giovedì 10 marzo 2022

Le insidie di Satana. Da un commento di Don Dolindo Ruotolo

Proponiamo un breve estratto dell'opera "Sacra Scrittura. Vol. I: Genesi" di Don Dolindo Ruotolo (Napoli, 1882 - 1970), santo sacerdote e terziario francescano.

Don Dolindo, mistico e uomo di Dio, è stato anche un prolifico scrittore e ci ha lasciato un vastissimo tesoro di opere che spaziano tra teologia, ascetica e mistica, nonché il monumentale "Commento alle Sacre Scritture". Ha raccontato la sua vita nell' Autobiografia intitolata "Fui chiamato Dolindo, che significa dolore"

Tutta la sua vita, sin dall'infanzia, fu segnata da difficoltà materiali, fisiche e psicologiche e da ingiustizie, subite sia in famiglia che nell'ambito della stessa Chiesa. Egli sopportò tutto con devota umiltà per amore di Nostro Signore, offrendosi completamente a Lui e Dio fece di questo suo servo fedele un'anima eletta. Conquistò la stima di Padre Pio al punto che quest'ultimo non esitava ad indirizzare a lui i pellegrini che gli arrivavano da Napoli. 

Tornato al Padre a 88 anni in odore di santità, è stato dichiarato Servo di Dio. La sua causa di beatificazione è stata aperta nel 2021. Per le opere di Don Dolindo si veda per esempio il sito di Mariana Editrice, che stampa e spedisce a richiesta, dietro offerta minima maggiorabile liberamente. 

Proponiamo questo testo di Don Dolindo per l'utilissima panoramica che questo santo sacerdote ci offre degli obiettivi e delle tecniche utilizzate dal nemico infernale al fine di aggredire le nostre anime, separarle da Dio Padre e condurle in inferno. Leggere Don Dolindo aiuta a riconoscere il male senza necessariamente compromettersi con esso - come accade invece nell'obbligatoria kenosis kikiana. 

Le differenze tra i consigli di Don Dolindo e la dottrina e le prassi del Cammino saltano immediatamente all'occhio. Ognuno potrà coglierle e proporre, se lo desidera, le proprie riflessioni nei commenti.

Trovandoci in questo periodo quaresimale di esame di coscienza e purificazione, suggeriamo anche la lettura del libro "Il Combattimento Spirituale"
di Don Lorenzo Scupoli.

Nota - i titoletti evidenziati presenti nel testo sono stati inseriti da noi.



Una guerra contro la paternità di Dio e la filialità degli uomini

Satana nel tentarci ha per fine, come egli stesso recentemente disse in Francia per bocca di un ossesso, di screditare Dio presso la creatura e la creatura presso Dio. Egli cerca d'influire nelle nostre cose, per turbare l'ordine della Provvidenza e per farcelo apparire illogico e tiranno. Anche nelle piccole cose, specialmente quando, noi ci agitiamo, interviene come un maligno che si diletta a far cattiverie e dispetti.

Il figliuol prodigo (Lc 15, 11-32)

Una chirurgica guerra materiale

Complica certi malanni e cerca di confondere i medici in modo da dare al male il carattere della spietatezza; cerca d'influire su quelli che ci fanno del male in modo da renderli più maligni, per poi farci agitare contro la Divina Provvidenza; fa apparire come una fresca e deliziosa spensieratezza la vita del mondo e come una oppressione quella dello spirito; è pronto sempre ad intervenire ad ogni nostra preghiera, per complicare le incresciose situazioni proprio quando preghiamo, al fine di screditare la nostra elevazione a Dio, e nello stesso tempo c'illude con qualche effimera prosperità quando non preghiamo per convincerci che è più prosperato chi mena una vita materiale e spensierata.

L'arte satanica è più sottile ed insidiosa di quello che possiamo supporre, perché il demonio si cela sempre sotto una forma a noi familiare in modo da non destare i nostri sospetti, e il più egli si serve delle leggi e dei fenomeni naturali per insidiarci. La sua malignità è terribile perché egli è malizia assoluta, senza temperamento di sensibilità di cuore e di compassione, come avviene sempre anche nel più maligno degli uomini; ama dunque fare il male e si diletta nel vedere le creature agitate ed impacciate nelle sue insidie; per questo niente più lo sconcerta quanto la pazienza, la carità, l'umiltà e la mansuetudine.

Interviene anche nelle manifestazioni della nostra attività per screditare Dio; cerca con arte seduttrice di rendere più attraente quello che è peccaminoso; fa apparire come eccellenti le scienze umane e come spregevoli quelle soprannaturali; circonda di prestigio ciò che è terreno e fa apparire come trascurabile ciò che appartiene al Cielo

Non è a caso, per esempio, che certe immagini sacre riescano pessime e che la più ordinaria immagine profana abbia una maggiore attrattiva. 

Ebbene sì, queste sono chiese cattoliche. E molte altre ne esistono di altrettanto "diversamente belle".

Satana cerca d'influire in tutto, lavora più di quello che noi supponiamo per screditare presso di noi Dio e quello che appartiene a Dio; così per esempio negli stessi giornali cerca d'influire per dare più attrattiva alle riproduzioni delle figure pagane che a quelle cristiane.

Satana, come un dispettoso terribile, cerca di molestarci nel lavoro, per screditare occultamente la Divina Provvidenza, e soprattutto cerca di agitarci, perché non c'è una cosa che tanto lo avvicini a noi quanto l'agitazione; egli non può penetrare in noi che per i centri nervosi, ed è chiaro che quando i nervi sono in maggiore agitazione gli è più facile influenzarli, perché nella maggiore tensione, i nervi non sono dominati dalla nostra volontà, sono senza controllo, sono come casa incustodita, dove più facilmente penetra il ladro. E’ così che a volte a noi sembra quasi che gli oggetti dei nostro lavoro siano dispettosi, che un ago apposta non s'infili o ci punga, che apposta un martello ci percuota o sfugga dal manico, che apposta si rompa un oggetto o si alteri una vivanda. Satana lavora terribilmente, e Dio glielo permette come glielo permise per il Santo Giobbe, per i suoi altissimi fini di amore, e perché la terra è l'ambiente delle attività di Satana.


Una chirurgica guerra spirituale

È incredibile come Satana lavori nel mondo, là dove ha libero il varco, là dove non trova la Croce e Maria SS. che lo arretrino; tanti incendi, naufragi, scoppi, sventure, disastri, sono dovuti a lui; egli può agitare le tempeste, può sconvolgere le forze naturali, può turbare le relazioni tra i Popoli, può ubriacare gli uomini perversi e spingerli ad inaudite violenze, come fa con i comunisti.

Le anime pie sono come Giobbe nella raffica infernale, e non vincono che con la pazienza, la dolcezza e la calma, non vincono che attaccandosi alla Croce ed ai mezzi soprannaturali, non vincono che vivendo della Chiesa Cattolica e nella Chiesa Cattolica, dove Satana non può entrare mai da padrone, e dove sta timoroso per le continue sconfitte che riceve. Per questo Satana tenta di scompaginare, la stessa Chiesa, cerca di avvilirne le membra col peccato, cerca di dividerle dall'unità della fede con le eresie. 

Lutero confessa nei suoi scritti che Satana lo spinse a ribellarsi e che gli suggerì d'abolire la Messa, di negare l'Eucaristia e di rinnegare la Madonna; questo empio eresiarca, confessa che Satana s'intratteneva con lui e che aveva mangiato con lui più di un quintale di sale, tanta era la frequenza con la quale lo assisteva nei pasti.

Noi viviamo spesso avvolti da spiriti maligni e non ce ne accorgiamo e ci facciamo vincere da essi con una facilità impressionante. Satana sceglie ogni via per farci del male e per giungere a screditare Dio innanzi a noi; ci spinge alla falsa pietà, ci illude con le false manifestazioni mistiche, c'induce a rovinarci la salute con la falsa penitenza, per poi farei sentire il peso delle nostre sofferenze; ci nasconde a noi stessi, perché non ci sveliamo ai nostri direttori spirituali, ci spinge persino alle false carità per intralciare il nostro cammino, per irretirci nelle cose temporali quando la nostra missione è spirituale. [...]

Satana può sviare il cammino di Dio nelle anime facendo loro intendere che le sventure che le colpiscono sono un castigo divino; egli così le toglie dall'altare della loro immolazione e le getta nelle angustie del terrore, le arresta nelle loro voci di gloria per Dio, e le getta nel disorientamento e nell'ansietà. Satana a volte ci manda intorno persone moleste che ci lodano, persone sensuali che ci allettano, persone antipatiche che ci turbano; a volte disturba la nostra vita interiore con visite vane, con cicalecci che sembrano spirituali e sono inutili prolissità.

Satana soprattutto cerca di staccarci da Maria SS., perché sa che il solo nominare Maria lo sconcerta e lo fuga; perciò può influire persino nelle devozioni, può darci un'effimera fiducia in un Santo, può incamminarci verso anime false o darci un fanatismo sterile per le anime veramente sante; egli è contento quando Maria è sostituita, preferirebbe veder canonizzato tutto il mondo e tutto, l'inferno, pur di veder dimenticata Maria

Per questo la devozione vera e costante alla Madonna lo sconcerta più di qualunque altra forza spirituale, perché la Madonna ha la missione di schiacciargli il capo. Con Maria, Regina di grazie, Satana non può screditare Dio presso di noi, perché Maria è un raggio troppo grande della divina bontà, è un raggio che fuga ogni tenebra e che ci fa sentire l'amabilità di Dio.

Satana cerca sottrarci al Signore facendoci operare naturalmente, in tutto penetra per toglierci l'intenzione della gloria di Dio, cerca di carpire i primi momenti della nostra giornata, affinché ci alziamo per la fretta e non per amore di Dio, cerca di prospettarci come male fisico una mortificazione e subito dopo ce la prospetta come un bene per farcela fare per nostro tornaconto. Così, per esempio, impedisce che un fumatore rinunzi al fumo per amore di Dio, ma in seguito glielo fa rinunziare per la preoccupazione che possa nuocergli la nicotina. 

Impazienza e mancanza di equilibrio

Satana soprattutto cerca di farci impazientire, perché l'impazienza ci sottrae a Dio più di qualunque vizio, oseremmo, dire, più, della stessa impurità. In ogni vizio c'è infatti un lato umiliante che ancora ci accosta a Dio, ma nell’impazienza e nell'ira c'è l'orgoglio che si vuol fare ragione ad ogni costo, e dopo la raffica è l'orgoglio che ci vuol fare giustificare l'impazienza. Se, si nota, è assai difficile convincere un impaziente del suo difetto, e solo un'anima santa si umilia, quando è rimproverata d'ira o d'impazienza; ma anch'essa avverte quasi una ripugnanza ad accogliere in pace l’ammonimento, perché vorrebbe convincersi di avere ragione.

Satana per disorientarci da Dio, c’insidia anche con le devozioni e le penitenze che spuntano come funghi e sfumano come soffioni, per esempio, in una tribolazione assillante ci spinge ad atti di pietà esagerati, a penitenze pesanti ed insostenibili, a fioretti spirituali ai quali non può reggere sempre la naturaper poi farci sentire il disinganno di non essere stati esauditi nelle nostre preghiere e sfiduciarci.

E’ così che in certi momenti la nostra povera ed insidiata pietà cambia ogni due giorni, si muta facilmente, passa dalla penitenza al rilassamento, dalla vigilanza alla dissipazione, dalla preghiera all'oziosità. Satana fa in modo che noi possiamo dedurre da un'intensa applicazione alla pietà e da un'agitata serie di preghiere, che la preghiera è vana, che le cose avvengono naturalmente, che è vano sperare che mutino finchè non abbiano fatto il loro corso, e così ci toglie la Fede e ci agita nella disperazione

Per questo la Chiesa è tanto equilibrata e sobria in ogni manifestazione della sua vita; Essa ci fa fare la penitenza ma in un tempo stabilito, ci fa pregare, ma desidera più la costanza nella preghiera che un'intensità che stancherebbe la natura. 

Satana vuol farci perdere la fiducia dell'attesa, ci fa dimenticare che la preghiera calma e continuata raggiunge lo scopo infallibilmente, e c'illude in una falsa e pesante pietà, che poi si muta in discredito per Dio.


Tranelli ed accuse

Satana c'illude poi in tanti altri modi che è quasi impossibile sintetizzare: ci spinge alla fretta e nella fretta si diverte ad intralciarci l'attività per poi farci adirare. Si può dire, senza tema di esagerare, che la nostra ira è il divertimento di Satana, è la soddisfazione della sua malignità, come lo è per tante anime volgari, le quali godono nel vedere i litigi, e si divertono nel sentire le esplosioni dell'ira di chi è tormentato dagli altri. 

Satana ci spinge: alle minuziose cavillosità per le quali la vita diventa pesante, perché si diverte vedendoci impacciati nelle manie umane e sottratti alla fiducia che dobbiamo avere in Dio. Satana ci turba nelle ansietà della vita materiale e ci fa pensare sempre al futuro per agitarci e sottrarci all'abbandono pieno in Dio

Ci turba con l’avidità delle ricchezze, e poi si diverte a non farcele godere spingendoci all'avarizia; ci turba con le miserie della gola, per tentare di moltiplicare i nostri desideri materiali e renderci infelici; ci prostra con le oziosità dell'accidia, c'invelenisce con le miserie dell'invidia, ci oscura con le tenebre dell'errore, ci sottrae a Dio con le illusioni della vita, e negli orrori dell'impurità ci fa concepire persino un'avversione funesta contro di Lui.

E così che, come si è detto, Satana scredita Dio presso la creatura e la creatura presso Dio, perché dopo che l'ha miseramente avvilita, l'accusa innanzi al tribunale divino, per ottenere il permesso di tormentarla disperatamente e di farla sua nell'eterna perdizione. Per questo Satana si trovò presente quando Dio chiamò al rendiconto i nostri progenitori, per tentare, se gli fosse stato possibile, di rendere più oscura la loro sorte.


Satana maledetto da Dio

Dio maledisse Satana, e poiché questi nella forma di serpente aveva teso insidie alla donna distraendola da Lui, maledisse anche il serpente, rendendolo ripugnante, e condannandolo a strisciare sul suo ventre ed a mordere la terra [...]. Dicendo però al serpente: Tu striscerai sul tuo ventre e morderai la terra, Dio volle esprimere principalmente la maggiore umiliazione che dava a Satana: l'angelo della luce era così relegato in una maniera più umiliante sulla terra, alla quale per la sua caduta, era già incatenato in una sfera di attività materiali e meschine; colui che avrebbe dovuto estasiarsi nell'eterna gloria, era ridotto ad attività immensamente umilianti, e mordeva la terra invece di saziarsi della eterna vita

Nel dirgli che avrebbe strisciato sulla terra, Dio gli annunziava la terribile umiliazione che gli avrebbe inflitta un giorno il Verbo Umanato, del quale stava per fare solenne promessa alla donna. Satana infatti fu sconfitto, e mentre prima della Redenzione dominava le anime, dopo perdette il suo dominio e strisciò solo, per così dire, su quelle che, per l'ostinazione nel peccato, erano vili come la terra alla quale erano attaccate. Dio rinnovò così, solennemente, la condanna subita da Satana quando cadde dal, cielo, e gli annunziò la sconfitta più grande che avrebbe avuto nella Redenzione. [...]

Quel medesimo serpente maledetto fu un giorno elevato da Mosè nel deserto, sopra di un ceppo, e rimase come immagine di Colui che volle essere crocifisso per amor nostro, apparendo Egli ripudiato e maledetto, come si vedrà a suo luogo (Num. XXI). 

Maria, nostra custode



Dio, dopo aver maledetto nel serpente il demonio, gli annunziò la sconfitta che un giorno gli avrebbe inflitta il Redentore e la Vergine Immacolata che doveva dare al mondo la salvezza nel suo Figliuolo Divino. Il vers. 15 di questo capitolo è chiamato perciò il Protoevangelo, cioè il primo annunzio della buona novella, della liberazione. Dio disse al serpente che avrebbe posto un giorno inimicizia fra lui e la donna, fra il seme suo e il seme di lei. Non parlava di Eva ma di Maria, la vera donna, perennemente nemica di Satana, perché Immacolata fin dal primo istante dei suo concepimento. 

In queste parole Dio rivelò il mistero dell'Immacolato Concepimento di Maria definito poi dal Papa Pio IX come dogma di fede. Il dogma sta proprio in queste parole. Dio annunzia infatti la donna che doveva essere nemica di Satana e che doveva dare alla luce il Figliuolo che doveva schiacciare il capo all'infernale dragone. 

Il seme di Satana sono i demoni, il seme della Donna benedetta è il Redentore; Egli è chiamato con tutta ragione seme della donna, perché Maria lo generò dal suo seno senza concorso umano. La Donna Benedetta non sarebbe stata nemica di Satana se per un istante solo fosse stata macchiata dalla colpa originale; dunque, per rivelazione diretta di Dio e quindi per fede, Essa fu immacolata fin dal primo istante del suo concepimento

Il Testo originale dice che il seme della donna schiaccerà il capo a Satana: Porrò inimicizia fra il tuo seme ed il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo. La Volgata dice che glielo schiaccerà la donna: Essa ti schiaccerà il capo; i due sensi si equivalgono poiché Maria schiacciò il capo a Satana per Gesù Cristo, e Gesù Cristo, Figlio di Maria, schiacciò il capo all'infernale serpente.


Dio soggiunge che il serpente si avventerà al calcagno del seme della Donna; è al Figlio di Maria che si riferiscono queste parole nel Testo originale ed annunziano la Passione dei Redentore. Satana infatti si avventò con tutta la furia del suo odio al calcagno, cioè all'Umanità del Redentore e con le sue perfide arti lo fece condannare a morte dagli Scribi, dai Farisei, dai Sacerdoti e da Pilato; si avventò ma non vinse, che anzi, come un serpente avventandosi al calcagno è calpestato proprio nell'atto che lo ferisce, così Satana fu vinto dal Redentore proprio nell’atto nel quale gli fece dare la morte.

Avventandosi contro l'umanità del Redentore, Satana si lanciò anche contro la Donna Benedetta perché Essa fu addolorata e ripiena di angoscia per la morte del suo Figliuolo; ma in quel medesimo dolore Essa schiacciò il capo a Satana, gli tolse il dominio che aveva sugli uomini, e li prese Essa, come Madre, in sua custodia.

Estratto da: Commento al libro della Genesi, di Don Dolindo Ruotolo



Don Dolindo ci ricorda la parola di Nostro Signore: "Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate" (Lc 12,35-40 ; Mt 24,37-44). Se il nemico infernale non si arresta mai nella sua opera di seduzione e distruzione, allo stesso modo dobbiamo vegliare sempre, permanendo in un atteggiamento costante di preghiera, di adorazione, di lode, di offerta, di richiesta, di comunicazione trasparente e costante con il Cielo, senza mai abbassare la guardia.

Don Dolindo è stato un fervente devoto di Maria SS., ha contemplato e venerato profondamente la maternità divina di Maria ed ha sempre raccomandato la pratica quotidiana del Santo Rosario. Con il suo apostolato mariano Don Dolindo ci invita a ricorrere alla Santa Vergine, che, in quanto madre del nostro Creatore, è anche madre nostra.

Le spoglie mortali di Don Dolindo riposano nella chiesa di San Giuseppe dei Vecchi e Immacolata di Lourdes a Napoli. Una targa reca l'iscrizione: "Quando verrai alla mia tomba, tu bussa. Anche dalla tomba io ti risponderò: confida in Dio! Sac. Dolindo Ruotolo". (Foto da: Cooperatores Veritatis)

93 commenti:

  1. "Leggere Don Dolindo aiuta a riconoscere il male senza necessariamente compromettersi con esso - come accade invece nell'obbligatoria kenosis kikiana"
    ________

    Già questo passaggio ci offre la distanza abissale che separa don Dolindo da Kiko.
    Nel Cammino è enfatizzata l'esperienza fino al punto da metterla avanti alla stessa "grazia" che Dio dispensa come e a chi vuole.
    Nella vita dei santi, quelli veri, mai è stata l'esperienza diretta delle "profondità di satana" a fare la differenza.
    Pensiamo a San Domenico Savio, a Santa Teresina, a tanti santi poco più che bambini che Dio ha preservato come "fiorellini prediletti" del suo campo (come si autodefiniva Teresina). La coscienza che avevano del peccato e della morte dell'anima a cui porta.

    San Domenico, morto adolescente e preservato dal Signore, ripeteva - savio di nome e di fatto- "Prima morire che peccare".

    Si può arrivare a detestare il peccato per esperienza - figlio prodigo, Maria Maddalena, Zaccheo - ma anche no.
    Dio è Dio. Libero e imperscrutabile nel suo agire ma nel Cammino è inglobato, blasfemia, in stereotipi falsi perché assolutizzati.

    I maestri dell'ascolto non ascoltano, e si servono della religione e di Dio.

    Mai nel Cammino si mette in guardia dal peccato come si dovrebbe da parte di veri maestri della fede.

    Si inculca, piuttosto, che chi ne ha fatto esperienza ha indubbiamente una marcia in più e più chance.

    Un catechista che non possa dire "ne ho combinate di ogni..." ha sicuramente un impatto troppo soft con l'uditorio per lo stile neocatecumenale così estremo.

    È da riflettere e ben si comprende perché Padre Pio che indirizzava i suoi figlioli spirituali a don Dolindo sapendo in che mani li metterà mai si sarebbe sognato di consigliare ad un'anima il C.N., fondato da chi lo stesso santo padre ha definito "falsi profeti".

    Pax

    RispondiElimina
  2. Sono veramente grata a Jubilate Deo per il lavoro che ha svolto.
    Mi ha fatto molto bene leggere quello che don Dolindo ha scritto, mettendo a disposizione di tutti la sua esperienza di fede con liberalità grande. Senza imposizioni, senza ostentazione.
    Senza percorsi iniziatici scanditi da scrutini da lui stesso condotti chiedendo ascolto acritico e obbedienza prona.
    Con umiltà e con amore alle anime questo santo vero dona agli altri quanto Dio gli ha insegnato istruendolo interiormente.
    Il Signore confonde i superbi nei pensieri del loro cuore e ammaestra gli umili sempre interiormente (il Maestro interiore lo definiva Sant'Agostino) facendoli parte della scienza e donando loro la sapienza, la saggezza vera che appartiene ai veri fedeli.
    ........

    RispondiElimina
  3. ........

    È impressionante leggere come don Dolindo smaschera le trappole del demonio affinché le anime non vi cadano. Il diavolo getta l'amo, chi abbocca poi lo porta a spasso e lo sbatte a suo piacimento.

    Mi ha colpito un aspetto ricorrente, una parola che frequentemente don Dolino usa per designare una cosa da cui guardarsi:

    l'agitazione.

    Come per essa primariamente il demonio ci tiene in ostaggio, governando prima i nostri pensieri e il nostro discernimento e poi i nostri stessi comportamenti che finiscono per far male al prossimo e ancor prima a noi stessi poiché ci allontanano dal nostro Bene.
    L'agitazione.

    E ho fatto un parallelo col cammino.
    Nemico della quiete assolutamente.
    Si inizia con la consegna di dover litigare in comunità, se no non si è veri. Dire sempre e tutto in faccia ai fratelli nelle convivenze, magari arrivando pure alle mani, senza scandalizzarsi.

    Poi, quante volte abbiamo sentito "pulire la coppa dal di dentro" come lasciapassare per tutte le mancanze di misericordia? Come stura alle peggiori pulsioni, all'ira, incontinenza, insofferenza? Mai si pone come obiettivo la virtù.

    È meraviglioso come don Dolindo, da vero conoscitore dei combattimenti col demonio, come padre Pio, indichi la via della quiete e della pace, della soavità, come via migliore non solo per chi ci vive accanto, per non far guerre, ma anche e prima ancora per il nostro stesso profitto personale.

    E mi sovviene Carmen, sempre agitata e inquieta vomitare su Kiko le sue insoddisfazioni accumulate anche a causa della sua intemperanze. Sempre indulgente con sé stessa, sempre ad assecondare ae stesa a danno del prossimo che la contattava.
    Sollevava guerre di frequente.
    Durante le esperienze dei fratelli itineranti andava sempre a sfruculiare i punti deboli di questo o di quello, e veniva la sarabanda.

    Giudicate voi chi la guidava in queste tristi contese sterili. Sopratutto se scatenate in pubblico in assemblea. La vergogna e la gogna a cui esponeva i contendenti. No, non c'era pace, non dico calma.
    Pessimo esempio.
    Perché poi tutti si tende ad imitare e ti convinci che per aver fatto bene il Cammino devi essere anche tu un guerrafondaio.
    Se rifletto ancora riconosco che buona parte del mio pessimo carattere che tante volte non riesco ancor oggi a correggere lo devo anche a quei trenta anni maledetti di cammino che ho fatto.

    Pax

    RispondiElimina
  4. @Blog

    Scommetto che anche don Dolindo Ruotolo è un nemico del Cammino? Forse non conoscete bene la storia di questo santo sacerdote, ma i benpensanti ipocriti nella Chiesa della sua epoca, gente simile a voi, pronta sempre a puntare il dito e ad accusare e condannare, come spesso fate voi con Kiko e Carmen, lo accusarono di essere eretico. Se foste vissuti al suo tempo sareste stati certamente tra quelli che lo accusarono e condannarono, ho conosciuto sacerdoti che lo hanno conosciuto personalmente, purtroppo per voi. Don Dolindo fu accusato e condannato per eresia e sospeso a divinis e costretto a sottoporsi a perizia psichiatrica. Era Lazzarista cioè Vincenziano ma fu espulso dalla Congregazione perchè ritenuto eretico e fu sottoposto anche ad un esorcismo perchè ritenuto posseduto da satana. Invece era un santo, come poi si è dimostrato, non vi fa riflettere tutto questo? Nella Chiesa c'è e c'è sempre stato e continua ad esserci chi come voi, ha fretta di condannare, puntare il dito, affibbiare etichette negative agli altri, pensando così di amare di più Dio, che si erge a "difensore" della Chiesa e della fede, ma in realtà poi perseguita solo un innocente e santo. No vi fa riflettere tutto questo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì tutto questo mi fa riflettere sul fatto che, chi è in buona fede, diffonde le sue idee e riflessioni, come fece don Dolindo con la sua monumentale opera di commento alla Sacra Scrittura (della quale consiglio di acquistare con offerta uno o più volumi presso l'Editrice Mariana). Chi è in cattiva fede, come Kiko, invece, nasconde i propri pensieri e la propria predicazione, e ricorre ai trucchi più indecenti per continuare a propagare gli errori.

      Elimina
    2. Non una parola sui contenuti, sui quali i "Benpensanti come voi", secondo l'anonimo temerario, hanno passato e passano molto tempo a meditare.

      Ma:

      "sareste stati certamente tra quelli che lo accusarono e condannarono"

      "chi come voi, ha fretta di condannare, puntare il dito, affibbiare etichette negative agli altri"

      "ma in realtà poi perseguita solo un innocente e santo"

      L'unico interesse di questo anonimo è quello di identificare gli accusatori di Don Dolindo con chi scrive e legge e questo blog. Una tecnica narrativa che è moneta corrente nella predicazione manipolatoria del cammino.

      Nello stesso momento in cui accusa gli altri, fa egli stesso la stessa cosa di cui sta accusando: lanciare accuse infondate ed applicare etichette completamente inappropriate.

      Nel post è scritto chiaramente che Don Dolindo (come anche Padre Pio del resto) è stato accusato dalla stessa Chiesa, che poi lo ha riabilitato.

      Ma rimaniamo concentrati sul messaggio di questo santo sacerdote, non sulla deviazione proposta dal fallace anonimo ad hominem.

      Di tutto il resto, riparleremo il giorno in cui, con qualche incredibile miracolo, qualche santo riuscirà a riabilitare i mamotreti e le prassi del Cammino.

      A. Non.

      PS il commento suddetto è la versione in 10 righe dello slogan : "Tu giudichi!", con tutte le sue implicazioni.

      PPS scommettiamo che per Kiko e Carmen andrà al contrario che a Don Dolindo e Padre Pio?
      Un giorno saranno accusati dalla stessa Chiesa che li aveva sdoganati. Chi vivrà vedrà.

      Elimina
    3. I vostri soliti paragoni fuoriluogo.

      Mi attengo alle accuse che ha evidenziato A. Non.:


      "sareste stati certamente tra quelli che lo accusarono e condannarono"

      Se denunciamo le prassi di Kiko e Carmen e se solo leggessi i nostri argomenti capiresti che NON saremmo tra i suoi accusatori;
      ____
      chi come voi, ha fretta di condannare, puntare il dito, affibbiare etichette negative agli altri"

      Ma quale fretta! Gli ho dato 30 anni perché non credevo ai miei stessi occhi!!!
      _____
      "ma in realtà poi perseguita solo un innocente e santo"

      Kiko innocente... SANTO...
      Ma parli sul serio!!!

      Allora, tu credi di aver scoperto l'America. E io aggiungo a don Dolindo e Padre Pio, don Bosco, santa Bernadette, santa Teresa d'Avola, solo per citare alcuni.
      Molti santi veri sono stati messi alla prova duramente dalla Chiesa, anche san Francesco.
      1. Essi non nascondevano la loro dottrina, ma la palesavano volontariamente per essere scrutati dalla Chiesa è attendevano umili il verdetto.
      Non si autoproclamavano "ispirati" ma mettevano in dubbio le loro visioni più dei loro detrattori. Pronti a rinunciare a tutto e in primis ad obbedire alla Santa Madre Chiesa qualunque cosa avesse deliberato a proposito.
      Umili, rassegnati, sereni. Abbandonati alla Volontà di Dio. Ricevendo tutto dalle Sue mani.
      Come chi non ha nulla da difendere.
      Perché sa che nessuna delle grazie ricevute è cosa sua. Perché predilige il nascondimento...
      E tante tante altre cose che rimarcano le differenze con un personaggio falso come Kiko.
      Kiko è falso profeta come disse padre Pio e falso anche come persona avvezzo alla menzogna. Gli esce fluida e spontanea.
      Fidati di chi ben lo ha conosciuto e frequentato per 30 anni.

      Pax


      Elimina
    4. @pax, uno dei requisiti per la santità è proprio l'aver subito la persecuzione a causa della fede. Così è stato per moltissimi santi e anche per don dolindo come ricordava @anonimo. Io penso che semmai sarà aperta una causa di beatificazione per kiko, questo blog risulterà di grande aiuto.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    5. E vorrà dire che aggiungeremo le loro litanie ai Carmina Burana: Sankiko eretico e impostore da Leon e Santo Ìmpuron VPN da Guam.

      Elimina
    6. @Fav
      i veri santi non si sono mai ritenuti tali e fuggivano dai riflettori e dagli onori terreni; io non voglio giudicare il cuore di Kiko, ma basandomi sui suoi discorsi pubblici dove chiede ai giornalisti se sarà canonizzato, dove dice che il Papa lo considera Santo, e dove ogni discorso riconduce sempre a tutte le opere grandiose che dice di aver fatto, allora io vedo una differenza di comportamento enorme. Poi sarà il Signore a giudicarlo, questo è solo un pensiero personale. Mi sembra evidente anche che continuate a confondere le persecuzioni con le correzioni.Se la Chiesa impone al Cammino di attenersi alle regole liturgiche, di rispettare le culture diverse, di non fare scrutini pubblici,di non separarsi dagli altri cattolici,ecc. è solo per il bene delle anime e del Cammino stesso, iniziatori compresi, non si tratta di persecuzioni. Inoltre Kiko non ha mai subito neanche metà delle sofferenze e persecuzioni vere che hanno avuto Don Dolindo e Padre Pio, anzi mi sembra che venga lasciato libero di operare nonostante la Chiesa lo abbia ripreso più e più volte...

      Elimina
    7. @fallacio
      La fede di Kiko non è quella della Chiesa Cattolica. Per la Chiesa Cattolica Maria SS.ma non è "nevrotica" tanto per fare un esempio. Kiko crede ad un dio uscito dalla sua testa. Prova ne è che smantella SISTEMANTICAMENTE tutto ciò che è proprio della Chiesa Cattolica.
      Ps. LA Santità è una cosa seria. Non basta fare 4 buffonate come fa Kiko.

      Elimina
    8. Fallacio Asino Vinicio
      rileggi o leggi, forse meglio il mio commento. Ho argomentato sulle differenze.
      Sei sempre il solito.

      Pax

      Elimina
  5. Don Dolindo era amico di p. Pio
    P. Pio era nemico del cammino
    Don Dolindo era nemico del cammino

    Sillogistico, Dottor Watson.

    Se poi ci si mette anche don Scupoli, il quadro è completo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Verità non può essere mai nemica, è chi non l'accetta ad essere nemico di se stesso, perché la Verità può essere solamentre amica.
      Poi lascio ad altri scrivere ogni santo giorno: questo è nemico del cammino, quello anche, quell'altro pure ecc,ecc.
      Non interessa.
      E' verità che hanno fatto la Comunione con le "coppette gelato", e per cui riportare questa cosa non è menzogna, ma, ripeto, è verità.
      Poi, ovviamente, ognuno giudica in base alla sua coscienza. Sicuramente per voi va bene così. Ma noi già sappiamo che a voi va bene così,non vi preoccupate, ma se un altro non è d'accordo con voi a quel punto è nemico del Cammino, e quindi se voi siete contrari a come si fa la Comunione in Chiesa, dovresti ammettere, se fossi sincero nelle tue conclusioni,: CHE SIETE NEMICI ANCHE VOI DELLA CHIESA. (ma già sappiamo che le conclusioni vostre si fermano a dipingere gli altri come nemici del Cammino, oltre non si vede nulla, il "Sillogistico" si ferma e non va oltre nello sguardo: tu che dici? ( ehh l'ipocrisia è una brutta bestia!)
      Chi non vuole che vengano a galla le cose non è della verità:
      Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

      CDD.

      Elimina
  6. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più acculturato

    Kiko segue con apprensione le notizie sulla guerra in Ucraina e, per non angosciarsi troppo, ha deciso di fare qualche lettura rilassante. Nella sua fornitissima biblioteca del Centro di Porto San Giorgio ha trovato "Fenomenologia dello spirito" del grande filosofo idealista tedesco Hegel, libro leggero e alla portata di tutti. Dopo due pagine ha iniziato a dormire. Credeva fosse l'effetto dei bicchierini di whisky dei quali non disdegna, ma poi ha capito che il libro era una palla immane. Ha chiesto ausilio a Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita gli ha fatto comparire un libretto di 20 pagine con un compendio del libro, stile Bignami. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, como non dar ragione al buen Kiko? Quando ero studiente in seminario dai gesuitas, ho letto quel libro ed era un gran rompimiento de pelotas, se ce fosse stata Carmensita allora con il suo Bignamino, l'avrei apprezzato di più. Quindi merita una recompiensa : l'immediata beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un Bignami della Summa Teologica di San Tommaso in 40 pagine, quando l'originale sono 6 volumi in latino da 4500 pagine. Il Papa l'ha letto subito e ha detto : "Bueno. Anca la Summa originale era un rompimineto de pelotas, peggio del libro di Hegel, ma con il Bignamino es toto resolto". Lo ha fatto mettere nella Biblioteca Vaticana in una teca con un cartello : "come farsi una cultura enciclopedica in un solo mese con l'intercessione di una futura santa".

    e la causa continua.....

    RispondiElimina
  7. Elenco non esaustivo dei nemici del Cammino

    Blog Osservatorio
    ex del Cammino
    Lino Lista
    Daniel Lifschitz
    Don Ariel
    don Zoffoli
    p. Pio
    don Dolindo
    s. Paolo
    tutti i santi e le sante della Chiesa dei 2000 anni di storia della Chiesa
    card. Arinze
    mons. Schaeder

    Amici del Cammino

    p. Livio Fanzaga di Radio Maria e basta..................................................................

    meglio di niente..........................................................................................

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fatevi qualche domanda ogni tanto.
      Ecco perchè Kiko ha cancellato tutta la storia della Chiesa da Costantino fino al suo tragico avvento.

      Padre Livio non fa testo. Tenetevelo caro caro.

      Pax

      Elimina
    2. Vi siete ridotti a fare le liste dei vostri nemici. Se qualcuno vi dice delle cose, e voi lo inserite in lista come nemico, quando voi dite delle cose agli altri: Chi siete in quel momento? Amici o nemici?
      Sicuramente vi direte che siete amici.
      Non ti preoccupare, non è difficile capirlo.

      Ripeto: ehh l'IPOCRISIA è una brutta bestia!

      CDD.

      Elimina
  8. Il demonio agisce, scrive don Dolindo, soprattutto screditando la creatura presso Dio e Dio presso la creatura e cercando di agitarci, "perché non c'è una cosa che tanto lo avvicini a noi quanto l'agitazione".
    Purtroppo il Cammino di Kiko prospera proprio su questa agitazione e fondamentalmente crea un clima di sospetto nei confronti di Dio, capace di eleggere i peggiori (vedi Giacobbe, considerato da Kiko peggiore di Esaù) e di "scaricare" i buoni, solo perché "tiepidi" nei confronti delle pretese dei catechisti.
    Il Dio descritto dai neocatecumenali è un Dio più da temere che da amare.
    I catechisti poi hanno il preciso compito di impedire alle persone di "installarsi", come dice Kiko, di tranquillizzarsi, di sviluppare con serenità la propria vita spirituale. Devono cioè creare il problema, il pungolo, l'infelicità laddove non ci sarebbe che serenità e pace; prepotenza laddove invece c'è un clima di umiltà e semplicità; perché laddove ci fosse serenità non ci sarebbe più bisogno di loro.
    Per giustificare tutto ciò, tirano sempre fuori la storia del popolo d'Israele per quarant'anni nel deserto, dimenticando che Gesù chiamò i suoi apostoli e non li fece girare a vuoto o soffrire la fame; non li fece litigare; li trattò con amore e non fece mai mancare loro nulla; non li accusò e, quando li mise alla prova nell'orto degli ulivi, chiedendo loro di vegliare con lui, mentre per la tristezza stava letteralmente morendo ("la mia anima è triste fino alla morte") ebbe compassione della loro umana debolezza.
    Basterebbe pensare a Gesù e al Vangelo per comprendere gli errori del Cammino e capire che la loro pedagogia assomiglia di più a quella dell'Avversario che a quella di Gesù.
    Io credo che don Dolindo potrebbe essere l'autore più efficace nel rimettere le idee al posto giusto nella testa dei neocatecumenali, soprattutto nei commenti del Vecchio Testamento sempre in funzione del Nuovo (e non viceversa come spesso fa Kiko).
    Per quanto riguarda il tentativo di paragonare le due figure (don Dolindo con Kiko), assolutamente non c'è storia: don Dolindo era umilissimo, obbedientissimo alla Chiesa, poverissimo, di una dolcezza disarmante. Le immaginette le usava per dare a ciascuno una luce tratta direttamente dalla Parola di Dio e della dottrina cattolica, quando non addirittura una profezia (profetizzò per esempio che Karol Woytila sarebbe divenuto Papa) e non per metterci il suo ritratto e deliranti affermazioni come ha fatto Kiko. Tant'è che Padre Pio inviava da lui i fedeli della zona del napoletano dicendo: cosa fate qui? Andate da don Dolindo, che è il vostro padre Pio.
    Per dire che le due figure sono imparagonabili, bisogna avere coraggio ed essere irrecuperabilmente miopi per farlo.

    RispondiElimina
  9. Ho piacere di condividere con voi qui, a proposito dell'agitazione che tanto bene descrive don Dolindo come campo fertile in cui semina e raccoglie il demonio, una sua preghiera memorabile che tanto mi ha aiutata; credo che come a me è stata profittevole, così a tanti fedeli in Cristo.
    Rimando ai miei primi commenti per le considerazioni sull'argomento, sviluppato così bene nel post di Jubilate Deo.

    Gesù, pensaci Tu



    L'ATTO DI ABBANDONO

    (contro le ansie e le afflizioni)

    Don Dolindo Ruotolo,
    Sacerdote napoletano vissuto e morto in concetto di santità,
    ha scritto questo insegnamento sull'abbandono in Dio
    ispirategli da Gesù stesso.
    ........

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ........

      Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a Me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico, in verità che ogni atto di vero, cieco completo abbandono in me produce l'effetto che desiderate e risolve le situazioni più spinose. Abbandonarsi a Me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a Me una preghiera agitata perché Io segua voi e cambiare così l'agitazione in preghiera.

      Abbandonarsi, significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima, stornare il pensiero della tribolazione e rimettersi a Me, perché lo solo vi faccia trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, all'altra riva.

      Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo e il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge. Quante cose Io opero quando l'anima, nelle sue necessità spirituali e in quelle materiali, si volge a Me, mi guarda e, dicendomi "PENSACI TU" chiude gli occhi e riposa!

      Avete poche Grazie quando vi assillate per produrle; ne avete moltissime quando in preghiera è un affidamento pieno a Me. Voi nel dolore pregate perché lo tolga, ma perché lo tolga come voi credete... Vi rivolgete a Me, ma volete che Io mi adatti alle vostre idee; non siete infermi che domandano al medico la cura, ma che gliela suggeriscono.

      Non fate così ma come vi ho insegnato nel Pater: "SIA SANTIFICATO IL TUO NOME", cioè sii glorificato in questa mia necessità: "VENGA IL TUO REGNO", ossia, tutto concorra al tuo Regno in noi e nel mondo, "SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ", PENSACI TU.

      Io intervengo con tutta la mia onnipotenza e risolvo le situazioni più chiuse. Ecco, tu vedi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: "SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ, "PENSACI TU". Ti dico che Io ci penso, che intervengo come medico e compio anche un miracolo quando occorre. Tu vedi che l'infermo peggiora? Non ti sconvolgere, ma chiudi gli occhi e dì: "PENSACI TU". Ti dico che Io ci penso.

      È contro l'abbandono, la preoccupazione, l'agitazione e il voler pensare alle conseguenze di un fatto. È come la confusione dei fanciulli, quando pretendono che la mamma pensi alle loro necessità e vogliono pensarci loro, intralciando con le loro idee e i loro capricci infantili il suo lavoro.

      Chiudete gli occhi e lasciatevi portare dalla corrente della mia Grazia; chiudete gli occhi e lasciatemi lavorare; chiudete gli occhi e non pensate al momento presente; stornate il pensiero dal futuro come da una tentazione. Riposate in Me credendo alla mia bontà e vi giuro, per il mio Amore che, dicendomi con queste disposizioni: "PENSACI TU", Io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero, vi conduco.

      E quando debbo portarvi in una via diversa da quella che vedete voi. Io vi addestro, vi porto nelle mie braccia, poiché non c'è medicina più potente di un mio intervento di Amore. Ci penso solo quando chiudete gli occhi. Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, tutto scrutare, a tutto pensare e vi abbandonate cosi alle forze umane, o peggio agli uomini, confidando nel loro intervento. E questo che intralcia le mie parole e le mie vedute. Oh, come Io desidero da voi questo abbandono per beneficarvi e come mi accoro nel vedervi agitati!

      ........

      Elimina
    2. ........

      Satana tende proprio a questo: ad agitarvi per sottrarvi alla mia azione e gettarvi in preda alle iniziative umane. Confidate perciò in Me solo, riposate in Me, abbandonatevi a Me in tutto.

      Io faccio miracoli in proporzione del pieno abbandono in Me e del nessun affidamento in voi: Io spargo tesori di Grazie quando voi siete nella piena povertà!

      Se avete vostre risorse, anche in poco, o se le cercate, siete nel campo naturale, seguite quindi il percorso naturale delle cose che è spesso intralciato da satana. Nessun ragionatore o ponderatore ha fatto miracoli, neppure fra i Santi.

      Opera divinamente chi si abbandona a Dio.

      Quando vedi che le cose si complicano, dì con gli occhi dell'anima chiusi: "GESÙ PENSACI TU". E distraiti, perché la tua mente è acuta... per te è difficile vedere il male. Confida in Me spesso, distraendoti da te stesso. Fa' così per tutte le tue necessità. Fate così tutti e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio Amore.

      Io ci penserò, ve lo assicuro.

      Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando Io vi faccio la Grazia dell'immolazione di riparazione e di amore che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e dì con tutta l'anima: "GESÙ PENSACI TU". Non temere, ci penso Io e tu benedirai il tuo nome umiliando te stesso. Le tue preghiere non valgono un patto di fiducioso abbandono; ricordalo bene. Non c'è novena più efficace di questa:

      "O GESÙ, MI ABBANDONO IN TE, PENSACI TU".

      "ABBANDONATI AL MIO CUORE...E VEDRAI".

      Voglio che tu creda nella mia Onnipotenza e non nella tua azione: che tu cerchi di mettere in azione Me, non te negli altri.

      Tu cerca la mia intimità, esaudisci il mio desiderio di averti, di arricchirti, di amarti come voglio. Lasciati andare, lasciami riposare in te, lasciami sfogare su di te continuamente la mia Onnipotenza. Se tu rimarrai vicino a Me non ti preoccuperai di fare per conto tuo, di correre per uscire, per dire di aver fatto; mi dimostrerai che credi nella mia Onnipotenza e Io lavorerò intensamente con te quando parlerai, andrai, starai in preghiera o dormirai, perché "ai miei diletti do il necessario anche nel sonno " (Salmo 126). Se starai con Me senza voler correre ne preoccuparti di cosa alcuna per te ma la rimetterai con totale fiducia a Me, Io ti darò tutto quello che ti necessita secondo il mio disegno eterno.

      Ti darò i sentimenti che voglio da te, ti darò una grande compassione verso il tuo prossimo e ti farò dire e fare quello che Io vorrò.

      Allora la tua azione verrà dal mio Amore. Io solo, non tu con tutta la tua attività, potrò fare dei figli nuovi, che nascono da Me. Io ne farò tanti di più quanto più tu vorrai essere un vero figlio quanto l'Unigenito, perché lo sai che: "Se farai la mia Volontà, mi sarai fratello, sorella e madre " per generarmi negli altri, perché Io produrrò nuovi figli, servendomi di veri figli. Quello che tu farai per riuscire, è tutto fumo in confronto a quello che faccio Io nel segreto dei cuori per quelli che amano.

      "Rimanete nel mio Amore... se rimanete in Me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà dato " (Gv 15,7).

      Don Dolindo Ruotolo

      Pax

      Elimina
  10. "Per questo la devozione vera e costante alla Madonna lo sconcerta più di qualunque altra forza spirituale, perché la Madonna ha la missione di schiacciargli il capo."

    Questo passaggio di don Dolindo è cruciale.
    La Madonna, Colei che sconfigge tutte le eresie e ci fa parte della vittoria ponendoci tra le mani la Corona del Santo Rosario.

    Ora, proprio Kiko che millanta visioni mariane, consegne di progetti che Maria stessa gli avrebbe ispirato o, meglio, proprio rivelato facendosi presente a lui e con il Divino Bambino in braccio. In visione sensibile o intellettuale, ancora questo non lo ha deciso del tutto!
    Dicevo, proprio Kiko rimanda alle calende greche la consegna della Preghiera del Santo Rosario per i suoi adepti proni e obbedienti in tutto. In pochi si prendono la briga di anticipare la Preghiera rispetto alla consegna. La gran parte aspetta che arrivi il giorno della Tappa di Loreto per ricevere tra le mani proprio quel Rosario dato loro dai catechisti con la consegna di pregarlo ogni giorno da quel momento in poi.
    La Tappa di Loreto arriva alla vigilia dell'Elezione, passaggio conclusivo di un cammino che dura in media non meno di 30 anni.
    Ci rendiamo conto?
    E poi, quando i catechisti visitano le comunità non sono tanto zelanti nel chiedere: "preghi il Rosario ogni giorno" quanto nel chiedere della prima consegna tra tutte, della madre di tutte le consegne "Dai la decima INTERA ogni mese? La dai come primizia?": No questo mai lo trascurano. Perchè sia chiaro cosa si adora nel cammino, o meglio cosa sta davvero al centro di tutto.
    Senza soldi il meccanismo si blocca, questo non lo dico io, è Kiko che lo ha detto per sollecitare ancor più la generosità dei fratelli. Sono generosi i fratelli del cammino. Ben ammaestrati, ossessionati sui beni e la loro dazione.
    Ma la preghiera costante a Maria, può aspettare.
    Strano vero?

    Non mi risulta che altri figli di Maria nella Chiesa, che da Lei hanno ricevuto grazie speciali o visioni abbiano tralasciato la Santa Corona.
    A Lourdes, a Fatima, dovunque sono sorti Santuari Mariani la Santa Madre di Dio ha chiesto l'edificazione del Tempio e la Recita del Santo Rosario DA SUBITO, senza catechesi prolisse, senza cammini iniziatici da fare in preparazione. La Vergine Santa ha pregato anzi Lei stessa per prima insieme a bambini e fanciulli, facendo scorrere soavemente i grani del Rosario tra le sue stesse mani, mentre i bimbi ripetevano Ave Maria.
    Questa la via. Non altre prima o dopo, peggio ancora senza. Se così non fosse Maria ci avrebbe mostrato un'altra strada.

    Che strano figlio di Maria è Kiko, e Carmen con lui. Anche lei ha sentito "Benedetta tu tra le donne!". Ma anche lei teneva in dispregio ogni devozione a Maria e apertamente la denunciava, mortificando chi palesemente metteva nelle mani della Madonna tutta la sua vita.

    Riflettiamo a don Dolindo quando dice:
    "Satana soprattutto cerca di staccarci da Maria SS.".

    Ora questi due iniziatori su quale sentiero sono? Cosa perseguono? Dove portano?

    Fatti, cari Vinicio e Anonimi al seguito, vogliamo fatti, no slogan, ritornelli o stornelli.

    Leggete don Dolindo e applicate.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggere don Dolindo? Mai, piuttosto la morte.........................................................

      Elimina
  11. FALLACIO:
    se uno dei requisiti della santità è subire persecuzioni a causa della fede, Kiko e Carmen che persecuzione hanno ricevuto?
    Hanno perseguitato, criticato, inveito, diffamato don Rosini, diffamato i Cursillos, diffamato i Focolarini, deriso il Sacro Cuore, derisa l'adorazione al Tabernacolo, ma dalla Chiesa non c'è stata nessuna persecuzione.
    Anzi, al contrario di don Dolindo, hanno avuto onori, gloria e tanti soldi a disposizione.
    E se pure la Chiesa li avesse "perseguitati", non sarebbe stato per la fede, ma per gli errori che hanno insegnato e per le disubbidienze.

    Noi non perseguitiamo il Cammino, vorremmo solo che si conformasse agli insegnamenti della Chiesa e ubbidisse.
    Inostri toni a volte possono essere forti o ironici, ma ci atteniamo sempre e solo ai fatti e alle testimonianze.
    Le sciocchezze che dice Kiko e che riportiamo, sono sempre VERIFICABILI.
    Dire la verità non è perseguitare: rileggiti don Dolindo.

    Ringrazio Laus Deo per il post.
    Le parole di don Dolindo manifestano la straodinaria maternità della Chiesa, che con equilibrio si prende cura dell'uomo donandogli la grazia soprannaturale senza mortificare la natura ma, anzi, realizzandola. Sono parole che generano pace nell'anima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Pietro per questo commento, hai espresso benissimo e sottoscrivo anche le virgole.

      Davvero fa riflettere il fatto che Kiko e Carmen hanno mietuto tanti trionfi, lodi, platee osannanti, numeroni, e chi più ne ha più ne metta.

      Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi!

      Che persecuzioni hanno avuto? Ditemi voi!

      Ma passa la gloria del mondo. "Vanità delle vanità, tutto è vanità"... e un inseguire il vento (Qoèlet 1, 2...)

      Pax

      Elimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. Dalle parole di don Dolindo si può dedurre che, se un'anima potesse rendersi conto dell'immanenza di Dio, che è più intimo a noi di noi stessi (Sant'Agostino), direbbe che fa tutto lui, ma se si rendesse conto della libertà che Dio le lascia, anche se è condizionata e suggestionata, le sembrerebbe che tutto dipende da lei.

    Per cui i cattolici, se da una parte sono certissimi dei termini della fede Cattolica, dall'altra, proprio perché l'azione umana dipende da una volontà spesso condizionabile e suggestionabile, non sempre sono certi sulle scelte da fare e spesso si rendono conto delle valutazioni sbagliate che in un primo momento avevano fatto.

    Per i modernisti, e penso anche per i camminanti, invece, il rischio è che accada l'esatto contrario: gli articoli della fede sono labili e incerti, mentre essi si mostrano sicurissimi sull'infallibilità della loro azione. Senza dubbi o ripensamenti (quando li cominciano ad avere, hanno già un piede fuori dal Cammino).
    Come dei veri "clericalisti".

    RispondiElimina
  14. Parlate di agitazione, noi siamo tranquilli, ci agitiamo se leggiamo certi commenti, quello si......



    RispondiElimina
  15. Ricordiamo ai fedeli cattolici che nel Cammino chiamano "demonio" solo il non aumento di soldi/prestigio/adepti della setta.

    Non sanno proprio cos'è il demonio. Per loro "demonio" è quella combinazione di eventi casuali che ti fa arrivare in ritardo alla convivenza. Per loro "demonio" è la pioggia che impedisce una delle loro centopiazzate ipocrite e inconcludenti. Per loro il "demonio" è qualcuno che conosce le magagne del Cammino e non si fa abbindolare dai falsi "evangelizzatori" kikiani.

    Ma non dovete meravigliarvi, poiché fin dalle sue origini nel Cammino non hanno alcuna idea del soprannaturale (Dio) e del preternaturale (demonio). Per loro sono figure retoriche funzionali alla propaganda kikiana, e nient'altro.

    Per i neocatecumenali Dio è il Cammino. Infatti sotto i suoi dipinti il collezionista di honoris causa scriveva: Dios es palabra, liturgia, comunidad ("Dio è parola, liturgia, comunità": ma nel definire il Cammino, lo stesso imbrattamuri Kiko aveva detto che il Cammino è "parola, liturgia, comunità", dunque Kiko stesso proclama che il Cammino è Dio... e di conseguenza, per lui e per i suoi seguaci, il "non Cammino" dev'essere per forza il "demonio").

    È il famoso "tripode" neocatecumenale: Kiko, Carmen, e l'intera infrastruttura "comunità-decime-Domus-seminari-eccetera" costruita per lodare, onorare, pagare i due spagnoli. "Parola", nel senso di dottrina neocatecumenalizia sostituitasi alla dottrina cattolica; "liturgia", nel senso di liturkikia carnevalesca sostituitasi alla liturgia cattolica; "piccola comunità", nel senso di pagatori di Decima e compratori di gadget kikiani e partecipanti sempre paganti alle numerose iniziative spillasoldi (convivenze, ecc.), e "l'ubbidienza al catechista è tutto", perché se un fratello del Cammino comincia a ragionare, è già fuori dalla setta.

    Nel Cammino non possono credere che esiste il demonio (quello vero) perché altrimenti capirebbero che è il demonio (quello vero) il vero ispiratore del Cammino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Cammino è ispirato dalla Madonna, che apparve a Kiko nel 1964 e che grazie a lei ha dato origine all'ottimo, magnifico, meraviglioso, stratosferico Cammino.

      Elimina
    2. La madonna "apparve" a Kiko nel 1959. Nemmeno questo sapete?

      Eppure 3 anni fa, il giorno dell'Immacolata concezione, avete pure festeggiato la ricorrenza.

      Gli "apparve" lo stesso anno in cui vinse il "prestigioso premio milionario", cioè quando stava in crisi nera ed era ateo. Aveva 20 anni e nessuna esperienza di fede.

      Di certo soffriva di allucinazioni e deliri. Nonché di un malato protagonismo.

      Poi la madonna gli disse:

      "Macché unità della Chiesa, dividila in tanti gruppettini e poi dividi anche questi gruppettini dalla parrocchia.
      Dividi e inventa una chiesa diversa, tutta tua, con i tuoi dipinti, le tue creazioni, la tua dottrina, i tuoi edifici, le tue Messe, le tue Pasque, i tuoi hotel.
      Ah, mi raccomando: imponi pure le decime".

      Poi incontrò la Carmencita e, mentre stavano in un bar a sorseggiare bevande, glielo raccontò.
      Così, subito, appena la conobbe.
      Ma Carmencita, lungi dall'avere un contraccolpo per la grandezza dell'evento, pensò soltanto: "Questo è un antiquato cursillista".
      E non rimase per nulla impressionata dall'apparizione della madonna. Pensò solo che i cursillisti non le piacevano, con tutti quegli angioletti orribili...

      Carmencita voleva fare le missioni, ma nessuno ce la mandava per cui pensò: "Nessuno mi segue. Tutte le mie amiche mi dànno buca, anche la mia amica del cuore, la figlia del ministro franchista Fraga Iribarne, non ne vuole più sapere.
      Se questo ragazzino è disposto a seguirmi, farò un sodalizio con lui e mi creerò da sola le missioni. I soldi non mi mancano".
      Dell'apparizione della madonna se ne fregò altamente e non ne parlò più.
      Il ragazzino la seguì ed ebbe una miracolosa trasformazione: rinnegò il cursillismo e passò al Concilio, che nemmeno conosceva, ma che Carmencita gli servì su un piatto d'argento.

      Ma di che si sta parlando... Sembra una commedia dell'opera buffa.

      Me li vedo, quei due, a confabulare per creare qualcosa di inedito: "Proviamo la comunione col pane azzimo? Ma quale sarà la ricetta?
      Trovata la ricetta si misero ad impastare acqua e farina sul tavolo della baracca del ragazzino, quella in cui dimoravano cani e topi. Poi comprarono del buon vino, si misero alla tavola e consumarono. Il forno non l'avevano, perciò cossero la focaccia in padella.

      Mi pare come quando i bambini sono tutti concentrati ad inventare un gioco nuovo ma, se lo si riferisce ad adulti, queste azioni pratiche sanno di grottesco.

      Elimina
    3. Veramente sulla produzione del pane eucaristico (e del vino), ci dovrebbero essere un controllo, delle verifiche e delle certificazioni.

      Questo può succedere quando si tratta di produttori specializzati:

      "vi sia chi effettivamente garantisca la genuinità della materia eucaristica da parte dei produttori"

      "compiere le necessarie verifiche sulla produzione, conservazione e vendita del pane e del vino per l’Eucaristia..."

      Circolare ai vescovi del 15 giugno 2017.

      Una volta individuato il produttore, verrà verificato, controllato e garantito, ed ogni ostia-pane prodotto sarà regolare come materia eucaristica.

      La stessa cosa non può essere fatta per il pane del Cammino Neocatecumenale che, essendo preparato da una moltitudine di persone private, non garantisce affatto che i requisiti di onestà, responsabilità e competenza siano rispettati da tutti, come anche l'utilizzo delle materie prescritte.

      Quando stavo in comunità ho visto fare il pane da chiunque, anche da persone inaffidabili, a volte con l'aggiunta di sale o con farine inadeguate, oppure preparato in albergo o addirittura uno o due giorni prima, perché consumato alla fine della convivenza, duro come il marmo.

      Se compro le ostie da un produttore certificato, so che c'è il rispetto delle regole.
      Se invece prendo il pane fatto in casa da chiunque, questo rispetto delle regole non è affatto garantito.

      Nel Cammino Neocatecumenale non c'è controllo, almeno che non si consideri garanzia il solo fatto di appartenere al gruppo, non considerando che all'interno del gruppo c'è chi fa come gli pare.
      Visto che sono così organizzati, per corrispondere meglio alle normative, dovrebbero istituire un'unica ditta certificata e garantita per il pane eucaristico, come hanno saputo fare bene per tutte le ditte e le rivendite di gadget e oggetti sacri neocatecumenali.
      Oltre a tutto, amplierebbe il loro giro d'affari e quindi dovrebbe essere loro gradito.

      Elimina
  16. @Gloria, @pax, @pietro non del cammino, come al solito non capite mai al primo colpo. La persecuzione di cui parlavo non è quella della Chiesa che anzi ha sempre stimato kiko e il cammino, ma quella di questo blog ed è per questo che ho detto: "Io penso che semmai sarà aperta una causa di beatificazione per kiko, QUESTO BLOG RISULTERÀ DI GRANDE AIUTO."
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sei bravo nell'arte d'incolpare il prossimo, infatti, il tuo capo, sia terreno che non terreno, sono degli artisti nell'incolpare il prossimo per ottenere.
      Ma che ci vuoi fare, prima ci avete perseguitati, ed ora vi diamo il ben servito.

      CDD.

      Elimina
    2. Non mi pare che qualcuno ti e vi obblighi a leggere il Blog, per cui: di quale persecuzione parli? Forse per te è persecuzione è lo scrivere ciò che si pensa, su un blog dove nessunovi obbliga a leggere? Mi pare che è la tua volontà che ti dice ogni giorno di aprire il computer e leggere.
      E se fosse persecuzione "quattro gatti indemoniati" ( definiti da voi in tutta Italia e ci fate anche le convivenze e instillate veleno nelle anime, per cui alimentate l'odio verso chi scrive sul blog) che scrivono sul blog, la vostra che fate apertamente e ripetutamente: cosa è?
      Amico mio, la relatà è che siete bravi a mistificare le cose, sapete come illudere il prossimo, infatti avete una doppia faccia, una di agnelli, e questa la mostrate al pubblico, un'altra di lupi rapaci celata.
      Indovina quale faccia vi comanda l'anima?
      Bravo! Vai in giro a dire: Siamo perseguitati dal Blog!
      Vi ride in faccia tutta la Chiesa.
      Fav, per cortesia, esci dall'ipocrisia!

      Comunque ( scrivo a tutti i lettori) è uscita una nuova "Persecuzione": IL BLOG!
      AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!


      CDD.

      Elimina
    3. Una volta tanto siamo d'accordo con FAV, questo però non vuol dire che non deve scrivere sul blog............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

      Elimina
    4. Vinicio caro, casomai siamo io e te che capiam' un ca' alla prima, alla seconda, alla terza, e via enumerando, finché non decidiamo di ascoltare. (E anche lì. Inoltre peggiora dopo pranzo).

      Poi, mi confondi la condizione necessaria con quella sufficiente, nel commento sopra! Ora però non sto a ricordare, anche perché di sufficienze, in otto anni di superiori ne abbiamo viste giusto una ogni tanto. Però è una cosa che ha a che fare con la sostanza e gli accidenti: se manca la sostanza, hai voglia a lanciare accidenti!

      FungKu Filosofo A Cottimo. Quel che voglio dire è che, casomai, Kiko può diventare santo nella setta di Pluto, Plutone, Plutarco, ora non ricordo bene il nome, ma è una nuova setta-ONG plutocratica e mi hanno scritto che cercano un saint-symbol che gli attiri adepti.

      Elimina
    5. Formidabile questo FungKu, quello che scrive è al 90 % incomprensibile, lo capisce solo lui o quelli come lui, ma è formidabile. Alla prossima......................................................................

      Elimina
    6. per:Formidabile questo FungKu, quello che scrive è al 90 % incomprensibile, lo capisce solo lui o quelli come lui, ma è formidabile. Alla prossima......................................................................

      hai scritto abbondantemente che non capisci nessuno, questo lo sappiamo, e penso che vuoi capire solamente ciò che vuoi capire.
      Puntini vai avanti sempre così nella vita, ma stai sempre a leggere tutto, e dopo clicchi su "Rispondi", e poi scrivi:
      non capisco............................................................
      Sei onesto? E se sei onesto, come mai sei ogni giono qui a scrivere, dal momento che non capisci nulla di quanto si scrive su questo blog?

      CDD.

      Elimina
  17. Padre Pio = obbediente alle ingiuste restrizioni e persecuzioni operate da certa gerarchia ecclesiale
    Kiko Argüello = disobbediente alla gerarchia della Chiesa

    Padre Pio = perseguitato da certa gerarchia della Chiesa
    Kiko Argüello = favorito da certa gerarchia della Chiesa. Mai un provvedimento diretto alla sua persona.

    Padre Pio = miracoli, bilocazione, stimmate
    Kiko Argüello = hotel extralusso, Domus e Ufo vari, sigarette, soldi a palate, bella vita

    Padre Pio = aperto a tutti. Le persone andavano da lui, non lui dalle persone
    Kiko Argüello = circoli chiusi e proselitismo ai massimi livelli per rimpolpare i circoli chiusi

    Padre Pio = vocazione sacerdotale fin dall'infanzia
    Kiko Argüello = comparsa tardiva nella compagine ecclesiale. Rifiuto dei Cursillos. Invenzioni libere.

    Padre Pio = rispetto pieno del voto di povertà
    Kiko Argüello = vita da nababbo.

    Padre Pio = obbedienza piena alla dottrina della Chiesa
    Kiko Argüello = dottrina inventata, sincretica e disordinata

    Padre Pio = umile
    Kiko Argüello = despota

    Si potrebbe continuare...

    Neocatecumenali, ma dove le vedete le somiglianze tra Kiko e San Pio?

    Se si inverte il significato dei concetti di innocenza e santità, allora forse...

    RispondiElimina
  18. Alle differenze sopra elencate aggiungerei:

    Padre Pio = biografia verificabile in tutto
    Kiko Argüello e Carmen Hernández = biografia non verificabile.

    Vogliamo sapere:

    1) Quali opere pittoriche ha mai venduto il pittore affermato Kiko Argüello? (tranne quelle commissionate da parenti e amici)
    2) In che anno si è diplomato Kiko Argüello? (e non laureato. Ai suoi tempi Belle Arti era Accademia e non Università)
    3) Chi erano e chi può testimoniare la durata dell'operatività nei Cursillos?
    4) Chi può dimostrare che Kiko Argüello viveva stabilmente nelle baracche e non andava e veniva? (Non certo José Agudo)
    5) Come mai, se si legge la storia delle baracche, vengono nominati tanti sacerdoti e mai Kiko Argüello?
    6) In che anno andò (se vi andò) nel monastero del Parral?
    7) A parte i Crusillos, che ha rinnegato, dove si è formato spiritualmente Kiko Argüello?
    8) Dove sono i documenti dell'appartenenza di Carmen ai vari monasteri missionari?
    9) Quanto tempo effettivo è stata in Israele, dove e facendo cosa?
    10) Chi può testimoniare sulle estasi mistiche e l'apparizione della Madonna (persone presenti allora) di Kiko Argüello? (non neocatecumenali)
    11) Perché Carmen, se aveva interrotto il suo rapporto con l'istituto missionario, in certe foto degli inizi del Cammino è vestita da suora?
    12) Era laureata in teologia o, come emerge ultimamente, anche lei aveva solo il diploma? Vedere i documenti.

    È certo che non si possono prendere per buoni i racconti di questi due, ma ci vogliono prove documentali e quantificazione dei tempi, che loro lasciano sempre indefiniti, tanto che li dilatano a piacimento e non è mai possibile sapere chi ha fatto cosa, dove e per quanto tempo.
    Verba volant.
    Ci vogliono i documenti e le testimonianze di persone che non appartengono alla loro setta.

    RispondiElimina
  19. Fallacio: sei tu che non capisci.

    Kiko (ma anche Carmen), a causa della sua "fede" non ha subito nessuna persecuzione, ma solo onori. Questo è un dato di fatto.
    Rispondi: a cosa ha dovuto rinunciare? Quali vessazioni ha subito?

    Ci sono dei cristiani "della domenica" che per essere coerenti con la loro fede hanno subito ingiustizie. Ad esempio un mio amico, che per non piegarsi a giochi di potere, ha avuto la carriera bloccata. Non è una vera e propria persecuzione, ma è qualcosa.
    Kiko invece approfitta del suo ruolo di "fondatore" per fare tutto quello che gli pare.
    A chi ubbidisce Kiko? Ha il filo diretto con "Dio" (cioè il suo Io-dio)?

    Cerca di capire, che ce la puoi fare: io stesso ho detto che kiko non è stato "perseguitato" dalla Chiesa.
    Ho però aggiunto che se lo fosse stato non sarebbe certo stato a causa della fede, ma dei suoi errori EVIDENTI, che ho in parte elencato.

    E ho aggiunto che, comunque, noi non abbiamo intenzione di perseguitare Kiko, perché dire, ad esempio, che Kiko ha DIFFAMATO don Rosini non è una persecuzione, ma è la verità. Verità a fin di bene, con la speranza che nel Cammino non si commettano tali ingiustizie.

    Spero che sarai d'accordo: il perseguitato è don Rosini e il persecutore si chiama KIKO. Se non lo sei, non ci sono i presupposti perché tu possa capire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E aggiungo: Gesù ha detto beati voi quando MENTENDO diranno male di voi.
      Noi non diciamo male perché non mentiamo: quello che riportiamo di Kiko e Carmen e del Cammino è tutto DOCUMENTATO.
      Ci sono riferimenti in modo che tutti possano controllare. Ci sono testimonianze.
      Che Kiko ha difeso, protetto e dato ospitalità a due super pedofili seriali come APURON e MCKARRICK, che per decenni hanno celebrato Messa da impenitenti e perciò in peccato mortale, è una cosa documentata e controllabile.
      Non non diciamo male ma operiamo il bene a favore degli stessi camminanti.

      Elimina
    2. Messagio segreto per Vinicio (non leggete, gli altri). Viniciooooo non devi dire "tu non capisci" a chi capisce benissimo! Poi vedi che succedeeeee

      FungKu. Fai come me: annuisci e fingi di aver capito tutto come gli altri!

      Elimina
    3. @pietro non del cammino, sono testimonianze verificabili? Le fonti di quello che pubblicate sono verificabili? O provengono dal vostro stesso blog? Documentato... Da chi? Da voi? Tutti i documenti ufficiali dicono il contrario di ciò che dite voi. A chi dobbiamo credere? Alla Chiesa che in ogni occasione parla bene del cammino? O a una decina di persone in tutta Italia che ne parla male? Puoi rispondermi per favore?
      Tra la Chiesa che sostiene che il cammino è un dono dello Spirito Santo e voi che dite che viene dal demonio a chi bisogna credere? Chi è che "parla male"? (cioè sbagliato?) la Chiesa o il blog? Io non ho dubbi ma aspetto una tua cortese risposta. Grazie.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    4. Tutto quello che scriviamo su questo blog ci proviene dal Cammino stesso (mamotreti, lettere firmate, articoli pubblicati su siti del Cammino, post su social di gruppi del Cammino, video di Kiko pubblicati su piattaforme aperte a tutti); la parte dedicata alle testimonianze personali è molto limitata e, di solito, serve a confermare quanto letto o ascoltato in documentazione uscita dal Cammino stesso.
      Quindi, chi dice menzogne? Se quello che pubblichiamo è menzogna, allora è lo stesso Cammino a mentire e,purtroppo, a costringere i suoi difensori a mentire per evitargli le figure peggiori.
      Poi, lo ripeteremo all'infinito, la Chiesa loda il Cammino degli Statuti, un Cammino che rispetta il foro interno, che segue in modo fedele la liturgia del Messale, che ubbidisce ai vescovi e ai parroci, che non impone la decima o la vendita dei beni. Un Cammino che, al momento, non esiste.

      Elimina
    5. @valentina, quello che scrivete è una vostra personale interpretazione di quello che leggete, esattamente contraria all'interpretazione che dà la Chiesa alle catechesi e i Mamotreti. Le testimonianze che pubblicate sono tutte anonime e quindi non verificabili. Il cammino che voi dite che non esiste, esiste eccome ed è quello che è stato approvato dalla chiesa e le catechesi che si fanno esistono eccome e la Chiesa le ha approvate. Le ha talmente approvate, che le ha timbrato ad una ad una e ha autorizzato la pubblicazione. Poi il Cammino ha scelto di non pubblicarle, ma la Chiesa potrebbe mai autorizzare delle catechesi con i timbri ufficiali se le considerasse sbagliate o addirittura eretiche? La domanda è retorica, non aspetto una risposta perché è fin troppo ovvia.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    6. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più incorrotto

      L'altro giorno alcuni camminanti spagnoli sono andati al seminario Redentoris Mater di Madrid a visitare la tomba di Carmen che, come è noto, è in una cappella del giardino dell'edificio. Alcuni operai stavano facendo manutenzione e hanno tolto la tomba dal loculo. Era non in legno ma di cristallo, comme quella di Biancaneve, e il corpo di Carmen appariva intatto, come quello di Bernadette o di Carlo Acutis. Hanno chiamato Kiko che ha fatto una foto in presenza di un notaio e poi la foto è stata spedita con Whatsapp a Semeraro che l'ha fatta vedere al Papa che ha commentato : "eccelso, hermano cardenal, esta es la prova della sanctitad de Carmensita. Si vede lei con il volto ringiovanito e che sorride. Es proprio lei. Procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con le foto di Carmen, Bernadette e Carlo Acutis, e un biglietto : "Non c'è due senza tre. Saludos Kiko".

      e la causa continua....

      Elimina
    7. @Fav il sacrilegio della eucarestia da asporto documentato con foto e per ordine diretto del sommo kiko e' piu che verificabile. Io l'ho sperimentato sulla mia pelle e l'ho denunciato alla mia comunita, ma purtroppo invece di prendere il consiglio da un povero come me mi hanno etichettato come uno "scandalizzato", mi tolsero di vice-responsabile (figuratevi quali alti onori) e alle successive riunioni non mi rivolgevano iu la parola, catechisti compresi.

      Quando riportai questa verita al Vescovo, i presbikikos dissero che il demonio mi stava ingannando.

      Questo non e' accaduto solo in Texas ma in tanti altri luoghi tanto da fare un video per una convivenza di riporto.

      Cerchi di correggerli ma vieni invece perseguitato...

      Elimina
    8. Fav ti rifaccio la domanda: se siamo in un Hotel e consumiamo tutti, e poi arriva il conto da pagare, e tutti hanno i soldi per saldare il conto, ma alcuni non pagano: di cosa parliamo? Cosa hanno fatto alcuni?
      Se vuoi ti faccio un po' di ripasso: 2+2=4, 3+3=6, 4+4=8;
      Aaaaspeeetttaaa FAAAAVVV! Che stupido che sono! Ma voi siete: APPROVATI!
      Ti chiedo scusa: L'APPROVAZIONE AUTORIZZA A FARSI PAGARE IL CONTO DA ALTRI, HO DIMENTICATO CHE E' SCRITTO NEL DOCUMENTO E C'E' SCRITTO UBBIDIENZA CIECA, SPECIALMENTE QUANDO SI DEVONO SALDARE I CONTI DI ALTRI. E' VERO FAV, DOBBIAMO AMMETTERE CHE HAI RAGIONE NEL DIRE CHE SIAMO PERSECUTORI PERCHE' DA TE ESCE LA SOLA E PURA VERITA'.

      Infatti Fav:

      Essa non ha nulla in comune con uno spirito sedizioso e ribelle, né la si può in alcun modo incolpare di voler sottrarsi all’ossequio verso il pubblico potere, poiché comandare e pretendere obbedienza, nella misura che tale diritto appartiene al potere umano, per nulla contrasta col potere divino e si mantiene nell’ordine voluto da Dio. Ma quando si danno ordini che palesemente contrastano con la divina volontà, allora si esce da quella misura e nello stesso tempo si entra in conflitto con la divina autorità: perciò è giusto non obbedire.

      https://www.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_20061888_libertas.html


      CDD.

      Elimina
    9. Fallacio:
      alle tue domande ha risposto Valentina molto meglio di quanto potrei fare io.
      Per cui ora ti faccio io una domanda, a cui ti invito a rispondere.

      Il Vescono neocatecumenale e pedofilo APURON è stato condannato ufficialmente dalla Santa Sede, con l'APPROVAZIONE di Papa Francesco, ma Kiko contesta la Santa Sede, contesta il Papa, e difende il suo amato pedofilo Vescovo su cui avevca riposto una enorme speranza.
      E questo senza tenere conto delle decine e decine di vittime, anzi mancando di carità nei loro confronti.
      Negare la verità a vittime di un crimine tanto odioso, infatti, è un'aberrazione paragonabile a quella del crimine stesso.
      E' come negare i lager, nonostante l'evidenza delle prove, per un reduce dai lager.

      La mia domenda è: tu credi al Papa o a Kiko? Condanni Apuron o lo difendi? Vuoi "normalizzare" anche la pedofilia, visto che per Kiko tanto non si può non peccare, o la vuoi stroncare anche a costo di stroncare Apuron e di dannegiare il Cammino (che, invece, se condannasse Apuron, avrebbe solo da guadagnare)?

      Elimina
    10. Ha già risposto a questa domanda. Per Fallacio Apuron è innocente (lo ha paragonato al Cardinale Pell) e cmq siccome Papa Francesco non lo ha spretato evidentemente così colpevole non è.
      Giusto Fallacio?

      Elimina
    11. @Fav
      nessuno mette in dubbio le parole del Papa sul Cammino come dono dello Spirito Santo, perchè se fatto secondo gli Statuti (che non sono rispettati, soprattutto l'articolo 13 sulla liturgia eucaristica) e in obbedienza alla gerarchia e alle indicazioni della Chiesa, allora il Cammino può essere uno strumento per la salvezza, come ce ne sono molti nella Chiesa. Il problema è che questo non avviene, e una prova è la lettera di Arinze, dove Kiko viene rimproverato con nome e cognome; una persona stimata dalla Chiesa è difficile che riceva correzioni dal Papa stesso, ma queste correzioni sono sempre per il suo bene e non sono persecuzioni. Per esperienza so che non tutti i sacerdoti sono favorevoli al Cammino, mentre mi è difficile immaginare un cattolico che non stimi Padre Pio, l'unica analogia tra Padre Pio e Kiko è il nome di battesimo. Se Padre Pio fosse venuto a conoscenza di giri di denaro non rendicontati come la decima, dell'abitudine dei catechisti a farsi pagare le spese negli hotel, ecc. sicuramente non ci sarebbe passato sopra, anzi vi avrebbe sgridato e avrebbe avuto ragione

      Elimina
    12. Giusto @alect, sei molto attenta. Infatti io credo che se Papa Francesco fosse stato convinto al 100% della sua colpevolezza l'avrebbe ridotto allo stato laicale vista la gravità delle accuse, anziché lasciarlo celebrare messa e addirittura come vescovo, pur senza insegne. Comunque io rispetto la decisione del Santo Padre, ma credo che prima o poi la verità sarà dimostrata così come è accaduto per mons Pell.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    13. Quindi tu affermi che il Papa ha mentito a livello mondiale, o sia un dissimulatore.

      https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-04/santa-sede-arcivescovo-agana-colpevole-abusi-minori.html

      La sentenza è definitiva e senza appello

      Le pene imposte sono le seguenti: la privazione dell’ufficio; il divieto perpetuo di dimorare anche temporaneamente nell’arcidiocesi di Agaña; il divieto perpetuo di usare le insegne proprie dell’ufficio di vescovo. Questa decisione rappresenta la conclusione definitiva del caso. Non è possibile ulteriore appello.

      Papa Francesco sulla sentenza Apuron

      Sulla questione dell’appello è tornato Papa Francesco il 26 agosto 2018, durante la conferenza stampa sul volo di ritorno dal Viaggio apostolico in Irlanda. In quell’occasione, il Pontefice ha detto: “L’arcivescovo di Guam è ricorso in appello e io ho deciso – perché era un caso molto, molto complesso – di usare un diritto che ho io, di prendere su di me l’appello e non mandarlo al Tribunale d’appello che fa il suo lavoro con tutti i preti, ma l’ho preso su di me. Ho fatto una commissione di canonisti che mi aiuti e mi hanno detto che, in breve, sarà fatta la “raccomandazione” perché io faccia il giudizio. È un caso complicato, da una parte, ma non difficile, perché le evidenze sono chiarissime; dal lato delle evidenze, sono chiare. Ma non posso pre-giudicare. Aspetto il rapporto e poi giudicherò. Dico che le evidenze sono chiare perché sono quelle che hanno portato il primo tribunale alla condanna

      Vedi Fav è proprio questo che abbiamo capito di tutti voi. E vi fate passare per santarelli mentre mentite spudoratamente e senza vergogna.

      CDD.

      Elimina
    14. @Gloria, sulla preistorica lettera di Arinze ti ho risposto già decine di volte. Non ne parla più nessuno, solo tu. Dopo questa lettera il mondo è andato avanti lo sai? Tutti i successori di Arinze hanno scritto documenti diametralmente opposti che hanno definitivamente messo in cantina la lettera di Arinze. Poi documenti come l'approvazione del direttorio catechetico del 2012, tanti discorsi papali (che sono parte del magistero...), quella lettera l'hanno tolta dalla cantina, hanno scavato una fossa di 10 metri e ci hanno messo una lastra di marmo di 10 tonnellate. Bisogna che anche tu ti metta l'animo in pace come hanno fatto tutti.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    15. Io credo invece che tutta questa storia insegni con chi bazzicate e come vi comportate con le vittime e con i deboli. Ma prima o poi tutto si paga. O in questo mondo o nell'altro.

      Elimina
    16. Vorrei rispondere a FAV.

      Purtroppo, i timbri di cui tu parli non provengono dalla giusta congregazione, che sarebbe la Congregazione per la Dottrina della Fede, ma da un organo che non ha il potere di approvare la dottrina, cioè il Pontificio Consiglio per i laici.

      Sarebbe come se facessi mettere il timbro dell'autoscuola sulla patente, invece di quello della motorizzazione.
      Le questioni della dottrina e la sua conformità alla dottrina della Chiesa devono essere approvate dal dicastero competente, non da uno senza poteri sulla materia.

      Questo prova senza alcun dubbio che la Congregazione per la dottrina della fede non si è pronunciata ufficialmente, altrimenti avrebbe apposto il suo timbro.
      Il fatto che invece i timbri siano di un dicastero senza poteri sulla dottrina dimostra chiaramente che l'autorizzazione è solo alla pubblicazione e NON sulla dottrina.

      È il massimo che un dicastero senza poteri poteva fare: apporre il suo timbro e dire, praticamente: "Siccome noi non possiamo pronunciarci sulla dottrina, sulla quale non abbiamo alcuna competenza, apponiamo il nostro timbro e specifichiamo che questi volumi sono APPROVATI PER LA SOLA PUBBLICAZIONE".

      La responsabilità è quindi del Pontificio Consiglio per i Laici, che Papa Francesco ha sciolto dopo pochi anni, non della Congregazione per la Dottrina della Fede che, si dice nel decreto, "ha ritenuto opportuno consegnare al Pontificio Consiglio per i Laici l'incarico di dare una "apposita" approvazione".
      Con ciò se ne è lavata le mani, perché non si dice che "la Congregazione per la Dottrina della Fede HA APPROVATO" ma che "ha demandato l'approvazione" ad un dicastero che NON PUÒ PRONUNCIARSI SULLA DOTTRINA.

      Si dice anche che "il Pontificio Consiglio per i Laici, dopo aver debitamente consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede...", ma il risultato di quella consultazione non è chiaro.
      Potrebbe essere anche negativo, da qui lo scarico della responsabilità.

      Sono cavilli, e ad un orecchio poco attento possono anche sembrare regolari, ma non lo sono affatto.
      Il vostro Direttorio Catechetico è quindi "approvato" da un organo che non ha il potere di approvare.
      Ecco perché, tra le righe, si dice "approva la pubblicazione" e NON "la dottrina".

      Furbi, eh?

      Elimina
    17. FAV, chiunque negli anni scorsi abbia seguito il caso di Guam in originale, cioè sulle TV locali come Kuam TV etc. e non su LaStampah di regime (che è compilata con ligia obbedienza da pennivendoli del Cammino), può dire che sarà molto ma molto difficile che la vicenda di Ìmpuron si risolva come quella di Monsignor Pell.

      Nel caso di Mons. Pell la fragilità dell'impianto accusatorio era evidente da subito, malgrado il fatto che la sua amicizia col Cammino facesse temere il peggio. Nel suo caso, la verità, che si poteva intravedere sin dall'inizio, è stata ristabilita. Nel caso di Apuron c'è da temere ben altre cose. Chi vivrà vedrà.

      Elimina
    18. "Ma prima o poi tutto si paga. O in questo mondo o nell'altro.", certo @alect, hai ragione l'ennesima volta. Infatti SE (e sottolineo se...) un giorno dovesse essere dimostrata la sua innocenza, anche chi lo ha diffamato, giudicato e chiamato "pedofilo" pagherà, non certo in questo mondo ma nell'altro.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    19. Per quanto riguarda la lettera di Arinze (lettera firmata dal Cardinal Arinze che esprimeva le richieste cogenti di Papa Benedetto XVI) meritoriamente ricordata da Gloria, essa è ancora valida tant'è che è inserita nello stesso Statuto del Cammino. Naturalmente mi aspetto che FAV produca altre lettere della stessa importanza, cioè provenienti da un Prefetto di Congregazione vaticana per volere diretto del Papa, che disapplichi contenuto di tali disposizioni, oppure che Fav rettifichi quanto ha dichiarato.

      Elimina
    20. FAV
      tanto è stata sepolta la famosa lettera che è diventata PARTE INTEGRANTE dello statuto.

      Non c'è verso vivete ormai in un modo tutto vostro...credete proprio alle fesserie che vi raccontate.

      Vi hanno ordinato di non cambiare niente in quei due anni di transizione, e poi vi hanno detto che lo statuto superava la lettera.
      Fai così, fai vedere lo statuto a un avocato di tua fiducia, ti consiglio non cnc, e ti fai spiegare lo staruto.

      È un atto giuridico, e come tale va letto è osservato.

      Divertiti se vuoi, oppure stai comodo dentro il tuo Matrix illuso di vivere nel mondo reale.

      E non ti sto neanche dicendo di uscire dal cammino, ma solo di aprire gli occhi.

      Elimina
    21. Una cosa a tutti i lettori.
      Ascoltate! Meglio leggete!

      Di Apuron non frega nulla a nessuno, specialmente ai falsi amici nc, il punto è che vi è stata una persona, che dicono ispirato h24 dallo Spirito Santo, che ha detto che era INNOCENTE ed era PERSECUZIONE.
      Il punto è che se si ammette che Apuron è colpevole, quella persona ha detto balle in mondo visione, e per cui, siccome gli affiliati sono collegati, ecco che automaticamente esce che anche loro dicono balle. Per cui vi è un effetto domino.
      OK!
      Ma il punto vero, in quanto non possiamo stare dietro alle menti illuse, altrimenti ci illudiamo anche noi, è che sono già caduti nella menzogna, è evidente a tutti, Apuro è stato condannato, ed in più la loro Celebrazione è crollata, Dio ha tappato la bocca per sempre all'accusatore in Nome dello Spirito Santo, ovvero a colui e coloro che hanno messo a credere che lo Spirito Santo condannasse i suoi figli. Avevano al condanna nell'animo, cioè si credevano "Padroni" del prossimo aventi da Dio l'autorità nel condannare.
      Ovviamente non facciamo noi l'errore di condannare come hanno fatto loro, ma ringraziamo Dio con cuore libero da rancori e senza odio, solo un ringraziamento da figli a Padre: Grazie Padre Santo, Grazie!


      Pace a tutti i figli di Dio.Pace.

      CDD.

      Elimina
    22. @FAllacio
      quella che tu chiami "preistorica lettera! è messa nel VOSTRO Statuto. Ma evidentemente "lo si doveva mettere" (cit)
      Per il resto la verità è che avete molto da nascondere e lo spacciate per "attenzione ai piccoli"-
      Il mondo sarà andato avanti, ma voi siete sempre gli stessi: superbi, presuntuosi, bugiardi, lecca.ulo con i potenti e spietati con i deboli.

      Elimina
    23. Quindi, a quel che dice FAV, basta riuscire a silenziare omertosamente alcuni argomenti scomodi, per farli entrare nella preistoria ed avere di conseguenza il diritto di ignorarli o mandarli in prescrizione.

      Ce n'è per un'équipe mista, formata da magistrati antimafia e paleontologi.
      Il vostro modo di pensare, nel Cammino, è un insulto alla logica prima ancora che alla fede.

      Nel Cammino la preistoria va e viene. L'Età del Bronzo è futurismo, l'800 è anticaglia.
      Il buon FAV, sbagliando di qualche secolo, situa la lettera di Arinze nella Preistoria.
      Ma sappiamo bene che la storia comincia quando l'uomo inizia a lasciare intenzionale testimonianza di sé. Leggiamo quindi da un'incisione rupestre del 2015:

      Dieci anni di disubbidienze

      Attendiamo che il suddetto FAV produca documenti non segretissimi né immaginari, che attestino il contrario. Sempre che un'improvvisa ondata di preistoria non riporti indietro nel tempo pure loro.

      Elimina
    24. @Fav
      ti hanno già risposto gli altri, in modo molto più preciso ed efficace di quanto avrei potuto fare io, in ogni caso la lettera è del dicembre 2005, 16 anni non sono affatto molti, considerato anche ad esempio che molte leggi vigenti in Italia sono molto più datate ma ancora valide; ovvio che il mondo va avanti, accetta le correzioni, i cambiamenti e il progresso, lo raccomanda anche la Chiesa, che infatti si adatta ai tempi moderni e alla società, ma rimane sempre fedele alla dottrina, ed ogni cattolico sa quanto è importante fidarsi della Chiesa e rispettarne le regole. L'articolo 13 dello Satuto dice che la liturgia eucaristica nel Cammino è svolta senza modifiche del messale romano, ma questo di fatto non avviene, anzi la celebrazione nel Cammino assomiglia più ad una celebrazione dell'eucaristia dei protestanti (anche i pastori chiedono la decima, non ti sembra che il cammino somigli troppo al protestantesimo?).

      Elimina
    25. @valentina, @neo, @jubilate, la preistorica lettera, faceva riferimento alla liturgia, che successivamente è stata lodata da tutti i suoi successori, cioè Canizares, Sarah ecc... Si trova ancora nello statuto, perché è stata il punto di partenza per correggere alcune cose che ormai sono entrate nella quotidianeità delle celebrazioni. È stupido continuare ad agitarla con ossessione, perché non serve più. Ormai si è girata pagina e voi state ancora a rimuginarci. Tutti i vescovi e i cardinali che celebrano con il cammino lo possono testimoniare. Sono testimoni oculari! Così come potreste esserlo voi se partecipaste a una celebrazione eucaristica visto che con lo statuto definitivo è aperta a tutti.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    26. Faccio solo un'osservazione, perché ormai mi rendo conto che ripetere sempre le stesse cose diviene ossessivo e non serve a molto: chiunque partecipi attualmente a una Eucaristia neocatecumenale con il Messale in mano potrebbe constatare gli abusi liturgici ed eucaristici. Quindi inutile rispondere a chi nega la realtà (e che ha detto a suo tempo che l'esplicito ammonimento a rispettare la liturgia del nuovo Messsle era evidentemente rivolto ad altri, non ai neocatecumenali). Osservo solo che FAV ha dichiarato che in seguito alla 'preistorica' lettera di Arinze (solo 16 anni fa, come ha fatto notare Gloria) la liturgia neocatecumenale è stata corretta (e quindi secondo lui lodata). Ora vorrei sapere da lui cosa è stato corretto e dove Kiko o Pezzi hanno dichiarato che in passato avevano sbagliato modificando la liturgia e dove hanno raccomandato il rispetto dei libri liturgici e non delle proprie direttive.

      Elimina
    27. @Fallacio
      Sicuramente pagheranno i tuoi fratelli neocatecumenali di Guam che osarono scrivere che "se il ragazzino non ha gridato vuol dire che era consenziente". Altro che Apuron colpevole o innocente: avete sdoganato la pedofilia (a patto che a farla sia uno dei vostri)

      Elimina
    28. Se un Vescovo partecipa ad una celebrazione neocat con evidenti e certificati abusi liturgici, come per esempio i calicetti ai catechisti del post dell'altro giorno, noi fedeli possiamo chiedere ragione pure a lui di questo fatto.

      Anche e soprattutto Vescovi e Cardinali sono tenuti a custodire e non a disgregare la liturgia.
      E se Sua Eminenza ci manda a quel paese, noi ci andiamo (nel primo paese della diocesi confinante).

      A. Non.

      Elimina
    29. FAV dice anche: "quello che scrivete è una vostra personale interpretazione di quello che leggete, esattamente contraria all'interpretazione che dà la Chiesa alle catechesi e i Mamotreti."

      Quindi, sono queste le giustificazioni ufficiali che fate circolare nelle comunità?

      Perché mai la Chiesa dovrebbe interpretare i mamotreti? Dei quali avete iniziato ad ammettere l'esistenza solo dopo che sono stati scoperti, ribadiamo.

      Kiko non è profeta e quel che scrive, anzi, che fa trascrivere, non è Sacra Scrittura. La Rivelazione pubblica si è conclusa con l'Apocalisse.

      Kiko dovrebbe attenersi al catechismo come tutti, punto e basta. Inutile arrampucarsi sugli specchi delle questioni di metodo, due terzi delle cose che Kiko dice sono eresie e il resto fa da contorno, punto e basta.

      Ne abbiamo discusso più che abbondantemente e chi doveva capire ha capito. Chi, dopo anni, ancora insiste a negare ogni evidenza sinistra è perché probabilmente vuole conservare questa evidenza così com'è.


      Per quanto riguarda le testimonianze, chi di noi ha testimoniato sa benissimo quello che ha visto.

      Se ti rifiuti di crederci, cioè se tu senza esitare minimamente ci dai dei bugiardi intenzionali e concertati, quando invece noi sappiamo benissimo cosa abbiamo visto, sei tu che hai deciso a priori di venire qui a screditarci, ad uso dei tuoi fratelli che leggono. E leggono perché stanno vedendo le stesse cose

      Oppure così ti hanno detto di fare. Molto coerente col Cammino, altro punto a suo demerito. Ma, ripeto, illazioni ventose non cambiano la realtà granitica dei fatti.

      A. Non.

      Elimina
    30. @Fav
      forse ti dimentichi che molti di noi che scriviamo su questo blog siamo ex camminanti, alcuni con più decenni di cammino alle spalle, per cui non serve invitarci alle celebrazioni, le conosciamo molto bene, e dubito che siano veramente aperte a tutti. Io stessa im circa 10 anni ogni volta che volevo portare qualcuno di esterno ho sempre dovuto avvisare prima, le poche volte che celebravamo in chiesa le porte principali erano sempre chiuse per via dell'orario, e in saletta avevamo un porta interno che veniva chiuso (non a chiave). Immagino le reazioni delle persone se si presentassero davvero degli sconosciuti alle celebrazioni, intendo dire persone che non conoscono nessuno dei camminanti e che si presentano alle eucaristie. Mi viene in mente anche la testimonianza di un uomo che in Spagna è stato allontanato dalle celebrazioni solo perchè aveva avuto problemi con la comunità, che puoi trovare qui nel blog, questo fatto va contro lo Statuto, così come le celebrazioni negli hotel. Io invece ti invito ad assistere a qualche eucaristia protestante, così vedrai le analogie con il cammino.

      Ti vorrei anche ricordare che gli elogi pubblici non costituiscono un atto ufficiale, nè un documento che invalida la lettera di Arinze, un documento ufficiale e approvato dal Papa. Il cardinale Sarah è lo stesso che insiste sul riportare la Croce al centro delle celebrazioni, mi sembra che invece nel Cammino si usa un altare smontabile con al centro la menorah, e sono due abusi liturgici.

      Elimina
    31. Quindi FAV, posso andare a cercare nel sito ufficiale tutte le lodi che hai millantato. NOTIZIONA non c'è niente, e considerato che ogni volta che è capitato avete fatto campagne stampa, ne devo dedurre che tutte queste lodi non esistano, perché non ci sono proprio.
      Avete usato il video di Porto San Giorgio solo dopo che il Papa era morto perché? Perché Ratzinger ha celebrato con voi da cardinale e poi vi ha mandato un "siluro"?
      Dimmi un po ti ricordi le parole del prefazio di domenica scorsa?

      Elimina
    32. Fallacio, che dici "ormai abbiamo messo la testa a posto",

      i calicetti dei video del post scorso datati ottobre 2021 e febbraio 2022 sono anche loro nella preistoria? Facci capire, c'è un altro quantum leap tra preistoria e storia ad inizio marzo, che conoscete solo voi?
      Ma sei neocatecumenale per davvero, tu?

      Elimina
  20. se i fedeli hanno una fede salda e non si lasciano sopraffare dalla paura dalla quale nasce l'agitazione, possono stare sicuri sulla loro integrità spirituale e mentale. non avranno mai conseguenze psicologiche perché hanno sempre una certezza che viene da lassù. non si ammaleranno mai interiormente anche se vivono i drammi peggiori che si possono pensare. l'umiliazione, la malattia, la morte di qualcuno di importante. Anzi...sono motivi di santificazione. Ma se la fede viene contraffatta come in questo movimento ecclesiale che io per fortuna non ho mai avuto il dispiacere di seguire, succede che i fedeli alla prima difficoltà entrano in crisi...nella disperazione più nera

    .....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella disperazione più nera? Ma se sono tutti felici e contenti, e pagano la decima con il sorriso sulle labbra? Che state a dì....................................................................................

      Elimina
    2. Anonimo: il sorriso sulle labbra l'hanno chi ha molti soldi e viene additato come generoso se si fa vedere col sorriso sulle labbra mentre elargisce il suo obolo (Kiko si vanta pubblicamente di 50 euro non guadagnate elargite ogni mattina a un povero), e chi coi soldi della decima, che NON vanno ai poveri, ci fa la bella vita.

      Conosco un ex del Cammino, che per la verità non dice mai male del Cammino, con una famiglia numerosa ma povera, che è uscito perché doveva pagare la decima e nessuno lo aiutava.
      Lavora in un convento e chi ha bisogno di una mano per qualcosa lo può chiamare. perché è bravo e onesto.
      Ma nel Cammino non ci metterà più piede perché lui non aveva il sorriso sulle labbra quando passavno col sacco nero.

      Elimina
    3. Questo significa che il Cammino non è per tutti, ma per pochi eletti......................................

      Elimina
    4. @anonimo
      infatti una caratteristica dei gruppi settari è quella di far credere agli adepti di essere speciali e migliori degli altri, anche io ti invito ad aprire gli occhi e a valutare tutto con la tua ragione...

      Elimina
  21. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più sindonologico

    Quando Carmen è morta nel 2016, la salma è stata avvolta da un lenzuolo che poi è stato tolto quando la misero nella bara. Il giorno dopo il funerale, sul lenzuolo si notò che era rimasta impressa la sagoma del corpo di Carmen e si vedeva benissimo la faccia, che era quella di quando era giovane con lo sguardo rivolto in alto. E' stato fatto vedere al famoso prof. Pierluigi Baima Bollone, espertissimo di Sindone, e ha confermato l'autenticità del manufatto, analizzato con un sofisticato apparecchio ai raggi X quantici molli di ultimissima generazione. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, que voler de plus come prova de sanctitad de Carmensita? Procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con un articolo scaricato dal sito UAAR, Unione Atei Agnostici Razionalisti, che sosteneva che il lenzuolo fosse un falso come la Sindone, abilmente dipinto dallo stesso Kiko, che poi avrebbe pagato Bollone per dire che è vero. Vi era allegato un biglietto : "Ma lei, Sancto Padre, non crede a quei ateacci dello UAAR, vero? Cordialitad Kiko".

    e la causa continua....

    RispondiElimina
  22. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più sorridente

    Kiko ha letto in svariati giornali che Greta Turnberg, quando viene intervistata, è perennemente ingrugnita per non dire incazzata nera. Kiko ha interpellato Carmen che, come è noto, era di carattere gioviale e sempre sorridente, e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita, ha modificato le foto sui giornali di Greta, facendola. apparire con un eterno sorriso sulle labbra. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita es reussita a far sorridere anca Greta, que es siempre encazzada, vuol dir que es una sancta veramiente, quindi procedemos con la causa de beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un proggramma del pc che modifica i volti facendoli passare da seri ad allegri e viceversa, con un biglietto : "Chiaro el concetto, Sancto Padre? Saludos Kiko".

    e la causa continua.....

    RispondiElimina
  23. Apuron è l'acronimo di :

    Adesso Possono Uomini Ridicoli Osannare Neocatecumenali

    RispondiElimina
  24. Non si può evitare di sottolineare ancora una volta che in cammino esiste una palese e intensa agitazione dell'anima. Gli esigenti schemi neocatecumenali fanno vivere in maniera esagitata, privando della serenità coloro che li perseguono (e senza la serenità la qualità della vita risulta seriamente compromessa). Per il kikos diventa ogni giorno più difficile gestire equilibratamente le tensioni personali che scaturiscono dallo sforzo di inserirsi, in maniera qualificata, nel mondo (ingannevole) in cui è chiamato ad operare: un mondo fatto di prove, scrutini e pressioni varie.

    Il cammino neocatecumenale è costituito da un dinamismo costante atto a sviluppare la tentazione nel cuore dell'uomo. È come un vortice incessante che stimola alla caduta tramite catechesi pregnanti di errori e confessioni pubbliche obbligatoriamente distinte da peccati...su peccati. D'altronde il concetto base che caratterizza il contesto è la necessarietà del peccato (non della tentazione ma del peccato attuato, vissuto), che dispone l'uomo al crollo.

    Il cammino offre molteplici stimoli causanti la tentazione e infine il peccato, come ad esempio le pressioni effettuate dai catechisti durante gli incontri con le comunità, dove ognuno deve sputare un rospo putrido per poter dimostrare d'essere all'altezza del passaggio che si approssima. E per essere all'altezza bisogna testimoniare di aver fatto esperienza della propria miseria e incapacità di amare; di essere andati a fondo nel vizio e aver conosciuto la propria inadeguatezza e oscenità (per utilizzare un linguaggio più fine rispetto a quello neocatecumenale che, lo sappiamo, è scurrile e volgare).

    Il tutto parte, come già detto, dalle catechesi ma anche dalle prassi schematiche e dagli approcci umani, i quali giustificano l'errore e lo incentivano e fanno in modo che la tentazione si affacci al cuore umano determinando una suggestione, cioè la possibi­lità di un’azione malvagia. I catechisti disposti al controllo delle anime (da Kiko e Carmen e non dalla Chiesa), fomentano la tentazione, così un pensiero o un’idea fuggitiva sollecitano l'immaginario dei coinvolti, e dal subcosciente tale appello risale alla coscienza, diventando «suggestione seducente» (Sal 35,2).

    Le emozioni causate dalla setta in questione non vengono originate da Dio, lo dimostra un elementare discernimento: le "Tappe" nc, che simboleggiano ogni passo della loro arrampicata (destinata alla capitolazione), provoca un palese turbamento del cuore, che lo priva della pace e lo consegna all’inquietudine, all’ansia, all’eccitazione. I pianti, i nervosismi, le strane reazioni agli interrogatori dei catechisti sono alcune delle massime e chiare espressioni di questa realtà.

    RispondiElimina
  25. Il cammino è dotato di una forza insidiosa e aggressiva pronta a impadronirsi della preda, proprio come il peccato.
    Naturalmente tut­ti noi siamo tentati e nessuna tentazione ci è estranea: «Nessuno, se non è tentato, può entrare nel regno dei cieli. Togli le tentazioni e nessuno sarà salvato».
    Però non dimentichiamo che le suggestioni dipendono anche dal nostro modo di vivere, pertanto, se si percorre una strada - o per meglio dire un cammino - in cui gli incontri, le letture, le esperienze, le immagini (gli orridi disegni e gli stravaganti addobbi kikiani) etc sono ammorbati, è normale che ci si ritrovi con facilità tra le grinfie di colui che i nc (ed anche i sacerdoti del cammino. Testimonio io stessa di aver sentito un prete affermare che il diavolo è suo padre) interpretano come loro padre. Queste circostanze kikiane scavano nella persona lasciando tracce ed echi che risuscitano inavvertitamente con la potenza accresciuta dal desiderio.

    I pensieri malvagi vanno stroncati sul nascere, ma se la comunità santifica un catechista pedofilo e sancisce che la vittima è da rigettare (secondo la visione dell'ambiente) privandola della corona dell'elezione (e qui subentra il ricatto emotivo/spirituale), il neocat. spettatore di tutto ciò come può discernere con limpidezza sul bene e sul male?
    Se il movimento nc stabilisce che una donna deleteria, egoista, eretica, contraria alla disciplina e alla morale, o anche al più semplice atto di generosità, come fu Carmen, sia degna di essere elevata agli onori degli Altari, è più che logico che i fedeli si disperino perché persuasi della bontà del peccato (un drammatico ossimoro).

    Insomma, se il peccatore viene ricompensato e difeso da tutti con le unghie e con i denti, come si può vigilare sulla propria coscienza?
    Ho visto intere comunità schierarsi dalla parte di un catechista abusatore e rammaricarsi di non averlo più come supervisore della loro vita (perché la vittima lo ha denunciato come poteva e ciò ha fatto sì che venisse rimosso dal suo ruolo per preservare la credibilità del cammino) infischiandosi del pericolo che avrebbero corso le loro figlie e nipoti. Ecco, anche questo è un peccato comune nel cammino.

    RispondiElimina
  26. Kiko insegna che la seduzione (vissuta) è l'unico mezzo per entrare in una profonda conoscenza di sé e della propria fragilità; essa, secondo lui, causerebbe un moto propizio di umiltà. Le catechesi sono esplicite, in esse non esiste riferimento alcuno alla lotta risoluta contro le malvagità. Non vi è alcun richiamo a respingere (sul serio) il diavolo assieme a tutte le sue suggestioni. E ciò è grave, ma perlomeno coerente, data la natura bugiarda e deviante di tali cosiddette catechesi.

    Uno dei problemi dell'ambiente asfissiante kikiano è che con la tentazione ci si intrattiene, anche solo a livello psi­cologico, dato che essa ha il potere di causare una sentenza positiva o negativa da parte dei giudici catechisti, i quali trafiggono l'anima alla ricerca del peggio. La tentazione viene quindi pensata con insistenza ed elaborata per divenire adeguata al tempo dello scrutinio. Si instaura così un dialogo con il maligno che ingigantisce la lusinga sino a far divenire un pensiero embrionale una costante assillante e ossessiva che domina la mente, defraudando il fedele della sua libertà interiore.

    Ad ogni giro di esperienza o confessione pubblica, o ancor peggio durante le esposizioni delle proprie vicende personali effettuate in chiesa dinanzi ad una platea di familiari e sconosciuti, il peccato ha un posto d'onore.
    Vogliono sembrare santi autoproclamandosi peccatori.

    Per superare questa sporca condizione spirituale bisogna risvegliarsi a sé stessi e a Dio levando dagli occhi - dalle orecchie, dalle mani, dalla mente, dal cuore - il fango kikiano; bisogna risvegliarsi dal sonnambulismo spirituale, dal torpore «È ormai tempo di svegliarci dal sonno» (cfr. Rm 13,11) uscendo dalla comunità dell'Argüello.

    Non ci si può sentire soddisfatti di aver compiuto una determinata azione soltanto perché si è ottenuto il beneplacito dei catechisti, nessuno può sostituirsi alla propria responsabilità personale. Neanche un'anima vedrà attenuato il proprio peccato dinanzi a Dio Giudice soltanto perché "ll catechista me lo ha ordinato; il catechista mi ha dato conferma della bontà del mio comportamento..."

    Riprendo nuovamente l'esempio delle comunità implicate nel giudizio di quel catechista pedofilo di cui ho accennato prima. Ebbene, quelle persone si sono schierate dalla parte indicata dai capi del contesto, quella del male. Ma credete forse che questo cancellerà le loro colpe o scuserà la loro disonestà e la loro ingiustizia? No!
    La disgrazia è che l'agape nel cammino non esiste. Sembra che stia esprimendo una falsità siccome il termine è ben conosciuto nella setta, ma utilizzato in maniera impropria. Per conseguire l'agape bisogna disfarsi delle passioni idolatriche perchè essa non è un momento di euforia costituito da tavole imbandite e brindisi a volontà, ma è la carità verso Dio, verso tutti i fratelli. Tutti!

    Tra i tanti problemi del cammino vi è anche quello del disprezzo rivolto al sacramento della Riconciliazione, il quale viene attuato in condizioni disagiate per sminuirne l'importanza e far sì che avvenga senza cautela e tranquillità. La confessione rafforza la nostra volontà e il nostro autocontrollo rendendoci in grado di resistere alle tentazioni. Diventiamo più risoluti nel seguire la volontà di Dio, e non i nostri capricci (o quelli di un guru narcisista). I Santi della storia hanno sentito questo richiamo e hanno sfruttato il sacramento della Riconciliazione per divenire piccole immagini di Cristo, che è quello che i Santi realmente sono!
    Altro che Carmen e la sua indisponenza verso Nostro Signore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene Rebel. La Confessione comporta sempre un aumento della grazia (che dipende anche dalle nostre diposizioni), mentre la "confessione pubblica" del Cammino, che nulla ha a che fare col Sacramento, è, in se stessa, una disubbidienza e perciò un peccato. Per cui, in se stessa, ostacola la grazia.
      Siccome è prevista nel Cammino, la prassi del Cammino pone ostacoli alla grazia e, perciò, inclina chi la pratica al peccato.

      Elimina
    2. A questo proposito narro un fatto.

      C'era un ragazzo neocatecumenale che nell'adolescenza aveva commesso una cavolata, del tipo fumare qualche spinello a scuola.
      Siccome però era una bravata passeggera, presto si allontanò da solo da quei compagni.
      Nel tempo però, roso dal fatto che gli sembrava di vivere una doppia vita perché non era il bravo ragazzo che tutti conoscevano, cadde in una forma di depressione che nessuno comprendeva.
      Rischiò il fidanzamento, si bloccò negli studi universitari ed era sempre mesto e chiuso.
      Quello che lui credeva, come risultò quando finalmente dopo anni si decise a parlare, era che avrebbe dovuto confessare questo peccato a tutti nella comunità e, non avendone il coraggio, rimase confuso e cadde in depressione perché non stava bene con sé stesso.
      Nessuno gli aveva mai detto che, una volta confessato in confessione ed abbandonato definitivamente quel peccato, l'assoluzione di nostro Signore l'avrebbe reso pulito.
      Continuava a sentirsi sporco perché non confessava alla comunità che, come viene instillato nel Cammino, deve entrare in tutto il tuo privato. La pulizia non derivava dalla confessione al sacerdote, ma alla comunità.
      Non comprendeva che una volta rimesso quel peccato non era obbligato a confessarlo a nessuno, tranne a chi avesse spontaneamente deciso di farlo, e la pacificazione derivava da nostro Signore e non dagli uomini.
      Quel ragazzo rischiò di giocarsi la vita per una falsa credenza, finché non trovò il coraggio di confessare a tutti il suo peccato adolescenziale ormai conclusosi di molti anni e rimesso dal Signore.
      Non so se le spiegazioni ricevute dopo l'indebita confessione siano state recepite, ma ci ho provato.
      Quel ragazzo è mio figlio, ancora invischiato nella ragnatela neocatecumenale a causa mia e di mia moglie.



      Elimina
    3. ti abbraccio forte, chiunque tu sia e in qualsiasi posto tu viva.
      So cosa provi

      Elimina
    4. È sempre toccante e struggente quando le storie dolorose coinvolgono i ragazzi. Ci si immedesima automaticamente nella sofferenza dei genitori sentendo in sé la loro preoccupazione.
      I giovani sono coloro che ci rimettono maggiormente perché sono privi dell'appiglio dell'esperienza. Per alcuni di loro la conoscenza nasce e finisce entro i margini della saletta nc e ciò, come bene immaginiamo, è sfavorevole. L'ambiente kikiano è solito alterare la realtà, soprattutto quella concernente la Fede, rendendola talmente bugiarda da non lasciare nemmeno uno scorcio di verità. Questo colpisce e deteriora l'umore, perché subentra appunto la confusione che deperisce la ragione.

      Come si può confessare ad una comunità di persone, ove quasi nessuno è degno di ricevere queste confidenze, tutto ciò che concerne il proprio privato e i propri errori? Eppure nel cammino ci si sente obbligati perché in alternativa non subentra l'assoluzione. L'assoluzione kiko/carmeniana che nessun sacerdote può donare.

      La ringrazio "Anonimo", la sua testimonianza potrebbe indurre alla riflessione qualche giovane che vive il medesimo problema di suo figlio. Con cautela e rispetto mi permetto di darle un consiglio: vorrei esortarla a non nutrire ulteriormente dei sensi di colpa. Il rimorso deve indurre soltanto a correggersi, poi va trasformato in forza, quella forza che serve per rimediare. Non vi è genitore alcuno che sia esente dagli errori, tutti hanno qualche cruccio, ma essi non debbono assillare. Faccia tutto quello che è in suo potere, nei limiti della volontà del ragazzo, per farlo uscire dal cammino, e preghi (anche se probabilmente già lo fa). Le assicuro la mia preghiera.

      Elimina
  27. Grazie anonimo delle 10 e 44: hai spiegato benissimo!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.