martedì 9 marzo 2021

Babele by Kiko



Citazione dalla Lettera di Pentecoste 2020, predicazione di Kiko Arguello:

Noi siamo tutti dei privilegiati, perché Dio ha mostrato in noi quest’opera, che non è nostra, perché la comunione la costruisce Gesù Cristo, costantemente, grazie allo Spirito Santo, per cui ci dà questa lingua unica che è la comunione dei santi...


Atti 2, 3s.. 7s. opera di Dio:

 

Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?...

 

 


 

Dove mai ha letto Kiko questo dell'"unica lingua" a proposito della Pentecoste?

Quando i discepoli uscirono dal Cenacolo nella Pentecoste parlavano in altre lingue e tutti li comprendevano perfettamente. Erano diventati universalmente comprensibili. 

Kiko, al contrario, ha ridotto tutti i linguaggi umani ad un' "unica lingua": la sua.

 

Citazione dalla Lettera di Pentecoste 2020: 

Sapete che Babele, Babilonia significa "confusione delle lingue", cioè significa che non c'è comunione...


Ma non è proprio così!

Perché essi avevano trovato, piuttosto, una bella intesa. Fondata sull'idolatria! Tutti concordi nel realizzare progetti megalomani, centrati sull'"IO" luciferino. E Dio dice che non sarebbe stato loro impossibile. Per questo Egli stesso scende in campo e decide di intervire. È Dio che li getta nella confusione e condanna alla distruzione tutti i loro idolatrici progetti. E come realizza questo? Confondendo le loro lingue per far sì che non possano più intendersi.

Di quale comunione parla dunque Kiko? Fondata sull'unica lingua?
Come nel cammino che si capiscono solo tra di loro?


La comunione si fonda sul parlare il linguaggio dell'altro, non nell'imporre il proprio.


Genesi 11,1-9

1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.



 Kiko confonde, per pura convenienza, la Pentecoste che è una nuova creazione, con il mondo prima della Torre di Babele. Quando "Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole" (Gn. 11, 1-9), proprio come da 50 anni fanno loro. 

E dunque, Kiko impari la lezione!

Poichè Dio a Babele è sceso e ha confuso la loro lingua, condannandoli alla incomunicabilità. Li ha dispersi su tutta la terra e così essi "cessarono di costruire" (tra l'altro, cosa questa tra le più dolorose per il nostro Iniziatore!).

63 commenti:

  1. Pax riesce a farci capire bene come la Scrittura può essere applicata a noi, qui ed ora, senza cambiarne minimamente il senso che ne dà la Chiesa ma, anzi, realizzandolo nella storia.
    E dimostra come si può applicare la Scrittura per noi qui ed ora proprio se si rimane fedeli al senso originale, che è quello di cui la Chiesa è garante.
    Per questo ritengo questo post di estremo interesse.

    Il Papa direbbe che Pax ha "iniziato un processo", che è di portata molto ampia.
    A me quella di un'unica lingua, che poi è il Cammino stesso, ricorda la "lingua" delle ideologie, che volevano, e vogliono, IMPORRE la propria visione.
    Altro che "comunione dei santi"!
    Per questo il Cammino detesta l'inculturazione, che pure è dottrina della Chiesa!
    Evidentemente la "lingua" per Kiko è ben più del modo di esprimersi di Dio che si adatta al linguaggio dell'uomo, è lo stesso massaggio divino! Come se il Cammino stesso sia una liturgia immodificabile.

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    1. La Scrittura applicata al Cammino nel modo giusto, cioè secondo la dottrina della Chiesa, ne manifesta tutti gli errori.
      Manifesta che il Cammino, applicando la Scrittura in modo sbagliato, non realizza affatto l'uomo, né in rapporto alla salvezza, e nemmeno umanamente. Altro che il centuplo qui in Terra!
      Il Cammino non contempla infatti i doni degli altri, se non quelli di Kiko e Carmen, e appiattisce l'originalità di ognuno, tanto che nel Cammino tutti sono "ricreati" (altro che nuova creazione dello Spirito Santo!) a immagine di Kiko e Carmen.

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    2. Comunione dei santi è l'acronimo di :

      Catacumeni Ora Mamotreticamente Uniti Neocatecumenalmente Insieme Onestamente Non Esenti Da Eresie Indecenti Straordinariamente Anacronistici Non Troppo Immondi

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  2. Breve nota per i cattolici che per la prima volta scoprono questo blog.

    La cosa peggiore che può capitare ad una setta idolatrica è veder pubblicati e commentati i propri testi "arcani". (Come nel caso di oggi, in cui ancora una volta il fondatore Kiko Argüello deforma il senso delle Scritture a proprio uso e consumo)

    Se il Cammino Neocatecumenale fosse cattolico, si darebbe continuamente da fare a pubblicare le proprie "catechesi" e gli interventi dei fondatori, esattamente come fanno gli altri movimenti ecclesiali (che pur di farsi riconoscere come cattolici pubblicano libri, riviste e interviste: come a dire, "ecco, qui si insegna questo, guardate, scoprite chi siamo e cosa professiamo").

    Invece, come ogni setta idolatrica, il Cammino ha bisogno di nascondere i propri insegnamenti con la misera scusa che "gli altri non capirebbero". Eh, no, cari fratelli del Cammino: più vengono pubblicate le corbellerie dei vostri autonominati "iniziatori" e più si capisce che siete "cattolici" solo di facciata, solo di decorazione esterna.

    I neocatecumenali vanno blaterando che ai bambini si dà il latte, non la carne. Come tutte le menzogne, anche questa parte da un fondo di verità. Ai bambini si dà il latte ma non si nasconde (o addirittura nega) l'esistenza della carne. La Chiesa, riguardo alla dottrina e ai sacramenti, non ha nulla di nascosto: perché il Cammino deve nascondere? Se il Cammino facesse veramente parte della Chiesa (in senso di fede, non in senso di "timbro apposto da un vescovo amicone su uno statuto incompleto e farlocco"), non avrebbe nulla da nascondere. E invece...

    Ma a conoscere il Cammino, anche superficialmente, si capisce benissimo perché ha l'urgente bisogno di nascondere le cose. Se alle cosiddette "catechesti iniziali" venisse detto che si tratta di un impegno che dura tutta la vita e che chiederà sempre più insistentemente soldi (al punto che dal Secondo Passaggio diventa Super Obbligatorio pagare la "Decima" senza rendicontazione né libertà), nessuno cadrebbe nella trappola. Rivelare gli "arcani" del Cammino significa danneggiarlo, mentre - al contrario - rivelare le dottrine della Chiesa significa promuoverla.

    Se si rivelasse subito il dogma kikiano-carmeniano che "l'ubbidienza al cosiddetto «catechista» è tutto", i cattolici non si farebbero abbindolare dalla setta, capirebbero subito che i capicosca (per lo più laici, arroganti e sprovvisti di qualsiasi titolo davanti a Dio e davanti alla Chiesa) esigono ubbidienza cieca. Ricordiamoci che neppure la Chiesa esige mai ubbidienza cieca: se in coscienza ritieni che il tuo superiore ti sta comandando di peccare, devi disubbidire persino se quel superiore era il Papa stesso (è il principio secondo cui bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini). Dato che i cosiddetti "catechisti", salvo rare eccezioni (puntualmente uscite dal Cammino), ti chiedono di professare una fede sbagliata, partecipare a liturgie sbagliate, vivere una carità sbagliata (diretta solo al Cammino e ai suoi VIP), disubbidire ai cosiddetti "catechisti" corrisponde quasi sempre all'ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.

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    1. Ogni tanto aggiungo una sfumatura ("quasi tutti i cosiddetti catechisti...") perché ho conosciuto - di persona e su internet - degli ex "catechisti" del Cammino che sono "ex" perché semplicemente avevano cominciato a prendere sul serio la Parola di Dio, avevano cominciato a prendere sul serio il proprio ruolo di catechisti (convinti di dover portare le anime sulla buona strada, anziché contribuire a farle spennare e ad addomesticarle alla setta), erano convinti che per migliorare il Cammino occorresse aiutare i fratelli delle comunità ad avere più fede in Dio.

      C'è ad esempio il caso di Daniel, che era stato "itinerante" oltre che uno dei fiori all'occhiello di Kiko e Carmen, e contro cui i due spagnoli si scagliarono furiosamente perché Daniel continuava ad essere convinto di dover rendere gloria a Dio, insisteva a comportarsi come se il suo incarico di "catechista" avesse a che fare con il bene spirituale delle anime, era incapace di vendere chiacchiere e slogan. Oppure il caso di certi "catechisti" che erano convinti che per promuovere il Cammino occorresse compiere gesti di carità verso i fratelli delle comunità anziché trattare questi ultimi come vacche da mungere. Dopo che nel Cammino si fa tanta cagnara sulla Parola di Dio, sta' a vedere che qualche cosiddetto "catechista" la prende sul serio e... e pertanto esce dal Cammino, oppure ne viene espulso, oppure gli viene brutalmente revocato l'incarico poiché colpevole di essere in discomunione con Kiko. Siamo al paradosso, che tantissimi cosiddetti "catechisti" sono in discomunione con Dio e hanno un gigantesco armadio imbottito di scheletri (e una fedina penale che potrebbe allungarsi di interi chilometri), e però vengono reinstallati al loro posto perfino dopo che hanno originato grossi scandali; e invece altri cosiddetti "catechisti" che sono genuinamente convinti di dover rendere gloria a Dio e di promuovere la salute spirituale e materiale delle anime che si ritrovano affidate, e vengono azzerati ed espulsi per una presunta discomunione con Kiko. Evidentemente, nel Cammino conta molto più Kiko che Dio.

      I fratelli neocatecumenali di lungo corso dovrebbero chiedersi come mai Kiko ha perso uno dopo l'altro tutti i suoi "fiori all'occhiello", tutti i suoi "don Rosini", tutti quei genuini sostenitori del Cammino accusati a torto o a ragione di trotzkismo discomunione con Kiko!»), tenendosi invece dentro il suo "cerchio magico" soggetti corrotti e scandalosi (a cominciare da stupratori e intrallazzieri di ogni risma), e trattando con sufficienza e arroganza i più fedeli collaboratori («Ogni mattina alle 8 veniva a casa, ci portava i giornali e ci faceva il caffè. Era il nostro “maggiordomo”...»: parola del sommo Kiko triplice laurea honoris causa del CEPU).

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    2. Cepu è l'acronimo di :

      Catecumeno Epurato Portantino Usurato

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  3. Vi faccio una proposta se rendete disponibile il libro di Don Ariel sul web, prometto che lo leggo. Gli rispondo punto per punto però, dopo non si offenda. Non l'ho letto e non ho intenzione di comprarlo, però se lo mettete a disposizione lo leggo. Da quel poco che ho potuto capire, e' una caga... pazzesca. Un affastellamento di sciocchezze incredibile. Ci state? Disse che l'approvazione dello Statuto è un atto amministrativo! Ah ah ah! Che sciocchezza! Mi chiedo se questo ignorante conoscca la Costituzione Apostolica Pastor Bonus? Se non la conosce se legga . Scemo+scemo cioè voi +Don Ariel.

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    1. Oh, ma guarda, il neocatekiko che ha sempre soldi pronti da mettere nei sacchi neri di Kiko, all'improvviso vuole leggere gratis un libro pur avendo già dichiarato - senza leggerlo - che sarebbe una "caga...pazzesca". (Nota ortografica: per i kikos proclamare menzogne e infangare sacerdoti non kikiani è lecito e doveroso, ma scrivere per intero la parola "cagata" è un peccato mortalissimo contro il kikismo-carmenismo).

      Hai già provato a cercare in biblioteca il libro di don Ariel? Ah, no, la biblioteca tu non la puoi frequentare, c'è il rischio di trovare testi di padre Enrico Zoffoli.

      Oppure, hai già provato a chiedere a don Ariel direttamente di usufruire gratis delle sue fatiche editoriali? Ah, no, non puoi, perché per farti spedire il libro dovresti dargli il tuo nome e indirizzo, e tu invece sei solo un cretineocatecumenale che sotto supremamente conigliesco anonimato fa il leone da tastiera a difendere - mediante menzogne, giudizi, inganni e mormorazioni, che sono gli strumenti fondamentali del Cammino - il sacro tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      Ti faccio una modesta proposta: compra il libro, leggilo, e poi regalalo a qualche sacerdote, oppure vendilo su eBay, o magari donalo ad una biblioteca. Così, in tutti e tre i casi, avrai fatto fruttare due volte il tuo investimento.

      Ah, è appena uscita la ristampa di Erbe Amare, che io ho l'onore di aver comprato quasi quindici anni fa, appena uscì. Non avrei mai immaginato che uno dei miei autori preferiti potesse un giorno scrivere un saggio ben documentato come "La setta neocatecumenale.

      Ma no, tu in qualità di asino ragliante per Kiko ti rifiuti di leggere qualsiasi cosa non lodi i tuoi idoli, specialmente se ben documentata e ragionata, addirittura - oh somma disgrazia! - se ti costa qualche soldino. Ti do un consiglio: detrai dalla tua prossima "Decima" il costo del libro di don Ariel che stai miseramente chiedendo di leggere gratis. Alla fine del mese il tuo bilancio non cambierà. Dopotutto tu lo vuoi leggere per capire cosa ha da dire sul Cammino il caro don Ariel, il che equivale a provarti sui beni in nome del Cammino, perché sono soldi che spendi per capire meglio il Cammino e le critiche che il Cammino riceve. Come diavolo è possibile che spendi soldi per cose immorali, e poi ritieni proibitivo comprare un libro che contiene documentatissime osservazioni sul Cammino?

      Ti do un altro consiglio: ogni volta che spendi soldi per qualsiasi cosa riguardi la tua fede - dalle offerte per le Messe alla nuova fascetta reggichitarra designed by Kiko, dal contributo per l'ennesima colletta "missioni seminari evnagelizzazione" fino alla benzina utilizzata per andare alla Convivenza - detrai la somma dalla Decima che non hai ancora pagato e poi anche dalle successive. Dopotutto sono soldi che hai speso per la fede e per il Cammino, no? Sono soldi su cui "ti sei provato coi beni", no? Oppure il "provarsi coi beni" consiste solo nel dare a Kiko quanti più soldi è possibile?

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    2. La sicumera di questo anonimo è disarmante.
      Il bello è che ci crede davvero di essere capace di rispondere ad uno che non solo è sacerdote (quindi ha studiato almeno gli anni del seminario), ma anche esperto teologo e storico della Chiesa. In più ha anche l'"esperienza", cosa che per i neocatecumenali conta sopra ogni altra.
      Questi credono che solo per il fatto di stare nel Cammino acquisiscono tutta la sapienza che oltrepassa anche quella di chi della fede ne ha fatta una vocazione ministeriale di vita.
      Non sanno stare al loro posto.
      Si credono chissà chi. Umiltà zero su zero.
      L'unico da cui si fanno dire qualcosa è quel laico spagnolo in cerca di proseliti.
      Non rispettano l'altro, che pensa e vive diversamente da loro, tanto che giudicano cagate pazzesche ogni parola che non fuoriesca dal loro pittorucolo.
      Non si trattengono a dare dell'ignorante ad un esperto e domandano se un sacerdote della Chiesa cattolica, notorio anche per le sue apparizioni in tv, conosca la Pastor Bonus...

      Soltanto per il piglio che mostrano verso chi li contesta, le loro opere sono svelate.

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    3. Vi faccio una proposta se rendete disponibile il libro di Don Ariel sul web, prometto che lo leggo. Gli rispondo punto per punto però, dopo non si offenda. Non l'ho letto e non ho intenzione di comprarlo, però se lo mettete a disposizione lo leggo.

      Dubito molto che costui sarebbe in grado di replicare seriamente. E diciamoci la verità, la smargiassata è possibile proprio perché il libro non è direttamente accessibile. Infatti io stesso tempo fa scrissi un commento ad Ariel suggerendogli di renderlo disponibile gratis proprio perché così non si creasse la coorte dei personaggi che facessero uscite simili. La risposta che diede (un libro richiede un notevole sforzo) era pienamente legittima ma gli risposi che in un'ottica strategica di far passare il messaggio una scelta di questo tipo aumentava enormemente la visibilità dei contenuti, oltre a tacitare le smargiassate.

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  4. Ma è mai possibile che Kiko non ne azzecchi UNA dicesi UNA??
    La Pentecoste è tutto tranne quello che pensa io. Non è omologazione ad un unico linguaggio. E' saper comprendere e parlare il linguaggio DI TUTTI.

    Infatti chi era presente disse che parlavano: "la propria lingua nativa". Un linguaggio con il quale sei nato e che capisci al volo. Che intercetta esattamente quello che hai nel cuore, che c'è sempre stato anche se magari non lo sapevi. Perchè il desiderio di conoscere Dio PAdre ce lo abbiamo TUTTi. PErchè ci ha creati LUI.

    Kiko invece cosa capisce? L'omologazione. E infatti nel cammino sono tutti più o meno le SUE fotocopie. Testimonianze e risonanze SEMPRE UGUALI, SEMPRE LE STESSE. Quando scrivono qui...sempre a dire le stesse cose con gli stessi COSTRUTTI LOGICI.

    Tutti fatti con lo stampino. E questo non solo non è cristiano. Non è umano.

    Ed il bello è che ancora si impunta: "cosa dobbiamo fare per essere UNO". Ma chi sarebbe questo UNO, KIko? Dio o te?

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    1. Kiko le azzecca tutte. La prova è che dopo 55 anni è ancora a capo del Cammino. Altrimenti......

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    2. C'è un'altra ipotesi in campo: Kiko ha fatto un patto col diavolo!

      Pax

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  5. Un popolo "UNICO" (quello neocatecumenale), una lingua unica ( il neocatecumenalese), un capo unico ispirato dallo spirito (Kiko), un'arte sacra unica ( quella di Kiko), una nuova chiesa (quella delle comunità), una nuova parrocchia "atomica" (comunità di comunità), un unico percorso di fede (il cammino neocatecumenale), una sola arte pittorica e musicale ( quella di Kiko), una sola famiglia (quella neocatecumenale), un solo conto in banca (ancora quello di Kiko), una sola mente pensante per tutti (sempre quella di Kiko), una sola coscienza (sempre e soltanto quella di Kiko), un'unica obbedienza (a Kiko ed ai suoi catechisti), un unico arcano (tutto quello di cui non parla Kiko).

    Queste cose sembrano "nuove" ma ho il sospetto di averle già sentite spesso negli ultimi secoli.

    Mi sembra che qualcosa del genere hanno cercato di realizzarlo alcuni personaggi famosi :

    Hitler, Stalin, Mao, Pol pot, Pinochet, etc.etc.etc

    Certo, queste persone lo hanno fatto in grande, Kiko Arguello è ancora "piccolo".
    Chissà se avrà abbastanza tempo per "crescere" e realizzare finalmente il suo sogno.

    LUCA

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    1. Hitler, stalin, Mao, Pol pot, Pinochet etc..etc.. battono Kiko 50 a zero

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  6. L'unica lingua dovrebbe essere quella dell'amore tra fratelli e della fedeltà a Dio, non quella degli slogan, da qualunque parte essi provengano.
    È direi normale che ogni esperienza religiosa maturi un linguaggio che esprime la propria sensibilità e la propria maturazione spirituale, ma ciò che avviene nel Cammino è qualcosa di più e di peggio.
    Gli slogan del Cammino sono dei dogmi che descrivono una fede specifica non sovrapponibile a quella cattolica.
    Ci si chieda ad esempio perché l'amore al nemico ha sostituito l'amore al prossimo e perché, con questa semplice operazione linguistica, il prossimo sia diventato il tuo nemico.
    E non si intende certo la frase evangelica 'i tuoi nemici saranno quelli della tua casa' perché il nemico per il Cammino non è colui che ti ostacola nella fede, ma chiunque sia diverso da te, non parli come te, ponga un qualsiasi limite alla tua personale 'onnipotenza' e 'onniscienza'.
    Insomma, la natura dell'uomo Kiko la descrive con l'esistenzialismo di Sartre: gli altri sono l'inferno, quindi gli altri sono i tuoi nemici.
    Naturalmente questa mentalità è di grande utilità per mantenere la coesione all'interno del Cammino, unica zona franca in cui si parla la medesima lingua ed in cui nessuno mette in discussione l'autorità di chi, ad un livello superiore di te, sa in ogni occasione cosa sia giusto fare e dire.

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    1. Analisi illuminante.

      E' vero, l'amore verso il nemico nel Cammino sostituisce l'amore verso il prossimo e, con questo trucco, il prossimo sembra esistere solo come nemico.
      Ma se il prossimo è il nemico solo perché altro, chi non appartiene al prossimo, cioè chi non è del Cammino, cosa è?

      Se il prossimo, cioè un altro "io", è nemico nonostante condivida le stessa "fede" e si può amare solo nell'ubbidienza assoluta che spersonalizza, cioè si può amare annullandosi fino alla menzogna che chiama bene il male e male il bene, chi non appartiene al Cammino come si può amare, se non come un estraneo che non può dare nulla ma solo ricevere e che diventa prossimo solo se si assimila?

      Non so dove Kiko abbia appreso tali tecniche, ma penso che in lui siano istintive e si siano sviluppate con l'esperienza, come un cane che con l'addestramento affina il suo istinto e le sue capacità.
      In questo Kiko denota una sua sensibilità "animalesca" (detto senza intenti offensivi) o, se si vuole, una sua "genialità".

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    2. Babele è l'acronimo di :

      Baggianata Amorale Ben Espressa Larvatamente Eretica

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    3. Quindi se tutti diventiamo neocatecumenali, non ci sono più nemici, e ci ameremo tutti. Orsù, tutti nel Cammino. E' semplice. Provare per credere

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  7. Dice Kiko:
    "NOI siamo tutti dei privilegiati, perché Dio ha mostrato in NOI quest’opera, che non è nostra, perché la comunione la costruisce Gesù Cristo, costantemente, grazie allo Spirito Santo, per cui ci dà questa lingua unica che è la comunione dei santi".

    Comparando tutte le citazioni di Kiko, quando dice NOI risulta evidente che vuol dire "noi del Cammino", in quanto la grazia speciale a cui si riferisce è quella del Cammino (gli altri cattolici sono "massa"). Per cui la comunione dei santi a cui parla, è quella tra camminanti.
    Anzi, quel poiché quel "noi" in realtà vuol dire IO, in quanto Kiko è il Cammino, la comunione dei santi di cui parla è la comunione con lui.

    Per ASSURDO: se Kiko fosse Dio, non sarebbe Trinità, perché gli "altri due" sarebbero dei nemici.
    E non sarebbe nemmeno Padre, perché si guarderebbe bene dal generare, così come ha fatto nella sua vita.
    Per cui non sarebbe affatto Dio, ma solo Io.
    E il suo nome non sarebbe "Io sono", ma "Io sono mio".

    Non per questo disprezzo Kiko, anzi, scrivendo provo compassione e spero di sbagliarmi nei suoi riguardi e comunque di suscitare delle preghiere per lui, ma chi ha fatto "esperienza" di lui, penso che abbia avuto sentimenti simili a quelli degli adoratori di Moloch, che occorreva placare con adulazioni e offerte

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  8. Dissidente, comprendo il tuo pensiero.
    Tante volte ho sentito la frase che scrivi tu sulla bocca di tanti miei ex fratelli di comunità: " Io sto qui per Gesù Cristo ".
    Anche io, come te non sono mai stato tifoso di Kiko Arguello che non conosco personalmente, l'ho visto qualche volta dal vivo su un palco o sui video propedeutici che fanno vedere nelle convivenze.
    Non mi è mai interessato approfondire le parole di Kiko, non mi hanno mai colpito, mi sono sempre scivolate addosso con estrema facilità.
    Non ho mai chiesto ad un catechista neocatecumenale di darmi la soluzione ai miei problemi ed ho sempre pensato con la mia testa.
    Ho usato il discernimento e la preghiera, preghiera libera, senza momenti fissi o modalità imposte da altri.
    Non ho mai affermato che il coniuge è mio nemico e neanche che i figli sono idoli.

    Ho frequentato le Messe domenicali della mia parrocchia quando è come ho voluto.

    Quello che dici sulle persone che fanno la differenza è vero anche per me e da sempre.

    Ho avuto catechisti neocatecumenali umani, persone semplici e disponibili ed ho avuto catechisti neocatecumenali fanatici, estremisti, irrazionali, illogici, inumani e privi di empatia.

    L'ho scritto tante volte su questo blog è non mi stancherò mai di dirlo che io, personalmente, non ho niente contro i neocatecumenali, penso che il CN sia una organizzazione settaria e pericolosa per le coscienze, però non critico chi sceglie di farne parte.
    Quello che è importante, almeno per me è spiegare alla gente le cose nascoste che il CN non spiega.
    Questo è il motivo per cui scrivo su questo blog.

    Fare informazione, spiegare come funziona il CN dal suo interno.

    Per me va benissimo che Dio possa servirsi anche del CN per portare a lui alcune persone, però le cose vanno dette, è necessario fare luce sulle bugie ed è importante dare un nome alle storture ed alle criticità del CN.

    Per il resto condivido quello che scrivi e ti auguro di trovare quello che cerchi nel cammino neocatecumenale.

    LUCA

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    1. Pur augurando il meglio anche da parte mia al nostro amico dissidente, sono certa che nel Cammino non troverà le risposte autentiche. È assolutamente impossibile a chi continua a chiudere gli occhi di fronte alla inutile e spesso dannosa pedagogia del Cammino, avere la libertà e la coscienza sgombra dei Figli di Dio. Solo la verità ti fa libero, e nel Cammino essa è vergognosamente sfigurata.
      Infine, come se non bastasse, la partecipazione alle Eucarestie del Cammino sabato dopo sabato fa sicuramente del male all'anima e lede la consapevolezza della reale presenza di Cristo in quel pane trattato in modo vile e trascurato.
      Prevengo gli eventuali oppositori: se vi rendete conto della reale presenza di Cristo in ogni frammento di quelle Sacre Specie, la vostra situazione peggiora, visto che la consapevolezza è uno degli elementi che concorre alla gravità del peccato, che da veniale diventa mortale.

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    2. Vorrei aggiungere, per l'amico dissidente, che una delle ferite più gravi di chi scrive qui è stato il modo in cui nel Cammino viene trattata l'Eucaristia. E quella non è una ferita d'opinione o di fatalità, riguarda proprio tutta la Chiesa, inclusi quei figli che non sentendo il vivo dolore di tale ferita ignorano il problema o credono di esserne esenti.
      D.D.

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    3. @ dissidente 9 marzo 2021 11:47 (N.B. Commento pubblicato in coda al precedente post)

      Sono andata a rileggere il commento a cui LUCA fa riferimento, tra gli ultimi del post precedente a questo.
      Commento molto articolato. Vorrei coglierne alcuni aspetti su cui penso sia opportuno tornare a riflettere, anche perchè si pongono degli interrogativi.

      Possibile che tutte le vocazioni del cammino siano frutto di eresie?

      Beh, la risposta è semplice, se il cammino semina, come semina eresie purtroppo ogni vocazione che poi cresca e si espliciti nel cammino si mette quantomeno al servizio dell'eresia.
      Questo è un dato di fatto.

      Sai, ho conosciuto alcuni che hanno iniziato un percorso vocazionale nel famosi centri regionali tenuti dalle equipe itineranti ma poi, sentendosi chiamati ad una missione più universale e cattolica nella Chiesa, hanno lasciato, ad esempio i R.M. oppure, nel caso di vocazioni femminili, hanno optato per monasteri non neocatecumenalizzati (che ti assicuro ce ne sono in varie realtà).
      Questo perchè?

      Perchè a chi ha acquisito una sensibilità ecclesiale, per grazia di Dio, diventa impossibile proseguire a lungo nel percorso formativo esclusivamente neocatecumenale. Che prescinde da tutto il resto, che poi è ciò che ci rende fratelli nella fede, tutti UNITI nella Chiesa Cattolica a prescindere dalle diverse spiritualità. Cosicchè chi resta in pianta stabile nel cammino resta all’esclusivo servizio del Cammino, e quindi di Kiko.

      La questione qui, caro e rispettabilissimo “dissidente”, non è di qualche furfante (tanto più che sono l’eccezione i presbiteri neocatecumenali propensi a rendere possibile la comunione tra realtà diverse nelle fortunate parrocchie loro affidate, e non invece i sunnominati “furfanti”, che sono invece la maggioranza assoluta) ma è questione di sostanza proprio.
      Di contenuti predicati e di prassi perseguite. Contenuti solo riferibili alla discutibile predicazione di Kiko e Carmen, prassi tutte volte a diffondere SOLO il cammino a scapito di tutto il preesistente, e quelli che tu chiami “furfanti” sono precisamente quelli che agiscono in tal modo.

      Per perseguire lo scopo di sanare la situazione, tu ci suggerisci di parlarne con i nostri parroci, con i nostri vescovi, di fare i nomi a loro … Buongiorno, “dissidente”! Davvero svegliati! Questo noi lo abbiamo fatto ripetutamente, senza sortire alcun effetto. Come abbiamo testimoniato numerose volte.
      ……..

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    4. ……..

      “Io non vado in comunità per Kiko – precisi – io voglio fare la volontà di Dio”. Vuoi fare intendere che per te è pacifico e possibile fare il cammino prescindendo da Kiko. Beh, questo non è possibile, checchè tu ne dica. Poichè il cammino è Kiko, è Carmen. Punto.
      Ti riporto una frase consueta dei due iniziatori: “Senza obbedienza ai catechisti il cammino non esiste” “Il cammino va fatto così come è consegnato, (in sostanza prendere o lasciare) altrimenti, và via di qui! Il cammino non è per te”.
      Sai quante volte ho sentito dire a chi osava aprire orizzonti, o anche solo qualche spiraglio nel monolite cammino “Tu vuoi inventare un cammino a modo tuo!” “Così sei fuori”.

      E’ risaputo che nel cammino chi ad esempio è in crisi la risolva sempre con i suoi catechisti.
      “Hai problemi? Parla coi tuoi catechisti!”, ti si dice anche da parte dei presbiteri neocatecumenali (unici Sacerdoti al mondo a cui è proibito fare direzione spirituale).
      Se poi è in crisi un itinerante la risolve con Kiko e Carmen. Dovevi ascoltare il florilegio, ogni convivenza di itineranti, specie dopo l’estate! Era tutto un “Kiko tu sai che sono stato molto male” oppure “Io e mia moglie abbiamo passato una crisi tremenda, Abbiamo chiamato voi e…” tutto un raccontare miracoli e come la “parola” di Kiko era stata profetica e come la crisi superata come d’incanto.
      Pensa che una volta, ti racconto questa, una itinerante raccontò che in un momento difficile, l’estate precedente, si era recata presso un famoso Santuario Mariano (Medjugorie) e raccontava di aver trovato la soluzione alla sua crisi e grande giovamento spirituale. Sai cosa rispose Kiko a questa esperienza? Le disse testualmente “Questa volta faccio finta di non averti sentita. Ma se lo fai un’altra volta ti caccio da itinerante!”. Parlò così l’Iniziatore Kiko, come te lo riporto.

      (Ha mai saputo questa cosa il caro padre Livio di Radio Maria con tutta la campagna pubblicitaria che fa da anni al cammino, nonostante che, a proposito di denunciare ai Pastori della Chiesa, in molti lo abbiamo informato dovutamente? E lui niente! Lo conosce il disprezzo di Kiko per la sua Medjugorie??)
      ……..

      Elimina
    5. ……..

      Se ti conoscesse come tu parli, ti sbatterebbe fuori a calci. Nessuno può mettere in dubbio che il C.N. è così come dice Kiko e che solo così va portato avanti e va vissuto da tutti i camminanti! Giusto? Che ne pensi? Potrebbe non essere così?

      In molti qui abbiamo sofferto, ma quello che scriviamo non è dettato da un senso di rivalsa che sarebbe insensato, quanto piuttosto dal dovere di mettere la nostra esperienza al servizio di chi, stando nel dubbio, ha bisogno di elementi di verità. Verità scomode di cui mai potrà venire a conoscenza in quel contesto che, come si sa, tende sempre a nascondere tutto ciò che non lo avvantaggia.

      Sia ben chiaro, nessuno ti considera ottuso o irretito, ma di fronte a cose tanto gravi bisogna, a mio avviso prendere posizione, e una posizione netta.
      Che la verità sia sempre nel mezzo è molto discutibile, almeno in materia di Fede.
      Gesù ci invita a che il nostro parlare sia Sì Si, No No.
      Il Ni non è un’opzione accettabile per il cristiano.

      Ho conosciuto tanti fratelli che dopo aver visto cose inaccettabili hanno chiuso un occhio o tutt’e due e, quando si volevano mettere sul tappeto dei problemi ti dicevano questa bella frase: “Non raccontarmi niente, PREFERISCO NON SAPERE NIENTE!”.
      Se ti pare un modo di andare avanti accettabile questo! Molto pilatesco, direi!

      In sostanza tu sei riuscito bene a barcamenarti tra le contraddizioni neocatecumenali, mantenendo un tuo equilibrio e io ti faccio i miei complimenti. Anche questa è un’arte!

      Ma capirai che si ti decidi a metterti in linea con i dettami e le consegne del cammino, la musica è totalmente un’altra.

      Pax

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  9. @blog, quindi se Cristo grazie allo Spirito Santo, ci ha resi un unico popolo, che parla una sola lingua che è la parola di Dio siamo in una babele?
    Leggete ma non capite.
    Fallacio Vinicio

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    1. Forse non hai capito una cosa essenziale. La Sacra Scrittura non dice che dobbiamo essere uniformato, ma che lo spirito ci fa comprendere gli uni gli altri.
      Quella che tu chiami "parola di dio" sta SOLO nella testa di Kiko.
      Infatti siete sue fotocopie. Infatti non riuscite a vedere altro fuori da voi.
      Nel nazismo c'era più dissenso.

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    2. Dissidente è l'acronimo di :

      Devianti Idee Straordinari Strafalcioni Incutono Dementi Eresie Neocatecumenali Terribilmente Esecrabili

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    3. Fallacio Vinicio: tu bari!
      Dici che, grazie allo Spirito, NOI siamo un unico popolo, ma intendi: VOI.
      Che io sappia, non si è mai sentito Kiko parlare di popolo di Dio che non si riferisse al popolo del Cammino!

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    4. Fallacio Vinicio parli come un insensato.

      Anche il demonio tenta Gesù citando brani della Parola di Dio.
      Tutte le eresie si fondano su passi della Parola di Dio.
      I protestanti e gli evangelici mettono al centro la Parola di Dio.

      La lingua unica non è la Parola di Dio, a parte il fatto che dimostri di non aver letto il post di oggi. Oppure lo hai letto, ma non lo hai compreso e forse non è neanche colpa tua.

      Quello che ci fa UNO è lo Spirito Santo, che situa in noi la Parola di Dio, ci rende sottomessi al Magistero della Chiesa, difensori della Tradizione della Chiesa e ci fa figli obbedienti della Chiesa, in tutto.

      L'opera più grande dello Spirito è di renderci comprensibili a tutti (in Atti si parla addirittura di "lingua nativa". Quale lingua è più comprensibile all'uomo fin l'ultima sua vibrazione e accento?), renderci capaci di parlare il linguaggio di tutti. Fino al punto che, dice la Parola di Dio, ci facciamo noi stessi "tutto a tutti". E mai intentiamo di trasformare gli altri in noi stessi, in una brutta copia di noi stessi.

      La "lingua unica" di cui parla Kiko, quando di essa in questi termini nella Parola di Dio non vi è la minima traccia, sa tanto di invenzione finalizzata al controllo e dominio delle menti. Funzionale a soggiogare e tenere docili gli altri, quegli altri che si dovrebbe servire, fino a sacrificare del tutto se stessi, per Amore.

      Nulla di più lontano dalla Fede Cattolica.

      Pax

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    5. Minaccia di cacciare un'itinerante per aver detto di aver ottenuto una grazia dalla Madonna.
      Ed oggi lo stesso personaggio insiste perché si chiedano grazie a Carmen.
      Pur cercando di mantenere l'equilibrio di pensiero, queste notizie mi fanno pensare che ci sia qualcosa di diabolico in tutto ciò.

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  10. Valentina un'altra cosa.

    Dire che le testimonianze,e le risonanze sono sempre le stesse e che sono "pallose" e questo quello che si evince dalle tue parole scritte è alquanto offensivo sai perché?
    Ognuno di noi ha un certo grado di sensibilità a parte la (dignità).
    Credo che bisogna avere un minimo di tatto e carità. Tanti fratelli che camminano ancora rendono partecipi gli altri dei loro momenti di prova o di sofferenza. Se togli la vita reale,concreta non resta altro che il SENTIMENTALISMO.
    Rendersi impermeabili e avere fastidio delle esperienze altrui anche se ripetute spesso(se uno ha un cancro quello mica sparisce in un mese)è un segno di non immedesimazione nel prossimo e questo ferisce a tal punto che chi soffre o vive un disagio si sente ridicolo.
    Non è giusto

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    1. Spero che non si evinca che io consideri 'pallose' esperienze che riportano la sofferenza del vivere e delle prove vissute, da chiunque provengano.
      Si tratta di conclusioni tue che ritengo arbitrarie. Ho fatto accenno agli 'slogan' del Cammino che, a ben vedere, fanno del male proprio a chi vorrebbe sfogarsi e alla fin fine se non dice quelle frasi standard non viene capito né compatito.

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    2. @Efraim
      Immedesimarsi e dare ascolto alle esperienze altrui è importante e ciò avviene in altri gruppi cattolici, io vorrei solo dire che c'è un momento opportuno per tutto, e l'Eucaristia deve essere celebrata degnamente per cui non può essere il luogo in cui parlare delle proprie esperienze, o perde il valore; e vorrei anche sottolineare che non si possono usare le esperienze degli altri per fare pettegolezzi né per indagare nella sfera personale come accade negli scrutini, che appunto la Chiesa condanna

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    3. Efraim hai stravolto completamente il senso.

      Quando si parla dei soliti slogan ecco che appare la "lingua unica" (siamo sempre lì) che Kiko millanta come un gran successo quando è segno solo di appiattimento e omologazione generale al modello dato.

      Questo avviene nel cammino
      sia per la predicazione,
      che va riportata pedissequamente fin alle virgole o, come diciamo sempre, a pappagallo;
      ma è vero anche
      per le risonanze e perfino per le preghiere spontanee... con incipit "Padre Santo" ecc...

      Tutto è così nel cammino.

      Parli di offese e di mancanza di rispetto.
      Pensa tu che rispetto alberga dalle salette fino alle convivenze con Kiko nei confronti di coloro che sono, ohiloro, "fuori dal coro"; che osano esprimere dissenso o aprono prospettive diverse.

      Di rispetto voi non potete proprio parlare, chè non ne avete mai portato al "diverso"... secondo i vostri metri (corti), s'intende!

      Pax

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  11. Rispetto è l'acronimo di :

    Resta Inteso Saper Prospettare Esperienze Tanto Terribilmente Orripilanti

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  12. Pallose è l'acronimo di :

    Possiamo Ancora Lamentarci Levando Ora Sconvolgenti Esperienze

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. I camminanti chiamano i cattolici CRISTIANI DELLA DOMENICA perché, oltre alla Messa festiva, si sentono abbligati a poco altro, mentre per loro è obbligatoria una serie di impegni che non da respiro.

    La Chiesa infatti, a DIFFERENZA del Cammino, obbliga a un minimo necessario, ma INVITA a fare di più, purché siano salvi i doveri di stato, che per i cristiani si riconfigurano come atti di culto in quanto offerti a Dio.
    Il Cammino, invece, OBBLIGA a un massimo anche a costo di disattendere i doveri di stato e nonostante tanti impegni possano rappresentare un grave incomodo: una "pastorale" in chiaro contrasto con quella della Chiesa.

    Si manifesta così un PARADOSSO: alcuni "cristiani della domenica", cercando di seguire i consigli della Chiesa, partecipano abitualmente alla Messa non solo la domenica, ma anche nei giorni feriali, e non per obbligo (certo la partecipazione non basta, occorre la tensione alla conversione e l'apertura alla grazia, ma questo vale per TUTTI), mentre la maggior parte dei camminanti, a parte qualcuno di buona volontà, disperezzando la "pastorale sacramentale", vanno a Messa solo i giorni festivi, e perché obbligati.
    E questo nonostante che i Sacramenti, sebbene non siano l'unico strumento di cui si serve la grazia, siano la FONTE stessa della grazia!

    RispondiElimina
  15. Efraim tu ti stai attaccando, come al solito, al fumo della pipa.
    Continui da giorni a ripetere "slogan" e a non rispondere mai sul tema del post.
    Di la verità, a scuola, nei compiti in classe di italiano andavi spesso fuori tema?
    Se fai così quando giochi a tresette e se uno gioca spade e tu rispondi a coppe, ti buttano fuori a calci dopo due minuti.

    Prova una volta, almeno una volta a rispondere a tema.
    Comunque con molta pazienza provo a chiarire il concetto che tu esprimi come al solito con commenti partigiani. Traccia del tema :

    Le "risonanze" neocatecumenali durante l'Eucarestia.

    Chiariamo subito una cosa importante, nello statuto neocatecumenali le "risonanze" sono ammesse solo nella liturgia della parola infrasettimanale.
    C'è scritto nero su bianco, non ti cito testualmente dove è scritto per non diventare davvero "palloso", se prendi il tuo libricino dello statuto, distribuito in tutte le comunità, oppure vai su internet lo puoi trovare facilmente e leggere da solo.
    Nella Eucarestia non sono previste le "risonanze".
    E se ci pensi bene ha un senso, perché l'Eucarestia neocatecumenale non è un incontro a porte chiuse come la liturgia della parola infrasettimanale.
    Quindi, se qualcuno racconta qualcosa di personale, voi neocatecumenali non potete imporre l'arcano anche alle persone esterne alla comunità neocatecumenale.
    Capisci anche tu che nel rispetto delle persone cioè come spieghi molto bene a Valentina, sensibilità, dignità, tatto e carità, non è il caso che fatti personali vengano sparsi al vento.

    Continua…….

    RispondiElimina
  16. Continua…….

    Andiamo avanti seconda traccia del tema :
    Liturgia Eucaristica.

    Caro Efraim, cosa c'è al centro della Eucarestia?
    Il sacramento del corpo di Cristo, giusto?
    Bene, allora che senso ha, liturgicamrnte e sacramentalmente parlando, inserire in una Messa :

    Risonanze, preghiere spontanee, domande sul Vangelo fatte dal didascalo ai bambini, segno della pace fatto con tutti con conseguente confusione, chiacchiere e rumoroso sottofondo musicale?
    Ci metterei anche l'ambientale, le monizioni e la lunghissima preghiera Eucaristica cantata dal presbitero se è neocatecumenale, ma non voglio diventare palloso e polemico, quindi sorvolo volutamente questi punti.

    Come cerco di spiegarti, il centro, l'essenza della liturgia Eucaristica è il sacramento eucaristico, quindi tutte le altre cose a cosa ed a chi servono?

    Non voglio dilungarmi oltre per esempio sul balletto ebraico finale comunitario o sulla menorah a 9 braccia, queste cose non sono contemplate nelle Messe parrocchiali, non vedo perché debbano essere infilate a forza in una Messa a cui possono assistere teoricamente tutti.

    Ma andiamo avanti, non voglio fare il bacchettone, però, il Messale Romano, hai presente quel librone che il vostro responsabile passa al presbitero?
    Bene, in quel libro c'è scritto che quelle cose che ho spiegato prima, non fanno parte delle Messe, quindi voi non dovete farle perché nessuno vi ha autorizzato.

    Semplice.

    È come dire che se trovate un prete serio tutte quelle cosette in più che fate nelle vostre Eucarestie semplicemente le ignora e fà una Messa uguale identica a quella parrocchiale della domenica in Chiesa.

    Spero di essere stato chiaro Efraim, anche perché, quando voi neocatecumenali andate ad una qualsiasi Messa della Chiesa, mica vi alzate e pretendete di fare quello che fate nelle salette giusto?

    O tu Efraim ti alzi in piedi e dici al sacerdote che sta sbagliando tutto e che la liturgia Eucaristica non si fà così?

    Quindi Efraim cerca di essere coerente e di dare un nome corretto,logico e razionale alle cose, la vostra liturgia Eucaristica è sbagliata, non è cristiana, non è stata approvata da nessuno ed è un abuso liturgico che portate avanti sfacciatamente da 50 anni.

    La vostra Eucarestia è una “consuetudine”, che portate avanti clandestinamente da mezzo secolo, la Messa, di cui scrivo io, fa parte di un Sacramento, di un Dogma di fede che la Chiesa porta avanti da 2000 anni.
    Ora Efraim lascia stare i “momenti di prova o di sofferenza” lascia stare che “ Se togli la vita reale,concreta non resta altro che il SENTIMENTALISMO”, qui non si stà scrivendo di questo, non si stanno criticando le persone, non si stà criticando la sensibilità o l’empatia di chi ascolta chi soffre.

    Qui si stà dicendo che quello che fate nelle salette non è Chiesa, non è cristiano, potrà essere migliore o peggiore, ma è un’altra cosa che non ha niente a che fare con il Sacramento della Eucarestia, con la Chiesa e con il cristianesimo.

    Il resto è FUFFA.

    LUCA

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    Risposte
    1. FUFFA è l'acronimo di :

      Fortemente Uniti Formiamo Fantastici Agglomerati

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  17. Non mi sembra di essere troppo O.T.
    Da leggere l'intervista al card Sarah con precisazioni sulla Liturgia su Il Foglio.
    https://ilsismografo.blogspot.com/2021/03/vaticano-io-contro-francesco.html?m=1

    Frilù

    RispondiElimina
  18. Sono quello che sta rileggendo il mamotreto dello Shemà (1999).

    Chiedo spiegazioni un po' a tutti, anche ai neocatecumenali.

    Pag. 68-69:
    "... la Chiesa è tornata a ripristinare il CATECUMENATO per l'Iniziazione Cristiana degli Adulti".
    Penso si riferisca al RICA

    "Il Cammino Neocatecumenale recupera il CATECUMENATO POST-BATTESIMALE... per gestare alla fede adulta coloro che, battezzati da bambini, non hanno ricevuto un'adeguata iniziazione cristiana".
    Per il RICA sono coloro che non hanno ricevuto altri sacramenti dopo il Battesimo o coloro che sono stati battezzati in stato di necessità. Casi precisi.

    Forse sono io che capisco male, ma qui mi pare che dica che il Cammino RECUPERA il catecumenato POST-BATTESIMALE, cioè quello DOPO il Battesimo, che è, come dice anche il mamotreto, il tempo del neofitato, quello delle catechesi mistagogiche.

    Nella pratica però, come di seguito spiega anche il mamotreto, non è un recupero del catecumenato post-battesimale, ma proprio del catecumenato per l'iniziazione cristiana. Fosse stato solo un recupero post-battesimale, non occorrevano tappe per arrivare al Battesimo, occorrevano solo le catechesi mistagogiche da impartire ai neofiti.

    La mia domanda è quindi: ma questo Cammino Neocatecumenale cosa "recupera"?
    Il catecumenato post-battesimale, come dice il mamotreto, o proprio il catecumenato battesimale?

    Pare che dica una cosa e poi se ne faccia un'altra.
    Anche perché gli adulti battezzati non sufficientemente iniziati, secondo il Rica, sono solo alcune categorie e si preparano al Battesimo.

    Magari è un sofisma, ma se l'Argϋello dice che recupera il catecumenato post-battesimale, altro da quello battesimale, perché poi fa tutta un'altra cosa?

    Scusate, sono stato un po' confuso, ma non riuscivo a spiegarmi meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se ho ben compreso i tuoi dubbi.
      Provo a rispondere.

      Il Neo-catecumenato è nato, nella testa di Kiko e Carmen, come Iniziazione Cristiana post- battesimale, ma intesa a far ri-vivere (o meglio, secondo la loro concezione vivere) il Sacramento del Battesimo.

      Dico vivere, perchè Kiko e Carmen martellano fino allo sfinimento che nessuno può dirsi cristiano nel vero senso della parola se non ha fatto un cammino iniziatico (che è solo roba loro), per cui solo loro sarebbero i cristiani veri, tutti gli altri dei falsi, religiosi naturali, cristianucci, ecc. ecc.

      Partendo quindi dall'assunto che gli Apostoli impartivano il Battesimo dopo un'adeguata istruzione...

      (che se proprio però volevano attenersi in tutto alle origini, avrebbero dovuto tenere presente il passo di Filippo che istruisce durante un viaggio un eunuco etiope e, quando questi riconosce la Signoria di Gesù, scende alla prima fonte e lo Battezza sul posto),

      ...si sono autonominati Iniziatori del Neo-catecumenato, appunto. Un cammino di preparazione proprio al Battesimo

      (non quindi - come metti ben in evidenza - di un "CATECUMENATO POST-BATTESIMALE... per gestare alla fede adulta coloro che, battezzati da bambini, non hanno ricevuto un'adeguata iniziazione cristiana").

      Ribadendo che non conta il "prima" o il "dopo" il Battesimo ESSENZIALE E' IL CATECUMENATO DA FARE, COMUNQUE. Quindi è un percorso battesimale.

      Questo è lo "spirito".
      ........

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    2. Ora, per completezza, devo confermarti che lungo tutto lo stralunghissimo Cammino (che alla fine soltanto si scopre essere infinito, che equivale anche al fatto che se infinito NON PORTA MAI A NULLA) Kiko ha ripetuto in più passaggi che UNA VOLTA FINITO IL CAMMINO(!) avremmo ricevuto DOPO L'ELEZIONE le cd. "catechesi mistagogiche, riservate al tempo del "neofitato" (come tu stesso confermi di aver letto nel mamotreto dello Shemà).

      Ecco, non meravigliarti, Kiko ne ha dette di corbellerie e di bugie. Ha sempre straparlato a sproposito.

      Questa cosa la promette ma poi NON LA FA. Ed è tutto così!!

      A parte che dovrebbe spiegarci QUANDO? Alla vecchiaia avanzata?
      Pensa che io ho iniziato il cammino a 22 anni per finirlo a 50. Una vita intera!

      Quando me le vuoi fare queste "catechesi mistagogiche"? Dovrebbe spiegarlo.

      Ma, a parte questo, le catechesi mistagogiche non verranno fatte mai.

      Una volta finito il Cammino si procede in una involuzione costante e inarrestabile...
      I dieci comandamenti, le beatitudini, il cantico dei cantici e poi... si riprende da capo.

      Dopo dieci anni si va di nuovo in Israele (devono sfruttare la costosissima Domus!?) a fare uno scimmiottamento del viaggio di nozze, già vissuto dopo il rinnivamento delle promesse battesimali. Aggiungendo il termine Spirituale.

      Ossia. Col battesimo ti sposi. Dopo altri dieci anni ancora, fai anche il Matrimonio Spirituale che di spirituale non ha proprio niente.
      E' una sceneggiata, l'ennesimo teatro a cielo aperto, senza nessuna guida ad una "ascesi", senza catechesi post-battesimali, senza alcuna iniziazione ai "misteri", roba tutta per "adulti nella fede, il famoso cibo solido. Ma i neocatecumenali, si sa, resteranno eterni bambini.

      Si lasciano gli adepti in una condizione infantile, li si lega con un patto assurdo, incatenandoli, da un lato al cammino nella propria indistruttibile "piccola comunità" eterna, dall'altro ai catechisti "per la vita" da obbedire sempre.

      Considera anche che ERA IMPOSSIBILE indirizzassero i loro seguaci alla "mistagogia" considerando che il nucleo delle catechesi cd. mistagogiche, il cuore pulsante, è proprio il Sacramento Eucaristico, con tutto ciò che comporta in un percorso che l'Eucarestia l'ha devastata e stravolta del tutto, figuriamoci!
      ........

      Elimina
    3. ........


      Kiko avrà sbirciato (o qualcun altro lo ha fatto per lui, che lui si scoccia, troppo intento ad autocontemplarsi e a compiacersi di sè) le catechesi dei Padri ai neo-battezzati, i fondamentali della Tradizione della Chiesa, il solido Magistero bimillenario da trasferire in eredità e come Deposito a tutti i credenti, e avrà chiuso tutto.

      Le catechesi meravigliose, mistagogiche, di cui la Chiesa è ricca dai primi secoli in poi NON POSSONO ESSERE PORTATE a chi ha fatto il percorso Neocatecumenale strutturato dai due Iniziatori spagnoli.
      PERCHE' I POVERI FRATELLI, dopo 40/50 anni sprecati dietro questi due ciarlatani, AVREBBERO SCOPERTO, senza possibilità di smentita, DI AVER letteralmente GETTATO VIA LA gran parte della VITA dietro una falsa predicazione e due falsi, falsissimi profeti.

      Pax

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    4. Anonimo ascolta le catechesi informandoti dove le fanno presso la tua zona,e vedrai che capirai.
      Comunque il cammino non è che recupera,fa rivivere per tappe il cammino del pre-catecumenato perché come penso che capirai, ogni battezzato adulto quando da neonato ha ricevuto il battesimo non era per niente cosciente di cosa andava a ricevere. Divenuto adulto lui è cresciuto in quanto uomo corporale ma quel germe piccolissimo della fede ricevuta appunto nel battesimo non è sviluppata,cioè non è fede adulta.Ecco perché tantissimi cristiani lo sono solo perché battezzati ma nella vita,nella morale e di fronte ai valori non negoziabili si conformono alla mentalità pagana del secolo presente.
      "Recuperare o non recuperare"
      Non fare che questo diventi un problema esistenziale altrimenti passerai la vita sballottato passando tra un blog ed un altro.
      La Chiesa propone la "riscoperta"nel senso di conoscenza della realtà battesimale ed a cosa chiama questo Sacramento,e riconosce al cammino neocatecumenale questa vocazione. Infatti è itinerario,cammino.
      Non lasciarti influenzare dalle esperienze negative che leggi perché sono di fratelli che hanno avuto in forma individuale malcontenti,o torti personali da catechisti o dagli stessi fratelli,quindi purtroppo nutrono ancora antipatie o rancori personali.(La colpa è del singolo non del cammino)Guarda invece al complessivo e al fatto che la madre Chiesa mai ha vietato il cammino stesso. Anche perché correresti il rischio di sminuire il Discernimento della Chiesa stessa che incoraggia il cammino e lederesti alla sua immagine di Luce delle genti.

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    5. In primo luogo Anonimo che sta rileggendo i mamotreti ha fatto il Cammino, quindi dubito fortemente che seguirà il tuo consiglio, Efraim, di andare ad ascoltare le catechesi. Lo ha già fatto e sicuramente se ne è pentito, come d'altronde i quattro quinti dei camminanti prima o poi.
      In secondo luogo, non c'è nessuna differenza tra i mamotreti e le catechesi, dal momento che i catechisti li ripetono parola per parola. Quindi, perché ascoltare un ripetitore? Quale influsso dovrebbe cambiare il senso di ciò che è scritto? Perché, si possono forse fare domande per avere dei chiarimenti? No. Quindi meglio leggerle, dal momento che qualcuno le ha pubblicate (non certo il Cammino, che attualmente ancora mantiene la segretezza su di esse).
      In secondo luogo, la Chiesa non ha riconosciuto nessuna esclusività al CN per quanto riguarda la crescita nella fede degli adulti o dei ragazzi. Semplicemente ha preteso che venisse rispettata dottrina e liturgia della Chiesa, queste sì, con i Sacramenti, in grado di far crescere nella fede, ma il Cammino disobbedisce, motivo per il quale i suoi adepti stanno effettivamente seguendo un'altra fede, più kikiana che cristiana.
      'Luce delle genti' è solo Cristo e chi ne è Sua fedele immagine. Il CN potrebbe esserlo se seguisse Cristo anziché Kiko. Poi nella luce non vi è nulla di oscuro, mentre il Cammino, tra arcani, segreti, misteri e menzogne è di per sè un buco nero capace di assorbire ogni energia.

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    6. @Efraim h.10:48
      Ma che minc...te stai dicendo. Il Cammino pesca in parrocchia. Si rivolge a persone che dopo il Battesimo hanno ricevuto gli altri Sacramenti seguendo per anni il catechismo in parrocchia. Ma si sa per voi la parrocchia vale zero. Tutto ciò che la Chiesa offre non vale e non serve a nulla. Solo voi siete i detentori della verità. Per non parlare poi che alcuni hanno ricevuto il Sacramento dell'Ordine Sacro o il Sacramento del Matrimonio.
      Dunque smettetela una buona volta.

      Frilù

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    7. Mio caro Efraim, ha ragione Valentina.
      Non solo ho fatto il Cammino per lunghissimi anni, ma posseggo i mamotreti perchè l'ho fatto da catechista.
      Lo conosco quindi più che bene, dalla prim'ora ai tempi recenti.

      Dopo anni dacché ho lasciato, ora ho voluto mettermi a rileggere i mamotreti a testa sgombra, per capire se quello che ho tanto ascoltato e predicato era riconoscibile come una truffa.
      Lo era, ma io non l'avevo riconosciuto perché non cercavo né avevo parametri di confronto. Forse, all'epoca, anche li avessi avuti non li avrei considerati.
      Ogni rigo che leggo oggi mi provoca un sobbalzo: adesso è così chiaro.

      E' certo possibile, come dici tu, che in alcuni non si sia sviluppato il seme del Battesimo. Molti hanno pure lasciato la Chiesa. E' una realtà.
      Ma non puoi dire con certezza che chi nella Chiesa ci è rimasto non abbia sviluppato quel seme. È di questi che si parla.
      Quel seme si sviluppa soprattutto attraverso i Sacramenti e la confidenza in Dio. Anche l'ascolto della Parola, sì certo. E moltissime altre cose.
      Nessuno può dire chi ha la fede "adulta" e chi no. Nessuno può arrogarsi il diritto di assicurare che darà la "fede adulta", perché la fede è personale, anche se si sviluppa nella comunità cristiana. Nessuno vede nei cuori, se non Dio.
      La fede non va dimostrata ai catechisti, come l'esecuzione di un compito ai vari passaggi. Non sono loro che devono "cercare" i frutti, dopo 3 anni di Cammino, come si legge nel mamotreto, e non sono loro i vignaioli che possono intercedere presso Dio dicendo che zapperanno e irrigheranno ancora per un tempo il fico che non dà frutto. Il vignaiolo che intercede, zappa ed irriga è Gesù stesso, non di certo i catechisti.

      Sai, io non passo la vita sui blog, preferisco la preghiera costante e l'approfondimento del Magistero della Chiesa quanto ad alimento per la fede e poi ho una vita e, come ex neocatecumenale, una grande famiglia.
      Ogni tanto capita una capatina nei blog, ma è sporadico. Come forse lo è pure per te.

      Io non mi lascio influenzare dalle esperienze negative: io ho un'esperienza negativa. Per questo ho lasciato.
      Sai da cosa si è innescata la mia esperienza negativa? Ho recuperato la ragione e ho smesso di circonciderla, come si dice solo nel Cammino.
      Non so come e non so perché, ma alla fine della fiera ho constatato che davvero il Cammino non aveva dato niente a nessuno. Nemmeno a me. Anzi, mi aveva sottratto molto per non avere NULLA.
      Ma io volevo, desideravo davvero Gesù e non avevo scelta che cercarlo altrove. Nella Chiesa l'ho trovato.

      Ma guai se mi considerassi arrivato!
      Per questo ancora chiedo, faccio domande e sempre lo farò. E ascolto le risposte attentamente.

      La mia domanda forse era un sofisma. Ma se mi accosti ciò che "recupera" la Chiesa, cioè il CATECUMENATO per l'iniziazione cristiana, a ciò che "recupera" il Cammino, cioè il CATECUMENATO POST-BATTESIMALE per chi è già battezzato, mi induci a pensare che il Cammino si debba occupare non del catecumenato, ma del neofitato, visto che del catecumenato se ne occupa la Chiesa con il RICA.

      Altrimenti dici che fai le stesse cose del RICA però le applichi ai battezzati, per giunta con catechesi proprie, cosa che però non è prevista nella Chiesa.
      Nella Chiesa il catecumenato, corredato di passaggi e valutazioni, ora come allora è solo per i non battezzati.
      Forse è per questo che lo chiama post-battesimale.

      Sarà un sofisma, ma se le cose non sono dette chiare, il rischio di spacciare una cosa per un'altra è forte.
      Solo questo.

      Grazie per le risposte.

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    8. Grazie a te,ti auguro una vita di bene e con tante consolazioni,anche perché hai una grande famiglia.Non so quanto è grande ma io ho cinque figli.
      Che il Signore li tenga nela Chiesa sempre.Cammino o altro.

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  19. Mistagogia è l'acronimo di :

    Mamotreto Insigne Straordinariamente Travolgente Ancora Grandemente Osservato Generalmente Inconcludentemente Anacronistico

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  20. Per anonimo del "Ma allora il CN cosa recupera?"

    Capisco la tua confusione, ci sono passato anche io e non è stato facile dissipare il polverone di dubbi che solleva il CN.

    Provo a dirti la mia, speriamo di esserti utile.
    Oltre al mamotreto dello Schema', dovresti avere anche lo statuto neocatecumenale.

    Sullo statuto sono indicate due cose separate e distinte:

    -La riscoperta del battesimo

    -La preparazione al battesimo

    La riscoperta del battesimo prevede un cammino di fede infinito verso una non identifica e non identificabile "fede cristiana adulta".
    Su questa cosa Kiko ha giocato, alla grande, al gioco delle tre carte, cambiando continuamente versione sui tempi e le modalità di questa riscoperta, come spiegano molto bene Pax e Valentina, ma questa parte rigurda la riscoperta del battesimo perciò è indirizzata a chi il battesimo lo ha già fatto.

    Nella seconda parte dello statuto si parla della preparazione a ricevere il battesimo da adulto, quindi è indirizzata a chi non è ancora stato battezzato.
    In pratica il CN, riferendosi al RICA ( o OICA) si assume l'incarico di preparare al battesimo chi, da adulto, non l'ha ancora ricevuto.
    Non è il solo movimento approvato dalla Chiesa che prevede questa preparazione al sacramento del battesimo al neofita che non è stato ancora battezzato.

    Ti posso dire, per esperienza personale, che non ho mai conosciuto qualcuno che sia entrato nel CN per farsi preparare da loro al battesimo, comunque, sullo statuto, la Chiesa dà questa possibilità, lo dico e lo ripeto, anche al CN, non SOLO al CN, sempre nel rispetto di quanto descritto nel RICA.

    Quindi questo pseudo "recupero del catecumenato post battesimale", semplicemente non esiste, cioè esiste solo e solamente nella testa di Kiko o di chi ha scritto i mamotreti neocatecumenali.

    Per la Chiesa esiste il catechismo di preparazione al sacramento della Eucarestia (prima Comunione), ed il catechismo per il rinnovamento delle promesse battesimali (la Cresima).

    Sempre per la Chiesa, c'è la frequentazione della Messa domenicale, il sacramento della Penitenza ( Confessione), le Novene, il Santo Rosario e magari l'approfondimento della fede in un gruppo o movimento ecclesiale laico approvato dalla Chiesa, che può essere il CN.

    Pultroppo il nostro amico Kiko Arguello non spiega mai chiaramente quello che scrive sui suoi mamotreti, perché gli fà comodo tenersi aperte tutte le porte per poter dire cose diverse a suo piacimento.
    Questo è uno dei motivi per cui non pubblicherà mai il Direttorio catechetico neocatecumenale approvato dalla Chiesa.

    LUCA

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    1. Cosa recupera il CN? Fa la raccolta differenziata, altrimenti detta economia circolare, cioè quello che semina con le catechesi lo raccoglie come decima

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  21. "Ascolta le catechesi informandoti dove le fanno presso la tua zona,e vedrai che capirai. "

    Ma non saprai spiegarle a nessuno. Quando ti chiederanno spiegazioni dirai:

    "Ascolta le catechesi informandoti dove le fanno presso la tua zona,e vedrai che capirai. "

    Ma non saprai spiegarle a nessuno. Quando ti chiederanno spiegazioni dirai:

    "Acolta le catechesi informandoti dove le fanno presso la tua zona,e vedrai che capirai. "

    .....


    FungKu, Che Picchiò il Cane che Morse il Gatto Che si Mangiò il Topo Che Al Mercato Mio Padre Comprò.

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    1. Kiko è imbattibile in queste cose!
      Da Anotaciones, n.55:
      'Non giudicare. Se giudichi, è perché non sei umile. Se non sei umile, non possiedi la pace del cuore. Se non possiedi la pace del cuore, soffri. Se soffri, hai bisogno di gratificare te stesso con il peccato. Se pecchi, ti suicidi. Chi si suicida, si condanna. Non giudicare...'

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  22. @Efraim
    Anche io ho fatto il Cammino per un po' quindi le catechesi le ho già ascoltate e non credo neanche che siano cambiate dal tempo in cui le ho ascoltate la prima volta 13 anni fa, così come molti di noi del blog.

    E' vero che la secolarizzazione è una realtà, è vero che il neonato non ha coscienza del Battesimo (rivedremo quel momento quando il Signore ci mostrerà la nostra vita) ma non è vero che chi viene battezzato poi non cresce nella fede, o non si spiegherebbe la lunga tradizione di Santi e beati frequentatori assidui della parrocchia.

    Io personalmente ho avuta una nonna come madrina che in vita sua si è sempre dedicata agli altri, non ha titoli di studio o altro (anche per via della guerra) ma che mi ha trasmesso la fede, che vale più di ogni cosa al mondo. E anche grazie a questa fede che mi hanno trasmesso, dopo aver lasciato il Cammino non ho lasciato la Chiesa, anzi sono felice di andare a Messa la Domenica (non so perché per voi "cristiani della della Domenica" è un insulto, per me è un complimento).

    Se il Cammino si ispirasse alla riscoperta del Battesimo lo farebbe nello stile della Chiesa, ovvero nel rispetto della libertà e dignità personale, senza continue richieste di soldi o scrutini che invadono la sfera personale

    Per finire ti dico che questa storia del "non ascoltarli, hanno solo rancori" l'ho già sentita, ma io in realtà ho pregato per la mia ex comunità, e anzi li devo ringraziare per i forti subiti, perché così ho aperto gli occhi sulla struttura del Cammino e ora sono libera ed auguro questo anche a te, non è mai tardi per tornare indietro

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  23. Efraim dice:

    "Non lasciarti influenzare dalle esperienze negative che leggi perché sono di fratelli che hanno avuto in forma individuale malcontenti,o torti personali da catechisti o dagli stessi fratelli,quindi purtroppo nutrono ancora antipatie o rancori personali.(La colpa è del singolo non del cammino)"

    Io replico:

    Per quanto riguarda i neocatecumenali talebani, cioè quei personaggi malvagi per cattiva volontà, invidia, ignoranza, superbia..., è ingiusto ed insultante chiamare rancore la legittima (ovviamente legittima ovunque tranne che nel cammino) sete di giustizia e verità.

    Per quanto riguarda gli altri, cioè i camminanti in buonafede, nessuno se la prende con loro.

    È il Cammino ad essere marcio alla radice e l'eccezione è costituita dalle brave persone, che vengono principalmente pescate dalle tanto disprezzate parrocchie e che portano nel Cammino il loro antico cattolicesimo. Il Signore è vicino a chi lo cerca e scrive dritto sulle righe storte e, come faceva notare Valentina l'altro giorno, si fa presente nonostante il Cammino, più che per grazia di esso.

    La colpa è del Cammino se esistono e persistono certi tipi di "singoli", che non trovi in altre realtà né per numero né per grado di cattiveria, né per livello di assuefazione da parte del gruppo.
    Detto in dolce stil novo: un Apuron o un McCarric in altre realtà ecclesiali se lo magnano e se lo ### vivo.

    Non esistono blog come questo su altri gruppi. Anche volendone aprire uno, e io potrei, perché alcune realtà le ho conosciute bene, non andrei oltre qualche post di critica.

    A. Non.

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    1. Invece sul CN si ha solo l'imbarazzo della scelta.
      Ci sono da scrivere talmente tante cose negative e criticità importanti che potrebbe diventare un lavoro a tempo pieno.
      Ogni volta che Kiko ed i suoi compagni di merende aprono bocca dicono eresie, disprezzano la Chiesa e vanno contro la dottrina cristiana.
      E non si accontentano di questo ma trasformano le persone in schiavi schiacciati da regole e regolette assurde.
      Fanno del male umano oltre che spirituale e lo fanno senza problemi,senza coscienza e senza scrupoli.

      LUCA

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