domenica 21 marzo 2021

Esiste un "metodo" nel Cammino per ridurti alla sua mercè in primis privandoti dell'autonomia economica: vittime privilegiate le donne.



Due assiomi neocatecumenali che vengono da lontano:

"Tu non vali niente!"

"Chi sei tu senza il cammino?"...

... e le ho detto cosa mi doveva dire...

Esiste una precisa strategia del Cammino Neocatecumenale ideata dai due subdoli iniziatori per ridurre persone normalmente dotate, a volte anche più della norma (cosa che non di rado mi ha sorpresa), in uno stato totale e irreversibile di soggezione e abbrutimento.
Strategia studiata ad hoc perchè non si abbia più nessuna reazione di fronte a offese e maltrattamenti di ogni genere, ma si chini timorosi il capo senza fiatare.
Scena penosa a cui ho assistito tante volte mentre Kiko e Carmen scandivano i succitati assiomi trasformati in minacce, che venivano scagliate violentemente sulla faccia degli "ammaestrati" senza nessun pudore. A volte parliamo di uomini e donne più avanti negli anni degli stessi iniziatori. Vederli tremare davanti a loro era qualcosa di raccapricciante.



da Porto:

Possiamo senz'altro chiamarlo metodo "diabolico" quello del Cammino per ridurti alla sua mercè e renderti di fatto incapace anche solo di pensare alla tua vita senza Cammino Neocatecumenale.

Privarti dell'autonomia economica è uno dei primi modi. Se questo è vero soprattutto per quelli che partono per la "missione", i catechisti ci provano anche con quelli che rimangono.
Uno dei modi è convincere le donne sposate che devono lasciare il lavoro, oppure convincerle che il loro lavoro non consente loro di prendersi cura dei figli, che devono essere numerosi, e quindi che devono trovarsene uno magari part-time, generalmente pagato una miseria.
Spesso però il lavoro della donna è importante o fondamentale per l'autonomia economica della famiglia, perché il solo stipendio del marito non basta. E poi il lavoro e l'indipendenza economica sono importanti per contribuire al benessere complessivo di una persona, e questo non significa affatto farne un idolo, come si esprimono i cosiddetti "catechisti". Negli anni ho visto alcuni casi di depressione in donne che avevano un lavoro spesso più di prestigio e meglio pagato di quello dei rispettivi mariti e che sono state convinte e a volte quasi costrette a lasciarlo.
Una pena infinita!
Donne dallo sguardo spento, figli tristi e depressi, mariti fanatici seguaci dei loro "catechisti"... Non c'è davvero niente di cristiano, solo una diabolica volontà di asservimento ai propri malvagi fini.
                                                                                                                                (Porto)


Perdonate l'orrida immagine 
indegna di essere pubblicata,
ma descrive a pennello 
lo stato miserevole in cui versa 
la povera pecorella
 che a Kiko e Carmen si è affidata.




Quanto dolore! Tante donne valenti sono rimaste turlupinate e si sono spente negli anni.
E non va tralasciata, nell'opera sistematica di demolizione della donna all'interno del cammino, l'enfasi eccessiva che viene data alla piena sottomissione della moglie al marito in tutti gli scrutini, dal Secondo Passaggio in poi. E, dal momento che nel cammino tutto si trasforma in legge (e solo come regola da osservare senza nessuno spirito viene recepito, a causa della deformazione strutturale che il cammino stesso produce inevitabilmente) la sottomissione assoluta della moglie al marito non ha trovato il suo giusto bilanciamento nella legge dell'amore, come ben insegna San Paolo.

La frase cult in questo caso era:  
"Chi comanda è il marito".
Che fa il paio con un altro mantra:
"Chi comanda è il capo-equipe"

I fratelli hanno anche un bel metro di paragone per comprendere il senso di questo diktat kikiano "secondo lo spirito del cammino".  

Parliamo della regola rigida che vige nelle equipe di kikatekisti, questa: 

"L'ultima parola spetta al capo-equipe"

Dopodicché tutti devono obbedire a lui. 

(Accidenti quante maledette obbedienze in questo Cammino che, a sua volta, non ha mai obbedito a nessuno!). 

 Ossia, si poteva anche discutere MA alla fine tutti bisognava obbedire al responsabile dell'equipe.
Superfluo aggiungere che il capo-equipe era normalmente il laico marito della coppia di responsabili. Solo raramente responsabile era il presbitero e solo per alcune equipe di itineranti. Erano naturalmente quelli di provata fede kiko-carmeniana e quindi peggiori, come spiegato più volte, di qualunque laico.


Povere donne! Soggette due volte, in famiglia e in equipe, in una realtà dalla quale ogni spirito si è allontanato - se mai lo spirito ha ispirato qualcosa lì dentro e al netto di sapere con certezza di che spirito si tratti - per lasciare il posto a un sistema ferreo e spietato di governo tutto umano.

109 commenti:

  1. metodo é l'acronimo di :

    Mamotreto Esiziale Terribilmente Ossessionante Demenzialmente Obnubilante

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  2. Quello che si dice in questo post è vero, ma a che mi risulti molto meno valido per le generazioni attuali, cioè quelle dei figli rimasti nel Cammino. Della gran quantità di quelli che se ne sono andati, invece, nemmeno è il caso di parlare.
    Quindi, per mia esperienza: c'era una volta la prima generazione, composta dai Kiko-dipendenti, tanti da lui catechizzati o aventi a che fare direttamente con lui in contesti più ristretti. Facevano figli in quantità, obbedivano a tutto, si sarebbero immolati per il Cammino.
    Poi, dopo di loro, è venuta la prima generazione di figli, figli del fondamentalismo neocatecumenale, che più o meno, se rimasti nel Cammino, hanno ricalcato le orme dei genitori. Inizio delle dinastie familiari.
    Ma i figli più piccoli, o di terza generazione, hanno imparato bene i trucchetti. Vuoi perché non hanno avuto a che fare direttamente col gotha, vuoi perché hanno visto e vissuto cose che non gli sono piaciute, vuoi quel che vuoi...
    Sono quelli che oggi hanno una trentina d'anni, famiglia, 2 figli, 3 al massimo, buoni posti di lavoro per moglie e marito, entrate mensili medio alte, casa al mare e tutti i comfort.
    Per dinastia fanno i catechisti, oppure vengono loro assegnati compiti nel Cammino, ma assomigliano molto di più ai "cristianucci della domenica" che ai neocatecumenali di una volta. Se difendono il Cammino non è per l'ideologia, ma per mantenere le posizioni di vantaggio che per naturale lignaggio hanno avuto in eredità.
    Questo oggi è il Cammino: i fedelissimi invecchiati o passati a miglior vita e la loro progenie (quella rimasta nel Cammino perché almeno la metà sta fuori), ha eliminato quasi del tutto ciò che nei genitori non ha gradito.
    Pochi figli, quindi, buone posizioni lavorative anche per le donne, soldi oltre la media, e posti neocatecumenali di prestigio.
    Obbedienza ai dettami kikiani sgraditi ridotta allo zero.
    Queste cose vanno risapute, perché danno l'immagine di come il Cammino abbia perso ogni preteso fondamentalismo in meno di 50 anni e come la disobbedienza latente abbia preso il sopravvento.
    Vanno in missione, sì, alcuni delle dinastie regnanti, ma con tutti i comfort negati agli stupidi. È quasi come un trasferimento per lavoro, con l'aggiunta di qualche celebrazione (spesso solo domestica) neocatecumenale. Quelli che ho conosciuto io erano stressati, soggetti a depressione o indifferenti a tutto: gli faceva fatica anche partecipare alle missioni di piazza e praticavano malissimo l'accoglienza, contrariati da ogni servizio venisse loro richiesto. Svogliati. Con gli occhi di allora, una delusione.

    Chi l'avrebbe mai detto che in meno di 50 anni il neocatecumenalesimo si sarebbe sgonfiato così tanto da allinearsi perfettamente alla "tiepidezza" parrocchiale.
    Passata l'odierna generazione dei più anziani, il Cammino rimarrà in mano a figli di papà disobbedienti alle più dure prescrizioni kikiane. Manca poco. I trentenni di oggi, quasi tutti figli, prendono solo ciò che va a loro vantaggio e mai si immolerebbero per Kiko (ma nemmeno per Gesù).
    Se non fosse per la diversità di credo, assomiglierebbero tali e quali a coloro che disprezzano.

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    1. Su alcuni punti, di ciò che hai scritto sono d'accordo, posti sicuri, infilati dentro la P.A. e/o in altri luoghi, dentro il Vaticano, ecc, ecc. Basta dare un'occhiata in giro.

      Ma hai scritto questo:

      Chi l'avrebbe mai detto che in meno di 50 anni il neocatecumenalesimo si sarebbe sgonfiato così tanto da allinearsi perfettamente alla "tiepidezza" parrocchiale.
      Passata l'odierna generazione dei più anziani, il Cammino rimarrà in mano a figli di papà disobbedienti alle più dure prescrizioni kikiane. Manca poco. I trentenni di oggi, quasi tutti figli, prendono solo ciò che va a loro vantaggio e mai si immolerebbero per Kiko (ma nemmeno per Gesù).
      Se non fosse per la diversità di credo, assomiglierebbero tali e quali a coloro che disprezzano.
      Carissimo, devo fare un appunto.
      Non si assomigliano per niente ai cristiani della domenica, ovvero ai cristiani, ma ne hanno il travestimento, quel travestimento che è stato passato in generazione e in generazione.
      Infatti: chi ha sistemato i figli nei posticini sicuri, ripeto tipo dentro il Vaticano, dentro la PA, e via dicendo?
      Risposta: coloro della prima generazione, ovvero costoro proclamavano alcune cose: i soldi sterco del demonio, siete attaccati al denaro, abbiamo lasciato tutto per.. ecc, ecc. Ma nella realtà, GIRATO L'ANGOLO, ovvero non sotto i riflettori, hanno cercato sicurezze terrene e via dicendo. Non li condanno come genitori e non li giudico, perché è naturale e un dovere. Ma come TROMBONI si, li giudico, e ne ho il diritto. Perché? Perché nessuno ha il diritto di illudere il prossimo. E per cui, se tu vai da un fratello e gli cerchi cose che tu in primo luogo non sei disposto a portare, ecco che sei un: IPOCRITA.
      E per cui costoro si travestivano all'inizio di veste ( come ho spiegato in precedenza), ma le opere erano diverse, o in parte diverse, e per cui, la veste ora la si vede, cioè, il tempo svela tutto e lo porta alla luce, cioè con il tempo le cose vengono a galla, fino a diventare evidenti perché non si riesce più a nasconderle.

      Buona domenica.

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    2. Accolgo il tuo appunto, ma ti devo una spiegazione, perchè evidentemente non mi sono spiegato bene.
      Quello che volevo dire è che nel Cammino si è sempre giudicato i parrocchiani come "tiepidi", farisei, moralisti, poco impegnati e chi più ne ha più ne metta.
      Il vanto del Cammino invece è sempre stato l'impegno, la decima, l'approfondimento, il rigetto del borghesismo, il fare tanti figli perché c'è la Provvidenza, le mogli a casa, come dice il post, per accudire la prole...
      Ora che sono decadute in modo evidente tutte queste credenziali cosa resta? Che non fanno figli, che le donne lavorano, che saltano gli impegni se non ne hanno voglia, che molti non danno la decima...

      Allora, se fanno come tutti, pur avendo ancora una dottrina che li obbligherebbe ad altro, sono come tutti. I loro presunti "punti di forza" (così creduti da loro), sono caduti.

      Questo volevo dire. Non so se mi sono spiegato.

      Buona domenica anche a te

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    3. Argomentazioni interessanti.

      Il Cammino è la conferma che senza una sana tensione alla santificazione, così come insegna la spiritualità della tradizione cattolica, lo zelo si riduce a fanatismno e l'equilibrio a equilibrismo.

      Di fatto è molto difficile trovare credenti che siano radicali nelle scelte e equlibrati: in genere, là dove c'è zelo, si manifesta la follia del fanatismo e là dove la fede non comporta un forte coinvolgimento, si manifesta quella "moderazione" che altro non è che un barcamenarsi per fare sì, ma senza strafare.

      La prima generazione dei camminanti era quella dei fanatici "estremisti", l'ultima è quella dei moderati "centristi", di quelli che vogliono un'auto da corsa ma dotata di tutti i comfort.
      Ma è chiaro che se hai tutti i comfort non puoi gareggiare per vincere e Kiko lo ha capito e a Portop San Giorgio rifiutandosi di fare l'annuncio, ha ammesso che il Cammino è ormai ridotto ad una forma di associazionismo.

      In realtà solo i santi sanno integrare lo zelo all'equilibrio, e questo proprio grazie a quell'impegno, tanto detestato dai camminanti, di voler corrispondere alla grazia divina.

      La grazia naturalmente è un DONO divino gratuito, che viene prima dell'impegno umano, ma che richiede la risposta dell'uomo.
      Per il Cammino la grazia viene DOPO l'impegno nel Cammino, viene come conseguenza del Cammino, anzi è attraverso il Cammino che la si riceve. Per il Cammino, prima si paga, poi si riceve la grazia.

      I santi fanno scelte radicali senza essere squilibrati, fanno spesso più degli altri, senza sentirsi più bravi e senza cercare nessuna approvazione o lode, i santi si isolano dal mondo per aprirsi al mondo e non per sentirsi speciali o l'elite della Chiesa, come fanno i camminanti.

      Evidentemente le eresie del Cammino fanno da ostacolo al cammino di santificazione.
      Ma se il cammino del Cammino non porta alla santificazione, il cui suono della parola fa inorridire Kiko, dove potrà mai condurre?

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    4. Ok. Grazie per il chiarimento.

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  3. La gnosi (madre di tutte le eresie, dei poteri occulti…) «non ha, da un certo punto di vista, difficoltà a insinuarsi nel pensiero cattolico, anche a livello superiore. […] Aldo Natale Terrin, indagando il postmoderno, sostiene che la Chiesa odierna vivrebbe nell’accettazione di una doppia appartenenza: poter essere cattolica (ma in che modo?) e altro nello stesso momento, vantando di accedere ormai impunemente ad altre fonti. Non solo sarebbe accettata nel suo interno ai vari livelli, ma la doppia appartenenza farebbe parte della proposta stessa della Chiesa all’uomo contemporaneo: è un patto tacito, interno ed esterno» (Un docente dell’ “Università del Papa”, intervista a 30 giorni di maggio 2003).

    Lo gnosticismo neocatecumenalizio: proclamarsi cattolici e, nello stesso momento, accedere ad altre fonti (le sgangherate elucubrazioni pseudoteologiche di Kiko e Carmen, specialmente le più "arcane") considerate molto più infallibili della Chiesa stessa (alla quale disubbidiscono poiché solo a Kiko non intendono disubbidire).

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  4. "Tu non vali niente!" e "Chi sei tu senza il cammino": tra questi 2 assiomi ci sono dei sottintesi. Cioè cose che non si dicono ma che si capiscono, perché queste frasi sono dette proprio per far capire le cose che non si possono dire.

    "Tu non vali niente!" e "Chi sei tu senza il cammino" vengono presentati come delle EVIDENZE anche se non lo sono.
    Se però sono delle evidenze, che Pax molto acutamente chiama "assiomi", allora da esse si possono trarre delle conclusioni.

    Inoltre, chi ha "rivelato" questi falsi assiomi lo si riconosce come "rivelatore", gli si riconosce l'autorità di "profeta" indiscusso. E è come un terzo assioma, anche se solo dedotto.

    Di conseguenza, se tu non vali niente e se tu non sei niente senza il Cammino, e se Kiko è il profeta del Cammino, allora tu non sei niente senza di KIKO (e dei "catechisti" uniti a lui)!
    E da ciò si possono dedurre tante altre conseguenze che sembrano ovvie, ma non lo sono.

    Vanno perciò scardinate le premesse del Cammino, dopo tutto crolla.
    Ma se le premesse sono un'ideologia, e l'ideologia è un modo di considerare un'opinione come fosse una rivelazione divina (cosa assurda ma che funziona), è difficile da scardinare.
    Ma la grazia può farlo, purché l'uomo collabori con essa.

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    1. Assiomi è l'acronimo di :

      Ancora Strafalcioni Stratosferici Inevitabilmente Orripilanti Mamotreticamente Inverecondi

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  5. Che dire...
    ...è ovvio che fuori dal cammino non sei "nessuno"...questa frase è normalmente detta alla classe dirigente...che dendro sono dei "principi" ma fuori..se non vali niente da niente ti trattano..e allora via a riscattarsi dentro...il problema è quando la stessa frase la si dice al popolino...è devastante..anche perché TUTTO quello che è fuori è demonizzato ( almeno a parole )..e il povero catecumeno entra in quel trip depressivo che conosciamo.
    Badate bene poter annunciare il Vangelo è veramente la cosa più imortate e allo stesso tempo gratificante per un Cristiano
    ...dare la vita per la salvezza di un altro da uno scopo alla propria esistenza talmente alto che veramente il resto diventa "niente"...
    ...peccato che questo valga quando uno lo fa liberamente...e non sotto dettatura..con tempi e modi imposti..asfissianti..
    ...in una parola "C'era una volta il Cammino Neocatecumenale"...partito "bene"..ma perso nelle trappole della vanagloria..

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  6. Io ricordo che le mogli dei miei catechisti erano medici, insegnate ed avvocati.
    Di tutti gli scrutini ricordo che solo una volta chiesero ad una sorella di lasciare un lavoro ( 300 euro al mese per 6 ore al giorno) per dedicarsi ad un figlio con gravi problemi di salute ( la donna lascerà il lavoro su consiglio dei medici del bambino).
    Diversa invece l'ignoranza di questi super catechisti del magistero della chiesa.
    Pur se nel cammino ci sono distorsioni, la maggior parte di voi siete faziosi.
    Ridicolo il post sulla posizione della croce sull'altare. Dovreste criticare il 90% delle parrocchie e dei vescovi in Italia.
    Quando diventerete oggettivi forse sarete anche credibili

    Antonio ex fratello

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    1. Interessante: i tuoi catechisti (le cui mogli erano medici, avvocati magari di grido...) CHIESERO ad una donna di lasciare il lavoro.
      Immagino che questa donna avesse un marito: a che titolo questi personaggi discernenti osarono 'chiederle' (non suggerirle eh: qui la terminologia che hai usato è rivelatrice) di abbandonare il lavoro? Chi sono loro per mettere il loro dito nelle vicende personali e finanziarie di una coppia, nelle loro scelte, nella vita di una persona?
      Chi vuole difendere il Cammino, neppure si rende conto di affossarlo sempre più.
      Per quanto riguarda l'articolo di ieri, era chiaro fin dalle prime parole del titolo, bisogna essere in malafede per non averlo capito.

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    2. Il post non era sulla posizione della Croce sull'Altare, ma sul fatto che Dio, e perciò Cristo, deve tornare al centro della liturgia, che non si può ridurre a uno spettacolo.
      Infatti noi non abbiamo parlato tanto di posizionamento della Croce, argomento su cui, invece, si sono fissati i camminanti, noi abbiamo detto che sull'altare non ci devono essere simboli non cristiani a forma di candelabro, che significano la fede ebraica e non la luce portata da Cristo!
      Simboli che, non a caso, sono PROIBITI dalla CHIESA!

      Apprezzo il tuo sforzo a voler essere obiettivo, ma per esserlo occorre prima deneocatecumenalizzare il cervello.

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    3. Deneocatecumenalizzare il cervello. Fantastico!!!!

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    4. In molte parrocchie vedo su altari candelabri ebraici, croci ortodosse, foto di defunti, statuine di divinità pagane etc...
      Gli abusi ci sono e non li fanno solo o catecumeni.
      In tutta la chiesa ci sono movimenti con ascendenze settarie.
      In tutta la chiesa ci sono abusi e incoerenze.
      In tutta la chiesa ci sono donne e uomini santi.
      Sarò molto più contento quando leggerò un vostro intervento dove potrò leggere le opere di santità fatte fuori dal Cammino. Come liberati dalla teologia del peccato siate riusciti a portare pace e misericordia al prossimo.
      Quando alla critica (e il Cammino ha numerosi punti critici) diventa ossessione allora non fate alcun servizio alla chiesa ma alimentate solo il vostro ego ferito.

      Antonio ex fratello

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    5. Come sempre ti sfugge il nucleo del problema. Noi qui non siamo neocatecumenali e non facciamo gli scrutini neocatecumenali. Noi semplicemente osserviamo e riportiamo le derive settarie di questa organizzazione che testimoniano della sua cattolicità. Non discutiamo della bontà personale o della carità delle persone, non usurpiamo il giudizio finale di Dio come si fa in Cammino.
      Non so quali chiese frequenti, sugli altari delle chiese della mia città e di quelle che ho visiitato non ho mai visto oggetti estranei alla liturgia. Non ho mai visto oggetti estranei stabilmente insediati sugli altari durante le Messe. Forse perché sono altari, quindi di dimensioni contenute e non mense NC?
      Come sempre, l'ansia di giustificare i tuoi ex fratelli, ti impone di attaccare la Chiesa.
      Chiediti quale mentalità perversa hai acquisito durante i tuoi anni di deformazione cristiana in Cammino. Non guardare gli altri, guarda te stesso.

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  7. Se effettivamente è alienante dover sottostare ai meccanismi per i quali, una volta in Cammino, la tua identità pre Cammino ed extra Cammino viene totalmente svalutata in favore delle 'magnifiche sorti progressive' neocatecumenali (come scriveva il corifeo nc ieri 'possedere lo spirito di Cristo risorto, amare il nemico, vivere le Beatitudini' quasi si trattasse di indossare la maglietta di marca o di ottenere degli 'status symbol', cosa di cui i credenti dovrebbero sempre aver orrore, perché non c'è nulla che, più di questo, alllontani dalla fede).
    L'articolo di oggi però tratta di qualcosa di ancora più spinoso, che è la condizione femminile all'interno del Cammino.
    Per una donna in Cammino valere qualcosa e vederselo riconosciuto dipende da alcuni fattori al di fuori dei quali l'essere nulla o meno di nulla è la condizione più comune per tutte.
    Se non sei sposata, vali solo come possibile vocazione per Kiko o donna di servizio per Seminari o famiglie in missioni nc o come alvergatrice per itineranti e possibile finanziatrice, soprattutto se vedova.
    Se sposata, tutto il tuo 'appeal' dipende dal ruolo di tuo marito, rispetto a cui comunque devi stare quattro gradini più sotto, anche se vali il doppio di lui.
    Se non hai figli hai fallito nel tuo compito principale di 'fabbrica della vita', se ne hai tanti difficilmente puoi avere anche un lavoro e fare carriera.
    Obbligata a far buon viso a cattivo gioco, anche con un marito violento, traditore o disinteressato ai figli, e magari anche sottoposta al sinedrio dei catechisti se non sopporta più l'intimità con il coniuge (anche in tarda età) o le gravidanze.
    Se essere uomo ed essere in Cammino può essere una esperienza alienante, essere donna lo è sicuramente di più.
    Non vale nulla se non corrisponde a quella immagine stereotipata. Credo che la vicenda di Carmen, che alla fin fine non valeva nulla senza Kiko, nonostante si ritenesse la mente pensante della coppia, e quindi sprofondata nella depressione e nella disillusione, possa essere la 'maledizione' di molte donne in Cammino, anche delle più toste e determinate.

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    1. Interessantissimo il riferimento che fai di Kiko e Carmen in relazione al tema del post.

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  8. Salve è da un po' che vi seguo e dite cose molto interessanti. Vorrei sapere come funziona se vi invio un mio commento. Inutile ribadire che desidero rimanere in totale anonimato qualora intervenissi. Grazie buona domenica. Pinco.

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    1. Bene ecco il commento. Premetto che il livello del blog è molto elevato, si citano i padri della Chiesa, il magistero ecc. Non mi presento per ovvi motivi ne tanto meno desidero qualificare i vari titoli di studio che ho. Dopo questa breve introduzione vorrei esprimere non solo il mio disappunto, ma la mia incredulità su certi post che parlano male delle parrocchie.
      Ricordo che la così detta pastorale sacramentale da qualcuno tanto disprezzata era, ed è stata il mezzo per invitare i lontani per invitarli ad ascoltare le catechesi. I lontani che si avvicinavano ai sacramenti per tradizione, ma si avvicinavano e che nel ricevere una bella preparazione, ad es. per il battesimo rimanevano incuriositi e desideravano ri avvicinarsi alla Chiesa. O ad esempio coppie di fidanzati che durante il corso volevano approfondire la loro fede.
      Nei post di chi attacca la parrocchia si e v i d e n z i a. Che il cnc è giunto alla fine.
      1 si disprezza quello che è sempre stato il motore per invitare alle catechesi.
      2 quando nelle convivenze o annunci ci si presenta si cita il nome della parrocchia. Quindi è un controsenso per questi signori. Per quali motivi cita re il nome della parrocchia di appartenenza se la si disprezza così tanto?
      3 nel risuscito libro dei canti è fatto tassativo divieto di usare i canti nelle liturgie domenicali, perché ad ogni canto c'è una consegna. Perché farlo?
      4 dopo la Redditio simboli si aiuta la parrocchia nella sua missione di evangelizzazione, sua della parrocchia. Ed è fatto divieto tassativo di usare metodi del cnc quali agapi, canti, penitenziali ad uso cammino.
      Se disprezzata tanto la parrocchia, che era il vivaio delle comunità si certifica la settarita de facto del cnc. Si certifica la morte ontologica dell'appartenenza alla Chiesa. Pertanto ringrazio Dio di essere uscito dopo 45 anni dalle comunità. Quello che viene scritto nei post di questo blog È TUTTO VERO! Lo posso certificare. Pertanto chi appartiene ancora alle comunità e parla male delle parrocchie è in eresia.
      Pinco

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    2. @Pinco

      Forse in passato la pastorale sacramentale poteva anche avere un senso essendo la società più basata su valori cristiani ma nella società attuale sempre più secolarizzata e' del tutto evidente che non incide sulle persone e lascia il tempo che trova. Ci sono sempre meno persone che ricevono i sacramenti, ciò è un dato di fatto, ci sono meno battesimi, meno matrimoni etc, ma anche quelli che continuano a riceverli in gran parte lo fanno per tradizione, non per convinzione. Ricevono i sacramenti, per poi sparire dalla vita della parrocchia e per poi metterci piede solo nelle grandi occasioni. Giovani se ne vedono pochissimi, pertanto ci si chiede quale sarebbe l'efficacia di questa pastorale che si basa sul dare sacramenti alla rinfusa senza nemmeno adeguata preparazione a gente che non ha fatto una scelta di fede, non ha scelto con convinzione di essere cristiana? Quindi quali sarebbero i meriti e i frutti di questo schema pastorale che a me sembra superato? Se e' così valido a cosa attribuisci i problemi e la crisi della parrocchia a cui tutti assistiamo? Quindi quale sarebbe l'eresia che avremmo detto? Ci spieghi per cortesia? Grazie

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    3. Grazie per le tue conferme. È verissimo che il Cammino approfitta proprio della pastorale sacramentale delle deprecate parrocchie per pescare aderenti a cui inculcare il disprezzo per la pastorale sacramentale delle parrocchie e incanalare in un percorso iniziatico per diventare ciò che se si segue la pastorale sacramentale della parrocchia già si è.
      Non sapevo che ci fosse uno specifico divieto ad usare per le attività in parrocchia la metodologia del Cammino, e questo conferma anche me nell'idea che si persegua la divisione dalla parrocchia a tutti i costi.
      Certo che dopo 45 anni uscire dal Cammino deve essere stato un bello strappo...

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    4. Anonimo delle 18:45 pensa che la Chiesa sia come una Azienda, magari quotata in borsa, che deve fare numeri, e se no va riorganizzata o meglio ancora acquistata, smembrata, soppressa.
      Le parrocchie non ci sono sempre state, ma i vescovi sì, fin dai primi tempi apostolici. In fondo la parrocchia non è altro che una porzione della diocesi, la cui funzione è essere più vicina alla gente (da cui deriva il nome stesso) nei quartieri delle città. Attualmente non esiste una parrocchia che si occupi solo dei sacramenti, e forse proprio il fatto che sia stata tirata da tutte le parti per farne un centro di gruppi laicali, di attività per ogni età, assistenza ai poveri, mercatini eccetera, le ha tolto quella che deve essere la sua missione fondamentale. Un mio amico, che abita in un piccolo centro della provincia di Torino, sta aspettando da mesi un sacerdote che gli venga ad impartire la confessione e la comunione, e questo francamente è vergognoso, dovrebbe essere il compito prioritario di un parroco e dei suoi collaboratori.
      Le comunità neocatecumenali si sono inserite proprio in questa crisi di identità delle parrocchie, convincendo i più fedeli parrocchiani che i Sacramenti neocatecumenali valevano di più. Per cui il CN in realtà si è sovrapposto alla pastorale sacramentale delle parrocchie distribuendo le 'sue' Messe che valgono dieci volte tanto, le 'sue' confessioni, il 'suo' triduo, la 'sua' Pasqua eccetera eccetera. Non c'è altro, nel Cammino: annunci e poi riti separati. Non ci sono attività di vero studio e formazione, non c'è assistenza ai poveri, non c'è nessuna attività sociale. Hanno solo i Sacramenti rivisti e corretti da Kiko, da rivendere, parassitando proprio le parrocchie e facendo una propria pastorale sacramentale, solo che è ispirata più a Lutero che ad altro.

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    5. Caro anonimo 18:45, mi permetto di scriverti perché mi chiami in causa, hai scritto sulle parrocchie, e per cui è un mio dovere rispondere alle tue conclusioni.
      C'è un calo, in generale, della partecipazione, ma non dovuto alle parrocchie, ma al tempo che stiamo attraversando.
      Infatti vi è una certa stampa, una certa TV, delle ideologie in giro, massoneria, ateismo, si fanno entrare musulmani che pretendono di togliere i simboli cristiani mentre ai loro paesi neanche lì puoi mostrare perché ti mandano in galera o ti perseguitano, ecc,ecc,ecc. Tutti noi sappiamo, in generale, cosa sta accadendo.
      Vi è in atto come un rilassamento, che hai chiamato mondanità.
      Ma pensi o credi che noi non sappiamo che n cn ci sia più mondanità rispetto ad una parrocchia?
      Purtroppo l'ipocrisia è una brutta bestia, è difficile staccarla da addosso. Non sto qui a farti l' elenco di ciò che si fa, dagli spinelli durante le convivenze, a quelli che fanno sesso, al farsi pagare le convivenze, ai giudizi di parte e a ecc,ecc,ecc.
      E per cui, carissimo amico delle parrocchie: qual è il problema che hai dentro di te, per cui ti senti titolato a giudicare il prossimo?
      Ti racconto un piccolo episodio che ho notato oggi alla Santa Messa.
      È entrata una mamma, giovane, sui 40_45 anni, con tre figli, due maschi e una femminuccia. Si sono seduti in silenzio ed è iniziata la Messa che conosciamo. Alla Consacrazione la mamma si è messa in ginocchio, ed ho notato che i figli, vedendo la mamma inginocchiarsi, per terra, non vi erano gli inginocchiatoi, si sono inginocchiati anche loro.
      Come puoi vedere l'esempio è importantissimo. Infatti il genitore è chiamato a portare l'esempio, se vuole che i figli siano in un certo modo.
      Lo stesso vale per i politici, capi di Stato, e via dicendo.
      Fino ad arrivare, anche, ai fondatori e/o iniziatori, il senso credo sia chiaro.
      Se tu hai certe idee forse qualcuno te le ha inculcate, e tu le hai sposate. Ora, sapendo tutto questo, sta alla coscienza di ciascuno dirsi: ma ciò che penso è reale? Oppure sto esagerando in quanto ho travisato e sto esagerando?

      Un saluto.

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    6. @Anonimo
      Nella mia parrocchia i giovani sono la linfa vitale, essendo retta dai Salesiani; se i giovani o le persone in generale partecipino con convinzione o per abitudine questo lo può giudicare solo il Signore, ma comunque mi sento di dire che forzare un giovane in un percorso come il Cammino solo perché gli è stato imposto di fare così dai catechisti è sbagliato e spesso controproducente

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    7. Per chiarezza, un saluto non è pinco, ma ho risposto, non al posto di pinco, ma perché scrivi sulle parrocchie, e per cui sei entrato nell'ambito dove appartengo. Poi pinco, se vorrà, ti darà la sua risposta.

      Un saluto.

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    8. La crisi delle parrocchie non è spiegabile in termini "o bianco o nero". Esistono parrocchie più sinistrate (molte) e parrocchie più decenti (poche) e perfino parrocchie serie (beato chi ce l'ha sotto casa!).

      Quando qui diciamo "crisi delle parrocchie" stiamo indicando un fenomeno facilmente osservabile da tutti; è una generalizzazione necessaria a farsi capire perfino dai kikos (che però si illudono di essere la cura, anziché il veleno finale, per le parrocchie). Ma quando vogliamo spiegare quel fenomeno diciamo crisi generalizzata della fede perché è quello il problema principale. L'idea di parrocchia non è affatto sbagliata, e ha retto lungo due millenni indipendentemente da culture, popoli e mentalità. Sono i "parrocchiani" (incluso il parroco) a vivere quella crisi di fede, crisi che comincia dalla crassa ignoranza della santa dottrina cattolica.

      Ricordiamoci anche che le cosiddette "catechesi" del Cammino contengono svarioni, ambiguità, vere e proprie eresie. Inoltre gli autonominati "catechizzatori per adulti" si guardano bene dal dire che l'impegno che uno si assumerebbe col Cammino dura tutta la vita e prevede addirittura il pagamento della "decima" dal 2° Scrutinio in poi, e a chi tentasse di fare il furbo lo individuano e gliela fanno pagare cara.

      In qualità di cattolici siamo convinti che l'immenso tesoro spirituale della Chiesa vada presentato così com'è, vada promosso così come in venti secoli la Chiesa lo ha promosso e fatto conoscere, senza bisogno di furberie come le "catechesi per adulti" che sono invece un cooptare gonzi nella setta (specifico "gonzi" perché una persona con un minimo di conoscenze del Catechismo e con un minimo di buonsenso, respinge subito come truffa un ciclo di "catechesi per adulti" recitato da gente che non consente domande o osservazioni, che contiene svarioni, ambiguità ed errori dottrinali, che fa celebrare una carnevalata imbarazzante chiamandola "liturgia", e letteralmente chiede soldi ad ogni occasione). Inoltre, nonostante tutta la cagnara sui "lontani", il Cammino effettivamente ruba "fedeli" dalla parrocchia.

      Le parrocchie erano tutto sommato il caposaldo della fede in Italia, almeno fino agli anni '50, epoca in cui si avvertirono le prime crepe: far concorrenza alle sedi del PCI a suon di calciobalilla e cineforum, trasformare certe liturgie (matrimoni, prime comunioni, ecc.) in spettacolini, dare troppo spazio alle attività ricreative col risultato introdurre i giovani non tanto alla vita di fede quanto alla vita "mondana" di socializzazione e passatempi, ecc. Un santo sacerdote del XIX secolo già ci avvisava che la responsabilità è anzitutto dei sacerdoti che guidano le parrocchie: parroco santo, fedeli fervorosi; parroco fervoroso, fedeli normali; parroco normale, fedeli tiepidi; parroco tiepido, fedeli sbandati; parroco sbandato... niente fedeli.

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  9. E' falso dire che la parrocchia è il vivaio della comunità, il Cammino si rivolge ai lontani prevalentemente quindi cosa dici?

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    1. Infatti le catechesi dove le avete fatte per decenni? Nelle parrocchie. Quindi, con rispetto parlando, che sta dicendo?

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    2. Chi sono i lontani? I lontani sono coloro che rimangono affascinati o se si preferisce colpiti dalla così detta :"Parrocchia cosmica", chiamata così da kiko dove le piccole comunità si amano altro slogan infatti è:"guardate come si amano". Quando kiko presenta il cammino spiega questo. Quali sono le fonti di evangelizzazione per il cammino? Due.
      1 la parrocchia come ho già spiegato.
      2 i parenti, gli amici e i colleghi dei fratelli di comunità che sono "lontani".
      La base delle catechesi sono la testimonianza di chi già appartiene alle comunità, per questo "la missio ad gentes". La crisi delle parrocchie è stata ben illustrata, ma non è solo delle parrocchie ma della società. Per quanto riguarda parenti, amici, colleghi? Prima le comunità erano in grande numero perché i "fratelli" in famiglia, nel luogo di lavoro, testimoniavano Gesù Cristo. Nelle antiche comunità infatti era pieno di colleghi di tizio, Caio, sempronio delle primissime comunità. Di cugini, zii, nonni delle primissime comunità. Poi ancora colleghi dei colleghi, amici degli amici ecc. Ora i "lontani" non ci sono più semplicemente perché i "fratelli" nei luoghi di lavoro non testimoniano più nessuno,anzi tutt altro. La cartina torna sole delle comunità era quando negli scrutini i katekisti chiedevano:"come hai conosciuto il cammino?".
      Tutte queste domande fatte nelle sale della parrocchia. Nella "parrocchia cosmica". Negare la parrocchia è negare il cammino. Per questo il cammino non funziona più, anzi è imploso. Inoltre kiko diceva sempre che il cammino non è questione di quantità, ma di QUALITÀ. L'esperienza cammino è al capolinea per questo. Non tanto per la parrocchia che come il cristianesimo è tutte le altre realtà religiose è in crisi. Ma per la mancanza di TESTIMONIANZA. Dicevo sempre:" quando dite che siete in comunità alla gente che cosa dite?". I "fratelli":" facciamo questo e quello, ecc". Rispondevo:" fate, fare, tante cose. MA SIETE FELICI DI ESSERE CRISTIANI? Come lo DIMOSTRATE? Vi amate gli uni gli altri come Cristo?"
      La risposta si vede nei fatti.
      Grazie
      Pinco

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    3. La definizione di "lontani" è talmente ambigua che le cosiddette "catechesi iniziali" del Cammino non le hanno mai fatte in un luogo diverso dalla parrocchia. Infatti sono i parrocchiani quelli da adescare nella setta.

      I "lontani" a cui restano ancora delle conoscenze di catechismo cattolico capiscono subito che quelle "catechesi per adulti" sono in realtà la trappola per adescarli.

      Riguardo al "guardate come si amano", al di là del fatto che i cosiddetti "catechisti" se non sentono parlare di dissidi e odio nella tua comunità ti rimproverano dicendo che non fai bene il Cammino (alla faccia del "guardate come si amano"), c'è anche il fatto che nel dire così Kiko presume la "dimostrazione" di quel "come si amano" dovrebbe essere una misura del successo. Nella Chiesa Cattolica il "successo" consiste nella salvezza delle anime, nella conversione alla vera fede - per cui lo vede solo Dio. Nel Cammino dei Farisei, invece il successo è qualcosa da misurare continuamente, in modo da poter dire (magari non a chiare lettere) "noi siamo migliori dei cristianucci della domenica".

      Nota: quello è anche il motivo per cui da quando il Cammino ha smesso di crescere numericamente, circa 15 anni fa, hanno smesso di vantare ogni giorno i loro mega-giganteschi super-numeroni, e sono fermi all'ultima notizia, quando da un anno all'altro vantarono mezzo milione di aderenti "anzi no, un milione", e da allora ad oggi hanno sempre vantato "un milione" e non hanno più parlato troppo di nuove comunità, per evitare che troppi fratelli ricordassero che a fronte di 5 nuove comunità se sono state accorpate o soppresse 45. Anche il mega-boom dei seminari kikiani Redemkikos Mater si è andato silenziosamente spegnendo - e la percentuale di tali "seminari" farlocchi contenenti mezza dozzina di seminaristi totali è cresciuta fino alle stelle, nonostante il "gioco delle tre carte" kikiano dello spostarli qui e là (la chiamano "missione", in realtà è toglierli da un posto in cui sono depressi o hanno creato scandalo e metterli in un altro dove non li conosce nessuno).

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  10. Il post è nato dalla premessa di Porto che ho trovato davvero illuminante:

    "metodo "diabolico" quello del Cammino per ridurti alla sua mercè
    e renderti di fatto incapace anche solo di pensare alla tua vita
    senza Cammino Neocatecumenale"

    Ecco!

    Riandando alla mia esperienza a distanza di molti anni, quindi dopo una lunga elaborazione, concordo nel ritenere che nel Cammino si persegua un "metodo" diabolico.
    Come altro giustificare un sistema che ti riduce - nell'oggi - alla sua mercè?
    Che ti proietta nel futuro senz'altro sbocco possibile oltre se stesso?

    Per questo ho posto, come estrema sintesi di quanto si andava a domostrare, due mantra ricorrenti. Che tante volte ho sentito ripetere dagli itineranti e con più grande convinzione dagli stessi Iniziatori del C.N..

    "Tu non vali niente!" = Oggi la tua garanzia siamo solo noi.

    "Chi sei tu senza il cammino?"... = Al di fuori del cammino sei un uomo (morto!) finito.

    Noi non ci stanchiamo mai di ripetere anche centoventi volte le stesse cose.

    A chi ci trova mancanti di obiettività mi permetto di dire: bah!

    Allora. Costoro sono sempre gli stessi che, tanti anni fa (pare il c'era una volta delle favole, ma qui somiglia a un incubo crescente) ci hanno blandito, corteggiato, accalappiato con il Dio ti ama così come sei. La tua vita va ad essere felice, vittoria sulla morte, sulle angosce, e poi.... ti ritrovi in una gabbia senza uscita.
    Dio ti amava, dovevi essere prezioso, sempre.

    Poi Tu non vali NIENTE!
    Non sei cresciuto, non ti sei arricchito, non sei neanche migliorato (te lo dicono solo dopo anni che nel Cammino non si entra per diventare migliori!), sei regredito, impaurito, dipendente, e
    Poi Chi sei tu senza il Cammino?
    Unica possibile, ovvia conseguenza.

    Ecco che l'opera è compiuta. Opera di Vita Eterna, come no!

    Il C.N. è un bidone mondiale, come un veleno dato a piccole dosi. Ti portano piano piano. Anche per questo il Cammino deve durare tantissimo, per poi continuare per tutta la vita. Quando oramai non sei più buono per nessuna altra cosa. non solo nel "MONDO", ma neanche nella CHIESA sei buono per niente altro. Sei un alienato e un alieno totale. Questa l'unica e inconfutabile verità!

    Più obiettività di questa!

    Pax

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    1. bidone mondiale.....
      segna segna....su ditelo

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  11. @Anonimo delle 21,58

    Caro amico, prendo atto che riconosci il calo delle parrocchie, lo diciamo da tempo, c'e' qui chi si ostina a negarlo. Per me il calo ha varie cause, tra le quali anche la pastorale sacramentale e scarsamente missionaria delle parrocchia, eccessivamente conservativa dello status quo. Il tempo che stiamo attraversando incide ma la crisi esisteva anche prima del covid e non è solo in termini di quantità ma anche di qualità. Elenchi alcune cause che io condivido, ma come mai la pastorale parrocchiale non è in grado di rispondere? Non credo che sia qualche musulmano a causare la crisi delle parrocchie, la crisi è sistemica, e' il metodo parrocchia, lo schema parrocchia a non essere più al passo con i tempi. Ti chiedo la causa della mondanizzazione? Il tuo giudizio nei confronti di chi è ancora in cammino mi sembra ingeneroso, nessuno idealizza niente ma il Cammino e' il tentativo di rispondere alla situazione che tu illustri poi se hai altre soluzioni, illuminaci. A me poco interessa dei peccati degli altri, anche di chi fa il Cammino, non mi riguarda, nemmeno nella parrocchia vedo questi stinchi di santita' ma non e' alle persone che dobbiamo guardare. Nessuno e' perfetto, siamo tutti peccatori, credo anche tu, io non giudico nessuno mi sembra sia tu a giudicare. Conosci quella famiglia di cui parli? Solo perché si sono inginocchiati tu hai concluso che sono migliori di chi fa il Cammino?Io penso che dobbiamo guardare a Cristo non all'uomo, nessun uomo e perfetto nemmeno tu lo sei. Gli iniziatori possono fare tutti i macelli che vogliono, io sono nel Cammino per Cristo non per gli uomini. Inoltre non è che fuori dal Cammino, nella parrocchia trovo tutti questi esempi di santità. Le idee sulla parrocchia vengono dalla mia esperienza diretta, quotidiana in parrocchia, se la mettiamo sul piano dell'esempio allora ti dico che diverse persone della mia parrocchia sono per me un inciampo, mi danno un cattivissimo esempio, sono per me uno scandalo, e sono al centro della pastorale, potrei raccontarti tanti fatti scottanti di "devoti parrocchiani" comportamenti scandalosi, ipocriti, stomachevoli che fanno solo schifo, e sono parrocchiani assidui. Il marcio come vedi è ovunque. Che lo schema pastorale sia superato e' per me un dato di fatto che tocco con mano ogni giorno, non è frutto di indottrinamento di chicchessia anche la Chiesa istituzionale lo ha capito Papa Francesco lo ripete in continuazione. Ciò che dico è vero non sono esagerazioni, molti parrocchiani sono dei pagani, mondani, che si accostano ai sacramenti, e non aggiungo altro per amore alla carità. Ma non hai risposto alla mia domanda, la parrocchia è un dogma? E'obbligatorio che sia come oggi? Quindi quale eresia diremmo? Grazie


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    1. Vedi, chiarisco subito di essere un saluto, il punto è il rilassamento che si è generato tra noi cristiani, e questo lo confermi tu, con la tua risposta. Perché?
      Perché qui ognuno si permette di attaccare il cristianesimo, ma non è permesso neanche di difendersi ( non scrivo di te, ma in senso generale). Faccio dei piccoli esempi.
      Tempo addietro ci fu un musulmano che butto dalla finestra il crocifisso, ed andò in TV, e fu pure intervistato. Nessuno prese una posizione seria. Per seria intendo quantomeno di fargli fare mesi di galera. Al loro paese ti sbattono anni in galera, e poi vogliono anche condannarti a morte, Asia Bibi. E questo è un esempio, ma sappiamo tutti cosa accade, in Francia distruggono le chiese, bombe, accoltellamenti, e via dicendo. Lo stesso per quanto riguarda il Presepe, i laicisti lo vogliono togliere dentro le scuole, l'aborto, eutanasia, ecc,ecc. Sappiamo che c'è un gruppo di persone, che sono in netta minoranza, che cercano di obbligare il prossimo. Ora vengo a te. Tu hai detto che i musulmani non sono il problema, e per cui neanche i laicisti, e per cui neanche gli atei comunisti, e per cui neanche i massoni, e per cui neanche la lobby gay, e per cui ecc, ecc. Ma il problema lo vedi nelle parrocchie, cioè nei cristiani, ecco che mi confermi che tu sei un falso, senza offesa, che ti travesti da Cristiano, ma sotto sotto sei uno pieno di veleno. Ripeto senza offesa.
      se noi oggi facciamo passare il musulmano che si permette di distruggere i nostri simboli, domani il laicista, e poi il gay che ci dice che papà è mamma non esistono, ecc,ecc, ecco che vediamo ciò che di più caro ci è stato donato da Dio.
      E per chiarezza, affermo, che non sto parlando del musulmano rispettoso, del laico ateo rispettoso, e via dicendo. Ma di coloro che fanno azioni che non andrebbero fatte. Il punto non è io ho detto che le parrocchie sono in calo, e per cui gli altri negano, quindi ho ragione. Anche perché se le parrocchie sono in calo, voi siete completamente a terra, visti che alle catechesi dovete riunire più parrocchie per formare una comunità di poche persone, visto che dovete fare fusioni in continuazione, visto che vanno via in molti, e quelli che vanno via non rientreranno più, tranne pochissimi. In parrocchia se uno non va per un mese, ecco che il mese dopo lo vedi, se non va per un anno, ecco che dopo lo vedi, e via dicendo.
      Un saluto.

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  13. Le parole di Porto mi hanno ricordato quelle della canzone di Bennato "Il gatto e la volpe".
    Anche se forse Bennato non sa chi sono Kiko e Carmen, certe parole che ha scritto sembrano adattarsi benissimo a loro:

    "Lui è il gatto, ed io la volpe... di noi ti puoi fidar
    Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai..."

    E non manca nemmeno il riferimento al denaro!

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    1. Giusto Pietro! Forse cambia solo "e noi faremo di te un divo da hit parade!". Però in qualche senso anche in quello si assomigliano, a pensarci bene: il cammino promette di fare di te una sorta di divo del cristiansimo adulto!

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  14. @Gloria

    Mi compiaccio che nella tua parrocchia ci siano i giovani ma è una mosca bianca, una eccezione che conferma la regola. I giovani ci sono perché i Salesiani hanno un tipo di pastorale che si dedica a loro, ma non ovunque e' così e comunque anche i Salesiani sono ormai pochi, nella mia città vendono conventi o li chiudono perché non hanno vocazioni. Ma in generale le parrocchie sono popolate da maturi o anziani e' un dato di fatto innegabile. Che molti prendono i sacramenti solo per tradizione e' un dato di fatto, spariscono subito dopo dalla parrocchia, non e' necessario scomodare Dio e' evidente. Solo voi non ve ne accorgete o lo negate, ma se avete un minimo di onestà intellettuale dovete ammetterlo.

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    1. @Anonimo
      Nessuno lo nega, è un dato di fatto che le vocazioni sono in calo e che la secolarizzazione è in atto da tempo, sarebbe inutile illudersi del contrario, per questo ripeto sempre che è molto difficile al giorno d'oggi testimoniare Cristo nella società moderna, ma sai bene che la Chiesa resisterà fino alla fine dei tempi; tralasciando il fatto che anche nel Cammino mi risultano molti quelli che abbandonano. o che comunque ci vogliono sempre anni per formare una nuova comunità, tu veramente pensi che il cn sia una soluzione alla crisi delle parrocchie? Cioè vorresti prendere i parrocchiani, che secondo te sono già pochi (anche se onestamente io vedo le Messe sempre piene anche in pandemia) e chiuderli in salette separati dagli altri? Come disse San Pio, "meglio una chiesa vuota che piena di diavoli"; io non sto dicendo che i neocat siano tutti malvagi, anzi moltissime sono persone buone e genuine, ma è meglio una chiesa vuota che piena di realtà che non obbediscono al Papa, e il Cammino lo fa ampiamente, o devo ricordarti la vicenda di Arinze? Dici che chi va in parrocchia si accosta ai sacramenti solo per tradizione, ma non puoi saperlo, a meno che tu non abbia il dono di scrutare i cuori, ma con lo stesso ragionamento si potrebbe dire lo stesso dei neocat non credi? Voglio dire, chi ti dice che chi entra in comunità lo fa solo per continuare la tradizione di famiglia, o perché costretto dai genitori?

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  15. @Valentina Giusti

    Cara Valentina ti sbagli non penso affatto che la Chiesa sia una azienda nella quale contano i numeri, penso infatti che la Chiesa debba essere un piccolo gregge, fatta di piccole comunità, il problema è che oggi le parrocchie sono vuote e popolate da cristiani, spesso non all'altezza della situazione e io ne ho cognizione di causa pochi e non buoni. La Chiesa deve essere luce per gli uomini se non lo è non ha senso, lo stesso dicasi per la parrocchia. I Vescovi ci sono sempre stati, le parrocchie no, ti chiedo:E'proprio necessario che sia sempre come oggi? Non può cambiare? Certo la parrocchia non si occupa solo di sacramenti ma la pastorale è basata su questo, la carenza di presbiteri e'un altro dato di fatto, e sarà sempre peggio, tante parrocchie chiuderanno. Le comunità neocatecumenali sono una risposta a questa situazione insieme ad altre. Poi quello che tu riferisci non l 'ho mai pensato ne' detto, non so a chi ti riferisci. Riconosci implicitamente quanto sto dicendo cioè che la parrocchia non è in grado con la sua pastorale di affrontare i tempi odierni. Il Cammino è una iniziazione cristiana non può fare tutto, può però aiutare i cristiani a diventare più consapevoli e ad operare nella parrocchia su queste cose. Anche se il Cammino facesse tutte queste cose lo accusereste di fare tutto, decidete i allora dite tutto e il contrario di tutto, critiche assolutamente stupide.

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  16. Anonimo 23:28
    Evidentemente stiamo parlando due lingue diverse. Dici che i numeri non sono importanti e che sei per il piccolo gregge, i piccoli gruppi, quindi la riduzione dei fedeli nelle parrocchie non dovrebbe preoccuparti.
    Per quanto riguarda la parrocchia, la strada giusta è proprio quella di riprendersi gli spazi delegati a dei saltafossi come i catechisti ignoranti di dottrina cattolica, abili manipolatori e sceriffi di Nottingham del CN.
    L'errore, dopo il CVII, è stato proprio quello di occuparsi solo della missione sociale della Chiesa (comunque importantissima) piuttosto che di quella della formazione nella fede, della guida del gregge, dei Sacramenti.
    Infatti il Cammino Neocatecumenale ha avuto fortuna perché ha occupato un settore che era stato lasciato semivuoto. Ma negli anni è stato più che chiaro che la formazione neocatecumenale è vergognosamente carente (dopo 30 anni i neocatecumenali non sono in grado neppure di affrontare un discorso con un protestante, non conoscono le basi della dottrina né della apologetica cattolica) e, non solo, che si sovrappone alla vita sacramentale nella Chiesa con il proprio ritualismo ebraicizzante, settario, autoreferenziale.
    Inoltre, non ha nessun afflato sociale e caritativo, crea divisioni e non unità, è una vera e propria deriva e cancro nella Chiesa.
    Vista la situazione, la parrocchia non avrebbe che da guadagnare dalla totale chiusura dell'esperienza neocatecumenale. Comunque le parrocchie neocatecumenalizzate dovranno ricominciare da zero e i presbiteri neocatecumenali reistruiti dalle basi, ma a Dio piacendo, sarà possibile presto girare pagina.
    La vostra 'consapevolezza' cercate di farla crescere rendendovi conto di essere asserviti ad una vera e propria idolatria: chi è in buona fede ritornerà con gioia nella Chiesa cattolica, gli altri si iscriveranno ad un partito, ad una società di ultrà, ad una loggia massonica, insomma a tutto ciò che continuerà a permettergli di sentirsi 'eletti'. E buona fortuna a loro.

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  17. Per rispondere a tutti quelli che criticano la pastorale sacramentale e vedono una risposta nel Cammino, vorrei
    solo far presente che il Cammino "avrebbe potuto essere una risposta", ma di fatto non lo è.
    Quando aderii al Cammino un po' lo feci anche perché nella parrocchia non trovavo tanto coinvolgimento e mi parve che questo percorso così approfondito ed entusiasta fosse una risposta.
    Ci sono rimasto decenni prima di capire che non è una risposta, ma un virus. Lo so, chiamami pure tardivo, ma io preferisco definirmi suggestionato.

    Avrebbe potuto essere una risposta se:

    Avesse obbedito in tutto alla Chiesa, invece di fare orecchi da mercante su troppe cose
    Avesse utilizzato il Catechismo della Chiesa Cattolica, invece che un catechismo proprio e segreto
    Avesse aiutato i battezzati a rinvigorire lo Spirito Santo che già possiedono in virtù del Sacramento del Battesimo, invece di trattarli come persone che devono riceverlo nel Cammino
    Avesse condiviso i tempi liturgici con la parrocchia, invece di isolarsi nelle proprie stanze, soprattutto per l'Eucarestia
    Avesse rispettato l'arte sacra della Chiesa cattolica, invece di produrre chiese tutte uguali e seriali spesso sostituendo del tutto l'aspetto precedente
    Avesse rispettato i munera sacerdotali, invece di dare potere assoluto a laici inesperti e carrieristi
    Avesse eliminato scrutini e "porte che si chiudono", invece che far credere ai cristiani di dover essere valutati su Sacramenti già efficaci per loro
    Avesse introdotto anche i canti parrocchiali, invece che solo quelli rimaneggiati in modo poco evidente ma tendenzioso da Kiko
    Avesse partecipato in tutto alle GMG, invece che andare solo all'incontro col Papa e poi fare i cavoli propri, incontri vocazionali compresi
    Avesse inviato veri missionari per la Chiesa e non per il Cammino
    Avesse evitato di spacciare la decima come "comandamento della Chiesa", solo per costruire un sistema economico interno volto alla sussistenza del solo Cammino e non del resto della Chiesa
    Avesse impedito al suo interno l'appoggio e la tolleranza verso le ingiustizie
    Avesse avuto una corretta teologia del peccato

    Beh c'è altro, ma mi sono stufato di elencare.

    Poteva, quindi, essere una risposta, ma di fatto non lo è, perché è proprio un'altra chiesa.

    Propongo di provvedere i mamotreti a tutti i seguaci, non solo ai catechisti, di modo che tutti possano verificare e confrontare la dottrina neocatecumenale. Il solo ascolto molte volte non è sufficiente a rilevare le tante eresie e teologie diverse contenute nel catechismo privato del Cammino.

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    1. "Ci sono rimasto decenni prima di capire che non è una risposta,". Fare per tanti anni il cammino e non aver capito le basi. Se fosse vera la testimonianza precedente mi piacerebbe sapere dove hai fatto questo cammino "decennale"...
      Fallacio Vinicio

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    2. ...come al solito finisce con "non hai fatto bene il cammino"
      Non c'è verso di fare autocritica autentica, a me basterebbe solo sentire "potrebbe essere vero"...
      ...o questo approccio vale solo per i camminanti quando in sede di scrutinio si lamentano dei rapporti con gli altri e la risposta è sempre .
      .......parti dal presupposto che possano avere ragione.
      Che tra l'altro io considero corretto, perché presuppone l'ascolto sincero dell'altro, e un minimo di umiltà. Ma a maggior ragione vale a livello di "sistema"...e invece no al livello di sistema lo si chiama "persecuzione"...a livello di sistema non si è in grado di dialogare con nessuno la possa pensare diversamente

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    3. ...dimenticavo scusa.."non aver capito le basi" quali? quelle degli anni 70, quelle degli anni 80/90, o quelle post statuto?
      Sai com'è le cose sono cambiate e non poco...e poprio i presupposti sono cambiati..si fa finta che non sia mai stato detto che il camino finiva e la comunità si scioglieva nella parrocchia...non una volta ma per decenni...fino alla grande scoperta..il cammino non finisce..e non ci sciogliamo in niente...
      Le promesse fatte ai primi parroci disattese..il che ha portato a grandi sofferenze..adesso il problema non esiste riescono a stare solo dove c'è un presbitero cnc doc.

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    4. @Fallacio Vinicio
      Anche Sant'Agostino passò la prima parte della sua vita da non cristiano, poi si è convertito ed è Dottore della Chiesa, non è mai troppo tardi per tornare sui propri passi o per cambiare idea; guarda quanti ottimi suggerimenti ti ha appena dato questo signore per migliorare il Cammino, ci sarebbe da metterli in pratica all'istante. Dicci tu quali sono allora le basi, visto che tanto i mamotreti non li condividete mai, ma per fortuna esiste chi li ha rivelati

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    5. Mi sa che tu il Cammino lo hai visto dal binocolo.

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    6. Purtroppo non ti posso accontentare nella tua richiesta. Ti dicessi dove ho fatto il cammino rivelerei ciò che non voglio rivelare.
      Ti basti sapere che lo iniziai da giovane, senza basi né conoscenze sufficienti a farmi rendere conto di nulla.
      È merito del Cammino, quindi, se alla fine mi sono venuti molti dubbi.
      Sì, gli riconosco il "merito" di avermi messo nella situazione di desiderare di conoscere la Chiesa, perché quello che ho visto dentro al Cammino non poteva essere Chiesa.
      Guarda, ti stai rivolgendo a uno che il Cammino l'ha vissuto dalla prim'ora, quasi. Quando ancora nessuno sapeva nemmeno cos'era e dove portava.
      Dove porta? A nulla.
      Anzi no, a qualcosa porta: porta ad accettarsi peccatori (senza combattere il peccato, sennò è moralismo), porta ad aspettare eternamente di poter amare il nemico senza amarlo mai, porta ad aspettare l'"uomo nuovo" che non arriva mai (per nessuno), porta a disprezzare la Chiesa sentendosi gli unici che hanno capito e sperimentato...

      A proposito di "uomo nuovo", quello che attendete di diventare e non diventate, ti voglio comunicare ciò che ho scoperto.
      L'"uomo nuovo" predicato da Kiko non può arrivare, perché è chimerico, contrasta con la natura umana, quindi mai si realizzerà. E' fumo, così come predicato nel Cammino.
      È il Battesimo che ci passa all'uomo nuovo ma, come predica la Chiesa, rimane un'inclinazione al peccato, che si chiama concupiscenza. Rimarrà fino a che rimaniamo su questa terra.
      Se non si insegna e non si danno gli strumenti per il combattimento giornaliero contro questa insopprimibile fragilità umana, si ingannano le persone e si lasciano senza difese.
      L'Argϋello invece predica costantemente che sarà lo Spirito Santo, quando arriva, che farà un uomo deificato, che non pecca più, che ama il nemico senza sforzo, perché in lui vive Cristo ed è quindi un altro Cristo.
      Questo non è vero, è impossibile, perché l'uomo non potrà mai arrivare a questo, nessuno Spirito Santo potrà mai togliergli la concupiscenza finché vive. Lo sapeva bene anche San Paolo.
      Ciò che è da fare è mettere l'uomo in condizione di combattere questa concupiscenza, che è ciò che hanno fatto tutti i santi, non far credere che quando sarai "uomo nuovo" ad opera dello Spirito Santo potrai compiere tutto.

      L'"uomo nuovo" dell'Argϋello è un inganno.
      Non arriva mai perché non può arrivare.
      Così, privati totalmente delle vere armi contro la tentazione ed il male, nel Cammino si aspetta in eterno qualcosa che mai arriverà, così come lo predica l'Argϋello.

      Questo spiega anche perché nel Cammino ci sia così tanta tolleranza verso il peccato e perché sia possibile che, alla fine (ho compiuto tutti i passaggi), si continui a fare del male alle persone, senza che nessun "uomo nuovo" sia comparso all'orizzonte.

      Sì, lo ammetto, nella mia ignoranza aspettavo l'"uomo nuovo" argϋelliano. Ho aspettato fino alla fine, per dover poi constatare che è un'aspettativa vana. È un cammino verso il nulla, con la compiacenza e la collaborazione di chi non ha nessun interesse a che l'uomo si santifichi.
      Non dico chi è, te lo puoi immaginare.

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    7. Sai Vinicio, anche i Testimoni di Geova magari rimangono nella setta per decenni. Poi escono. E tornano alla Chiesa Cattolica. Ecco, per il cammino è esattamente lo stesso. Infatti è lo stesso Kiko che dice che dai TdG ”abbiamo da imparare".

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    8. Il cammino lo ha fatto nelle vostre salette tant'è che ha capito tutto come milioni di fratelli che vi hanno fatto ciao come le caprette di heide.
      Tu caro Fallacio Vinicio non vali niente come ti ha detto tante volte don Kikolone, chi sei tu senza il cammino? Sei condannato a stare agli ordini se vuoi continuare a mangiare al tavolo del ricco epulone il don kikolone.
      Però è arrivato un liberatore, un neo Ciro di nome COVID 19.
      Staremo a vedere come andrà a finire.

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    9. Fallacio: ti sbagli.
      Le basi le ha capite bene, è la conclusione che non gli torna.
      E non torna perché il Cammino ti fa camminare per condurti fuori dalla Chiesa.
      Se il Cammino fa TUTTO diverso da quello che fa la Chiesa e nel Cammino si capisce tutto diverso da ciò che capiscono i cattolici, allora vuol dire che il Cammino si CONTRAPPONE alla Chiesa.

      Perché le cose sono due: o tutti i cattolici non hanno capito mai NULLA, ma se è così è perché la Chiesa non gli ha mai dato nulla, e perciò è sbagliata, o è il Cammino che conduce verso il nulla perché è sbagliato.
      Tu hai scelto il Cammino, mentre l'anonimo delle 10 e 07 ha scelto la Chiesa.

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    10. Hai ragione aleCT, ma fare un cammino "decennale" e non aver capito che è stato ispirato e successivamente "statutizzato" come percorso di fede che si attua nella "piccola comunità", o che un catecumenato post-battesimale si possa fare senza gli scrutini, è come se un TDG uscisse dopo 30 anni senza aver capito che la watch tower è una società che si trova in America, o che per i TDG sono proibite le trasfusioni di sangue. Sono le basi, per questo mi sembra molto inverosimile.
      Fallacio Vinicio

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    11. @pietro non del cammino, ti sbagli. Il cammino non conduce fuori dalla Chiesa, ma ti fa restare nella chiesa. L ho già detto tante volte, il vostro problema principale è che vedete una differenza tra chiesa e cammino che non esiste. Il cammino è semplicemente un itinerario di formazione cattolica post-battesimale all'interno della chiesa. Punto, tutto qua. La chiesa è madre di tutti e tra i vari strumenti a disposizione di essa (vescovi) c'è il cammino. Quindi facendo il cammino si resta nella chiesa.
      Fallacio Vinicio

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    12. Purtroppo per in Cammino la Chiesa Cattolica e una chiesa da riformare come diceva e faceva Lutero e quindi capisco perché non la considerate Madre anche se ipocritamente dite il contrario.
      Tu non sei nessuno senza il cammino per questo ti ostini a difendere l'indifendibile.
      Però attento, perché come disse San Giovanni Paolo II
      “Convertitevi, un giorno verrà il giudizio di Dio”.
      Convertiti Fallacio non sfidare la pazienza di Dio.

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    13. Guarda Vinicio, le cose che tu elenchi le ho capite anch'io. Sono tutte le burocrazie e le etichette al di fuori del container: "ispirato dallo spirito santo" "statutizzato" "per comunità piccole"...
      Ma l'aver capito che la Domus è in Israele o che ci sono le tappe è puro nozionismo.
      Se per quello, vivo in Italia e ho anche capito che il Prater è a Vienna... che vuol dire...
      Quelle che tu citi come basi: l'A B C neocatecumenale, non significa nulla.
      Ho anche capito che Lutero era un sacerdote agostiniano. Ma quel sacerdote alla lunga fu allontanato dalla Chiesa. E sai perché? Perché parlò chiaro. Non disse una cosa e poi ne praticò un'altra.
      A me non interessano le etichette fuori del container, mi interessa cosa contiene.
      E siccome ciò che contiene è un guazzabuglio di discorsi, districarli non è semplice. A me ci è voluto tempo. Anche perché prima credevo, poi solo speravo e alla fine ho capito, che sono solo discorsi, frasi ad effetto, concetti confusi, affermazioni e ritrattazioni, contraddizioni. Però tutte con un filo conduttore ben preciso: è quello che ho compreso alla fine. E non mi è piaciuto affatto.

      Se a te bastano le etichette esterne, che ti devo dire, contento te...

      Quanto al restare nella Chiesa, come dici tu, lo dicevano anche i luterani prima essere scomunicati.
      Quello che non volete capire, perché vi hanno insegnato diversamente ed è a loro che credete, è che come si danno le approvazioni, poi si possono anche togliere.
      Il Cammino non è la Chiesa, dipende dalla Chiesa, come tutti i movimenti, le associazioni e comunità varie sorte post-concilio.

      Concordo con te però che c'è una parte di Chiesa, nella gerarchia, che finora vi ha sostenuti.
      Ma nella Chiesa c'è chi sostiene di tutto: presbiterato alle donne, matrimonio dei preti, per non dire altro.
      Avere il sostegno di alcuni ed ottenere per loro tramite la legalizzazione dell'impresa, non dà certezze né garanzie.

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    14. Anonimo, quelle che tu elenchi come semplici etichette e nozionismo, in realtà è proprio il contenuto. Evidentemente come dice l'anonimo delle 11,08 hai sbagliato cammino, oppure l'hai cominciato e poi hai cercato di cambiarlo perché non ti piaceva più. Lo svolgersi in piccole comunità non è un'etichetta esteriore al container ma il cuore del cammino. C'è scritto sull'icona, "bisogna fare comunità come la sacra famiglia di Nazareth". Come anche gli scrutini, non sono un'etichetta perché un catecumenato senza scrutini non è un catecumenato. Quindi evidentemente per tanti anni hai fatto un cammino che non avevi ben compreso visto che quando dopo decenni sei uscito, hai messo in discussione le basi. Anyway, ovviamente tutto può cambiare, un giorno potrebbe diventare Papa tripudio e il giorno dopo il cammino finirebbe, ma grazie a Dio fino ad oggi tutti i Papi hanno sempre avuto un grande discernimento, grazie al quale hanno saputo riconoscere i frutti del cammino dagli errori e debolezze dei singoli, che è lo stesso Spirito con il quale proseguo il Cammino.
      Fallacio Vinicio

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    15. Senti, Vinicio, io sono una persona educata ma, con premesso, da te non mi faccio scrutinare.
      Tu non puoi dirmi le solite frasi di circostanza: "hai sbagliato cammino", "hai cercato di cambiarlo", "non hai ben compreso"... Oppure puoi dirlo, ma cade nel vuoto.

      È la solita illazione che fate con tutti quando mettono in discussione il Cammino. Fritta, rifritta, imparaticcia e altezzosa.
      Non vi sfiora neppure che uno che l'ha conosciuto fin troppo bene poi l'abbia trovato insufficiente.
      La colpa, come al solito, sarebbe di colui che "non ha camminato bene", "non ha compreso". È un'argomentazione troppo debole.

      Sinceramente, ma a me che può significare che sull'icona ci sia scritta la frase della presunta apparizione della madonna a Kiko?
      Mi dovrebbe convincere? Ha un valore assoluto o relativo?
      Certo, come mi pare di averti già detto, ci ho creduto ed ho aspettato sin troppo per poi rilevare che non funziona affatto.

      Vatti un po' a leggere il RICA e scoprirai che il vero catecumenato, quello per i non battezzati, prevede 3 scrutini che si risolvono in celebrazioni e possono essere anche ridotti fino ad 1, a discrezione.
      Eppure quello è proprio il catecumenato per veri catecumeni in preparazione al Battesimo.
      Vedi bene che un catecumenato con 1 scrutinio-celebrazione è un vero catecumenato.
      Inoltre, nel RICA, la porta si apre per andare avanti, non "si chiude" per chi boccia, valutato da un gruppetto di laici senza ministero sull'obbedienza alle varie "prove" argϋelliane (perché non previste dal catecumenato).

      Prima di sparare cose a caso, informati meglio.
      E, soprattutto non credere di sbolognare concetti come fossero Vangelo a chi il Cammino forse l'ha conosciuto meglio di te. Li so riconoscere.

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    16. Certo Fallacio Vinicio, ho compreso ciò che vorresti dire.
      Ma il punto che il dire è una cosa, e il fare è altro.
      Voi vorreste mettere a credere che state formando comunità come la Sacra Famiglia di Nazareth, ma nella realtà concreta e ben visibile a tutti non è così. Non dico che avete fallito completamente, sicuramente qualcosa lo avete fatto, ma tante cose no.
      Il principio di base per formare comunità è quello di amare Dio e il prossimo, ma ciò, ti assicuro, che non viene fatto nel vostro contesto, perché regna la presunzione.
      In primo luogo, parlo senza offese, ma solo per fare il punto della situazione, non rispettate Dio, non vi inginocchiate davanti alla Consacrazione, e ne lo fate in altri momenti. Non mi tirare fuori la storiella dell'uomo risorto che deve stare in piedi, perché quando siamo davanti all'Onnipotente ci vuole rispetto. Non scrivo di quanto non lo si fa in alcuni momenti, io non posso giudicare, ma scrivo di quanto non lo si fa per principio e se uno lo fa ecco che viene subito visto male. Sai è un grande peccato giudicare il prossimo mentre cerca di fare opere buone davanti a Dio. Ma voi non lo fate per principio e questo non lo puoi negare perché è evidente davanti a tutti quanti noi, nc compresi.
      E per cui se non ami Dio non puoi amare il prossimo, per il secondo comandamento è scontata la risposta: se in principio non hai rispetto di Dio, lo puoi avere per il prossimo?
      NO!!!!
      E per cui ecco che fuoriescono le vostre ipocrisie, ovvero voi vi siete coperti di una falsa spiritualità, fatta di paroloni e di intenzioni, ma ecco che il vostro cuore è lontano dalla Verità che è Dio.
      Infatti millantate dell'uomo risorto, della Nuova Evangelizzazione ( ormai largamente diventata vecchia e superata) e di tante altre cose. Ma nella realtà nelle vostre comunità si trovano anche: pregiudizi, falsità, ambiguità, mondanità, ladronerie, false povertà, chiusure, si usa il prossimo solamente quando serve, ecc, ecc, ecc.
      Non dico che non ci siano delle cose buone, infatti pregate, ovviamente a vostro modo impostato da Kiko ( sempre detto con rispetto, altrimenti capite male, cioè capite che uno voglia fare del male al vostro iniziatore), cantate come impostato da Kiko, comperate come impostato da Kiko, pensate come impostato da Kiko ( perché Kiko e i suoi sottoposti non riescono a vedere un qualcosa che vada oltre il proprio modo di vedere, capiscono solamente ciò che rientra nella loro mentalità, per cui alla fine vi dovete per forza orientare al suo pensiero altrimenti iniziate a stonare lì dentro e iniziano a pensare male di voi,addobbate co0wm impostato da Kiko, date le vostre risorse economiche come impostate da Kiko, obbedite come impostato da Kiko. Per Kiko intendo sia Kiko stesso e coloro che potrebbero interagire con lui. Io se vado in parrocchia, mi sento libero e se mi serve una direzione spirituale, in un qualche momento, chiedo consiglio al Sacerdote, ma il Sacerdote non mi viene a dire come devo respirare, spendere, vestire, cantare, quali quadri mettere in casa, quali santi devo seguire e quali no, se posso fare il Santo Rosario oppure no, e tanto altro.
      A te va bene così, ma a noi no, e siccome ci siamo passati, e per cui abbiamo avuto una sorta di relazione con voi, sia nel bene che nel male, ecco che abbiamo tutto il diritto di dire la nostra. Ed infatti lo stiamo facendo nella più assoluta libertà e correttezza, sperando di rimanere sempre su questo piano.
      E per cui, la Comunità deve essere fatta a IMMAGINE DI DIO, non di Kiko, siccome Dio è Padre di tutti quanti noi, mi chiedo: perché devo respirare, cantare, ballare, urlare, spendere, vestire, addobbare,pensare, ecc, ecc, ecc, come dice e comanda Kiko?
      Tu me la dai la risposta su questo?

      Ti ringrazio anticipatamente.

      Un saluto.

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  18. @Anomimo delle 10.07

    Praticamente tu volevi un Cammino che non fosse il Cammino, ma un cammino a modo tuo. Il compito del Cammino non e' di imitare la parrocchia o essere uguale alla parrocchia, non avrebbe senso, ma di portare un rinnovamento nella parrocchia. Non so cosa ti aspettavi dal Cammino ma una volta lasciatolo cosa hai trovato oltre la Messa domenicale? Nulla! Hai trovato comunione con i membri della parrocchia!? Cosa hai trovato, dei cristiani adulti? Non credo e allora sei andata alla padella alla brace.

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    1. Hai detto oltre la Messa nulla. Nella Messa c'è Dio, l'Onnipotente, l'infinito, il Principio, e tanto altro. E quindi: se trovi Dio nella Santa Messa, di cosa si ha bisogno?
      Non intendo che non devi mangiare e lavorare e vestirti, ma parlo in senso spirituale.
      Non fu detto: io do da mangiare un cibo... e chi lo mangerà non avrà fame. E per cui: che fame dovremmo avere?
      Se tu vuoi fare quel percorso, che io non condivido valido per me, accomodati pure, ma non andare in ambiti nei quali non ti è permesso, cioè rifletti prima di scrivere, altrimenti ci fai tante brutte figure.

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    2. Bene..il cnc ha il compito di rinnovare la parrocchia...dopo 50 anni continuate a dire che la parrocchia è un disastro..quanto dobbiamo aspettare ancora per vedere i frutti promessi...
      ...a proposito..lo sai che il boom dei lontani che entravano nel cnc si è avuto negli anni 80/90 mentre ora di lontani ( ma anche di vicini ) non entra più nessuno...questo è l'emblema che il cnc è cambiato e si è ridotto ad un gruppo d'elite che sempre crede di essere il popolo eletto...adesso che mi ci fai pensare...Israele era il Popolo eletto in funzione delle Nazioni e anche loro dopo più 3000 anni sono rimasti a dirsi noi siamo il popolo eletto..e delle nazioni gli importa ben poco...
      Povero Dio che ha sacrificato suo Figlio per scardinare tutto questo e aprire la salvezza al mondo intero e non solo ad un gruppetto di seguaci...e ho paura che non lo si è ancora capito....

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    3. Anonimo delle 11:08
      cosa hai trovato oltre la Messa domenicale?

      Anonimo,come potresti sapere(dato che non frequenti la chiesa) che oltre la messa della domenica,in chiesa TUTTI I SANTISSIMI GIORNI,ci sono altre cose,del tipo ROSARIO VESPRI LODI...TI PARE POCO?
      Ma Tu in cammino poi... cosa faresti di più megagalattico da potertene vantare,lo studio della parola?le convivenze?

      In chiesa la parola viene spiegata ogni giorno dal sacerdote durante l omelia,e ti assicuro che a Me fà molto ma molto più effetto perchè è spiegata da un ministro di Dio,in cammino invece viene portata da un fratello di comunità(quando c è la celebrazione della parola)che la interpreta secondo le proprie conoscenze commettendo il più delle volte dei pasticci,dicendo fischio per fiasco.

      Poi di quale comunione parli?
      Perchè in cammino c è comunione tra i membri?
      Ma mi faccia il piacere(come diceva Totò)lì dentro c è solo tanta ma tanta ipocrisia,falsità,giudizio verso l altro,gelosia per chi deve fare il lettore e il cantore,la corsa a chi fà più figli per essere eletto responsabile ecc..ecc..

      Il cammino è un disastro in tutto e per tutto,ma finchè si ha la fetta di prosciutto sugli occhi,finchè il cammino fà comodo ai tantiii..finirete per dire sempre più scemenze.

      E poi vergognatevi di dire che la chiesa non ha niente,siete peggio di Giuda il traditore che intingeva il pane nel piatto di NOSTRO SIGNORE,Voi siete simili,sfruttate la chiesa per i vostri tornaconti e poi gli dite male.

      PS CHE DIO VI PERDONI.


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    4. Ah....dimenticavo!!!
      Secondo Te in chiesa non ci sono cristiani adulti.

      Allora secondo il discorso che hai fatto i cristiani adulti stanno solo in cammino?Chi sono per te i cristiani adulti quelli che pagano la decima?quelli che non si inginocchiano all eucarestia?quelli che sfruttano il prossimo mangiando e facendo convivenze negli hotel a 5 stelle dalla tasca degli altri?quelli che ti voltano la faccia se esci dal cammino?
      E Tu questi me li chiameresti cristiani adulti?

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    5. Cos'ho trovato? Ho trovato il vero cammino verso la fede.

      Certo che ho trovato la comunione, perché la comunione cristiana non è amicizia umana e non è limitata a 30 persone.
      La comunione nasce dall'amore a Dio, che poi si traduce naturalmente in amore al prossimo ed il prossimo è chiunque venga in contatto con te.
      E' una bufala che bisogna conoscersi a fondo per amarsi, altrimenti l'amore sarebbe circoscritto a una cerchia di persone ristrettissima.
      Quella che voi impropriamente chiamate comunione è un consorzio umano, ristretto, chiuso e per nulla universale. Infatti dai consorzi umani, quando si esce, nessuno ti cerca, perché sei funzionale all'obiettivo comune e se l'obiettivo comune decade, decadi anche tu.

      Ho trovato cristiani adulti: mentre scrivo vedo il loro volto. Gente che silenziosamente e senza clamore ha speso la vita per la fede. Hanno dato tanto a molti.

      Non ho trovato solo la Messa domenicale, volendo posso scegliere tra i gruppi del Vangelo, gli incontri parrocchiali di approfondimento della Scrittura, moltissime occasioni parrocchiali e diocesane di incontri a tema mirato, direzione spirituale fatta da chi ha il sacramento vero per farla...

      Ma non è tutta la gamma delle varie attività quella che conta.
      Quel che conta è che ho trovato silenzio, raccoglimento, adorazione, rispetto, un popolo che va avanti insieme pur nell'individualità di ciascuno. Ognuno con i suoi tempi.

      Se tu sapessi quante cose ho trovato...
      Non per soddisfare bisogni sociali umani o di allegria, ma bisogni spirituali profondi, dove si tende al bene e a... guarda caso, a divenire migliori in senso spirituale, tendendo alla santità, ai carismi più alti, tendendo in alto e non in basso, gareggiando in santità e non ad essere il peggiore di tutti...

      Senza voler magnificare nulla, perchè l'uomo rende tutto imperfetto, ma la Chiesa è proprio altro dal Cammino Neocatecumenale.
      Perché la Chiesa l'ha fondata Gesù e, uomini a parte, la sua fondazione è perfetta.
      Il Cammino l'ha fondato l'Argϋello e si vede bene che non imita la parrocchia, che è la Chiesa proprio, non "una parte non necessaria approvata dalla Chiesa".

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  19. il movimento nc e' una setta.

    dom

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  20. Probabilmente, come dice un commentatore, le cose sono in parte cambiate riguardo al lavoro delle donne, ma il maschilismo e la misoginia nel Cammino non sono cambiati affatto. Basta pensare a come viene considerata una donna non sposata...poco pi di niente. Viene continuamente spinta a pensare al monastero (di clausura), alla missione (a fare la baby sitter di famiglie numerose) o a dedicarsi aniuma e corpo al Cammino. Anche i pochi uomini non sposati sono "oggetto di attenzione" in questo senso, ma la pressione su di loro è comunque molto minore. Una tipica figura, soprattutto nelle comunità più anziane, è l'ostiaria che ogni sabato che Dio ha fatto va a comprare i fiori, fa il pane, provvede al vino e prepara la tavola per l'eucaristia (a proposito: si dice sempre preparare la tavola, e mai preparare l'altare, proprio come se si trattasse di un banchetto e non di un sacrificio! Anzi la parola "altare" nel Cammino non si pronuncia proprio). Ricordo una di queste ostiarie, una figura tristissima. Mia moglie ogni tanto la aiutava e parlavano e lei spesso si lamentava che si sentiva molto sola e che in comunità, non avendo lei marito, la consideravano meno di niente, e che tutti e chiedevano sempre di preparare i fiori per matrimoni, battesimi, comunioni e cresime, ma quando lei si sentiva sola non c'era mai nessuno...

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    1. Mi viene da ridere con persone come questa povera ostiaria. Si sacrificano tutte per il cammino e la comunita e non si rendono conto che alla fine a nessuno importi di loro.
      Lo stesso passa con mia suocera, si crede parte viva della comunita, ma alla fine nei momenti di bisogno c'e sempre e solo sua figlia (mia mogle) a starle accanto.
      A volte le chiedo perche mai non vedo nessuno della sua comunita starle accanto nei monenti ti difficolta o di bisogno... non risponde mai...

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    2. Hai perfettamente ragione, quando ero nel cammino e aiutavo molta gente finanziaramene ero benvoluta, cercata in continuazione, il pane si faceva sempre a casa mia e non lo facevo io, una volta uscita non mi cerca più nessuno neanche per sapere se sono viva o morta, infatti ho cambiato anche parrocchia e sto molto meglio. Il cammino è una piovra diabolica che sta distruggendo la vera fede in Cristo.

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  21. le basi del movimento...
    quali sono?illuminaci carissimo grazie

    dom

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  22. Per Efraim,Vinicio e gli altri

    Efraim se sei una brava persona, se sei convinto che il CN sia luce, pretendi che il movimento di cui fai parte esca dal segreto.
    Efraim, pretendi e ,se necessario, obbliga Kiko Arguello a pubblicare il Direttorio Catechetico neocatecumenale, corretto e approvato dalla Chiesa.
    È stato approvato dalla Chiesa?

    Quindi che problema ha il tuo guru a renderlo pubblico?

    Convincilo anche a pubblicare TUTTI gli annunci, inizio corso e tempi forti.

    Dici che Kiko è ispirato dallo Spirito Santo?

    Gesù predicava nelle piazze, davanti a tutti, non nascondeva nulla alla gente, se lo Spirito Santo è con il CN che problemi avete a pubblicare il pensiero di Kiko?

    Pubblicate le lettere che Kiko invia alle comunità, pubblicate i bilanci delle Fondazioni neocatecumenali, pubblicate i resoconti delle decime mensili obbligatorie che chiedete alle comunità.

    Quando fate le catechesi iniziali, dite e scrivete chiaro e tondo, nei volantini, che sono gestite dal cammino neocatecumenale e che servono per formare nuove comunità.

    Quando invitate i ragazzi al vostro post_cresima neocatecumenale dite ai genitori ed ai ragazzi che questo post_cresima lo gestite solo voi neocatecumenali, che è una vostra creatura e che non ha nulla a che fare con la parrocchia, ditelo chiaro e tondo che l’organizzazione di questo post_cresima è interamente nelle vostre mani.

    Quando fate catechismo nelle parrocchie neocatecumenalizzate dite che voi siete neocatecumenali e che quando fate catechismo , date più importanza alla storia degli ebrei ed al vecchio testamento.

    Quando fate le 100 piazze, siate chiari su chi siete, anche quando invitate gente nelle case per tenerli in "caldo" per le vostre catechesi, non vi inventate frasi stupide e false del tipo :"invitiamo la gente nelle case, perché se la gente sente nominare la Chiesa scappa via".

    Efraim se sei onesto come dici, spiegami come fate ad entrare subdolamente nella vita della gente senza dichiarare chi siete e cosa fate?

    Di cosa avete paura?

    Voi avete lo Spirito Santo e vi nascondete nelle salette, vi tenete separati dalle Messe parrocchiali, fate la Pasqua e la Pentecoste per conto vostro dovunque, meno che con gli altri cristiani.

    Cosa avete da nascondere?

    Continua……

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  23. Continua……

    Cosa vi hanno inculcato di così pericoloso o fragile da tenere separato dal mondo?

    Fate Coming Out, la gente è stanca di segreti e di misteri.

    Gli arcani non vi salvano dalle critiche.

    Affrontate la realtà, dimostrate che siete ispirati veramente dallo Spirito Santo e accettate il rischio di essere rifiutati, commissariati e sciolti.

    Se siete davvero sale, come vi dicono i vostri catechisti, non abbiate paura di mostrarvi e spiegare cosa fate nei vostri incontri chiusi, riservati solo a voi stessi.

    Tanto sta accadendo lo stesso, potete anche arrabbiarvi, prendervela con noi ex, con Tripudio, con il blog, con internet, ma la realtà è che siete.... fuori dalla realtà e che questo blog svela tutti i vostri “arcani”, anche i più nascosti.

    Avete paura del giudizio del mondo, quindi rifiutate il mondo ed il mondo finirà per rifiutarvi.

    Dite di non essere una setta ma vi comportate da setta, siete chiusi in voi stessi, autoreferenziali, ostinati a non ascoltare nessuno.

    Vi state distruggendo e isolando da soli e neanche vi rendete conto di quanto sia sbagliato e assurdo questo comportamento.

    Siete fonte di separazione, di odio, di sospetto, siete divisivi, esclusivi, siete vagamente “cristiani” solo tra di voi e neanche più di tanto.

    Vi hanno detto, giustamente, che fondamentale lavorare su se stessi, che è indispensabile prendere coscienza di sé stessi e sforzarsi di cambiare.

    Però, quelle stesse persone che vi predicano il cambiamento, che pilotano costantemente il vostro cambiamento, non cambiano di una virgola perché sono troppo occupate a pensare a come cambiare VOI.

    Loro sono al comando, sono i vostri nobili: conti, baroni, principi, piccoli re, che gestiscono e dirigono le vostre vite ed i vostri cambiamenti a loro favore.

    Loro vi sfruttano, sfruttano la vostra buona fede, sfruttano la vostra voglia di socialità, la vostra ricerca sincera del bene, per dirvi che fuori dal CN c'è il nulla, per convincervi che siete i migliori, siete gli eletti, siete destinati al Paradiso in terra ed in cielo.

    Queste persone, da testimoni della fede sono diventate guide tiranniche, si sono sostituite a Dio, si spacciano falsamente per rappresentanti della volontà divina.

    Queste persone vi promettono cose che non sono in grado di mantenere, che vanno fuori della loro giurisdizione.

    Ecco il primo inganno :persone che vi garantiscono la salvezza semplicemente obbedendo ai loro ordini, ordini divini quindi non negoziabili.

    Ecco il secondo inganno : chiudervi in un piccolo recinto chiamato comunità neocatecumenale, tagliare i contatti con il mondo esterno che è considerato malvagio e fuorviante.

    Ecco Il terzo inganno :fuori dalla comunità neocatecumenale non c'è salvezza, fuori dalla comunità neocatecumenale non c'è più niente per voi, solo nemici e gente ingannata, gelosa della vostra vita, che vuole togliervi quella felicità che avete guadagnato a caro prezzo grazie alla comunità.

    Bugie, menzogne, mezzucci, vi stanno fregando, vi stanno spaventando perché sanno che la paura è un'arma potente.

    Vi tengono in pugno con i “ruoli” , con i legami comunitari, con le emozioni comunitarie, con la falsa sicurezza comunitaria.

    Peccato.

    Siete una grande occasione sprecata!!!!!

    Siete stati ingannati e dentro di voi lo sapete, anche se avete paura di accettare una realtà che fà troppo male ammettere.

    Non spaventatevi della solitudine, non pensate che se uscite avete fallito e state tradendo Dio, vi hanno raccontato un sacco di balle riprendetevi la vostra vita.

    La vita continua e può essere meravigliosa, prendete coscienza e fate un passo avanti, la felicità è dietro l'angolo anche senza il CN.

    Pensateci!!!!!

    LUCA

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    1. Purtroppo hanno il cervello cosi lavato che non se ne rendono nemmeno conto che stanno in una setta a imbroglio.
      Essendo "eletti" e "superiori agli altri" questi non ascoltano nemmeno quando uno gli parla. Ti fanno parlare e parlare per poi rispondere con risposte programmate a pappagallo.

      A lavare la testa all'asino si perde acqua, tempo e sapone

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  24. ANONIMO delle 23 e 28:
    anche se le parrocchie sono in crisi, anche, cioè, se la Chiesa sta vivendo una crisi di fede nei suoi membri (ma non tutti, così come ci sono esmpi di parrocchie spiritualmente forti), non si può combattere il male con un altro male.

    E il male che voi proponete a dei battezzati cattolici che sono in crisi di fede è quello di allontanarli dalla Chiesa a nome della Chiesa.
    Se foste protestanti dichiarati, ti risponderei che è meglio un buon protestante che un cattolico che ha perso la fede, ma come in tante sette protestanti in voi non c'è solo un annuncio a cui manca qualcosa, nel vostro annuncio una parte importante e, anzi, fondamentale, consiste nell'attacco diretto alla Chiesa e alla sua "pastorale sacramentale".
    Perché un conto è dire che nei sacramenti (a parte il Battesimo) non ci si crede, un conto è dire, millantando di parlare a nome della Chiesa, che la pastorale sacramentale ha fallito e perciò non serve.
    Come se la Chiesa ammettesse il suo fallimento!

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    1. Confermo tutto, da un fine camminante da anni che oggi fa come gli pare e piace pur non avendo abbandonato

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  25. Mi fanno sorridere le critiche di chi definisce, le celebrazioni delle comunità, "salette". Secondo qualcuno ci isoleremmo, mi chiedo se le assemblee anonime delle parrocchie, nelle quali ognuno segue la propria messa, in modo individualistico personalistico, in un isolamento, senza alcuna empatia ne' senso comunitario, una pratica religiosa individualistica, avulsa dal rapporto con gli altri, sia meglio della "saletta"?Le assemblee parrocchiali sono meno "saletta" della "saletta" delle comunità. Che senso comunitario traspare da certe celebrazioni di assemblee parrocchiali, nelle quali anche l'atteggiamento del corpo, uno si inginocchia, l'altro no, dimostrano la sostanziale assenza di comuninione di senso comunitario?Quanti che compongono le assemblee parrocchiali hanno contezza di stare celebrando non da soli, in modo individualistico, ma in una comunità? E allora i parrocchiani fanno una separazione ,vivono un isolamento di fatto, pur essendo vicini fisicamente. Sono lontani spiritualmente, nemmeno conoscono quelli che gli sono accanto con i quali condividono la celebrazione. Molte assemblee domenicali vivono in un anonimato massivo. Allora chiedo:La "saletta" non è meglio? Non è meglio celebrare in un contesto che favorisce la comunione? Un contesto nel quale conosco i partecipanti, condivido il mio cammino con loro? L'anonimato delle assemblee parrocchiali non è molto peggio del supposto isolamento delle "salette". Ma vi siete mai chiesti quale sia lo scopo della Messa? Lo scopo della anafora eucaristica quale è secondo voi? Che senso ha l'epiclesi sui comunicandi che il sacerdote recita nella Messa e che resta perlopiù lettera morta? La Chiesa comunione auspicata dalla Lumen Gentium, dove la vedete? Sono domandine semplici, semplici. Grazie.

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    1. e tu quando partecipi a una di queste celebrazioni, forte della tua esperienza, cosa porti per rendere questa celebrazione "diversa"..
      ..sai le persone se vuoi conoscerle basta rivorgerli la parola..e magari scopri che ti possono addirittura insegnare qualcosa..
      ..la comunione sai è un sentire...se già tu non ti senti in comunione con nessuno la dentro...eppure..siete figli dello stesso Dio...
      ...paradossalmente io mi sono sentito in comunione con tutti e con ciascuno nelle assembee oceanice delle GMG con il Papa e mica li conoscevo tutti..
      se il tuo "senso di appartenenza" è legato solo al cnc allora si spiega tutto..
      per usare una immagine per farti capire io ancora quando semto Emmanuel "Siamo qui
      Sotto la stessa luce
      Sotto la sua croce
      Cantando ad una voce" mi vengono ancora i brividi ricordando quella notte

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    2. L'Argϋello è proprio riuscito a farvi vedere il dito mentre additava alla luna.
      Parli di "senso comunitario" come se la comunione cristiana fosse qualcosa che si costruisce con delle tecniche. Fino a 30 persone sì, oltre le 30 persone uhm... una chiesa piena di fedeli no, è massa, per voi.
      Ma tu veramente credi che un lontano che passa davanti ad una Chiesa, sia che la critichi, sia che gli rimanga indifferente, non veda che lì dentro si riuniscono persone che credono nello stesso Dio, unite da un unico Spirito?
      Bisogna dare dimostrazioni superiori di qualche comunione particolare?
      È la comunione con Dio che fa dei suoi fedeli un popolo universale in comunione grazie all'unico Spirito.

      Infatti la Lumen Gentium, che tu citi, dice proprio: "E infatti tutti i fedeli sparsi per il mondo sono in comunione con gli altri nello Spirito Santo, e così chi sta in Roma sa che gli Indi sono sue membra".

      Per voi, invece, è il conoscere le persone, quelle a cui sedete accanto, sinonimo di comunione.
      Una comunione che esclude tutti gli altri: voi non vi sentite in comunione col parrocchiano a cui sedete accanto se andate ad una Messa domenicale, quindi il vostro senso di comunione è limitato.
      Se la comunione cristiana fosse data dalla conoscenza personale, la Chiesa sparsa nel mondo non potrebbe rappresentare la comunione come la intendi tu.
      L'Argϋello vi ha indotto a guardare il suo piccolo dito mentre additava alla luna. Vi ha mostrato una realtà fatta di amicizia, relazioni, socialità... e vi ha detto che quella è comunione.
      Dio è il centro, non l'assemblea degli uomini.
      E poi nelle parrocchie non c'è anonimato. Se si vive nella stessa città e si frequenta la stessa parrocchia, c'è la conoscenza.
      Pensa che quando io sono ritornato nella mia parrocchia dopo aver lasciato il Cammino, un sacco di gente che conoscevo mi ha accolto come se non me ne fossi mai andato, con calore, senza giudizio.
      Se poi con quelle persone faccio banchetti o agapi, domeniche insieme o meno (proprio come fa un gruppo di amici), ciò non aggiunge nulla alla comunione spirituale che ci lega, se non un'amicizia.

      Preferirei che non mi rispondessi: "ma loro non ti conoscono veramente per come sei", perché con me non attacca.
      È l'Argϋello che vi ha indotti a credere che bisogna confessarsi con la comunità, ma non lo dice la Chiesa. La Chiesa rispetta la privatezza, il foro interno, l'intimo delle persone e per questo indica l'unica via efficace: il Sacramento della Confessione. Pensa! La Chiesa predica che se hai rubato, per esempio, non importa che vada a spifferarlo ai quattro venti. Se ti penti veramente, trovi un sacerdote e ti confessi davanti a Dio, la comunione con Dio è ristabilita e ciò basta.
      Vomitare le proprie lordure davanti alle persone per imposizione non produce comunione, fa solo un buon servizio a colui che gode a che venga parlato delle sue opere. E non è Dio.

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    3. @Anonimo, l'ennesimo anonimo che disprezza le parrocchie

      Onestamente non vi siete stancati di parlare male delle parrocchie? Non mi sentite a disagio a parlare così della realtà parrocchiale? In tutta sincerità, da quanto non frequentate una parrocchia?

      Ancora con la storia che ci si salva in gruppo, questo è proprio quello che ti fanno credere le sette, e lo dice la psicologia

      Per prima cosa il Signore vuole fare una storia con la persona, non con il gruppo, in Chiesa ci si va per assistere al Sacrificio Eucaristico, non per fare salotto, o non sai che ogni giorno ci sono sacerdoti che celebrano anche da soli? E in ogni caso ti informo che anche in parrocchia nascono amicizie sincere e anche unioni stabili

      Se disprezzate tanto le parrocchie, perché fate lì le catechesi? E non dire che non vi isolate, altrimenti celebrereste l'Eucaristia con gli altri parrocchiani almeno una volta al mese, come vi aveva comandato il Papa

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    4. Sicuramente qualcuno più titolato di me potrà rispondere. Io mi limito a chiedere una cosa a te: se vado a messa da sola in un posto dove sono di passaggio, o in un santuario metà di pellegrinaggio dove ogni giorno passano migliaia di persone diverse, senza alcun collegamento fra di loro, quella messa " è meno messa" perché non sono con la mia comunità o nella mia parrocchia? Credo che lei abbia un concetto un po' limitato di comunione della chiesa...elena

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    5. Le salette mi danno tanto una sensazione di "nascondimento" agli occhi dei "profani", che saremmo noi della Domenica e del mondo intero.
      In fondo, anche le messe nere sataniche, avvengono in segreto al di fuori degli occhi dei non adepti.

      Ruben

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    6. Questo è parlare. Viva le salette, abbassole parrocchie.

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    7. @Gloria: "in Chiesa ci si va per assistere al Sacrificio Eucaristico". Ecco cosa diventa la Santa Messa quando ad essa ci si accosta con un approccio individualistico. Uno spettacolo, un teatro dove si è prenotato una poltrona.
      Fallacio Vinicio

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    8. Spettacolo? Poltrona? Ma se Efraim ha detto che ci si annoia? Non confonderti, gli spettacoli sono esclusivamente di vostro appannaggio.

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    9. @Fallacio Vinicio
      Il tuo commento rasenta l'eresia e mi mette molta tristezza. Lo spettacolo implica un pubblico, e tu sai bene che i consacrati celebrano anche da soli. Se proprio vuoi mi correggo, e dico che la Messa è partecipazione e incontro con il Signore, ma tutto deve essere fatto nel rispetto del Messale, senza aggiunte o distorsioni come il ballo intorno all'altare, l'altare smontabile, le risonanze, la Comunione seduti, che spettacolarizzano la Messa e le fanno perdere il suo significato di sacrificio. Poi non capisco cosa intendi per approccio individualistico, visto che in Chiesa si è tutti fratelli in Cristo anche senza conoscersi, e che comunque il Signore vuole fare una storia personale con il singolo, non con il gruppo. Anche gli eremiti vivono soli ma non per questo sono individualisti, anzi la !oro preghiera abbraccia tutta la Chiesa.

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    10. Uno spettacolo, un teatro dove si è prenotato una poltrona.
      Fallacio Vinicio

      Ma guarda un pò da quale pulpito arriva la predica.

      Il cammino è tutto un teatro e tu vieni a dire che la messa in chiesa è uno spettacolo?,

      Tutto quello che scrivete contro la chiesa,perchè non andate a riferirlo al Vescovo?

      Perchè vi ostinate ancora a dire che siete cattolici e poi parlate male delle parrocchie?

      Gioite che sono vuote,
      Dite che la messa è uno spettacolo teatrale,ma ci sarà un prelato che viene a leggere su questo blog?

      Possibile che nessun Vescovo possa essere portavoce di tutti questi messaggi infami?

      Il Papa lo deve sapere quale è il linguaggio e i comportamenti che hanno i NC nei confronti della chiesa.

      Ma svegliatevi ECCELLENZE!!!
      cacciateli fuori a calci,che avvenga lo scisma tanto decantato dall' Arguello,meglio pochi ma buoni.

      Questi offendono la CASA DI DIO,guai pet chi li appoggia.

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  26. Provo a risponderti in alcuni punti. In primo luogo ti ringrazio di scrivere quelle cose, così dai modo di fare capire che ci sono dei punti da chiarire.
    É importantissimo vedere che qualcuno s'inginocchia e altri no. Perché?
    Perché da qui si vede la differenza di partecipazione, non vi è un'omolgazione\standardizzazione, ma c"è come una certa libertà. Se io oggi non mi inginocchiò non vuol dire che non lo faccio mai, e ne vuol dire che non sono disposto a farlo, e ne che non l'ho mai fatto, ma può essere che in quel momento ho agito in quel modo. Diversamente è il fatto di chi agisce sempre così per convinzione e obbliga il prossimo ad agire in quel modo perché crede per ideologia che così si debba fare. Un po'come nel regimi totalitari dove si costringe la gente a fare ed agire in un certo modo perché si pensa di avere la verità in tasca e se qualcuno non lo fa viene guardato male.
    Vi è varietà di comportamenti. Infatti c'è chi prende la Comunione inginocchiandosi, chi in piedi, chi in bocca, chi sulla mano. La Cei sappiamo che ha dato una certa libertà di scelta.
    Si potrebbe dire: ma così ci si confonde!
    Potrebbe anche essere, ma ti rispondo: secondo te la soluzione è l'Arguello e compagnia, lo dico con rispetto verso di Kiko e compagni. Siamo sicuri, sempre con rispetto, che la soluzione sia la chitarra ogni dove, il cantare urlando, la saletta, ecc,ecc, tutte quelle cose che conosciamo del vostro percorso da voi scelto?
    Io credo di no. Non vedo in voi un buon modo di essere guida agli altri, ci vedo un modo che è buono per persone come te, che lo hanno voluto sposare e seguire. Siete voi che vi ci sentite a proprio agio, e pensare: siccome è buono per me, ecco che è buono per tutti.
    Nulla di tutto questo, perché nel vostro percorso non posso aderirvi tutti è impossibile, e poi vi sono delle grandi imperfezioni, cioè tra le tante una enorme è questa: NON VI INGINOCCHIATE MAI, DICO MAI E RIPETO MAI, NELLE VOSTRE EUCRESTIE, DAVANTI A DIO. LO FATE COME REGOLAMENTO DI BASE. ED È GRAVISSIMO OBBLIGARE GLI ALTRI A NON FARLO.
    Un saluto.

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  27. È Gesù che ci unisce in comunità. Lo so, tu dici che nel vostro metodo vi conoscete e per cui vi è comunione. Potrei raccontare due cose che ho notato.
    Io ci ho visto, invece di comunione, giudizio, prevaricazione,una certa leggerezza nel parlare, un voler obbligare il prossimo nei propri modi di vista, presunzione, e ipocrisia. Ovviamente non in tutto, ci sono stati anche dei momenti buoni, ma questi avvengono ovunque, sai Dio è ovunque, e per cui in qualsiasi luogo puoi trovare....
    Vedi alla base di ogni cosa vi deve essere il voler amare Dio e il prossimo. Non si ama il prossimo se non si ama Dio, e non si ama Dio se non si ama il prossimo.
    Per cui se voi insegnate come principio a non amare Dio, perché non vi INGINOCCHIATE conw regola, vi chiedo: ma pensate veramente di essere una luce per il vostro prossimo?
    Un saluto.

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  28. Anonimo della Messa tra conoscenti.

    Belle le tue domandine semplici semplici.

    Potrei risponderti che a Messa non si và per incontrare una qualche persona che conosci, si và per incontrare Gesù Cristo, ma questa risposta è troppo scontata, in fondo anche i testimoni di Geova vanno per incontrare il loro Geova, anche i Protestanti vanno per incontrare il loro Dio, anche i mussulmani, gli induisti, i pentacostali, gli Evangelici vanno ad incontrare il loro Dio.
    Tu metti l'accento sul fare questo incontro con intorno una allegra brigata di gente che conosci e che ti conosce da 1,10, 20, 30,40 e più anni.

    Ma allora se mi iscrivo ad un circolo, un club, un centro benessere, un centro sportivo, un club del burraco, degli scacchi, del tresette, della briscola e magari una domenica al mese andiamo tutti insieme a Messa la domenica in Chiesa, allora siamo anche noi cristiani migliori dei semplici parrocchiani ?

    Se aderisco ad una comune e condivido i mie beni ed i miei soldi con gli altri, ed uso questo denaro a favore dei miei nuovi amici, allora divento più cristiano degli altri?

    Se mi invento una nuova forma di aggregazione religiosa, un misto di sociale, di beni comuni, di condivisione delle mie esperienze tipo gruppo di alcolisti anonimi, sai quelle cose dove ognuno racconta qualcosa ed un partecipante che conosce un po' di psicologia ci aiuta a conoscere noi stessi, questo mi aiuta a fare un po di Kenosi e diventare più cristiano consapevole dei cristianucci della domenica?

    Se faccio gite mensili, organizzo pellegrinaggi religiosi e vado in alberghi di lusso con tutta la mia allegra brigata, allora anche io divento un cristiano con la fede adulta, mi salvo a grappoli, io e i miei compagni , senza sforzo e senza combattere il peccato perché tanto l'uomo non può che peccare?

    Se riesco a farmi approvare questa mia congregazione di amici, questa piccola comune , dalla Chiesa , restando tra laici, senza sacerdoti, tanto vado a Messa la domenica, allora così facendo divento ancora più cristiano di voi neocatecumenali?

    Capisci cosa stai dicendo?
    Capisci dove vogliono arrivare le tue domandine semplici semplici?

    Tu vuoi una chiesa ( minuscolo intenzionale) che ti calza a pennello.
    Tu vuoi essere cristiano come dici tu.
    Tu non hai capito niente della Chiesa e del cristianesimo, però vieni qui a fare domandine semplici semplici, che servono a confermare che voi neocatecumenali avete scoperto l'acqua calda.

    Non parli di catechismo segreto, non parli di violazione del Messale Romano, non parli disobbedienza cronica alla Chiesa, no parli di psicologia spicciola sostenuta da 4 ignoranti che si spacciano per ispirati niente po po di meno che dallo Spirito Santo.
    Non parli di richiesta di obbedienza a questi 4 ignoranti ed al loro capo più ignorante di loro.
    Non parli di dottrina cristiana completamente distorta, non parli di confessione pubblica con violazione del foro interno chiamato "scrutinio o passaggio" ritenuto fondamentale per conoscere lo stato di fede delle persone per sapere se la gente è adatta o no a continuare quel percorso ad ostacoli chiamato cammino neocatecumenale.

    Non parli di soldi, tanti soldi da consegnare ad occhi chiusi ai soliti 4 ignorantoni tramite un loro "servo-inutile-yes-man" nominato da loro e fedele alle loro consegne.

    Non parli delle pratiche strane e contorte che devi adempiere esattamente come comandato i soliti 4 ignorantoni
    che hanno il contatto diretto con il Padre Eterno.

    Non parli dei seminari riservati alle sole vocazioni neocatecumenali.

    Non parli del perdono obbligatorio da chiedere a chiunque è in disaccordo con te a prescindere dal perché è in disaccordo con te.

    Non continuo perché questo blog spiega perfettamente dal 2006 chi siete davvero voi neocatecumenali e le domande che facciamo noi ex dal lontano 2006 a voi neocatecumenali non sono semplici semplici, forse è per questo che nessuno di voi risponde MAI!!!!!!!!

    LUCA

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  29. Chi è il Cristiano Adulto? Nella III tappa dell'Elezione viene annunciato che il Cristiano Adulto è colui che ha iniziato a conoscersi. Cioè conosce se stesso un po' di più. Per questo quelli che erano i catechisti comunicano la fine del loro mandato formativo, perché chi termina il cnc si è rivestito dell'abito di Gesù. Oltre la veste bianca che è un segno l'abito di Gesù Cristo è il:"discorso della Montagna", il cui culmine sono le " Beatitudini". Per questo si va alla Domus, che sorge sul luogo dove si dice che furono annunciate le Beatitudini. L'uomo vecchio vive secondo la "legge", l'uomo nuovo secondo Cristo che porta a compimento le Beatitudini di cui grazie al Suo sacrificio riveste il battezzato trasformandolo in uomo nuovo. L'uomo nuovo lo è sempre, dovunque, nel lavoro, nella famiglia, e nella parrocchia alla Messa, si proprio così cari cnc, la Santa Messa parrocchiale. Nella recita del Santo Rosario, consegnato nella II tappa del Padre Nostro, con il pellegrinaggio a Loreto. Ecc.
    Il Cristiano Adulto è colui quindi che conosce un Po di più se stesso, NON gli altri. Per questo il cnc in molti casi è fallace, perché molti pensano che per salvarsi devono conoscere gli altri. Sbagliato! È conoscere un pochino, intravedere un po di più giorno dopo giorno l'Altro. Che è Cristo. Punto, non l'altro che mi fa "vedere o conoscere". Ma Cristo, e Cristo crocefisso.
    Una notizia kiko carmen è p mario partecipavano e ora i due, più la sostituta di carmen partecipano alla Messa parrocchiale ogni giorno, fanno il Rosario ogni giorno, l'Adorazione a Gesù Sacramento ogni giorno. Già proprio nella parrocchia del territorio dove si trovano in segreto. Lo sapete perché cari cnc? Perché sono Cristiani Adulti. Ma i loro seguaci no! Per questo parlano male della parrocchia. Perché il VERO CNC non fa seguaci. È CRISTO CHE FA DISCEPOLI, IN UNA SOLA CHIESA NELLA SUA FORMA E NELLA SUA GERARCHIA.
    Pinco

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    1. Non mi vorrei sbagliare, perché è passato troppo, troppo tempo, ma a me pare di ricordare che col pellegrinaggio a Loreto una volta si consegnasse "Maria come madre e l'Ave Maria". Della consegna del Rosario non mi ricordo.
      Ricordo invece che quando nel Cammino si iniziò a parlare di Rosario e a formari i gruppi di ragazzi volontari che dovevano pregare il Rosario tutti i giorni (mi pare) per le missioni, io mi meravigliai molto, perché era la prima volta che sentivo parlare di Rosario da pregare nel Cammino. Naturalmente anche questo tentativo è ormai decaduto.
      Boh, può darsi che mi ricordi male io, oppure può darsi che la tappa di Loreto sia cambiata nel tempo. Sinceramente non lo so.

      Però, Pinco, che tu reputi Cristiani Adulti i 3 moschettieri ed attribuisca solo ai loro seguaci gli attacchi alla parrocchia, non lo posso proprio condividere.
      Sono proprio loro che diffondono una dottrina distorta e inventata, di cui i seguaci ricalcano le orme.

      Poi mi domando perché dovrebbero stare "in segreto" in un territorio.
      Mica sono star internazionali che hanno bisogno di nascondersi al pubblico...
      Uhm, 'sta cosa non mi torna.
      Anzi, ti dirò, se facessero come tu dici (ma non ne sono certo), sarebbe meglio che si mostrassero perché così sarebbero d'esempio ai loro seguaci, che certe cose non le fanno.
      Andare in parrocchia in un territorio segreto (troppe cose segrete), non mi fa venire in mente pensieri soavi, conoscendo il trio.

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    2. Ti rispondo volentieri, nella tappa di Loreto, che è per l'appunto la "convivenza" finale della II parte del Padre Nostro si fa presente la Vergine Maria come Madre di Cristo e della Chiesa. I kikatekisti ci consegnarono l'icona della "madonna del cammino" (non si può sentire perché la Vergine è una), comunque quell'immagine e quella della "Sacra Famiglia" sempre dipinta da kiko ovviamente. Dopo la visita alla Santa Casa ci fu consegnato il Santo Rosario, so che lo prevede la tappa, anche se molti kikatekisti poi fanno a modo loro. Non sto criticando te ovviamente, ma come sai ogni kikatekista fa a modo suo è molte volte non rispetta il famoso mamotreto. Poi magari in un altro blog più mirato potremo approfondire il tema.
      Per la seconda parte della domanda non sto difendendo i tre moschettieri. Assolutamente, anzi ne condanno la dicotomia. Mi spiego meglio, quando ebbi modo di frequentare la o le case di kiko ed équipe (per ovvi motivi non ti dico in che veste è perché), ebbi modo di "scoprire" che andavano a Messa nel quartiere dove dimoravano a Roma (la mia città, ecc), inoltre p Mario ogni giorno celebrava o convelebrava (sempre in quella parrocchia, non del cammino, nel senso che non c'erano né comunità, né preti del cammino). Inoltre facevano l'Aspirazione Eucaristica. Ora che i tre moschettieri non abitano più li ma da un'altra parte quando sono a Roma celebrano l' eucaristia nella loro cappella privata e vanno ogni tanto nella parrocchia vicina. Non posso dire altro ovviamente.
      Lo fanno in segreto perché, mi fu spiegato da loro che quando pregavano volevano farlo in "intimità" con il Signore è senza distrazioni, se lo avessero fatto in una parrocchia del "cammino" sarebbero stati disturbati dal via vai dei fratelli e non avrebbero pregato. Non andavano nemmeno nelle parrocchie da loro evangelizzate a Roma (parlo di Roma perché so quello che dico in quanto ho visto).
      Inoltre nelle convivenze a p san Giorgio nella sala azzurra c'è una cappella con il Santissimo e quando ci sono i tre moschettieri è stravietato avvicinarsi.
      La dicotomia dei tre sta in questo.
      1 non hanno mai fatto è finito il cammino, infatti non hanno comunità, tranne p Mario. Quando accompagnavano le loro comunità alla fine del cammino non indossavano e indossano la veste bianca.
      2 nella vita al di fuori di convivenze si comportano fa parrocchiani qualsiasi per non essere infastiditi (parole loro). Cantano i canti della parrocchia ecc. Basta. Non per te eh sia ben chiaro.
      Pinco.

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    3. È la solita storia, fai quello che ti dico io ma non fare quello che faccio io.

      Come faccia il nostro amico a sapere una cosa "segreta" poi è un'altro paio di maniche.

      Questi vanno pure a Messa in segreto, cioè anche andare a Messa diventa un segreto.

      Certo, loro sono buoni ed i loro catechisti laici neocatecumenali sono disobbediente e mele marce.

      Troppo facile così, Pinco lascia perdere il pesce puzza dalla testa che tu ci creda o no è così.

      Ti stai creando un alibi, ti vuoi convincere e vuoi convincere noi che Kiko Arguello a cambiato bandiera e dice ai suoi di fare una cosa per poi fare il contrario.

      Non sei credibile.

      LUCA

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    4. Assolutamente Pinco non è credibile quando sostiene che i membri del Tripode fanno una vita da normale credenti.
      Lo conferma il fatto che nessuno dei neocatecumenali (e a Roma non sono pochi) li abbia mai incontrati, insieme o separatamente, a Messe, rosari, adorazioni, via crucis parrocchiali.
      Se comunque fosse, per assurdo, così, la loro colpa se possibile si aggraverebbe, perché vorrebbe dire che cercano di salvarsi l'anima impedendo però ai loro seguaci di fare altrettanto.
      Se, per assurdo, lo ripeto, stessero frequentando le Messe parrocchiali e ricevendo il Corpo di Cristo con questi propositi, starebbero consumando la propria condanna.
      Spero proprio per loro che le affermazioni di Pinco siano pura fantasia.

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    5. Caro Luca ho raccontato quello che ho visto e sentito, che piaccia o no, ma è così. Se poi ci credi o no non sono problemi miei. Anche perché fortunatamente per me tutte quelle cose me le sono buttate dietro le spalle anni fa è non ho bisogno di convincere nessuno. Per fortuna i tempi di estorsioni di cose negli scrutini, manipolazioni di coscienza, indagini coatte per capire la veridicità di affermazioni, e il mettere parole mai dette in bocca ad altri per me È FINITO. ribadisco e confermo. Quindi sono un Cristiano cattolico apostolica Romano libero dal cnc e dalle sue trappole.
      Ciao ciao stammi bene e tanti saluti.
      Pinco

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    6. Ho letto il post della lettera di Pentecoste 2020 ed ho capito la vostra diffidenza nei miei riguardi. Ho cercato un indirizzo mail per contattarvi in privato ma non l'ho trovato. Pinco è uno pseudonimo perché non voglio usare il mio nome. Non sono un troll dal cammino sono uscito davvero è non solo... ciò mi è costato moltissimo in chiacchiere, calunnie, pettegolezzi. Mi hanno fatto a pezzi. Sono uscito da una importante parrocchia romana. Quindi non voglio entrare nei dettagli qui. In privato se volete si.
      Riguardo all'inizio della causa di beatificazione di Carmen di che vi stupite? La comprano! Ma perché voi credete veramente che un Pinco pallino qualsiasi viene sepolto nella cripta dei francescani, imbalsamato è poi fatto venerabile lo è davvero? Parliamoci molto seriamente, sicuramente sarà stato un bravo ragazzo ma beato? A 15 anni ma per favore? Anche se Carmen fosse proclamata beata o santa pensate lo sia davvero? MA PER FAVORE! Lo sapete benissimo che non lo è, i miracoli glieli fanno fare. Le accuse che mi avete fatto non mi sono piaciute. Io dico quello che ho visto nel cnc. COSE IGNOBILI è lo volevo raccontare,però da troll o bugiardo non mi ci faccio passare.
      Grazie.
      Pinco

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    7. La mail di Osservatorio è disponibile sul sito ed è:
      redazione.osservatorioncn@gmail.com

      Comunque quanto scritto a commento dell'articolo Lettera di Pentecoste non riguarda necessariamente te. Stiamo ricevendo ultimamente tanti commenti di persone che non si firmano proprio per nulla...neppure Pinco o Pallo.😉

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    8. @Anonimo
      Ti riferisci a Carlo Acutis? Ti consiglio di leggere la sua storia, e ti ricordo anche che non è il primo Santo adolescente, anzi la Chiesa ha canonizzato anche bambini e l'elenco è lungo: San Domenico Savio, i pastorelli di Fatima, Santa Maria Goretti, una santa bambina di nome Carmen; in questi giorni è morta una bambina di 10 anni in Spagna per un tumore e prima di morire ha offerto tutte le sue sofferenze ed è stato fatta missionaria come voleva, per esaudire il suo desiderio in punto di morte; un conto è essere bravi ragazzi, un conto è morire da Santi, questo richiede eroismo cristiano

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    9. Per Pinco.

      Mi scuso con te, non era mia intenzione offenderti, solo che quello che dici è talmente assurdo che ho pensato che si trattasse del solito NC che tenta di difendere Kiko.
      Comprendo la tua sofferenza e la rispetto.

      LUCA

      Elimina
  30. OT (ma forse no ...) E' già disponibile il pdf con l'annuncio di Pasqua? Grazie.

    RispondiElimina
  31. Per i neocatecumenali convinti gli argomenti a difesa sono ridotti oramai ad un attacco sistematico rivolto alla Chiesa. Nello specifico alle Parrocchie che non hanno accettato di neocatecumenalizarsi.
    Che non hanno colto l'occasione unica di rinascita offerta dal metodo kikocarmeniano.
    Argomentazioni deboli. Argomentazioni tipiche di chi non ha argomenti.

    Non hanno realizzato gli obiettivi prefissi. Dati per certi. Ostentati senza un minimo di prudenza. E ora che non riescono più a minimizzare il fallimento che è sotto gli occhi di tutti, si scagliano con più veemenza. Un vantaggio c'è. Oramai alle strette tirano fuori tutto quanto hanno covato nel cuore in tutti questi anni. Ma non avevano bisogno di tirarlo fuori, perchè ancora riuscivano a parlare al futuro.
    Saremo UNO. La comunione, la comunione. Siamo un corpo solo. Un solo pensiero e un solo sentire. In noi Cristo Risorto presente e vivo per questa generazione.
    Ora, dopo 50 anni a girare in tondo. Le comunità madre hanno strafinito il cammino da decenni. Il Matrimonio spirituale è un ricordo lontano. Al passato e al presente dovrebbero parlare.
    Piovendo su di loro critiche e accuse documentate di millantato credito che fanno?
    In barba al non giudicare.
    In dispregio del basilare precetto della umiltà e sentirsi gli ultimi, i peggiori e "io sono un peccatore, pregate per me", cacciano unghie e denti e si avventano contro tutti quelli che osano pesarli, vagliarli. Come si conviene alla città che si pone in alto a modello. Vi siete posti in alto? Eravate, dovevate essere il top del top? Permettete, da parte di chi vi ha conosciuti, da parte di chi ha condiviso l'intero percorso. Da parte di chi "ha sperimentato" su se stesso il bidone colossale che è il cammino, che vi si dica qualche scomoda verità corroborata dai famosi FATTI CONCRETI?
    Tanto, che lo permettiate o no, certo noi non dobbiamo chiedervi il permesso.
    Lasciando il cammino ci siamo sottratti del tutto dalle sue regole. Basta obbedienza a Kiko, basta silenzio e non giudicare per il vostro solo tornaconto, non pensare che se pensi sei schiavo del demonio e tante altre simili amenità.
    Il cammino richiede un'opera di verità e di pulizia profonda.
    Si chiama "esame di coscienza", scendere dal piedistallo e ASCOLTARE invece di predicare solo a tutti, in ogni circostanza, SEMPRE.

    La saletta è e sarà il vostro emblema. Cancellazione della Chiesa, come edificio e come Corpo Mistico. Che la comunione che fate nelle salette, dove si svolgono i vostri scrutini (meglio scorticazioni senza anestesia), le vostre celebrazioni ridotte a penose carnevalate, i vostri rituali pagani perchè offerti al vostro unico e solo idolo: Kiko/Carmen/Cammino, è un contenitore vuoto, una parvenza, una illusione, un bluff colossale lo dimostra la storia.
    Noi che ce ne siamo andati lo sappiamo bene.
    Sulla nostra pelle lo abiamo "sperimentato" come voi dite.
    Dopo aver vissuto per 30 anni solo con quei fratelli, sempre e solo. Una volta via TUTTO E' FINITO: nulla di profondo ed esistenziale si è costruito. Non si riesce a scambiare neanche due parole se ti incontri per strada. All'improvviso un abisso separa e si parlano linguaggi diversi.
    E tu ti ritrovi buggerato due volte. Hai sprecato più di metà della tua vita per nulla. E hai perso tutti gli altri rapporti veri: Familiari, Amici e tutti gli altri cattolici come te, ma fuori dal cammino. Faticosissima la ricostruzione, tanti i rimpianti. Infinito il disadattamento che soffri. Sì ti senti un disadattato da riabilitazione intensiva e neanche dai risultati certi!

    Pax

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  32. @Pax

    Ma non hai risposto pero'.

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    1. Anonimo lascia perdere, non ti sforzare oltre, tanto non ci arrivi proprio. Limitati a domande con risposta multipla: 1 2 X, come la schedina.

      Pax

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  33. Pax Dopo aver vissuto per 30 anni solo con quei fratelli, sempre e solo. Una volta via TUTTO E' FINITO: nulla di profondo ed esistenziale si è costruito. Non si riesce a scambiare neanche due parole se ti incontri per strada. All'improvviso un abisso separa e si parlano linguaggi diversi.

    Tragicamente vero, ma in realtà è ancora peggio di così. Perché questo si verifica anche se non si è usciti dal cammino; basta che non frequenti per un certo tempo (poco) e se non si fa parte dei gruppetti degli "amiconi" nessuno ti cerca, anche se magari per 30 anni sei stato/a nella stessa comunità, viaggi di elezione e matrimonio spirituale compresi. E se sei anziano e solo questo è ancora più vero ; e magari ti senti dire che è colpa tua !!!

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    1. Esatto!!!!
      È questa la tragedia umana del CN.
      Però il nostro amico delle "Messe tra conoscenti" continua a chiedere di rispondere alle sue domandine.

      LUCA




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  34. Vorrei mettere all'attenzione di tutti i lettori, specialmente i nc, che è importantissimo avere amore per Dio.
    L'amore è fatto anche di azioni, cioè io comunico a Dio il mio amore che ho verso di Lui.
    Se io durante la Consacrazione non mi inginocchio, ma vi ripeto come regola di base, e credo che questo mio atteggiamento sia giusto, ecco che sto commettendo un gravissimo errore : NON HO L'INTENZIONE DI AVERE AMORE VERSO DIO.
    Noi, davanti a tutti noi, abbiamo in quel momento Dio che si fa Carne e Sangue, e per cui Egli si fa presente. Al tempo di Mosè il Signore apparve in forma di Fuoco, e vi è un motivo, ai giorni nostri Egli ci appare in forma di Pane e Vino, e vi è un motivo.
    Ora il punto è questo: se l'Onnipotente si vuole manifestare davanti a noi tutti, perché è sua Volontà volere fare così, noi, sue creature, come dovremmo comportarci?
    È giusto obbligare un figlio a non fargli rispettare suo Padre?
    Io credo di no.

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  35. L'anonimo camminante delle 14 e 27 conferma che il "verbo" kikiano NON si può annunciare senza attaccare la Chiesa, senza un confronto con la Chiesa da cui quest'ultima esce sconfitta e, anzi, umiliata, in quanto ricettacolo di credenti superstiziosi, primitivi, che non hanno capito nulla.

    Ma se davvero fosse così, sarebbe perché è la Chiesa a non averci capito niente, come dimostrerebbe, secondo il Cammino, la pastorale sacramentale. Per cui ci voleva Kiko con una nuova rivelazione per farci capire la vecchia rivelazione.
    Perciò il Cammino, per il Cammino, sarebbe una specie di "terzo e nuovissimo testamento".
    Più autoreferenziali di così!

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