giovedì 26 agosto 2021

"La svolta delle opere" nella gestione neocatecumenale. Trattasi di "annidamento delle truffe".

 

Mettiamo in evidenza un istruttivo commento di Mav:  


Spese spicciole neocat.

L'uso della decima da consegna iniziale era ad uso esclusivo dei fratelli della comunità, al massimo se ne restava la si dava al parroco, o ai catechisti ITINERANTI ( più avanti capirete il perché dell'enfasi ).

Infatti nel mamotreto del II scrutinio si fa riferimento al fatto che non ci può più essere il ricco ed il povero nella comunità. Tent'è che se non davi la decima ti dicevano che stavi rubando ai poveri della comunità. Non solo era proibito fornire un fisso a chiunque, ma andava diviso secondo le necessità del momento e bisognava liberarsi il prima possibile della cassa. 

Questa era la consegna. 

Da qui in poi nascono le prime "eccezioni"

- Nasce la quota fissa da destinare ai catechisti ITINERANTI ( contro la consegna del se ce n'è la dai altrimenti pace

- Nasce l'uso di utilizzare la decima per non fare collette aggiuntive ( fiori e quant'altro ) 

Poi arriva la svolta epocale ( i primissimi anni 2000 ) sui lavori della Domus...

Di punto in bianco si convocano TUTTI i responsabili delle comunità di TUTTO il mondo che abbiano passato il secondo scrutinio ( e quindi dotati di decima ) per impegnare la decima a copertura di un prestito che doveva richiedere il responsabile per pagare dei lavori urgentissimi e non rimandabili. 

Da qui in poi le richieste simili non si possono più contare. 

In un botto sono stati sconfessati un paio di "dogmi" : 

"non fare debiti" 

"usare la decima solo per i fratelli" 

"non dare quote fisse" 

La radice di tutte queste eccezioni è "la svolta delle opere".

Infine, l'enfasi sulla parola ITINERANTI? 

E' presto detto. Col tempo alcuni catechisti hanno preteso dalle "loro" comunità gli stessi privilegi degli itineranti, senza averne alcun titolo.   (da Mav)


Le "opere" del Cammino

 

Valentina Giusti tira le somme:

 

Trattasi di "annidamento delle truffe"

Primo step: Catechesi iniziale - è tutto gratis, vieni e vedi! 

Secondo step: Convivenza dell'Amen: l'albergo va pagato, ma se non hai soldi non importa: ci pensa la Provvidenza (a forza di giri del sacco nero, qualcuno pagherà il doppio della propria quota, già opportunamente maggiorata; ma non la chiamano generosità né esasperazione nè ricatto, la chiamano appunto Provvidenza). 

Terzo step: già fin dall'inizio si fanno collette per fiori, bollette, arredi della saletta, eventuali GMG.

Quarto step: allo Shema - devi fare un 'segno' di rinuncia al danaro di cui ti viene chiesto conto. 

(ndr. il denaro che si raccoglie in tutte le convivenze dello Shemà è rigorosamente destinato all'itineranza. Si dice pure, nella corposa ammonizione alla colletta, che questa è l'unica volta che nel C.N. si fa una colletta per gli itineranti! Ahahahahah - che barzelletta!)

Quinto step: al secondo scrutinio - ti fanno vendere i beni e ti impongono la decima ogni mese oltre a tutte le collette ma ti dicono che è una specie di comunione dei beni in comunità

Sesto step: "la svolta delle opere" - la decima è un plafond che i catechisti usano per ogni tipo di spesa. 

 

"La decima è il minimo!" (Kiko dixit)
 

 

 Da tutto gratis a diventare lo sponsor obbligato di ogni iniziativa del guru spagnolo e di tutti i suoi gurini, è proprio un attimo!   (da Valentina Giusti)







127 commenti:

  1. Post scritto da chi , evidentemente e tipicamente, la domenica usa lanciare 20 centesimi nellq colletta.....
    Tipico!!!

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    1. Almeno sono 20 centesimi che vanno dove devono andare....
      Invece le vagonate di soldi che ci mettete voi A CHI VANNO?

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    2. @anonimo
      Ti ricordo il Vangelo della vedova che dava degli spiccioli in offerta perchè era tutto quello che aveva e Gesù la elogiava mentre rimproverava i ricchi che davano molto ma quello che davano era il superfluo per loro; al Signore non importa quanto doni, ma con che spirito di rinuncia lo fai. Inoltre ti ricordo che le offerte della Messa sono tutte rendicontate e pubbliche, come da rispetto del Diritto Canonico...si può dire lo stesso della Decima? Purtroppo no e questo è grave

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    3. Caro Anonimo,
      puoi farci vedere il resoconto delle decime, così come prescritto dal Diritto Canonico?
      Oppure il bilancio della Fondazione Famiglia di Nazareth? Che se ne fanno di un super attico in uno dei migliori quartieri di Roma?

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    4. Anonimo:
      non confondere le donazioni che si fanno alla Chiesa con quelle che si fanno al Cammino.
      Se anche tu dessi i 3/4 dei tuoi beni per soddisfare i vezzi di Kiko, non hai ancora soddisfatto al precetto di sovvenire (liberamente secondo le tue possibilità) alle necessità della Chiesa universale e di aiutare i POVERI!

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    5. @alect, per i poveri della comunità e della parrocchia, per tutte le altre esigenze ci sono collette speciali.
      Fallacio Asino Vinicio

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    6. DELLE FONDAZIONI, Lorenzo, non "della Fondazione".
      Ne hanno ovunque, specialmente in Italia, Spagna e Sud America.
      Sono fondazioni diocesane, ognuna a sé stante.
      Così se una di queste dovesse avere problemi, rimangono tutte le altre e non crolla il sistema economico.

      Bella pensata eh?

      Senza contare tutte le altre fondazioni connesse al Cammino, come quella che acquistò il terreno sul Monte degli Ulivi o la Fondazione Domus Jerusalem, il cui sito è ancora in costruzione dopo anni ed anni (quindi zero notizie).

      Ma davvero si crede che il Cammino non possegga i più qualificati consulenti finanziari che agiscono per infrattare e disperdere l'immenso patrimonio neocatecumenale?

      Leggevo ultimamente, a proposito della soppressione della Comunità Regina Pacis, che anche loro avevano una fondazione a cui appartengono tutti i beni, nemmeno pochi, ma sempre meno di quelli del Cammino.
      Fondazione che fu creata per la sola gestione dei beni, come nel Cammino.

      Adesso che l'hanno soppressa c'è il problema, di natura prettamente civilistica, del futuro di questi beni. A chi andranno? Chi lo deciderà? I giudici o gli amministratori della fondazione?

      Eh, caro Lorenzo, sanno loro come fare coi soldi e mammona.
      I neocatecumenali, intendo, della Comunità Regina Pacis non so.

      Questo è un settore del neocatecumenalesimo relativamente inesplorato, ma svelerebbe molte cose.

      Una volta, per mio uso e consumo, stilai un elenco di tutte le Fondazioni Famiglia di Nazaret che riuscii a reperire online. Mi pare che ne contai più di 15: 4 solo a Madrid e 2 in Italia. Il resto prevalentemente in Sud America.
      Ce n'é una anche in Cina.

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    7. @alect: "Invece le vagonate di soldi che ci mettete voi A CHI VANNO?"
      Ai poveri della comunità e della parrocchia, per tutte le altre necessità si fanno collette speciali.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. Sbagliato....post scritto da Pax utilizzando un mio commento e uno di Valentina.
      Per tua informazione abbiamo finito il cammino tutti e tre, sappiamo di ciò che parliamo avendolo gestito personalmente.
      E tu non hai capito niente di quel post.
      Il problema non sono i soldi, ma che il cnc da un certo momento in poi si è "spostato" sulle opere ( Domus, RM, Orchestra etc) e facendo questo ha perso se stesso.
      "non sappia la destra cosa fa la sinistra" figurati se ti vengo a dire come mi comporto nelle collette\offerte.
      E per chiudere nel tuo stile...
      ...commento inutile scritto da un cnc con i paraocchi...convinto che la libertà dai soldi abiti solo nelle salette...Tipico!

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    9. Anche Kiko nei mamotreti sbraita in continuazione, si scandalizza ed incolpa tutti perché non c'è verso, mannaggia a questi avidi! di far mollare il malloppo ai cristianucci della domenica. Invidia, mormorazione e calunnia, non c'è che dire è proprio un santo di categoria superiore.

      È proprio per questo motivo che è stato inventata la psicosetta neocatecumenale: per spremere i soldi alla gente dopo averla rinchiusa, isolata e bombardata di propaganda, di slogan di sensi di colpa impropri: cattivi esempi su cattivi esempi in cui i fratelli sono persuasi ad identificarsi, prendendosi allo stesso tempo le ire ed i fulmini del guru o dei suoi kiklonetti.

      Il commento del solerte neocat è il riflesso condizionato di cotanto corpo malato: appena arriva lo stimolo del discorso "denaro", subito gli scudi umani ripetono lo slogan mamotretico del caso. Tutto secondo istruzioni ricevute. E i vertici della setta ingrassano.

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    10. FAV "Ai poveri della comunità e della parrocchia, per tutte le altre necessità si fanno collette speciali."
      Ma tu nei primi anni 2000 giocavi con LEGO o cosa? Perché questa affermazione era valida prima, oggi è ampiamente disattesa come specificato nel post, e lo sai anche tu. Nei mamotreti c'è scritto altro, ma fanno testo le mail spedite dai catechisti itineranti ai catechisti e responsabili.
      La cosa aberrante è che i più ligi usano la decima come richiesto e il popolino non ne sa niente. Come se tu firmando l'otto per mille alla chiesa cattolica scoprissi che in realtà lo stato, senza il tuo consenso, li destinasse ad altro. Facilissimo essere liberi dai soldi ma con i soldi degli altri

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    11. @Fav
      io ricordavo anche cose diverse, ovvero che prima si aiutavano quelli della comunità e poi i parrocchiani (Caritas,ecc.) e che comunque i soldi andavano anche per le varie esigenze del cammino, ma il punto rimane sempre che finchè le decime non vengono rendicontate e i bilanci pubblicati nessuno avrà mai la certezza di come vengono effettivamente usati quei soldi; finchè non si rendiconta niente credo che si vada anche contro il Diritto Canonico, e trovo anche ingiusto nascondere la pratica della decima ai coniugi non in cammino ad esempio o il non parlarne all'inizio, a me ad esempio della decima me ne parlò il mio parroco non neocat invitandomi alla prudenza

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    12. @Fallacio
      Ah sì? Peccato che i tuoi stessi fratelli di comunità hanno detto pubblicamente che vanno agli itineranti perche altrimenti "come farebbero a campare" (San Paolo evidentemente era scemo)?
      O vogliamo parlare forse della interpretazione del brano evangelico in cui PER KIKO i poveri non sono quelli che non hanno niente da mangiare (a loro, anzi, non si DEVE dare nulla), ma sono I CATECHISTI egli itineranti. COme la mettiamo FAV?
      Secondo il codice di diritto canonico le decime e le altre collette VANNO RENDICONTATE. Voi lo fate? A me sembra di no.
      Poi se vuoi possiamo parlare della Decima che, NEI VOSTRI STATUTI NON ESISTE, viene spacciata come PRECETTO della Chiesa quando questo non è vero.

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  2. Pensierini sparsi, tanto per cominciare....

    Quanto sono illuminanti e di sintesi commenti come quelli messi in evidenza nel post odierno!
    Nel loro combinato disposto li considero preziosi per il Blog. Per questo ho desiderato di vederli pubblicati.

    Rispondono a domande essenziali che da sempre ci poniamo e che tanti, pur non esprimendosi, si pongono a proposito del mitico, misterioso e arcanissimo Cammino Neocatecumenale.
    Il Cammino dei perché e e del percome, del come mai e del... fino a quando??

    Creatura strana questa creatura generata da Kiko e Carmen, estremamente mutabile e in continua evoluzione, nonostante si ostenti quale frutto di superna e incontestabile ispirazione divina.

    Tra
    "il Signore mi ispira" e
    "le cose cambiano"
    Kiko ha propilato in anni e anni di tutto e di più. Una cosa e il suo esatto contrario, a volte contemporaneanmente.
    "Non dovete avere preconcetti"
    "Non dovete fare paragoni"... tra una cosa e l'altra... un tempo e un altro... perchè tutto cambia, ... tra un catechista e un altro o tra uno scrutinio e un altro dello stesso catechista a persone diverse, anche sugli stessi temi...

    "DIO UNA VOLTA ISPIRA UNA COSA, UNA VOLTA UN'ALTRA".


    Per questo, a corollario finale potremmo così concludere:

    Mi raccomdando ragazzi! Voi basta che obbedite sempre SENZA PENSARE, e vedrete che tutto fila liscio
    (N.B. ho parafrasato a modo mio, per questo non metto tra virgolette. Ma si rende perfettamente il senso di quanto si trasmette fedelmente nel cammino)

    Partendo da queste brevi considerazioni iniziali (e qui per ora mi fermo) credo che oggi potremo, entrando nel merito, analizzare molte simpatiche cosettine.
    (In verità simpatiche per chi le subisce non lo sono tanto! Ma visto, come ben costatiamo, che nessuno li costringe a continuare a subire tutto supinamente, ci sarà consentito anche di sorridere di loro, per non doverli compiangere sempre, considerandoli, ohimè, un caso perso).
    E tirar fuori conclusioni intermedie per cogliere, ancora una volta, che direzione ha preso il cammino e dove sta infine andando, fragorosamente e ineluttabilmente, a sbattere.

    Pax

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    1. Caspita, che discorso. i nostri più vivi complimenti. Una cosa non ci è chiara, siamo un po ignorantelli : cosa intende Pax per combinato disposto? Lo abbiamo cercato si Internet per non farci la figura dei pirla, ma non l'abbiamo capito, facendoci quindi la figura dei pirla. Ce ne faremo una ragione...............

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    2. Combinato disposto è termine mutuato dal linguaggio giuridico e significa, banalmente, il risultato di due o più cose bilanciate tra loro o valutate assieme.
      Dubito che internet non ti abbia risposto. Mica parliamo dei massimi sistemi. Forse la figura del pirla o non so cosa vuoi farla fare tu a me che mi premuro pure di risponderti.
      .... me ne farò una ragione...

      Non è che devo spiegarti pure che significa il termine "mutuato" spero!

      Pax

      P.S. Si vede che il mio commento ti ha colpito e... Affondato per distrarti con simili scemenze amene...

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  3. Senza dubbio il Cammino tradisce la Chiesa, ma tradisce anche se stesso!
    Se infatti leggiamo i mamotreti, gli originali come anche i corretti, in nessun modo si giustifica la cosiddetta 'svolta delle opere' che Mav individua con il nuovo millennio e la realizzazione della Domus Galilaeae, quella che Carmen definì 'casa di perdono del malfattore'.
    La vocazione edilizia del Cammino, come anche la sua predilezione per il lusso, in qualche modo non è previsto nel suo intento dichiarato di vivere in precarietà e abbandonati alla provvidenza: non fa parte della sua matrice originaria. Eppure è diventato uno dei suoi aspetti più qualificanti, quello attorno al quale ruota tutta la sua attività: basti pensare a ciò che dicevamo qualche tempo fa, cioè al fatto che si costruiscono i seminari e poi nelle convivenze dei momenti forti si chiedono i fondi per mantenerli e per fare i raduni dei seminaristi, oppure si organizzano le chiamate vocazionali. Cioè le vocazioni vanno ricercate per riempire i Seminari e giustificare la loro creazione ed esistenza, non viceversa.
    Inoltre: a Cammino finito, Kiko non si è addirittura inventato un successivo livello, il matrimonio spirituale, esclusivamente per fare andare di nuovo tutti in Israele e mantenere l'enorme e dispendioso baraccone della Domus?
    Se poi riuscisse a costruire pure l'altra Domus sul Monte degli Ulivi, dovrà inventare altri due essenziali passaggi per la vita del neocatecumeno per mantenerla!
    Propongo che faccia rivivere la Comunione e la Cresima, visto che nel Cammino è pratica invalsa il plagio dei Sacramenti.


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    1. "Casa di Perdono Del Malfattore" è la nuova targa che abbiamo affisso sulla porta della Domus al posto di quella vecchia, che recitava "Covo Di Briganti".

      Serigrafia FungKu, Cosmesi Dell'Immagine Pubblica Di Gruppi Controversi. Nuovo Spinoff Sartoriale Cravatte Per Suini.

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    2. Eine Frage: Gab es bei Kiko und Carmen historische Zusammenhänge mit den Marranen, Jakub Frank oder Chabad?

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    3. Ne ha di fantasia FungKu, è sempre un piacere leggerlo. Spesso è criptico, ma va bene cosi. Piuttosto, se qualcuno traducesse quello che scrive Herbert, il tedesco non è esattamente conosciuto da moltissimi.

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  4. IL MIRACOLO DEL KAMMINO TRUFFALDINO: FAR SCUCIRE SOLDI AI GONZI

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    1. Gonzi è l'acronimo di :

      Generiamo Ora Neocatecumeni Zelantemente Ideologizzati

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  5. Uno scritto lucido e perspicuo che districa con rara abilità l'intricata matassa della decima.
    Che il cammino trasgredisca le norme - che dovrebbero invece essere imprescindibili per un cattolico - della Chiesa Cattolica è un dato palese, ed il caso della decima nc non rappresenta un'eccezione. La Chiesa Madre insegna che: 'il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo'. Pertanto il cammino compie un'opera illecita che declina nel peccato.
    La fregatura è che per diventare davvero cristiani i membri della comunità kikiana debbono lasciarsi spogliare dei propri beni dal catechista di turno, consentendo che i propri (e non soltanto propri poiché quei soldi, quella macchina, quello chalet, quel terreno appartengono anche ai parenti più stretti che, ahimè, vedono sottrarsi inesorabilmente i propri possedimenti) averi volino nelle tasche dei prepotenti.

    Quando non viene raggiunta la cifra prefissata per questo o quell'altro fine il catechista degenera scadendo nel volgare; egli utilizza dei termini scurrili e minacciosi per ottenere la sottomissione dell'affiliato e la sua degradazione emotiva. Di conseguenza il neocatecumenale cede al timore superstizioso del dio livoroso e bellico: "se non consegno tutto ciò che posseggo, dimostrando a Dio di aver fiducia in lui, egli mi castigherá togliendomi la sua mano dal capo e scaraventandomi nella miseria. Piomberà sulla mia vita ogni tipo di disgrazia!"

    Ovviamente il catechista non si astiene dal citare dei passi biblici che, fedele alla sua scintilla protestante, presenta alla lettera. Una volta osservai l'apertura 'casuale' della Bibbia durante una delle innumerevoli frenetiche richieste di denaro. Ebbene, guarda caso capitarono dei versetti concernenti la decima (ad es. Malachia 3, 10 "grandi benedizioni per chi dà la decima"; Levitico 27, 30 "la decima di ogni cosa appartiene a Dio"; 1 Re 17, 1-16 "episodio di Eliseo e la vedova"; Mt 12, 41-44 "episodio della vedova al tesoro del Tempio") che suscitarono meraviglia negli astanti. Queste giustificazioni bibliche hanno il compito di sterminare qualsiasi briciola di resistenza sopravvissuta alle interminabili ore di estenuanti catechesi, e a sopprimere definitivamente la libertà dell'ipnotizzato ascoltatore. Ma quei brani - e son certa di non affermare una novità -, spacciati per 'casuali', erano stati in realtà distinti in precedenza per permettere un'apertura mirata delle Sacre Scritture (ennesimo peccato!).

    Quando un personaggio di spicco di un determinato contesto menziona insistentemente dei passi biblici per ottenere credibilità, rifiutandosi di ragionarci e di rapportarli al resto della Scrittura, vuol dire che si è di fronte ad un guru sedotto dal vangelo della prosperità. La forza trainante dietro gli insegnamenti Kiko/carmeniani sul dare la decima è la "legge di compensazione". Secondo questa legge, basata su Marco 10:30 (“Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell’evangelo, che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi”), gli 'eletti' neocat. dovrebbero elargire abbondantemente al cammino affinchè, così facendo, Dio restituisca loro molto di più. La circostanza produce un ciclo di prosperità sempre maggiore. In definitiva, Kiko &co presentano 'Marco 10:30' come un vero affare!
    Non c'è che dire, le basi dottrinali del cammino son completamente errate! Laddove Nostro Signore insegna ai suoi discepoli a “donare senza sperare di aver nulla in cambio”, i "teologi" del cammino insegnano ai loro discepoli a donare affinché ne abbiano un maggiore ritorno.
    I catechisti del cammino sono delle false guide che diffondono eresie!

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    1. "Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. (Matteo 6:24)"

      Questo brano che i falsi dottori rivolgono ai kikos per metterli alle strette con la decima e far sorgere in loro un dilemma irrisolvibile dalle radici contorte, andrebbe in verità rimandato al mittente, poiché son proprio loro i servi di mammona!

      "Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere. (2 Corinzi 11:13-15)

      "costoro infatti non servono il nostro Signore Gesù Cristo ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono i cuori dei semplici.” (Romani 16:18)".

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    2. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
      ma non avessi la carità,
      sarei un bronzo risonante o un cembalo che tintinna.

      Se avessi il dono della profezia
      e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
      e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
      ma non avessi la carità,
      non sarei nulla.

      Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
      se dessi il mio corpo per essere arso,
      e non avessi la carità,
      non mi gioverebbe a nulla.

      La carità è paziente,
      è benigna la carità;

      la carità non invidia, non si vanta,
      non si gonfia, non manca di rispetto,
      non cerca il proprio interesse, non si adira,
      non tiene conto del male ricevuto,
      ma si compiace della verità;

      tutto tollera, tutto crede,
      tutto spera, tutto sopporta.

      La carità non verrà mai meno.

      Le profezie scompariranno;
      il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
      conosciamo infatti imperfettamente,
      e imperfettamente profetizziamo;
      ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.

      Quando ero bambino, parlavo da bambino,
      pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
      Da quando sono diventato uomo,
      ho smesso le cose da bambino.

      Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
      ma allora vedremo faccia a faccia.
      Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
      come perfettamente sono conosciuto.

      Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
      ma la più grande di esse è la carità.

      CDD.

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    3. Non sono in comunità da ieri, ci sono da 32 anni...quasi 33. Non mi è successo mai di lasciarmi convincere a dare più di quello che potevo. Io ho dato sempre la mia quota secondo quanto potevo e basta. Gli ipnotizzati ci saranno...non lo metto in dubbio, ma se sono dei deboli non è sicuramente colpa dei catechisti

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    4. @Anonimo delle 14:34
      Sono stato in comunità per 27 anni e avrei molto da dire sulla decima. Qui mi limiterò a dire che chiedere la decima è sbagliato a prescindere. Ugualmente sbagliato è che solo il responsabile conosca l'ammontare di quanto raccolto, solo lui decida come spenderlo e soprattutto non debba rendicontare a nessuno come ha gestito quei soldi. In realtà la decima è uno strumento per umiliare i più poveri che magari credono davvero di doverla dare. Ricordo ancora diversi casi di famiglie monoreddito o con due redditi non alti, con figli piccoli, che facevano fatica ad arrivare alla fine del mese: non ho mai sentito nessun catechista dire loro: "se non ce la fate, non mettete la decima", ma sempre "tu metti la decima, poi se non ce la fai ad arrivare alla fine del mese, chiedi un aiuto al responsabile". Cioè il catecumeno doveva umiliarsi e andare a chiedere al responsabile di dargli i soldi che lui stesso aveva messo nel sacco. E non è colpa dei catechisti, su su fino all'arguello? Certo che è colpa loro.

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    5. Caro Anonimo, vuoi fare una prova?
      La prossima volta che i catechisti ti chiederanno se dai la decima, dici loro che hai deciso di darla a un ente di tua fiducia (ad esempio un convento di suore o la Misericordia) e vedi che ti dicono...

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    6. CAro anonimo delle 14:34
      certo che e' colpa dei catechisti, loro sanno che ci sono deboli e se ne aprofittano...
      i catechisti agiscono di mala intenzione.

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    7. Ma scherzi vero?
      Se ci sono dti deboli li devi proteggere....non volete sentiti

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    8. @anonimo
      Wanna MArchi si giustificava così quando le chiedevano delle diecine di milioni che si era intascata "evidentemente ci sono molti babbioni".

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    9. Molto cristiani questi catechisti che tradiscono chi si fida (tra poco li aspetta il nono cerchio dell'inferno dantesco) e molto cristiano chi giustifica questi futuri inquilini infernali beffeggiando i "fratelli" truffati.

      Complimenti anche per aver continuato a frequentare la setta pur vedendo la truffa subita dagli altri "fratelli" e facendosi spennare, sì, ma di meno (complimenti a profusione anche qui).

      Cattolicesimo e fraternintà: siore e siori, ecco il Cammino Neocatecumenale.

      A. Non

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    10. Se in cammino vuoi essere qualcuno devi incarnare lo spirito di Kiko, divenire un suo clone. Devi essere molesto, prepotente, dotato della capacità di svilire chi, al contrario, è riservato e privo di quella verve maligna che anima i superbi.
      Anonimo, sei talmente incastonato nel mondo settario di Kiko da risultare riprorevole e cinico. Adesso ti annuncio una verità: nel mondo normale il tuo sprezzo verso coloro che definisci i 'deboli' non risulta essere un vantaggio, ma bensì ciò che in realtà è, vale a dire una vergogna!

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    11. C'è un nuovo epiteto : kiklonetti, cioè cloni piccoli di Kiko, supponiamo, piccoli perchè Kiko è grande, supponiamo. Lo aggiungiamo al nostro libro. Avanti i prossimiiii.............

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  6. Al riguardo di quanto si sta analizzando, vi metto uno spunto di riflessione.

    Questo spunto ci fa comprendere, a mio avviso, come si possa cadere nelle tentazioni della gola ( la gola non è solamente il cibo, ma, secondo me, vi è anche una gola sui beni materiali o di onnipotenza ( falsa), la quale ti può dare come una sensazione di essere sazio, ma la fame subito dopo riparte).

    [29] Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito.

    [30] Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un pò di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -.

    [31] Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura".

    [32] Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?".

    [33] Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe.

    [34] Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

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  7. Spiego, sempre dal mio punto di vista, come qualcuno possa aver venduto se stesso, cioè il dono di Dio.
    Mettiamo caso che vi è una persona, o gruppo di persone, che abbiano ottenuto un riconoscimento dalla Chiesa. Quel riconoscimento è stato dato per portare avanti il messaggio del Signore, con tutto ciò che ne consegue.
    A quel punto, la persona, sententosi eletta, si inorgoglisce e credendosi eletta si pensa al di sopra del prossimo, e crede di poter comandare il prossimo e sottometterlo. Lei crede che tutto ciò proviene da Dio, e condanna chiunque non si sottomette a ciò che si impartisce al momento.
    E per cui, ad un certo punto, si devono costruire delle cose importanti per il gruppo, ecco che si iniziano a raccogliere i fondi. E per cui si deve passare il messaggio al prossimo, e il prossimo è chiamato a corrispondere. Ma ecco che la contribuzione non è libera in base alle necessità dei vari fratelli, in questo caso sottoposti, ma è imposta. Cioè è imposta utilizzando il nome del gruppo, ma usando la certificazione della Chiesa, e infine come ultimo mezzo per imporre si utilizza il Nome di Dio.
    Siccome a Dio nulla possiamo dare ( nel senso che Lui non ha bisogno di noi per accrescere la sua Gloria, ma se vuole un qualcosa è un dargli amore per il grande amore che Lui ha donato a noi), e siccome Dio non esercita pressioni e ricatti, e vuole un amore libero, altrimenti questa corresponsione è macchiata, in quanto non libera, ecco che la raccolta realmente non viene fatta sotto la Divina Volontà, ma vi è un disprezzo della figliolanza ( non operi sotto il Nome di Dio), e per cui stai operando per tua volontà terrena decaduta nell'errore.
    E qui, su questo punto, c'è la famosa vendita della primogenitura, cioè non operi come figlio di Dio. Infatti stai macchiando il Santissimo Nome di Dio, mettendo a credere che Lui voglia da te delle privazioni forzate, sotto ricatto, e che prima di ottenerle ti giudica, e se non corrispondi una cifra stabilita, ecco che ti finisce di giudicare pesantemente.
    Faccio un piccolo esempio molto pratico, così spero ci capiamo.
    Se un padre di famiglia prende 1000 euro, e deve campare lui e moglie e due figli, ecco che se gli togli 100 euro ne rimangono 900. Quattro persone con 900 euro, se deve pagare anche l'affito capiamo tutti che fa la fame lui è famiglia. Io credo che Dio, a questa famiglia non cerchi nulla, anzi, il contrario.
    Diversamente, stessa famiglia, ma entrano 3000 euro, ecco che se togli 300, ne rimangono 2700.
    Da questo piccolo esempio, che vi ho fatto, capite l'insensatezza dell'imposizione che si potrebbe fare, fatta in quel modo. Da qui, affermo, che non sono contro le raccolte, ma queste devono essere fatte con cuore aperto alla misericordia Divina, cioè ogni situazione non è uguale ad un'altra, per cui non puoi standardizzare.
    Qualcuno potrebbe dire: ma la decima al tempo del Popolo d'Israele? Era ingiusta?
    Non era la decima delle comunità nc, in quanto a quel tempo Dio ha dato un territorio a delle tribù, e non vi erano stipendi e cose simili di oggi, ma, faccio un esempio, se un padre raccoglieva 3 litri di latte dal gregge, un giorno, non credo che in quel caso un decimo lo conservava per i Leviti, andava a male. E per cui la famiglia, comunque, beveva e mangiava. Ma era un'altra decima.
    Evidentemente hanno preso dalla Bibbia la decima, ma l'hanno stravolta e interpretata a loro uso privato ( altra vendita della primogenitura).

    CDD.

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    1. Questo intervento di CDD è già più chiaro, ma c'è qualcosa che ci sfugge. In sostanza state parlando di una vendita della primogenitura riferita al Cammino. Cosa intendete esattamente? ce lo spiegate con parole povere, cosi, giusto per capirci qualcosa? Thank you!!!!

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    2. In sostanza Dio ci ha, fatti ( uso questo termine, se sapete usare altro di meglio non c'è problema) figli di Dio. Ok
      Nel momento in cui tu disprezzi la figliolanza, in quanto non operi in accordo con il Padre, e questo modo di operare ci viene manifestato in Gesù, ecco che vendi te stesso similmente ad Esaù che per un piatto di lenticchie si è venduto la sua primogenitura, cioè l'eredità. Per soddisfare un appetito momentaneo ecco che disprezzi lo Spirito Santo e vai a fare del male.
      Poi, sappiamo che Dio è Misericordioso, e per cui attraverso il pentimento e la confessione ti ristabilisce, ma la caduta comunque vi è stata. Diversamente è colui che si vende e pensa di non aver sbagliato, oppure continua a operare in quel modo senza pentirsi. Come, faccio un esempio, i musulmani, che erano cristiani, che sono passati all' Islam credendo a Maometto, e quindi con tutto che ne consegue, come: attacchi suicidi, pellegrinaggio intorno ad un edificio cubico, bacio di una pietra credendo sia sacra, ritorno al paganesimo, rifiuto della grazia, accettazione del Corano come testo sacro, disprezzo di Dio in quanto Gesù è solo profeta, e profeta di Allah ( che vi ricordo era un deo pagano, basta documentarsi se si vuole farlo realmente. Aggiungo con ironia per capirci: poi se Minerva, o Giove, o altro è la Trinità per alcuni cristiani...), accettazione di Allah come suo dio, invece della Santissima Trinità. E tante altre cose.
      Ovviamente, giusto per chiarezza, anche tra i musulmani ci sono buone persone, e sappiamo che molti sono nati sotto quel sistema e che non gli viene data la possibilità di scelta.
      Io mi riferisco a chi, specialmente in passato, ha abbandonato il cristianesimo e ha voluto abbracciare l'Islam.
      Ora porta questo esempio in ogni ambito: i massoni, i cristiani che propagandano la teoria gender e lgbtq, i corrotti in politica e in altro, chi sfrutta il prossimo per un suo scopo, ecc,ecc
      Sono cristiani che vendono se stessi.

      CDD

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  8. Le Fondamenta del cammino poggiano esclusivamente sulla decima, come lo stesso Kiko ha affermato: qui si ferma l'evangelizzazione!! ma lo Spirito Santo quindi provvede solo in parte? Soprattutto perché le comunità catecumenali facenti parte della Parrocchia

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    1. Quindi, se nel Cammino viene abolita la decima, crolla il Cammino? Allora aboliamo la decima.

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  9. @Alect

    Egregia signorina, vorrebbe indicarci quale canone del Codice di Diritto Canonico, prescrive che le "decime" siano rendicontate? Ho fatto una lettura veloce, ma questo canone del Codice proprio non l'ho trovato.Grazie

    Barone Celestiale

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    1. @Barone Celestiale
      Potrebbe indicarci quale canone del Codice di Diritto Canonico prescrive che le decine vengano "esatte"? Attendiamo fiduciosi.

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    2. egregio Barone,
      Gli introiti di ogni Fondazione vanno rendicontati...non lo sapeva?
      E il cammino non è forse una "fondazione di beni spirituali"? A parte la battuta: un parroco ha il dovere (quand'anche non fosse scritto da nessuna parte) di rendicontare le entrate e le uscite. Nel cammino i soldi girano, e nessuno si è mai preso la briga di rendicontare nulla. Inoltre le varie fondazioni Nazareth non hanno il bilancio visibile e loro invece hanno un obbligo DI LEGGE.

      Per finire, egregio barone, mi potrebbe trovare l'articolo del CCC in cui si dice che la DECIMA (ovvero la tassa mensile del 10% da dare ALTRIMENTI LO SCRUTINIO NON LO PASSI) nella Chiesa Cattolica è un obbligo?
      L'unica conferenza episcopale che agisce in questo modo (paghi una tassa e ti dò i sacramenti) è quella tedesca (per motivazioni storiche che, secondo me, andrebbero ampliamente superate).

      Inoltre vuole trovarmi una esegesi CATTOLICA (non protestante, non TDG) in cui si dice che I POVERI a cui donare non sono le persone bisognose ma I CATECHISTI così come dice Kiko?
      Grazie...

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    3. L'ha letto male: https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroV_1273-1289_it.html

      Can. 1287 - §1. Riprovata la consuetudine contraria, gli amministratori sia chierici sia laici di beni ecclesiastici qualsiasi, che non siano legittimamente sottratti alla potestà di governo del Vescovo diocesano, hanno il dovere di presentare ogni anno il rendiconto all'Ordinario del luogo, che lo farà esaminare dal consiglio per gli affari economici.

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    4. Nella mia parrocchia, s. Bartolomeo a Cagliari, proprio da poco si è parlato di bilanci economici, perchè il nuovo parroco, che c'è da 10 mesi, ha pubblicato sulla bacheca all'ingresso della chiesa un resoconto parziele (siamo ad agosto) delle entrate e delle uscite. Il vice parroco, che era parroco prima ed è rimasto con noi, c'era 9 anni come parroco e non ha mai pubblicato niente. Il mio parroco ha detto ai fedeli che, per Diritto Canonico, si devono pubblicare i bilanci in modo che i fedeli li conoscano, non solo mandarli in Curia. A s. Bartolomeo non esiste il consiglio economico e pastorale, solo sulla carta, anche quello è previsto dal Codice di Diritto canonico, e infatti sta cercando di costituirli. Il parroco vuol fare più trasparenza, infatti sono risultati debiti che ci ha detto di coprire almeno in parte con offerte, al resto ci penserebbe la Curia. L'aspetto economico è quello che a me interessa di meno, io in Chiesa vado per fare servizio liturgico come accolito e per dare una mano per commissioni varie, non certo per sapere quanti soldi circolano. Aldo dei focolarini di Cagliari

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  10. @AleCt

    poi della decima se ne parla nel Direttorio Catechistico, dato che lo avete a disposizione, potete controllare.

    Barone Celestiale

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    1. In un Direttorio per la Catechesi ci sono argomenti che riguardano finalità della formazione, individuazione e preparazione dei docenti, testi o fonti eccetera.
      Invece degli strumenti di finanziamento si occupa lo Statuto, che stabilisce l'organizzazione come si sostenga: tramite le quote versate dagli iscritti, donazioni, sponsorizzazioni eccetera.
      Quindi se nello Statuto del CN non si prevede la dazione della decima (come non si prevede) questa non deve e non può essere legittimamente richiesta.

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    2. Io capisco che per lei il Direttorio Catechetico è MOOOLTO più importante del CCC (così come CArmen HErnandez, n ancora santa è più importante di San Francesco), ma caro BArone deve capire che NELLA CHIESA CATTOLICA NON FUNZIONA COSIì.
      Questo dimostra IL DANNO che fa il cammino

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    3. Oh, Barone!
      Credo che qui tutti sappiano che della decima si parla nei mamotreti ed abbiano ampiamente controllato.

      Il punto è che il cattolicesimo non è l'ebraismo: sono due religioni diverse. La Chiesa l'ha fondata Gesù.
      Se quindi può essere utile conoscere le basi dell'ebraismo per comprendere meglio l'AT, non è assolutamente detto che la Chiesa abbia trattenuto tutte le prescrizioni ebraiche.

      Fin dai primi secoli, infatti, la Chiesa ha trattenuto ciò che ha reputato di trattenere ed ha scartato il resto.

      La Didaché di cui parla Kiko per legittimare la decima non è stata accettata dalla Chiesa cattolica, per cui per noi è un apocrifo che ha solo valore storico.

      Inoltre la Didaché parla di primizie e non di decima, da dare secondo la propria discrezionalità ai profeti, non necessariamente la decima parte.
      Quindi anche qui Kiko non dice il vero.

      Se la Chiesa avesse voluto, certamente avrebbe mantenuto la decima ebraica ma, evidentemente, fin dai primi secoli l'ha scartata.

      I neocateumenali sono quindi osservanti della legge ebraica farisaica, peraltro quella che Gesù condanna quando dice: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà."

      Che quindi la prescrizione della decima si trovi nei mamotreti, non significa che faccia parte della Chiesa, mentre è certo che fa parte dell'ebraismo antico e non sono nemmeno sicuro che faccia parte di quello attuale.

      L'autotassazione al posto della liberalità non fa parte del cattolicesimo, insomma, anche se Kiko blatera che è un precetto della Chiesa che si studia perfino nel catechismo. Chiaramente mentendo e dicendo il falso.

      Poveretto, quando negli anni '70 diceva queste cose poi scritte nei mamotreti segreti, non immaginava certo che arrivasse internet.
      Adesso le sue affermazioni sono di dominio pubblico, se si sa dove cercare, e le scempiaggini false alla luce del sole.
      Ma voi credete di più a Kiko che alla Chiesa cattolica, quindi:

      Buona osservanza del precetto ebraico farisaico!

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    4. Ah, e poi, caro Barone, è certo che non hai trovato alcun canone sulla decima.
      Esattamente perché nella Chiesa non esiste la decima.

      Nemmeno le tue stesse ricerche ti convincono?

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    5. Ecco perchè by Tripudio ha definito Barone un grosso baro. Chiaro, ora?

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  11. L' Evangelo della prosperità è il cavallo di battaglia della Chiesa Evangelica e dei Pentecostali .

    Donare ad un pastore protestante che sfoggia grande ricchezza, dimostra la preferenza e la benedizione divina verso quel pastore, pastore che a sua volta diventa un garante divino, verso i suoi donatori generosi, per garantire loro grandi ricchezze e grandi benedizioni.

    Dare per ricevere molto di più, è la stessa logica del centuplo neocatecumenale di Kiko.

    Niente di nuovo sotto il cielo, Kiko non ha inventato nulla , sono i neocatecumenali che non si rendono conto di seguire qualcosa lontanissimo dal cristianesimo, forse perché molti di loro , senza alcuna colpa, non hanno idea di cosa sia la Chiesa e cosa significa essere cristiani.

    LUCA

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    1. In effetti è così.
      Forse è dovuto al fatto che i protestanti, che si sono allontanati dalla Tradizioine cattolica, non interpretano il Vecchio Testamento alla luce del Nuovo, come fa la Chiesa, ma lo leggono in modo, più o meno fondamentalista.
      Danno molta importanza alla lettera dell'AT più che all'interpretazione della Chiesa, e nell'AT a volte la benedizione divina si manifesta attraverso l'abbondanza dei beni.

      Azzardo un'ipotesi che so che non può essere presa alla lettera ma che, penso, può evidenziare certe dinamiche tipiche nell'ebraismo attuale, del protestantesimo e del Cammino.

      Gesù ha detto "Beati i poveri..." e molti ebrei, specie quelli della Palestina, hanno creduto in lui e sono diventati cristiani.
      Ma per la maggioranza degli ebrei, a cominciare da quelli della diaspora, e soprattutto i capi del popolo (che hanno impedito la conversione di tutto il popolo), non hanno creduto.
      Per cui hanno continuato a credere, magari solo inconsciamente, che ad essere beati fossero i ricchi.

      Così gli ebrei, popolo di raffinatissima cultura e dalla grande genialità, si sono specializzati nella finanza e i protestanti, ebraicizzati rispetto ai cattolici, hanno "inventato" il capitalismo in stile anglosassone.
      E di conseguenza al miliardario Kiko sembra giusto donare ogni giorno 50 euro di elemosina al povero che glieli chide e, nello stesso tempo, spenderne forse 100 al giorno in sigari cubani.

      La differenza tra gli ebrei e i protestanti e Kiko, è che i primi non ingannano nessuno: quello che credono lo dicono.
      Kiko invece agisce da protestante ma, dice lui, di essere cattolico e, anzi, fa credere di agire a nome della Chiesa!
      Cosicché per i deboli, vale il "beati i poveri", mentre i capi sono benedetti coi beni materiali.
      Che altro non sarebbero che le decime dei poveri beati, cioè dei deboli.

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  12. Questa decima e' una truffa. E adesso io sono etichettato dai miei ex fratelli ( ed anche da mia suocera) come schiavo di mammona.
    Ogni volta che parliamo di cammino con mia suocera mi sta sempre a rinfacciare che ho lasciato il cammino per paura della decima, e quindi adesso sarei schiavo di mammona...
    Non sa lei che ho 2 figli ed una in cammino ed ho tante spese per le loro esigenze. Non sto ad arricchire Kiko con i miei sacrifici.
    Poi lei (mia suocera) vorrebbe nel prossimo futuro un aiuto da me e mia moglie ogni mese per poter permettersi di pagare l'affitto.
    Quindi mi derubera' perche se non pagasse la decima non le servirebbe il mio aiuto...

    Brutta bestia la schiavitu a kiko...

    COme disse un articolo della bussola quotidiana:
    Sarebbe un disordine […] se uno elargisse tanto dei suoi beni, da non poter vivere con ciò che rimane secondo il proprio stato, o da non poter compiere i propri doveri: infatti nessuno deve vivere in maniera indecorosa» (Summa Theologiae, II-II, q. 32, a. 6 c.). Dunque il necessario non è riferito solo alla mera esistenza in vita, ma anche alla vita dignitosa. Potremmo dunque spogliarci di tutto e vivere sotto i ponti, ma questo non sarebbe moralmente lecito e perciò non sarebbe cristiano. Inoltre, in tale stato di indigenza obbligheremmo altri ad aiutarci per uscire da simile condizione innescando un circolo perversamente vizioso e irragionevole.

    Svegliatevi pecore kikiane...

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  13. e allora perché inserire la nota sullo statuto?

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  14. L'anonimo delle 14 e 34 scrive:

    "Gli ipnotizzati ci saranno...non lo metto in dubbio, ma se sono dei deboli non è sicuramente colpa dei catechisti".

    Se lui, che ha 33 anni di cammino, NON METTE IN DUBBIO che di deboli che vengono spennati dai "fratelli" ce ne siano, è chiaro che li ha visti. E non pochi, altrimenti lo avrebbe specificato.

    Se lui offre denaro a suo piacimento, secondo come ritiene giusto, vuol dire che non versa la decima. Ma forse la ventesima, o la cinquantesima.
    Mi chiedo: ai suoi "catechisti" cosa dice: che dà la decima, o che la sua è un'offerta libera?
    Gli dice in faccia quello che fa, o nascoinde il "malloppo" perché ha imparato come si fa a ingannare e, come loro cercano di ingannarlo, lui risponde con la stessa moneta, cioè con l'inganno?

    Se ci sono i deboli che colpa hanno i catechisti?
    Forse, e sottolineo il FORSE, non hanno colpa per la loro debolezza, ma certamente hanno colpa nell'approfittarsi di loro.
    Approfittarsi dei deboli per spillargli i soldi la considero una vera TRUFFA.

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    1. Evidentemente quell'anonimo si sente forte, a differenza dei deboli ipnotizzati da qualcuno.
      Lui non si fa ipnotizzare dagli ipnotizzatori.

      Ma forse non sa che nella Chiesa si ha cura dei deboli, non si ipnotizzano ma, anzi, si cerca sempre di sostenerli.
      Questo tizio, invece, parla da perfetto neocatecumenale: dichiara sé stesso forte e se ne frega dei deboli, basta che la colpa non ricada sui catechisti.

      Bella prova.
      Bella prova davvero.

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  15. @Lorenzo

    Ti sbagli quell'articolo non si riferisce alla decima delle comunità neocatecumenali, inutile che lo citi, non c'entra nulla. Si riferisce ai beni che la Chiesa possiede, immobili, etc da cui ricava dei profitti è scritto. Il Cammino è una fondazione di beni spirituali, che non ha beni materiali, temporali. Quindi quell'canone non c'entra proprio nulla. La decima è una somma che il fedele che fa il Cammino da alla propria comunità, come forma di condivisione e partecipazione alla vita comunitaria e come educazione al distacco dai beni. Se resta qualcosa viene data al parroco, quindi semmai è il parroco a dover rendicontare.Quindi hai scritto una scemeza.

    Barone Celestiale

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    1. Il Cammino non ha beni temporaliiii???
      Ma come fai a credere a questa favola!
      Tra i movimenti è quello che ne ha di più, e tutti extra lusso, per giunta.

      Ma com'è che non capite che il Cammino, esattamente come i partiti politici, maneggia denaro a palate attraverso le sue fondazioni?
      Creduloni va bene, ma un minimo azionatelo il cervello!

      Ma da dove credete che spuntino tutti i soldi per le megagalattiche costruzioni kikiane, mezze vuote, sparse ovunque?
      Se non provengono dalle vostre decime, come affermate, allora da dove vengono?

      Non è che i soldi piovono dal cielo, eh.
      Da qualche parte devono pur arrivare.
      E sai che c'è?
      Le Fondazioni, maneggione di mammona in quantità industriale, nemmeno rendicontano come invece sarebbero tenute a fare.
      Allora sì che si potrebbe capire da dove arrivano i soldi che voi credete si materializzino per magia.

      Fa' che inizino ad indagare due o tre di queste fondazioni, cosa che può fare anche lo Stato, e vedrai come cadono i birilli.
      Sai che, per esempio, quella che c'è in Irlanda è amministrata da una certa Emanuelle Chinaglia?
      È un cognome che ti dice qualcosa?

      A Roma, poi, ce ne sono ben due: una in via del Mascherino e una in via Porta Angelica, nata nel 2007.
      Come so queste cose?
      Facile!
      Per poter maneggiare i soldi devono essere riconosciute dallo Stato e lo Stato ha un registro delle Fondazioni e Associazioni riconosciute, consultabile da chiunque.
      Informati un po', prima di sparare cavolate e scemenze.

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    2. Avete così tanti beni spirituali che vi siete acquistati DOmus dappertutto. Le Fondazioni NAzaret hanno un obbligo dei LEGGE di avere i rendiconti PUBBLICI. Non ci sono.MA si sa, chi è infedele nel poco lo è anche nel molto.

      In più grazie per averci dato conferma che la decima NON VA AI POVERI DELLA PARROCCHIA, ma resta ALL'INTERNO del cammino. E questa cosa la spacciate per "precetto della CHiesa", quando invece è una cosa che fate a vostro uso e consumo per avvalorare rapporti di dipendenza e/o di forza.
      Complimentoni, veramente.

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    3. @alect, dite di sapere tutto sul cammino e di studiare camminologia da una vita e non sapete che la domus Galilaeae è di proprietà della diocesi di Gerusalemme? Così come ogni seminario RM è di proprietà della diocesi di appartenenza? Mi sorprende veramente.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. La questione delle proprietà immobiliari del Cammino Neocatecumenale va studiata a partire dalla storia della famosa Yona property di Guam. Nel blog e soprattutto su Junglewatch si trovano articoli a iosa in proposito che consiglio di leggere. Poi chi crede ancora alle favole ha di che sorprendersi davvero.

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    5. @FALLACIO
      Ma non mi dire! CHi le utilizza? Chi decide cosa si fa e cosa non si fa? Chi decide chi ci entra e chi non ci entra? Dai, Fallacio, non offendere la tua e la nostra intelligenza

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    6. X FAV.
      Sulla carta, perché altrimenti non potevate raccogliere fondi usando la Chiesa Cattolica.
      Vediamo se c'è la tolgono e la danno ai francescani cosa fate.
      FAV la verità fa male. Vero?

      CDD.

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    7. Sulla famosa questione della Yona Property di Guam di cui parla Valentina, è molto probante ed informativa la chiarissima dichiarazione rilasciata dalla Madre Superiora delle Carmelitane della diocesi nel 2016, ai tempi del tentativo di latrocinio da parte di sua ex-eminenza neocatecumenale e pedofila Anthony Sablan Apuron, tentativo sventato poi in extremis dall'Arcivescovo Byrnes.

      Qui" la testimonianza, in inglese con sottotitoli.

      Solo i neocatecumenali potevano combinarla talmente grossa da costringere una superiora Carmelitana ad uscire dal nascondimento e dal silenzio della clausura per farle rilasciare un inevitabile intervento pubblico. Dovrebbero vergognarsi e temere anche per questo, Nostro Signore è gelosissimo delle sue spose.

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    8. Guarda, Vinicio, che l'aggettivo "diocesano" non significa necessariamente "di proprietà della diocesi".
      Significa "che dipende dalla diocesi".
      Guardati un po' qualche Statuto di qualche Fondazione Famiglia di Nazaret e capirai meglio.

      Ma vi fidate sempre di Kiko sulla parola?

      Guardati un po', a titolo di esempio, come viene catalogata la Fondazione Famiglia di Nazaret d'Irlanda: è una compagnia no-profit (onlus, non paga tasse)

      https://search.benefacts.ie/org/6826092/the-family-of-nazareth-non-profit-company-for-the-neocatechumenal-way-in-ireland-company-limited-by-guarantee

      Già qui capisci che è una onlus "per sostenere il Cammino Neocatecumenale".

      Se poi da questa pagina clicchi su "Organization constitution" e te lo scarichi, avrai anche l'atto costitutivo di questa ONLUS, dove si spiegano anche le proprietà che le attengono.
      Basta conoscere un po' di inglese et voilà!
      Ogni dubbio fugato.

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    9. Emanuelle Chinaglia è un nome che a noi non dice niente. Ditecelo voi chi è costei, please. L'unico Chinaglia che conosciamo è il giocatore Giorgio Chinaglia, che giocava nella Lazio, deceduto nel 2012.

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    10. Adelchi Chinaglia mai sentito nominare? Chiedete a Kiko o a qualche suo caporione. Lo sanno sicuramente, ma probabilmente vi guarderanno con aria di sufficienza e passeranno oltre (amore fra i fratelli neocatecumenale...).

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  16. Concordo, Pietro NdC. Peraltro nei miei anni di Cammino ho visto diverse persone, di solito padri di famiglia con diversi figli piccoli, a volte monoreddito, altre in cui lavorava anche la moglie, ma con redditi non alti, dire ai catechisti onestamente che per loro versare la decima era gravoso perché quei soldi servivano loro per arrivare alla fine del mese, letteralmente. E in tutti questi casi non ho mai sentito dire un catechista " se non ce la fai, allora non darla". Ho sempre sentito dire: "tu la decima dalla lo stesso, poi se i soldi non bastano, vai dal responsabile a chiedere aiuto (cioè in soldoni, a chiedergli di darti i tuoi soldi che ti sono stati estorti e che ora si trovano in fondo al sacco nero. Sostanzialmente la decima è un mezzo per umiliare le persone. E la colpa non sarebbe dei catechisti? Certo che è loro, a partire dal basso su fino all'arguello.

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    1. Ben detto, Porto, e lo troviamo pari pari nel mamotreto del II passaggio, per esempio, a pagina 91:

      Mammona è un simbolo di potere. Vendere i tuoi beni, dare il tuo denaro, è un simbolo per umiliarti

      (da notare: dare il TUO denaro, umiliar-TI, per chi pensasse che si tratti solo di un modo di parlare).

      Essere cristiano significa umiliarsi, essere l'ultimo: quelli che hanno denaro sono i primi. Per questo è importantissimo che tu provi te stesso in questo.

      - - - - - -

      La cosa bella di leggere i mamotreti è che si ritrovano tutti i codici nero su bianco e si vede che hanno fatto tutto apposta e che non c'è mai stata nessuna ispirazzzióneh. Quella brutta è che li si imparano anche non volendo :-/ ... anche se qui, qualche catechista ci metterebbe la firma, che lo ammettano ;-)

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    2. E' increbilile, il blog, che esiste da 15 anni, periodicamente ritorna sull'argomento della decima, ci sono decine di post con centinaia di interventi, e tutte le volte scoppia un casino. Ma arrivati a questo punto, perchè non si fa un referendu? A ogni camminante viene data una scheda con la domanda : si deve pagare la decima? e due caselle da barrare : Si o No. Poi le schede si inviano a Porto San Giorgio e verranno scrutinate da Kiko, che cosi ci passa pure il tempo. Se vince il Si si tiene, se vince il No non si tiene. Attenti ai brogli elettorali, per es, schede nulle, con disegni osceni o frasi estemporarnnee e quanto altro. E cosi la facciamo finita con questa storia della decima. Come dite, state ridendo? Ridete, ridete.........

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  17. Mi sento di scrivere che il Signore si aspetta da noi l'amore. Un amore libero e senza macchia, diciamo puro. Lo so, siamo presi dalle passioni, ma queste non vanno assecondate, dobbiamo essere sordi e ciechi verso le cattive passioni, e ascoltare la grazia che ci è stata donata da Dio
    Dio è amore, e per cui anche noi dobbiamo corrisponderci con amore.
    Non è bene credersi qualcuno, cioè credersi sopra il prossimo, e seminare il male in giro. Dobbiamo stare attenti, e se ci guardiamo intorno, ecco che notiamo che alcuni sono ingannati. Basta vedere cosa sta accadendo in Afghanistan. Persone che si fanno saltare in aria e che cercano di uccidere il prossimo, credendo di fare la volontà del suo dio. Nulla di tutto questo, Dio è amore, ecco che noi siamo chiamati a diffondere la pace, la mitezza, il perdono, la non aggressività verso un'altra creatura di Dio, il rispetto, il non giudicare pesantemente, il non condannare ingiustamente, e altro.
    Maggiormente tutto questo lo dovrebbe portare chi occupa posizioni di responsabilità dentro la Chiesa.
    Tutto qui.

    CDD

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  18. Barone di sto cxxxo, sei nato nel brodo di mxxxa dentro un cammino che puzza di mxxxa fin dai primi tempi, il suo puzzo lo sentì subito quando entri in una parrocchia dove si è incistata questa mxxxa, non vorrei essere nei panni di quella gerarchia CORROTTA che hanno consegnato tante parrocchie agli eretici ner mero mercimonio.
    " ... per questo chi mi ha consegnato a voi ha una colpa più grande ".
    Bartimeo

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    1. Bartimeo è l'acronimo di :

      Buon Augurio Riguardante Troppi Ideologici Mamotreti Eretici Orridi

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  19. Un errore che fanno sia i protestanti che i camminati, consiste nel percepire che i “poveri in spirito” del Vangelo di Matteo “correggano” o aggiungano qualcosa ai poveri secondo Luca.
    In realtà sono gli stessi poveri, in quanto le due espressioni vanno integrate.
    I poveri materiali per Gesù devono esserlo anche in spirito e i poveri in spirito non possono sentirsi a posto donando ingenti somme di denaro, come facevano anche i farisei, e poi vivendo nel lusso o comunque senza rinunciare a nulla. Questa è una forma di filantropia e nulla più.

    Poiché la miseria materiale che è contraria alla dignità delle persone, è una conseguenza del peccato, va combattuta come il peccato, ma il Cammino, invece, la favorisce, e spesso la crea, attraverso lo sfruttamento di quelli che un camminante in un commento chiama i “deboli”, dandogli anche la colpa di essere tali.
    I deboli, secondo questo camminante intimamente darwinista, vanno spennati, perché in qualche modo se la cercano.

    Gesù invece propone come ideale una povertà scelta e non imposta, nemmeno con ricatti psicologici e spirituali, e ai poveri l’accettazione come offerta del loro stato che, però, non significa immobilismo, perché i poveri DEVONO affrancarsi, mentre nel Cammino rimangono dei "paria" a vita.

    La povertà che vuole Gesù non è una forma di emarginazione sociale (e se lo è in una società scristianizzata come spesso è quella del Cammino, non deve esserlo nella Chiesa), ma è vivere in modo da mettere Dio al primo posto e di conseguenza prendersi cura degli altri, soprattutto i bisognosi e il prossimo.
    Una vita ESSENZIALE, non certo immersa nel lusso.

    Il resto sono chiacchiere e le opere sono fumo negli occhi, perché le opere fatte per vanagloria, per quanto faticose, non sono meritorie.
    E cercare la vana gloria del Cammino da parte dei camminanti, è una forma di vanagloria indiretta, ma è sempre una forma di auto affermazione. Una sorta di “nazionalismo ecclesiale”.

    Il trionfalismo non è altro che una forma di ricchezza in spirito, tanto più nefasta quanto più si regge sullo sfruttamento dei “deboli”.
    Inutile aver costruito la Domus galilee se, ad esempio, questo ha comportato per dei figli del Cammino la rinuncia forzata agli studi desiderati.

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  20. Certo che quando si parla di denaro il blog si scatena, evidentemente la lingua batte dove il dente duole. La vostra ossessione per il denaro è sotto gli occhi di tutti e chi dimostra libertà nel denaro in spirito di condivisione con la propria comunità viene visto negativamente. C'è molto di diabolico in questo comportamento, non sono riuscito a condividere con nessuno le mie cose, non lo dovrebbe fare nessuno. Non sono io attaccato al denaro, ma gli altri ad essere pecore. Riflettete cari amici, perché l'attaccamento al denaro dimostra dove si trova veramente il vostro cuore.
    @aldo, amico dai mille puntini di sospensione (finalmente ti sei svelato) ma perché ti danno fastidio solo i miei commenti? Molti scrivono, barone celestiale, Carmine e altri anonimi. Perché ti do fastidio solo io? Forse perché ti metto in discussione? Questo secondo me è il vero mistero.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. L'orrendo e calunnuioso ritratto di scuola kika di chi critica la vostra gestione finanziaria è sempre pronto all'uso, la rendicontazione delle decime invece non arriva mai. Orecchi da mercante si dice, e mai definizione fu più appropriata.

      Restiamo sull'argomento, che non è il fatto che noi cattolici della domenica saremmo tirchi o avremmo problemi col denaro come vi propagandano in Cammino per fregarvi meglio, ma il fatto che il cammino sia un aspirapolvere di denaro altrui e che non rendiconti niente. Mai. Ma hanno bisogno di stornare l'attenzione ed aizzare gli scagnozzi contro dei falsi nemici per operare meglio nell'ombra.

      La libertà di disporre dei propri beni è anche quella di indirizzare la cristiana condivisione degli stessi verso chi si vuole e non verso chi vuole Kiko tramite i suoi catechisti.

      Perché dovrei finanziare l'acquisto da parte del Cammino del Monte degli Olivi? Perché dovrei contribuire ad ungere le trippe di vescovi corrotti che poi mi mettono il Cammino dappertutto in diocesi? E che quando ti vai a lamentare che quelli insegnano eresie e fanno prepotenze, allargano le braccia e dicono "mmahh, doveteh cercareh di amarvih trah di voih"?

      Il denaro va gestito responsabilmente e a Dio ne va reso conto. Questo vale per tutti. In più, quando si è capi di una associazione, ciò va fatto anche in modo completamente puro e trasparente perché si tratta del denaro anche di altre persone.

      Ma dal Cammino niente rendiconto, solo insinuazioni pettegolesche sui presunti motivi nascosti di chi lo critica. Il solito atteggiamento del vile scrutinatore da mamotreto, di sentirsi insignito dell'incarico divino (buona fortuna) di strappare le maschere ai presunti ipocriti.

      Ma quali maschere. Che sappiano tutti invece:
      Che giro di soldi c'è nel cammino? A chi vanno? Cosa ci fanno? Cosa combinano a Panama ed in centro America? Qual è la rete degli scambi di favori e di posti di lavoro tra i ricchi del cammino? E perché gente di fede che è andata in Cammino per vivere una dimensione più intensa (?) poi se ne fugge e mi dice (testuali parole) "non ci vado più stanno sempre a chiedere soldi"? Perché i fratelli in difficoltà non sono esonerati dalla decima? E tante altre domande.

      Non venite a cucire addosso a gente che non c'entra niente gli stracciacci di Kiko che puzzano dell'avidità di Kiko, che è un proiettivo. Ha sparso proiezioni di sé in tutti i mamotreti, basta leggerli e si vede chi è davvero l'avido che non vuole essere scoperto nei suoi vizi meschini. Lui e chi lo manovra, perché di certo la potenza teorica per organizzare una truffa del genere questo frontman non ce l'ha.

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    2. Dobbiamo aggiungere, sempre per verità, che non fanno passare coloro che dicono di non poter dare la decima, perché non ne hanno i mezzi. E questi nuovi apostoli nc, cosa fanno?
      Li mandano indietro ( anche se realmente non vanno indietro perché Dio non li giudica) e non gli fanno passare lo scrutinio. Tutto basato sui soldi. Il motivo sono i soldi. In più accusano di rubare al Cammino ( e qui ritorna il famoso uso del Cammino per calunniare e credersi di stare a dire la verità e credersi di fare la volontà di Dio, usando il Nome di Dio per scopi personali e per seminare il male).
      Ovviamente la verità va detta tutta, e cioè vanno indietro coloro che hanno puntato, perché i compiacenti passano anche se dovessero di aver stuprato un minore.
      Questo è il loro Cammino, questa è la loro giustizia. Loro, significa, che portano avanti le loro attività e relazioni umane, non quelle che Dio dice di fare.

      CDD.

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    3. > C'è molto di diabolico in questo comportamento, non sono riuscito a condividere con nessuno le mie cose, non lo dovrebbe fare nessuno. Non sono io attaccato al denaro, ma gli altri ad essere pecore. Riflettete cari amici, perché l'attaccamento al denaro dimostra dove si trova veramente il vostro cuore.

      " Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo." - Luca 18,10-14

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    4. @anonimo 15:47, fino a prova contraria sono io sul banco degli imputati per la scelta di condividere le mie cose fraternamente con la mia comunità, non il contrario. È a noi che è stato detto "svegliatevi pecore kikiane".
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Fallacio
      Forse stai confondendo l'attaccamento al denaro con la prudenza evangelica; una persona può essere distaccata dal denaro ed essere la più altruista e preoccuparsi delle ingiustizie economiche come la decima allo stesso tempo. Il togliere soldi a chi lavora e fatica è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio, secondo la dottrina cattolica. Io penso che tu in buona fede abbia creduto alle parole dei tuoi primi catechisti che ti dicevano di dare la decima per provarti con i beni, ma mi sento di consigliarti che è bene anche chiedere consiglio a un sacerdote su queste pratiche o anche usare i testi della Chiesa. Probabilmente sarai un catechista anche tu, ma ti invito a provare a non dare più la decima o a dare soldi ad altri enti per vedere cosa succede dopo

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    6. @dd: "Il denaro va gestito responsabilmente e a Dio ne va reso conto.", guarda che i talenti della parabola non simboleggiano il denaro, ma la fede che ogni Cristiano dovrebbe far "fruttare"
      @anonimo 15:47, scusa ma guarda che chi parla sempre di decime e di denaro siete voi del blog.
      Fallacio Asino Vinicio

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    7. Vinicio, intanto non sei per niente sul banco degli imputati per la tua scelta di condivisione, che comprendiamo visto che anche noi condividiamo, checché tu ne dica, anche se non rendiamo conto al Cammino di come gestiamo le nostre sostanze.

      In secondo luogo, invece sì, certamente Dio ci chiede costantemente, come ci chiederà conto alla fine, di come abbiamo gestito le nostre risorse, spirituali e materiali (denaro, intelligenza, competenze, tempo ...) la breve lista di opere di carità materiale e spirituale che ci insegna la Chiesa ci aiuta a non perdere d'occhio la carità a cui siamo chiamati. Quanto al prendere alla lettera la parabola dei talenti ti assicuro che non ci avevo manco pensato, non sono calvinista.

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    8. E ora mi ricordo che quando da ragazzetta facevo volontariato col bello e col cattivo tempo, una neocatecumenale espresse un parere (più che altro una lezione) sul fatto che non si potesse aiutare gli altri finché non si fosse trovato l'aiuto per se stessi. Io le risposi che in ogni condizione bisognava solo stare attenti a non farsi male o fare danni danni ma era doveroso non ripiegarsi su se stessi, altrimenti la carità di Dio non poteva restare in noi. Risultato, quelli del mio gruppo si caricavano senza colpo ferire di parecchie incombenze, mentre la maggior parte dei neocatecumenali (e soprattutto i più ortodossi) passavano anni ed anni nelle salette a cantare, a parlarsi addosso e ad aspettare l'aiuto-che-viene-dal-Signore, prima di degnarsi di muovere un dito per il prossimo.

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    9. FAV...puoi con calma riguardare il primo commento a questo post..e poi dimmi chi ha iniziato a portare il discorso sui soldi..
      Il post era incentrato su una cosa soltanto:"la svolta delle opere".
      Non è un discorso sui soldi ma la sottolineatura che esiste un cambio di "core business", e che da quando questo è avvenuto il cnc ha iniziato il suo declino. È solo una coincidenza?

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    10. @dd, attenzione a non fare tu la parte del fariseo (lc 18, 10-14) che ricordava @anonimo a me 15:47 eh..., scherzo naturalmente. Comunque per quanto riguarda il denaro, a Dio non interessa assolutamente se sei ricco, povero o di come lo usi, ma solamente se lo metti al primo posto nella tua vita e se affidi al denaro la tua vita. Come dice Papa Francesco: "E per questo Gesù ci dice: non puoi servire all’idolo denaro e al Dio vivente. O l’uno o l’altro». I primi Padri della Chiesa «dicevano una parola forte: il denaro è lo sterco del diavolo." (da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 216, Sab. 21/09/2013)
      Fallacio Asino Vinicio

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    11. Vinicio, figurati avrei ringraziato Dio per la mia fortunata condizione se i cari fratelli ci avessero aiutato. Aggiungo solo che quando si serve Dio per primo, tutto il resto si allinea pian piano di conseguenza, fino all'ultimo spicciolo. Pur dovendo sempre prendere doverosamente atto che in pratica siamo meno capaci di quanto lo Spirito ci indica.

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  21. @fallacio
    Eccerto perchè vi punge sul vivo. Se poi magari parliamo di dottrina, del rapporto con DIo, del rapporto con gli altri (tipo l'inculturazione) silenzio di tomba. HAi ragione, si vede dove sta il vostro cuore.

    Detto questo PER ME potete buttare il vostro denaro, ma non mettete Gesù Cristo e la Chiesa Cattolica di mezzo. Non dite che la decima, così come la intendete, è un PRECETTO cattolico, non dite che i poveri evangelici sono i catechisti. E sopratutto non potete dire che solo per il fatto di dare la decima, siete automaticamente liberi dal demone di mammona.

    Gesù CRisto non ha mai detto ad un padre: "togli di bocca il mangiare a tuo figlio per darlo a me altrimenti vuol dire che hai un demonio"

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  22. Proverbi e detti fatti e rifatti sul Cammino Neocatecumenale

    A Kiko Arguello non far sapere
    quanto è buono questo blog con le pere

    Tanto va Kiko a papa Francesco
    che ci rimette la presidenza del Cammino per decreto

    Se il Papa decreta del Cammino lo scioglimento
    Kiko lo farà risorgere con altro nome in un momento

    Se il sabato sera vai nelle salette
    i catechisti ti taglieranno a fette

    Se la decima ti rifiuti di pagare
    dal Cammino ti faranno allontanare

    se paghi la decima con un sorriso
    dai catechisti non sarai mai inviso



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  23. @ Valentina 26 agosto ore 9:29

    Il post è fin troppo chiaro e il commento di Valentina di cui sopra che ricopio e rimetto in evidenza chiarisce ogni cosa in modo definitivo.

    Non siamo noi ad avere la fissa del denaro ma è il Cammino che ha spostato il suo baricentro dalla salvezza delle anime al dio denaro.
    La cd. Svolta delle opere che Mav spiega tanto bene.
    La mania delle costruzioni che è divenuta una smania incontrollabile ha segnato l'inizio della fine del cammino, il suo imbarbarimento.
    Dalle piccole comunità umili alle costruzioni mega galattiche mozzafiato.
    Mi dite voi cosa hanno in comune?
    Kiko si è man mano disinteressato alla persona.
    Man mano che avanzava per la nuova strada delle opere che periscono.
    Le persone, invece di essere il centro del cammino sono diventate pedine in mano a Kiko, tutto è stato da lui strumentalizzato. Ci ha usati tutti, mi metto pure io.
    Altro che fissazione dei soldi!
    Dobbiamo parlarne per forza, su questo si svolge la telenovela che ancora non è arrivata all'ultima puntata.
    Di cosa volete che parliamo? Con il denaro Kiko e gli itineranti hanno fatto un macello. Ne hanno maneggiato troppo. Oggi i tempi d'oro sono passati e non torneranno più. Vediamo come la metteranno nome, cosa altro si inventeranno. Penso che siano abbastanza disperati e vicini al capolinea.

    Pax

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    1. perfetto Pax..esattamente quello che ho scritto prima..ma lo hai scritto meglio

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    2. Ancora con questo capolinea. Da quanto scrivete, sembra che il Cammino sia partito bene, quando Kiko e Carmen erano con i baraccati di Palomeras Altas nel mitico 1964, e poi via via si sia ingrandito tanto da diventare una società per azioni. E' possibile ritornare ai tempi iniziali? Difficile. Facciamo un discorso per assurdo : supponiamo che il Cammino ritorni davvero ai tempi di Palomeras Altas, voi cambiereste parere sul Cammino? Pensiamo proprio di no. E allora, critica per critica, è meglio com'è ora.

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    3. Fermo restando che "i tempi mitici" di Palomeras Altas sono pieni di contraddizioni sui tempi, le persone ed i modi (quindi anche su quelli c'è stata mistificazione) qui NON E' QUESTIONE di "ritornare ad una origine mitica"...la questione è essere CATTOLICI o non esserlo.
      Se il cammino DIVENTA CATTOLICO (ovvero segue i suoi Statuti, rispetta il ruolo del sacerdote, legge le Scritture, la morale, la teologia COME le legge LA CHIESA CATTOLICA, allora questo blog non ha proprio motivo di esistere. E, aggiungo io, chiunque ci scrive sarebbe ben contento di chiuderlo PER QUESTO MOTIVO.
      Il cammino non deve cambiare per far piacere A NOI, ma onorare, glorificare e servire DIo.

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    4. se sei contento tu....
      ...a me sembra che com'è oggi è diventato "una cagata pazzesca"...
      ...tant'è che mon si attira più nessuno...e non certo per colpa di internet

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    5. come diceva Fantozzi sulla corazzata Potionkin

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    6. Caro, come al solito non hai capito niente.
      Non è questione di tornare alle origini.
      Io già sono andata oltre....
      Per fare questa fine il Cammino, secondo me, mai è stato cosa buona.
      Solo da un albero cattivo vengono frutti cattivi.
      È un falso storico il cammino.
      Solo che camuffandosi da sempre, lo abbiamo conosciuto pian piano. Quando ha gettato via la maschera. Tutto è stato chiaro.
      Il cammino è arrivato dove voleva arrivare.
      Altro che poveri, servi di Jhave e umiltà, semplicità e lode....

      Il denaro, il potere, la superbia. Queste le stelle polari di Kiko per cui ha speso tutte le sue energie e la sua vita.

      Per questo il capolinea, vi piaccia o no, è dietro l'angolo, inesorabilmente.

      Pax

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    7. Chiedo scusa, ho dimenticato di copiare il commento di Valentina come avevo promesso

      26 agosto ore 09:29

      Merita di essere riletto e rimediato.

      Grazie Valentina per la tua lucida analisi.

      Pax

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    8. Grazie a te Pax!
      Copio di seguito il commento a cui ti riferisci.

      Senza dubbio il Cammino tradisce la Chiesa, ma tradisce anche se stesso!
      Se infatti leggiamo i mamotreti, gli originali come anche i corretti, in nessun modo si giustifica la cosiddetta 'svolta delle opere' che Mav individua con il nuovo millennio e la realizzazione della Domus Galilaeae, quella che Carmen definì 'casa di perdono del malfattore'.
      La vocazione edilizia del Cammino, come anche la sua predilezione per il lusso, in qualche modo non è previsto nel suo intento dichiarato di vivere in precarietà e abbandonati alla provvidenza: non fa parte della sua matrice originaria. Eppure è diventato uno dei suoi aspetti più qualificanti, quello attorno al quale ruota tutta la sua attività: basti pensare a ciò che dicevamo qualche tempo fa, cioè al fatto che si costruiscono i seminari e poi nelle convivenze dei momenti forti si chiedono i fondi per mantenerli e per fare i raduni dei seminaristi, oppure si organizzano le chiamate vocazionali. Cioè le vocazioni vanno ricercate per riempire i Seminari e giustificare la loro creazione ed esistenza, non viceversa.
      Inoltre: a Cammino finito, Kiko non si è addirittura inventato un successivo livello, il matrimonio spirituale, esclusivamente per fare andare di nuovo tutti in Israele e mantenere l'enorme e dispendioso baraccone della Domus?
      Se poi riuscisse a costruire pure l'altra Domus sul Monte degli Ulivi, dovrà inventare altri due essenziali passaggi per la vita del neocatecumeno per mantenerla!
      Propongo che faccia rivivere la Comunione e la Cresima, visto che nel Cammino è pratica invalsa il plagio dei Sacramenti.

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    9. Meditate gente, meditate e traete le debite conclusioni.

      Pax

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  24. Non lasciatevi convincere dai falsi slogan neocatecumenali.

    Esempio 1: quando il neocatecumenalismo vi dice che "il cristiano deve perdonare" sembra che dica la verità ma sotto sotto intende il perdonismo esasperato da applicare a favore dei cosiddetti "catechisti" e degli altri VIP del Cammino (e mai ai fratelli delle comunità che ricevono malvagità e ingiustizie da tali "catechisti" e VIP). E comunque lo sappiamo tutti che il perdono cristiano non è un perdonismo esasperato. Nostro Signore, schiaffeggiato dalla guardia, non fece "perdonismo", al contrario, dimostrò alla guardia che quel gesto era senza ragioni (cfr. Gv 18,23: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?").

    Esempio 2: quando il neocatecumenalismo vi dice che "non bisogna attaccare il cuore al denaro" sembra che dica la verità ma sotto sotto intende il versare tutti i soldi nelle casse del Cammino. Ora, se un padre di famiglia spende soldi per mandare i figli a scuola, o per far riparare l'impianto di riscaldamento, davanti a Dio ha già "pagato la Decima", perché quei soldi li sta spendendo per onorare i doveri del sacramento del matrimonio invece di andare a divertirsi e a fare lusso. Tutt'altro che attaccamento a Mammona! Risparmiare per il futuro dei propri figli non è un attaccarsi a Mammona. Spendere per la salute dei propri familiari e per l'educazione dei propri figli non è un attaccarsi a Mammona. Il Cammino vuole i tuoi soldi e adopera ogni genere di ricatti morali per estrarteli dalle tasche. "Fa' un'elemosina a favore del Cammino che ti faccia sanguinare il cuore!" Bravi furbacchioni, avete paura che il fratello di comunità faccia un'elemosina grossa a qualche opera cattolica che non c'entra nente col Cammino! Avete il terrore che i suoi soldi non entrino subito nelle casse del Cammino! Come scriveva un responsabile di comunità neocatecumenale in Spagna, "alla convivenza mensile faremo girare una borsa forte, contiamo di insaccare 1000 euro!".

    Esempio 3: quando il tipico adepto neocatecumenale dice che i soldi della Decima vanno "ai poveri", sta mentendo. Può darsi che nei primissimi tempi qualche "povero" veda qualche centesimo - i soldi vengono usati per legarlo a doppio filo al Cammino, non per opera caritativa - ma presto vengono deviati altrove (comprare i gadget kikiani comunitari, pagare "missioni" e "seminari" e "vocazioni" e "giemmegì" eccetera, in più alle continue richieste straordinarie di soldi) e soprattutto viene fatta la "cresta" (si consideri ad esempio quando ti comandano di comprare il libro di Kiko, 10€ in negozio? no! 8,42€ su Amazon? no! 15€ dalle mani del cosiddetto "catechista"? sì, obbligatorio!). Soprattutto, di queste continue raccolte soldi non c'è nessuna rendicontazione. Tu adepto devi solo pagare, e poi "non si sa che fine fanno" quei soldi. Se volete mettere alla prova il Cammino, basta evitare di versare anche soltanto la "Decima": guardate come vi individuano e ve la fanno pagare cara!

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  25. Ma se i neocat vi dicono che il denaro è lo "sterco del demonio", come mai siete costretti a metterlo nelle mani dei cosiddetti "catechisti" e "responsabili"?

    Perché mai i capicosca della setta eretica neocatecumenale, che vi vanno continuamente insegnando di non attaccare il cuore al denaro, sono così attaccati al vostro denaro?

    Come mai i capibastone del Cammino diventano belve furiose quando vengono a sapere che avete donato i vostri soldi a un'opera meritoria della Chiesa ma non al Cammino?

    RispondiElimina
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    1. Ah ahahah.... Bella questa!
      Vi dicono che è "lo sterco di satana" .... Più schifo di così!
      E poi lo vogliono nelle loro mani.....

      Vi mentono? O non credono a ciò che dicono?

      Pax

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    2. @pax, @tripudio, ma mica lo dice il cammino o kiko. Lo hanno detto i primi padri della chiesa e Papa Francesco lo ricorda. Ho messo anche il riferimento della riflessione del Santo Padre. Andatelo a leggere.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Ma il problema non è che "lo sterco di satana" sia o meno una invenzione di Kiko.

      Il problema è che Kiko e gli itineranti lo vogliano nelle loro mani, questo olezzante sterco, come coglie bene Tripudio.

      La domanda è
      Ma è olezzante sterco solo per i polli e gonzi camminanti?

      Prima di finire nelle mani dei capintesta del cammino si trasforma? Si trasfigura?

      Informaci, grazie.

      Pax

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    5. Certo @pax, è sterco per tutti. Serve solo per mangiare, pagare le tasse, casa ecc... (date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio). L'importante è che non sia al primo posto nella nostra vita. Dicevano i Padri della Chiesa che il denaro è lo sterco del diavolo, perché è dal rapporto malato che si ha con esso che si origina tutto il male. Dal fornaio bisogna andarci e anche i seminaristi, missionari, preti ci vanno. Anche la luce, acqua e compagnia bella, tutto deve essere pagato con il denaro, ma la differenza sta nel rapporto malato che si può avere col denaro. Se ne sei distaccato e sperimenti che la tua vita non viene da quello allora Dio ha il primo posto nel tuo cuore, altrimenti farai di tutto per averlo (per avere più vita) e ti allontanerai da Dio. Ce lha detto Gesù "non puoi servire Dio e mammona..."
      Fallacio Asino Vinicio

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    6. Bella interpretazione della catechesi neocatecumenale su mammona!

      Il problema di fondo, però, caro Vinicio, sta racchiuso nelle parole che anche tu hai detto, ma che non riesce ad uscire nella sua completezza: il rapporto malato col denaro.

      E chi è che stabilisce se una persona ha un rapporto malato col denaro?
      Kiko?
      I catechisti?
      I preti neocatecumenali?

      La questione è talmente intima ed ha così tante pieghe che NESSUNO, a meno che non sia più che evidente, può decretare che un altro ha un rapporto malato col denaro (se non è visibile dall'opulenza). Sono troppe le variabili e non c'è un parametro unificante.

      Si va dal catechistone che abita in villa o che ha il pullmino col televisore all'interno (sai quanti ne conosco, che predicano agli altri la liberazione dall'idolo del denaro non praticandola per sé) al pensionato minimo, alla famiglia monoreddito (senza benefattori propri), allo studente spiantato, al disoccupato, al sudamericano che abita nel quartiere povero (ed è attratto dal luccichio della sfarzosità neocatecumenale)...

      Sono tutti casi, gli ultimi, in cui NESSUNO si può arrogare il diritto di valutare se c'è un rapporto sano o malato col denaro, perché nessuno è, né dovrebbe essere, nelle tasche dell'altro fino in fondo, tantomeno nel suo cuore.

      Il Cammino, invece, nella persona del suo deus ex machina e dei catechisti, impone a tutti una linea unica e pretende di giudicare l'animo altrui come se fosse Dio.

      Una cosa è chiara: il rapporto malato col denaro ce l'hanno i ricchi delle comunità, che al posto di condividere (pienamente) coi fratelli poveri, se la vivono negli agi e lasciano i "fratelli" poveri nell'indigenza più nera.
      Se questi avessero un rapporto libero col denaro si realizzerebbe davvero la comunione dei beni che andate sperticando dove, come si legge nel Vangelo, ognuno avrebbe secondo le sue necessità, né di più né di meno.

      Ma nel Cammino non è affatto così: i poveri restano poveri (a meno che non compiano la scalata sociale neocatecumenale ed accedano al gotha superiore) ed i ricchi si tengono i propri averi per sé, non realizzando mai la comunione dei beni evangelica.

      L'intimo del rapporto con Dio è insondabile, anche per ciò che riguarda il denaro: nel Cammino si avrebbe e si ha il coraggio di andare a dire ad un povero africano che, siccome desidera un riscatto dalla sua condizione di indigenza assoluta (che può avvenire anche tramite il denaro), ha l'idolo del denaro credendo che risolva le cose, che è il fratello che reclama l'eredità credendo che il denaro risolva tutto. Quindi paga decima.

      Ed il baco neocatecumenale è proprio qui: da tutti indiscriminatamente si pretendono le stesse prestazioni (altrimenti c'è l'idolo del denaro), ma non si pratica l'equa redistribuzione evangelica, lasciando poveri i poveri (anzi, impoverendoli ancora di più) e arricchendo i ricchi che, secondo la vostra visione ebraico-protestante, sono benedetti da Dio col centuplo (o senza centuplo).
      A quei ricchi che si dovrebbe dire?
      Che risolvono il loro idolo del denaro dando la decima, come fanno anche i poveri?

      ./.

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    7. La condanna della vostra predicazione, che pretende di dare delle leggi e allo stesso tempo sondare i cuori, è determinata proprio dalle enormi sperequazioni che si vedono nelle comunità.
      Altro che comunione dei beni!

      La comunione non è tra "fratelli", la comunione è tra adepti e "fratello" Cammino, l'unico beneficiario dei vostri spiccioli da obolo della vedova.

      E mentre il mio ex catechista "evangelizzava" col rolex al polso, il cellulare d'ultima generazione, l'auto costosa e la villa in campagna, c'erano fratelli, anche nella mia comunità, che vivevano di stenti con pensioni minime o troppi figli da sfamare grazie all'obbedienza (o alla gara su chi ha più figli) sull'apertura alla vita.
      Quante volte ho sentito dire ai poveri da quel catechista: "Tu hai l'idolo del denaro", sfacciatamente mostrando le sue "benedizioni" economiche.
      Ne avrei di episodi da raccontare...

      Quando il Cammino realizzerà la comunione di beni evangelica al suo interno, potrà forse, e dico forse, tentare di parlare di liberazione dall'idolo del denaro e di rapporto malato coi soldi (giudicato da catechisti col rolex).

      Stolti, voi indottrinate e parlate di cose che non sapete, imponendo leggi farisaiche al popolo neocatecumenale e praticando l'ingiustizia (anche sociale).
      E questo è visibile agli occhi di Dio.

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    8. Inserisco poi un'altra riflessione, nata dalla mia conoscenza capillare del Cammino e dai troppi anni in cui gli ho permesso di rubarmi la vita.

      I primissimi tempi, quando i due arrivarono da Palomeras con Kiko di eskimo vestito, esisteva realmente una tensione, indotta da come si presentavano, a lasciare tutti i propri beni per dedicarsi all'evangelizzazione. Palomers, baracche, poveri, gitani, zingari... un'atmosfera quasi magica.

      Molti dei primissimi itineranti furono abbagliati da questo stile di vita che abbinava l'evangelizzazione all'abbandono totale dei beni, vedi ad esempio il lascito di Porto San Giorgio e tutte le proprietà lasciate dagli Astorri, emblematici per poter comprendere l'evoluzione neocatecumenale.

      C'era come uno spirito emulativo dei due che dichiaravano di aver appena appena abbandonato tutto (carriera pittorica, agiatezze) per l'evangelizzazione.
      Conoscevo persone, itineranti della primissimissima ora, che alla fine del mese si disfacevano dei soldi rimasti per poter ricominciare da zero nella precarietà il mese successivo.
      Erano totalmente proiettati nel nuovo modo che era stato loro presentato di essere portatori della Buona Novella. Ricordiamoci che la maggioranza dei pochi primissimi itineranti itineravano di regione in regione, poco distante da casa. Solo dopo si sono avuti gli itineranti extra-nazionali.

      I poveri e Palomeras, i racconti (falsi) dei due appena arrivati, colpivano, e le persone si suggestionavano intravvedendo una nuova ed autentica strada per diventare novelli apostoli.
      All'epoca era di questo che si parlava.
      125 seminari RM, Domus, centri neocatecumenali, fondazioni a gogò, terreni... ancora dovevano arrivare.

      Ben presto però questo spirito di novità si è spento a cura di quelli che, invece di abbandonare i propri beni, hanno continuato a mantenerli e ad accrescerli occupando posizioni di privilegio e infilando le mani in pasta ovunque "a favore e per il bene del Cammino" (potrei citare nomi su nomi, ma per prudenza mi astengo).

      ./.

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    9. I poveri sono stati quindi ben presto dimenticati, diventando poco più che aneddoti lontani, e l'indirizzo che ha preso il Cammino si è rivolto alla costruzione di sé, possibile solo attraverso appoggi, posizioni strategiche e tanti soldi.

      Sono iniziati ad emergere i praticoni, gli arrampicatori (che ormai invece di lasciare i propri beni rincorrevano le posizioni) e, nell'arco di nemmeno 10 anni, il Cammino aveva già assunto una nuova fisionomia totalmente opposta a quella con la quale si era presentato.
      Evidentemente non era un "carisma" puro né radicato. Era solo una momentanea suggestione.

      Addio Palomeras (mai più ritornati nelle baracche), addio Torreggiani amico degli zingari, addio per sempre Borghetto Latino.

      Una volta spenta la primissima suggestione, si è iniziato il processo che ha portato fino ad oggi: famiglie itineranti che abitano in ville (invece che abbandonarle), con stipendi e posizioni da favola, baby sitters gratuite, ristoranti in Giappone per camuffare l'attività di proselitismo, figli piazzati in posti di privilegio...

      Ciò evidenzia in maniera chiara che l'impulso iniziale, mai difeso ma ben presto abbandonato, non era genuino, ma incarnava soltanto la voglia dei due affabulatori di conquistarsi un seguito da maneggiare a seconda delle circostanze e delle occasioni, per potenziare sempre di più non il preteso "carisma", ma la loro creatura.

      All'inizio i soldi, per rimanere in tema, non dovevano essere estorti e pretesi: chi era rimasto incantato dai due spagnoli lasciava ben oltre la decima, suggestionato dai racconti epocali di chi li stava prendendo in giro.
      Dopo qualche anno, finita la primigenia onda emozionale e poste le vere basi, il Cammino ha cambiato "carisma" ed ha iniziato a dedicarsi alla caccia ai ricchi e ai praticoni, imponendo quello che agli inizi si presentava come liberalità (anche se su base ingannevole).
      Finita prestissimo l'era di quelli che davano, è iniziata quella di coloro che prendono ed hanno continuato a prendere, predicando agli altri di dare.

      I neocatecumenali che non hanno vissuto il clima degli inizi, ma conoscono il Cammino degli inizi per "sentito dire", non potranno mai capire in cosa si è trasformato a partire dagli elogi di Bugnini.

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    10. una cosa vorrei capire da qualcuno di voi, cioè su questo che è stato scritto:

      addio per sempre Borghetto Latino.

      Ho sentito tempo fa da Kiko stesso, credo su un video, che quando è venuto a Roma è andato al Borghetto Latino e non vi era posto per lui, e disse ad una suora, se non ricordo male, di voler alloggiare dentro ad un pollaio. Oppure l'hanno alloggiato in un pollaio. Comunque andò in questo pollaio.
      La cosa mi ha sempre incuriosito, cioè è venuto da Madrid, immagino non nudo, ne a piedi e ne scalzo, si presenta a Roma ( e credo che non sia venuto così, diciamo per gita, cioè insensatamente, , ma aveva un obbiettivo, anche se, forse, poco chiaro perché comunque siamo agli inizi dell'impresa) e va in una parrocchia di benestanti ( Martiri Canadesi), ma viene alloggiato in un pollaio al Borghetto Latino. Siamo negli anni 1960 o 70, credo( perdonatemi ma non sono un fan di Kiko per cui conosco la sua storia superficialmente, per via di ascolti su youtube e testimonianze su questo blog e altro), quando in quel tempo a Roma negli ambiti delle parrocchie sicuramente non mancavano alloggi e possibilità di alloggiare. Mi piacerebbe sapere, se qualcuno lo sa, se veramente è andato in un pollaio, e per quanto tempo.

      CDD.

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  26. [15] La sanguisuga ha due figlie: "Dammi! Dammi!".
    Tre cose non si saziano mai,
    anzi quattro non dicono mai: "Basta!":

    [16] gli inferi, il grembo sterile,
    la terra mai sazia d'acqua
    e il fuoco che mai dice: "Basta!".

    CDD.

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  27. @ Fallacio Asino Vinicio 28 agosto 2021 23:07

    Bravo Vinicio.
    Hai assimilato molto bene la catechesi di Kiko dal lato dei suoi seguaci. Vedi? È proprio la pappardella che riportiamo noi.
    Per tenervi ben preparati quando arrivano per le collette.
    È risaputo. Nessuno come i neocatecumenali riesce a raccogliere tanto danaro.
    Il problema sono i vostri catechisti. Quando si passa dall'altra parte la musica cambia.
    Tra "l'operaio ha diritto al suo salario"... "siamo figli di re"... " "nulla non facciamo a motivo dei soldi"'... mettono le mani sul malloppo e senza scrupoli spendono e spandono, per sé e per il "potente cammino".
    La libertà dal denaro che per gli adepti significa solo disfarsene a più non posso, per i capintesta significa usarlo senza farsene alcun problema.
    Non sappiamo più come spiegarvi la faccenda.
    La tua bella catechesi la dovrebbero ascoltare Kiko e i suoi compari, per loro stessi però. Applicata alla loro vita.
    Vale anche per loro come persone quanto tu ricordi e scrivi, giusto?

    Ma ciò non accade.
    ........

    RispondiElimina
  28. ........

    L'importante è che non sia al primo posto nella nostra vita.

    Ripeto: tu stesso lo scrivi ed è giusto.
    Ma nel Cammino il denaro è al primo posto. Perché Kiko dice:
    "Quest'anno se non raccogliamo UN MILIONE DI EURO l'Evangelizzazione si deve fermare"
    L'Evangelizzazione DIPENDE dal denaro. E vi istillano pure sensi di colpa, poiché dipende solo da voi "sganciare il malloppo" ...ancora e ancora!

    Segnatela questa frase, imprimila bene e dimmi: Cosa mette al primo posto il cammino? Chi serve? Di cosa ha bisogno vitale?
    È molto semplice. Ma la vostra devozione smisurata a Kiko vi rende ciechi, vulnerabili e manipolabili oltre misura.
    E così ingoiate tutto. Sopportate tutto. Possono chiedervi qualunque cosa.
    Vinicio, ma come fate a non arrivarci da soli?
    Non è che noi siamo più intelligenti!
    ........

    RispondiElimina
  29. ........

    Come tu dici il denaro serve per le cose strettamente necessarie.
    Ma Gesù ci raccomanda di non angustiarci per nulla.
    Guardate i gigli.. gli uccelli... e il Padre vostro celeste non penserà a voi, gente di poca fede?

    Vuoi che Dio non pensi al Cammino che è sua creatura?
    Perché Kiko deve dire: Ragazzi, qui o raccogliamo DALLE VOSTRE COLLETTE, un Milione di Euro o l'Evangelizzazione si deve fermare?

    Ma comprare il Monte degli Ulivi perché? A che serve al Cammino per la sua santità?

    Ostentazione di ricchezza e potenza tutta mondana.

    Rifletti Vinicio.
    Ricopio l'incipit del tuo stesso commento:

    "Certo @pax, è sterco per tutti. Serve solo per mangiare, pagare le tasse, casa ecc... (date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio). L'importante è che non sia al primo posto nella nostra vita."

    Va' da Kiko e fagli tu una bella catechesi che a quanto vedo sei molto bravo.

    Pax

    RispondiElimina
  30. @anonimo, l'ho detto nel mio commento, a Dio non interessa se tu sei ricco o povero, se hai un rolex o un orologio da 5 euro, queste sono discriminazioni che facciamo noi, ma in che misura riesci a distaccartene dal denaro e a mettere Dio al primo posto. Anche nella mia comunità ho un fratello che è ricco di suo, ma non sto certo a dirlo qui quello che fa per gli altri. Molti poveri passano la vita a cercare il denaro vedendo in esso la vita, mentre la vita non è lì ma è nel Signore, così come anche molti ricchi che non riescono a distaccarsi neanche da 10 cent.
    @pax, l'ho già detto nel mio commento. I seminaristi mangiano, studiano, i preti pure mangiano e pagano la luce e le tasse. Anche questo è evangelizzazione, smettetela di lamentarvi in continuazione.
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
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    1. Bravo FAV,hai detto bene.
      Anche Totò Riina aveva famiglia e doveva campare.
      Blog, una buona volta, e smettetela come dice FAV.

      PS. Sono in attesa di sapere su Kiko e il pollaio del Borghetto Latino, se qualcuno sa, si faccia avanti se vuole.

      CDD

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    2. Il distacco dal denaro si vede non dal fatto che tu sia capace di darlo ad altri senza preoccuparti di verificarne il retto utilizzo, ma esattamente dal contrario. Sappiamo bene che la 'ricetta' di Kiko consiste invece proprio in questo: siccome la carità diretta verso chi ha bisogno secondo la tua personale valutazione secondo lui porta alla vanagloria, o alla presunzione di salvarsi con le opere, il danaro deve essere buttato via, esattamente come la spazzatura nel sacco nero. Naturalmente in che sacco vada buttato non lo decidi tu, ma lui (Kiko)
      Esemplare fu l'uso che fece nel 1971 di una bella somma datagli per l'evangelizzazione. Per nostra fortuna qualche sconsiderato ha ritenuto addirittura di scrivere nelle sue memorie quanto rispetto avesse Kiko delle donazioni altrui.

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    3. Secondo me CDD la domanda vera dovrebbe essere non se Kiko abbia alloggiato in un ex pollaio del borghetto latino o meno (la cosa è confermata da più parti, anche da don Cuppini, allora prete di scorta del duo kiko-Carmen), ma perchè parli tanto dei brevi periodi in cui avrebbe abitato nel borghetto latino di Roma o nelle baracche di Madrid e non delle altre sue residenze in cui ha soggiornato ben più a lungo. Per esempio non ci ha mai parlato della lussuosa villa in Toscana, dono di un facoltoso catecumeno.

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    4. Potrebbe anche dirci chi è che gli dà i 50 euro al giorno che lui dice di dare in elemosina, che moltiplicati per 30 fanno 1500 in un mese (di sola elemosina data da Kiko al primo povero che incontra). Poi avrà pur bisogno di vestirsi, mangiare, pagare le bollette, ecc. ecc. Chi glieli dà questi soldi, visto che lui non possiede nulla e non ha mai lavorato in vita sua?

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    5. Ci sta Vinicio che tu continui con le tue banalità: per vivere servono i soldi anche ai seminaristi, anche agli itineranti... mica campano d'aria.
      Ma di queste cose si preoccupano i pagani. Voi cercate prima il regno di Dio e il resto vi sarà dato in aggiunta.
      Non è che Kiko il profeta dica queste cose ai fratelli di comunità perchè sgancino il malloppo, perchè diano la decima (anche quando sanno che a fine mese non ci arrivano) e poi giustifichi le sue raccolte fondi con la frase che è diventata famosa
      "SE NON RACCOGLIAMO UN MILIONE DI EURO L'EVANGELIZZAZIONE SI DEVE FERMARE".

      Diamine! Ma ci vuol tanto per capire questo semplice concetto??

      Pax

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    6. Il tuo è puro depistaggio e non funziona. Siete una contraddizione vivente.
      Poi le favole dei poveri di Palomeras (poveri in tutti i sensi, dal punto di vista materiale e spirituale) e del Borghetto Latino a Roma, dove Kiko si sarebbe messo all'ultimo posto (per starci un lasso minimo di tempo), non bastano più per incantare nessuno.
      Come diceva Valentina questi inizi, avvolti in una nebbia, indefiniti nei contorni e nello spazio temporale, di cui non si è mai capita bene la portata, servono solo a dare lustro al cammino, una patina di purezza di intenzioni e santità di intenti tutta astratta.

      La realtà è un'altra. Che per il resto dei 50 anni di cammino, da quando Kiko ha iniziato a impiantare il neocatecumenato nelle Parrocchie, egli ha scelto con attenzione sempre le più borghesi e possibilmente ricche.

      Molti dei primi che hanno aderito e catecumeni diretti di Kiko erano tutti gente molto ricca e facoltosa, anche nobili alcuni, che hanno dato sapore ad una vita scialba vestendosi da itineranti che vivono nella precarietà più assoluta. Ma era solo un gioco sulla pelle degli altri. Altrimenti non si spiega come poi sono andate le cose.

      La prima linea di itineranti io li ho visti sempre molto ben attrezzati. Di convivenza in convivenza, soggiornando a Porto San Giorgio gratis (meglio a spese dei fratelli di comunità) anche per intere settimane. Tutti dotati di macchine importanti, pulmini per famiglia numerosa, suv di lusso. Alloggiati nelle varie zone loro assegnate in case molto ben messe, sempre a spese delle loro comunità (di provenienza e quelle da loro dipendenti come catechisti), sempre serviti e riveriti.

      Le umili e povere origini, se pure mai le hanno conosciute, se le sono lasciate ben presto alle spalle, e per sempre.
      Ovviamente lo stesso dicasi, e molto di più, per Kiko e Carmen insieme a padre Mario, senza che mi ripeto, dalle splendide macchine, ultimo modello, a tutto il resto.
      Non dimentichiamo che ogni mattina Kiko faceva l'elemosina davanti alla chiesa a 50 euro a botta, la testimonianza è sua, quindi incontestabile.
      Ora facciamo il paragone con una persona normale, anche benestante, e pensiamo quanti soldi trasbordavano dalle tasche di Kiko ordinariamente.
      Diciamo la verità: la bella vita è piaciuta troppo a tutti costoro, altro che opzione per i poveri!

      E' proprio un mondo fuori dal comune, alquanto esagerato, il mondo neocatecumenale creato da Kiko e Carmen. Tanto che, me ne rendo conto, è molto difficile credere a quel che raccontiamo. Ma mica possiamo inventare storielle più credibili solo per farvi contenti.
      Questo abbiamo visto e questo raccontiamo.
      Te lo dico molto pacatamente e con grande rispetto per le tue inossidabili convinzioni.
      Padronissimo di non crederci.

      Pax

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    7. e chi si lamenta FAV...se non vi lamentate voi figurati se lo facciamo noi...
      Qui si parla d'altro...si parla che ci si "butta" in imprese faraoniche per poi pretendere che qualcuno saldi il conto.
      La storia la devono leggere sempre gli altri, vantarsi di aver fatto demolire un muro costato milioni per spostarlo di pochi centimetri non mi sembra coerente, ma è un mio parere e non un dogma. La Domus doveva essere finanziata completamente da un sedicente benefattore, nel momento nel quale questo fantomatico benefattore si è dileguato la risposta è stata "del resto tutte le cattedrali del passato sono state edificate con i soldi dei poveri".Di una riflessione sull'opportunità o meno di andare avanti neanche l'ombra.

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    8. solo la richiesta che ogni fratello si comprasse una "pietra"

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    9. a proposito del muro..
      non è stata una decisione del direttore dei lavori, il che avrebbe comportato che l'onere sarebbe stato a carico dell'impresa, ma una vera e propria variazione in corso d'opera a carico del committente per opera di Kiko in persona.

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