venerdì 6 maggio 2022

Il mio secondo scrutinio: la paura, il danno, la ferita.

IL MIO SECONDO SCRUTINIO. LA PAURA.

Leggere le testimonianze dei secondi scrutini mi ha messo in subbuglio. Tutta l'atmosfera di paura e di vulnerabilità che è stata descritta mi ha riportato  dei ricordi di un passato che non rivivo con piacere. 

Voglio parlarne per poterlo vomitare cosicché non mi rimanga dentro come un assillo che mi fa male come se l'avessi vissuto appena ieri. 

Per cominciare, abbiamo fatto la convivenza nella Valle dei Caduti con altre comunità di Madrid. In quei casi, l'équipe che guida la convivenza non è  composta da catechisti di una sola parrocchia ma è formata dalle coppie responsabili di catechisti o capi catechisti, per così dire, di ogni parrocchia.

Poi si ripartiscono i compiti:  alcuni fanno la catechesi delle Vergini stolte, altri quella dei Talenti, quella dell'Eucaristia, quella dei nuovi salmi (che era proibito cantare prima di quel passaggio).

Il nostro catechista era un uomo alto e corpulento. Sempre molto ben vestito (anzi direi molto elegante), si vedeva che la sua posizione sociale era buona e che doveva essere un professionista con una posizione importante.

Dico tutto questo perché la sua immagine trasmetteva molta autorità, condita con una certa spavalderia e un modo di essere asciutto e tagliente. Il tipo di persona che incute paura anche senza dire una parola. 

PAURA. DISSOCIAZIONE: Era in grado di incrociarti in un corridoio, fissandoti per metri e metri, senza neppure rispondere al tuo timido "ciao". 

Modello di catechista narciso
DANNOSO. INSINUANTE: Un tipo 'fico': non perché lo dico io, era qualcosa che lui stesso conosceva e sfruttava. Gli piaceva molto di potersi permettere d'essere ciò che era. So che a molte persone del Cammino non andava giù, né tra la gente comune (catecumeni) né tra le alte sfere (catechisti responsabili di altre parrocchie). 
 
Nessuno poteva competere con lui. Era un ottimo organizzatore, molto intelligente e veloce, molto efficiente. Non mi sarebbe piaciuto essere nei panni dei suoi inferiori al lavoro. Nell'arcidiocesi godeva di una buona reputazione e si interessava di una serie di questioni che ovviamente gli erano state espressamente delegate. 
Aveva un altro lato, era molto tenero e sensibilone, scoppiava in lacrime quando stava soffrendo per un qualche evento molto duro della propria esistenza, in particolare per quegli eventi di cui si parla nel Cammino e che diventano leggenda. 
Quindi vederlo così dopo che ti ha torturato produce uno strano conflitto interno. Improvvisamente ti rendi conto di poter provare pietà per lui, come se fosse un ragazzone che si comporta  da boss, ma che in fondo non è poi così male, ha il suo cuoricino. 
Avere un tale catechista aggiunge un qualcosa in più alla paura. 
 
ERA TEMIBILE E TEMUTO. Non era prevedibile. Non sapevi mai dove sarebbe andato a parare. Era un vero segugio.  Mirava a farti fuori e a sbranarti. La sua equipe doveva sempre intervenire a fermarlo. Questo tizio avrebbe fatto un buon tandem con Rafael il Crudele e qualcun altro di quel genere.  
Nel Cammino si dovrebbe sostituire "carogna" a "categoria". 
Più un catechista è carogna, maggiore è la fama e la gloria che lo precedono.


IL MIO SECONDO SCRUTINIO: IL DANNO 

La prima prova di cosa fosse lo scrutinio l'abbiamo avuta  proprio in convivenza. Ciascun capo  catechista estrasse (tramite il pezzo di carta preso a caso dalla borsa) uno dei suoi catecumeni. 

È toccato a una signora sulla settantina. Una brava donna, tutta una vita nella Chiesa, sempre prudente e molto affettuosa con tutti, disponibile, sempre di buon umore. Una donna incantevole. Formazione universitaria e impegnata nella ricerca. Voglio dire, non una persona non preparata. 

Il macellaio iniziò ad affilare i suoi coltelli. La brava donna lesse le sue risposte al sondaggio e impiegò al massimo un minuto per leggerlo. 
Non poteva essere. Questo non poteva essere. Una donna senza grandi complicazioni nella propria vita, tutto troppo facile. Lì di certo c'era un demonio rinchiuso lì, ben annidato. Questa è la mentalità del Cammino. 

Per loro, tutti dobbiamo avere una storia passata raccapricciante, piena di ribellione e maledizione, che non accettiamo, un presente in cui finalmente ti vedi come sei, un sacco di merda pieno di peccati indicibili e nascosti, e ovviamente alcuni idoli alti come cattedrali per tutti quegli argomenti a cui puntano sempre: sesso, denaro, potere, prestigio eccetera. 

 
Catechisti ignoranti giocano a emulare Freud

Ma per quanto la torturasse davanti a duecento persone, la brava donna non diceva di più, per cui la rabbia e la frustrazione del catechista erano al massimo.  
 
Dato che eravamo in tanti nella mia comunità, i giorni degli scrutini furono  numerosi, come maratone. Dovevamo fare un digiuno assoluto dal mattino, come ci dicevano i nostri catechisti per "stare in tensione". Il digiuno era un'arma per combattere le tentazioni del diavolo, che durante questo passaggio sarebbero state fortissime. "Il nostro corpo ci chiede sempre di dargli un contentino, con il digiuno combattiamo". Era un clima dantesco. 
 
Salvo alcuni casi - guarda caso proprio i figli dei catechisti di altre parrocchie, i propri figli (non capisco come i genitori possano scrutinare i propri figli) - ci sono state situazioni in cui molti hanno stretto i pugni per sopportare l'indignazione e la rabbia di vedere come maltrattavano un fratello di comunità in quel modo. 
In generale, stavamo tutti passando un brutto momento, tu soffri vedendo il dolore degli altri seduti lassù e trattati come stracci, soffri per te stesso. Ci sono stati momenti in cui i nostri cuori ci saltavano in bocca per le palpitazioni che ci davano. Urla del catechista che dovevano stare ad ascoltare fino a notte fonda, una violenza scatenata, al punto che hanno dovuto trattenerlo mentre si scagliava contro un fratello "che non si apriva, che era chiuso da un demonio", che quasi lo picchiava. 
 
Ha gettato a terra con furia, quell'agenda in cui si prendono appunti per ognuno che siede sulla sedia della tortura. Suppongo che in tutte le comunità sia così. Nella mia parrocchia, tutti i catechisti dell'équipe avevano la loro agenda, suppongo che quando devono decidere se un fratello passa il passo (ci vuole la ridondanza) per ognuno consulteranno l'agenda e la metteranno in comune. 
 
È molto spiacevole stare lì seduti e che mentre parli, chi ti scrutina prende appunti, oltre al fatto che si passano dei foglietti tra i catechisti e li mandano a chi ti fa lo scrutinio, come per dargli degli indizi "vai da questa parte" o "tira dall'altra". È una sensazione di assoluta vulnerabilità, tutto ti fa sentire un verme che ha a malapena il diritto alla vita, cieco com'è, per i suoi tanti peccati e per l'adorazione di tutto tranne che di Dio. Tutti concentrati sul far incrinare la tua sicurezza in pubblico, ti distruggono, ti fanno crollare. 
 
E la cosa più terribile è che quando ti hanno lasciato andare e hai potuto tornare al tuo posto, ti hanno detto: "coraggio fratello, Dio ti ama". Come possono dirtelo dopo che ti hanno violentato psicologicamente in nome di Dio? Dio non fa queste cose! Veramente è  una paranoia.


IL MIO SECONDO SCRUTINIO: LA FERITA. 

Dopo aver descritto quell'atmosfera della “Casa del Terrore”, racconterò la parte più importante del mio secondo scrutinio. 
Voglio vomitare questi ricordi, ogni volta che riemergono mi fanno ammutolire, mi si torcono le viscere. Cosicchè, svuotando lo stomaco, potrà iniziare il miglioramento. 
 
Ero una giovane ragazza molto timida e abbastanza tranquilla. La mia autostima era sparita da anni. Avevo già ricevuto alcuni colpi dalla vita. Un fratello che fu colpito in poche ore da una malattia allora incurabile, all'età di 9 anni. Aver perso tutto, la nostra casa, la nostra scuola, i nostri compagni di classe... a causa di una drammatica situazione finanziaria, c'erano giorni in cui non avevamo da mangiare.
 
Indossavamo abiti che alcune signore molto eleganti ci hanno regalato. In piena adolescenza, indossavo abiti da signora perché non avevo nient'altro. Non potevo uscire di casa come faceva il resto dei giovani perché non avevamo un soldo. Non potevo usare i mezzi pubblici. Comunque, tutto così. Ero un vero mostro. Piaccia o no, non potevo passare inosservata. Cosa ci fa una ragazzina di 16/17 anni con indosso una blusa di raso con dei pantaloni già color di ala di mosca da vecchi tempi (avevo solo quelli) e le scarpe della nonna? Il solo fatto di uscire era per me un supplizio. 
Questo aspetto è essenziale per comprendere parte del mio scrutinio. 
 
Non occorre essere molto smaliziati per sapere dove sarebbe arrivato uno degli affondi. La mia immagine era la più antifemminile del mondo. Sembravo tutto tranne una giovane ragazza nell'età in cui si comincia a flirtare con i ragazzi, a truccarsi, con le gonnelline, i capelli ben pettinati... civetteria, insomma. Non indossavo nemmeno orecchini (e mi tagliavo da sola i capelli). Conclusione: non ero femminile. 
 
Per contro, stavo vivendo una situazione di abuso psicologico e fisico da parte di una persona che non citerò perché irrilevante, che comunque non aveva niente a che fare con il Cammino. Questa situazione di abuso e umiliazione andava avanti da molto tempo. Si trattava di un uomo. Lo sottolineo perché è importante anche per l'interpretazione che i catechisti avrebbero fatto della mia vita. 
Venne anche fuori che  mi ero ribellata a quella situazione, e che era  stata una sofferenza davvero intensa e sostenuta, non una questione di un giorno o due. 
Vivevo continuamente nella paura, sapendo che avrei sofferto ancora ma senza poter fuggire o avere il controllo di nulla. 
 
È necessario chiarire che a quel tempo in Spagna non si parlava di questi argomenti, era un tabù, qualcosa che rimaneva nella più stretta privacy. Ora la società è consapevole che queste cose vanno denunciate. Ma allora no. Non potevi parlarne con nessuno, dovevi tenerlo nascosto. C'era quella filosofia del "sarà per qualcosa", "avrai fatto qualcosa". Il senso di colpa era devastante. 
 
In conclusione, mi hanno chiesto se amavo quella persona nonostante il danno che mi stava facendo. Ho risposto di no. Era ovvio. Mi hanno chiesto se dal mio cuore veniva fuori  un giudizio. Ebbene sì, certo, era la cosa più normale, no? Vengo ora alle conclusioni che ha tratto la mia catechista - illuminata dallo spirito santo di contrabbando - e le relative sentenze per poter continuare il Cammino.

'Fanciulla, io ti dico, alzati!'
Chi non fa come Gesù,
non è suo discepolo
Sentenza n° 1: Non ami il tuo nemico, devi amarlo come Dio ama te. Con i tuoi peccati maltratti Gesù Cristo mentre Lui ti ama senza limiti, sei sua nemica quando Lui dà la sua vita per te. 

Devi scusarti con quella persona che ti fa questo e dirgli che non lo accetti, che lo giudichi quando ti maltratta, ma che Gesù Cristo è in grado di trasformare il mio cuore di pietra. Che Egli mi invita ad amarlo nella dimensione della croce con un amore che il mondo non conosce, bla, bla, bla... 

Mi ci sono voluti un anno o due per realizzare ciò che i miei catechisti mi hanno mandato a fare in nome di Dio e della Chiesa, ma siccome mi avevano chiesto se lo avrei fatto, se avrei obbedito loro, e ho detto di sì, avrei potuto passare il Secondo Scrutinio. 

Fare quello che mi era stato ordinato per seguire Cristo era qualcosa che era impossibile per me e ogni giorno che passava senza che lo facessi era come sentirmi ripetere nella mia mente che non amavo Dio. E che se Dio non mi amava allora mi aspettava solo di essere gettata nel fuoco eterno, perché fuori del Sentiero in cui Dio mi aveva messo, c'era solo la morte, l'inferno. 

Sono arrivata al D-day per pura disperazione. Non potevo più sopportare quella tortura mentale. Meglio un tempo d'inferno che l'inferno eterno. Quando ho avuto quella persona vicino, decisi di iniziare a camminare verso di lui. Ero paralizzata, le mie gambe non mi rispondevano. Le braccia e le mani si muovevano in modo incontrollabile, come se avessero uno spasmo. La testa lo stesso. La mia bocca era asciutta e il tremito non mi permettevano di pronunciare una parola. Sono scoppiata a piangere quando era a mezzo metro di distanza. Gli ho detto tutto quello che mi hanno ordinato di dire. Ero spaventata a morte. Non sapevo se mi avrebbe schiaffeggiato e buttato a terra. Era qualcosa di così irrazionale, così innaturale, che era come se il tempo si fosse fermato. Non riuscivo a vedere, letteralmente. Non lo vedevo nemmeno più. Penso che sia stato puro panico. Non mi ha picchiato, si è limitato a  oltraggiarmi, insultarmi, umiliarmi, ma non mi ha picchiato. 

Un miracolo grazie all'aver confidato in Dio. Questa la mia interpretazione di allora. 

I catechisti mi avevano detto inoltre che dovevo scusarmi da allora in poi ogni volta che lo odiavo e lo giudicavo nel mio cuore, perché ovviamente ero una superba che si credeva migliore di quella persona, quindi la mia umiltà sarebbe venuta dal riconoscere davanti a quella persona, ogni volta  che era necessario, che per i miei peccati l'ho giudicata e non l'ho amata. 

OGNI VOLTA CHE RICORDO QUESTO PROVO MOLTA RABBIA. LA CHIESA NON MI AVREBBE MAI PARLATO IN QUESTO MODO O NON MI AVREBBE MAI IMPOSTO QUESTA "PUNIZIONE" IN NOME DI DIO PER LA MIA CONVERSIONE

Sentenza n° 2: Non sei femminile e odi l'uomo per quello che ti fa. Il demonio ti sta mettendo davanti la figura dell'autorità, la figura maschile, come qualcosa di orribile che non accetti.

Conclusione: sei lesbica perché rifiuti gli uomini e perché li andrai a vedere sempre tutti come abusatori. Ecco perché non sei femminile né ti vesti bene e vai in giro con quel look. D'ora in poi dovrai venire alle feste con il trucco, con una gonna, con una borsa, tacchi alti, ecc.

Verificheremo anche se lo fai perché ti vedremo in giro per la parrocchia (a volte uno di loro veniva a darmi la pace nell'Eucaristia e mi guardava le orecchie per vedere se portavo gli orecchini). 

Naturalmente mi sono alzata da quella sedia con il cuore spezzato. Odiavo essere vestita come una signora di 60 anni, mi vergognavo di uscire così per andare a lezione, ecc. Ma a questo ora dovevo aggiungere che sembravo una lesbica, un maschiaccio. 

Come potevano mettermi come condizione per poter seguire Cristo che mettessi gli orecchini se non avevo soldi nemmeno per poter andare a scuola in metropolitana? Tacchi alti, borsa, trucco, vestiti femminili delle ragazze della mia età...? Non potevo farlo... chi me li regalava? 

In altre parole, da una parte risultava che Dio stesso si era impossessato della nostra casa e di tutti i beni di famiglia per farci cadere l'idolo di non so cosa. Dio stesso aveva ucciso anche mio fratello perché cercassimo la fede perché altrimenti non avremmo reagito, non ci saremmo convertiti. ESATTAMENTE COSÌ È STATO INTERPRETATO E DETTO IN PUBBLICO. E si scopre che ora Dio voleva che comprassi tutto ciò - cosa che non non avevo i mezzi per fare - per poter essere sua discepola. Avrebbe dovuto fare il miracolo dei pani e dei pesci, ma con orecchini e sottane e tutto il resto.

Credevo che i catechisti fossero illuminati dallo Spirito Santo, ma non potevo seguire quel Dio che mi chiedeva cose del genere. Non capivo Dio, davvero. Quel Dio, no. Quindi il mio secondo scrutinio è servito a moltiplicare esponenzialmente la mia autostima negativa al meno infinito, i miei sensi di colpa, la mia convinzione mentale che anche l'abuso era per la mia conversione, che era qualcosa di caro a Dio affinché potessi sperimentare come sa amare veramente un discepolo di Cristo. 

Inoltre, mio ​​fratello, un bambino di 9 anni, aveva dovuto morire perché né la mia famiglia né io capivamo che Dio ci stava chiamando. Più sensi di colpa e più odio per se stessi... E così di seguito. 

UNA FERITA CHE SEGNERA' LA MIA VITA PER SEMPRE. DELLE INTERPRETAZIONI NEL NOME DEL CAMMINO, OVVERO, IN NOME DEL LORO DIO, TOTALMENTE OPPOSTE AGLI INSEGNAMENTI DELLA CHIESA E DEL VERO DIO.

 

(da: Lapaz - Cruxsancta)

110 commenti:

  1. Nel Cammino Neocatecumenale danno una grossa importanza alle "testimonianze".

    Ma quando qualcuno testimonia le storture del Cammino, subito vanno su tutte le furie, con menzogne, diffamazioni, calunnie. Infatti nel Cammino la "testimonianza" è solo uno show ipocrita. Non riguarda la spontaneità, non riguarda il Signore, riguarda solo lo sciorinare un estemporaneo spot pubblicitario per il Cammino.

    Ricordiamo anche che i cosiddetti "catechisti", in qualità di laici, non hanno alcun titolo davanti a Dio e davanti alla Chiesa, né per "predicare", né per "catechizzare", tanto meno per abusare della Parola di Dio come strumentino comodo per infliggere ai fratelli delle comunità qualche nuovo pesantissimo fardello che loro non osano sfiorare nemmeno con un dito.

    Il fatto che i cosiddetti "catechisti" siano generalmente scelti fra le carogne contribuisce ancor più a far riflettere. La "carriera" nel Cammino la si fa calpestando i deboli, spennando i poveri, opprimendo i già abbondantemente oppressi, col diabolico metodo di considerare "problematico" chi non può esibire grossi problemi (è una lezione che apprendono già i giovanissimi figli dei kikos, quella di inventarsi "problemoni" in modo da poter passare con minor danno possibile le forche caudine dei cosiddetti "giri di esperienze").

    Nel Cammino si confonde la vita spirituale con la psicologia spicciola. Quelli che sono i dubbi da affrontare nel segreto della direzione spirituale con un buon sacerdote, vengono invece affrontati in pubblico e in mezzo ai laici e con uno script già precompilato. E con il grosso catechistone a "prendere appunti", come avveniva negli interrogatori del regime staliniano, perché un interrogatorio non può mai concludersi bene per la vittima, bisogna sempre scovare qualcosa di marcio.

    Nel Cammino comandano di rifiutare qualsiasi testimonianza che non sia favorevole al Cammino: guai a menzionare che i cosiddetti "iniziatori" e i loro scagnozzi si sono macchiati di ingiustizie meritevoli delle peggiori fiamme dell'inferno, guai a far presente che dietro tante pompose parole c'è invece il putridume del "sepolcro imbiancato".

    E quando ti dicono di "amare il tuo nemico" non stanno mai parlando di chi critica il Cammino. Ipocriti!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Esame impietoso, questo meritano, ma analisi limpida, inoppugnabile, eccome. il Cammino, lo riconosco nella descrizione di Tripudio fin nei minimi particolari.
      È singolare e merita evidenza il fatto che si possa essere conoscitore del cammino pur senza averlo fatto neanche un giorno, come nel caso di Tripudio, ma anche del nostro amato Lino Lista.
      Questo tipo di analisi disincantata aiuta tanto per la sua terzietà.
      Non è a dire spirito ostile o di vendetta. Perché mai?
      Piuttosto amore per la Verità. Gratuito.

      Si è oggetto di attacchi sfegatati da parte degli irriducibili neocat. che domande non se ne vogliono fare; e con il Cammino si arriva a non capire più la gratuità. Lì niente si fa per senza niente!

      Inoltre vorrei cominciare a riflettere sul fatto che, accidenti, ben vengano le esperienze. Ma andrebbero prese per ciò che sono, con rispetto.
      Mentre vengono ascoltate dai subdoli e falsi kikatekisti solo per essere tutte pilotate a dovere nell'alveo comune del "tutti uguali". Solo per capire se e fino a che punto l'indottrinamento è andato a segno.

      Gratuità sconosciuta.
      Verità bandita.

      Bella accoppiata per collezionare i risultati pessimi che collezionano a palate.

      Pax

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  2. Finalmente un post ben scritto, credibile e privo dei soliti slogan anticammino, tipo: "kikolatria", "kikolurgia", "kikatechisti" e altre scemenze simili. Finalmente un post che mostra come realmente lo scrutinio, non è mai contro una persona come può sembrare, ma contro il demonio che ti costringe a non poter amare il proprio nemico, che è l'atto d'amore più alto che ha compiuto Gesù nei nostri confronti, che ci ha amati anche quando lo abbiamo ucciso e lo continua a fare anche quando purtroppo pecchiamo, dimostrandoci di fatto suoi nemici. Questo post, mostra come nello scrutinio la "lotta" è contro il demonio che ti costringe a non avere una relazione normale verso gli altri, che ti toglie l'autostima e ti "abbrutisce" al punto che non vai più dal parrucchiere e ti tagli i capelli da sola. Questo post dimostra che "ci vuole un fisico bestiale", per affrontare questi demoni e raggiungere una fede adulta, ma con l'aiuto di Gesù Cristo e sostenuti dalla Chiesa è possibile. Questo post dimostra poi quello che spesso ho detto, che il cammino è per tutti, ma non tutti sono per il cammino. Non tutti hanno la forza di affrontare questi demoni e di sconfiggerli, ma a volte si preferisce scendere a patti con essi e a conviverci con una sorta di "quietovivere spirituale" che è l'anticamera del "tiepidume spirituale". Ma noi tutti sappiamo che cosa farà il Signore dei "tiepidi".
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Vinicio, il tuo commento vale tanto oro quanto pesa. Pur lodando Lapaz (che scrive benissimo, ma vorrei far presente che vari articoli sono scritti benino nel nostro blog) ti è sfuggito tutto il contenuto del suo scritto, il fatto che fosse una ragazzina con una famiglia senza mezzi, che si vestiva con ciò che le regalavano alcune benefattrici ed era così dignitosa da non andare a piangere povertà con i catechisti e per questo è stata accusata d'essere poco femminile e addirittura lesbica; ancor peggio, che era una ragazzina abusata da un adulto, da cui era riuscita per fortuna a sottrarsi, e a cui invece i catechisti l'hanno rimandata per chiedergli scusa di averlo giudicato (!!!).
      Rileggi meglio, non posso credere che tu non abbia capito proprio nulla.
      Vorrei inoltre sapere incidentalmente da te quale sia il demonio per il quale mia madre, per poter mandare i figli a scuola e mantenerli dignitosamente, non andava quasi mai dal parrucchiere e non si comprava nulla se non ad ogni morte di papa.

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    2. Vinicio, per la miseria, quando ho trovato un oculista buono, ti mando l'indirizzo pure a te. Sperando che il problema sia veramente quello.

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    3. @Fallacio
      Questo post dimostra quanto male fa il cammino alle persone. Dimostra la vostra smisurata superbia nonchè il vostro essere blasfemi perchè siete crudeli nei confronti dei "piccoli (quelli che dite di difendere...bugiardi) e nel farlo vi giustificate mettendo in mezzo Dio. Solo che è il Dio della vostra testa. Il Dio di Gesù Cristo è un'altra cosa.
      E il tuo intervento dimostra quanto siete miserabili.

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    4. Mi pare pura follia che si tenti di far passare lo scempio di questo scrutinio come "il combattimento contro il demonio".

      Intanto il combattimento contro le tentazioni del demonio che induce ai peccati è in primis personale e si porta avanti principalmente con la preghiera e non con mezzucci umani come il mettersi gli orecchini o addirittura i tacchi alti.

      In secondo luogo, non è il laico catechista neocatecumenale che può "esorcizzare" i demoni altrui attraverso un dialogo davanti a 200 persone. Mai rammentando la preghiera.

      In terzo luogo, nel Cammino si confondono troppo spesso i peccati, che sono il vero frutto dell'aver aderito al tentatore, con le normali condizioni umane di sensazioni ed emozioni di fronte agli eventi della vita.
      Provare dolore per un evento doloroso non è frutto dell'azione del demonio, lo provò anche Gesù di fronte alla morte di Lazzaro.
      Forse aveva bisogno di un laico neocatecumenale che gli spiegasse che era il demonio a fargli provare dolore: se avesse avuto in sé la vita eterna sarebbe stato felicissimo della dipartita dell'amico, come predica sempre Kiko.

      Il cinismo e la freddezza con cui si liquidano le sofferenze altrui come adesioni alle seduzioni del demonio è spregevole ed allarmante.
      Ci vorrebbe invece un buon esorcista autorizzato che scacciasse i numerosi demoni ormai acquisiti dal sedicente catechista, molto facili da individuare, primo fra tutti il volgere le persone proprio verso il demonio, confondendole sulla strada da percorrere per la via della santità.

      Psicologo da strapazzo, osa dire alla ragazzina angariata e provata dalla vita che non accetta la figura dell'autorità maschile perché è stata abusata e non ama l'abusatore.
      Illaziona che per questo sarebbe lesbica.
      Insinua che Dio le ha mandato tutte le disgrazie.

      Qualsiasi psicologo, anche cristiano, rabbrividirebbe davanti alle interpretazione date da questo emissario del demonio, che addirittura mette la pulce nell'orecchio alla ragazza sulla sua identità sessuale. Di certo, essendo mascolina per mancanza di soldi, e pure vergognandosi di questo, la ragazza non ci aveva mai nemmeno lontanamente pensato che la povertà e l'abuso l'avrebbero resa lesbica. Da quel momento in poi inizia a pensarci.

      L'indignazione per questo scrutinio e la folle difesa come "combattimento del catechista laico contro i supposti demoni della ragazza" è indescrivibile.
      Non trovo le parole.

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    5. E basta con questo demonio che solo voi combattete, solo voi vedete dappertutto, che spiega tutto.
      Insegnate la lotta contro il demonio, ma non tutti hanno coraggio.

      "ci vuole un fisico bestiale"

      Ma dai!!!
      Ma fai sul serio?
      Non ci sono parole per commentare.

      Con tutto lo scompiglio che avete portato nella Chiesa e nelle Parrocchie voi col demonio andate a braccetto. Si rallegra con voi, lo fate felice. Ma quale lotta?
      Vinicio hai preso un'altra fosso.

      Pax

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    6. > Questo post dimostra poi quello che spesso ho detto, che il cammino è per tutti, ma non tutti sono per il cammino.

      Come si concilia questo che la chiesa è Cattolica, che vuol dire "universale"?
      Esiste un gruppo di cattolici di Serie A (quelli che hanno fatto il Cammino) e un gruppo di cattolici di Serie B (quelli del "quietovivere spirituale")?
      Perchè se è così, caro FAV, sei in aperta contraddizione con il Catechismo della Chiesa Cattolica (https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p3_it.htm): "Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo – che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi – dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione"

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    7. Come fa giustamente notare FAV, i secondi scrutini sono senza dubbio un combattimento contro il demonio.

      Si tratta infatti di:

      1. Ammettere che la situazione, che si presenta surreale, sia, purtroppo, vera.
      2. Inspirare profondamente e contenere/radunare le forze, a seconda.
      3 (facoltativo). Dire al catechista-demonio: io ti comanderei pure vade retro ma mi sembri annodato bene e non sono esorcista, purtroppo. Faccio prima ad andare via io.
      4. Alzarsi ed andarsene senza voltarsi e senza ascoltare nessuno.
      5. Per non tornare mai più indietro.
      6. Avvertendo in seguito altre possibili vittime future e passate.

      Rimettere un catechista neocatecumenale al suo posto ed uscire dal cammino, per poi avvisare tutte le potenziali vittime di questi pericoli, è un combattimento spirituale contro il demonio che avviene in modo diverso a seconda della persona.

      Come ci spiega FAV, questo combattimento è aperto a tutti ma non è facile, motivo per cui non possiamo certo biasimare chi non se la sente di sostenerlo nel preciso momento in cui, esso a sorpresa (anzi, a tradimento) si presenta.

      Grazie mille e massimo rispetto a Lapaz per il suo intervento.

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  3. Ringrazio innanzitutto Lapaz che ci ha permesso di pubblicare la sua testimonianza. Nonostante fosse già stata pubblicata su Cruxsancta non era scontata la sua disponibilità, perché una cosa è sapere che in una delle migliaia di pagine di un blog sta un pezzetto della tua vita, un altra è vedersi di nuovo pubblicata, tradotta in un'altra lingua, letta nuovamente e quindi esposta all'attenzione di altri, non sempre benevoli, non sempre empatici e compartecipi.
    Non è facile, ed io, per esempio, non ho mai avuto la forza d'animo neppure di raccontare il mio secondo scrutinio, non solo di scriverlo, e credo che mai lo farò, per quanto assolutamente meno drammatico di questo e di tanti altri.
    Lapaz ha descritto molto bene la situazione psicologica con cui si arriva a quel momento, la tensione, l'aspettativa, quasi la sacralità.
    Sei davanti a quattro cinque catechisti laici e ad un presbitero, ma ti senti di fronte a chi ha ricevuto un mandato divino a discernere della tua vita e della tua fede. Ti senti così non certo per ipersensibilità personale, ma perché ti fanno credere di essere arrivato ad un punto cruciale della tua vita, che se non superi con successo sei a rischio di abiezione e di rigetto da parte degli uomini e di Dio stesso.
    Senza contare il fatto che il colloquio non avviene in camera caritatis ma davanti ad un pubblico, e sai che quel pubblico, in quel momento, solidarizza non certo con te, o perlomeno non avrà il coraggio di manifestarlo apertamente.
    Il catechista carogna più degli altri, oppure anche il presbitero carogna, quando succede che il prete dell'equipe invece che fare da inutile fantoccio, è pure il capo del gruppetto, fa la differenza, sicuramente; ma in una situazione del genere, sbagliata di per sé, anche i catechisti più bonaccioni (difficile che abbiano un ruolo di leader, ma può succedere) sono prigionieri del proprio ruolo e devono alla fin fine 'discernere' qualcosa, scovare qualche verità dolorosa, fare la voce grossa con chi non si adegua, anche perché se no tutti rimarrebbero delusi, dopo tanta aspettativa!
    Il verdetto ricevuto da Lapaz, mandata a chiedere scusa al proprio stalker/aguzzino/nemico per averlo giudicato, è una delle tante assurdità che possono venir fuori. Come pure indicazioni cogenti per le scelte del tuo futuro lavorativo, familiare, relazionale, oltre alla crudeltà di contorno dei facili giudizi per come ti vesti o per il tuo aspetto e il tuo atteggiamento fisico: se hai le spalle incurvate...se tieni le braccia conserte...se guardi o non guardi dritto negli occhi...se parli tanto, se parli poco, come parli... ma che ve lo dico a fare? Tutti i facili psicologismi tornano utili.
    Tutte cose che non ti scalfirebbero, in una situazione di vita normale, ma non in un frangente in cui sei tu stesso che sei stato condotto ad attribuire a qualsiasi cosa ti venga detta un'importanza cruciale.
    Ma poi alla fin fine l'obbiettivo di tutto ciò è uno solo: fidelizzarti al Cammino (si tende a rimanere più attaccati ad un'esperienza che ci è 'costata' di più) e renderti obbediente alle sue richieste. Magari allontanando per sempre gli inidonei, però con il marchio dell'infamia di non aver passato gli esami.

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    1. "si tende a rimanere più attaccati ad un'esperienza che ci è 'costata' di più"

      Eh sì, è uno dei fondamenti della dipendenza da Cammino, insieme alla legittima sete di Dio (e ad altre contingenti).

      Grazie davvero, Lapaz, per questa testimonianza coraggiosa.

      Il trauma lega, proprio perché costa. E chi ha istigato i fondatori del Cammino e, tramite loro, certi cani infami e scorticati di catechisti burattini schiavi (ciabatte fetenti e sdrucite ai piedi del loro padrone), lo sa benissimo.

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    2. Un problema per i camminanti è proprio di riuscire a vedere questi soggetti per le ciabatte puzzolenti che sono e non per i profetih ispiratih che dicono di essere; e a relativizzarli di conseguenza.

      Ma uno che si comporta così non è ispirato da Dio. Neppure se tra una crisi e l'altra (in cui rischia ogni volta l'esplosione dell'aorta) ripete il mantra delle bestie: "Fratellih lo vedeteh! Sono una beeeestiah! Ma Dio mi manda per la vostra conversioooooooneh!".

      Finché se lo dice da solo, gli va bene per esigenze di scena, vuole farti pensare: " ma come è umileh! Vedi? C'è del buono in lui!". Ed i/le dei suoi/e groupie ci cascano veramente e lo difendono, diventando un pericolo per gli altri.

      Ci sarà pure un minimo di buono, diamine, ma non è sufficiente per dargli in affidamento l'anima dei fratelli. E in certi casi, manco per liberarlo nell'ambiente.

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    3. Prova invece a dire al catechista o al presbitero bestia: "Sì, in effetti, sei una bestia, non ci si comporta così con gli esseri umani. E bada che stiamo parlando del livello zeresimo del comportamento civico e del buonsenso."

      E se quello rompe con le solite favole delle vie misteriose di Dio, l'ipocrisia borghese e tutti gli aggiustamenti rancorosi da servo di Kiko prova a dirgli: "Se tu mi la tacci la buona educazione di ipocrisia, sei disposto ad accettare che io faccia lo stesso con te? Vuoi una capocciata sul naso? Posso farlo. Perché no? Ti tiro giù qualche dente? Poi mi vieni a ringraziare e chiedere perdono per avermi indotto in tentazione contro il quinto comandamento". Eccetera.

      Vedi se ti ringrazia, ci ride, ci piange e chiede scusa, la bestia, e se diventa meno bestia o se diventa ancor più bestia, la bestia.

      Insomma, vanno giudicati (ma bene, non con la logica dello schiavo scorticato trascinato per il collo dal padrone cattivo, come fanno loro) e relativizzati molto. In questo senso le testimonianze sono un grande servizio "alla comunità". Grazie ancora Lapaz.

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    4. Caspita, quanti epiteti sul cammino, adesso saremmo bestie, ciabatte puzzolenti, cani scorticanti. Tutto qui? Pensavamo peggio............................................................................................................................

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    5. Scorticati, prima ancora che scorticanti, Puntini. Questi esseri abietti non sono né mezziuomini né ominicchi. E manco quaqquaraqquà. Uomini manco a parlarne, ovviamente. E quindi quel che resta, in cerca di riscatto. E segna pure questo.

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  4. Un brevissimo riepilogo per i lettori cattolici.

    La predicazione neocatecumenale è eretica. "Eresia" è la distorsione della verità, anche quando l'eresia si presenta in modo sottile ed elegante, anche quando si spaccia per fede "vissuta" e "approfondita". L'eresia è una piccola differenza su qualche grande tema della fede (non è necessariamente la negazione esplicita di un dogma di fede; basta un piccolo errore su cui l'eretico non transige). Le eresie nel Cammino sono tantissime; per esempio non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento; oppure, sono convinti che il Signore sarebbe un sadico cattivone che ti manda le disgrazie; ecc.

    Con la bocca, i kikos nominano il Signore molto spesso; con il cuore, invece, stanno ben lontani da lui. Mentre cantano "non resistete al male" minacciano querele e azioni legali (e vendette e violenza) contro coloro che fanno notare i difetti del Cammino (ai kikos non interessa correggere le storture del Cammino ma nasconderle, poiché per loro il prestigio della setta vale più di qualsiasi ingiustizia che si possa commettere).

    A parole ti accusano di "giudicare", nei fatti il Cammino è tutto un continuo giudicare: giudicare temerariamente chi non fa il Cammino, giudicare con severità e odio chiunque dica che il Cammino non è perfettissimo, giudicare brutalmente i fratelli di comunità che non ottemperano ai dettami dittaroriali dei cosiddetti "catechisti"... Ecco perché nel Cammino le persone ipocrite e spiritualmente marce fanno carriera, mentre chi osa prendere per buono un singolo versetto del Vangelo ha già un piede (o entrambi i piedi) fuori dal Cammino.

    Ricordiamoci che il Cammino si fonda sulla menzogna. Chiamano "Vangelo" le bislacche dottrine eretiche del kikismo-carmenismo; chiamano "evangelizzare" il costituire nuove comunità di kikolatri; chiamano "esperienza di fede" l'eseguire (pagando profumatamente) le attività neocatecumenalizie del momento, naturalmente con somma ipocrisia e solo per gloriare il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori" e i loro scagnozzi e pretoriani.

    Non riescono proprio ad accettare che la fede cattolica sia qualcosa di incredibilmente semplice, vivibile fino alle vette della santità anche da bambini, senza bisogno di tutto quell'ambaradam di pseudo-psicologia funerea e autolesionista, senza bisogno di farsi spennare economicamente, socialmente, vocazionalmente, senza bisogno di "tappe", "convivenze", "preparazioni", senza bisogno di liturgie imbarazzanti ed esibizioni di gadget kikiani in piazza.

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    1. Sempre gli stessi argomenti, ripetuti da by Tripudio centinaia di volte in 15 anni di blog. E noi gli ripetiamo per l'ennesima volta : se il Cammino è eretico, perchè il Vaticano ha approvato lo Statuto nel 2008? Da Wikipedia : L'eresia è una dottrina considerata come deviante dall'ortodossia religiosa alla cui tradizione si collega, come storicamente quella cattolica. Questa è l'unica, vera, autentica eresia. Che ci azzecca con il Cammino, direbbe il buon Di Pietro????????????????????????????????????????

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    2. Sempre gli stessi argomenti perché la gente ha la testa dura. Ma non lo sai che, dopo aver fatto un'inchiesta a Bose, intimato all'ex priore Enzo Bianchi l'allontanamento, addirittura il Vaticano deve chiarire che il fondatore ha messo in atto comportamenti gravi per impedire ai parroci e vescovi italiani di invitarlo di nuovo a predicare le sue eresie nelle nostre chiese? Per forza: per anni lo hanno protetto, magnificato, comprato i suoi libri, approvato la sua 'opera', finché dallo stesso monastero di Bose è partita la denuncia e la richiesta di allontanamento. Così speriamo che succeda anche al Cammino, prima o poi. Ma ci vuole pazienza, che ringraziando Dio a noi non manca.

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    3. @Anonimo 6 maggio 2022 17:31 ha detto:
      "Da Wikipedia : L'eresia è una dottrina considerata come deviante dall'ortodossia religiosa alla cui tradizione si collega, come storicamente quella cattolica."
      Mi sembra che ti sei risposto da solo!!...
      Ruben.
      ---

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    4. P.S. al mio di oggi 20,35
      Vorrei chiarire che la Chiesa, vi ha approvato uno Statuto che "voi",
      platealmente, vi guardate bene dal
      rispettare.
      Approvare uno Statuto, non significa approvare "una dottrina"
      Ruben.
      ----

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    5. Certo, e la risposta è : il Cammino non è eretico. Come fate a sapere di Bose, visto che il Vaticano non ha detto perchè Bianchi è stato allontanato da li? Avete informatori anche a Bose,a desso? E poi, cosa volete augurarvi : che Kiko faccia la fine di Bianchi? Allora dovrete aspettare ancora un pò, ma voi pazienza ne avete, quindi................................................................................................................................................

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    6. @valentina, con la faccenda di bose, stai parlando di una realtà che dal 1965 è rimasta a livello poco più che locale, al massimo regionale, niente a che fare con il cammino Neocatecumenale. È ovvio che frutti non ce ne sono stati e forse non ce ne saranno mai e come il fico che non porta frutto penso sia normale che la Chiesa lo voglia tagliare. Il cammino al contrario è diffuso in tutto il mondo, dai suoi seminari escono tanti e tanti preti, famiglie di missionari, famiglie numerose, ecc, frutti che la Chiesa ha sempre riconosciuto e apprezzato. Ho paura che la vostra pazienza alla fine dovrà soccombere altrimenti vi farete vecchi e starete ancora qui a parlare di kiko. Molti già sono morti con l'odio verso il cammino nel cuore, penso a lino, padre Zoffoli e altri. Spero solo che non accada a voi, di sprecare tutta la vita odiando e giudicando la fede degli altri.
      Fallacio Asino Vinicio

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    7. Intanto ti diffido dal giudicare persone di grandissima levatura come padre Zoffoli e Lino Lista attribuendo loro un odio che non aveva nulla a che fare con il loro impegno di una vita a favore della fede e della retta dottrina.
      Mi chiedo se anche sant'Atanasio per te sia morto con il cuore pieno di odio verso Ario, la cui eresia aveva conquistato tutta la Chiesa, a livelli che kiko non raggiungerà mai, o sant'Ireneo contro Valentino e gli gnostici del secondo secolo.
      Combattere contro l'eresia e per la retta dottrina, ma non solo, cercare di aiutare le vittime di una ideologia che ha fatto dello sproposito una virtù, è un'opera di misericordia spirituale.
      Combattere contro la Chiesa e la dottrina cattolica come in modo subdolo fanno Kiko, Bianchi ed altri personaggi a loro affini, è invece un'opera che viene invece da altre ispirazioni.
      Per quanto riguarda Enzo Bianchi e Bose godono di una autorità 'spirituale' che il neocatecumenalesimo non ha, come pure di un grande ascendente nelle Chiesa Cattolica. Se non ci fosse stata un operazione verità all'interno della loro stessa organizzazione, certe cose non sarebbero mai venute a galla. Probabilmente il fondatore di Bose ha comunque lasciato spazio all'interno della propria realtà, a persone con un proprio pensiero e non a yes men come ha fatto Kiko nel Cammino, non permettendo trasparenza e nessuna voce al di fuori della Voce del Padrone.

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    8. @valentina, ti ricordo che per la Chiesa Cattolica, gli unici deputati a combattere le eresie sono i dicasteri vaticani per questa funzione appositamente incaricati, non un blog di una decina di persone anonime. Se per la Chiesa Cattolica nel cammino neocatecumenale non ci sono eresie, quello che diffondete voi sono solo fake news.
      Fallacio Asino Vinicio

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    9. La Chiesa, tramite le sue definizioni dogmatiche ha già stabilito cosa sia l eresia. Il compito di individuarla e di denunciarla ai pastori spetta a tutti i fedeli, è un diritto ed un dovere.
      Inoltre dal momento che i fedeli hanno il diritto di rendere culto a Dio secondo le disposizioni del proprio rito approvato (e quello neocatecumenale NON È un rito approvato), trovare in parrocchia o in chiesa una Messa che non rispetti il rito approvato è qualcosa che lede i diritto dei fedeli cattolici.
      Il blog non diffonde fake news ma semplicemente rende pubbliche le pratiche 'riservate' del Cammino; che abbiano dell incredibile, lo riconosco, ma purtroppo la molteplicità delle testimonianze le conferma.
      Tu stesso hai riconosciuto come uno scrutinio modello del Cammino e giustificato come lotta contro il demonio l'aver umiliato pubblicamente una adolescente e l'averla indotta a riprendere i contatti con una persona adulta che l'aveva abusata. Di che altra prova abbiamo bisogno per dimostrare le pratiche illecite e segrete del Cammino neocatecumenale?

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    10. Dal link di Repubblica su Bose è confermato che il Vaticano continua a non dire quali sono i fatti gravi che avrebbero portato l'allontanamento di Bianchi.

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    11. Dalla lettera di Parolin ai Vescovi:
      "Si è posto al di sopra della regola della comunità e delle esigenze evangeliche da esse richieste, esercitando la propria autorità morale in modo improprio, irrispettoso e sconveniente nei confronti dei fratelli della comunità provocando lo scandalo".
      L'abuso di autorità si ha, nel codice penale, quando si commette un reato approfittando della propria posizione di preminenza.
      La cosa è grave e non era mai stata definita in modo così chiaro in precedenza.

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    12. "Fake news", come dice FAV è molto discutibile. Per quanto riguarda l'aspetto dottrinale, ci sono i mamotreti da una parte ed il Magistero dall'altra, sono decenni che vengono confrontati. Per le prassi, ognuno di noi, compreso chi legge e non commenta, sa cosa ha visto. Poi ci sono le testimonianze di persone fidate.

      Nel Cammino si arriva(va) a certi eccessi, eccome, e nella impunità più totale. Io credo tranquillamente a Lapaz anche perché ho sentito in prima persona qualche catechista del Cammino vantarsi dei metodi spregevoli, descritti in questo post, come di uno strumento di conversione.

      D'altra parte credo anche a Valentina che dice "da noi non succedeva!" (abbi pietà Valentina, è una traduzione), così come sono sicura che altri catechisti che conosco non siano affatto degli aguzzini. Dipende da chi ti capita e da quanto è corto il cordone ombelicale che lo lega a Kiko.

      Non capisco perché vi ostiniate a controbattere con un semplice "non è vero", quando per ogni persona che parla ce ne sono cento che riconoscono in tutto o in parte gli stessi meccanismi.

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    13. @valentina, il vostro problema più grande secondo me, è che rimanete sempre a un livello "superficiale" (nel senso di superficie) per quanto riguarda la fede. Lo scrutinio oggetto del post, che non ho affatto definito "modello", come da te volontariamente travisato, ma "credibile", anche se abbastanza romanzato, non è mai contro qualcuno, (come da uno sguardo "superficiale" può sembrare... ) in questo caso la giovane adolescente, ma contro il demonio, che con l'inganno cerca di allontanare dalla volontà di Dio e dall'amore al nemico. L'inganno più grande poi, che il demonio mette in campo, è di nascondersi e far credere a tutti di non esistere (certi commenti beffardi su questo blog ne sono un esempio). Per quanto riguarda poi il "compito di individuare le eresie e denunciare ai pastori", (ai pastori, non su un blog anonimo), il catechismo della chiesa cattolica riporta che tutti possono denunciare l'eresia, ma secondo la propria preparazione e condizione all'interno della Chiesa. Infatti la recente lettera dei "dubbia", non è certo stata redatta da panettieri, operai, impiegati, netturbini o ingegneri per quanto battezzati, ma da teologi, cardinali, vescovi, liturgisti ecc. Io per quanto in buona fede, battezzato e mosso da buone intenzioni, non potrei mai dichiarare cosa è una eresia o cosa non lo è, perché non ho la preparazione e nella vita non sono un chierico o un esperto in materia. Per questo come ho già detto, quello che fate qui è solamente diffusione di fake news.
      Fallacio Asino Vinicio

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    14. Perfetto. Allora sciogliamo il Cammino e scioriniamo all'aperto tutti i minimi segreti dei fondatori, gli scheletri negli armadi, le loro confessioni, i vizi giovanili, il plagio psicologico, gli imbrogli coi soldi, tutto, nel minimo dettaglio e senza pietà, invece di accettare l'ipocrita e superficiale strato di unto, misto a glitterini, sui loro nomi e le loro azioni.
      È contro il demonio, non contro le persone.

      Le eresie invece ve le hanno stangate eminenze ordinate come Mons. Schneider, Padre Zoffoli, Don Marighetto, ..... ma niente, per voi sono solo "opinioni". Inutile discutere, non vi accontenterete mai, cioè per te, caro FAV che ti diverti a discutere qui, mentre i tuoi fratelli escono a decine.

      E quando il Cammino sarà finito, ti troverai da solo a dire che era un'iniziativa di Dio, tutti i tuoi fratelli non ne vorranno più sapere, alla fine verrai via con noi in un altro osservatorio. Scommettiamo?

      A. Non.

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    15. @Fav 8 maggio 2022 12:31 ha detto:
      "Per quanto riguarda poi il "compito di individuare le eresie e denunciare ai pastori", (ai pastori, non su un blog anonimo), il catechismo della chiesa cattolica riporta che tutti possono denunciare l'eresia, ma secondo la propria preparazione e condizione all'interno della Chiesa."
      ---
      Non potendo essere "padrone" di tutto il Catechismo Cattolico, magari cita i paragrafi per ciò che dici.
      Quanto affermi, in ogni caso, trova parziale conferma nel Codice di Diritto Canonico; di preparazione adeguata del denunciante non se ne parla proprio. Ovvero anche un analfabeta sinceramente Cattolico può esternare il
      proprio "dubium" a chiunque, blog compresi.
      Ricordati, che nella Chiesa quella vera, siamo tutti uguali.
      Ruben.
      ---

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    16. L'eresia può essere riconosciuta e denunciata da tutti, lo ripeto, anche dal più piccolo dei cattolici, e le eresie del Cammino non sono così raffinate da non essere colte anche ad un ascolto superficiale. Ricordo la reazione dei 'cattolici della domenica' alla prima catechesi nella mia parrocchia d'origine: non erano teologi, ma certe atrocità erano in grado di riconoscerle. Non per nulla non sono ammesse domande ed interruzioni.
      La lettera dei dubia era qualcosa di ben diverso, era una messa in dubbio della coerenza con dottrina e Magistero cattolico di alcune parti poco chiare di una esortazione papale con intenti pastorali. Ora, Kiko non è il papa...spero che sia chiara la differenza fra i due!
      Per quanto riguarda lo scrutinio riportato, se fosse stato esposto nei suoi contenuti in sede di approvazione dello Statuto, il Cammino non sarebbe mai stato approvato, tutt'altro.
      Quindi chi si fa tanto vanto d'essere stato approvato lo sappia: non può allo stesso tempo farsi vanto di queste pratiche, nascoste proprio perché inconfessabili.
      D'altra parte, non si tratta di particolari di poco conto: Gesù Cristo fu esplicito su cosa avrebbe meritato chi avesse scandalizzato un piccolo, immagino che lo stesso trattamento sia ben meritato da chi rimanda una ragazzina nelle grinfie del suo carnefice.
      Non parliamo poi dei giudizi gratuiti e al vero e proprio scherno e alle soluzioni di intensissima profondità spirituale (mettiti i tacchi... sì, come no? Ad una ragazza che aveva a disposizione solo vestiti smessi).
      Insomma, è così difficile capire che ciò che la Chiesa non fa, se non con la massima attenzione e tramite i propri ministri ed esorcisti, nel caso si trovi di fronte a vere e proprie possessioni diaboliche, tanto meno lo può fare un gruppetto di laici onnisaccenti che credono di essere ispirati?
      Basterebbe molto meno ad identificare il Cammino come setta.

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    17. Vai dalla parrucchiera...mettiti i tacchi...rifatti il look: consigli di grande rilevanza spirituale! Al livello di santa Teresa di Calcutta. Ecco i padrini spirituali a cui affidare ad occhi chiusi i propri figli. Non è l'unica, fra le esperienze fatte dai giovani negli autobus dei cosiddetti pellegrinaggi.

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  5. Per la mia esperienza, gli scrutini sono un mix fra una seduta di psicoanalisi, un interrogatorio di polizia e una confessione pubblica.
    I catechisti cercano di incasellare le persone in una serie di schemi psicologici da quattro soldi, come nel caso raccontato da questa ragazza. Si atteggiano ad illuminati, mentre non fanno altro che ripetere le stesse ricette preconfezionate per tutti.
    In più c'è una richiesta di domande e particolari morbosa su quello che riguarda l'aspetto sessuale. Ho sentito gente inventarsi di aver commesso le peggio malefatte pur di sottrarsi a quel supplizio.
    In più, i catechisti si arrogano una particolare autorità e infallibilità per incutere terrore e indurre la gente a parlare.

    Sono esperienze che non auguro a nessuno, ma soprattutto non auguro a un giovane. Mentre una persona adulta e con una personalità formata può avere degli anticorpi per superare un trauma del genere, un giovane può rimanere traumatizzato in maniera permanente da queste situazioni.

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    1. Magari la psicoanalisi teniamola fuori, che pur essendo un scienza laica, è scuola di libertà.
      Vedo personalmente, di più, "un interrogatorio di polizia e una confessione pubblica".
      Ruben.
      ---

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    2. Però Ruben una pretesa "psicanalitica" o meglio "para-psicanalitica" (non certo la vera psicanalisi) io gliela imputerei... il marchio del pettegolo che vuole scoprire a tutti i costi i segreti dei fratelli che gli stessi fratelli ignorano di sé (mentre la polizia e la confessione estorcono o richiedono cose che sono ben note a chi deve dirle).

      Il marchio del pettegolo che pretende di leggere i sogni e lo fa nel senso che conviene al suo ruolo. In più, ad aggravare, se ce ne fosse bisogno, con la spocchia spregevole dello "psicanalista nominato d'ufficio", ignorantone e saccentone, che pretende di conoscere la casa altrui meglio del padrone stesso e di avere, per questo motivo, diritto a qualche vantaggio su di lui.

      In questo senso, come dice Anonimo, i giovani sono particolarmente a rischio nelle mani di questi apprendisti stregoni, che rimestano nell'animo umano come se fosse un calderone.

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    3. Kiko, e di conseguenza i catechisti, parla spesso di "nevrosi", che è un termine tipico di Freud.
      Inoltre si cerca spesso di ricondurre a traumi infantili ("non ti senti amato perchè i tuoi non ti hanno dato affetto" è una frase che ho sentito più volte durante gli scrutini) o a schemi precostituiti ("Sei single? allora ti masturbi").

      Probabilmente sono stato particolarmente sfortunato io ad avere dei catechisti fissati con questi aspetti, ma è una cosa che mi risulta abbastanza diffusa.

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    4. @D.D. 6 maggio 2022 19:35
      Hai ragione, o meglio come affermi: "para psicoanalisi", o come magari aggiungo io "pseudo psicoanalisi".
      Comunque esiste una certa affinità perversa: nella psicoanalisi, quella vera, l'analista ti dice di esporre tutto ciò che ti passa per la testa in quel momento, però non ti giudica moralmente, semmai ti aiuta ad affrontare i tuoi problemi; fermo restando che si è in "due" a parlare.
      I catechisti scrutinanti no; vogliono preferibilmente carpirti i peccati del sesto comandamento, di fronte a tutta la comunità, bambini compresi!...
      Questo secondo me è un sacrilegio che grida vendetta al cospetto di Dio!..
      Ruben.
      ---

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    5. Sono d'accordo con Ruben che non si tiri in ballo la psicanalisi, lontanissima dalle superficialità di Kiko (ricordo che per un parroco, si vede non proprio avvenente, coniò felicemente il "complesso del brutto", come pure diagnosticava facilmente a chi si faceva degli scrupoli nei confronti dei genitori "hai un cordone ombelicale grosso come una gomena"); ancor meno allora bisognerebbe, al riguardo delle sue catechesi, tirare in ballo il cattolicesimo, visto che tutto sembra insegnare tranne dottrina cattolica.

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    6. I mamotreti sono pieni di questi esempi di "chiaroveggenza freudiana" (chiamiamola così), c'è un copione prestabilito purtroppo, ed uguale per tutti. Non essendo veramente "ispirati", da qualche parte questi falsi profeti devono copiare, per stupire la gente con collegamenti inattesi. Allora si arrabattano a pasticciare con i concetti di San Sigmund Freud. I nuovi catechisti poi copiano dai vecchi e così via.

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    7. Vero JD
      E Lapaz ha fatto una descrizione plastica del catechistone tipo nella quale mi ritrovo pensando alla mia esperienza.
      Come atteggiamenti, ostentazione, e anche fragilità più o meno camuffate.
      E poi, quella intemperanza tutta neocatecumenale spacciata per "libertà... a me non mi frega di essere amato" e simili scempiaggini.
      Quest'ultimo arrogante atteggiamento è l'eredità lasciata da Carmen ai suoi figli nella fede.

      Pax

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    8. I giovani spesso escono devastati da questi scrutini: la loro autostima viene completamente distrutta, si trovano di fronte a problematiche più grandi di loro che non sanno affrontare, di fronte a perversioni che possono dare scandalo e si trovano ingabbiati fin da piccoli nella scelta matrimonio/sacerdozio.

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    9. Io aggiungerei inoltre, che i migliori
      psicoanalisti e psichiatri, a cominciare da Freud, sono atei
      o tutt'al più agnostici, quindi "arbitri obbiettivi", nei confronti della psiche del pazienti.
      Ruben.
      ---

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    10. alla larghissima dalla psicanalisi, dalla psicologia, dalla sociologia e chi più ne ha più ne metta

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    11. Infatti Ruben una delle peggiori pratiche del Cammino è quella di mandare i propri appartenenti da psicologi del Cammino. Il motivo è molto semplice: troppi professionisti della psiche ormai conoscevano i guasti provocati dalle metodiche neocatecumenali e la voce si andava spargendo in modo incontrollato. Ma che obiettività possono avere gli psicologi che appartengono al Cammino e che magari tacciono di fronte agli obbrobri e agli abusi d'autorità dei catechisti discernenti?

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    12. @Anonimo 15:53
      continuate a demonizzare tutto e tutti, non vi bastano i casini che avete combinato con questo atteggiamento.
      Pure il povero Mario Pezzi si è dovuto arrendere pubblicamente, e questa cosa ti assicuro che rappresenta l'ennesimo boomerang.
      Sono ormai troppi i "dogmi" cnc che stanno crollando da soli.
      State perdendo tutti quelli della prima ora che si sono bevuti tutto e adesso sono sgomenti davanti a queste ritrattazioni senza argomenti.
      Quelli della prima ora che resistono sono unicamente quelli che hanno una rendita di posizione, in altre parole chi ha molto da perdere, i cnc normali quelli del "lavoro sporco" non ne possono più. Anche nella cerchia vicinissima a Kiko.

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    13. "La voce si è sparsa tra gli psicologi non del Cammino" dice giustamente Valentina, e aggiungo: anche perché l'abbiamo sparsa apposta. (Parlo per me). E sì, gli psicologi non del Cammino che conoscono questa setta... ti dicono che è una setta. Fate lo stesso, informate gli psicologi che conoscete.

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    14. @Anonimo 7 maggio 2022 15:53 ha detto:
      alla larghissima dalla psicanalisi, dalla psicologia, dalla sociologia e chi più ne ha più ne metta
      ---
      Bravo!...Ottimo assioma, comune a tutte dittature pre e post "seconda guerra guerra mondiale";
      probabilmente vuoi o volete, che la gente non pensi più con la propria testa!..
      Ruben.
      ---

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    15. Valentina Giusti 7 maggio 2022 16:44
      Al 100% d'accordo con te, sarebbe come mandare un anemico, a farsi curare da Dracula il Vampiro!...
      Scusate per la battuta, ma quando ci vuole ci vuole!
      Ruben.
      ---

      Elimina
  6. @By Tripudio

    Se la fede è così tremendamente semplice, perchè tanti scappano dalle parrocchie e infatti sono vuote, come i seminari e tutto il resto?

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    1. Proprio perché la fede è tremendamente semplice e questi attuali sono tempi di alienazione dai valori semplici ed autentici, al punto che si giunge a preferire un gruppo settario alla libertà che la Chiesa offre e insegna.

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    2. Come giustamente dice Valentina,
      la semplicità, essendo tale, spesso per molti non è appagante, e così
      si complicano inutilmente la vita.
      Ruben.
      ---

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    3. Aggiungerei, che la Chiesa del post Concilio è stata veramente assente, nel preservare il concetto di "unica vera Fede" ovvero quella Cattolica; si è lasciata andare ad un' "ubriacatura" ipocrita di Ecumenismo, scivolato poi, in una sorta di "panteismo" comprendente anche le Religioni non Cristiane, vedi gli incontri di Assisi con GP II.
      Di fatto, hanno "svalutato" la Fede e come si sa, da che mondo è mondo le cose che "valgono poco", non sono molto ambite.
      Ruben.
      ---

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  7. La paura
    Il danno
    La ferita
    Esplicativa sequenza che sintetizza bene il II Scrutinio.
    Ciò che lo precede è accompagna
    Ciò che immediatamente lo segue
    Ciò che di esso resta.

    Pax

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    1. Il correttore mette sempre l'accento. Ogni volta. Me ne scuso.

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  8. @Valentina Giusti

    O forse perché le parrocchie non sono luce? E la gente vede negativamente le parrocchie e chi le abita.

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  9. @blog

    Non è questione di semplicità o meno, ma che mancano i cristiani adulti che sono luce. I cristiani che frequentano le parrocchie purtroppo non danno luce, non sono coerenti con il Vangelo pertanto non testimoniano la fede e i lontani non sono invogliato ad avvicinarsi. Anzi la gente lontana ha in genere una cattiva opinione dei cristiani che frequentano le parrocchie, questo è il veto problema. La parrocchia non vive la comunione fraterna, questa è la sostanza, il resto sono chiacchiere.

    RispondiElimina
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    1. Sapessi l'opinione che hanno di voi!
      Ma guardate in casa vostra. Opachi neocatecumenali con le ragnatele.
      Questo vale per chi vi guarda anche da fuori. Chi vi conosce poi, vi sfugge come la peste.
      Non parlo per sentito dire.
      Questo avviene in quei contesti o quartieri in cui la Parrocchia è neocatecumenalizzata da più anni.
      Ma vi chiedete perché alle catechesi non viene più nessuno?
      Luce sale lievito...
      Avete tradito tutto.

      Pax

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    2. @ Anonimo delle 7:40

      Noto con molto "piacere" come, ultimamente, i commenti dei cari fratelli neocatecumenali sono quasi sempre orientati a rimarcare una certa dialettica "Chiesa-cammino" e, non di meno, più di un osservate, rispondendo, l'ha fatto poi puntualmente notare. Come a dire, la Chiesa è un fallimento, il cammino salva, la Chiesa non riesce, il cammino invece......i lontani guardano i parrocchiani della domenica con sospetto (se non con schifo), invece poi ci siamo noi, i camminanti, quelli che si amano nella dimensione della croce, vero? Quelli che manifestano i "segni della fede", insomma, quelli che sono sale, luce e lievito, mentre "tutto il resto è noia" (per citare Califano).
      Ora, se da un lato tutto ciò basta e avanza per farsi una grossa e grassa risata, dall'altro, mi rendo conto, che c'è semplicemente da piangere e da compiangervi (cari neocatecumanali): quando vi fa comodo, siete nella Chiesa, avete lo statuto, siete stati approvati, i papi vi amano, li dove, invece, questa "comodità" comincia a starvi un pò strettina, cominciate a dire ciò che proferì il Marchese Onofrio del Grillo (Noi siamo noi e voi.......).
      Il mio consiglio, cari neocat, è quello di prendere una posizione radicale (fredda o calda), siete dentro la Chiesa o ne siete fuori? Terzo non datur!

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    3. Anonimo delle chiacchiere, il post non l'hai letto vero? Perché è un esempio di quello che si dice dei neocatecumenali quando si racconta quello che fanno - nel caso che proprio non ti fossi accorto.

      Quanto ai cattolici della domenica, i preti dovrebbero essere i primi ad insegnare la morale, e non lo fanno. Una parte di cattofobia discende dalle aspettative mielose generate dagli stessi mostri che hanno generato anche Kiko eccetera. Il cattolicesimo è anche severo ed è giusto che lo sia. Farne un sogno di hippy drogati rende più duro il contatto con la realtà.

      Oltre ai cattivi esempi di cattivi cattolici che non vengono inquadrati come si dovrebbe (a partire dai vertici) non si può negare che sia diffuso il gusto del pettegolezzo e del giudizio temerario contro persone che sono, alla fin fine, normali come tutti gli altri.

      Certa gente rimprovera ai cattolici, senza averne diritto, competenza o autorità, di non fare la differenza. A sensazione. Qui andrebbero messi in chiaro i parametri e con certe persone si può sicuramente discutere, con beneficio finale di tutti.

      Poi c'è la gente avvelenata e maldicente a priori che passa la vita non a risolvere problemi ma a riempircisi la bocca. E, in fondo al barile, il pervertame ideologico fanatico anticattolico, che tra le varie cose si diverte ad utilizzare il termine "cattolico" come insulto. Con quelli/e non c'è tanto da discutere, almeno finché non si decidono a smettere di combattere contro i propri fantasmi. Le loro opinioni sono virtuosismi che non portano da nessuna parte.

      A. Non.

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    4. ribadisco quanto ti ha detto Pax, non vi si fila più nessuno, ma una volta che una fermatevi e chiedetevi seriamente perché, senza cercare motivazioni esterne. Se non attirate più nessuno c'è un motivo dentro di voi. Negli anni d'oro non c'era bisogno che si insistesse con "missioni" di qua e di la, perché ogni camminante entusiasta invitava chiunque incontrasse con naturalezza e entusiasmo ed era contaggioso. Adesso avete perso questo entusiasmo e freschezza e state dentro per abitudine, ma vi guardate bene da invitare qualcuno perché siete delusi. Lo fate solo in gruppo e la gente vi sgama, perché lo fate per mera obbedienza e solo con metodi preconfezionati uguali in tutto il mondo.

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    5. Arrivati a questo punto, visto che il problema è : è meglio la Chiesa o il Cammino? Conviene fare un sondaggio sulle chiese di tutto il mondo, visto che siamo in periodo di Sinodo, e fare il test dappertutto, e vedere cosa scaturisce. Si farà? No, non si farà...................................................................................

      Elimina

    6. @Anonimo7 maggio 2022 16:04
      Premesso che la Chiesa non fa sondaggi deliberativi; il tuo quesito è: "è meglio la Chiesa o il Cammino?" con ciò, esplicitamente affermi che Chiesa e Cammino, sono due cose diverse!..
      Ruben.
      ---

      Elimina
    7. Smettetela di depistare
      Ma cosa è meglio la Chiesa o meglio il Cammino?
      La questione è posta male.
      Puro depistaggio appunto.
      A parte che dovreste essere NELLA Chiesa, e dunque....?

      Il problema siete voi.
      Per noi la questione è appurata.
      Da questo punto andiamo avanti. Spediti.
      Non pensate di fermarci con le vostre tergiversazioni che evidenziano solo la vostra gran debolezza di argomenti.

      Come vi ripeteva Valentina, cercate di concentrarvi sul post e sulla storia narrata. Piuttosto.

      Ah no!!! Non vi conviene vero?

      Pax

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    8. la Chiesa non fa sondaggi deliberativi? Lo credo bene, si scoprirebbero gli altarini.......

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    9. @ Anonimo delle 07:59

      "la Chiesa non fa sondaggi deliberativi? Lo credo bene, si scoprirebbero gli altarini......."
      Si scoprirebbe semplicemente la verità, caro mister puntini ossia, che il cammino somma non più dell1%(forse) di tutto il cattolicesimo: e questo è un dato.
      Ma, in effetti, come già ti han fatto notare Ruben, per vostra fortuna la Chiesa non è e non ha alcuna agenzia exit poll per fare certe "proiezioni", piuttosto però, se ancora continuate ad insistere con questa dialettica Chiesa-cammino, non fate altro che rimarcare-evidenzia ancora di più il tema in oggetto: noi siamo il cammino e non la Chiesa!
      P.s. ne state dicendo di ogni per dirci che siete altro dalla Chiesa, di questo ve ne dato atto!

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  11. Anonimo delle 17 e 31:

    dunque per te la fede è complessa?
    Se per te la fede è una cosa complessa, allora per te il Cammino non è un cammino di fede, ma per arrivare alla fede.
    Allora è il Cammino sarebbe l'iniziazione cristiana.
    Ma se per i camminanti è così, allora il Cammino è una gnosi e, perciò, una SETTA.

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    1. Se per i camminanti la fede è complessa, allora per loro il Battesimo impartito ai bambini assomiglia a quello del Battista, un segno che, però, non comporta la grazia.
      E allora si deve dedurre che per i camminanti il vero battesimo sarebbe il "rito" del "ribattezzo" alla fine del Cammino.
      Se così, una vera eresia.

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    2. No, non è così. Il Battesimo è uno solo, quello ricevuto a suo tempo da ciascuno di noi. Il Cammino ripropone la riscoperta del Battesimo, non di fare un battesimo nuovo perchè il vecchio non è valido. Quindi niente eresia. Come vedete il Cammino è semplice, non è una setta, non è eretico, è nella Chiesa, è approvato, ecc....Ma è inutile scriverlo, tanto non ci credete. Veroooo???????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    3. Sì vede che il Cammino è allora malcompreso, persino dai seguaci della prima ormai, che scrivono sui commenti di YouTube di aver ricevuto il battesimo nel Giordano; oppure dal suo stesso presbitero capo, don Pezzi, che dice in TV di aver ricevuto una formazione cattolica solo da adulto e dopo essersi fatto prete, guarda caso nel Cammino. Ammetterai che, se il Cammino fosse quello che è stato approvato, si starebbe spiegando molto, molto male, persino attraverso i propri stessi iniziatori.

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    4. "Sorella mia, se tu avessi un uccello in gabbia, e lo liberassi in giardini con acque e frutti, e poi distruggessi la gabbia e la bruciassi, pensi forse che ciò potrebbe causare dolore a questo uccello? Ella disse: no. Egli disse: così sono io.”
      da una visione ricevuta in sogno dalla sorella di Ḥusayn Al-Ḥallâj, profeta e martire, narrata da Louis Massignon

      Allora "cari" voi nolete vivere un una gabbia o come uccelli liberi in un meraviglioso giardinlo? Ancora: perchè avete voluto fat vivere le anime altrui nel'angustia gabbieta dove vivete voi?
      Questa costrizione è l UNICA VERA 'ERESIA !!!!!

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    5. @Anonimo oggi 16,08
      Personalmente il Battesimo, avendolo in seguito ratiicato di fronte a Dio con la Cresima, non ne vedo la ragione di "riscoprirlo".
      Tu dici che nella Chiesa il Cammino è approvato, facendo seguire un generico "ecc." che, come ci dicevano i seri professori di italiano di un tempo, è una locuzione che non esprime assolutamente nulla.

      Ribadisco, e non mi stancherò mai di ribadirlo: la Chiesa ha approvato
      di Diritto e di fatto il vostro Statuto, legge costitutiva che, sotto gli occhi di tutti, voi vi guardate bene dall'osservare.

      Stesso discorso per il Direttorio Catechetico, che mi dispiace per la Chiesa ma è stato approvato in un contesto illegale per le leggi canoniche e voli pindarici degli Enti
      preposti, che si rimpallavano il problema.

      Il Direttorio Catechetico, ammesso
      che esista veramente, dovrebbe essere noto al tutto il Popolo di Dio.

      La Chiesa ha un prpro Catechismo
      legittimo e noto a tutti; non possono aver spazio "Catechismi coperti"

      Magari, cerca di risparmiarti con i
      punti interrogativi; sono direttamente proporzionali al livore di chi scrive.
      Ruben.
      ---

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  14. Se quello che ho letto in un commento precedente, per cui per il Cammino chi non si sposa allora pecca automaticamente, e perciò necessariamente, di autoerotismo, è un insegnamento generalizzato, allora è confermato il senso eretico delle affermazioni dei "catechisti" del Cammino tipo: "non si può non peccare" e "il peccato è necessario".

    Ovviamente, specie per i giovani, la castità è un impegno duro anche con l'aiuto della grazia, perché la grazia, nonostante la sua efficacia, rispetta la natura, e perciò non esenta dalla lotta, e capita che a volte, soprattutto i giovani, possano cadere.
    Ma dire che, se non ci si sposa, si è condannati all'autoerotismo è un crimine spirituale.
    E' uccidere la speranza, è incitare al peccato, anche nei giovani sacerdoti del Cammino.
    E' farli impazzire nella loro contraddizione insanabile. Un crimine.

    La verità è che chi si affida alla grazia non cade, e, Dio non voglia, cade, si rialza, perché Dio è contento di accoglierlo sempre e comunque.
    Il dolore del peccato non deve essere impedimento alla gioia della salvezza.
    E' questo che va inculcato! Fiducia e confidenza in Dio e in sua Madre!

    Per questo, più utili di tante tappe e scrutini in cui vengono fatte affermazioni eretiche, sarebbe la riscoperta delle devozioni del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, con le loro straordinarie promesse.

    Una volta le parrocchie organizzavano la pratica dei Primi nove venerdì del mese, ma oggi certe cose sono considerate pratiche religiose naturali, ma il risultato di certe pie pratiche, approvatissime dalla Chiesa, si vede nello stato generale della fede attuale: è aumentato il lassismo e la tiepidezza e nello stesso tempo, tra i più zelanti, anche il rigorismo e il fanatismo ottuso.

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    1. EC ultimo paragrafo: ...ma il risultato DEL RIFIUTO di certe pie pratiche...

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  15. Bravo Pietro.
    Da una parte il Cammino fa una semplificazione assoluta dei problemi, pur rivestendo le loro " interpretazioni " negli scrutini con l'aura del discernimento.
    Dall'altra offre soluzioni tutte uguali, tutte iscritte nel distretto perimetro del Cammino e basta.
    Come tu dici hanno disprezzato pratiche consolidate nella Chiesa e confermate dalla vita di Santi veri e loro, col loro cattivo esempio oltretutto, hanno assecondato lassismo e sfiducia nel potere e dovere diventare migliori.

    Tra il "non si può non peccare" e "il peccato è necessario" ... ditemi voi.
    Le vittime i giovani e tanti presbiteri RM. lasciati allo sbando.

    Altro che, come scriveva FAV, solo noi sappiamo combattere contro il demonio!

    Pax

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  16. @Pax

    Dalle mie parti il popolo dice che le persone che vanno in chiesa sono infami, cioè, ipocriti, si sbattono il petto ma poi sono cattivi, questo è quello che ho sentito molte volte dire alle persone lontane dalla Chiesa e che ti riporto, questa è l'opinione generale che la gente ha dei praticanti. Inutile che lo negate.

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    1. Questo è molto triste, mi dispiace per voi. I neocatecumenali invece che non vanno in chiesa sono considerati non ipocriti invece, giusto?

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    2. Ma quando conoscono voi dicono che siete pure peggio.
      Guardatevi intorno invece di vivere come tonti ad autocontemplarvi e autocelebrarvi che se no agli occhi altrui apparite anche ridicoli.

      Pax

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    3. ....a ridaje
      invece quando incontrano voi spingono per diventare come voi? non sapete più dove metterli da quanti sono?
      State accorpando comunità e seminari ( che stanno pure diminuendo ), di cosa parli.

      Elimina
    4. Anonimo:
      ciò che riporti è quello che si dice dalle tue parti su coloro che vanno in Chiesa.
      Ma a me interessa quello che pensano i camminanti.
      TU che dici? Anche per te "andare in Chiesa" è segno infallibile di ipocrisia?

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  17. @Valentina Giusti

    La gente non fa distinzioni tra neocatecumenali e non, per i lontani esiste solo la gente che va in chiesa, io ti riporto semplicemente ciò che molta gente mi ha detto, gente che non è praticante, e che non ha una buona opinione delle persone che vanno in chiesa, questo è un dato di fatto che ho sperimentato personalmente. Molti lontani disprezzano la Chiesa, per il cattivo esempio e comportamento delle persone che vanno in parrocchia . Ma se la pastorale sacramentale è così valida, se il cristianesimo è così semplice, se basta andare alle celebrazioni, come spiegate questa situazione?La gente può dire delle vostre parrocchie: "Guardate come si amano"?Rispondete sinceramente per cortesia.

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    1. Se i non praticanti giustificano la propria scelta con l'esempio deteriore di alcuni fedeli cattolici, figurati che cosa dicono di chi si fa vanto dei propri peccati e trasforma la parrocchia in una loggia massonica con iniziazioni simili allo scrutinio raccontato da Lapaz.
      Argomento da cui stai cercando disperatamente di allontanare l'attenzione.

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    2. Il problema caro mio è che quella stessa domanda rivolta alle comunità non trova risposta, proprio non riuscite a vederlo. Guarda che Kiko ve lo ha chiesto esplicitamente "perché non siete uno?" Vuol dire che NON siete uno! Ergo di che parli.

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    3. Secondo te la "gente" che non frequenta la Chiesa rimane stupita di quanto ci si ama nel Cammino?
      O rimane impressionata dalla boria?
      Non è che siete come il Pippo della canzone, che passava pensando di attirare ammirazione e invece tutti ridevano dei suoi modi affettati e ridicoli?
      Pietro

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    4. La boria. Giusto.

      " e Pippo Pippo non lo sa
      che quando passa
      ride tutta la città a a...
      Si crede bello
      come un Apollo
      e saltella come un pollo... "

      Polli appunto... da spennare a dovere.

      Pax

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    5. Ma se la pastorale sacramentale è così valida, se il cristianesimo è così semplice, se basta andare alle celebrazioni, come spiegate questa situazione? La gente può dire delle vostre parrocchie: "Guardate come si amano"?Rispondete

      Ok

      Ma se la catechesi neocatecumenale è così valida, se il cristianesimo è così semplice, se basta andare alle celebrazioni, fare i passaggi, pagare la decima e obbedire a Kiko, come spiegate questa situazione? La gente può dire delle vostre "piccole comunità": "Guardate come si amano"?Rispondete.

      Pax

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    6. non rispondiamo perché tanto avete sempre ragione voi. Quindi.........................................

      Elimina
    7. .....ecco qua.
      non dimenticare il grembiulino e il sacchetto della merenda.
      e smetterla di frignare...non rispondi perché non puoi...e lo sai bene...
      avete fatto la convivenza che vi ha chiesto Kiko? avete risposto alla dimanda? il compitino era già svolto bastava riportare le tue conclusioni

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    8. Certo che abbiamo ragione, purtroppo. La verità è troppo evidente ormai e col passare del tempo emerge sempre più prepotentemente.

      Pax

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  18. @Anonimo 7 maggio 2022 17,20
    Secondo me no.
    Sono circa vent'anni che li osservo, sicuramente tra dì loro parlano; ma è come se avessero una sorta di "pellicola esterna" che li limitasse nel lasciarsi andare nella libertà comune a tutti gli esseri umani.
    Nelle "cento piazze", stanno tra dì loro ed assenti, mai che cercassero un' apertura o
    un dialogo verso un estraneo.
    Purtroppo per loro, hanno una vita fatta di pali e paletti, cosa estremamente scomoda.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  19. Dei neocatecumenali nessuno può dire "guarda come si amano", perché nessuno li vede.
    Stanno nelle loro salette, fanno le loro Pasque, fanno catechesi in parrocchia o in saletta, stanno tra di loro e non si avvicinano a nessuno se non per proselitismo, vedi le 100 piazze, uniche occasioni in cui i neocatecumenali escono all'esterno e a cui la gente non aderisce.
    Se la ballano e se la cantano da soli, attirando al massimo la curiosità, come un artista di strada. Poi la gente tira di lungo: vede caciara, gruppi prefatti e viene avvicinata solo per proselitismo.

    Per poter dire "guarda come si amano", si deve vedere la comunità nel suo insieme, non i singoli.
    E chi li vede mai tutti insieme?
    Parlano di Chiesa in uscita, ma normalmente stanno tra di loro.

    Solo noi che abbiamo avuto a che fare sappiamo benissimo che all'interno c'è solo solidarietà di gruppo, quando va bene, ma nemmeno una parvenza d'amore.
    Le altre persone manco sanno che esistono.

    La Chiesa, invece, è alla luce, visibile a tutti e molti, quando hanno necessità di ogni tipo, vi si rivolgono anche se non ne fanno parte.
    Ci sono i poveri che vanno a chiedere aiuto al parroco, specialmente ora con la pandemia.
    Ci sono i sofferenti, che chiedono di parlare col parroco perché abbisognano di conforto.
    Ci sono i diseredati, i tossici (da noi vengono), i soli.

    La parrocchia è come un faro: chi è nel bisogno o sente un impulso verso la fede sa dove rivolgersi, anche se è un lontano.

    Poi nessuno dice che nelle parrocchie si debba mantenere unicamente la pastorale sacramentale: da noi esistono varie aperture verso l'esterno, come Messe celebrate nei quartieri difficili, incontri coi genitori dei bambini del catechismo e dell'oratorio (tantissimi), incontri all'aperto nei parchi pubblici, missioni diocesane e altro.
    Ma nessun proselitismo.

    Domanda facile: alle comunità vengono le persone esterne a chiedere aiuto e sostegno, senza essere catturate con l'invito alle catechesi?
    Mai vista nemmeno una, e parrocchie neocatecumenalizzate ne conosco veramente tante.

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    1. Non solo, ma quando vengono visti tutti insieme, per esempio negli alberghi in cui esplicano le loro funzioni religiose, spesso si fanno cattiva fama, altro che "guarda come si amano"!

      Almeno in un paio d'alberghi ne ho avuta esperienza diretta anche io. O meglio, uno era un convento di suore, le quali ci proibirono di tornare per le convivenze mensili dopo che sentirono le grida selvagge di alcuni che litigavano furiosamente (e non sapevano che erano venuti pure alle mani).
      Nell'albergo, invece, ci fu proibito di tornare perché gli adulti (non avevamo ragazzi in comunità), avevano sporcato oltre l'ammissibile.

      Non contiamo poi i casi delle comunità più giovani, diversi dei quali conosciuti direttamente anche da me, in cui gli alberghi rifiutano certe comunità perché hanno provocato danni alle cose, con conseguente obbligo di risarcimento.
      Non tutti, certamente, ma la maggioranza dei giovani neocatecumenali sono sguaiati, disobbedienti, maleducati e devastatori.

      Il "guarda come si amano" è fuori discussione quando si parla di neocatecumenali.
      Qualche singolo è anche retto, ma nel complesso si fanno riconoscere in senso negativo.

      Inoltre, mi pare che abbiano interpretato troppo alla lettera il Vangelo, che invece va interpretato in modo più estensivo.
      La frase non dovrebbe essere "guarda come si amano" (tra loro).
      Dovrebbe essere "guarda come amano".

      Perché l'amore cristiano non ha confini e non sta rinchiuso in una saletta all'interno di un gruppo.
      L'amore cristiano è universale e, se c'è amore, c'è verso tutti.

      Gesù non morì solo per il suo gruppo di Apostoli, ma per tutta l'umanità.

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  20. Da Diego
    Pare che i signori camminanti sostengano che occorra amare il nemico.
    Pare che per i signori camminanti il diavolo (satana, maligno o come meglio credono di denominarlo) sia il nemico.
    Pare dunque che i Vinici Asinini vari debbano amare il diavolo per essere perfetti.

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  21. Pratiche come la "confessione pubblica" sopra descritta NON sono affatto approvate, né potrebbero esserlo, in quanto violano il Codoce di Diritto Canonico, che per la Chiesa è una norma a cui si devono attenere anche le "approvazioni".

    Ripeto il concetto già espresso molte volte: se il Cammino seguisse gli statuti approvati rinunciando a errori e abusi come la "confessione pubblica", non avrei nulla da dire, anzi mi complimenterei per lo zelo finalmente a vantaggio della fede della Chiesa.
    Non è infatti per le cose buone del Cammino che esiste questo blog, ma per denunciare gli errori che comportano danni alle anime, come l'ubbidienza cieca ai "catechsiti", dei laici spesso ignoranti e rozzi, NON incaricati dalla Chiesa, e che presumo di essere ispirati direttamente da Dio nelle loro funzioni di responsabili.

    E preciso che la divisione nella Chiesa l'ha portata il Cammino e non perché generosi, o aperti alla vita, o zelanti... questi richiami alla radicalità evangelica ci sono sempre stati nella Chiesa, come ci sono sempre stati credenti che non li hanno accettati e credenti che li hanno presi sul serio.
    La divisione che il Cammino ha portato è proprio sulla Tradizione, dicendo ad esempio che tra Costantino e i fondatori del Cammino la grazia non ha agito nella Chiesa, popolo di religiosi naturali.
    Sono i camminanti che, portando se stessi come esempio, si sono contrapposti agli altri che chiamavano "cristiani della domenica" e, là dove vedevano lo zelo apostolico di alcuni "parrocchiani", allora parlavano di superbia.

    Il nostro perciò non è un pregiudizio, ma amore per la verità, infatti molti "osservatori" appartenevano al Cammino e io, che non sono mai stato un camminante, avevo stima del loro movimento, anche se certi atteggiamenti aggressivi mi stonavano.
    Perciò, se il Cammino tornasse alla comunione con la Chiesa, non quella uffiuciale, ma quella del cuore, attraverso la carità e la stima verso le altre realtà ecclesiali, a cominciare dalle diocesi e parrocchie, sarei felice. Anche se, ormai, ne dubito.

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    1. Mi spiegoi: con l'approvazione del Cammino la comunione ufficiale con la Chiesa c'è, ma è carebnte la comunione profonda, quella del cuore, perché tra il Cammino degli statuti e il Cammino reale, quello delle salette e della Veglia pasquale separata, ci sono delle grandi contraddizioni

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  22. Sono uscito da 3 anni dopo 15 in cui mi sono felicemente sposato 5 figli e averlo vissuto praticamente quotidianamente, vedo un po di verità e un po di sofferenza vissuta e un po di tifo di Entrambe le parti, non ci rimanere che pregare e aspettare che dopo gli iniziatori si riesca a fare una sincera pulizia per il bene di tutti ,dare un tempo fare la colletta in parrocchia soprattutto per il bene dei bambini
    Nati in questa realtà perché rischiano di credere realmente al cammino come unica via
    Quindi essere dei tifosi senza contraddittorio
    O dichiarati ribellati semplicemente perché
    Usando il cervello hanno notato un univeso fuori dal loro paesino

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    1. Sì, è vero, quello di credere nel Cammino unica via è un rischio molto presente, ma d'altronde i ragazzi non fanno altro che cogliere ciò che viene loro trasmesso.

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    2. Non credo che nel Cammino le cose cambieranno tanto facilmente. L'interesse dei pretoriani di Kiko sta tutto nel continuare a fare la bella vita. Attorno al kikismo-carmenismo certi brutti ceffi hanno costruito la propria carriera, il proprio commercio, il proprio status sociale... e messo economicamente e lavorativamente al sicuro i propri figli e parenti. Alla morte di Kiko non accetteranno tanto facilmente che il giocattolo si è rotto. Tant'è che da lungo tempo hanno cominciato a prepararsi, a pianificare il "dopo", ad accaparrarsi beni dietro la scusa di garanti e Board of Guarantors (ricordate la tentata truffa del seminario a Guam? il Board of Guarantors, cioè tre italiani e un vescovo pedofilo neocatecumenale a titolo personale anziché a titolo di vescovo della diocesi - avevano diritto di veto su qualsiasi decisione relativa all'immobile e al suo uso... la truffa venne scoperta, e le strutture del seminario ritornarono in extremis nelle mani della diocesi; sarebbe stato per loro comodissimo porre il veto a qualsiasi attività sgradita al Cammino, e si sarebbero fatti pagare molto caro il rinunciare a tale diritto; mai fidarsi dei neocatecumenali quando allungano i loro artigli sui beni ecclesiastici! la loro "fede adulta" in KikoRedentore ammette sempre inganni e menzogne, qualora siano utili al prestigio e ai soldi della setta e dei suoi pretoriani).


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  23. Riporto da un post di Donna Carson l'esperienza che può vivere un adolescente al primo e secondo passaggio:
    "Ciliegina sulla torta, per il malcapitato ragazzino sprovvisto di Croce pesante e ben identificabile, giustamente si deve calcare la mano con quello che si ha.
    Peccatucci a sfondo sessuale? bene, sei un maniaco.
    Problemi nei rapporti familiari? Tu “odi” e non accetti l’altro.
    Qualche cannetta? Sei caduto nella droga.
    E su tutto ciò ti ci devi focalizzare, in continuo, senza tregua, perché da questo dipende la tua salvezza.
    Risultato?
    Magari qualche problema che fisiologicamente si sarebbe superato diventa la tragedia della tua vita, qualche insofferenza verso un familiare un odio profondo che dimostra la tua incapacità di amare, qualche peccato da cui avresti potuto sperimentare la liberazione con la Confessione il tormentone/ossessione perenne.

    Secondo passaggio: Di anni ne hai 17, 18 e ti vien dato il colpo di grazia.
    Vedi intorno a te intere esistenze demolite, le testimonianze dei fratelli non sono altro che fallimentari. La vita al di fuori è stata uno schifo per quelli che erano lontani, per i più “normali” che magari son sempre stati nella Chiesa il gioco al massacro è più sottile ma alla fine si arriva sempre a dimostrare che al di fuori del cammino non c’è speranza.
    Signore anziane devastate dai catechisti a colpi di “Borghese, Ipocrita” perché magari scavascava non si è trovato granchè.
    In più ti viene consegnato incautamente il giochino del Perdono.
    Bisogna che vai a chiedere perdono a qualcuno perché ti devi umiliare.
    Allora capita che devi andare a chiedere perdono a qualcuno che non capisce niente di questa cosa (e come potrebbe, fuori contesto?). E per spiegare perché chiedi perdono inevitabilmente lo accusi, gli vomiti addosso un odio che sei stato indotto a provare, e di cui il malcapitato non si era neanche mai accorto, ma poco importa perché se si guastano rapporti al di fuori del cammino non è un gran danno, anzi."

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  24. I catechisti sono degli accusatori professionisti, dei superbi istruiti ad applicare dei peccati - secondo propria percezione e proprio estro - alle anime (e ad autoassolvere i propri). Gli scrutini sono usuranti, estenuanti, faticosi; minano la capacità di giudizio e sfibrano l'autodeterminazione, quindi la facoltà, il diritto e la capacità di operare scelte in piena autonomia senza obblighi o costrizioni di sorta. Quindi un vero e proprio abuso, inammissibile la replica.

    Leggendo questa testimonianza così tremenda e straziante non posso evitare di accusare una ripugnanza, se possibile ancor più acuta, verso questa realtà e questi subdoli personaggi, i catechisti, che hanno deciso di estenuare una creatura inducendola alla snervante circostanza di dover chiedere perdono a chi le ha causato un male inescusabile. Per far questo - vale a dire spingere un'innocente ad ammazzare il proprio spirito - bisogna esser dotati di un coraggio luciferino.

    - "Il tuo abbigliamento non rispetta i canoni neocatecumenali! Non sembri Carmen, quindi sei lesbica!"
    (Che poi Carmen era tutto tranne che femminile e degna di essere imitata)

    - "Tu! Non hai ancora perdonato il tuo molestatore, vai a chiedergli perdono e otterrai la salvezza, in caso contrario verrai spiritualmente sterminata dal demone che hai in te!"
    (Un demone latente, simile al "mostro sotto al letto", che fa la sua comparsa ogniqualvolta si trasgrediscono dei precetti neocatecumenali. In termini ancora più concisi: si tratta di un infido ricatto psicologico)

    - "Le difficoltà della tua vita sono un segnale inconfondibile che sei un meschino che necessita di esser scrollato dal proprio egoismo. Sei un superbo, un verme!"

    - "Tu! Si, tu che tremi e sembri a disagio davanti a dio (davanti ai catechisti e alla/e comunità), racconta, fai la decima?
    Ah! Non possiedi nulla? Non esistono dispense, tutti dobbiamo dare qualcosa, se non provvedi significa che non possiedi una fede adulta. E se non hai fiducia qui non servi più!".
    (E non servi davvero, pertanto ti scacciano dal contesto, ti rimandano indietro oppure ti fermano per un tempo)

    Sei ad uno scrutinio e racconti la tua vicenda, in quel preciso istante il catechista sentenzia e decide il peccato da affibbiarti ed una situazione psicologica o spirituale da destinarti. Sempre in negativo perché devi accorgerti d'essere un inetto, l'essere più insignificante sulla faccia della terra! Devi sentirti insicuro e inferiore; infelice!
    Ma il riscatto è possibile, basta uscire dal cammino e dalle grinfie di questi 'psicologi satanici'.

    Ringrazio di cuore LaPaz.

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  25. Piccolo promemoria riguardo al perdono.

    1) il Cammino ti incoraggia a perdonare chi ha fatto del male... ma ti incoraggia a non perdonare mai chi ha fatto del male al prestigio del Cammino, ai soldi del Cammino, alla bella vita dei capicosca del Cammino. La grandissima ipocrisia neocatecumenale è quella di blaterare di "perdono perdono perdono", ma quando a dare scandalo sono dei pezzettoni grossi del Cammino, non chiedono mai veramente perdono. Infatti, nella superstizione neocatecumenalizia, i cosiddetti "catechisti" sono infallibili perché agiscono su "mandato" di Kiko e sarebbero assistiti nientemenoche dallo "Spirito", per cui anche quando sbagliano sarebbe un errore fatto "per il tuo bene". Il che è un'emerita panzana.

    2) Nostro Signore ha riversato una gran quantità di insulti ai farisei («razza di vipere! ipocriti!...»): invece di "perdonarli" li insultava e quegli insulti sono Parola di Dio per la loro salvezza.

    3) Nostro Signore ha minacciato la punizione eterna a coloro che non si fossero seriamente pentiti e convertiti, addirittura dicendo: «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare» (cfr. Mc 9,42). Oh, ma che strano, Nostro Signore considera certi peccati talmente gravi da meritare punizioni severissime. Di fronte all'aver creato danni irreparabili ad anime innocenti, che tipo di pentimento ci vorrà per non rientrare nella severissima condanna espressa da Nostro Signore?

    4) sì, lo sappiamo che Nostro Signore ha detto che le anime sinceramente pentite saranno perdonate (non sarete mica così tonti da pensare che i peccatori non sinceramente pentiti si salveranno, vero?): «Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata» (cfr. Mt 12,31; la "bestemmia contro lo Spirito" è il rifiutarsi di credere che lo Spirito Santo può sanare, cioè, di fatto, è un rifiutare l'azione salvifica del Signore). Ma insistiamo a ripetere: può forse "salvarsi" colui che non si è adeguatamente pentito di ciò che ha fatto?

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    Risposte
    1. 5) il perdono può forse confondersi con un fingere che il male non esiste? In altre parole: "perdonare" può mai significare "approvare il peccato"? (o addirittura "approvare che venga compiuto di nuovo"?)

      6) nel Cammino si viene addestrati a pensare che il peccato consiste nel "non far bene il Cammino". Invece, nella Chiesa Cattolica, si viene educati a riconoscere le tentazioni, a fuggirle, a riflettere sulla propria condizione di peccatori, a fare l'esame di coscienza, a chiedere perdono in confessione e a tentare per quanto possibile di rimediare ai danni fatti. Nel Cammino si promuove (nel migliore dei casi) uno sterile attivismo che scimmiotta un po' il cristianesimo, mentre nella Chiesa Cattolica si fa di tutto per dare ad ogni singola anima occasioni di salvezza e santità.

      7) Nostro Signore non ha mai effettuato un "perdono automatico". Anzi, ha reagito.
      Alla guardia che lo schiaffeggiò non diede il perdono, ma gli spiegò l'irragionevolezza del peccato: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (cfr. Gv 18,23).
      Ai farisei che desideravano ucciderlo non diede il perdono, ma li insultò: «voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro...» (cfr. Gv 8,44).
      Ai fratelli del Cammino, che più leggono il Vangelo e meno lo capiscono, questi passi sfuggono completamente. Per loro il perdonismo deve essere automatico, "anche se difficile", ma automatico. Naturalmente dev'essere super automatico qualora l'aggressore sia uno dei pezzettoni grossi del Cammino, che in quanto "mandati" da Kiko e "ispirati" da non si sa quale "spirito", credono letteralmente di avere l'autorizzazione a peccare. E chissà quanti di loro stanno già bruciando tra le fiamme dell'inferno, dopo essersi ribellati in punto di morte: "ma Signore, ma come ti permetti? io avevo il Carisma! io avevo lo Statuto! io avevo l'applauso di 153 grossi vescovi! io laico esorcizzavo le città prima di evangelizzarle!"

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    2. pezzettoni grossi del Cammino eh ?????????????????????

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