogni volta! Facile esser generosi quando si tratta di spendere i soldi altrui, no? E quindi immaginatevi la comunità, dove i padri di famiglia fanno fatica ad arrivare a fine mese, mutuo e rate incombono, le pensioni non brillano, affitto e bollette bisogna pur pagarli, i figli a scuola o all'università costano, i fratelli disoccupati che si barcamenano... e alla fine che succede? "ieri c'è stata la Decima e oggi chiedono di nuovo soldi? Ma porco Kiko, ieri ci hanno salassato la Decima e oggi fanno girare 3-4 volte la borsa per l'evangelizzazione?"

      Capirai che il demonio (quello vero) è soddisfatto di questo andazzo, persino se si straparla di "Signore il Signore", perfino quando dicono - giusto per dare aria alla lingua - "il Signore è risorto". Chi davvero crede che il Signore è risorto, non oserà pensare che i fratelli delle comunità vadano spolpati fino all'ultimo centesimo. I santi veri, anche quando chiedevano soldi (si dice ad esempio che quattro quinti dell'epistolario di don Bosco contenessero qualche richiesta di offerte), li spendevano per i poveri veri (tant'è che ministri massoni sotto sotto suggerirono a don Bosco di usare nomenclatura laica per la sua Società Salesiana in modo che non venisse colpita dalle leggi contro la Chiesa: e così le case salesiane hanno Direttori, Ispettori, ecc., anziché Priori e Padri Superiori), oppure per la gloria di Dio (i benefattori, vedendo come venivano spesi quei soldi che donavano, spontaneamente ne donavano ancora di più).

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  3. Dopo il Giappone, che è stata una sconfitta molto dura, ma che ha solo limitato l'espansionismo del Cammino, c'è stata la clamorosa sconfitta che il Cammino ha subito a GUAM.
    Una sconfitta devastante perché il Cammino, raggiunto il picco massimo della sua espansione, ha cominciato la ritirata.

    Non solo: grazie alla sconfitta di Guam è stata rivelata la corruzione del Cammino fatta di truffe, pedofilia, abusi sessuali e il coprire i pedofili e gli abusatori.
    Una corruzione che, se calcolata in termini percentuali, supera di gran lunga la corruzione nella Chiesa (il Cammino rispetto alla Chiesa ha un numero infinitesimale di aderenti ma con una percentuale di corrotti molto superiore, difficile da calcolare, ma comunque impressionante).

    Ora c'è la sconfitta del Callao. Si parla di corruzione e di pedofilia anche qui.
    Un KO terribile, devastante.
    Penso che non solo l'ex Vescovo del Cammino, ma anche Kiko sia rimasto tramortito.

    Quando si comincia una guerra, come ha fatto il Cammino, occorrerebbe sapere che c'è sempre chi non è disposto a cedere e mette in campo delle risorse che potrebbero rivelarsi inaspettate.
    Insomma, chi comincia una guerra deve anche contemplare la possibilità di PERDERE!
    Soprattutto se combatte contro la Chiesa!

    Dopo 70 anni è caduto il comunismo sovietico e non penso che il Cammino durerà di più.
    Stiamo assistendo agli ultimi anni di cammino del Cammino.
    Il Cammino può continuare a vivere come la Russia post comunista, ma se sarà, sarà un Cammino post kikismo carmenismo.
    Un cammino addomesticato, come quello di tante altre tante realtà ecclesiali.

    Ma è un'ipotesi difficile perché i boss del Cammino non credo rinuncino all'immenso patrimonio finanziario di cui godono. Ritengo più probabile una disfatta ingloriosa.
    Sperando che i vertici della Chiesa comincino a intervenire, come con l'ex Vescovo del Callao

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    1. Pietro io metterei nel conto anche la sconfitta dovuta al corona-virus.
      Kiko Arguello e compagni di merende costretti a ritirare le loro "truppe cammellate" dalla Cina.
      Famiglie in missione e intere famiglie a gentes, rientrate in patria da tutto il mondo.
      Salette vuote, comunione dal coppone bandita per sempre.
      Kiko che scappa in Spagna e rispolvera un annuncio di Pasqua del 1972,neocatecumenali che salgono alla ribalta dei TG Nazionali come untori del nuovo millennio.

      Addio ai sogni di gloria, addio alle parrocchie atomiche, addio alle diocesi "atomiche" neocatecumenalizzate a forza.
      Il sogno di Kiko e della sua nuova estetica, si è spento, tra lo scandalo dei suoi sodali ed il corona-virus.
      Kiko Arguello cosa leggi in questa storia che il Signore sta facendo con te?
      Come interpreti i segni che ti manda?
      Cosa ti sta dicendo il Signore con questi "fatti concreti"?

      LUCA



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  4. X anonimo delle 9.24

    Caro fratello ma tu ci caschi ancora nei tranelli di questo blog?Ma non hai capito ancora che lo fanno apposta a provocare per rendersi visibili e aumentare i commenti?Ma non vedi che sono ridicoli,lasciali perdere,sono sempre di meno,non se li fila nessuno.Non perdere tempo con queste stupidaggini.

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    1. Ah, il valente pasqualone numero 2 oggi si è svegliato a mezzogiorno. Complimenti.

      Poi magari un giorno ci farà caso e noterà che la Pasqualoneria Internazionale interviene solo per dire "noooo!", mentre le risposte che riceve sono tutte testimonianze, documentazione, fatti concreti, logica, ragionamenti.

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    2. Mi piaci anonimo delle 12:13.
      Sei uno dei pochi Kikos capace di fare autocritica.
      Affermi di essere ridicolo, confermi che i neocatecumenali sono sempre di meno e dulcis in fundo sei preoccupatissimo di trovare questo blog, sempre, nella prima pagina di google alla parola di ricerca "neocatecumenali".
      Bravo , continua così , il Signore è grande e misericordioso , quindi c'è speranza anche per te.
      LUCA

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  5. Si riparte con le celebrazioni neocatecumenali in tutte le parrocchie in fermento per la veglia di pentecoste e nel frattempo scompaiono da youtu.be i video delle eucaristie alla domus, rimodellati saltando dopo l'omelia direttamente con la Benedizione finale. Questa è malafede

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  6. Le norme dell'accordo cei governo per la ripresa delle messe non contemplano le celebrazioni dei movimenti a se stanti? Quali norme per il rns e il cammino?

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    1. Perché non lo chiedi direttamente ai tuoi capi catechisti o al responsabile? Dovrebbero essere informati a riguardo.

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    2. Per associazioni e movimenti ecclesiali vale già la legge valida per tutta la Chiesa, dunque non ci sono distinzioni.

      Come ampiamente dimostrato da sacerdoti molto più seri di questo blog e perfino da esperti di geopolitica e relazioni internazionali, quel "Protocollo" (o "accordo" o come diavolo volete chiamarlo) fra lo Stato e la Conferenza Episcopale non ha alcun valore vincolante né per la Chiesa né per i sacerdoti né per i singoli fedeli.

      Vi invito a leggere i due articoli citati; qui mi limito a riassumerli in poche parole:

      - dal punto di vista civile il Protocollo non ha valore perché la Conferenza Episcopale non aveva la capacità di firmare un accordo con la Repubblica Italiana, e comunque lo Stato non poteva siglare un accordo con la Chiesa che andasse contro la Costituzione italiana e gli Accordi di Villa Madama;

      - dal punto di vista ecclesiastico i vescovi devono ubbidire solo al Papa, non alla Conferenza Episcopale, tanto meno devono farsi dire dallo Stato come procedere in campo liturgico;

      - dal punto di vista liturgico, valgono i documenti liturgici ufficiali validi per tutta la Chiesa, non valgono le decisioni della Conferenza Episcopale che contraddicano tali documenti, tanto meno valgono le prescrizioni liturgiche dello Stato;

      - dal punto di vista canonico, i fedeli hanno sempre la facoltà di ricevere la Comunione "alla bocca"; negare loro questo diritto significa andare contro le leggi della Chiesa, oltre che contro il Signore presente nel Santissimo Sacramento;

      - dal punto di vista penale, chiunque (persino le forze dell'ordine se non hanno un validissimo motivo) interrompa o disturbi le celebrazioni liturgiche e i funerali, può essere condannato a norma degli articoli 403, 404, 405 e 409 del Codice Penale della Repubblica Italiana.

      Invito a leggere (e a far leggere, soprattutto ai sacerdoti) i sopracitati articoli di "don Elia" e del prof. Caliari.

      p.s.: i kikos che non vedono l'ora di compiere le loro carnevalate anti-eucaristiche, sappiano che non basta gridare sempre "Signore il Signore" per andare in cielo. Siete ancora in tempo per pentirvi e per ripudiare gli errori anche liturgici e i sacrilegi eucaristici che vi hanno imposto i due perfidi eretici Kiko Argüello e Carmen Hernández.

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    1. Grazie Libera del prezioso post. Mah, forse l'anonimo sarà anche tenero, ma a me che forse sono un po' meno gentile di animo, sembra un po' corto di ingegno, duro di comprendonio. E lo dico non con malanimo ma proprio perché sembra non rendersi conto dell'assurdità delle sue affermazioni. Cosa dovremmo temere? Perché piuttosto che straparlare di avvocati, cause e anonimato, non si chiede se le informazioni ripoertate sono vere? Perché non va a cercare le fonti? Se io facessi ancora parte del Cammino Neocatecumenale, non sarei di certo contento di leggere che un vescovo e vari presbiteri del movimento cristiano a cui appartengo si sono macchiati di reati come quelli descritti nell'articolo. Non vorrei certo appartenere ancora ad un movimento nel quale questi reati ed altri non solo non vengono puniti, ma nemmeno smascherati. Anzi, vengono tollerati e di fatto tacitamente approvati! Ti rende contento questo? Pensi che queste azioni siano secondo Dio? Ti ricordi che durante uno dei vari intrrogatori dei passaggi (mi sembra al primo passaggio) ai camminanti viene chiesto se il loro lavoro è secondo Dio? Ecco, quello che si fa ai vertici e che sta venendo gradualmente alla luce non sembra essere propriamente "secondo Dio", ma secondo il maligno.
      Volevo poi far notare ad Anonimo che noi non minacciamo nessuno, lo scopo del blog è solo quello di parlare con verità del Cammino Neocatecumenale. Le minacce lasciano il tempo che trovano, non servono a nulla se non a gettare discredito su chi le fa.

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    2. Libera, altro che tenerezza.
      Se continui con questi post "devastanti" ,questi rischiano il travaso di bile.
      Non sanno più neanche come si chiamano.
      Ormai sparano a caso e si redarguiscono anche tra di loro.
      Mi sembra, sempre di più, di "sparare" sulla croce rossa.
      LUCA

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    4. Anche un po' di pietà.
      In fondo sono vittime di un sistema che li tiene all'oscuro di tutto.
      Almeno la maggior parte di loro, esclusa la gerarchia neocatecumenale dei piani alti che sa fin troppo bene come funziona il CN.
      LUCA

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  8. Guardate anche io all'inizio ritenevo i fratelli di comunità "innocenti" e in parte anche loro vittime; ora passati anni in cui capisci che loro ormai sono parte di quel sistema, di dicono "si hai ragione", ma poi nel concreto continuano a obbedire ciecamente ai catechisti dopo che il giorno prima ti hanno detto che "Si hai ragione".
    In parte mi ricordano quelle donne che stanno con uomini "violenti" (non fraintendetemi), ma poi a modo loro loro lo amano e non lo lasciano e quando qualcuno arriva per salvarla, lei difende quell'uomo e ti dice che va tutto bene e che hai frainteso.
    Onestamente, come viene detto nel Vangelo "hanno avuto i profeti, hanno avuto giovanni battista e adesso se anche non credono in Gesù Cristo nulla potrà salvarli.
    per altro quelli che chiamiamo "piccoli del cammino", sono poi quelli che ti pugnalano con il loro non agire, che dopo che sei uscito non ti chiamano per paura e se glielo dici ti rispondono "volevo farlo ma poi......" alla fine io sono rimasto più scottato da loro che non dai catechisti da cui mi aspettavo quello che poi mi hanno fatto.
    Sono proprio "i piccoli" che maggiormente poi ti tradiscono per vigliacceria e paura di essere giudicati; sono quelli convinti che se il cammino o Kiko venissero dalla Chiesa dichiarati "eretici" loro un secondo dopo già sarebbero con i vescovi e con la Chiesa, e invece sono quelli che neanche se venisse Gesù Cristo in terra a dirgli che stanno seguendo un "errore" ci crederebbero, Kiko gli farebbe credere che quello non è Gesù cristo, ma il demonio che si spaccia per lui e loro crederebbero a KIko.
    Ormai loro sono l'errore, non sono più vittime, loro sono come Kiko (e ne sono orgogliosi)

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  9. Pena, rabbia, tenerezza, Il discorso è complesso.
    Pultroppo chi cade nelle sette ha problemi già per proprio conto.
    Problemi di autostima, problemi familiari, problemi sociali, problemi economici, etc.
    Chi entra in gruppi chiusi come il CN, ha la speranza di trovare la soluzione a molti dei suoi problemi.
    Questa cosa di sfruttare le problematiche delle persone, usata dal cammino neocatecumenale, mi fa arrabbiare da sempre.
    Ma non si può fare nulla, bisognerebbe mettere in psicoterapia tutte queste persone problematiche , cosa impossibile.
    In fondo,alcune di queste persone trovano giovamento a inserirsi in un gruppo.
    Naturalmente non tutti riescono ad inserirsi, perché le comunità non sono in grado di aiutare tutti.
    Ma viene detto fino allo sfinimento e fatto testimoniare dalle comunità più anziane che entrare in comunità neocatecumenali è la panacea di tutti i mali.
    Io ricordo benissimo alcune persone, che, anche dopo tanti anni non sono mai riuscite ad inserirsi in comunità.
    Perché non sono mai state accettate, tollerate si, ma accettate pienamente mai.
    Le comunità sono dei gruppo sociali con le caratteristiche di tutti i gruppi sociali.
    Alcune volte si formano legami forti tra alcune persone, legami che il cammino neocatecumenale favorisce per tenere coeso il gruppo.
    Ma è possibile essere costretti a coesistere con persone che non si sopportano e non si sopporteranno mai.
    Anche questa cosa è esaltata dal cammino neocatecumenale come soluzione ideale di Cristo che sceglie il gruppo e lo tiene unito.
    La propaganda neocatecumenale è martellante su questo punto: la comunità si forma per volontà divina, non si sceglie di appartenere a questa comunità per propria decisione ma è Dio che sceglie la comunità adatta a noi.
    La verità è sempre nel mezzo.
    Qualche volta stare nel CN aiuta, molte volte stare nel CN non aiuta per niente, anzi danneggia ancora di più la persona. È un fatto insindacabile, lo dicono tranquillamente anche le alte sfere del CN, che sono più numerosi gli ex neocatecumenali che quelli che restano nel CN.
    Se la gente abbandona la barca del CN, magari dopo tanti anni, come molti che scrivono su questo blog, ci saranno pure dei motivi seri, o no?

    Sappiamo tutti che nelle comunità si procede sempre più a rilento per le continue fusioni dovute a gente che esce dal CN.
    Gente nuova, ad oggi, ne entra veramente pochissima, si cercano di reintegrare i ranghi con i "figli del cammino" ed i ragazzi giovanissimi del post_cresima neocatecumenale.
    La realtà è che il CN ha fallito.
    Resta in comunità la gente che ne è costretta per motivi economici e sociali.
    Magari viene sovvenzionata dal CN o ha amici ormai solo e solamente nel CN.
    Ha portato o è stato portato da parenti nel CN, lavora con datori di lavoro del CN, si è sposato con qualcuno che ha conosciuto nel CN.
    Ha i migliori amici nel CN.
    Ha abbandonato famiglia,familiari, amici colleghi e conoscenti per aderire "pienamente" al CN.
    Come dire che è legato mani e piedi al CN e malgrado si renda conto perfettamente di qualcosa che non va, non può fare diversamente.

    Non si può essere ciechi, sordi e muti all'infinito.
    La buona fede prima o poi finisce e ci si rende conto che bisogna "uscire", per non continuare a prendere ed a prendersi in giro.
    È una questione di tempo.
    Ognuno di noi ha il suo.
    Ed il tempo del cammino neocatecumenale è finito.
    Può vivacchiare ancora un po', può provare a cambiare pelle, ma ha fallito sulle cose importanti, ha perso la fiducia della gente, ha fallito sulla antropologia dell'uomo.
    Il cammino neocatecumenale fà parte del passato e come il passato va archiviato e dimenticato.
    Va ricordato solo come esempio per non commettere di nuovo gli stessi errori.
    Mi dispiace che lascia strascichi pesanti nella vita delle persone, ma, come tutti gli sbagli, serve a fare esperienza.
    Oggi dico questo, ieri è stato molto più difficile "camminare" verso questa nuova consapevolezza.

    LUCA













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  10. Resteranno delle fasce estreme di persone che credono ciecamente nel CN, come i terra-piattisti, i negazionisti dell'olocausto, ect.,ma proprio come gli estremisti non saranno più in grado di del male come oggi , spacciandosi per quello che non sono, non sono stati e non saranno mai.

    LUCA

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  11. OT

    Oggi mi sono imbattuto nel discorso pronunciato da Papa Francesco alle Pontificie Opere Missionarie. Mi ha colpito molto la frase "Chi annuncia Gesù con la sua vita, lo segue anche sulla via della pazienza con cui lui «accompagnava sempre con misericordia i passi di crescita delle persone» senza «aggiungere pesi inutili», senza «imporre cammini di formazione sofisticati e affannosi per godere di ciò che il Signore dona con facilità»".

    Sia in questa frase che fra le "patologie che snaturano la missione" ho visto un accenno nemmeno troppo velato al modus operandi del Cammino Neocatecumenale. Cito: "l’autoreferenzialità di apparati e personaggi che nella Chiesa riservano «energie e attenzioni soprattutto alla propria auto-promozione e alla celebrazione in chiave pubblicitaria delle proprie iniziative». Oppure quelli sorti «per aiutare le comunità ecclesiali», e che alla lunga col tempo puntano a «esercitare supremazie e funzioni di controllo nei confronti delle comunità che dovrebbero servire», con la «presunzione di esercitare il ruolo di “depositari” dispensatori di patenti di legittimità nei confronti degli altri»".

    E ancora: "Conviene piuttosto guardarsi dall’idea «di appartenere a un’aristocrazia», una «classe superiore di specialisti che cerca di allargare i propri spazi in complicità o in competizione con altre élite ecclesiastiche». Occorre guardarsi anche dai complessi di superiorità di coloro che guardano alla moltitudine dei battezzati come «una massa inerte», da rianimare e mobilitare per portarli a raggiungere «una “presa di coscienza” attraverso ragionamenti, richiami, insegnamenti».
    E anche: "la richiesta di offerte per le missioni va rivolta comunque in primis «a tutta la moltitudine dei battezzati»".

    Forse si riferiva anche ad altri gruppi / congregazioni / ordini, ma mi sembra fuor di dubbio che abbia avuto in mente anche il CN. Anche la parola "cammini" non credo sia una pura coincidenza.

    Questo il link:
    https://www.avvenire.it/papa/pagine/messaggio-papa-francesco-pontificie-opere-missionarie

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    Risposte
    1. Tutto fin troppo giusto e corretto e evidentissimo.
      Il Papa parla anche di una sorta di aristocratica supponenza e senso di superiorità incarnato, come anche della tragica malattia incurabile del narcisismo che tutto deve offrire a se stesso come una condanna (tanto per tradurre nel kikiano verbo non rivolto ai suoi adepti, ma a lui stesso mentre è intento ad ammirarsi nello stagno, restando stregato - a sua rovina- dalla sua insuperabile bellezza!).
      Ma tutto questo a cosa serve?
      Perché dobbiamo continuare ad arzigogolare col cervello stancandoci ogni volta?
      E qui parla proprio dei neocatecumeni... e lì parla proprio di Kiko...
      Ma poi? Noi lo pensiamo e lui, ossia Kiko, se ne frega.
      Credo che il Papa gli crei pure qualche disagio. Ma non più di tanto!
      E mentre noi ci diamo da fare per tradurre la parola di Papa Francesco in incontestabile denuncia del loro pessimo operato, Kiko e i suoi se la ridono come chi dica compiaciuto: "OK, veniteci a prendere!".

      Parla bene il Papa, troppo!
      Ma le sue parole senza nomi e cognomi se le porta in vento.
      Non dubito, anche se non so cosa il Papa abbia in testa quando parla, che il Santo Padre abbia, Dio solo sa, quante gatte da pelare oltre il cammino. Però non è possibile che ogni volta dobbiamo fare questo gioco dell'indovinello penoso e oramai almeno per me divenuto insopportabile!

      Pax

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    2. Sono d'accordo con te. Anche io non capisco cosa aspetti a fare nomi e cognomi il Papa. La storia dei cosiddetti "piccoli del Cammino" non regge più, se ha mai retto. Come diceva Bruno, piccoli non sono affatto, anzi sono spesso i più grandi e vigliacchi traditori. Anche nel mio caso è stato così. Quelli che di fronte (almeno nel nostro caso) ci facevano complimenti a ogni pie' sospinto, ma poi dietro le spalle ci coprivano di calunnie. Anche loro però hanno avuto la loro ricompensa.

      Hai ragione Pax, questo gioco dell'indovinello è penoso e insopportabile. L'unica consolazione è non essere più nel covo di serpenti che è il CN e sapere che il movimento è in netta discesa. E non è poco.

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