mercoledì 27 ottobre 2021

Il presbitero della Triade, SuperMario Pezzi, lo dice chiaro: al coppone del vino noi non rinunciamo (e il Sudamerica dà l'esempio).

Vorrei decriptare a modo mio questo predicozzo anticipatorio del padre SuperMario racchiuso nel mamotreto di Inizio Corso 2021/22.

Tra i toni bassi di un Kiko spento, tenuto sotto vigilanza controllata e le lezioncine ben preparate di Ascension l'eroina, che cerca di essere all'altezza dell'insostituibile, si staglia il Pezzi che forse nessuno controlla, perché per una vita è stato inoffensivo. Ora è lui che ci restituisce con onestà i tratti inconfondibili del Cammino, in perfetta continuità con quello che di loro abbiamo conosciuto, sperimentato, sofferto.

Qui un commento a pezzi dell'anteprima del Pezzi (di seguito il suo discorso compiuto che si commenta da solo): 

 Padre Mario (pag.19)

"E in questo periodo del Covid è possibile che entri anche nelle nostre comunità la divisione che rompe la comunione. Ne parleremo di più domani, perché tutto quello che divide viene dal demonio

(ndr: Che c'entra la divisione col COVID? Viene dal demonio o dai catechisti che pressano i fratelli per farli tornare in presenza "se no non hanno la resurrezione dentro"? Così si scatenano i giudizi contro i codardi. La divisione la provocano loro e non il COVID) 

È vero che c’è una pressione di tipo sociale, c’è una pressione anche da certi settori nella Chiesa, ma il Signore ci chiama a essere liberi della sua libertà che ci ha dato come figli di Dio. 

(ndr: Le pressioni le esercita la società e anche la Chiesa, vero? Loro no, per carità!. Non pressano nessuno! E appare nella dittatura neocatecumenale "la libertà dei figli di Dio". Ma quando mai? Tradotto in linguaggio neocatecumenale unica libertà che hanno è quella di "obbedire ciecamente ai catechisti".) 

E abbiamo la missione di testimoniare l’amore di Dio a questa generazione. 

(ndr: E certo si testimonia come dicono loro: sfidando la pandemia e anche la morte, bevendo in obbedienza tutti allo stesso coppone ad ogni costo.) 

Non sappiamo cosa ci aspetta. Gesù ha predetto: “Il mondo gioirà, voi piangerete. Vi perseguiteranno, vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai tribunali: non vi preoccupate, lo Spirito Santo vi suggerirà cosa dire”."

(ndr: Che vuoi che vi aspetti? Di essere chiamati pazzi incoscienti senza cervello! No, loro la chiamano "persecuzione": quando sarete portati davanti ai tribunali non vi preoccupate: "il vostro kikatekista - supremo detentore dello 'spirito del cammino' - vi detterà che cosa dire". Questi ormai sono da manicomio, e basta.) 

Kiko con stola bianca e bibbia

Padre Mario fa una interessante anticipazione che molto ci intriga e andiamo a vedere in fondo alla convivenza di cosa si tratta. 

Aspettavamo da tempo che parlassero del COVID. Speravamo che, almeno per una volta nella vita, si chiedessero loro finalmente: "Che cosa mi vuole dire Dio con questa storia?". 

Con il fatto che il COVID, con la sua alta contagiosità, metta di fatto in crisi la comunità, il radunarsi nelle salette e nelle case, le convivenze; insomma, tutto quello che è il Cammino come lo abbiamo conosciuto. 

E soprattutto l'Eucarestia neocatecumenale che nessun Papa e nessuna Congregazione ha potuto intaccare mai fino ad oggi. Mai hanno obbedito alla Chiesa o alle correzioni imposte. 

Carmen è il raccordo
 Non rinuncerebbero mai alle due Specie o alla modalità di distribuzione invalsa nel Cammino. 

E oggi, in tempo di pandemia, non si piegano neanche ai fatti concreti, alla storia. Anche se la storia la fa Dio come hanno sempre insegnato. Almeno così dicono agli altri, quando loro conviene.

Ma il vino no, non si tocca. Del loro coppone non si può fare a meno. E noi ci chiediamo il perché. Perché la comunione al gran coppone di tutti i fratelli è irrinunciabile? 

Sono inquietanti, simili agli adepti di una setta che devono rinnovare con riti periodici un patto di sangue. 

Straparlano di obbedienza a Dio nella storia (beninteso degli altri, se no "escono dalla croce"). Obbedienza ai discernenti catechisti che "leggono"

Sono rimasti in due
la storia (sempre quella degli altri) senza fallo.

Ma quale libertà - ci chiediamo - quale coscienza ha mai trovato spazio o ha albergato in loro? Ora che la storia gli va contro, ecco che scoprono la libertà che abita nella coscienza (coscienza alla quale mai hanno riconosciuto un ruolo), fino ad accettare la prospettiva possibile della persecuzione

Eh sì, perché incitano ad agire in nome della libertà e secondo coscienza, senza paura, fino alle estreme conseguenze: la morte da COVID, la disobbedienza alle autorità costituite, dentro e fuori la Chiesa, la persecuzione.

I soliti esagerati dalle tinte fosche!

Ecco infine il discorso completo che si autocommenta da solo del padre Mario Pezzi (pag.53) 

"Celebrazione dell’Eucarestia settimanale

Riguardo alla Celebrazione dell’Eucaristia in comunità, negli ultimi due anni, dopo che dal Maggio 2020... siamo stati privati di questo privilegio che c’è stato concesso dalla Santa Sede nel 1988, dopo tanti anni di combattimento da parte di Kiko e Carmen.

Durante quest’ultimo anno, in alcune Diocesi è stato possibile Celebrare l’Eucaristia con le due specie, del Pane consacrato e al Calice del Sangue di Cristo... Ma in altre diocesi, soprattutto dell’Europa, rimane ancora il divieto da parte dei vescovie delle conferenze episcopali, per cui siamo invitati a comunicare solamente al pane eucaristico consacrato, a meno che il Vescovo, conoscendo il Cammino, lo permetta.

Comunità del Panama

Questo perché? Nel maggio del 2020 è uscito un decreto che proibiva ai concelebranti dell’Eucarestia di bere al calice del presidente. Dopo si cominciò a diradare le concelebrazioni, poi si cominciò a fare che ciascun prete utilizzasse il proprio calice e la propria patena. Alla fine per intinzione. Cioè che separa i due segni liberazione dalla schiavitù alla libertà. Dove riuscite a conquistare il Vescovo... Qui siamo in una diocesi dove il Vescovo non... e dobbiamo obbedire a questa regola.



Era pericoloso già prima!

Stanno allargando le regole, concedendo di aumentare il numero degli spettatori nei cinema... speriamo che possiamo aumentare anche le nostre convivenze e se siamo tutti –come qua –con il green pass o con il tampone si potrebbe comunicare ma questa ossessione, questa paura che hanno infusa che non è cristiana, non è una paura cristiana perché chi ama Dio non ha più paura di niente."


Si persegue il ritualismo assoluto. Fede zero. 

Si sentono snaturati, non sono più loro senza il rigoroso  rispetto di ogni singolo rituale (o rito tribale?) stabilito. 

Pare che se non si beve il vino alla grande coppa tutti, il Cammino non è più il Cammino

E forse è così per loro: sigillo della setta, legame di sangue nella esasperata ed esaltata ostinazione a voler mantenere la comunione sotto le due specie ad ogni costo. Senza la grande coppa comune pare si giochino tutto. Inquietante!

Per motivare l'assemblea padre Mario riprende la catechesi della santa di categoria superiore sull'eucarestia e, a conclusione dell'excursus carmeniano, dice:

Un laico maneggia le sacre specie sulla mensa

"Se questa è l’Eucaristia, come possiamo solo astenerci dalla sua celebrazione in comunità, proprio in questo momento in cui ne abbiamo più bisogno che mai" 


Poi parla della Comunità, della libertà e della coscienza la cui voce va ascoltata (che bella novità!) e cerca di blandire con la nostalgia dei bei tempi andati. (pag.54ss.)


Questi i bei tempi di una volta
sotto gli inquietanti sgorbi kikiani


 "In questi anni abbiamo goduto del dono della comunione che il Signore ci ha donato, sia nelle nostre comunità, sia nelle diverse convivenze, sia nelle giornate mondiali della gioventù come in tanti altri eventi in cui abbiamo goduto della comunione dei fratelli e della gioia donataci gratuitamente dallo Spirito Santo. 
L’interrogativo sul Vaccino e sul Green Pass, sembra come un’arma in mano al demonio per dividere dall’interno le comunità, e distruggerle dopo tanti anni di cammino.

La realtà che stiamo vivendo noi la possiamo vedere in due modi: con la visione del mondo, terrorizzato dalla paura, o con la visione della fede di coloro che già da tempo hanno sperimentato la vittoria sulla paura e sulla morte."

"Per questo mormorazioni, giudizi, esigenze che vengono dal demonio minacciano di rompere la comunione." (pag.56)

Ecco l'immancabile demonio a chiusura di tutto, unico responsabile finale del fallimento delle comunità; senza dubbio è tutta colpa sua. 

Così come delle mormorazioni e dei giudizi; anche in tempo di COVID, come sempre.

Padre Mario, eroico condottiero
a suon di coppone


Ndr: Testi tratti dal mamotreto di Inizio Corso 2021/ 2022

Segnaliamo anche il mamotreto spagnolo di Inizio Corso 2021/22

97 commenti:

  1. povero padre Mario, anche su di lui hanno da dire, anche se non conta nulla nella Triade, cosa gli direbbero se contasse qualcosa...........

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    1. Il problema è proprio quello, Anonimo dei puntini: su Mario c'è da obiettare non "anche se" non conta nulla ma "proprio perché" non conta nulla. Don Mario è sacerdote e come tale non appartiene a se stesso ma a Madre Chiesa. Eppure ha concesso pieno uso e consumo del suo ministero sacerdotale al marchingegno del Cammino, concentrato nella persona di Kiko.

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  2. Dato che avete segnalato il mamotreto di IC spagnolo, che sempre differisce da quello italiano, segnalerei tre cosette che ad una prima scorsa mi sono balzate all'occhio.

    La prima è la menzione del catechista responsabile di Ceuta, Juan de Mena, che avrebbe stilato un ulteriore libercolo per la fama di santità di Carmen, sulla base anche delle conniventi informazioni apparse sulla stampa.
    La dubbia personalità di questo catechista politicante (in tutti i sensi) è visionabile online su molti siti spagnoli.

    La seconda è la rivelazione ai fratelli spagnoli che l'aver consegnato il supplex libellus non significa nulla:
    i primi di dicembre questo libello sarà pubblicato dalla diocesi di Madrid (come per i matrimoni, dice Kiko) e chissà se ci sarà qualcuno coraggioso da mostrare perché "questo matrimonio non s'ha da fare"...
    Poi devono avere il nihil obstat della Santa Sede, anche se quello lo potranno acquistare, come hanno fatto con molte altre cose.

    La terza cosetta, in parte già nota, è che Kiko esorta i kikos indolenti a continuare a mandare copiosamente testimonianze di miracoli, grazie e favori, oltre i 1700 (follia) già ottenuti (?), perché la fama di santità non si deve fermare.
    "C'è bisogno di questo, sennò non si può continuare", dice Kiko, "perché tra un mese o due chiederanno: Quante nuove grazie ha concesso il Signore per mezzo di Carmen? Questa fama di segni non DEVE cessare".

    Molto spontanea, questa fama di segni e santità...

    Sarà proprio questa ossessionante ingordigia che affosserà tutta la faccenda su Carmen, ingordigia ossessiva, compulsiva, esasperata, assillante, maniacale, nevrotica...

    Ma il termine "ossessione", ora che ci penso, non ha a che fare con "ossesso"?

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  3. Tre cosette in risposta al tuo commento.

    Non è padre Mario ma don Mario,perché si tratta di un sacerdote diocesano, ricordiamo che, il povero don Mario, è stato cacciato dal suo ordine ( Comboniani) guarda caso per disobbedienza.

    Seconda cosetta.

    Mi fa piacere che anche tu ,neocatecumenale, ammetti che don Mario non conta nulla nel CN, anche se fa parte della "sacra triade" o équipe del "fondatore".
    Finalmente qualcuno del CN ammette ,pubblicamente ,nero su bianco, che i sacerdoti della Chiesa non contano nulla per il CN.
    Perché se non contano nulla al suo interno, nientepopodimeno che al vertice del CN, figuriamoci quanto contano fuori dalla "fondazione" cammino neocatecumenale.

    Ultima cosetta.

    Kiko e Carmen hanno scelto don Mario proprio perche sapevano che non contava nulla, gli serviva un sostituto di Cuppini che li ha lasciati in obbedienza (lui) al suo Vescovo.
    Se don Mario avesse contato qualcosa è avesse avuto le p...lle , non sarebbe mai stato scelto.
    Ti sfugge la sottile l'ironia di Pax sulla definizione di Super Mario.

    Vabbè, sappiamo che il vittimismo è di moda nel CN, specialmente da quando non vi si fila più nessuno.

    Ma da questo a definire don Mario perseguitato dal blog, mi pare che siamo in piena fantascienza.

    Don Mario ha la verve e la personalità di un pesce rosso ,perseguitarlo sarebbe come sparare sulla croce rossa.
    Noi sappiamo che tutto quello che esce dalla bocca di don Mario è stato inserito ,parola per parola,nella sua testolina , o da Kiko o dai suoi compagni di merende.

    Forza amici del CN mettiamoci un po' più di fantasia per intervenire sul blog, magari informiamoci prima, hanno inventato internet, usiamola, anche se Kiko non vuole, almeno per evitare le solite figuracce.

    LUCA

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    1. che si sia o no nel Cn don Mario non conta nulla é per questo che ci piace beati gli ultimi perche' saranno i primi, diceva Lui, è don Mario è di quelli

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  4. @blog, dovreste sapere che il Signore protegge i suoi consacrati. Fossi in voi sarei più prudente prima di deridere e oltraggiare un presbitero di Cristo.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Giusto FAV, parole scritte da tuo confratello di fede - anonimo delle 9,17: "anche se non conta nulla nella Triade".

      LUCA

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    2. Fai una cosa FAV,quando ti capita ripeti il tuo commento a Kiko in merito al trattamento che ha riservato a Din Fabio Rosini.

      LUCA

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    3. invece si può devinire nemico del cnc ( e quindi della chiesa come dite voi ) o Faraone chiunque, parroco, vescovo..
      ...prima di invitare altri alla prudenza guardatevi allo speccchio.
      sei illegibile non c'è verso, forse mai come oggi la dicitura "Asino ragliante" è più calzante.
      avete evidentemente un tedesco nella testa non ricordate ne quello che dite ne quello che fate e abete la pretesa di presentarvi qui "puri"

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    4. Il primo ad oltraggiare il ministero di Don Mario è lui stesso, ed in modo ben più abissale di una semplice vignetta umoristica.

      Ma il Cammino insegna a pesare le cose a seconda del risultato che vuole ottenere dalla bilancia.

      A. Non.

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    5. ne approfitto per esprimere un concetto legato a questa vostra attittudine.
      voi cnc non parlate mai dei "disastri" al vs interno, ma quei "disastri" oggi sono pubblici...morale, ogni qual volta oggi vi presentate come i migliori la gente vi mette una croce sopra.
      I nostri preti, i nostri figli, i nostri matrimoni, i nostri anziani, i nostri celibi\nubili....così dicevate.
      Tutti oggi invece sanno che siete esattamente come gli altri...gli unici che non lo avete capito ( o fate finta di non sapere ) siete voi

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    6. Eppure Pezzi è consacrato solo a Kiko. Parlava del signor Kiko?

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    7. Pezzi è un presbitero, ed è consacrato alla Chiesa, non a Kiko? Che storie son giammai coteste??????????????????

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  5. Mi fermo su una frase di don Mario Pezzi evidenziata da Pax:
    "L’interrogativo sul Vaccino e sul Green Pass, sembra come un’arma in mano al demonio per dividere dall’interno le comunità, e distruggerle dopo tanti anni di cammino."
    Da questa frase deduco che le comunità neocatecumenali non abbiano fatto eccezione: sono divise in fazioni, in modo trasversale.
    Prendo atto che la formula della piccola comunità compatta come alle origini, l'essere uno, non funziona, nel caso del Cammino, è puramente estetica, è una sterile petizione di principio: nei fatti nella comunità neocatecumenale non c'è unione, e un problema esterno, se pur molto pressante e pervasivo per la vita sociale, le sta distruggendo.
    Dopo tanti anni di Cammino, tanta fraternità, l'amore al nemico, guardate come si amano eccetera, le comunità neocatecumenali si spaccano per una cosa del genere, quando il lockdown, la solitudine, la mancanza dei sacramenti, aveva invece, a loro dire, enfatizzato la comunione tra fratelli, tanto da considerarsi, in quell'occasione, ancora una volta, una luce nella notte e un esempio per la Chiesa tutta.
    Se ciò che dice don Pezzi è vero, ma non ho motivo di dubitarne, devo proprio concludere che il Cammino neocatecumenale non ha la "resurrezione dentro" e può pure smettere, a partire da ora, di candidarsi come comunità in cui "appare" l'amore divino!
    Di fronte a questa ammessa divisione profonda, la risposta dell'anziano presbitero è sconcertante: secondo lui, per ripristinare la comunione perduta, è necessario riprendere a bere tutti dallo stesso bicchiere: laddove il vescovo "conosca" (in senso biblico?) il Cammino e dove possa essere "conquistato" (direi piuttosto acquistato!).
    Le perplessità di Pax a questo punto diventano anche mie: davvero il membro attualmente più autorevole, viste l'oggettiva debacle di Kiko, all'interno del massimo organo di governo del Cammino, non crede alla comunione dei santi fortificata dell'Eucarestia, capace di portare all'unità vera, ma piuttosto crede nella efficacia di un rito tribale, il passaggio del calice di bocca in bocca?
    La comunione sotto le due specie, per la quale Kiko e Carmen hanno "tanto combattuto", non è allora una semplice esaltazione del segno, come sempre hanno detto di credere, ma cela una credenza superstiziosa (o di origine demoniaca) che sia proprio accostare le labbra al calice in modo promiscuo a creare l'unione tra i fratelli!
    Certo, queste dichiarazioni di don Pezzi sono sconcertanti. E molto probabilmente, se prese sul serio e messe in pratica, aggraveranno, piuttosto che sanare, le divisioni. Oltre che essere realmente delle ennesime strategie per tentare Dio, esponendosi al pericolo con comportamenti che in questo momento tutti, qualsiasi sia la loro idea e la loro posizione, non possono che ritenere anacronistici, inopportuni e assolutamente irragionevoli.

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    1. "L’interrogativo sul Vaccino e sul Green Pass, sembra come un’arma in mano al demonio per dividere dall’interno le comunità, e distruggerle dopo tanti anni di cammino."\

      Come dissi l'altro giorno. Un presbitero qui mi confermo che in tempo covid alcuni membri hanno lasciato il cammino perche erano fozati a bere dal coppone disubiddendo al vescovo.
      Anche lui, essendo presbikiko non e a favore del coppone in tempi come questi.
      Ma si sa la dittatura kikiana e' forzata su tutti i membri.

      Quello che ho da dire pero e che la situazione della chiesa di oggi sta andando sul ridicolo.
      Si sta osannando il santo vaccino piu di ogni altra cosa.
      Gesu camminava tra i leprosi e li curava, non si allontanava da loro. Cosi hanno fatto parecchi santi come Giuseppe Moscati in tempi del colera.
      Oggi pero la salute del corpo e' piu importante di quella spirituale.
      Nessun governo, ne la chiesa stessa possono obbligare il vaccino ai fedeli per partecipare alla Santa Messa.
      La chiesa di oggi e' molto debole e debole e' la fede dei suoi fedeli.
      Il cammino e la chiesa esagerano sui 2 lati opposti. Nessuno dei due offre la liberta che Gesu ci ha promessi...
      Per fortuna qui in Texas ancora godiamo di tali liberta ed io vado a messa senza dover mostrare green pass, tamponi o altre cose ridicole...

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    2. il Cammino è più unito che mai, sotto.la fulgida guida del sommo Kiko arriverà alle più alte vette nelle procelle dell'impetvio cammino, le cui sorti magnifiche e progressive mai verranno meno.

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    3. Ma poi dovranno andarli a riprendere con gli elicotteri della protezione civile e gli faranno pure un multone, perché il bollettino meteo lo diceva, che con le procelle non si fanno ascensioni.

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    4. quando scrivi e parli di fulgide guide e di alte vette ho sempre il dubbio che tu sia un ex ironico in vena di prendere in giro gli esaltati fans di Kiko.

      Pax

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  6. O.T.: Sul sito ufficiale del CN sono consultabili comunicato stampa e discorso di Kiko in merito al quarto dottorato HC condiviso con il rabbino Rosen.

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    1. L'intervento di Kiko sul sito ufficiale per il dottorato con Rosen è bellissimo

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    2. Intervento "di Kiko"... per modo di dire! Ha farfugliato due parole e poi, confuso e amareggiato, ha letto.

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    3. ... quello che altri gli hanno scritto...
      appare evidente, come molte parti delle sue catechesi nel mamotreto di I.C..
      Oramai lo imboccano, è evidente.

      Pax

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    4. Occhio, che la liaison tra Kiko ed il mondo ebraico non pare disinteressata.

      Basta leggersi l'IC spagnolo e si capisce bene.

      L'interpretazione kikiana della Lettera agli Efesini è allucinante e totalmente fuori senso.
      Direi pure pericolosa.

      San Paolo: "Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia..."

      Kiko: "Egli ha fatto dei due popoli una sola COSA (sarebbe la Chiesa), abbattendo nella sua carne il muro che li separava: l'odio".

      A parte che San Paolo parla di inimicizia, di vicini e di lontani e non di ODIO (sentimento tanto caro a Kiko), questo vegliardo stolto predica attribuendo l'inimicizia ai soli pagani, descrivendoli con le peggiori tinte: hanno distrutto l'istinto naturale, hanno usato l'atto sessuale contro natura, idolatri, peccatori perversi (pedofilia, schiavizzazione), odiatori del popolo ebreo perché si credono migliori.

      Dice addirittura che Cristo HA PAGATO PER I GENTILI (e non per gli ebrei che l'hanno crocifisso) il castigo di tutte le immoralità e le bestialità che fanno i pagani, che sono di una violenza immensa.

      Poi fa volutamente confusione e mischia gli ebrei coi cristiani, parlando degli spettacoli al Colosseo, in cui si pagava per vedere scorrere il sangue, in spettacoli di una "violenza e una immoralità non solamente SESSUALE... Il paganesimo sempre uguale: violenza, sesso, ubriachezze, orge, cose orribili".

      Non dice mai che anche gli ebrei hanno avuto le loro colpe, che il muro di separazione era fisicamente il muro del tempio che vietava l'accesso ai pagani, che gli ebrei hanno crocifisso Cristo non riconoscendolo come Messia, che il versetto successivo a quello citato dice che Cristo ha annullato per mezzo della sua carne "la legge fatta di prescrizioni e decreti"..."

      No, la colpa è solo dei pagani, l'inimicizia è solo a causa dei pagani, gli ebrei sono immacolati:
      "Israele è l'unico popolo che ha ricevuto da Dio la Torah, l'elezione, la promessa, e vive in mezzo a questi terrificanti gentili. Tutti i popoli ODIANO gli ebrei, ma gli ebrei sono un popolo consacrato. Ma a questo popolo, che teneva le promesse, Dio ha posto un velo ed ha chiamato i gentili che erano lontani dalle promesse. Cristo ha chiamato noi gentili (non gli ebrei) al cristianesimo ed ha perdonato ciò che CI separava (gli ebrei non avevano nulla da perdonare)".

      E cosa separava i gentili cattivoni dagli irreprensibili ebrei? La Torah, i Dieci Comandamenti.
      I gentili invece mentivano, rubavano, adulteravano, erano disobbedienti a Dio.
      Gli ebrei no. Infatti per Kiko non esiste il passo del Vangelo sull'adultera o su Zaccheo.

      Questo Kiko non l'ha detto nella versione italiana, mi pare.

      La sua visione della Chiesa, nuovo popolo di Cristo, comprensivo di ebrei e gentili convertiti al cristianesimo, non tiene conto che i due popoli erano ugualmente responsabili dell'inimicizia, ma fa salvo il popolo ebreo che, se la vogliamo dire tutta, è proprio quello che ha disconosciuto Cristo.

      Come si fa a non dare un dottorato congiunto a Kiko e a Rosen, con tutto il rispetto per Rosen, viste le premesse?

      Se la Chiesa accettasse la predicazione di Kiko, dove sta andando la Chiesa? Che visione si ha di Gesù Cristo in tutto questo?

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  7. Coppone è l'acronimo di :

    Catecumenale Ostinato Può Produrre Ora Neocatecumenali Eresie

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  8. Super Mario è l'acronimo di :

    Solo Uomini Potentemnete Eretici Ridicolizzano Mamotreticamente Abnormi Ragionamenti Inconsistenti Ora

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  9. Piccolo OT per l'Anonimo dei Miracoli di Santacarmen!

    "Si narra che la stola di Kiko, da bianca che fu, diventò nera come il corvo grazie ad uno sguardo inceneritore che la santa lanciò al collega. Accadde un giorno mentre il poveretto tentava di resistere a Carmen, per non farsi rubare la scena da lei che poi invece lo insultò davanti a tutti. Il miracolo di Carmen è che non ha carbonizzato lui ma solo la stola. Da quel giorno, per devozione e gratitudine a Carmen, Kiko ha sempre indossato quella stola nera."

    FungKu, membro infiltrato nel dicastero per le cause dei santi.

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    1. Fortissimo questo FungKu.......

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    2. Neocatecumenali zucconi! Se davvero avete la coda di paglia, pregate Santacarmen di, graziosamente, non rivolgere mai su di essa il suo sguardo benigno!

      Vigile del Fuoco Aggiunto E Volontario FungKu. Ne abbiamo viste di cose che non vi raccontiamo, tanto non ci credereste mai.

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  10. Sankiko pataccaro al quarto titolo!

    Egregio, ci fregiamo altamente del titolo di cui Lei si fregia.

    Cordialità.

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  11. sankiko pataccaro, altro epiteto per il nostro libro

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    1. Prima avete criticato chi scrive libri sulle eresie del Cammino accusandoli di voler solo guadagnare soldi.

      Ora state minacciando di scrivere un libro.

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    2. Bentrovato apostata!

      Mi sa che il trettre doctor h.c. ora è diventato quater doctor.
      Sempre più ridicolo e surreale!

      Pax

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  12. Ognuno è libero di pensarla come gli pare.
    Dire demonio di qua e demonio di la, dopo milioni di morti, e sicuramente tanti tra di loro, sapendo che l'eucarestia la puoi fare comunque, il vescovo te la fa fare con le precauzioni, è indice di chiusura mentale, settarismo, faziosità, cecità. Oltre a creare divisione nella Chiesa.
    Ma che ci volete fare. Gli altri sono coloro che hanno torto, per avere sempre ragione nella vita si deve fare il Cammino neokikatecumenale, così si avrà sempre ragione anche se Dio e la Chiesa dicono il contrario.

    CDD.

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    1. Vorremmo far notare agli altri lettori del blog che anche prima della pandemia il "bere dal coppone-insalatiera" era contro tutte le norme igieniche.

      C'è un solo caso in cui si beve dallo stesso calice, ed è quello dei concelebranti (e solo nella Messa approvata da Paolo VI). Ma a Kiko e Carmen piaceva scimmiottare i gesti sacerdotali...

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    2. In sostanza, by Tripudio dice che bisogna ritornare alla messa in latino. Introibo ad altare Dei........

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    3. Continua a deviare l'attenzione da quanto vi riguarda, mi raccomando.
      In questo siete maestri, pur di non mettervi mai in discussione.

      Preciso doverosamente che, come è fin troppo evidente, quello che dici di Tripudio non interessa a nessuno. Come non interessa a nessuno se qualcun altro tra noi predilige o meno la messa in latino. Sarà o no un affare personale e discrezionale di ciascuno di noi?

      Il problema delle vostre liturgie, oltre i palesi abusi reiterati negli anni e intoccabili, è che le imponete al prossimo come unica prassi accettabile, nei modi tempi e forme rigide da voi stessi stabilite.

      Non lasciate alcuna libertà di scelta, neanche per la semplice possibilità di inginocchiarsi alla Consacrazione o alla Comunione secondo le sensibilità individuali. Togliete al prossimo ogni barlume di autonomia!

      Questo vi rende deprecabili e attaccabili sotto tutti i punti di vista.

      E' inutile che rigirate la frittata e attaccate sul piano personale.

      Voi siete condottieri di uomini e vi fate responsabili finali di ogni loro scelta, anche la più piccola. Trattate i vostri simili come burattini nelle vostre mani. Vergogna!

      Pax

      P.S. Visto che mi trovo ti do volentieri la mia personale esperienza.
      Proprio per aver avuto a che fare con voi e avere per anni e anni partecipato alle vostre eucarestie, quando poi sono uscita dal Cammino ho tratto molto profitto dalla Messa Tradizionale e dal Canto Gregoriano.
      Una salutare disintossicazione e cura.

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  13. Padre Mario teme che un cambio così radicale e preoccupante, come quello dell'esclusione del gustoso e soddisfacente coppone, possa disincentivare l'entusiasmo e la partecipazione attiva degli affiliati agli impegni del cammino. Ed in effetti non ha tutti i torti! Il vero kikiano è colui che si identifica anima e corpo con il movimento ed i rituali, tutti, son parte imprescindibile della nuova vita del convertito. La conversione al kikianesimo consiste nell'accettazione di principi, regole e credenze che pervadono tutti i gesti della vita quotidiana. Ma affinché questa prostrazione al cammino permanga immutata ogni prassi deve esser mantenuta integra, poiché sono le consuetudini ad inebriare i camminanti. Il rispetto rigoroso delle norme alimenta la credenza dei nc di far parte di un gruppo di un numero contato di eletti, che hanno accesso ad una verità superiore. Questa convinzione fa sì che anche i sacconi neri continuino a proliferare rimpinzando le casse dell'élite (è tutto un ingranaggio che si muove all'unisono).
    Senza gli stratagemmi terreni pensati a tavolino il cammino decede, per questo Mario - il finto tonto Mario che ha dato un apporto decisivo al cammino che si risolve in qualcosa di duramente peccaminoso - si affanna per convincere gli ascoltatori a scovare qualche astuzia che consenta loro di riunirsi come un tempo e di riappropriarsi delle pratiche che sono state vietate dalla Chiesa Madre. In fondo la scorrettezza è il loro pane quotidiano.

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  14. Dalle parole di don Mario risulta che il Cammino non solo sta regrendendo, ma sta vivendo una crisi tanto profonda quanto inaspettata, che produce divisioni e fughe.
    Alla faccia di quello che dicono i camminanti che scrivono sul blog.

    Don Mario parla di comunità e di libertà di coscienza, ma nel cammino questi concetti si intendono in maniera diversa, alla maniera di Kiko e Carmen, che appaiono come due individualisti.
    E anche don Mario non sembra scherzare, visto che oggi, se è "don", e non "padre", lo è perché è stato CACCIATO dall'ordine religioso a cui apparteneva.

    Che concetto di comunità può avere un'individualista?
    Quello di un'entità di cui ci si può servire. Per un individualista la comunità non è altro che una "massa" di individui, non una comunione di persone libere e diverse, ma unite dal vincolo della carità, che rende "più uno" di uno, più uniti di una singolo, che è disunito, cioè alienato, se non si rapporta a Dio e agli altri.

    Che significato può avere "libertà di coscienza" per un individualista?
    Quello di uniformità delle coscienze alla sua coscienza e alla sua sensibilità.
    Per l'idividualista la sua coscienza è il punto di riferimento anche per gli altri, cosicché si sente libero anche di fare scelte, pur essendo cattolico, in contrasto con le scelte della Choiesa, e se qualcuno ha qualcosa da obbiettare, dice che è ispirato dal demonio.

    Spesso sono proprio i più individualisti a parlare continuamente di comunità e di unità.
    Unità CON loro, CON i "catechisti" eventuali, senza mai nominare l'unità CON il Vescovo o con il Papa.
    Forse mi sbaglio, ma non credo che Kiko abbia mai esortato i suoi adepti ad essere in comunione CON il Papa e CON il proprio Vescovo. Anche a costo di rinunciare a qualcosa.

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    1. Occorre solo un po' di attenzione alla terminologia.

      Quando Nostro Signore ha detto «ama il prossimo tuo come te stesso», presupponeva che uno ami davvero sé stesso. Certe anime, invece, sono talmente inquinate dal peccato e dall'odio, che odiano anzitutto sé stesse, e quindi riesce loro facile odiare anche gli altri, provocare sofferenza agli innocenti, ecc. Del resto, se uno odia sé stesso, significa che sta odiando la vita che il Signore gli ha donato, la salute che il Signore gli ha donato, l'esistenza che il Signore gli ha donato: non mi meraviglio che affoghi in una spirale di odio.

      Qualcuno potrebbe ingenuamente obiettare che Nostro Signore ha detto anche (cfr. Lc 14,26): «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo». Attenzione: ciò che nel testo italiano viene tradotto con "odia" non è l'odio di cui sopra, ma l'amore di preferenza. Nei dieci comandamenti abbiamo "Onora tuo padre e tua madre": vi pare che Nostro Signore contraddirebbe il comandamento? Allora, rileggendo con calma quel versetto, capiamo che l'argomento è l'essere "discepoli del Signore", e che la circostanza che potrebbe ostacolare quell'essere discepoli può perfino essere "suo padre, sua madre, la moglie, ecc., perfino la sua vita": delle cose normalmente buone vorrebbero prendere nella tua vita il posto che spetta al Signore.

      Per esempio, se tuo padre (o tua madre, tua moglie... perfino la tua stessa vita) esige che tu pecchi, se acconsenti non puoi essere "discepolo del Signore". Per essere discepolo del Signore devi preferire anzitutto il tuo rapporto col Signore, anche se questo ti costasse la pace in famiglia o qualche comodità della tua vita. Non c'è nessun odio ma solo amore di preferenza: preferisci il Signore (il che non significa odiare tuo padre ecc.: significa solo non interporre tra te e il Signore questioni come "ma mio padre / ma mia moglie / ma la mia vita"). Del resto, Nostro Signore che ci comanda di amare il prossimo "come te stesso", come può comandarti di odiare? Forse che Nostro Signore sarebbe capace di contraddirsi come un peccatore? Contraddirsi è da peccatori, non è un attributo di Dio.

      Chi capisce questo, capisce i madornali errori del Cammino su quel tema.

      Con l'erronea interpretazione del "chi non odia suo padre e sua madre..." ti impongono di andare alla convivenza anche quando la carità cristiana esigerebbe che tu sostieni tuo padre e tua madre. Nel Cammino la virtù della carità è calpestata brutalmente. C'è gente che in ubbidienza ai cosiddetti "catechisti" si è assentata dal funerale di suo padre o di sua madre, o ha mancato di assistere un genitore nelle ultime ore di vita. Per una stupida riunione parlatoria e di grattugiata di chitarrelle e di giri del sacco nero hanno mancato di carità a un padre o una madre. I cosiddetti "catechisti" hanno preteso di uccidere la carità e il quarto comandamento, pur di rimpolpare i numeri della "convivenza". Loro, i campioni dell'ipocrisia, dell'egoismo e della superbia, hanno preteso di fare di te un ipocrita, egoista e superbo. Tutto perché "the show must go on", la pagliacciata delle "convivenze" deve andare avanti, l'autoreferenzialità deve vantare i suoi numeroni gigantoni, l'ipocrisia deve fare i suoi pomposi proclami ("mi faccio schifo... e quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!": sottinteso, ho l'autorizzazione a peccare e a darne la colpa al Signore), le ridicole grattugiate di chitarrella, le carnevalate liturgiche con la "comunione seduti"... Lo show kikiano-carmeniano, "che di cattolico ha solo la decorazione".

      È una vera grazia uscirsene dal Cammino, anche se non di propria volontà.

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    2. rinunciare a qualcosa mai! la comunione con il vescovo solo di facciata, ne sono prova tutte le Veglie celebrate "fuori diocesi" ( perché ovviamente non esiste sulla terra un posto fuori diocesi ) all'insaputa di entrambi i vescovi e celebrate non nelle chiese, cosa per la quale servirebbe sempre l'autorizzazione esolicita del vescovo territoriale tant'è che nella preghiera Eucaritica si dice "in comunione con..." ma loro si credono autonomi senza nessun obbligo, solo diritti.

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    3. Mav eccellente commento che li stigmatizza.
      La cosa più deprecabile è che sono incitati alla disubbedienza da un prete (il nostro SuperMario Pezzi). Sì nella sostanza se si legge con attenzione una sotterranea critica ai Vescovi serpeggia in tutta la disquisizione di padre Mario. O per non disubbidire il nostro presbitero fedele al kikianesimo indica vie per blandire i Vescovi e magari "convincerli" con gli strumenti giusti...

      Pax

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    4. Ancora con questo Super Mario Pezzi. Cosa intendete dire con "convincerli" con gli strumenti giusti? Forse che il Cammino "olia"? E che i vescovi si fanno "oliare"???????????????????????????

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    5. Mai sentito un Vescovo favorevole al Cammino cigolare.

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  15. Confermo che molti nc sono no vax
    Fides

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    1. Confermo. E molti sono provax. Da cui le lacerazioni distruttive di cui parla con Pezzi.

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    2. confermo anch'io
      al grido di "tu hai paura della morte"
      come se non fosse la stessa paura a guidare la loro scelta

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    3. Ma questo, sia chiaro, non mi stupisce, né mi scandalizza: solo mi dovrebbero spiegare dove è andato a finire l'amore al nemico e la loro specialità tanto sbandierata che li contraddistinguerebbe dai fedeli della domenica, se questo problema li divide in modo così grave!
      E, in secondo luogo, vorrei capire come il bere tutti dallo stesso bicchiere potrebbe risolvere le cose. È la comunione con Gesù che ci salva, non i riti tribali di fratellanza.

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    4. Perchè per loro è vitale eseguire la Liturgia come Carmen e il Cammino ha insegnato.
      Altra Liturgia non è riconosciuta tra i neocatecumenali.
      Loro sono, grazie a Kiko e Carmen, i riscopritori, quelli che levano le incrostazioni di secoli. A questo, come spiega padre Mario non possono e non devono rinunciare.
      E' la loro missione, costi persecuzioni, costi la vita, sono pronti a morire.

      Il Cammino non è più il Cammino se ci tolgono l'Eucarestia (la nostra)

      Si vede che questa frase, quasi un tormentone, di Carmen così ricorrente in ogni incontro di itineranti è rimasta ben stampata nelle menti dei fratelli, figurarsi del padre Mario.
      Risuona nelle salette, trsuda dalle pareti.

      La loro Eucarestia, parte costitutiva ne è la distribuzione sotto le due specie e in quella forma e modalità bizzarra.

      Devono bere allo stesso coppone, gli incoscienti, anche in tempo di pandemia.
      Anche se, a ben pensarci, come dice Tripudio anche prima era quanto di più antigienico e rischioso si potesse immaginare.

      Ma questi son loro, e messi alle strette escono fuori con tutta la loro follia esaltata.

      Pax

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    5. In sostanza, i neocatecumenali sono provax o no vax? E se sono entrambi, in che percentuale? E chi vince delle due fazioni? Su, qualche numero, please.........................

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    6. E' incredibile. In 15 anni di blog, si è sempre letto : Kiko e Carmen, Kiko e Carmen, Kiko e Carmen, adesso hanno riscoperto anche don Mario, quando hanno sempre detto che non conta nulla, non ha palle, è un pesce rosso, ecc....ecc...ecc....Chi vi capisce è bravo, ma come diceva De Gregori in una famosa canzone, non c'è niente da capire. Forse.................................................................

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    7. Anonimo puntini, questa indagine la lasciamo a te e alla tua lucida e attenta capacità di analisi.

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    8. Non conosco questi due termini: 'pro-vax e no-vax', ma conosco delle persone che hanno dei pensieri autonomi e liberi (pochi in cammino, ma ci sono ed essi identificano quella percentuale di innocenti che vengono calpestati e maggiormente offesi) che non vengono rispettate da gente autoritaria e narcisista impegnata ad imitare Kiko e Carmen. L'imposizione del coppone prima, durante - non dimentichiamo i deceduti durante la pandemia a causa della presunzione dei capintesta che organizzarono incontri e celebrarono senza criterio -, e dopo la pandemia, è il risultato della rigidità e dell'intolleranza che sosta alla base del movimento. Senza l'imposizione e la tortura psicologica volta ad assoggettare l'affiliato e ad indurlo ad aderire agli imprescindibili e suggestivi riti, i leader del cammino non avrebbero di che nutrirsi, dato che è proprio la setta a sfamarli delle loro peccaminose ambizioni.
      Il cammino non ha bontà, ma ha i suoi tromboni, i suoi menzogneri, i suoi furfanti e ovviamente i suoi imbecilli!

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    9. Anonimo del puntini, non sei informato. Ti invito a leggere ulteriori articoli - circostanza che ti gioverà -, poiché abbiamo più volte affrontato l'argomento: 'Padre Mario', il quale è un pesce rosso che si prostra alle esigenze del cammino e mai delle anime, riferendo, proprio come un mimo simil pesce rosso per i movimenti labiali privi di suono, solo ciò che la voce di Kiko decide. Ed anche questo discorso presentato nel thread è studiato a tavolino. Ma ovviamente non possiamo deresponsabilizzare Mario, il quale non si ritroverebbe a fare il pupazzo se non volesse.

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  16. @ Anonimo 27 ottobre 2021 09:17
    povero padre Mario, anche su di lui hanno da dire, anche se non conta nulla nella Triade, cosa gli direbbero se contasse qualcosa...........
    ________
    @ Anonimo 27 ottobre 2021 17:14
    che si sia o no nel Cn don Mario non conta nulla é per questo che ci piace beati gli ultimi perche' saranno i primi, diceva Lui, è don Mario è di quelli
    ________
    @ Unknown 27 ottobre 2021 11:41
    @blog, dovreste sapere che il Signore protegge i suoi consacrati. Fossi in voi sarei più prudente prima di deridere e oltraggiare un presbitero di Cristo.
    Fallacio Asino Vinicio
    ________


    Povero padre Mario, povero padre Mario!...

    Ma smettetela!
    Povero chi capita nelle loro grinfie, piuttosto!
    Lasciatelo dire a chi sa bene come si comporta padre Mario, come ottempera al suo ministero sacerdotale, tutto al servizio del marchingegno, come spiega bene D.D..

    Chi, sprovveduto, nei suoi conflitti col cammino ha commesso l'imprudenza, di fronte all'incomprensione e durezza di Carmen e Kiko, di rivolgersi al padre Mario proprio perchè sacerdote o presbitero dell'equipe (fate un poco voi) si è ritrovato ancora più disorientato.
    Il padre Mario non prendeva posizione, o meglio ripeteva come una litania, come una lagna: "Parla con Kiko, affidati a Kiko e Carmen, quello che loro ti dicano.."

    Ma che razza di prete è questo?
    Pure lui venduto pur di non perdere la cadrega, la posizione di prestigio acquisita e sempre traballante. (Che Kiko e Carmen a decapitarti ci mettono meno di un nanosecondo).

    Non è, dunquem che ANCHE su di lui abbiamo da ridire, è piuttosto che qui ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ciascuno le sue.

    Fa lo gnorri il padre Mario, fa il don Abbondio, non prende posizione, mai.

    Poi gli esce tutto il coraggio solo quando si tratta di dire le cose che ha detto alle cominità in tempo di COVID e esce fuori con i suoi super-poteri segreti.

    Ma tanta lucida chiarezza di idee dove la teneva nascosta?

    Pax

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    1. Che razza di prete è questo? Il più fulgido esempio di presbitero che possiamo avere, sul quale va tutta la nostra stima più assoluta, totale e definitiva, insieme a p. Livio Fanzaga di Radio Maria. A voi vi lasciamo p. Pio, p. Zoffoli, don Dolindo et similia...................

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    2. Se dopo la descrizione che hai letto, senza confutarne una parola, affermi quello che hai appena scritto devo confessarti che uno come te neanche tra i neocatecumeni più incalliti lo avevo ancora incontrato.

      Sei l'icona dello stato penoso in cui Kiko riduce i suoi adepti imbottiti oltre ogni limite della sua pessima predicazione. Perdete il senso della misura e della decenza.

      Mettere padre Mario e padre Livio
      contro
      p. Pio, p. Zoffoli,, don Dolindo et similia

      Non conoscete vergogna, non avete alcun pudore e neanche ve ne rendete conto.
      Vi qualificate da soli. Grazie per il supporto!

      Pax

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    3. E, visto che mi trovo, voglio prendere qualche altro spunto dai commenti che ho ricopiato dai campioni neocatecumeni che parlano a vanvera sul Blog e neanche si rendono conto di tirarsi la zappa sui piedi da soli.

      Dal mio commento sopra Pax 27 ottobre 2021 21:32

      TORNO SU QUESTO:

      @ Anonimo 27 ottobre 2021 17:14
      che si sia o no nel Cn don Mario non conta nulla é per questo che ci piace beati gli ultimi perche' saranno i primi, diceva Lui, è don Mario è di quelli.

      Per dire che neanche ti rendi conto che se per te essere "ultimi" in senso evangelico significa "non contare nulla" alla padre Mario, allora se salvi il pesce rosso, condanni Kiko e pure Carmen... se salvi gli ultimi, due condanni il padre Mario. Mettiti d'accordo con te stesso.

      E SU QUESTO:

      @ Unknown 27 ottobre 2021 11:41
      @blog, dovreste sapere che il Signore protegge i suoi consacrati. Fossi in voi sarei più prudente prima di deridere e oltraggiare un presbitero di Cristo.
      Fallacio Asino Vinicio

      Asino ragliante te lo dico io questa volta.
      Perchè prima di venire qui a ragliare i tuoi incomprensibili versi non vai dal tuo Kiko e compagnia bella a fare il maestrino?
      Padre Mario ERA "presbitero di Cristo", ma poi si è venduto al Cammino, come ben si sa.
      Mentre lui stesso, insieme a Kiko e Carmen e tutta la casta degli itineranti da sempre e per sempre hanno "deriso e oltraggiato" non solo Parroci, ma Vescovi e Cardinali e anche si sono augurati la fine prematura di un Papato seminando per ogni dove i loro epiteti di faraone, giuda, demonio e quant'altro.

      "Medico, cura te stesso".

      Pax

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    4. Se stai con don Mario vai contro Kiko e Carmen, se stai con Kiko e Carmen vai contro don Mario. Noi stiamo con tutti e tre perchè sono i tre originari dell'Equipe del Cammino, il pesce rosso non l'abbiamo inventato noi. Se poi don Mario non conta, va bene cosi, è un ultimo che un giorno sarà primo, lo disse Lui. Per quanto riguarda l'asino ragliante, il copyright è di by Tripudio, pregasi non utilizzarlo diversamente....

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  17. A proposito di Kiko e sacerdozio, ecco qualche esempio, dal mamotreto del secondo passaggio, che mostra, con le parole del guru, l'intenzione di calpestare malamente il Ministero Sacerdotale, per creare un esercito di schiavetti che facciano la kiko-volontà:

    A pag. 174 Kiko si lecca i baffi pregustando i tempi futuri in cui i suoi responsabili pretoriani saranno diaconi, con i poteri annessi:

    "Negli Atti degli Apostoli vediamo come i cristiani [...] avevano i loro diaconi, come noi faremo con voi, vogliamo elevare al diaconato i responsabili delle vostre comunità ed essi si incaricheranno di fare questo servizio. " (di raccogliere le decime)

    segue

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  18. Nel drammatico scrutinio di un presbitero (cioè di un parroco che, ordinato nella Chiesa - cioè non in seminario RM - ha in seguito accettato di fare il Cammino), Kiko utilizza una retorica meschina da sgambettatore psicologico per affermare il suo predominio:

    Presbitero: "Bene, è che a me, da quando abbiamo incominciato il cammino, ci sono varie cose che mi mettono in crisi, che a volte mi fanno dubitare. Più che dubitare, a volte mi fanno sentire a disagio."

    
Kiko: "Quali cose?

    
Presbitero: "Del cammino. Ne ho già parlato con voi. Non le ho digerite. Ho molta voglia che nel cammino entri la storia della Chiesa, non solamente come secoli, ma che appaia più chiara la vita della Chiesa e in concreto che questa esperienza ci arrivasse dalla parola dei vescovi e ciò non succede. Perché la Chiesa non è stata perdendo il tempo da Costantino ad ora. La Chiesa ha continuato a camminare, non tutto è male, ci sono pure cose buone e lo Spirito Santo ha agito. E mi pare che. manchi una illuminazione di questa Chiesa che in questi momenti vedo rappresentata dalla gerarchia. Il cammino in fondo è chiaro che lo voglio, ora, ci sono certe cose esteriori, per il fatto che lo conduciate voi, che mi creano problemi.

    Kiko: "Chi preferiresti che lo conducesse?"

    Presbitero: "Vedo un problema anche nel fatto che nella comunità abbiamo gettato dietro le spalle la legge di Dio e la abbiamo sostituita con la legge di Kiko, abbiamo cambiato una legge per un'altra legge.

    [segue una sfida a braccio di ferro tra i due - omissis - e poi Kiko riduce tutto freudianamente ad una sorta di neo-sindrome inventata sul momento di invidia-del-kiko]

    Kiko al Presbitero: "Voglio dirti che tutto questo non ti servirebbe, perché è un problema tuo, personale, che ti nasce un poco da questa realtà che hai dietro di te, che se la hai illuminata è stupendo. Tu forse esponi qui tutto questo forse per farti notare, però è necessario sapere se questo è illuminato in te.
    Allora, se si trova illuminato, se è illuminato che tu nel fondo hai un complesso molto profondo di inferiorità perché non ti sentivi amato dal superiore, o per altri motivi, ed hai paura di fare il ridicolo, tutto questo influisce nel tuo ministero e ti condiziona. e questo fosse illuminato la prima cosa che succederebbe è che saresti molto più cauto di fronte a te stesso, alle tue proprie convinzioni, e ti appoggeresti di più in Gesù Cristo.
    "

    E questo era il momento in cui il Parroco avrebbe dovuto sconquassare quei lineamenti caprigni a suon di ben dati ceffoni. E davanti a tutti.

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  19. Quindi quando l'infuriare dell'epidemia imponeva loro di celebrare chiusi in casa facendo a meno della Madre Chiesa era una cosa bellissima,il traguardo a cui erano stati preparati da decenni, ora che invece le precauzioni impongono accortezze che vanno contro il loro volere si tira in ballo il demonio e la paura. Non so se sono più ipocriti o schizofrenici.

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    1. Cara Elena sono entrambe le cose 50 e 50, purtroppo

      Pax

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  20. Leggere Jubilate Deo mi ha riportato cose alla memoria.

    Vorrei condividerle.

    a proposito della citazione a pag.174
    ...vogliamo elevare al diaconato i responsabili delle vostre comunità...
    ricordo benissimo quel tempo.
    Ci fu un tempo nel Cammino durante il quale Kiko e Carmen esasperati dal dover avere sempre a che fare coi preti, parroci e affini, non sapevano più cosa inventarsi per by-passare tanta angustia.
    Un intralcio, un penoso rallentamento, un intoppo.
    E si inventarono questa di "indirizzare" (alias imporre come obbedienza) i responsabili delle comunità (già investiti da loro di un "ministero diaconale", non a caso così lo chiamavano = alla parola - alla liturgia - alla comunità) al diaconato. Questa cosa era pretesa in particolare dai responsabili delle prime comunità delle parrocchie.

    E fu così che questi fratelli, ovviamente OBBEDIENTI, si andarono a fare, col beneplacito del Parroco, il corso diocesano di due anni per il Diaconato permanente.
    Qui cominciarono i dolori.
    Si vede che l'"ispirazione" di Kiko non era tanto frutto della discesa su di lui "della rugiada" dello spirito..."del cammino (ovviamente)" (altro spirito Kiko non ha mai conosciuto).
    Diventare diaconi non è una barzelletta, Kiko aveva previsto solo i suoi vantaggi (essendo lui il "vescovo" di questi diaconi, ossia lui sapeva bene che avrebbero obbedito solo a lui).
    Ma le cose non furono così semplici e lineari.
    Perchè poi il rapporto col proprio Vescovo, per i diaconi permanenti è strutturale, nè più nè meno di quello dei preti incardinati in una diocesi.Ed ecco che cominciarono le guerre, i conflitti e i problemi.
    Molte storie a proposito potrei raccontare, ma ve le risparmio.

    Kiko, alla fine, si trovò con queste forze da lui arruolate e condotte, addestrate con anni di predicazioni, passaggi, rinunce e professioni solenni di fedeltà a lui e a lui solo che non potevano più tanto agevolmente rendere conto a lui solo. Dilaniati tra Kiko e il Vescovo, con l'aggravante anche della moglie al seguito. Scusate l'espressione, ma un vero casino.

    Fatto sta che l'esperimento in men che non si dica fu archiviato. A modo loro, ovviamente, dopo tante enfatiche proclamazioni e messa in campo in pompa magna di questa ennesima genialata penosa.
    Che fecero?
    Cercarono di bloccare le ordinazioni diaconali di tutti quei responsabili ancora in itinere.
    Di riacciuffare quelli ormai ordinati e mettere le pezze dove i danni (per loro) già si erano prodotti.
    Fare un dietrofront radicale più della loro "metanoia".

    E infine di tutti i guai causati incautamente dichiarare davanti alle comunità responsabili gli stessi responsabili diaconalizzati per aver obbedito a loro.
    Un macello mai visto.

    Insomma, erano andati per trovar grazia e trovarono giustizia, con questa storia del diaconato.

    Il prezzo più salato l'hanno pagato, come sempre, i poveri fratelli, le mogli e i loro figli.
    Da antesiniani del cammino, alcuni di loro divennero la vergogna. E il diaconato il loro marchio.

    Non so se si è capito qualcosa.
    Ma, vi chiedo, avete mai sentito parlare più di questa consegna destinata ai responsabili?
    L'hanno cancellata, azzerata, annullata.
    Che razza di ispirato h24 è mai questo campione di ipocrisia? Ci chiediamo una volta di più.

    Pax

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    1. adesso tocca a me complimentarmi con te Pax.
      confermo anche le virgole, e aggiungo che le manovre "correttive" cioè cambiare i responsabili diventati diaconi ha prodotto altri casini tra le due fiugure dentro le comunità, in alcune parrocchie si stanno ancora oggi leccando le ferite, guerre puniche tra "poteri" aggravate dalla debolezza umana del voler esercitare tale potere.
      Un clamoroso boomerang, che ha contribuito alla decadenza del cnc.
      Stendiamo un velo pietoso sulle mogli, assetate di "gloria riflessa", e sui figli, marchiati a fuoco per essere "i figli del diacono"

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    2. Grazie Pax ,altra perla di "fulgida guida del sommo Kiko", riportata alla luce.

      Chissà se qualcuno dei nostri fedelissimi fratelli neocatecumenali, che leggono e scrivono sul blog, ricordano questi gloriosi eventi passati che avrebbero dovuto portare la loro "fondazione" a quelle "sorti magnifiche e progressive" ed invece sono cadute dalle "più alte vette" del pensiero kikiano e si sono sfracellate sul duro terreno della realtà.

      Sogni di kikiana memoria, abbandonati , loro ed i poveracci investiti in prima persona, che hanno creduto alle solite farneticazioni del loro guru'.
      Kiko pensa ,comanda e dispone e come al solito qualcuno paga per i suoi sbagli.
      Ma lui deve andare avanti, non c'è posto per gli errori perché lui è infallibile, la colpa è sempre degli altri.
      Non importa a nessuno che dietro ai suoi fallimenti c'è gente che soffre.
      Ricordate che Il "sommo" Kiko è sulle "più alte vette", quindi non disturbate il "fondatore" che sta lavorando per le vostre "sorti magnifiche e progressive".

      LUCA

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    3. Grazie Pax e Mav per aver illustrato nel dettaglio i risultati della sete di sopraffazione e di vendetta sulla "casta sacerdotale", che trasudano dalle parole di Kiko.

      Nel contesto che descrivete si inquadrano perfettamente i vari discorsi del Kiko stizzoso, senza lasciargli altre scappatoie. Ecco un'altra perla:

      -------
      Kiko: "Abbiamo passato la vita lottando con i preti: che se si tocca il calice, se non si tocca. E risulta che poi abbiamo scoperto che nel fondo non c'era la questione di "se il Vescovo lo permette, o se il Vescovo non lo permette", ma che era una questione affettiva che non sopportava che un altro lo comandasse."
      -------

      E perché mai uno come Kiko, apprendista stregone, subacqueo della pseudo-psicologia, ignaro di se stesso, ignorante di tutto come suola di scarpa, con la testa pigiata nel fango sotto lo scarpone dei suoi istinti infantili sadici, pallone gonfiato venditore di fumo; perché uno così dovrebbe comandare un signor Sacerdote? Solo perché si è inventato di "avere lo Spirito Santo"?

      Questo dovrebbero spiegarcelo soprattutto i sacerdoti che si sono lasciati comandare. E dovrebbero spiegarci anche perché gli hanno lasciato mettere le manacce luride sul Calice che non gli compete - probabilmente neppure come comunicando.

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    4. Già quando Kiko faceva queste affermazioni, riportate da JD, il problema non era se il calice 'si tocca o non si tocca', ma che veniva passato di mano in mano fra i fratelli della comunità, in modo da significare in modo ancor più chiaro che si trattava di una bevuta fra adepti, non del Corpo e Sangue che il Sacerdote, alter Christus, dona. Quindi con la solita ributtante ipocrisia Kiko nascondeva le prassi autentiche e dichiarava che il problema era solo quello che il comunicando toccasse il calice. Ributtante ipocrisia ereditata da certi commentatori neocat.
      Ipotizzo che la decadenza del diacono caporesponsabile sia stata dovuta non solo a incompatibilità fra obbedienza al vescovo e obbedienza a Kiko, ma anche a inutilizzo, quando si sono diffusi i ministri per l'Eucarestia laici, in Cammino dei veri e propri 'camerieri liturgici' in papillon.

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    5. Ai ricordi sul diaconato aggiungo che Kiko ebbe l'"ispirazione" per ovviare ad una precisa necessità.

      Agli inizi i vescovi richiedevano che tutte le celebrazioni del Cammino fossero presiedute da un prete ma i preti scarseggiavano, perché non ce ne poteva essere uno per comunità e le comunità era bene che stessero da sole, non si accorpassero, nemmeno per l'Eucarestia (anche questa è una cosuccia alla quale invece Kiko si è dovuto piegare).
      I diaconi avrebbero ovviato alla scarsità dei preti ed assicurato comunque una figura ministeriale.

      Se ci si fa caso, questa presenza del sacerdote è richiesta anche dallo Statuto.

      L'art. 11 dice che nella celebrazione della Parola IL PRESBITERO invita alla risonanza, anche se l'omelia ha un posto privilegiato.
      In realtà tantissime comunità hanno celebrato e celebrano senza né presbitero né diacono, col semplice responsabile a presiedere, oppure coi "ministri della Parola", gente senza formazione reclutata tra i camminanti semplici più anziani. So di omelie che davano i brividi, fatte da queste persone.
      Se possibile, il presbitero dovrebbe essere presente anche alla preparazione.
      Questo non avviene MAI.

      L'art. 13 stabilisce che la preparazione dell'Eucarestia deve essere preparata SOTTO LA GUIDA DEL PRESBITERO.
      Questo non avviene MAI.

      L'art. 29 stabilisce che anche le catechesi debbano essere preparate "per quanto possibile" insieme al presbitero.
      Questo non avviene MAI.

      Anche Morcillo, quando Kiko gli fece insistentemente richiesta del diaconato permanente per i responsabili, gente scelta votata dalla comunità, ebbe a rifiutare categoricamente.

      Poi, come si sa, i vescovi hanno fatto orecchie da mercante e la mancanza dei preti sostituiti da semplici laici (non diaconi) è divenuta la regola, in barba anche allo Statuto.
      I "ministri della Parola", istituzione del tutto kikiana riguardo a laici senza alcun "ministero", sono la regola nelle comunità, non l'eccezione.

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  21. Pax e Mav, ogni elemento in più che aggiungete, voi che eravate presenti ai fatti, completa il quadro del progetto neocatecumenale ben prestabilito di colonizzazione della Chiesa Cattolica. Una cosa veramente impressionante, anche se "si sa".

    Ma "essi" sono impressionanti anche nella loro incapacità gestionale. Sopravvivono giusto nel disordine dell'opportunismo e della predazione, per questo gli serviva una di una religione "libera da dogmi!!!" in cui Dio va davanti a te e ti dice "contrordine compagni" alla bisogna. Ora che cambia il vento tirano fuori il CCC invece. Per davvero, l'arte di arrangiarsi.

    Alla fine, il risultato che hanno ottenuto è di tirarsi una fucilata sul piede e di farsi crollare addosso la Chiesa madre che volevano sostituire, visto che tanti hanno perso la fede e che dalle parrocchie neocatecumenalizzate la gente fugge.

    Però, loro, almeno, si sono riempiti lo stomaco e le tasche :-/

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  22. Buongiorno a tutti. Ma i responsabili di questo blog hanno mai fatto un consuntivo per verificare se i loro post, le loro idee, le loro accuse, i loro giudizi, hanno portato cambiamenti da parte della Chiesa nel CNC? Semmai l'aveste fatto: avete vinto? Assolutamente NO. Allora poichè sembra che stiate perdendo da anni: sarebbe il caso di cambiare le vostre opinioni nei confronti di una esperienza cattolica che rappresente un itinerario di formazione? Pace

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    1. Il fatto che questo blog abbia sempre diffuso la conoscenza delle vere prassi nascoste del CN ha contribuito a farle cessare, come per esempio l'uso diffuso e consigliato da Kiko della Comunione per asporto da Pasqua 2020 in poi.
      Siamo certi che che anche la scriteriata reintroduzione del bere tutti allo stesso coppone proposta da Mario Pezzi, visto che ne abbiamo diffuso la notizia ben nascosta nel mamotreto segreto, subirà uno stop. Tu cosa ne pensi? Sei favorevole alla comunione per asporto e allo scambio di saliva? Sarebbe gradita una tua opinione in proposito.

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    2. Come già detto tantissime altre volte, questo blog - proprio perché è solo blog, una raccolta di articoli, testimonianze, riflessioni, con uno "spazio commenti" per stimolare la discussione e la riflessione - ha lo scopo di informare, indurre alla riflessione, aiutare a capire le questioni in gioco, stimolare la riflessione, far riflettere, consentire una seria riflessione...

      Quindi non c'è nessun consuntivo da fare perché non c'è mai stato un preventivo o un obiettivo.

      In particolare facciamo notare che i documenti presentati non sono "nostre idee" ma fatti. I documenti della Chiesa non sono "nostre idee". I contenuti dei cosiddetti mamotreti non sono "nostre idee". Le foto e i video pubblicati dagli stessi fratelli del Cammino, non sono "nostre idee".

      Noialtri possiamo aggiungere discussione, commento, riflessione, deduzione, ma i "fatti concreti" restano fatti concreti: quel che la Chiesa ha detto, lo ha detto la Chiesa, anche se lo trovate pubblicato in queste pagine; quel che hanno detto Kiko e i suoi pretoriani, lo hanno detto loro, anche se lo ritrovate citato e ripubblicato in queste pagine; quelle carnevalate celebrate dai fratelli del Cammino, le hanno celebrate loro, anche se ritrovate i loro stessi video e le loro stesse foto a corredo delle pagine di questo blog.

      Tutti quegli uomini di Chiesa - dall'ultimo dei diaconi fino ai sommi pontefici -, tutte le volte che non hanno dato ascolto al grido dei fratelli del Cammino oppressi dalla setta, si sono resi corresponsabili dello scempio neocatecumenale e Nostro Signore lo sa infinitamente meglio di noi e saprà come rendere giustizia, perfetta giustizia, infinita giustizia (la misericordia si applica ai peccatori pentiti, non ai farisei che sono andati al tempio a vantarsi di aver pagato sempre la Decima).

      Infine: non c'è nessun campionato, non c'è nessuna partita, per cui dire "state perdendo da anni" è completamente fuori luogo. Se qualcuno sta perdendo, è il Cammino stesso, che ha smesso di crescere da vent'anni: sono molto più quelli che escono che quelli che entrano, e grandissima parte di quelli che entrano sono i figli di quelli che sono già dentro, e solo perché li si fa incominciare a 14 anni (di modo che il Secondo P assaggio e l'obbligo della Decima piovano loro addosso a 18 anni).

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    3. Valentina è solo un ipocrita che si traveste da "APPROVATO". La risposta non credo che arriverà.
      Un esempio tangibile e Fallacio, gli ho riportato tutte le menzogne ed eresie che propaga, basta leggere il post passato, eppure scrive e fa finta di nulla. Se hai persone così, cosa....?


      CDD.

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    4. io invece ti faccio un'altra domanda. quello che leggi quì, non le opinioni, ma i fatti, li hai mai verificati?
      perché ogni opinione, la mia per prima, è sempre una opinione, ma i fatti, come quella "cosuccia" dei diaconi permanent, sono e rimangono fatti.
      è il fatto principale è che mettendoli tutti insieme il castello dorato del cnc nin staa in piedi, anzi è proprio il cnc che sta tradendo se stesso e tutte le promesse fatte.
      sembra che a turno veniate catapultati qui dalla luna, e vi indispettite discutendo con chi il cammino lo ha fatto fino all'ultimo iota, e purtroppo per voi è testimone di tutte le giravolte

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    5. Sono le 22.30 del 28/10/2021, la notte si appropinqua e prima di chiudere le palpebre scrutiamo ancora questo ameno blog, e vediamo che by Tripudio non ha più scritto "asino ragliante" e che FAV e Barone non hanno più scritto sul blog. Abbiamo pregato santa Carmen di intercedere per questo, e se la serata si chiuderà cosi, possiamo segnalare al prefetto cardinale Semeraro della Congregazione della Causa dei Santi che sono avvenuti i due miracoli per la beatificazione e per canonizzazione di carmen. Succederà? Lo sapremo tra poco.............

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    6. Piuttosto fa specie che nessuno dei lettori neocatecumenali abbia commentato le affermazioni di don Pezzi sul fatto che bisogna tornare, in Comunità, a bere tutti allo stesso bicchiere, 'conquistando' il vescovo.
      Silenzio assordante.
      Volete esprimervi voi, sull'argomento?

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    7. "le vostre opinioni nei confronti di una esperienza cattolica che rappresente un itinerario di formazione"

      "UNA ESPERIENZA CATTOLICA?"

      MA ASSOLUTAMENTE!
      È UNA ESPERIENZA EBRAICO- PROTESTANTE VERSO LA QUALE I PASTORI ( che dovrebbero vigilare sul gregge ) SI GIRANO DALL'ALTRA PARTE.

      "UN ITINERARIO DI FORMAZIONE?"

      MA ITINERARIO SIGNIFICA CHE HA UN INIZIO E UNA FINE, MENTRE IL CAMMINO NON FINISCE M A I.

      "DI FORMAZIONE?
      NELLE SALETTE VI LAVANO PER BENE IL CERVELLO TANT'È CHE DOPO UN BREVE PERIODO TUTTI PARLANO NELLO STESSO MODO, BASTA SENTIRE LE VOSTRE RISONANZE O IL LINGUAGGIO CHE USATE PARLANDO CON ESTRANEI AL GRUPPO.

      QUINDI ... le considerazioni e le conclusioni agli
      ASINI RAGLIANTI 🤣🤣🤣

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    8. Scusate il ritardo, ma non pensavo che giustamente come è previsto dalle regole di questo blog aveste pubblicato il mio post da "anonimo"
      Comunque vi informo che al momento si è ripresa l'eucarestia con il pane azzimo, e se questa pandemia scomparirà sicuramente ritornerà anche la sola di salvezza. D'altra parte non è mai stata una procedura anomala in quanto anche nelle liturgie eucaristiche presieduta dal Papà, Cardinali, Vescovi tutti i sacerdoti bevevano il sangue di Cristo in un solo calice. La sospensione di questo rito giustamente è stata introdotta dopo un confronto ed accordo tra governo e la Can, quindi Valentina non credo che siano state le vostre accuse ad attuare. Pace

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    9. "... e se questa pandemia scomparirà sicuramente ritornerà anche la sola di salvezza..."

      AHahahahah, vero, proprio una SOLA!!!

      sicuramente ritornerà... sicuramente ritornerà... sicuramente ritornerà............

      Pax

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    10. @anonimo 03:32 (complimenti, hai azzeccato l'ora giusta per scrivere un commento).
      1) hai mai visto un ebreo o un protestante recitare il credo in una celebrazione eucaristica?
      2)itinerario di formazione cattolica... Si è forse cattolici a scadenza? C'è un tempo in cui si smette di essere cattolici? Noi crediamo che si è cattolico sempre.
      3) formazione... Esatto, perché fin dall'inizio del cammino non si smette di scrutare la bibbia e il magistero della Chiesa Cattolica.
      Fallacio Asino (ragliante) Vinicio

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    11. @anonimo 03:32 (complimenti, hai azzeccato l'ora giusta per scrivere un commento).
      1) hai mai visto un ebreo o un protestante recitare il credo in una celebrazione eucaristica?
      2)itinerario di formazione cattolica... Si è forse cattolici a scadenza? C'è un tempo in cui si smette di essere cattolici? Noi crediamo che si è cattolico sempre.
      3) formazione... Esatto, perché fin dall'inizio del cammino non si smette di scrutare la bibbia e il magistero della Chiesa Cattolica.
      Fallacio Asino (ragliante) Vinicio

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    12. Come spesso ti succede, Vinicio, hai sbagliato l'esempio, perché i luterani condividono appieno Credo niceno, quindi da questo punto di vista sono più cattolici dei neocatecumenali che si fermano al Credo apostolico.

      Elimina
  23. Iudica me, Deus, et discerne causa mea de gente non sancta. Che bella la messa in latino, vero? Mica quella fetecchia della messa neocatecumenale con le pagnotte sbricciolose e le chitarrelle grattugiate, i balletti scemotti intorno all'altare a fine messa e il coppone insalatiera fonte di Covid. Verooooooooo????????????????

    RispondiElimina
  24. Anonimo......................:
    i camminanti sono pro vax o no vax?
    Dipende. Quando Kiko, o chi ne fa le veci, dice di essere pro vax, allora sono pro vax, quando dice di essere no vax, allora sono no vax.

    Il blog ha parlato sempre di Kiko e Carmen, perché parlare di Kiko e Carmen è parlare del Cammino.
    Ora si parla anche di don Pezzi, perché carmen è morta e anche Kiko, per dirla con Woody Allen, non si sente troppo bene.

    Come vedi non c'è nessuna dietrologia, nessuna forzatura ed è tutto estremamente semplice.
    Ma tutto è contorto per i contorti

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    1. Contorti? Siamo semplicissimi. E Woody Allen ci sta sulle palle perchè è un ebreo ateo, è quello che disse : volete la prova che Dio non esiste? Provate a cercare un idraulico la domenica pomeriggio.

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  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. Anonimo delle 12 e 44:
    dove sta scritto che il blog vuole forzare il giudizio dei Pastori della Chiesa?
    Si propone, però, di esprimere la sua opinione.
    Nel blog gli ex del Cammino danno la loro testimonianza di ciò che hanno vissuto nel Cammino, e chi non ha mai fatto parte del Cammino dà la sua testimonianza di quello che ha visto dall'esterno.
    Il Cammino infatti è estremamente riconoscibile sia per i suoi modi eccentrici e sia per i suoi adepti fanatici, per cui anche chi non ne ha fatto mai parte può farsene un'idea attraverso dati di fatto oggettivi.

    Pubblicare stralci dei mamotreti di Kiko è un altro dato oggettivo.
    Qui non ci si inventa nulla, si manifestano DATI e poi si discutono.
    Il fine è far emergere la verità e stimolare una discussione attorno alla verità.

    E' un dato di fatto è che dei camminanti sono stati convinti e hanno lasciato il Cammino.
    Cioè: ciò che di storto vivevano senza riuscire a concettualizzarlo, ha trovato corrispondenza nelle "rivelazioni" e nelle considerazioni del blog, e sono usciti.
    Questa penso sia una vittoria per il blog.

    Non sappiamo come e quando finirà il Cammino, o se, come speriamo, si ADEGUERA' e si ASSIMILIRA' alla Chiesa cambiando e tagliando là dove occorre cambiare e tagliare.
    In ogni speriamo di aver dato il nostro contributo.

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    1. Non avevamo alcun dubbio che molti camminanti hanno lasciato il Cammino dopo aver letto il blog, questo è uno dei motivi per cui Kiko non vuole che lo si legga. Il Cammino non si deve ne adeguare ne assimilare alla Chiesa, è nella Chiesa e segue le sue direttive, naturalmente con le sue peculiarità, come tutti i gruppi ecclesiastici di qualsivoglia genere e specie. E poi il Cammino è approvato dal Vaticano, quindi vuol dire che va bene così..............

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  27. @ Jubilate Deo
    27 ottobre 2021 21:45

    E' da rileggere con attenzione lo scrutinio ad un presbitero riportato e tratto dal libro del II Scrutinio.

    A parte che qui è la prova che un laico esercita il suo discernimento su un sacerdote, vero paradosso. Da questo abbiamo la ulteriore conferma che, come abbiamo narrato sempre, gli scrutini ai candidati al presbiterato nei R.M. li fanno le equipe itineranti e il capo-equipe laico, in particolare. Cosa illegittima e inaccettabile che tentano di tenere nascosta con mille stratagemmi inutilmente.

    Poi è da dire che questi scrutini, come quelli a cui vengono sottoposti i fratelli delle comunità, sono piuttosto scorticamenti, invasione del foro interno e non solo. Ancor più vergognosi quando a sottoporvisi sono preti di Santa Madre Chiesa.

    Un solo accenno alla subdola strategia kikiana che fa passare per penetrazione dello spirito il suo feroce giudicare. Non è discernimento, ma giudizio preconcetto quello di Kiko.
    A lui tutto va bene quando lo scrutinando afferma:
    - Kiko ho scoperto che quello che annunci è vero per la mia vita... perchè questo e quello (e giù fatti concreti a confermare il carisma del cammino...
    - Kiko, tu mi hai salvato, perchè mi dicesti così e così... e così e così mi è successo. Tu sei un profeta

    Tutto su questo tono negli scrutini che filano lisci.

    Ora, se qualcuno, laico o prete, espone dubbi, manifesta perplessità, avanza critiche ecco che parte l'attacco discernente.

    In particolare per i presbiteri e parroci la musica sempre la stessa, tutta racchiusa nella allusiva e subdola domanda: "Chi preferiresti che lo conducesse?"...
    Dietro Kiko allude al sentimento di "invidia" per il potere laico albergante nel cuore clericale dei preti (spirito perverso, ovviamente).
    Le sue parole per il presbitero sono vergognose e dovrebbe rivolgere piuttosto a se stesso. Narcisista, prepotente, autoritario, accentratore, dittatore, megalomane...

    Il presbitero che osa fare domande e avanzare dubbi sulla conduzione del cammino tutta kikiana di sicuro, secondo Kiko ha seri "problemi personali dentro di lui"

    Le parole testuali di Kiko che riporto di nuovo sono agghiaccianti:

    Tu presbitero
    "nel fondo hai un complesso molto profondo di inferiorità perché non ti sentivi amato dal superiore, o per altri motivi, ed hai paura di fare il ridicolo,...
    (psicologia da strapazzo di bassa lega in bocca a quell'ignorante di Kiko che continua)

    "tutto questo influisce nel tuo ministero e ti condiziona. Se questo fosse illuminato la prima cosa che succederebbe è che saresti molto più cauto di fronte a te stesso, alle tue proprie convinzioni, e ti appoggeresti di più in Gesù Cristo."

    (qui è diabolico assolutamente: Kiko tenta di inibire il presbitero pensante, partendo dai sensi di colpa che sta perfidamente inculcando in lui, con la favola che lo sta illuminando col suo discernimento profetico e gli dice: Devi essere CAUTO con le tue convinzioni - gli insinua insicurezza - e DEVI APPOGGIARTI di più IN ME! Ovvio!

    Questi i capolavori del grande artista di categoria superiore pure lui.

    Pax
    Pax

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    1. Scrutini del Cammino neocatecumenale.

      Nel 1984, nella parrocchia di sant'Ambrogio a Pinerolo, si riunì in una saletta la IV comunità diretta dal catechista Alfonso Guidotti. Si doveva scrutinare un camminante, Giulio Benincasa, che doveva passare dal II al III step. Il catechista lo fece sedere in mezzo ai suoi confratelli, e gli disse:

      Catechista : iniziamo con una domanda semplice. Quali sono i sette vizi capitali?
      Giulio : Genova, Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli.

      Risata nella sala.

      Catechista : quali sono i 7 doni dello spirito Santo?
      Giulio : 1) Uno smartphone Samsung 2) Un Pc Hp 3) Una stampante Epson 4) Un orologio Bulova 5) una penna stilografica Parker 6) una Audi A3 7) una bottiglia di Glenfiddich da regalare a Kiko Arguello

      Altra risata nella sala

      Catechista : Ultima domanda, chi è mammona?
      Giulio : la moglie di babbona

      Altra risata e applauso finale.

      Cosi Giulio fu promosso al III step e dal giorno pagò la decima con il sorriso sulle labbra.

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  28. "E' un dato di fatto è che dei camminanti sono stati convinti e hanno lasciato il Cammino.
    Cioè: ciò che di storto vivevano senza riuscire a concettualizzarlo, ha trovato corrispondenza nelle "rivelazioni" e nelle considerazioni del blog, e sono usciti.
    Questa penso sia una vittoria per il blog."

    Scusami Pietro non è una vittoria del blog, qui non ci sono né vinti e né vincitori.
    Ci sono, da una parte ,segreti ed arcani di un percorso di fede che si definisce cristiano e gente che lo ha provato sulla sua pelle ed evidenzia le criticità ed i problemi mai risolti all'interno di quel percorso.

    Questo blog non vuole vincere nulla, tenta solo di rimettere le cose a posto, di dare una visione più completa e reale possibile di una realtà che si cela nelle pieghe più nascoste della Chiesa.

    Il CN è volutamente criptico e lo è dà SEMPRE,
    se fosse trasparente non avrebbe bisogno di essere rivelato e spiegato, pultroppo non lo è e non lo è mai stato, quindi questo blog tenta di dipanare la matassa intricata del CN è renderlo chiaro alla gente.
    Se poi le persone escono dal CN o non entrano proprio dopo avere letto questo blog ,questa non è una vittoria del blob ma è una vittoria della verità, della giustizia e della realtà dei fatti.

    È questa cosa è resa evidente dalla mancanza di un qualsiasi dialogo costruttivo con i neocatecumenali che intervengono.

    Non c'è un confronto sugli argomenti trattati.

    C'è solo un rifiuto più o meno netto ,dovuto alla impossibilità dei camminanti di poter cambiare qualcosa all'interno della loro organizzazione.
    Il CN và accettato così come è o va rifiutato in todo.

    Chi è dentro questa realtà non può fare nulla per cambiarla e questa cosa già da sola è frustrante, se poi si comincia ad avete dubbi od a scoprire criticità e problemi diventa un vero incubo, perché ogni dubbio dei camminanti viene visto e trattato dalla gerarchia neocatecumenale come una eresia ,un attacco personale alla loro autorità ed all'organizzazione e viene sradicato insieme alla persona che lo ha posto.

    Questo è il dramma vero del CN.

    Poi, a livello della singola comunità può esserci un minimo di tolleranza, particolarmente nelle comunità agli inizi o piu giovani.
    Oppure dovuta magari per effetto di un catechista o un responsabile più sensibile.
    Ma dopo alcuni anni ed alcuni passaggi chiave ,le cose devono essere normalizzate, certi atteggiamento vanno corretti, bisogna adeguarsi ad uno standard.
    Il collo della bottiglia si restringe e iniziano i problemi per tutte quelle persone che non si adeguano al nuovo corso ed alle nuove regole.

    Questa è la prassi neocatecumenale, prendere tutto o lasciare tutto, dentro o fuori.

    Ecco perché la gente scappa e non è una vittoria per nessuno perché queste persone, se sono state dentro al CN per molti anni ,hanno delle grosse difficoltà a gestire la loro vita.

    Il CN diventa un marchio di fabbrica scomodo che crea tantissima sofferenza umana e spirituale.

    E questa è una sconfitta anche e soprattutto per la Chiesa, che facendo da garante del CN, per queste persone diventa la co-responsabile della loro sofferenza.

    LUCA

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  29. @valentina, i luterani nel loro credo dicono "... Credo nella santa Chiesa cristiana (universale)". Molto diverso da quello che dici. Poi non è corretto dire che approvano il credo niceno, ma quello di Nicea-Costantinopoli (325/381).
    Il credo apostolico poi è quello ufficiale della Chiesa cattolica.
    Ovviamente come tutte le altre repliche anche questa non la pubblicherete, ormai è diventato un modus operandi.
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cattolica infatti vuol dire universale. Per questo preferiscono definirci come 'romani' (de Roma).
      Poi non capisco cosa intenda come 'ufficiale'. Sicuramente il Credo apostolico è il più antico, successivamente sviluppato nell'ambito dei due concilii per difendere la fede dalle molteplici eresie dei primi secoli. L’OGMR afferma che “ad utilità dei fedeli, in luogo del simbolo niceno-costantinopolitano, la professione di fede si può fare, specialmente nel Tempo di Quaresima e nel Tempo di Pasqua, con il simbolo detto ‘degli Apostoli’”.
      Dalla stessa formulazione della frase si comprende il rapporto fra i due.
      Se in Cammino si recitasse di più il credo niceno, forse alcune idee si chiarirebbero. Dico forse...

      Elimina

  30. Fav , per risponderti, sul tuo cercare il granellino ed ignorare la trave , faccio tesoro di un aforisma di Oscar Wilde • Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.

    LUCA

    RispondiElimina

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